Rassegna 11 -04-12
Transcript
Rassegna 11 -04-12
ANCE siri 1A La Rassegna Stampa è consultabile nel sito: www.ancesicilia.it Collegio Regionale dei Costruttori Edili Siciliani 90133 Palermo, Via A. Volta, 44 Tel.: 091/333114/324724 Fax: 091/6112913 C.F. 80029280825 - [email protected] -• www.ancesicilia.it 11 aprile 2012 GIORNALE DI SICILIA Pagina I VIABILITÀ. Il commissario europeo per la Politica regionalei ohannes Hahn ha annunciato lo stanziamento dei fondi Autostrada Siracusa-Gela Dall'Europa in arrivo 200 milioni SIRACUSA ... Duecento milioni di euio in arrivo per realizzare un altro tratto dell'autostrada «Siracusa-Gela. È stato il commissario europeo per la Politica regionale, johannes Hahn, ad annunciare lo stanziamento dei fondi per proseguire il completamento dell'asse viario. «Questo progetto - ha spiegato Hahn - è un ulteriore esempio positivo del valore aggiunto dell'Unione Europea sul campo. La nuova tratta autostradale contribuirà a migliorare le condizioni di vita della popolazione, abbattendo drasticamente i tempi di percorrenza e aumentando la competi tività della Regione». I fondi stanziati dall'Unione Europea, attraverso 9 «Fesr» 2007-2013,11 Fondo europeo per lo sviluppo rurale, serviranno per realizzare altri 19,6 chilometri tra Rosolini, Ispica e Modica, che attraversano le provincie di Siracusa e Ragusa. 1196,8 milioiii stanziati dalla commissione europea vanno a completare la copertura del costo del progetto che ammonta a 339 milioni e 700 milaeuro. Le somme saranno assegnate al «Cas», il «Consorzio per le autostrade sidiiane», concessionario dellarete autostradale. Al Consorzio, intanto, assicurano che è in fase avanzatal'adeguamento del progetto del tratto che va da Rosolini a Modica, da sottoporre all'approvazione definitiva dell'Anas» e contano di poter appaltare i tre nuovi lotti dell'autostrada entro settembre. 11 tratto già aperto dell'autostrada, tra Siracusa e Rosolini, è di40 chilometri, lungo! quali sono ancora in corso gli interventi dimitigazione ambientale e di sistemazione del tappetino d'usura, che finora è stato uno una delle note dolenti dell'infrastruttura. L'intervento dell'Unione Europea adesso consente di compiereun altro passo avanti verso il completamento dell'opera. «L'obiettivo - ha aggiunto Hahn - è di migliorare i collegamenti nella parte méridionale dell'isola, di ridurre i tempi dipercorrenza risolvendo il problema della congestione del traffico e di completare l'anello autostradale attorno alla Sicilia». (GAUR) 11 aprile 2012 - 7 GAZZETTA DEL Sii]) Pagina i MODICA Rimangono tre lotti percomplessi.vi 19,8 chilometri Compieta,mento della Siracusa-Gela L'Ue'ha destinato Duccio Gennaro MODICA L'Unione Europea ha detto sì al finanziamento per il tratto autostradale Rosolini-Modica. Lo ha confermato a Bruxelles il commissario europeo per le Politiche regionali, il tedesco Johannes Hahn. L'Ue destinerà dunque 196,8 milioni di euro per i tre lotti che vanno da Rosolinia Modica. Si tratta di 19,8 chilometri in tutto, il cui progetto è stato ormai redatto e per il quale si attendeva solo il parere positivo al finanziamento da parte dell'Ue. I fondi sono prelevati dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale costituito proprio per sostenere lo sviluppo delle aree meno avanzate di tutta l'Europa ed in particolare della fascia sud come Italia e Spagna. Il costo complessivo dell'opera è di 339 milioni di euro e per la parte non coperta dall'Unione Europea è stato finanziato con i fondi Fas destinati alla Sicilia dal governo nazionale per il periodo 2007-2013. Il commissario europeo ha commentato la conferma dell'erogazione del contributo con il fatto che l'autostrada po- trà migliorare le condizioni economiche complessive di un'intera area della Sicilia, abbatterà i tempi di percorrenza verso le città metropolitane come Catania e Messina ed aumenterà la competitività di tutta la Regione. Allo stato, l'anello autostradale siciliano, che parte da Messina verso il sud est, passa da Catania arriva a Siracusa e si ferma a Rosolini, ultimo comune in termini geografici della provincia aretusea. Si tratta di un vero e proprio imbuto per tutto il traffico proveniente dal Ragusano e, in particolare, dalla zona sud della provincia iblea. Congiungere Rosolini ad Ispica e Modica velocizzerà il movimento delle merci provenienti dalla provincia di Ragusa ed in particolare dalla zona ispicese, dove sono molto attive le aziende ortofrutticole e florovivaistiche e favorirà l'interscambio commerciale con un'area molto attiva come quella del Modicano. Consentirà di raggiungere i mercati con maggiore rapidità rispetto alla situazione attuale. Anche il compatto turistico potrà beneficiare del nuovo tratto autostradale favorendo l'accesso alle spiagge della zona sud della provincia ed in particolare la fascia che va da Santa Maria del Focallo a Marina di Modica e Sampieri. Particolare non secondario, è anche la possibilità di raccordare l'autostrada con il porto di Pozzallo, terminal estremo per le comunicazione via mare con Malta ed i paesi del Nord Africa. A questo proposito esiste già un progetto di massima per una bretella che collegherà il porto al casello di Ispica. I dodici chilometri di autostrada da Ispica a Modica saranno iprimi da sempre in provincia di Ragusa, unica area italiana dove non è stata costruita un'autostrada. Il progetto della Siracusa-Gela in provincia prevede poi il tratto Modica-Scicli, quello tra Scicli e Ragusa e tra Ragusa e Vittoria che attraverserà a valle tatto il versante ipparino. Il tratto Rosolini-Modica, prevalentemente ragusano, dell'autostrada va ad aggiungersi al tracciato di 40 chilometri attualmente in esercizio, la cui gestione è affidata al Consorzio autostrade siciliano, concessionario delle rete autostradale, sotto il controllo della Regione. I 11 aprile 2012 LA SICILIA Pagina 1 SBLOCCATO IL CONTRIBUTO COMUNITARIO DI 19638 MILIONI DI EURO Ok dell'Ue al finanziamento per la Siracusa-Ragusa-Gela Arriva anche l'ok di Johannes Hahn, il Commissario europeo per la Politica regionale, che ha confermato oggi la decisione della Commissione di destinare 196,8 milioni di euro all'Italia per completare le rimanenti tratte dell'autostrada Siracusa-Gela, un'arteria di importanza vitale per la Sicilia meridionale. La sovvenzione proviene dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e l'opera ha avuto, come capita sempre in Sicilia, un iter lungo e travagliato, nonostante già da tempo, addirittura anni, fossero pronti progetto definitivo e progetto esecutivo. Negli ultimi mesi, anche dopo una serie di proteste messe in atto da esponenti di tutti i partiti politici e dai sindacati, l'iter è stato sbloccato con il governo nazionale e la scheda tecnica dell'opera è stata mandata a Bruxelles per l'approvazione. «Questo progetto - ha commentato ieri a Palermo Hahn - è un ulteriore esempio positivo del valore aggiunto dell'Ue sul campo: la nuova tratta autostradale contribuirà a migliorare le condizioni di vita della popolazione, abbattendo drasticamente i tempi di percorrenza e aumentando la competitività della Regione». Un tracciato di 40 chilometri dell'autostrada è già operativo tra Siracusa e Rosolini. Il progetto consiste nella costruzione di altri 19,8 km tra