Rassegna Stampa - CorrierEconomia

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Rassegna Stampa - CorrierEconomia
CO R RI ER ECO NO M I A
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LUNEDÌ 2 NOVEMBRE 2015
Prezzi, storie
e imprese
IMMOBILI & BUSINESS
Cresce la richiesta di finanziamenti
Le imprese tornano a chiedere credito. Nel
terzo trimestre del 2015, secondo i dati della
centrale rischi Crif la domanda di finanziamenti al sistema bancario è aumentata del
6,8% sullo stesso periodo del 2014. Nei primi nove mesi dell’anno l’incremento delle richieste è stato del 3,2% in confronto al 2014.
28
mila aziende logistiche in Lombardia
La Camera di commercio di Milano ha mappato la
consistenza del settore della logistica. Ne emerge
che in Lombardia vi sono 28.460 imprese con 260.373
addetti. Metà delle aziende lombarde e il 56% degli occupati sono concentrati a Milano e provincia, vero polo logistico italiano. In Italia le imprese sono 162.832, gli occupati
1.425.908.
Meno fallimenti in cantiere
Un buon segnale sulle prospettive di ripresa
arriva dalle statistiche sui fallimenti di Cribis
D&B. Nei primi nove mesi dell’anno sono diminuiti del 7,2%, scendendo a 10.306 contro gli 11.103 registrati nel 2014. Migliora
anche la situazione nell’edilizia, con 2.192
fallimenti, 176 in meno su base annua.
Mercato Mentre si discute di Imu e Catasto due studi mostrano che le case di pregio si sono svalutate meno. E che attirano gli stranieri
Milano Il lusso soffre le tasse, non la crisi
Prezzi fino a 15.500 euro al metro quadrato per il nuovo. Dal Bosco verticale al Quadrilatero: ecco i valori al top
DI GINO PAGLIUCA
L’
Imu per gli immobili di lusso
ha infiammato il dibattito politico mentre si procedeva al
varo travagliato della legge di
Stabilità. Secondo il testo giunto al Senato gli immobili accatastati nelle categorie
A/1 (alloggi signorili), A/8 (ville) e A/9
(dimore storiche) continueranno a pagare imposte anche quando risultano
utilizzati come abitazioni principali. Una
penalizzazione rispetto alle altre residenze che sconta un vizio di fondo: essendo fatto sulle risultanze attuali del catasto, non sempre ha attinenza con la realtà del mercato. Ad esempio è evidente
che una casa centrale in classe A/2 a Milano vale molto di più di una villa in campagna in una località non turistica; eppure la prima, se abitazione principale, non
pagherà né Imu né Tasi e la seconda sì.
Inoltre la classificazione degli immobili non avviene con gli stessi criteri in
tutta Italia: a Milano le residenze sono
quasi il quadruplo in confronto a Firenze, ma il numero di immobili A/1 è lo
stesso e le ville sono un decimo. Il Catasto ha censito in Italia 74.406 immobili di
lusso, il numero di appartamenti signorili (36.297) supera di poco quello delle
ville (35.533). Le dimore storiche, categoria che comprende i castelli di cui tanto si è discusso nelle scorse settimane,
sono 2.576.
LA MAPPA
1
C
Ville
A/8
Dimore
storiche A/9
TOTALE
Genova
4.185
482
65
4.732
Firenze
2.865
819
33
3.717
Roma
3.142
449
101
3.692
Milano
2.855
88
141
3.084
Torino
2.092
560
24
2.676
Napoli
2.275
90
6
2.371
Trieste
883
243
1
1.127
Prato
501
108
0
609
Bologna
74
122
379
575
Brescia
Italia
313
143
47
503
36.297
35.533
2.576
74.406
Capitali & Affari
a cura di Isabella Ruschena
[email protected]
Gli uffici di Miami
nella top ten globale
V
Fonte: elaborazione su dati Agenzia delle Entrate
IL CONTO DEI COMUNI
Le tasse sugli immobili di lusso a Milano
Si ipotizza un immobile con la classificazione catastale più alta di zona
e con superficie pari a quella media di categoria; per le abitazioni ai fini Imu
e Tasi si ipotizza che siano abitazioni principali
Superficie
media
Aliquota
Imu+Tasi
Centro
Semicentro
Periferia
Appartamenti
signorili
315 mq
0,68%
9.253
6.170
3.567
Ville
502 mq
0,68%
16.055
10.669
4.604
Uffici
180 mq
1,14%
13.480
9.650
4.825
Negozi
65 mq
0,95%
11.050
5.525
2.099
Tipologia
Il mercato
IL BORSINO
I prezzi degli appartamenti di lusso nelle zone top di Milano
S. Franchino
Nella realtà immobiliare le classificazioni catastali hanno scarsa rilevanza.
