Evoluzione della larga banda in ambito internazionale
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Evoluzione della larga banda in ambito internazionale
20-06-2007 17:19 Pagina 39 TECNOLOGIE SPECIALE NGN2 NGN2 BANDA Evoluzione della larga banda in ambito internazionale ANTONINO CICCARDI MARCO DE BORTOLI GIANLUCA GRIFFA Il presente articolo riporta una fotografia aggiornata sulla penetrazione della Larga Banda a livello mondiale. Sono evidenziate le principali spinte strategiche che stanno portando i diversi Operatori TLC a fare evolvere la propria rete di accesso (aumento della banda richiesta dai clienti, riduzione degli OPEX, fattori legati alla convergenza, ...). L’articolo prosegue identificando quali architetture (FTTCab, FTTB, FTTH), tecnologie (ADSL2+, VDSL2, GPON, ...) ed opzioni (Overlay o Total Replacement) risultano ad oggi quelle maggiormente adottate o previste, focalizzandosi sulle aree geografiche di maggior interesse: Nord America, Europa, Far East. Successivamente, nell’ambito di ciascuna area, si riporta un benchmark di dettaglio relativo a strategie ed a trial/deployment di nuove architetture di accesso in fase di avvio o già avviati da alcuni dei principali Operatori TLC (Telefonica, France Telecom, Deutsche Telekom, British Telecom, NTT, AT&T, Verizon, …). L’articolo rappresenta un aggiornamento di dettaglio di quanto pubblicato sul Notizario Tecnico n° 3 del 2006 (pp. 47-54). 1. Introduzione A livello mondiale il mercato della larga banda ha mostrato negli ultimi anni tassi di crescita particolarmente elevati. A fine 2006 il numero complessivo di connessioni a larga banda ha raggiunto il valore di 281,5 milioni; di questi circa 18 milioni sono relativi all’ultimo trimestre dell’anno 2006. Per quanto riguarda le tecnologie impiegate le soluzioni ADSL (figura 1) rimangono ancora le più diffuse. Sempre a fine 2006 si contavano infatti circa 185 milioni di ADSL (con una crescita annuale di circa il 55%), che rappresentano circa il 66% del mercato complessivo, i Cable Modem (le soluzioni adottate dagli operatori di CATV per fornire ai propri utenti accessi a larga banda) erano il 24% del totale (circa 63 milioni), mentre le soluzioni FTTx avevano raggiunto il 10% circa del valore complessivo. Nella speciale classifica per numero di utenti per Paese gli Stati Uniti risultano ancora una volta al primo posto con oltre 57 milioni di utenti a larga banda, mentre al secondo posto si trova la Cina con 52 milioni (ed un livello di crescita annuale superiore al 40%). Il gap tra i due Paesi nel corso del 2006 si è ulteriormente ridotto per cui è prevedibile, considerando i differenti bacini di utenza, che nel breve termine la Cina possa arrivare al primo posto in termini di numero totale di utenti. Seguono quindi il Giappone, la Germania, la Corea del Sud, la Francia, il Regno Unito, l’Italia che precede il Canada e la Spagna. Per quanto riguarda i livelli di penetrazione, sia sulla popolazione sia sul numero di abitazioni connesse, è da segnalare come i Paesi del Nord Europa unitamente alla Corea del Sud occupino le prime posizioni delle relative classifiche. NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 16 n. 2 - Luglio 2007 39 NGN2 BANDA 20-06-2007 17:19 Pagina 40 CICCARDI › DE BORTOLI › GRIFFA• Evoluzione della larga banda in ambito internazionale Ad oggi tutte le previsioni concordano, sebbene con stime a volte significativamente differenti, su un’ulteriore crescita di questo mercato. Tra le numerose proiezioni effettuate nel settore si segnala il dato di fine 2010, secondo cui il numero di utenti a larga banda potrebbe raggiungere e superare il valore di 400 milioni di connessioni, di cui oltre 250 milioni costituite da ADSL. Tuttavia la crescita del mercato seguirà tempistiche e modalità differenti a seconda delle aree geografiche di riferimento. Ad esempio è da rilevare come il mercato dell’ADSL in alcuni Paesi abbia raggiunto il livello di saturazione. Per ciò che riguarda l’Europa sono numerosi i Paesi dell’Est che solo oggi si affacciano al settore della larga banda. Ad esempio la Russia a fine 2006 contava 1 milione di utenti, ma vantava un tasso di crescita rispetto all’anno precedente superiore al 100%. Non sono da dimenticare infine molti Paesi dell’America Latina: fra tutti citiamo l’Argentina. Anche in questo caso il tasso di crescita è stato elevatissimo, oltre il 90%. Anche per queste due ultime realtà, come per numerose altre, la potenzialità del mercato è estremamente rilevante. Milioni 60 Utenti a larga banda nei principali Paesi 50 4Q05 4Q06 40 30 Fonte: Elaborazione da PointTopic/DSL Forum 20 10 0 iti i at St r Ge re an m d Su Co cia er an Fr ilt ra h ng lia da Ita na Ca I 260 Mln utenti 100% na ag Sp ~ 800 Mln utenti 25% 90% Evoluzione degli accessi a larga banda nel mondo 80% 70% 66% 60% 50% 40% 57% 8% 30% 20% 10% 26% 18% 0% Oggi 2010 ADSL Fibra 2015 Cable modem 2020 Fonte: Studio Telecom Italia FIGURA 1› Accessi a larga banda nel mondo: stato e proiezioni. 