Nibali non canta vittoria ma prenota i Pirenei
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Nibali non canta vittoria ma prenota i Pirenei
Sport 42 martedì 22 luglio 2014 «Vittoria dimezzata per i ritiri di Froome e Contador? Sono caduti, mi spiace per loro ma le cadute fanno parte del nostro mestiere» l'Adige Nel «riposo» di ieri, lo Squalo ha fatto una sgambata di una settantina di chilometri indossando la maglia tricolore TOUR Nibali non canta vittoria ma prenota i Pirenei «Ora l’obiettivo è quello di controllare per mantenere il mio buon vantaggio» TESTA A TESTA CARCASSONNE (Francia) - Una condizione di forma, fisica e mentale, da far invidia. Un vantaggio in classifica generale più che considerevole. Eppure, Vincenzo Nibali ancora non canta vittoria. La maglia gialla del Tour de France prende tempo e, nel secondo giorno di riposo della Grande Boucle, resta concentrato sulle prossime tappe che porteranno la carovana a scalare i Pirenei. «Se ho intenzione di lasciare il segno come ho già fatto sul pavè e sulle Alpi? Staremo a vedere. Tutte queste tappe saranno difficili, a cominciare da quella da Carcassonne a Bagneres de Luchon» sottolinea lo squalo messinese parlando della frazione più lunga del Tour (237,5 km), che passerà anche per la disce- Lo spagnolo Rodriguez prova a scuotere la maglia gialla Nibali: «Ora iniziano le montagne vere: quelle che più mi piacciono. I Pirenei sono vicini a casa mia: ci saranno salite dure. Spero di sfruttarle al meglio per recuperare posizioni in Generale». sa del Colle di Portet-d’Aspet dove perse la vita nel 1995 l’azzurro Fabio Casartelli. La tappa più insidiosa per Nibali, però, sarà la 18/a, «quella con l’arrivo a Hautacam». «L’obiettivo è quello di controllare la gara, per mantenere il mio vantaggio che è già considerevole» aggiunge intervistato dall’Equipe. E in effetti, il primo inseguitore è lo spagnolo Valverde con un ritardo di ben 4 minuti e 37 secondi. Un margine ampio, che tuttavia non fa perdere l’equilibrio al corridore dell’Astana: «Devo restare vigile, fare attenzione alle cadute, restare il più vicino possibile ai miei compagni di squadra. In ogni caso, non farò l’errore di pensare che ho già vinto il Tour. No, tutt’al- SPORT E CULTURA tro. Il Tour è vinto a Parigi, non prima». Eppure, quando gli si chiede in quale momento ha capito di poter arrivare in giallo agli Champs-Elysees la risposta è netta: «Immediatamente, già il secondo giorno a Sheffield. C’erano stati diversi attacchi, compresi quelli di Froome e Sagan. Dopo che sono partito io, nessuno è riuscito a starmi dietro, e così ho vinto la tappa e preso la maglia gialla. Da questa azione ho attinto una grande fiducia in me». Fiducia che non è assolutamente scalfita da chi sostiene che la sua sarà una vittoria ‘dimezzata’ a causa dei ritiri dei due principali avversari, Froome e Contador. «Ho già risposto a questa domanda. Sono caduti, mi dispiace per loro, ma le ca- Sui Pirenei Rodriguez lancia la sua sfida a Nibali dute fanno parte del mestiere - taglia corto Nibali -. Io non ho rubato niente a nessuno, e credo che ci siano ancora tutti i migliori al mondo, tra cui i francesi». Il vero rivale resta però Valverde che, almeno a parole, non sembra voler restare a guardare. «Non mi posso permettere di essere attendista. Devo at- taccare. Restano tre tappe molto dure sui Pirenei, può accadere di tutto, si può perdere molto tempo o se ne può guadagnare - sottolinea lo spagnolo - Nibali finora ha dimostrato di essere il più forte, ma non ci arrendiamo. I Pirenei arrivano alla terza settimana, sono molto esigenti e può esserci della stanchezza. È umano, può esaurirsi. E se ha una