nuovo numero - Associazione Goffredo de Banfield

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nuovo numero - Associazione Goffredo de Banfield
INFO/DEBANFIELD 1
Periodico semestrale fondato nel 1988 da Maria Luisa de Banfield
infodeBanfield
n. 47 | novembre 2016 | www.debanfield.it
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma2, DCB Trieste
LA DE BANFIELD
RADDOPPIA
Il 12 ottobre scorso è stata ufficialmente inaugurata CasaViola.
Dopo mesi di ferventi lavori, abbiamo avuto la gioia di accogliere in quattro
giorni di open day più di 100 persone, soci, amici, operatori dei servizi, familiari
interessati, nella sede di via Filzi 21/1, dove si sono susseguiti incontri
e presentazioni delle diverse attività che verranno svolte, e che esprimeranno
il nostro rinnovato impegno a fianco dei caregiver dei malati di demenza.
Fase importante questa, nella storia
dell’Associazione.
Ci stiamo avvicinando ai 30 anni dalla
nostra nascita; ci siamo ingranditi,
ma ci siamo impegnati soprattutto
nell’approfondire ed affinare il servizio
per cui primariamente siamo nati,
l’assistenza a domicilio, aumentandone
la qualità e integrandola con
servizi sempre più richiesti e graditi
(consulenze, prestito ausili) allargati
a tutto il territorio provinciale, che
lo completassero. Ci siamo sempre
messi in ascolto, prestando attenzione
ai bisogni e cercando di trasformare
le risposte in una prassi di servizio
consolidata.
Sin dai nostri inizi ci siamo caratterizzati
per quella funzione “pionieristica”,
quella di battistrada sperimentatori
di nuovi modelli di risposta ai bisogni
della vecchiaia.
Seguendo questa vocazione, abbiamo
compiuto un ulteriore passo verso
questa direzione: abbiamo pensato
che le problematiche connesse alla
malattia di Alzheimer e in generale alle
forme di demenza senile costituiscano
un campo che presenta grandi vuoti,
sotto molteplici punti di vista e che per
rispondere alle necessità che da anni
rileviamo tra le centinaia di persone
che si rivolgono a noi, si dovesse
andare un po’ oltre all’esistente.
Finora la “casa de Banfield” è stata
principalmente una base d’appoggio
operativa per andare nelle case dei
nostri assistiti, luogo privilegiato di cura
o per fornire gli strumenti di assistenza
migliori; da oggi abbiamo una nuova
casa, “CasaViola” che si propone
come luogo in cui chi vive la dolorosa
fatica di assistere un congiunto malato
di Alzheimer o di un’altra forma di
demenza possa trovare aiuto e ristoro.
Una bella e confortevole casa che si
riempirà via via di attività utili a stare
meglio, a non sentirsi soli, a non sentirsi
impotenti. Un luogo in cui inizialmente
operatori e volontari faranno gli onori
di casa, ma in cui progressivamente
vorremmo fossero i caregiver a sentirsi
padroni di essa. Riteniamo si tratti di
un servizio che risponde ad esigenze
reali e sentite e cercheremo di capire,
dandoci un tempo, se questo si rileverà
essere, come noi crediamo,
un modello valido, sostenibile
e replicabile
da proporre
anche in altre
realtà
territoriali non trovando ancora
riscontro in nessun altro Paese.
Assenza di riferimenti e complessità
organizzativa ci metteranno alla prova,
ma ancora una volta, pensiamo che ce
la faremo e potremo arrivare al nostro
trentesimo compleanno con un nuovo
fiore all’occhiello.
Maria Teresa Squarcina
vicepresidente
Associazione de Banfield
Anna Illy
taglia il nastro
inaugurale:
CasaViola
inizia il suo cammino
2 INFO/DEBANFIELD
Un ruolo che va riconosciuto, valorizzato,
integrato nel sistema dei servizi
e sostenuto con apposite norme di legge
Nel nostro Paese vi sono forti ritardi
nel prendere coscienza del ruolo
fondamentale di chi si prende cura
in ambito familiare.
Un ruolo insostituibile e di
incommensurabile valore per la
persona assistita, ma anche per il
contesto familiare e sociale.
