Piano della formazione Docenti 2016/2019 - "Marconi"
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Piano della formazione Docenti 2016/2019 - "Marconi"
DIREZIONE DIDATTICA STATALE – 2° CIRCOLO “G. MARCONI” CERIGNOLA Prot.n.369 A/1c Cerignola 2/11/2016 Piano di Formazione e Aggiornamento del personale docente -Integrazione triennio a.s. 2016/17, 2017/18; 2018/19 Il Collegio dei docenti - VISTO l’art. 1 della Legge 13 luglio 2015 n.107, commi da 12 a 19:Piano Triennale dell’Offerta Formativa; commi da 56 a 62: Piano Nazionale Scuola Digitale: commi da 70 a 72: Reti tra Istituzioni Scolastiche; commi da 121 a 125: Carta elettronica per aggiornamento docenti di ruolo, in particolare il comma 124 - “ la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale, nell’ambito degli adempimenti connessi con la funzione docente; “Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa” - VISTO che il Piano di Formazione e Aggiornamento del personale docente deve essere sviluppato in coerenza con il Piano di Miglioramento di cui al D.P.R. n.80 del 28 marzo 2013- “Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione” - VISTO l’imminente Piano Nazionale di Formazione per la realizzazione di attività formative, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca- comma 124, Legge 13 luglio 2015 n. 107; - VISTA la nota MIUR prot. n. 2805 dell’11/12/2015-Orientamenti per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa - Piano di Formazione del Personale – Reti di scuole e collaborazioni esterne: “La Legge 107 contempla attività di formazione in servizio per tuttoil personale “; - VISTA la nota MIUR prot. n. 000035 del 07/01/2016 – Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale - VISTI gli artt. dal 63 al 71 del CCNL 29.11.2007 recanti disposizioni per l’attività di aggiornamento e formazione dei docenti; - CONSIDERATO che la formazione e l’aggiornamento fanno parte della funzione docente (art. 24 C.C.N.L. 24.07.2003) - ESAMINATE le linee d’indirizzo contenute nella direttiva annuale del Ministero; 1 - PRESO ATTO dei corsi organizzati dall’Istituto, dal MIUR, all’USP Foggia, dall’USR Puglia da altri Enti territoriali e istituti; - TENUTO CONTO dei processi di riforma e innovazione in atto che stanno profondamente modificando lo scenario della scuola; - ESAMINATE le necessità di formazione emerse per il triennio scolastico 2016/17, 2017/18, 2018/19 e le conseguenti aree di interesse; - CONSIDERATO che il Piano triennale di Formazione,approvato dal Collegio dei docenti in data 12/01/2016 e dal Consiglio d’Istituto in data 13/01/2016 con delibera n. 222, aggiornato dal Collegio in data 28/10/2016 con delibera n. 2 e dal Consiglio il 28/10/2016 con delibera n. 242, rispecchia le finalità educative del Piano Triennale dell’Offerta formativa dell’Istituto e di cui fa parte integrante, il RAV e il Piano di Miglioramento; PREMESSA Il Piano triennale di formazione e aggiornamento del personale docente è finalizzato all’acquisizione di competenze per l'attuazione di interventi di miglioramento e adeguamento alle nuove esigenze dell’Offerta Formativa Triennale. Le priorità di formazione che la scuola intende adottare riflettono le Priorità, i Traguardi individuati nel RAV, i relativi Obiettivi di processo e il Piano di Miglioramento. I nuovi bisogni formativi emersi dal RAV evidenziano la necessità di una formazione centrata sulle competenze: potenziamento, certificazione, valutazione autentica e suoi strumenti, e sulla conoscenza dei processi e delle metodologie necessarie a raggiungere i risultati di potenziamento: didattica laboratoriale e uso sistematico di pratiche innovative, anche basate sulle Nuove Tecnologie, e idonee a promuovere apprendimenti significativi. L’Istituto organizza, sia singolarmente che in Rete con altre scuole, corsi di formazione che concorrono alla formazione sulle tematiche sopra individuate. La misura minima di formazione (in termini di ore) che ciascun docente, a partire dal prossimo anno scolastico 2016/17, dovrà certificare a fine anno, è di almeno 40 ore di formazione annuale, salvo diverse indicazioni fornite dal Piano Nazionale di Formazione per la realizzazione di attività formative. Oltre alle attività d’Istituto, è prevista