lspica e Modica. L'obiettivo è di migliorare i collegamenti nella parte meridionale dell'isola; ridurre i tempi di percorrenzae completare l'anello autostradale attorno alla Sicilia. Un progetto ambizioso e, come abbiamo ricordato proprio qualche settimana fa con un ulteriore reportage sulla situazione della viabilità nell'area meridionale della Sicilia, ancora molto lontano dall'essere un autentico progetto. L'Ue, nel caso dei lotti della Siracusa-Ragusa-Gela sblocati, contribuirà con 196,8 milioni di euro su un costo totale pari a 339,7 milioni. il beneficiario del progetto è il Consorzio per le Autostrade siciliane (Cas), concessionario della rete autostradale, sotto il controllo della Regione Sicilia. L'investimento deriva dal programma Fesr destinato alla Sicilia per il periodo 2007-2013. Sotto la priorità «reti di trasporto e mobilità», l'Ue sostiene l'ampio piano regionale di migliorare la mobilità e l'accesso beni, con il dovuto rispetto per l'ambiente. CATANIA. A. LOD. I JLt.14% I4siI1 4 Pagina 1 LA SICILIA 11 aprile 2012 Presto operativo nuovo traghetto ! Stretto, treni più veloci Autostrada Siracusa-Cela.. Ue,•ok al finanziamento per 196 milioni Le Ferrovie dello Stato tra qualche mese avranno operativo un VIABILITÀ L'Unione europea ha sbloccato il finanziamento per i lotti ragusanidèlla Siracusa-Ge!:.. Llnakrò passo avanti per naviglio che potrà. trasportare i treni senza staccare i vagoni, con risparmio di tempi e più sicurezza :L'Q.ltd.di un'opera strategica ANOREALObATOAPAGINA7 Sarà più veloce traghettare ho Stretto . anche i » n treno.. Nuovi collegamenti commerciali ferroviari con i mercati dei Nord PrOgettO. delle Ferrovi e.Nel giro di qualche mese clovi ebbe esse re già opera %tm nuovotPahetto in cui i vagoni non dovranno PIÙ essere divisi ANDREA LODATO Qualcosa si muove nel settore dei trasporti in Sicilia, persino in quelli ferroviari. Su un tema doppiamente sensibile, quello dei traghettamenti e quello del traffico merci, all'orizzonte ci sono novità positive. Le ha raccolte e ottimizzate, in una serie di incontri recenti a Roma e Bologna con i vertici di Trenitalia e rappresentanti del governo, il catanese Pino Bulla, che è vice presidente europeo per il comparto "trasporto del freddo", del sindacato Transfrigoroute international, oltre a fare parte come consigliere della Camera di Commercio di Catania. E le novità, come detto, sono impor tanti per le ricadute che potranno avere per la logistica, per il traffico passeggeri e merci. Partiamo da uno dei nodi cruciali, quello che resta legato, con il progetto del Ponte che si è per il momento allontanato, al traghettamento: Ferrovie dello Stato ha in serbo una novità. «Al contrario di ciò che si pensa - spiega Bulla le Ferrovie ci hanno confermato che hanno valutato positivamente l'idea di inserire a breve scadenza un modernissimo CATANIA. ís «Il t a ffico su rotaia - dice Pjno Bulla del sindacato Transfrigoroute sarà velocizzato coli notevoli risparmi» Vantaggi per le merci. traghetto tra la Sicilia e la Calabria che sia in grado di migliorare i tempi di attraversamento, caricando un treno senza la necessità di dividerlo. Questo significa un maggiore risparmio di tempo e più sicurezza sia per i passeggeri che per le merci che viaggiano su rotaia». Ricadute immediate positive, dunque, per il tessuto economico, con l'idea delle Ferrovie dello Stato che, racconta ancora Bulla, sarebbe soltanto la prima mossa dell'azienda per garantire, anche per le sollecitazioni arrivate in questi mesi dal governo, non solo il varo di questo nuovo naviglio, ma nel giro di qualche tempo l'ammodernamento totale della flotta sullo Stretto, con operativo almeno un secondo traghetto di ultima generazione. Questo anche perché c'è un altro progetto che sta andando avanti da qualche tempo e che lo stesso Bulla sta seguendo da mesi per farlo arrivare a fase attuativa. «Abbiamo rapporti ormai consolidati con Bologna Interporto anche grazie a un'intesa importante che si è sviluppata tra Trenitalia cargo, Italia logistica (gruppoche nasce dall'incontro tra SDA Logi- stica - SDA Express Courier - Gruppo Poste Italiane e Omnia Logistica - FS Logistica - Gruppo Ferrovie dello Stato e la Mediterranean Log, competente società catanese creata nel 2005 da un team di esperti specializzati nel settore del trasporto delle merci con l'obiettivo di sviluppare progetti innovativi di tipo intermodale. Questa intesa prevede la creazione di un servizio ferroviario «Multimodale misto» sulla tratta Bologna interporto-Catania Bicocca. L'obiettivo è dare risposta a richieste insoddisfatte sul piano dell'offerta dei trasporti, anche perché l'unità di trasporto del servizio intetmodale sarà la cassa-mobile tradizionale o refeer». 11 aprile 2012 LA SICILIA Progetto ambizioso che dovrebbe par tire nel giro di qualche mese e che ha un obiettivo ancora più importante: «L'eventuale successo dell'operazione - conclude Bulla - potrebbe porre le basi per configurare l'interporto di Bologna, quale nodo strategico del Nord Italia atto a favorire il flusso delle merci provenienti dal Nord Ovest e dal Nord Est con destinazione Sicilia e viceversa». Pagina 11 aprile 2012 GIORNALE DI SICiLIA Pagina i Ragusa AUTOSTRADA PER GELA. La Commissione ha destinato 196,8 milioni per completare il tracciato Dall'Europa confermati* i fondi per fl tratto da Rosolini a Modica ............. ..... .................... ... In arrivo i fondi dall'Europa per completare l'autostrada Siracusa-Gela. Una parte dei finanziamenti serviranno per i lotti tra Rosolini, Modica e Ispica. 1 Saro Cannizzaro ... Il Commissario europeo per la Politica regionale, Johannes Hahn, ha confermato ieri la decisione della Commissione di destinare 196,8 milioni di euro all' Italia per completare le rimanenti tratte dell'autostrada «Siracusa-Ragusa-Gela», un'arteria di importanza vitale per la Sicilia meridionale. Questa sovvenzione proviene dal Fondo europeo di sviluppo regionale. Un traccia- to di quaranta chilometri è già operativo tra Siracusa e Rosolini. Il progetto consiste nella costruzione di altri 19,8 chilometri che da Rosolini collegherà Ispica e Modica. L'obiettivo è migliorare i collegamenti nella parte meridionale dell'isola; ridurre i tempi di percorrenza, risolvere il problema della congestione dovuta al traffico di transito attraverso le aree urbane locali e ridurre altri costi esterni; completare l'annello autostradale attorno alla Sicilia. «Questo progetto - dice Johannes Hahn - è un ulteriore esempio positivo del valore aggiunto dell'Ue sul campo: lanuova tratta autostradale contribuirà a migliorare le condizioni divita della popolazione, abbattendo drasticamente i tempi di percorrenza e aumentando la competitività della Regione». L'Unione Europea contribuirà con 196,8 milioni di euro su un costo totale pari a 339,7 milioni. Il beneficiario del progetto è il Consorzio per le Autostrade Siciliane, concessionario della rete autostradale, sotto il controllo della Regione Sicilia. L'investimento deriva dal programma FESR destinato alla Sicilia per il periodo 2007-2013. Sotto la priorità "reti di trasporto emobilità", l'Unione europea sostiene l'ampio piano regionale di migliorare la mobilità e l'accesso a beni, con il dovuto rispetto per l'ambiente. (SAC 11 aprile 