2. I driver verso la larga banda Tutti gli Operatori hanno considerato l’ADSL come il primo passo per fornire alla propria utenza servizi a larga banda. Nonostante i positivi risultati raggiunti dalle soluzioni ADSL e, successivamente, dalle soluzioni ADSL2+, che offrono all’utente migliori prestazioni in termini di banda fruibile, tutti gli Operatori hanno avviato, a partire sostanzialmente dal 2005, sperimentazioni e/o piani di introduzione, nel medio lungo termine, di nuove tecnologie innovative per la rete di accesso, che fanno uso della fibra ottica, unanimemente considerata come la soluzione target per la larga banda. Numerose sono le motivazioni che spingono gli Operatori verso questa direzione. Tra queste si ricordano: 40 on pp a Gi a ia e na Ci Un NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 16 n. 2 - Luglio 2007 • la crescente richiesta di banda (sia upstream, sia downstream) e di nuovi servizi da parte dell’utenza (sia essa residenziale sia business); • la necessità di efficientamento ed ammodernamento della rete esistente (con conseguente riduzione dei relativi Opex); • la prevista riduzione dell’ARPU dei servizi tradizionali; • i fattori legati alla convergenza, ad esempio tra media e telecomunicazioni, tra elettronica di consumo e telecomunicazioni, tra servizi fissi e mobili. Inoltre è da segnalare la recente disponibilità da parte di numerosi costruttori di nuove soluzioni a standard ITU-T, con costi via via descrescenti, che fanno uso del portante ottico. Fra queste si ricordano le reti ottiche passive denominate PON/ GPON (Passive Optical Networks/ Gigabit-PON), 20-06-2007 17:19 Pagina 41 CICCARDI › DE BORTOLI › GRIFFA• Evoluzione della larga banda in ambito internazionale che consentono di trasmettere elevate capacità trasmissive ad un grande numero di utenti su distanze particolarmente elevate. Tali soluzioni risultano ormai disponibili commercialmente da parte di numerosi costruttori e sono state impiegate con successo in numerosi trial e nei primi deployment. La tendenza all’introduzione di architetture innovative nella rete di accesso accomuna Telecom Italia ai principali Operatori di Telecomunicazioni del mondo. Tuttavia le scelte effettuate dagli Operatori hanno differenti tempistiche ed adottano soluzioni tecnologiche differenti. Ciò tiene conto delle caratteristiche delle rete di accesso esistente: architettura di rete adottata, tipo (ed obsolescenza) degli apparati e dei sistemi impiegati, aspetti ambientali, metodi di posa dei cavi, lunghezza dei collegamenti d’utente (figura 2) e cosi via. % coppie Distribuzione cumulata della lunghezza dei doppini 100 80 60 40 20 0 0 2 4 6 Italia USA Giappone 8 10 12 14 Lunghezza (km) Germania Francia Regno Unito FIGURA 2› Distribuzione cumulata, lunghezze di collegamento di utente. Un ruolo estremamente importante nelle scelte effettuate è giocato anche dal livello di competizione esistente nei diversi Paesi, non solo tra gli Operatori. È da ricordare infatti che in alcuni Paesi la presenza degli Operatori di CATV è molto importante; è il caso ad esempio degli Stati Uniti, del Canada e in generale dei Paesi del Nord Europa. In altre realtà (ad esempio ancora gli Stati Uniti, la Francia, l’Olanda) un ruolo importante nel settore delle nuove reti è giocato invece dalle Municipalità, che realizzano reti trasmissive per fornire alla cittadinanza servizi a larga banda. Un ruolo fondamentale è poi legato alla regolamentazione esistente nel Paese ed in particolare a quella prevista (o già esistente) nel caso di introduzione di nuove tecnologie (es. condizioni di LLU su nuove reti). Giocano infine un ruolo non marginale gli aspetti sociali del Paese di riferimento (ad es. la propensione della popolazione verso le nuove tecnologie ed i nuovi servizi innovativi). 3. Le iniziative nelle varie aree La varietà di fattori che determina la scelta dell’evoluzione architetturale intrapresa dagli Operatori porta a situazioni differenti che possono però essere ricondotte ad alcuni trend comuni qui di seguito sintetizzati: • in molti Paesi si riscontra l’introduzione della tecnologia ADSL2+ come passo intermedio prima di un futuro passaggio al VDSL2, oppure come soluzione integrativa rispetto alla principale architettura target individuata; • in tutti i Paesi è presente un trend di incremento della fibra in accesso, che si differenzia di volta in volta per le diverse "gradazioni": "leggera" (architettura FTTCab, Fiber To The Cabinet), "intermedia" (architettura FTTB, Fiber To The Building) e "spinta" (architettura FTTH/FTTP, Fiber To The Home/Premises); il suddetto incremento di fibra può comportare un successivo compattamento/eliminazione delle centrali nel medio/lungo termine; • per quanto concerne le tre principali architetture individuate nel punto precedente, occorre sottolineare che oggi, nell’ambito del singolo Paese, non vi è necessariamente una unica scelta: in certi casi, infatti, attualmente si pensa di volta in volta all’adozione di FTTCab, FTTB o FTTH sulla base della particolare struttura territoriale e della domanda di mercato peculiare della zona presa in esame; • nell’ambito delle architetture FTTCab ed FTTB, la tecnologia considerata nella quasi totalità dei Paesi per l’ultima tratta in rame presente tra la ONU e la casa del cliente