Home… Sweet home - Istituto Comprensivo Santorre di Santarosa

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SWEET HOME
MANGIATOIE E NIDI PER UCCELLI
SCUOLA PRIMARIA «SANTORRE DI SANTAROSA» SAVIGLIANO
CLASSE 2^C – TEMPO PIENO
a.s. 2014-2015
Insegnanti: Giordano Alessandra e Testa Tiziana
LEGGIAMO INSIEME UN ARTICOLO TRATTO DAL SITO DELLA LIPU (LEGA
ITALIANA PROTEZIONE UCCELLI)
LE MANGIATOIE
(…) Altri (uccelli) restano dalle nostre parti, come gli scriccioli e le cince. Altri ancora
scendono dal nord Europa per trascorrere l'inverno in Italia, dove è meno freddo. È il
caso, ad esempio, di merli e pettirossi. Malgrado queste specie siano dotate di
adattamenti antigelo, a partire da un fitto piumaggio isolante, le basse temperature
possono rappresentare per loro un problema. Quando poi cade la neve o arriva il gelo
notturno, soprattutto gli uccelli più piccoli rischiano la vita.
Il più elementare sistema inventato dalla Natura per combattere il freddo è quello di
nutrirsi, alimentando quel riscaldamento interno che è il metabolismo corporeo. Il
problema è che il freddo coincide, in inverno, con una generale scarsità di cibo, visto che
la maggior parte degli insetti è ibernata e non disponibile. Per questo è molto apprezzato
dagli uccelli un servizio di offerta di cibo adeguato alle loro diete. Ecco allora l'importanza
delle mangiatoie, le mangiatoie artificiali, questi utilissimi e molto graditi ristoranti per
uccelli.
Esistono fondamentalmente due tipi di mangiatoie, una "aperta" e una "con tetto".
Ciascuna di esse, a sua volta, può essere "appesa" o con "supporto", cioè appoggiata ad
un supporto piantato a terra, senza che questo comporti particolari differenze per i nostri
ospiti (può essere invece rilevante l'altezza a cui sono posizionate). Le mangiatoie
aperte sono forse più belle da osservare, ma quelle coperte da un tetto hanno il pregio di
I NIDI ARTIFICIALI
Nel tentativo principale di costruire nidi sicuri dai predatori e riparati dalle
intemperie, alcuni uccelli hanno adottato la strategia del nidificare in cavità. Ad
esempio i picchi le scavano attivamente nei tronchi; altri come il Martin
pescatore, i gruccioni o i topini negli argini sabbiosi e ciottolosi.
Molte specie, soprattutto di piccole dimensioni, sfruttano invece cavità naturali:
crepe e buchi nei tronchi vecchi, nidi abbandonati di picchi, cortecce distaccate,
fessure di rocce, eccetera. Il taglio dei boschi per ricavarne legname elimina gli
alberi adulti che sono quelli che offrono più facilmente cavità per queste
nidificazioni.
In città invece gli alberi sono piantati e curati dai giardinieri, e per altri motivi
dunque le cavità sono ancora più rare. In questi ambienti la densità nidificante di
molti uccelli è proprio limitata dalla carenza di cavità idonee e disponibili. Molte
esperienze hanno dimostrato come, apponendo nidi artificiali in boschi giovani o
ambienti urbani, la presenza nidificante di molte specie aumenti sensibilmente.
FISSIAMO LE IDEE IN SEMPLICI SCHEMI
Esempi di verbalizzazioni fatte dai bambini…
A causa del freddo e del gelo, gli uccelli rimasti in città
trovano poco cibo; quindi bisogna costruire mangiatoie
artificiali.
A causa del freddo e del gelo, c’è poco cibo per gli uccelli
rimasti in città; quindi bisogna costruire delle mangiatoie.
Occorre costruire mangiatoie perché gli uccelli non
trovano cibo a causa del freddo e del gelo.
A causa del taglio dei boschi, gli uccelli rimasti in città
faticano a trovare un posto per fare il nido, quindi, per
aiutarli, noi dobbiamo costruire dei nidi artificiali.
Gli uccelli in inverno non trovano più il posto per fare i
nidi, perché gli uomini hanno tagliato troppi alberi dei
boschi e nei parchi. Noi possiamo aiutare gli uccelli
costruendo dei nidi.
I nostri commenti…
-Gli schemi mi aiutano a fare le frasi.
-Gli schemi mi aiutano a ricordare quello che è scritto nel testo.
-Io con gli schemi capisco meglio.
-A me piacciono gli schemi perché li facciamo anche in storia.
COME COSTRUIRESTI UNA MANGIATOIA PER UCCELLI?