la possibilità di svolgere attività individuali di formazione scelte liberamente ma in piena aderenza al RAV, al Piano di Miglioramento e alle necessità formative individuate per questa Istituzione Scolastica. Si riconosce e si incentiverà la libera iniziativa dei docenti, da “ricondurre comunque a una dimensione professionale utili ad arricchire le competenze degli insegnanti e quindi la qualità dell’insegnamento”- nota MIUR prot. n. 000035 del 07/01/2016 2 – Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale,la quale definisce la politica formativa di Istituto e di territorio, fondata sulla dimensione di rete di scuole, e incentrata sui seguenti temi strategici: • variabilità tra classi nei risultati INVALSI; • potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alle competenze di italiano e di matematica e lingua inglese; • inclusione, disabilità, integrazione; • competenze di cittadinanza attiva e consapevole (competenze sociali e civiche); • la valutazione; • competenze digitali e per l’innovazione didattica e metodologica e de materializzazione dei processi amministrativi; • sicurezza sui luoghi di lavoro. a.s. 2016-17 Priorità 1 Priorità 2 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Formazione docenti per ridurre la variabilità tra classi nei risultati INVALSI attraverso: 1. condivisione di strategie d’intervento (tecniche di simulazione/laboratoriali) 2.tecniche di comunicazione efficace; 3.condivisione di metodologie, verifiche e valutazione delle competenze cognitive e metacognitive; 4.controllo del processo(condivisione di forme di valutazione narrativa per affiancare alla valutazione del profitto la valutazione di processo) . Formazione per ridurre la variabilità tra classi nei risultati INVALSI attraverso : 1.Costruzione di strumenti di valutazione oggettiva per la lettura sistemica dei risultati; 2.costruzione di prove comuni nell‘ istituto; 3.taratura e ritaratura periodica delle griglie di valutazione; 4. modalità definite e condivise di informazioni oggettive sui risultati a studenti e famiglie. Formazione per ridurre la variabilità tra classi nei risultati INVALSI attraverso l’ organizzazione di 1.verifiche disciplinari comuni per classi parallele; 2. tecniche di misurazione comuni per verificare l’acquisizione di abilità trasversali(comprensione dei testi; selezione delle informazioni, capacità di inferire, etc..) 3.modalità di disseminazione del nuovo modo di “fare scuola”per tutti e per ciascuno. Percorsi di formazione sulla didattica laboratoriale diffusa in italiano, matematica e inglese Percorsi di formazione per la didattica laboratoriale diffusa in italiano, matematica e inglese inerenti l’articolazione Percorsi di formazione per la didattica laboratoriale in italiano, matematica e inglese attraverso una flessibilità 3 Priorità 3 Priorità 4 attraverso la flipped classroom (classe capovolta), il Game based learning, il Debate e il TEAL . Formazione in Lingua inglese livello B1 QCER di gruppi classe, di interclasse, di livello (alunni che presentano un livello di competenze e cognitivo analoghi), di compito (alunni eterogenei impegnati nell’elaborazione di un compito comune), elettivi (alunni che si aggregano sulla base dei loro interessi in orizzontale e in verticale). Formazione in Lingua inglese E-Twinning, con il supporto delle tecnologie digitali, come da PNSD organizzativa che superi l’offerta formativa uniforme, statica, determinata una volta per tutte e medi tra rigore scientifico dei saperi e bisogni reali degli alunni, tra garanzia dei livelli essenziali e capacità di differenziazione, tra crescita della scuola e sviluppo della comunità locale. Formazione in Lingua inglese Erasmus+ 2014/20, come da Regolamento UE 1288/2013 Inclusione, disabilità, integrazione. Percorsi di formazione dei docenti sui processi efficaci di apprendimento finalizzati a facilitare la comprensione, semplificare e chiarire il lessico e i concetti, favorire la memorizzazione, stimolare la motivazione, l’attenzione e l’autoregolazione. Corso sulla Dislessia e sull’Autismo. Inclusione, disabilità, integrazione. Percorsi di formazione dei docenti per l’apprendimento di nuove forme comunicative efficaci (linguaggio degli sguardi, della