Dal rapporto sul mercato degli immobili
di pregio nel primo semestre 2015 redatto da Santandrea (gruppo Gabetti)
emerge ad esempio che a Milano le caratteristiche che in maggior misura connotano una casa signorile sono nell’ordine il salone triplo, uno spazio per il personale di servizio, tripli servizi, box portineria. Sono prerogative che in un
appartamento grande di categoria A/2
non è raro trovare, a fronte di molte meno tasse. Il mercato delle residenze signorili, come segnala lo stesso rapporto,
ha registrato negli ultimi due anni un calo di prezzi molto più contenuto rispetto
alla media cittadina. Come vediamo nella tabella le variazioni di prezzo delle case in ottimo stato vanno dall’1,7 al 5,7%
quelle dell’usato dal 2,1% all’8,3%. I cali
minori nel Quadrilatero e a Brera. Spiega il direttore generale di Santandrea,
Fabio Guglielmi, «Stiamo registrando
un aumento sul fronte della domanda,
grazie anche all’incremento delle richiesta da parte degli investitori stranieri. La
domanda riguarda sicuramente le mete
turistiche classiche come Roma o Firenze ma Milano è il punto di riferimento
per chi intende comprare per investire».
Residenze
A/1
Provincia
Le città
con il maggior
numero
di residenze
di lusso
Prezzo mq
In ottimo stato
Var%
dal 2013
Prezzo mq
da ristrutturare
Var%
dal 2013
Quadrilatero
13.800-15.700
-1,7%
10.300-12.700
-2,1%
Brera
Zona
8.200-10.300
-2,6%
6.800-8.300
-2,6%
Magenta
7.700-8.700
-3,5%
6.200-7.700
-4,1%
Venezia
7.500-9.000
-5,7%
6.600-7.500
-6,0%
Pagano
6.600-7700
-4,7%
5.000-6.000
-8,3%
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In Bosnia il villaggio
targato Dubai
Fonte: Santandrea
La conferma
Una conferma arriva da un altro Osservatorio, sempre relativo al I semestre
2015 e realizzato da Tirelli and Partners
in collaborazione con Nomisma. Secondo questa analisi la quota di acquisti per
investimento nella prima parte dell’anno
ha raggiunto il 23,4%, il livello più alto
dal 2011. E l’interesse degli stranieri per
Milano è veicolato anche dalle manifestazioni internazionali di cui è protagonista: le tre compravendite più importanti in zona Magenta sono state fatte da
stranieri: due avevano visto la casa durante il Salone del Mobile, il terzo ha
comprato su indicazione di un buyer in
città per il medesimo evento. Gli stranieri cercano appartamenti di rappresentanza di minimo 250 metri quadrati.
La transazione di maggior valore in
città ha riguardato una casa su due piani
con attico al Quadrilatero, 500 metri
quadrati venduti per 7 milioni di euro; 5
milioni e mezzo sono stati pagati in zona
Magenta per 850 metri da ristrutturare
completamente, mentre 4,65 milioni sono stati versati per un attico da 475 metri
sempre in zona Magenta. Nei cantieri
aperti in centro ci sono anche diverse offerte di case da 5 milioni, come si rileva
dal listino dei prezzi del nuovo di Sigest:
ad esempio in Foro Buonaparte, dove la
ristrutturazione integrale di un palazzo
d’epoca viene offerta a 15.500 euro al
metro, o alle Cinque vie, dove da un’area
recuperata si stanno costruendo abitazioni da 15mila euro al metro. Un altro
recupero in via Monte di Pietà ne vuole
14 mila, 13mila per lo storico Palazzo Litta di Corso Magenta. Non è noto il prezzo
delle sei megaville in vendita a Porta
Nuova, le abitazioni ai piani alti del Bosco Verticale arrivano a 13 mila euro al
metro.