Registrazione della conversazione. Le nostre idee
-Possiamo prendere dei piattini e mettere dei semi dentro.
-Possiamo prendere delle ciotole.
-Vanno anche bene tanti cucchiaini appesi ai rami.
-Io, a casa metto le briciole di pane dentro dei coperchi, sul balcone
- La maestra ha detto di pensare a contenitori «naturali» non di plastica né di vetro.
-Allora cosa? Boh!
-Dei gusci di noci! Ma sono piccoli!
-Ne mettiamo tanti!
-
IDEA! PRENDIAMO
UNA NOCE DI
COCCO! È
GRANDE!
-Sì è grande! La tagliamo a metà. La svuotiamo, scaviamo bene..
-Che bello facciamo due scodelle con una noce di cocco!
-Io provo a disegnarla, perché so com’è la noce di cocco!
-BELLO! CHI PORTA LA NOCE DI COCCO?
COME COSTRUIRESTI UN NIDO ARTIFICIALE?
Registrazione della conversazione. Le nostre idee
-Io la costruirei di paglia, proprio come un nido vero..
-Io la farei a forma di casetta con rami e foglie..
-Sì, ma poi con il vento o la pioggia, si rompe!
-Allora prendiamo una scatola o un secchiello da spiaggia!
-Mmmmmh, sì un secchiello piccolo che riempiamo di paglia…
-Oppure scaviamo dentro il tronco dell’albero!
-No! Non bisogna, faresti del male all’albero! Poi cade!
-Possiamo fare proprio una casetta con dei pezzi di legno..
-Ma dove li prendiamo?
-Ci servono anche chiodi per attaccare i pezzi…
-Dobbiamo prendere pezzi di legno per costruire un nido resistente
-Maestra, ci aiuti?
COSTRUIAMO UNA MANGIATOIA
MATERIALE:
•una noce di cocco
•spago
•buccia di arancia, semi, briciole di pane
•chiodo e martello
COSTRUZIONE
Apriamo la noce di cocco a metà e la svuotiamo in modo da ottenere 2
scodelle.
Buchiamo con chiodo e martello le due scodelle al centro.
Facciamo passare lo spago nei fori e leghiamo le due scodelle.
Versiamo in ogni scodella bucce di arancia, semi…
COSTRUIAMO UN NIDO ARTIFICIALE
MATERIALE: - tavolette di legno con queste
forme
-Chiodi, martello
COSTRUZIONE
-Fissiamo con i chiodi le tavolette di legno in
questo modo…
Le tavolette sono state
consegnate ai bambini che
si sono organizzati per costruire
il nido.
Con la maestra,
hanno poi inchiodato le pareti.
ECCO IL NOSTRO NIDO ARTIFICIALE!
ECCO LA MANGIATOIA!
OSSERVIAMO E DESCRIVIAMO. TESTO COLLETTIVO: UNA CASETTA SPECIALE!
La nostra casetta è una specie di nido per gli uccelli; è tutta di legno ed è
composta da tre parti: il tetto, le pareti con una base di appoggio che fa da
pavimento.
Il tetto è spiovente, cioè inclinato verso il basso. In questo modo, in caso di
pioggia o di neve, l’acqua può scorrere via.
Le pareti sono quattro: quella frontale che ha un foro di apertura rotondo, quella
opposta che è più lunga perché ha il sostegno per appenderla.
Il pavimento è un quadrato.
Noi abbiamo costruito questa «casetta» per proteggere e aiutare gli uccellini a
trovare riparo durante la stagione fredda.
COSTRUIAMO LO SCHEMA A CORNICE
TETTO
IL NOSTRO NIDO
PARTI
QUADRATO
SPIOVENTE
DI LEGNO
FUNZIONE
PARETI
4
RETTANGOLARI
PAVIMENTO
QUADRATO
PROTEGGERE
DARE UN RIPARO AGLI UCCELLI
… E ORA DOVE LI METTIAMO?
LE NOSTRE RIFLESSIONI:
-Ora non fa più così freddo, siamo in
primavera!
-Già. Possiamo tenerli nella nostra aula!
-Certo!
-Ora gli uccelli riescono a cercarsi il cibo
da soli…
-…e anche costruirsi il nido con la paglia,
il fango e i rametti...
-Ho un’idea: teniamo i nostri lavori in
classe, poi, quando farà di nuovo
freddo…
-Sì, quando faremo terza, andremo ad
appenderli su un albero nel giardino della
scuola!
-Bell’idea!
DECISIONE DELLA CLASSE 2^C: custodiamo nella nostra aula il nido
artificiale e la mangiatoia. Nell’autunno faremo un richiesta scritta
alla Preside per aver il permesso di collocarli nel giardino della
nostra scuola.