legainf-32-2016

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legainf-32-2016
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www.legacoop.coop
Anno II - n. 32 del 9 settembre 2016
Primo piano
Sisma, l’Alleanza approva
la vision di Casa Italia
Bene l’accento sulla comunità e la prevenzione, attenzione anche alle attività produttive
Terremoto
Toscana
Area Welfare, convegno sulla legalità
con Umana Persone
Imprese
Coop
Presentato
il “Rapporto
Coop 2016”
Sondaggio
Il tema della legalità sarà al
centro dell’appuntamento
organizzato da UP Umana
Persone e Legacoop Sociali Toscana che si svolgerà il 15 settembre dalle
14:30 all’Educatorio di Fuligno (via Faenza, 48) a Firenze. Dopo il convegno
promosso nel 2015 con la
presenza di Luigi Ciotti,
quest’anno sarà Giancarlo Caselli ad approfondire i legami fra lavoro,
settore del welfare e rispetto della legalità....
Presentato il “Rapporto
Coop 2016” (Il Rapporto è
parte integrante di Italiani.coop, il nuovo portale di
indagine sulla vita quotidiana degli italiani curato
dall’ Ufficio Studi COOP e
consultabile all’indirizzo
http://www.italiani-coop.it/)
In un Paese ingessato, dove
la ripresa fatica a decollare,
sono nati i nuovi italiani. Figli
della recessione, cresciuti in
una società sempre più liquida e flessibile, si diversificano rispetto...
Dieci anni fa, il 43% delle
persone riteneva necessario aiutare gli immigrati a
integrarsi. Oggi la quota si
è ridotta al 26%. Sempre
due lustri fa, meno di un
quinto del Paese riteneva
necessario pensare prima
agli italiani, oggi il claim ha
conquistato nuovi spazi ed
è condiviso da quasi un
quarto del Paese.
Per quasi metà del Paese,
oggi come ieri, gli immigrati alimentano i problemi
di sicurezza nei piccoli...
Allenaza giovani
Avviata raccolta
fondi in aiuto di
giovani imprenditori
Legacoop
Anteprima
Programma della
BiennalediEconomia
Cooperativa
Territori
Alleanza Cooperative Italiane Giovani, Legambiente,
Libera,Altromercato, Federparchi, Alce Nero e Symbola
Fondazione per le qualità
italiane hanno firmato un
protocollo d’intesa per avviare una raccolta fondi destinata ad aiutare giovani
imprenditori e cooperative
delle zone colpite dal sisma
del 24 agosto che hanno
subito danni a strutture e
produzioni. Alla raccolta
fondi si potrà contribuire
effettuando donazioni...
Sabato 24 settembre
presso l’Auditorium San
Giacomo di Forlì, si terrà la
presentazione in anteprima
del programma della Biennale della Economia Cooperativa, il grande evento
che dal 7 al 9 ottobre porterà a Bologna tre giorni di
incontri e dibattiti sulla cooperazione e lo sviluppo sostenibile. La cooperazione
sarà a confronto con economisti, intellettuali, istituzioni e premi Nobel per
raggiungere insieme...
a pagina 2
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 8 settembre 2016 alle ore 14.30
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Dora Iacobelli
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Osservatorio SWG
Prima gli italiani,
un nuovo
mantra politico
Registrazione del Tribunale di Roma
n. 109 del 22 giugno 2015
Primo piano
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Sisma, l’Alleanza approva
la vision di Casa Italia
Bene l’accento sulla comunità e la prevenzione, attenzione anche alle attività produttive
«Rispetto del senso di comunità, necessità
di ricostruire i borghi e di consolidare quelli
esistenti con attenzione al livello di legalità.
Oltre alle abitazioni chiediamo attenzione
anche per le attività economiche per un rapido ritorno alla normalità. Questi gli elementi principali indicati da Maurizio Gardini
che per l’Alleanza delle Cooperative Italiane
ha apprezzato la vision del piano strategico
di Casa Italia esposta dal presidente del
Consiglio Matteo Renzi nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi tra governo e parti
sociali.
«Sul metodo sposiamo la politica di trasformare il paese. Mettere mano a un’azione
strategica di prevenzione non può che vederci protagonisti nell’impegno congiunto
tra istituzioni, società civile e parti sociali.
Condividiamo il piano strategico del Governo di rigenerazione urbana, di difesa del-
l’assetto idrogeologico e di messa in sicurezza del patrimonio immobiliare pubblico privato, al quale assicuriamo il nostro profondo impegno».
«Un ringraziamento all’esercito dei volontari
e della protezione civile, perché si sono
mossi con grande generosità come abbiamo potuto riscontrare anche nella visita
della scorsa settimana nei comuni colpiti
dal sisma».
L’INIZIATIVA
Un’ora di lavoro per i terremotati,
ecco il Fondo di Alleanza e sindacati
Alleanza delle Cooperative Italiane e sindacati insieme
per le popolazioni colpite dal sisma. AGCI, Confcooperative e Legacoop da una parte e CGIL, CISL e UIL dall’altra hanno attivato, infatti, un Fondo di intervento a favore
delle popolazioni del Centro Italia nel quale confluiranno
contributi volontari da parte dei lavoratori pari ad una ora
di lavoro e un contributo equivalente da parte delle imprese cooperative.
Questi contributi verranno raccolti tramite un c/c dedicato presso Unipol Banca (Codice IBAN
IT94C0312703200000000016000 – Fondo di solida-
rietà per le popolazioni Centro Italia). Per espressa volontà delle parti il conto corrente sarà estraneo al patrimonio finanziario delle organizzazioni firmatarie. La
raccolta dei fondi avrà termine il 31 gennaio 2017.
Il Fondo sosterrà servizi/strutture di pubblica utilità che
saranno individuate congiuntamente entro il mese di ottobre 2016, in coerenza con le indicazioni delle Istituzioni
locali e delle autorità preposte al piano della ricostruzione,
garantendone la certezza della destinazione – comunque
– e la più rapida utilizzazione, considerata la gravità della
situazione e la necessità di avviare la ricostruzione.
continua >>
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
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Primo piano
>> Alleanza Cooperative Giovani
>> CNS
>> Abitcoop
>> Legacoop
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ALLEANZA COOPERATIVE GIOVANI
Aavviata raccolta fondi in aiuto di
giovani imprenditori e cooperative delle zone terremotate
Alleanza Cooperative Italiane Giovani, Legambiente, Libera, Altromercato, Federparchi, Alce Nero e Symbola Fondazione
per le qualità italiane hanno firmato un
protocollo d’intesa per avviare una raccolta fondi destinata ad aiutare giovani
imprenditori e cooperative delle zone colpite dal sisma del 24 agosto che hanno
subito danni a strutture e produzioni. Alla
raccolta fondi si potrà contribuire effettuando donazioni su cc bancario IBAN
IT79P0501803200000000511440, con la
causale “La rinascita ha il cuore giovane”.
Con le risorse che verranno raccolte, grazie
al coinvolgimento del mondo delle cooperative, dell’agricoltura, delle imprese e del
Commercio Equo e Solidale sarà istituito un
fondo per sostenere e promuovere coloro
che devono fare ripartire le proprie attività
economiche o vogliono reagire al dramma
del terremoto investendo su nuove iniziative
d’impresa nelle aree colpite, a cominciare
dai comuni che hanno subito i danni più
gravi, come Amatrice, Accumoli, e Arquata
del Tronto.
Accanto alle priorità immediate, a cominciare
dal soccorso alle persone che hanno perso
tutto, è infatti indispensabile sostenere da subito quelle realtà d’impresa locali che faticosamente avevano avviato una nuova possibile
stagione di rinascita in quelle aree interne del
nostro Paese, già segnate da fenomeni di abbandono e di spopolamento.
“Pensiamo - dichiarano i promotori dell’ini-
ziativa - a imprese che avevano e hanno
spesso come protagonisti giovani che volevano e vogliono, con orgoglio e passione, restare dove sono nati e dove hanno scelto di
vivere scommettendo sulle produzioni agricole
e agroalimentari tipiche, biologiche e di qualità, sul turismo sostenibile, sul commercio e
l’artigianato, sulle bellezze paesaggistiche e lo
straordinario patrimonio naturalistico di parchi
e aree protette. Con loro vogliamo ricostruire
il tessuto produttivo di un territorio lavorando
su una nuova economia civile, ecologica e solidale”.
Con interi comuni distrutti, sono prevedibili,
purtroppo, serie conseguenze sulle attività
economiche, in particolare quelle legate al turismo, con ripercussioni sui settori agricoli e
agroalimentari, locali, biologici e di qualità sulla
gestione di attività connesse al patrimonio naturale, caratterizzato dalla presenza di parchi
nazionali e aree protette, sul commercio e sull’artigianato. Da qui l’idea della raccolta fondi
intitolata “La rinascita ha il cuore giovane” per
aiutare territori e comunità a ripartire da protagonisti nel segno di un futuro migliore fatto
di tradizioni, innovazione e solidarietà.
In particolare, i firmatari del protocollo d’intesa
hanno costituito un gruppo di lavoro nazionale
a cui affidare il compito di coordinare lo svolgimento della campagna, che dovrà avere la
durata di almeno un anno; individuare nelle
aree colpite dal sisma i soggetti potenzialmente destinatari dei contributi raccolti, che
abbiano subito danni a strutture e attività, e
definire con gli stessi le modalità di assegnazione dei contributi e di rendicontazione del
loro utilizzo; definire un bando, sulla base delle
risorse disponibili, destinato a nuove attività
economiche nei settori del turismo sostenibile,
dell’agricoltura biologica, del commercio equo
e solidale e delle economie sociali promosse
da giovani residenti nei comuni colpiti dal
sisma del 24 agosto 2016.
CNS
Accordo con Protezione Civile
per fornitura di 850 casette
Una struttura in acciaio, tamponamenti e
coperture in pannelli isolati con poliuretano
e verande esterne in legno. Sono questi i
materiali scelti dal Cns (Consorzio Nazionale
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Servizi) per la realizzazione dei Sae, le soluzioni abitative di emergenza per le popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto.