è quella del VDSL2; • infine, per quanto concerne le alternative di Overlay (mantenimento dei servizi legacy su infrastrutture esistenti) o Total Replacement (tutti i servizi sono supportati sulla nuova piattaforma per tutti i clienti), l’attività di benchmark evidenzia attualmente, nella grande maggioranza dei casi, una dominanza della prima opzione. In generale, la scelta tra le due alternative dipende da una serie di fattori tra cui: costi, fattibilità tecnologica, vincoli regolatori. Nel seguito, si riportano i principali trend di evoluzione della rete di accesso per tre macro aree di interesse: • EUROPA La maggior parte degli Operatori incumbent è attualmente orientata verso architetture FTTCab/VDSL2 in Overlay. In particolare, Deutsche Telekom risulta essere l’Operatore più attivo, con 20 grandi città già coinvolte nell’upgrade della rete (obiettivo finale di giungere a 50 città, per un investimento complessivo di 3 miliardi di euro). Anche Belgio (Belgacom), Olanda (KPN) e Svizzera (Swisscom) hanno già avviato analoghi NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 16 n. 2 - Luglio 2007 41 SPECIALE NGN2 NGN2 BANDA NGN2 BANDA 20-06-2007 17:19 Pagina 42 CICCARDI › DE BORTOLI › GRIFFA• Evoluzione della larga banda in ambito internazionale progetti, anche se in scala minore. Spagna (Telefonica) e Portogallo (Portugal Telecom) sembrano essere ad uno stadio più embrionale; inoltre, stanno ancora valutando altre architetture alternative (come FTTB ed FTTH), con l’intenzione di utilizzare di volta in volta quella migliore sulla base delle specifiche condizioni geografiche, nonché della domanda di mercato. Un paio di importanti Operatori Europei, invece, sono al momento orientati verso scelte differenti: British Telecom ha infatti avviato (progetto 21 Century Network) la migrazione dell’utenza PSTN verso soluzioni VoIP, mediante la collocazione di MSAN (Multi Service Access Node) in centrale; pertanto, l’architettura target è rappresentata da FTTE/ADSL2+. France Telecom, all’opposto, è orientata direttamente verso un’architettura FTTH con uso di GPON. Inoltre, di recente, FT ha introdotto in rete di accesso 500 nuove piccole centrali, connesse in fibra ottica agli SL più grandi, con l’obiettivo di fornire l’ADSL2+ nelle zone piu profittevoli. Infine, per quanto concerne Telecom Italia, ad oggi gli orientamenti strategici prevedono l’evoluzione della rete di accesso verso architetture FTTCab/VDSL2 con GbE ed FTTB/VDSL2 con GPON. I primi trial FTTB saranno avviati già nel corso dell’anno, mentre quelli FTTCab partiranno dal 2008. • ASIA La popolazione del Far East risulta tradizionalmente caratterizzata da un’elevata propensione verso le nuove tecnologie; inoltre, la particolare situazione territoriale di alcuni Paesi favorisce decisamente la migrazione verso un’architettura FTTH. In Giappone, ad esempio, tale migrazione si sta attuando a passi molto veloci, tant’è che ormai il mercato dell’ADSL sta iniziando a comprimersi (-1% nel 2006) e si prevede già nel 2008 il raggiungimento della parità tra utenti ADSL ed utenti FTTH. Situazione analoga si riscontra in Corea del Sud, dove KT punta a un obiettivo di 10 milioni di abitazioni "passed" in FTTH entro 5 anni. Anche in Cina i maggiori investimenti sono effettuati per consenire migrazioni verso architetture FTTH ed FTTB con Ethernet LAN, entrambe in grado di fornire all’utenza diverse decine di Mbit/s. Qui spesso i piani di sviluppo della larga banda sono fortemente incentivati dal Governo. • NORD AMERICA La terza area geografica presa in esame ha un’importante peculiarità, rappresentata dal maggior numero di utenti Cable Modem rispetto agli utenti xDSL. Proprio la forte concorrenza con i Cable Operators sta spingendo gli Operatori TLC verso architetture in grado di ben supportare sia l’IPTV sia la sua evoluzione, rappresentata dall’HDTV. Di conseguenza, AT&T, Verizon e Bellsouth (recentemente acquisita da AT&T) stanno investendo su FTTCab/VDSL2 e su FTTH con GPON. In particolare, AT&T prevede il raggiungimento di 17 milioni di FTTCab/VDSL2 entro fine 42 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 16 n. 2 - Luglio 2007 2007 (ed 1 milione di FTTH/GPON nelle aree greenfield), mentre Verizon punta a 9 milioni di abitazioni "passed" con soluzioni FTTH entro il 2009, che dovrebbero diventare 18 milioni entro l’anno successivo. Più avanti verranno sinteticamente riportate le informazioni più significative per i principali Paesi, che hanno avviato sperimentazioni e deployment di reti di accesso di nuova generazione. 