Trasferimento di dati - Mondadori Informatica

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Trasferimento di dati - Mondadori Informatica
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La Patente Europea del computer Office 2007 Syllabus 5.0 Guida completa
Possibili aree di utilizzo dell’Extranet sono:
• vendite (cliente - fornitore);
• produzione (fabbrica - fornitori);
• trasporti (collegamenti tra varie imprese di trasporto);
• trasferimenti di pratiche (tra enti diversi della pubblica amministrazione);
• banche (sistema di pagamenti interbancario).
L’utilizzo di Internet come rete di comunicazione aziendale o come rete per connettere interlocutori particolari pone il problema di proteggere i dati aziendali da accessi
indesiderati.
Il firewall, letteralmente porta tagliafuoco, è un sistema software, talvolta installato su
hardware dedicato, che controlla il traffico tra Internet e i sistemi privati sia in ingresso
sia in uscita, permettendo agli utenti l’accesso ai soli servizi e informazioni a cui sono
abilitati.
Trasferimento di dati
Upload e download
1.3.2.1
1.3.2.2
Quando un client si collega alla rete può utilizzare le funzioni di un server per:
• inviare file (caricamento verso la rete, upload);
• ricevere file (scaricamento dalla rete, download).
Non viene considerata azione di upload l’invio di una richiesta di ricevere un file.
Pertanto nella navigazione in Internet vengono svolte esclusivamente operazioni di
download, mentre nel servizio di posta elettronica vengono effettuate operazioni di
upload e download.
Come mezzo di comunicazione possono essere utilizzate tecnologie diverse. Nella scelta
del mezzo da utilizzare giocano un ruolo fondamentale da una parte il costo e dall’altra
le prestazioni, ossia in quanto tempo riesco a ricevere le informazioni volute. Qualsiasi
sia il tipo di trasmissione utilizzato, le prestazioni della trasmissione sono date dalla
sua velocità, che rappresenta la quantità di informazioni digitali trasmessa nell’unità
di tempo.
L’unità di misura utilizzata è il bps (numero di bit per secondo), e i suoi multipli Kbps
(kilobit per secondo) e Mbps (megabit per secondo). La velocità di trasmissione viene
chiamata anche larghezza di banda, in quanto misura la portata del canale di trasmissione,
ossia il numero di bit che possono essere trasmessi nell’unità di tempo.
Più alta è la larghezza di banda, minore è il tempo richiesto per inviare e ricevere un
messaggio. Tale parametro è importante per garantire buoni tempi di risposta, anche
nel caso di trasmissione di messaggi multimediali.
La trasmissione di dati multimediali, e in particolare di immagini, filmati, suoni, implica
il trasferimento di grandi quantità di bit; per avere tempi di risposta contenuti, in questo caso sono necessarie linee caratterizzate da elevate capacità di trasmissione, linee a
larga banda. Le trasmissioni multimediali sono caratterizzate da un elevato consumo
di banda di tali linee.
Tipi di connessione a Internet
1.3.2.3
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Le velocità operative sulle reti geografiche sono molto più basse di quelle disponibili
sulle reti locali. La velocità è condizionata dalle caratteristiche e della linea.
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Concetti di base della Tecnologia dell’Informazione - MODULO 1
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La linea telefonica tradizionale, di tipo analogico, permette la trasmissione a 56 Kbps
in download e 48 Kbps in upload.
Un primo incremento di velocità si ha nel passaggio alla linea digitale ISDN (Integrated
Services Digital Network), che permette di arrivare a 128 Kbps (utilizzando un doppio
canale di 64 Kbps).
Il vero salto tecnologico, che permette la trasmissione di archivi elettronici multimediali,
si ha con l’utilizzo della tecnologia ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line); si
parla in questo caso di trasmissione a banda larga. Si tratta di trasmissione digitale, con
velocità asimmetriche in download (più alta) e in upload (minore).
Esistono a livello internazionale più standard trasmissivi, con velocità diverse.
Una tipica velocità di trasmissione ADSL prevede 8 Mbps in download e 1 Mbps
in upload, mentre attualmente si possono raggiungere velocità rispettivamente di
24 Mbps e 3,5 Mbps. L’asimmetria di velocità nelle due direzioni si basa sul fatto che in
una tipica applicazione in Internet la quantità di dati trasmessa dall’utente è molto inferiore a quella ricevuta. Per esempio, con un semplice breve comando si può richiedere
l’apertura di una pagina Web, contenente testo, immagini, filmati, suoni.
Mezzi di connessione
1.3.2.4
1.3.2.5
Nei punti precedenti sono stati analizzati i sistemi di trasmissione disponibili sulle
normali reti telefonia/dati, a cui ci si può connettere tramite le aziende telefoniche,
che forniscono tali servizi.
