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:sommario
Editrice: Service & Business 2001
Direttore Editoriale: Sergio Di Mambro
Direttore responsabile: Riccardo Alfonso
Redazione: Via degli Eroi di Rodi, 214
Tel. 06.5083731
Grafica: Fabiana Falconi
Stampa: Ripoli snc
Hanno collaborato:
Stefano Ursi, Valeria De Rentiis, Francesca
Colaiocco, Luciana Morelli, Marta
Cecchini, Eleonora Lilli, Fabrizio Piciarelli,
Fabio Zaccaria.
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Finito di stampare nel mese di:
aprile 2007
:editoriale
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Riflessioni con un segretario, a tu per tu con l’On Riccardo Milana
Focus informazione: intervista all’On. Stefano De Lillo
Domenica andiamo a... visita ai mercatini e alle mostre-mercato
Acqua, farina e... Frico con patate - Bunet
Filo diretto con i comitati di quartiere del Municipio XII
Arriva il distributore di frutta e verdura
The good sheperd, la Cia esce allo scoperto
Motori: Aston Martin Vanquish S Ultimate
Maradona, ,la mano de Dios
Vivere il teatro: programmazione aprile
Laura Pausini presenta il tour estivo
Pareri e sensazioni, interviste ad esponenti politici del Municipio XII
Il Salvagente: giornalino della scuola media Matteo Ricci
Le sorelle Giuliani in mostra a Villa Torlonia
Premio A.I.D. per la danza
Sanità: Ifo, tecnologia all’avanguardia
Vinitaly, 41a edizione
La Radionica: intervista all’Ing. Luciano Buono
Booklet, tre album per approfondire
La Regione informa
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www.ilperiodico.it
Eur Torrino News Pubblicazione mensile
ANNO V n°4 aprile2007
Editoriale:
] a cura di Sergio Di Mambro [
Care lettrici e lettori,
continua la collaborazione con i giovani studenti della scuola media Matteo Ricci, che con
i loro articoli e il loro entusiasmo portano una
ventata di originalità, nuove idee e amore per
il quartiere.
Le grandi inchieste continuano e questo mese,
per spiegare la radionica, parliamo di meccanica quantistica, ma rimane vigile l'attenzione
al territorio del Municipio XII; abbiamo ascoltato maggioranza e opposizione, continuando
il filo diretto con i vari comitati. Cinema, cucina, mostre, teatro come ogni mese stuzzicano
la nostra curiosità.
E' presente la rubrica Regione Informa, con i
grandi eventi e le manifestazioni patrocinate
dagli Assessori Francesco De Angelis e Daniela
Valentini. Abbiamo intervistato l'On. Riccardo
Milana, nuovo segretario romano della
Margherita a cui auguriamo buon lavoro.
La Regione ancora protagonista con l'On. Stefano De Lillo. Uno sguardo poi al Vinitaly, uno
dei grandi eventi collegati al settore vitivinicolo. Da aggiungere che l'Eur Torrino News,
grazie alle copie distribuite, al portale
www.ilperiodico.it e alla rassegna stampa su
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più emittenti (Rete Oro, Televita, Teleambiente, Gold) è diventato un veicolo di informazione che abbraccia tutto il territorio del
Municipio XII, ma si proietta nelle case e negli
uffici di tutta la regione Lazio.
Buona lettura.
Riflessioni con un Segretario
A tu per tu con l'On. Riccardo Milana, nuovo Segretario Romano della Margherita
] a cura di Stefano Ursi e Sergio Di Mambro [
Verso l'approdo unitario, ma senza tralasciare
l'identità.
La progressiva cessione di una parte della propria sovranità partitica all'esterno non deve
minare la completa e incondizionata autonomia delle varie componenti che si pongono
nella prospettiva di creare un soggetto unitario.
Questa è, nelle dichiarazioni ufficiali dei vari
esponenti, la filosofia primaria che soggiace
alla realizzazione del Partito Democratico.
I margini sono stretti, ma l’Onorevole Riccardo
Milana sembra aver già chiara in mente la
gestione della dimensione romana, sia in relazione, come detto alle esigenze di alleanza
esterna, sia in relazione a problematiche prettamente interne al partito, come l'organizzazione delle varie sinergie fra i vari piani.
Ascoltiamo le sue parole.
On. Milana, per iniziare le debbo fare una
domanda di rito: come
intende la gestione del partito?
Non verticistica, ma assolutamente collegiale, in modo da
chiamare tutti all'unità nel
processo verso il partito democratico. La Margherita è un
partito che si muove all'interno di una dimensione di
autenticità e di salvaguardia
della propria identità e si
pone, altresì, nella condizione
di supporto delle Istituzioni di
ogni grado e livello. Questa è
una forza unitaria che non dobbiamo perdere,
ma se possibile aumentare nel tempo grazie ad
una precisa e puntuale opera di cucitura fra i
vari tessuti.
Un grande partito è composto, quindi, di
varie aree. Quali sono quelle che lei vede
passibili di ulteriore miglioramento?
Noi abbiamo un problema di organizzazione in
generale sul territorio in relazione all'offerta
politica.
Non siamo di certo all'anno zero e molto è stato
già fatto in questi anni; le classi amministrative sono di livello è questo è un bene che occorre sfruttare appieno.
Dobbiamo, ripeto, lavorare all'unità affinché sul
quadrante romano il partito si strutturi ancora
meglio e metta radici ancor più solide.
Dobbiamo essere un partito aperto che si incontra tutti i giorni non solo sui giornali e i mezzi
di informazione, ma anche concretamente sul
territorio con la gente e i vari amministratori
locali.
I rapporti con gli alleati in vista del Partito
Democratico?
Ovviamente l'alleato maggiore sono i
Democratici di Sinistra, ma non solo. La proposta è aperta a grandi strati della dimensione
politica ma anche della società, quindi i contributi potrebbero essere moltissimi e spero sia
così. Per venire alla sua domanda, i rapporti
con gli alleati sono buoni, lavoriamo bene
insieme e abbiamo, del resto, realizzato liste
comuni nell'Ulivo già tempo fa, quindi credo
che ora sia arrivato il momento di fare un ulteriore passo. Siamo tutti orientati verso quest'approdo e ci stiamo lavorando alacremente.
Un'ultima domanda. Come si pone il
Segretario Romano della Margherita in relazione a ruoli e cariche nel Partito
Democratico?
Vede, questa è una vicenda ancora da costruire,
ma lo spirito con il quale ci si pone ad iniziarla è fondamentale. Noi lanciamo un progetto
condiviso e in quanto tale non può prevedere
dei ruoli precostituiti o già assegnati; c'è la
volontà del rinnovamento e questo non verrebbe meno anche se nelle fila ci dovessero essere
uomini che già hanno fatto parte della precedente dimensione, l'importante è che questi
non siano lì in virtù della loro appartenenza ai
partiti, ma di un lavoro condiviso, riconosciuto
ed apprezzato da tutti.
L’On. Riccardo Milana
Focus informazione
La redazione di RomaLive incontra l'On.
Consigliere Regionale di Forza Italia
Stefano De Lillo,
] a cura di Stefano Ursi [
On. De Lillo, partiamo dalla decisione del Tar
del Lazio di annullare il decreto Turco sulla
cannabis; qual è il suo parere in merito?
"Credo che si tratti di una sentenza importante,
un freno alla decisione nefasta di aumentare la
quantità minima per uso personale; il rischio che
ciò potesse tramutarsi in un ponte più sicuro per
l'approdo a droghe più pesanti era concreto. Era
un segnale di debolezza ma con questa decisione si può tornare a parlare di prevenzione e di
combattere la droga fra i giovani".
Parliamo di nomadi; praticamente tutti i municipi di Roma sono toccati da questo fenomeno.
Che politiche si possono attuare per abbassare il livello di questa emergenza?
"Il problema nomadi e più in generale quello del-
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l'integrazione sono difficili e non si possono risolvere con la demagogia; queste comunità
all'interno delle nostre città esistono e questo è
un dato di fatto, come la loro fattiva dimensione di sedentarietà, al contrario di quella che
dovrebbe essere la loro natura di eterni viaggiatori. Occorre, a mio parere, una seria politica di
censimento e di programmazione, infatti sono,
dopo tanti anni, convinto che spostare le comunità sposta solo il disagio da un'altra parte.
Qui non vorrei toccare la tematica dell'accattonaggio dei bambini per strada, ma è un problema
grave sul quale occorre iniziare a fare qualcosa.
Il Sindaco e la sua Giunta si preoccupano della
cultura e delle domeniche ecologiche ma mai dei
problemi reali e concreti".
On. De Lillo, vorrei introdurre una tematica scottante e difficile da trattare in questo Paese: i
DICO e le coppie di fatto. Lei ha recentemente
dichiarato che la manifestazione di Piazza Farnese
e la vicenda Anno Zero, trasmissione di Michele
Santoro dalla quale il Ministro Mastella si è congedato prima del tempo, hanno dato uno spettacolo
offensivo nei confronti dei cattolici e non solo. Entriamo nel dettaglio.
"Bene, le problematiche in relazione alle coppie
di fatto in Italia sono molte. La proposta sui DICO ne ha create, evidentemente, delle altre e
ancor più spinose. Riguardo le manifestazioni di
piazza o televisive, mi viene da pensare basandomi sull'evidenza dei fatti che tutto ciò non si
risolve mai al di fuori di un duro quanto inutile
attacco alla Chiesa Cattolica e ai suoi esponenti. Al di là del fatto che non si può e non si deve
offendere il Papa o membri della Cei, sarebbe il
caso di iniziare ad interiorizzare l'assunto per il
quale non si può ostacolare il pensiero altrui nella sua esplicazione. È un principio di convivenza
basilare nella società. È la tolleranza".
Concludiamo, dato che siamo in tema di diritti, con la somministrazione gratuita del
vaccino contro il Papillloma Virus. Secondo lei
dovrebbe essere allargata a tutte le fasce?
"Nel risponderle parto da un dato che mi sembra eclatante: le uniche due nazioni che non
distribuiscono gratuitamente il vaccino sono
Italia e Spagna. La battaglia di civiltà vera è
quella per la quale un prodotto che evita nella
totalità dei casi il contagio e lo svilupparsi della malattia viene finalmente distribuito a tutti,
senza distinzioni. La proposta di Forza Italia naturalmente va in quella direzione e noi stiamo
facendo di tutto per portarla avanti. La provocazione che lancio è di regalare, l'anno prossimo
insieme alle mimose per la festa della donna, anche una fiala del vaccino".
Domenica andiamo a...
] a cura di Aldo Sabatini [
Proporre una rubrica in cui suggerire dove andare
la domenica, può apparire per lo meno da presuntuosi, quando si ha la fortuna di abitare in una città
come Roma!
Ma non voglio proporre mete turistiche, musei, scavi, concerti…: viviamo in un posto unico al mondo,
quello che per noi è ovvio, normale, addirittura scontato, per il resto degli abitanti del pianeta Terra non
lo è!
La mia proposta su dove andare la domenica, adesso che la primavera è arrivata e si sta bene all'aria
aperta, è la visita ai mercatini, alle mostre-mercato: ogni mese a Roma ce ne sono tantissime
(quarantanove, dieci ogni domenica!), ma quelle di
qualità sono molte, molte di meno!
Da parecchi anni frequento La Soffitta sotto i Portici,
a piazza Augusto Imperatore, e sin dalla prima volta ne sono rimasto affascinato: è organizzata dalla
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associazione “Collezionando”, che propone la diffusione del collezionismo, del piccolo antiquariato,
dell'artigianato d'arte, del modellismo e di tutto ciò
che è inerente alla cultura e alla conservazione della memoria storica, soprattutto delle tematiche
cosiddette minori.
Collezionando, sotto il patrocinio del Sindaco di
Roma e dell'Assessorato alla Cultura, organizza appunto due volte al mese (la I e la III domenica) La
Soffitta sotto i Portici: alla visita di questa importante mostra-mercato si può abbinare anche una
passeggiata culturale, artistica e gastronomica nelle adiacenti via Veneto, piazza di Spagna, piazza del
Popolo e via del Corso.
Appassionati di collezionismo, moltissimi turisti colti, gente dello spettacolo, politici, artisti di fama
frequentano con assiduità La Soffitta sotto i Portici,
tutti mossi dalla curiosità di frugare tra le numero-
se bancarelle ricolme di quadri, stampe, piccoli mobili, cornici antiche, ceramiche e tantissime altre
chicche: così La Soffitta sotto i Portici è diventata
in breve un appuntamento fisso per collezionisti e
turisti (è segnalata all'interno di guide inglesi, giapponesi e tedesche!), dando loro la possibilità di
curiosare tra gli oggetti più strani in un ambiente
che merita di essere riscoperto e rivissuto. I banchi degli espositori sono collocati proprio sotto i
grandi portici della piazza ed il risultato è straordinario: un mercato dal sapore francese, in linea con
quelli di altre capitali europee, ove vengono organizzate mostre di oggetti d'epoca nel pieno centro
della città. Una visita a La Soffitta sotto i Portici è
anche un ulteriore, piccolo aiuto per far conoscere
ai romani e ai turisti le iniziative del Comune per
l'area di piazza Augusto Imperatore: oltre i ben noti Mausoleo di Augusto ed Ara Pacis, vale la pena
visitare, in zona, alcune chiese cinquecentesche, la
casa-museo del poeta John Keats, la fondazione De
Chirico, i giardini di Villa Medici; inoltre in via del
Babuino e via Margutta hanno sede numerose gallerie di antiquariato.
Per la pausa-pranzo la scelta, tra i tanti locali, potrà cadere sul ristorante Gusto, situato proprio sotto
i portici, e famoso per il suo vasto assortimento di
piatti multietnici.
Arrivare a piazza Augusto Imperatore è molto facile: con i mezzi pubblici, scendere alla fermata Piazza
di Spagna, della Metro A; con la propria automobile, il posteggio è libero (come tutte le domeniche)
sul vicino lungotevere.
Allora appuntamento la prima o la terza domenica
del mese a La Soffitta sotto i Portici!
Acqua, farina e...
Frico con patate - Bunet
] a cura di Valeria De Rentiis [
Q
uesto mese salutiamo l'inverno, a dire
il vero molto poco freddo, per dare il
benvenuto alla primavera con due
ricette tipiche del nord Italia. Potrete
far finta di averle riportate dalla settimana
bianca! Iniziate con il "Frico" piatto tipico del
Friuli e concludete con il "Bunet" dolce tipico
del Piemonte. E buon appetito!
to, girando spesso le patate. Girate il tortino
con l'aiuto di un coperchio e aumentate il
calore della fiamma. Quando sarà dorato da
entrambe le parti capovolgete il frico su un
piatto da portata e servite ben caldo accom-
pagnato da polenta. Intanto preparate il formaggio a fettine. Quando le patate sono praticamente cucinate aggiungete il formaggio e
coprite per 20 minuti cuocendo a fuoco lento.
FRICO CON PATATE
BUNET
ingredienti:
• 1 kg patate
• 1 cipolla
• 1/2 kg formaggio latteria (tipo
montasio)
• olio, sale, pepe q.b.
Sbucciate le patate e tagliatele a fettine
spesse meno di mezzo centimetro. Fate
intanto soffriggere la cipolla in una casseruola ben unta d'olio, facendo attenzione a
non alzare troppo la fiamma. Quando la cipolla è imbiondita buttate le patate e aumentate il calore della fiamma per pochi minuti.
Salate, pepate e fate andare a fuoco modera-
ingredienti:
• 280 gr. di zucchero
• 6 uova
• 5 amaretti
• 6 cucchiai di rum
• 1 lt. di latte intero
• scorza grattugiata di 1/2 limone
• 20 g. di cacao amaro
Sbriciolate gli amaretti in una terrina;
aggiungete la scorza di limone e mescolate.
Rompete le uova e separate i tuorli dagli
albumi. Battete i tuorli con la frusta, insieme
a 200 gr. di zucchero, fino ad ottenere un
composto chiaro e spumoso, quindi unite gli
amaretti, il cacao e la scorza di limone.
Montate a neve ferma gli albumi e incorporateli alla crema mescolando delicatamente dal
basso verso l'alto; bagnate con il rum e il
latte bollito e raffreddato. Mettete lo zucchero rimasto in una piccola casseruola, unite
1/2 cucchiaio di acqua e, ruotando il recipiente su fuoco basso, fate caramellare lo
zucchero. Distribuite il caramello, che dovrà
essere color nocciola, in modo uniforme in
uno stampo da budino con foro centrale.
Versare la preparazione, cuocere a bagnomaria
in forno a 200/220°C per 40-50 minuti,
facendo attenzione che l'acqua sobbolla appena. Estraete lo stampo, lasciatelo raffreddare
e mettetelo in frigorifero per qualche ora.
Sformate il bunet su un piatto per dolci.
Filo diretto con i comitati di quartiere del Municipio XII
] a cura della Redazione [
meri, mi auguro, risposte ai lettori e a tutti i cittadini che sono coinvolti nel processo di cambiamento di questo nostro territorio.
Comitato di quartiere Millevoi - Ardeatina
Il Presidente Roberto Benedetti:
Lo sgombero dell'insediamento abusivo è stato
espletato positivamente e di questo siamo soddisfatti. Era un problema che ormai andava risolto e
che necessitava di un intervento deciso ed efficace. Gli altri problemi, come la viabilità e il traffico
certo non sono facili né immediati da risolvere, ma
siamo in attesa anche qui di risposte. Per quanto
riguarda il futuro, voglio dire che nel mese di maggio il comitato sta organizzando delle iniziative
interessanti sul territorio che riguarderanno la cittadinanza e non solo. I lettori della rivista, tramite questa finestra sulle nostre attività, saranno
sempre informati su ciò che succede nel territorio
e sugli eventi futuri.
