mai più come prima
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mai più come prima
Una produzione Prana Film in collaborazione con Medusa Film e Sky mai più come prima un film di Giacomo Campiotti con Laura Chiatti Natalia Piatti Federico Battilocchio Nicola Cipolla Marco Velluti Marco Casu Prodotto da Giacomo Campiotti Distribuzione www.medusa.it Mai più come prima Cast tecnico Regia Giacomo Campiotti Soggetto Giacomo Campiotti Sceneggiatura Alexander Adabachian Giacomo Campiotti Direttore della fotografia Duccio Cimatti Montaggio Joe Walker Fabio Nunziata Scenografie Alessandro Vannucci Peter Kaser Costumi Alexandra Toesca Trucco Nadia Ferrari Suono presa diretta Massimo Simonetti Musiche originali: Bottega del suono Corrado Carosio Pierangelo Fornaro Canzoni originali: Room 108 Marco Casu Marco Velluti Organizzatore generale Guido Simonetti Produttore esecutivo Gian Luca Bianco Produttore Giacomo Campiotti Durata 106 min Ufficio Stampa Studio Lucherini Pignatelli Russo Via A. Secchi, 8-00197 Roma Tel. e Fax 06/8084282 e mail:[email protected] 2 www.lucherinipignatelli.it Mai più come prima Cast artistico Giulia Martina Fava Max Lorenzo Enrico Laura Chiatti Natalia Piatti Federico Battilocchio Nicola Cipolla Marco Velluti Marco Casu Papà Enrico Papà Lorenzo Mamma Lorenzo Mamma Fava Mamma Martina Papà Giulia Mamma Giulia Brandt Mamma Max Papà Max Ciro Francesco Salvi Pino Quartullo Daniela Scarlatti Lunetta Savino Emanuela Grimalda Fabio Sartor Mariella Valentini Emanuele Vezzoli Lidia Broccolino Marco Gambino Daniele Dolzi e con Luca Mori Giselda Volodi Paolo De Vita Umberto Mancini Rebecca Raimondi Controfigura Max Presidente Maturità Professore Papà Fava Sorellina Enrico 3 Mai più come prima Il Film “Mai più come prima” è la storia di un gruppo di ragazzi che per la prima volta devono confrontarsi con importanti aspetti della vita, come il coraggio, il dolore, la responsabilità e la sessualità, e che alla fine dovranno trovare la forza per esercitare la libertà di scegliere il proprio destino, contro le pressioni della famiglia e della società. Questi temi importanti sono il sottotesto di una storia forte, avventurosa ed epica. Una sorta di iniziazione che i ragazzi devono attraversare per diventare uomini. Uno dei personaggi è un portatore di handicap, un diverso. Un ragazzo sensibile ed auto ironico che ha bisogno di relazioni sincere piuttosto che di pietismo. La sua presenza nel gruppo costringe in qualche modo gli amici ad affrontare il tema della diversità e della solidarietà. La storia incomincia a Roma, dove incontriamo Lorenzo, Giulia, Enrico, Martina, Fava e Max alle prese con gli esami di maturità e conosciamo le loro famiglie. Vediamo i rapporti un po’ superficiali esistenti tra i ragazzi, e quelli conflittuali che hanno con i genitori. I sei ragazzi non sono grandi amici ed è quasi per caso che partono insieme per la vacanza. Vorrebbero andare al mare ma finiscono in montagna. Il ruolo della natura ha una grande importanza nella storia. La maestosità e la bellezza delle Dolomiti ne sono lo sfondo. La scoperta della natura, della sua dolcezza ma anche della sua potenza sono il mezzo attraverso il quale i ragazzi compiono la loro iniziazione. Partono per un trekking che, passo dopo passo, si trasforma in una sfida, tra di loro ma anche con se stessi. Quando gli avvenimenti diventano drammatici vediamo come i ragazzi troveranno l’unità, e come il sentimento dell’amicizia aiuti loro ad avere coraggio e ad essere solidali. Ritornano in città. Alla “vita reale”. Ma per i ragazzi è difficile. L’esperienza vissuta in montagna li ha portati alla necessità di trovare un senso più alto per la loro vita. Ed ognuno dei ragazzi comincia a sviluppare le proprie doti uniche, i doni nascosti, e a prendere così delle decisioni coraggiose per il proprio futuro. Niente sarà mai più come prima. Giacomo Campiotti 4 Mai più come prima Intervista al regista Giacomo Campiotti “Come è nato il progetto?” “E’ una storia che avevo nella testa da tanti anni, visto che parte da una mia esperienza personale... Poi tre anni fa ho scritto il soggetto, proprio prima che gli inglesi mi offrissero “Zivago” (la miniserie di coproduzione europea ed americana con Keira Knightley e Sam Neill che ha procurato a Campiotti vari premi internazionali). Un anno più tardi, terminata la sceneggiatura, ho proposto il film a qualche produttore, ma ho constatato che, malgrado i sinceri apprezzamenti, veniva valutato come un progetto difficile, forse per la mancanza di ruoli principali per attori noti, o forse per l’argomento. Siccome credo molto in