Libri che analizzano la vita in famiglia con i ragazzi autistici e i loro

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Libri che analizzano la vita in famiglia con i ragazzi autistici e i loro
Libri che analizzano la vita in famiglia con i ragazzi autistici e i loro
rapporti con fratelli e sorelle, considerati i loro «guardiani»
- Il bambino che mangiava le stelle di Kochka, € 11 - Salani Editore
Lucie è affascinata dal piccolo figlio Matthieu, un bambino autistico di quattro
anni: le pare un po' un extraterrestre che percepisce la realtà molto più
intensamente degli altri, e che quando è sopraffatto dall'emozione si mette a
ruotare su se stesso, come un pianeta solitario. E’ un libro da sfogliare in punta
di dita e con il cuore spalancato, proprio senza alzare nessuna difesa, perché
c'è dentro un candore disarmante, un fiducia illimitata, una speranza e un
entusiasmo che incantano. Montagne immense di amore e di vita che non
fanno chiasso, non hanno bisogno di approvazione: scintillano preziose nella
loro semplice esistenza. "La notte seguente mi alzo e, con una puntina da
disegno, fisso sotto il mio letto una piccola stella. E' Matthieu, un pianeta a sè
stante. Per conquistarlo bisogna equilibrarsi fra le regole, i pregiudizi, il
linguaggio, e slanciarsi verso di lui senza timore di attraversare lo spazio."
- Pulce non c’è di G. Rayneri, Einaudi - € 17
Non è per nulla facile capire quando davanti a sé c’è una bambina autistica che
non riesce a parlare. Ma Pulce è amabile con i suoi gesti spontanei, appare
sempre felice, anche quando piange sembra non lo sappia fare o forse non le
riesce bene, perché in fondo sa solo sorridere.
Questa è l’immagine che ha di lei sua sorella Giovanna, una ragazzina di tredici
anni che nonostante i silenzi e l’impossibilità di comunicare della piccola Pulce,
crede di conoscerla talmente bene che non vede poi tanta differenza tra lei e
gli altri, e la ama sopra ogni cosa, come solo i bambini sanno fare.
Un giorno, però, quando la mamma Anita va a scuola a prendere Pulce, lei non
c’è, è stata portata nella Comunità Giorni Felici, sottratta alla famiglia perché
non ritenuta adatta per la crescita della bambina. Inoltre il padre viene
accusato di molestie. Giovanna però non riesce a capire come sia possibile,
certo andando ad analizzare bene la sua famiglia e le loro abitudini, si rende
conto di quanto sia bizzarra, ma sa che solo loro possono comprendere quello
che Pulce non dice, solo loro conoscono le sue abitudini, i vizi alimentari e i
giochi che desidera fare.
Giovanna è costretta a subire la situazione e nonostante si convinca che presto
la sorella tornerà a casa, sente ogni giorno di più la sua mancanza, prova tutto
il vuoto che ha lasciato Pulce in quella famiglia, da quando è stata portata via e
sente di avere troppo tempo a disposizione, ore di cui non sa che farsene,
perché prive dei suoi giochi con la sorella.
Attraverso il racconto bizzarro e distorto di Giovanna, la scrittrice Gaia Rayneri,
ci presenta una storia che ritrae perfettamente la realtà che vivono alcune
famiglie, situazioni non facili da gestire, ma che mostrano in ogni gesto tutto
l’amore che mettono i genitori nel prendersi cura di bambini autistici.
- Un fratello da nascondere di Elizabeth di Laird, E/L – 1993 - € 9.30
Anna ha dodici anni, è una ragazzina molto responsabile, ma la sua vita
cambia quando nasce Benedict, il fratellino "da nascondere". Anna lo ama
teneramente fin dal primo istante e si dedica a lui con enorme affetto e
dedizione. Anna dovrà anche sperimentare le ironie sull'aspetto fisico del
fratello e in genere la cattiveria e l'insensibilità degli estranei verso i disabili. E'
depressa per il cinismo della gente, ma il suo affetto per Ben non viene mai
meno. E quando il fratello morirà Anna continuerà a conservare di lui un tenero
ricordo e a riversare l'affetto che gli aveva riservato su altri esseri sfortunati,
ma proprio per questo più degni di essere amati.