L'Associazione Colle della Strega
Il Presidente Massimiliano di Gioia:
Cosa vuole che le dica, tutto tace in relazione alla
questione che tanto ci sta a cuore. Certo è che l'attività da parte nostra non manca di certo e le email che inviamo giornalmente al Presidente Marrazzo sono infinite. La notizia, se così si può definire, è che il silenzio significa almeno una rifles-
Comitato di quartiere Cecchignola Sud
Il Presidente Tonino Falchi:
Sostanzialmente da quando abbiamo parlato dei
problemi della zona, nulla è cambiato. La situazione è sempre la stessa: chiusura del quartiere,
una sola strada di collegamento diretto con la
Cecchignola e mancanza di soluzioni interquartiere. Quando lei mi chiede se ci sono novità sul fronte territoriale, le posso solo dire che finché le Istituzioni non si mettono in moto, noi da soli possiamo poco. Aspettiamo le prossime puntate per
informare i cittadini.
Comitato di quartiere Torrino Nord
Il Presidente Agostino Colapicchioni:
Abbiamo fatto, come peraltro già annunciato nello
scorso numero, delle richieste al Municipio. Alcune
riguardano la potatura degli alberi in via di Decima, come sollecitato da molti abitanti; l'Assessore Spadaro mi ha chiamato personalmente e mi
ha dato assicurazioni in relazione a una certa risoluzione del problema. Sono soddisfatto da questo
punto di vista. L'altra cosa che mi preme dire è che
necessita ancora un rifacimento del manto stradale in Via della Grande Muraglia, dato che, come
previsto, si è verificata una frana all'altezza del
supermercato Conad. Voglio inoltre approfittare di
questo spazio mensile che ci concedete per chiedere ancora una volta un semaforo pedonale all'altezza dell'Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci:
la situazione è pericolosa, causa la presenza dei
cassonetti e la svolta cieca che compie il mezzo
dell'AMA. Nel prossimo numero sapremo darvi, spero, aggiornamenti in relazione a queste richieste.
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sione sul tema da parte di chi di dovere. C'è un
altro rischio che incombe sul territorio, ovvero i
150.000 m3 di cemento che stanno ad un filo per
cadere sul Parco di Vitinia. Ma su questo l'Associazione ViviamoVitinia potrà essere più precisa e puntuale. Per quanto riguarda il Colle della Strega
siamo in attesa su molti fronti; nei prossimi nu-
L'Associazione ViviamoVitinia
La Presidente Paola Badessi:
Voglio comunicare ai lettori le ultime notizie in
ordine alla questione di cui si occupa la nostra
Associazione, ovvero le cubature nel Parco di Vitinia. Ricordo brevemente qual è il problema: in
base alla variante R62 e al protocollo d'Intesa
sono previsti all'interno del parco 150.000 m3 di
cemento che dovrebbero dare vita a 500 alloggi
per approssimativamente 1800 militari. Una cosa
che solo a dirla fa paura. Dall'incontro in Commissione Urbanistica del 22 marzo è emerso finalmente un atteggiamento di disponibilità ed è prevista un'audizione nella quale noi potremo portare all'attenzione le nostre richieste: l'integrità del
polmone verde che è il Parco, la assoluta non adeguatezza delle soluzioni di viabilità previste e la
presa d'atto che una volta deturpato un patrimonio non si restituisce più alla sua originarietà. Vogliamo che si trovino soluzioni adatte a soddisfare noi e i militari. Questa finestra di stampa sul territorio ha aiutato a rendere le posizioni pubblicamente più chiare.
Comitato di quartiere Divino Amore
Il Presidente Gianfranco Catinari:
Non ci sono novità di rilievo sul territorio, ma
alcune cose in aggiunta a ciò che ci eravamo detti
su queste pagine un mese fa credo vadano portate all'attenzione. A causa, ma non solo, delle intense piogge il manto stradale di via Castel di Leva è ormai in totale disfacimento, nel percorrerla
occorre una prudenza che va al di là di quanto un
automobilista, anche massimamente rispettoso,
possa fare. Bisogna poi rivolgere massima attenzione ad un problema che si fa impellente, ovvero la necessità di trovare un'area congrua per realizzare un parcheggio a servizio della ASL e dell'asilo qui al Divino Amore: le difficoltà di posteggio
sono infinite. Dato che con questa finestra mi si
da l'opportunità di comunicare con tutti i cittadini e le istituzioni, chiudo con una semplice riflessione a voce alta proiettata nel futuro: mi piacerebbe che l'Ufficio Tecnico del Municipio indicesse
una riunione per parlare di tutti questi problemi.
Nelle pagine dei numeri futuri vi aggiorneremo
ancora sulle news dalla zona.
Arriva il distributore di frutta e verdura
Grazie alla sperimentazione avviata dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura
i veri prodotti della terra tornano fra i ragazzi
] a cura di Stefano Ursi e Fabrizio Piciarelli [
Martedì 3 aprile 2007 - Cibi precotti e pranzi
troppo rapidi ormai da tempo minano la salubrità di ciò che mangiamo. Molte le iniziative di
sensibilizzazione che si sono susseguite, ma
nessuna aveva materialmente portato la produzione del Lazio a diretto contatto giornaliero
con le persone, siano esse studenti o lavoratori; questo è il nocciolo dell'iniziativa
dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione
Lazio, ovvero far sì che accanto a un necessario
ritorno ai prodotti del nostro territorio si progetti e si metta in atto una campagna di sinergico capovolgimento degli schemi alimentari
odierni, ribaltamento a loro volta di quelli antichi, certamente più naturali e salubri. La frutta
e la verdura fresche tornano, grazie al decisivo
contributo dell'Assessore Valentini, all'ordine
del giorno saltando dai corridoi delle scuole
fino agli androni di istituti come la Regione
Lazio stessa o l'ACEA; i costi sono esigui, infatti i ragazzi potranno scegliere comodamente fra
pere, mele, arance e mandarini a 50 centesimi,
banane provenienti dal mercato equo e solidale
a 80 centesimi e pomodorini a 1.30 €. Da qui
parte la prima sperimentazione regionale in
Italia che arriva fino alla fornitura diretta ai
potenziali consumatori. All'Istituto Tecnico
Commerciale Sandro Pertini i ragazzi e i docenti sono molti e tutti attenti e curiosi nell'ascoltare ogni particolare della nuova iniziativa.
Nelle parole dell'Assessore Valentini l'ottimismo
e la soddisfazione si mescolano:
“Chiaramente non può non risaltare la grande
importanza di questa iniziativa, soprattutto come
volano per una futura riconversione positiva della
nostra alimentazione verso il biologico e i frutti
della nostra terra. A margine di ogni ragionamento e conclusione voglio precisare che d'altro canto
si tratta di prodotti buoni e di altissima qualità,
quindi non si fa certo un sacrificio nel consumarli,
anzi, i ragazzi possono anche provare dei gusti che
ancora non conoscono. Da qui credo si possa par-
tire per parlare anche di un altro aspetto importante, ovvero la ormai certezza che l'alimentazione
quotidiana a base di frutta e verdura previene
malattie gravi e rare, senza medicinali e senza cure
particolari. Qui all'Istituto Superiore Sandro Pertini
non si inaugura solo un'iniziativa che è destinata
per sua natura e per nostra volontà ad espandersi,
ma anche una prospettiva sinergica che vede
coniugate altre due realtà fondamentali: la legge
sugli Ogm e il progetto Kinshasa. Infatti con la
rivalutazione del biologico e la costruzione di una
vera economia agricola in Congo si lancia una
sfida di alto livello per la realizzazione di un
sistema di alimentazione sano e, soprattutto per
quanto riguarda il paese africano, concretamente
gestibile in loco da coloro che vi lavorano. Sono
soddisfatta”.
Insomma, un'idea, quella dei distributori di frutta e verdura fresche, che col tempo, al pari di
numerose iniziative dell'Assessore Valentini, sicuramente darà frutti cospicui e durevoli.
] a cura di Valeria De Rentiis [
Good
Shepherd
The
20 eur:torrino:news
La CIA esce allo scoperto
T
orna, per dirigere un dramma epico e con
un cast d'eccezione, Robert De Niro:
"L'Ombra del Potere" (The Good
Shepherd) è tratto da una storia vera e racconta
un periodo drammatico, dominato da attività di
spionaggio, controspionaggio, tradimenti durante
la Guerra Fredda.
Edward Wilson, interpretato da Matt Damon, è un
patriota che conosce il significato e il valore della
parola segretezza, e che ha fatto della discrezione la sua ragione di vita, dopo una tragica e privilegiata infanzia. Nel 1939, quando era ancora un
bravo e sensibile studente che frequentava l'università di Yale, era stato scelto per entrare a far
parte della società segreta degli Skull and Bones,
una sorta di confraternita molto chiusa il cui
obiettivo è produrre i futuri leader modiali. In
virtù della sua intelligenza, della sua reputazione
immacolata e della sua incrollabile fiducia nei
valori fondanti dell'America, Wilson diventa il
candidato ideale ad una carriera nel mondo dello
spionaggio. Ed è proprio durante la Seconda
Guerra mondiale che il giovane idealista viene
assunto presso l'Ufficio Servizi Strategici (OSS),
antesignano della CIA. Fondatore nonché membro
di una delle organizzazioni mondiali dove la propria identità scompare per far posto alla doppiezza, Wilson si troverò di fronte a scelte difficili,
fino a dover sfidare la sua controparte del KGB.
Sacrificherà tutta la sua vita, compreso l'amore
della bellissima moglie Clover (Angelina Jolie) e
del figlio (Eddie Redmayne) per dedicarsi alla carriera. Da ormai 17 anni De Niro conduce ricerche
approfondite sul tema della politica estera e sul
modo in cui vengono raccolte informazioni e
"L'Ombra del Potere" è il secondo film da regista
per Bob, dopo il successo di “Bronx” nel 1993, e
la voglia di non realizzare il solito film di spionaggio lo ha portato a cercare elementi che mettessero a nudo e portassero allo scoperto le fondamenta stesse dei servizi segreti e raccontasse al
pubblico in che maniera questi uomini nella gran
parte dei casi coperti dall'anonimato, hanno controllato il nostro mondo, con enormi costi personali e professionali. Scritto dall'autore premiato
con l'Oscar, Eric Roth (Forrest Gump, Munich) il
film è stato prodotto, oltre che da De Niro, da
James G. Robinson. Tra i produttori esecutivi spicca anche il nome di Francis Ford Coppola . E tra i
nomi illustri troviamo oltre a Matt Damon ,
Angelina Jolie e lo stesso De Niro nei panni del
Generale Sullivan, Alec Baldwin, John Turturro e
Joe Pesci, tutti, o quasi , attori premiati con
l'Oscar.
E proprio Damon, reduce dal successo del film premio Oscar The Departed, accanto al premiato Leo
Di Caprio, è stato scelto per la sua caratteristica
tranquillità, ragazzo che non si fa mai prendere
dal panico. "Matt non è sceso a compromessi per
quanto riguarda il suo personaggio" dice De Niro
"Non è diventato all'improvviso tutto sorrisi e
simpatia, è uno dei migliori attori in circolazione
oggi". Anche Matt si dice entusiasta della partecipazione a questo film: "La sceneggiatura è fantastica e Bob è una sorta di mito per tutti gli
attori, e quindi, questi due elementi messi insieme non mi hanno fatto esitare neanche un
momento. Sapevo di essere in ottime mani".
Tanti i sopralluoghi fatti nei posti nei quali si
sono svolte le vicende raccontate nel film coadiuvate dalla presenza del veterano della CIA Milt
Bearden, ormai in pensione, che ha reso il tutto
più credibile. Suspence e colpi di scena in 2 ore e
mezza che lasceranno molti spunti su cui riflettere. Lo stesso ambasciatore Americano presso le
Nazioni Unite 99/01 ha detto sul film:"Non si può
capire il presente senza capire come e perché ci
siamo arrivati. E L'Ombra del Potere ce lo dirà"
Nelle sale italiane dal 20 aprile, presentato e distribuito da Medusa , questo colossal è stato realizzato coprendo tre continenti e 35 anni di storia, dal 1925 al 1961. Le riprese sono state impegnative e iniziate addirittura nell'estate del 2005.
De Niro voleva che il film fosse estremamente realista perché racconta una storia di finzione basata su fatti realmente accaduti. E per far questo i
realizzatori sono riusciti a mettere a capo di ogni
settore un artista premiato con l'Oscar nella sua
categoria. Pensate al direttore della fotografia
Robert Richardson, premio Oscar per (The Aviator
e JFK), o la costumista Ann Roth (Il paziente
inglese, The hours) fino alle musiche composte da
Marcelo Zarvos (Hollywoodland) e Bruce Fowler
(Jurassic Park). Da non perdere!
eur:torrino:news 21
ASTON MARTIN
Vanquish S Ultimate
] a cura di Eleonora Lilli [
U
na versione speciale dell'Aston Martin
Vanquish S sarà assemblata in una serie
limitata a soli 40 esemplari. In attesa della
nuova DBS, infatti, il costruttore britannico ha allestito la Vanquish S "Ultimate", una
versione speciale e celebrativa della sportiva
inglese da 12 cilindri e 528 cavalli di potenza.
Anche se deve ancora toccare l'asfalto, la
Ultimate si può considerare una "instant classic".
Un vero e proprio capolavoro costruito a mano a
Newport Pagnell, una vettura assemblata con
maestria e pazienza quasi artigianale, montata a
mano, pezzo per pezzo. Dunque, ancora più rara.
Alle spalle di quest'ultima, nonché definitiva,
supercar inglese per pochi eletti troviamo la celebre Aston Martin Vanquish, prodotta a partire dal
2001.
Un modello, la Vanquish, che ha avuto l'onore di
essere utilizzato in campo cinematografico nella
serie di James Bond, più precisamente nella pellicola del 2002 "Agente 007 - La morte può attendere". Probabilmente scelta per l'eleganza delle
sue forme e degli interni, la Vanquish si è confermata una vettura in grado di fondere alla perfezione i caratteri classici con quelli aggressivi delle
migliori auto sportive.
Ma non è la carrozzeria a rendere questo modello
singolare, anzi. La vera anima di una coupé come
la Vanquish è nascosta nel cofano. Il suo motore
infatti riesce a raggiungere le massime prestazioni grazie ai suoi dodici cilindri e ai 520 cavalli. In
questo modo la Vanquish autolimitata può raggiungere i 321 km/h ed è capace di scattare da 0
a 100 km/h in 4,8 secondi.
Un leggero ritocco alla Vanquish è stato successivamente imposto dalla Aston Martin con la
Vanquish "S". Forse si è trattato di un escamotage per meglio giustificare i 100.000 euro che separavano la Vanquish dalla sorella minore DB9
(un'auto di potenza quasi eguale), ma resta il
22 eur:torrino:news
fatto che con la versione "S" la potenza della
Vanquish è stata portata a 527 cavalli.
Un incremento che le ha permesso di raggiungere
i 321 km/h di velocità massima. Ovviamente tutto
l'assetto è stato riequilibrato. L'impianto freno è
stato rinforzato, le sospensioni rese più dure e lo
sterzo più diretto. Tuttavia la Vanquish originale
non è stata snaturata ne' nello stile ne' nella
guida.
Da ultima, ecco appunto sul mercato la Ultimate
edition. Con i suoi 40 esemplari in giro per il
mondo, questa serie è stata realizzata per porre
fine alla Vanquish, ma con stile. Uno stile, tipicamente inglese, che si riconosce subito grazie al
colore esterno, l'Ultimate Black, che è stato creato appositamente per questo modello. Dando uno
sguardo all'abitacolo, a colpire l'occhio sono i rivestimenti in pelle pieno fiore, le cuciture in cuoio e
le targhette celebrative su cui è inciso il numero
di serie della vettura.
Nessuna modifica per il poderoso V12, il cui superbo propulsore, che è appunto lo stesso montato
sulla Vanquish S, si conferma in grado di far supe-
rare all'auto sportiva i 321 km/h di velocità. La
trasmissione è invece stata affidata al cambio
automatico sequenziale, recentemente migliorato
e velocizzato dal costruttore anglosassone.
Il prezzo di quest'ultima nata in Inghilterra? Circa
273.000 euro, ma chi potrà permettersela entrerà
in possesso di un oggetto da collezione unico nel
tempo. Un gioiello destinato ad aumentare di
valore fino al punto di raggiungere in pochi anni
quotazioni quasi doppie rispetto al prezzo di
acquisto.
MARADONA
La mano de Dios
Genio e sregolatezza del campione di tutti i tempi
S
arete abituati a vedere film biografia di
personaggi che ormai non ci sono più ma
che hanno lasciato un'eco incancellabile
nella memoria comune. Ebbene, Maradona, La
Mano de Dios di Marco Risi, figlio del grande
Dino, (nelle sale dal 30 marzo) racconta di un
mito che ha fatto parlare di sé per le gesta sul
campo di calcio e per la vita sregolata e che
dopo aver toccato il fondo è riuscito a riemergere. Diego oggi ha 47 anni, vissuti intensamente.
Ha rischiato più volte la vita per la droga ma non
24 eur:torrino:news
ha mai smesso di far sognare i suoi tifosi, soprattutto del Napoli. Marco Risi ce l'ha raccontato a
modo suo, in un film che Diego non ha neppure
visto, non ha partecipato in nessun cameo.
