Reazione al fuoco dei materiali

Transcript

Reazione al fuoco dei materiali
Reazione al fuoco dei materiali
Definizione
Reazione al fuoco
”grado di partecipazione di un materiale combustibile al
fuoco al quale è sottoposto”.
In relazione a ciò i materiali sono assegnati alle classi
0, 1, 2, 3, 4, 5 con l’aumentare della loro
partecipazione alla combustione;
quelli di classe 0 sono non combustibili”
(art. 2.2 DM 26.06.1984 – classificazione di reazione al
fuoco
p.to 1.10 DM 30.11.83 -termini e definizioni di p.i.)
Prodotti da costruzione
e sicurezza in caso di incendio
Direttiva 89/106/CEE - Requisito essenziale n. 2
Sicurezza in caso di incendio:
stabilità degli elementi portanti per un tempo utile ad
assicurare il soccorso agli occupanti
• limitata produzione fuoco e fumi, anche
riguardo alle opere vicine
• possibilità che gli occupanti lascino l’opera indenni o
che gli stessi siano soccorsi in altro modo
• possibilità per le squadre di soccorso di operare in
condizioni di sicurezza
•
reazione al fuoco
e fasi dell’incendio
la reazione al fuoco
dei materiali influisce
sull’andamento dell’incendio
nelle fasi di ignizione e prima propagazione
• la fase di incendio generalizzato non risente della
reazione al fuoco a causa delle temperature raggiunte
• la reazione al fuoco influenza
il passaggio dalla fase di prima propagazione
a quella di incendio generalizzato
•
Definizioni: Materiale
“Il componente
(o i componenti variamente associati)
che può (o possono)
partecipare alla combustione
in dipendenza della propria natura chimica
e delle effettive condizioni di messa in opera per
l’utilizzazione
(art.
2.1 DM 26.06.1984 – classificazione di reazione al fuoco
p.to 1.9 DM 30.11.83 -termini e definizioni di p.i.)
Parametri
•
•
•
•
•
infiammabilità
velocità di propagazione della fiamma
gocciolamento
sviluppo di calore nel tempo
produzione fumi e sostanze tossiche
Principali norme di legge
D.M. 26/06/1984 - classificazione di reazione al fuoco ed omologazione dei materiali ai fini
della prevenzione incendi
D.M. 14/01/1985 - attribuzione ad alcuni materiali della classe di reazione al fuoco 0
D.M. 26/03/1985 - procedure e requisiti per l’autorizzazione e l’iscrizione di enti e laboratori
negli elenchi del Ministero dell’interno di cui alla L. 818/84
D.M. 06/03/1992 - norme tecniche e procedurali per la classificazione di reazione al fuoco ed
omologazione di prodotti vernicianti ignifughi applicati su materiali legnosi
Circ. n. 3 MI.SA. 28/02/1995 - omologazione nella reazione al fuoco di materiali di
rivestimento e di materiali isolanti in vista posti non in aderenza agli elementi costruttivi
Circ. n. 18 MI.SA. 03/08/1998 - procedura per il rilascio dell’omologazione da parte del
Ministero dell’interno per prodotti già omologati in un paese dell’U.E.
D.M. 03/09/2001 - modifiche ed integrazioni al D.M. 26/06/1984 concernente classificazione
di reazione al fuoco ed omologazione dei materiali ai fini della prevenzione incendi
D.M. 31/03/2003 – requisiti di reazione al fuoco dei materiali costituenti le condotte di
distribuzione e ripresa dell’aria degli impianti di condizionamento e ventilazione
DM 10 marzo 2005 - Classi di reazione al fuoco per i prodotti da costruzione da impiegarsi
nelle opere per le quali e' prescritto il requisito della sicurezza in caso d'incendio.
DM 15 marzo 2005 - Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in
attivita' disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema
di classificazione europeo.
