Consulta la rivista L`Allevatore Cremonese

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Consulta la rivista L`Allevatore Cremonese
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:47 Pagina 1
Trimestrale
tecnico-economico
dell’Associazione
Provinciale Allevatori
Anno XXII - N. 3/2014
Tiratura 4.000 copie - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - DCB Cremona
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sommario
sommario
Editoriale
Eccoci alla Fiera Internazionale del Bovino da latte
Cremona 2014
7
In copertina:
cavalli, asino, vacca,
maiale, gallo e coniglio
Riccardo Crotti
Attualità in Fiera
Planimetria della Fiera
Programma convegni 2014
5
10
Attualità APA
Come iscriversi al Servizio Diagnosi Precoce
di Gravidanza
Il sito dell’APA di Cremona si rinnova:
diventa “Responsive”!
Pradazzo Holstein. Partecipare alle Mostre
con sacrificio e tanta passione
8
42
Trimestrale tecnico-economico
a distribuzione gratuita
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Planimetria della Fiera
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Editoriale
Eccoci alla Fiera
Internazionale del
Bovino da latte
Cremona 2014
Il presidente dell’APA di Cremona
dr. Riccardo Crotti
N. 3 OTTOBRE 2014
7
Diamo il benvenuto alla 69ª edizione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte a
Cremona, che si svolgerà da mercoledì 22 a sabato 25 ottobre e che metterà in evidenza, come sempre, le eccellenze non solo di Cremona, ma di tutto il territorio italiano e di
altri Paesi. La manifestazione è un punto di riferimento per l’allevamento, l’agricoltura, gli
operatori e gli addetti ai lavori e rappresenta uno dei più importanti appuntamenti al mondo
per il nostro settore. Durante la manifestazione si parlerà non solo di bovini da latte, da carne, di suini, di polli e di conigli, ma anche di tutte le problematiche legate alla zootecnia e
all’agricoltura attraverso la ricca convegnistica che la manifestazione da sempre offre.
Sarà una vetrina anche per l’innovazione tecnologica e un palco dal quale affrontare i problemi degli allevamenti per programmarne il futuro.
La fiera internazionale del bovino da latte proverà ad anticipare gli scenari che si presenteranno nel 2015 con la fine delle quote latte.
L’amara considerazione, fatta da più parti, circa il fatto che i bilanci degli allevatori virino
tutti verso il rosso deriva dalla lucida consapevolezza che la produzione di latte e carne negli ultimi tempi non ha dato grandi margini economici. Il nodo più difficile da sciogliere è, e
rimane, quello della redditività degli allevamenti; anche perché quando nel 2015 si dirà addio alle quote latte, si assisterà contestualmente ad una ovvia volatilità del prezzo del latte
e dei prodotti lattiero-caseari, già percepita in questi periodi.
Le stalle italiane si dovranno misurare a livello globale e in presenza di prezzi esteri vantaggiosi; conseguentemente i nostri allevamenti potrebbero ritrovarsi penalizzati. Quali rimedi
si possono adottare? La risposta è indubbiamente difficile. Sicuramente l’aggregazione di noi
allevatori e l’organizzazione delle filiere per ottenere una maggiore forza contrattuale dei produttori, come l’innovazione, possono rappresentare strumenti utili per poter affrontare le suddette problematiche.
Un ulteriore aggravio dei bilanci lo assesta la questione dei premi PAC. Il lavoro dell’allevatore è oggi più che mai un lavoro difficile e complicato, è innegabile! Esiste però una grande certezza e cioè che la popolazione mondiale, in continuo aumento, ha bisogno di cibo;
l’evento EXPO di Milano 2015, dal titolo “Sfamare il pianeta”, attesta l’importanza degli allevatori e degli agricoltori in generale, che sono appunto le mani che portano il cibo all’umanità.
Approfittare di questa contingenza propizia sarà l’ennesima sfida cui noi allevatori saremo
chiamati a rispondere.
Auguriamo, dunque, alla manifestazione la consueta e consolidata piena riuscita, come dimostrano i numeri delle passate edizioni, e rivolgiamo un ringraziamento per l’enorme mole
di lavoro agli organizzatori.
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Attualità APA
N. 3 OTTOBRE 2014
8
Il laboratorio ARAL comunica che è possibile effettuare le nuove analisi per le diagnosi di gravidanza a 35 giorni dalla fecondazione delle bovine. Il
test viene effettuato sugli
stessi campioni di latte prelevati durante i controlli
funzionali. L’attendibilità riscontrata del test è pari al
99% con tempi di risposta
sull’esito di 1 o 2 giorni lavorativi. Gli esiti vengono comunicati all’allevatore tramite fax o mail.
Il test può essere molto
utile agli allevamenti che, di
prassi, effettuano il ricontrollo delle gravidanze dopo
l’esplorazione effettuata dal
medico veterinario.
Per iscriversi al Servizio è
necessario collegarsi al sito www.apa.cr.it e cliccare
sul link indicato dalla freccia arancio.
Come iscriversi al
Servizio Diagnosi
Precoce di Gravidanza
Allevatore 3-2014 17/10/14 18:08 Pagina 9
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Attualità in Fiera
N. 3 OTTOBRE 2014
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MERCOLEDÌ 22 OTTOBRE 2014
Ore 9,30 Sala Amati
Convegno
Futuro dell’allevamento da latte in Val
Padana
Organizzazione: Accademia dei Georgofili
- Sezione Nord Est
Programma
Aspetti economici e prospettive del comparto lattiero
Dario Casati, Università degli Studi di Milano
Problematiche dell’allevamento (genetica, alimentazione, sistemi foraggeri)
Gianfranco Piva, Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza.
Strutture, ambienti di allevamento, automazione, software di gestione, problematiche della gestione degli effluenti,
Franco Sangiorgi e Giorgio Provolo,
Università degli Studi di Milano
Aspetti economici, tecnici e organizzativi dell’industria lattiero-casearia
Giorgio Giraffa, CRA Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura
Programma convegni 2014
con commenti introduttivi
(aggiornato al 14 ottobre 2014)
Ore 9,45 - 12,30 e 15,00-18,00
Sala Stradivari
Forum
IPF - International Poultry Forum (II ed.)
Organizzazione: Cremonafiere con il patrocinio di SIPA, Società Italiana di Patologia Aviare
Perché lo facciamo
Con la seconda edizione dell’IPF - International Poultry Forum, CremonaFiere
propone all’intero settore avicolo il proseguimento di un format seminariale e
scientifico che ha avuto ottimi riscontri durante l’edizione 2013.
Partendo dalla considerazione che l’ottimizzazione e l’interdipendenza di tutti i
fattori gestionali concorrono alla redditività dell’impresa avicola, durante IPF
2014 verranno approfondite le strategie
che comportano un minor utilizzo di antimicrobici tramite interventi vaccinali innovativi e attività tendenti al miglioramento del benessere degli animali in allevamento: attrezzature tecniche e best
practices gestionali a disposizione degli
allevatori e dei tecnici avicoli. Tecnici, professionisti e responsabili di istituzioni di
livello internazionale illustreranno - con
un taglio operativo - le migliori soluzioni
per continuare a garantire alta qualità alla produzione avicola in un contesto di
mercato in continua evoluzione.
Cremona,
22 – 25 ottobre 2014
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Allevatore 3-2014 17/10/14 16:59 Pagina 11
Ore 10.00 Sala Monteverdi
Convegno
Meat.it
La nuove opportunità e le limitazioni nel
settore dei derivati della carne suina ed
avicola
Organizzazione: Cremonafiere in collaborazione con AITA (Associazione Italiana Tecnologi Alimentari)
Perché lo facciamo
La sicurezza alimentare è uno dei fattori cardine nella produzione di carne,
in particolare suina ed avicola. Una sottovalutazione di questo aspetto sulla
redditività dell’allevamento può trasformarsi nell’inizio della crisi per
l’azienda.
Gli standard qualitativi italiani sono tra
i più alti al mondo e il controllo delle autorità è preciso e capillare: tuttavia l’intera filiera, a partire dagli allevatori, desidera che la qualità diventi un elemento
costante e distinguibile sino ai consumatori finali per consentire loro una scelta informata e consapevole.
Tra normative e “best practices” aziendali ecco un appuntamento per affrontare
ad ampio raggio le principali questioni relative all’allevamento ad alla trasformazione della carne suina e avicola.
Programma
Recenti importanti allerte igienico-sanitarie nel settore della carne fresca e
trasformata: quali i punti critici della filiera?
Stefano Bentley, Università degli Studi
di Parma
Rilevanza penale della presenza di batteri patogeni nelle carni avicole (fresche
e trasformate)
Afro Ambanelli, Avvocato in Parma
I controlli ufficiali nelle carni suine e avicole: luci ed ombre
Lucia De Castelli, Istituto Zooprofilattico
Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta
Problematiche di export legate alla
presenza di batteri patogeni in prodotti a base di carne: effetti della tecnologia
e nuove soluzioni analitiche
Enrico Novelli, Dip. di Biomedicina Comparata e Alimentazione, Università degli Studi di Padova
Angiolella Lombardi; Istituto per la Qualità e le Tecnologie Agroalimentari-Veneto Agricoltura, Thiene (VI)
Rassegna di metodi e soluzioni analitiche attuali per la valutazione dell’igiene e della contaminazione batterica della carne e dei suoi derivati
Giuseppe Comi, Dip. Scienze degli alimenti, Università degli Studi di Udine
Simone Stella, Dipartimento di Scienze
Veterinarie per la salute, la produzione
animale e la sicurezza alimentare, Università degli Studi di Milano
L’evento è rivolto a: allevatori suinicoli
e avicoli, veterinari, produttori e distributori di attrezzature per la lavorazione delle carni, tecnologi alimentari
11
N. 3 OTTOBRE 2014
Programma
Sessione 1. Le vaccinazioni nei confronti
di malattie batteriche in avicoltura ed
uso responsabile degli antimicrobici: una
possibile sinergia?
9,45-12,30
Introduzione:
Emilio Olzi, Comitato scientifico IPF
Vaccini stabulogeni in avicoltura: aspetti produttivi e informazioni generali sul
loro utilizzo
Guerino Lombardi, ISZLER - Brescia
Riduzione dell’uso di antimicrobici in Austria nei polli riproduttori
Peter Mitsch veterinario, membro del
Poultry Veterinary Study Group EU, Austria.
La prevenzione delle malattie ad eziologia
batterica nelle galline ovaiole attraverso l’uso di vaccini
Ian Rubinoff, DVM, MPH, Global Technical Services Veterinarian, Hy-Line International
L’utilizzo di vaccini stabulogeni nei confronti di malattie ad eziologia batterica
in avicoltura in Italia
Paola Massi, IZSLER - Brescia e Istituto Zooprofilattico Forlì
Risultati dell’uso dell’utilizzo in campo
del vaccino
Case history aziendali
Discussione e conclusioni
Emilio Olzi, Comitato scientifico IPF
Sessione 2. Miglioramenti strutturali e
tecnologici nell’allevamento. Influenza
sui risultati zootecnici e sull’uso di chemio-antibiotici
15,00-18,00
Saluti: Alessandro Scolari, Coordinatore del Comitato scientifico IPF
Nuove esperienze nei sistemi di ventilazione degli allevamenti avicoli
Mike Czarick University of Georgia (USA)
Benessere negli allevamenti broiler: aggiornamenti sull’applicazione del D.Lgs.
181/10
Leonardo James Vinco, responsabile Centro referenza Benessere in avicoltura,
ISZLER Brescia
Case report aziendali
Discussione finale
L’evento è rivolto a: allevatori avicoli, veterinari, produttori e distributori di attrezzature per l’avicoltura
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N. 3 OTTOBRE 2014
12
Ore 10.00 Area Forum Italpig
Workshop
Biogas zootecnico
Proposta per un nuovo sistema di incentivazione
Organizzazione: AIEL - Associazione Italiana Energie AgroForestali
Il Workshop si rivolge ad allevatori interessati a realizzare impianti di biogas zootecnico, cioè alimentati pressoché esclusivamente con effluenti di allevamento.
Il Workshop si propone di illustrare quali sono le prospettive per investire in impianti di biogas zootecnico di piccola taglia. Ciò alla luce sia della norma incentivante attuale, sia di una nuovo sistema
di incentivazione che a breve sarà proposto ai decisori politici, i cui elementi
fondamentali vengono qui presentati.
Programma
Apertura lavori: introduzione e coordinamento
Anna Mossini
Monitoraggio biologico di impianti di biogas funzionanti con effluenti di allevamento
David Bolzonella, Università di Verona
Recupero di biogas da effluenti zootecnici: benefici ambientali e fattibilità
Claudio Fabbri, CRPA Reggio Emilia
Biogas ed allevamenti: il PSR per incentivare una zootecnica ambientalmente più sostenibile
Gabriele Boccasile, Regione Lombardia
Biogas zootecnico: situazione attuale e
proposta di una nuova norma di incentivazione
Marco Mezzadri, AIEL
Domande e risposte
Ore 12:00 Conclusioni e chiusura lavori
latte e presidente del Consorzio agrario di Cremona
Luigi Zanotti, agricoltore, produttore suinicolo e presidente della Op Assocom
Cesare Baldrighi, agricoltore, produttore
di latte e presidente del Consorzio del
Grana Padano
Tommaso Carioni, agricoltore, produttore
di latte e di formaggio Salva cremasco
Alberto Naponi, cuoco ed esperto enogastronomico.
Moderatore: Vittoriano Zanolli, direttore dei Quotidiano di Cremona “La Provincia”
Ore 10.30 Sala Zelioli Lanzini
Incontro
Dalla tradizione al futuro: Cremona e il
suo territorio per salumi, latte e formaggi.
Organizzazione: Regione Lombardia, Direzione Generale Agricoltura. In collaborazione con Libera Associazione Agricoltori e Cremonafiere
Programma
Introduzione al tema
Gianni Fava, Assessore Regionale all’Agricoltura
Partecipano al dibattito:
Maurizio Roldi, produttore di latte e presidente della Op MondoLatte
Ernesto Folli, Agricoltore, produttore di
Ore 10.30 Area Workshop - Pad. 2
Workshop
Il bicarbonato di sodio Solvay nel biogas:
trattamento dell’acidosi del digestore
anaerobico”
Relatore: Alberto Galasco
Organizzazione: Albitalia srl
Cremona,
22 – 25 ottobre 2014
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Ore 11.30 Area Workshop - Pad. 2
Workshop
Il pasto latteo unico per i vitelli
Organizzazione: Univor
Ore 12.30 Area Workshop - Pad. 2
Seminario
“Riforma PAC 2014-2020: le opportunità della nuova politica agricola”
Relatori: Michele Zannini, Presidente nazionale di Acli Terra e Nicola Perricone,
Vice Presidente nazionale di Acli Terra
Organizzazione: Acli Terra
Ore 14.30 Sala Monteverdi
Seminario
Qualyservice - La qualità, la sua certificazione e il mercato
Organizzazione: Cremonafiere in collaborazione con AITA Associazione Italiana
Tecnologi Alimentari
Perché lo facciamo
Ambiente e sostenibilità sono keyword
strategiche anche per le imprese agroalimentari. A fronte di ingenti investimenti,
l’obbiettivo è attrarre l’attenzione di diversi pubblici sugli elementi distintivi che
caratterizzano scelte importanti in questi ambiti. Dalla “corporate image” al prodotto sullo scaffale, “comunicare valore” è quindi una necessità per tutti gli
ambiti dell’azienda: dalle materie prime
al marketing.