Ci si può collegare a Internet anche dai telefoni cellulari e palmari, utilizzando per
esempio il protocollo WAP (Wireless Application Protocol). I terminali WAP utilizzano, per la navigazione in rete, speciali browser, che funzionano con una limitata quantità
di memoria e con una connessione a banda stretta come nelle reti cellulari.
Un altro tipo di connessione può essere realizzato con i cavi in fibra ottica, presenti in
alcune aree urbane a elevato traffico telefonia/dati.
In fase di grande espansione è il collegamento di tipo wireless, senza fili, grazie anche
alla continua riduzione di costi di questa tecnologia. Il suo utilizzo va dalle singole
abitazioni, a reti locali aperte a utenti dotati di un personal computer portatile, come
quelle delle università nelle quali viene fornito questo servizio per gli studenti.
Le reti wireless sono inoltre utilizzate per la trasmissione in aree geografiche a bassa densità abitativa, nelle quali risulterebbe antieconomica la stesura dei cavi tradizionali.
Infine, con personal computer portatili il sistema di comunicazione utilizzato può essere
quello via satellite, che garantisce una copertura globale di aree geografiche non servite
dalle aziende telefoniche.
Come si è visto in precedenza la trasmissione in banda larga presenta una serie di
vantaggi:
• permette di trasmettere in poco tempo grandi quantità di dati, quali quelli
necessari nelle applicazioni multimediali;
• il collegamento è tenuto sempre attivo, per cui si accede velocemente alle varie
applicazioni in rete;
• normalmente il servizio viene pagato con un canone di abbonamento e non in
funzione del tempo di utilizzo o della quantità di dati trasmessa.
Lo svantaggio di questo tipo di reti è che il percorso dall’utente all’Internet Provider è
fisso, per cui diventa più facile che le comunicazioni possano essere intercettate.
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Uso del computer e gestione dei file Windows - MODULO 2
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Effettua la scelta in base alle tue esigenze; a questo punto ti viene richiesto di eseguire
la selezione relativa all’elemento da copiare.
Tale elemento viene presentato all’interno dell’applicazione Strumento di cattura, pronto per essere salvato.
A tal fine procedi selezionando la voce Salva con nome dal menu File.
Uso delle icone
Tipi di icone
2.1.3.1
Le immagini piccole che si trovano sul desktop vengono chiamate icone. Le icone
permettono di aprire velocemente file, cartelle o programmi.
Ciascuna icona identifica un oggetto che può essere un file, un programma, una cartella,
la stampante o il Cestino dei rifiuti. La figura 2.9 mostra alcune di queste icone. Mentre
le icone relative agli ultimi tre elementi sono facilmente individuabili, quelle relative a file
e programmi possono risultare meno immediate. Ciascuna applicazione infatti usa una
propria icona, che accompagna anche i documenti creati con essa. Facilmente, comunque,
le icone relative ai programmi che userai più spesso ti diventeranno familiari.
Figura 2.9
Tipiche icone che puoi trovare sul desktop
Gestire le icone
2.1.3.2
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Per selezionare un’icona sul desktop, sposta il mouse su di essa. Appare un riquadro
(detto tooltip) contenente un suggerimento riportante informazioni relative al programma, al file, all’oggetto cui fa riferimento.
Fai clic con il pulsante sinistro del mouse. L’icona assume un colore diverso, a indicare
che è selezionata. Per selezionare più icone presenti sul desktop:
• se sono contigue, fai clic sulla prima icona, quindi tenendo premuto il tasto
Maiusc fai nuovamente clic sull’ultima;
oppure:
• fai clic con il mouse in un punto esterno a tutte le icone che desideri selezionare, quindi tenendolo premuto disegna un rettangolo in modo tale che al
suo interno rientrino quelle che vuoi selezionare; nel momento in cui rilasci il
mouse le icone risulteranno selezionate;
• se non sono contigue, fai clic sulla prima icona, quindi tenendo premuto il
tasto Ctrl fai clic su tutte le altre.
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Per spostare le icone (una o più), dopo averle selezionate, tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse, trascinale (operazione chiamata Drag) nella nuova posizione,
quindi rilascia il pulsante del mouse non appena raggiunta la posizione che desideri
(operazione chiamata Drop).
Se l’icona (o le icone) non mantengono esattamente la posizione in cui hai rilasciato il
pulsante, significa che è attiva la funzione di disposizione automatica. Per disattivarla:
• premi il pulsante destro del mouse in qualsiasi area vuota del desktop;
• seleziona Disposizione automatica dal sottomenu Visualizza: il segno di spunta
sparisce a indicare che la voce è stata disabilitata, pertanto puoi spostare le
icone come desideri.
2.1.3.3
Per lavorare in modo efficiente puoi aggiungere sul desktop collegamenti a file, cartelle
e programmi da te usati più di frequente.