2012 IL SOLE 24 ORE Pagina 1 Legalità. Il ministro dell'Interno Cancellieri i n visita a Racalmuto: decisiva l'azione delle imprese nella lotta alla mafia La zona franca rilancerà la S icil ia Rating etico e «liste bianche» tra le misure più efficaci per attirare investimenti Nino Amadore Dat nostro inviato Prima la visita in municipio, poi un omaggio alla statua di Leonardo Sciascia sul corso principale, quindi una visita al cimitero per deporre una corona sulla tomba dello scrittore e infine l'incontro pubblico alla Fondazione Sciascia. In circa un paio d'ore il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri ha toccato i luoghi simbolo di Racalmuto, il paese natale di Sciascia in provincia di Agrigento, il cui consiglio comunale è stato recentemente sciolto per mafia (insieme a quello di Salemi nel trapanese: il ministro ne ha incontrato una delegazione). È arrivata qui accogliendo l'appello di un gruppo di ragazzi di Regalpetr a (per citare il nome che a Racalmuto attribuì lo scrittore), fatto avere al ministro tramite Antonello Montante, presidente di Confindustria Sicilia e delegato nazionale alla legalità. La presenza del ministro dà speranza alla voglia di riscatto di un paese e di un territorio di cui si sono fatti portavoce RACALMUTO (AG). WC i giornalisti Giancarlo Macaluso (Giornale di Sicilia), Felice Cavallaro (Corriere della Sera), Gaetano Savatteri (Tg5) e Egidio Terrana, direttore del periodico "Malgrado tutto" cui hanno collaborato lo stesso Sciascia, Vincenzo Consolo e Gesualdo Bufalino. Racalmuto sarà governato per i prossimi 18 mesi da una terna di commissari i quali, come scrivono i quattro giornalisti «avranno il difficile incarico di recidere ogni legame tra la pubblica amministrazione e la mafia». E il procuratore antimafia Francesco Messineo, spiega quanto sia ancora forte il legame tra la mafia e la politica: «La mafia continua ad avere una forte presa e ad esercitare un ruolo nella politica, dove in ultima analisi contano i voti». Per il ministro la società di Racalmuto deve seguire il modello di Confindustria «di Ivan Lo Bello, Montante e del presidente di Confindustria Agrigento Giuseppe Catanzaro. Anche Confindustria ha dato prova di voler reagire a Cosa nostra e ha avuto delle belle risposte. Il popolo di Racalmuto trovi lo stesso coraggio e io vi garantisco che lo Stato non vi abban donerà mai». Poi citando una intervista a Sciascia del 1987, in cui lo' scrittore diceva che la lotta alla mafia vera è quella compiuta in nome del diritto, il ministro ha detto: «Lo scioglimento del comune per mafia può essere un momento di rinascita. Ma dovete fare quadrato attorno alla commissione che lavorerà con intelligenza». E poi racconta: «Quando mi hanno portato sul tavolo il decreto per lo scioglimento del Consiglio comunale di Racalmuto mi sono sentita male. Non è possibile mi sono detta, il paese di Sciascia, della cultura e della ragione in mano alla mafia? Poi ho letto le carte e ho dovuto ricredermi, era tutto vero». E incassa la disponibilità alla collaborazione di sindacati e imprenditori. Ma la lotta all a mafia è fatta anche di cose concrete che il ministro non manca di richiamare: come il via libera alla Area franca della legalità nata su proposta di Confindustria Sicilia. «Un progetto molto interessante e intelligenle» ha commentato il ministro. Un riconoscimento ad Antonello Montante che ormai da anni sibatte affinché insieme all a lotta allamafia vi siano azioni concre te per attrarre nuovi investimenti: in questo solco si iscrive il rating di legalità che è giàlegge e la zona franca di legalità che coinvolge 27 comuni di cui 4 in provincia di Agrigento (22 in provincia di Caltanissetta e uno nell'ennese) che potrebbero dare sostegno concreto alle imprese che si battono per la legalità e ai territori che hanno detto di no alla mafia e a ogni tipo di collusione con la criminalità organizzata: «Da Racalmuto - ha detto Montante - deve partire un modello per i territori simile a quello che è partito da Caltanissetta per le associazioni datoriali Ringrazio il ministro cancellieri per il suo appoggio al progetto dell'Area franca: questi territori hanno bisogno di investimenti. Potremo così dedicarci alla ricchezza del sottosuolo, del turismo e dello sfruttamento dell'energia solare». Montante ha letto poi una lettera che lo scrittore Andrea Camilleri (cittadino onorario di Racalinuto) ha indirizzato al ministro ringraziandola per la sua presenza nell'agrigentino. Il ministro ha chiuso il viaggio con una tappa a Porto Empedode (il paese natale di Camilleri) dove ha visitato la casa di Luigi Pirandello e la statua del commissario Montalbano. 11 aprile 2012 ITALIA OGGI Pagina i .i/JwLLiJjjLw1nLcwe_cILLyQoIcLn1eJlLo...n1yJinfLiiLLas(2 12nnxJrJ in (i'izi/tn Appalti con regole uniformi Nessuna deroga per le regioni a statuto speciale Il primo problema che la Corte lità di stipula dei contratti ili cw.iune drJ contratto di appalaffronta è quello dei limiti della appalto, senza far rifrimento to, che devono essere uniformi il1cgittimo rinviare a competenza legislativa rispet- ai limiti all'autonomia nego- su tutto il territorio nazionaun regolamento provin- to alle province autonome; a ziale prestabiliti dal legislatore le». Nel caso specifico trattato ciale la disciplina sulle tale proposito la Corto affermo statale, la sentenza afferma che dalla Corte, si verifica quindi tmoda lità di stipula del che gli stessi statuti speciali il limite de] rispetto dei prin- una violazione ditali limiti: la contratto di appalto di lavori; prevedono limiti che si appli- cipi dell'ordinamento giuridico norma, infatti, incidendo sulla il legislatore provinciale devo cano anche alle competenze della Repubblica deve essere disciplina della determinazione rispettare la norma statale an- legislative primarie. E questo inteso come riferito anche ai del prezzo della prestazione che per garantire uniformità di il caso dello statuto della Pro- principi dell'ordinamento civi- «a corpo» o «a misura», e quinregole su tutto il territorio na- vincia autonoma di Trento che le. In passato la Corte, con sen- di sul contenuto del contratto, zionale. E quanto ha aftrmato nell'ambito dei lavori pubblici tenza n. 114 del 2011, ha già interviene direttamente in una la Corte costituzionale con la di interesse regionale richia- avuto modo di precisare che il materia attinente al rapporto sel)tenza del 30 marzo 2012 ma il legislatore al rispetto legislatore regionale e provin- negoziale fra stazione appala. 74 che si è pronunciata sul dei 'principi dell'ordinamento ciale «deve rispettare iprincipi tante e appaltatore rientrante ricorso prs.sentato dal governo giuridico della Repubblica'.. Vedell'ordinamento giuridico del- nell'ambito dell'ordinamento ciin ordine alla legittimità della nendo quindi ai caso concreto, la Repubblica, tra i quali sono vile, competenza esclusiva dello legge della Provincia autono- che riguarda una norma della ricompresi quelli iffirenti la stato. Da ciò l'illegittimità della ma di Trento? aprile 2011, a. logge de] 2011, in cui si rinvia a disciplina di istituti e rapporti norma che dispone il rinvio al 7 che reca modifiche alla prece. un regolamento provinciale per privatistici relativi, soprattutto, regolamento provinciale. dente legge provinciale 312006. la determinazione dello moda- alle fasi di conclusione ed ceeDI ANDREA MASCOLIN 11 aprile 2012 ITALIA OGGI Pagina 1 Le novità che eitiet.cjnno in vigore da gennaio 2013 per (ffètto della k.