Neanche l'ex moglie Claudia, che oggi cura gli
interessi del marito ha dato il bene placito al
film in tutto e per tutto. Perché Risi ha voluto
mettere in luce soprattutto le debolezze del
Diego che ha compiuto prodezze da raccontare ai
posteri. Pensate ai mondiali in Messico dell'86:
gli 11 tocchi che fecero dimenticare anche il gol
] a cura di Valeria De Rentiis [
di mano fatto agli Inglesi definiti "ladri" dallo
stesso Maradona per alterne vicende politiche
del tempo. "Maradona è il più grande calciatore
di tutti i tempi, era capace d'inventare cose fantastiche e lo stesso medico che lo curò quando
s'infortunò alla caviglia, Oliva, disse che la capacità di trasmissione dal pensiero alla caviglia per
lui erano più veloci che in chiunque altro". La
Mano de Dios ci mostra però poco le prodezze
calcistiche del campione Maradona: mancano i
due scudetti vinti con il Napoli, manca la tifose-
ria napoletana, che ancora oggi lo venera come
il sogno napoletano, manca la parentesi cubana,
in cui Diego era biondo e ingrassato accanto a
Fidel Castro, manca la storia di Diego Sinagra,
figlio illegittimo nato nel 1986 dalla relazione
extraconiugale di Diego con Cristiana Sinagra e
mai riconosciuto. "Se dovessimo raccontare i 40
anni di vita di Diego non basterebbe un film" si giustifica Risi. Ma come fare ad apprezzare un
film su un campione senza la possibilità di vedere ciò per cui lo è diventato? Marco Leonardi,
con una strepitosa somiglianza a Diego, ha
messo del suo nell'interpretazione ammettendo
di conoscere Maradona "come tutti, attraverso
filmati e documentari". Per Risi e per lo stesso
Leonardi, Maradona è in fondo un uomo buono,
che ha fatto del male solo a se stesso attraverso
la cocaina. Girato per 9 settimane a Buenos Aires
e 1 a Napoli, il film parte con Maradona bambino che cade in un pozzo (scena che oltretutto lo
concluderà) per spostarsi sul Capodanno del
2000, quando Maradona ebbe un grave attacco
cardiaco, dovuto alla droga. Da qui, tra flash
back, in cui Diego adulto si rivede bambino, e i
ricordi di una Villa Fiorito, città natale, neppure
troppo povera, si sviluppa la vita sregolata che
tutti conoscono. Droga, donne, soldi, per uno che
è venuto dalla fame, diventano una miscela micidiale che lo porta al degrado e alla fine di tutto.
Arriva a pesare 126 chili, rischia di morire ma non
molla. Probabilmente ci si aspetterebbe un film
un po' meno melò, simile alle telenovelas argentine, ma Risi lo ha visto cosi. Il 14 luglio del
2005, a Cesenatico incontra per la prima volta
Diego a casa di Salvatore Bagni: lo scruta, lo studia. E poi il verdetto: "A me del film non me ne
frega niente. Basta che è d'accordo Claudia" dice
Diego con la proverbiale schiettezza. E Risi non
può fare altro che dedicargli la sua opera, cosi
osteggiata addirittura dalla figlia diciannovenne
Dalma, preoccupata per le scene che mostrano il
padre che tira cocaina. Distribuito in 130 copie
in tutta Italia, presentato a Napoli in due giornate, è proprio nella città partenopea che Risi
vorrebbe fare il colpaccio. El pibe de oro, il pelusa, ha lasciato breccia nel cuore dei napoletani
che non possono scordarlo: in ogni angolo della
città partenopea trovate altarini e talismani con
il viso di Maradona; persino sui preservativi c'era
disegnata la sua faccia.
eur:torrino:news 25
VIVERE IL TEATRO
programmazione aprile
[ di•Valeria De Rentiis ]
•Teatro Parioli
Ritorna LUNGOMARE il musical scritto a quattro mani da Maurizio Costanzo e Alex Britti, con
un cast rinnovato composto da "Amici" sempre
più affiatati travolge il pubblico del Teatro
Nuovo di Milano dove ha debuttato il 27 febbraio scorso registrando più di un record d'incassi.
Ogni città ha la sua periferia fatta di strade
anonime e casermoni popolari, il mondo chiuso
nei pomeriggi al baretto sotto casa e il futuro
immaginato in una fuga mai realizzata. Ci sono
quartieri più duri di altri, quelli ripuliti e quelli abbandonati, quelli fatti di piccole casette
abusive e quelli delle palazzine occupate.
Alcuni sono talmente tanto lontani dal centro
che non si sa più se siano la fine o l'inizio di
un'altra città.
Le periferie si assomigliano tutte si dice, Ostia
ha il mare ed è diversa da tutti gli altri quartieri di Roma.
Qui vivono Roberto e i suoi amici. Hanno meno
di trent'anni e la faccia tosta di chi sa fare il
duro. Sono ragazzi che pensano in grande, ma
si ostinano a non voler crescere. Hanno poca
cultura e un po' della boria dei bulli di quartiere. Eterni adolescenti, fanno i gradassi con la
vita, rischiando talvolta di bruciarla in un attimo. Gli occhi però sono ancora puliti. Passano
le loro giornate sulle panchine del lungomare di
Ostia perdendo tempo tra sogni, desideri e
noie. Si fanno grandi con storie di risse e bravate in moto e poi con le loro donne fanno i
duri prendendo in giro l'amore. Scegliere tra
bene e male sembra sempre possibile quando si
è giovani, ma poi gli eventi ci inducono ad
imboccare una strada. Roberto sta per fare il
"salto di qualità" nel mondo della criminalità
quando una serie di eventi personali lo porta ad
una drammatica promessa e alla scelta definitiva per il bene. Con la regia di Patrick Rossi
Gastaldi, insegnante di recitazione nella scuola
di "Amici" della De Filippi e con le coreografie
di Steve la Chance, Lungomare è interpretato
da: Eleonora Crupi, Ivan D'Andrea, Andrea
Dianetti, Maria Stefania Di Renzo, Leonardo
Fumarola, Thomas Grazioso, Irene Guglielmi,
Luana Guidara, Monica Hill, Enrico Pittari,
Veronica Rega, Marianna Scarci, Roberta
Zegretti e con Aldo Donati. Il primo talent show
della televisione italiana continua a dare lustro
a ragazzi semplici e con voglia di fare, ma
soprattutto con stoffa da vendere. Il Musical
che è rimasto a Milano per una sola settimana
ma che è già richiesto per la prossima stagione,
debutterà il 13 marzo a Torino. Il tour sarà in
giro per l'Italia: il 6 marzo al Teatro Accademia
di Conegliano; l' 8 marzo al Teatro Comunale di
Cossato; il 10 marzo Teatro Nuovo Giglio di
Indago; dal 13 al 18 marzo al Teatro Alfieri di
Torino.
A Roma dal 20 marzo al 1° aprile
Teatro Parioli - Via Giosue' Borsi, 20
Tel. 06.8073040/41
www.teatroparioli.it
•Teatro Manzoni
Il Teatro Artigiano presenta una commedia divertente dai toni noir in cui si cimentano attori del
calibro di Pietro Longhi (L'imbroglio dei due
ritratti", "Le furberie di Scapino", di Angelo
26 eur:torrino:news
Corti) e Tiziana Foschi ( Premiata Ditta). In
scena al Teatro Manzoni, di cui Longhi è anche
direttore artistico e socio, la commedia "E' ricca,
la sposo, l'ammazzo" per la regia di Annamaria
Papalia, è la storia di uno scapolo, Cleonzio
Pignatelli, che dopo aver condotto una vita dissipata e sull'orlo del fallimento cerca di tappare
le falle finanziarie sposando uan ricca e ingenua
ereditiera. Dopo affannose ricerche, la scelta
cade su Ernestina Steinless (interpretata dalla
divertente Tiziana Foschi) svampita, colta, esageratamente facoltosa, ma goffa, pasticciona, e
distratta a tal punto da restare vittima di se
stessa, soprattutto quando si trova in casa! Nella
vicenda a complicare le cose per il nostro apprendista assassino intervengono: un buffissimo
gangster con relativa pupa, l'avvocato delle cause
perse e una cameriera-segretaria con licenza di
combinarne di tutti i colori. Ma come si suol dire
il diavolo fa le pentole ma non i coperchi… E
così, il nostro maldestro "barbablù" finisce per
avere compassione della moglie, rivelando un
cuore tenero nel quale germoglierà un sentimento nuovo. "E' ricca , la sposo, l'ammazzo" di Mario
Scaletta sarà in scena dal 17 aprile al 13 maggio.
Con Roberto D'Alessandro, Sandra Caruso, Mario
Patanè Tito, Cristiana Vaccaro Manganelli. Le
scene sono di Gianluca Amodio, i costumi di
Lucia Mariani
Orario spettacoli: dal martedì al venerdì ore 21
sabato ore 17-21 domenica ore 17.30, giovedì 3
maggio ore 17 e ore 21. Biglietti: interi 23 euro,
ridotto 20 euro.
Teatro Manzoni
Via Monte Zebio 14/c (Piazza Mazzini)
Per informazioni e prenotazioni
tel. 06.32.23.634
Orario Botteghino: dal Lunedì al Sabato 10-20
Domenica 11-13/15-20
www.teatromanzoni.info.
Laura Pausini
presenta il tour estivo
] a cura di Francesca Colaiocco [
È stata finalmente annunciata la "data zero" del
tour 2007 di Laura Pausini. La cantante romagnola partirà il 24 maggio dallo stadio dell'Isola
di Schiusa, a Grado, per poi approdare allo stadio San Siro di Milano il prossimo 2 giugno: in
questa occasione, sarà la prima donna nella storia della musica a calcare un "palcoscenico" così
prestigioso.
Molti ricorderanno ancora il suo debutto: è il
1993 e una timida ragazza, appena diciannovenne, si presenta sul palco dell'Ariston con il
brano "La solitudine", ottenendo un'inaspettata
vittoria nella categoria "Nuove Proposte" del
Festival di Sanremo. Nello stesso anno esce l'album "Laura Pausini", che rimane in classifica
per tutto il '93, conquistando la prima posizione anche in Benelux. Da quel momento inizia
per Laura un'importante crescita artistica: grazie all'impegno costante e ad una notevole grinta, la sua voce acquista sempre più sicurezza e
musicalità, consentendole di riscuotere grandis-
simi consensi in Italia e all'estero, a cominciare
dall'America Latina.
Alla fine del 2006 esce l'ultimo disco, "Io
canto", una raccolta nella quale la Pausini interpreta alcune canzoni dei più famosi cantanti
maschili italiani: sedici brani da lei selezionati
per aver segnato profondamente il suo percorso
umano e professionale. L'album, che in sole
undici settimane ha superato il milione di copie
in tutto il mondo ed è stato indicato come "Il
disco più venduto del 2006", contiene anche
alcuni duetti, come quello con Tiziano Ferro in
"Non me lo so spiegare" (terzo singolo estratto)
e con Juanes in "Il mio canto libero" di Lucio
Battisti. Sempre nel 2006, ha ricevuto l'ambitissimo Grammy Award, che prima di lei era stato
consegnato solamente ad un altro artista italiano: Domenico Modugno, nel 1958.
L'annuncio del concerto a San Siro è arrivato
pochi giorni dopo l'uscita del secondo singolo,
"Spaccacuore", portato al successo una decina
di anni fa da Samuele Bersani. Così, lasciatasi
alle spalle la trionfale tournèe dello scorso
luglio e agosto, che in 20 date ha coinvolto le
più grandi città americane (da New York a Los
Angeles), Laura Pausini è pronta ad emozionare
nuovamente il suo pubblico con un calendario di
eventi tutto da scoprire.
Per informazioni:
Dott. Giuseppe Bianco
Tel. 06.5910802
Pareri e sensazioni
Intervista ad alcuni esponenti politici del Municipio XII
su bilanci e prospettive del territorio
] a cura della Redazione [
A volte capita di chiedersi dove vada un territorio, soprattutto quando si tratta di una realtà
come quella municipale, piccola se confrontata
alle grandi città ma enorme se la si guarda dal
lato delle sue problematiche interne. È il caso del
Municipio XII, che con la sua estensione copre
ampie aree territoriali ognuna con una sua peculiarità specifica: porta del Mediterraneo sulla
città, centro di aggregazione delle dinamiche economiche, polo sinergico d'attrazione, nonché zona
di elevato valore culturale ed architettonico e per
finire punto di passaggio per il traffico che dall'esterno entra a Roma e viceversa. Insomma, un
crogiuolo di attività e di sinergie che fanno del
Municipio XII un territorio di grande attrattiva ma
allo stesso tempo di estrema problematicità. Una
nuova giunta si è da tempo insediata; chiediamo
qui ad alcuni esponenti politici di tracciare brevemente un bilancio di questo periodo.
Andrea de Priamo, capogruppo di Alleanza Nazionale al Consiglio Municipale:
Da allora io non vedo novità
positive. Se ci sono state è
perché ci si è limitati a vivere
di rendita su operazioni già
annunciate e previste dalla
precedente amministrazione.
Penso, se vuole un esempio,
all'abbattimento dei Ponti o
all'apertura della rotatoria di
Cecchignola - Tor Pagnotta.
Credo che questi due brevi
cenni possano bastare a rendere chiaro ciò che nel territorio è cambiato e qual è la
fonte reale del cambiamento.
Stesso discorso per i nomadi
di Tor Pagnotta, ovviamente.
Posso notare che manca il dialogo con i cittadini e che alcuni problemi si sono addirittura aggravati e quando faccio
riferimento all'emergenza
abitativa non credo di dire una cosa sconosciuta; il
caso di Fonte Laurentina, in cui il comitato ha fortemente protestato è emblematico della non congruità di alcune scelte. Penso altresì che questo
derivi a cascata da un pesante appiattimento della
maggioranza sulle decisioni del Comune di Roma,
che tra l'altro sta già operando in variante del Piano
Regolatore, aggravando la già esplosiva situazione
che deriva dalle costruzioni senza infrastrutture idonee. In definitiva il territorio non è cambiato molto,
ma noi continuiamo a fare una opposizione concreta e costruttiva, portando proposte che a volte vengono anche condivise.
Pasquale Carpentieri, Presidente della Commissione Politiche Sociali:
Molte cose sono state fatte, a partire dallo sgombero dei nomadi di Tor Pagnotta, operazione che
io spero veda la sua conclusione nel ricollocamento degli aventi diritto in sistemazioni ottimali,
sempre nel rispetto delle norme, così come anche
32 eur:torrino:news
per Tor de' Cenci. Una cosa che mi rende orgoglioso è l'intervento che abbiamo fatto per bloccare le
iniziative della ASL che puntavano a ridurre del
50% il personale dei grandi ustionati: è un servizio che funziona e che quindi va incoraggiato, non
tagliato. Senza invadere la competenza del settore scuola, come Presidente della Commissione
Politiche Sociali voglio ricordare la politica per gli
asili nido che sta andando avanti per azzerare le
liste d'attesa e fare si che sempre meno bimbi si
trovino senza un posto. Per la mobilità voglio fare
un cenno ad una proposta che mi sta molto a
cuore: il Piano di Zona Spinaceto - Mostacciano:
in quella zona dalle 15 in poi si forma un lungo
serpentone di auto che ostacola non poco la scorrevole viabilità. La proposta è fare una rampetta
all'altezza di Via Ognibene che possa fare defluire
il traffico insieme alla costituzione in senso unico
della strada adiacente. Il traffico, e non lo dico io
ma i tecnici che hanno fatto un'indagine su questo, subirebbe uno snellimento notevole. Questo è
un progetto che se andasse in porto farebbe del
bene non solo ai cittadini residenti ma anche a
coloro che sono utenti saltuari della zona.
Pasquale Calzetta, capogruppo di Forza Italia
al Consiglio Municipale:
Tracciare un bilancio dei mutamenti del territorio
dall'avvento della nuova giunta non è facile e io,
da parte mia, vedo delle forti criticità. La cosa che
più balza agli occhi è la poca presenza sul territorio e la scarsa efficacia di alcune iniziative. La
campagna sulla prostituzione, peraltro ben fatta,
non ha avuto ricadute sul territorio e questo perché manca la sostanza ad accompagnare la forma;
i grandi nodi problematici sul territorio non sono
stati risolti e non si vede uno spiraglio di evoluzione politica. Capisco che le poche risorse a disposizione dei Municipi non rendono certo le cose
più facili, ma da questo Municipio nessuna voce di
protesta verso il Comune si è alzata, mentre da
altre parti ciò è avvenuto; andiamo sul concreto e
parliamo di territorio concretamente. I nomadi ad
esempio sono un problema che è stato si risolto a
Tor Pagnotta, peraltro su iniziativa della precedente giunta, ma che lascia aperte altre falle. Mi risulta che a Castel Romano la situazione sia totalmente fuori gestione, sia per l'insediamento abusivo del campo all'interno di un parco sia per alcuni
atti che all'interno vi si compiono, come il bruciare di notte cumuli di rifiuti, cosa di cui ci sono
testimonianze anche fotografiche. Anche per
quanto riguarda l'abbattimento dei Ponti la spinta
del centrodestra è stata forte. Insomma, la sostanza è davvero poca, in un territorio che necessiterebbe invece la massima concretezza.
