nuovo numero - Associazione Goffredo de Banfield
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nuovo numero - Associazione Goffredo de Banfield
INFO/DEBANFIELD 1 Periodico semestrale fondato nel 1988 da Maria Luisa de Banfield infodeBanfield n. 47 | novembre 2016 | www.debanfield.it Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma2, DCB Trieste LA DE BANFIELD RADDOPPIA Il 12 ottobre scorso è stata ufficialmente inaugurata CasaViola. Dopo mesi di ferventi lavori, abbiamo avuto la gioia di accogliere in quattro giorni di open day più di 100 persone, soci, amici, operatori dei servizi, familiari interessati, nella sede di via Filzi 21/1, dove si sono susseguiti incontri e presentazioni delle diverse attività che verranno svolte, e che esprimeranno il nostro rinnovato impegno a fianco dei caregiver dei malati di demenza. Fase importante questa, nella storia dell’Associazione. Ci stiamo avvicinando ai 30 anni dalla nostra nascita; ci siamo ingranditi, ma ci siamo impegnati soprattutto nell’approfondire ed affinare il servizio per cui primariamente siamo nati, l’assistenza a domicilio, aumentandone la qualità e integrandola con servizi sempre più richiesti e graditi (consulenze, prestito ausili) allargati a tutto il territorio provinciale, che lo completassero. Ci siamo sempre messi in ascolto, prestando attenzione ai bisogni e cercando di trasformare le risposte in una prassi di servizio consolidata. Sin dai nostri inizi ci siamo caratterizzati per quella funzione “pionieristica”, quella di battistrada sperimentatori di nuovi modelli di risposta ai bisogni della vecchiaia. Seguendo questa vocazione, abbiamo compiuto un ulteriore passo verso questa direzione: abbiamo pensato che le problematiche connesse alla malattia di Alzheimer e in generale alle forme di demenza senile costituiscano un campo che presenta grandi vuoti, sotto molteplici punti di vista e che per rispondere alle necessità che da anni rileviamo tra le centinaia di persone che si rivolgono a noi, si dovesse andare un po’ oltre all’esistente. Finora la “casa de Banfield” è stata principalmente una base d’appoggio operativa per andare nelle case dei nostri assistiti, luogo privilegiato di cura o per fornire gli strumenti di assistenza migliori; da oggi abbiamo una nuova casa, “CasaViola” che si propone come luogo in cui chi vive la dolorosa fatica di assistere un congiunto malato di Alzheimer o di un’altra forma di demenza possa trovare aiuto e ristoro. Una bella e confortevole casa che si riempirà via via di attività utili a stare meglio, a non sentirsi soli, a non sentirsi impotenti. Un luogo in cui inizialmente operatori e volontari faranno gli onori di casa, ma in cui progressivamente vorremmo fossero i caregiver a sentirsi padroni di essa. Riteniamo si tratti di un servizio che risponde ad esigenze reali e sentite e cercheremo di capire, dandoci un tempo, se questo si rileverà essere, come noi crediamo, un modello valido, sostenibile e replicabile da proporre anche in altre realtà territoriali non trovando ancora riscontro in nessun altro Paese. Assenza di riferimenti e complessità organizzativa ci metteranno alla prova, ma ancora una volta, pensiamo che ce la faremo e potremo arrivare al nostro trentesimo compleanno con un nuovo fiore all’occhiello. Maria Teresa Squarcina vicepresidente Associazione de Banfield Anna Illy taglia il nastro inaugurale: CasaViola inizia il suo cammino 2 INFO/DEBANFIELD Un ruolo che va riconosciuto, valorizzato, integrato nel sistema dei servizi e sostenuto con apposite norme di legge Nel nostro Paese vi sono forti ritardi nel prendere coscienza del ruolo fondamentale di chi si prende cura in ambito familiare. Un ruolo insostituibile e di incommensurabile valore per la persona assistita, ma anche per il contesto familiare e sociale. Un ruolo senza il quale il nostro sistema di welfare risulterebbe totalmente insostenibile nell’oggi e, ancor più, nelle sfide che la società dell’invecchiamento ci presenta. L’Istat stima che, in Italia, siano oltre 3 milioni i familiari caregiver. Un dato che ben evidenzia come