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Nicotr a Gioielli Luxury
146
Anno 4 - n° 9 - € 1,00
ATTUALITA’
A
KI S
K ULTURA
INFORMAZIONE
5 Aprile 2008
SPORT & TURISMO
Marino Giuseppe
C.so Italia, 96 - ACIREALE
IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI
Il Comitato Organizzatore dei Mondiali di Scherma Juniors e Cadetti ha presentato, con una Conferenza
Stampa Istituzionale, il lancio dei campionati, in programma nella città jonica dal 5 al 14 aprile. Nel corso della
conferenza saranno anche presentate le medaglie con il logo dei Mondiali con cui verranno premiati i giovani
vincitori delle categorie Juniors e Cadetti. All’incontro con la stampa hanno preso parte per conto della
Regione Siciliana - sponsor principale dell’evento sportivo internazionale - l’on. Dore Misuraca, assessore
regionale allo Sport e Turismo, Giorgio Scarso, presidente della FIS (Federazione italiana scherma), Nino
Garozzo, sindaco di Acireale e Sebastiano Manzoni, presidente del Comitato Organizzatore. A illustrare i contenuti della manifestazione che vanta nel ruolo di testimonial la pluricampionessa olimpionica di fioretto
Valentina Vezzali; ci sono stati anche i rappresentanti delle multinazionali che hanno deciso di sostenere economicamente i Mondiali di Acireale contribuendo a elevare lo standard tecnologico della manifestazione. In
videoconferenza da Milano ha partecipato Enrica Fortunati, direttore comunicazione di Intel Corporation Italia,
leader mondiale nell'innovazione del silicio e sponsor del Campionato insieme a Sony-Vaio. Sono seguito
anche gli interventi di Saverio Continella, vice direttore generale del Credito Siciliano, Sergio Spadoni, agente
generale per la Sicilia di Ina Assitalia, Michele Faro, responsabile produzione e sviluppo Piante Faro, e Lino
Chiechio, fondatore di Videobank, la società etnea specializzata nei servizi di comunicazione via satellite e wifi che dei Mondiali di Acireale è partner tecnologico. Alla conferenza stampa hanno anche partecipato i rappresentanti territoriali di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del fuoco e della Polizia Municipale coinvolti a vario titolo per garantire l’ordine e la sicurezza nel corso dei Campionati che porteranno ad Acireale circa
1500 ospiti provenienti da 73 Paesi di tutto il mondo.
di Antonio Pagano
"IL POLITICO PENSA ALLE PROSSIME ELEZIONI,
LO STATISTA PENSA ALLA PROSSIMA GENERAZIONE”
Alcide De Gasperi
DOLCERIE GUCCIARDELLO
2
Sabato 5 Aprile 2008
Ufficio Marketing e Pubblicità Akis - Franco Pulvirenti - tel. 328 8115194 - Grafica: MP - 347 1433135 - Foto: Nuccia Leotta
AKIS
Corso Savoia 111/c - 95024 Acireale - Tel. 095 7649095 - Tel./Fax 095 7647733 - [email protected]
Ecco come “valorizziamo” le arance siciliane”!
IL BOSCO DI ACI: FINALMENTE!!!
Le abbiamo importate dalla Cina, terra-madre di gran parte dell’ortofrutta coltivata oggi in Europa, ed a portarcele
a nella nostra isola sono stati gli anche arabi: le arance siciliane stanno attraversando negli ultimi decenni la crisi
più pesante della loro storia. L’arancia è pervenuta nella terra del sole da due diverse vie di accesso. Infatti il doppio accesso “geografico” è testimoniato da due dizioni ben diverse con cui viene chiamato questo frutto. Il termine
“arancia” deriva, infatti, dal sanscrito “naranjia”, ovvero “preferito dall’elefante”, anche se in Oriente si riferisce alla
sola arancia amara. Altrettanto diffuso nell’area mediterranea è il termine “portogallo” dato che furono i marinai portoghesi nel Quattordicesimo secolo a far approdare il citrus sinensis (così si chiama in termini scientifico l’arancio)
in Sardegna e sulla costa ligure. L’identificazione tra il frutto ed i portoghesi giustifica il termine piemontese “portugal” che indica l’arancia e ancora in greco “portocâli”, in arabo “burtuqâl” (da cui il termine ragusano “purtuali”). Ma, etimologia a parte, si deve
purtroppo ammettere che i primi a non saperla
valorizzare sono gli stessi siciliani. Mandate al
