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Curriculum vitae
Nicola Luisi
Nato nel 1941, Laureato in Scienze Agrarie presso 'Università degli Studi di Bari nel 1970.
Status accademico: Professore Ordinario di Patologia vegetale forestale
A) ATTIVITÀ ACCADEMICA
L'attività didattica del Prof. Nicola Luisi si è esplicata in conformità con la posizione di assistente
incaricato di Fisiopatologia e, prima incaricato e poi di ruolo, di Patologia vegetale forestale, attraverso
l'opera di assistenza agli allievi interni, di collaborazione alle esercitazioni di laboratorio e di campagna
relative ai corsi di Fisiopatologia, di Patologia vegetale, Patologia vegetale forestale, Micologia,
Botanica sistematica e Botanica forestale, di sostituzione nelle lezioni, quando richiesto, dei Professori
titolari dei Corsi suddetti e di far parte delle Commissioni d'esame delle stesse discipline.
A partire dall' a.a. 1976-'77 gli è stato conferito, presso la Facoltà di Agraria dell'Università di
Bari l'incarico di insegnamento di Patologia vegetale forestale (annuale, a titolo retribuito). Tale
incarico gli è stato confermato nei due anni accademici successivi, mentre a decorrere dall'1.11.1979
gli è stata conferita, ai sensi del D.L. 23.12.1978 n. 817, convertito in legge 19.2.1979, n. 54, la
stabilizzazione sul medesimo insegnamento.
Oltre all'insegnamento di titolarità, presso l'Università degli Studi di Bari, il Prof. Luisi ha svolto
presso l'Università della Tuscia di Viterbo anche il corso di "Patologia vegetale forestale" (annuale, a
titolo retribuito) affidatogli, ininterrottamente, per tre a.a. consecutivi (1983-'84, 1984-'85 e 1985-'86)
e, presso la Facoltà di Agraria di Bari, corso di laurea in Scienze forestali e ambientali, gli
insegnamenti di "Alterazioni del legname e suoi derivati" e del modulo di "Micologia" nel Corso
Integrativo di Biologia I a partire, rispettivamente, dagli a.a. 1991-'92 e 1995-'96 all’a.a. 1998-99. Di
questi insegnamenti mantiene tuttora quello che dall’a.a. 1999-2000 ha assunto il nome di “Patologia
del legno e derivati”.
Nell'ambito dei suddetti Corsi, il Prof. Luisi ha contribuito alla formazione di molti giovani, ha
curato lo svolgimento e la compilazione di numerose Tesi sperimentali di Laurea e di Dottorato di
ricerca ed ha fatto parte di numerose Commissioni di laurea come componente, relatore e correlatore di
Tesi di laurea. È stato inoltre componente di Commisioni d'esame per Borse di studio del CNR,
dell'Università, del Mi.P.A. e di Ricercatore universitario.
Il Prof. Nicola Luisi è stato/è Membro del Collegio Docenti dei Dottorati di Ricerca in:
- Patologia vegetale forestale, con Sede Amministrativa presso l'Università degli studi di
Firenze, dalla sua istituzione nel 1989 al 31.10.1998;
- Patologia vegetale, con Sede Amministrativa presso l'Università degli studi di Bari, dalla sua
istituzione nel 1998 ad oggi. Di quest’ultimo Dottorato di ricerca è anche Coordinatore dall’1.11.2001
a tutt’oggi.
Il prof. Luisi è stato infine Presidente del Corso di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali
presso l’Università degli Studi di Bari dal 01.11.2001 al 31.10.2005.
Soggiorni di studio e di ricerca all'Estero
Il Prof. Luisi nel 1977 ha partecipato a due concorsi per borse di studio per l'Estero, bandite dal
C.N.R. e dalla Nato, risultando vincitore in entrambi i concorsi. Dall'1 settembre 1978, usufruendo di
una di esse, si è recato a Madison (Wisconsin, USA), presso il "Department of Plant Pathology" della
locale Università, ove è rimasto per un periodo di 7 mesi, con la qualifica di "Assistant Professor",
aggiornando le sue conoscenze e conducendo ricerche nel campo della Patologia vegetale forestale.