Un ruolo senza il quale il nostro
sistema di welfare risulterebbe
totalmente insostenibile nell’oggi e,
ancor più, nelle sfide che la società
dell’invecchiamento ci presenta.
L’Istat stima che, in Italia, siano oltre
3 milioni i familiari caregiver. Un dato
che ben evidenzia come il sostegno
alla cronicità e le cure a lungo
termine – per non parlare poi della
fragilità – devono essere riconosciuti,
valorizzati, integrati nel sistema dei
servizi di un welfare di comunità.
Queste considerazioni ci hanno
guidato nella definizione di una
proposta di legge nazionale
(vedi testi di legge in www.
caregiverfamiliare.it) a sostegno
della quale chiediamo l’impegno dei
familiari, dell’associazionismo, del
terzo settore, delle istituzioni locali
e regionali.
L’assistenza a un figlio disabile
dura tutta la vita e oltre. Anche
quando l’assistenza concerne
coniugi o genitori, la durata nel
tempo e l’intensità del lavoro di
cura impattano pesantemente
sulla vita del familiare che se ne
prende cura stravolgendone la vita.
Stress emotivo, stanchezza fisica,
problematiche di conciliazione, di
gestione del tempo, di gestione di
risorse economiche si sommano
a pesanti dilemmi etici e ad un
forte senso di perdita. Sovente la
complessità dei compiti e della
funzione che svolge il caregiver non
vengono né capiti né supportati dalle
reti familiari ed amicali. La percezione
di essere soli ad affrontare i mille
ostacoli della quotidianità in un
tempo di cui non si conosce la durata
e la possibile fine, determinano
forme di stress ed esaurimento che
rischiano di impattare pesantemente
non solo sulla salute e la vita di chi
cura, ma anche di chi ha necessità di
ricevere cure.
Combattere l’isolamento del
caregiver, il suo impoverimento
relazionale e professionale significa
agire non solo per l’attivazione
di servizi, ma anche per evitare la
fuoriuscita dal mercato del lavoro
cui molte persone si vedono
costrette per rispondere ai bisogni di
sostegno della persona cara. Questo
richiede che la consapevolezza del
ruolo sia socialmente condivisa,
che le organizzazioni datoriali
sviluppino modalità organizzative
flessibili e rispondenti ai bisogni
del lavoratore caregiver, occorre
che welfare aziendale e welfare
territoriale avanzino di pari passo e
in coerenza con la riorganizzazione
dei servizi pubblici e la nascita di
servizi privati in grado di rispondere
alla forte diversificazione e alla
elevata flessibilità dei bisogni di
cura. E occorre inoltre riconoscere
che impegnarsi nel lavoro di cura
significa anche acquisire competenze
trasversali e competenze specifiche
che devono essere riconosciute nel
mercato del lavoro e avere valore di
credito formativo per chi necessiti o
intenda avvalersi di percorsi formativi
mirati.
Occorre anche intervenire perché
il crescente costo della cura,
oggi sempre più riversato sulle
famiglie, e la perdita di reddito che
si accompagna alla riduzione di
ore lavorative se non alla perdita
totale del salario, non aumentino il
rischio povertà che oggi milioni di
caregiver affrontano. Occorre
defiscalizzare, come la Francia
e altri Paesi europei ci hanno
insegnato, le spese di cura
quale condizione chiave
perché i familiari possano
Da sinistra: Raffaello Maggian, Anna Illy,
Loredana Ligabue, Elisa de Morpurgo
e Cristiano Degano
avvalersi di aiuti offrendo lavoro
regolare. E occorre riconoscere
contributi figurativi a fronte di
impegni di cura attestati in piani
assistenziali, affinché l’obiettivo
pensionistico non risulti ancor
più irraggiungibile per chi
temporaneamente ha l’esigenza di
assumere una responsabilità di cura.
Molteplici studi evidenziano che
le persone che prestano rilevante
attività di cura hanno il doppio di
probabilità di avere problemi di
salute (il triplo se hanno tra i 18 e i
25 anni). L’impegno di cura porta il
caregiver a focalizzare l’attenzione
non su di sé, ma sulla cura dell’altro.
E il timore che la propria assenza
determini rischi e sofferenze per la
persona cara induce a dilazionare
esami, visite mediche, interventi
ospedalieri.