›,ge Semplifica &dia Appalti semplificati, cosa cambia Da istituire la banca nazionale dei contratti pubblici DI ANDREA MASCOLINI D al 1° gennaio 2913 gare di appalto semplificate con i controlli effettuati tramite la Banca dati nazionale dei contratti pubblici. Le stazioni appaltanti dovranno verificare i requisiti dei partecipanti alle gare soltanto tramite la banca dati e non potranno più chiedere documenti. Inoltre, ci sarà maggiore trasparenza e certezza nei certificati relativi ai lavori svolti all'estero e una nuova disciplina sulla scelta degli sponsor per la realizzazioni di interventi di restauro oltre che la responsabilità solidale negli appalti fra committentedatore di lavoro e appaltatore per i contributi dei lavoratori. Sono questi alcuni dei contenuti della legge cosiddetta «Semplifica Italia» (legge 4 aprile 2012, n. 35, di conversione del decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e sviluppo, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 6 aprile 2012) che contiene diverse modifiche al Codice dei contratti pubblici. Banca dati nazionale dei contratti pubblici Una delle maggiori novità è rappresentata dall'istituzione, presso l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici presieduta da Sergio Santoro, della Banca dati nazionale dei contratti pubblici (Bdncp) che, dal primo gennaio 2013, diventerà il contenitore di tutta la documentazione relativa alla prova dei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico organizzativa dei partecipanti alle gare di appalto e concessioni. All'obbligo di acquisizione della documentazione da parte della Bdncp è correlato l'obbligo per i committenti di verifica dei requisiti di. capacità dei concorrenti esclusivamente attraverso la banca dati, senza quindi più chiedere documenti ai partecipanti.alle gare. L'Autorità avrà il potere-dovere di mettere a punto, con propria deliberazione, i termini e le regole tecniche per l'acquisizione, l'aggiornamento e la consultazione dei dati contenuti nella predetta Banca dati. A quest'ultima entro l'inizio del prossimo anno, dovranno quindi affluire, da parte delle stazioni appaltanti e da parte dei soggetti privati, i dati e i documenti rilevanti ai fini della prova dei requisiti di partecipazione; si avrà quindi un sistema dinamico e costantemente aggiornato sulla situazione di ogni impresa e professionista. Fino al 10 gennaio 2013 si continuerà, però, con il sistema attuale in cui scatta sempre la necessità di produrre documenti in caso di aggiudicazione del contratto o di verifica a campione (sul 10% dei partecipanti). Successivamente all'attivazione della banca dati saranno i singoli operatori economici ad aggiornare la propria posizione trasmettendo, ad esempio, i certificati delle forniture o dei servizi svolti ottenuti dai committenti pubblici e privati. Per altri dati invece saranno le stazioni appaltanti a collegarsi con le altre banche dati pubbliche per acquisire i documenti o per verificarli. Certificazione dei lavori all'estero All'articolo 20, sostituendo l'articolo 84 del regolamento del Codice, si è previsto che i certificati, da produrre alla Soa, debbano essere redatti da «tecnico di fiducia del consolato o del Mae», con spese a carico dell'impresa, e debbano corrispondere a modelli predisposti dall'Autorità. La norma, fra le altre cose, precisa anche che, in caso di subappalto, il subappaltatore dell'impresa italiana possa utilizzare il certificato rilasciato all'appaltatore italiano o richiederlo al posto dell'appaitàtore se quest'ultimo non lo ha fatto. Si prevede inoltre che se l'interessato non ha più una sede all'estero o vi siano difficoltà ad operare all'estero, si possa fare riferimento alle strutture del Mae nel paese interessato (consolati, ambasciate). Disciplina delle sponsorizzazioni La legge prevede una articolata disciplina sulle sponsorizzazioni (si prevede anche l'obbligo di indicare in programmazione triennale quali interventi saranno oggetto di sponsorizzazioni), con ricerca dello sponsor mediante bando pubblicato sul sito istituzionale dell'amministrazione procedente per almeno trenta giorni e richiesta di offerte in aumento sull'importo del finanziamento minimo indicato. L'amministrazione procederà, quindi, alla stipula del contratto di sponsorizzazione con il soggetto che avrà offerto il finanziamento maggiore, in caso di sponsorizzazione pura, o che avrà proposto l'offerta realizzativa giudicata migliore, in caso di sponsorizzazione tecnica. Responsabilità in solido per appalti di opere o di servizi La legge 35 prevede la responsabilità in solido del committente imprenditore o datore di liworo con l'appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori entro il limite di due anni dalla cessazione dell'appalto, per il pagamento di trattamenti retributivi, compreso il tfr, e i contributi previdenziali dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto. 11 aprile 2012 JL SOLE 24 ORE 1 1 Pagina i Federcasa Nuova stima della domanda social housíng,. mancano 580n-ú*la case popolari 1 NUOVI FENOMENI Sempre più famiglie non possono permettersi di accedere ai mercato libero: aijrnentariò quindi gli alloggi invenduti Massimo Frontera ROMA Cresce la domanda di alloggi a basso costo ma cresce anche l'offerta di alloggi invenduti sul mercato libero. L'ultima cifra che arriva da Federcasa indica circa 583mila domande in Italia per un alloggio popolare. In prima fila le maggiori città, da Roma (29.300) a Milano (2oJ2o), da Torino (9.965) a Palermo (9.578), da Genova (3.297) aBologna (9.525). La ricognizione è stata fatta sulle graduatorie di Ater, Aziende casa ed exIacp. I numeri documentano il fortissimo squilibrio tra domanda e offerta di case economiche, con varie sfaccettature a seconda delle Regioni, come mostra l'inchiesta pubblicata questa settimana da «Edilizia e Territorio» nello Speciale Social housing (anche sul sito della rivista). «Penso che avremmo un'ulteriore impennata delle domande-prevede Ettore Isacchini, presidente di Federcasa, l'associazione dei 107 enti regionali per la casa -. Le famiglie con redditi sotto i iomila euro l'anno sono il 34% di quelle residenti; e queste percentuali sono in costante crescita, a causa della crisi». Ma la richiesta di alloggi popolari è solo una componente della domanda di social housing. A questa si deve aggiungere quella delle nuove fasce sociali senza più imezzi per accedere al mercato libero. Una domanda che resta ancora indefinita nei numeri e nella segmentazione, ma che è anch'essa in forte ascesa, "grazie" alla LA STIMA Per il Potftecni.cp di Milano, nel 2018, in Lombardia ci saranno 367mi1a alloggi in esubero in edilizia libera: progressiva contrazione del reddito delle famiglie. Intanto, sul fronte dell'offerta, si profila una novità per stimolare l'attività dei fondi immobiliari dedicati al social housing. La soluzione individuata sta in un aumento da14o al 60% degli investimenti del maxifondo da 2 miliardi gestito dalla Sgr della Cassa depositi e prestiti nei fondi locali di social