Sotto la direzione del Prof. James E. Kuntz, si è ivi occupato dei complessi problemi relativi allo studio
di alcuni aspetti della biologia e dell'epidemiologia di Sirococcus clavigignenti - Juglandacearum,
agente fungino di un grave cancro di Juglans cinerea negli Stati Uniti d'America. Successivamente, il
Prof. Luisi, ai sensi dell'art. 17 del D.P.R. 382/80, si è recato presso la "Pontificia Universidad
Catolica de Chile" a Talca (Sede Maule), dall'1.03.1986 al 31.10.1986 e dal 16.01.1987 al 31.10.1987,
dove, contestualmente allo svolgimento di attività di ricerca, ha tenuto due cicli di 12 seminari ciascuno
sulla Patologia vegetale forestale, organizzati congiuntamente dalla "Pontificia Universidad Catolica de
Chile" e dal "Comité Nacional Forestal (Co.Na.F.) de Chile" a cui hanno partecipato numerosi
Professori e Ricercatori dell'Università cilena e Tecnici e Funzionari del Co.Na.F. dell'intero Paese.
Durante la sua permanenza in Cileè stato inoltre invitato, come esperto del settore della "Patologia
forestale", a partecipare alle riunioni collegiali del Co.Na.F., nella capitale Santiago per esaminare i
problemi fitopatologici più importanti del Paese e programmare modalità e priorità d'intervento a breve
e lungo termine.
In qualità di accompagnatore in viaggi di istruzione degli studenti del Corso di Laurea in Scienze
Forestali e Scienze Forestali e Ambientali della Facoltà di Agraria dell’Università di Bari, è stato
infine, rispettivamente, in Israele nel 1972 per una settimana e in Russia, a Ulyanovsk, nel 2004 per due
settimane.
B) ATTIVITÀ SCIENTIFICA
Indagini e ricerche su malattie fungine di piante forestali e agrarie
Il Prof. Luisi ha condotto indagini e ricerche per accertare l'eziologia e studiare alcuni aspetti biologici
ed epidemiologici di gravi affezioni fungine rinvenute su Alnus cordata, Juglans regia, Platanus spp.,
Abies alba, Phoenix canariensis, Cupressus spp. e altre specie. La identificazione dell'agente causale
delle malattie e la conoscenza delle condizioni che facilitano la diffusione e lo sviluppo dei numerosi
patogeni studiati hanno permesso talvolta di individuare, anche, possibilità di contenimento naturale
senza necessariamente ricorrere all'uso di mezzi chimici.
Ha studiato il comportamento di Leveillula taurica, agente del mal bianco del Carciofo, su 90
cultivar e popolazioni di Cynara scolymus in condizioni di campo e sono state effettuate prove di lotta
chimica evidenziando l'alta efficacia di un gruppo di composti anticrittogamici.
Nell'ambito dei 'mal bianchi' di piante arboree, ha descritto un oidio su Prunus dulcis, il cui
agente causale è stato identificato come Podosphaera tridactyla e uno su Platanus spp. in Cile, causato
da Microsphaera platani.
Ha descritto, per la prima volta in Cile, la presenza del cancro corticale del cipresso causato da
Seiridium cardinale. Ha valutato la sua diffusione e, in prove di suscettibilità, saggiato il
comportamento delle diverse Cupressaceae presenti in Cile nei confronti del patogeno.
Studi sulla biologia di patogeni fungini e sui rapporti ospite-patogeno
Il Prof. Luisi ha fornito un contributo determinante nella puntualizzazione delle conoscenze della
biologia degli agenti dei 'mal bianchi' delle Cupulifere nell'Italia meridionale, di cui ha segnalato anche
due nuovi ospiti. Dopo la descrizione degli agenti di 'mal bianco', degli ospiti, della sintomatologia
della malattia e dei danni prodotti ha studiato la biologia di Microsphaera halphitoides su Q.
pubescens, specie ospite comune in tutte le stazioni di osservazione, nonché su altre specie quercine, e
alcuni aspetti epidemiologici della malattia. In particolare, è stata studiata l'evoluzione della forma
conidica e ascofora di M. halphitoides durante l'anno, le modalità di svernamento, identificati gli altri
agenti di 'mal bianchi' rinvenuti sulle Cupulifere e valutato il grado di resistenza delle diverse specie
quercine italiane nei riguardi delle Erisifacee studiate.