Bisogna che le Case della
salute, elemento base di una
riorganizzazione delle cure primarie
sul territorio, mettano in campo
un’azione interprofessionale
progettata per essere riferimento
costante di pazienti e caregiver nella
prevenzione, nella gestione dei
percorsi assistenziali integrati, nelle
dimissioni protette, nel rapporto con
le strutture ospedaliere e con i servizi
di assistenza domiciliare integrata
per evitare il costo umano, sociale
ed economico che comporta il far
diventare il caregiver esso stesso
soggetto fragile e bisognoso di cure.
Loredana Ligabue
direttrice Coop Anziani e non solo (Carpi)
INFO/DEBANFIELD 3
CasaViola, un progetto innovativo che si propone
di offrire a chi assiste i malati di Alzheimer
un punto di riferimento per tutti i loro bisogni
UN AIUTO
A CHI AIUTA
CASAVIOLA
È unico nella sfera nazionale ed internazionale, dal momento che nasce ed
è completamente centrato sui bisogni dei caregiver. “Ricordati di te” è lo
slogan che abbiamo scelto e che esplicita bene l’obiettivo che ci poniamo
nei confronti dei caregiver e la sollecitazione che vogliamo dar loro, ovvero
conservare e curare uno spazio di benessere personale, per affrontare con
maggior serenità e competenza il difficile compito di stare accanto al proprio
familiare malato.
PERCHÉ QUESTO NOME
“Viola”, come il colore internazionale dell’Alzheimer. “Casa”, perché si tratta
di un vero e proprio appartamento, un luogo accogliente creato su misura
e pensato come spazio per i caregiver dei malati di Alzheimer e altre forme
di demenza.
CasaViola si colloca al centro di un bisogno fondamentale nel panorama
scientifico e sanitario, quello dell’assistenza, e si propone a livello cittadino
come un centro di riferimento multidimensionale per tutti i caregiver.
CAREGIVER
È colui che offre gratuitamente assistenza e cura non professionale ad un
malato cronico, mosso unicamente da un legame affettivo, non necessariamente
una vera e propria parentela.
Per ogni persona ammalata c’è almeno un familiare impegnato nel ruolo
insostituibile del “caregiver”. Nel caso che il problema sia la demenza, si tratta
di un compito d’assistenza e cura molto faticoso, che può durare molti anni,
dato che la malattia di Alzheimer come le altre forme di demenza hanno
un decorso molto lungo. Il caregiver spesso trascura i propri bisogni, viene
assorbito completamente dall’assistenza al proprio caro malato e questo non
senza conseguenze per la salute, la propria vita sociale, il proprio equilibrio
psicofisico.
Associazione
nfield
Gof fredo de Ba
///
CASA V IOL A
///
si trova in Via Filzi 21/1
e conserva il numero
di telefono: 040/362766.
È aperta nei seguenti orari:
da lunedì a venerdì
dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17.
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GLI EVENTI
Una ricca e interessante serie di eventi
ha accompagnato l’inaugurazione
di CasaViola. Ecco il programma completo:
IL COMITATO SCIENTIFICO
CasaViola ambisce a diventare un luogo di riferimento anche per la comunità
scientifica impegnata nella ricerca sulle problematiche connesse con il
prendersi cura di questi malati.
Al fine di monitorare e validare il progetto e per garantire una elevata qualità
dei servizi offerti, fin dalla nascita CasaViola si avvale degli indirizzi e
suggerimenti di un Comitato Scientifico composto da autorevoli membri della
comunità scientifica locale, nonché del mondo della comunicazione.
LA CONVENZIONE CON L’UNIVERSITÀ
Nei mesi scorsi è stata sottoscritta una convenzione con l’Università degli Studi
di Trieste, che ci permette di accogliere tirocinanti del Corso di Laurea
Specialistico di Servizio Sociale. Le prime due tirocinanti hanno già iniziato con
entusiasmo e passione il loro periodo in CasaViola, che le porterà ad elaborare
la loro tesi di laurea sul progetto. Siamo convinti che un progetto innovativo
di questo tipo abbia un impatto e una sua influenza non solo sui caregiver che
frequenteranno la casa, ma sull’intera comunità e ci impegneremo per
dimostrarlo nel tempo.
