traccia della meditazione di padre Andrea

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traccia della meditazione di padre Andrea
Casa di Spiritualità dei Santuari Antoniani
Ritiri mensili per religiose, 2013-2014
“Gratuitamente avete ricevu
ricevuto…”
to…”
LA GRATUITÀ DI UN SI’
SI’ – Mt 1, 1818-25
Per entrare in pre
preghiera
Spazio di silenzio e di consapevolezza di sé… // Cerco la presenza di Dio, mi presento a lui con
tutto me stesso, con le mie gioie e le mie fatiche, il mio “oggi”… // “Ascolto” le cose che occupano il mio cuore e la mia mente e le faccio tacere: ora parli il nostro Signore… // Canto iniziale…
Orazione: Dio di santità, che puoi renderci forti con la tua grazia e vigilanti con la
potenza del tuo Vangelo, sostienici nella preghiera e mantienici fedeli nella meditazione della Parola. Così noi attenderemo con fervore la venuta di tuo Figlio Gesù Cristo nostro Signore. Amen.
Lettura del testo biblico – Mt 1, 1818-25 (traduzione CEI 2008)
PRESENTAZIONE DELLA SITUAZIONE DELLA COPPIA
18Così
fu generato [lett. la genesi di… || genesis Mt 1,1] Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa [qiddushin] di Giuseppe [= JHWH possa aggiungere], prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello SPIRITO SANTO. 19Giuseppe suo
sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
APPARIZIONE E MESSAGGIO DELL’ANGELO A GIUSEPPE
20Mentre
però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del
Signore [|| 1,20.24; 28,5] e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere
con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo SPIRITO
SANTO; 21ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai [lett. porrai il nome] Gesù [= JHWH
salva]: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati” [|| Sal 130,8; At 4,12].
INTERPRETAZIONE DELLA NASCITA DI GESÙ
22Tutto
questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per
mezzo del profeta: « 23Ecco, la vergine [almàh, parthenos] concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome [= lo chiameranno] di Emmanuele, che significa Dio-con-noi ».
[||Isaia 7,14 – richiama 28,20: “Io sono con voi tutti i giorni”]
ESECUZIONE DEL COMANDO DELL’ANGELO
24Quando
si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa [nissuin]; 25senza che egli la conoscesse [= senza avere rapporti
matrimoniali], ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù.
Alcune semplici
semplici indicazioni di riferimen
riferimento…
to…
Messaggio nel contesto – «Non temere di prendere con te Maria», dice l’angelo a Giuseppe. Da lei infatti riceverà
Gesù, il Figlio generato dallo Spirito, il Dio con noi. Questo racconto risponde con chiarezza alle due domande che
aprono il brano precedente (1,1-17): chi è il Padre di Gesù, e come Giuseppe entra nella sua parentela?
Il Cristo è il Figlio stesso di Dio, generato per opera dello Spirito e nato dalla vergine Maria; Giuseppe, prototipo del
credente, diventa suo consanguineo sposando Maria. In lui vediamo i dubbi e le resistenze dell’uomo ad aprirsi a ciò
che è ben più grande di lui, anche se per questo è fatto. La fede nella Parola stabilisce la parentela tra noi e Dio. Per essa, come Giuseppe, accogliamo colui che ha il potere di farci figli (Gv 1,12). Tutto è lasciato alla nostra responsabilità,
alla nostra capacità di rispondere alla parola di Dio: questa è il suo «angelo», che ci offre la possibilità di accoglierlo, di
ascoltarlo e di rispondergli.
Il brano precedente (genealogia di Gesù) dice come Dio entra nella nostra storia; questo, come noi entriamo nella
sua storia: lui assume la nostra carne così com’è, noi assumiamo lui così come si offre in Maria.
Il Figlio non nasce da noi: viene dallo Spirito, perché Dio è Spirito. Giuseppe pensa di farsi indietro per discrezione e
indegnità (vv.18-19). Ma è incoraggiato dall’angelo a prendere la Madre e il Figlio. Deve dare il nome a colui che non è
Scheda 03/09 – dicembre 2013
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suo: è altro, è l’Altro stesso, che attende il suo «sì» per essere suo figlio, il Dio-con-lui. Giuseppe è presentato d’ora innanzi come colui che ascolta ed esegue la Parola (vv.24-25). Gesù è il Figlio di Dio, generato nell’eternità dal Padre nello
Spirito, e nato nel tempo dalla carne di Maria, per opera dello stesso Spinto. La Chiesa, come Giuseppe «il sognatore»,
realizza il sogno di Dio: in silenzio adorante, attraverso la fede accoglie il dono del Figlio.
Rifletto sul testo…
testo…
• Giuseppe è un artigiano, un uomo che, cercando di camminare nella vera giustizia, accoglie il compito che Dio gli affida nella storia della salvezza; Giuseppe è esempio di servizio disinteressato e gratuito.
• La Figura di Giuseppe aiuta a capire un elemento importante nel rapporto tra Dio e I’uomo e tra l’uomo e Dio.