Il Cns ha stipulato un accordo quadro con la
Protezione Civile per un massimo di 850
‘casette’, a seguito della vincita dell’appalto,
insieme ad altre societa’, per la fornitura dei
Sae, le soluzioni abitative emergenziali.
“Saranno le regioni a scegliere quali ditte si
dovranno occupare della fornitura e stabilire
la quantità dei moduli necessari” spiega
Sergio Zaccarelli, il procuratore designato
dal nuovo consiglio di gestione del Cns responsabile del progetto. “La nostra proposta - spiega - prevede moduli di classe A+
da 40, 60 e 80 mq per soddisfare le diverse
esigenze abitative, sono studiate per essere
fruibili anche per le persone disabili, tutte
complete di arredi ed elettrodomestici di
classe A++. Per quanto riguarda l’impiantistica, invece, abbiamo scelto di non usare
una pompa di calore ma una caldaia a condensazione con corpi radianti in ghisa per
dare l’idea di un’abitazione definitiva e non
provvisoria” precisa Zaccarelli.
E’ proprio questo l’obiettivo che si cerca di
perseguire: realizzare delle abitazioni che
riescano a dare l’idea di residenze definitive e confortevoli, attenuando quella sensazione di provvisorietà che solitamente
caratterizza le soluzioni abitative di emergenza. “L’accordo stipulato con la Prote-
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ACI
zione Civile prevede 7 mesi per la realizzazione delle casette, come annunciato dal
governo. Siamo in grado di rispettare questa tempistica” assicura Zaccarelli che poi
ci tiene a precisare: “Il nuovo consiglio di
gestione che si è insediato un anno fa’ rappresenta un nuovo corso rispetto al passato”. Il riferimento è all’accostamento del
nome del Consorzio con alcune vicende legate all’inchiesta di Mafia Capitale per l’affidamento di lavori a ditte rimaste coinvolte
nelle indagini.
Il Cns infatti risulta tuttora iscritto alla White
List, un atto della procura che attesta l’assenza di eventuali tentativi di infiltrazioni
mafiose.
Lugli, Presidente di Abitcoop – così come
avevamo fatto in occasione di altre calamità
che avevano colpito i nostri territori e anche
Paesi esteri (i terremoti de L’Aquila e dell’Emilia, l’alluvione in Sardegna, ma anche
il terremoto di Haiti) . Come per tanti italiani
che hanno dimostrato nei fatti una grande
attenzione, esprimere solidarietà per noi significa fare qualcosa di concreto per aiutare chi sta vivendo questo dramma.”
Chi volesse aderire alla sottoscrizione lanciata da Legacoop Nazionale può farlo attraverso un bonifico nel conto corrente
bancario aperto presso Unipol Banca intestato a: Lega Nazionale Coop e Mutue dedicato a: sisma Italia centrale del
24/08/2016
ABITCOOP
Aderisce alla sottoscrizione lanciata da Legacoop nazionale e
dona 10.000 euro
Il Consiglio di Amministrazione di ABITCOOP, ha deliberato una donazione di
10.000 euro a favore delle Comunità colpite dal sisma del 24 agosto scorso. “Abbiamo voluto aderire alla sottoscrizione
lanciata da Legacoop nazionale per far
giungere il nostro sostegno alle popolazioni
colpite dal terremoto – ha spiegato Lauro
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Settori
LEGACOOP
Il fondo degli impiegati devoluto
a favore dei terremotati
I dipendenti di Legacoop Nazionale, condividendo lo spirito di solidarietà propria della
cooperazione, hanno aderito alla sottoscrizione lanciata dall’Organizzazione a favore
delle popolazioni colpite dal terremoto il 24
agosto, devolvendo il fondo degli impiegati
Legacoop di € 1.500,00.
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>> Legacoop
>> Cooperatives Europe
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LEGACOOP
Presentazione in anteprima del
programma della Biennale della
Economia Cooperativa
Sabato 24 settembre presso l’Auditorium
San Giacomo di Forlì, si terrà la presentazione in anteprima del programma della
Biennale della Economia Cooperativa, il
grande evento che dal 7 al 9 ottobre porterà
a Bologna tre giorni di incontri e dibattiti sulla
cooperazione e lo sviluppo sostenibile. La
cooperazione sarà a confronto con economisti, intellettuali, istituzioni e premi Nobel
per raggiungere insieme gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu.
Parteciperà il presidente di Legacoop nazionale, Mauro Lusetti. Con lui saliranno sul
palco il presidente di Legacoop Romagna,
Guglielmo Russo e il direttore del “Senseable City Lab” del MIT di Boston, Carlo
Ratti. La tavola rotonda sarà condotta dall’editorialista della Stampa di Torino, Gianni
Riotta.
Per conferme di partecipazione: [email protected] – tel. 0544
509512.
COOPERATIVES EUROPE
Economia Collaborativa, una opportunità per le cooperative
Cooperatives Europe, in collaborazione con
LAMA Development Cooperation Agency, ha
recentemente pubblicato uno studio esplorativo, dal titolo “Piattaforme cooperative in
un panorama europeo”, in occasione della
Social Innovation Research Conference che
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ACI
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si è tenuta a Glasgow, lo scorso 5 settembre.
Si tratta del primo studio del genere in Europa che fornisce una panoramica delle
cooperative già costituite sviluppando innovazioni nel campo dell’economia collaborativa e che rivela i risultati dello studio di
mappatura on-line, analizzando 38 casi provenienti da 11 paesi europei e 3 iniziative al
di fuori dell’UE. Inoltre, la pubblicazione
esplora l’interesse, la consapevolezza, casi
pratici, le opportunità e le sfide affrontate,
attraverso una serie di interviste condotte
con le associazioni cooperative provenienti
da 9 Stati membri dell’UE.
Lo studio dimostra che le cooperative possono contribuire all’economia collaborativa,
promuovere modelli di comunità basati sulla
base sociale e l’appartenenza piuttosto che
solo sull’utenza, sostenendo nuove iniziative per la gestione dei beni comuni, ma
anche apportando una opportunità di trasformazione al modello di business attraverso l’uso dalle piattaforme digitali e delle
tecnologie di Internet.
La mappatura on-line è considerata solo
come il primo passo nella costruzione di una
comprensione globale del panorama cooperativo che coinvolge l’economia della collaborazione, al fine di continuare lo studio e
raggiungere più cooperative in futuro nell’UE e al di fuori.
Agnès Mathis, direttore di Cooperatives Europe, ha commentato: “Le cooperative e
l’economia collaborativa hanno molto in comune, ma vi è una notevole necessità di imparare gli uni dagli altri, come mostrato dalle
iniziative svolte dalle cooperative del settore
e dalle loro associazioni nazionali. Il movimento cooperativo deve intendere l’economia della collaborazione emergente come
un’opportunità per promuovere la visione di
un’economia basata sulla condivisione delle
risorse e una maggiore partecipazione democratica”.
Scarica lo studio…..
Abstract_Collaborative economy_study.pdf
Paper_Cooperatives Collab Economy_.pdf
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Territori
>> Romagna
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ROMAGNA
Presentato “Treseiuno” il network
per la comunicazione
>> Romagna
>> Emilia Ovest
>> Toscana
«I “chilometri zero” valgano anche per la comunicazione, non solo per i prodotti ortofrutticoli…». Manuel Poletti, presidente della
rete Treseiuno, lancia l’appello al mondo cooperativo e non solo. «Non ci sono solo le
agenzie nazionali, di Milano o di altre grandi
città, ma una buona comunicazione si fa
anche in Romagna, metteteci alla prova».
La rete Treseiuno, che riunisce le cooperative
aderenti a Legacoop dei settori della comunicazione e dell’informatica, è stata presentata
ufficialmente l’8 luglio ai vertici dell’associazione, il presidente Guglielmo Russo e il direttore Mario Mazzotti, che hanno
confermato il parere molto positivo su quest’esperienza che per il momento è unica in
Italia nel suo genere. «È vero – continua Manuel Poletti – che non esistono in Italia altri
raggruppamenti d’impresa come il nostro. E
questo è uno dei nostri punti di forza, che ci
permetteranno di proporci come fornitori di
servizi avanzati ad associazioni e imprese. E
non solamente al mondo cooperativo».
Nata all’interno di un orientamento che Legacoop Romagna sta portando avanti da
anni, cioè l’esigenza che le cooperative trovino forme di collaborazione per unirsi ed essere più forti sui mercati di riferimento, la rete
Treseiuno associa una decina di imprese.
«Stiamo già lavorando a diversi progetti. A
breve inizieremo a proporre i servizi ad alcuni
interlocutori che sappiamo possono essere
interessati alla nostra offerta: per esempio
Fico, il Parco alimentare di Bologna, destinato
a diventare una realtà di portata internazionale. È un target ambizioso, ma riteniamo di
possedere le competenze per poter concorrere alla gestione di almeno una parte della
comunicazione».
Un altro progetto di grande respiro a cui Treseiuno sta puntando è la nascita di un canale
televisivo romagnolo collegato a Coop Alleanza 3.0. «Stiamo verificando con la società
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proprietaria del network Trc, la sostenibilità di
un piano triennale, che prevede la nascita di
Trc Romagna, che sarebbe programmata sul
canale 15: per iniziare dovremmo garantire
la produzione di un tg romagnolo più un pacchetto di altri programmi. In questo caso la
coop. Media Romagna è capofila».
