La qualità di vita dei lungo-sopravviventi

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La qualità di vita dei lungo-sopravviventi
TAVOLO B
Altri bisogni di salute
La qualità di vita dei lungo-sopravviventi
Coordinamento : Orazio Caffo (AIOM), Luigi Tomio (AIRO)
Neoplasie della mammella
Neoplasie del colon – retto
Neoplasie della prostata
MA Annunziata (SIPO) D Smaniotto (AIRO)
A Zamboni (AIOM) L Caravatta (AIRO)
R Passalacqua(AIOM) M Valeriani (AIRO)
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«La qualità di vita dei lungo-sopravviventi»
Neoplasie della mammella
MA Annunziata (SIPO) – D Smaniotto (AIRO)
Statements
 A 5 anni in media dalla diagnosi di tumore della mammella,
oltre una paziente su tre manifesta livelli sintomatici di
distress. Il distress si associa a peggiore qualità di vita e
funzionamento cognitivo, e a maggiore fatigue.
 Livelli più elevati di distress sono riportati da pazienti
sottoposte a chirurgia e radio-chemioterapia, rispetto a pazienti
sottoposte solo a chirurgia.
 Inoltre, circa una paziente su cinque riporta livelli
significativi di depressione (componente, assieme all’ansia,
del costrutto di distress).
Ploos van Amstel FK et al. 2013
Brunault P. et al. 2013
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Neoplasia della mammella
MA Annunziata (SIPO) D Smaniotto (AIRO)
Statements
 La paura della recidiva è un aspetto clinicamente rilevante
nella cancer survivorship. Si associa a maggiore depressione e
peggiore qualità della vita ed è più elevata nelle pazienti più
giovani.
 Altri effetti tardivi collaterali che si associano ad una peggiore
qualità di vita sono rappresentai da: fatigue, deficit cognitivi,
problematiche relative alla sfera sessuale e all’immagine
corporea, questi sintomi sono presenti nelle long-term cancer
survivorship.
Schimidt ME et al. 2012
Von Ha D et al. 2013
Lyngholm CD et al. 2013
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Neoplasie della mammella
MA Annunziata (SIPO) D Smaniotto (AIRO)
Evidenze, esperienze e razionale di supporto
 La paura della ricaduta:
Lo studio di Koch evidenzia che l’11% e il 6% di un ampio campione di breast cancer survivor
tedesche riportano, rispettivamente, una paura della ricorrenza moderata ed elevata.
 Funzionamento cognitivo e sociale:
Secondo una meta-analisi relativa a 17 studi, le abilità verbali e visuo-spaziali in breast cancer
trattate con chemioterapia sembrano essere peggiori rispetto ai controlli o rispetto alla fase
pre-trattamento.
 Problematiche relative a funzionamento sessuale e immagine corporea :
Problematiche relative a funzionamento sessuale e immagine corporea influenzano la
qualità di vita. Il 15% di 214 breast cancer survivors danesi (7-20 anni post-diagnosi, 12 anni
mediani) si sente meno femminile, il 25% meno sessualmente attraente
Koch et al., 2014
Heather et al., 2012
Von Ah et al., 2013
Lyngholm et al. 2013
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Neoplasie della mammella
MA Annunziata (SIPO) D Smaniotto (AIRO)
Questioni aperte
 Rilevazione attenta degli effetti tardivi dei trattamenti integrati che impattano sulla
qualità della vita
 Sorveglianza clinico-diagnostica della ricaduta con modelli appropriati e condivisi
dai diversi operatori
 Monitoraggio con strumenti multidimensionali affidabili e validi, impiegando
questionari di qualità di vita sia tumore-specifici sia generici.
 Necessario creare un progetto riabilitativo della paziente di tipo multiprofessionale
che contribuisca al miglioramento della qualità di vita e delle condizioni di salute
della stessa.