questo progetto ho deciso di provare a produrlo io, ho costituito la Prana Film ed ho ottenuto il Fondo di Garanzia (all’unanimità). Ma i soldi del Ministero erano congelati, è passato un altro anno... Alla fine per fortuna la Medusa ha creduto nel progetto ed ha deciso di finanziare il film. “Che cosa racconta il film?” “E’ la storia di un gruppo di ragazzi che, dopo la maturità, durante una vacanza sulle Dolomiti, hanno un esperienza drammatica che cambierà le loro vite. Sono sei caratteri diversi, normalissimi sciamannati ragazzi di oggi, che provengono da differenti ceti sociali. La storia, inizia con l'esame di maturità, fatidico momento di passaggio che ti fa pensare a quello che farai “da grande”. All’inizio ha un andamento da commedia, con la presentazione dei personaggi e delle loro famiglie. C’è un ragazzo un po’ sfigato che vuole andare in montagna, si chiama Enrico. A lui si aggrega Max, l’amico spastico che Enrico un po’ accudisce, e poi, per motivi diversi si aggregano anche altri compagni: Giulia, che segue il suo ragazzo Lorenzo, Martina -segretamente innamorata di Lorenzo- e un bulletto “coatto” detto il Fava. L’impatto con la natura e il drammatico incidente ad Enrico operano una trasformazione tra i ragazzi e alla storia. Gli amici si rendono conto di non conoscere chi sia veramente Enrico - uno di quei ragazzi "invisibili" che a scuola tutti ignoranoe piano piano prendono consapevolezza della superficialità dei loro rapporti. Nel momento più doloroso ed intimo per i ragazzi, improvvisamente arrivano i loro genitori, che non riescono assolutamente ad entrare nella lunghezza d’onda dei figli. 5 Tornati in città, i ragazzi devono affrontare la parte più importante del viaggio... decidere che direzione dare alla loro vita. “Dove sono state effettuate le riprese?” A Roma e sulle Dolomiti: in Alta Valbadia, a San Cassiano, nel parco naturale di Fanes, e sul monte Cristallo, in alta montagna. Abbiamo potuto contare su una grande collaborazione della gente locale e siamo riusciti a realizzare le scene dell’arrampicata con grandissime difficoltà, solamente grazie all'aiuto delle guide alpine... i nostri angeli custodi, che trasportavano in giro la troupe, legati alle corde fisse ”. “Com’è nata l'idea?” “Il film è ispirato alle forti emozioni che ho provato nella mia adolescenza quando ho vissuto delle esperienze simili. In particolare quando avevo 17 anni, durante un trekking in montagna con i miei amici, in un incidente morì uno di noi. La storia del film ha poco a vedere con la storia vera. Ma ho cercato di non tradire quelle emozioni di allora, che avevano a che fare con l'adolescenza, la scoperta della morte proprio nel mezzo di un momento stupendo di scoperta della vita, nell'età in cui ci si sente onnipotenti e si pensa di avere davanti solo il futuro senza limiti… l'esperienza di qualcosa di tragico apre una visione completamente nuova, che all’impatto sembra assurda, ma che è il problema centrale della nostra esistenza. “Ha fatto ricorso anche ad altri ricordi e situazioni vissuti nella sua giovinezza?” “Si, ad esempio al liceo un mio amico e compagno di classe era un ragazzo portatore di handicap – uno spastico - e anche se non era con noi in quella particolare drammatica avventura, molte altre volte veniva con noi. Ce lo portavamo in spalla a turno e facevamo anche trekking lunghi più di una settimana, dormivamo in tenda tutti insieme con le nostre ragazze. E’ nato così il personaggio di Max nel film. Per interpretare questo ruolo ho chiamato un ragazzo veramente spastico, Nicola. E’ uno straordinario ragazzo di Palermo, una forza della natura, frequenta l'università e vive la propria menomazione fisica con grande intelligenza ed auto-ironia. Con lui sul set e nella vita si scherzava e ci si arrabbiava come con tutti gli altri, c'è un rapporto alla pari, senza pietismi o compiacimenti, nessuno lo faceva sentire diverso. Nicola ha dei genitori eccezionali, che gli danno grande forza, mentre invece - come avviene troppo spesso - il Max del film ha dei genitori distrutti, sulla difensiva, pieni di sensi di colpa. Nicola, che già voleva lavorare nel teatro, ha recitato un personaggio comunque diverso da lui. Una grande differenza ad esempio è che Nicola cammina ed è autonomo a differenza di Max - e poi Max ha una psicologia molto più fragile: credo che Nicola sia nella vita di tutti i giorni quello che il personaggio di Max diventa soltanto alla fine del film.” “Quanto conta la natura e la visione spirituale del mondo?” 