Una partenza ambiziosa, quindi, che però è
in linea con l’idea che ha portato alla creazione della rete di cooperative: dare una risposta a un’esigenza di servizi avanzati in
campi quali la comunicazione, lo sviluppo di
software aziendali (web hosting, housing, siti
web, networking, cloud computing e aree wifi
solo per citarne alcuni), le campagne promozionali, la produzione di video. E dandosi
come orizzonte operativo non solo la Romagna, ma su tutto il territorio nazionale; e non
puntando soltanto, come clienti, alle aziende
del mondo Legacoop. «Sappiamo che la concorrenza è tanta, ma anche per questo abbiamo deciso di metterci insieme, di essere
cooperatori fino in fondo e di unire le nostre
risorse e le nostre competenze per offrire prodotti di alto profilo» aggiunge Poletti. Per questo i responsabili delle cooperative aderenti
alla rete Treseiuno stanno lavorando per
creare pacchetti commerciali che contengano
tutti i servizi, in modo da offrire alla committenza un prodotto innovativo. «Il mercato richiede prodotti nuovi, in grado di soddisfare le
esigenze di base delle imprese, ma anche
proponendo qualcosa in più, un valore aggiunto che faccia la differenza. In ogni caso, i
nostri pacchetti conterranno elementi innovativi, cioè la qualità che deriva dalla nostra
lunga esperienza nella comunicazione integrata, nella realizzazione di video, nell’organizzazione di eventi, nella gestione di uffici
stampa e nella costruzione di soluzioni informatiche su misura per le aziende».
Coop e Libera Terra, incontro sulla
legalità a “Sapore di Sale”
Il sale della vita è lavorare onestamente per
produrre buon cibo nel rispetto della terra in
cui si vive. Sabato 10 settembre alle 11
ai Magazzini del Sale di Cervia la Mozzarella di Bufala Campana incontra il Sale
Dolce di Cervia, il Caseificio Cooperativa “Le
Terre di Don Peppe Diana-Libera Terra” incontra Sapore di Sale. Intervengono: Luca
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Coffari, Sindaco di Cervia; Franca lmbergamo, Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo; Vincenza Rando,
Ufficio di Presidenza di Libera- Responsabile Ufficio Legale; Roberto Fiorillo, Socio
fondatore della Cooperativa Le Terre di Don
Peppe Diana; Elio Gasperoni, Vice Presidente Coop Alleanza 3.0; Giuseppe Pomicetti, Presidente Parco della Salina Cervia;
Franco Ronconi, del Presidio Libera “Giuseppe Letizia” di Forlimpopoli.
ROMAGNA
Il cordoglio di Legacoop per la
scomparsa di Vittorio Morigi
«La scomparsa di Vittorio Morigi è una grande
perdita per Cmc, Legacoop Romagna e l’intero mondo cooperativo romagnolo. Pochi
come lui hanno saputo interpretare la natura
dell’essere un cooperatore, così come descritta da Nullo Baldini: un insieme di valori di
altruismo e di responsabilità legati a capacità
amministrative e imprenditoriali.
La sua esperienza come direttore di Cmc è
esemplare di come si possano e si debbano
ancora oggi coniugare le esigenze dell’impresa con i valori della solidarietà. Legacoop
Romagna si stringe alla famiglia e alla compagine sociale della Cmc».
Così il presidente e il direttore generale di Legacoop Romagna, Guglielmo Russo e Mario
Mazzotti, ricordano la figura di Vittorio Morigi.
Entrato alla Cooperativa Muratori e cementisti di Ravenna nel 1961 come geometra,
negli anni ha ricoperto all’interno dell’azienda
ruoli sempre più prestigiosi fino a quello di direttore generale – che ha tenuto dal 2000 al
2008 – carica che lo ha visto protagonista
della rinascita del colosso edile della cooperazione, consentendo l’internazionalizzazione
dell’impresa e l’ingresso nei mercati globali.
«Morigi aveva una sensibilità particolare per
comprendere le trasformazioni e i mutamenti
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dei tempi: una qualità che gli permetteva di
compiere scelte strategiche lungimiranti. Il
suo contributo è stato determinante, non solo
per fare diventare Cmc quell’impresa di valore mondiale che è adesso».
EMILIA OVEST
Convegno “Costruiamo il Futuro Inclusione, qualità, welfare: le cooperative sociali di inserimento lavorativo per il bene comune”
Legacoop Emilia Ovest sta organizzando a
Parma per il prossimo 26 settembre, dalle
9 alle 17, un convegno pubblico sul tema
è “COSTRUIAMO IL FUTURO - Inclusione,
qualità, welfare: le cooperative sociali di
inserimento lavorativo per il bene comune”, che si svolgerà presso l’Antica Tenuta Santa Teresa, Strada per Beneceto,
26 – Parma.
L’iniziativa in oggetto, il cui programma è
in via definizione, vuole dare un contributo
al dibattito in corso su una fetta importante a livello sociale ed economico per la
comunità. E’ pensata come un crocevia di
riflessioni e confronti. Al mattino verranno
presentati dati aggiornati con un focus sul
nostro territorio (Emilia occidentale), mentre nel pomeriggio abbiamo pensato di
aprire la discussione sul rapporto pubblico-privato con tutti gli stakeholder coinvolti.
Di seguito il programma dettagliato
Lunedì 26 settembre 2016
9,00 Registrazione
9,30 Proiezione del
cortometraggio “Senza cooperazione sociale che mondo sarebbe?”
Legacoop
Settori
9,45 Saluti istituzionali
10,00 Relazione di benvenuto - Andrea
Volta, presidente Legacoop Emilia
Ovest
10,15 “Le cooperative di inserimento lavorativo: la sfida delle economie
coesive e della nuova stratificazione sociale” - Flaviano Zandonai, ricercatore Euricse
10,45 “L’affidamento dei servizi alle
cooperative sociali: le Linee guida
della Regione Emilia-Romagna e
dell’Anac e il nuovo Codice Appalti” - Luciano Gallo, Gruppo
Tecnico Appalti ANCI
11,15 “La cooperazione sociale di inserimento lavorativo nell’area Emilia
Ovest”
Loretta Losi, resp. Settore cooperazione sociale Legacoop Emilia
Ovest
11,45 – “Diamo voce alla cooperazione sociale”
Tavola Rotonda con le coop. Bettolino,
Stradello, Emc2, Sirio, Orto Botanico
Modera Massimiliano Filoni, coop. Giolli
12,30 – Intervento di Paola De Micheli,
Sottosegretario di Stato Ministero
Economia e Finanze
14,30 – Tavola Rotonda “La cooperazione sociale tra mercato e comunità”
Prima parte
Paola Cicognani, Resp. Servizio
Lavoro Regione Emilia-Romagna
Giuseppe Forlani, Prefetto di
Parma
Luca Vecchi, Responsabile Welfare e Politiche Sociali per l’Anci
Ettore Rocchi, Vicepresidente Iren
Andrea Volta, Presidente Lega-
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coop Emilia Ovest
Alberto Alberani, Resp. Legacoopsociali Emilia Romagna
Seconda parte
Paolo Andrei, Presidente Fondazione Cariparma
Gianni Borghi, Presidente Fondazione Manodori
Massimo Toscani, Presidente
Fondazione di Piacenza e Vigevano
Modera Luca Ponzi
16,30 - Intervento del Ministro Giuliano
Poletti.
TOSCANA
Area Welfare, convegno sulla legalità con Umana Persone
2015 con la presenza di Luigi Ciotti, quest’anno sarà Giancarlo Caselli ad approfondire i legami fra lavoro, settore del
welfare e rispetto della legalità.
L’evento sarà suddiviso in un momento istituzionale e in un altro più formativo che vedranno intervenire il presidente di Area
Welfare Lagacoop Toscana Eleonora
Vanni, il presidente di UP Umana Persone
Luca Terrosi, l’assessore alla presidenza
della Regione Toscana Vittorio Bugli e ancora l’ex magistrato di Torino Giancarlo
Caselli, il presidente della fondazione “Con
il Sud” Carlo Borgomeo e il presidente di
Res.Int e Kit Scholl FaoAngelo Righetti.
Da Roma a Torino per tornare in Toscana,
una serie di esperienze che vanno ad intersecarsi per tracciare un quadro concreto
della direzione in cui si stanno muovendo o
dovrebbero muoversi le cooperative.
Caselli, in qualità di ex magistrato porterà
stralci della sua esperienza, così come Borgomeo, che prima di presiedere “Con il
sud” è stato promotore delle imprese sociali in contesti mafiosi all’epoca della sua
presidenza in “Imprenditorialità giovanile
spa” e “Sviluppo Italia spa” o Righetti, che
ha tra le sue esperienze annovera anche
quella di direttore dell’Ospedale psichiatrico
giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto (in
provincia di Messina) oltre ad essere stato
promotore del distretto sociale evoluto di
Messina. A loro si uniranno le voci autorevoli di Vanni, Terrosi e Bugli per ampliare il
discorso, spostandolo dentro i confini toscani.
Il tema della legalità sarà al centro dell’appuntamento organizzato da UP Umana Persone e Legacoop Sociali Toscana che si
svolgerà il 15 settembre dalle 14:30 all’Educatorio di Fuligno (via Faenza, 48) a Firenze. Dopo il convegno promosso nel
Primo piano
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COOP
>> CNS
Presentato il
“Rapporto Coop 2016”
>> Terre di Puglia
Presentato il “Rapporto Coop 2016” (Il Rapporto è parte integrante di Italiani.coop, il
nuovo portale di indagine sulla vita quotidiana degli italiani curato dall’ Ufficio Studi
COOP e consultabile all’indirizzo
http://www.italiani-coop.it/)
In un Paese ingessato, dove la ripresa fatica
a decollare, sono nati i nuovi italiani. Figli
della recessione, cresciuti in una società
sempre più liquida e flessibile, si diversificano rispetto agli altri europei e conquistano
spesso posti in cima alle graduatorie (non
sempre però si tratta di primati invidiabili).
I “nuovi italiani” sono certamente più vecchi
e più soli, più poveri e disuguali ma sono diventati anche più green e smart, più clean e
healty. Dopo la resilienza alla crisi sono oggi
tra i più innovativi e sperimentali d’Europa.
Lo smartphone è il vero compagno di vita (15
milioni venduti nell’ultimo anno +16%), uno
su 10 ha al polso un dispositivo wearable
(secondi solo agli americani), la vecchia immagine del latin lover è tramontata e anche
l’amore diventa virtuale. Non ha ancora sfondato, ma mostra indubbi segnali di crescita,
l’internet delle cose e almeno a intenzioni
l’80% degli italiani vorrebbe rendere più connessa la propria casa. La rete e i suoi servizi
sono fonte di consumi gratuiti e certo perciò
così praticati: in questo modo si è dissolto
circa il 2% della spesa ovvero 20 miliardi di
euro e una famiglia può arrivare a risparmiare fino a 1400 euro all’anno.
