Washington provoca Caracas
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Washington provoca Caracas Venerdì 06 Agosto 2010 23:00 di Fabrizio Casari A poche ore dall’insediamento del nuovo presidente colombiano, Juan Manuel Santos, la tensione tra Venezuela e Colombia, costruita ad arte dall’uscente presidente Uribe, trova un nuovo focolaio interessato in Washington. Larry Palmer, designato dal Dipartimento di Stato come prossimo ambasciatore statunitense in Venezuela, si è infatti lasciato andare a dichiarazioni che di diplomatico hanno ben poco. Scimmiottando le affermazioni di Uribe, nel rispondere alle domande poste in un questionario destinato al Senato statunitense (che dispone della facoltà di accettare o rifiutare la designazione dell’ambasciatore proposta dalla Casa Bianca) Palmer ha sostenuto che “nelle forze armate di Caracas il morale è basso; ciò a causa dell’aumento dell’influenza cubana, aspetto che sarebbe già stato rifiutato dai militari venezuelani”. Lo stesso Palmer ha poi aggiunto di aver chiari “i nessi tra la guerriglia colombiana ed il governo del Venezuela”. 1/3 Washington provoca Caracas Venerdì 06 Agosto 2010 23:00 Le parole di questo nuovo ambasciatore di guerra hanno trovato la pronta replica delle autorità venezuelane. Il Ministro della Difesa, Carlos Mata Figueroa, ha dichiarato che “le forze armate del Venezuela respingono categoricamente le dichiarazioni rilasciate da Palmer” e considerano che questo ipotetico ambasciatore “ in modo assurdo, temerario e irresponsabile, ha attaccato la dignità e il decoro dei militari venezuelani”. E ancora: “Solo una mente meschina, perversa e contorta potrebbe confondere la nostra collaborazione tra popoli fraterni con un’intromissione straniera”. A giudizio del Ministro venezuelano, Palmer cerca di coinvolgere il Venezuela nel conflitto armato interno alla Colombia, “svelando il piano orchestrato dalle canaglie imperialiste rappresentate dal governo degli Stati Uniti”. Ognuno sceglie i toni che preferisce, ma é difficile dargli torto, in effetti, giacchè aldilà degli aggettivi, le dichiarazioni di Palmer sembrano direttamente confermare l’escalation della provocazione da parte di Washington nei confronti del governo venezuelano. Presentare le proprie credenziali da ambasciatore dopo simili affermazioni, sarebbe infatti un'autentica sfida alla sovranità del paese ospitante. Le affermazioni dell’ambasciatore designato sembrano collocarsi perfettamente nel piano politico-mediatico redatto da Washington e Bogotà, destinato a portare Venezuela e Colombia ad una guerra. Il piano, già denunciato dal Presidente Hugo Chavez, prevederebbe l’eliminazione dell’inquilino di Miraflores e l’insubordinazione di settori delle forze armate venezuelane, che dovrebbero sabotare dall’interno le capacità di reazione dei militari leali alla Costituzione e all’autorità politica e istituzionale del paese di Simon Bolivar. Il secondo aspetto del progetto golpista prevederebbe, infatti, sia l’entrata in azione delle forze armate colombiane (da qui la falsa accusa di sostegno alle FARC da parte di Caracas ndr) e sia - ove fosse necessario - il successivo affiancamento dei militari statunitensi, che dalle basi militari in Colombia, dalla IV Flotta di stanza nel Mar dei Caraibi e dalle truppe di terra stanziate in Costa Rica, dovrebbero riuscire a prevenire - o a respingere - eventuali reazioni dei paesi amici del Venezuela, significativamente Cuba e Nicaragua. 2/3 Washington provoca Caracas Venerdì 06 Agosto 2010 23:00 Illocale né presunta grandi propagandistica, un’ulteriore indolore, consensi pur copertura conferma. con provare nel tutta spacciandola venezuelana subcontinente. acontemporaneamente la trasferire sua pericolosità, per dalla ai denuncia guerriglieri Anzi, carta l’arcinota èper naturalmente a internazionale, terra. colombiani qualità D’altra un delle di parte, progetto proprio Bogotà FARC, dichiarazioni nei nel che non giorni non hanno scorsi sarà di raccolto Uribe paccottiglia né ha semplice, subìto circa Un portatile colombiano successiva militare, nel ufficiale proprio dal di Raul territorio. crisi dell’esercito momento in territorio diplomatica Reyes, “Ministro colombiano, ilattraverso presidente tra Quito degli infatti, e che ESteri” Correa Bogotà,che vide ha delle non ammesso un saldo consente FARC ha rischiato di di ucciso venticinque aver passeggiate dile manipolato durante degenerare persone un dei araid militari fondo persino assassinate dell’esercito iltesi colombiani computer sul elala Quella quel strutture, portatile. computer, del capacità pc di a Reyes detta operative: dell’ex èecuadoregno, stata insomma, presidente una delle sessanta pagine colombiano, più anni comiche c’era di storia di della tutto: guerrigliera fabbrica alleanze, colombiana dei appoggi, falsi di Uribe. in un Su Ovviamente, politico-propagandistiche e da dall’analisi già politici l’ELN. parte s’immaginava: di Venezuela, di Washington dell’hard tutti nello iObama paesi le stesso disk. 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