6 “Moltissimo, io non credo che tutto finisca qui... perchè lo sento guardando fuori di me, la natura ad esempio - le montagne incredibili dove abbiamo girato - ma lo sento anche dentro di me, qualcosa che è molto più grande, che inizia e finisce molto prima e molto dopo di me: pur vivendo la nostra unicità siamo parte di un tutto e questa è una sensazione bellissima, un aiuto meraviglioso nei momenti di difficoltà. La montagna è potente, spero che dal film venga fuori l'amore per la natura che secondo me è sacra, un dono per tutti che abbiamo davanti tutti i giorni. Ma, ciechi e schiavi come siamo dei ritmi di oggi, dimentichiamo che veniamo proprio e solo da lì, è nel nostro Dna far parte della natura, anche se oggi un albero in fiore o un tramonto vengono considerati come qualcosa di melenso... c’è una cultura imperante del brutto... La natura è un elemento forte nella storia, anche se non è un film sulla natura, ma un film sui rapporti tra i ragazzi, parla della libertà di scegliere il proprio destino e di come trovare la fiducia in se stessi, un problema essenziale per i giovani. Il film vorrebbe far riflettere sull' energia che ognuno di noi ha, un enorme potenziale che spesso ignoriamo di avere. “Quali ricordi particolari ha dell'epoca della sua giovinezza?” “I miei ricordi sono quelli degli anni '70 quando il mondo era molto diverso - anche molto più grande - ... e nella vita privata e pubblica non avevamo pudore a parlare di temi forti. Le cose non sono comunque cambiate moltissimo... Allora si sentiva fortissima l'ideologia, in tutto, anche nel modo di parlare e di vestire. Avevamo tutti delle certezze un po’ facili, molte si sono rivelate fallaci, urlavamo "W Stalin" e "W Mao" senza sapere cosa significasse davvero. C'era il desiderio di appartenere a un clan o a un branco, spesso contro la famiglia. Nella ricerca della nostra individualità dovevamo “appoggiarci” a qualcosa di grande e di ideale ma l'ideologia per molti di noi era qualcosa di molto superficiale: ho visto poi tante trasformazioni politiche dei miei coetanei dovute soltanto ad interessi personali. “Cosa pensa dei ragazzi di oggi?” Non si può generalizzare una risposta, comunque ho molti amici di questa età, e quelli che frequento a me piacciono molto, sono consapevoli e aperti. Ma tra molti altri giovani vedo una grande disperazione. La loro mancanza di ideologia è un bene, ma a volte i ragazzi hanno semplicemente sostituito le categorie politiche delle ideologie con quelle della pubblicità, delle mode consumistiche, che sono un’altra schiavitù. Le famiglie oggi sono ancora più "scoppiate" e meno presenti di quando ero ragazzo io. I genitori sono più immaturi dei figli, e non sono in grado di assolvere adeguatamente la loro funzione. I nostri invece, nel bene e nel male, con noi avevano un rapporto, anche di scontro, che ad ogni modo ti faceva progredire. Senza un confronto con un’autorità adulta i ragazzi oggi sono costretti ad alzare costantemente il tiro con se stessi – ad esempio con le droghe - per esplorare da soli “la zona del limite”, dato che non c'è nessuno che glielo mette.” 7 “Il film si rivolge soprattutto a loro?” Sì, il film è per loro. Credo che quando riusciamo a buttare giù il loro muro di indifferenza - che in realtà è solo una difesa - si può entrare in rapporto con gli adolescenti. Allora si trova una grande sensibilità ed un enorme bisogno di risposte che la famiglia, la scuola, la società e le istituzioni non riescono a dare. Quello che il film vorrebbe dire ai ragazzi è che bisogna cercare la forza dentro se stessi, che questa forza c’è per poter seguire i propri desideri ed ideali più belli... Ho fatto centinaia di provini ed ho scoperto una grande fragilità nei ragazzi, ma anche un desiderio vitale di trovare la propria unicità, contro i modelli imposti dalla televisione e dal mercato Questa storia è nata da alcune domande che mi sono fatto - partendo dalle cose che mi stimolano ed emozionano - per riflettere sulla libertà e sulla necessità per ognuno di noi di prendere in mano la propria vita. Ma spero che comunque tutto questo sia nascosto dentro alla storia... e spero che qualche emozione possa arrivare a loro. “Nessun problema ad affrontare un tema difficile come quello della perdita, quindi?” “Un amico che ti viene a mancare è purtroppo un esperienza comune tra i ragazzi, ma sono lasciati soli al loro dolore perché nella nostra società la morte è rimossa. La cultura edonistica ha censurato il dolore e la morte, salvando solo l’orribile rappresentazione mediatica e spettacolare che non produce riflessione ma solo imbarbarimento e audience... Davanti alla morte siamo soli e il film racconta come viene vissuto