Vincenzo Vecchio, Presidente della Commissione Urbanistica:
Se devo tracciare un bilancio di questi mesi di
governo del territorio, non posso che parlare di un
bilancio sostanzioso e decisamente positivo. Se mi
permette vorrei partire dalla campagna contro la
prostituzione, per la quale
occorre fare un plauso alla
Presidente Prestipino e
all'Assessore alle Politiche
Sociali Barberini, infatti questa iniziativa ha avuto il
merito di svegliare e smuovere le coscienze di molti e,
cosa non da tutti, la notizia
è rimbalzata anche sui networks nazionali.
Naturalmente si è data prosecuzione all'opera di demolizione dei Ponti, ma non ci si è
evidentemente fermati qui,
difatti si sta lavorando per la
riqualificazione del Laurentino, zona che richiede una particolare attenzione, data la
sua popolosità e purtroppo
spiccata criticità in alcuni segmenti. Da qui mi muovo per
parlare di una tematica più
ampia: le nuove realizzazioni
del PRG. Qui nel Municipio XII e all'Eur in particolare cresceranno le novità più importanti dal
punto di vista urbanistico e tutti dobbiamo essere vigili e attenti a che la zona sia sì al passo con
i tempi, ma che sia, al tempo stesso, mantenuta
nella sua originaria bellezza architettonica e
naturale. Non ci dimentichiamo che l'Eur è il polmone verde di Roma Sud. Proprio in questa direzione va la cosiddetta "opzione zero" sui chioschi, votata in Consiglio su mio input come
Presidente della Commissione Urbanistica e sottoscritta in primis dalla Presidente Prestipino; in
sostanza il Laghetto non verrà toccato dalla realizzazione dei chioschi, i quali saranno presenti,
ad esempio, solo nella zona di Tre Fontane, che
necessita di riqualificazione. Concludo con una
considerazione: l'aria che si respira, anche negli
uffici, è ottima, si lavora alacremente e con profitto, inoltre tutti gli esponenti della Giunta sono
molto presenti. C'è voglia di fare. Vogliamo continuare così.
Il Salvagente
Giornalino a cura della scuola media
Matteo Ricci - Roma
Intervista a Kaspar Capparoni
La figlia intervista il papà
] di Sheherazade Capparoni e Viola Giorgini [
Da ragazzo pensavi già di diventare attore?
Da bambino non ho mai pensato di diventare
attore. A 16 anni mi è venuta voglia di fare una
cosa creativa dal punto di vista artistico e ho
cominciato a studiare danza e recitazione. A 18
anni ho cominciato a fare l'attore lavorando in
un film di Dario Argento, "Phenomena"
Quando hai scoperto questa passione? E'
nata per caso?
La mia famiglia era un pò titubante sulla
mia scelta ma lavorando sempre di più
hanno creduto in me e nel mio lavoro. Se
devo a qualcuno il merito d'essere diventato un attore questa persona è Patroni
Griffi che ha creduto nelle mie qualità e
mi ha modellato giorno per giorno facendomi diventare quello che sono ora
Quali ostacoli hai dovuto superare?
Gli ostacoli sono stati molti, ma quelli più
importanti erano la concorrenza nel
mondo dello spettacolo e la difficoltà di
un lavoro precario
Quali consigli daresti ai giovani di oggi
sul mondo dello spettacolo ?
Io ai giovani d'oggi non consiglio di fare
questo lavoro per le motivazioni che ho
detto prima ma se proprio lo si vuol fare consiglio di studiare e di prepararsi professionalmente in modo da poter affrontare questo
mondo cosi difficile e complesso
Preferisci il comico, il drammatico o il poliziesco?
Preferisco le cose belle, poi che siano comiche,
drammatiche o poliziesche non importa.
L'importante e che siano lavori fatti bene.
Con quale regista vorresti lavorare?
Con registi che hanno idee e che desiderano
lavorare con me. Sono aperto ad ogni genere di
esperienza.
Che film stai girando?
Adesso la nuova serie del Commissario Rex. Le
riprese mi impegneranno fino a maggio. Poi a
giugno riprendereremo la serie TV “Capri”.
Quali sono i tuoi miti?
Due miti per me sono Marlon Brando e Laurence
Olivier. Nonostante siano due attori molto
diversi, racchiudono l'emblema di essere attore
Come vedi il tuo futuro?
Spero che il mio futuro sia pieno di soddisfazioni, come quelle che ho avuto fino ad oggi e
spero che possa rendere felici i miei figli e
tutte le persone a cui voglio bene
Incoraggeresti i tuoi figli per intraprendere
la tua carriera?
Sì, mi piacerebbe lavorare con uno di loro
magari per avere un rapporto diverso. Potremmo scoprire modi diversi di stare insieme.
Potrebbe essere molto stimolante
in foto: Kaspar Kapparoni
Il mondo dei videogiochi
] di Ivan Berghella [
Negli ultimi anni si è sviluppata la cultura dei
videogiochi. Quasi ogni ragazzo in casa propria
ha una playstation. Si è passati dalla playstation 1 (la più antica) alla Playstation 2, uscita nel 2000, fino ad arrivare ad oggi con la
prossima uscita della Play 3. Ma oltre alla
Playstation altri apparecchi tecnologici hanno
avuto il loro sviluppo come il Game Boy, ini-
zialmente in bianco e nero, progettato
successivamente a colori fino ad arrivare ai nostri giorni con prestazioni
avanzate. In corrispondenza dello sviluppo della videotecnologia ludica si
sono perfezionati anche i videogiochi .
Essi sono diventati sempre più complessi e migliorati nella grafica; alcuni
sembrano filmati di vita reale. I videogiochi si sono aperti in molti campi.
Si partiva dal classico Pacman fino ad
arrivare ai giochi di strategia o a quelli di guerra. Sono stati sviluppati
anche giochi che simulano molto bene la vita
quotidiana delle persone. Uno di questi è The
Sims, spettacolare riproduttore dela vita
umana, che consente di crearsi una vera e
propria identità virtuale.
Alcuni giochi attuali hanno riprodotto anche
una serie TV di cartoni animati, come il
famoso Dragonball, che è stato riprodotto in
vari giochi. Purtroppo l'ampia disponibilità
dei videogiochi porta a trascorrere molto
tempo davanti ai monitor, questo naturalmente non è positivo, in quanto può creare
dipendenza e problemi fisici di salute, come
le infiammazioni dei tendini della mano.
Alcuni videogiochi simulano atti violenti e
purtroppo in alcuni casi il loro uso può rendere meno sensibili alla violenza reale e più
aggressivi. Ultimamente i giochi sono diventati interattivi, cioè il giocatore entra nel
gioco e ne fa parte. Questa modalità è consentita grazie alla nuova piattaforma chiamata WI Fi.
Il mondo dei videogiochi è molto interessante e divertente, sia per l’evoluzione tecnologica sia sempre per il maggior coinvolgimento
del giocatore.
Tutto questo però non deve portarci a non
prendere in considerazione la realtà.
eur:torrino:news 35
Napoleone Bonaparte
Tra verità e mistero
] di Matteo Sbroscia [
Napoleone Bonaparte nacque ad Ajaccio
(Corsica) nel 1769 da famiglia fiorentina. Dopo
aver studiato in un collegio militare divenne
sottotenente dell'artiglieria e partecipò alle
guerriglie della sua isola. La sua prima occasione per farsi notare dal Direttorio (il gover-
no franecesce dell'epoca) fu quando fu incaricato di difendere Tolòne. Ma il suo genio militare si rivelò nella Campagna d'Italia (17961797) dove organizzò i territori conquistati
unendoli in repubbliche sorelle: tra le più
famose la Cisalpina e la Partenopea.
Nella Campagna in Egitto sconfisse i turchi
nella battaglia delle piramidi ma l'ammiraglio
Orazio Nelson (Marina Britannica, nemica di
Napoleone) gli tese una trappola nella baia
di Abukir. Tornato a Parigi sciolse il direttorio per formare un consolato. Tra le sue vittorie troviamo Austerliz; Marengo, Wagram,
Eylau, Friedland e Jena. La Campagna di
Russia fu un'esperienza terribile per
Napoleone che perse 500.000 uomini su
600.000 a causa della bravura con cui il genreale russo Kutuzov impedì ai francesi di
rifornirsi, obbligandoli alla ritirata. Dopo la
sconfitta a Lipsia fu mandato in esilio
nell'Isola d'Elba da cui riuscì a fuggire nuovamente in Francia, formò una resistenza che
però durò solo 100 giorni a causa della definitiva sconfitta a Waterloo (18 giugno del
1815). Da qui fu mandato in esilio nell'isola
di Sant'Elena, dove morì il 5 maggio 1821.
Questo è il Napoleone che tutti conosciamo.
Ma c'è una storia quasi segreta, conosciuta
da pochi, che ebbe luogo tra il 1798 e il
1799 in una terra calda, lontana... l'Egitto.
Durante la campagna in questo paese, infatti, il generale non si limitò a portarsi dietro
generali ufficiali e capitani di marina, ma
anche astronomi, archeologi, architetti, letterati e ingegneri. La storia racconta che
Napoleone Bonaparte arrivò fino a San
Giovanni d'Acri dove trovò la resistenza
turca: sulla via del ritorno si fermò a pernottare in un paese della Palestina di nome
Nazareth. Tornato a Giza, all'accampamento,
la notte del 12 agosto dormì dentro la piramide di Chope. I suoi biografi raccontano che
la mattina successiva il loro comandante
(uscendo dall'imponente edificio sudato con
una smorfia di paura dipinta sul volto) era un
uomo diverso da quello che conoscevano una
decina di ore prima. Napoleone non rivelò
mai i motivi dei suoi pernottamenti (a
Nazareth e nella piramide) neanche sul letto
di morte.
Il tramonto
L’amore
] di Flaminia Fiorletta [
] di Flaminia Fiorletta [
Il tramonto è magia
porta la nostalgia e la malinconia.
Il sole illumina il mare
e ti vien voglia di cantare,
il tramonto è pieno di pensieri,
quelli di oggi
e quelli di ieri.
Ti regala ricordi,
ma per riviverli ormai è tardi
Non so se l'amore esiste per davvero, quello vero, quello sincero
Quello per cui piangi le ore chiuse in camera,
quello che ti spezza il cuore
quello che ti uccide dal dolore,
quello che ti butta giù,
quello che ti fa passare la voglia di stare con le persone a cui vuoi
più bene al mondo...
quello che ti tiene stretto e non ti lascia andar via,
quello che ti sorprende e ti fa battere forte il cuore, quello che ti
mozza il fiato, quello che entra la notte nei tuoi sogni
Il cellulare: un bene o un male?
] di Michele Gentile [
In questi giorni un tema molto discusso è
stato l'uso dei cellulari nelle strutture scolastiche, poiché sono stati fatti e introdotti,
attraverso il web, filmati contenenti violenza,
vandalismo e immoralità.
Per quanto riguarda quelli relativi alla violen-
36 eur:torrino:news
za, sono stati filmati alcuni studenti mentre
attuavano atti di bullismo. In uno picchiavano un loro coetaneo diversamente abile, in un
altro veniva percosso un ragazzo sano.
Per quanto riguarda invece quelli relativi al
vandalismo, sono stati ripresi alcuni ragazzi
che bruciavano, in un bagno della scuola, un
appunto di una studentessa la quale ripeteva:
"ma siete scemi" e loro invece di fermarsi le
rispondevano, prendendola in giro: "piange la
secchiona!".
Per quanto riguarda infine quelli relativi a episodi di immoralità sono stati filmati alcuni
ragazzi che palpeggiavano la professoressa
mentre insegnava, la stessa che è stata processata per abusi sessuali su minori.
Ma tutto ciò rende il cellulare un male o un
bene?
Per il ministero della pubblica istruzione è un
male se usato in modo non appropriato perché
il telefono è un mezzo di comunicazione e non
un mezzo per filmati di abusi o di atti di bullismo.
Per questa ragione l'uso dei cellulari a scuola
sarà vietato sia per gli studenti sia per i professori. Però bisogna ricordare che dentro o
fuori scuola ci sarà sempre lo stupidino che
farà filmati riprovevoli per la società.
Questo provvedimento ministeriale non é sbagliato di per sé ma per punire pochi irresponsabili esso colpisce anche i consapevoli e
responsabili, che tengono il cellulare o per
divertimento (nell'usare i giochi) o per tranquillizzare quei genitori che non riescono a
staccarsi dai figli, e quindi, devono sempre
stare in contatto con loro, ma comunque
siamo in una società e per colpa di due o tre,
pagano tutti.
Siamo sicuri di venerare il sepolcro giusto?
] di Clino Papa [
Dan Brown, nel suo best seller di fama mondiale, mette in discussione la figura divina di
Gesù, descrivendolo come un semplice trascinatore di folle con una discendenza che arriva
fino ai giorni nostri.
Se si sbagliasse o no non spetta a noi dirlo, ma
la voglia di discuterne e di fare supposizioni
non manca a nessuno.
In una conferenza stampa di New York due registi, un'israeliano e un'americano hanno dichiarato di aver gelosamente custodito, per cinque
anni, la scoperta della vera tomba di Gesù.
La tomba-cripta rinvenuta a Talpiot, un quartiere a sud di Gerusalemme, ospiterebbe secondo un' incisione esterna le ossa di Yeshua Bar
Yoseph (Gesù figlio di Giuseppe), di sua moglie
Mariamene (Maria ).
Maddalena) di suo figlio Yeudà (Giuda) di suo
padre Yoseph (Giuseppe) e di sua madre Myriam
(Maria). Questo significherebbe che per secoli
è stato venerato il sepolcro sbagliato?
A tale domanda gli archeologi rispondono con
un no secco.
"Ecco, qui c'è Shimon Bar-Yona, che è il nome
di San Pietro. Vede questa lapide? Qui c'è Giuda.
Su quest'altra: il Cireneo. Ecco: qui c'è un Gesù.
Qui si legge benissimo: Maria. Accanto: Marta e
Maria, sorelle di Lazzaro. Sapesse quante ce ne
sono, sepolture con questi nomi! Voglio scherzarci su: è come se domani le mie ossa fossero
confuse con quelle del mio omonimo, il pugile
campione dei pesi Leggeri. Ogni Pasqua e
Natale qualcuno si inventa un ritrovamento clamoroso. L'anno scorso era la grotta di San
Giovanni Battista. La Terrasanta sta diventando
una messa in scena. Tutto diventa una scusa per
far soldi, e parlar male di Gesù Cristo".
È Michele Piccirillo che con stoltezza è irritazione stronca le supposizioni del regista, indicando varie urne.
Venire a capo del mistero non sarà facile, ma
l'uomo con la sua curiosità e sicurezza passo
dopo passo giungerà alla verità
Qual è il confine tra il diritto di cronaca
e il diritto alla privacy?
] di Ivan Berghella [
Ultimamente si è sentito molto parlare dello
scandalo che ha trovato coinvolti "paparazzi" e famosi agenti dello spettacolo. Uno di
loro è stato accusato di aver venduto ad alto
prezzo delle foto compromettenti di alcuni
Vip (very important person), secondo alcuni
ricattandoli; molte di queste persone si sono
trovate costrette a pagare per evitare che le
loro immagini fossero pubblicate e giudica-
te dall'opinione pubblica. Purtroppo ci sono
molti giornali e riviste pieni di queste foto
che invadono la vita privata dei personaggi
famosi. La gente è molto interessata a queste vicende, lo dimostra il fatto che queste
riviste sono molto vendute. Ma è giusto
intromettersi nelle questioni private dei personaggi pubblici? Qual è il confine tra il
diritto di cronaca e il diritto alla privacy?
Il diritto di cronaca è molto importante per
uno Stato poiché assicura la diffusione delle
informazioni non controllate all'interno di
esso; ma anche il diritto alla propria privacy
è essenziale per ogni individuo. Il diritto
alla privacy viene rispettato se non viene
fatta nessuna intrusione nella sfera privata
delle persone, anche se queste rivestono
cariche pubbliche e sono famose. Il diritto
di cronaca dovrebbe occuparsi della parte
pubblica delle persone e non della parte privata. Ad esempio un calciatore può essere
fotografo e raccontato quando svolge prestazioni sportive, ma diventa una persona
comune quando sta con la sua famiglia lontano dai campi da gioco.
Oppure, se il Papa si affaccia alla finestra del
suo studio in Vaticano per parlare alla folla
è giusto che sia fotografato, ripreso, registrato, ma non è così se, mentre è in ferie in
montagna, viene fotografato alla finestra
della baita, perché non sta svolgendo le funzioni di capo della Chiesa. Ancora, se il Capo
del Governo annulla un impegno internazionale perché è ammalato fa parte del diritto
di cronaca comunicare che è malato, ma è
diverso scrivere, ad esempio, che durante le
vacanze estive il suo medico è andato a visitarlo. La tutela della privacy garantisce
anche altre libertà fondamentali degli individui perciò, così come ad un giornalista
deve essere assicurata la libertà di espressione, a tutte le persone deve essere assicurata la libertà di circolazione che potrebbe
essere limitata dalla presenza non desiderata di fotografi in certi luoghi.
La passione per i cavalli
] di Deila Antici [
Il mondo equestre può essere vissuto in diversi
modi, ma quello che colpisce e affascina di più
è il bellissimo rapporto che si crea tra l'uomo e
l'animale. In particolare vorrei parlare ora dello
speciale legame tra il bambino o ragazzo e il
cavallo. Il rapporto si instaura grazie alla
passione che si ha per questo animale già dal
primo incontro. Per molti bambini il cavallo o
il pony diventa "un amico e si instaura con
esso un rapporto di vero affetto e fedeltà.