il sostegno alla cronicità e le cure a lungo termine – per non parlare poi della fragilità – devono essere riconosciuti, valorizzati, integrati nel sistema dei servizi di un welfare di comunità. Queste considerazioni ci hanno guidato nella definizione di una proposta di legge nazionale (vedi testi di legge in www. caregiverfamiliare.it) a sostegno della quale chiediamo l’impegno dei familiari, dell’associazionismo, del terzo settore, delle istituzioni locali e regionali. L’assistenza a un figlio disabile dura tutta la vita e oltre. Anche quando l’assistenza concerne coniugi o genitori, la durata nel tempo e l’intensità del lavoro di cura impattano pesantemente sulla vita del familiare che se ne prende cura stravolgendone la vita. Stress emotivo, stanchezza fisica, problematiche di conciliazione, di gestione del tempo, di gestione di risorse economiche si sommano a pesanti dilemmi etici e ad un forte senso di perdita. Sovente la complessità dei compiti e della funzione che svolge il caregiver non vengono né capiti né supportati dalle reti familiari ed amicali. La percezione di essere soli ad affrontare i mille ostacoli della quotidianità in un tempo di cui non si conosce la durata e la possibile fine, determinano forme di stress ed esaurimento che rischiano di impattare pesantemente non solo sulla salute e la vita di chi cura, ma anche di chi ha necessità di ricevere cure. Combattere l’isolamento del caregiver, il suo impoverimento relazionale e professionale significa agire non solo per l’attivazione di servizi, ma anche per evitare la fuoriuscita dal mercato del lavoro cui molte persone si vedono costrette per rispondere ai bisogni di sostegno della persona cara. Questo richiede che la consapevolezza del ruolo sia socialmente condivisa, che le organizzazioni datoriali sviluppino modalità organizzative flessibili e rispondenti ai bisogni del lavoratore caregiver, occorre che welfare aziendale e welfare territoriale avanzino di pari passo e in coerenza con la riorganizzazione dei servizi pubblici e la nascita di servizi privati in grado di rispondere alla forte diversificazione e alla elevata flessibilità dei bisogni di cura. E occorre inoltre riconoscere che impegnarsi nel lavoro di cura significa anche acquisire competenze trasversali e competenze specifiche che devono essere riconosciute nel mercato del lavoro e avere valore di credito formativo per chi necessiti o intenda avvalersi di percorsi formativi mirati. Occorre anche intervenire perché il crescente costo della cura, oggi sempre più riversato sulle famiglie, e la perdita di reddito che si accompagna alla riduzione di ore lavorative se non alla perdita totale del salario, non aumentino il rischio povertà che oggi milioni di caregiver affrontano. Occorre defiscalizzare, come la Francia e altri Paesi europei ci hanno insegnato, le spese di cura quale condizione chiave perché i familiari possano Da sinistra: Raffaello Maggian, Anna Illy, Loredana Ligabue, Elisa de Morpurgo e Cristiano Degano avvalersi di aiuti offrendo lavoro regolare. E occorre riconoscere contributi figurativi a fronte di impegni di cura attestati in piani assistenziali, affinché l’obiettivo pensionistico non risulti ancor più irraggiungibile per chi temporaneamente ha l’esigenza di assumere una responsabilità di cura. Molteplici studi evidenziano che le persone che prestano rilevante attività di cura hanno il doppio di probabilità di avere problemi di salute (il triplo se hanno tra i 18 e i 25 anni). L’impegno di cura porta il caregiver a focalizzare l’attenzione non su di sé, ma sulla cura dell’altro. E il timore che la propria assenza determini rischi e sofferenze per la persona cara induce a dilazionare esami, visite mediche, interventi ospedalieri. Bisogna che le Case della salute, elemento base di una riorganizzazione delle cure primarie sul territorio, mettano in campo un’azione interprofessionale progettata per essere riferimento costante di pazienti e caregiver nella prevenzione, nella gestione dei percorsi assistenziali integrati, nelle dimissioni protette, nel rapporto con