questo evento dai ragazzi e come possa dare un senso più profondo alla loro vita, spingendoli a diventare più liberi e a scegliere di vivere pienamente: l’accettazione della morte dà un senso alla vita e la arricchisce. Credo che il nostro film non sia né triste, né austero ma molto vitale. E’ soprattutto un film sulla vita dove non si può non parlare anche dell'amore, tutti noi veniamo da un momento di felicità dei nostri genitori e per tutta la vita non facciamo altro che cercare l'amore.” “Nel film il mondo dei giovani e quello dei genitori appaiono irrimediabilmente distanti…” “Nel film i genitori hanno un ruolo minore, ad un certo punto della storia arrivano tutti insieme e non capiscono niente, si rivelano spiazzati e inadeguati. Non è possibile guardare l' universo giovanile senza essere severi con gli adulti, soprattutto proprio quando criticano i giovani. Ma come? Chi ha la responsabilità della società in cui crescono, dove conta solo apparire? Chi sono i genitori che dovrebbero educarli? Chi gestisce la scuola, la televisione …?” “Come ha scelto i suoi interpreti?” “Nel cast ci sono degli ottimi attori nei ruoli dei genitori, che con grande generosità hanno partecipato al progetto. I ragazzi li ho cercati nelle agenzie, nelle scuole di teatro, nelle scuole e soprattutto per strada. 8 Ho cercato dei ragazzi che somigliassero il più possibile ai personaggi che dovevano interpretare. Quindi sul set il mio problema non è stato quello di farli recitare, ma al contrario come non farli recitare, e come aiutarli ad essere se stessi ed autentici anche davanti alla mdp. E’ stato molto divertente. I ragazzi hanno dato molto al film e l'hanno vissuto senza nessuno stress. Anzi… alcuni – le ragazze - si sono rivelati maturi ed indipendenti, gli altri hanno preso il film come una vacanza-premio, di notte facevano un gran casino e le ore piccole, e al mattino era difficile buttarli giù dal letto. Di giorno erano distrutti, hanno preso l'impegno con allegria e poco “seriamente” ma forse è stato un bene. Mentre giravo “Zivago” ho diretto altri ragazzi delle stessa età - come Keira Knightely – ed erano molto più seri. Ma questa volta ho usato un altro metodo: ho “rubato” le scene, sfruttando l’immediatezza dei ragazzi, girando quasi a loro insaputa, lasciandoli completamente liberi. Martina è mia nipote Natalia Piatti, ormai al terzo film con me; Giulia è Laura Chiatti (che aveva già recitato in una fiction); Fava è Federico Battilocchio - un ragazzo decisamente non “coatto”- che proviene da una scuola di recitazione di Civitavecchia, mentre gli altri li ho trovati nelle scuole. Due di loro, Marco Velluti (Lorenzo) e Marco Casu (Enrico) sono musicisti: sono diventati amici ed insieme hanno composto ed eseguito le canzoni per la colonna sonora. Di Nicola Cipolla (Max) abbiamo già parlato. “Come ha lavorato al copione con Alexander Adabachian, lo sceneggiatore russo abituale collaboratore di Nikita Michalkov?” “E' un grande amico, è il terzo film in cui lavoriamo insieme, è un grandissimo talento. In genere arrivo da lui dopo aver scritto il trattamento; questa volta avevo già strutturato la storia anche nelle scene, ma il suo apporto è stato comunque molto importante. A me piace verificare e "attaccare" le varie certezze che ho e Alexander è stimolante, è molto diverso da me. E’ più realista, è un russo cresciuto durante il comunismo... Il nostro modo di lavorare è come un gioco. Ogni mattina passeggiamo per Roma, scegliamo un posto che ci piace - deve essere sempre diverso - e cominciamo a parlare di qualsiasi cosa, per arrivare a poco a poco al film. Tra noi non esistono problemi di ego, discutiamo in maniera accesa, ma sempre per il bene del film e alcune volte lui finisce con l'affezionarsi più di me ad una mia idea e viceversa io mi trovo a difendere le sue proposte...” “Come ha scelto di lavorare durante le riprese?” “A differenza di “Zivago”, dove avevo una troupe di 150 persone, questa volta girare è stato più semplice. Per questo progetto non volevo sentire la “macchina” professionale intorno ai ragazzi. Ho dovuto faticare per trovare i collaboratori giusti per dar vita ad un film piccolo e agile che mi permettesse di essere libero e che permettesse un passaggio veloce e semplice tra l'emozione e la macchina da presa. Ho trovato le persone giuste 9 che capissero le esigenze del film, in produzione Gianluca Bianco e Guido Simonetti, Duccio Cimatti alla fotografia e tutti gli altri… Abbiamo deciso così di girare in maniera diversa, “sporca”, con la cinepresa 16 mm a mano e questo mi ha dato una libertà differente, potevamo seguire