Proposta di intervento finanziario a favore di Nati per

Transcript

Proposta di intervento finanziario a favore di Nati per
PROPOSTA DI INTERVENTO FINANZIARIO A FAVORE DI NATI PER LEGGERE - VENETO
Introduzione
Il Progetto Nati per Leggere è stato avviato nel 1999 da AIB, ACP e CSB1. Nei suoi primi 15 anni di
vita ha avuto una diffusione sul territorio nazionale molto vasta ma alquanto irregolare. Anche nel
Veneto il radicamento del progetto conosce gradi di sviluppo diversi, sebbene negli ultimi cinque
anni si sia registrata una crescita di una certa importanza. Va comunque riconosciuto che i margini
di ampliamento nella nostra regione sono ancora molto abbondanti, non foss’altro che per quel
50 % di veneti che nel 2013 dichiarano di non avere letto nemmeno un libro2.
Il valore della proposta di NPL si basa sulla comprovata corrispondenza tra alti indici di lettura di
libri e giornali, una più marcata presenza delle biblioteche nella società, da un lato, e alti livelli di
competitività economica, minor peso di corruzione e criminalità, parità fra sessi, ecc. dall’altro3.
È questo che rende la promozione della lettura uno degli strumenti migliori per la reale ripresa
del paese e per dare davvero ai nostri figli la prospettiva di un futuro migliore.
Dal punto di vista del servizio bibliotecario, tra i suoi compiti principali rientra sicuramente
cercare di conquistare quella metà di popolazione che non legge. Un’azione indirizzata ai
primissimi anni di vita delle persone viene valutata come molto produttiva4. Sono note infatti le
evidenze scientifiche di quanto efficace sia la stimolazione svolta nella prima infanzia. Se il
bambino è sottoposto a quei segnali vocali, sonori, estetici, sensoriali, affettivi, ecc. che solo
musica e libri sanno produrre5 il suo vocabolario sarà molto più ricco e le capacità attentive
maggiorate. In seguito le probabilità di successo scolastico aumenteranno ed infine, giunto all’età
adulta, risulterà lecito aspettarsi una migliore collocazione nel mondo del lavoro6.
Le precedenti considerazioni portano ad aumentare – semmai fosse necessario – il peso della
potenzialità che la figura del pediatra di libera scelta riveste. Ad iniziare dalla capacità di contatto
con il 100% della popolazione infantile, per proseguire con l’autorevolezza della sua figura, il
pediatra diviene, nella campagna di promozione della lettura, un punto di forza che non può
essere trascurato.
Il compito, su questo fronte, è di colmare quelle carenze di ordine socio-culturale in base alle quali
i medici ritengono che la promozione della lettura non sia “affar loro”. Perciò, superare lo
stereotipo che la sanità pubblica non è solo assenza di malattia e che lo sviluppo della personalità
infantile viene grandemente arricchita anche dai libri, è quanto dovrebbe essere oggetto della
campagna di sensibilizzazione nei confronti di questa categoria.
Su tali presupposti teorico-scientifici si prospetta la collaborazione tra Nati per Leggere - Veneto e
Cassa di Risparmio del Veneto. Oltre alla corrispondenza dell’ambito territoriale, non può sfuggire
1
http://www.natiperleggere.it/index.php?id=5
v. TAVOLE_Allegato A_La lettura - Anno 2013.xls pubblicate in
http://www.istat.it/it/archivio/108662
3
G. Solimine, Senza Sapere – Ed. Laterza, 2014. p. 53
4
Cfr Corriere della sera 20/07/2014 p. 35 consultabile in http://npl-verona.comune.verona.it
5
http://www.natiperleggere.it/index.php?id=26 e http://www.natiperlamusica.it/
6
Cfr http://pediatrics.aappublications.org/content/early/2014/06/19/peds.2014-1384
2
l’identità del valore strategico che entrambi i partner attribuiscono al concetto di “investimento”.
Riuscire a convogliare le rispettive energie verso un comune obiettivo, si crede possa
rappresentare un punto di qualità sociale che, seppure da approcci diversi, è in grado di
valorizzare la missione di ciascuno.
Campi di intervento
L’organizzazione di Nati per Leggere è molto essenziale. Oltre al Coordinamento nazionale,
composto dalle tre strutture fondatrici, per ciascuna regione sono individuati due referenti – un
pediatra e un bibliotecario. Nel Veneto sono Michele Gangemi e Alberto Raise per le rispettive
professioni. Da qui prendono il via una serie di progetti locali che si articolano, quasi sempre in
sinergia, attorno agli studi pediatrici, ai distretti sanitari, alle biblioteche, alle scuole d’infanzia,
ecc. in dipendenza della sensibilità culturale che dimostrano i vari professionisti.
La presente proposta intende posizionarsi nell’ambito del territorio della Regione Veneto. Dopo la
positiva esperienza realizzata con il Settore Biblioteche del Comune di Verona per la stesura della
bibliografia “Genitori Lettori”, si ritiene possa essere impostata una campagna promozionale
estesa a tutta la regione. Le iniziative che grazie al finanziamento si potrebbero avviare si
sviluppano lungo tre diverse direzioni, tutte ovviamente convergenti:
1. Formazione
La formazione degli operatori NPL assume un valore di particolare risalto. È infatti evidente
che tanto maggiori saranno le persone coscienti e adeguatamente formate sul significato del
progetto, tanto più ampia sarà la capacità di penetrazione del messaggio NPL.