Nasce così un emozione particolare nell'accudirlo, nel coccolarlo e nel cavalcarlo. In special
modo accade per i bambini con difficoltà motorie o psichiche. Per loro il cavallo rappresenta il
mezzo per aumentare la sicurezza, la fiducia e
l'autostima. Il cavallo, come tutti gli animali,
ha bisogno di attenzione. Questo responsabilizza i bambini, senza che essi si sentano giudicati. La sensibilità di questo splendido animale
favorisce la comprensione, i bambini si sentono
così "capiti" e corrisposti nel loro amore.
In generale, i ragazzi che scelgono questo
sport vengono spinti dalla passione, che a
volte li segue per tutta la vita, portandoli a
eur:torrino:news 37
scegliere di fare del loro amore per i cavalli un
lavoro, nel mondo delle corse, nell'equitazione, nell'allevamento o addirittura fare spettacoli nel circo o nel cinema. Intervistiamo ora
un'amazzone delle corse a Capannelle, il più
importante ippodromo di Roma: Edel Antici.
Da quando hai questa passione?
Da quando avevo due anni.
Come hai avuto la possibilità di iniziare
questo lavoro e questa carriera?
Per caso, tramite conoscenze, è stato un vero
colpo di fortuna.
Vorresti ringraziare qualcuno in particolare
che ti ha aiutato e incoraggiato a coltivare
questa passione e poi a trasformarla in
lavoro?
La famiglia e mia zia mi hanno aiutata… non mi
è servito l'incoraggiamento di nessun altro …
Che consiglio hai per chi ha questa passione ma non sa come alimentarla?
Darsi da fare e non mollare mai… non arrendersi alle difficoltà!!!
Che cosa ti affascina del tuo rapporto con i
cavalli?
Il fatto che sono animali sensibili e intelligenti e hanno bisogno di noi, delle nostre
cure e del nostro affetto.
Cosa ti piace del tuo lavoro?
La competizione, la sfida quotidiana e l'aria
aperta.
Quali sono i sacrifici che devi affrontare?
Il freddo dell'inverno, l'alzarsi prima dell'alba
e il continuo rischio di caduta.
Cosa vorresti cambiare del tuo lavoro?
L'ignoranza e il maschilismo dell'ambiente
ippico.
Che cosa è per te la passione?
Qualcosa che ti viene da dentro, che ti spinge
anche a fare sacrifici grandi, qualcosa che non
puoi spegnere mai.
Dollari USA: di chi sono i ritratti?
] di Matteo Sbroscia [
Negli Stati Uniti d'America non si usano gli
Euro, bensì i dollari. Sul retro di ogni banconota c'è il ritratto di un personaggio importante
della storia americana.
1 dollaro
Sulla banconota da 1 dollaro è ritratto George
Washington, primo presidente degli USA; il suo
volto è inoltre scolpito sul Mount Rushmore
National Memorial (nel Sud Dakota).
2 dollari
Sui 2 dollari c'è Thomas Jefferson, terzo presidente degli Stati Uniti; anch'egli è ritratto
sul Mount Rushmore e ha un monumento a
Washington DC.
5 dollari
Sui 5 dollari troviamo Abraham Lincoln; sedicesimo presidente degli Stati Uniti, fu il primo
ad essere assassinato.
Anche lui è ritratto sul Mount Rushmore e a
Washington DC ha un monumento.
10 dollari
Sulla banconota da dieci dollari c'è Alexander
Hamilton, primo ministro del tesoro americano. Egli propose al Congresso di creare una
Banca indipendente dagli Inglesi, quella che
sarà chiamata First Bank of the United States.
20 dollari
Sui 20 dollari troviamo Andrew Jackson, settimo presidente degli Stati Uniti.
Fu il primo presidente che non proveniva da
famiglie ricche; era soprannominato "Old
Hickory" (la vecchia quercia).
Durante il suo mandato l'Arkansas entrò a far
parte dell'unione.
50 dollari
Sulla banconota da cinquanta dollari c'è
Ulysses Simpson Grant, diciottesimo presidente
degli Stati Uniti.
Fu un generale unionista nella Guerra di secessione americana.
Noto soprattutto per la corruzione dei suoi
funzionari, non ci sono prove che anch'egli fu
coinvolto in atti illegali.
100 dollari
Sulla banconota con il valore più alto degli
Stati Uniti troviamo Benjamin Franklin.
Egli fu un giornalista, autore, scienziato, inventore, filantropo e abolizionista.
Creò la prima unione di pompieri volontari
(Union Fire Company), è conosciuto per i suoi
esperimenti sull'elettricità. Tra le altre cose
inventò le pinne e il parafulmine; era appassionato di meteorologia e di anatomia.
Duff, idolo americano
] di Clino Papa [
Hilary Duff, nasce il 28 settembre 1987 a
Houston, in Texas. È la madre a consigliarle una
carriera da attrice, affiancata dalla sorella
Haylie. Inizialmente ricopre incarichi di scarsa
importanza nei vari teatri locali, ma il suo
talento si fa presto conoscere assicurandole il
ruolo da protagonista nella famosa serie televisiva "Lizzie McGuire". Finalmente affermatasi
nei teleschermi americani lascia la Disney e
raggiunge la massima popolarità nel film
"agente Cody Banks" e in "una scatenata doz-
38 eur:torrino:news
zina". Nel 2003 recita in "Nata per vincere",
dove impersona Terry Fletcher. Questa volta,
però, i giudizi non sono positivi. Josh Bell del
Las Vegas Weekly la descrive come "Facile combinazione tra una cattiva recitazione e canto
della Duff, una cattiva regia e una cattiva sceneggiatura, "Nata per vincere" è un insulsa
perdita di tempo che merita di essere messa a
tacere", mentre altri critici lodarono la giovane
attrice per essersi dedicata a ruoli più drammatici rispetto a quelli fatti in precedenza; il film
fu pesantemente stroncato. Le recensioni, più
o meno, sono state tutte negative in riferimento alla sua voce (numerose critiche indicarono quella che sembrava essere una voce
modificata al computer) e mediocri sulla sua
recitazione, la Duff ricevette anche la nomination come "Peggior attrice". A 15 anni decide
di dedicarsi alla canzone (senza abbandonare
totalmente i suoi impegni d' attrice) , ma
dichiara che non è stata una scelta dovuta all'
insuccesso, ma per la semplice voglia di seguire il suo vero sogno. Il suo primo album,
Metamorphosis, viene pubblicato nel 2003 e
riscuote un immediato successo. Yesterday,
tratto dall'album, arrivò alla top 10 in numerosi paesi. Il secondo singolo Come Clean riscosse il successo del primo e ottenne il disco
d'oro. Come Clean si pensa sia la canzone che
abbia avuto più successo della Duff. Little
Voice, ultimo singolo dell'album, non viene
rilasciato in America, ma riscuote un discreto
successo nelle classifiche Canadesi e
Australiane. In Italia l'album viene rilasciato
nel novembre del 2003. L'album è dichiarato
dalla RIAA disco di platino per ben tre volte.
Hilary ha sempre affermato che preferisce cantare alla carriera d'attrice, ma in Italia sarà
sempre ricordata come Lizzie.
Le sorelle Giuliani
in mostra a Villa Torlonia
] a cura di Francesca Colaiocco [
In esposizione presso la Casina delle Civette di
Villa Torlonia a Roma, fino al 29 aprile, la mostra
"Segno, vetro e colore: Maria Letizia e Laura
Giuliani", organizzata dall'Associazione Culturale
"Confine Variabile". Dipinti, vetrate, bozzetti e fotografie testimoniano il percorso professionale e
umano delle due sorelle di famiglia borghese, accomunate da bellezza, eleganza e talento.
La loro formazione risale al delicato periodo di consolidamento del fascismo, per poi raggiungere la
piena maturità negli anni della seconda guerra mondiale e del dopoguerra. Un percorso artistico che
prende forma nello stesso ambiente familiare: è
proprio il padre, infatti, a fondare uno dei primi e
più importanti laboratori artigianali di Roma, le "Vetrerie
d'arte Giuliani". Anche il nonno, Eugenio Cisterna, si afferma
come pittore e decoratore di
chiese e palazzi romani, e prosegue tale attività fino agli
ultimi anni della sua vita. L'estro
creativo delle sorelle Giuliani
non tarda a manifestarsi: negli anni Trenta e Quaranta
cominciano ad esporre le loro
opere presso le Quadriennali e
in occasione di mostre sindacali o personali. La loro arte, sia su cavalletto che decorativa, è di ottimo
livello qualitativo e segue le linee della Scuola
Romana, ovvero quel gruppo di artisti operante a
Roma tra la prima e la seconda guerra mondiale.
Negli anni del dopoguerra, le due donne decidono
di dedicarsi al laboratorio di famiglia, lavoro sicuramente più anonimo ma molto intenso e redditizio,
nonché adatto a conciliare la loro professione con
l'educazione dei figli (Laura, la sorella più piccola
di un anno, ne ebbe sei).
La rassegna ospitata da Villa Torlonia propone al
pubblico una panoramica delle capacità artistiche
delle sorelle Giuliani, ponendo la loro vita privata
e professionale in relazione al contesto storico e
socioculturale nel quale hanno trascorso la loro esistenza: una Roma molto vitale ma allo stesso tempo
opprimente e limitante per quanto riguarda la prospettiva femminile, non adeguatamente riconosciuta
e valorizzata. Una parte dell'esposizione è riservata al ciclo di mosaici eseguito tra il 1929 e il 1932
per la cappella della famiglia Agnelli, situata in un
cimitero della provincia di Torino, e un bellissimo
cartone a colori di grandezza naturale realizzato da
Maria Letizia per la controfacciata. Eccezionalmente,
in mostra anche due vetrate di Duilio Cambellotti,
tornate alla luce in occasione degli studi per l'esposizione romana.
Laura Giuliani, “Nudo con bacinella”. 1935
Premio A.I.D. per la Danza
] a cura di Fabio Nori [
Il "Premio A.I.D. per la Danza", nato in occasione
del ventennale dell'Associazione Italiana Danzatori,
ha concluso la sua prima edizione domenica 25 febbraio presso il Teatro Libero a Roma, sede nazionale
dell'A.I.D.
Il concorso si è articolato in due fasi, una eliminatoria il 17 e 18 febbraio ed una finale, durante
la quale i giovani concorrenti - suddivisi in juniores e seniores, solisti e gruppi - si sono esibiti
dinanzi ad una giuria di alta qualità: il Presidente
Walter Zappolini - fondatore del Balletto di Roma
-, Giovanna Spalice - prima ballerina del Teatro S.
Carlo di Napoli -, Guido Pistoni - primo ballerino
del teatro dell'Opera di Roma -, Francesca Bernabini
42 eur:torrino:news
- direttore responsabile del mensile "Danza Sì",
Tuccio Rigano - maitre de ballet e coreografo -,
Giacomo Molinari -, maestro, coreografo e presidente dell'A.I..D.
I giovani talenti che si sono esibiti sono arrivati
da diverse parti d'Italia ed hanno regalato ad un
pubblico attento ed entusiasta una serata di emozioni e colpi di scena.
Alcuni tra i più piccoli hanno impressionato pubblico e giuria per la loro preparazione tecnica e
l'espressività, nella danza classica e soprattutto in
quella contemporanea. I vincitori sono stati per i
solisti della categoria juniores (dai 14 ai 18 anni)
Mariano Cardano da Napoli ed Alessio Impedovo
da Roma, che si sono aggiudicati il secondo posto
exequo nella danza classica; Monica Cristiano, ancora da Napoli, è risultata la 1/a classificata tra la
categoria solisti juniores per la danza classica e per
quella contemporanea. Per la categoria seniores
(dai 18 anni in su) terza classificata Paola Lauro
da Roma (solista danza contemporanea), seconda
classificata Maria Rosaria Francese da Salerno (solista danza contemporanea), primo classificato
Vincenzo Galano (solista danza jazz) ancora da
Salerno.
Per la sezione Gruppi, la Russian Ballet Center di
Salerno e l'Accademia dello Spettacolo di Napoli si
sono aggiudicate exequo il primo posto Seniores
per la danza contemporanea; all'Accademia dello
Spettacolo è andato anche il premio per la migliore coreografia: "CAOS" di Irma Cardano. La manifestazione
prevedeva un premio speciale intitolato a Franca
Bartolomei, la fondatrice della scuola e della compagnia del Balletto di Roma insieme al M° Walter
Zappolini; la commissione giudicatrice e l'A.I.D.
hanno deciso di consegnarlo, per questa prima edizione, allo stesso Walter Zappolini, in riconoscimento
del grande contributo dato alla danza in circa quarantanni di attività. Un premio quindi di qualità,
che, grazie agli illustri nomi della giuria, all'organizzazione dell'A.I.D. ed alla preparazione dei
concorrenti, fa presagire una positiva quanto rilevante crescita per la prossima edizione, che già si
preannuncia carica di novità.
eur:torrino:news 43
44 eur:torrino:news
Sanità: IFO
Tecnologia all’avanguardia
] a cura di Fabrizio Piciarelli [
C
ome promesso durante la presentazione
delle novità e delle attività previste per il
2007, alla presenza di Augusto Battaglia,
Assessore alla Sanità del Lazio, nel mese di marzo
si è svolta l'inaugurazione di due moderne sezioni
PET - CT, inserite in una struttura di alta specializzazione e di oltre 2000 metri quadri quale la Medicina
Nucleare dell'Istituto Regina Elena, che si avvale
di sofisticati sistemi di alta protezione per pazienti
ed operatori.
"Ringrazio l'Assessore Augusto Battaglia - ha detto Marino Nonis, direttore generale dell'IFO (Istituti
Fisioterapici Ospitalieri), - per aver dato seguito a
quanto annunciato due mesi fa. Il 9 gennaio scorso, in occasione della presentazione delle attività
2007, avevamo annunciato l'apertura delle sezioni
dedicate all'esame PET, che oggi sono già operative per i pazienti interni. Questo è il primo importante
passo per lo sviluppo della rete oncologica regionale che ci vede centro di eccellenza di riferimento.
La nostra PET, la più moderna del Lazio, va ad affiancarsi a quelle già presenti, anche se da non
molto, nella città di Roma e di certo consentirà la
riduzione dell'esodo verso altre regioni che nel 2005
è stato di 3486 casi solo per eseguire la PET- TAC."
La scintigrafia PET, o positron emission tomography,
è una metodica di imaging molecolare che sta cambiando radicalmente l'impostazione dei percorsi
diagnostico-terapeutici del paziente oncologico. "
Permette di vedere - spiega il Prof. Carlo L. Maini,
direttore della Struttura di Medicina Nucleare
dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE),
la distribuzione all'interno dell'organismo di molecole che ci permettono di studiare diverse vie
metaboliche, cioè di "mappare" i processi biologici fra cui quelli delle cellule tumorali. La possibilità
di associare l'informazione metabolica all'informazione anatomica grazie ai nuovi strumenti ibridi
PET-CT, quali quelli installati presso la Medicina
Nucleare dell'IRE, aumenta il valore aggiunto dell'informazione. Dal momento che l'alterazione
biochimica / funzionale svelata dalla PET precede
l'alterazione morfologica rilevata dalla Risonanza
Magnetica -RM / TAC, la diagnosi di malattia è molto più precoce."
"Questa nuova dotazione strumentale - sottolinea
la Prof.ssa Paola Muti, Direttore Scientifico dell'Istituto
Regina Elena- consentirà di effettuare studi su nuove molecole e traccianti avvalendosi delle metodiche
più avanzate e secondo gli standard internazionali. Risultati di importanti trials hanno dimostrato la
validità di tale strumento nella stadiazione di vari
tumori e nella sperimentazione di nuovi farmaci"
Le indicazioni della scintigrafia PET (associata alla TAC) oggi in oncologia sono molteplici e tutte
di primaria importanza perché fornisce al clinico
informazioni che gli consentono di impostare il piano terapeutico più appropriato, di osservare
neo-formazioni e, quindi, fare diagnosi primaria di
46 eur:torrino:news
tumore; permette di monitorare la risposta alla chemioterapia aiutando, nel predire la risposta nella
fase precoce, a modificare la terapia nel caso si ri-
velasse subito inefficace; è infine anche di supporto alla radioterapia nell'individuazione del bersaglio
biologico da irradiare.
Prof .Carlo L. Maini, Direttore della struttura di Medicina
Nucleare, ci parla di questo nuovo tipo di tecnologia.
Prof. Maini, cosa è la scintigrafia PET ?
La scintigrafia PET, o Positron Emission Tomography,
è una metodica di imaging molecolare medico-nucleare non invasivo che sfrutta il fenomeno fisico
della disintegrazione materia-antimateria per produrre immagini tridimensionali di fenomeni biochimici
all'interno del corpo umano. Benché il principio fisico, diretta applicazione della famosa equazione
di Einstein E = mc2, possa ingenerare ansia e timori, l''irradiazione per il paziente è molto modesta,
inferiore ad un comune esame TAC.
La PET è una metodica altamente innovativa di
grande impatto sia in oncologia clinica che nella
ricerca oncologica. La consapevolezza dell'importanza e dell'utilità di questa tecnica aumentano
giorno per giorno mano a mano che le potenzialità dell' esame vengono esplorate e riconosciute. Si
sta già assistendo ad un vero e proprio un cam-
biamento radicale nella impostazione dei percorsi
diagnostico-terapeutici del paziente oncologico
con una centralità dell' esame PET di imaging molecolare che eventualmente indirizza verso successivi
esami morfologici mirati (RM / TAC). Si ottiene
così un significativo aumento della appropriatezza delle scelte diagnostiche e terapeutiche e, infine
- da non trascurare - una netta diminuzione dei costi sanitari.