L’intervento di Dio nella vita e nei progetti dell’uomo non è sempre compreso. Dio entra nella vita e nei progetti di
Giuseppe e li sconvolge, e a questo punto la prudenza e la saggezza di Giuseppe non bastano più. Giuseppe non sa
più che cosa fare e sceglie la soluzione che in quel momento pare la più logica: licenziare in segreto Maria. Dio però
interviene, chiarisce la situazione, la spiega in modo diverso e, come conseguenza, Giuseppe prende, con sé Maria e
diviene il «creduto» padre di Gesù. È il tipico esempio di come la grandezza di Dio, quando tocca l’uomo, lo obblighi
a lasciare che i suoi piani, i suoi progetti siano modificati e rifatti secondo il criterio di Dio.
• L’intervento di Dio porta a Giuseppe dolore, perplessità, dramma. Anche quando Dio entra nella vita di ciascuno di
noi e ispira gesti nuovi, sulle prime ci si può trovare in grosse difficoltà., in grossi problemi:
o Possibile che Dio voglia questo o quest’altro sacrificio proprio da me? …
o Possibile che tocchi proprio a me passare per questa difficile strada? …
o Possibile che tocchi proprio a me accettare questa umiliazione, avere questo coraggio? …
• Quando però ci si lascia ammaestrare da Dio si comprende che il suo disegno e di gran lunga superiore e migliore
del nostro.
• Giuseppe è un esempio da tenere presente! Si deve imparare ad accogliere Dio e i suoi progetti con profondo spirito
di obbedienza, con totale fiducia. Ma quanto sono disposto a lasciarmi cambiare da Dio, quanto sono pronto a lasciarmi fare, disfare e ricostruire da lui?
• Giuseppe è stato disponibile, pronto ad accogliere il disegno di Dio, si è fidato di Dio. Anche noi dobbiamo essere,
come Giuseppe, pronti ad accogliere la sua volontà. nella nostra vita, pronti ad accogliere il progetto che Dio ha su
di noi, pronti a fidarci di lui. L’essenziale della vita è poter dire, quando la riconsegneremo nelle mani del Signore:
ecco, sono stato il tuo servo, ho compiuto in me quello che tu dicevi. E poiché il senso di una vita così non
s’improvvisa, capiamo tutti che, giorno per giorno, dinanzi a Dio che salva, il senso fondamentale dell’esistenza rimane questo: dopo una giornata di lavoro, di fatica, di impegno poter dire con semplicità di cuore: ecco, ho fatto la
volontà del Signore.
• Gesù e talmente al centro della vita di Giuseppe e di Maria che per lui essi sono disposti a ribaltare i loro programmi. Gesù e determinante anche nella nostra vita? Siamo pronti e disposti a ribaltare il nostro modo di pensare per
fare spazio al suo? Accettare Dio significa rischiare, ma significa anche collaborare a produrre qualcosa che l’uomo
da solo non potrebbe mai fare. Diamo fiducia a Dio e impariamo a vedere la sua volontà anche quando ci viene
chiesto un molo che sembra di secondo piano.
Prego
Ave, o Giuseppe, uomo giusto, sposo vergine di Maria e padre davidico del Messia; tu sei benedetto fra gli
uomini e benedetto è il Figlio di Dio a te affidato: Gesù. San Giuseppe, patrono della Chiesa universale, custodisci le nostre famiglie nella pace e nella grazia divina, e soccorrici nell’ora della nostra morte. Amen.
L’EMMANUELE, DIO-CON-NOI…: Dalle «Ammonizioni» di FRANCESCO D’ASSISI (FF 144) «Ecco, ogni giorno il Figlio di Dio si umilia, come quando dalla sede regale discese nel grembo della Vergine; ogni giorno viene a noi in
appa-renza umile; ogni giorno discende dal seno del Padre sopra l’altare nelle mani del sacerdote. E come ai santi
apostoli apparve in vera carne, così ora si mostra a noi nel pane consacrato; e come essi con lo sguardo fisico vedevano solo la sua carne ma, contemplandolo con gli occhi della fede, credevano che egli era Dio, così anche noi,
vedendo pane e vino con gli occhi del corpo, vediamo e fermamente crediamo che il suo santissimo corpo e sangue sono vivi e veri. E in tale maniera il Signore è sempre presente con i suoi fedeli così come egli dice: Ecco, io sono con voi sino alla fine del mondo».
Brani di riferimento per l’
l’approfondimento personale
Dalla Bibbia: Il ripudio: Dt 24,1; Mt 5,31; 19,3-9. // Essere giusti: Gn 15,4-6; Sir 44,17. // Gli annunci di nascita: Gn 16,7-13; 17,1-19; 18,215; Gdc 13,3-22; Lc 1,11-20.26-37. // Il sogno: Gn 20,3; 28,12; 31,11; 37,5ss.; 41,25; Nm 12,6; Gb 33,14-15; Mt 2,13.19-21.22. Cf. anche Mt
27,19. // Letture consigliate: S. FAUSTI, Una comunità legge il Vangelo di Matteo, EDB 1998, p 17-21.. // A. POPPI, Sinossi dei quattro Vangeli.
Introduzione e commento, EMP 1994, pp.63-66. // I quattro vangeli commentati. Strumento di lavoro biblico-liturgico, ElleDiCi 1995, pp.4348. // A. BELLO, La carezza di Dio. Lettera a Giuseppe, La Meridiana 2009, pp. 32. // J. LYNCH, Padre sposo amico. Meditazioni su san Giuseppe, Effatà 2004.
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