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Dal momento che gli studi scientifici svolti finora sul caregiving tendono ad
essere isolati, CasaViola vuole dare il suo contributo alla ricerca,
predisponendo una raccolta di dati sistematica nelle attività che propone.
Verrà somministrato periodicamente un test per valutare il carico assistenziale
dei caregivers e, attraverso la creazione di una rete, con la collaborazione
dell’Università degli Studi di Trieste e in prospettiva futura di altri centri di
ricerca scientifica, CasaViola potrà essere un luogo privilegiato per una
visione globale del problema e coordinare un effettivo scambio di dati,
informazioni, esperienze e buone prassi.
In queste due pagine e in quella precedente alcune immagini dei numerosi amici
e sostenitori che hanno partecipato alla festa di inaugurazione di CasaViola.
12 -15 ottobre_Open Day
Inaugurazione Casa Viola.
Una conferenza stampa e il taglio del
nastro alla presenza di Mario Possenti,
coordinatore della Federazione
Alzheimer Italia, hanno dato avvio alla
quattro giorni di apertura e presentazione
alla città. Nel pomeriggio abbiamo
presentato l’attività di Mindfulness, una
tecnica per prendere consapevolezza
del proprio stato mentale e gestire lo
stress. La giornata si è conclusa con la
conferenza “Più sport, meno stress”, come
e perché valorizzare l’attività fisica nella
vita di tutti i giorni.
13 ottobre
Al mattino abbiamo presentato
l’attività di tessitura. Nel pomeriggio
l’Associazione Optimens ci ha parlato
di come “Non pensionare il cervello”.
Suggerimenti che arrivano dalle più
recenti scoperte delle neuroscienze.
Attenzione particolare è stata data
all’alimentazione. La conferenza si è
conclusa con degustazioni per nutrire
il nostro cervello.
14 ottobre
Al mattino abbiamo presentato
il Laboratorio Arte per il benessere e
l’Attività di consapevolezza corporea.
Il pomeriggio era dedicato ai caregiver
con la presentazione dei Gruppi ABC,
percorso formativo di gruppo su come
comunicare con un malato di Alzheimer.
15 Ottobre_conferenza conclusiva
Straordinario evento dedicato agli
operatori del settore, in cui abbiamo
avuto ospite anche Loredana Ligabue,
direttrice della cooperativa Anziani
e non solo (Carpi) e ispiratrice della
prima legge per il riconoscimento e la
valorizzazione della figura del caregiver,
approvata nel 2014 in Emilia Romagna,
e del disegno di legge nazionale
depositato alla Camera e al Senato.
Moderatore dell’incontro Cristiano
Degano, sono intervenuti inoltre
il prof. Raffaello Maggian sociologo
e la psicologa di CasaViola
Elisa de Morpurgo.
INFO/DEBANFIELD 5
LE ATTIVITÀ E I SERVIZI
UN PERCORSO PERSONALIZZATO DI BENESSERE
Per far fronte ai problemi psicologici e fisici lamentati dai caregiver, CasaViola
propone attività mirate ad alleggerire il peso assistenziale, come corsi di
tecniche di rilassamento, consapevolezza corporea, laboratori dedicati
all’alimentazione buona, sana e protettiva, laboratori di arte-terapia, ecc.
Sono già attivi un laboratorio di Arte del Benessere e uno di Tessitura.
Prossimamente partirà l’attività di Percezione e Movimento proposta dai nostri
fisioterapisti come corso di attività motoria consapevole.
SOSTEGNO PSICOLOGICO
Attraverso gruppi di auto-aiuto e colloqui di sostegno individuale con uno
psicologo, per aiutare i caregiver a sostenere il peso causato dall’assistenza
che porta a vissuti d’ansia e di depressione e a prevenire gli stessi.
Attualmente sono attivi due gruppi di auto aiuto, che si incontrano una volta
al mese, seguiti da due psicologhe. Incontrarsi e confrontarsi con persone
che vivono lo stesso disagio, offrire la possibilità di essere ascoltati e capiti,
riduce il rischio di isolamento sociale, che rappresenta una parte fondamentale
dello stress e del peso di chi assiste un malato di demenza.
