La filosofia nel curricolo scolastico dei piccoli

Transcript

La filosofia nel curricolo scolastico dei piccoli
La filosofia nel curricolo
scolastico dei piccoli
«THE MIND IS ITS OWN PLACE, AND IN ITSELF
CAN MAKE A HEAV’N OF HELL, A HELL OF HEAV’N.»
JOHN MILTON, PARADISE LOST, I, 253
«LA FILOSOFIA E’ UN METODO, NON UN MESSAGGIO.»
MATTHEW LIPMAN
Clara Vittori
Quale idea di filosofia
La filosofia da «insegnare» ai bambini non è disciplina
accademica costituita da una rete di concetti
trasmissibili, la storia della filosofia così come viene
introdotta nelle ultime classi della scuola secondaria di
II grado, ma un processo che porti ad interrogarsi
costantemente attraverso discussioni e dibattiti su
grandi temi e grandi domande.
Clara Vittori
Perché introdurre dibattiti filosofici
nel curricolo scolastico?
Perché
 Nel bambino c’è una naturale predisposizione a porsi
domande;
 I bambini e i ragazzi del nostro tempo hanno un grande
bisogno di esercitare il pensiero autonomo;
 I bambini in difficoltà apprezzano molto questi momenti:
non devono scrivere e non possono sbagliare!;
 I bambini molto bravi possono essere perplessi all’inizio
perché non sempre la risposta giusta è facilmente a portata
di mano, ma presto scoprono che è un esercizio del
pensiero molto gratificante;
Clara Vittori
Ed ancora…
Perché:
 I bambini migliorano la capacità di:
 Comprendere
se stessi;
 Riflettere sui valori etici della propria vita
individuale e collettiva;
 Riflettere sui valori della convivenza
democratica.
Clara Vittori
Le operazione mentali che si attivano
 Individuare i problemi;
 Individuare i significati dei concetti;
 Affrontare le perplessità;
 Dubitare di ciò che è scontato;
 Evidenziare ciò che rimane implicito (costruire
l’abito ad andare in profondità);
 Formulare e confrontare ipotesi;
 Operare deduzioni e trasformare l’esperienza in
occasione di ragionamento (pratica riflessiva)
Clara Vittori
La classe come «community of inquiry»
La classe si trasforma in una «comunità di ricerca»
 Stare seduti in cerchio a pensare, parlare, impegnarsi