housing. «L'ho chiesto al presidente del Consiglio, Mario Monti», ha detto lo stesso presidente dell'Acri, Giuseppe Guzzetti, principale 'ar chitetto" del sistema di fondi immobiliari nato nel 2008 all'interno del più ampio piano casa nazionale. Dal sistema dei fondi perle case a basso costo si attendono circa 45mila alloggi, secondo la recente stima del viceministro per le Infrastruttuxe,Wa Si tratta però di alloggi quasi tutti da realizzare. Intanto la domanda preme. Da qui l'idea di accelerare i tempi consentendo a Cdp di entrare maggiormente nell'equhy dei fondi immobiliari al posto di sottoscrittori locali che latitano. La novità - che richiede un Dpcm - riguarderebbe solo i nuovi fondi immobiliari e non gli attuali 14 dove Cdp Investimenti è già presente con un capitale pari al4o per cento del valore del fondo. Tra i benefìciari della novità, se venisse approvata, ci potrebbe essere il nascente Fondo Housing Sociale Trentino, promosso dalla Provincia, di cui staper uscire il bando digara per selezionare la Sgr. Si tratta di realizzare 2mila alloggi, partendo con una prima tranche di 500, per un valore di 100 milioni L'ente autonomo ci mette i soldi come investitore-sottoscrittore (fino al 20%) madà anche un contributo sull'affitto e si accolla - nei casi gravi - il rischio morosità. Il paradosso della forte domanda, non corrisposta, di alloggi diventa concreta nelle città dove è stata realizzata molta edilizia libera, che ora alimenta lo stock di invenduto. Il fenomeno è sentito in Lombardia, dove la Regione (attraverso Finiombarda) sta contribuendo al progetto di un fondo immobiliare apposito per le case senza acquirenti. Amettere unalente sul fenomeno lombardo è stato il Politecnico di Milano, che quantiticaunesubero di 367mila alloggi di edilizia libera all'alba del 2018.11 dato - che non convince i costruttori lombardi aderenti all'Ance - ha il pregio di tentare una stima della domanda "complessa" di social housing, quantifìcata in 92omilaalloggi.E segnalando con dei numeri shock il paradosso di un mercato residenziale che sembra andare dalla parte opposta della domanda. 11 aprile 2012 iNTERvisTA IL SOLE 24 ORE Leopoldo Freyrie Pagina 1 Presidente Cn «Casa e città, una sola politica di recupero» Giorgio Santilli ROMA — «In questo momento il vero tema è un'alleanza fra progettistie costruttori che sia capace di tenere insieme la questione del patrimonio abitativo con la questione urbana. Occorre una politica unica sul riuso che risponda da una parte all'interesse del cittadino che vede rapidamente deteriorati la qualità e il valore della propria casa, dall'altra all'interesse generale dello sviluppo urbano». Casa e città, valori immobiliane sviluppo urbano: il presidente del Consiglio nazionale degli architetti, Leopoldo Freyrie, è convinto che si possano tenere insieme con un mix di politiche ambientali, di strumenti finanziari e di strumenti urbanistici. E questo mix di politiche che chiede al Governo insieme all'Ance e alla sua organizzazione di filiera, Federcostruzioni. Non servono necessariamente strumenti nuovi, possono funzionare anche molti strumenti utilizzati in passato purché indirizzati agli obiettivi del riuso, del risparmio energetico, della sicurezza antisismica. «Faccio l'esempio - dice Freyrie - dei vecchi "contratti di quartiere" che sono stati rilanciati nel nostro primo seminario sul riuso urbano dal viceministro jjj: dopo anni di strumentazione urbanistica, finirono nel nulla, ma sono ancora nella legge ed è sufficiente rivitalizzarli con nuove risorse per farli funzionare ancora». Ovviamente la sfida del riuso non riguarda soltanto costruttori e progettisti, che pure hanno animato l'iniziativa. Nella seconda puntata del seminario sul riuso, che si terrà a Milano il 20-21 aprile, ci sarà Giuseppe Guzzetti, presidente dell'Acri, l'associazione delle fondazioni bancarie, ma ci saranno anche la Cassa depositi e prestiti, i comuni e la Legainbiente. «Ecco appunto la necessità di una politica complessiva composta da ambiente, risparmio energetico, fmanziamenti, urbanistica». In questo percorso è necessario «rendere consapèvoli i cittadini dello stato in cui effettivamente versa oggi il patrimonio immobiliare». Molti cittadini comuni - dice Freyrie - «sono convinti divivere in abitazioni conformi alla normativa antisismica, mentre non è così». Il compito dei professionisti sarà anche quello di diffondere questa consapevolezza presso i cittadini e fornire dati sullo stato reale delle abitazioni. Le politiche, nazionali e regionali, dovrebbero andare anche in questa direzione. «Questa consapevolezza dice ancora Freyrie - che riguarda anche l'efficienza energetica degli edifici o il valore della manutenzione o il tema della sicurezza, aiuta a conciliare le politiche dell'abitazione con quella del riuso della città e dello sviluppo urbano». 11 aprile 2012 IL SOLE 24 ORE Pagina 1 Tendenze. La recessione tende necessari profonde modifiche ai processi progettuali e costruttivi Edilizia alla sfida della sostenibilita Buzzetti (Ance): «La certificazione non sia solo un impegno burocratico» L'INDAGINE Per Federcostruzioni-Cresrne serve una valutazione dette costruzioni «a tutto tondo», che sia funzionale, estetica e trasparente Paola Pierotti ROMA Filiera sempre più integrata nell'edilizia La sostenibilità abbatte le barriere tra architetti e Ingegneri, la certificazione quella tra professionisti e costruttori. La spinta della recessione semplifica i prodotti e migliora i processi progettuali e costruttivi, l'innovazione individua le soluzioni di qualità a prova di crisi , Secondo una recente indagine promossa daFedercostruzioni e Cresme su «La qualità edilizia in Italia. Definizioni, percezione, criticità e vantaggi», la qualità degli edifici viene misurata oggi considerando i parametri della durevolezza e della conformità dei requisiti e delle aspettative. Si guarda all'estetica quindi ma anche alla funzionalità, che secondo gli operatori del settore si riesce a valutare solo con una certificazione di tipo "prestazionale", capace di certificare quindi il prodotto a 360 gradi, in modo univoco e trasparente. «È fuori discussione la necessaria alleanza tra progettisti ecostruttori, a partire dai progetti di riuso e di riqualificazione all'interno delle città - dichiara Paolo Buzzetti, presidente dell'Ancee allaguidadiFedercostruzioni -. Stiamo lavorando per proporre al Governo indicazioni precise per intervenire sul patrimonio costruito a partire dagli edifici che hanno più di 50 anni (e sono il 70%), che richiedono interventi di manutenzione straordinaria e politiche di risparmio energetico. La qualità, certificata, deve valere per i materiali, i prodotti, per il cantiere e per l'opera fmita».L'Ance sta lavorando con tutta la filiera dell'edilizia e con gli architetti perché «la certificazione non sia un oneroso impegno burocratico e formale, ma presti attenzione alla sostanza». Solo per il io% degli intervistati nell'indagine Cresme-Federcostruzioni la certificazione «è solo un costo» mentre per 1145% dei professionisti coinvolti «la certificazione è un elemento importante nella selezione di un prodotto finito e dovrebbero averla tutte le case». Costruttori e progettisti concordano sul fatto che non basta ridurre i consumi