Programma
Coniugare la qualità con il mercato: il
quadro dei più recenti standard di certificazione
Silvia Tramontin, Accredia, Roma
A proposito di filiera del latte: il PECO2RINO e la sua impronta
Sabrina Melandri, Certiquality
Gli standard per il settore agroalimentare: opportunità’ di controllo dell’efficienza aziendale
Dario Bagarella, RINA GROUP, Agroqualità S.p.A.
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Ore 14.30 Area Forum Italpig
Workshop
Progetto LIFE+ MANEV - Migliori tecniche disponibili per il trattamento e la
valorizzazione degli effluenti dell’allevamento suino
Organizzazione: CRPA
Manev è un progetto europeo di dimostrazione su larga scala, nell’ambito del
programma LIFE + Politica e governance ambientali, il cui obiettivo principale è quello di migliorare la protezione dell’ambiente e la sostenibilità degli allevamenti intensivi. L’obbiettivo è promuovere l’utilizzo di tecnologie di trattamento nelle diverse aree sature o con
eccedenze nella produzione di reflui zootecnici in tutta Europa in modo da fornire uno strumento comune di valutazione per le diverse tecnologie a beneficio sia del settore agricolo (ricerca per
la tecnologia ottimale), sia dell’amministrazione del territorio (controllo ambientale e la promozione dell’uso di tecnologie).
Relatori:
Sergio Piccinini, CRPA
Giuseppe Moscatelli, CRPA
Giorgio Provolo, Università di Milano
Ore 15.00 Sala Amati
Workshop
I finanziamenti INAIL per la prevenzione in agricoltura. Il bando FIPIT 2014
Organizzazione: INAIL - Istituto nazionale
per l’assicurazione contro gli infortuni
sul lavoro e CAPA - Centro di Addestramento Professionale Agricolo Cremona
L’INAIL, con il Bando FIPIT, finanzia le
piccole e micro imprese operanti nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia, dell’estrazione e lavorazione dei materiali
lapidei, nella realizzazione di progetti di
innovazione tecnologica per gli impianti, le macchine e le attrezzature mirati
al miglioramento delle condizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di
lavoro, nel rispetto delle vi-genti dispo-
sizioni di legge. In particolare, per
l’AGRICOLTURA, il finanziamento è previsto per interventi di adeguamento di
n. 1 trattore agricolo o forestale di proprietà del soggetto richiedente. Durante il convegno verranno approfonditi le
finalità e le modalità attuative del bando e i requisiti soggettivi e tecnici previsti.
Programma
Inizio lavori Ore 15.00
Relatori
Francesco Rampi Presidente Consiglio
di Indirizzo e Vigilanza INAIL
Antonio Traficante Direttore Regionale
INAIL Lombardia
Francesco Zilioli Presidente Comitato
Consultivo Provinciale INAIL Cremona
Giuseppe D’Antonio Direttore INAIL Territoriale Mantova- Cremona
Biagio Principe Consulenza Tecnica Regionale INAIL Accertamento Rischi e
Prevenzione
Ivan Zaffanelli Vice Presidente CAPA
Ore 15.00 Sala Zelioli Lanzini
Seminario
Compatibilità ambientale e benessere
animale nella filiera del suino
Progetto AGER - Presentazione dei risultati
Organizzazione: Università di Milano - Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali
Compatibilità ambientale e benessere animale nella filiera del suino per migliorare la redditività e garantire la sostenibilità - “Filiera verde del suino” è uno dei
tre progetti realizzati per la filiera del suino attraverso il finanziamento del Progetto Ager - Agroalimentare e Ricerca.
Il progetto “Filiera verde del suino” si è
occupato di approfondire le conoscenze inerenti le strategie di alimentazione
e l’efficienza di utilizzazione dei nutrienti,
avendo come target gli elementi che
maggiormente impattano sull’ambiente:
azoto, fosforo e zinco. Inoltre sono state valutate le implicazioni tecniche ed
economiche dovute agli adempimenti della normativa sul benessere animale.
Programma
Ore 15,00 Presentazione del progetto
AGER
Ugo Dozzio, Presidente Comitato di Gestione AGER
13
N. 3 OTTOBRE 2014
Conformità e Certificazione nel settore
alimentare finalizzate ai mercati esteri
Gianni Baldini, Auditor e Business Developer Divisione Certificazione Bureau
Veritas Italia
La viticoltura sostenibile: le principali certificazioni per il settore vitivinicolo
Marco Omodei Sale, DNV Business Assurance in Italia
Strumenti e esempi per la gestione dello “sviluppo sostenibile”
Giuseppe Bitonti, Responsabile Schemi
Agroalimentari, Kiwa Cermet
Prodotti “free from”
Maria Chiara Ferrarese, CSQA, Thiene
L’evento è rivolto a: allevatori, addetti
al controllo qualità, responsabili marketing aziende agroalimentari
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ATTREZZATURE E PRODOTTI ZOOTECNICI
DISINFETTANTI • DISINFESTANTI
Sede: CREMONA - Via Ghisleri, 30/A 30/B
Tel. e Fax 0372 434773 - E-mail: [email protected]
Filiale: Loc. CA’ DELL’ACQUA - CODOGNO (LO)
Tel. e Fax 0377 379069 - E-mail: [email protected]
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:48 Pagina 14
Organizzazione: Cremonafiere e Agenzia
ICE - Ufficio di Zagabria
N. 3 OTTOBRE 2014
14
Ore 15,15 Dalla Ricerca le indicazioni
operative per un’alimentazione dei suini a minore impatto ambientale
G. Matteo Crovetto, Dipartimento di
Scienze Agrarie e Ambientali, Università degli Studi di Milano
Ore 16,00 Operatività e investimenti per
realizzare il benessere dei suini in allevamento
Elisabetta Canali, Dipartimento di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica, Università degli Studi di Milano
Ore 16,20 Aggiornamenti normativi in
materia di benessere dei suini
Maria Ferrara, DG SANCO, Commissione Europea
Al termine è prevista una discussione.
L’evento è rivolto a: allevatori suinicoli, tecnici e operatori del settore
Ore 15.00 Area Workshop - Pad. 2
Workshop
Croazia: nuove opportunità di business
per gli operatori italiani della filiera agricola
Ore 15,30 Area Forum Italpig
Workshop
Aujeszky, benessere animale, farmaco,
vaccinazioni, biosicurezza.
L’approccio deve essere integrato
Organizzazione: Cremonafiere
Perché lo facciamo
Le barriere commerciali sono una spada di Damocle sempre sospesa sulle teste dei Paesi che rispetto a determinate malattie, come l’Aujeszky, non hanno ancora ottenuto l’accreditamento di
indennità. Qual è allora la situazione negli allevamenti italiani? Superato lo
scoglio dell’adeguamento alla normativa sul Benessere animale per l’allevamento in gruppo delle scrofe e per i pavimenti nell’ingrasso, è ora la volta dei
materiali manipolabili. E ancora. Qual è
l’approccio che l’allevatore deve adottare per migliorare e ottimizzare la gestione dell’allevamento?
Intervengono:
Loris Alborali, Antonio Lavazza, Guerino
Lombardi, ISZLER Brescia
Luigi Zanotti, presidente Assocom
Valerio Pozzi, direttore Unapros
Serafino Valtulini, allevatore
Quirino Stori, allevatore e veterinario
Dario Gobbi, allevatore
L’evento è rivolto a: allevatori suinicoli, tecnici e operatori del settore, aziende di macellazione e commercializzazione
del prodotto finito
Ore 16,30 Area Forum Italpig
Workshop
Antibiotici, il loro impiego deve essere
mirato
Organizzazione: Cremonafiere
Perché lo facciamo
Negli allevamenti suinicoli italiani si fa
troppo uso di antibiotici? Il loro impiego è indirizzato solo a guarire le malattie che possono manifestarsi o a sostituire eventuali carenze strutturali? L’allevatore è consapevole che l’ottimizzazione del farmaco si ripercuote positivamente anche sul costo di produzione?
Attraverso un’analisi obiettiva il workshop tenterà di fare chiarezza su un tema sempre molto spinoso che richiede
risposte certe e definitive
Intervengono:
Paolo Martelli, Dipartimento Salute
animale, Sezione di Clinica medica veterinari Università di Parma
Lea Pallaroni, Direttore Assalzoo
Rappresentante di casa farmaceutica
Serafino Valtulini, allevatore
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Allevatore 3-2014 17/10/14 16:48 Pagina 15
GIOVEDÌ 23 OTTOBRE 2014
Ore 9,00 - 13,00 e 14,30 - 17,00
Sala Stradivari
Convegno
Gli aspetti cruciali della problematica BVD
Organizzazione: SIVAR - Società Italiana per Veterinari da Reddito con il patrocinio dell’ASL della Provincia di Cremona e dell’Ordine dei Medici Veterinari
della Provincia di Cremona
Scopo del convegno è valutare lo stato
dell’arte in merito alla eziopatologia della BVD-MD. La Diarrea Virale Bovina - Mucosal Disease è una malattia conosciuta ormai da 60 anni, la prima segnalazione
risale agli anni ‘40, e oggi è ampiamente diffusa in tutti i Paesi dove è presente l’allevamento bovino; in mancanza di
adeguati piani di controllo la BVD-MD diventa endemica e causa di importanti perdite economiche dovute soprattutto alla
riduzione della produzione di latte, riduzione della fertilità, aborti e problemi respiratori che diminuiscono notevolmente la performance dell’allevamento.
Relatori
Sandro Cavirani, Università di Parma
Klaus Doll, Università di Giessen (Germania)
Roberto Landriscina, medico veterinario,
libero professionista, Cremona
Giovanni Filippini, IZS Umbria e Marche
L’evento è rivolto a: Medici veterinari,
liberi professionisti, buiatri
Ore 9,30 - 13,30 Sala Zelioli Lanzini
Convegno
La realtà economico finanziaria delle
aziende da latte lombarde secondo
nuovi indici di competitività.
Organizzazione: Aral - Associazione Regionale Allevatori della Lombardia, Sata,
Regione Lombardia D.G. Agricoltura con la
collaborazione de L’Informatore Agrario
La gestione avanzata di un campione di
80 allevamenti SATA, con l’introduzione
di nuovi indicatori economico-finanziari,
in grado di valutarne i livelli di redditività, indebitamento e liquidità, segna la
strada per affrontare la competizione
mondiale del periodo post-quote.
Programma
Moderatore: Roberto Cova, Direttore Generale. G. Agricoltura - Regione Lombardia
Saluti di apertura:
Germano Pè, Presidente ARAL
Antonio Piva, Presidente CremonaFiere
Relatori:
Quale futuro per il mercato del latte dopo la fine del regime delle quote?
Daniele Rama, Scuola Superiore di Economia Agraria (SMEA) - UniCatt.CR
Progetto Economia SATA: perchè è decisivo avere dati economici e finanziari
in azienda?
Giovanni Venier, Allevatore
La sfida della redditività è aperta: la situazione economico-finanziaria degli allevamenti nel 2013 ed i nuovi indici di
competitività
Michele Campiotti, Specialista SATA Bovini - ARAL
Il settore agricolo e la valorizzazione della filiera: strumenti e relazioni per un nuovo approccio al credito
Emanuele Oberto Tarena, Intesa Sanpaolo - Direzione Marketing
Discussione
Conclusioni
Antonio Boschetti, Direttore de L’Informatore Agrario
enturini s.r.l.
Commercio ingrosso bestiame e macellazione
COMMERCIALIZZAZIONE:
Vacche da macello
Vitelloni da macello
Vitelli da latte
Manze gravide
Vacche da latte
Tori da riproduzione
Via Crotti, 57 - SESTO CREMONESE (CR)
Telef. uff. 0372/76027 - Telef. abitaz. 0372/76592 - Fax 0372/769126
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15
N. 3 OTTOBRE 2014
Quirino Stori, veterinario e allevatore
Dario Gobbi, veterinario
L’evento è rivolto a: allevatori suinicoli, tecnici e operatori del settore, aziende di macellazione, veterinari
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:48 Pagina 16
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Ore 10,00 - 13,00 Sala Guarneri del Gesù
Convegno
Expocasearia Meeting
Il mondo dei mini caseifici
Organizzazione: Cremonafiere in collaborazione con AITA
Perché lo facciamo:
I minicaseifici hanno dimostrato di rappresentare in questi anni una valida soluzione per gli allevatori, soprattutto in
relazione alle condizioni di mercato del
prezzo del latte crudo “alla stalla”.
La possibilità di trasformare in azienda
parte del proprio latte prodotto è molto apprezzata dai consumatori, tenuto
conto del forte interesse manifestato per
la vendita diretta aziendale e dei prodotti
agricoli.
Oltre a ciò, i minicaseifici contribuiscono in modo significativo alla promozione culturale ed enogastronomica di zone e località, al punto che numerosi comuni da parte loro stanno disciplinando la qualità intrinseca dei prodotti attraverso la De.C.O., la Denominazione Comune dell’Origine, che certifica l’appartenenza alla tradizione e ai territori
di specialità lattiero casearie. L’allestimento di un minicaseificio, tuttavia, prevede attenzioni in materia d’igiene oltre
che, naturalmente, un’attenta valutazione dei costi d’investimento e di gestione.
A Expocasearia sarà operativo per tutta la durata dell’esposizione (22-25 ottobre 2014) un minicaseificio pilota a
disposizione degli interessati per dimostrazioni personalizzate e gestito dai tecnici dell’Istituto Sperimentale LattieroCaseario di Lodi. Infine, a Expocasearia
meeting, saranno affrontate le tematiche tecniche legate all’igiene, alla gestione dei mini-impianti e alle più recenti
soluzioni, alla normativa cogente; saranno fornite altresì indicazioni utili in
merito ai vantaggi e alla realistica redditività che ci si può attendere, oltre che
alla necessità di ottenere prodotti di qualità e con pochi scarti produttivi.
PROGRAMMA
Soluzioni, opportunità e convenienza nella realizzazione di un mini-caseificio
Salvatore Francolino, Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura, Lodi
La diversificazione produttiva merceologica nei piccoli caseifici e scelte tecnico-impiantistiche
Guido Tallone, AgenForm-Consorzio, Cuneo
Non solo formaggi: produzione di gelati nel mini-caseificio
Angelo Fiorentini, Cascina Biraga, Lodi
L’attestazione De.Co. (Denominazione Comunale) come strumento per valorizzare le produzioni locali dei mini-caseifici
Davide Cadore, Presidente Tavolo Provinciale De.Co. Vicentine
Tecnologie per la produzione di gelati nei
mini-caseifici: soluzioni
Silvestro Bardella, Telme spa, Lodi
I mini-caseifici e i prodotti per regimi dietetici particolari (intolleranze/allergie):
i derivati del latte di capra
Romano Griseri, Azienda agricola Le capre della Selva Romanesca, Modena
L’evento è rivolto a: allevatori, cooperative di trasformazione, produttori e distributori di attrezzature per la trasformazione del latte.