meglio i ragazzi durante le riprese mettendoci a loro disposizione per ogni cambiamento. Ho potuto fare tutto questo solo perchè mi sono assunto anche i rischi di produttore, che in questa ottica è un lavoro molto creativo! Mai più come prima Le biografie I REALIZZATORI GIACOMO CAMPIOTTI (REGISTA e SCENEGGIATORE) Giacomo Campiotti è nato a Varese nel 1957. E’ laureato in Scienze dell’Educazione (Pedagogia). Ha lavorato diversi anni nel teatro di piazza, realizzando spettacoli in Italia e all’estero a base di macchinerei teatrali, fuochi d’artificio e lanci di mongolfiere. E’ stato prima assistente e poi aiuto regista di Mario Monicelli. (Il Marchese del Grillo, Speriamo che sia femmina, I Picari) Per “Ipotesi Cinema”, la società di giovani autori creata da Ermanno Olmi, ha realizzato: TRE DONNE (25min) 1983, LA BOMBA (60min) 1985, RITORNO DAL CINEMA (15min) da un racconto di Cesare Zavattini). Questi lavori sono stati trasmessi da RAI 1 e hanno partecipato a numerosi festival internazionali. “Tre donne” è tuttora utilizzato come videotesto didattico all’Università della Sorbona di Parigi 10 Il suo primo lungometraggio è CORSA DI PRIMAVERA, presentato alla Settimana della Critica del Festival di Venezia nel 1991 dove ottiene un grande successo di pubblico e di critica. Vince molti premi tra cui MIGLIOR FILM FESTIVAL INTERNAZIONALE DI GIFFONI PREMIO DEL PUBBLICO FESTIVAL DI ANNECY COME DUE COCCODRILLI 1994 con F. Bentivoglio, G. Giannini, V. Golino LOS ANGELES: GOLDEN GLOBE NOMINATED NICE NEWYORK 1994: BEST FILM LOCARNO: PREMIO GIURIA GIOVANI PREMIO ECUMENICO DAVID DONATELLO a G. Giannini NASTRO D’ARGENTO miglior soggetto PREMIO DE SICA VILLERUPT: GRAN PREMIO DEL PUBBLICO e PREMIO GIURIA LAON: PREMIO DELLA GIURIA INTERNAZIONALE PREMIO DELLA GIURIA dell’ Unione francese film per l’infanzia e l’adolescenza MONS BELGIO FESTIVAL INTERNAZIONAL DU FILM D’AMOUR: PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA IL TEMPO DELL’AMORE 1999 con N. Regnier, J Aubray, C. Hinds LOCARNO selezione ufficiale 17eme NEW YORK - AVIGNON FILM FESTIVAL: PRIX TOURNAGE EUROPEEN ANNECY: PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA MONTPELLIER (soiree palmarès) TORONTO CHICAGO WASHINGTON MOSCA NEW YORK LOS ANGELES e molti altri Ha girato anche vari video-clip (tra cui alcuni di Lucio Dalla) e diverse pubblicità in Italia e all’estero, alcune premiate nei festival specializzati (tra cui quello di New York ). IL DOTTOR ZIVAGO 2002/2003 con Sam Neill, Keira Knightley, Hans Mathenson, Celia Imrie, Bill Paterson, Daniele Liotti TV movie di 4h prodotto da GRANADA TELEVISION LONDON , WGBH BOSTON e MEDIATRADE BAFTA NOMINATED (Oscar TV): miglior film; miglior regista; migliori costumi NEW YORK FILM FESTIVAL 2004 3 WORLD MEDALS: BEST SERIAL 11 BEST PHOTOGRAPHY BEST SOUNDTRACK PREMIO MAIANO 2003 PER IL MIGLIOR FILM TELEVISIVO 2004 Fonda la Prana Film con cui produce e dirige MAI PIU COME PRIMA nel 2005 2005 Collabora alla sceneggiatura e dirige per Albatross la fiction “LA GUERRA SULLE MONTAGNE” Mediaset, con Martina Stella, Daniele Liotti, Thomas Trabacchi, Andrea Tidona, Gigi Di Berti. ALEXANDER ADABACHIAN (SCENEGGIATORE) Dopo la scuola di Belle Arti lavora con Nikita Mikhalkov come scenografo e sceneggiatore. COME REGISTA MADO, POSTE RESTANTE 1989 AZAZEL 2002 una serie di 4 film per la televisione russa, ricevendo numerosi premi. SCENEGGIATORE E DIRETTORE ARTISTICO di Nikita Mikhalkov: PIANOLA MECCANICA 1977 CINQ SOIREES 1979 OBLOMOV 1979 LA PARENTELE 1981 SANS TEMOINS 1983 OCI CIORNIE 1987 COME SCENEGGIATORE TRANS-SIBERIADE EX PRESS 1976 Andreï Kontchalovsky LOT D'UN COMMERCANT CELIBATAIRE 1984 S. Alarcon L'HISTOIRE D'UNE EQUIPE DE BILLARD 1986 S. Alarcon LE CINEFIL 1988 S. Alarcon MADO, POSTE RESTANTE 1989 L'ACTRICE ESPAGNOLE POUR LE MINISTRE ROSSE 1989 S.ALARCON BLONDS ETAIENT LES BLES DE L'UKRAINE 1991 Ivan Dikhovitchni D'APRES LE ROMAN DE MARIE GAGARINE PAPA CENDRE 1993 Jean Pierre Alessandri COME DUE COCCODRILLI 1995 Giacomo Campiotti LES DEJEUNER DES CANOTIERS 1994/95 12 PROJET INITIE PAR CLAUDE NEDJAR. PROJET INTERROMPU MICRO MEDIA1996 Isabelle Gerbaud (corto metraggio) IL TEMPO DELL' AMORE 1998/99 Giacomo Campiotti PRODUIT PAR 3EMME CINEMATOGRAFICA ET NOE PRODUCTION L'HEURE QUI N'EXISTAIT PAS 1999 Viatcheslav Krichtofovitch AU TEMPS DU FLEUVE AMOUR 2000 Adattamento di Roman De Andreï Makine PRODUCTION DUNE, EVE VERCEL. LA MAISON DOMBEY ET FILS 2001 laurent Jaoui D'apres Charles Dickens LA FONTE DES NEIGES 2003 Laurent Jaoui GUIDO (DUCCIO) CIMATTI (DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA) Roma 26 aprile 1961 Laurea