Un collegamento è un puntatore a un elemento, facendo doppio clic sul quale si apre
immediatamente l’elemento (programma, documento o cartella) a cui fa riferimento.
Per creare un collegamento a un file o a una cartella, procedi come segue:
• scegli la cartella (o il file) attraverso Risorse del computer (vedi a riguardo
il punto 2.2.1.1), e selezionala con il pulsante destro del mouse: trascinala in
un’area vuota del desktop;
• nel menu di scelta rapida che viene così visualizzato, scegli Crea collegamento;
• sul desktop viene visualizzata l’icona di collegamento a tale cartella.
In maniera ancora più rapida:
• scegli la cartella (o il file) attraverso Risorse del computer;
• premi il pulsante destro del mouse;
• dal sottomenu di scelta rapida che compare scegli la voce Invia a quindi Desktop (crea collegamento).
Per creare un collegamento a un programma, il procedimento è analogo:
• scegli il programma a partire dal menu Start e selezionalo con il pulsante destro
del mouse: trascinalo in un’area vuota del desktop;
• nel menu di scelta rapida che viene così visualizzato, scegli Crea collegamento.
Sul desktop viene visualizzata l’icona di collegamento a tale programma. Dopo che hai
inserito un collegamento sul desktop, non dovrai più sfogliare Risorse del computer
per cercare il file o la cartella.
Creando molte icone di collegamento il desktop può risultare affollato. Puoi organizzare
le icone in base al nome, al tipo, alle dimensioni, o alla data premendo il pulsante destro
del mouse sul desktop. Dal menu di scelta rapida così richiamato, seleziona Ordina
per, quindi scegli la disposizione che desideri venga applicata.
Per rimuovere i collegamenti basta spostarli sul Cestino o premere Canc dopo averli
selezionati, o ancora scegli Elimina dal menu che si apre premendo il pulsante destro
del mouse su di essi.
Utilizzo delle icone
2.1.3.4
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Creare dei collegamenti (visualizzati con icone) sul desktop secondo la procedura vista
al punto precedente, porta il vantaggio di non dover più andare a cercare il file, la
cartella o l’applicazione, al fine di accedervi. Infatti basterà fare doppio clic sull’icona
che rappresenta l’elemento da aprire: Windows ha già il riferimento dove si trova il file
o la cartella o l’applicazione, pertanto procede nell’immediato alla loro apertura.
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Elaborazione testi Word - MODULO 3
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Elenchi numerati e puntati
3.3.2.9
Elenco
puntato
Elenco
numerato
In alcuni casi potrebbe presentarsi l’esigenza di ricorrere a elenchi. Word consente di
crearne facilmente di due tipi: numerato e puntato.
Per inserire un elenco procedi nel modo seguente:
• fai clic sul pulsante Elenco puntato (o sul pulsante Elenco numerato) sulla
barra multifunzione nel gruppo Paragrafo della scheda Home;
• all’inizio del paragrafo compare un punto (o il numero 1) e il cursore è spostato
sulla destra in corrispondenza della posizione a partire dalla quale comparirà
il testo della prima voce;
• premendo il tasto Invio sulla nuova riga viene inserito automaticamente un
punto (o il numero progressivo).
Se desideri scegliere il tipo di punteggiatura o numerazione che caratterizza ciascuna
voce dell’elenco, premi la freccia rivolta verso il basso che affianca i pulsanti Elenco
Puntato ed Elenco Numerato. In tal modo viene aperto un menu che propone alcuni
modelli tra cui puoi scegliere. Se tra questi non ci fosse quello che fa al caso tuo scegli
la voce Definisci nuovo Punto elenco per gli elenchi puntati, Definisci nuovo formato
numero per gli elenchi numerati.
Nel caso di un punto elenco si apre la finestra mostrata in figura 3.20.
Premi il pulsante Simbolo se desideri che ciascuna voce venga contrassegnata da un
carattere particolare, per il quale puoi anche definire la formattazione premendo il
pulsante Carattere presente sulla stessa finestra.
Se invece preferisci che ciascuna voce venga individuata da una immagine, premi il
pulsante Immagine. Dalla finestra di dialogo che si apre fai clic sull’anteprima dell’immagine che desideri per il tuo elenco. Qualora volessi usufruire di una tua immagine,
premi il pulsante Importa. Seleziona il file rappresentante tale immagini quindi conferma premendo il pulsante Aggiungi. Così facendo ritroverai la tua immagine tra quelle
proposte in anteprima dalla finestra. Selezionala quindi premi OK per confermare la
tua scelta, e premi ancora OK per chiudere la finestra Definisci nuovo punto elenco.
Figura 3.20
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Finestra di dialogo Definisci nuovo punto elenco
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Nel caso di un elenco numerato si apre la finestra mostrata in figura 3.21.