Metodi di prova
(art. 3 D.M. 26.06.1984)
ISO/DIS 1182.2 – Materiali da costruzione – Prova di non combustibilità
CSE RF 1/75/A – Reazione al fuoco dei materiali sospesi e suscettibili di
essere investiti da una piccola fiamma su entrambe le facce
CSE RF 2/75/A – Reazione al fuoco dei materiali che possono essere
investiti da una piccola fiamma su una sola faccia
CSE RF 3/77 – Reazione al fuoco dei materiali sottoposti all’azione di una
fiamma d’innesco in presenza di calore radiante
CSE RF 4/83 – Reazione al fuoco di mobili imbottiti sottoposti all’azione
di una piccola fiamma
Principali norme UNI-(CNVVF-CCI)
UNI-ISO 1182 – Prove al fuoco – Prodotti edilizi – Prove di non
combustibilità – Dicembre 1995 (ISO-DIS 1182)
UNI 8456 – Materiali combustibili suscettibili di essere investiti
dalla fiamma su entrambe le facce – Reazione al fuoco
mediante applicazione di una piccola fiamma – Ottobre 1987
(CSE RF 1/75/A)
UNI 8457 – UNI 8457/A1 - Materiali combustibili suscettibili di
essere investiti dalla fiamma su una sola faccia – Reazione al
fuoco mediante applicazione di una piccola fiamma –
Ottobre 1987 – Maggio 1996 (CSE RF 2/75/A)
UNI 9174 – UNI 9174/A1 - Reazione al fuoco dei materiali
sottoposti all’azione di una fiamma d’innesco in presenza di
calore radiante – Ottobre 1987 – Maggio 1996 (CSE RF 3/77)
Principali norme UNI-(CNVVF-CCI) (segue)
UNI 9175 – UNI 9175/FA1 - Reazione al fuoco di mobili
imbottiti sottoposti all’azione di una piccola fiamma –
Ottobre 1987 – Luglio 1994 (CSE RF 4/83)
UNI 9176 – Preparazione dei materiali per l’accertamento
delle caratteristiche di reazione al fuoco – Gennaio 1998
UNI 9177 – Classificazione di reazione al fuoco dei
materiali combustibili – Ottobre 1987
UNI 9796 – Reazione al fuoco dei prodotti vernicianti ignifughi
applicati su materiali legnosi – Metodo di prova e
classificazione – Ottobre 1990
UNI ISO 1182
Prova di non
combustibilità
T= 825°C
t= 20’
parametri valutati:
temperatura del
forno
fiamme
perdita di massa
UNI 8456
•
Materiali combustibili suscettibili
di essere investiti dalla fiamma
su entrambe le facce.
Reazione al fuoco mediante
l'applicazione di una piccola
fiamma.
UNI 9175
Condizioni di prova
riproduzione del mobile imbottito (materiale di imbottitura applicato su
una “seggiola di prova”) su cui si applica, in tempi e posizioni differenti,
una fiamma d’innesco. Prova preliminare solo sull’imbottitura.
Rivestimento+interposto+imbottitura
Esiti
positivo: cessazione di eventuali fenomeni di combustione entro 120’’
dalla rimozione del bruciatore
Classificazione
in base all’esito delle successive prove.
UNI 9175
Mobili imbottiti sottoposti all’azione di una piccola fiamma
Prova preliminare - dettaglio della fiamma di innesco
UNI 9175
Mobili imbottiti sottoposti all’azione di una piccola fiamma
Prova su materiale di imbottitura e rivestimento
D.M. 14/01/1985
(emanato ai sensi dell’art. 3, ultimo comma, D.M. 26.06.1984)
Elenco dei materiali ai quali è attribuita la classe 0 senza che siano
sottoposti alla prova di non combustibilità
• materiali da costruzione, compatti od espansi a base di ossidi
metallici (ossido di calcio, magnesio, silicio, alluminio ed altri) o di
composti inorganici privi di legamenti organici
• materiali isolanti a base di fibre minerali (lana di roccia, di vetro,
ceramiche ed altre)
• materiali costituiti da metalli con o senza finitura superficiale a
base inorganica
D.M. 06/03/1992
“Norme tecniche e procedurali per la classificazione di reazione
al fuoco ed omologazione dei prodotti vernicianti ignifughi
applicati su materiali legnosi”
Art. 1 – Classificazione – si effettua in conformità alla norma UNI
9796/CNVVF/CCI
Art. 2 – Utilizzazione – i prodotti applicati nelle attività soggette a calle
norme di p.i. devono essere omologati – l’Installatore deve rilasciare al
responsabile dell’attività una attestazione di applicazione del prodotto a
regola d’arte e nel rispetto delle indicazioni contenute nella dichiarazione
del produttore – la attestazione va unita alla dichiarazione di
conformità del produttore
UNI 9796
Prodotti vernicianti ignifughi su materiali legnosi
•
applicazione del prodotto su materiale di classe 4
•
esecuzione delle prove consuete
•
classe vernice = classe manufatto provato
N.B. sono ammesse solo vernici di classe 1
Tessuti ignifughi
Ignifugazione
trattamento per l’inibizione o la riduzione dell’infiammabilità dei
tessuti attraverso imbibizione o rivestimento con una sostanza
Meccanismi di ignifugazione
1. Formazione rivestimento protettivo
2. Sviluppo gas
3. Azione termica
4. Azione di disidratazione
Circ. n. 3 MI.SA. 28/02/1995
“D.M. 26/6/84 – Omologazione nella reazione al fuoco di
materiali di rivestimento e di materiali isolanti in vista posti non
in aderenza agli elementi costruttivi”
obbligo di omologazione “tenendo conto delle effettive condizioni di
impiego anche in relazione alle possibili fonti di innesco” (art. 6.2, lett. c) D.M.