sociologia, scienze della comunicazione Lavora dal 1996 come operatore di macchina e steadycam. Come direttore della fotografia dal 2004: due cortometraggi come fotografia in 35 mm, due film in super 16 ; DÉFENSE D’AIMER di Rodolphe Marconi ITA\Francia Lungometraggio Beta Digitale MAI PIU’ COME PRIMA di Giacomo Campiotti TAXI LOVERS di Luigi di Fiore (premio miglior fotografia lungometraggi. “Busto Arstizio Film Festival 2005”) IL MIO AMICO BABBO NATALE prodotto dalla Nova Films, regia di Franco Amurri (messa in onda dicembre 2005) AGENZIA MATRIMONIALE (titolo provvisorio), regia Christian Bisceglia, in corso di riprese a Catania Ha pubblicato un romanzo nel 1993 “I sogni di Giacomo” presso l’editore Pironti e un altro nell’aprile 2005: “Piombo” edizione PIEMME. Ha vinto diversi premi per i suoi racconti brevi. JOE WALKER (MONTATORE) Vive e lavora a Londra. Si diploma inizialmente come compositore musicale per poi formarsi come montatore presso gli studi della BBC di Londra. Ha svariati crediti in sceneggiati televisivi inclusi, “DR ZIVAGO” con K. Knightley e S. Neill “SWORD OF HONOUR” con Daniel Craig, “EROICA” con Ian Hart nel personaggio di Beethoven. Ha appena terminato di montare lo sceneggiato storico della bbc “VIRGIN QUEEN”; recentemente è ritornato al suo primo amore componendo la colonna sonora originale del film co-prodotto da BBC e HBO “DIRTY WAR”. 13 Di questo lavoro dice: “MAI PIU’ COME PRIMA” e’ stata una fantastica opportunità di lavorare di nuovo con Giacomo e consolidare così il successo già avuto con “Dr Zivago”, ricordo il primo giorno di riprese ho ricevuto da Giacomo del materiale girato in modo straordinario, con una lunga ripresa di cavalli che correndo sollevano terriccio e neve, il vapore che sbuffa dalle narici ripreso perfettamente al rallentatore, rivelando al termine un primo piano di Komarovsky. Camminando quella sera verso casa mi sono detto, “vengo anche pagato per questo splendido lavoro!” FABIO NUNZIATA (MONTATORE) Nato a Cosenza sotto specializzato in montaggio al CSC. Dal 1987 lavora come montatore per film documentari e di finzione (i film di Corsicato, IL RITORNO DI CAGLIOSTRO di Ciprì e Maresco, MARY di Abel Ferrara). Con Eugenio Cappuccio e Massimo Gaudioso realizza anche i film: IL CARICATORE e LA VITA E¹ UNA SOLA. ALESSANDRO VANNUCCI (SCENOGRAFO) Nato a Roma il 10/05/1965. Diplomato nel 1983 presso il 1° liceo Artistico di Roma e nel 1987 in Scenografia e storia dell'Arte presso l'Accademia di Belle Arti di Roma.Dal 1990, lavora come scenografo e arredatore per il teatro e il cinema, collaborando con diversi registi tra I quali: Ken Loach, Abbas Kiarostami, Giacomo Campiotti, Francesca Archibugi, Jan Sardi, Antonello Grimaldi, Silvio Soldini. Nello stesso periodo, scrive e dirige cinque commedie per il teatro: GIÙ NEI BASSIFONDI OREAMA TRAME SUMMERTIME LA CATENA Nel 2002 gira come regista il cortrometraggio “Radioportogutemberg”, che oltre ad essere stato nominato per il David di Donatello, vince premi ai festival di Napoli, Genova, Arcipelago di Roma, Valdarno. Partecipa inoltre ai festival di Tokio, Londra, Sidney, New York, Mosca. PETER KASER (SCENOGRAFO) Nato nel 1952 a Bressanone; lavora come artista e scenografo cinematografico; ha iniziato la sua carriera nel 1980 a Berlino, collaborando con svariate produzioni tedesche ed austriache quindi dopo oltre 10 anni lascia Berlino per ritornare in Italia, 14 mantenendo i suoi rapporti con la Germania inizia a collaborare con produzioni italiane; e’ al sul secondo film con Giacomo Campiotti. ALEXANDRA TOESCA (COSTUMISTA) Inizia a lavorare come assistente ai costumi di Lina Nerli Taviani per registi come M. Monicelli, i fratelli Taviani, C. Mazzacurati, L. Manfredi, G. Chiesa. A questo ha unito l’insegnamento di Storia del Costume e della Moda in corsi per diversi istituti ed enti nella Regione Toscana. Ha lavorato come costumista nell’ambito di teatro, lirica, danza, manifestazioni storiche, spot pubblicitari, e per la regia di Giacomo Campiotti, nei film “ Corsa di Primavera” e “Mai piu’ come prima”. MASSIMO SIMONETTI (FONICO) Dal 1978 la passione per la musica e per l’elettronica lo ha portato ad approfondire le conoscenze nell’ambito della teoria e della pratica applicate all’audio, lavorando come fonico per i concerti di musica leggera e negli studi di registrazione. In seguito, dal 1981 al 1985, ha frequentato il laboratorio cinematografico a Bassano del Grappa diretto dal maestro Ermanno Olmi, dove, accanto a registi ormai di riconosciuta fama (Archibugi, Zaccaro, Campiotti…), ha partecipato attivamente alla realizzazione di cortometraggi