Ma gli italiani sono anche i più magri d’Europa, entusiasti -come noi solo gli spagnolihanno aderito alla sharing economy (il 5%
usa le piattaforme), considerano l’ambiente
un bene primario e la ricerca della sostenibilità del carrello della spesa è diventata un
credo diffuso. Il risveglio della mobilità passa
anch’esso dal green: +48% le vendite di
auto ibride nel primo semestre dell’anno,
quasi 57.000 le e-bike.
Da qui al cibo il passo è breve: mangiamo di
meno in quantità, ma sempre più global (si
veda l’impennata del carrello etnico + 8%
nel primo semestre 2016), i cibi sono sempre più light e si afferma lo stile alimentare
“clean”. Ripulirsi è il mantra a tavola dei
>> Birrificio Messina
>> Unicoop Firenze
>> Conad
>> Coprat
>> Coop. En Kai Pan
>> Coop Comunità Alta Val Venosta
>> Coop Cadore
>> Cooperativa sociale Omnia
>> Coop Castel Monte
>> Coop sociale FAI
>> Coop La Rondine
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
nuovi italiani e da qui la riscoperta di ingredienti “antichi” diventati i “superfood” di oggi:
lo zenzero, la quinoa, la curcuma parole cercate ossessivamente in rete ma anche fonte
di un segmento di fatturato in crescita (il giro
d’affari dello zenzero anno su anno fa registrare un +141% e la curcuma supera il
93%). O il ricorso all’ “altro cibo”: pillole, integratori, beveroni generano in Italia un mercato che ci fa primeggiare in Europa (2,5
miliardi il giro d’affari e un +7,7% anno su
anno).
Di fronte a tanti cambiamenti le imprese si
mostrano in affanno e la grande distribuzione
non fa difetto; solo gli specializzati in grado di
colpire target individuali di consumatori ottengono soddisfazioni economiche (la redditività degli specialisti nel largo consumo è 5
volte quella della grande distribuzione “tradizionale”).
COOP: “Siamo pronti a raccogliere la sfida
dei nuovi consumatori italiani. Innoviamo in
termini di prodotto (è in fase di lancio il nuovo
prodotto a marchio), innoviamo in format
(dopo aver colto con successo la sfida di
Expo, il Supermercato del Futuro diventa realtà a Milano zona Bicocca con un’apertura
prevista a fine anno). Intendiamo mantenere
la leadership in Italia, confermando l’impegno benché oneroso nel sud del nostro
Paese e in contesti non redditizi, ma abbiamo
mosso i primi passi anche sulle rotte internazionali. Siamo una rete di imprese cooperative e intendiamo accentuare la nostra
distintività. Di fronte ai dati economici non favorevoli e in previsione di una imminente
Legge di Stabilità chiediamo al Governo da
un lato di evitare azioni repressive su consumi comunque in difficoltà (un intervento di
aumento dell’Iva sarebbe una catastrofe) e
dall’altro di varare con coraggio un insieme
di azioni concrete a sostegno dei giovani che
Territori
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diminuiscano l’attuale drammatico divario
generazionale. Investire sulle giovani generazioni è un segnale di futuro”.
Presentata l’anteprima digitale del “Rapporto
Coop 2016” redatto dall’Ufficio Studi di
Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) con la collaborazione
scientifica di Ref. Ricerche, il supporto d’analisi di Nielsen e i contributi originali di Iri Information Resources, GFK, Demos,
Nomisma e Ufficio Studi Mediobanca. Introdotto da Enrico Migliavacca, vice presidente vicario Ancc-Coop, il Rapporto, anche
quest’anno in versione digitale interattiva e
multimediale, analizza l’andamento dei diversi segmenti di consumo e l’evoluzione del
retail; in particolare si concentra sulle traiettorie della ripresa in un confronto Italia-Europa, sui mutamenti delle famiglie e suii
cambiamenti nei comportamenti di spesa.
Il Rapporto è parte integrante di Italiani.coop,
il nuovo portale di indagine sulla vita quotidiana degli italiani curato dall’ Ufficio Studi di
COOP e consultabile all’indirizzo
http://www.italiani-coop.it/
Una ripresa a intermittenza- Parte, non
parte. Quando ci si muove nella palude dello
zero virgola o poco oltre vedere o meno la ripresa del Paese diventa una questione di
prospettive. Qualcosa continua a muoversi
seppur con insostenibile lentezza: il Pil dovrebbe chiudere il 2016 con un +0,6% (stimato a un +0,9% nel 2017), i consumi
fanno meglio e dovrebbero attestarsi su un
+1,1% (stimato un +0,8% nel 2017) certo
sostenuti da un miglioramento del potere
d’acquisto delle famiglie “drogato” da condizioni forse irripetibili (le misure del Governo,
le concessioni europee, ma anche la caduta
Primo piano
ACI
dell’inflazione e del costo del petrolio). Mentre le imprese continuano a rimandare gli investimenti (dal 2007 ad oggi se ne sono
persi solo nel nostro Paese 77 miliardi di
euro) e rispetto al 20% della Germania la
quota di investimenti sul Pil si attesta su un
16,4%, con tutto ciò che ne consegue in
termini di ammodernamento tecnologico da
un lato e di assorbimento di manodopera
dall’altro. D’altronde per riportare il reddito
sui livelli pre-crisi all’Italia servirebbero 105
miliardi di euro. Le incertezze economiche si
sommano poi alle preoccupazioni derivanti
dalla nuova emergenza geopolitica; non è un
caso che sulla base delle parole più ricercate
su Google “Isis” abbia una persistenza di frequenza molto superiore al termine “spread”.
E “Crimea” che pur tanto ha voluto dire per
gli impatti economici sul nostro Paese (-3,6
mld l’export italiano a causa delle sanzioni
verso la Russia) risulta decisamente minoritaria.
Intanto le famiglie continuano a fare i salti
mortali e per rimanere a galla erodono i risparmi (dal 2007 ad oggi il tasso di risparmio
è diminuito di quasi 3 punti percentuali) e
siamo sempre di più il Paese delle disuguaglianze: simili a Uk e Usa per sperequazione
nella distribuzione dei redditi, pericolosamente vicini alla Grecia per concentrazione di
famiglie povere e a rischio di esclusione sociale (il 40,4% della popolazione in Romania, il 35,7% in Grecia e il 28,5% in Italia).
Lontani dall’Europa almeno per sentiment (il
60% dei nostri connazionali dichiara apertamente di non crederci, affiancati in questo
dagli inglesi che già hanno scelto la via di
fuga, mentre due italiani su tre considerano
inutili i progetti per il futuro), paghiamo lo
scotto dei sempre più evidenti divari generazionali: la ricchezza è tutta nel portafoglio
degli anziani (la silver economy fa faville) e
lascia sempre più scoperti gli under 35 (la
ricchezza finanziaria degli over 65 si aggira
intorno ai 154.000 euro contro i poco più di
18.000 degli under 35). Su questa generazione (millenials) e sulle altre a seguire (generazione delle reti) grava un tasso di
disoccupazione pari al 37,6% e 4 su 5 di loro
-superati in questo solo dai loro coetanei bulgari- ammettono di sentirsi ai margini della
società.
I nuovi italiani- Ma in questo Paese vec-
Legacoop
Settori
chio e ingessato, imbrigliato nelle regole europee, sta nascendo una società nuova,
sempre più liquida o flessibile dove gli italiani
sono cambiati. Figli della recessione, si diversificano rispetto agli altri europei e conquistano spesso posti in cima alle
graduatorie (non sempre però si tratta di primati invidiabili). I “nuovi italiani” sono certamente più vecchi e più soli, più poveri e
disuguali, ma sono diventati anche più green
e smart, più clean e healty. Dopo la resilienza
alla crisi sono oggi tra i più innovativi e sperimentali d’Europa. Lo smartphone è il vero
compagno di vita (15 milioni venduti nell’ultimo anno, +16%), nell’uso/abuso surclassiamo tutti gli altri europei e ci superano solo
i giapponesi (per 2 minuti nell’accensione
alla mattina mentre siamo gli ultimi a spegnerlo prima di addormentarci), uno su 10
ha al polso un dispositivo wearable tanto che
solo gli Usa ci sorpassano e a seguire gli inglesi, i tedeschi e i francesi. Persino la vecchia immagine del latin lover è tramontata e
anche l’amore è diventato virtuale (9 milioni
di italiani si innamorano in rete). Non ha ancora sfondato, ma mostra indubbi segnali di
crescita, l’internet delle cose e almeno a intenzioni l’80% degli italiani vorrebbe rendere
più connessa la propria casa. Intanto solo nel
2015 sono stati 100.000 i droni venduti in
Italia.
Ma gli italiani sono anche i più magri d’Europa (20 milioni fanno sport ma altri 16 milioni sono gli sportivi “fai da te”, i sedentari in
movimento), entusiasti -come noi solo gli
spagnoli- hanno aderito alla sharing economy (il 5% usa le piattaforme), considerano
l’ambiente un bene primario e la ricerca della
sostenibilità dal carrello della spesa è diventata un credo diffuso: gli italiani sono i più attenti alle etichette, ma sono anche primi per
raccolta differenziata e più dell’80% considera immorale vestirsi con pelli, pellicce e
piume. Il risveglio della mobilità passa anch’esso dal green: + 48% le vendite di auto
ibride nei primi sei mesi di quest’anno, quasi
57.000 le e-bike acquistate nel 2015.
Questa nuova identità ha comunque una sua
spiegazione a partire dalla crisi perché non
deve sfuggire il fatto che, grazie alle nuove
app tecnologiche e ai nuovi comportamenti
derivati, il consumo è sempre più gratuito:
dalle comunicazioni alle informazioni, dal
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tempo libero ai servizi. E non si tratta di un
peso da poco. La rete e le tecnologie digitali
hanno dissolto circa il 2% della spesa ovvero
20 miliardi di euro. Una famiglia può arrivare
a risparmiare fino a 1.400 euro all’anno.