Perché la scintigrafia PET viene chiamata imaging molecolare ?
Perché permette di vedere la distribuzione all'interno dell'organismo di molecole (zucchero,
ammino-acidi, ecc.) che vengono identificate perché legate a una sostanza debolmente radioattiva,
in genere Fluoro-18. Queste molecole ci permettono di studiare diverse vie metaboliche, cioè di
"mappare" i processi biologici fra cui anche quelli delle cellule tumorali. La PET rappresenta così
uno strumento prezioso di identificazione precoce
di presenza di tessuto neoplastico e del grado di
attività metabolica. In particolare la PET con 18Ffluorodeossiglucosio dimostra un elevato consumo
di glucosio da parte delle cellule tumorali mentre
con altri radio-traccianti si ottengono immagini di
altri fenomeni metabolici quali sintesi proteica,
ipossia, meccanismi recettoriali ecc..
La possibilità di associare l'informazione metabolica all'informazione anatomica grazie ai nuovi
strumenti ibridi PET-CT, quali quelli installati presso la Medicina Nucleare dell'Istituto Regina Elena,
aumenta il valore aggiunto dell'informazione.
In parole semplici l'informazione fornita dalla PET
è "diretta e mirata" come una luce che si illumina
su un bersaglio e permette di riconoscere immediatamente fra le tante strutture presenti nel corpo
umano quelle malate consentendo quindi di focalizzare l'attenzione elettivamente sulle zone di
interesse. Dal momento, poi, che l'alterazione biochimica / funzionale svelata dalla PET precede
l'alterazione morfologica rilevata dalla RM / TAC, la
diagnosi di malattia è molto più precoce.
Cosa offre la scintigrafia PET oggi in oncologia?
Le indicazioni della scintigrafia PET oggi in oncologia sono molteplici e tutte di primaria importanza
per l'informazione fornita al Clinico, e quindi, per
impostare il piano terapeutico più appropriato, e
quindi i benefici sono:
• caratterizzazione di neo-formazioni dubbie e diagnosi primaria di tumore, in particolare dei noduli
polmonari
• stadiazione primaria e ri-stadiazione di diversi
tipi di neoplasie indirizzando i trattamenti
• guida alle biopsie mirate
• monitoraggio della risposta a chemioterapie: individuazione precoce di risposta completa, parziale
o non risposta
• predizione di risposta o non risposta alla terapia
durante le fasi precoci di trattamento evitando così il proseguimento di trattamenti inutili e inefficaci
• individuazione del "bersaglio biologico" da irradiare con possibilità di centrare con accuratezza i
volumi da irradiare con radioterapia a fasci esterni risparmiando i tessuti sani e diminuendo le
complicanze
L'esame PET è ormai considerato elettivo ed indispensabile nella gestione dei linfomi, del carcinoma
del colon-retto, del carcinoma mammario, del polmone, dei tumori testa-collo, dei melanomi.
L'elevata trasferibilità clinica dell' informazione
fornita dalla PET dipende dal fatto che, a differenza degli esami radiologici tradizionali, valuta il
grado di attività metabolica dei tessuti tumorali e
non semplici parametri dimensionali delle lesioni.
La scintigrafia PET è una metodica costosa ?
In effetti, no. Indubbiamente un Centro di scintigrafia PET di per sé ha costi in assoluto non trascurabili.
Tuttavia, se inserito in una struttura pre-esistente
di Medicina Nucleare efficiente e a norma con condivisione di strutture e processi, il costo si riduce
al tomografo PET, che è dello stesso ordine di grandezza di un tomografo a risonanza magnetica. Il
costo, poi del radio-farmaco non supera i 300 euro.
Cosa ancora più importante ai fini di un bilancio
economico è il fatto che la scintigrafia PET modifica l'indicazione terapeutica in un numero molto
elevato di pazienti oncologici, anche oltre il 30%,
evitando soprattutto interventi chirurgici inappropriati ed inutili. Il conseguente risparmio, oltre che
di inutili sofferenze per il paziente, è così nell'evitare procedure terapeutiche ad elevato costo. Tal
favorevole profilo di costo-efficacia è stato ampiamente dimostrato e verificato in innumerevoli
studi di economia sanitaria.
Ovviamente il successo clinico - assistenziale e l'effettiva economicità di gestione vengono verificati
solo se la metodica PET è gestita con stretti criteri di appropriatezza da personale medico-nucleare
esperto e motivato.
Regina Elena
Medicina nucleare al servizio dei pazienti
La Struttura Complessa
di Medicina Nucleare
dell'Istituto "Regina
Elena", diretto dal
Prof. Carlo L. Maini,
opera da oltre 14 anni sia nella Diagnostica
Radioisotopica che
nella
Terapia
Radiometabolica. Il
trasferimento nella
nuova sede dell'EURMostacciano ha
determinato un notevole ampliamento delle attività che attualmente includono 3 Sezioni di
Diagnostica Scintigrafica tradizionale, un Reparto
per Terapia dotato di 8 posti letto ed una Ambulatorio
specialistico. Con tale configurazione strutturale
e tecnologica il Servizio di Medicina Nucleare
dell'I.R.E. si pone in posizione di assoluta avanguardia in campo nazionale e potrà operare senza
liste di attesa per tutte le principali prestazioni
oncologiche. Attualmente l'offerta assistenziale di
prestazioni scintigrafiche, effettuate anche in regime ambulatoriale, copre la totalità delle indicazioni
oncologiche, caratterizzandosi specificatamente
per la scintigrafia radio-recettoriale con octreotide, la ricerca del linfonodo sentinella, la cardiologia
nucleare e la diagnostica mammoscintigrafica. Le
procedure di Terapia Radiometabolica includono il
trattamento del carcinoma della tiroide, del dolore da metastasi ossee, il neuroblastoma, la
radio-immunoterapia dei linfomi e la terapia intra-arteriosa dei tumori epatici primitivi e secondari
con microsfere radiomarcate E' da segnalare l'offerta nell'Ambulatorio del Servizio di Medicina
Nucleare di un percorso diagnostico-terapeutico
per il carcinoma della tiroide che include la visita
specialistica, l'ecografia, il citoaspirato eco-guidato, la scintigrafia Total-Body classica e con TSH
ricombinante, ed infine la terapia radio-metabolica con Iodio-131. In tutto questo percorso il
paziente-utente è seguito dal medico specialista
in medicina nucleare garantendo così l'unitarietà
dell'assistenza. Attualmente sono seguiti più di
2500 pazienti affetti da carcinoma della tiroide in
diverse fasi della malattia.Nel campo della Ricerca
Clinica il Servizio di Medicina Nucleare è particolarmente attivo, sia nella diagnostica che nella
terapia, con una presenza costante nei Congressi
e sulle riviste internazionali maggiori. In particolare si è distinto a livello internazionale per
l'esperienza relativa al trattamento delle metastasi ossee che ha portato alla pubblicazione di
numerosi trials clinici giudicati innovativi e trainanti per l'intera comunità medico-nucleare, nonché
per la validazione di tecniche a valore prognostico nel carcinoma della mammella. Il clima operativo
si caratterizza per una costante attenzione all'aggiornamento professionale in conformità al moderno
indirizzo di Evidence Based Medicine e al miglioramento continuo della Qualità.
Cancro alla mammella: Nuove importanti scoperte
La sig.ra Katia, operata per carcinoma al seno nel
1995 e donatrice del proprio siero negli anni seguenti, ha collaborato con i medici e i ricercatori
del laboratorio di Immunologia dell'Istituto Nazionale
Tumori Regina Elena (IRE) che l'hanno seguita.
Grazie alla sua disponibilità, e a quella di altri pazienti, è stato possibile individuare una proteina
(hMena) ed una sua variante presente solo in tumori di origine epiteliale. La risposta immunitaria
del paziente ha un ruolo importante durante le
varie fasi della crescita neoplastica e molti studi
sono focalizzati sulla messa a punti di vaccini antitumorali. Gli studi che portano ad identificare,
sequenziare e caratterizzare alcune importanti
funzioni di un gene rilevante nello sviluppo e nel-
48 eur:torrino:news
la progressione del carcinoma della mammella, nascono da una stretta interazione tra la ricerca
sperimentale e clinica dell'Istituto Regina Elena
e soprattutto dall'attenzione alla storia naturale
del tumore, in particolare alla storia clinica di una
paziente scelta tra le tante donne che hanno contribuito allo svolgimento dello studio.
E' chiaro ormai come il tumore sia una realtà biologica complessa costituita da cellule di diversa
natura che comunicano tra loro e la progressione
neoplastica è il risultato di un intenso dialogo
esistente tra le cellule trasformate ed il microambiente che le circonda. Il microambiente
tumorale è costituto anche dal sistema immunitario del paziente. La dinamicità dei molteplici
eventi che avvengono durante i cambiamenti genetici e fenotipici della cellula trasformata si
accompagna ad una continua modulazione della
risposta immunitaria nelle varie fasi della malattia. Nel Laboratorio di Immunologia dell'Istituto
Regina Elena da anni si considera la risposta immunitaria dell'ospite come un importante modulatore
del fenotipo del tumore, e se ne studia il ruolo
nel carcinoma della mammella. Lo studio pubblicato nel numero del 15 marzo di Cancer Research,
svolto dai ricercatori nei laboratori di Immunologia
e di Chemioterapia Sperimentale dell'IRE in collaborazione con i ricercatori dell'Istituto San
Raffaele di Milano e dell'Università degli Studi di
Roma "La Sapienza", descrive la caratterizzazio-
ne molecolare della proteina hMena, effettuata
inizialmente mediante un'analisi bioinformatica e
confermata sperimentalmente in cellule in coltura di carcinoma della mammella, caratterizzazione
che ha permesso l'isolamento di una variante proteica, hMena+11a, iperespressa insieme a hMena
solamente in tumori di origine epiteliale. I ricercatori che hanno condotto lo studio, hanno
analizzato se le proteine hMena ed hMena+11a
potessero venir modulate dal fattore di crescita
dell'epidermide (EGF), uno dei fattori di crescita
maggiormente coinvolti nella proliferazione del
carcinoma della mammella. I risultati ottenuti
hanno dimostrato che in cellule di carcinoma della mammella trattate con EGF, la proteina subisce
una modificazione chimica (fosforilazione). Da un
punto di vista funzionale tale evento dà alle cellule tumorali una maggiore capacità di proliferare
in risposta al fattore di crescita EGF. Per meglio
comprendere il ruolo del gene hMena e della passione che porta i ricercatori a capire quali sono i
meccanismi che contribuiscono alla formazione dei
tumori, e quindi, definire adeguate risposte preventive e terapeutiche, riassumiamo i passaggi
principali degli studi svolti dai ricercatori. La storia del gene hMena comincia nell'anno 2000 quando
un gruppo di ricercatori clinici e sperimentali
dell'IRE ha iniziato una collaborazione con il Ludwig
Cancer Institute presso il Memorial Sloan Kettering
di New York, dove si era standardizzata un' importante metodica che, partendo dal repertorio di
anticorpi presenti nei pazienti, andava ad identificare proteine ed i corrispettivi geni al fine di
definire nuovi vaccini anti-tumore. La scelta di
utilizzare il tumore ed il sangue della signora Katia,
protagonista di questo studio insieme a tante altre pazienti, nasceva dalla forte convinzione che
l'infiltrato linfocitario presente nel suo tumore ed
i linfociti isolati dal suo sangue avessero le potenzialità di controllare la crescita neoplastica.
Il siero della signora ed in particolare gli anticorpi
presenti nel siero, erano stati impiegati per individuare quelle proteine riconosciute in modo
specifico dal suo sistema immunitario. Si è così
potuto isolare un frammento di una nuova proteina umana (hMena), verso cui la paziente aveva
sviluppato anticorpi specifici. Tali anticorpi non
erano presenti in individui sani ed erano invece
presenti in una alta percentuale di pazienti affetti da carcinoma della mammella. Questo lavoro
iniziale è stato pubblicato nel 2004 su International
Journal of Cancer. Lo studio successivo ha voluto caratterizzare su un ampia casistica di lesioni
mammarie benigne e neoplastiche i livelli di espressione di hMena cercando di definire a che stadio
della cancerogenesi mammaria hMena iniziasse ad
essere iperespressa. Lo sviluppo del tumore mammario è un processo multifasico, che insorge da
lesioni con vario grado di anomalie cellulari (iperplasie con diversi gradi di atipia) fino al carcinoma
in situ, invasivo e metastatico. La possibilità di
diagnosi precoce ha permesso una riduzione della mortalità di questa malattia, ma sono ancora
limitati i marcatori in grado di definire precocemente il rischio di insorgenza del tumore. In
collaborazione con il Servizio di Chirurgia Oncologica,
Anatomia Patologica ed Oncologia Medica (studio pubblicato nel 2006) si è dimostrato che hMena
può rappresentare uno dei marcatori più precoci
di trasformazione dell'epitelio mammario dato che
è iperespressa in lesioni ad alto rischio di trasformazione neoplastica, mentre non è espressa
nelle cellule epiteliali normali della mammella e
nei fibroadenomi. La sua iperespressione e la sua
valutazione immunoistochimica possono rappresentare indici fondamentali nella diagnosi precoce
del carcinoma della mammella. Infine, l'iperespressione di hMena si associa frequentemente
con l'iperespressione dell'oncogene ErbB2, il più
noto degli oncogeni coinvolti nella cancerogenesi e progressione del carcinoma della mammella.
Il lavoro appena pubblicato descrive la caratterizzazione molecolare della proteina, permettendo
di definire l'espressione di hMena quale marcatore di importanti alterazioni che si verificano durante
la trasformazione e progressione del carcinoma
della mammella. Grazie alle pazienti, i ricercatori, che ricevono tanto dalla loro storia clinica,
sono continuamente impegnati a contribuire a
nuove conoscenze che possano significativamente modificare il corso della malattia e la qualità
della vita del paziente. "Sono lieta di essere stata utile alle vostre ricerche che permetteranno di
aiutare coloro che come me cadono nell'incertezza
di non aver più un futuro. Grazie per quello che fate per tutti noi".
Con questo messaggio la Sig.ra Katia ha ringraziato tutti coloro che le hanno permesso di continuare
a vivere e sperare.
eur:torrino:news 49
Buon compleanno Buffetti
Buffetti di Via della Grande Muraglia festeggia 10 anni di attività
on poteva essere un compleanno più felice per Maurizio,
Francesco e Stefano, la loro attività compie 10 anni.
Una ricorrenza che verrà festeggiata con tutti coloro che in
questi anni hanno contribuito alla crescita del Buffetti Point.
Infatti in questi anni sono stati molti i traguardi raggiunti
"abbiamo cercato di offrire oltre che prodotti di alta qualità
N
anche un servizio altrettanto valido" ci dice Maurizio
Cucchiarale "e sono state molte le soddisfazioni che abbiamo ricevuto dai nostri clienti, che in questi anni sono sempre
diventati più numerosi". Una collaborazione, quella instaurata con studi legali e di commercialisti oltre che con i numerosi uffici che in questi dieci anni hanno popolato il Torrino.
"Abbiamo investito in un quartiere, il Torrino, che quando
abbiamo iniziato contava pochissimi abitanti e in questi anni
la scelta si è rivelata vincente". Sono stati molti i cambiamenti dal lontano 1997 "quelli più macroscopici - continua
Maurizio - ci sono stati nell'avvento e nella diffusione dei prodotti tecnologici: computer e internet, telefonia mobile e
apparecchiature digitali: macchine fotografiche e telecamere, che hanno rimpiazzati in pochissimo tempo la tecnologia
precedente". Questa ha significato per il Buffetti Point la
necessità di adeguarsi rapidamente ad un mercato in continua evoluzione, una sfida che è stata vinta dal team del
punto vendita: "anche se i prodotti al centro del consumo
rimangono quelli di grafica, cancelleria e archivio, siamo
diventati in poco tempo un punto di riferimento per i clienti
per tutto quello che attiene l'office automation e i prodotti di
tipo tecnologico".
Il mese di aprile dunque segna un traguardo importante per
il Buffetti point di Via della Grande Muraglia "faremo una
grande festa in un noto locale romano - ci confida Maurizio,
- con amici clienti e parenti". Una festa che siamo sicuri sarà
di successo come i dieci anni appena trascorsi. Di seguito un
breve riepilogo di tutto quello che potete trovare nel Buffetti
point di Via della Grande Muraglia.
Tutto quello che avreste sempre voluto avere in ufficio:
Office automation: supporti magnetici e accessori per Pc,
fax e apparecchi multifunzione, calcolatrici, distruggidocu-
50 eur:torrino:news
menti, lettori smart card per firma digitale, toner, cartucce
e materiale di consumo per stampanti e fax.
Materiale per archivi: cartelline, buste in plastiche, portalistini, raccoglitori, archivio di segreteria, archivio Ced, cassettiere, schedari.
Meeting: lavagne luminose, schermi per proiezioni, lavagne
portablocco, rilegatrici, macchine per la plastificazione dei
documenti, stampanti Dymo per etichette.
Cancelleria: carta per fotocopie, carte speciali e fotografiche per stampanti, blocchi notes, blocchi dirigent, buste ,
cucitrici e minuteria metallica, perforatori, taglierine a lama e
a leva, cutter, forbici, etichette adesive, colle, nastri adesivi,
correttori, accessori per scrivania, materiale per spedizioni.
Scrittura: matite, portamine, penne a sfera, roller e stilo,
pennarelli, evidenziatori, refil per penne.