per migliorare l'ambientecostruito, ealcunesocietà di ingegneria anche in Italia stanno cavalcando quest'onda e hanno già fatto delle strategie ambientali il loro core business. Gli inglesi di Buro Happold, che hanno anche una sede a Milano, stanno collaborando con lo studio austriaco di Coop Himmelb(Dau a Riva del Garda per la nuova Fiera e con l'inglese David Adjaye a Udine per il nuovo quartier generale dell'azienda Moroso. I veneziani diThetis affiancano i tedeschi Sauerbruch Hutton nella progettazione del museo M9 di Mestre (si veda la fotonotizia a destra) proprio per seguire il processo di certificazioneLeed del nuovo polo museale. Tre progetti in itinere in cui proprio la sostenibilità consente di dare risposte concrete all'interazione tra architettura, aspettiambientali e discipline ingegneristiche. Con l'impiego di software sviluppati ad hoc si fanno dialogare architetti e ingegneri, i committentiriescono a conoscere e valutare le performance energetiche e i costruttori hanno la strada segnataper realizzare in 3D i modelli virtuali scelti perché garantiscono la migliore soluzione possibile. Obiettivo è migliorare il comfort abitativo e urbano. Ma i co sti? «Se già all'inizio del processo di progettazione si valuta il parametro della sostenibilità, si applica ad esempio il metodo della certificazione Leed, il costo di costruzione è paragonabile a quello di un edificio tradizionale - spiega Fabio Pinton, ingegnere, responsabile dell'area ingegneria civile energia e impianti di Thetis -. Ma soprattutto il valore commerciale di un edificio certificato Leed può aumentare anche del 30%. La certificazione è un plus di forte richiamo commerciale a scala internazionale». 11 aprile 2012 - Pagina2 IL SOLE 24 ORE NOIEtL1ALTR1 jL'archite tto e il cittadino a ITALIA Tariffe minime abolite di norma, ma ancora largamente presenticome riferimento netta prassi professionale. L'Ordine professionaleè provincia le, vigila sulla deontologia e i requisiti richiesti agli iscritti, si preoccupa della formazione ma non entra nelmerito della qUalità:dei progetti. Per esercitare la professione è òbbLjg toriosu pera reun esame per iscriversi allALbo, SPAGNA Tariffe minimeaboliledagii anni Ottanta. La qualità dei progetti è garantita da.unvia libera degli Ordiniprofessionali: una volta era prevista una vera e propria tassa, ora l'Ordinedàunvlstoa procedere prima che li progetto sia vistatò dalla Pubblica Amministrazione L'iscrizione a WOrdine è obbligatoria. Assicurazione pureobbhgatona ma non vienestipulata sul iofessiònistamsuoghisingolo cantiere. T FRANCIA In Francia esiste dal1977 una legge in cui sidefinisce che «rarchitettura,espressìone delle cultura, èdiinteresse pubblico». Lo Stato obbliga chiunque desideri costruire un edificiòa far ricorso ad un architetto, Nei concorsi internazioriatii progettisti devono appoggiarsi ad una società di ingegneria francese. Peri professionisti è obbligatoria l'assicurazione (molti straniérisi consorziano con professionisti locali),Tariffe minime abol ite. GERMANIA Tariffe minime vncolanti sia per i progetti pubblici che per quelli privati (introdotte nel 2009). Le segue devono essere rispettate all5nterna del Paese ma non sono obbligatorie pergli stranièri (una tutela per un mercato dove Il reddito medio di unarditettosi aggira intorno ai530mi(a eùro l'anno). L iscrizione all Ordine e l'assicurazioiie sono obbligatorie. .REGNOUNITO Niente tariffe minime nel Paese delle liberalizza zionL Iscrizione ?cessarioessere i (Architects Bòard), ('Ordine con itoloeicLeal Riba privata. L'assicurazione nel Regno Unito èòbbligatòria per:chitavora atdi fuori di uno studio professionale. Pagina 1 CORRIERE DELLA SERA 11 aprile 2012 Accordo Tesoro-banche, Passela convoca te aziende Così saranno pagati gli arretrati alle imprese di FEDERICO FUJIN' S i cerca una soluzione Ai al problema, sempre più pressante, dei ritardi nei pagamenti dello Stato alle imprese. Il ministro dello Sduppo economico, VairadO inisserà, ha convocato per la prassitira settimana il presidente dell'Albi Giuseppe h/lussati e le principali associaziOni imprendltonah J'assexil e Mussari ne hanno parlato informalmente ieri. Anche su iniziativa del vicerninistro dell'Economia Vittorio Grilli, il governo avrebbe convinto l'Abi a far sì che le banche accettino in garanzia dalle imprese i crediti da loro vantati \Persolo Stato in carnst hto_di,92y1p2.rn A PAGINA 6 L'ACCORDO TESORO-BANCIIE PER I PAGAMENTI ALLE IMPRESE Crediti con lo Stato da scontare allo sportello. Senza pesi sul debito Passi a convoca istituti e Confindustria. Tajani: fate presto pun U percentuali di Pii, circa 40 miliardi. il debl'o effettivo dello Stato con • imprese e fai nitot i sereno() Ic ne stime del Tesoro torni, il termine di pagamento prevista dalla direttiva Be va applicata entro marzo 2013 per evitare una prora:113ra d'infrazione totale delle ne dovute dalla pubblica amministrazione arriva a 70 miliardi I colloqui con Bruxr' per supera i du-Ai sull'indebit a mento rrli.rdi, Vammeli -Ilare dei debiti delle imprese nei confronti dello Stato in Europa secondo stime di Bruxeires MILANO - La chiacchierata di ieri fra COrmlo rusgrà e Giuseppe Mussari suona come il preludio di una prima soluzione al problema, sempre più pressante, dei ritardi nei pagamenti dello Stato. Il ministro dello Sviluppo e il presidente dell'Associazione bancaria italiana ne hanno parlato in vista di un incontro formale, la prossima settimana, che coinvolgerà anche le associazioni d'impresa. Quella fra Passera e Mussari è stata, con ogni probabilità, una ricognizione della strada che si pensa di percorrere. Anche su iniziativa del vice ministro dell'Economia Vittorio Grilli, il governo avrebbe convinto l'Abi perché le banche accettino in garanzia dalle imprese in cambio di nuovi prestiti i crediti vantati verso lo Stato. Anche la Banca d'Italia sta studiando ipotesi del genere dall'inizio della crisi finanziaria, ma finora sia via Nazionale che il governo si erano bloccati su un ostacolo di tipo formale: se i crediti verso la pubblica amministrazione diventano garanzie in banca, si trasformano di fatto in titoli finanziari; come tali vanno inseriti nella stima del rappor- giorni, t tempi tnedi di pagamento dallo Star° in Grani nici il minimo in iìssoiuto in Italia sono 80, in FranckatC)4 to tra debito pubblico e Pil, che salirebbe dal 120% al 124% del Pil. In tempi di regole di bilancio sempre più vincolanti a Bruxelles e di mercati in tensione, un dato di debito più alto sarebbe un pessimo segnale. Su questo scoglio si era bloccata mesi fa anche la prima iniziativa di : pagare alle imprese i 70 miliardi di crediti arretrali attraverso titoli di Stato. L'emissione di nuovi Bot o I3tp porterebbe però a far crescere il rapporto tra debito e prodotto interno lordo. In realtà si tratta di un problema puramente di definizione: i 7o miliardi di ritardati pagamenti alle imprese sono debito pubblico proprio come Io sonoi 1.9oo di titoli emessi dallo Sta- 11 aprile 2012 CORRIERE DELLA SERA to sui mercati. Lo sanno bene i tecnici del Tesoro e ne sono consapevoli anche gli investitori che ogni giorno, dall'estero, decidono se puntare o meno sull'Italia. Ma l'ostacolo formale sulla definizione del debito stava bloccando tutto. Quei 