Ci sono poi anche primati non invidiabili. E in
questo identikit rinnovato spicca ad esempio
il consumo di farmaci per l’ansia e il sonno
(10% più alto della media europea) o nella
sfera privata l’uso delle droghe: il 31,9 dichiara di aver fatto uso almeno una volta di
cannabis (più di noi solo i francesi e i danesi)
e addirittura secondi in Ue dopo gli spagnoli
per uso di cocaina (il 7,6% ne ha fatto uso almeno una volta).
“Super Cibo” e “Altro Cibo”- Da qui al
cibo il passo è breve: mangiamo di meno in
quantità, ma sempre più global (si veda l’impennata del carrello etnico + 8% nel primo
semestre 2016), oramai è fuga dalla carne (13% in 6 anni), i cibi sono sempre più light
(nella top ten lo zucchero di canna domina
rispetto a quello raffinato così come il latte a
alta digeribilità), i prodotti “senza” (senza sale,
senza glutine, senza lattosio…) crescono (+
5,7% nel primo semestre) e si afferma lo
stile alimentare “clean”. Ripulirsi è il mantra
a tavola dei nuovi italiani, fornire al proprio
organismo solo carburante sano e per farlo
si ricorre a due armi. La prima consiste nella
riscoperta di ingredienti “antichi” diventati i
“superfood” di oggi: lo zenzero, la quinoa, la
curcuma parole cercate ossessivamente in
rete ma anche fonte di un segmento di fatturato in crescita (il giro d’affari dello zenzero
anno su anno fa registrare un +141% e la
curcuma supera il 93%). Di fronte a tanta
sapienza il bio, che pure continua a crescere
a due cifre, è oramai un gioco da bambini e
ha assunto le sembianze di un consumo di
massa. Questa specie di paleontologia del
gusto può anche essere stata influenzata
dalle nuove forme di religiosità che si fanno
strada nel nostro Paese e che mescolano la
pratica fisica, la concentrazione mentale, la
ricerca della serenità d’animo; 2 milioni gli
italiani che praticano yoga, il doppio rispetto
al 2011. Una tendenza che invade la rete
dove sui siti specializzati e nelle grandi piattaforme di aggregazione viene venduto un
accessorio per la meditazione ogni 83 secondi.
La seconda opzione è il ricorso all’ “altro
Primo piano
ACI
cibo” in nome di una dieta perenne. Pillole,
integratori, beveroni generano in Italia un
mercato che ci fa primeggiare in Europa ed
è pari a oltre 2,5 miliardi di euro all’anno (+
7,7% anno su anno).
Di fronte a tanti cambiamenti le imprese si
mostrano in affanno e la grande distribuzione
non fa difetto; solo gli specializzati in grado di
colpire target individuali di consumatori ottengono soddisfazioni economiche e infatti
la redditività degli specialisti nel largo consumo è 5 volte quella della grande distribuzione “tradizionale”.
Previsioni e proposte di COOP: “La spesa
per i beni di largo consumo resta al palo, le
nostre vendite a valore sono stabili, ma la
scelta di Coop di investire sulla convenienza
ha permesso nel 2015 di aumentare i pezzi
venduti. La vera sfida però è quella dei nuovi
consumatori italiani. I nostri connazionali
sono amanti della sperimentazione, cercano
nuovi prodotti, amano le novità (più degli europei) – spiega Marco Pedroni, presidente
di Coop Italia- e noi stiamo innovando sia in
termini di prodotto (è in fase di lancio il nuovo
Pam, 4.000 referenze interessate e un fatturato di 3 miliardi di euro per un’incidenza
pari al 27% a valore e al 33% a quantità), sia
come format (dopo aver colto con successo
la sfida di Expo, il Supermercato del Futuro
diventa realtà a Milano zona Bicocca con
un’apertura prevista a fine anno). Intendiamo
mantenere la leadership in Italia, confermando l’impegno oneroso nel Sud del nostro Paese e in contesti molto difficili, ma
abbiamo mosso i primi passi anche sulle
rotte internazionali; oltre 700 prodotti a marchio hanno già raggiunto gli scaffali reali e
virtuali del mercato asiatico e degli Emirati
Arabi coinvolgendo oltre 200 aziende fornitrici; inoltre una gamma di prodotti Fior Fiore
è già reperibile sugli scaffali francesi”.
“Siamo un insieme di imprese cooperative e
intendiamo confermare la nostra distintività.
L’Italia è il nostro campo di gioco e abbiamo
ridotto i margini pur di attuare politiche di
convenienza a vantaggio dei consumatori.
Ugualmente rilanciamo sul tema dei valori
come dimostrano la campagna sulla legalità
delle filiere “Buoni e Giusti Coop”, la lotta allo
spreco alimentare, il sostegno alla ricerca
scientifica (stiamo per varare un’importante
campagna sulla sindrome di Alzheimer).
Legacoop
Settori
Siamo stati in prima linea per varare
un’azione di solidarietà nei confronti delle
persone colpite dal sisma e a oggi abbiamo
raccolto oltre 400.000 euro.
Per continuare ad innovare sperimentiamo
nuovi punti vendita a Milano ma anche a Torino, Firenze, Modena - conferma Stefano
Bassi, presidente Ancc-Coop (Associazione
Nazionale Cooperative di Consumatori). Ma
per investire e mantenere l’occupazione dobbiamo liberare nuove risorse riducendo in
generale i costi e tra questi, in occasione del
rinnovo contrattuale, il differenziale troppo
pesante che la distribuzione cooperativa sopporta rispetto all’impresa privata senza voler
omologarci a questa. Di fronte ai dati economici non entusiasmanti e in previsione di una
imminente Legge di Stabilità, chiediamo una
svolta di politica economica da un lato evitando azioni repressive su consumi già in difficoltà (un intervento di aumento dell’Iva
sarebbe una catastrofe) e dall’altro varando
con coraggio un insieme di azioni concrete a
sostegno dei giovani che diminuiscano l’attuale divario generazionale. Investire sulle
giovani generazioni è un segnale di futuro”.
La versione integrale del Rapporto Coop
2016 è visionabile e scaricabile su
http://www.italiani-coop.it/
CNS
Partecipa all’Hospital Hygiene
in Europa
Il Consorzio Nazionale Servizi parteciperà in
qualità di sponsor all’evento Hospital Hygiene in Europa, che si terrà il 19 e il 20 settembre presso l’Auditorium Ardiss di Udine.
Organizzato dalla Società Italiana di Igiene,
dall’Università di Udine, dal Gruppo Gisio
(Gruppo Italiano Studio Igiene Ospedaliera),
dall’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata
di Udine, rappresenta uno degli eventi più
importanti in Italia per il settore sanitario.
Altamente qualificata la platea cui si rivolge
l’evento: esperti d’igiene ospedaliera, manager pubblici, stakeholder del settore sanitario.
Molti i temi affrontati, fra i più interessanti, la
promozione di un network di ricerca e formazione sull’Igiene ospedaliera a livello eu-
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ropeo, strategie condivise per valorizzare e
promuovere l’Igiene Ospedaliera.
Il Direttore dell’area tecnica del CNS Stefano Saba interverrà martedì 20 settembre
all’interno della sezione “ ”, tema del suo intervento sarà la declinazione dell’igiene nei
capitolati di gara di sanificazione ospedaliera.
BIRRIFICIO MESSINA
Ottenuta l’autorizzazione alla commercializzazione, al via la produzione
Il Birrificio Messina ha ottenuto l’autorizzazione alla commercializzazione da parte
della Dogana che ancora mancava per consentire al Birrificio Messina di tornare a
pieno di regime. Così da sabato, 3 settembre, è stato dato il via ufficiale alla produzione della birra peloritana.
Sotto la super visione dei 15 mastri birrai,
sono entrati in funzione i macchinari avviando la prima “cotta” della nuova birra
messinese e la vendita sarà possibile dopo
le operazioni di imbottigliamento a 21 giorni
dalla cotta.
Così’ la Birra Messina torna nei bar e non
solo sulle tavole dei siciliani ma, grazie alle
vendite on line, su quelli di tutto il mondo.
Le richieste di acquisto per le tre nuove etichette prodotte dal birrificio messinese
sono giunte, difatti, anche dall’estero. Le tre
birre che verranno prodotte sono: la Birra
dello Stretto a tre luppoli, la Doc 15- come
il numero dei mastri birrai – e la Cruda doc
entrambe a due luppoli.
Il merito di questa scommessa vinta va a
loro, alla loro tenacia ed alla loro volontà di
non arrendersi mai anche nei momenti più
Primo piano
ACI
difficili, ai 15 mastri birrai che dalle ceneri,
dopo cinque anni di cassa integrazione
hanno creato una coop con il loro Tfr, ricercando canali di finanziamento ed elaborando un piano industriale da 3 milioni di
euro, salvando di fatto la bevanda peloritana che ha fatto storia nella Città dello
Stretto.
Questa è la storia di una città che vuole rinascere, di quindici valorosi lavoratori che
hanno dato vita al nuovo Birrificio Messina.
Un sogno che si realizza per un gruppo di
lavoratori che ha avuto il coraggio di mettersi in gioco con impegno, dedizione e professionalità. La realizzazione di un sogno
costato investimenti e sacrifici, gioie e dolori, sorrisi e lacrime.
Il birrificio oggi sorge all’interno di due capannoni dell’area industriale di Messina
concessi dalla Regione.
Fonte
http://www.canalesicilia.it/birrificiomessina-ottenuta-lautorizzazione-allacommercializzazione-al-via-la-produzione/
TERRE DI PUGLIA
Affidati alla coop tre terreni
confiscati alla mala
Il Comune di Fasano ha affidato in gestione
alla cooperativa sociale “Terre di Puglia - Libera Terra” di Mesagne, presieduta da Alessandro Leo e collegata all’associazione
nazionale “Libera” di don Luigi Ciotti, tre terreni agricoli confiscati anni addietro alla criminalità organizzata e facenti parte del
patrimonio comunale.