Ore 10,00 Area Forum Italpig
Stati Generali della Suinicoltura - Un progetto per la suinicoltura italiana
Organizzazione: Cremonafiere e Assosuini
Perché lo facciamo
Un’occasione di dibattito sui principali temi che coinvolgono il settore e presentazione di un nuovo progetto di sviluppo
di uno dei comparti più importanti dell’agroalimentare nazionale. Problemi di aggregazione, scarsa redditività, difficoltà
di dialogo tra gli attori della filiera, rapporto con il consumatore sui temi legati alla provenienza delle carni e alla loro
salubrità: tutti temi su cui si confronteranno i principali attori della filiera.
Invitati a partecipare:
Alberto Allodi, Presidente Assalzoo
Gabriele Canali, Direttore Crefis
Gianni Fava, Assessore Agricoltura, Regione Lombardia
Lisa Ferrarini, Presidente Assica
Lorenzo Fontanesi, Presidente Unapros,
Elio Martinelli, Presidente Assosuini,
Aldo Muraro, Presidente Unitalia
Antonio Piva, Presidente di Cremonafiere
Rosario Trefiletti, Presidente Federconsumatori
L’evento è rivolto a: allevatori suinicoli, tecnici e operatori del settore, aziende di macellazione e commercializzazione
del prodotto finito
Ore 10.30 Area Workshop - Pad. 2
Workshop
L’informatica negli allevamenti da latte
Organizzazione: Tecnozoo prodotti e
servizi per la zootecnia snc
Ore 11.30 Area Workshop - Pad. 2
Workshop
Budissa: la rivoluzione nello stoccaggio
dei foraggi - Eismann: impianti a biogas
per la zootecnia
Organizzazione: Agroinnovazione srl
Ore 11.30 Sala Monteverdi
Riunione CUN - Commissione Unica Nazionale Suini da Macello
Organizzazione: Ministero delle Politiche
Agricole e Borsa Merci Telematica Italiana
Riunione a Ingresso Riservato
Ore 12.30 Area Workshop - Pad. 2
Workshop
Test di gravidanza nei bovini da latte
Organizzazione: Eurolab srl - Safefood
Ore 14,30 Area Forum Italpig
Workshop
Classificazione delle carcasse, si va verso nuove equazioni di stima?
Organizzazione: Cremonafiere
Perché lo facciamo:
Per gli allevatori che producono per la
Dop, l’estate 2014 sarà ricordata per le
nuove equazioni di stima per la classificazione delle carcasse. Equazioni che,
entrate in vigore l’8 settembre scorso,
secondo una stima attendibile avrebbero
determinato la fuoriuscita dal circuito tutelato di almeno il 23% delle cosce a
causa di un elevato tenore di carne magra, determinando di fatto pesanti conseguenze economiche a danno degli allevatori.
Dopo settimane di discussioni e confronti tra le parti, il 10 settembre il Mipaaf ha accolto le indicazioni fornite dagli Istituti di controllo del Prosciutto di
Parma e San Daniele (Ipq e Ineq) grazie alle quali anche le cosce con una percentuale di carne magra compresa tra
il 56,6% e il 38,4% potranno rientrare
nel circuito della Dop. Sarà una soluzione definitiva o transitoria? Si andrà
verso l’elaborazione di nuove equazioni di stima?
Intervengono
Enrico Cerri, Presidente Prosus
Antenore Cervi, Presidente Asser
Andrea Cristini, Presidente Anas
Elio Martinelli, Presidente Assosuini
Omar Gobbi, allevatore
Ferrari Giuseppe, allevatore
L’evento è rivolto a: allevatori suinicoli, tecnici e operatori del settore, aziende di macellazione e commercializzazione
del prodotto finito
17
N. 3 OTTOBRE 2014
Ore 9,30 Sala Amati
Presentazione editoriale
La cascina lombarda e i suoi valori
La Società Agraria di Lombardia, la storia, l’anima e l’evoluzione della cascina
Organizzazione: Società Agraria di Lombardia in collaborazione con Cremonafiere
Programma
Introduzione
Ettore Cantù, Presidente della Società
Agraria di Lombardia
La struttura
Stella Agostini
La Cascina lombarda
Maria Cecilia Cervi Ciboldi (testo di Ernesto Cervi Ciboldi)
I sistemi colturali e zootecnici
Tommaso Maggiore
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N. 3 OTTOBRE 2014
18
Ore 14,30 Sala Zelioli Lanzini
Convegno
Qualità globale: una proposta per il miglioramento degli allevamenti da latte
e la valorizzazione delle produzioni
Organizzazione: CNR - Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari
Perché lo facciamo
Obiettivo primario del progetto di ricerca è la possibilità di valorizzare un percorso di filiera d’eccellenza nella produzione di latte e formaggio in termini di
sostenibilità ambientale, di benessere animale e di qualità nutrizionale. Il percorso virtuoso deve coinvolgere tutti i processi della filiera produttiva: la coltivazione delle essenze foraggere, la composizione della razione, la gestione della mandria in stalla e in sala di mungitura, lo spandimento dei liquami, la gestione del territorio, le modalità di stoccaggio e di vendita del latte ed anche la
sua trasformazione. Il progetto si prefigge
di ottenere tutti gli elementi necessari
per la successiva definizione di un mar-
chio che consenta di individuare questo
prodotto sul mercato, rendendolo facilmente identificabile dal consumatore.
PROGRAMMA
Apertura dei lavori
Antonio Tagliaferri DG Agricoltura, Regione Lombardia
Qualità Globale: significato e prospettive
Andrea Summer, Dipartimento di Scienze degli Alimenti - Università di Parma
L’impatto ambientale degli allevamenti
in Lombardia
Luciana Bava DISAA - Università degli
Studi di Milano
Miglioramento delle caratteristiche nutraceutiche di latte e derivati e parametri
per la tracciabilità
Giovanna Battelli, CNR - Istituto di
Scienze delle Produzioni Alimentari
Milena Povolo, CRA - Centro di Ricerca
per le Produzioni Foraggere e LattieroCasearie
Benessere animale negli allevamenti lombardi
Silvana Mattiello, DIVET - Università degli Studi di Milano
Qualità del latte: possibilità per una maggiore redditività aziendale per l’allevamento da latte
Lucio Zanini, Specialista Qualità Latte
SATA
Quali opportunità per la filiera
Crema-Vet
di GIACOMO GUERINI - ROCCO & C. s.n.c.
Medicinali Veterinari
•
Integratori
•
Disinfettanti
•
Disinfestanti
•
Strumentario
Via Macallè, 3/A ⎢ 26013 CREMA ⎢ Tel. 0373.257337 ⎢ Fax 0373.255475
Martin Sanna, Santangiolina Latte Fattorie Lombarde
Collaborazione con il mondo della ricerca:
quali opportunità per gli allevatori
Fortunato Trezzi, Az. Fratelli Trezzi
Progetto EULAT: una proposta di qualità globale
Milena Brasca, CNR - Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari
Dibattito
Conclusione dei lavori
Ore 14,30 Sala Guarneri del Gesù
Tavola rotonda
La zootecnia di precisione
Organizzazione: Informatore Zootecnico
- Edagricole
La zootecnia di precisione chiamata anche precision livestock farming è un sistema di gestione degli allevamenti realizzato mediante uno spinto riscorso a
informatica e telematica, comunicazioni “mobile” comprese: controllo a distanza dei singoli animali, alimentazione personalizzata capo per capo, rilevamento automatizzato dei calori, malattie, quantità e qualità del latte, accrescimento dell’animale, ecc…
Le informazioni vengono rilevate tramite podometri, collari, webcam, sensori
vari installati negli impianti di mungitura, nei carri unifeed, eccc…
Appositi software elaborano poi i dati per
ricavarne – anche a distanza – monitoraggi e indicazioni gestionali.
Ore 14.30 Area Workshop - Pad. 2
Workshop
Hoof System presenta l’unico servizio di
mascalcia bovina e-commerce in Italia
Organizzazione: Hoof System
Ore 15.30 Area Workshop - Pad. 2
Workshop
Presentazione di un nuovo sistema di lavaggio dei materiali di mungitura
Organizzazione: Rotondi Group srl
Ore 16.30 Area Workshop - Pad. 2
Workshop
Enti, Istituzioni, Aziende e Privati chiamati a rispondere: una soluzione innovativa per la gestione dei rifiuti agricoli per la responsabilità di filiera
Organizzazione: Cascina Pulita
Ore 16,30 Area Forum Italpig
Workshop
La dieta ipoproteica non fa bene solo all’ambiente
Organizzazione: Cremonafiere
Perché lo facciamo
Un minor apporto proteico nella razione
alimentare riduce il tenore di azoto escreto, non condiziona negativamente la crescita del suino e ha risvolti positivi anche sui costi aziendali. Tutti aspetti che
devono essere considerati e che sono
stati confermati nella loro attendibilità
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:48 Pagina 19
VENERDÌ 24 OTTOBRE 2014
Ore 9,30 Sala Zelioli Lanzini
Convegno
Export: dalla stalla alla dogana
Organizzazione: AIVEMP Associazione
Italiana Veterinaria Medicina Pubblica
La sanità e salubrità delle produzioni animali sono requisiti indispensabili per produrre e trasformare i prodotti di origine
animale destinati all’export verso i paesi terzi. Verranno forniti gli strumenti per
affrontare le perplessità e le difficoltà dei
produttori e dei Medici Veterinari per condividere problemi e trovare soluzioni comuni per rafforzare il sistema Italia.
Moderatore
Marina Perri - Veterinario Dirigente ASL
di Lodi
Relatori
Marco Pierantoni - AUSL Parma
Osvaldo Parolin - Medico Veterinario Libero Professionista, Padova
Antonio Vitali - Regione Lombardia
Programma scientifico
09.30 Registrazione dei partecipanti, saluto del Moderatore e inizio lavori
09.45 La gestione della mandria - Osvaldo Parolin
10.30 Le attività di controllo negli allevamenti - Antoio Vitali
11.15 Cosa succede negli impianti di trasformazione - Marco Pierantoni
12.00 Discussione
12.30 Consegna attestati ECM e termine dei lavori
Ore 9,30 Sala Guarneri del Gesù
Convegno
Il welfare integrato in agricoltura: le opportunità e i servizi offerti da Enpaia
Focus del convegno sarà la descrizione
delle forme di previdenza obbligatoria gestite e dei nuovi servizi offerti da Enpaia
(previdenza complementare e fondi sanitari)
Organizzazione: Fondazione Enpaia Ente Nazionale di Previdenza per gli addetti e gli impiegati in agricoltura
Interventi:
Antonio Piva, Presidente Enpaia
Paolo de Castro, Europarlamentare
Lello di Gioia, Presidente della commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
Previsti inoltre interventi di: FLAI CGIL,
FAI CISL, UILA, CONFAGRICOLTURA,
COLDIRETTI, CONFCOOPERATIVE, CONFEDERDIA E CONSORZI DI BONIFICA.
Ore 10,00 Sala Stradivari
Convegno
III° European Dairy Forum
Il latte: costi di produzione, prezzi di mercato e prospettive del dopo quote
Organizzazione: Cremonafiere in collaborazione con Libera Associazione Agricoltori Cremonesi e Op Mondolatte
Perché lo facciamo
La crescente richiesta di prodotti lattiero
caseari dal mercato asiatico e da molti Pesi emergenti può rappresentare
un’importante occasione di sbocco per
la produzione italiana di qualità. Naturalmente il contesto europeo deve supportare questo trend definendo una
strategia d’azione congiunta che consenta ai produttori di far fronte a questioni complesse e delicate come la volatilità dei prezzi e l’aumento dei costi
di produzione.
L’evento è rivolto a: allevatori, aziende
di trasformazione del latte, associazioni di categoria
Programma
Saluti
Antonio Piva - Presidente Libera Associazione Agricoltori Cremonesi
Introduzione al tema
Maurizio Roldi - Presidente Op MondoLatte Cremona
I costi di produzione del latte in Europa
Tom Dunne - Vice Presidente European
Dairy Farmers
Il mercato ed il dopo quote
Alberto Menghi - Crpa e Comitato Star
Edf
Il caso svizzero: la gestione delle produzioni senza più quote latte
Marco Gennoni, Direttore Generale dell’Organizzazione di prodotto “MPM-Milchproduzenten Mitteland” - Svizzera
Conclusioni
Andrea Massari - Assessorato Agricoltura, Regione Lombardia
Intervento di
Giuseppe Castiglione, Sottosegretario di
Stato, Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Ore 10,00 Area Forum Italpig
Workshop
1 aprile 2015, parte l’etichettatura delle carni suine fresche
Organizzazione: Cremonafiere
Perché lo facciamo
La normativa comunitaria licenziata a
Bruxelles soddisfa tutti gli attori della
filiera? Garantisce di più e meglio il consumatore? Gli offre realmente la possibilità di diventare più consapevole rispetto ai suoi acquisti? Valorizzerà maggiormente il lavoro degli allevatori? Si
doveva o si poteva ottenere di più?
Intervengono:
Angelo Zucchi, capo segreteria del Ministro delle Politiche Agricole
Davide Calderone, Direttore Assica
Rappresentante di Unitalia
Eugenia Grazioli, allevatore
L’evento è rivolto a: allevatori suinicoli, tecnici e operatori del settore, aziende di macellazione e commercializzazione
del prodotto finito
Ore 10.30 Area Workshop - Pad. 2
Workshop
Il pasto latteo unico per i vitelli
Organizzazione: Univor
Ore 11,00 Area Forum Italpig
Workshop
Diversificazione produttiva: c’è chi ha
scelto il suino intermedio
Organizzazione: Cremonafiere
Perché lo facciamo
Se il mercato della Dop segna il passo
e il nostro Paese è deficitario di carne
suina fresca una soluzione c’è. La produzione del suino intermedio si pone come una valida alternativa per fare reddito e coprire quel 40% di prodotto che
oggi arriva dall’estero
Intervengono:
Giacomo Petrini, Consorzio Quinn, Consorzio Universitario di Ingegneria per la
Qualità e l’Innovazione
Moritz Pignatti, consulente esperto del
settore
Keest de Roest, CRPA
Mario Duregon, allevatore
Giovanni Crociani, allevatore
L’evento è rivolto a: allevatori suinicoli, tecnici e operatori del settore, aziende di macellazione e commercializzazione
del prodotto finito
Ore 12.00 Area Forum Italpig
Cerimonia di Premiazione
Targa Violani
Organizzazione: Cremonafiere
Ore 11.30 Area Workshop - Pad. 2
Workshop
Presentazione Nutrijunior Omega: allevamento della manza
Organizzazione: Deatech srl
Ore 12.30 Area Workshop - Pad. 2
Workshop
Nuovi sistemi di distribuzione liquami e
digestati
Organizzazione: Acquafert srl
Ore 14,30 Area Forum Italpig
Workshop
Le agroenergie e i contratti di rete. Le
novità del Decreto Competitività
19
N. 3 OTTOBRE 2014
dai più recenti studi condotti all’interno del Progetto Ager
Intervengono:
Giacinto della Casa, CRA, Modena
Maria Teresa Pacchioli, CRPA
Elio Martinelli, Presidente Assosuini
Stefano Merlini, allevatore
Marco Ferri, allevatore
L’evento è rivolto a: allevatori suinicoli, tecnici e operatori del settore, tecnici mangimisti, veterinari
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:48 Pagina 20
N. 3 OTTOBRE 2014
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Organizzazione: Cremonafiere in collaborazione con l’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti Contabili di
Cremona
Perché lo facciamo
Come avvenuto per il 2014, anche nel
2015, grazie a una modifica legislativa
che dovrebbe essere inserita nella legge di stabilità, la tassazione sugli impianti di biogas dovrebbe colpire solo il
reddito derivante dalla cessione di energia. Ma il Decreto Competitività riserva al settore primario un’altra interessante novità: i crediti di imposta e l’ampliamento della produzione agricola attraverso i contratti di rete. Gli esperti
illustreranno ne approfondiranno i vari
aspetti
Intervengono:
Giampaolo Tosoni, esperto tributario
Ernesto Quinto, presidente dell’Ordine
dei Dottori commercialisti e degli Esperti Contabili di Cremona
Alessandro Bettoni, allevatore
Pietro Caruna, allevatore
L’evento è rivolto a: allevatori suinicoli, tecnici e operatori del settore
Ore 14,30 Sala Zelioli Lanzini
Convegno
Lo svezzamento del suinetto: strategie
per ridurre l’impatto di un momento critico
Organizzazione: SIVAR - Società Italiana per Veterinari Animali da Reddito con
il patrocinio dell’ASL della Provincia di
Cremona e dell’Ordine dei Veterinari della Provincia di Cremona
Scopo del convegno è fornire nuovi strumenti di conoscenza gestionale, sanitaria
e alimentare ai medici veterinari suinicoli con la finalità di migliorare le prestazioni zootecniche dei suinetti in un
momento cruciale della loro vita produttiva.