 Auspicabile un modello comunicativo tra ospedale e territorio, al fine di evitare
sovrapposizione e ridondanze tra esami diagnostici e professionalità mediche
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Neoplasie del colon - retto
A Zaniboni (AIOM) L Caravatta (AIRO)
Statements
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Le sequele a lungo termine delle neoplasie del colon retto e dei trattamenti
eseguiti possono persistere anche dopo 5-10 anni dalla diagnosi, seppur in
assenza di un significativo peggioramento della Qualità della vita (QoL).
Un impatto sulla QoL può essere maggiormente rilevante nei pazienti con
comorbidità e giovane età (<60 anni) alla diagnosi. Una valutazione
multidisciplinare che comprenda medici, psicologi e assistenti sociali in
questo sottogruppo di pazienti potrebbe essere necessaria al fine di offrire
una migliore gestione globale delle sequele a lungo termine.
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Neoplasie del colon - retto
A Zaniboni (AIOM) L Caravatta (AIRO)
Evidenze, esperienze e razionale di supporto
Studio Italiano: 2208 affetti da affetti da carcinoma del colon retto e della mammella.,
di cui 1772 randomizzati a ricevere questionario EORTC QoQ-C30 o SF-36 HS.
CONCLUSIONI: I pazienti non affetti da rilevanti comorbidità e liberi da ripresa di malattia mostrano
una buona QoL sovrapponibile a quella popolazione di controllo
Studio di popolazione Francese,
344 pazienti affetti da carcinoma del colon e 198 da carcinoma del retto vs 1.181 controlli.
Tre questionari volti a valutare parametri quali fatigue, ansia e attività quotidiane.
CONCLUSIONI: I lungo-sopravviventi di carcinoma del colon-retto, e in particolare per il carcinoma del
retto, possono risentire degli effetti della malattia e del trattamento fino a 10 anni dopo la diagnosi,
seppur con indici dei QoL comparabili alla popolazione generale.
Del resto, un punteggio statisticamente e clinicamente significativo più basso è stato rilevato riguardo
lo svolgimento delle funzioni sociali a 5 anni dalla diagnosi e punteggi peggiori riguardo sintomi
quali diarrea da 5 e 10 anni dalla diagnosi.
121 pazienti in remissione completa a 2 anni da carcinoma del retto valutati con 3 differenti
questionari (EORTC QoQ-C30, QLQ-CR38 e scala di Duke).
CONCLUSIONI: La presenza di una colostomia definitiva non ha mostrato un impatto negativo sulla
QoL.
Mosconi P. Tumori. 2002
Caravati-Jouvenceaux A. Oncologist. 2011.
Rauch P. J Clin Oncol. 2004
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Neoplasie del colon - retto
A Zaniboni (AIOM) L Caravatta (AIRO)
Evidenze, esperienze e razionale di supporto
Studio tedesco su popolazione, 430 pazienti con carcinoma del colon retto vs 1998
controlli
questionario EORTC QoQ-C30
CONCLUSIONI: I lungo-sopravviventi più giovani (età alla diagnosi < 60 anni) hanno riportato
maggiormente problematiche correlate a funzioni cognitive, emozionali, sociali e di
restrizione dei ruoli professionali.
Inoltre problematiche specifiche correlate alla sequele a lungo termine della malattia e delle
terapie eseguite, come costipazione, diarrea, fatigue e insonnia erano rilevate anche a 10
anni e oltre dalla diagnosi.
A tali limitazioni si associava una riduzione della QoL rispetto alla popolazione generale con
una maggiore richiesta di bisogni da salute
Al contrario, nei pazienti con età > 70 anni alla diagnosi un peggioramento della QoL era
riscontrabile solo dopo i primi 5 anni di follow-up.
Jansen L. J Clin Oncol. 2011
Klemm P.Oncol Nurs Forum. 2000
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Neoplasie della prostata
R Passalacqua(AIOM) M Valeriani (AIRO)
Statements
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Gli effetti locali correlati al trattamento possono influenzare negativamente
la qualità di vita
Però, la qualità di vita sia fisica che mentale nei lungo sopravviventi sembra
influenzata prevalentemente dalla presenza di comorbidità (stato di salute
funzionale, fisico e mentale) e non è dominata dalla presenza del tumore alla
prostata nella storia clinica.