3.1 Europa • GERMANIA La Germania è il Paese in Europa con la maggiore diffusione di ADSL: a fine 2006 ne contava oltre 14 milioni con una crescita rispetto all’anno precedente superiore al 35%. In Europa Deutsche Telekom è stato tra i primi operatori ad avviare, a partire dal settembre 2005, un piano di deployment di soluzioni basate su tecnologia FTTCab con VDSL2 in overlay (con servizio POTS da centrale). Le motivazioni che hanno spinto l’Operatore verso questa direzione sono da ricercare nel forte livello di competizione "localizzata" (portata cioè da Operatori che focalizzano il loro interesse in una particolare area geografica più che sul territorio nazionale), dalla necessità di ammodernamento della rete ed anche dagli ultimi campionati mondiali di calcio svoltisi nel 2006 proprio in Germania. Deutsche Telekom dopo aver effettuato una prima fase di sperimentazione, ha avviato il graduale deployment in dieci città nel corso del 2006 (cinquanta a fine piano). L’investimento previsto complessivo è stato di circa tre miliardi di euro per circa 2,9 milioni di abitazioni passate. Il piano tuttavia ha subito rallentamenti rispetto alle stime iniziali a causa principalmente di problemi legati agli aspetti di regolamentazione del settore. È inoltre previsto il ricorso ad un’architettura FTTE con upgrade ADSL2+ per un totale di nove milioni di abitazioni passed entro la fine dell’anno. • SPAGNA Telefonica, operatore incumbent della Spagna, ha recentemente raggiunto gli 8,5 milioni di linee broadband (quattro milioni in Spagna, quattro in America Latina e 0,5 in Europa) ed i 400mila clienti IPTV. Di recente Telefonica ha avviato il Progetto Red 50 (basato su FTTCab/VDSL2) a Madrid; successivamente, si prevede l’estensione alle altre principali città. Tuttavia, come per altri Operatori, anche sulla base di una forte crescita competitiva da parte degli OLO e delle Municipalità, sono in corso valutazioni e sperimentazioni di soluzioni FTTB ed FTTH con GPON (su quest’ultima architettura, in particolare, è stato recentemente avviato un trial in Brasile, nella città di San Paolo). Al momento, pertanto, la strategia di Telefonica è quella di scegliere la migliore soluzione (FTTE con ADSL2+/VDLS2, FTTx/VDSL2 o FTTH) caso per caso su base strut- 20-06-2007 17:19 Pagina 43 CICCARDI › DE BORTOLI › GRIFFA• Evoluzione della larga banda in ambito internazionale tura territoriale e domanda di mercato. • FRANCIA Nel corso del 2006 il mercato della larga banda in Francia ha subito una significativa accelerazione: in particolare, rispetto all’anno precedente, la crescita percentuale è stata del 45%. L’operatore incumbent France Telecom, attraverso Orange, dopo avere mostrato un interesse iniziale per soluzioni basate su tecnologia VDSL2, ha successivamente modificato il suo p o s i z i o n a m e n t o n e l s e t t o re v e r s o s o l u z i o n i FTTH/B (sino a 100 Mbit/s in downstream, 10 Mbit/s in upstream) basate sull’utilizzo di GPON. È da rilevare che la lunghezza del collegamento d’utente risulta tra le più elevate in Europa: solo il 29% degli utenti ha una lunghezza inferiore ad un chilometro e solo il 52% è inferiore ai due chilometri. Il deployment di tali soluzioni viene effettuato sulla base di investimenti mirati in relazione all’effettiva richiesta dell’utenza. Il servizio commerciale (seppur su base limitata) è stato avviato il primo marzo del 2007. Le motivazioni principali, in questo caso, sono da ricercare nell’accresciuto livello di competizione e nella volontà da parte dell’Operatore di recuperare e fidelizzare l’utenza, fornendo un set completo di servizi (focus su HDTV, VoD, giochi, musica, storage, e-commerce). Orange intende esportare tale scelta anche in altri mercati: ad esempio in Slovacchia si pensa di passare 200mila abitazioni di 10 città con soluzioni FTTH. L’obiettivo è quello di raggiungere 150200mila clienti a fine 2008. Inoltre, France Telecom implementa una soluzione architetturale per il deployment dell’ADSL2+ basata non sull’utilizzo dei cabinet esistenti, bensì sull’introduzione di una nuova mini-centrale (NRA HD), più vicina alla sede di utente e collegata in fibra ottica al resto della rete. Le nuove mini-centrali sono oggi 500 (sulle 12mila principali), servono dai 500 ai 3000 utenti e sono state introdotte nelle zone ritenute più profittevoli. L’adozione di tale soluzione comporta un rimappaggio delle vecchie aree di centrale. Nel corso del 2006-07 sono state annunciate nuove iniziative da parte di altri Operatori. Ad esempio Free propone soluzioni FTTH basate su Ethernet Point to Point (EP2P) a 50 Mbit/s, mentre Neuf Telecom propone soluzioni FTTB/H anche in questo caso a 50 Mbit/s. Anche alcune municipalità si sono attivate nel settore: tra esse si ricorda la citta di Pau che sta installando soluzioni FTTH con alcune decine di migliaia di abitazioni passate e circa 5mila connesse. • OLANDA Come ricordato in precedenza l’Olanda è uno dei Paesi al mondo più interessati al settore della larga banda ed ha tassi di penetrazione (calcolati sia sulla popolazione sia sulle abitazioni) tra i più elevati. Anche nel settore delle reti di nuova generazione l’Olanda è particolarmente attiva ed a fine 2006 si contavano circa 100mila abitazioni passate, prevalentemente da OLO e municipalità con soluzioni FTTH/B. K P N , O p e r a t o re i n c u m b e n t o l a n d e s e , h a recentemente avviato un piano di deployment basato su FTTCab con VDSL2 in overlay. In particolare, la strategia di deployment prevede l’avvio nelle aree rurali. Successivamente, si passerà ad installazioni in cabinet maggiormente lontani dalle centrali, per passare infine a quelli nelle a re e a m a g g i o r c o n c e n t a z i o n e ( c i ò è a n c h