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Indice
La termoregolazione
Il metabolismo energetico
Lo stress metabolico: significato e
possibili conseguenze
La corretta alimentazione ed
idratazione dello sportivo
Il doping
Esigenze nutrizionali “PRIMA”
Esigenze nutrizionali “DOPO”
La termoregolazione
I processi vitali avvengono in condizioni ottimali solo in ambito di
temperature molto ristrette (circa 37°c.).
L'organismo produce una rilevante quantità di energia per mantenere la
stessa temperatura (omeotermia)
La produzione termica (termogenesi), proveniente dall'attività
metabolica dei tessuti deve essere in equilibrio con la dispersione
termica, che avviene soprattutto dalla superfice corporea (per
irraggiamento, per conduzione e per evaporazione)
Il metabolismo energetico
Definizione di “metabolismo energetico: definisce il bilancio dell'
energia che, contenuta in forma di legami chimici nelle molecole
nutritizie, viene liberata man mano che queste molecole vengono
demolite all' interno dell' organismo e che, dopo aver sostenuto i
processi vitali, viene infine ceduta all' ambiente in varie forme quali
calore, lavoro meccanico, composti di scarto...
.
Lo stress metabolico
Acidosi
Il metabolismo energetico, genera un accumulo di scorie che vengono
eliminate attraverso l’intestino, i reni, la pelle ed i polmoni.
Molte di queste scorie metaboliche sono acide e necessitano di
un’opportuna neutralizzazione per poter essere eliminate.
In caso di carenza di ossigeno il metabolismo energetico induce un
accumulo di scorie acide, come ad esempio avviene con l’accumulo di
acido lattico nei muscoli, dopo sforzi muscolari intensi e prolungati.
I metodi di misura
Per misurare nei fluidi il grado di acidità e di alcalinità si utilizza
un’unità di misura chiamata pH.
Il sangue ha un valore di pH leggermente alcalino ed è fondamentale
che il suo valore rimanga stabile.
La situazione ideale nel nostro organismo è rappresentata da un
equilibrio tra sostanze acide e basiche.
L’equilibrio
Questo equilibrio dipende molto dalla qualità dell’alimentazione e dalla
capacità dell’organismo di eliminare sostanze acide.
Se l’organismo produce una quantità di scorie metaboliche acide
superiore a quella che è in grado di neutralizzare ed eliminare si
verificherà un accumulo di sostanze acide che porterà, nel tempo,
all’acidosi.
Ugualmente la carenza di sostanze alcaline potrà portare ad uno stato
di acidosi
Le abitudini alimentari
Le abitudini alimentari ormai diffuse nei paesi industrializzati
prevedono un elevato consumo di alimenti acidificanti, come ad
esempio:
la carne,
il pesce,
il formaggio,
i salumi,
non compensato dall’assunzione di nutrienti altrettanto ricchi di
minerali alcalinizzanti, come frutta e verdura.
Acidosi metabolica
Le modifiche dello stile di vita
Se i valori del pH delle urine risultano ripetutamente acidi e si
discostano notevolmente dalla curva ideale, è necessario modificare il
proprio stile di vita, aumentare l’assunzione di alimenti alcalinizzanti
ed eventualmente integrare con prodotti specifici a base di sali
minerali alcalinizzanti.
Effetto alcalinizzante o acidificante
Gli alimenti alcalinizzanti hanno un prefisso (-) negativo
Gli alimenti acidificanti hanno un prefisso (+) positivo
Corretta alimentazione
e idratazione
dello sportivo
I risultati
Negli ultimi venti anni in tema di dietetica applicata alle
attività sportive, sono stati fatti passi da gigante ed
anche per questo sono migliorate le prestazioni
atletiche, i record e la spettacolarità dello sport di alto
livello
Le fonti esogene di energia e cofattori
Glucidi: sostanze energetiche
Lipidi: sostanze energetiche
Protidi: sostanze plastiche ed energetiche
Vitamine:
liposolubili-vit.A (antixeroftalmica), D2 (calciferolo),D3,E,K
Idrosolubili-gruppo B- B1(antineuritica)/B2/B4/B5(ac. pantotenico),B6
(piridossina),B7,B8 (biotina), B9 (ac. Folico), B12 (cianocobalamina), H,
P, PP (amide nicotinco),C.