Relatori
Johannes Kauffold, Università di Lipsia
Jab William Resink, Nutreco Olanda
L’evento è rivolto a: medici veterinari,
liberi professionisti, suiatri
Ore 14.30 Area Workshop - Pad. 2
Workshop
Presentazione nuovo prodotto
Organizzazione: Tecnozoo prodotti e
servizi per la zootecnia snc
Ore 15,30 Area Forum Italpig
Workshop
SQN (Sistema qualità nazionale),
Un progetto per valorizzare le carni suine nazionali
La necessità di incrementare i consumi
di prodotto fresco, unita all’importanza
di riconoscere il reale valore di quei tagli non destinati alle Dop, sta impegnando il Mipaaf alla realizzazione di un
progetto che vuole contribuire al rilancio del comparto suinicolo italiano.
Coinvolto ovviamente tutto il distretto
regionale dove si registra la maggiore
concentrazione di allevamenti. A che punto sono arrivati i lavori? Quando si partirà con un’azione strategica? Qual è il
contributo che può arrivare dai Psr?
Organizzazione: Cremonafiere
Partecipano
Guido Zama, Presidente OI Gran Suino
Italiano
Giovanni di Genova, Dipartimento delle
politiche competitive, della qualità
agroalimentare, Ministero delle politiche
agricole, alimentari e forestali.
Roberta Chiarini, Direzione Generale Agricoltura, Regione Emilia Romagna
Rappresentante di Unitalia
Giovanna Parmigiani, Presidente Federazione Nazionale di Prodotto Carni
Suine, Confagricoltura.
Maurizio Ferri, allevatore
Giuseppe Ferrari, allevatore
L’evento è rivolto a: allevatori suinicoli, tecnici e operatori del settore
Ore 15.30 Area Workshop - Pad. 2
Workshop
Budissa: la rivoluzione nello stoccaggio
dei foraggi - Eisemann: impianti di biogas per la zootecnia
Organizzazione: Agroinnovazione srl
Ore 16,30 Area Forum Italpig
Workshop
Alimentazione del bestiame, il peso economico delle materie prime
Organizzazione: Cremonafiere
Da anni gli allevatori sono costretti a fare i conti con le forti oscillazioni dei prezzi di soia e cereali destinati alla razione
alimentare dei suini. Quali sono i trend previsti per il futuro? Quanto ha pesato sull’economia aziendale la forte fluttuazione
delle quotazioni? Esistono vie e strumenti
che possono difendere gli allevatori dai rialzi o dai ribassi delle materie prime?
Intervengono:
Gilberto Grossi, Presidente Associazione Granaria di Milano
Giulio Usai, responsabile economico di
Assalzoo
Omar Gobbi, allevatore
Maurizio Ferri, allevatore
L’evento è rivolto a: allevatori suinicoli, tecnici e operatori del settore
Ore 16.30 Area Workshop - Pad. 2
Workshop
L’Impatto delle micotossicosi sulla salute dei bovini. Ripercussioni sulle performance produttive e riproduttive. Lavoro dall’esperienza di campo.
Organizzazione: Albitalia srl
Ore 17.30 Area Workshop - Pad. 2
Workshop
Attravreso la prevezione delle zoppie passa la salute delle bovine
Organizzazione: Hoof System
SABATO 25 OTTOBRE 2014
Ore 9,30 Sala Stradivari
Convegno
Modello Italia: sfide e opportunità per
i produttori delle eccellenze agroalimentari italiane”
Organizzazione: Assalzoo e Cremonafiere
Perché lo facciamo:
Quasi il 70% dell’export agroalimentare è rappresentato dalle nostre prime 10
DOP/IGP che costituiscono l’eccellenza del Made in Italy: valorizzare e aumentare questa presenza coinvolge
l’impegno di tutte le componenti delle
filiere alimentari italiane da sempre
orientate alla salubrità e alla sicurezza
della propria produzione.
Tuttavia i fenomeni di concorrenza sleale internazionali, l’”italian sounding”,
danneggiano gravemente i nostri operatori e ingannano gli acquirenti. A fronte di un export agroalimentare di 33 miliardi annui, l’italian sounding ha creato un giro d’affari di 70 miliardi: per recuperare questo impressionante divario
la riconoscibilità del vero prodotto italiano assume quindi un ruolo decisivo nell’assicurare corrette condizioni di mercato e una giusta informazione ai consumatori. Necessari, quindi, controlli coordinati e rispettosi della redditività
aziendale e soprattutto una rinnovata
consapevolezza che solo la riconducibilità all’”essere italiano” rappresenta
un modello produttivo inimitabile, condizione imprescindibile per una efficace
e duratura presenza del vero “Italian Food” nel mondo.
Programma
Saluti
Antonio Piva, Presidente di Cremonafiere
Relazione introduttiva:
Verso una strategia condivisa per la zootecnia Italiana
Gabriele Canali, Università Cattolica del
Sacro Cuore
Invitati a partecipare:
Alberto Allodi, Presidente Assalzoo e rappresentante della filiera mangimistica
Cesare Baldrighi, Presidente Consorzio
Grana Padano e rappresentante della filiera lattiero casearia
Enrico Cerri, in rappresentanza della filiera suinicola
Gianni Fava, Assessore all’Agricoltura,
Regione Lombardia
Mario Guidi, Presidente Confagricoltura
Giorgio Mercuri, Presidente Fedagri- Confcooperative
Roberto Moncalvo, Presidente Coldiretti
Marco Pedroni, Presidente Consiglio Gestione Coop Italia
Allevatore 3-2014 17/10/14 17:43 Pagina 21
Ore 10.30 Area Workshop - Pad. 2
Workshop
Hoof System presenta l’unico servizio di
mascalcia bovina e-commerce in Italia
Organizzazione: Hoof System
Ore 14.00 Sala Zelioli Lanzini
Tavola Rotonda
La mungitura robotizzata e la gestione
alimentare
Organizzazione: Zootecnica Ballan
Verranno illustrati i sistemi di mungitura SAC con focalizzazione indirizzata alla mungitura robotizzata RDS Futureline. Massima correlazione tra mungitura robotizzata e gestione dell’alimentazione del bovino da latte.
Programma
Mungitura: aspetti tecnici ergonomici ed
economici
Mauro Codeluppi
Descrizione impianti di mungitura RDS
e TDS SAC
Enrico Ballan
Gestione e integrazione alimentare con
la mungitura robotizzata
Gabriele Pastorello
Cristiano Bonato, moderatore
Ore 14,30 Sala Amati
Premio
Consegna Premio Balestreri
Organizzazione: Cremonafiere
Perché lo facciamo
Il Premio Balestreri valorizza il lavoro e
la passione dei giovani allevatori e vuole essere uno stimolo per migliorare ulteriormente e tenere duro anche in momenti difficili per l’agricoltura e la zootecnia.
Uno spirito di intrapresa che da anni il
Premio Balestreri mette in luce consegnando un riconoscimento alla preparazione e alla determinazione dei protagonisti dell’agricoltura del futuro.
L’evento è rivolto a: allevatori e associazioni di categoria
Ore 15,00 Sala Stradivari
Convegno
La politica del futuro per le imprese agricole: dal 2015 al 2020.
cosa ci aspetta?
Organizzazione: Libera Associazione
Agricoltori Cremonesi e ANGA, Sezione
di Cremona.
In collaborazione con Cremonafiere
Con il primo gennaio dell’anno prossimo
entrerà in vigore la nuova Pac. La riforma della Politica agraria comune che da
diversi lustri regge le sorti della agricoltura europea.
PROGRAMMA
Saluti
Antonio Piva, Presidente Libera Associazione Agricoltori Cremonesi
Introduzione al tema
Alda Dalledonne, Presidente Anga Cremona
La nuova Pac ai nastri di partenza
Roberto Pretolani, Docente di Economia
Agraria - Università degli Studi di Milano
Il Piano di sviluppo rurale prossimo venturo di Regione Lombardia
Alessandro Nebuloni, Dirigente Struttura
Programmazione e attuazione del Programma di Sviluppo Rurale - Regione
Lombardia
L’agricoltura europea del futuro, che succede in Europa?
Paolo De Castro, Parlamentare Europeo
I temi nazionali all’interno di quelli europei
Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Conclusioni
Mario Guidi, Presidente Confagricoltura
Vi invita a partecipare al
CONVEGNO
Persone, Vacche e Ambiente:
Gestirli bene per produrre latte
di alta qualità
Relatori:
TRADUZIONE
SIMULTANEA
Dr. Pamela Ruegg
DVM, MPVM
Milk Quality Specialist University of Wisconsin - USA
21
Dr. Paul Nunn
European Business Development Manager - Genus ABS
Moderatore: Dr.
Paolo Moroni
Direttore Regional Ithaca Laboratory QMPS
College of Veterinary Medicine Cornell University,
Ithaca USA
Prof. Associato Università di Milano
Dipartimento Scienze Vet.
N. 3 OTTOBRE 2014
Secondo Scanavino, Presidente Cia
Conclusioni
Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole
Moderatore: Luigi Chiarello, giornalista
L’evento è rivolto a: allevatori, aziende
di trasformazione e commercializzazione del prodotto finito, associazioni di categoria
Ore 10.00 Sala Monteverdi
Convegno
Life Start Dairy Calf Symposium
Organizzazione: Nutreco Italia spa
Relatori:
Maarten Glerum, Direttore Generale
Nutreco Italy spa
Harma Berends, Ricercatore presso il Ruminant Reserch Center
Daniele Bertinelli, Species Manager
Rinsejan Boersma, Ruminant Portfolio
Manager
7 Novembre 2014
presso
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Siamo stati a casa di...
Renzo Nolli
a Mirabello Ciria, nel
comune di Casalmorano
__
__
Pietro Rizzi
N. 3 OTTOBRE 2014
22
A volte ti accorgi fin da bambino, a volte ti accorgi più avanti
e il momento di rendersi conto che vuoi
fare l’allevatore nella tua vita può arrivare come una rivelazione inaspettata.
È quello che è capitato a Renzo Nolli
quando aveva vent’anni: il papà viene a
mancare improvvisamente e si scombinano i piani di un giovane che aveva appena intrapreso il percorso per un altro
tipo di carriera. Scopre di tenerci particolarmente all’azienda e si fa carico
di gestirla in tutti i suoi aspetti. Resosi indipendente, inizia il suo percorso di
sviluppo aziendale: partito con 50 vacche e 4 tandem per la mungitura, passa a 100 vacche con una sala 5 + 5 a
spina di pesce predisposta per arrivare
a 7 + 7. Renzo ricorda ancora la fatica
di reperire le attrezzature giuste e il
personale adatto: per circa 8 mesi ha
dovuto mungere lui stesso ed è stata
un’esperienza positiva. In seguito, l’ingaggio in una ditta che vendeva seme
di toro lo porta ad appassionarsi sempre di più allo sviluppo della mandria.
Intanto, il sistema delle quote latte e il
rilevamento, nel ‘97, della mandria del
suocero lo hanno portato a tenere una
mandria di 170 vacche più l’alleva-
mento, ma con strutture inadeguate,
poste in tre nuclei di fabbricati distinti:
c’è sovraffollamento con conseguente
scarsità di cuccette e di posti alla
mangiatoia. A questo punto arriva a un
bivio: investire seriamente o smettere?
Il contesto economico-produttivo del
settore richiede, a maggior ragione per
il futuro, tecnologie adeguate per una
produzione moderna dove la gestione
può esprimersi correttamente su tutti
gli aspetti dell’allevamento e dell’azienda agricola che lo supporta. Uno
sguardo fiducioso al futuro è confortato dalla passione e dalla dedizione che
il figlio sedicenne di Renzo, Riccardo,
ha manifestato fin da bambino: la stalla nuova era giusto il tempo che arrivasse.
Una stalla nuova
Dal 1º luglio scorso, le attuali 195
vacche sono entrate in una struttura
ampia, luminosa e accogliente. Il progetto è stato pensato ponderando le
scelte di altri allevatori, nostrani e
stranieri, e accettando consigli da tecnici del settore, in particolare dal dott.
Volta della ditta Rota con la quale è
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AREA
A
SITIV
P
S
E OPERTA
SCO RE A
SETTO
34-51
STAND
loro spostamenti tra le corsie. Di giorno, all’abbassarsi dell’intensità della
luce, si accendono tramite sensore
delle grosse lampade a luce calda. Di
notte si accendono le lampade a led
con una particolare luce rossa che all’operatore che visita la mandria danno
la sensazione di una buona percezione
23
N. 3 OTTOBRE 2014
stato sviluppato. Nei timpani di testata, sul colmo del tetto e sulle falde in
corrispondenza dei passaggi tra le corsie, sono stati usati pannelli in policarbonato per assicurare più luce. In particolare, quelli nel tetto sembrano tracciare dall’alto i punti di passaggio cui
possono fare riferimento gli animali nei
visiva e di grande tranquillità per gli
animali.
Le corsie di alimentazione sono due
e servono i quattro settori con le doppie file di cuccette. I due settori centrali hanno due file di cuccette affacciate testa a testa: l’allevatore ha
scelto di interporvi un corridoio rialzato sufficientemente ampio. Passandovi
si può avere lo sguardo panoramico su
tutta la mandria; la sua larghezza distanzia gli animali coricati frontalmente lasciandoli più tranquilli, liberi da dinamiche legate alla gerarchia nella
mandria. Tra le cuccette, ampie e confortevoli, il battifianco a bandiera è
stato messo con la sagoma rovesciata,
per permettere agli animali movimenti
più disinvolti: lo si può osservare avvicinandosi agli animali che riposano,
per indurli ad alzarsi. Il letto, nelle cuccette, è fatto con paglia tritata e carbonato di calcio.