UNO SPAZIO DI INFORMAZIONE
I caregiver spesso necessitano di informazioni pratiche su cosa fare nella
gestione del proprio caro e faticano a comprendere l’evoluzione della malattia;
CasaViola si pone come centro al quale possono rivolgersi per avere
consulenza sociale e informazioni su servizi, diritti e opportunità per la
gestione e cura dell’anziano a domicilio. Inoltre propone incontri informativi
sui diversi aspetti della malattia e della sua evoluzione.
FORMAZIONE
Una proposta formativa specifica sono i Gruppi ABC, che, grazie alla
collaborazione con Casa Emmaus e due loro operatrici, finalmente approdano
per la prima volta a Trieste. Si tratta di un lavoro di gruppo attraverso
l’ApproccioCapacitante® (ideato e promosso dal Gruppo Anchise del prof.
Pietro Vigorelli), che aiuta i familiari ad “imparare” strategie efficaci per
comunicare con il malato deteriorato, migliorando così non solo la propria
autostima e capacità relazionale, ma anche il vissuto del malato.
6 INFO/DEBANFIELD
ASSOCIAZIONE DE BANFIELD:
CAMBIA LA SEDE
NON LA MISSIONE
INAUGURATA ALLA PRESENZA DI TANTI AMICI E OSPITI I
NUOVI UFFICI DI VIA DEL LAVATOIO. UN LUOGO PIÙ AMPIO
E CONFORTEVOLE DOVE POTER ACCOGLIERE SEMPRE
MEGLIO LE TANTE PERSONE CHE SI RIVOLGONO A NOI
La nostra famiglia in questi anni
è cresciuta ancora: è aumentato
di molto il numero delle persone
assistite, degli ausilii prestati, delle
consulenze fatte. E quando le
famiglie crescono si guarda al futuro
diversamente, lo si desidera ancor
migliore e ci si impegna in nuove
progettualità. Il futuro della nostra
attività passava anche attraverso un
luogo più ampio e confortevole, dove
potere accogliere sempre meglio
le tante persone che ogni giorno
si rivolgono a noi, dove sistemare
con ordine tutti gli ausili e i presidi
che quotidianamente offriamo,
dove organizzare un comodo spazio
di riunione e formazione. Questo
luogo l’abbiamo cercato a lungo,
il destino ha voluto lo trovassimo
proprio dietro l’angolo, come se
ci stesse aspettando da tempo:
è la nuova casa dell’Associazione
de Banfield inaugurata lo scorso 7
luglio, realizzazione della volontà del
compianto socio Dario Tripcovich,
di garantire continuità e qualità del
nostro lavoro.
Un’inaugurazione davvero riuscita
che, ancora una volta, ci ha fatto
sentire l’affetto dei davvero tantissimi
amici che hanno voluto partecipare
con noi a questa fase nuova di una
storia bellissima e quasi trentennale.
La vicepresidente Squarcina, insieme
ai rappresentanti di enti pubblici,
istituzioni religiose, fondazioni
e associazioni, soci volontari,
operatori e amici dell’Associazione
de Banfield ha ringraziato “una
comunità che ha compreso come
sia importante lavorare nel dialogo
per consentire di servire al meglio
la popolazione anziana della nostra
città” sottolineando come sia
importante “perseverare nel gettare
i semi per la nascita di una società
solidale e infondere anche tra le
giovani generazioni una cultura del
volontariato”.
l’Associazione
Goffredo
de Banfield ///
///
si trova ora in Via del Lavatoio 4
e conserva lo stesso numero
di telefono: 040/362766.
È aperta nel seguente orario:
da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13.
PIANTINA DELLA NUOVA SEDE
INFO/DEBANFIELD 7
AGENDA
SIAMO STATI SELEZIONATI
come sede di Servizio Civile
Nazionale e dal 1° settembre
soaranno con noi per un anno
intero due giovani volontari: Esther
Bianco e Egzon Halili. Bravissimi ed
efficientissimi si stanno occupando
della realizzazione del Progetto
Alimentazione per la la compagia e
la preparazione dei pasti a persone
con difficoltà di alimentazione per
problemi legati alla solitudine
o a un contesto sociale fragile.
Una risorsa preziosissima.