Sali Minerali
Acqua
Sorte metabolica delle molecole
nutritizie
Glucidi  Glicolisi Liberazione di energiaCO2 + H2O e/o
accumulo quale riserva di materiale energetico (glicogeno)
nel fegato e muscolatura striata
Lipidi  Betaossidazione  liberazione di energia o riserva
(accumulo nel tessuto adiposo)
Protidi* Amminoacidi sintesi proteica. Il surplus viene avviato alla
demolizione ossidativa e liberazione di energia (quota
minima)  CO2 + H2O + Urea
* Nei casi di stress eccessivo può avvenire un impoverimento del
patrimonio proteico
Sorte metabolica delle molecole
nutritizie
Trigliceridi
Rinnovo
Glicogeno
strutture
Deposito
Glucosio
Proteosintesi
Amminoacidi
Acidi grassi
Utilizzazione
Liberazione di
energia
CO2 + H2O
Utilizzazione
Liberazione di
energia
CO2 + H2O + Urea
Rischi organici conseguenti a diete non
corrette
Le diete che si discostano dagli standard consigliati dalla scienza
ufficiale possono portare serie conseguenze per la salute
(osteoporosi, anemia, patologie dell'apparato digerente, calcolosi
renale e della colecisti, squilibri ormonali legati a disfunzioni
ghiandolari, ecc.).
I risultati di un corretto regime alimentare
I risultati di un regime alimentare bio-energetico possono essere
apprezzati già dopo pochi giorni:
riduzione della sonnolenza post prandiale,
aumento della capacità di concentrazione,
fisicamente ci sentiremo più attivi, più propositivi
e in generale miglioramento della sensazione di benessere.
I diversi carichi di lavoro
La richiesta energetica negli sport di resistenza varia grandemente,
dipendendo in primo luogo dalla massa magra del singolo individuo e
dal carico di lavoro sostenuto durante l’allenamento o le gare.
Il sistema immunitario
Garantire un adeguato apporto con l’alimentazione e con integratori
specifici prima e dopo l’attività sportiva, oltre che mantenere una
elevata performance atletica permette inoltre di ridurre al minimo gli
incrementi plasmatici degli ormoni dello stress, in primo luogo cortisolo
e catecolamine, che come tutti sanno hanno un effetto negativo anche
sul sistema immunitario.
Conseguenze di un sistema
immunitario compromesso
Ci sono chiare evidenze che atleti sottoposti ad allenamenti intensi e
ripetuti corrono maggiori rischi di andare incontro ad infezioni
opportunistiche soprattutto a livello delle vie respiratorie superiori.
Sebbene insignificanti per se stesse queste infezioni possono essere
sufficienti per interrompere il normale allenamento
I rimedi
È stata proposta una varietà di interventi a livello nutrizionale per
aumentare le difese immunitarie, per incrementare i meccanismi
difensivi antiossidanti, per cercare di migliorare la resistenza dell’atleta
nei confronti di infezioni, per prevenire le classiche sindromi da
sovrallenamento così frequenti in sport di endurance ad elevatissimo
impegno organico.
L’unica strategia dietetica che può risultare realmente efficace è
quella di garantire un adeguato apporto con l’alimentazione e con
l' uso di specifici nutrienti prima e dopo l’attività sportiva.
Il bilancio dei liquidi
Nell’ambito di una dieta, intesa come organizzazione qualitativa e
quantitativa dell’apporto alimentare, il bilancio dei liquidi è della
massima importanza.
Molto raramente però l’atleta assume liquidi secondo una strategia
adeguata e derivata dalle più moderne conoscenze scientifiche, non
sempre beve la giusta quantità e sceglie il momento opportuno
Le quantità di liquidi assunti e dispersi variano in funzione dello sforzo
fisico prodotto e della temperatura esterna.
La fase “prima”: la normoidratazione/
iperidratazione
Le quantità di liquidi assunti e dispersi variano in funzione dello sforzo
fisico prodotto e della temperatura esterna.
La normoidratazione rappresenta quindi una condizione fondamentale
per la prestazione atletica.
L’atleta deve assumere le bevande senza aspettare la sensazione di
sete, deve seguire un prefissato piano di idratazione prima, durante e
dopo l’esercizio fisico per mantenere una buona funzione
cardiovascolare, un’adeguata temperatura corporea ed una buona
funzione muscolare.
La fase di recupero
Nel periodo di recupero oltre alla sintesi di glicogeno muscolare puo’
essere vista di eguale o perfino di maggior importanza la sintesi di
nuove proteine.
Ci sono alcuni studi che evidenziano una effettiva riduzione della
concentrazione di aminoacidi a livello muscolare dopo esercizio fisico
intenso di endurance come una gara ciclistica.