Una ricerca poliennale ha riguardato la biologia e l’epidemiologia di Seiridium cardinale su
alcuni ospiti della famiglia delle Cupressacee nelle condizioni dell'Italia meridionale. Mediante
indagini di campo in vaste aree castanicole il Prof. Luisi ha contribuito alla valutazione dell'incidenza
dei cancri atipici prodotti da attacchi di Cryphonectria parasitica rispetto a quella dei normali e la
corrispondenza di ceppi ipovirulenti e normali isolati in laboratorio da numerosi campioni provenienti
da castagni malati delle stesse aree esaminate dell'Italia centro-meridionale. Il Prof. Luisi ha studiato la
biologia di Cyclaneusma minus agente della defogliazione precoce di Pinus radiata nelle regioni del
centro-sud del Cile, affrontando alcuni aspetti poco noti del suo ciclo biologico e della sua
epidemiologia. Tale ricerca ha rivelato la presenza di attacchi del fungo in tutte le aree esaminate con
intensità variabile in relazione con la stagione vegetativa, l'età della pianta, il tipo di coltivazione e le
condizioni climatiche.
Su varie specie di pino in ambiente mediterraneo il Prof. Luisi ha inoltre segnalato gravi attacchi di
Thyriopsis halepensis e Cyclaneusma minus, agenti di defogliazione precoce e di Cronartium
flaccidum, agente della ruggine vescicolosa. Di tali patogeni ha studiato alcuni aspetti del rapporto
ospite-patogeno.
Ricerche su 'malattie' ad eziologia complessa
Il prof. Luisi ha condotto una serie di indagini e ricerche che hanno contribuito a quantificare
l'incidenza del deperimento in diverse aree quercicole delle regioni de'Italia centro-meridionale, a
puntualizzare il quadro sintomatologico, a ricercare le cause biotiche ed abiotiche ad esso associate. Più
specificatamente, ha svolto studi riguardanti: 1) i micromiceti associati al deperimento; 2) il loro grado
di patogenicità; 3) gli aspetti epidemiologici del fenomeno; 4) il ruolo di alcuni fattori climatici
coinvolti, con particolare riferimento a condizioni di limitata disponibilità idrica delle piante; 5) la
valutazione dell'efficacia di alcuni tentativi di contenimento del fenomeno mediante tagli fitosanitari e
diradamenti; 6) lo studio dell’endofitismo di alcuni micromiceti frequentemente associati ai tessuti
quercini infetti; 7) la presenza di endofiti delle querce con potenzialità antagonistiche nei confronti di
patogeni fungini primari e opportunisti.
Ricerche su agenti di carie e di marciume radicale
Nell’attività di ricerca del Prof. Luisi ha trovato anche posto uno studio articolato sulle
popolazioni dei funghi del genere Armillaria associate in particolare a piante di querce deperienti:
l’identificazione e la caratterizzazione di oltre 200 isolati del fungo è stata effettuata sulla base delle
caratteristiche morfologiche degli sporofori e delle colture del fungo allevate in laboratorio, di saggi di
compatibilità sessuale tra gli isolati collezionati e saggiatori aploidi, di tecniche di biologia molecolare
associate all’analisi del DNA. Delle specie di Armillaria più frequentemente identificate, A. mellea, A.
gallica e A. tabescens, la prima è stata rinvenuta su numerose specie arboree coltivate e spontanee, la
seconda e la terza sono state più frequentemente isolate da querce con sintomi di deperimento.
Inoculazioni artificiali su semenzali e piante adulte di querce con alcuni degli isolati di queste tre specie
di Armillaria hanno evidenziato, anche in condizioni di stress idrico, un gradiente di patogenicità per
cui A. mellea è risultata più patogenetica di A. gallica, mentre A. tabescens si è prevalentemente
comportata da saprotrofo.