Il cambiamento è stato preso bene
sia dagli animali che dai lavoratori. Tut-
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Allevatore 3-2014 17/10/14 16:48 Pagina 24
ti sono più tranquilli, lasciando percepire una situazione di benessere generale.
La sala di mungitura
N. 3 OTTOBRE 2014
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Al momento di iniziare la mungitura,
un’ottantina di vacche vengono mandate nella zona di attesa: è tutto un
gruppo di stabulazione che si sposta
per farsi mungere. Subito, le prime 32
entrano nella sala di mungitura che è
organizzata con un impianto a pettine
16 + 16 e già il gruppo in attesa si sfoltisce. Una mungitura delicata, rapida e
completa viene assicurata con un impianto BouMatic (vedi la pubblicità in
quarta di copertina) in un ambiente di
assoluta tranquillità. L’impianto è regolato con rapporti di pulsazione a
60/40 per i quarti anteriori e a 65/35
su quelli posteriori, in modo da concludere contemporaneamente la suzione
del latte. Al momento della partenza
con la nuova sala, il signor Nolli si è af-
fidato al tecnico della ditta Enne Effe –
BouMatic, il signor Dario Filippini per
avviare i due mungitori alla corretta
routine operativa. Con una presenza discreta, motivata dalla necessità di
controllare l’avvio del nuovo impianto e
per regolarlo, il tecnico ha potuto osservare tempi e manualità differenti
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del personale e di conseguenza dare la
giusta impostazione, calibrata su ognuno, rispettosa dei tempi fisiologici di
mungitura delle bovine. Molto interessante è il tipo di assistenza che la ditta che segue il funzionamento dell’impianto di mungitura dà all’allevatore, il
primo anno gratuitamente e poi su ab-
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bonamento annuo: grazie ad un software che raccoglie i dati, dalla mungitura e dal podometro (o dal collare) di
ogni bovina, e dialogando con Cincinnato che ha raccolti tutti gestionali
della mandria, si arriva a gestire meglio il momento delle inseminazioni e
perciò a migliorare sensibilmente i dati
riproduttivi della stessa.
La razione
Per comodità e per garantirsi una
qualità più costante della razione, il signor Nolli preferisce lavorare acquistando il classico miscuglio già pronto
di fieno e mangime da aggiungere ai
prodotti ottenuti dal mais aziendale:
dunque, Preunifeed + pastone + 1 kg di
farina di mais + silomais. Oltre al mais,
l’allevatore produce anche del fieno di
loiessa.
Con la nuova PAC?
Dovrò seminare 3 prodotti: il 75%
della superficie potrà essere ancora
mais; il 20% sarà un loietto che dovrà
rimanere in campo fino ad una data
non ancora determinata (presumibilmente in maggio) e vi potrà far seguito un secondo raccolto, il rimanente
5% dovrà essere a gelo o una leguminosa, soia, pisello proteico o quasi sicuramente erba medica, che faccia da
coltura miglioratrice per il terreno.
Un consiglio a chi entra in una
stalla nuova
Al momento dell’entrata della mandria nella nuova stalla, è bene fare attenzione al pavimento di cemento. Da
nuovo il fondo può essere troppo abrasivo.
L’esperienza suggerisce di trattarlo
per una ventina di giorni bagnandolo
con del liquame e facendo scorrere le
ruspette. Queste ultime infatti svolgono un’azione meccanica che attenua i
possibili rilievi, mentre il liquame con il
cemento nuovo provoca una reazione
dalla quale si sprigionano delle sostanze alcaline che sarebbero molto corrosive per lo zoccolo.
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Formazione
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Mi è già arrivata da giovani allevatori la richiesta di un inquadramento in merito al bilancio aziendale. Si tratta di una richiesta dettata
dalla necessità di acquisire maggiore
consapevolezza sul proprio operato,
quanto mai necessaria in un contesto
economico complesso come quello moderno, fortemente condizionato dal
mercato globale.
Capire come si ordinano le voci economico-contabili dell’attività di impresa
agricola permette di seguirne bene i
processi produttivi che in essa si svolgono e permette anche di analizzarli nel
loro sviluppo nella realtà aziendale in
questione. Se, poi, si dispone di dati
medi per una corrispondente impresa
ordinaria, si individuano presto le forti
differenze che rivelano i punti di forza o,
come più frequentemente accade, i
punti di debolezza della propria azienda.
Per essere chiari facciamo subito un
esempio. Nelle aziende da latte della
Lombardia, la spesa media annua per
Capire come si fa il
bilancio economico:
quali le applicazioni
più immediate
__
Pietro Rizzi
vacca in medicinali e veterinario ammonta ad una cifra che si aggira tra i
120 e i 200 euro; se trovo che nella mia
azienda tale spesa è sui 300 euro, posso capire che c’è qualcosa che non va
bene. A questo punto comincio a pormi
__
delle domande sui motivi della spesa
più elevata e sono portato ad analizzare l’insieme delle ragioni per cui nella
mia stalla si verifica questo. Individuate le cause posso pensare a delle soluzioni e provvedere a metterle in atto.
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Glossario di economia
la eventuale somma recuperata dalla
loro vendita al momento della loro sostituzione. La quota che ogni anno accantono per reintegrare i macchinari al
giusto momento la chiamiamo quota di
reintegrazione.
I fabbricati. Per quanto riguarda i
fabbricati, beni considerati efficienti
per 20 anni e con un valore capitale più
alto rispetto a mandria e macchine,
consideriamo la loro realizzazione come
conseguente a un oneroso prestito che
nei 20 anni ipotizzati andrà ammortizzato. La somma di denaro che ogni
anno andrà messa da parte è chiamata
quota di ammortamento e servirà proprio per “ammazzare” il debito fatto per
costruire i fabbricati; è come pagare la
quota di ammortamento di un mutuo.
I terreni. Che dire di un bene che du-
Terra, fabbricati, macchinari e
mandria
Iniziamo, dunque, col dire che nella
nostra impresa agricola sono impegnati dei capitali come la terra, i fabbricati, i macchinari e la mandria: sono lì un
anno dopo l’altro, li devo mantenere efficienti anche se prima o poi, in qualche modo, li dovrò rinnovare.
La mandria. La rinnovo con la rimonta; il valore in euro della quota di
rimonta è già registrato nel costo di allevamento del giovane bestiame preparato per sostituire le vacche riformate.
I macchinari. Dovranno essere rinnovati dopo un periodo medio di 10
anni; per poterlo fare è necessario accantonare ogni anno una somma pari a
un decimo del loro valore, detratto del-
®
rerà per sempre? Il loro utilizzo comporterà semplicemente un costo annuale, molto simile ad una locazione e
che prende il nome di beneficio fondiario grazie al beneficio che tale somma
di denaro porta al proprietario del fondo stesso.
I beni di consumo
Più semplici ed immediate da capire sono le spese che riguardano i beni
di consumo; sono cose che servono nel
processo produttivo come sementi,
concimi, fitofarmaci, mangimi, medicinali, disinfettanti, detergenti, acqua,
energia elettrica e gas, telefono, carburanti e lubrificanti, piccoli materiali
di consumo. Le relative spese le chiamiamo spese varie, proprio per la loro
varietà..
29
Il lavoro
Il processo produttivo non sarebbe
funzionante se non ci fosse implicata
l’attività umana con il lavoro manuale
ed intellettuale. Il primo è più facilmente identificabile perché viene associato alla fatica quotidiana e viene
chiamato salario; il secondo, a volte,
sfugge alla sua misura e perciò viene
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N. 3 OTTOBRE 2014
PLV = produzione lorda vendibile, cioè l’equivalente in denaro di tutti i prodotti che l’azienda vende o che regala o dà come compenso a terzi o ai propri operai o vengono consumati dalla famiglia dell’imprenditore.
Q = quote, tutti gli accantonamenti più i premi assicurativi e le spese di manutenzione relativi ai beni a utilità ripetuta.
Sv = spese varie, cioè le uscite per l’acquisto di tutti i beni di consumo.
Tr = tributi, sono le tasse, le imposte e i contributi pagati dall’impresa per il
fatto che è attiva ed esiste.
Sa = salari, sono i compensi reali o fittizi per il lavoro manuale.
St = stipendi, sono il compenso calcolato per il lavoro intellettuale e che comprende mansioni di amministrazione, direzione e sorveglianza.
Bf = beneficio fondiario, è il compenso calcolato per la proprietà del fondo rustico.
I = interessi, sono il compenso calcolato per l’impegno di capitali
±T = tornaconto o guadagno o profitto; i segni + e – che precedono il simbolo sono il risultato dell’abilità dell’imprenditore e del contesto economico favorevole o meno.
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dei ricavi dell’azienda (dal 3 al 5 % della PLV, Produzione Lorda Vendibile) e
viene chiamato stipendio. Nel bilancio
va conteggiato anche il salario relativo
al lavoro prestato dall’imprenditore e
dai suoi famigliari: se non c’è una formale registrazione sul libro paga, la relativa somma deve lo stesso essere
calcolata. La spiegazione è semplice:
se queste persone non dovessero lavorare in azienda, potrebbero lavorare altrove ricevendo il corrispondente salario.
N. 3 OTTOBRE 2014
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Gli interessi
Un’ultima voce da considerare è
quella relativa agli interessi. Si spiega
in questo modo: tenere immobilizzati in
azienda dei capitali, sotto forma di
macchinari e mandria, comporta la rinuncia di interessi che si potrebbero
ottenere da investimenti alternativi. Il
valore dei macchinari è pari alla metà
del loro valore a nuovo; il valore della
mandria corrisponde al suo valore medio di mercato. Sulla somma di queste
due cifre si calcolano gli interessi per
un intero anno. A questi si devono aggiungere gli interessi sul capitale di anticipazione cioè su quella somma, tenuta in pronta cassa, per affrontare
tutte le spese in attesa dei primi ricavi. Anche questo comporta la rinuncia
di interessi da un possibile investimento alternativo, ma per un periodo di
tempo più breve che nel caso dell’azienda da latte è di 2 mesi, cioè il
tempo di dilazionamento del pagamento del prodotto rispetto ai tempi di consegna.
L’equazione del bilancio
Equazione vuol dire equivalenza e,
guardando il piatto di una bilancia, vuol
dire che ciò che c’è sul piatto di sinistra pesa uguale a quello che c’è sul
piatto di destra. Se noi aggiungiamo
qualcosa a destra lo dobbiamo aggiungere anche a sinistra e se lo togliamo
sul piatto di sinistra lo dobbiamo togliere anche sul piatto di destra, proprio perché le due parti si devono equivalere.
Se perciò noi scriviamo in equazione
le entrate e le uscite di una impresa
che sopravvive cioè con nessun guadagno (T=0, tornaconto pari a zero!),
scriveremo Totale dei RICAVI = Totale
delle SPESE ovvero PLV = Q + Sv + Tr
+ Sa + St + Bf +I .
Diverse applicazioni del
bilancio
Giudizio sulla gestione imprenditoriale. La prima applicazione del bilancio
è proprio quella che vede utilizzata
l’equazione del bilancio per dare un giudizio alle capacità dell’imprenditore.
Se la bilancia si sposta verso i ricavi e
le entrate superano le uscite, si giudica positivamente l’attività svolta dall’imprenditore: il suo tornaconto è positivo (T>0). Se la bilancia si sposta
verso le spese e le entrate sono minori delle spese, il giudizio diventa negativo: il tornaconto è passivo (T<0). È
un modo chiaro per misurare l’efficienza economica di un’impresa! Un’impresa che opera in passivo per qualche
anno di seguito è destinata a fallire.
Nella realtà, l’imprenditore concreto apporta più fattori di produzione e
certe voci di spesa restano fittizie per
lui; non comportando, con ciò, una reale fuoriuscita di denaro ma solo una riduzione di entrate, questi, a fronte di
IlIlsistema
Ilsistema
sistema
UFO
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Cover
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rappresenta
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una
una
una
soluzione
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ottimale
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per
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realizzazione
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vasche
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contenenti
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liquidi
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ogni
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mediante
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Allevatore 3-2014 17/10/14 17:36 Pagina 31
31
N. 3 OTTOBRE 2014
mancanza di calcoli, non si rende ben
conto delle eccessive passività della
sua conduzione. Sopravviverà, ma le
difficoltà prima o poi si faranno sentire.
Calcolo del costo di produzione.
Analizzando solo la parte relativa alle
spese affrontate per il processo produttivo del prodotto principale dell’azienda, e togliendo i ricavi relativi ai
prodotti secondari, facciamo il cosiddetto calcolo del costo di produzione.
Per esempio: nel caso del latte alla
stalla, tutte le spese sostenute per allevare la mandria e mungerla vengono
sommate tra di loro e detratte dei ricavi derivanti dalla vendita dei vitelli
scolostrati, delle vacche riformate e
delle manze in eccesso. Anche i ricavi
secondari hanno, perciò, la loro importanza nell’abbassare il costo di produzione del latte. Essi valorizzano tutti gli
stessi fattori produttivi usati per fare il
prodotto principale ma, grazie alla buona gestione, abbiamo un aumento del
numero di manze gravide da vendere,
conseguente ad un abbassamento della quota di rimonta, grazie a una diminuzione delle vacche riformate e a una
corretta tempistica di allevamento delle manze.
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:49 Pagina 32
Formazione
N. 3 OTTOBRE 2014
32
Nel conto economico annuale di
un’azienda imprenditoriale, indipendentemente dal settore merceologico in cui opera, è indispensabile considerare, al fine di valutare correttamente
un auspicabile UTILE NETTO (UN), le quote di ammortamento o accantonamento.
Non è sempre immediato capire cosa
sono e a cosa servono.
Ogni strumento, macchinario, attrezzo o fabbricato implicato direttamente nella produzione di un qualsivoglia bene, inevitabilmente, per quanto
chi lo utilizza usi tutte le precauzioni e
manutenzioni necessarie ad allungare
la sua vita utile, è destinato all’obsolescenza. Prima o poi non sarà più possibile un suo utilizzo produttivo.
Spesso, soprattutto per tutto ciò che
è legato alla tecnologia di precisione,
uno strumento diventa superato prima
ancora che la sua vita cessi per un reale guasto tecnico, basti pensare ai telefoni cellulari ed anche ai computer.
In agricoltura per fortuna vi è sempre un’evoluzione tecnica ma non così
veloce. E’ però altrettanto importante
prevedere che tutto quello che si utilizza dovrà essere sostituito per far sì
che la produzione anche del latte possa continuare negli anni futuri.
Questo concetto dovrebbe essere
ben presente soprattutto in quelle
aziende, e non sono poche, dove le
nuove leve di giovani imprenditori stanno iniziando a sostituire padri e nonni
nella gestione diretta dell’impresa apportando nuovo vento di idee e professionalità.