le strutture ospedaliere e con i servizi di assistenza domiciliare integrata per evitare il costo umano, sociale ed economico che comporta il far diventare il caregiver esso stesso soggetto fragile e bisognoso di cure. Loredana Ligabue direttrice Coop Anziani e non solo (Carpi) INFO/DEBANFIELD 3 CasaViola, un progetto innovativo che si propone di offrire a chi assiste i malati di Alzheimer un punto di riferimento per tutti i loro bisogni UN AIUTO A CHI AIUTA CASAVIOLA È unico nella sfera nazionale ed internazionale, dal momento che nasce ed è completamente centrato sui bisogni dei caregiver. “Ricordati di te” è lo slogan che abbiamo scelto e che esplicita bene l’obiettivo che ci poniamo nei confronti dei caregiver e la sollecitazione che vogliamo dar loro, ovvero conservare e curare uno spazio di benessere personale, per affrontare con maggior serenità e competenza il difficile compito di stare accanto al proprio familiare malato. PERCHÉ QUESTO NOME “Viola”, come il colore internazionale dell’Alzheimer. “Casa”, perché si tratta di un vero e proprio appartamento, un luogo accogliente creato su misura e pensato come spazio per i caregiver dei malati di Alzheimer e altre forme di demenza. CasaViola si colloca al centro di un bisogno fondamentale nel panorama scientifico e sanitario, quello dell’assistenza, e si propone a livello cittadino come un centro di riferimento multidimensionale per tutti i caregiver. CAREGIVER È colui che offre gratuitamente assistenza e cura non professionale ad un malato cronico, mosso unicamente da un legame affettivo, non necessariamente una vera e propria parentela. Per ogni persona ammalata c’è almeno un familiare impegnato nel ruolo insostituibile del “caregiver”. Nel caso che il problema sia la demenza, si tratta di un compito d’assistenza e cura molto faticoso, che può durare molti anni, dato che la malattia di Alzheimer come le altre forme di demenza hanno un decorso molto lungo. Il caregiver spesso trascura i propri bisogni, viene assorbito completamente dall’assistenza al proprio caro malato e questo non senza conseguenze per la salute, la propria vita sociale, il proprio equilibrio psicofisico. Associazione nfield Gof fredo de Ba /// CASA V IOL A /// si trova in Via Filzi 21/1 e conserva il numero di telefono: 040/362766. È aperta nei seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. 4 INFO/DEBANFIELD GLI EVENTI Una ricca e interessante serie di eventi ha accompagnato l’inaugurazione di CasaViola. Ecco il programma completo: IL COMITATO SCIENTIFICO CasaViola ambisce a diventare un luogo di riferimento anche per la comunità scientifica impegnata nella ricerca sulle problematiche connesse con il prendersi cura di questi malati. Al fine di monitorare e validare il progetto e per garantire una elevata qualità dei servizi offerti, fin dalla nascita CasaViola si avvale degli indirizzi e suggerimenti di un Comitato Scientifico composto da autorevoli membri della comunità scientifica locale, nonché del mondo della comunicazione. LA CONVENZIONE CON L’UNIVERSITÀ Nei mesi scorsi è stata sottoscritta una convenzione con l’Università degli Studi di Trieste, che ci permette di accogliere tirocinanti del Corso di Laurea Specialistico di Servizio Sociale. Le prime due tirocinanti hanno già iniziato con entusiasmo e passione il loro periodo in CasaViola, che le porterà ad elaborare la loro tesi di laurea sul progetto. Siamo convinti che un progetto innovativo di questo tipo abbia un impatto e una sua influenza non solo sui caregiver che frequenteranno la casa, ma sull’intera comunità e ci impegneremo per dimostrarlo nel tempo. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Dal momento che gli studi scientifici svolti finora sul caregiving tendono ad essere isolati, CasaViola vuole dare il suo contributo alla ricerca, predisponendo una raccolta di dati sistematica nelle attività che propone. Verrà somministrato periodicamente un test per valutare il carico assistenziale dei caregivers e, attraverso la creazione di una rete, con la collaborazione dell’Università degli Studi di Trieste e in prospettiva futura di altri centri di ricerca scientifica, CasaViola potrà essere un luogo privilegiato per una visione globale del problema e coordinare un effettivo scambio di dati, informazioni, esperienze e buone prassi. In queste due pagine e in quella precedente alcune immagini dei numerosi amici e sostenitori che hanno partecipato alla festa di inaugurazione di CasaViola. 