macero a tonnellate per anni, e solo in piccola
parte utilizzate solo grazie alla spremute, le arance faticano a entrare nei menù, complice l´ingiusta
accusa di scarsa digeribilità. In realtà, prima di
arrenderci ed escluderle dalla tavola, bisognerebbe provare a comprare quelle non trattate con gli
anti-muffa, sostanze chimiche che permettono alla
frutta di stazionare nel cassettone del frigo per settimane senza perdere il loro turgore originario. Ci
illudiamo che il difenile e le sostanze chimiche affini restino sulla superficie della buccia, mentre stomaco e fegato ci dimostrano che così non è; senza
contare la drastica riduzione delle vitamine che si
ha nel frutto conservato per settimane. Citrina, rutina, esperidina, acido ascorbico sono solo un
esempio delle benefiche sostanze che entrano a
far parte del succo di arancia e che purtroppo,
soprattutto la vitamina C, diminuiscono dopo la lunga conservazione. Oltre a scartare quelle “a lunga durata”, si
dovrebbero privilegiare quelle pesanti, con la buccia ben tesa e aderente alla polpa, meglio se con la foglia ancora attaccata. In quanto alle spremute, l´arancia è comunque un frutto a elevata acidità, da tamponare con il limone
(reazione alcalina, a dispetto della credenza): mezzo limone per ogni arancia basta a realizzare una bevanda bilanciata. Infatti il succo di limone è un ottimo alcalinizzante … altro che acidità! Non conosciamo bene le nostre arance, non li sappiamo introdurre in modo ottimale nel nostro stile alimentare, non li sappiamo valorizzare. L’arancia
rossa di Sicilia possiede uno tra i più potenti antiossidanti naturali il cianidin-3-glucoside; l’I.R.M.A. ha dimostrato
con 4 ricerche pubblicate su autorevoli riviste internazionali l’importanza dell’estratto atomizzato di arancia rossa
che costituisce un’ottima difesa contro lo stress ossidativo responsabile dell’invecchiamento dei tessuti. Tutto il
mondo ce la invidia ma noi la sappiamo valorizzare così come mostra la foto con in primo piano cumuli di arance
macerate e sullo sfondo la città di Scordia… e poi ci lamentiamo che l’economia siciliana va male!
Giovanni Tringali, direttore dell’I.R.M.A. di Acireale
Grande soddisfazione viene espressa dal Vice Presidente Vicario del Cons. Pro.le di
Catania dr. Pippo Cutuli che vede concretizzarsi, finalmente, il lavoro portato avanti da
lungo tempo. Infatti l’Ufficio UREGA di Catania ha finalmente provveduto all’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione del Parco Suburbano Bosco di Aci. “Esprimo profonda
gratitudine e ringrazio vivamente tutti coloro che dal Presidente Musumeci al Presidente
Lombardo agli ex Consiglieri Prov.li D’Ambra e Scuderi nonché tutti gli Uffici interessati per
l’impegno profuso negli anni che ha consentito finalmente di addivenire al risultato conseguito. Mi auguro che prestissimo possano iniziare i lavori per consentire, nel periodo stabilito di ventiquattro mesi, la fruizione dei settanta ettari del grande parco sub urbano. Un
veicolo di promozione turistica per il nostro territorio ma anche valida occasione di risanamento ambientale della vasta area a verde”.
SiciliAntica e l’ass.
alla
Cultura
di
Acireale
hanno
curato una serata
dedicata al poeta
del 500 Antonello
Veneziano,
del
quale esiste soltanto una pubblicazione di Leonardo
Sciascia edita da
Einaudi. Gli alunni
del Liceo Scientifico
del San Michele,
con l’indicazione e
la regia della prof.
Pinella
Musmeci
hanno partecipato
all’incontro che ha
registrato anche la
relazione della prof.
Angelita Messina.
Con la stessa passione che abbiamo sempre nutrito per la nostra Sicilia, per questa ancora in grado,
dopo secoli e secoli di storie e di leggende, di affascinare con i profili austeri dei suoi paesaggi, con le
sembianze nobili dei suoi orizzonti. Autentica conquistatrice di popoli e di culture, culla di civiltà millenarie nel cuore del Mediterraneo, museo vivente di
suggestive bellezze, che ogni giorno visitiamo con
passione rinnovata.