Si tratta di una concessione gratuita decennale (eventualmente rinnovabile alla
scadenza, ossia al 2026) aggiudicata alla
coop. mesagnese, risultata vincitrice del
bando pubblico emesso dal Comune ad
aprile scorso ed al quale potevano partecipare soltanto comunità, enti, organizzazioni
di volontariato di cui alla L. 266/1991 (e
successive), iscritte all’Albo Regionale, nonché cooperative sociali di cui alla L. 381/91
o comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti di cui al
Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei
Legacoop
Settori
relativi stati di tossicodipendenza, approvato
con decreto del Presidente della Repubblica
n. 309/90.
La gara è stata aggiudicata alla coop. mesagnese «sulla base della sua conclamata
esperienza nel settore della gestione di beni
confiscati alla criminalità per il loro recupero
produttivo ed anche a fini sociali – sottolinea il sindaco Francesco Zaccaria -; non è
un caso che la coop. operi, con le stesse
modalità ed obiettivi, nell’intero territorio
brindisino e, comunque, già nei Comuni di
Mesagne, San Pietro Vernotico, Torchiarolo,
Oria. L’obiettivo principale è quello del recupero di persone con difficoltà ed a rischio
emarginazione, come disabili fisici e psichici
– spiega il sindaco – compatibili con l’attività agricola, nonché tossicodipendenti, detenuti ed ex detenuti. Il progetto mira,
attraverso l’inserimento lavorativo, a ridare
dignità a persone che hanno sbagliato e
che vogliono riscattarsi sul piano sociale, ed
a giovani emarginati con problemi di disabilità fisica e psichica: e per noi dignità significa non sostenerli con contributi
economici – spiega il sindaco Zaccaria –
ma inserirli concretamente, grazie all’attività della coop. “Terre di Puglia – Libera
Terra”, nel tessuto sociale cittadino ed in
quello lavorativo».
I terreni in questione sono ubicati in strada
comunale Le Croci (alle spalle della piscina
comunale di Vignamarina) ed a Pezze di
Monsignore (in agro della frazione Pezze di
Greco): il primo ha una superficie di 2.244
mq., mentre il secondo (confinante col
primo, e siamo in strada comunale Le Croci)
vanta una superficie di 5.867 mq.; il terzo,
invece, a Pezze di Monsignore, ha una superficie di tre ettari (all’incirca 30mila mq.).
I due terreni confinanti furono consegnati al
Comune il 1° ottobre 2012 con verbale
della Prefettura di Brindisi (nucleo di sup-
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porto dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità
organizzata); il terzo terreno agricolo, invece, a Pezze di Monsignore, fu consegnato
al Comune il 1° ottobre 2010 con verbale
dell’Agenzia del Demanio.
«Incontreremo entro un paio di settimane il
sig. Leo qui a Fasano, all’atto della sottoscrizione del contratto di concessione dei
terreni fra Comune e cooperativa sociale –
annuncia il sindaco Zaccaria – per cercare
di mettere a punto, d’intesa con l’assessore
ai Servizi sociali Maringelli, le basi per il
coinvolgimento nell’attività della coop. di
persone svantaggiate che individueremo».
Ma non solo. Altro obiettivo importante del
rapporto coop.-Comune riguarderà «il tema
dell’educazione alla legalità nelle scuole e,
di questo – annuncia il sindaco – ne parleremo d’intesa con l’assessore alla Pubblica
istruzione Cinzia Caroli».
“Terre di Puglia – Libera Terra” avrà il compito di gestire a sue spese i tre terreni e, per
questo, dovrà apporre delle targhe informative con il logo del Comune di Fasano e
l’indicazione di terreni confiscati alla criminalità; non solo. Su tutto il materiale divulgativo che eventualmente metterà a punto,
la coop. dovrà inserire il logo del Comune e
la dicitura di terreni confiscati alla criminalità ed anche in caso di raccolta e vendita
dei prodotti provenienti dalla coltivazione dei
tre terreni agricoli dovrà indicare con cartellini appositi (sui panieri in vendita) recanti
il logo del Comune e sempre la dicitura di
prodotti rivenienti dai terreni confiscati alla
criminalità organizzata. La coop. dovrà, altresì, relazionare annualmente al Comune
sulle attività svolte durante ogni singolo
anno, nonché trasmettere copia dei bilanci
relativi all’ultimo esercizio finanziario e
l’elenco dei soci, degli amministratori e del
personale proprio impiegato a qualsiasi titolo per l’espletamento delle attività sui beni
concessi.
Fonte http://www.brindisireport.it/cronaca/fasano-affidati-alla-coop-terre-dipuglia-tre-terreni-confiscati-alla-mala.html
Primo piano
ACI
UNICOOP FIRENZE
Insieme all’Accademia
dei Georgofili per l’alimentazione
E’ stato firmato, il sette settembre, il protocollo di intesa tra Accademia dei Georgofili e
Unicoop Firenze, alla presenza dei due presidenti, Giampiero Maracchi e Daniela
Mori, in cui L’Accademia dei Georgofili si è
impegnata a dare il proprio contributo in varie
iniziative, rivolte sia ai consumatori che ai dipendenti della cooperativa, che riguarderanno
temi come la qualità dei prodotti toscani, l’alimentazione e i cambiamenti climatici, i processi di preparazione alimentare,
l’educazione alimentare, i cibi del mondo, gli
stili di vita, le produzioni agricole toscane, la
lettura etichette e molti altri aspetti relativi al
mondo dei prodotti alimentari.
Obiettivo della collaborazione è quello di offrire ad un vasto pubblico la possibilità di acquisire da un lato informazioni utili nella vita
quotidiana, dall’altro nozioni storiche e culturali legate alla tradizione e alla realtà toscana.
Grazie alla firma del protocollo di intesa verranno organizzate attività di formazione e di
informazione sia presso la sede accademica
in Logge degli Uffizi Corti che nei supermercati Coop, grazie alle quali il grande patrimonio di competenze della più antica accademia
di agricoltura del mondo (fondata nel 1753)
troverà nuovi spazi di valorizzazione, a contatto con il mondo dei consumatori.
Al nuovo progetto parteciperà anche l’Agenzia Regionale di Sanità che darà il suo contributo ad alcune attività, in particolare quelle
legate al tema della salute, della corretta alimentazione e della conoscenza della piramide alimentare toscana.
Il presidente Giampiero Maracchi ha sottolineato come la collaborazione con Unicoop Firenze rappresenti in un certo senso il ritorno
Legacoop
Settori
alle origini dell’Accademia. “Quando un
gruppo di intellettuali propose al Granduca di
Toscana, nel 1753, la costituzione dell’Accademia, che grazie a loro è la più antica del
mondo ad occuparsi di agricoltura, stava nascendo un’epoca nuova in cui l’interesse per
il territorio, per la vita delle popolazioni, per
l’economia della regione divenivano sempre
più importanti. Oggi, a distanza di 263 anni,
ci troviamo in una situazione analoga. In
fondo, la Coop rappresenta il Granduca di Toscana di oggi, con gli interessi di molti cittadini e le aspirazioni di molti produttori toscani.
Per questo si è deciso di sviluppare un percorso comune nel quale parlare della storia
dei prodotti, del territorio toscano, delle sue
tradizioni, del passare delle stagioni, degli stili
e vita e delle eccellenze sviluppatesi in molti
secoli di storia”.
La collaborazione partirà a ottobre, con le
prime attività per svilupparsi poi ulteriormente
a gennaio, con seminari tematici, visite guidate a aziende toscane alla presenza di un
accademico, incontri aperti al pubblico e altre
occasioni educative e divulgative.
Anche la presidente Daniela Mori ha sottolineato l’importanza del protocollo che mette
in sinergia le risorse e le competenze di due
importanti realtà toscane:“Questo nuovo progetto rappresenta per noi un’occasione di
mettere in pratica la nostra vocazione: quella
di rendere accessibili al maggior numero di
persone le informazioni necessarie per seguire una corretta alimentazione e, al tempo
stesso, per avere una migliore conoscenza
dei prodotti del nostro territorio”.
Fonte http://www.nove.firenze.it/georgofili-ecoop-insieme-per-lalimentazione.htm
CONAD
Al via la nuova edizione di “Scrittori di Classe- Storie a fumetti”
Al via “Scrittori di Classe - Storie a fumetti”.
Dopo il successo delle prime due edizioni –
quella appena conclusa ha visto la partecipazione di quasi 13 mila classi, la creazione
di 6 mila racconti e oltre 3 milioni di libri distribuiti – riparte Scrittori di Classe, il concorso
nazionale di scrittura creativa per le scuole
primarie e secondarie di primo grado italiane.
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Forti dell’esperienza maturata nelle scorse
edizioni e per rendere il progetto ancora più
attinente a quello che è un valore e un impegno proprio di Conad e dei suoi soci e cioè il
senso di responsabilità verso la cultura del
cibo, la qualità e la sicurezza alimentare,
Scrittori di Classe quest’anno fa un ulteriore
salto di qualità: un nuovo percorso in cui il
piacere della scrittura creativa si intreccia al
tema della corretta alimentazione.
E per rendere tutto ancora più stimolante e
divertente i racconti ideati dai ragazzi avranno
come protagonisti i più noti personaggi Disney e i soggetti vincitori saranno realizzati a
fumetti dagli sceneggiatori e disegnatori della
The Walt Disney Company.
Partecipare a Scrittori di Classe – Storie a Fumetti è semplice: – accedete alla sezione
Area Scuole del sito www.insiemeperlascuola.it
città romana o del suo territorio e fino ad
oggi conservati nei depositi: reperti monumentali tra cui un imponente tratto di strada
basolata urbana, pavimentazioni a mosaico
e in cocciopesto, statue, iscrizioni, parti di
architetture funerarie, affreschi.
Il costo del biglietto rimane invariato (4,00
euro l’intero e 2,00 euro il ridotto), come
sottolinea il Direttore del Polo L’Occaso
“L’eccezionale ampliamento dell’offerta
museale si accompagna alla valutazione responsabile che il Museo possa e debba essere visitato dal maggior numero possibile
di visitatori, cittadini mossi dal desiderio
della conoscenza delle proprie origini e turisti di tutto il mondo da accogliere nella
cornice degli eventi organizzati per Mantova
Capitale Italiana della Cultura 2016, con le
testimonianze della storia e della memoria
del popolo mantovano”.