mimica, della prossemica e delle posture, dei sorrisi e dei bronci, dei gesti e dei movimenti, dei simboli visivi e delle immagini) per acquisire una forma di comunicazione totale che usa la parola, la gestualità, il corpo, il ritmo, le immagini in un insieme coordinato e globale. Corso sulla ADHD. -Competenze di cittadinanza attiva e consapevole (competenze sociali e civiche) -Percorsi di formazione sulle -Percorsi di formazione per favorire un’interpretazione moderna e inclusiva di cittadinanza consapevole, anche attraverso lo sviluppo 4 Inclusione,disabilità, integrazione. Percorsi di formazione dei docenti per sviluppare le capacità relazionali e di negoziazione per una didattica inclusiva; apprendendo, attraverso la discussione, la collaborazione, le decisioni condivise e l’assunzione di responsabilità e ruoli complementari, competenze alte di regolazione espressiva, efficace e creativa del comportamento sociale che stimolino la motivazione degli alunni e favoriscano l’apprendimento (acquisizione di comportamenti socialmente adeguati). Corso di formazione sulle tecniche e strategie di comunicazione efficace. -Percorsi e piste di lavoro (giochi di ruolo, attività nel piccolo gruppo) per l’insegnamento di Cittadinanza globale, aperto metodologie e pratiche didattiche volte a sviluppare ulteriormente le capacità di collaborazione e partecipazione alla vita della comunità scolastica. -Organizzazione e gestione in presenza di piccoli gruppi con assegnazione di ruoli e compiti, al fine di sviluppare ulteriormente le capacità di collaborazione, rispetto reciproco, autocontrollo, disponibilità all’aiuto e responsabilità personale. -Attività individuali o in piccoli gruppi basata sulla conversazione, riflessione e/o attività ludica, per sviluppare l’attitudine alla collaborazione,alla assertività e all’integrità. Priorità 5 Priorità 6 dell’idea di cittadinanza globale. -Utilizzo della routine come educazione alla consapevolezza della propria identità personale e di gruppo. -Utilizzo del gioco come strumento di apprendimento di valori civili e sociali: gioco libero, giochi di ruolo e giochi popolari. -Laboratori espressivi a piccoli gruppi per favorire la creatività, la collaborazione nel gruppo e la socialità. ai docenti e alle famiglie, gestito da esperti di settore con l’approfondimento di alcuni concetti chiave: - diritti umani; - dignità della persona ; - diritti dell’Infanzia - dialogo interculturale; -discriminazione ed inclusione; - democrazia - la diversità sociale. • Percorsi di formazione • Formazione sulla • Corsi di formazione per la sulla valutazione progettazione, osservazione, certificazione delle tradizionale, la valutazione documentazione e competenze, attraverso una autentica e la valutazione valutazione delle valutazione diversa dai voti: delle competenze per competenze prima della loro compiti di realtà, affinare le competenze certificazione: dai voti ai osservazioni sistematiche, valutative degli insegnanti, descrittori di livello. autobiografie cognitive. in relazione alla funzione • Rafforzare la capacità della • Promuovere confronto e formativa e di sostegno ai scuola di analizzare i dati supporto reciproco fra le processi di apprendimento valutativi di sistema, mettere scuole sui temi della degli allievi; a punto i piani di valutazione, sviluppare reti • Sostenere lo sviluppo di miglioramento e controllare di scopo specifiche sul tema una cultura della gli esiti; della valutazione valutazione e della • Costruire strumenti e criteri • Favorire progetti pilota con il responsabilità sociale, sia di analisi della qualità supporto di enti di ricerca, all’interno della comunità dell’insegnamento, come università, fondazioni e scolastica, sia nel pratica formativa per elevare associazioni e promuovere contesto sociale. standard didattici specializzazioni con •Sviluppare sistemi e università sui profili strumenti di controllo di professionali gestione, per monitorare i processi organizzativi e didattici • Formazione docenti sulle • Formazione docenti sulle sulle • Formazione docenti sulle sulle competenze digitali e per competenze digitali e per competenze digitali e per l’innovazione didattica e l’innovazione didattica e l’innovazione didattica e 5 