In via Turati e alla Rusca i dissidenti dell`Aurelia bis

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In via Turati e alla Rusca i dissidenti dell`Aurelia bis
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LA STAMPA
MARTEDÌ 16 FEBBRAIO 2016
Savona .43
.
SAVONA. MALGRADO LE TANTE PROMESSE FATTE ALL’AMMINISTRAZIONE, MANCANO I PROGETTI ESECUTIVI
VIA AL PROCESSO AL LUOGOTENENTE CHIARLONE
In via Turati e alla Rusca
i dissidenti dell’Aurelia bis
Abuso d’ufficio, calunnia
e falso: carabiniere
respinge le accuse
Il cantiere dell’Anas provoca forti ripercussioni anche sul Comune
«Lo avrei fatto per chiunque».
Il luogotenente dei carabinieri Marco Chiarlone, fino al dicembre del 2014 in servizio a
Cairo al comando del Norm, lo
ha ripetuto anche fuori dall’aula, al termine dell’udienza
del processo che lo vede imputato con le accuse di abuso
d’ufficio, calunnia e falso in atto pubblico. In estrema sintesi, la Procura, contesta al militare di aver cercato di coprire
la responsabilità del «cognato» (il convivente della sorella
della sua compagna) che era
rimasto coinvolto in un tamponamento il 26 luglio del
2013. In particolare Chiarlone
avrebbe indagato in prima
persona sull’episodio per fare
in modo che la ricostruzione
dell’incidente facesse ricadere le colpe sull’autista del furgoncino (si ipotizzava che
avesse fatto dei sorpassi azzardati e poi si fosse fatto tam-
CRISTINA BENENATI
SAVONA
Le polemiche si alzano come
la polvere nei cantieri dell’Aurelia bis, sollevate dai cittadini che tornano a chiedere rassicurazioni su quali opere saranno realizzate per ridurre i
rumori e i disagi quando la
nuova strada sarà finita.
La promessa della massima attenzione nei due punti
più «delicati», ovvero via Turati (nel quartiere Miramare) e via Schiantapetto (alla
Rusca), è stata strappata a
dicembre dal vicesindaco Di
Tullio e dall’assessore Lirosi,
che erano volati a Roma e
tornati con rassicurazioni,
soprattutto sulla realizzazione di una galleria in cemento
alla Rusca.
Promesse a parole che però non sono mai state tradotte in un documento ufficiale,
tanto che Lirosi venerdì ha
inviato una lettera al ministero alle Infrastrutture per
chiedere un aggiornamento.
Risposte scritte da girare ai
Comitati che tornano a scalpitare. Se i residenti della
Rusca sembrano più ottimisti sulla realizzazione della
galleria in cemento armato di
200 metri e di un parcheggio,
serpeggia decisamente più
scontento fra i cittadini che
abitano a Miramare. In una
fase di stallo il «caso» del palazzo a picco sul cantiere, che
stando alle ultime informazioni dovrebbe essere sotto
controllo ma pur sempre in
una situazione critica.
L’edificio, come noto, nell’estate del 2014 si era spostato di un centimetro e mezzo,
fino ad arrivare ad un filo (8
millimetri) dalla classe di rischio 4, che impone una verifica statica urgente da parte
dei residenti e il rischio
sgombero. Gli esiti delle nuove verifiche statiche chieste
dai condomini non sono state
ancora diffuse.
Il Comune aveva chiesto all’impresa Letimbro Scarl di
prevedere lo sgombero temporaneo del palazzo nel momento di massimo disagio,
ipotesi negata dalla ditta incaricata da Anas di scavare la
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SAVONA.I SINDACATI CHIEDONO PIU’ TUTELE
Cantieri
Sopra la
voragine
del cantiere
di via Turati
e a sinistra
il pilone
centrale di
sostegno
realizzato
in fondo
a via Schiantapetto
alla Rusca
nuova bretella. La Letimbro
aveva infatti dichiarato di poter
intervenire senza evacuare lo
stabile, misura ritenuta evitabile ai fini del lavoro. Quello che
invece appare evidente è il livello dello scavo, che ha formato
una gola dove fra qualche mese
dovrebbe spuntare la talpa.
Le incognite sono anche per
lo svincolo alla Margonara, zona nell’occhio del ciclone per la
recente riabilitazione del progetto del porticciolo turistico. I
fondi per la predisposizione alla galleria ci sono, ma non quelli
(12 milioni) per realizzare
l’uscita. Oltre alle opere, le perplessità dei residenti sono anche per i tempi e il ritardo dell’intero progetto, dovuto anche
ai quattro stop allo scavo della
trivella ad Albisola, fermata
dalla vertenza fra Anas e la ditta che ha ottenuto l’appalto. Il
ritardo ormai è di due anni:
l’Aurelia bis in principio avrebbe dovuto vedere la luce il 23
maggio 2016 (singolare, l’indicazione della data precisa)ma
ormai si parla di fine 2018. Dei
cinque chilometri di tracciato
ad essere ne sono stati realizzati meno del 30 per cento. La Letimbro aveva anche ottenuto
dalla giunta di Albisola Superiore la deroga a superare i limiti di inquinamento acustico
nel cantiere di Poggio Azzurro
e Grana fino al 2018, anno indicato come fine lavori.
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Enel, stipendi in ritardo
e presidio di protesta
dei lavoratori di Iren
Lavoratori di Enel e Iren sul
piede di guerra, a Savona.
