profilo delle vittime dell`inquinamento

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profilo delle vittime dell`inquinamento
Diritto ad un’aria pulita: profilo delle persone vittime dell’inquinamento
atmosferico adatte per un’azione legale
Situazione di partenza:
Da 20 anni, in Svizzera è in vigore l’ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (OIAt). I
valori limite d’emissione ivi stabiliti si basano sulle raccomandazioni OMS per la profilassi
sanitaria. Ogni anno l’ordinanza OIAt è ampiamente violata: i valori limite per l’ozono e per
le polveri fini non sono rispettati. Le conseguenze per la salute sono gravi: la EKL
(Commissione federale d’igiene dell’aria) stima che in seguito agli elevati valori d’ozono
nell’estate canicolare del 2003 si siano verificati fino a 300 casi di decessi prematuri.
Inoltre, già con lievi superamenti dei valori limite relativi all’ozono, il 10-15 % della
popolazione lamenta disturbi alla salute e reazioni somatiche (per esempio disturbi
cardiocircolatori, bronchite, bruciore agli occhi).
Peggio ancora è la situazione per quanto riguarda le polveri fini: l’Ufficio federale dello
sviluppo territoriale (ARE) ha calcolato prudentemente che, in Svizzera, siano attribuibili
all’inquinamento dell’aria almeno 3746 casi di morte prematura all’anno, di cui 1359 sono
vittime degli inquinanti emessi dal traffico stradale. Nella formazione dell’ozono assumono
un ruolo importante gli ossidi d’azoto (NOx), il cui principale responsabile è ancora una
volta il traffico stradale, al quale è imputabile anche l’elevato carico di polveri fini nelle zone
densamente popolate.
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Da alcuni anni, l’immissione di inquinanti permane stabile ad un livello eccessivo, poiché i
progressi tecnici sono praticamente azzerati dal continuo aumento del traffico stradale. Se
la politica dedica fortunatamente grande attenzione alla prevenzione degli incidenti stradali,
la morte bianca di oltre 1300 vittime all’anno causata dall’inquinamento atmosferico dovuto
al traffico stradale sembra però non preoccupare più di quel tanto. Non si spiegherebbe
altrimenti come mai non vengano adottati provvedimenti efficaci per frenare l’esplosione
del traffico. Ovunque si progettano e costruiscono nuove strade. La Confederazione non
sembra intenzionata ad impegnarsi a favore di una riduzione dei consumi di carburante e
quindi dell’emissione di sostanze nocive mediante l’incentivazione dell’impiego di veicoli
efficienti, una tassa sul CO2 ed altre misure. Al contrario: si assiste senza fare nulla alla
diffusione di veicoli fuoristrada sovradimensionati e utilizzati senza criterio.
Nei prossimi anni, Greenpeace intende dare voce alle vittime di quest’inattività lesiva della
salute e dannosa per il clima. L’organizzazione ambientalista intende sostenere le
persone danneggiate nella rivendicazione per via legale del diritto ad un’aria pulita. Un
primo passo in tal senso consiste nel prendere contatto con le persone interessate. Il
presente profilo delle persone vittime dell’inquinamento dell’aria serve a questo scopo.
Avvertenza: alcuni requisiti indicati potranno sembrare cinici. Tuttavia, gli accertamenti
preliminari effettuati, mostrano che purtroppo solo le persone più colpite hanno una
qualche possibilità di successo legale. Perciò, per una collaborazione tra persone che
hanno subito conseguenze alla salute dovute all’inquinamento e Greenpeace, occorre un
profilo della vittima formulato in modo chiaro ed esplicito, per evitare ingiustificate
speranze.
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http://www.proclim.ch/products/heatwave03/Hitzesommer03_d.pdf
http://www.are.admin.ch/are/it/medien/mitteilungen/02907/index.html?von=are
Profilo per le persone vittime dell’inquinamento atmosferico dovuto al traffico stradale
Requisiti oggettivi
- La persona abita (preferibilmente) nei pressi di una strada cantonale o di un’autostrada
con elevate emissioni di inquinanti, (preferibilmente) da almeno 5 anni.
- La persona presenta (A) una o più patologie croniche che il medico curante può mettere
in relazione principalmente all’esposizione a sostanze nocive (polveri fini/ozono); oppure
(B), la persona accusa temporaneamente forti disturbi causati dall’ozono/dalle polveri fini o
importanti conseguenze per la salute che si ripetono ogni anno.
- La persona presenta nessuna o poche altre predisposizioni patologiche e nessuna o
poche altre malattie.
- La persona non è automunita (condizione rinunciabile, ma necessaria in determinate
cause).
- La persona è preferibilmente proprietaria del fondo su cui abita (in taluni casi, condizione
rinunciabile).
- La persona dispone di una buona documentazione medica (irrinunciabile, può però
essere ancora prodotta), che stabilisce il nesso (perlomeno cronologico) tra l’esposizione
all’inquinamento e il danno alla salute.
Requisiti personali:
- La persona è disposta ad affrontare una causa con esito incerto.
- La persona è disposta a lavorare in gruppo (condizione irrinunciabile).
- La persona sa (o è disposta ad imparare a) formulare le proprie rivendicazioni in modo
chiaro.
- La persona è disposta ad investire tempo nella causa.
Altre informazioni:
Greenpeace Svizzera
Cyrill Studer
Campagna clima e traffico
Heinrichstrasse 147
Casella postale
8031 Zurigo
Email: [email protected]
Telefono: 044 447 41 41
Greenpeace Ticino, gruppo regionale
[email protected], 077 417 91 87