09.04.1994 – regola tecnica attività ricettive turistico alberghiere)
-
riguarda i casi in cui la posa di materiali forma intercapedini contenenti
fonti di innesco
-
risoluzioni n. 19, 20, 21 e 22 del CSE
in pratica per la classficazione si tiene conto sia della faccia in vista che
di quella rivolta verso l’interno dell’intercapedine
-
per controsoffitti e pavimenti sopraelevati la prova UNI 9174 va eseguita
nella posizione soffitto per la superficie in opera verso il basso e nella
posizione pavimento per la superficie in opera verso l’alto
-
Materiali isolanti
“Manufatto commercializzato come tale, individuabile
tramite la sua denominazione commerciale”
•
materiale isolante in vista
una volta posato in opera può essere direttamente investito dalla
fiamma, anche se rivestito
•
materiale isolante non in vista
inserito integralmente in intercapedine resistente al fuoco
Isolanti in vista
Componente isolante direttamente esposto alla fiamma
i metodi di prova sono quelli di un normale rivestimento che può
essere investito dalla fiamma su una sola faccia (UNI ISO 1182,
UNI 8457, UNI 9174)
• Componente isolante non esposto direttamente alla fiamma (es.
pannelli sandwich)
stessi metodi di prova
doppia classificazione:
- classificazione del componente isolante
- classificazione del materiale (nelle condizioni di posa in opera)
•
Isolanti non in vista
•classificazione
•metodi
di prova (UNI ISO 1182, UNI 8457, UNI 9174)
N.B. la classificazione di questo tipo di materiale non
assume un significato determinante, in quanto viene
interessato dalle fiamme in una fase avanzata
dell’incendio
Materiali da sottoporre a prova
Installazioni tecniche
tubazioni di scarico:
•condotte di ventilazione e riscaldamento
• canalizzazioni per cavi:
•apparecchi sanitari:
•isolamenti di tubazioni e di serbatoi
• cabina ascensori e montacarichi, porte di piano e di
cabina
• nastri trasportatori e scale mobili.
•
Materiali da sottoporre a prova
Materiali di arredamento
sipari, drappeggi, tendaggi: UNI ISO 1182 - UNI 8456
- UNI 9174
• mobili imbottiti, materassi: UNI 9175
• mobili fissati agli elementi strutturali: UNI ISO 1182 UNI 8457 - UNI 9174
•
Materiale scenico
UNI ISO 1184 - UNI 8456 - UNI 8457 - UNI 9174 (in
dipendenza della messa in opera del materiale)
Omologazione
Atto amministrativo del Ministero dell’interno che
consente la produzione in serie e la vendita di un
determinato prodotto nei casi previsti dalla normativa
verticale di prevenzione incendi
richiesta al M.I. sulla base del certificato di prova del
prototipo
•
•
valutazione della documentazione e rilascio
•
durata quinquennale, rinnovabile a richiesta
apposizione del marchio di conformità ai prodotti,
ovvero scheda di conformità
•
D.M. 26/06/1984
“Classificazione di reazione al fuoco dei materiali ai fini
della prevenzione incendi”
Art. 2.3 - Omologazione
“Procedura tecnico-amministrativa con la quale viene
provato il prototipo di materiale, certificata la sua
classe di reazione al fuoco ed emesso da parte del
Ministero dell’Interno il provvedimento di autorizzazione
alla riproduzione del prototipo stesso prima della
immissione del materiale sul mercato … “
Rapporto di prova - certificazione
rapporto di prova - atto con il quale si attestano gli esiti
riscontrati secondo determinate procedure richieste
certificazione - atto con il quale si attesta, visti gli esiti
riscontrati a seguito delle procedure richieste, la
conformità a specifici requisiti con l'eventuale
classificazione risultante. E’ un documento che si
riferisce al campione provato
D.M. 26/06/1984
“Classificazione di reazione al fuoco dei materiali
ai fini della prevenzione incendi”
Art. 2.4 – Certificato di prova
“Rapporto rilasciato dal Centro Studi ed Esperienze del
Ministero dell’Interno (C.S.E.) [ora Direzione Centrale
per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica – Area V –
Protezione Passiva – del Dipartimento dei Vigili del
Fuoco del Soccorso Pubblico e Difesa Civile – Ministero
dell’Interno] o da altro Laboratorio legalmente
riconosciuto dal Ministero stesso, nel quale si certifica la
classe di reazione al fuoco del campione sottoposto ad
esame.“
D.M. 26/06/1984
“Classificazione di reazione al fuoco dei materiali
ai fini della prevenzione incendi”
Art. 2.6 – Marchio di conformità
“Indicazione permanente ed indelebile apposta dal produttore
sul materiale riportante i seguenti dati:
•
nome od altro segno distintivo del produttore
•
anno di produzione
•
classe di reazione al fuoco
•
estremi dell’omologazione.”