brutta giornata, proverò ad approfittarne». Nella giornata di «riposo», lo Squalo ha fatto una sgambata di una settantina di chilometri prima di pranzo, giusto per non perdere il ritmo, indossando la maglia tricolore di campione italiano. Quella gialla, la rimetterà oggi, deciso a portarla fino a Parigi. Il campione trentino ad Arezzo nel poema sinfonico Moser, la voce per il Pifferaio AREZZO - Domenica era sul palco della Rai intervistato dal collega Gianfranco Benincasa a colloquiare beatamente della Granfondo Charly Gaul, ieri sera, incredibile ma vero, era sul palco di Piazza del Popolo ad Anghiari in provincia di Arezzo a dilettarsi nella voce narrante del poema sinfonico «Il Pifferaio magico» di Hamelin. La versatilità dell’ex immenso campione di ciclismo Francesco Moser, classe ‘51 e un mito indistruttibile in tute le sue attività che svolge con la sua tradizionale ed incrollabile serietà, è andata in scena. Il «Checco» aveva ieri sera accanto il flautista Roberto Fabbriciani, un musicista di fama internazionale per le sue esecuzioni di avanguardia e di sperimentazione, un artista capace di aprire vie nuove ed inusitate per la musica. Fabbriciani ha voluto fortemente accanto a sè Moser che si è esibito con giovanissimi studenti della scuole di musica di Arezzo, la Filarmonica «Pietro GOLF A sinistra Francesco Moser con il flautista Fabbriciani e gli altri musicisti del «Pifferaio» di Hamelin andato in scena nel Festival aretino che ha visto anche la partecipazione di Toni Servillo, Elio e le Storie Tese e altri personaggi Mascagni» e la media «Leonardo da Vinci», nel concerto di chiusura del Festival «Arezzo Wave», nella Pied Piper Fantasy. Anche il clarinettista Dimitri Ashkenzay (figlio del mitico pianista russo Vladimir) aveva voluto conoscere Moser in questa insolita ma importante veste culturale, in occasione della partecipazione in giuria al concorso internazionale AudiMozart 2012. Ci sarà in futuro una nuova composizione di Cesare Valentini dal titolo “Clarinetto e Bicicletta” voluta proprio da Ashkenazy. Ieri sera con la Southbank Sinfonia L’intensa gara su 36 buche sui green dalla Rendena a Campo Carlo Magno diretta da Simon Over e con Jonathan Faralli alle percussioni, l’atleta ed imprenditore cembrano è stato un protagonista del poema sinfonico, incastonandosi con la sua potente e scultorea voce nell’acme spetacolare del concerto della fantastica fiaba con la spettacolare TRANSALP marcia finale che ha visto i giovani esecutori camminare e suonare dietro il pifferaio, accompagnati da Moser e dall’orchestra. Il festival ha visto nei giorni scorsi i concerti degli Avion Travel, di Amir-Emis Killa e di Raphael Gualazzi, ieri sera c’erano anche Elio e le Storie Tese. Ieri una vittoria e due secondi Nicola Maffei e Giorgio Riccadonna, che duo Brillano i ciclisti regionali GIANLUCA ALVINO TRENTO - E’ entrata nel vivo la stagione golfistica trentina con i club impegnati in una fervida attività agonistica. Circuito di grande spessore al Golf Club Dolomiti che ha visto 115 golfisti scendere in campo per «BMW International Cup Auto Ikaro», competizione a livello modiale che quest’anno vedrà la sua finale nazionale al Golf Club La Bagnaia di Grosseto. L’altoatesino Felix Schrott è stato il migliore nella prima categoria totalizzando ben 41 punti regolando il diretto inseguitore Simone Zottino, fermo ad un solo colpo di distanza. In 2ª categoria vittoria per dispersione per Josef Giuliani che partirà per la finale assieme al migliore nel lordo Michele Grossi e alla fortissima Nadia Zadra, vincitrice assoluta della categoria femminile. Gara di circuito anche al Golf Rendena e Campo Carlo