e film sperimentali per la RAI. Nei dieci anni successivi si è dedicato prevalentemente alla musica (Concerti, Registrazioni discografiche, Trasmissioni televisive...), partecipando in ambito cinematografico a art.28, cortometraggi e pubblicità. BOTTEGA DEL SUONO (MUSICA) Sono al loro esordio cinematografico. Nella colonna sonora originale del film, hanno cercato di fondere mondi musicali e scritture apparentemente distanti: un coro alpino, timbri di chitarre elaborati elettronicamente e una piccola formazione d'archi. Il sodalizio artistico tra Carosio e Fornaro ha avuto inizio nel 1998 con la costituzione della casa di produzioni musicali bottega del suono, che finora ha realizzato una sessantina di colonne sonore per spot televisivi, radiofonici e filmati istituzionali nazionali e internazionali. Con Bottega del suono, Carosio e Fornaro hanno vinto il "Primo Premio" e il "Premio speciale M. Pittaluga per la miglior composizione per chitarra e archi" della prima edizione del Concorso Internazionale di Composizione Lavagnino Giovani 2003 per musiche da film, il “Cortinametraggio 1999” (sezione spot pubblicitari) con lo spot 15 per l’associazione no-profit Adisco, il Key Award 2002 e il Grand Prix della pubblicità con lo spot “Ti amo bancario” per Banca Sanpaolo IMI e il Key Award 2003 con lo spot “Pagine Gialle”. Inoltre, hanno realizzato effetti e montaggi sonori per l’opera lirica “Il processo” di Alberto Colla (Teatro alla Scala di Milano) e per lo spettacolo teatrale “Onegin o l’arte di non saper vivere” (Teatro Stabile di Torino), composto e prodotto la colonna sonora del film televisivo "Hannover" (di Ferdinando Vicentini Orgnani) e del cortometraggio "La rosa muta" (di Craig Bell). CORRADO CAROSIO 37 anni, diplomato in Pianoforte, ha vinto il concorso “Laboratorio Canzone” indetto dal CPM di Milano in collaborazione con Emi, Warner e DDD. E’ stato direttore del coro della Brigata Alpina Taurinense. PIERANGELO FORNARO 35 anni, diplomato in Chitarra, in Composizione e in Musica elettronica. Laureato in Scienze Politiche e diplomato al corso arrangiatori della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo, presso cui ha insegnato Composizione e Arrangiamento. GIAN LUCA BIANCO (PRODUTTORE ESECUTIVO) Nasce a Milano il 4 febbraio 1967, diplomato alla School for Film and Television di New York; dopo un periodo durato quattro anni lavorando sulla sua formazione di attore e produttore, partecipa a vari progetti indipendenti americani ed oggi e’ alla sua prima prova importante in Italia. Viaggiatore per diversi anni da oriente a occidente approfondisce il linguaggio dell’ attore, frequentando seminari condotti da Maestri di Movimento, apprende differenti linguaggi ed approfondisce la conoscenza delle lingue straniere. Si interessa di comunicazione come azione comune per ottenere successo, “far succedere le cose”; il cinema e’ il fuoco che lo riscalda sin dalla sua infanzia, la recitazione, la scrittura, il teatro, sono l’obiettivo della sua vita. 16 Mai più come prima GLI ATTORI LAURA CHIATTI (GIULIA) Vince il concorso Miss Teen Ager Europa ’96. Nel 1997 incide a Londra il suo primo CD in inglese; nel 1998, sempre in inglese incide il suo secondo CD. 17 Televisione: 1999 UN POSTO AL SOLE registi vari (ruolo: Giorgia) – Rai Tre 2000 ANGELO IL CUSTODE di G. F. Lazotti con L. Banfi – Rai Uno 2001 COMPAGNI DI SCUOLA di T. Aristarco, con M. Lopez, dove canta la sigla iniziale, dal titolo "Tu sei" (prot.) – Rai Due PADRI regia di R. Donna – Rai Uno 2002 CASA FAMIGLIA regia di R. Donna con M. D'Apporto – Rai Uno CARABINIERI regia di R. Mertes – Canale 5 2003 ARRIVANO I ROSSI sit-com quotidiana - Italia Uno 2004 DIRITTO DI DIFESA regia di G. F. Lazotti e D. Maiorca Rai Uno TERENCE HILL È … DON MATTEO regia di G. Base INCANTESIMO 7 regia di A. Cane e T. Sherman Pubblicità: 2004 Testimonial “Lavazza” 2005 Testimonial “Lavazza” Testimonial per l’Europa “Ferrero Mon Cheri” Cinema: 2004 MAI PIÙ COME PRIMA regia di G. Campiotti (prot.) 2005 PASSO A DUE regia di A.Barzini (prot.) 2005 L’AMICO DI FAMIGLIA di Paolo Sorrentino (prot.) NATALIA PIATTI (MARTINA) Nata ad Urbino il 21 maggio 1985. È iscritta al secondo anno alla facoltà di scienze storiche all'università statale di Milano. Con Giacomo Campiotti ha lavorato anche nel film COME DUE COCCODRILLI e IL TEMPO DELL'AMORE. Con Gianluca Tavarelli ha lavorato in un cortometraggio per Tele+. FEDERICO BATTILOCCHIO (FAVA) Istruzione: 2000: Maturità Classica, presso il liceo ginnasio statale P.A. Guglielmotti di Civitavecchia (98/100) 2004: Iscritto al Quarto Ano della Facoltà di Giurisprudenza presso la Libera Università Italiana degli Studi sociali Guido Carli. Iscritto al Terzo Anno di Specializzazione presso la “Scuola delle arti” in Civitavecchia, diretta da Pino Quartullo. 