e dovuto al fatto che in tali centrali sono stati di recente installati DSLAM ADSL2+, per cui si intende prima ammortizzare i relativi investimenti). I clienti che decidono di passare al VDSL2 devono rinunciare alla lifeline (no splitter). Nelle aree greenfield, KPN intende effettuare direttamente il deployment di FTTH. L’Operatore, inoltre, sta valutando l’introduzione di ADF allo Street Cabinet (l’AMDF in centrale non sembra interessare, vista la prospettiva futura di dismissione delle Centrali); la scelta dipenderà molto dal successo del VDSL2. L’obiettivo è quello di avere cabinet "zero touch". • BELGIO L’Operatore incumbent, Belgacom, è stato tra i primi in Europa ad introdurre soluzioni FTTCab overlay con VDSL1 (novembre 2004). Ad oggi, sono stati introdotti in rete 10mila cabinet collegati in fibra ottica (ROP - Remote Optical Platform); di questi, 3mila hanno al loro interno ONU VDSL1. Per quanto concerne il nuovo cabinet, vi sono due principali alternative architetturali: "standard standalone ROP" e "combined cabinet". Nel primo caso, il ROP viene collocato nelle vicinanze del vecchio cabinet (KVD), mentre nel secondo caso si procede alla sostituzione del vecchio cabinet con uno nuovo, contenente le vecchie e le nuove funzionalità. Il deployment del VDSL1 è stato di recente fermato per introdurre in rete il VDSL2. Inoltre Belgacom prevede l’utilizzo di ADSL2+ da centrale per incrementare la copertura a larga banda (con la combinazione di ADSL2+ e VDSL è possibile offrire l’IPTV a 6Mbit/s all’80% degli utenti). È attualmente in atto un "Proof of Concept" per migrazione all-IP per cui sono stati individuati 1000 clienti ai quali verrà richiesto entro il 2008 il passaggio al VDSL2 (90%) o ADSL2+ (10%) rinunciando alla lifeline. • RESTO D’EUROPA Anche negli altri principali Paesi europei sono in corso numerose iniziative volte all’ammodernamento della rete di accesso: in Norvegia, Danimarca, Svezia ed Austria sono in corso numero se speri men tazi o n i su so l u zi o ni F T T H e d FTTCurb/FTTCab con VDSL2, con il comune obiettivo di offrire una banda sempre maggiore alla clientela. 3.2 Stati Uniti Anche negli Stati Uniti gli Operatori incumbent hanno recentemente avviato piani di upgrade della rete in rame, che prevedono l’introduzione del portante ottico. NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 16 n. 2 - Luglio 2007 43 SPECIALE NGN2 NGN2 BANDA NGN2 BANDA 20-06-2007 17:19 Pagina 44 CICCARDI › DE BORTOLI › GRIFFA• Evoluzione della larga banda in ambito internazionale Più banda, più servizi? Sì, ma quali? La diffusione della larga banda è sempre più capillare. La spinta iniziale a tale importante diffusione è stata la richiesta degli utenti di accedere a Internet ed ai suoi servizi in maniera veloce e continuativa. Dal punto di vista dell’utente la larga banda porta (potenzialmente) due benefici principali: la possibilità di trasferire grandi quantità di dati e la presenza costante in rete (always-on). Tali caratteristiche hanno rafforzato le capacità dell’utente di accedere a siti web ricchi di informazioni multimediali ed hanno anche decretato il successo di nuove tipologie di servizi oltre la navigazione sul Web, come ad esempio il file sharing (in modalità peer to peer) e la messaggistica. L’aumento ulteriore dell’offerta di banda, grazie alla NGN2, promuove la possibilità di fornire ulteriori servizi multimediali, quali la IPTV e in generale la fruizione di contenuti multimediali ad alta definizione. L’utilizzo delle due caratteristiche citate, però, permette l’introduzione o il consolidamento di ulteriori classi di servizio: evoluzione dei servizi “person-to-content” verso social networks ricche di contenuti multimediali di alta qualità, servizi di comunicazione “person-to-person” ricchi funzionalmente e in termini di contenuti (si pensi a soluzioni di lavoro cooperatitvo); inoltre la possibilità di avere una comunicazione continua con i sistemi utente permette di introdurre servizi e funzionalità di controllo basati sul colloquio “machine-tomachine”.(servizi di domotica, servizi relativi alla sanità, al controllo dei consumi energetici, …). In questo quadro le tecnologie e le modalità di fornitura di servizi di tipo Web 2.0 sembrano avere una forte presa sugli utenti. Essi sono addirittura coinvolti sia come utilizzatori, sia come fornitori di contenuti originali, creando un ambiente favorevole allo scambio di informazioni ed alla personalizzazione dei servizi. Il web e le sue tecnologie diventano così una piattaforma servizi con interfacce e protocolli aperti, su cui tutti possono sviluppare le applicazioni. In questo caso l’uso di tecnologie come AJAX, interfacce programmative aperte, protocolli per l’elaborazione distribuita come SOAP o REST permettono di realizzare facilmente dei mash-up, per fornire nuove funzionalità a partire da servizi esistenti, creando di fatto una piattaforma globale. Le applicazioni più note del web sono fornite secondo il modello client-server (tipico dei fornitori di servizi a valore aggiunto); a tale modello gli Operatori cercano di affiancare un approccio centralizzato in rete (ad esempio servizi