Reidratazione con soluzioni ricche di Sali quali Sodio, Potassio, Calcio
Carbonato, Bicarbonato e Magnesio
Le conseguenze di un recupero
inadeguato
Lo scarso recupero tra le sessioni di allenamento può portare poi ad
una condizione di fatica cronica e sebbene questa condizione non è
chiaramente definita è invece ben chiaro che è caratterizzata da un calo
della performance fisica.
Ci troviamo in una situazione evidente di stress metabolico con diverse
conseguenze negative.
Il doping
Che cos’è il doping
Il fenomeno "doping" è un problema riguardante non solo l’etica
sportiva ma anche la salute pubblica.
"Costituiscono doping la somministrazione o l’assunzione o la
somministrazione di farmaci o di sostanze biologicamente o
farmacologicamente attive e l’adozione o la sottoposizione a pratiche
mediche non giustificate da condizioni patologiche e idonee a
modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell’organismo al
fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti."
Classificazione delle sostanze
La lista delle sostanze biologicamente e farmacologicamente
attive che circolano negli spogliatoi e nelle palestre è
molto lunga.
Si possono raggruppare in tre categorie principali:
i farmaci non vietati per doping, ma utilizzati per scopi
diversi da quelli autorizzati,
i farmaci vietati per doping
gli integratori,non considerati doping, ovvero i prodotti
salutistici, vale a dire tutti quei prodotti che servono a
reintegrare eventuali perdite di macro e micronutrienti (sali,
aminoacidi, vitamine).
Il doping ematico
All’atleta vengono somministrati, per via endovenosa, sostanze di
sintesi correlate all´EPO che migliorano il trasporto e la quantità di
ossigeno nel sangue.
Un’altra pratica è quella dell’autotrasfusione.
I rischi connessi al doping ematico includono reazioni allergiche,
possibile trasmissione di malattie infettive, sovraccarico del sistema
circolatorio, aumento della densità ematica e shock metabolico
Gli stimolanti
Gli stimolanti (ad esempio amfetamine, cocaina, efedrina,
pseudoefredina, caffeina) sono impiegati ad uso doping in
quanto aumentano il livello di vigilanza, riducono il senso di
fatica e possono aumentare l'agonismo e l'aggressività.
Altri effetti negativi comprendono disturbi cardiovascolari fino
ad aritmie anche mortali e veri e propri disturbi neurologici e
psichiatrici
Gli steroidi anabolizzanti
Sviluppo muscolare
Potenziamento della forza fisica
Resistenza allo sforzo
Tossicità epatica
Tossicità degli apparati cardiovascolari ed endocrini
Danni articolari
Sviluppo di tumori
Disturbi psichiatrici
Le esigenze nutrizionali dell’atleta
Le esigenze nutrizionali PRIMA
Garantire una idonea idratazione e prevenire l’acidosi
integrazione con acqua e sali minerali alcalinizzanti
Garantire un adeguato apporto energetico
integrazione con carboidrati e amminoacidi ramificati
Migliorare la prestazione muscolare
integrazione con creatina e vitamine
Prima
Le esigenze nutrizionali PRIMA
Garantire una idonea idratazione e prevenire l’acidosi
integrazione con acqua e sali minerali alcalinizzanti
Garantire un adeguato apporto energetico
integrazione con carboidrati e amminoacidi ramificati
Migliorare la prestazione muscolare
integrazione con creatina e vitamine
Prima
Le esigenze nutrizionali PRIMA
Garantire una idonea idratazione e prevenire l’acidosi
integrazione con acqua e sali minerali alcalinizzanti
Garantire un adeguato apporto energetico
integrazione con carboidrati e amminoacidi ramificati
Migliorare la prestazione muscolare
integrazione con creatina e vitamine
Prima
Prima
Le esigenze nutrizionali DOPO
Reintegro delle riserve idriche e di sali minerali
Reintegro delle scorte di glicogeno a livello muscolare
integrazione di carboidrati ad elevato indice glicemico
Aumentata sintesi proteica a livello muscolare
integrazione di aminoacidi essenziali e glutammina
Dopo
Le esigenze nutrizionali DOPO
Reintegro delle riserve idriche e di sali minerali
Reintegro delle scorte di glicogeno a livello muscolare
integrazione di carboidrati ad elevato indice glicemico
Aumentata sintesi proteica a livello muscolare
integrazione di aminoacidi essenziali e glutammina
dopo
Le esigenze nutrizionali DOPO
Reintegro delle riserve idriche e di sali minerali
Reintegro delle scorte di glicogeno a livello muscolare
integrazione di carboidrati ad elevato indice glicemico
Aumentata sintesi proteica a livello muscolare
integrazione di aminoacidi essenziali e glutammina
Dopo
Dopo
TuGoal prima e dopo