Con lo stesso entusiasmo… per la politica intesa
come atto d’amore per la nostra terra e per il nostro
popolo…
Salvo Pogliese
La campagna elettorale di Nicola
D’Agostino si è aperta all’“Excelsior
Palace Hotel di Acireale con una affollatissima convention alla quale hanno
partecipato il senatore Pistorio, il senatore Grassi Bertazzi, l’on. Basile e il
dott. Pippo Cutuli. ph Nuccia Leotta
ph Nuccia Leotta
Si effettuano corsi di specializzazione per
“Decoupage” – Decorazione – Disegno - Pittura ad Olio e Acquarelli
MIC di Rosario Basile
Nicotra Gioielli Luxury
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AKIS
Sabato 5 Aprile 2008
La Libreria di Akis
Le chiese nel territorio delle Aci
Anche quest’anno il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), visto il grandissimo successo delle precedenti edizioni,
propone un fine settimana dedicato alla riscoperta dei beni culturali presenti in molte città Italiane. L’appuntamento
è fissato per oggi 5 e domenica 6 aprile, con la possibilità di effettuare le visite nei luoghi indicati sia la mattina che
il pomeriggio. Per quanto riguarda Acireale la delegazione Fai di Catania, in collaborazione con le associazioni
acesi Cento Campanili e SiciliAntica, darà la possibilità di visitare ben tre siti su tema religioso: Il Seminario
Vescovile , la Chiesa di San Martino e la Chiesa di San Francesco di Paola. Tutte le visite saranno guidate da
apprendisti Ciceroni, studenti dell’Istituti Comprensivi “Paolo Vasta” e “Spirito Santo” (le stesse scuole che l’anno
scorso avevano messo a disposizione i propri alunni i quali in modo impeccabile sono riusciti a svolgere il capillare servizio di guida nei vari luoghi in qui erano assegnati), per accompagnare i visitatori alla scoperta del prezioso
patrimonio artistico, culturale e monumentale che possediamo. L’iniziativa gode del Patrocinio del Comune di
Acireale, Assessorato alla Cultura.
Giuseppe Bella
Pasqua con concerto per la comunità parrocchiale di S. Tecla
Santa Tecla – La domenica di Pasqua per la comunità della frazione marinara ha riservato una lieta sorpresa. Si è
tenuto infatti nella chiesa parrocchiale al termine della Messa vespertina un applaudito concerto di musica sacra,
gradito dal numeroso pubblico intervenuto, offerto dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali, Ambientali e della
Pubblica Istruzione della Regione Siciliana. Si è esibita il soprano Lusine Ordukhanyan, di nazionalità armena,
accompagnata al pianoforte dalla connazionale pianista Zaruhi Topchyan, che ha proposto un repertorio di musica
sacra di vari autori, tra i quali W. A. Mozart, J. S. Bach, G. B. Pergolesi, G. Caccini, C. Gounod, P. Tchaikovsky e
M. Musorgsky. Il concerto prodotto dall’Associazione Musicale Brosmusic Italia di Giarre con la direzione artistica
del sig. Rosario Bella è stato di assoluto livello, grazie alla bravura artistica delle due interpreti. Infatti il soprano
Lusine Ordukhanyan, nata ad Yerevan, capitale dell’Armenia, è stata solista del Conservatorio di Stato Komitas e
del Teatro dell’Opera di Yerevan, dove tuttora presta la propria attività e finalista e vincitrice di parecchi concorsi
nazionali ed internazionali, tra i quali il 5° Concorso Avedik Isakakyan a Yerevan nel 1996 ed il Concorso Elena
Obraztsova a San Pietroburgo nel 2003. Inoltre è stata in tournèe in Francia, Grecia, Russia, Italia, Slovacchia,
Repubblica Ceca ed ha in repertorio, tra gli altri, i ruoli di Fiordiligi (“Così fan tutte” di Mozart), Norma (“Norma” di
Bellini), Tosca (“Tosca” di Puccini), Santuzza (“Cavalleria rusticana” di Mascagni), Amelia e Leonora (“Un ballo in
maschera” e “La forza del destino” di Verdi). La pianista Zaruhi Topchyan, anch’essa nata ad Yerevan, diplomata al
Conservatorio di Stato della sua città, è maestro accompagnatore (nelle varie tournèe all’estero) dei cantanti del
Teatro Nazionale dell’Opera e docente nella cattedra di pianoforte al Conservatorio di Yerevan.
Rodolfo Puglisi
L’Associazione Culturale “Aspettando Godot” per il cartellone della stagione teatrale del 2008 ha presentato, al
Teatro Turi Ferro, la Compagnia Teatrale Jonica di Riposto che ha proposto per l’occasione “Chiave per due”, una
esilarante commedia di J.Chapman & D.Freeman. Questa spassosissima commedia, con dentro una ricca provvista di equivoci e situazioni scambiste, si svolge tra la camera da letto ed il salotto dell'elegante appartamento di
Enrichetta,
divisa
equamente tra i suoi
due amanti.
Una
trama
avvincente,
ricca di situazioni
divertenti e colpi di
scena, con un continuo scambio di ruoli
che possono essere
seguiti dallo spettatore in contemporanea
nei due ambienti.