Regalo: borse Nava e Samsonite; penne Mont Blanc,
Parker, Waterman; rivenditore Oregon Scientific; rivenditore prodotti Moleskine agende, rubriche telefoniche.
Telecomunicazione: Contratti e servizi TIM; ricariche dei
principali gestori di telefonia: Wind, 3, Vodafone; telefonia
fissa e mobile; accessori per cellulari; ricariche Mediaset,
pagamento bollette Telecom e Italgas, attivazione linee
ADSL.
Servizi Buffetti: Fotocopie b/n e colori, servizio fax, rilegature, plastificazione documenti, timbri e targhe, Tnt point,
stampa file, consegna ordini gratuita presso il domicilio del
cliente.
Indirizzo: Via della Grande Muraglia, 110
Telefono: 06.5220.78.04
Fax: 06.5220.97.56
Orari di apertura:
Lunedì- Venerdì mattina 9,00 - 13,30 pomeriggio 15,30- 19,30
Sabato mattina 9,00 - 13,00 pomeriggio 16,00- 19,30
Carte di Credito: Bancomat, Circuito Visa - Mastercard,
Carta Sì, Diners.
E- mail: [email protected]
Sito: www.buffetti.it dove potrete consultare il catalogo on line.
Verona
29 marzo - 2 aprile 2007
41a edizione
Da sinistra: Prof. Cotarella, enologo di fama internazionale;
Dott. Romolo Conti, presidente Cantina Cerveteri.
Il Direttore Sergio Di Mambro con il Direttore della Cantina
Cerveteri Dott. Travagliati.
Roberto Fini, enologo della Cantina Cerveteri, insieme al Presidente Conti e al Prof. Cotarella.
Il Direttore intervista l’enologo Fini.
Alcuni momenti della rassegna Vinitaly a cui hanno partecipato tutte le regioni italiane. Per la Regione Lazio c’era anche la Cantina Cerveteri.
52 eur:torrino:news
Il signor Benedetti, storico socio della Cantina Cerveteri,
intervistato dal direttore.
Roberto Catena, socio della Cantina Cerveteri.
Incontro con
alcuni
dei soci della
Cantina Cerveteri
A spasso tra gli stand: oltre 4.300 espositori da tutto il mondo. Vinitaly è la competizione più partecipata e selettiva a livello internazionale.
eur:torrino:news 53
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Vinoterapia Viso e Corpo
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Misurazione della massa magragrassa
Himalaia (articolazioni)
Fiori di Back
Tratt. Viso
(Anti age-rrigenerante-iidratante ecc..)
Peeling massaggio viso e corpo
Riflessologia plantare
Pada (tratt. piedi)
Ricostruzione unghie
Trucco perssonalizzato
Crioterapia
Intervista all’Ing. Luciano
Buono
] a cura di Sergio Di Mambro e Luciana Buono [
Negli ultimi numeri abbiamo parlato di Radionica
con il Prof. Giuseppe Genovesi e con l'Ing. Luciano
Buono. Molte persone hanno deciso di curarsi
con la Radionica per diverse patologie. Vogliamo
approfondire i postulati scientifici che sono alla base di tale tecnica innovativa. Spesso durante
le interviste si è fatto riferimento alla Meccanica
Quantistica, con l'Ing. Luciano Buono Presidente
dell'Associazione Fulvio Di Pascale. Vogliamo approfondire tali concetti.
Ing. Luciano Buono ci vuole parlare dei fondamenti della Meccanica Quantistica?
La Meccanica Quantistica si basa su sei principi fondamentali, quello che ci interessa è il secondo: "è
possibile che in determinate condizioni la materia possa comunicare a distanza o scaturire dal
nulla". Per quanto concerne la comunicazione a
distanza ne abbiamo parlato già precedentemente.
Molte riviste scientifiche hanno comunicato tali
esperimenti, che riguardano semplicemente l'interferenza a distanza tra elettroni che ruotano
sullo stesso orbitale. Una volta separati e posti
a qualsiasi distanza, qualsiasi interferenza esterna su uno dei due elettroni produce simultaneamente
un cambiamento di "spin" dell'altro (spin: rotazione dell'elettrone attorno al proprio asse).
La cosa importante che mi interessa comunicare ai lettori è che la "materia possa scaturire dal
nulla". Intanto vediamo cosa si intende per "nulla". Per poter entrare nel merito dobbiamo introdurre
la fisica di Severi e Pannaria che parla di un mondo reale che è il nostro, di un'antimateria che
non è quella a cui comunemente si fa riferimen-
to, ma è l'antimateria del mondo reale ossia i negativi del mondo che noi vediamo, infine c'è una
materia pura che è un particolare luogo dove ci
sono tutte le particelle prime della materia combinata.
Che cosa è questo "nulla"?
Una prima definizione è che il "nulla" è da dove
proviene la materia. Quindi Severi e Pannaria l'hanno chiamata l'antimateria, possiamo parlare di
negativi della materia combinata. Con questa fisica riusciamo a spiegare la Radionica in quanto
la "Radionica lavora sull'antimateria per migliorare la materia". Vorrei aggiungere che ogni realtà
fisica combinata, ha il proprio negativo nell'antimateria.
“
la Radionica è il
linguaggio che
usiamo per parlare
con l'antimateria
per guarire la
materia…
Ing. Luciano buono
”
Se la materia e l'antimateria vengono a contatto cosa succede?
al fenomeno del contatto tra materia e antimateria creando l'annullamento delle particelle duali.
Si annullano.
Ing. Buono ci vuole spiegare il "Principio di
Scambio" di Severi e Pannaria?
Ciò che lei sta dicendo mi porta con i ricordi
al "Triangolo delle Bermuda" e cioè nell'immaginario collettivo alla scomparsa di navi e
aerei mai ritrovati. Colpa dell'antimateria venuta a contatto con la materia?
E' come se ci fosse una porta aperta con l'antimateria, i negativi attraverso tale porta vengono
a contatto con i positivi della materia combinata e si annullano. Un esempio scientifico avviene
nel Sincrotrone dove particelle portate ad elevata velocità urtando altre particelle danno luogo
Il Principio di Scambio di Severi e Pannaria crea
le basi per spiegare fenomeni che altrimenti sarebbero inspiegabili con la "Teoria dell'Antimondo".
Il Principio di Scambio evidenzia discontinuità
nello spazio e nel tempo ammettendo "un quanto minimo di tempo e un quanto minimo di spazio".
Lo spazio- tempo nella fisica classica è inteso
continuo, in realtà lo spazio- tempo è discreto
e ciò permette di spiegare tanti fenomeni inspiegabili. L'equazione della materia di Severi e
Pannaria spiegano anche il Principio di
Indeterminazione di
Haisenberg.
Ing. Buono la seguente figura parla di spazio,
interspazio e antispazio ci vuole spiegare
nel dettaglio?
Nel mondo combinato
esiste uno spazio sotto
il quale non si può andare. Abbiamo uno spazio
minimo, e un tempo minimo. Sotto questi valori
entriamo "nell' interstizio", dove sono presenti
tutti i negativi della materia combinata, mentre
nell'antimondo c'è il negativo delle particelle
prime cioè la combinazione tra le particelle
della materia combina-
56 eur:torrino:news
ta e i rispettivi negativi. Tale fisica oggi è comprensibile attraverso la Meccanica Quantistica e il
secondo principio il quale afferma che la materia
può scaturire dal "nulla". Il "nulla" della Meccanica
Quantistica è l'interstizio della materia combinata.Se l'interstizio e il mondo vengono a contatto
si annullano finendo nell'antimondo. Detto in parole povere bisogna trovare un "linguaggio per
comunicare con l'interstizio" affinché agendo sui
negativi riusciamo a migliorare la materia.
Sì la Radionica permette di agire sui negativi dei
pazienti in modo da apportare modifiche nel loro mondo reale fino alla guarigione. Vorrei aggiungere
che questa è anche una fisica pericolosa e un
esempio lo dimostra: al tempo di Reagan si parlò di scudo spaziale che non era una postazione
antimissilistica bensì un cuscino di materia pura da mettere sopra le città in modo tale che
qualsiasi arma di distruzione di massa attraversandola le avrebbe annullate.
Tornando alla medicina e alla cura delle persone: la Radionica è il mezzo per comunicare con
l'interstizio e con i negativi delle persone?
Ing. Buono lei perché si è interessato a fenomeni tanto complessi?
58 eur:torrino:news
Avendo conosciuto il dott. Di Pascale, il suo impegno nel guarire le persone mi sono incuriosito
e ho approfondito varie conoscenze arrivando alla Radionica, alla Meccanica Quantistica e alla
fisica di Severi e Pannaria. Vorrei aggiungere che
solo attraverso questa fisica possiamo spiegarci
perché avvengono certe guarigioni.
Bibliografia
“Scientia", Rivista internazionale di sintesi scientifica, F. Pannaria, Ritorno ad Aristotele.
Dott. Fulvio Di Pascale, "Il Cancro è un parassita".
"Il significato della realtà", dispense di Tiziano
Cantalupi
Booklet
tre album per approfondire...
] di Fabio Zaccaria [
Arcade Fire - Neon Bible
Secondo capitolo della saga discografica degli
Arcade Fire, band di Montreal che nel 2004, con
l’album d’esordio Funeral, rappresentò uno degli
esordi più interessanti di quel periodo musicale.
Il motore creativo della band è ancora costituito dai coniugi Win Butler (voce, chitarra) e Régine
Chassagne (strumenti vari), ma mai come in questo caso è lecito parlare di collettivo: i membri
più o meno stabili della band sono infatti ben
sette. Nelle composizioni di Neon Bible c’è tutta l’esperienza accumulata in questi due anni
trascorsi in giro per il Globo a far concerti, salvo poi rinchiudersi all’interno di una chiesa adibita
a studio per la registrazione del nuovo materiale. Il salto qualitativo rispetto al primo album è
netto ed evidente: senza perdere minimamente
la carica emotiva che caratterizzava i brani di
Funeral, le nuove composizioni risultano ancora
più eclettiche e mature, soprattutto negli arrangiamenti che a tratti suonano addirittura imponenti,
grazie all’uso di orchestrazioni ricchissime. I testi continuano a rispecchiare i disagi, le paure e
le ansie esistenziali degli autori, che pure riescono a non scadere mai nel patetico fine a sé
stesso, innestando impegnative riflessioni a sfondo religioso su scanzonate ballate figlie di certa
new wave anni Ottanta. Va detto che, come già
accadeva nel precedente capitolo della loro discografia, a tratti persistono certe ingenuità
compositive, che tuttavia nulla tolgono al piacere dell’ascolto. Ancora una volta è doveroso
lodare la genuinità con cui questi ragazzi riescono
a coniugare leggerezza e profondità di un discorso musicale le cui potenzialità sembrano davvero
essere promettenti. Non a caso nella loro ancor
breve carriera sono riusciti a guadagnarsi la stima di quei mostri sacri citati dalla band stessa
quali principali fonti d’ispirazione musicale: David
Bowie, che li ha ospitati nel suo tour, e David
Byrne dei Talking Heads. Proprio alla voce di quest’utlimo sembra rifarsi maggiormente il cantato
isterico di Win Butler. Una splendida conferma
da parte di uno degli ensemble più ispirati del
momento.
troppo sulla sua somma sapienza musicale, perseverando nella ricerca di sonorità nuove e sempre
più adatte a interpretare i nostri tempi. Prosegue
la collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro,
co-autore dei testi, e si arricchisce per l’occasione la lista degli ospiti illustri: dalla sezione
ritmica degli Uzeda alla Royal Philarmonic Orchestra.
La ricerca filosofico-musicale dell’artista prosegue nella direzione dell’analisi impietosa di quello
spirito umano logorato da un vuoto che è prima
di tutto interiore. Ossessione sfrenata per il consumismo, incomunicabilità e pochezza morale
possono essere contrastate solo dalla costante ricerca di un principio ordinante: un discorso che,
in fondo, è portato avanti dall’artista catanese
con costanza ormai da anni, sin dai tempi in cui
ci parlava della ricerca di un centro di gravità permanente o lodava ammaliato le meccaniche celesti.
Paragonato a capolavori come L’imboscata, questo ultimo lavoro non tiene decisamente il passo,
nonostante lo stesso Battiato abbia dichiarato di
essere stato guidato da una profonda ispirazione
durante la stesura dei brani. Si tratta di un lavoro che, negli alti e bassi della sua produzione, si
colloca decisamente nel mezzo, cosa che ovviamente lo rende di gran lunga superiore a molta
della musica prodotta nell’italico stivale. Dal punto di vista puramente musicale, continua a deliziarci
con intrecci ritmici sempre raffinati, alternando
elettronica a dolci melodie pastorali, dal sapore
retrò, intrise di quella malinconia e tristezza che
l’autore ha più volte dichiarato di considerare sublime. Da segnalare che il primo singolo estratto
dall’album, Il vuoto, appunto, è nato dalla lettura di un sondaggio dell’Oxford Dictionary sulle
cento parole della lingua inglese più usate al mondo, a conferma di come l’osservazione di un
dettaglio, e la riflessione che da ciò scaturisce,
a volte anche con punte di moralismo, sia tutt’oggi fonte primaria di ispirazione per Battiato.
due anni fa e dedicata alla scomparsa dello spirito americano. Il recupero, attraverso la musica,
di una tradizione che è prima di tutto volontà di
comprensione: capire una deriva di quel sogno
americano che è oggi incubo di povertà per molti. Ripartire dalle origini è la vocazione costante
di Cooder, instancabile globe-trotter dalle vibrisse protese verso la ricerca. Suo il merito, per chi
l’avesse dimenticato, dell’operazione Buena Vista
Social Club, da cui Wenders trasse un indimenticabile documentario. In questo caso il Buddy del
titolo dell’album altri non è se non il gattone della copertina del disco, voce narrante di un viaggio
tra le miserie dell’America cantate attraverso il
linguaggio del folk tradizionale. Perché, come
spiega lo stesso Cooder, molti degli argomenti
che oggi ci turbano (povertà, violenza, discriminazione) erano già all’epoca tema centrale della
canzone popolare. Basti pensare ai testi dei primi bluesmen, spesso dedicati a donne irraggiungibili,
tiranne e fonti di sofferenza, in realtà metafora
dell’opprimente ceto padronale di allora. Di sicuro il chitarrista americano mette alla prova
l’ascoltatore, con una sorta di integralismo folk
che può a tratti risultare ostico. Ma se si guarda
a quest’opera anche solo per il valore educativo
che possiede, quale quadro di un’epoca passata
che è spunto di riflessione sui tempi moderni,
non si può non apprezzare il trasporto e la sincerità con cui è stata realizzata. Senza dimenticare
che un’operazione di ricostruzione musicale tanto squisitamente filologica si avvale della
collaborazione di personaggi del calibro di Pete
Seeger o Paddy Moloney. Anche la storia che Cooder
può vantare di avere alle spalle, una vita filtrata
attraverso l’amata sei corde, dona un’aura di ulteriore rispettabilità a un lavoro che somiglia a
certe splendide foto invecchiate, in cui la desaturazione dei colori accentua le emozioni dell’attimo
anziché affirevolirle.
Franco Battiato - Il vuoto
Continua il viaggio del maestro catanese sempre
in bilico tra classicità e sperimentazione. Nella
sua ormai quasi quarantennale carriera gli va riconosciuto il merito di non essersi mai adagiato
Ry Cooder - My name is Buddy
Mettere in risalto la continuità con la sorgente
più pura della folk music. Con quest’intento il chitarrista americano Ry Cooder si imbarca nel secondo
capitolo di una trilogia apertasi con Chavez Ravine
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Associazione Sportiva e Culturale
Fonte Laurentina
Intervista al Sig. Gianni Aguzzetti
Sig. Aguzzetti, quando nasce l'Associazione?
"Nel maggio del 2006, quindi ha un anno di vita e da allora sta muovendo bene i suoi passi,
devo dire. Si tratta di una struttura completa, in
quanto può fornire vari servizi a chi si iscrive".
Per quanto riguarda la scuola calcio, come siete organizzati?
"Noi abbiamo i campi da gioco allo Sport City La
Selcetta, a Trigoria e da noi sono ora attivi i "primi calci", i "pulcini" e i "giovanissimi"; i bambini,
grazie a questo sistema di vari livelli, crescono
64 eur:torrino:news
di categoria progressivamente, diventando
sempre più bravi e competitivi. È una scuola di vita, oltre che di sport, che li aiuta
anche a confrontarsi con gli altri e a sperimentare i primi rudimenti del gioco di squadra, che
nella quotidianità è un elemento fondamentale".
Pensate di incrementare le leve calcistiche?
"Assolutamente si, infatti dall'anno prossimo arriveremo fino alla prima squadra. È un traguardo
che ci siamo posti sin dall'inizio e che non può
mancare a chi si propone di fare uno sport buono, etico, ma che voglia anche divertirsi a
competere nelle varie categorie".
Andiamo nello specifico per chi si iscrive: cosa fornisce l'Associazione?
"Naturalmente un kit completo: borsa, due divise da allenamento, una tuta da allenamento, una
tuta di rappresentanza, un kway, un cappello e
un giubbotto. Insomma, tutto ciò che serve per
vestire un perfetto atleta".
State preparando la scuola calcio estiva; ce ne
può parlare?
"Sempre allo Sport City verranno organizzati due
tipi di campus estivi: quello calcistico, con preparazione e relativa selezione dei ragazzi, più
uno ordinario, che prevede la vera e propria vacanza come in un campo estivo. Ci stiamo attrezzando
e contiamo di essere ben
preparati per l'inizio della stagione. Da maggio, infine, partiranno le selezioni per
le categorie dell'anno prossimo".