su costi di intermediazione giudicati troppo
elevati. La stessa ragione per cui è diminuita
la quota dei venditori che si sono serviti di
un mediatore: sono il 60,7%, con un calo di
2,5 punti nel biennio. Il ruolo delle agenzie
nelle vendite resta fondamentale, perché se
si esaminano i canali informativi che sono
serviti agli acquirenti per conoscere l’offerta
dell’immobile che poi hanno comprato si
scopre che il passaparola è servito nel 30%
dei casi mentre per la rimanente quota si
sono rivelati decisivi i media utilizzati dalle
agenzie, come le inserzioni su Internet,
social media, riviste specializzate o i cartelli.
G. PA.
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s.F.
I canali d’informazione usati da chi
ha comprato casa per trovare l’immobile
Passaparola
Annunci Internet
Cartelli
“vendesi”
Social network
Riviste
specializzate
Visita in agenzia
7,1%
9,8%
Fonte: Indagine Tecnoborsa 2015
laborando intensamente col governo bosniaco per costruire di sana pianta Buroj Ozone,
una cittadina turistica di oltre un milione di
metri quadrati. Gli stranieri potranno detenere le sue proprietà in concessione per 99 anni
e ospiterà migliaia di case, hotel e diversi
shopping centre. Il progetto ha l’ambizione di
creare la più grande città per vacanze dell’Europa Sud Orientale a costi competitivi e in stile
lussuoso.
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Gli chalet francesi
rialzano la testa
VINCE IL PASSAPAROLA
30,8%
ualcosa bolle in pentola in Bosnia. Per
Q
rilanciare il turismo del Paese, il gruppo
Buroj Property Development di Dubai sta col-
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L’agente guadagna posizioni
resce la quota di chi compra un
immobile
ricorrendo
all’intermediazione mentre diminuisce
quella di chi affida all’agenzia l’incarico di
vendere. È il risultato più sorprendente
dell’indagine «Le famiglie italiane e il
mercato immobiliare nelle sei grandi città»,
condotto dal Centro studi di Tecnoborsa.
Secondo la ricerca, che ha cadenza biennale;
il 56,7% di chi ha acquistato lo ha fatto
tramite agenzia, con un incremento di ben
1 3 p u n t i r i s p e t to a l l a p re ce d e n te
rilevazione, mentre solo il 4,3% si è avvalso
di altri professionisti. Rimane invariata
rispetto al 2013 la quota (38,3%) di chi ha
preferito fare da sé, allo scopo di risparmiare
olano gli uffici a Miami. (nella foto). Secondo i dati di Cbre, l’attività d’investimento orientata sui centri direzionali della
metropoli della Florida ha raggiunto i 407 miliardi di dollari nella prima metà del 2015, segnando un nuovo record dopo i picchi toccati
nel 2007, con un incremento del 14% rispetto
ai risultati dell’anno precedente. L’area di Miami si classifica così per la prima volta tra le
prime dieci mete globali d’investimento, piazzandosi al settimo posto,
proprio prima
di Tokyo e dopo Washington
DC e totalizzando 7,7 miliardi di bigliettoni verdi di investimenti nei
primi sei mesi
dell’anno. A sostegno del real estate mondiale, le scarse opportunità sulle piazze finanziarie. Infatti, anche chiudendo un occhio sulla
crescita del valore degli affitti, il mattone offre
rendimenti notevolmente più attraenti rispetto a quelli dei titoli obbligazionari, il che spinge anche i vecchi capitali verso settori di nicchia alla ricerca di nuove strategie d’investimento.
23,2%
15,6%
13,5%
P
roprietà alpine francesi e svizzere in
grande spolvero. A sostenerle la debolezza dell’euro. La Val d’Isère e Meribel in
Francia la fanno da padrone, registrando la
più forte crescita dei prezzi. Le loro quotazioni sono in ascesa mediamente di oltre il
5%, secondo Knight Frank. I dati, che sono
raccolti al fine di tracciare le performance
degli chalet nelle più importanti aree sciistiche in Francia e nelle Alpi svizzere, indicano
che l’attività prime si concentra su immobili
di valore compreso tra l’1,5 e i 2,5 milioni di
euro. Tra le mete è in evidente crescita la popolarità di Chamonix.
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