Momenti di crescita, cronache attente di evoluzioni, di processi insiti nella
maturità, che probabilmente danno ragione alle molte ricerche universitarie
che vogliono questi fratelli e sorelle - i «soldatini», i «guardiani», dell’autismo più maturi, più empatici, più competenti socialmente dei loro coetanei.
- È non è di Marco Berrettoni Carrara /Chiara Carrer Kalandraka
Ogni giorno per fratelli e sorelle di soggetti autistici, si ripetono domande: chi
sia quell’ombra che scivola lungo i muri, o quel rumore che riempie la stanza,
chi sia quel bambino o quella bambina che non partecipa ai giochi, che viaggia
e vaga coi suoi pensieri, che si graffia e si torce le dita, che è imprevedibile
come il tempo e sensibile come una foglia.
Un rebus, un enigma, un labirinto, che a volte fa paura, a volte stritola l’anima
dalla pena e dall’affetto, e che si esemplifica in È non è, il nuovo, straordinario,
librino – un’approssimazione poetica – che racconta il viaggio sentimentale di
un bambino alla scoperta di Sara, che vive solamente, da sola, e che è sua
sorella.
Per approfondire:
- Amore Caro A filo doppio con persone fragili di Clara Sereni
Cairo Editore - € 12,50 - 2009
I legami famigliari, si sa, sono spesso un po’ scomodi, solo in piccola misura
rassicuranti. Siamo tutti legati l’uno all’altro da un filo – scrive Clara Sereni –,
ma quando all’altro capo del filo c’è una persona disabile tutto cambia. Perché
chi è diverso fa più fatica a vivere, e nessuno meglio di chi li accompagna
attraverso le difficoltà di ogni giorno può saperlo.
Come si sentono i genitori dei disabili, così più esposti al giudizio della gente e
alle inefficienze della società? È vero che oggi sono più garantiti, che provano
meno vergogna? Come raccontano, i più fragili, la propria esperienza? Come
vivono il rapporto con loro i fratelli, le sorelle, i parenti più prossimi? E quando
a essere in difficoltà sono i genitori: cosa significa allora esserne i figli? Storie
d’amore in cui l’amore è più forte e più caro. Storie d’amore in cui l’amore
costa anche molto caro. Storie da cui non sempre si può trarre un bilancio,
storie che non finiscono. Ma quando queste storie della vita trovano le parole,
possono anche scorrere via serene, sorprenderci, andare verso la favola e il
sogno. Costruire un futuro, dare voce alla speranza: la forma della lettera è più
diretta, più sensibile alle contraddizioni, più libera. Per questo sono lettere
quelle che Clara Sereni ha chiesto di scrivere a personaggi dello spettacolo, del
giornalismo, della letteratura e della politica, come Franco Amurri, Oliviero
Beha, Giovanni Maria Bellu, Gloria Buffo, Paola Cortellesi, Barbara Garlaschelli,
Valentina Locchi, Kicca Menoni, Pulsatilla, Lunetta Savino, persone che con la
diversità propria o altrui convivono. Perché attraverso le loro testimonianze sia
poi più facile capire e capirsi, aiutare e aiutarsi, raccontare e raccontarsi.
- Mio fratello Simple di Murail Marie-Aude - € 10 - Giunti Editore - 2009
Prima di tutto viene la paura. Poi la pena. Poi lo sconcerto. Poi l'accettazione. E
infine l'amore assoluto. Questo è quanto accade a chiunque incontri Simple,
che ha 23 anni anagrafici e soltanto 3 cerebrali. Simple ha un fratello, Kléber,
che vorrebbe difenderlo dal mondo, ma soprattutto dall'istituto a cui era stato
destinato dal padre. Quando i due fratelli trovano una sistemazione in un
appartamento di giovani universitari, Simple, sempre accompagnato dal suo
coniglio di peluche, il Signor Migliotiglio, diventa il catalizzatore di tutti i
sentimenti che muovono i suoi coinquilini.