D.M. 26/06/1984
“Classificazione di reazione al fuoco dei materiali
ai fini della prevenzione incendi”
Art. 2.7 – Dichiarazione di conformità
“Dichiarazione del produttore con cui attesta la conformità
del materiale al prototipo omologato. Tale dichiarazione
dovrà riportare tra l’altro gli estremi dell’omologazione.”
D.M. 26/06/1984
“Classificazione di reazione al fuoco dei materiali
ai fini della prevenzione incendi”
Art. 2.5 – Produttore [modif. art. 1, 1° c., DM 03.09.2001]
“Fabbricante del materiale, nonché ogni persona che,
apponendo il proprio nome, marchio o segno distintivo sul
materiale, si presenti come produttore dello stesso. Si
considera
altresì
produttore
chi
importa
e/o
commercializza un materiale di importazione. E’ parimenti
ritenuto produttore, il produttore estero avente sede legale
nell’Unione europea ovvero in uno dei paesi contraenti
l’accordo SEE ”
Nuovo approccio
•
armonizzazione legislativa attraverso l’introduzione dei
requisiti essenziali
definizione in norme armonizzate delle specifiche
tecniche dei prodotti che rispondono ai requisiti
essenziali
•
•
volontarietà delle norme armonizzate
Requisiti essenziali
Elementi necessari alla protezione dell’interesse
pubblico (sicurezza e protezione della salute dei
consumatori e dei lavoratori, tutela dell’ambiente, della
proprietà)
•
•
i r.e. sono armonizzati e resi obbligatori dalle direttive
•
le direttive devono fissare:
- campo di applicazione
- requisiti essenziali
- modalità per attestare i r.e.
Norma armonizzata
norma europea adottata dagli organismi europei di
normalizzazione (CEN, CENELEC, ETSI), su mandato della
Commissione
•
specificazione tecnica, avente carattere di volontarietà,
rispondente ai requisiti essenziali definiti dalle direttive attinenti
•
Marcatura CE
sistema utilizzato per evidenziare al pubblico la
conformità del prodotto ai requisiti essenziali delle
direttive attinenti
•
è apposta dal fabbricante direttamente sul prodotto,
ovvero sull’imballaggio, ovvero sulla documentazione di
accompagnamento
•
gli Stati membri non possono limitare l’immissione sul
mercato e l’utilizzo di prodotti muniti di marcatura CE
•
Classificazione Europea (D.M. 15/03/2005)
Strategia di adeguamento





Adozione di materiali da costruzione incombustibili;
Rimozione di materiali da costruzione combustibili;
non classificati in termini di reazione al fuoco;
Sostituzione del materiale non classificato con altro
classificato;
Campionamento e certificazione del materiale
presente;
Utilizzo di prodotti in grado di conferire un dato grado
di reazione al fuoco ad un materiale non classificato
Adozione di materiali da costruzione incombustibili
Le fasi iniziali della progettazione sono quelle
determinanti per conseguire una sensibile
riduzione dei costi di realizzazione dell’opera.
In alcuni edifici (P.S., scuole, impianti sportivi,
alberghi, centri commerciali etc. ) lungo le vie
di esodo è vietata l’installazione, o consentita
parzialmente, di materiali di rivestimento
combustibili. L’errata valutazione iniziale, o la
scelta del materiale non classificato può
comportare una spesa molto considerevole,
tanto da consigliare talvolta la rimozione del
materiale improprio senza sostituzione.
Campionamento e certificazione del materiale
Qualora il valore del materiale non
classificato già installato sia molto
ingente (per costo unitario elevato o per
rilevante numero di pezzi) può essere
conveniente, ove il materiale possieda
delle caratteristiche favorevoli,
procedere al campionamento in loco da
parte di laboratorio specializzato per le
successive analisi e la classificazione
finale di reazione al fuoco.
Utilizzo di prodotti in grado di conferire
un dato grado di reazione al fuoco
In alcuni casi, quando non si ha
alternativa, si procede ad applicare ai
materiali esistenti prodotti ignifuganti.
Sono costosi e non sempre efficaci
Necessitano di manutenzione
e di ripetute applicazioni nel tempo
secondo le indicazioni del produttore