Questo perfetto meccanismo, che fa sì
che incredibilmente
l'uno non venga a
sapere nulla dell'altro,
inceppa quando i due
per un malaugurato
incidente si ritroveranno contemporaneamente sotto lo
stesso tetto. Uno
spettacolo divertentissimo che dà al pubblico un 'allegria priva di
inquietudini e ne rallegra lo spirito. Il che
non è poco in periodo
di regressione economica. I bravissimi protagonisti della commedia: Enza leopardi, Melo Ingegnosi, Sebastiano Lo
Faro, Katia Bufera, Veronica Scandurra, Rosetta Barbagallo, Michele Maccarrone. Ha partecipato la Escuela de
Baile “Movimento Latino” di Giuseppe e Maddalena Vento per la Regia di Francesca Le Mura Carbonaro. Salvo
Sipala era il Tecnico “Suono &Luci” mentre le Scene erano di Calcina con Salvo De Luca come assistente palcoscenico. Il prossimo spettacolo, una produzione “Quelli del 7°” di Acireale sarà “Fratelli d’Italia” di D.Platania, sarà
presentato al Turi Ferro sabato 19 aprile prossimo. ph Nuccia Leotta
Nel corso di un cordiale incontro svoltosi nell’incantevole “Parco Dafne” di Nino Castorina, Nello Catalano
ha presentato ai numerosissimi sostenitori ed amici, il
programma elettorale dell’On. Fausto Fagone, il quale
ha promesso, applauditissimo, il suo continuo impegno per la causa di tutti i siciliani.
ph Nuccia Leotta
Prof. Alfonso Sciacca, cosa si propone questo suo
ultimo libro? “Il mio libro si propone come una storia
dell’arte locale, la quale ha una sua unitarietà iconografica e religiosa, oltre che, com’è ovvio, artistica.
Sicché il racconto dell’arte vuole essere un racconto
dell’arte sacra nelle nostre chiese che rimanda a chiari contenuti religiosi ed antropologici. Per tali motivi il
mio libro non è una guida per i turisti. Sia ben chiaro: i
turisti potranno avvalersene e ne trarranno profitto. Ma
il testo non si limita a mere informazioni di dati e di
date, perché va oltre queste pur necessarie informazioni per approdare ad una definizione culturale della
produzione artistica in questi ultimi quattro secoli: dal
Seicento al Novecento. Mancava un’opera del genere,
e se ne sentiva il bisogno in questo nostro contesto
politico nel quale si avverte la necessità di presentare
una summa organica delle nostre peculiarità artistiche
perché vengano fruite dai flussi dei visitatori sempre
più attenti ed avidi di conoscere quali siano le coordinate culturali del territorio prescelto per confrontarsi
con esso come dinanzi allo specchio dell’alterità”.
Quali sono le matrici che si evidenziano nell’opera ?
“Nella stesura del mio libro ci sono molteplici matrici.
La prima (anche se non la più importante) è quella politica. E’ evidente, a chi leggerà il mio libro, il suo intento politico. E, d’altronde, chi mai potrà negare la dimensione “politica” della cultura? Chi potrà veramente
apprezzare un lavoro asettico e privo di un’adesione
forte e motivata alla materia trattata? Si nota nel mio
libro la mia lunga e sofferta militanza politica; il mio
appassionato rivolgermi, da politico, al territorio della
cultura, per ivi fondarvi le ragioni del mio impegno di
assessore e di sindaco. Credo proprio che senza quest’impegno non avrei scritto questo libro, o, forse, non
l’avrei scritto come l’ho scritto. C’è stato, insomma,
come un ritorno di una forte passione che sembrava
sommersa. Un ritorno non in forme ed in espressioni
della politica militante, ma in forme sublimate, proprie
di chi sente il bisogno di riannodare i fili della propria
vita e riallacciare nel presente le corde del passato. Di
un passato che in ogni modo non deve essere considerato perduto. Oggi infatti l’impegno del politico è
quello di dare dignità al territorio che amministra. Di
dare la maggiore fruibilità a beni culturali ed immateriali
che esso possiede. Sicché i primi destinatari di questo
mio libro sono appunto gli amministratori locali, ai quali
il libro vuole esprimere il monito, evitando l’orgoglio di
inutili saccenze, che il loro primo impegno è quello
della valorizzazione dei beni culturali che appartengono e qualificano in modo irripetibile la nostra storia.