Il Prof. Luisi ha contribuito anche alla descrizione di morie dell'Abete bianco in varie località
dell’Appennino meridionale, associate alla presenza di diffusi attacchi di Heterobasidion annosum s.l.
Tali indagini sulle popolazioni del fungo, solte anche in questo caso con osservazioni morfologiche,
biologiche e biomolecolari, hanno portato all'identificazione specifica di H. abietinum, consentendo
l’acquisizione di ulteriori elementi alla definizione del suo areale di distribuzione.
Analoghe indagini hanno condotto il Prof. Luisi ad approfondire alcuni aspetti biologici ed
epidemiologici di Phellinus torulosus, rinvenuto quale frequente agente di carie bianca del legno su
querce e altre latifoglie in Italia meridionale. La notevole variabilità nei caratteri macro e microscopici
delle colonie dei numerosi isolati di P. torulosus collezionati, nonché gli aspetti biomolecolari derivanti
dall’analisi del suo DNA, hanno provato la presenza di biotipi diversi nelle popolazioni del fungo nei
boschi dell'Italia meridionale.
Fitopatie da cause abiotiche
L’attività di ricerca del Prof. Luisi ha riguardato anche segnalazioni di danni da siccità e alte
temperature su numerose specie forestali in 50 stazioni della Basilicata, con descrizione della
sintomatologia dell'alterazione sulle diverse specie forestali ed esame delle cause e delle concause che
hanno esaltato i danni.
Ha descritto inoltre la sintomatologia di gravi danni da freddo su giovani agrumi in Basilicata,
Puglia e Calabria e da Bromacile su olivi, agrumi e cipressi in Puglia in seguito ad applicazioni non
razionali del prodotto.
Lotta contro funghi e batteri fitopatogeni ed effetti collaterali dei fitofarmaci
Il Prof. Luisi ha effettuato prove di efficacia degli oli minerali sull'attività del Benomyl, del
Metiltiofanato e di alcuni loro derivati nei riguardi alcune malattie dele settore agrario, come il 'mal
secco' degli Agrumi, dalle quali è emerso che gli olii, soprattutto quelli a bassa viscosità, sono capaci di
veicolare il prodotto, aumentando l'efficacia dei suddetti fungicidi contro la malattia.
Nell’ambito di alcuni aspetti epidemiologici di attacchi di Pseudomonas syringae, agente della
batteriosi degli agrumi, il Prof. Luisi ha partecipato a una sperimentazione articolata che ha permesso di
mettere a punto un calendario di trattamenti con prodotti rameici in giovani agrumeti irrigui dislocati
lungo l'Arco Jonico della Puglia e della Basilicata, al termine della quale è risultato che i trattamenti più
efficaci nel contenimento della malattia sono quelli autunnali.
Il Prof. Luisi ha infine fornito un contributo sul ruolo della Patologia vegetale nella
programmazione di impianti arborei di interesse agrario e forestale, come fattore indispensabile per
prevenzione delle malattie. A tale riguardo, ha indicato e discusso alcune strategie fitoiatriche in
rapporto alla difesa dell'ambiente e alla limitazione dell'insorgenza nelle popolazioni dei parassiti
fungini di ceppi resistenti ai fungicidi.
Rassegne e note descrittive
Il Prof. Luisi ha infine curato, per conto della R.E.D.A. Editrice, quattro voci dell'Enciclopedia
Agraria Italiana relativamente ai seguenti titoli: Ramularia, Resinosi, Sferoblasti e Strina.
Partecipazione a Società scientifiche e a Progetti di ricerca
Il Prof. Luisi è socio dell’“Unione Micologica Italiana”, dell’"Unione Fitopatologica
Mediterranea", della "Società Italiana di Patologia Vegetale" e dell'"International Union of
Forestry Research Organization (IUFRO)".