Magno con la «Arte&Golf by Banca Mediolanum», evento giocato su 36 buche. La formula a coppie quattro palle la migliore ha stimolato l’affiatato duo formato da Nicola Maffei (foto) e Giorgio Riccadonna che sull’arco della due giorni hanno totalizzato 83 punti, giusto uno in più dei secondi Gastone Cominotti e Leonardo Leonardi. Nel lordo hanno sbaragliato la concorrenza i forti Fiore Alimonta e Mauro Maffei con tre colpi sotto il par a Bocenago e quattro sopra a Madonna di Campioglio. Al Golf Tesino i golfisti son scesi in campo per la «GreenFeeGolf Cup». Dopo 18 buche tre giocatori si sono imposti in modo netto nelle tre categorie di appartenenza, a partire dal giovane milanese Francesco Scarpa che ha fatto sua la 1ª categoria con 38 punti, grazie ad un birdie, tredici par, tre bogey e uno sfortunato triplo. In 2ª strepitoso risultato del giocatore di casa Rudi Ferrari, che ha totalizzato ben 45 punti mentre in 3ª al perginese Carlo Schiavini ne sono bastati 37 essendo l’unico di categoria a superare la fatidica soglia dei 36 punti. Grande successo infine a Folgaria dove si è giocata la 2ª tappa del circuito «Golf Cup Villa Garziere». Vittoria in 1ª per Matteo Spagnolli, che con una performance da 33 punti ha battuto, grazie al miglior gioco espresso sulle seconde 9 buche, Gianni Colpi. Luca Gheser ha conquistato l’ennesimo primato nel lordo con un giro da sei colpi sopra il par mentre in 2ª categoria, Mauro Postinghel, con un bellissimo score da 38 punti è riuscito a relegare in seconda posizione Angela Visonà. A farla da padrone in 3ª è stata la lady Rossella Salarolo a cui sono bastati 37 punti per regolare il veneto Emo Bressan. NAUDERS (Austria) - Ieri era in programma la 2ª tappa della Craft Bike Transalp da Imst a Nauders nel Tirolo. I 1200 partecipanti hanno percorso 87,42 km e superato 2.917 metri di dislivello. Il bottino dei 36 atleti regionali ammonta ad una vittoria e due secondi posti. Nella categoria Master il duo trentino-altoatesino composto da Massimo Debertolis di Transacqua e Andreas Laner di Gais (Team AIL Trentino) è riuscito a ripetere il successo ottenuto nella prima tappa, aumentando il vantaggio nella classifica generale a 29 minuti rispetto agli inseguitori. tedeschi Olaf Nützsche e Reinisch Klaus, oggi secondi a 24’39”. Nei Grand Master, ancora secondo gradino del podio per l’altoatesino Walter Platzgummer ed il trentino Piergiorgio Dellagiacoma, staccati di 9’25” dai vincitori, gli austriaci Heinz Zörweg e Andrew Mclean. Nella classifica Mixed, l’altoatesino Daniel Jung in coppia con la norvegese Kristin Aamodt, è salito sul secondo gradino del podio, migliorandosi di una posizione rispetto alla prima giornata. La vittoria è andata per la seconda volta alla formazione britannica composta da Sally Bigham e Ben Thomas. Nei maschi Franz Hofer di Sarentino e Daniele Mensi di Brescia (Scott Team) sono giunti sesti come nella prima tappa, staccati di 12’22” dai primi classificati, l’austriaco Daniel Geismayr e l’elvetico Hannes Genze. Quarti Karl Platt e Urs Huber (Team Bulls) che si erano aggiudicati la vittoria domenica. Oggi si arriva in Alto Adige. La terza tappa porta i concorrenti da Nauders a Naturno. Con 100,23 km e 3.365 metri di dislivello è la frazione più lunga e difficile di tutta l’attraversata delle Alpi. Cinque delle sette sedi di tappa sono poste in regione: Naturno, Sarentino e Caldaro, Trento e Riva del Garda. Ogni squadra è composta di due biker. Sono previste cinque categorie: uomini, donne, Mixed (mista), Master (in totale l’età dei biker deve superare gli 80 anni ma restare sotto i 100 anni) e Grand Master (in totale l’età deve superare i 100 anni).