Dal menu Stile Numero, seleziona lo stile di numerazione da applicare all’elenco. Per
intervenire sul formato dei numeri premi il pulsante Carattere.
Definisci il tipo di allineamento scegliendolo dall’omonimo menu.
Se desideri che venga iniziato automaticamente un elenco puntato o un elenco numerato ogniqualvolta digiti un asterisco o un numero seguito da un punto all’inizio di
una riga:
• dal menu relativo al pulsante di Office premi il pulsante Opzioni di Word;
• nella finestra di dialogo che si apre seleziona, nell’area laterale sinistra, la voce
Strumenti di correzione;
• premi il pulsante Opzioni correzione Automatica nell’omonimo riquadro;
• nella finestra di dialogo che si apre fai clic sulla scheda Formattazione automatica durante digitazione;
• nella sezione Applica durante la digitazione, seleziona la casella Elenchi puntati
automatici.
Figura 3.21
Finestra Elenchi puntati e numerati
Per rimuovere la formattazione di un elenco, seleziona tutte le voci che lo costituiscono,
quindi fai clic sui pulsanti Elenco puntato o Elenco numerato, a seconda che si tratti
rispettivamente di un elenco puntato o un elenco numerato, che ovviamente appaiono
evidenziati. L’elenco sparisce e viene trasformato in una serie di paragrafi.
L’opzione di elenco numerato o puntato può anche essere applicata a testi già scritti:
semplicemente seleziona la parte di testo e attiva il comando mediante i relativi pulsanti.
Ciascun paragrafo verrà trasformato in una voce dell’elenco preceduta pertanto da un
simbolo o da un numero a seconda del tipo di elenco scelto.
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Tenendo premuto il tasto Ctrl è possibile mantenere selezionato un gruppo di celle e
selezionarne delle altre non adiacenti.
Per selezionare un intero foglio di lavoro premi il pulsante in alto a sinistra, situato
all’incrocio tra le intestazioni di riga e di colonna, come mostrato in figura 4.8.
Figura 4.8
Pulsante per la selezione dell’intero foglio di lavoro
Modificare i dati
Modificare il contenuto di una cella
4.2.2.1
Per aggiungere contenuto a una cella, fai doppio clic al suo interno, in modo da far
comparire la barra verticale lampeggiante che ti indica il punto di inserimento.
Sulla barra di stato compare la voce Modifica, in sostituzione della modalità Pronto.
Posiziona il puntatore del mouse nel punto in cui desideri inserire il nuovo testo, quindi
comincia a digitare. Al termine premi Invio.
Se invece di aggiungere contenuto a una cella, il tuo obiettivo è quello di sostituirlo
interamente, seleziona la cella con un clic, quindi inizia a digitare. Il vecchio testo
scompare per lasciare il posto ai nuovi caratteri. Anche in questo caso premi Invio al
termine del processo di digitazione.
Usare i comandi “Annulla “ e “Ripristina”
4.2.2.2
Annulla
Ripristina
Se esegui una o più operazioni sbagliate, che possono riguardare sia modifiche di digitazione sia di formattazione, puoi annullarla/e premendo il pulsante Annulla presente
sulla Barra di accesso rapido. Premendo la freccetta presente sul pulsante Annulla, si
apre un menu con l’elenco di tutte le ultime operazioni che hai compiuto: seleziona
quelle che desideri annullare e fai clic. Un commento alla base dell’elenco mostra il
numero di azioni che verranno annullate.
Un altro comando di cui puoi servirti è Ripristina, con il quale puoi ripristinare le modifiche precedentemente annullate. A tal fine hai a disposizione il pulsante Ripristina
sulla Barra di accesso rapido.
Come nel caso del comando Annulla puoi ripristinare più operazioni annullate. Premendo la freccetta presente sul pulsante Ripristina, si apre un menu con l’elenco di tutte le ultime operazioni che hai annullato: seleziona quelle che desideri ripristinare. Un
commento alla base dell’elenco mostra il numero di azioni che verranno ripristinate.
Usare il comando di ricerca
4.2.2.3
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L’importanza del comando Trova appare evidente se si tiene presente che la matrice
di ogni foglio è formata da 4,3 miliardi di celle. Risulta pertanto utile disporre di un
comando per trovare un particolare contenuto di una cella.