70 miliardi di arretrati da parte delle pubbliche amministrazioni contribuiscono all'illiquidità dell'economia italiana, uno dei principali fattori di freno della crescita. Di qui l'impegno di Grilli e____ a trovare una soluzione. Quella messa a punto adesso ricorda da vicino I'emendamento al decreto legge sulle semplificazioni fiscali, approvato dalle commissioni Bilancio e Finan- ze del Senato e firmato dai due relatori Antonio Azzollini (Pdl) e Mario Baldassarri (Terzo Polo): si tratta di rendere i crediti verso lo Stato scontabili in banca come garanzie, ma sotto forma di cessione «pro solvendo» e non «pro soluto». In una cessione «pro solvendo» l'azienda che presenta la garanzia in banca resta responsabile di eventuali inadempienze del debitore finale, in questo caso le pubbliche amministrazioni. In questo caso, per prudenza, le banche potrebbero concedere in prestito somme significativamente più basse rispetto al valore formale della garanzia. Ma la svolta sarebbe potenzialmente importante: le imprese potrebbero r Pagina IL trasformare subito in liquidità i crediti bloccati. I tempi di pagamento medi della pubblica amministrazione sono saliti nel 2011 da 128 a 18o giorni. L'effetto di circolazione del denaro potrebbe farsi sentire a cascata su intere filiere industriali e riattivare in parte l'economia. Poi, dal 2013, scatterà la prossima tappa. il governo ha un anno per trasporre in legge la direttiva europea che fissa a 30 giorni i termini per qualunque pagamento. Per allora lo Stato dovrà decidere se, e come, gli arretrati di pagamento debbano emergere nei numeri ufficiali del debito pubblico. Federico Fubini twitter @federicolubini 11 aprile 2012 IL SOLE 24 ORE Pagina I RICERCA& CRESCITA Meno burocrazia e interventi più efficaci per Pinnovazione di Diana Bracco pagina 20 STRATEGIE DI 51111.UPPO Punim re sualla •=rea per crescere Misure più efficaci e meno i: • I di Diana Bracco a crescita, j diffusa e sostenibile, deve essere oggi l'imperativo di tutti: Governo, imprese, forze sociali. E per tornare a crescere è essenziale che Ricerca & Innovazione vengano messe al centro di un Programma di sviluppo del Paese. Una strategia che sappia valorizzare e potenziare le tante competenze esistenti, eliminare ritardi amministrativi e burocratici, far crescere l'attrattività internazionale dell'Italia. È importante elevare il contenuto di R&I in tutte le imprese (di ogni settore e dimensione) e rafforzare le specializzazioni tecnologiche attraverso grandi progetti sovra-territoriali, che consolidino le filiere, promuovendo nel contempo la co llaborazione tra imprese e sistema pubblico della ricerca e lanascita di nuove imprese high tech. Va assicurato un uso efficiente delle risorse pubbliche, che vanno aumentate insieme a quelle private, e va attivato il sistema finanziario privato. È questa la direzione che ha tracciato l'Unione europea con la nuova strategia di Europa 2020. Una strategia che - come Confundustria ha evidenziato da tempo- deve basarsi su pochi strumenti chiari ed efficaci. Alcune prime misure importanti sono state introdotte con il Decreto legge sulle semplificazioni; ora, è tempo di procedere a un'iniziativa più complessiva e radicale, che guardi alla Ricerca e Innovazione in modo organico e non si limiti a ridefinire le leggi di intervento ma semplifichi anche le procedure di valutazione e gestione. La riorgan izzazione che il sistema delle imprese au- azi a a sostegno dell'innovazione spica deve mirare a: ridurre il numero degli strumenti puntando a rispondere precisamente ai diversi bisogni di intervento; semplificare e accorciare le procedure in modo davelocizzare i processi (anche attraverso un massiccio utilizzo dell'e-government); uniformare gli strumenti a l ivello regionale e nazionale, in modo da agevolare collaborazioni e interrelazioni tra diversi enti; e assicurare piena integrazione e complementarità con gli strumenti europei. Si tratta di un intervento a costo zero che, come Confindustria evidenzia da tempo, potrebbe farci recuperare posizioni nelle tante classifiche di compe titività internazionale. Il processo di semplificazione e razionalizzazione degli strumenti a cui i Ministeri stanno lavorando dovrebbe, anche alla luce delle migliori esperienze degli altri Paesi, prevedere la combinazione di uno strumento automatico (Credito d'imposta per R&I sia per investimenti intra muros sia per commesse dì R&I al sistema di ricerca pubblico e no profit) con uno strumento a selezione per i grandi progetti strategici e di uno strumento per favorire le start up intervenendo sul seed e venture capital. Per facilitare l'accesso concreto delle imprese, in particolare Pmi, è necessario inoltre prevedere anche per i progetti di R&I promossi con strumenti nazionali e regionali uno strumento di garanzia (es.Fondo di Garanzia) che superi la necessità di fidejussioni per la gestione dei progetti finanziati. Va inoltre considerato parte attiva degli strumenti a supporto della R&I il Public procure- ment per l'innovazione nelle sue applicazioni più ampie richiamate con forza in Europa 2020. Per compiere rapidamente un importante passo in avanti nella direzione della crescita bisogna fare un salto culturale e operare in una logica europea divera partnership pubblico-privato. Le imprese sono pronte e possono dare un contributo concreto in questa fondamentale azione di razionalizzazione degli strumenti di supporto alla R&I avviata dal ministro dell'Istruzione, università e ricerca, Francesco Profumo e dal ministro per lo Sviluppo economico (rii Passe. Il nostro sistema, infatti, ha provato sulla propria pelle tutti gli strumenti sperimentati in Italia nel corso degli anni e conosce direttamente anche quelli degli altri Paesi in cui opera. Lavorando insieme si potrà davvero e rapidamente rinnovare questo importante tassello del sistema Paese e costruire uno scenario chiaro che favorisca il consolidamento e l'aumento degli investimenti inR&I, pubblici e privati, unica vera strada per lo sviluppo. Diano Bracco è presidente del Progetto speciale "Ricerca &Innovazione ed Expo 2015" di Confindustria 11 aprile 2012 EDILIZIA E TERRITORIO Il ministro delle Infrastrutture Cado Pagina i .i costruttori:, impegno a ripristinare l. t iva sull Invenduto ' «Piano città pronto a giugno» Buzz.etti: serve un segnale subito Tra le proposte Ance anche il contratto di. riqualificazione condivisa. «Ma per rilanciare il settore bisogna mettere in campo nuche misure fiscali» DI MAURO SALERNO rriverà entro giugno il piano per le città richiesto dai costruttori per dare una boccata d'ossigeno a un settore fiaccato dalla crisi, recuperando l'obiettivo di A svecchiare un patrimonio edilizio obsoleto e in gran parte lontano dai nuovi standard di efficienza energetica imposti dall'Unione europea. Lo ha confermato il ministro delle Infrastrutture e dello sviluppo economico, Còìtado EQàq0, alla presentazione del rapporto Ance-Censis a Roma. «I principi cardine del piano - ha rilevato il ministro - ispirano anche l'azione del Governo: stop al consumo del suolo, riqualificazione edilizia, efficienza energetica, housing sociale, rilancio del trasporto pubblico locale».. Ok anche sull'Iva, richiesta che i costruttori considerano cruciale, dopo lo stop alla misura