Nel corso del Congresso Internazionale IUFRO "Oak Decline in Europe", tenutosi a Kórnik in
Polonia dal 15 al 18 maggio 1990, il Prof. Nicola Luisi è stato invitato dall'Assemblea dei partecipanti
a organizzare in Italia il successivo Congresso sullo stesso tema. Pertanto, in qualità di Presidente del
Comitato Organizzatore, ha presieduto il Congresso "Recent Advances in Studies on Oak decline", a
Selva di Fasano (Brindisi) dal 13 al 18 settembre 1992, al quale hanno partecipato oltre 120 ricercatori
del settore, molti dei quali provenienti da oltre 20 Paesi europei ed extraeuropei, che hanno contribuito
alla presentazione di oltre 70 relazioni scientifiche, pubblicate nei Proceedings di cui il Prof. Luisi è
stato Co-Editore.
Il Prof. Nicola Luisi ha partecipato a diversi Progetti di ricerca del C. N. R. e del M. P. I.,
nonché, come Coordinatore nazionale, a due Progetti Nazionali del M.U.R.S.T. (ex M.P.I.): dai titoli
"Il cancro delle corteccia del Castagno: ipovirulenza e compatibilità in Endothia parasitica" e
"Deperimento delle Querce: eziologia, diffusione e cause predisponenti", e ha Coordinato i Progetti
di Ricerca "Studi di parassiti fungini di piante di interesse forestale" e "Monotoraggio dello stato
fitosanitario dei querceti pugliesi" cofinanziati dall'Assessorato Agricoltura della Regione Puglia e
dall'U.E. È stato responsabile di due Progetti di ricerca del MURST, "Avversità parassitarie e non
parassitarie di alberate e boschi urbani ed extraurbani" (ex 40%) e "Suscettibilità dei pini
mediterranei a Cronartium flaccidum" (ex 60%) e di un Progetto di Ricerca coordinato dal C.N.R.
dal titolo "Patologia di latifoglie di pregio di recente introduzione nell'Italia meridionale". È stato
Componente dell'Unità Operativa di Bari di un Progetto di ricerca RAISA dal titolo: "Studi
biotecnologici su alcuni fattori di aggressione e di resistenza indotta in sistemi pianta/patogeno",
di un ulteriore Progetto RAISA del CNR, Sottoprogetto 2, “Agrobiotecnologie nella produzione
vegetale” ed è stato componente dell’U.O. del Progetto Finalizzato Mi.P.A. dal titolo “Miglioramento
della produzione del Pleurotus eryngii”. È stato responsabile di una U.O. del Progetto U.E. FAIR5 dal
titolo “Long term dynamics of oak ecosystems”, nell’ambito del quale ha contribuito alla conoscenza
delle popolazioni di microrganismi del genere Phytophthora nella rizosfera delle querce. È stato
Coordinatore del Progetto INTERREG II Italia-Albania dal titolo “Difesa dei Sistemi Forestali e delle
Produzioni Legnose” e Coordinatore nazionale del progetto P.O.M. A24, Misura 2, dal titolo
"Innovazioni nella difesa dalle malattie delle piante agrarie e forestali con mezzi di lotta biologica ed
integrata", cofinanziato dal Mi.P.A. e dalla U.E. e al quale hanno partecipato le Università di Bari,
Catania, Reggio Calabria e Viterbo. È attualmente Responsabile scientifico del Progetto “Banca dati
sugli impianti forestali realizzati nel territorio della regione Puglia in applicazione del REG. CEE
2080/92” che la Regione Puglia ha recentemente finanziato.
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MANNERUCCI F., M. GALLO, N. LUISI, 2008. Compatibilità vegetativa in una popolazione di Cryphonectria
parasitica propria della Calabria settentrionale. Micologia Italiana 37 (2), 21-28.
Consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate
dall’art. 76 del D.P.R. 445/2000, dichiaro che quanto sopra corrisponde a verità. Ai sensi della legge 675/96 dichiaro,
altresì, di essere informato che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente
nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa e che al riguardo competono al sottoscritto
tutti i diritti previsti all’art. 13 della medesima legge.
f.to prof. Nicola Luisi