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Foglio elettronico Excel - MODULO 4
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Per far questo segui la procedura qui riportata:
• seleziona l’intervallo di celle in cui desideri effettuare la ricerca; per effettuare
la ricerca nell’intero foglio, fai clic su una cella qualsiasi;
• nella scheda Home, gruppo Modifica, fai clic sulla freccia del pulsante Trova
e seleziona;
• fai clic su Trova;
• si apre la finestra di dialogo Trova e sostituisci (vedi figura 4.9);
• nella scheda Trova, nell’omonima casella, immetti il testo o i numeri da cercare;
• premi il pulsante Opzioni se desideri avere un maggior controllo sulle modalità
di ricerca. Si allarga la finestra per presentare le seguenti caselle:
• seleziona l’opzione Maiuscole/minuscole: per trovare solo le occorrenze
in cui la combinazione di maiuscole e minuscole corrisponde esattamente
al testo digitato nella casella Trova;
• seleziona l’opzione Confronta intero contenuto della cella, per eseguire
la ricerca ottenendo una corrispondenza esatta e completa per i caratteri
specificati nella casella Trova;
• la casella In permette di indicare dove deve avvenire la ricerca, in altre
parole nel solo foglio nel quale sei posizionato oppure in tutti i fogli che
costituiscono la cartella di lavoro;
• la casella Cerca consente di definire come deve procedere la ricerca:
• selezionando Per righe Excel cerca all’interno del foglio di lavoro
orizzontalmente, riga per riga, iniziando dalla cella selezionata;
• selezionando Per colonne la ricerca viene eseguita colonna per colonna;
• la casella Cerca in permette di dichiarare il tipo di informazioni da cercare,
che può essere formula, valore o commento:
• quando selezioni Formule, Excel cerca nelle formule contenute nelle
celle del foglio di lavoro;
• quando selezioni Valori, cerca nei risultati visualizzati delle formule
nel foglio di lavoro;
• quando selezione Commenti esamina tutti i testi collegati come commenti a una cella;
• fai clic sul pulsante Opzioni per tornare alla finestra Trova;
• una volta terminata l’impostazione dei parametri di ricerca premi il pulsante:
• Trova tutti se desideri che venga mostrato un elenco di tutte le celle contenenti l’elemento richiesto;
• Trova successivo per evidenziare la cella successiva rispetto alla posizione
in cui ti trovi, contenente l’informazione desiderata;
• fai clic sul pulsante Chiudi quando hai terminato la ricerca.
Figura 4.9
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Scheda Trova della finestra di dialogo Trova e sostituisci
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Basi di dati Access - MODULO 5
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L’associazione a indice complica la struttura del database, per cui devi valutare campo
per campo quali associare a indice e quali invece no.
Oltre all’associazione a indice, devi scegliere se il campo può avere valori ripetuti o no.
Nel caso di un campo utilizzato come chiave di ricerca primaria, l’opzione che non
prevede duplicati viene selezionata automaticamente dal sistema e non può essere
modificata.
Relazioni
Significato delle relazioni
5.1.3.1
Il database relazionale si presenta all’utente come un insieme di tabelle correlate mediante relazioni tra campi (vedi figura 5.2). Negli schemi delle tabelle, le chiavi di
ricerca primarie sono evidenziate attraverso la rappresentazione di una chiave.
Figura 5.2
Esempio di relazione fra tabelle
Le relazioni consentono di costruire insiemi di dati (record logici), aggregando campi
appartenenti a tabelle diverse. Il database della rubrica telefonica, preso come esempio,
può essere ampliato mediante una seconda tabella; a quella già descritta Interlocutori si
aggiunge una nuova tabella Aziende. Tale suddivisione risulta utile nell’ipotesi che possano esserci più interlocutori appartenenti alla stessa azienda. Questa nuova struttura
ti permette di inserire i dati relativi all’azienda una sola volta per tutti gli interlocutori
e di richiamare i dati delle aziende mediante la relazione fra le due tabelle. In questo
modo eviti di ripetere più volte gli stessi dati all’interno del database, operazione che
sarebbe indispensabile se esistesse una sola tabella Interlocutori. Le ridondanze non
solo rappresentano un onere di registrazione aggiuntivo, ma costituiscono anche un
problema ulteriore per eventuali aggiornamenti.
In termini generali, sono possibili tre diversi tipi di relazione:
• relazione uno a uno, a un record di una tabella corrisponde, al massimo, un
solo record di un’altra tabella;
• relazione uno a molti, a un record di una tabella corrispondono più record di
un’altra tabella, non è vero il contrario;
• relazione molti a molti, a un record della prima tabella corrispondono più
record della seconda tabella ed è vero il contrario.
La relazione uno a uno non è strettamente indispensabile, perché i dati della seconda
tabella potrebbero essere inseriti, senza problemi, nella prima tabella. Questa relazione
può risultare però utile, quando devi gestire dati particolari per un numero limitato di
record o dati che hanno una rilevanza limitata nel tempo.
La relazione uno a molti, invece, come è già stato illustrato nell’esempio precedente,
permette di risolvere i problemi di ridondanza di dati.
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La Patente Europea del computer Office 2007 Syllabus 5.0 Guida completa
5.1.3.2
5.1.3.3
Sarebbe invece necessaria una relazione molti a molti nel caso un interlocutore fosse
consulente per più aziende e che ogni azienda avesse più consulenti.