Ci si propone dunque di organizzare una formazione distinta in più livelli. Un primo grado
(che chiameremo la “formazione dei formatori” e per il quale si prevede di utilizzare un
modello formativo già sperimentato in capo al Centro per la Salute del Bambino di Trieste) è
dedicato ad un numero ristretto di corsisti, possibilmente provenienti da tutte le province
venete, ed è destinato ad avviare la ricaduta della catena formativa diffusa su tutto il
territorio.
In seconda battuta si vogliono proporre dei corsi di formazione che, iniziando da un modulo
comune sul significato generale di NPL, si vada specializzando sulle problematiche proprie
delle varie professioni (pediatri – con quella speciale attenzione di cui si è detto in premessa,
sanitari, bibliotecari, educatori). Non ultimo, si ritiene utile dedicare uno specifico set
formativo alla figura del lettore volontario che, indipendentemente dalla professione svolta,
coinvolge l’adulto quale persona attenta all’infanzia tout-court (facendo proprio un adagio
africano: “per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”).
2. Kit regalo
La letteratura evidenzia l’importanza del dono del libro, soprattutto da parte del pediatra,
quale efficace metodo per innescare in ogni famiglia la consuetudine alla lettura con i propri
bambini. Questo tipo di iniziativa si presta particolarmente al coinvolgimento degli enti
pubblici. Per loro tramite è infatti possibile mettere a punto un “kit regalo” composto da una
lettera di presentazione dei titolari del progetto, dal depliant NPL, dal segnalibro o guida ai
servizi della biblioteca pubblica più vicina e da un albo illustrato scelto tra la migliore
produzione editoriale e adeguato all’età del target. Tale kit può essere distribuito in varie
modalità. Principalmente, come già detto, dal pediatra di famiglia in occasione dei periodici
bilanci di salute, ma anche alla dimissione dai punti nascita, dai distretti vaccinali, dalle
biblioteche, da asili nido e/o scuole dell’infanzia, direttamente per posta a tutte le famiglie
con figli in età prescolare in occasione del compleanno, ecc.
Da questa operazione ne traggono vantaggio tanto l’immagine pubblica delle varie
amministrazioni, quanto il progetto stesso, trovando un costante rinforzo mano a mano che il
bambino e la sua famiglia frequenta i vari ambiti che si occupano della sua crescita.
3. Acquisto libri
L’ampia disponibilità di libri è, palesemente, un altro grande stimolo alla diffusione della
lettura. Ciò è tanto più vero quando si consideri che l’acquisto dei libri per l’infanzia non
avviene per sé ma per una terza persona. Perciò l’adulto che si avvicina ad una libreria si
ritrova in una condizione di inesperienza ed incertezza – aggravate in tempi di restrizione di
capacità di spesa delle famiglie – che spesso funziona da deterrente. In questo quadro il ruolo
delle biblioteche è fondamentale per consentire di avvicinarsi al libro con serenità, senza
l’assillo dell’acquisto “giusto” e potendo spaziare nell’abbondante produzione editoriale che,
per nostra fortuna, negli ultimi anni si va arricchendo sempre più. La biblioteca svolge così
anche la funzione di facilitatore del commercio librario, poiché è ben noto che il possesso del
libro (che piace) è un desiderio che pervade il lettore fin da piccolo.
Contribuire dunque ad aumentare la capacità di acquisto da parte delle biblioteche pubbliche
dei libri destinati all’infanzia prescolare, rientra sicuramente tra i mezzi importanti per la
diffusione della lettura.
Soggetti
La titolarità del presente progetto di finanziamento dovrà essere necessariamente intestata a
soggetti che possiedono una personalità giuridica e che siano quindi in grado di assumere
responsabilità legale, anche in termini di rendicontazione finanziaria. In questo senso il Progetto
NPL – proprio per l’essenzialità che lo contraddistingue – deve appoggiarsi a quelle strutture che
ne hanno sposato le finalità e che lo sostengono attivamente.
Tanto la Sezione Veneto dell’AIB quanto le singole Amministrazioni pubbliche territoriali
eventualmente coinvolte sono perciò in grado di attivare formalità contrattuali tali da garantire il
buon fine dell’operazione e la sua completa regolarità.
L’articolazione specifica della contribuzione dovrà essere puntualmente definita in tutti i suoi
termini tanto quantitativi che di durata, di obiettivi, di risultati, ecc.
Esempi
Un riferimento esemplare che merita di essere analizzato è costituito dall’esperienza che la
Fondazione Compagnia di San Paolo ha sviluppato in Piemonte7. Per i dettagli si rinvia alla
presentazione svolta nell’edizione 2014 del Salone Internazionale del Libro di Torino descritta in
http://www.fitzcarraldo.it/ricerca/pdf/natiperleggere_sintesi.pdf
Verona, settembre 2014
I referenti NPL per il Veneto
Michele Gangemi
Alberto Raise
Pediatra di libera scelta
Bibliotecario
7
http://www.compagniadisanpaolo.it/News/Al-via-il-progetto-Nati-per-Leggere-Piemonte