21 SETTEMBRE 16 OTTOBRE
GIORNATA MONDIALE
DELL’ALZHEIMER
GHETTO: MERCATO
DELL’ANTIQUARIATO
Grande successo del nostro maxi
cruciverba per allenare la memoria,
costruito per noi dall’enigmista
matematico triestino Giorgio Dendi,
che, installato in piazza della Borsa,
ha richiamato folle di curiosi ed è
stata l’occasione per parlare della
malattia, regalare i cruciverba
salvamemoria, fornire materiale
illustrativo.
Nella stessa giornata, in collaborazione
con Coop Alleanza 3.0, abbiamo
allestito banchetti di sensibilizzazione
alle Torri d’Europa e presso
il Montedoro Shopping Center.
Anche in questa edizione autunnale
molti i curiosi che si sono affollati
intorno al nostro banchetto, pieno
di oggetti di tutti i tipi, allestito con
tanta bravura dalle nostre volontarie.
Ricordate che raccogliamo sempre
piccoli oggetti da poter offrire
in beneficenza.
30 NOVEMBRE
1 - 2 DICEMBRE
MERCATINO DI NATALE
Dalle 10.00 alle 18.30 in Camera
di Commercio (atrio) e venerdì 2 fino
alle 13. Nella splendida cornice della
Camera di Commercio, che ci ha
gentilmente rinnovato la preziosa
disponibilità, si rinnova anche
quest’anno lo speciale appuntamento
con l’edizione natalizia del Mercatino
della Solidarietà. Le nostre volontarie
hanno lavorato instancabilmente per
molti mesi e hanno confezionato doni
di Natale unici.
Non mancate all’appuntamento:
potrete trovare i nostri classici senza
tempo (sacchetti di lavanda, borse
21 OTTOBRE
GRAN TORNEO DI BURRACO YACHT CLUB ADRIACO
Grazie all’ospitalità dello Yacht Club
Adriaco abbiamo organizzato il nostro
consueto appuntamento con il torneo
solidale. Un contributo alla solidarietà:
i fondi raccolti sono andati a sostegno
dei nostri speciali progetti in favore
dell’assistenza protesica.
5 DICEMBRE
FESTA DI NATALE
La tradizionale Festa di Natale per soci
e amici presso la nuova sede di via
del Lavatoio 4. Un momento per stare
insieme, per fare quattro chiacchiere
e scambiarci gli auguri.
e borsine di ogni tipo, originalissimi
gingilli per l’albero, la “nuova
collezione” dei nostri cioccolatini e
tanto ancora) accanto a stupende
nuove e imperdibili collezioni.
Ricordate, il vostro dono è sempre
doppio: è un regalo unico per i vostri
cari e un sostegno concreto per chi
soffre. Venite dunque a trovarci
numerosi e portate i vostri amici!
è Natale: pensa a un
regalo davvero utile:
sostieni l’Associazione
de Banfield
LE NOSTRE BOMBONIERE SOLIDALI
Ringraziamo gli sposi Guillermo Prudencio
Vargas con Cristiana Scotti e Daniele
Varesano con Francesca Scotti che hanno
donato ai loro ospiti le bomboniere solidali
confezionate dalle nostre volontarie.
Agli sposi le nostre più vive felicitazioni!
8 INFO/DEBANFIELD
Sostienici
LE QUOTE PER DIVENTARE SOCI:
• Affiliato • Ordinario • Sostenitore • Benefattore I nostri servizi sono tutti gratuiti e questo
è reso possibile grazie al vostro sostegno.
È il vostro dono che permette a noi
di continuare a donare a chi soffre, con
competenza, professionalità’ e passione.
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PERIODICO SEMESTRALE
Registrazione al Tribunale di Trieste n. 885
del 22.10.1994
Direttore Responsabile
Leopoldo Petto
Comitato di redazione
Hélène Stavro, Eliana Calza,
Giovanna Pacco, Claudio Mitri
Direzione e amministrazione
via Fabio Filzi 21/1
34132 Trieste - tel 040 362766 - fax 040 774938
Consiglio di Amministrazione
Presidente onoraria: Maria Luisa de Banfield
Presidente: Anna Illy
Vicepresidente: Maria Teresa Squarcina
Tesoriere: Sonia Dukcevich
Consiglieri: Cristiana Cambissa Fiandra, Anna
Soldano, Mariella Magistri de Francesco,
Cristiano Degano
Collegio dei revisori
Presidente: Paolo Marchesi
Revisori: Guido Pastori, Luigi Mammola
Grafica
Luisa Sparavier
Stampa
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La tiratura di questo numero è di 4.000 copie
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€
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30
110
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I CONTRIBUTI SONO LIBERI
(e si possono detrarre).