Per fortuna sono tanti i giovani che
affrontano il mercato con passione,
peccato che si trovino davanti una fase
economica negativa che i più pessimisti, ma temo realisti, vedono irreversibile o quanto meno molto lunga.
Quote di accantonamento:
cosa sono e perché
__
Domenico Barile*
__
* Tecnico SATA
Tornando alle quote di ammortamento: per convenzione, ma non per
obbligo, si prevede che un bene strumentale, cioè un macchinario, abbia
una vita di 10 anni; ad un fabbricato, si
attribuisce una vita di 20 anni. Cosa
vuol dire? Vuol dire che ogni impresa
deve prevedere di accantonare in 10 o
20 anni una cifra che permetta di sostituire quel bene.
Tecnicamente, se acquisto nel
2014, supponiamo, un trattore che
pago 70.000 € da nuovo più IVA al
22% devo prevedere di accantonare
7.000 € all’anno per potere tra 10 anni
sostituire quel mezzo senza il quale
non potrei svolgere una parte del mio
lavoro. Ma c’è un’ulteriore considerazione che devo fare. Dopo 10 anni quel
trattore varrà ancora dei soldi e quindi
dal valore da nuovo devo detrarre, sempre per convenzione in mancanza di un
dato preciso, un 10%. Pertanto il mio
accantonamento per quel trattore sarà
70.000 – 7.000 = 63.000 diviso 10
anni cioè 6.300 € all’anno. L’IVA non
si ammortizza come anche i terreni
che teoricamente non sono deteriorabili dal tempo.
Capite bene che facendo questo lavoro di erosione del reddito la situazione diventa ancora più critica soprattutto in periodi così difficili per l’economia di impresa.
Ma pensate cosa accadrebbe a
un’azienda che non ragionasse in modo
corretto. Dopo un certo numero di anni
si vedrebbe costretta per poter proseguire l’attività a dover spendere cifre
esagerate perché i fabbricati sarebbero fatiscenti e i macchinari inadeguati
o da rottamare.
I mezzi già ammortizzati, cioè il totale dei “valori residui”, andranno a
comporre parte dello STATO PATRIMONIALE dell’azienda, cioè del suo valore
complessivo, insieme ai terreni, scorte
vive e morte, strutture.
Domande e dubbi
A questo punto spesso sorgono una
serie di domande e dubbi.
Ma se il trattore dura, come
realmente avviene quasi
sempre, più di 10 anni?
In teoria ho accantonato la cifra per sostituirlo ma non la spendo e quindi si
genera una “plusvalenza” data dagli
ipotetici interessi ricavabili, oppure potrei decidere un diverso investimento
produttivo della somma accantonata.
Ma se il trattore lo pago in
contanti tutto in una volta
perché devo mettere la somma
in ammortamento?
È molto semplice, se si è arrivati ad
avere una somma da utilizzare è perché
si è accantonato del danaro; chiamatelo pure come volete: risparmio, ammor-
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:49 Pagina 33
E cosa succede se acquisto il
bene ricorrendo ad un prestito
bancario?
In questo caso, non si utilizza capitale proprio, come nel caso precedente, ma capitale di terzi; in pratica, è
come se entrasse un socio con una
quota. Per l’azienda l’unico onere reale saranno gli interessi che si pagheranno al “socio banca” mentre le quote di ammortamento coincideranno
con la quota capitale da restituire. Alla
fine del ciclo non avremo accantonato
il capitale per la sostituzione, ma avremo liquidato il debito e pertanto il “socio”. Solo che in questo caso per sostituire il mezzo dovremo accedere ad
un nuovo prestito e quindi tirarci den-
tro nuovamente il sempre tra virgolette “socio”. L’unico modo per uscire da
questo circolo è ottenere alla fine dell’annata di produzione un utile netto,
che permetterà all’azienda di investire
senza ricorrere all’indebitamento.
Un aiuto da SATA€con
Purtroppo il trend economico degli
ultimi anni rende veramente difficile ottenere utili; se si chiude in pareggio, è
già un apprezzabile risultato. Lo sforzo
che stiamo facendo con il S.A.T.A. è
proprio quello di cercare di entrare il
più possibile nelle diverse realtà economiche attraverso lo strumento del
SATA€con, per capire realmente cosa
succede nel mondo agricolo, sia per
fornire alla classe dirigente un quadro
sempre più veritiero della situazione,
sia per affinare le capacità decisionali
degli imprenditori agricoli fornendo
loro uno strumento di analisi semplice
ma raffinato ed incisivo.
È importante che nelle aziende sia
fatta una programmazione delle reali
necessità di rinnovamento di mezzi e
strutture in modo che gli accantonamenti siano valutati anno per anno e
non gravino tutti contemporaneamente
su poche annate. Quando si ammortiz-
za un bene si può valutare quale quota
di indebitamento può sostenere l’azienda e quali sono le priorità. Una certa
percentuale di debiti ci vogliono ma devono essere sostenibili e produttivi.
Posso indebitarmi ad un certo tasso di
interesse, ma quei mezzi devono rendermi un tasso superiore. Devo anche
sapere che se il capitale di terzi supera il 50% del capitale totale, in realtà
non sono più io il titolare dell’azienda.
Nella realtà non è necessario accantonare delle cifre reali, anche se
sarebbe auspicabile, ma è importante
capire come va calcolato correttamente il conto economico dell’anno.
Riflettere sulla storia per
capire il ruolo dell’agricoltura
Il settore primario è quello che da
sempre tiene in piedi l’economia dei
paesi. Solo quando diecimila anni fa gli
uomini del tempo iniziarono a domesticare le prime specie vegetali, passan-
33
N. 3 OTTOBRE 2014
tamento, accantonamento. Sta di fatto
che quel danaro era disponibile e, se tra
10 anni dovremo sostituire quel mezzo,
inevitabilmente ricominceremo ad accantonare una cifra pari ad un decimo
di quello speso meno il valore che avrà
mantenuto il bene al termine dei 10
anni. I “conti” devono tornare. Il conto
corrente di quella azienda che ha sostenuto la spesa, sarà diminuito della
cifra sborsata per l’acquisto, con una
contrazione della liquidità.
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Allevatore 3-2014 17/10/14 16:49 Pagina 34
N. 3 OTTOBRE 2014
34
do da cacciatori-raccoglitori, sempre
nomadi per la necessità di procacciarsi il nutrimento, ad agricoltori stanziali: si iniziò ad avere cibo sufficiente a
far sì che un certo numero di persone,
non dovendo più vagare continuamente, potè fermarsi a pensare. Si svilupparono allora nuovi mestieri artigianali
e una nuova organizzazione sociale più
articolata ed un deciso aumento della
popolazione dovuto al fatto che le donne poterono avere un figlio ogni due
anni anziché ogni quattro come ai tempi del nomadismo. I primi proto-agricoltori comparvero ben 8500 anni a.C.
nell’area detta Mezzaluna Fertile, un
territorio compreso tra le attuali Siria,
Giordania ed Iraq a sud, Anatolia e parte della Turchia a nord, dove per motivi climatici vi era la maggior concentrazione di piante erbacee utili all’uomo e dal seme grosso, cioè con una dimensione circa 10 volte più grande della media di tutte le specie esistenti sul
pianeta (M. Blumler, Berkeley 1992).
Questa particolarità sembra essere
stata la prima selezione effettuata;
raccogliere specie con questa caratteristica era un indubbio vantaggio a parità di fatica.
Nell’ area mediterranea vi erano
ben 33 delle 56 specie “migliori” al
mondo, ad esempio orzo e farro. I cereali mediorientali erano così produttivi allo stato selvatico che furono necessari pochi cambiamenti per domesticarli. I proto-agricoltori si concentrarono sui meccanismi di dispersione
del seme e sulla inibizione della germinabilità per permettere la conservazione delle scorte.
Se nel 9000 a.C. non esisteva nessuna pianta o animale domestico,
3000 anni dopo erano già sorte intere
società già completamente dipendenti
dalle produzioni agricole e dall’allevamento (J. Diamond, Armi, acciaio e
malattie, Einaudi 1998).
L’agricoltura fu pertanto la scintilla
che permise un rapido salto di sviluppo
in quei territori i cui abitanti la praticarono per primi. Per contro gli anni
più bui per l’umanità furono quelli delle
invasioni barbariche in cui, dopo 6 secoli di devastazioni, l’uomo aveva addirittura abbandonato la coltivazione dei
campi, tanto che si erano ricreate va-
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ste foreste nelle terre incolte. In questi secoli si susseguirono carestie e
pestilenze che decimarono la popolazione.
L’agricoltura è la base di ogni economia e la nostra è una delle più importanti del pianeta per differenziazione e
assoluta qualità dei prodotti. Assieme
al turismo, se fosse ben indirizzato, potrebbero essere i settori trainanti dell’economia del nostro paese. Non distruggiamo questo bene prezioso, non
fiacchiamo le nuove generazioni.
La “politica” deve capire che se le
imprese vogliono restare in piedi, continuare a produrre ed essere competitive per creare ricchezza e quindi occupazione, non basta che resti un
“piatto di minestra” dopo un anno di
duro, anzi durissimo lavoro.
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Allevatore 3-2014 17/10/14 16:49 Pagina 35
Tecnica
__
Domenico Barile*
__
* Tecnico SATA
L’evoluzione degli allevamenti di
vacche da latte negli ultimi anni,
ha comportato un adeguamento degli
indici utili per valutare l’efficienza e la
redditività delle nostre stalle.
Strumenti come SATA€con ci aiutano a capire se alla fine di un’annata
si è generato un reddito congruo ai nostri sforzi ed eventualmente ci fornisce
l’indicazione di dove si può intervenire
35
N. 3 OTTOBRE 2014
Scheda Ferguson
“Dimmi il tuo PR
e ti dirò chi sei”
per migliorare, ma non ci fornisce risposte fondamentali su questioni puramente tecniche.
Essendo la fertilità di una mandria
la base per avere esiti economicamente performanti, la produzione è principalmente influenzata dalla lunghezza
media di lattazione, un buon allevatore
dovrebbe farsi sempre due domande:
l quanto sto fecondando rispetto a
quello che potrei fecondare? E...
l quanto sto ingravidando rispetto a
quello che fecondo?
Rispondere a questi due quesiti ci
fornisce un’istantanea valutazione dell’azienda e delle capacità gestionali di
chi opera. La Scheda Ferguson fondamentalmente serve a far capire la velocità con cui si ingravidano gli animali, dando anche indicazioni sugli eventuali punti deboli che influiscono negativamente.
Questo metodo prende il nome dal
suo ideatore, il prof. James Ferguson,
veterinario presso la facoltà di Scienze
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:49 Pagina 36
N. 3 OTTOBRE 2014
36
Animali della Pennsylvania University,
(U.S.A.) che illustrò, per la prima volta,
in una pubblicazione nel 1991.
Tutti i parametri usati prima erano
delle medie e pertanto con un valore
solo descrittivo in una popolazione biologica con una distribuzione non gaussiana. Ad esempio la media delle cellule somatiche di una mandria, non ci
dice se gli animali sono tutti con cellule basse e solo pochi con una conta
altissima o tutti con delle mastiti lievi
ma sufficienti ad alzare le cellule pur in
assenza di picchi altissimi: le due medie risulterebbero uguali ma le due situazioni sono ben diverse.
Anche il parametro PARTO/CONCEPIMENTO (P/C), può risultare ingannevole se non parametrato alla percentuale di gravide: se in una mandria
di 100 vacche ingravido due soggetti
uno a 90 ed uno a 100 giorni, il P/C di
quella azienda sarà un ottimo 95 giorni ma sarebbe drammatico avere 98
vacche vuote.
La Scheda Ferguson analizza i dati
all’ultimo Controllo Funzionale incrociando le informazioni relative alle prime fecondazioni e quelle successive,
indipendentemente dal mese in cui
sono state effettuate, con le diagnosi
di gravidanza positive.
È pertanto fondamentale rendere
disponibili per il controllore le Diagnosi
di Gravidanza.
Come per qualunque elaborazione, i
dati in uscita sono corretti se sono corretti quelli in entrata!
Il sistema incrocia la percentuale
delle vacche inseminate su quelle inseminabili (HDR, Heat Detection Rate
o Tasso di inseminazione) con la percentuale di quelle ingravidate su quelle inseminate (CR, Conception Rate o
Tasso di concepimento).
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La moltiplicazione di questi due dati
(HDRxCR) determina il Tasso di gravidanza (PR, Pregnancy Rate). Negli Stati Uniti la prima cosa che chiedono per
conoscere un’azienda è il PR.
Secondo il prof. Ferguson in ogni finestra estrale di 21 giorni, in cui è divisa l’analisi, si dovrebbero coprire il
70% di bovine disponibili e di queste la
metà (50%) dovrebbe ingravidarsi (sia
ben chiaro in teoria), pertanto 70% X
50% = 35%. Il PR ottimale dovrebbe avvicinarsi a 35. Nella realtà la media
della nostra provincia è intorno a 12 e
in rari casi si supera il 20. Con PR
24/27 si possono fare salti di gioia.
Come è noto, il post parto è il periodo di maggior stress per le bovine
per la forte salita della curva di lattazione, aumento dei fabbisogni energetici in concomitanza con un calo dell’appetito, con possibile insorgenza di
dismetabolie e patologie dell’apparato
riproduttore. L’analisi dell’HDR della
prima fecondazione permette di capire
se ci sono problemi metabolici postparto o piuttosto responsabilità nel
mancato rilevamento dei calori.
In teoria venendo in calore le bovine
ogni 21 giorni nella prima finestra dopo
il PAV (periodo di attesa volontaria,
cioè i giorni dal parto al primo 5% di prime fecondazioni), in assenza di patologie, tutte le bovine dovrebbero essere
inseminate. Analizzando l’HDR delle 5
finestre, si può capire se ci sono problemi metabolici (1º HDR basso e successivi in aumento) o problemi nel rilevamento dei calori (HDR sempre basso
anche nelle finestre successive).
Il prof. Ferguson ricordava che i calori vanno rilevati tre volte al giorno,
mattino, primo pomeriggio e sera, saltando uno di questi, si perde il 40% di
calori utili. Oggi i sistemi di rilevamento, tipo podometri o attivometri, vengono in grande aiuto soprattutto in
quelle situazioni e periodi dove si riesce poco a girare in stalla. Scherzando, ricordo sempre agli allevatori che
quando una vacca è in calore purtroppo non può telefonarci!
Per chi volesse imparare a leggere
meglio ed utilizzare in modo costruttivo questo sistema di monitoraggio può
rivolgersi sempre con fiducia al servizio S.A.T.A. della propria provincia.
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:49 Pagina 37
Esempio di Scheda Ferguson
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:49 Pagina 38
Siamo stati a casa di
N. 3 OTTOBRE 2014
38
Ho ritenuto di presentare l’azienda dei F.lli Bellaviti di Rivolta d’Adda, da pochi mesi inserita nel servizio
di assistenza tecnica SATA, sia per i brillanti risultati produttivi e riproduttivi raggiunti negli ultimi anni, sia per una ragione che poi capirete, ragione in più per
credere in questo difficile lavoro fatto
di grandi sacrifici al quale solo una grande passione può dare continuità.