Per rappresentare una relazione molti a molti è necessario creare una terza tabella, in
genere denominata tabella di collegamento, che serve a suddividere la relazione molti
a molti in due relazioni uno a molti. Nella terza tabella viene inserita la chiave primaria
di ognuna delle tabelle, registrando così ogni occorrenza o istanza della relazione.
Le relazioni molti a molti sono trattate nel modulo ECDL Basi di dati Avanzato.
Come puoi vedere dalla figura precedente, la relazione viene costruita legando un
campo univoco di una tabella (per esempio, la chiave di ricerca primaria Azienda della
tabella Aziende della figura 5.2) con un campo di un’altra tabella (nell’esempio il campo
Azienda della tabella Interlocutori). Il record logico viene costruito associando il record
della prima tabella con tutti i record della seconda tabella che hanno lo stesso valore nel
campo Azienda. Per esempio associo i dati del record della tabella Aziende che ha nel
campo Azienda il dato “Mondadori”, con i dati dei record della tabella Interlocutori,
che hanno nel campo Azienda lo stesso dato.
Quando generi delle relazioni è tuo interesse che venga mantenuta l’integrità delle relazioni stesse. Per esempio potresti avere la necessità di impedire che venga registrato
un interlocutore di un’azienda che non è ancora stata inserita in archivio, o che venga
cancellata un’azienda con agganciati una serie di interlocutori.
Puoi attivare questa serie di controlli indicando al sistema di mantenere l’integrità referenziale. Fai comunque attenzione che questi controlli salvaguardano il tuo database
da una serie di inconvenienti, ma ti impongono dei vincoli che potrebbero mettere in
difficoltà la gestione del sistema. È quindi opportuno progettare attentamente sia le
relazioni fra tabelle, sia i controlli su di esse, al fine di ottenere un database efficiente
e versatile.
L’integrità referenziale è un sistema di regole utilizzate a tale scopo: controlla che le
relazioni tra i record delle tabelle correlate siano valide e impedisce l’eliminazione o la
modifica dei dati coinvolti nella relazione.
Puoi impostare l’integrità referenziale quando vengono soddisfatte tutte le seguenti
condizioni:
• il campo corrispondente della tabella primaria è una chiave primaria o dispone
di un indice univoco;
• i campi correlati contengono lo stesso tipo di dati, salvo quando:
• un campo Contatore può essere correlato a un campo Numerico la cui
proprietà Dimensione campo sia impostata a Intero lungo;
• un campo Contatore la cui proprietà Dimensione campo sia impostata a
ID replica, può essere correlato a un campo Numerico la cui proprietà
Dimensione campo sia anch’essa impostata a ID replica;
• entrambe le tabelle appartengono allo stesso database di Microsoft Access.
Operatività
Progettazione, creazione, gestione
5.1.4.1
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Un database Ordini, come quello riportato in figura 5.3, ha una struttura molto semplice ed è costituito da tre tabelle.
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Strumenti di presentazione PowerPoint - MODULO 6
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Tabelle
Diapositive con tabelle
6.3.4.1
6.3.4.2
6.3.4.3
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Per creare una diapositiva con tabella puoi scegliere un qualsiasi layout tra quelli disponibili che prevedono l’inserimento di contenuto all’interno di una diapositiva.
Tale layout propone 6 icone, ciascuno preposta all’inserimento di un particolare oggetto, tra cui appunto, una tabella.
L’icona a essa relativa è la prima in alto a sinistra.
Fai clic su di essa per dare inizio al processo di creazione della tabella.
Nella finestra di dialogo che si apre inserisci il numero di righe e di colonne di cui pensi
aver bisogno (numero comunque modificabile anche successivamente).
Premi OK: la tabella risulta ora inserita nella diapositiva.
Dopo aver creato una tabella, puoi inserire il testo procedendo cella per cella. Per
spostare il punto di inserimento nella cella all’interno della quale desideri inserire il
testo, puoi usare uno dei seguenti metodi:
• fai clic nella cella, nella posizione in cui desideri posizionare il punto di inserimento;
• premi i tasti freccia; se la cella è vuota, il punto di inserimento si sposta nella
cella in alto, in basso a sinistra o a destra; se invece contiene testo, il punto
di inserimento si sposta a sinistra o a destra di un carattere o alla riga di testo
superiore o inferiore, a meno che il punto di inserimento non si trovi sul bordo
della cella;
• per aggiungere testo in una cella, puoi digitarlo: il testo viene inserito nella
cella a partire dal punto in cui ti posizioni con il mouse e il testo esistente viene
spostato in avanti;
• se desideri sovrascrivere un testo già presente all’interno di una cella di una
tabella, selezionalo, quindi comincia a digitare il nuovo testo.