La seconda motivazione è collegata al desidero di
riscattare la nostra produzione artistica dal territorio
della mediocrità. Mi sono sempre più convinto che nessuna arte è “peggiore” o “migliore” rispetto ad altre
espressioni. Non v’è dubbio che se volessimo lasciarci
guidare da giudizi puramente estetici, potremmo stabilire graduatorie infinite ed assegnare primati a questo
o a quello. Ho scritto il mio libro mettendo da parte l’estetica dei buongustai ed, invece, basandomi sulla
considerazione che l’arte è comunicazione. Che essa,
pertanto, è un tessuto connettivo che lega attorno a sé
gli abitanti di un certo territorio (qual è appunto il territorio delle Aci) e dà a ciascuno di essi una precisa
identità nell’appartenenza e nella condivisione ai significati che quest’arte propone. Mi sono lasciato guidare,
pertanto, dai recenti risultati dell’antropologia che
annette sé anche i manufatti artistici, legandoli all’espressione della vita, alla realtà del vissuto quotidiano,
fatto di ansie e di paure, di attese esistenziali e di desideri di sopravvivenze, e, soprattutto, della consapevolezza della fragile precarietà della vita umana, insidiata da carestie e da un Etna sempre incombente. L’arte
(ed è questo un convincimento che via via ha preso
consistenza scrivendo il libro) non può e per certi versi
non deve restare indifferente a questi sentimenti, che
essa comunica attraverso il proprio linguaggio iconografico. E questo linguaggio non è fatto solo di segni e
di figure, ma è anche una morfologia, una sintassi connettiva, un’idea, una metafora continuata nella quale
rivivono i gesti della vita quotidiana ed il senso esistenziale che ci appartiene. La storia dell’arte che ne
vien fuori è di questa natura. E’, essenzialmente, un
“racconto”. Ed è proprio la scelta di questo titolo che
evidenzia le mie matrici culturali, legate ad una formazione classica costante e convinta. Spiegare l’arte è
per certi versi come spiegare un testo letterario. Sono
rimasto fedele al detto oraziano “come la pittura è la
poesia” (ut pictura poesis) dove il termine poēsis (dal
chiaro etimo greco) non vuole rimandare alla sola poesia, ma a qualunque creazione artistica. “Poiēsis” è
infatti una parola che equivale a qualunque forma di
creazione artistica. Tutte le creazioni artistiche dell’uomo si correlano alla pittura e si leggono come se fossero una pittura: da più lontano e da vicino, soffermandoci ora su questo ora su quell’altro particolare, soppesando la forza espressiva delle suggestioni del colore e della luce, del disegno e dell’impaginazione, della
volontà e degli scopi. Lukacs affermava che l’arte
esprime un “nonostante” rispetto alla vita. E in questo
“nonostante” c’è il peso, ed insieme, la leggerezza, di
una profonda e precisa correlazione, che non è solo
un facile trasbordare di questa in quella, della vita nell’arte, quanto invece di un passaggio sofferto e dolente, di una metamorfosi esistenziale che affonda le proprie matrici nella consapevolezza della sublime materialità della vita. Ora, anche la nostra arte si porta dappresso il sentimento della vita della nostra gente. E’ un
approdo, un passaggio da una sponda all’altra. Dalla
sponda della religiosità a quella della materialità, dalla
sponda della sofferenza a quella della esaltazione.
Un’arte del genere non va descritta, perché non può
essere spiegata con le parole del nostro linguaggio: va
raccontata. Va cioè trasformata nella forma espressiva
di un racconto, che ha la sua struttura, la sua forma
espressiva, le sue regole, la sua sintassi. La sua autonomia strutturale. Da qui la scelta del linguaggio del
mio libro. Ho cercato un linguaggio facile ed espressivo. Sono convinto che è più facile scrivere in modo difficile ed astruso; e che è molto più difficile esprimersi
attraverso il dettato di una forma chiara e facilmente
intelligibile. D’altronde che senso può avere “raccontare” e non essere compreso per l’astrusità della forma.
I critici d’arte di esprimono spesso attraverso un linguaggio settoriale rivolto agli addetti ai lavori e dal
quale sembra essere escluso il lettore non specializzato. Lo storico dell’arte non può permettersi ciò. Egli ha
il compito di contestualizzare il prodotto artisitico collegandolo alle coordinato dello spazio e del tempo della
storia umana. Ho preteso da me stesso la chiarezza
espressiva, evitando note e noticine, rimandi ed appesantimenti dottrinari. Il mio testo deve scivolare come
un fiume limpido e tranquillo. Il retroterra culturale il lettore avrà modo di leggerlo, se vorrà, nella nota bibliografica nella quale ho voluto dar conto del territorio culturale delle mie letture e dei miei studi. Un modo ragionato con il quale ho voluto dare indicazioni filologiche,
storiche o culturali.
T.C.
