La Repubblica (ed. Firenze)

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La Repubblica (ed. Firenze)
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Dom 07/07/2013
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DOMENICA 7 LUGLIO 2013
FIRENZE
■ IV
La Repubblica (ed. Firenze)
Pagina 4
CRONACA
Domani riapre il Forte. Giani: “Voglio le scale mobili”
Una delle opere in mostra al Forte Belvedere: da domani
IL FORTE Belvedere riapre domani dopo
cinque anni. E il presidente del Consiglio
comunale Eugenio Giani rispolvera il suo
vecchio pallino: le scale mobili per collegare il Forte con San Niccolò. «La riapertura del Forte è un fatto molto positivo e va
dato atto all’amministrazione Renzi di essersi impegnata per restituirlo a fiorentini e turisti», premette Giani. «Ma con la
riapertura si ripropone il problema dell’accesso al Forte, faticosa e difficile per
chi lo raggiunge a piedi e anche per chi usa
la macchina, vista la mancanza di parcheggi», aggiunge il presidente dell’as-
semblea comunale. Deciso perciò a riproporre la sua vecchia idea al momento dell’approvazione del bilancio 2013, il prossimo 25 luglio.
Una scala mobile che corra lungo il
Giardino Vegni e che ‘atterri’ a San Niccolò, a qualche decina di metri dal museo
Bardini. Dove trovare i soldi? «Servono solo un paio di milioni e, a suo tempo, l’Ente
Cassa di Risparmio di Firenze si era reso
disponibile a contribuire con un milione
di euro», dice Giani. Convinto che, proprio
con la riapertura e la mostra dell’artista cinese Zhang Huan, sia arrivato il momen-
to di rilanciare il progetto «che avevo personalmente impostato come progetto di
fattibilità per collegare il centro al Forte».
Giani precisa che le scale mobili da via
San Niccolò 89, in una proprietà comunale, salirebbero fino al Baluardo della Ginevra. Giani ricorda che «le scale mobili sono ormai un mezzo abituale per le città
collinari: basti pensare a Perugia, Siena o
Certaldo. E il collegamento agevolerebbe
anche l’utilizzo del Parco Bardini, il giardino restaurato dalla Cassa di Risparmio».
(m.v.)
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Assalto ai saldi, 20 mila a Barberino
L’outlet segna un +5%. In centro il low cost va forte anche fra i turisti
GAIA RAU
I punti
ASSALTO all’outlet, invasione
più pacifica in città. I trenta gradi
del primo vero sabato d’estate
non hanno frenato la corsa ai saldi, partiti ieri in tutta la Toscana.
Lo afferma la Fismo-Confesercenti che, sulla base di un sondaggio tra i commercianti di Roma, Milano e Firenze, parla di un
afflusso di clienti «sostanzialmente simile a quello dello scorso anno», e lo raccontano le fotografie scattate in centro dove, a
riempire i negozi, sono stati soprattutto i turisti che, insieme a
qualche fiorentino, hanno approfittato per lo più degli sconti
proposti dalle grandi catene di
Via Nazionale
Malori all’Ovs
Soccorse
9 commesse
IN CENTRO
Snobbate le boutique di lusso i
consumatori si sono diretti nelle
grandi catene con merce low cost
ALL’OUTLET
A Barberino l’anno scorso
l’incremento fu del 16%. Crescita più
contenuta quest’anno: +5%
I BRAND
I clienti dei negozi del centro
sembrano prenderli in considerazione
solo se il prezzo è sotto i 150 euro
Ressa nonostante il caldo,
i negozi di intimo i più
gettonati. Confesercenti:
scontrino medio in calo
del dieci per cento
abbigliamento «low cost», trascurando invece le boutique più
prestigiose, molte delle quali deserte anche in pieno pomeriggio.
Ma il dato più rilevante è quello
dell’Outlet Mc Arthur Glen di
Barberino dove, alle 16, è stata
toccata quota 20 mila presenze, il
5 per cento in più rispetto al primo giorno di saldi estivi dello
scorso anno, che già aveva fatto
registrare, a sua volta, un incremento del 16 per cento.
Un bilancio positivo, insomma, anche se non entusiasmante:
sempre secondo Confesercenti,
infatti, «la crisi si sente», traducendosi in una maggiore attenzione al prezzo da parte dei clienti e in «un calo del 10 per cento dello scontrino medio». Non c’è stato il temuto flop, insomma, ma
nemmeno l’auspicata «ripresi-
adiconsum locali
INTIMO
Partenza
forte
dei saldi
nei negozi
di intimo
na». Secondo le rilevazioni dei
commercianti, si comprano capi
il cui acquisto era stato posticipato questa primavera, come le
scarpe, e prodotti low cost, puntando all’acquisto utile. Si cercano anche le marche note, ma solo
se il prezzo finale, dopo lo sconto,
è comunque contenuto, al di sotto dei 100-150 euro. Anche l’associazione di categoria, fra l’altro,
conferma l’impressione che a Firenze le vendite abbiano tenuto
soprattutto grazie ai turisti, che
hanno speso, in media, più degli
italiani, e che a soffrire di più, per
ora, siano stati i prodotti di fascia
alta.
C’è da dire che i saldi, in realtà,
erano cominciati da giorni, anche se in forma più o meno «camuffata». Come è usanza già da
qualche anno, pur non potendo
utilizzare la dicitura ufficiale,
molti negozianti hanno iniziato
fin da giugno ad applicare promozioni riservate ai clienti affezionati e ai possessori di carte fe-
deltà, o anche, in alcuni casi, a
tutti, nascondendo il ribasso di
prezzo con enigmatici punti interrogativi in vetrina, cartellini di
colori diversi o inviti più o meno
espliciti. Stessa cosa online, sui
siti specializzati, dove gli sconti
sono la norma ormai da settimane. Rimangono validi i consigli di
sempre, ricordati dalle associazioni dei consumatori come
Aduc e Adiconsum: è bene ricordare, in particolare, che le regole
del commercio sono le stesse in
ogni momento dell’anno, e stare
dunque alla larga da chi impone il
pagamento in contanti pur accettando, normalmente, bancomat
e carte di credito o da chi non ammette il cambio della merce. Sull’oggetto in saldo, inoltre, deve
essere sempre riportato il prezzo
d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il
prezzo finale. E’ meglio diffidare,
infine, di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati.
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MISTERIOSI malori all’Ovs, i grandi magazzini di via Nazionale a Firenze presi d’assalto
per i saldi. Un’addetta
alla sorveglianza, che si
trovava vicino all’uscita
ha avvertito un malore,
come se le mancasse il
respiro. E’ uscita dal negozio e si é accasciata a
terra. Subito dopo altri
otto o nove dipendenti
hanno avvertito gli stessi sintomi. E’ scattato
l’allarme, sul posto tre
ambulanze, tre mezzi
dei vigili del fuoco e i carabinieri. Sono stati
ispezionati i locali, intanto la strada è stata chiusa al traffico per mezz’ora, il tempo dei controlli.
«il negozio era già chiuso, dentro eravamo soltanto noi dipendenti —
ha spiegato una addetta
dell’Ovs — all’improvviso all’altezza dell’uscita
ho sentito che mi mancava il respiro, una strana sensazione, ho fatto
qualche passo e mi sono sdraiata a terra». In
zona nessuno ha avvertito odore di gas o di altre sostanze. Resta il mistero su cui indagano
adesso i carabinieri. I
condizionatori erano
appena stati spenti.
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