COOP. EN KAI PAN
Ritornano ‘I viaggi di Capitan
Matamoros’
COPRAT
Tra i protagonisti dell’apertura del
nuovomuseodellaMantuaromana
A Mantova il 2 settembre è stato inaugurato l’allestimento permanente dell’intero
piano terreno del Museo Archeologico Nazionale, che ospiterà la nuova mostra permanente dedicata alla Mantova Romana a
cui Coprat assieme all’Arch. Tacci di Mantova e allo Studio Cerri & Associati di Milano, hanno svolto un ruolo importante
come progettisti dell’allestimento (progetto
e DL), affiancando il direttore del polo museale della Lombardia, Stefano L’Occaso, e
la direttrice e curatrice del percorso museale, Nicoletta Giordani.
La mostra accoglie oltre un centinaio di importanti materiali provenienti da scavi della
Primo piano
ACI
Viaggio attraverso le narrazioni del teatro.
Napoli dal 6 al 30 settembre 2016. Al via la
III edizione della rassegna itinerante di
Commedia dell’Arte “I viaggi di Capitan Matamoros” dal 6 al 30 settembre 2016, spettacoli nazionali e internazionali, dibattiti, una
mostra e un workshop, all’interno di alcuni
dei siti storici e monumentali più belli e
meno noti della città di Napoli (Complesso
monumentale di San Gennaro all’Olmo; Archivio Storico del Banco di Napoli; Convento
di San Domenico Maggiore e Chiesa di
Santa Maria Donnaregina Vecchia). Nata nel
2014 come progetto di valorizzazione territoriale, la rassegna ambisce a diventare un
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vero e proprio momento di riflessione sul
rapporto tra teatro e tradizione, prendendo
le mosse dalla riscoperta della tradizione
della Commedia dell’Arte italiana, grandissimo e spesso sottovalutato patrimonio culturale e artistico del paese. Le due figure
topiche che compongono il titolo della rassegna fanno, infatti riferimento a tale tradizione.Capitan Matamoros altri non è che
Silvio Fiorillo, il grande attore di origini capuane, che per primo vestì la maschera di
Pulcinella in teatro, nel 1609 nella stanza
di San Giorgio dei Genovesi, a Napoli, dopo
essere diventato famoso in tutta Europa vestendo la maschera del Capitano e formando, insieme a Tristano Martinelli, storico
Arlecchino, una irresistibile coppia comica.
Il viaggio, poi, è la vera e propria condizione
antropologica del commediante, che, nei
secoli d’oro del teatro italiano, si spostava di
luogo in luogo traghettando la sua arte.
I viaggi di Capitan Matamoros è organizzato
dalla Coop Culturale En Kai Pan in collaborazione con l’Associazione Teatrale AISTHESIS e rientra nel programma “Estate a
Napoli” a cura dell’Assessorato alla Cultura
e al Turismo del Comune di Napoli.
Per la terza edizione de I viaggi di Capitan
Matamoros l’obiettivo è quello di indagare
alcuni percorsi di narrazione e ri-narrazione
del teatro. Fin dalla sua origine le storie per
il teatro sono state spesso ri-narrazione di
storie già scritte o già raccontate. Come il
mito era il serbatoio da cui i greci attingevano le storie per il loro teatro, così per i comici dell’arte un canovaccio poteva dare
luogo a infinite rappresentazioni, una maschera evocare infinite storie. Il percorso
non era unilaterale: un testo poteva ispirare
diversi canovacci; allo stesso modo un personaggio, famoso sui palchi e nelle strade,
diventare letteratura attraverso la penna di
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un grande scrittore, e da qui reincarnarsi
altre migliaia di volte, attraversando i secoli.
In questo modo l’arte del teatro si è sempre
rinnovata, attraverso il continuo confronto
tra scrittura e scena, riflettendo su di sé attraverso la pratica, scambiando esperienze
con tradizioni vicine e lontane, non stando
mai fermo, in una parola viaggiando.
Programma completo su https://iviaggidicapitanmatamoros.wordpress.com/programma/
COOP COMUNITÀ ALTA VAL VENOSTA
Malles capitale delle farfalle
In occasione del 15° Simposio Internazionale sulle Zygaenidae, dall’11 al 25 settembre, Malles si trasforma nel paese delle
farfalle. Numerosi eventi e originali iniziative faranno da cornice al convegno internazionale sulle farfalle, al quale
prenderanno parte ricercatori da tutto il
mondo. Il simposio è incentrato su una particolare famiglia di lepidotteri, le Zygaenidae. Queste farfalle sono particolarmente
sensibili ai cambiamenti ambientali e pertanto rappresentano un ottimo indicatore
biologico per indicare il livello di inquinamento atmosferico. Una grande varietà di
farfalle testimonia, infatti, un ambiente naturale e un habitat sano. In tutto il mondo
sono presenti più di 150.000 specie di farfalle, in Alto Adige poco più di 3.000.
La scelta della comunità scientifica internazionale di svolgere il Simposio internazionale a Malles non è del tutto casuale.
Proprio a Malles, infatti, la popolazione si è
espressa in modo contrario all’utilizzo di pesticidi. Gerhard Tarmann, che ha svolto nuPrimo piano
ACI
merose ricerche sull’ habitat delle farfalle
in Alto Adige spiega che “non solo nelle
zone dove si pratica un’agricoltura intensiva, ma anche in aree che appaiono ancora intatte, le Zygaenidae mostrano
disturbi molto precocemente. Questo permette di riconoscere presto la presenza di
tossine dannose per l’ambiente”.
Il Comune di Malles è onorato della scelta
del paese per l’organizzazione del simposio sulle farfalle. “È una grandissima opportunità poter presentare Malles come un
comune sostenibile e libero da pesticidi, e
pertanto, come comune amico delle farfalle” afferma il Sindaco di Malles Ulrich
Veith. Con le Giornate delle Farfalle si spera
di sensibilizzare l’intera cittadinanza riguardo l’importanza dell’equilibrio ecologico
del nostro territorio. A Malles, numerose
aziende hanno già confermato la loro partecipazione: alcuni commercianti per l’occasione allestiranno le vetrine a tema,
mentre alcuni ristoranti serviranno una “Minestra delle Farfalle”. Si spera anche di riuscire a decorare le pareti delle case con
simboli che richiamino questi piccoli animali. “Già da tempo nelle scuole di Malles
si sono svolti dei progetti sul tema delle farfalle e l’ambiente. Ora gli studenti sono stati
invitati a prendere parte a queste giornate”,
racconta Christian Sommavilla, direttore
di BGO (Bürger-Genossenschaft Obervinschgau) – Cooperativa di Comunità Alta Val
Venosta e responsabile dell’organizzazione
delle Giornate delle Farfalle.
Inoltre dal 18 al 25 settembre dalle 14 alle
18, il Museo di Scienze Naturali dell’Alto
Adige presenterà nella Casa della Cultura
di Malles la mostra „bye bye Butterfly“. Si
avrà l’opportunità di ammirare le varietà
esistenti di farfalle e il loro ciclo vitale. Nei
dintorni di Malles esistono ancora degli habitat intatti e negli anni passati sono state
svolte numerose ricerche sulle farfalle presenti in Val Venosta. Per questo motivo la
mostra affronta anche il declino di molte
specie nel paesaggio culturale. Altri eventi
da non perdere sono: la presentazione del
ricercatore Gerhard Tarmann il 13 settembre e la proiezione del film “Schmetterlinge
– Bezaubernde Vielfalt” il 15 settembre alle
ore 20 presso la Casa della Cultura di Malles.
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COOP CADORE
Ilsuccessodi“SIMBIorti”puntaaulterioriprogettidiagricolturasociale
Qualità agricola e integrazione sociale:
sono le caratteristiche che rendono speciali i carciofi prodotti sulle Dolomiti dalla
cooperativa sociale Cadore nell’ambito di
“SIMBIorti”, progetto finanziato dalla Fondazione Cattolica Assicurazione, che coinvolge 10 ragazzi disabili e 5 ragazzi con
status di richiedenti protezione internazionale.
Sono cresciute così più di mille piante di
carciofi, un prodotto insolito per il territorio, nei terreni adiacenti all’ex convento del
Cristo a Pieve di Cadore. Si tratta di una
prima coltivazione sperimentale, che nei
prossimi mesi diventerà programmata e si
estenderà ad altri appezzamenti incolti ed
abbandonati del territorio cadorino.
«L’obiettivo primario è creare occupazione
per le persone socialmente più fragili –
commenta Michele Pellegrini, responsabile del Settore Progettazione e attività
sperimentali della coop Cadore – per poi
sviluppare ulteriori progetti legati ad altri
tipi di coltivazioni o di allevamento animale, nel rispetto della natura e del territorio rurale montano, valorizzandolo».
La cooperativa sociale Cadore di Pieve di
Cadore persegue l’interesse generale della
comunità montana favorendo la promozione umana e l’integrazione sociale dei
cittadini attraverso numerose e differenti
attività: industriali, commerciali e di servizi, finalizzate all’inserimento lavorativo di
persone con fragilità sociale.
Conta ad oggi 153 soci, 250 lavoratori e
annovera ben 52 inserimenti lavorativi.
Opera nei settori della salvaguardia e del
miglioramento del patrimonio ambientale
del territorio, dei servizi personalizzati rivolti ad associazioni, istituzioni locali, enti
pubblici e a privati, del turismo, e dei progetti e sperimentazioni innovativi.
E ancora, gestisce il bar ristoro “La tappa”
a Valle di Cadore lungo il tracciato della
lunga via delle Dolomiti, uno dei più spettacolari itinerari ciclabili d’Italia, e due appartamenti a Perarolo di Cadore.