18 Teatro 2001 Ruolo di coprotagonista nella versione teatrale del film HELLO DENISE di Hal Salwen. Adattamento e regia di Pino Quartullo. Ruolo di Eric nella versione teatrale del film TOGETHER di Lucas Moodysson. Adattamento e regia di Pino Quartullo. 2003 Tournée teatrale con la commedia GL’INNAMORATI di Carlo Goldoni nel ruolo di Succianespole, con Pino Quartullo e Natalie Caldonazzo. Adattamento e regia di Pino Quartullo. 2004 Ruolo di rotagonista nella commedia teatrale L’ULISSEIDE di Stefano Borghetti, con Giampaolo Genovesi e Nadia Rinaldi. GLI AMICI DI MATT di Moises Kaufman – regia di Marcello Cotugno. Cinema 2005 MAI PIÙ COME PRIMA (protagonista) di Giacomo Campiotti Dice di se: “Adoro il mio mestiere per l’importanza che ha per me l’interiorità umana... Curo ogni personaggio con passione sperando che non si ribelli mai. L’espressione per me è vitale e spero di averlo saputo dimostrare.” NICOLA CIPOLLA (MAX) È nato e vive a Palermo. Data di nascita 13 ottobre 1984. Nel 2002 ho partecipato ad uno stage con Tapa Sudana (attore che ha lavorato con Peter Brook) Tra amici abbiamo fatto un giornale alcuni anni fa. Frequento il secondo anno di lettere e filosofia Dice di se: “Amo la vita in genere, dalla cultura alle donne, dalla musica al vino, anche se la musica mi rimanda a molti pensieri. Amo i viaggi e la fotografia, gli atlanti. la mia rivista preferita è National Geographic, osservare le foto che non si finiscono mai di vedere. Amo anche i libri e le mostre di fotografia, a cui dedico parecchio tempo. Amo molto Robert Capa e Kudelka, Un'altra mia grande passione è la recitazione, il cinema e il teatro. Ho intenzione di continuare a lavorare anche in teatro. Mi interesso di cinema e adoro immergermi in quel mondo, capire le complessità di un regista ma anche dei personaggi interpretati dagli attori. Adoro la poesia di Fellini. L'ansia che mette Stanley Kubrik mi fa riflettere sull'inconscio dell'uomo, lo mette a nudo, gli scopre la sua crudeltà e le sue debolezze spesso nascoste nella vita reale. e poichè è un grande regista cinematografico ci riesce anche solo con le immagini”. 19 MARCO VELLUTI (LORENZO) Nato a Roma il 9/4/1985. Dall’età di 6 anni si dedica allo studio della chitarra classica. Nell’anno 2001 viene ammesso al Conservatorio di S. Cecilia di Roma presso il quale frequenta il III° anno del corso di chitarra classica. Nel 2003 ottiene il diploma in nuoto di salvamento Nel 2004 consegue il diploma di maturità classica presso l’Istituto Dante Alighieri di Roma. Nel 2005 ottiene il brevetto di istruttore di nuoto presso il CONI. Pratica il tennis e la pesca sportiva. Amante della musica leggera, in particolar modo di F. De Gregori, di F. De Andrè e di F. Guccini, compone canzoni sia per la parte letteraria che per la parte musicale, da lui stesso eseguite. Dice di se: “Ho vent’anni e la musica ha sempre rappresentato tutto per me... e adesso che ho anche composto delle canzoni per il film la musica ha acquistato sfumature e colori diversi. Aiutato dal nostro regista ho cercato di fronte a questa nuova esperienza il meglio delle mie capacita', appoggiandomi all'esperienza delle persone che avevo intorno e cercando di uscire dal ruolo di musicista per calarmi a fatica nel personaggio di "attore". MARCO CASU (ENRICO) Romano di nascita, vent'anni, maturità classica, secondo anno di filosofia alla sapienza, prima esperienza cinematografica....etc In questo film di Campiotti interpreta il ruolo di "Enrico". Giovani casting cercavano ragazzi nella mia facoltà, io pensavo si trattasse di un film in costume.....Giacomo una volta mi ha detto di averlo scelto perché ha fatto del kung fu. L'estate sulle Dolomiti ha riacceso la passione per la montagna, suonava il basso per divertirmi con gli amici al liceo, ha partecipato alla realizzazione della toccante colonna sonora originale del film insieme a Marco Velluti "Lorenzo". Dice di se: “Ho 21 anni, studio filosofia e non mi aspettavo di recitare in un film né di comporre per la sua colonna sonora, ma non dico di non averci mai pensato e neanche che mi ci sono ritrovato per caso. Quando ti confronti con qualcosa di nuovo e' sempre un'esperienza di umilta', di orizzonti e di vertigini; e' comunque qualcosa di bello e non finisce in attimo. C'e' qualcosa che rimane: forse il messaggio del film e' che non si tratta di superare le esperienze ma di viverle nel bene e nel male. 20