Quindi, l'attenzione alla gestione delle comorbidità deve essere ritenuta parte
integrante della cura per migliorare la qualità di vita.
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Neoplasie della prostata
R Passalacqua(AIOM) M Valeriani (AIRO)
Evidenze, esperienze e razionale di supporto
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Uno studio ha riportato un tasso di disfunzione erettile a 15 anni dell’87% dopo
prostatectomia e del 93,3% dopo radioterapia. Tuttavia, solo il 43,5% degli uomini
sottoposti a prostatectomia e il 37,7% di quelli sottoposti a radioterapia hanno
riferito di avere alterazioni inerenti la sfera sessuale. Le possibili ragioni sono il
declino dell’interesse sessuale o l'accettazione della disfunzione sessuale con l'età.
Sempre lo stesso studio ha riportato un tasso di incontinenza urinaria e di urgenza
nell’evacuazione intestinale a 15 anni del 18,3% e 21,9% dopo prostatectomia e del
9,4% e del 35,8% dopo radioterapia, rispettivamente.
Il trattamento multimodale con prostatectomia radicale seguita da radioterapia postoperatoria e terapia di deprivazione androgenica presenta il più alto rischio di
disfunzione erettile (OR 3.74) ed incontinenza urinaria (OR 3.22).
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Neoplasie della prostata
R Passalacqua(AIOM) M Valeriani (AIRO)
Questioni aperte: limitazioni nella metodologia degli studi
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la mancanza di informazioni sulla qualità della vita prima del
trattamento e su come la qualità di vita cambi durante il follow-up
spesso manca il gruppo di controllo di uomini non affetti da neoplasia
prostatica
se presente il gruppo di controllo spesso differisce per età, stato civile,
stato sociale, livello di istruzione, etnia o vengono presi in
considerazione 1 o 2 di questi aspetti
alcuni studi esaminano un aspetto della salute (ad es. comorbidità)
correlandolo alla qualità di vita, senza prendere in considerazione tutte
le altre variabili. Infatti, la qualità di vita è il risultato dello stato di
salute fisico-psichico-sociale
sistema di misurazione della qualità della vita non adeguati
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Neoplasie della mammella
MA Annunziata (SIPO) D Smaniotto (AIRO)
Evidenze, esperienze e razionale di supporto
 Anche i risultati cosmetici del seno in donne trattate per
carcinoma mammario hanno importanti effetti sulla qualità
della vita.
 Alcuni studi sostengono che la qualità di vita delle pazienti
migliora con il passare del tempo fino a diventare comparabile
a quella dei controlli sani.
Hau E, Browne L, Capp A et al. 2013
Klein et al. 2011
Bantema Joppe EJ et al. 2015
Muzzati, Annunziata et al. 2015
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Neoplasie della prostata
R Passalacqua(AIOM) M Valeriani (AIRO)
Evidenze, esperienze e razionale di supporto
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La qualità della vita è un parametro molto importante negli uomini con storia di tumore alla
prostata perché spesso la malattia è diagnosticata in fase iniziale con una lunga sopravvivenza
dopo il trattamento. I principali effetti collaterali delle terapie riguardano la disfunzione
urinaria, sessuale e intestinale. Gli effetti locali delle terapie possono avere un’influenza
negativa sulla qualità di vita a lungo termine.
Gli uomini con maggiori comorbidità, maggiori effetti locali intestinali e con peggiore
funzione urinaria hanno una peggiore qualità di vita.
La funzione sessuale potrebbe essere meno correlata con la qualità della vita poiché,
specialmente nelle persone anziane, un decremento della funzione viene considerato nella
norma. Un recente studio ha riportato che la percentuale di persone trattate per neoplasia
prostatica che riferiscono una scarsa qualità di vita in relazione alla funzione sessuale, urinaria
e intestinale è del 35%, 11% e 7%, rispettivamente. Mentre nel gruppo di controllo di persone
che non hanno una storia clinica di neoplasia prostatica le percentuali sono 18%, 10% e 4%,
rispettivamente.