forniti dallo strato servizi dell’architettura IMS), in modo da riportare o mantere valore nell’infrastruttura di rete. A tali principali modalità si è aggiunto un modello più dirompente: il peer-to-peer, che si basa sul “radicale” spostamento dell’intelligenza ai bordi ed ha impatti considerevoli sull’uso e sull’ottimizzazione delle risorse di rete. In questo caso le motivazioni verso la rete di nuova generazione sono da ricercare, oltre all’ammodernamento della rete ed alla conseguente riduzione dei relativi Opex, anche nel forte livello di competizione con gli Operatori CATV (negli Stati Uniti ed in Canada le soluzioni Cable Modem, oltre 30 milioni di utenti negli Stati Uniti, superano numericamente gli ADSL, circa 26 milioni). Inoltre nel Nord America sono numerose le comunità (oltre 1000 in 47 stati) che realizzano proprie reti di accesso anche di "dimensioni" a volte molto limitate e prevalentemente basate su soluzioni FTTH/B con B/GPON. Attualmente negli Stati Uniti si contano oltre 6,5 milioni di abitazioni passate in fibra ottica (erano circa 2 milioni un anno fa), di cui poco più di 1,4 milioni di abitazioni con- 44 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 16 n. 2 - Luglio 2007 Tipicamente tali modalità di fornitura sono sostenute da business model diversi (dalla pubblicità, dalla vendita di bundle di servizi, dalla condivisione di risorse e la loro socializzazione). L’utente si trova, dunque, a poter scegliere e a calibrare i propri servizi in rete sulla base delle esigenze personali. Non dovrà stupire, se gli utenti utilizzeranno diverse modalità per accedere ai servizi multimediali. Le applicazioni che necessitano delle caratteristiche dell’always-on pongono un problema importante: il controllo e la gestione della rete utente. Le case saranno sempre più “cablate” e, all’interno della casa, gli “elettrodomestici” faranno parte di una rete. Ciò sarà particolarmente vero per le le risorse dedicate all’intrattenimento. Anche in questo caso esistono diversi approcci possibili all’integrazione delle reti ed alla relativa fornitura di servizi. Oggi esistono molte soluzioni sul mercato: • sistemi integrati, offerti da costruttori di elettronica di consumo; • soluzioni “general purpose”, offerte da fornitori di software (microsoft e apple); • soluzioni basate su access gateway e sponsorizzate da Operatori. Anche in questo caso, al di là della bontà della singola soluzione, sarà importante permettere una buona integrabilità delle soluzioni, per consentire all’utente di comporre il proprio insieme di servizi personalizzati. In questo momento sembra prevalere la logica di soluzioni “verticali” non sempre integrabili. nesse, con tassi di crescita di circa il 100% nell’ ultimo anno. Per ciò che riguarda gli operatori Incumbent, AT&T (ex SBC che ha recentemente inglobato BellSouth) ha deciso di avviare, a partire dal 2005, il progetto denominato "Lightspeed": circa 17 milioni delle abitazioni esistenti (entro fine 2007) saranno coperte con soluzioni FTTCab/VDSL2, mentre per 1 milione di nuove abitazioni sono previste soluzioni di tipo FTTH basate su B/GPON. Verizon ha, invece, preferito focalizzarsi fin da subito sulle soluzioni FTTH (anche in questo caso basate su B/GPON, progetto "FIOS") ed ha recentemente deciso di accelerare le fasi del proprio deployment, che sta riscuotendo un significativo interesse da parte dell’utenza. Oggi si contano 20-06-2007 17:19 Pagina 45 CICCARDI › DE BORTOLI › GRIFFA• Evoluzione della larga banda in ambito internazionale Per molti servizi, sia interattivi sia di tipo “always-on”, esiste la necessità di introdurre il concetto di “piattaforma per la componibilità dei servizi”. Il Web 2.0 si presta bene a diventare uno strumento per garantire lo sviluppo e l’integrazione di molti servizi futuri. Un Operatore non può non considerare questa possibilità e cercare una stretta integrazione fra Web 2.0 e architetture dei servizi di rete. In questo ambito, esiste un filone emergente che potrebbe dare risultati interessanti: le RIA (Rich Internet Application). Tale tipologia di servizi si basa sull’utilizzo esteso di tecnologie di tipo Web 2.0, sulla relazione clientserver fra l’applicativo dell’utente (tipicamente un browser) e servizio (fornito da server in rete) e sull’uso di risorse in rete. In particolare le RIA: • sono visualizzate attraverso un Web Browser e non richiedono una specifica installazione software; • sono eseguite localmente in un ambiente sicuro chiamato sandbox; • supportano una connettività occasionale e possono essere eseguite in nomadicità (in hot-spots o da un ufficio all’altro). Le Rich Internet Application hanno, dunque, le caratteristiche e funzionalità delle applicazioni desktop tradizionali. L’elaborazione della user interface è demandata al web client, mentre la computazione dei dati (stato del programma, gestione dei dati, storage) è demandata ad una applicazione server. Le RIA si stanno focalizzando su alcuni filoni principali: • Produttività personale, Editing di Documenti, Rubrica, …; • Social Networking, ad esempio: collezione delle fotografie, raccolta degli eventi salienti della propria