La storia dell’azienda ha origini lontane; il capostipite, Bellaviti Isaia, aimè
scomparso da qualche anno, originario
della Valtaleggio (BG) allevava poche
vacche in alpeggio. La sua volontà di migliorare ed evolvere l’attività lo ha portato a concludere la sua esperienza in
montagna acquistando una prima azienda in pianura. A questo primo passo ha
fatto seguito l’acquisto dell’attuale fondo con stalla nel comune di Rivolta d’Adda, in cui venivano munte 35 vacche allevate in stabulazione fissa.
Attualmente la superficie agricola a
disposizione è di circa 1000 pertiche milanesi, con una ripartizione colturale molto semplice:
– 200 p.m. coltivate a mais
– 800 p.m. coltivate a prato stabile
In questa scelta il sig. Isaia ha sempre avuto a fianco fattivamente la mo-
Fratelli Bellaviti
alla Cascina Sant’Anna di Rivolta
d’Adda. Un passato di sacrifici,
un futuro di grandi speranze.
__
Gianluigi Bernardi*
__
* Tecnico SATA
glie Annabambina, figura fondamentale
soprattutto perché attivamente presente per tutti i lavori di stalla, mungitura compresa.
In questo impegno sono sempre stati presenti i due figli: Giansirio e Cornelio,
legati entrambi dalla stessa passione per
le vacche da latte.
L’evoluzione decisiva dell’allevamento si è avvenuta negli anni ‘97/’98
con la costruzione dell’attuale stalla a
stabulazione libera con cuccette, impegno che è stato deciso proprio per lo
spirito che da sempre ha animato e accomunato l’intera famiglia.
Dai 2000 quintali di quota del ‘91 si
è arrivati agli attuali 11.000.
Attualmente la mandria è costituita
da 250 capi in tutto, di cui 120 in mungitura; la rimonta è totalmente interna.
Giansirio, dopo aver acquisito il patentino di fecondatore laico ha iniziato
a inseminare scegliendo linee genetiche
capaci si di migliorare l’andamento carattere latte, mantenendo un occhio di
riguardo per la forza e vigore, la profondità della mammella e, non ultimo,
il carattere della posizione dei capezzoli,
al fine di garantire facile mungibilità su
animali morfologicamente robusti.
Caratteri fondamentali per facilitare
le operazioni di mungitura che in azienda sono svolte dal fratello Cornelio, deciso di seguire le orme della madre Annabambina.
Uno degli aspetti che i f.lli Bellaviti
hanno, da sempre, curato è stato quello di garantire agli animali, sia in lattazione che non, il massimo di benessere
possibile, accompagnato da uno standard igienico quasi “maniacale”. Questa
filosofia di lavoro è stata adottata per
garantire insieme ad elevate produzioni anche una certa longevità delle bovine, capace di tradursi in un miglioramento del profitto aziendale, in quanto
è certo che un animale in buona salute
è in grado di rispondere positivamente
alle sollecitazioni dell’ambiente e reagire
ai patogeni presenti.
Questo rigore di igiene e pulizia ha
da sempre permesso di avere un numero
limitato di patologie mammarie con un
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:49 Pagina 39
scrupoloso processo di screening per
identificare le bovine che necessitano
di attenzioni mediche e cure infermieristiche;
l adeguata gestione del razionamento nella parte finale della lattazione e nell’asciutta, per garantire che l’80-90% delle bovine, sia pluripare che primipare, arrivino al parto con un BCS tra 3.00 e 3.30.
È apparso da subito evidente come
una rapida diagnosi e il trattamento professionale di molte patologie subcliniche
ha permesso di minimizzare il danno ad
esse connesso. È risultata evidente, quindi, l’importanza della rapida individuazione del problema per poter attuare le
adeguate misure di prevenzione.
Il lavoro di prevenzione svolto sulle
bovine in transizione è stato, dunque, il
nucleo di un più vasto programma di gestione sanitaria dell’allevamento, volto
a promuovere lo stato di salute ottimale delle bovine, in grado di prevenire le
patologie e migliorare la redditività.
Il veterinario aziendale, dunque, ha
previsto interventi sul singolo animale
e interventi a livello di mandria, fissando degli obiettivi e facendo seguire
un’adeguata analisi dei dati. Infatti, va
sottolineato che solo attraverso la conoscenza dei dati del singolo animale è
possibile fare anamnesi, diagnosi e tel
rapia sulla mandria, arrivando a coordinare l’operato delle altre figure professionali attive in un allevamento in gestione totale.
Questa impostazione del lavoro ha trovato la piena collaborazione dei f.lli Bellaviti e i risultati non si sono fatti attendere: le patologie tipiche della transizione sono state praticamente azzerate
e la conseguenza più immediata è stata una buona risposta degli animali a latte. Ad oggi gli indici sulla fertilità sono
di tutto riguardo e parliamo di una mandria con un CR (tasso di concepimento)
pari a “40” e un PR (tasso di gravidanza corretto) pari a “21” (vedi articolo
sulla Scheda Ferguson; n.d.r.).
Queste sono le premesse con cui l’allevamento dei fratelli Bellaviti si prepara alle sfide future, e loro sono consapevoli di dover mantenere un grado di
attenzione e controllo sempre elevati.
Nel 2010, per migliorare le condizioni
igieniche nella stalla, è stato acquistato un robot di pulire automaticamente
39
N. 3 OTTOBRE 2014
conseguente numero di cellule somatiche nel latte pari o inferiore a 100.000
cellule/millilitro.
I F.lli Bellaviti, pur avendo riscontri
positivi dalla loro gestione, hanno sentito l’esigenza di migliorare alcuni
aspetti dell’allevamento, in par ticolare hanno sentito il bisogno di essere
coadiuvati da una figura veterinaria professionalmente preparata e capace di
garantire un’adeguata assistenza alla
fase di transizione delle bovine. Per questo a par tire dal 2009 si sono avvalsi
della collaborazione del dott. Stefano
Pozzi, medico veterinario libero professionista. Questi, ha stabilito da subito che la visita delle bovine in fase
di transizione fosse fatta regolarmente, con cadenza settimanale, dallo
stesso professionista o da un componente del suo staff, al fine di visitare
gli animali ammalati o quelli a rischio
di malattia.
Preventivamente, il dott. Pozzi ha dettato alcune regole inderogabili sulla gestione delle bovine in transizione:
l disponibilità di uno spazio sufficiente
sia in fronte mangiatoia, sia nella zona
di stabulazione;
l limitazione degli spostamenti di recinto
per gli animali in fase di pre e post-partum;
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:49 Pagina 40
ALIMENTO
KG
SILO PRATO STABILE 1°taglio
23
FIENO PRATO 2°taglio
PAGLIA di Frumento
N. 3 OTTOBRE 2014
40
le corsie di servizio, mentre tutte le corsie dotate di grigliato sono state rivestite da appositi tappeti in gomma. Cercando continuamente il benessere per
gli animali, la corsia di alimentazione è
stata attrezzata con tappeti in gomma
antiscivolo. Nel 2011, è stata completata la posa dei tappeti in gomma anche nella corsia di servizio e, nel contempo, è stato acquistato il robot per
la pulizia automatica delle corsie.
Particolare attenzione è posta alla
gestione alimentare della mandria, ed in
particolar modo, Cornelio e Giansirio,
hanno capito quanto sia importante fornire “sempre” agli animali foraggi di elevata qualità nutrizionale ed organolettica.
A tal fine, ho avuto modo di osservare
con quale attenzione l’allevatore prepara
i vari insilati, in particolar modo gli insilati di prato stabile, foraggio che nel
piano colturale dell’azienda abbonda e
di cui si è da sempre cercato di valorizzarne la conservazione e l’utilizzo per
le bovine da latte. A tale proposito, nel
corso degli anni, l’input è stato dato soprattutto da Valerio Invernizzi, tecnico
che da tempo segue l’aspetto nutrizionale della mandria. In pratica, si è privilegiato l’insilato di prato stabile al posto del tradizionale silo mais: il maggengo, dopo lo sfalcio viene lasciato in
campo 1 o 2 giorni a seconda delle condizioni climatiche e successivamente
trinciato e insilato in trincea, ponendo
grande attenzione alla copertura del prodotto, realizzata con appositi teli in plastica e rifinita con la sovrapposizione di
ghiaia per permettersi la giusta compressione del foraggio.
Il prodotto, pronto dopo circa 30 giorni, viene utilizzato in quantità notevoli
(20-23Kg) per gran parte dell’anno, accompagnato da pastone integrale di mais
1.5/2.0
0.5
PASTONE integrale di MAIS
8
MAIS FARINA
6
SOIA f.e.
3.6
MIX LINO-COTONE-GIRASOLE
1.6
INTEGRATORE MIN-VIT
0.6
GRASSO IDROGENATO
0.250
LIEVITO
0.100
e nuclei proteici adeguatamente formulati.
Si riporta nella tab. 1 una razione tipo di questo periodo autunnale.
Interessante è anche come viene attuata l’alimentazione delle asciutte.
Dopo varie esperienze di alimentazione
tradizionale con l’impiego di piccole
quantità di insilati di mais o di prato, si
è pensato di alimentare le asciutte con
solo fieno secco di prato stabile 2° tg.,
integrando la razione per tutto il periodo dell’asciutta con un apposito cubo
melassato lasciato a disposizione degli
animali, capace di apportare sia la giusta quantità di concentrati che di integratori. Questo tipo di razionamento e
le pratiche sanitarie fissate dal veterinario hanno portato ai risultati già evidenziati.
Il momento del parto è segnalato da
uno strumento termico (ragnetto) che
l’allevatore posiziona all’interno della vagina qualche giorno prima del parto previsto. Questo strumento è risultato importante, a detta dell’allevatore, perché
segnalando la temperatura registrata quotidianamente, oltre a indicare quando la
bovina è pronta per il parto, può dare indicazione di un eventuale stato patologico della partoriente come lo stato febbrile in caso di mastite pre-parto.
Alla nascita ogni vitello, riceve prontamente la dose adeguata di colostro,
indispensabile per avere le difese immunitarie. Questa operazione è meticolosamente eseguita da Annabambina,
o da Giansirio se si tratta di parto notturno. La mortalità al parto è intorno al
7% valore nella norma, mentre la mortalità nelle fasi successive è praticamente nulla.
La cura della vitellaia è affidata alla
mamma Annabambina, ma in suo aiuto
c’è il nipote di 8 anni Michele figlio di
Giansirio che, come ho anticipato all’inizio, è stato un po’ il vero motivo di
questo articolo perché mi è sembrata
una figura molto atipica ma decisamente
positiva, sia per la passione, la forza ma
non ultima la competenza quasi di un
adulto con cui partecipa alla gestione
dell’allevamento. Durante il periodo
estivo è presente in stalla sin dal mattino presto proprio per accudire i vitelli, fino a seguire, nel corso della giornata,
tutte le varie operazioni di stalla. Nel periodo della scuola la sua passione non
viene meno e, tutti i giorni, al pomeriggio, continua ad aiutare la nonna ad accudire i vitelli e a seguire, per quanto
possibile, le sue vacche.
Preso dalla curiosità ho voluto che
proprio Michele scrivesse come si svolgeva la sua giornata tipo durante tutto
il periodo delle vacanze estive e lui, preciso e serio come sempre, ha scritto “testuali parole” questo racconto:
Allevatore 3-2014 18/10/14 07:58 Pagina 41
Sorprendente, perché questo racconto non sembra di un ragazzino di otto anni, soprattutto di questi tempi dove sono molto di più le impressioni negative sul lavoro agricolo. Questo spaccato di vita sembra un racconto di altri
tempi e sicuramente è un racconto di
grande forza ma anche di grande speranza, perché l’allevatore dovrà in futuro essere sempre di più un imprenditore, ma rimane importante che questo
lavoro, come tanti altri, deve essere fatto con il cuore e la passione, perché
spesso i sacrifici che comporta sono superiori alle soddisfazioni.
A tale proposito Michele, “vera forza della natura”, ha ereditato tutte le
qualità che l’intera famiglia gli ha saputo
trasmettere, ma possiede una qualità
propria che è la vera passione per gli animali, garanzia per un futuro di “allevatore”.
41
N. 3 OTTOBRE 2014
“Mi alzo alle 5 del mattino, quando non vado
a scuola, la prima cosa che faccio chiedo a
mio papà se è nato un vitello e se si va a
vedere e spero che sia femmina. Mentre mio
zio munge le mucche del post-parto io e mio
papà andiamo a mungere la mucche e lo aiuto a fare la pulizia delle cuccette. Verso le
6.30 - 7.00 mia nonna arriva per far bere i vitelli e io la aiuto. Una volta alla settimana viene il veterinario Pozzi Stefano a fare il controllo del post-parto e le diagnosi e io con
la lista che ha preparato il mio papà faccio
controllare le mucche.Mentre mio papà fa il
carro io gli pulisco le mangiatoie e gli dò il
fieno alle asciutte. Quando c’è da fare gli spostamenti delle manze, manzette, asciutte e vitelle, li aiuto. Alle 2.00 del pomeriggio ogni 15 giorni io, mio papà e mio
zio puliamo il letame delle mucche e
quando abbiamo finito io e mio papà
mettiamo i termometri alle mucche in
sala parto, mettiamo i collari alle mucche per rilevare i calori. Verso le 17.30
aiuto a preparare la mungitura della
sera, faccio bere i vitelli e se deve
far partorire le mucche le ungo e mio
papà le fa partorire.”
Michele
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:49 Pagina 42
Attualità APA
Il sito dell’APA di
Cremona si rinnova:
diventa “Responsive”!
__
N. 3 OTTOBRE 2014
42
Per adeguarsi alle esigenze tecnologiche che ad oggi sono sempre più presenti nei nostri allevamenti, si
è scelto di sviluppare un nuovo sito web
consultabile all’indirizzo www.apa.cr.it.
Nel dettaglio si è cercato di realizzare un
sito che fosse composto non solo di una
parte statica ( Principale, Servizi, Organismi, Downloads…) ma che fosse composto anche di una parte dinamica dove
l’allevatore, tramite password di accesso, possa accedervi per comunicare direttamente le proprie esigenze ai nostri
uffici.
Il nuovo sito è denominato “Responsive” ; una piattaforma in grado di
adattarsi graficamente e funzionare su
qualsiasi dispositivo mobile dallo smartphone al tablet ai monitor più disparati e comuni. (FIG.1)
Richiedere Marche o Ristampe
oggi è più semplice e
immediato
Entrando nello specifico, l’allevatore potrà comodamente ordinare le marche auricolari nuove o da ristampare direttamente dal proprio smartphone;
per esempio: accorgersi della perdita
dei marchi auricolari è più chiaro durante l’ingresso in sala mungitura dei
bovini, quindi durante la routine di
mungitura potrà essere utile utilizzare
il modulo del sito. Oppure durante la
somministrazione dell’unifeed, approfittando del pasto delle vacche, sarà
semplice e immediato percorrere la
corsia di alimentazione e provvedere
all’inserimento e all’invio della richiesta delle ristampe. Non dimentichiamoci degli ovini e dei caprini, anche
per loro è stata dedicata una sezione
per la richiesta dei marchi auricolari.
