Contatti Pubbliche Relazioni Francesca Falchi

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Contatti Pubbliche Relazioni Francesca Falchi
XXX Circuito Teatrale Regionale Sardo
PRIMA NAZIONALE
Teatro Massimo –Cagliari
6-10 gennaio 2010
Compagnia Mario Chiocchio
Caterina Murino
Paolo Calabresi Pietro Sermonti
Dona flor e i suoi due mariti
liberamente tratto dal romanzo di Jorge Amado
con
Valeria D’obici
e con
Simonetta Cartia, Claudia Gusmano, Laura Rovetti
musiche originali eseguite dal vivo Bubbez orchestra
impianto scenico Andrea Cecchini
installazioni visive Claudio Garofalo
costumi Sabrina Chiocchio
coreografie Juan Diego Puerta
Gli abiti di Caterina Murino sono di Dolce & Gabbana
regia e drammaturgia
Emanuela Giordano
Mercoledì 6 gennaio 2010 (in replica fino a domenica 10 gennaio 2010) alle
ore 21.00 presso il Teatro Massimo a Cagliari si terrà la PRIMA NAZIONALE dello
spettacolo Donna Flor ed i suoi due mariti, protagonista Caterina Murino, regia e
drammaturgia Emanuela Giordano.
La compagnia, introdotta dal giornalista de Il Manifesto Gianfranco Capitta
incontrerà il pubblico il 7 gennaio alle ore 17.00 presso la Libreria Sardegna Libri
in Corso Vittorio Emanuele 192/b a Cagliari.
Orari spettacoli Teatro Massimo Cagliari:
Mercoledì 6 gennaio ore 21.00
Giovedì 7 gennaio ore 21.00
Venerdì 8 gennaio ore 17.00 (turno S) e ore 21.00
Sabato 9 gennaio ore 21.00
Domenica 10 gennaio ore 19.00
Pubbliche Relazioni
Francesca Falchi
333.2579020
[email protected]
[email protected]
LO SPETTACOLO
Dona Flor, come molti sanno, è una dolce e pudica creatura bahiana che convola in prime
nozze con un adorabile mascalzone, giocatore e sciupafemmine. Alla morte del primo
marito, dopo un anno di sofferta vedovanza, si risposa con un affettuoso, devoto e
morigerato farmacista.
Dona Flor scopre, nell’incanto di un luogo dove l’impossibile si palesa e si colora, che il
desiderio può compiere prodigi inaspettati.
Grande maestra di cucina, Dona Flor, natura onesta e schiva, scopre che il suo appetito
d’amore non si può saziare con un solo marito, ce ne vogliono due.
Per un idillio perfetto occorre mettere insieme il meglio di entrambi: onestà e premure da
una parte, fantasia ed erotismo dall’altra, o come suggerirebbe James Hilman l’animo
saturnino e quello mercuriale.
Lo spiritello vivace del primo amore si intrufolerà nel letto del secondo legittimo marito,
regalando a Dona Flor l’illusione di una pienezza altrimenti irraggiungibile.
Il capolavoro di Amado è un affresco corale, sprigiona incandescente ilarità e poesia
visionaria. Non è traducibile per intero sulla scena, tanti sono i personaggi che si affollano
nelle case, per i vicoli poveri del Pelorinho, quartiere popolare di Bahia, dove la vita si
consuma tra la gente.
La nostra trasposizione teatrale, fedele, crediamo, allo spirito dell’autore, affida a Dona
Rosilda, madre di Dona Flor il ruolo della “ regina della notte” , provocatrice sfacciata e
irriverente ( e fortemente comica ), archetipo della scalatrice sociale, alle tre amiche di
Dona Flor il compito di coro “ narrante”: è il paese, il vicolo, il quartiere, voci, consigli,
chiacchiere, dicerie, calunnie, illazioni, riti magici, cordogli ed esultanze.
Seguiremo le vicende della protagonista contrappuntate da alcune sue ( famose ) ricette
di cucina bahiana , empatiche alchimie di umori altalenanti.
Metteremo in scena il suo candore, la sua sprovveduta predisposizione all’amore senza
calcolo, fino alla maturazione che, dopo la vedovanza e il secondo matrimonio,
le
consente di accettare uno spregiudicato e imprevedibile ménage a trois, raggiungendo l’
appagamento e la completezza che tutti noi sicuramente abbiamo sempre sognato.
In scena sette attori, per raccontare un’esilarante e struggente metafora dei nostri più
segreti desideri.
Emanuela Giordano