vita (dandelife), costruzione di siti web personalizzati, …;. • Messaggistica, e-mail, VoIP, ad esempio con programmi come Google Talk; • WebOs, offre la riproduzione in rete delle funzionalità tipiche di un sisema operativo, creando così un PC virtuale che l’utente può utilizzare mediante il browser. Esempi interessanti sono www.youos.com, www.eyeos.org che propongono sistemi programmabili ed estensibili ricchi di funzionalità (che ricordano quelle dei sistemi Linux). Sebbene quest’ultimo filone sembri riproporre il concetto di “Network Computer”, esso si basa su principi diversi: non presuppone che il sistema a casa del cliente sia “semplice”; l’accesso può essere nomadico, il controllo avviene mediante il browser e una comunicazione sicura. I sistemi offrono molte caratteriscitche interessanti, sono infatte integrate funzionalità di: • comunicazione (e-mail, chat, e in futuro VoIP); • partecipazione ad una social network; capacità di storage; • possibilità di lanciare applicazioni proprie; • sistemi di sviluppo di applicazioni. In definitiva i WebOs potrebbero essere uno strumento interessante per l’Operatore per ribaltare il concetto che la rete è un “tubo”. Con i WebOs la rete è sì un tubo, ma ricco di funzionalità che potenzialmente potrebbero anche rendere il PC una commodity. circa 1 milione di utenti molti dei quali hanno lasciato gli Operatori Cable Modem per sottoscrivere un abbonamento con Verizon. 3.3 Far East • GIAPPONE L’Asia rappresenta sicuramente l’area geografica in cui gli Operatori di Telecomunicazioni hanno avviato per primi una profonda fase di trasformazione ed ammodernamento della rete di accesso. Ad esempio in Giappone l’Operatore dominante, NTT, ha da tempo avviato, nell’ambito di un progetto Paese denominato u-Japan, l’introduzione di soluzioni FTTH sul territorio nazionale: oggi si contano circa 7 milioni di utenti FTTH che dovreb- Un aspetto importante introdotto dalle RIA è relativo alla globalizzazione: i servizi puntano ad un mercato globale, i clienti di un servizio RIA sono potenzialmente tutti gli utenti che possono accedere a Internet. Tali servizi sono basati su interfacce semplici da usare e familiari per l’utente ed inoltre tali interfacce possono essere facilmente “personalizzate”, superando così anche le barriere linguistiche. Un altro aspetto importante è che tali servizi puntano all’aggregazione dei contenuti, dei dati e degli utenti e supportano l’integrabilità (mediante funzionalità di mash-up). L’Operatore potrebbe sfruttare le RIA (ed in particolare i WebOS) per entrare più profondamente nella logica delle applicazioni Web e per fidelizzare gli utenti. Il concetto di WebOS, ossia del Computer in rete che offre capacità di calcolo e spazio di memoria, si potrebbe sposare con la Home Net e con il Set-top-box (funzionando come repository di contenuti accedibili nomadicamente). Oppure potrebbe funzionare da stazione di messaggistica multimediale (una sorta di PBX multimediale) controllabile remotamente attraverso un accesso mobile. In questi casi si realizzerebbe un’interessante integrazione di funzionalità multimedili e fisso/mobile. Sebbene non si possa prevedere il successo delle applicazioni e dei servizi, anche nel mondo della larga banda c’è una certezza … “date la banda agli utenti, troveranno il modo per utilizzarla!” ... e l’Operatore deve favorire questo approccio sia in termini di banda fornita sia di funzionalità aggregabili. [email protected] bero diventare 9,5 milioni a fine 2007. Il piano prevede circa 30 milioni di utenti a fine 2010. Le principali motivazioni che hanno spinto l’Operatore verso questa scelta sono da ricercare da un lato nell’elevata propensione verso le nuove tecnologie (la banda come moda tra i giovani) che già oggi, ad esempio, ha portato il mercato dell’ADSL a livelli di saturazione; dall’altro lato, occorre considerare l’elevato livello di competizione raggiunto nel settore (sono oltre 10 gli operatori FTTH). Inoltre, bisogna ricordare la presenza di una regolamentazione fortemente asimmetrica (i prezzi del LLU sono tra i più bassi del mondo). Un dato di sintesi a livello nazionale: NTT ha oggi circa il 30% del mercato ADSL contro il 70% circa del mercato FTTH. NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 16 n. 2 - Luglio 2007 45 SPECIALE NGN2 NGN2 BANDA NGN2 BANDA 20-06-2007 17:19 Pagina 46 CICCARDI › DE BORTOLI › GRIFFA• Evoluzione della larga banda in ambito internazionale Infine, anche la struttura della rete di accesso si presta favorevolmente alla realizzazione di soluzioni FTTH: la lunghezza media del collegamento d’utente è di circa 1,5 km ed è basata al 90% su palificazione aerea. • COREA DEL SUD La Corea del Sud è stato uno dei primi Paesi ad introdurre soluzioni a larga banda. Oggi il mercato ADSL nel Paese si sta riducendo a favore di altre tecnologie: nel 2006 il numero di utenti ADSL è sceso di circa il 16% rispetto all’anno precedente. Attualmente infatti il mercato si rivolge esclusivamente verso soluzioni più avanzate che prevedono l’impiego della fibra ottica. Si ricorda in questo ambito un progetto governativo per lo sviluppo dell’ICT e delle