Precisamente durante l’accesso al servizio, si avrà la possibilità di scegliere
per quale specie effettuare l’ordine.
(FIG.2)
Questo sistema comporta minor
tempo di gestione, in qualsiasi luogo e
__
Marco Panice
momento della giornata, ma soprattutto meno carta da gestire. Inoltre la
possibilità di ricevere una e-mail “in copia” con l’elenco delle ristampe richieste verrà recapitata successivamente
all’ordine.
Non solo Ristampe, ma è possibile
ordinare e richiedere anche delle nuove marche auricolari.
La possibilità di interfacciarsi direttamente con la propria Associazione
utilizzando un semplice smartphone,
rende efficace e stimolante l’utilizzo
da parte di chiunque. Pertanto vi invitiamo a richiedere le credenziali per
utilizzare immediatamente il modulo!
Come richiedere le credenziali
di Accesso
Visitando la Home page del sito
www.apa.cr.it e cliccando sull’icona
RICHIESTA CREDENZIALI, si accede al
modulo di richiesta. Dopo averlo compilato e inviato, verrà spedita una mail
nella propria casella di posta, con le
credenziali di accesso. (FIG. 3)
Per chi ha già sottoscritto il servi-
zio Estrazioni dati per DairyComp, può
utilizzare le medesime credenziali per
accedere ai servizi web (Es: Richiesta
Marche Auricolari).
Per agevolare l’accesso all’applicativo
APA da smartphone o tablet:
Accedere utilizzando GoogleCrome
al sito www.apa.cr.it, giunti in homepage, cliccare sul pulsante opzioni del
proprio smartphone e selezionare la
voce di menù [Aggiungi a Schermata
Home]. A questo punto verrà creata
un’icona-link vicino alle vostre app nel
desktop del vostro dispositivo.
Sarà così più immediato l’accesso
al sito e all’applicazione Richiesta Marche Auricolari.
Servizio Siti WEB
Si ricorda a tutti gli allevatori che è
possibile richiedere lo sviluppo e la realizzazione del proprio sito web aziendale. Per visitare i siti già realizzati, o richiedere ulteriori informazioni, visitare
il sito www.apa.cr.it in Home Page, sezione SITI ALLEVATORI.
Figura 1.
Allevatore 3-2014 18/10/14 08:00 Pagina 43
Figura 2.
Figura 3.
Allevatore 3-2014 17/10/14 18:12 Pagina 44
Attualità APA
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:50 Pagina 45
SATA in Fiera
Tecnici SATA allo stand di Regione Lombardia
Mercoledì 22
TECNICO
SETTORE
ARGOMENTO
Lucio Zanini
Qualità latte
Qualità latte in Lombardia: con CF e SATA, si ottengono migliori risultati
10,00
Massimo Timini
Sistemi Qualità
Tracciabilità in allevamento e filiera: manuali e software SATA: TraceALL
11,00
Katia Stradiotto
Caseificazione
Qualità delle trasformazioni: problemi in caseificio e consulenza SATA
12,00
Agronomia-gestione
Flavio Sommariva e
reflui e Sostenibilità e
Stefano Garimberti
Risp.energetico
9,00
Giovedì 23
9,30
Venerdì 24
9,30
Sabato 25
La gestione agro-ambientale dell’azienda agro-zootecnica:
strumenti e proposte per affrontare i vincoli e valorizzare le
opportunità.
CONVEGNO SATA- SALA ZELIOLI LANZINI
Marco Serra
Ufficio Tecnico ARAL
Controlli Funzionali: una base dati insostituibile
10,30
Paola Amodeo
Alimentazione
Ref. D.Comp
Dairy Comp SATA: la gestione avanzata della mandria da latte
11,30
Michele Campiotti
Gestione az.
Economia
SATA-€con - gestione economico-fiananziaria dell’azienda agrozootecnica
Nicoletta Rizzi
Resp. Laboratorio ARAL Analisi e Servizi Lab.ARAL
10,30
Domenico Barile
Tecnico SATA CR
SATA-€con: esempi pratici d’impiego
11,30
Ivana Parenti
Ref.Prov. SATA VA
I servizi SATA: un’opportunità per l’allevatore (Bov, Cap-ovi, …)
9,30
AVVISO
Durante i giorni della Fiera
Internazionale del Bovino da
Latte, i Tecnici SATA saranno contenti di ricevere gli allevatori per trattare gli argomenti secondo il programma
esposto in tabella.
45
N. 3 OTTOBRE 2014
ore
Attualità APA
N. 3 OTTOBRE 2014
46
Nonostante le difficoltà economiche riscontrate negli ultimi
anni da tutto il comparto zootecnico, i
nostri allevatori Cremonesi continuano
a testa alta a svolgere il loro lavoro. Fra
tanti, vogliamo dedicare qualche riga a
coloro che decidono di partecipare alle
Mostre di Razza, sparse su tutto il territorio Regionale e Nazionale.
Si cerca, così, di valorizzare il duro
lavoro che comporta la preparazione di
un animale da fiera, mostrando i capi
migliori e condividendo la passione con
tutti.
È consuetudine che l’allevamento
Pradazzo Holstein di Donini partecipi
alle Mostre: dall’Interregionale di Inveruno (MI) al Dairy Show di Verona, dall’Interregionale di Gonzaga alla Provinciale e Nazionale di Cremona. Una pre-
Pradazzo Holstein Inveruno.
Pradazzo Advent Roxy Et Dairy Show di Verona il 9 febbraio 2014.
Pradazzo Laurin Dhalia Et.
Pradazzo Holstein
Partecipare alle Mostre
con sacrificio e
tanta passione
__
La Redazione
senza continua che, oltre a valorizzare
l’impronta genetica dell’allevamento
rappresenta, come altri, la nostra provincia al di fuori di Cremona.
Ricordiamo, non per ultimo, il successo ottenuto lo scorso novembre a
Inveruno (MI). La Albos Zucca classificata al 2° posto nella categoria Giovenche da 18 a 22 mesi e Menzione
d’Onore Manze e Giovenche. La Albos
Dora classificata al 3° posto nella stessa categoria; la Pradazzo Laurin Dhalia
che ha ottenuto il 2° posto nella categoria Vacche 3 anni Junior. Un soggetto con grandi potenzialità.
Terminiamo con la Campionessa Assoluta Vacche, e Miglior Mammella
della Mostra, la PRADAZZO ADVENT
ROXY ET, la quale ha confermato il suo
successo assoluto!
Non dimentichiamoci del Dairy Show
di Verona del 9 febbraio scorso: 1a classificata nella categoria Vacche 4 anni,
Menzione d’Onore Vacche Adulte e Miglior Mammella la Pradazzo Advent Roxy
si rivela all’altezza della situazione con
piena soddisfazione da parte nostra.
__
Per finire, la partecipazione è rivolta all’Interregionale di Gonzaga (MN).
Dopo la Roxy è la Zangola a salire sul
podio aggiudicandosi la menzione “Riserva” nella categoria da 6 a 9 mesi.
Bene anche per la Albos Caterina e la
Albos Dora, entrambe figlie di Chizzola
Goldwyn Candido. Riserva nella categoria 2 anni Junior per la Caterina e 4°
posto per la Dora.
Non dimentichiamo il risultato ottenuto dalla Pradazzo Mascalese Laylad,
vitella della famiglia Pradazzo Outside
Dalila classificata 5ª nella categoria
manze da 9 a 12 mesi.
In questi giorni di ottobre si tiene
la Mostra Provinciale di Cremona: vetrina internazionale che, negli anni
scorsi ha sempre avuto un ruolo importante per il comparto agricolo-zootecnico, ma che quest’anno si trova a
fare i conti con un arretramento dei
capi iscritti. Comunque sia, l’allevamento Pradazzo Holstein ci aspetta
numerosi all’appuntamento di mercoledì 22, dalle ore 14:00, alla Mostra
Provinciale.
Pradazzo Grifondoro Zangola.
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:50 Pagina 47
Formazione
Corsi di F.A. Bovina
organizzati da UOFA
47
N. 3 OTTOBRE 2014
CREMA C/O LIBERA ASSOCIAZIONE AGRICOLTORI
Informazioni: In collaborazione con CAPA, in organizzazione a Cremona
presso la sede CAPA, corso parzialmente finanziato dalla Regione Lombardia
Esercitazioni pratiche: presso stalla di sosta
Numero di partecipanti: 15-30
Dicembre 2014
TIDOLO DI SOSPIRO (CR)
Informazioni: Per allevatori e studenti
Esercitazioni pratiche: Stalla di sosta Guardamiglio
Numero dipartecipanti: minimo 15
Inizio a fine dicembre 2014
UNITÀ LOCALE:
di Stefano Boretti & C. snc
OFFICINA ASSISTENZA
MANUTENZIONE ATTREZZATURE
E MACCHINE PER L’AGRICOLTURA
AUTORIZZATA
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Fraz. Maiano
Via Angelo Manzoni, 19
Tel. 0371 210589
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:51 Pagina 48
Formazione
Anche quest’anno
gli studenti francesi
__
N. 3 OTTOBRE 2014
48
Pietro Rizzi
È il secondo anno di seguito che
vengono in modo mirato a Cremona dalle colline ai piedi dei Pirenei di
nord-ovest. Dalla scuola rurale di Mont,
un gruppo di 8 studenti, dell’età tra i 20
e i 21 anni, accompagnati da due insegnanti sono venuti a Cremona in viaggio di istruzione. Le realtà agricole della nostra regione e provincia li incuriosiscono perché abbastanza diverse dalle loro. Nel Bearn si allevano le Bionde
di Aquitania per la carne, ma anche le
Frisone per il latte: il latte viene raccolto dalla più grande cooperativa francese, Lactalis (ormai multinazionale!).
La produzione di energia elettrica da biogas fa parte ormai delle realtà produttive agricole e anche la Francia, come
altri paesi europei, è in continuo sviluppo
per le fonti alternative di energia: da un
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__
po’ di tempo i francesi possono mettere direttamente nella rete di distribuzione
il metano separato, con apposito impianto, dal biogas prodotto in azienda.
I nostri cugini d’oltralpe sono venuti volentieri, appoggiandosi all’amicizia
instaurata con la scuola Stanga, per visitare alcune realtà produttive della nostra agricoltura e scambiare notizie e informazioni con i nostri studenti di agraria. Tutto aiuta a creare maggiore vicinanza tra i popoli.
Tra le realtà produttive visitate: la
PLAC per la produzione del Grana Padano e del Provolone, l’azienda Federici-Brunelli di Cingia de’ Botti per l’allevamento di bovine da latte e gli annessi due impianti di biogas ed essiccatoio del biogas.
l La visita alla PLAC si è svolta con la
presentazione della storia della cooperativa e dei suoi due prodotti principali. La descrizione di tutto il percorso, dal
latte al grana, ha visto il gruppo di visitatori passare tra i locali di fabbricazione e di salatura, per arrivare alle imponenti scalere dove le forme del prezioso formaggio restano a maturare sotto l’occhio vigile del responsabile. I visitatori, inoltre, hanno avuto modo di vedere l’esperto battitore porgere l’orecchio ai tonfi del martelletto alla ricerca
delle anomalie e hanno visto l’apposizione del marchio a fuoco del Consorzio
di tutela del Grana Padano. Grande curiosità hanno suscitato i provoloni, per
le diverse forme e formati, e per la pre-
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:51 Pagina 49
Giornate di
scuola aperta
allo Stanga
Istituto Professionale per
l’Agricoltura e l’Ambiente
Via Palestro, 36 - Cremona
29 novembre 2014
13 dicembre 2014
17 gennaio 2015
dalle ore 15.00 alle 17.30
Istituto Tecnico e Professionale
per l’Agricoltura e l’Ambiente
Viale S. Maria, 23/c - Crema
29 novembre 2014
13 dicembre 2014
10 gennaio 2015
dalle ore 15.00 alle 17.30
senza di una pellicola di materiale protettivo sulla crosta (paraffina). Lasciati
i magazzini di stagionatura con il loro
profumo avvolgente, ci si è fatti pervadere dalla solida fragranza di qualche scaglietta di grana offerta dalla latteria.
l Presso l’azienda Federici-Brunelli non
sono mancate le domande, sia sul settore del latte, sia sul settore del biogas.
La mungitura, l’allevamento dei vitelli,
la gestione delle cuccette, la razione delle vacche, il conferimento del latte e la
gestione dei reflui sono stati gli argo-
menti trattati alla stalla e che il giovane Giulio Federici ha sapientemente illustrato ai quasi coetanei ospiti accompagnati dalla sua ex-professoressa
di zootecnia allo Stanga, la sig.ra Augusta De’ Cé. Molta curiosità ed interesse ha suscitato la visita agli impianti
di produzione del biogas, ai motori di produzione della corrente elettrica e all’essiccatoio del digestato: molte domande sono state rivolte sulla gestione
della fertirrigazione con impianto a goccia nel mais.
Scuola Casearia di Pandino
Via Bovis, 4 - Pandino (CR)
Tel. 0373.90059
15 novembre 2014
6 dicembre 2014
10 gennaio 2015
dalle ore 14.30 alle ore 17.30
49
N. 3 OTTOBRE 2014
Istituto Tecnico Agrario Stanga
Via Milano, 24 - Cremona
22 novembre 2014
13 dicembre 2014
10 gennaio 2015
24 gennaio 2015
dalle 15.00 alle 18.00
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:51 Pagina 50
Conigli
Cunitaly anche
in classe
__
N. 3 OTTOBRE 2014
50
La Redazione
Sono oramai 14 anni che i ragazzi
dell’Istituto Professionale Stanga
vengono coinvolti nello svolgimento di
Cunitaly, la manifestazione zootecnica
dei coniglicoltori del nord Italia, organizzata dall’ANCI lombarda con l’APA di
Cremona. Per loro si tratta di un’esperienza indimenticabile che dura 6 giorni, tra ingabbiamento, giudizio degli animali e mostra-mercato.
Quest’anno, già nella seconda settimana di scuola, il presidente dei coniglicoltori lombardi, sig. Paolo Giacomelli, ha incontrato gli studenti coinvolti
della quarta IPA direttamente in classe.
Sei giovani conigli delle razze Gigante
Pezzato, Californiana, Argentata di
Champagne, Fulva di Borgogna, Atgentata piccola e Ariete nano sono stati manipolati dagli studenti sotto la guida di
Giacomelli per familiarizzare con l’animale e le sue reazioni. I è trattata di una
lezione pratica cui hanno fatto seguito
due lezioni teoriche dell’insegnante di
Tecniche di allevamento, prof. Pietro Rizzi, su l’anatomia, la fisiologia e l’allevamento del coniglio. L’insieme di queste lezioni ha lo scopo di aiutare gli studenti ad essere più consapevoli e professionali nello svolgimento delle loro
mansioni di servizio a Cunitaly dove le
esigenze degli animali si incrociano
con quelle di un numeroso pubblico che
pone spesso delle domande.
BONIFICA
ETERNIT
IMPIANTI
FOTOVOLTAICI
__
COPERTURE
DI OGNI GENERE
Verona – 045/73 64 614 – www.calibersrl.it
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:51 Pagina 51
Allevatore 3-2014 17/10/14 16:51 Pagina 52