metodologica • Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente. • Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione dei bisogni formativi. • Creazione di uno spazio sul sito scolastico dedicato al PNSD ed alle relative attività realizzate nella scuola. • Partecipazione alla Formazione specifica per Animatore Digitale e Team Digitale. • Introduzione al pensiero Computazionale • Formazione base per l’uso di strumenti digitali da utilizzare nella didattica. • Creazione di un cloud d’Istituto. • Partecipazione a bandi nazionali. • Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite. • Dematerializzazione dei processi amministrativi metodologica • Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali. • Somministrazione di un • Questionario ai docenti per la rilevazione dei bisogni formativi • Utilizzo del cloud d’Istituto. • Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa. • Uso del coding nella didattica. • Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale. • Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola. • Sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi digitali. • Segnalazione di eventi/ opportunità formative in ambito digitale. • Partecipazione a bandi nazionali ed europei. • La sicurezza e la privacy in rete. • Sostegno ai docenti per lo sviluppo del pensiero computazionale • Dematerializzazione dei processi amministrativi. 6 metodologica • Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali. • Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite. • Progettazione di percorsi didattici integrati basati sulla didattica per competenze • Realizzazione di learning objects con la LIM o altri strumenti dedicati • Partecipazione a progetti internazionali ( etwinning, Erasmus ) • Uso del coding nella didattica. • Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale. • Utilizzo di piattaforme di elearning ( Edmodo, Fidenia ) per potenziare e rendere interattivo il processo di insegnamento/apprendimento. • Utilizzo del cloud d’Istituto per favorire la condivisione e la comunicazione tra i membri della comunità scolastica; relativa formazione ed implementazione . • Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa. • Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e all’adozione di metodologie didattiche innovative. • Uso del coding nella didattica. • Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale. • Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi. • Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. Priorità 7 • Formazione generale/ specifica/obbligatoria in materia di sicurezza art. 20 comma 2 lettera h (D. Lgs n.81/2008) • Tutela della privacy • Corsi BLS-D (Basic Life defibrillatore) ( con modalità ed organizzazione di figura preposta). • Disseminazione degli esiti formativi in materia di sicurezza • Formazione generale/ specifica/obbligatoria in materia di sicurezza art. 20 comma 2 lettera h (D. Lgs n.81/2008) • Tutela della privacy • Formazione HACCP ( igiene alimentare) ( con modalità ed organizzazione di figura preposta) • Disseminazione degli esiti formativi in materia di sicurezza • Formazione generale/ specifica/obbligatoria in materia di sicurezza art. 20 comma 2 lettera h ( D. Lgs n.81/2008) • Tutela della privacy • Individuazione di fattori di rischio, valutazione degli stessi e individuazione delle opportune misure di prevenzione. • Disseminazione degli esiti formativi in materia di sicurezza Per orientare le scelte di gestione e di organizzazione verranno utilizzate le seguenti risorse: A. corsi di formazione Regionale/provinciale, Enti proposti dal MIUR, Ufficio Scolastico e Associazioni professionali, accreditati presso il Ministero, coerenti con gli obiettivi e le finalità sopra enunciati; B. attività formative realizzate da soggetti del territorio; C. interventi formativi realizzati autonomamente dai docenti (autoaggiornamento) che rispondono ad esigenze formative del sistema scolastico nel suo complesso; D. attività dipartimentali; E. corsi interni predisposti dall’Istituto per favorire uno sviluppo professionale proattivo, con particolare attenzione alla promozione di approcci e di culture nuove nei confronti del proprio ruolo e dei compiti ad esso connessi; F. soggetti esterni che offrano la possibilità di mettere in opera un'attività di consulenza mediante seminari e incontri-dibattito, ricerca-azione/sperimentazione; G. interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge D.Lgvo 81/2008 -Sicurezza e prevenzione degli infortuni a scuola-; H. formazione neo-assunti. 