Di una tabella puoi procedere alla selezione di una cella, di una colonna, di una riga
o dell’intera tabella, al fine di modificare alcune proprietà quali formati dei caratteri,
bordi, sfondo ecc. La procedura è molto semplice: dal menu Seleziona presente nel
gruppo Tabella della scheda contestuale Layout, fai clic sulla voce relativa all’elemento
che desideri selezionare.
La scelta prevede la selezione di:
• una colonna;
• una riga;
• l’intera tabella.
Per selezionare una colonna puoi anche posizionare il mouse in cima e fare clic quando
assume l’aspetto di una freccia rivolta verso il basso.
Per selezionare invece l’intera tabella puoi utilizzare il menu di scelta rapida, che compare premendo il pulsante destro del mouse su una qualsiasi area della tabella: tra le
voci che propone trovi il comando Seleziona tabella.
Una volta creata una tabella puoi intervenire in qualsiasi momento su di essa per aggiungere o eliminare righe e colonne, sulla base delle tue esigenze.
Per creare una nuova riga in fondo a una tabella:
• posiziona il punto di inserimento alla fine del testo dell’ultima cella in fondo
a destra e premi il tasto Tab.
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Puoi anche aggiungere righe in qualsiasi punto della tabella come segue:
• posiziona il punto di inserimento nella riga adiacente a quella che desideri
aggiungere;
• scegli Inserisci sopra o Inserisci sotto a seconda che la nuova riga debba
comparire rispettivamente sopra o sotto alla riga sulla quale sei posizionato
dal gruppo Righe e colonne della scheda contestuale Layout.
In maniera ancora più rapida, seleziona una riga e premi il pulsante destro del mouse:
il menu a tendina presenta il comando Inserisci che nel sottomenu riporta le 2 voci
Inserisci righe sopra e Inserisci righe sotto con il quale aggiungi rispettivamente una
riga sopra o sotto a quella selezionata.
Per aggiungere colonne:
• posiziona il punto di inserimento nella colonna che dovrà essere adiacente a
quella che desideri aggiungere;
• scegli Inserisci a sinistra o Inserisci a destra a seconda che la nuova colonna debba comparire rispettivamente a sinistra o a destra rispetto alla colonna sulla quale
sei posizionato dal gruppo Righe e colonne della scheda contestuale Layout.
Nel caso tu voglia inserire più righe o colonne in una sola operazione, seleziona un
numero di righe o colonne pari a quelle che desideri aggiungere prima di scegliere il
comando Inserisci che nel suo sottomenu riporta le due voci Inserisci righe sopra e
Inserisci righe sotto con i quali aggiungi rispettivamente una colonna a sinistra o a
destra rispetto a quella selezionata.
Nel caso in cui le righe e le colonne eccedano rispetto al numero che ti serve procedi
a eliminarle nella maniera che segue:
• seleziona la riga o la colonna da eliminare;
• scegli Elimina righe o Elimina colonne nel menu Elimina, posto sulla barra
multifunzione sempre nel gruppo Righe e colonne della scheda contestuale
Layout.
6.3.4.4
Un altro metodo per eliminare righe e colonne consiste nel selezionare una colonna o
una riga e premere il pulsante destro del mouse: il menu a tendina presenta il comando
Elimina colonne o Elimina righe con il quale elimini gli elementi selezionati.
Una delle caratteristiche che rende la tabella uno strumento di formattazione flessibile
è la possibilità di dimensionare righe, colonne e anche singole celle in maniera semplice
e immediata.
Per modificare l’altezza di una riga o la larghezza di una colonna procedi come segue:
• posiziona il puntatore sulla linea di confine tra la colonna (o la riga) da ridimensionare e la successiva (se è una colonna quella di destra, e se è una riga
quella sotto);
• quando il puntatore del mouse si trasforma in doppia freccia, fai clic e trascina
il bordo nella nuova posizione.
È possibile modificare la larghezza delle colonne e l’altezza delle righe anche intervenendo sulle caselle che trovi nel gruppo Dimensioni celle della scheda Layout.
Tra i vari comandi che PowerPoint mette a disposizione ne trovi alcuni utili per assegnare a tutte le righe e colonne di una tabella una stessa larghezza e altezza:
• seleziona la tabella;
• premi i pulsanti Distribuisci righe e Distribuisci colonne presenti nel gruppo
Dimensioni cella della scheda contestuale Layout.
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La Patente Europea del computer Office 2007 Syllabus 5.0 Guida completa
Cancellare i file Internet temporanei/cache
7.2.2.5
Ogni volta che ti colleghi a un sito Internet, il browser preleva automaticamente tutti gli
elementi che compongono le pagine visualizzate e li salva in una cartella temporanea,
in un’area di memorizzazione denominata cache.