Dolci tipici e piatti prelibati sulle tavole degli italiani in occasione della “Festa della Rinascita”.
PASQUA: TRA SACRO E PROFANO
Due milioni gli agnelli uccisi in occasione della festa.
E’ trascorso da qualche giorno l’atteso appuntamento con la Santa
Pasqua. La ricorrenza religiosa che, dalla Domenica delle Palme al
Venerdì Santo fino alla Domenica di Resurrezione, accompagna
ogni anno milioni di cristiani di tutto il mondo nel cammino spirituale che rievoca la passione di Gesù Cristo dalla morte alla rinascita.
Questo è ancora oggi per i credenti il cuore della festività che,
insieme al Natale, rappresenta un importante “incontro” ed un rinnovato patto di fede con Dio. La Pasqua dunque come valore spirituale invariato nei secoli, che accompagna in una profonda riflessione. Ma non solo. Purtroppo, ed è un dato sempre più evidente,
anche questa ricorrenza, come tante altre di carattere religioso, è
andata via via a legarsi sempre più al bieco senso goderecciogastronomico in un intreccio indissolubile tra sacro e profano, in un
binomio che unisce il momento di riflessione spirituale a quello
della tavola e della tradizione culinaria. E’ormai consuetudine leggere, in prossimità delle festività religiose, slogan pubblicitari che
propongono in tutti i “sapori” l’appuntamento con la fede.Tanti i protagonisti gastronomici che, anche per questa ricorrenza appena
trascorsa, hanno riempito i carrelli degli Italiani.Dalle uova di cioccolata dalla ricca varietà di gusti alle colombe pasquali dalla farcitura più fantasiosa, dalla inimitabile frutta martorana alla intramontabile cassata siciliana. Leccornie di tutti i tipi che hanno abbellito,
nei giorni scorsi, gli scaffali dei negozi, le vetrine dei bar e anche la
dispensa di casa nostra. Di produzione artigianale o industriale,
con farcitura o sorpresa, dalla tradizionali fattezze o dalla stravagante originalità purché in bella vista sulle tavole di milioni di Italiani
che anche quest’anno, nonostante tutto, hanno speso milioni di euro in prelibatezze di ogni tipo. Ciò senza tralasciare il fatto che in occasione della Pasqua si registra un massiccio consumo di carni di agnello e capretto, animali che rappresentano non solo l’immagine della purezza e dell’innocenza ma anche il “piatto” per eccellenza della tradizione gastronomica cristiana. Esattamente per festeggiare la Pasqua vengono uccisi ogni anno circa due milioni
di agnelli.Un numero allarmante. Nel tentativo di arginare questo scempio quest’anno è stata promossa dall’ENPA
(Ente Nazionale Protezione Animali) una campagna di sensibilizzazione per promuovere una festa senza “sangue”.Un invito che è stato espresso attraverso l’affissione di manifesti nei vari comuni etnei.
Katya Marletta
AKIS
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Sabato 5 Aprile 2008
APPUNTAMENTI
Liceo Scientifico Archimede
Il badminton (ovvero gioco
del volano), diventato sport
olimpico alle Olimpiadi estive
di Barcellona nel 1992, all’insegna del Liceo Scientifico e
Linguistico “Archimede” nelle
fasi provinciali dei Giochi
Sportivi Studenteschi. Infatti
lo scorso 26 marzo nel
Doppio Femminile Juniores,
che si è svolto nella Palestra
Comunale Plaja di Catania,
le alunne Luana Giordano di
IV AL e Venera Sciuto di V AL si sono classificate al 1°
posto, mentre la squadra B dello stesso
Liceo, composta da
Debora Giordano di IV
AL e Maria Catena
Sciuto di IV i, ha ottenuto il terzo posto. Nel settore maschile, lo scorso
28 marzo la squadra del
Liceo “Archimede” composta da Alessandro
Chillemi
di
I
M,
Massimiliano Maugeri di II Q e Damiano Casella di I M,
si è classificata al 1° posto per la categoria Allievi. I
campioni provinciali proseguiranno con le fasi regionali. I docenti Anna Leotta e Carmelo Privitera hanno
curato la loro preparazione.
ACI TREZZA. E’ stato ratificato, nel corso
dell’Assemblea del Consorzio di gestione dell’Area
marina protetta Isole Ciclopi, l’accordo tra il Comune di
Acireale e l’ente gestore dell’area protetta sul rilascio
dei tesserini da pesca per i pescatori acesi. In base
all’accordo tutti i residenti acesi, e non solo a quelli
della frazione marinara di Capomulini, il cui territorio
rientra nei confini dell’area protetta, potranno praticare
la pesca sportiva nella frazione di Capomolini. Per limitare l’impatto sugli stock ittici sarà comunque consentita l’attività di pesca sportiva ad un numero massimo
di 30 pescatori per volta. Soddisfatto dell’intesa raggiunta Emanuele Mollica, direttore dell’Amp Isole
Ciclopi: “Siamo lieti di aver potuto coniugare, con questo accordo, le esigenze di tutela dell’ambiente, garantite dalla contingentazione del numero di pescatori,
con le richieste dei pescatori di Acireale che esercitano la loro attività prevalentemente nella baia di
Capomolini”.