TLC nel Paese che prevede il deployment di soluzioni FTTH a 100 Mbit/s per utente. Più in dettaglio il piano prevede di rendere disponibile la connessione di 10 milioni di abitazioni nei prossimi 5 anni, adottando soluzioni anche in questo caso basate su GPON. Tuttavia prosegue l’intensa fase di sperimentazione di nuove tecnologie: sono numerose già oggi i trial condotti (che riguardano decine di migliaia di utenti) con soluzioni innovative basate sulla multiplazione di divisione di lunghezza d’onda WDM (Wavelength Division Multiplexing), applicate alle soluzioni PON (WDM-PON), che consentono di ottenere prestazioni, in particolare in termini di banda per utente, particolarmente elevate. Anche in questo caso le motivazioni sono da ricercare nell’elevata propensione della popolazione verso l’impiego di nuove tecnologie e nuovi servizi, nella stretta relazione tra Operatori e Costruttori e nella distribuzione dell’utenza (80% della popolazione vive in area urbana e la lunghezza del collegamento nel 95% dei casi è inferiore a 4 chilometri). 4. Conclusioni Lo scenario internazionale delle reti a larga banda mostra oggi un prevalente impiego di soluzioni ADSL (il 66% di tutte le connessioni a larga banda nel mondo) considerate dagli Operatori come il primo passo per fornire agli utenti servizi a larga banda. Tuttavia la crescente richiesta di banda e di nuovi servizi da parte dell’utenza sta portando i principali Operatori a considerare nuove alternative per la rete di accesso. L’impiego della fibra ottica è il comune denominatore di tutte le soluzioni innovative ed è unanimemente considerata fra gli Operatori come la soluzione target per la larga banda. I principali Operatori stanno pertanto già impiegando architetture di rete quali FTTCab o FTTH/B, sia a livello di trial, sia per le prime nuove offerte commerciali. Le scelte effettuate sono da porre in relazione alle condizioni strutturali della rete, al tipo di mercato domestico, alle differenti situazioni di regolamentazione e cosi via. 46 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 16 n. 2 - Luglio 2007 [email protected] [email protected] [email protected] — ACRONIMI EP2P FTTB FTTH FTTCab GPON MSAN RIA ROP WDM Ethernet Point to Point Fiber To The Building Fiber To The Home Fiber To The Cabinet Gigabit Passive Optical Network Multi Service Access Node Rich Internet application Remote Optical Platform Wavelength Division Multiplexing Antonino Ciccardi lavora in Telecom Italia nell’area Wired Access Innovation come responsabile di progetto per le nuove architetture di accesso a larga banda. Ha precedentemente operato (2002-2005) nel gruppo TILAB/System on Chip prima come responsabile del gruppo di Networking e Sistemi DWDM, conducendo in seguito un team per la realizzazione di un circuito integrato per la sicurezza delle comunicazioni dati. Nel 2001 ha operato attivamente alla realizzazione di una start-up focalizzata nel business della co-location e di servizi di exchange, collaborando inoltre con AONet alla prevendita di servizi in modalità ASP verso un portafoglio di clienti business medio-alti della società. Nella prime esperienze (1988-2000) ha lavorato presso l’allora CSELT nella divisione “Reti e servizi” come project leader nel settore del networking. Marco De Bortoli in Azienda dal 1973, ha svolto attività di ricerca sui sistemi di trasmissione in fibra ottica per applicazioni sia in rete di accesso che per lunga distanza. Ha inoltre operato nella fase di progettazione e pianificazione dei sistemi ottici sottomarini. Ha inoltre partecipato alle attività di numerosi progetti internazionali, focalizzando le attività sugli aspetti tecnico-economici ed evolutivi della reti di trasmissione con particolare attenzione a quella di accesso. Attualmente opera nell’ambito di “Research&Trends” ed è impegnato principalmente nelle attività di Benchmarking e Trends evolutivi sulle attività per l’innovazione della rete di telecomunicazioni. È inoltre impegnato nelle attività di standardizzazione internazionale sulle reti di accesso in ambito ITU-T nello Study Group 15, dove ricopre la carica di referente all’interno del Gruppo Telecom Italia È inoltre coautore di articoli presentati a convegni nazionali ed internazionali, di alcuni libri sui sistemi di trasmissione, nonché docente presso i centri di formazione del Gruppo. Gianluca Griffa laureato in Ingegneria Gestionale, è entrato in Telecom Italia nel 2001. Si è inizialmente occupato di process reengineering ed assessment dei Centri Nazionali di Assistenza Tecnica. In seguito, ha collaborato alla stesura delle specifiche funzionali dei nodi MSAN ed ha effettuato diverse valutazioni tecnoeconomiche su reti di accesso sia fisse sia wireless. Attualmente lavora nell’area Wireline Access Infrastructure Innovation e coordina un GdL costituito dai principali Operatori europei sul tema dell’Automated Distribution Frame (ADF). Inoltre, è attivo sulle tematiche di scouting, benchmarking e powering nell’ambito del progetto NGN2. Infine, dal 2006 elabora l’Indicatore di Eco-Efficienza inserito nel Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Telecom Italia.