Il quantitativo di spazio occupato su disco viene ripagato dalla maggiore velocità di
caricamento dei siti a cui accedi frequentemente. Infatti quando richiami un sito visitato
recentemente, se il browser trova la pagina e altri elementi che la costituiscono (come
per esempio immagini) nella cache, evita di chiederli al server e li preleva direttamente
dal tuo disco rigido, con notevole risparmio di tempo.
La presenza inoltre di un’area di memorizzazione temporanea ti permette l’esplorazione in modalità non in linea, o come si dice off-line. In questa modalità puoi leggere il
contenuto di una pagina Web anche quando il computer non è connesso a Internet.
per esempio puoi visualizzare pagine Web sul computer portatile, pur non disponendo
di una connessione alla rete o a Internet, o puoi leggere le pagine Web a casa, senza
tenere occupata la linea telefonica.
La capacità della cache destinata a ospitare le pagine Web consultate e i loro elementi
può essere gestita attraverso la finestra di dialogo Impostazioni. Nella finestra che compare seleziona Opzioni Internet dal menu Strumenti del browser e premi il pulsante
Impostazioni presente nell’area Cronologia esplorazioni.
Compare un’ulteriore finestra di dialogo (visualizzata in figura 7.15). In tale finestra
utilizza:
• la casella di testo Spazio su disco da utilizzare, per indicare la quantità di spazio
su disco da utilizzare per la cache;
• il pulsante Sposta cartella, per indicare una cartella diversa da quella predefinita (C:\Documents and Settings\NomeUtente\Impostazioni locali\Temporary
Internet Files) in cui memorizzare i file temporanei Internet;
• il pulsante Visualizza oggetti, per visualizzare i controlli ActiveX e gli applet
Java che sono stati scaricati sul computer durante la tua navigazione;
• il pulsante Visualizza file, per visualizzare i file contenuti nella cache. I file
potrebbero essere stati ordinati in base a uno dei campi: infatti facendo clic su
una delle intestazioni, i file vengono ordinati in base a quella intestazione. Tale
ordine può essere alfabetico, di tempo, a seconda del contenuto della colonna
selezionata. Puoi capire l’ordine dei messaggi analizzando le intestazioni delle
colonne: se c’è una freccia rivolta verso l’alto, accanto al nome della colonna
riportato sull’intestazione, i messaggi sono stati ordinati in modo crescente
secondo i criteri di tale colonna, se la freccia è rivolta verso il basso, lo sono
in modo decrescente. Per aprire o visualizzare uno degli elementi elencati, è
sufficiente fare clic sul relativo nome.
Al fine di evitare che il browser visualizzi pagine dal contenuto non aggiornato, indica,
attraverso quattro pulsanti di opzione, la frequenza con cui Internet Explorer deve
confrontare il contenuto di un sito con quello della cache al fine di aggiornarlo:
• All’apertura della pagina: specifica che, quando torni a una pagina visitata,
viene effettuato un controllo che verifica se tale pagina ha subìto modifiche
dall’ultima volta in cui è stata visualizzata. Se è stata modificata viene richiesta
la pagina aggiornata al server, in caso contrario viene visualizzata la pagina
presente nella cache, con riduzione dei tempi di attesa;
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Reti informatiche Internet Explorer e Windows Mail - MODULO 7
•
•
•
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All’avvio di Internet Explorer: le pagine vengono aggiornate ogni volta che
avvii Internet Explorer. Quest’opzione consente generalmente ottimi risultati.
I contenuti di una pagina, infatti, difficilmente cambiano durante una sessione
di Internet Explorer;
Automaticamente: indica che, quando torni a una pagina visitata in precedenza, non viene effettuato alcun controllo che verifica se tale pagina ha subìto
modifiche dopo l’ultima visualizzazione. Il controllo viene eseguito quando
richiami una pagina visitata in una sessione precedente o in data diversa da
quella attuale. Anche se è selezionata questa opzione, per visualizzare la versione più aggiornata di una pagina, seleziona il pulsante Aggiorna sulla barra
degli strumenti Standard, dopo averla visualizzata nel browser;
Mai: Indica che, quando torni a una pagina già visualizzata in precedenza,
Internet Explorer non deve mai controllare se la pagina ha subìto modifiche,
a meno che tu faccia clic sul pulsante Aggiorna sulla barra degli strumenti
Pulsanti standard.
Una volta definite le tue scelte relative alla cache in questa finestra, premi OK per
tornare alla finestra di dialogo Opzioni Internet.
Figura 7.15
Finestra di dialogo Impostazioni file temporanei e cronologia
Dalla finestra Opzioni Internet puoi agire ulteriormente sulla cache andando a eliminare tutti i file presenti al suo interno, allo scopo di liberare spazio su disco:
• fai clic sul pulsante Elimina;
• nella finestra di dialogo che compare premi il pulsante Elimina file;
• conferma l’operazione premendo il pulsante Si nella finestra di dialogo che
compare.
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