C'è un'ultima cosa da dire, vero?
"Si, infatti sono attivi i corsi presso la palestra
della scuola elementare di Fonte Laurentina. Pilates,
GAG, Total Body, MiniBasket, Volley e tante altre
attività che sono basilari, ripeto, per la crescita
dei ragazzi".
eur:torrino:news 65
Idee, Soluzioni e Servizi per il Verde
Intervista a Marco Rossi,
titolare di Agriverde Srl
Sig. Rossi, cos'è Agriverde?
"Agriverde è un'azienda nata nel 1988, la sede si
trova in Via della Cecchignola, 221 nella zona di
Roma Sud.
Da mio padre, agricoltore, ho acquisito sin dall'infanzia passione per la natura ed il mondo vegetale,
che ho approfondito successivamente con lo studio
e la ricerca sviluppando nel tempo la mia esperienza. A lui devo tutto per avermi trasmesso questa
grande passione.
Ciò è stato il volano e l'incentivo per dare il via a
questa azienda specializzata e dedicata alla cura del
verde con particolare attenzione alla progettazione
paesaggistica.
La realizzazione, manutenzione e recupero di spazi verdi nel rispetto dell'ambiente è diventata
la nostra filosofia.
Punto di forza è il suo staff, affiatato
ed organizzato, in grado di sviluppare con cura e professionalità ogni
fase del percorso che conduce alla
realizzazione di un paesaggio.
Lo studio tecnico è composto da
un'equipe di tecnici specializzati,
costituita da agronomi, architetti
paesaggisti, botanici e giardinieri.
Questi esperti del settore si dedicano con
passione e professionalità alla realizzazione dei sogni del cliente trasferendo loro il nostro
entusiasmo e le emozioni del vivere nel verde.
Il percorso progettuale parte da un'interpretazione creativa che attraverso le soluzioni spaziali e
le essenze vegetali selezionate e proposte si trasformano in un giardino.
Questa è la sostanziale differenza che ci contraddistingue da un vivaista o giardiniere.
La qualità certificata dei nostri lavori
viene offerta con professionalità e
competenza ai nostri clienti e la loro piena soddisfazione è per noi
motivo di grande orgoglio.
Colgo, anzi, l'occasione per ringraziarli, poiché a loro dobbiamo la nostra
crescita ed il nostro successo che con
la loro approvazione ci danno continua
conferma del nostro impegno.
Stiamo proseguendo su questa strada, investendo sempre più nei temi che rispettano la
natura; questo ci induce a mettere a disposizione
la nostra esperienza, sensibilizzando le persone sul
rispetto e la difesa dell'ambiente. Proprio per questo abbiamo già dato il via a corsi professionali
di formazione per il personale che vuole lavorare in quest'ambito e per coloro che
hanno la nostra stessa passione.
I nostri campi di intervento spaziano dal verde residenziale a quello
pubblico come il verde orizzontale
e verticale delle Metropolitane di
Roma, le Ambasciate e, fiore all'occhiello il palazzo più bello di Roma
"Palazzo Farnese".
Ascoltando le sue parole traspare che
dietro al lavoro che svolgete c'è una filosofia ben precisa. È così?
"La filosofia è molto semplice: riprodurre la natura
a seconda del luogo dove operiamo, con piante autoctone e per lo più mediterranee, generose e
resistenti. Esse ci danno delle emozioni, con i loro
colori e profumi.
A volte, certo ci sono degli spazi limitati, che ci
permettono comunque di esprimere la nostra creatività; spazi che si innestano in zone produttive
dove il verde ornamentale deve avere caratteristiche di bassa manutenzione e costi contenuti. Occorre
al di là di tutto ricordare che l'idea di fondo è che
ci deve essere armonia nell'ambiente che si va a
creare poiché è lì che l'individuo trova il suo equilibrio e la sua giusta dimensione; cerchiamo, comunque,
di emozionare sempre i nostri clienti: è la cosa che
più anima la passione per il nostro lavoro".
Mi ha molto incuriosito l'accenno a Palazzo Farnese.
Cosa avete voluto rappresentare nella creazione
del suo spazio
verde?
"Il verde di
questo giardino storico, uno dei più prestigiosi di Roma, ci ha portato
ad una interessante collaborazione con l'Ambasciata
di Francia per la quale, attraverso un'attenta ricerca storica siamo riusciti a recuperare e ricreare colori
e forme di un tempo. Questo approccio è stato eseguito anche all'Eur; in occasione della ristrutturazione
del Palazzo d'Arte Antica. Il Roof Garden interno e
le cascate d'acqua esterne sono state decorate da
un verde selezionato appositamente per il contesto storico del luogo.
Agriverde è un'azienda in continua crescita, dinamicamente tesa alla creazione di scenari unici
che sappiano stupire, emozionare ed affascinare. Paesaggi esclusivi in cui luci, acqua, colori e
profumi sappiano ricondurre in maniera evocativa alla Natura, ristabilendo un dialogo nuovo
tra l'uomo e il suo spazio verde".
Agriverde Srl Via della Cecchignola, 221 - 00143 Roma
Tel. 06.5020888 - 06.50511600 Fax 06.5004733
[email protected]
www.agriverdegiardini.it
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La Regione informa
[ a cura di • Marta Cecchini ]
Nella regione le aziende del settore sono cresciute del 7 per cento
Vola l'hi-tech. Nel Lazio è boom di imprese
Valori: l'innovazione è la chiave per vincere sui mercati esteri
Francesco De Angelis e Giancarlo Elia Valori
È boom per le imprese laziali attive nell'high tech.
Nel terzo trimestre 2006, infatti, rispetto al terzo
trimestre del 2005, il Lazio è, fra le regioni italiane, quella che presenta il tasso di crescita più
elevato di tutto il comparto (+7,1% contro una media del Paese del 3,1%), con punte nel settore delle
telecomunicazioni e dell'audiovisivo, dove il numero delle imprese aumenta rispettivamente del
20,3% e del 12,1%. E' quanto emerge da uno studio del Censis per Labitalia su dati Movimprese.
In decisa ripresa appaiono anche i settori più pe-
nalizzati nel quinquennio precedente, come il biochimico, che registra nel Lazio una crescita dell'8,5%
(addirittura del 25% nella sola provincia di Roma),
in controtendenza con un andamento nazionale
che mostra un calo, anche nel 2006, di questa nicchia di produzione (-1,4%). Al contempo, il
manifatturiero high tech registra un saldo del +5,5%
del numero delle imprese (la crescita nazionale e'
dello 0,8%).
Buone anche le performance dell'editoria (+6,9%)
e dell'informatica (+3,6%).
"I dati del Censis -ha commentato il presidente
Marrazzo - indicano un vero e proprio boom delle imprese laziali high tech e in particolare nei
settori delle telecomunicazioni, dell'editoria ma
anche dell'informatica e dell'audiovisivo. Un Lazio
sempre più "Regione della Ricerca e dell'innovazione" con il 2 per cento del proprio Pil investito
in Ricerca e sviluppo, tutto a vantaggio dei suoi
11 atenei, dei suoi parchi tecnologici e degli oltre 40 istituti di ricerca presenti sul territorio che
possono così avere un effetto trainante sul sistema delle imprese".
Grande soddisfazione sui dati del Censis è stata
espressa anche dal presidente di Sviluppo Lazio,
Giancarlo Elia Valori, che commenta favorevolmente
il boom di imprese laziali nell'high tech e sottolinea che "l'industria tecnologica rappresenta la strada
vincente non solo in chiave di crescita del nostro
sistema produttivo, ma anche perchè può sviluppare nuovi prodotti e servizi, meglio e prima dei
concorrenti, interpretando a fondo le esigenze del
mercato per rispondervi con soluzioni sempre più
specializzate, capaci di garantire un reale vantaggio competitivo finalizzato a esplorare più facilmente
le piazze mondiali, sforzandosi di aprire nuove frontiere e ricercando soluzioni sempre più efficaci".
L'Assessore De Angelis: "Sosterremo con decisione il made in Lazio"
Export delle PMI: in arrivo la legge sull'internazionalizzazione
Dopo il via libera da parte della Commissione Attività produttive, per l'approvazione
definitiva della legge manca solo la ratifica da parte della Pisana
Intervista all'Assessore alla piccola e media impresa, commercio e artigianato della Regione
Lazio, Francesco De Angelis, firmatario della proposta di legge, approvata nei giorni scorsi dalla
X Commissione consiliare, legge che disciplina il
sostegno dell'internazionalizzazione delle picco-
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le e medie imprese della regione.
Assessore, cosa prevede questa proposta di
legge?
L'obiettivo prioritario del testo di legge è stimolare l'aggregazione tra le imprese per creare veri
e propri "network" imprenditoriali votati alla cooperazione internazionale. Siamo infatti persuasi
del fatto che le piccole e medie imprese, da sole, hanno difficoltà a competere sui mercati.
Attraverso l'aggregazione, anche temporanea,
possono invece migliorare la proiezione internazionale. La legge prevede due forme di intervento:
una indiretta, volta alla promozione all'estero del
"sistema Lazio" attraverso la predisposizione di
un programma di interventi; l'altra, diretta, con
contributi alle imprese in forma aggregata, alle
associazioni e ai consorzi.
In questa direzione vanno i progetti all'estero
avviati dalla Regione. Progetti che hanno certamente contribuito a far crescere la dimensione
internazionale del tessuto imprenditoriale. E
del resto i recenti dati sull'aumento dell'export
del Lazio confermano che la nostra imprenditoria sta dimostrando di saper competere sui
mercati.
Quali altri strumenti ha messo a punto la
Regione per sostenere l'impresa sui mercati?
Innanzitutto abbiamo razionalizzato le strutture deputate all'internazionalizzazione, riconducendo
il tutto a Sviluppo Lazio, che rappresenta quindi l'interlocutore per lo sviluppo delle imprese
laziali sui mercati esteri. Nel corso del 2006 abbiamo tagliato i costi e ottimizzato gli strumenti
per l'internazionalizzazione delle imprese: tramite il Docup ed appositi progetti di cooperazione
d'intesa con il Ministero e l'ICE, abbiamo rea-
lizzato complessivamente 25 iniziative, coinvolgendo nei progetti 1380 imprenditori laziali e
487 imprese straniere. Per il 2007, insieme a
Sviluppo Lazio, abbiamo già messo a punto il programma delle attività, che stabilisce quali settori
produttivi internazionalizzare ed i Paesi obiettivo con cui operare. Nei prossimi giorni sarà on-line
su internet un portale che metterà a disposizione delle PMI laziali tutte le informazioni per
internazionalizzarsi a 360 gradi. Non interventitampone, dunque, ma un piano strategico mirato,
per rafforzare l'aggregazione e la competitività
del tessuto produttivo laziale.
La legge è ora all'esame del Consiglio regio-
nale del Lazio. Prevede tempi lunghi per l'approvazione definitiva?
No, assolutamente. Entro poche settimane, le imprese del Lazio potranno contare su una legge
innovativa, che crea un quadro normativo certo,
per supportare il made in Lazio e le nostre imprese all'estero.
Conti pubblici: prospettive stabili per il rating del lazio
L'agenzia Standard & Poor's premia la trasparenza sui conti della Pisana
L'agenzia Standard & Poor's conferma il rating della Regione Lazio a 'BBB', con "prospettive stabili".
Lo ha reso noto la stessa Standard & Poor's, che ha
rimosso il rating della Regione Lazio dalla sorveglianza con implicazioni negative (CreditWatch
negative), iniziata in data 10 Novembre 2006, confermandolo al livello 'BBB'.
"Il rating della Regione Lazio - fa sapere S&P - riflette l'intervento straordinario dello Stato, l'impegno
della giunta regionale a promuovere maggiore trasparenza ed efficienza dei processi di programmazione
e controllo, e, la prospettiva di un ritorno all'equilibrio del settore sanitario nel 2010 come da
piano di risanamento. A questo si aggiunge l'importanza economica della Regione nell'economia
nazionale".
Tuttavia "sul merito di credito gravano le deficienze
gestionali e documentali del settore sanitario laziale, la riduzione della flessibilità tributaria residua
della regione, e, l'incremento improvviso del debito finanziario consolidato a seguito del ricorso a
costose cartolarizzazioni di debiti commerciali sanitari con delegazione di debito alla Regione".
Per quanto riguarda l'indicazione sulle ''prospettive stabili'', esse "riflettono l'intervento straordinario
dello Stato e l'assicurazione di un monitoraggio
continuo degli stati d'avanzamento del piano sanitario". Riflettono inoltre "l'impegno della dirigenza
regionale - sottolinea S&P - a portare a termine l'estinzione anticipata del debito sanitario transatto,
la verifica e la liquidazione del debito sanitario non
transatto, e, l'implementazione del piano di risanamento sanitario".
Standard & Poor's calcola che "il debito sanitario
complessivo della regione è stimato a circa 9,4 miliardi di euro, e si compone di cartolarizzazioni
(ovvero debito sanitario già rinegoziato con delegazione di debito alla Regione) e da debiti sanitari
delle aziende stimati a 3,7 miliardi di euro, la cui
quantificazione è sospesa alla verifica in atto che
si concluderà entro giugno 2007".
In ogni caso - sostiene Standard & Poor's - "a di-
spetto delle difficoltà finanziarie, la crescita economica della regione si mantiene solida. Nel 2005,
la performance economica
si e' attestata in linea con quella italiana, al 1,2
%, e, le prospettive per il 2006 indicano un consolidamento della crescita".
Per Luigi Nieri, assessore al bilancio della Regione,
la rimozione del rating regionale dalla sorveglianza
è un segnale che "il nostro lavoro comincia a dare i primi frutti. Dopo anni di buio finalmente
stiamo invertendo la rotta. La giunta Marrazzo
ha avuto il merito di fare chiarezza sui conti della nostra regione e di aver offerto solide garanzie
per il rientro dall'enorme debito sanitario ereditato, come predisposto dal piano di risanamento.
Un lavoro di grande qualità che S&P ha saputo
riconoscere e apprezzare. Oggi - conclude Nieri la Regione Lazio si presenta agli occhi dei mercati finanziari come un'amministrazione seria e
credibile capace di creare le condizioni per una
stabile crescita economica".
La Regione: presto il regolamento di attuazione della nuova legge
Bar e ristoranti, stop alle licenze nel centro di Roma
Decisione della Giunta in attesa dei nuovi criteri di programmazione
Stop alle licenze per l'apertura di nuovi ristoranti e bar nel centro di Roma e nelle zone di Parioli,
San Lorenzo, Prati e Vaticano, fino a quando non
verranno individuati nuovi criteri per le autorizzazioni da parte della Regione e del Campidoglio.
Questo è il senso di un documento approvato dalla giunta comunale, su proposta dall'assessore al
Commercio Gaetano Rizzo, per limitare l'apertura di nuovi esercizi nei municipi I, II, III e XVII,
in attesa del varo di un apposito regolamento.
Il provvedimento giunge dopo che la sentenza n.
906 del dicembre 2006 del Tar del Lazio ha dato
ragione ad un esercente che intendeva avviare
un'attività di ristorazione in centro.
"A seguito della sentenza del Tar - spiega l'assessore Rizzo - l'amministrazione comunale ha
ritenuto opportuno, in sede di autotutela, procedere all'annullamento parziale dell'ordinanza
n. 8 del 17 maggio 2004 nelle parti in cui stabilisce parametri per il rilascio delle licenze per
l'apertura di nuovi ristoranti e bar in centro".
Ne consegue che il rilascio di nuove autorizzazioni avverrà solo dopo che la Regione Lazio,
come prevede la legge regionale sui pubblici esercizi (la 21 del 2006, approvata su proposta
70 eur:torrino:news
Francesco De Angelis e Piero Marrazzo
dell'Assessore regionale al commercio Francesco
De Angelis), definirà i nuovi criteri ed approverà il regolamento attuativo della legge.
Fino a quel momento, quindi, a Roma, nelle aree
a maggiore concentrazione di pubblici esercizi,
non ci saranno nuove aperture di attività di ristorazione.
Momento che arriverà presto, come assicura
l'Assessore Regionale De Angelis: "stiamo lavorando per predisporre il regolamento di attuazione
della legge sui pubblici esercizi, la prima legge
regionale che regolamenta e semplifica la materia. Presto stabiliremo i nuovi criteri. Ma sin d'ora
va chiarito che la legge stessa stabilisce che Roma,
in virtù della sua rilevanza produttiva e turisticomonumentale che la rende realtà a sé rispetto al
resto della regione, potrà derogare agli indirizzi regionali nella determinazione dei criteri e degli indici
per il rilascio di nuove autorizzazioni".
In pratica la Regione ha affidato al Campidoglio
poteri speciali per meglio governare un settore
di grande rilevanza che per anni è cresciuto senza regole certe.
Ed in proposito il Sindaco Walter Veltroni si è detto soddisfatto per il temporaneo "embargo" delle
licenze per l'apertura di nuovi bar e ristoranti in
centro deciso dalla sua Giunta. "Ciò, ha spiegato il Primo Cittadino, in vista della definizione
di nuovi criteri, non solo numerici, per le assegnazioni, garantirà una distribuzione omogenea
degli esercizi pubblici sul nostro territorio, per
soddisfare nel migliore dei modi le esigenze dei
cittadini e delle imprese che operano nel settore, e per raggiungere uno sviluppo giusto ed
equilibrato di tutto il settore che riguarda gli
esercizi pubblici romani".