insieme;
Condividere un oggetto di discussione, fonte di curiosità,
spaesamento, meraviglia;
Esaminare questo «oggetto» e porsi domande;
Insistere nel cercare di saperne di più e di comprendere di
più;
Argomentare le proprie opinioni e distinguere tra
argomentazioni più o meno valide;
Promuovere la cooperazione, la fiducia, la tolleranza,
l’equanimità e la sensibilità tra i componenti della
comunità;
Fornire continui feedback che promuovano
l’autocorrezione e la riflessività
Clara Vittori
Quali libri utilizziamo
 Possiamo distinguere almeno tre tipologie:
 Il
libro di divulgazione filosofica: affronta un
tema filosofico in modo già strutturato, ma con
costante ricorso alla problematizzazione e alle
situazioni di vita reale;
 Il racconto o l’albo illustrato – storie o narrativa
che forniscono spunti per la riflessione filosofica
o che si prestano ad una molteplicità di letture ed
interpretazioni;
 Il racconto filosofico: presenta in modo attuale
parabole
filosofiche.
Clara Vittori
Alcuni esempi
Clara Vittori
Clara Vittori
La filosofia per bambini e ragazzi sotto
forma di divulgazione
 Brigitte Labbé, Michel Puech, Collana “Piccoli filosofi”,
Ape, Milano, 2002:
La guerra e la pace,
I capi e gli altri,
Il lavoro e i soldi,
I piccoli e i grandi,
Per davvero e per finta,
La felicità e l’infelicità,
La giustizia e l’ingiustizia,
Il bene e il male,
Le femmine e i maschi,
La vita e la morte
Clara Vittori
Quali temi?
La vita – la morte;
La ricerca della felicità;
La giustizia, l’ingiustizia, l’equità;
L’identità, chi sono io, il maschile - il femminile;
L’esistenza di Dio;
Il bene e il male;
Vivere da soli - vivere in comunità;
Il bello - il brutto;
L’arte e l’utile;
Il lavoro – il denaro – i ruoli sociali;
La forza – la debolezza – la prevaricazione – il coraggio;
La realtà – la finzione - la percezione della realtà;
Clara Vittori
La libertà – le regole
I risultati di apprendimento
 L’utilizzo costante di metodologie attive come quella
della comunità di ricerca proposta dalla Philosophy
for Children (P4C), produce notevoli risultati in
termini di apprendimento. La ricerca ha accertato
che gli studenti hanno migliori competenze di
parlato ed ascolto e persino le abilità matematiche e
di letto-scrittura ne traggono beneficio.
Clara Vittori
I risultati nelle competenze di cittadinanza
«I cittadini di una democrazia dovrebbero
impegnarsi nel pensiero… Dovrebbero essere
riflessivi, introspettivi, responsabili,
ragionevoli, collaborativi, cooperativi. Alcune
– o molte – di queste qualità potrebbero
essere rinforzate mentre i cittadini sono
ancora a scuola.»
Dall’intervista a M. Lipman di Maura Striano
Clara Vittori
Cosa ne pensano gli esperti
«Diventiamo migliori pensatori quanto più
desideriamo confrontarci con situazioni difficili e
complesse. Per esempio… non possiamo proteggere
per sempre i bambini dalle complessità del
linguaggio, come la vaghezza e l’ambiguità… Devono
imparare che la vita e l’arte sono entrambe ambigue
a molti, diversi livelli. Possiamo insegnare loro che
esistono errori nel ragionamento…»
Matthew Lipman
Clara Vittori
A scuola si trasmette un sapere
strutturato che non sempre corrisponde
all'interrogazione che ha sollecitato la
curiosità del bambino, per cui tra il
sapere impartito e la domanda iniziale
inevasa si produce quella distanza che
genera disinteresse.
SE I BIMBI STUDIASSERO PLATONE
di Umberto Galimberti
Repubblica 11 settembre 2004, prima pagina
Clara Vittori
Il sospetto, inoltre, consente alla mente di
ospitare il dubbio, che evita il dogmatismo e
dispone alla ricerca, che non è un corto circuito
di domanda e risposta, come la televisione ogni
sera diseducativamente insegna con i suoi quiz,
ma è un saper stare nella domanda, finché una
risposta non si presenta come plausibile e, nella sua
provvisorietà, superabile.
La scuola insegna risposte, spesso a domande che
non ci siamo mai poste, ma è la domanda e non la
risposta il vero motore della ricerca e della costruzione
del sapere.
SE I BIMBI STUDIASSERO PLATONE
di Umberto Galimberti
Repubblica 11 settembre 2004, prima pagina
Clara Vittori
Amiche della domanda sono sia la curiosità infantile, sia
la condotta filosofica. E se l'infanzia genera
l'interrogazione nella sua radicalità, la filosofia insegna a
mantenersi nell'interrogazione, per non seppellire il
cervello tra le opinioni diffuse, che rispondono non
tanto alle nostre domande, quanto al desiderio di
evitare il più possibile la fatica del pensiero.
SE I BIMBI STUDIASSERO PLATONE
di Umberto Galimberti
Repubblica 11 settembre 2004, prima pagina
Clara Vittori
PER SAPERNE DI PIU’
http://www.piccoliscrittori.it/for
umita/topic.asp?TOPIC_ID=1232
•
•
•
Intervista di Maura Striano a M. Lipman;
M. Santi, a cura di, Philosophy for children: un
curricolo per imparare a pensare, Liguori (Atti
del Convegno di Padova, Settembre 2003)
A. Cosentino, Filosofia e formazione. 10 anni di
P4C in Italia, Liguori.
Clara Vittori