I nervi sono tesi fra i sindacati e l’impresa Icot Tec, che
lavora per conto di Enel nelle
sedi di Vado e Villanova d’Albenga con 40 dipendenti che
non ricevono lo stipendio da
due mesi. Le Rsu di Filca Cisl
e Fim Cisl hanno intimato alla Icot (e alla Cobra, ditta
spagnola con cui collabora)
di pagare gli stipendi arretrati entro 5 giorni. Il termine è
però coinciso con l’incontro
alla prefettura di forlì in cui
Unicredit ha sbloccato 2,5
milioni che hanno dato ossigeno all’azienda. «Questo
non risolve però la situazione, che sarà tratta al Mise».
hanno detto le rappresentanze sindacali. A protestare ieri
anche i lavoratori di Iren , che
hanno protestato davnti alla
sede dell’azienda. Le preoc-
ALBISOLA S. IL PREZZO BASE FISSATO A POCO PIÙ DI 700 MILA EURO
Vanno all’asta sei appartamenti da ultimare
nel complesso residenziale degli Erchi
dopo il fallimento della Vecchia Filanda
Sei appartamenti, alcuni con
giardino e box nel Borgo degli
Erchi di Albisola Superiore,
per la terza volta tornano all’asta, a prezzi «popolari». Il
valore complessivo degli immobili ammonta a circa 732
mila euro. Ma con le offerte
minime, la cifra globale scenderebbe a 540 mila euro. La
vendita è stata perfino disposta a un prezzo inferiore di un
quarto rispetto a quello precedent, suddiviso in sei lotti
distinti e depositati in cancelleria lo scorso 26 gennaio.
I primi due tentativi di
vendita, infatti, sono andati
deserti. Il prossimo è fissato
ponare volontariamente). Una
ricostruzione che l’imputato ha
contestato con decisione: «Non
ho forzato l’esecuzione di niente e non credo assolutamente
che ci sia stato dolo da parte
mia nel fare qualcosa. Sulla base del racconto di mio ‘cognato’,
astrattamente, ho ipotizzato
che il comportamento del ‘tamponato’ potesse essere configurato come violenza privata. Per
questo ho chiamato il brigadiere che stava rilevando l’incidente per chiedere un parere, ma
quando gli ho chiesto se da
quello che vedeva c’erano gli
elementi per configurare quel
reato, lui mi ha riso in faccia.
Ero mortificato da quel comportamento». Chiarlone aveva
poi raccolto la querela del «parente» per violenza privata: «E’
quello che avrei fatto per qualunque cittadino”. Prossima
[O.STE.]
udienza il 23 marzo.
il 12 aprile, alle 14,45 alla Sezione esecuzioni del palazzo di
giustizia di Savona. Custode e
professionista delegato è il ragioniere Graziano Taramasso
di Albenga. Il creditore è la
Banca Popolare di Novara. Gli
abitanti, soprattutto la cinquantina di residenti del compendio Borgo degli Erchi, in località Grana, davanti al campo
da golf La Filanda, da un decennio vive situazioni inverosimili dovute al fallimento delle
tre aziende che hanno costruito l’elegante villaggio residenziale, la cui parte superiore è
rimasta un cantiere a cielo
aperto, con varie palazzine da
terminare. Nel gennaio 2013,
sull’operazione edilizia, il giudice del tribunale savonese decretò la dichiarazione di fallimento per soli 67 mila euro, ossia il credito di due avvocati
che avevano lavorato per l’imprenditore Carmelo Scaramuzzino&C. di quattro aziende, tutte Srl: holding Filanda,
Erchi, Federica e Green Corner. Furono nominati quattro
curatori fallimentari e nel giugno di quell’anno esaminato lo
stato passivo. L’istruttoria voluta dal giudice Rosario Ammendolia, portò alla luce una
situazione di indebitamento
tale da rendere impossibile un
All’asta sei appartamenti del borgo degli Erchi
risanamento delle imprese. Ritornando all’asta, il primo degli appartamenti elencati (tutti con altezza interna di 2.70
metri) a prezzo base vale 137
mila e 330 euro è di 70 metri
quadrati, piano terreno, annesso box di 5,78 mq. A seguire, a 89 mila e 190 euro, alloggio di 53,90 mq. (superficie lorda 46 mq. oltre giardino esterno di 52), piano terreno, annes-
La sede dell’Acquedotto
cupazioni dei dipendenti sono
per il nuovo assetto del gruppo
e per il rischio licenziamenti.
Le Rsu però non sono ancora riuscite a ottenere un Tavolo di confronto utile a rassicurare i lavoratori e fare chiarezza su ordini di servizio e organizzazione del lavoro. [C.BEN.]
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so box singolo di 8,15 mq. Quindi a 86 mila e 965 euro, un’abitazione di 60,53 mq. superficie
lorda 62 mq. compresa cantina, giardino esterno di 50 mq.,
piano terra, privo di box. In
vendita anche alloggi da ultimare. Uno da 83,70 mq è posto
a prezzo base a 121 mila euro, si
trova al secondo piano, scala
esterna-interna, con box singolo di 8.10 mq. Quindi per 173
mila e 130 euro, ecco un appartamento di 125,17 mq., primo
piano, scala esterna, con box
auto singolo di 16.35 mq. Il fabbricato in corso di costruzione,
è composto di due distinte unità abitative, poste al piano terreno con due locali cantina seminterrati. Previsto il frazionamento finale. A base 125 mila euro, correlati nello stesso
lotto, due alloggi allo stato di
scheletro strutturale di 89,75
mq. e 90 mq., pianterreno, due
box singoli, uno da 18 e l’altro
da 17 mq.
[M. PI.]
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