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COOPERATIVA SOCIALE OMNIA
COOP CASTEL MONTE
Torna a Povegliano (Tv) “A misura
di bambino”
Numerose novità per la fattoria
sociale “El contadin”
Un’intera giornata “A Misura di bambino” è
in calendario domenica 18 settembre, dalle
ore 10.30 alle 18.30 in piazza a Povegliano,
in provincia di Treviso. Giunta alla quarta
edizione, la manifestazione (a ingresso libero) dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie, è promossa e organizzata dalla
cooperativa sociale Omnia assieme al Comune e alla Proloco di Povegliano, e conta
numerose collaborazioni e partnership nonché sull’aiuto di 70 volontari.
“A misura di bambino” non è solo una festa
ma un vero e proprio progetto pedagogico
che ha come obiettivo la promozione della
cittadinanza attiva e della comunità che
educa, a partire dalla valorizzazione dei
bambini.
Oltre 30 i laboratori per bambini, di panificazione, gelateria, falegnameria, cucito,
manipolazione, non mancano nemmeno
l’area verde per il picnic, gli spazi gioco da
zero a tre anni, e il labirinto del castello di
cartone. Dedicate invece ai genitori, le “pillole in-formative” per affrontare, con esperti,
diverse tematiche legate all’infanzia: la lettura ad alta voce, la disostruzione pediatrica, la sana e corretta alimentazione, le
buone relazioni educative.
Infine, alle ore 18 lo spettacolo conclusivo
che vede protagonisti i grandi pupazzi dell’associazione Maga Camaja.
In caso di pioggia la manifestazione si terrà
negli spazi della Proloco e della palestra comunale.
Omnia onlus è una cooperativa sociale, prevalentemente al femminile, nata a Povegliano nel 2007 dall’incontro di diverse
professionalità con l’interesse per la cultura
dell’infanzia. Obiettivo della cooperativa, offrire un servizio di supporto alle famiglie del
territorio con bambini fino ai tre anni di età,
aiutandole nella promozione e nella creazione di reti sociali e relazionali.
Ha preso il via il progetto di “agricoltura sinergica” della fattoria sociale “El Contadin” di
Castelfranco Veneto (Treviso), gestita dalla
cooperativa sociale Castel Monte. Quella sinergica è una tecnica di coltivazione elaborata dall’agricoltrice spagnola Emilia Hazelip
che promuove il metodo del “non fare” (non
arare, non zappare, non concimare,…) poiché le piante creerebbero da sole un suolo
fertile grazie a microrganismi, batteri, funghi
e lombrichi.
I prodotti ottenuti con questa pratica avrebbero inoltre una qualità e un sapore differenti,
e resisterebbero maggiormente alle malattie.
Il nuovo progetto della fattoria sociale nei prossimi mesi sarà al centro di alcune attività salutistiche che vedranno la collaborazione del
poliambulatorio “Castel Monte salute” e dei ristoratori e delle associazioni del territorio.
La fattoria ha inoltre ottenuto il riconoscimento di “bandiera verde agricoltura”, conferitole dalla Cia-Confederazione Italiana
Agricoltori per il ruolo e l’impegno nella difesa
della produzione agricola, il contributo alle politiche di sicurezza alimentare nel rispetto
della cultura e della tutela del territorio. “El
contadin” è anche strumento operativo per le
attività di inserimento della cooperativa Castel Monte e per gli ospiti di “Casa del
campo”, comunità per l’accudimento e il recupero di persone autistiche adulte, anch’essa gestita dalla cooperativa.
E ancora, i prodotti, “a metro zero”, coltivati
in Fattoria sono acquistabili presso la fattoria
stessa (via Circonvallazione Est 13) così come
quelli delle terre confiscate alle mafie, a marchio “Libera Terra”, e – novità 2016- anche le
“bomboniere solidali” realizzate con i prodotti
di “El contadin”.
COOP SOCIALE FAI
Convegno “Cura e sensorialità”
Una giornata di studio promossa da ASP Umberto I e Cooperativa Sociale FAI. L’evento che
ricorre nella giornata mondiale per l’Alzhei-
Primo piano
ACI
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mer, nasce in occasione dell’inaugurazione
della Sala Multisensoriale dell’ASP Umberto I,
promossa e realizzata da Cooperativa FAI.All’evento interverranno alcuni tra i maggiori
esperti nel campo delle pratiche non farmacologiche.
La giornata di studio si svolgerà a Pordenone
presso la Sala Polifunzionale Casa Serena, via
Revedole 88.
Il programma
http://www.coopsocialefai.it/node/532
COOP LA RONDINE
Centro estivo ‘Le Grazie’ 2016, una
proposta divertente e originale
“Estate per tutti, un percorso da condividere
tra divertimento, arte, viaggi”, questo il titolo e lo spirito del centro estivo svoltosi nel
periodo Giugno, Luglio ed Agosto 2016
presso la struttura ‘Le Grazie’ nel centro
storico di Città di Castello.
Forte ed entusiasta dell’esperienza dell’estate scorsa, la Cooperativa La Rondine
di Città di Castello ha proposto un’iniziativa
rivolta ad adolescenti con difficoltà fisiche
e/o psichiche, ma dotati di ruote libere per
spostarsi nel territorio e liberi di pensare e
progettare la propria estate divertendosi.
Ecco la formazione della squadra di gioco di
quest’anno: quattro (a volte cinque) ragazzi
e una ragazza; allenatori-educatori della
Cooperativa La Rondine; nel ruolo di mascotte, due ragazze aderenti al progetto del
Servizio Civile Nazionale. Parola d’ordine:
divertimento!
Coordinati dall’équipe di specialisti del Servizio Integrato dell’Età Evolutiva della USL
Umbria 1 di Città di Castello, ragazzi ed
educatori hanno progettato un percorso
pensato per divertire, viaggiare e passare il
tempo estivo in allegria. La Pinacoteca Comunale di Città di Castello con le bellezze
artistiche e i segreti che custodisce, l’opera
di Luca Signorelli presso la Chiesa-Museo
di Santa Croce a Umbertide, il Duomo e la
città di Sansepolcro, sono stati i principali
luoghi visitati con l’obiettivo ambizioso di
scrivere, durante l’autunno, una piccola
guida turistica in simboli comprensibile sia
da chi legge le parole sia da quanti per leg-
Territori
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Imprese
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gere alla parola abbinano l’immagine corrispondente.
Il percorso estivo è stato arricchito e reso
avventuroso grazie ai mezzi di trasporto
scelti per gli spostamenti: il pullman e il
treno. Se c’è stato qualche disagio riguardo
l’autonomia non sempre possibile (ad es.
nel salire, scendere e muoversi con la carrozzina all’interno del treno), grande e affettuosa si è mostrata la collaborazione del
personale di Umbria Mobilità impiegato a
Città di Castello, accanto all’entusiasmo alle
Primo piano
ACI
stelle del gruppo di adolescenti coinvolti e
degli educatori. Non sono poi mancate, nei
due appuntamenti settimanali previsti dal
centro estivo (martedì e giovedì mattina),
passeggiate lungo il percorso fluviale dell’ospitale frazione di Piosina, acquisti, colazioni allegre e abbondanti. Una straordinaria
quotidianità estiva quindi, vissuta da ragazzi
e ragazze che durante l’anno scolastico
sono impegnati in progetti scolastici, sportivi e ricreativi, ma che in estate incontrano
minori opportunità e occasioni di relazione
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con i propri coetanei.
All’interno del gruppo estivo l’educatore di
riferimento ha aiutato, laddove necessario,
senza sostituirsi al ragazzo in modo tale che
ciascuno potesse esprimere le proprie idee,
sperimentare, proporre itinerari, preferenze
o critiche, comunicare con gli altri in un’alternanza ballerina di sguardi, sorrisi, messaggi telefonici, battute divertenti,
comunicazione anche attraverso simboli o
ausili digitali, parole, canzoni; in una parola… emozioni!
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OSSERVATORIO SWG
Prima gli italiani, un nuovo
mantra politico
Dieci anni fa, il 43% delle persone riteneva
necessario aiutare gli immigrati a integrarsi.
Oggi la quota si è ridotta al 26%. Sempre
due lustri fa, meno di un quinto del Paese
riteneva necessario pensare prima agli italiani, oggi il claim ha conquistato nuovi
spazi ed è condiviso da quasi un quarto del
Paese.
Per quasi metà del Paese, oggi come ieri,
gli immigrati alimentano i problemi di sicurezza nei piccoli e grandi centri e sono un
crogiolo di criminalità. Nel corso dell’ultimo
decennio si è modificato anche l’atteggiamento rispetto ai flussi. La quota d’italiani
che vorrebbe respingere il maggior numero
possibile di persone è aumentata, solo nell’ultimo anno, del 20% e l’atteggiamento di
avversità ha vissuto non solo una crescita
dimensionale, ma anche uno sviluppo trasversale, incontrando, con differenti intensità, le simpatie di segmenti presenti nei
vari schieramenti politici. Ben presente nell’elettorato di centrodestra, la volontà respingente si è diffusa oltre i confini della
LegaNord e ha coinvolto la base elettorale
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berlusconiana. Dinamiche analoghe, però,
hanno iniziato a fare capolino anche nella
galassia elettorale dei Cinquestelle e nel
blocco sociale del Pd. Segno inequivocabile
di quanto la frattura immigrati-italiani sia
cresciuta in intensità e valore politico e sia
divenuta uno dei driver mobilitanti nelle
scelte di voto.
“Prima gli italiani” sta diventando un mood
che si diffonde carsicamente, facile da capire, una risposta semplice alle compelssità
dell’oggi, in grado di parlare, trasversalmente, a una vasta platea sociale. La crisi,
il perdurare della stagnazione economica,
l’incedere del terrorismo, il senso di incertezza diffuso, la mixofobia presente nelle
nostre città (il fastidio provato dalle persone
per il melting pot che già oggi è la nostra
realtà), generano un humus fertile per questa issue.
La sfida è quella dell’integrazione reciproca
e tranquilla, dell’affermarsi di una politica di
civiltà, che non promuove né l’assimilazione
né il cambiamento degli altri, ma genera
una nuova idea di Paese e cittadinanza.
NOTA INFORMATIVA: Sondaggio cawi
compiuto su un campione di 1.500 italiani
maggiorenni, realizzato tra il 26 e il 31
agosto 2016.
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