L’Associazione Goffredo de Banfield
è iscritta al n. 12 del Registro generale del
volontariato organizzato della Regione FriuliVenezia Giulia. In quanto tale è una ONLUS
di diritto ai sensi del D.L. 4.12.1997 n. 460,
sezione II, art.10, comma 8 (G.U. suppl.ord.
n.1 /L dell’1.1.98).
Si può utilizzare il conto corrente postale
n° 14530349 o effettuare un bonifico
bancario su UNICREDITBANCA SPA Trieste
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Il Consiglio Direttivo dà il benvenuto a Mariella
Magistri de Francesco e Cristiano Degano che
subentrano ai consiglieri Giacomo Sardina
e Sergio Razeto che ringraziamo per il lavoro svolto.
infodeBanfield
RINGRAZIAMO
• Volontarie e volontari dell’emporio,
del magazzino ausili, dell’amministrazione
• Fondazione Finney
• Fondazione Dorni
• Beneficentia Stiftung
• Teresa Bonifacio per la sua costante disponibilità nella gestione dei social network
• Fondazione CRTrieste
• B. Pacorini srl per il concerto
• L’Emporio per l’organizzazione del banchetto del Ghetto e l’organizzazione del Burraco
• Yacht Club Adriaco per la sempre squisita ospitalità in così tante occasioni.
• Ocean Marine per il sostegno alla regata
• L’ Associazione Museo della Bora per la “girandolata” di beneficenza
• Carol Pregara e Marco Rossetti Cosulich per l’organizzazione dell’Aperitivo di Beneficenza
allo Yacht Club Adriaco
• La signora Maria Luisa Benni Cucchiarelli • La signora Cristina Gioachin
• La signora Anna Maria Rossi di Coop Alleanza 3.0
per l’accoglienza alle Coop in occasione della Giornata Mondiale Alzheimer
• Il catering della signora Annamaria D’agnolo
• Tutte le elargizioni/contributi privati
• Giorgio Dendi per la realizzazione del cruciverba
• La dott.ssa Daniela Riggio, il dott. Claudio Pandullo, la dott.ssa Ariella Cuk, l’arteterapista Caterina Stolfa, i fisioterapisti Roberto Fernetti
e Antonella Casagrande, le dottoresse Alessandra Sau e Loredana Civita, l’artista Giuliana Balbi, le dottoresse Olga Puccioni
e Laura Scevola, il dott. Raffaello Maggian,
la dott.ssa Elisa de Morpurgo, il dott. Cristiano Degano per avere contribuito alla realizzazione dell’Open Day di CasaViola. Un particolare ringraziamento alla dott.ssa Loredana Ligabue, direttrice di Anziani e Non Solo di Carpi,
per la sua preziosa partecipazione
• Le tirocinanti dott.sse Giulia Zentilin e Barbara De Santis, i nostri volontari di Servizio Civile Esther Bianco e Egzon Halili
È nostro desiderio essere sempre più
vicini a voi e farvi partecipi delle nostre
iniziative nei tempi più brevi possibile.
Riteniamo pertanto importante che
comunichiate a [email protected]
il vostro indirizzo email per potervi
inviare in tempo reale informazioni e news
che riteniamo possano interessarvi.
Informativa ai sensi del D. Lgs. 196/03. Si informa che il trattamento dei dati personali è necessario per il perseguimento degli scopi statutari; la
mancata comunicazione comporta l’impossibilità di svolgere correttamente il trattamento. Il trattamento avverrà presso Associazione Goffredo De
Banfield, via Filzi 21/1, Trieste, con l’utilizzo di procedure anche informatizzate. Dei dati potranno venire a conoscenza gli incaricati del trattamento.
Lo statuto prevede l’invio a tutti i soci e simpatizzanti di newsletter e giornalino. Per esercitare i diritti previsti all’art. 7 (aggiornamento, rettifica,
cancellazione, ecc.) scrivere a [email protected] o tel. 040/362766. Il Responsabile del trattamento “pro tempore” è Giovanna Pacco; il Titolare è
Associazione Goffredo De Banfield.