7 CRITERI PER IL DIRITTO ALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE IN VIGORE NELL’ISTITUTO: 1. Partecipazione obbligatoria del personale docente alle iniziative del Piano di formazione e aggiornamento dei docenti deliberate dal Collegio Docenti in riferimento al c. 124 dell’art. 1 della legge 107/2015; 2. verrà favorita la partecipazione a corsi attinenti con gli obiettivi previsti nel piano di miglioramento d’Istituto e in sintonia con gli obiettivi formativi previsti nel PTOF; 3. in riferimento all’art. 64 CCNL/2007: fruizione di 5 giorni nel corso dell’anno scolastico per partecipazione ad iniziative di formazione con esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normativa sulle supplenze brevi vigenti nei diversi gradi scolastici; 4. con riferimento a quanto stabilisce il CCNL- comparto scuola-, qualora dovessero mancare le condizioni di sostituibilità, gli insegnanti saranno chiamati in servizio; 5. i momenti formativi, i corsi e i seminari in orario non coincidente con le ore di attività didattica verranno privilegiati perché consentono la partecipazione di tutti i docenti; 6. a parità di condizioni, nel caso di più docenti interessati alla medesima iniziativa con esonero dal servizio verrà data la precedenza al docente: - dell’area disciplinare attinente al corso, quando questo sia specifico; - che non ha mai partecipato ad aggiornamenti specifici e/o che ha partecipato ad un numero inferiore di iniziative; - che garantisce la permanenza negli anni successivi presso l’Istituto e/o agli insegnanti titolari; - che ha contribuito alla realizzazione dell’iniziativa stessa; - che comporta meno onere per l’Amministrazione; 8 verrà concesso il permesso per aggiornamento/formazione a non più di un docente per Plesso e comunque a non più di tre docenti in servizio per ogni singola iniziativa in orario di servizio, purchè coerente con il presente PIANO DI FORMAZIONE e con le attività individuate nell’ambito dei Dipartimenti disciplinari (Nota Ministeriale prot. n.176/2016); 7. Criteri che verranno definiti nel corso dello svolgimento dei percorsi messi in atto dalla collaborazione e partecipazione alle reti territoriali; 8. Per la partecipazione a unità formative proposte dall’Istituto, il personale docente sarà individuato sulla base di: - competenze specifiche e/o - esperienze pregresse relative alla tematica della formazione. MODALITA’ DI REALIZZAZIONE E VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DELLA FORMAZIONE E DELLA RICADUTA NELLA PRATICA DIDATTICA Per ciascuna attività formativa: il direttore del corso/Ente formatore provvederà alla documentazione delle modalità di realizzazione e partecipazione; i docenti partecipanti a formazioni esterne saranno tenuti a presentare al Collegio dei Docenti le eventuali documentazioni, i materiali prodotti e a dar conto delle innovazioni teorico-tecnico-metodologiche introdotte nella didattica in conseguenza del processo formativo realizzato. Il DS accerterà l’avvenuta formazione mediante “attestato di partecipazione” o “certificato di competenze acquisite” rilasciato dall’Ente formatore.Si ricorda che la formazione deve essere certificata, cioè erogata da un soggetto accreditato dal MIUR (Decreto n.176/2016). Tutte le scuole statali e le Università sono automaticamente soggetti accreditati. 9 DOCUMENTAZIONE E VALUTAZIONE L’avvenuta partecipazione alle iniziative di aggiornamento espressamente autorizzate verrà documentata nelle seguenti modalità: • per le iniziative promosse dall’Istituto, mediante firma sul foglio di presenza e relativo attestato; • per la partecipazione ad iniziative esterne con attestato di partecipazione rilasciato dall’Istituzione o dall’Ente organizzatore mediante inserimento nel Fascicolo Personale (parte digitale) del singolo docente. Delibera n.2 Collegio docenti 1 settembre 2016 Delibera n.242 C.d.C. 28 ottobre 2016 Il Dirigente Scolastico DI MICCO ANNA 10