Il
dott.
Nunzio
Michele Cosentino,
presente l’on. Nello
Musumeci, ha presentato ad Acireale
il suo programma
elettorale nel corso
di una affollata conferenza,
tenutasi
presso i locali del
Grande
Albergo
Maugeri.
ph Nuccia Leotta
Parte in Sicilia, con un decreto, la campagna di vaccinazione anti HPV che causa il carcinoma del collo dell’utero. L’I.R.M.A. di Acireale, tra le prime strutture a
livello nazionale, esegue da oltre 15 anni il test biomolecolare per l’HPV. Il decreto 29 febbraio 2008, avente
come oggetto “Avvio della campagna vaccinale antiHPV in Sicilia”, dispone all’articolo 1 che a partire dal
primo di marzo 2008 le aziende unità sanitarie locali
della Sicilia sono tenute ad offrire la vaccinazione antiHPV (papillomavirus) attivamente e gratuitamente alla
popolazione femminile giovanile nata nel 1997, dal
giorno successivo al compimento dell'11° anno di età,
e alla popolazione femminile nata nel 1996. Per le
coorti di nascita 1996 e 1997 il diritto ad accedere gratuitamente alla vaccinazione anti-HPV permane nel
tempo, anche al superamento dell'età di 12 anni.
L’articolo 2 stabilisce inoltre che la vaccinazione antiHPV nella popolazione femminile appartenente alle
coorti di nascita precedenti al 1996 e fino al limite di
età previsto dalle indicazioni terapeutiche del vaccino
utilizzato, potrà essere effettuata previo pagamento
all'azienda unità sanitaria locale territorialmente competente di una somma corrispondente al prezzo di
acquisto del vaccino incrementato di una quota pari a
9 euro per le spese connesse, secondo modalità che
saranno individuate dalle stesse aziende unità sanitarie locali di concerto con l’Assessorato Regionale
Sanità. Il vaccino si chiama “Gardasil” e le tre iniezioni
constano al pubblico 300 euro (100 euro a siringa).
Nelle 17enni e nelle 25enni la vaccinazione dovrà
essere offerta attivamente attraverso attività di recluta-
Il nostro Guido Leonardi, “indignato
o”
at
speciale” per la nostra città, ci invia
gn e una serie di “note” di costume, corredi ial
date da commento, fotografia e relativo
’in ec
“L sp codice della strada che disciplina l’infrazio-
ne. Ragioni di spazio, soprattutto elettorale,
non ci consentono in questo periodo dell’anno di
attenzionare con la massima puntualità le segnalazioni, ma per oggi ne vogliamo proporre una abbastanza emblematica, relativa alla parte medio alta di
via Paolo Vasta dove, con il beneplacito delle autorità
viene annullato uno spazio “blu”, viene dirottato sulla
strada il “traffico pedonale” e che Iddio ce la mandi
buona se non finisce a botte se qualcuno per un malcapitato caso si mette a protestare.
Lunedì prossimo si aprirà, nella Sala Cosentini della
Biblioteca Zelantea di Acireale, il Convegno
“Giuseppe Cristaldi. Credere pensando” , organizzato dall’ Ufficio Pastorale della Cultura della Diocesi di
Acireale, dal Gruppo MEIC, dall’Accademia degli
Zelanti e dei Dafnici con il patrocinio dell’Università
Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dalla Studio
Teologico S.Paolo di Catania e dal Comune di Acireale.
Sono previsti gli interventi di don Antonino Franco, don
Giuseppe Grampa, mons. Giuseppe Costanzo, Virgilio
Melchiorre, Giuseppe Rossi, Giuseppe Matusa, don
Rino La Delfa, Giuseppe Savoca; gli interventi saranno
coordinati da Giuseppe Contarino.
La Consulta Giovanile di Acireale, per il 6 aprile,
organizza una escursione guidata sul Monte Nero degli
Zappini sull’Etna con pranzo presso il Rifugio
Maccarone.. Per infomazionii e adesioni telefonare al
responsabile giovanile CAI Nello Russo 328-6192909.