inclusa (e poi cancellata) in una prima versione del Dl liberalizzazioni: «Sono d'accordo, speriamo di trovare una soluzione a breve», ha detto il Ministro. P-iááàá ha rivendicato l'impegno del Governo sull'edilizia «settore in grande difficoltà, ma capace di reagire alla crisi», ricordando i «22,5 miliardi di progetti sbloccati dal Cipe», oltre ai due miliardi per l'housing sociale e «ai 400 più 150 milioni per le scuole da spendere subito». Il Ministro ha riposto così alle sollecitazioni avanzate dai costruttori per bocca del presidente Paolo Buzzetti. «il piano per le città ha spiegato Buzzetti - è un'opportunità di crescita e di sviluppo che non va sprecata. Al Governo chiediamo di mettere in campo strumenti fiscali adeguati e di credere in questo grande piano di rilancio. Serve un cambiamento subito, il rigore non basta e il nostro settore è allo stremo». «Abbiamo già allo studio un progetto pilota di riqualificazione urbana da poi finanziabile da concordare con Regioni e Comuni in un apposito tavolo», ha risposto il viceministro alle Infrastrutture, Mario . ilà cci L'idea riguarda un progetto sperimentale da realizzare in tre città italiane una al Nord, una al Centro e un'altra al Sud ed «esce molto rafforzata da questo convegno», ha concluso il viceministro. Tra le proposte formulate dall'Ance il «contratto di riqualificazione condivisa», per mettere insieme proprietà, operatori e Pa sui progetti di trasformazione, da incentivare con bonus volumetrici e semplificazioni. Buzzetti ha anche chiesto misure speciali sul modello francese (mutui a tasso zero totalmente scaricabili da parte delle banche) per le famiglie alle prese con l'acquisto della prima casa; ripristino del credito a medio-lungo termine, sul modello del credito fondiario, per le imprese; riordino degli incentivi al recupero; dismissione e contestuale valorizzazione degli immobili pubblici e soprattutto una fiscalità incentivante per le operazioni di trasformazione urbana, «senza le quali qualsiasi piano è destinato a fallire».0 CirrÀ .E CANTIÈRI. in numeri CASE AL CATASTO 59,1 MIL!. CASE'DI PERSÒNEIFISIcHE 91 % CASE CON PII) .DI40'ANNI 10 MILIONI CONSUMI CON 30 ANNI DL ETÀ 200 KWH/MQ/ANNO CONSUMI NUOVA. CLASSE C 50 0V11/MQ/ANNO' SPOSTAMENTI URBANI 13 MILIONI AL GIORNO SPOSTAMENTI IN AUTO 2/3 DEI TOTALE COSTRUZIONI DAL 2005 11% IMPATTO CANTIERE, I MILIARDO +20MU.A OCCUPATI 11 aprile 2012 EDILIZIA E TERRITORIO Pagina 1 SPECIALE Servono 58Ornila case sociali in affitto aumenta la pressione della domanda alloggi. Mentre la produzione di case poLpolariadicrisi degli ex lacp resta distante dilla domanda due miliardi ma ne ha investiti finora Meno di 150 milioni in via definitiva in 14 fondi (anche se circa 480 milioni sono impegnati in dedibere cosiddette "plafond"). Intanto la domanda continua a essere elevata. Stando all'ultima rilevazione di Federeasa, sono "primaria" dei poveri, spunta un piano per accelerare tempi e investimenti nelle :residenze per le famiglie "medie". La soluzione individuata sta nell'autorizzare la oltre '580mila le famiglie in attesa di un alloggio Sgr di Cassa depositi e prestiti a ínVestire fino ai popolare, con diversi andamenti fra le eittù e le 60% nei fendi locali (invece del 40%), La modifica passa per un Ppem — che si presidente delr Aeri, Giuseppe Guzzetti (il principale. promotore dell'attuale sistema di fondi immobiliari per l'housing), ha chiesto al Governo e si applicherebbe ai nuovi fondi di social housing in progetto. La modifica consentirebbe di Amare più rapidamente gli investinteriti "in pancia" al Fondo — Regioni,. di Centro, Nord e Sud Italia, : come emerge anche dalla ricognizione condotta presso gli enti territoriali. I dettagli del fondo in Tremino dove è in arrivo iiita gara per selezionare la Sgr. Là soluzione urbanistica di Modena per trovare allog- gi.« Investimenti per l'Abitare, che ha raccolto più di SPECIALE AWINTERNO Guzzetti (Acri) in pressin su Monti: autorinare l'investimento di Cdp S9r fino al 60% dei fondi locali di soda! housing Mancano 580m11a alloggi DI MASSIMO FRONTERA ressione sempre alta sulla domanda di alloggi a basso costo. L'ultima cifra che arriva da Federcasa parla di oltre 580mila p domande per un alloggio popolare. Intanto, sul fronte dell'offerta, si profila una novità per stimolare l'attività dei fondi immobiliari dedicati al social housing. La soluzione individuata sta in un aumento dal 40 al 60% degli investimenti del maxifondo gestito da Cdp Investimenti Sgr nei fondi locali di social housing. «L'ho chiesto al presidente del Consiglio, Mario Monti», ha detto lo stesso presidente dell'Acri, Giuseppe Guzzetti, principale "architetto" del sistema di fondi immobiliari nato nel 2008. Sistema dal quale si attendono circa 45mila alloggi, secondo le ultime stime fornite recentemente dal mitelainità delle ligmtrAlltà, Ma•iò Ciaccia. LA DOMANDA La cifra indicata da Federcasa rappresenta una domanda "primaria" alla quale va aggiunta quella fascia grigia di famiglie sempre meno in grado di accedere al mercato libero. Una domanda di cui ancora non si conoscono né i contorni precisi — il Cresme ci sta lavorando — né la sua segmentazione (studenti, padri separati, stranieri, pensionati, giovani coppie eccetera). A questo fabbisogno insoddisfatto si è aggiunto il paradosso dello stock di invenduto di residenze sul libero mercato. CASO LOMBARDIA Un fenomeno che si manifesta in varie aree urbane ma che in Lombardia — stando alla recente ricerca del Politecnico di Milano — è arrivata a numeri preoccupanti. Su una proiezione al 2018, la ricerca stima un esubero di oltre 367mila alloggi di edilizia libera e un fabbisogno di gran lunga superiore di oltre 920mila alloggi di edilizia sociale e di quasi 324mi1a alloggi di edilizia convenzionata. Il dato (che non convince i costruttori lombardi aderenti all'Ance) ha il pregio di tentare una stima della domanda complessa di social housing, individuando anche il paradosso di un mercato residenziale che sembra inseguire una chimera senza dare risposte al mercato. Forse anche per colpa di una pianificazione sbagliata? «Non credo che il problema sia una programmazione dei Comuni — esclude Stefano Stanghellini, urbanista presidente di Urbit-Inu —. L'unica cosa che possono fare i Comuni è ridurre il prezzo delle aree per la produzione di case, ma poi ci vogliono finanziamenti e progetti, produzione e gestione, alloggi in affitto, soprattutto». LA CRISI DELL'AFFITTO «Purtroppo — aggiunge Stanghellini — la politica per l'affitto è finita con i finanziamenti Gescal. E ora il problema si acuirà, tutte le tensioni si scaricheranno sugli alloggi in affit- OW cos to gestiti dagli ex Iacp, che insieme alle coop a proprietà indivisa sono stati i tradizionali gestori di alloggi in affitto». Più EQUITY PER CDP L'idea di avere una maggiore presenza nei fondi locali non è nuova e la richiesta di modificare in questo senso il Dpcm del piano casa era stata fatta già allo scorso Governo. La novità dovrebbe riguardare solo i nuovi fondi, e non gli attuali 14 dove Cdp Investimenti è già presente (si veda a pagina 13). La misura dovrebbe compensare le difficoltà di raccogliere — maggiormente in questa congiuntura — il capitale necessario a raggiungere il valore obiettivo dei fondi locali. •