:
Archimede - Progetto “Biblìa” - evento culturale
straordinario: due interventi di altissimo livello sul tema
“Dal Chaos al Cosmos”, a proposito del dibattito aperto
dal libro dell’influente e controverso teologo Hans Kung
dal titolo “L’inizio di tutte le cose”. Adesioni. Il libro dell’influente e controverso teologo Hans Kung “L’inizio di
tutte le cose” si inserisce nella polemica tra creazionisti
ed evoluzionisti aprendo nuove possibilità di dialogo fra
i due ambiti, per lui non opposti, ma complementari. Per
affrontare la problematica “DAL CHAOS AL COSMOS”
dal punto di vista astrofisico e dal punto di vista filosofico e teologico, saranno ospiti del Liceo Scientifico
“Archimede” di Acireale due docenti universitari, studiosi e ricercatori a livello internazionale.
1) Mercoledì 9 aprile 2008, relazionerà il prof, PAOLO
de BERNARDIS.
2) Venerdì 11 aprile 2008 relazionerà il prof. P. RAFAEL
PASCUAL, L.C.
Ai due incontri saranno invitati esperti del settore, che
interverranno nel dibattito.
Nel pomeriggio di venerdì 11 aprile, alle ore 18,30, P.
Pascual terrà inoltre un incontro pubblico nella sala
conferenze della parrocchia San Paolo sul tema:
“Scienza e Fede oggi”.
Lions Club di Acireale – Ieri, venerdì 4 aprile,
nell’antisala consiliare del Palazzo di Città, alla
presenza delle autorità civili, degli alunni e dei
docenti, è stata inaugurata la mostra dei lavori
degli studenti delle Scuole secondarie di 1°
grado di Acireale e di Aci S. Antonio che hanno
preso parte al concorso “UN POSTER PER LA
PACE” indetto dal Lions Clubs International e
giunto alla sua XX edizione. Nel prossimo numero il servizio.
Il carcinoma del collo dell’utero
mento da eseguirsi, rispettivamente, nelle scuole e in
occasione dell'invito per l'esecuzione dello screening
del carcinoma della cervice-uterina. Inoltre l’articolo 3
dispone che i consultori familiari e le Unità Operative
complesse di ginecologia delle aziende unità sanitarie
locali, ospedaliere e universitarie che volessero partecipare al programma di vaccinazione anti-HPV,
dovranno essere preventivamente autorizzate dal
dipartimento Ispettorato Regionale Sanità che, superati i criteri minimi previsti, ne curerà l'inclusione nell'elenco delle strutture abilitate all’erogazione del vaccino. Per essere autorizzate all'esecuzione della vaccinazione anti-HPV, le strutture del servizio sanitario
nazionale dovranno formalmente impegnarsi a garantire i necessari livelli di sicurezza nell'esecuzione delle
vaccinazioni, il monitoraggio degli eventi avversi, la
vaccinovigilanza, nonché assicurare la registrazione
dei dati relativi ai singoli soggetti vaccinati sul sistema
informatizzato di sorveglianza delle coperture vaccinali attraverso accesso web al server dell'Assessorato
della sanità appositamente predisposto. L’articolo 4
delega all’Ispettorato Regionale per la Sanità, la regolamentazione tecnico-sanitaria delle modalità di uso e
dei criteri di scelta del vaccino anti-HPV che avverrà
con un apposito provvedimento. Infine l’articolo 5 stabilisce che non appena ultimata la stesura definitiva da
parte del "Comitato tecnico-scientifico per la vaccinazione anti-HPV", con successivo atto, per come previsto dall'art. 2 del decreto 29 ottobre 2007, n. 2316, si
adotterà il programma vaccinale e il relativo protocollo
operativo definitivi. Il papillomavirus chiamato HPV è il
principale agente infettivo responsabile della quasi
totalità dei tumori del collo dell’utero. L’I.R.M.A. di
Acireale oltre 15 anni or sono ha messo a punto, tra le
prime strutture a livello nazionale, il test per rilevare
l’HPV nel tampone endocervicale ed ha redatto nel
2000 la prima delle attuali 40 tesi sperimentali di laurea in Scienze Biologiche proprio sul papillomavirus
dimostrando che nel nostro territorio circolano alcuni
ceppi oncogenetici… e poi ci dicono che siamo arretrati!
Giovanni Tringali,
direttore scientifico dell’I.R.M.A..
ph Nuccia Leotta
Pippo Di Stefano ha incontrato alcune centinaia di
amici ad Aci S. Antonio, per presentare il suo “amico”,
on. Lino Leanza. Grande entusiasmo tra i numerosissimi partecipanti ed impegno dell’attuale reggente
della regione per la causa dei siciliani tutti.
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dal 1
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