12 -15 ottobre_Open Day Inaugurazione Casa Viola. Una conferenza stampa e il taglio del nastro alla presenza di Mario Possenti, coordinatore della Federazione Alzheimer Italia, hanno dato avvio alla quattro giorni di apertura e presentazione alla città. Nel pomeriggio abbiamo presentato l’attività di Mindfulness, una tecnica per prendere consapevolezza del proprio stato mentale e gestire lo stress. La giornata si è conclusa con la conferenza “Più sport, meno stress”, come e perché valorizzare l’attività fisica nella vita di tutti i giorni. 13 ottobre Al mattino abbiamo presentato l’attività di tessitura. Nel pomeriggio l’Associazione Optimens ci ha parlato di come “Non pensionare il cervello”. Suggerimenti che arrivano dalle più recenti scoperte delle neuroscienze. Attenzione particolare è stata data all’alimentazione. La conferenza si è conclusa con degustazioni per nutrire il nostro cervello. 14 ottobre Al mattino abbiamo presentato il Laboratorio Arte per il benessere e l’Attività di consapevolezza corporea. Il pomeriggio era dedicato ai caregiver con la presentazione dei Gruppi ABC, percorso formativo di gruppo su come comunicare con un malato di Alzheimer. 15 Ottobre_conferenza conclusiva Straordinario evento dedicato agli operatori del settore, in cui abbiamo avuto ospite anche Loredana Ligabue, direttrice della cooperativa Anziani e non solo (Carpi) e ispiratrice della prima legge per il riconoscimento e la valorizzazione della figura del caregiver, approvata nel 2014 in Emilia Romagna, e del disegno di legge nazionale depositato alla Camera e al Senato. Moderatore dell’incontro Cristiano Degano, sono intervenuti inoltre il prof. Raffaello Maggian sociologo e la psicologa di CasaViola Elisa de Morpurgo. INFO/DEBANFIELD 5 LE ATTIVITÀ E I SERVIZI UN PERCORSO PERSONALIZZATO DI BENESSERE Per far fronte ai problemi psicologici e fisici lamentati dai caregiver, CasaViola propone attività mirate ad alleggerire il peso assistenziale, come corsi di tecniche di rilassamento, consapevolezza corporea, laboratori dedicati all’alimentazione buona, sana e protettiva, laboratori di arte-terapia, ecc. Sono già attivi un laboratorio di Arte del Benessere e uno di Tessitura. Prossimamente partirà l’attività di Percezione e Movimento proposta dai nostri fisioterapisti come corso di attività motoria consapevole. SOSTEGNO PSICOLOGICO Attraverso gruppi di auto-aiuto e colloqui di sostegno individuale con uno psicologo, per aiutare i caregiver a sostenere il peso causato dall’assistenza che porta a vissuti d’ansia e di depressione e a prevenire gli stessi. Attualmente sono attivi due gruppi di auto aiuto, che si incontrano una volta al mese, seguiti da due psicologhe. Incontrarsi e confrontarsi con persone che vivono lo stesso disagio, offrire la possibilità di essere ascoltati e capiti, riduce il rischio di isolamento sociale, che rappresenta una parte fondamentale dello stress e del peso di chi assiste un malato di demenza. UNO SPAZIO DI INFORMAZIONE I caregiver spesso necessitano di informazioni pratiche su cosa fare nella gestione del proprio caro e faticano a comprendere l’evoluzione della malattia; CasaViola si pone come centro al quale possono rivolgersi per avere consulenza sociale e informazioni su servizi, diritti e opportunità per la gestione e cura dell’anziano a domicilio. Inoltre propone incontri informativi sui diversi aspetti della malattia e della sua evoluzione. FORMAZIONE Una proposta formativa specifica sono i Gruppi ABC, che, grazie alla collaborazione con Casa Emmaus e due loro operatrici, finalmente approdano per la prima volta a Trieste. Si tratta di un lavoro di gruppo attraverso l’ApproccioCapacitante® (ideato e promosso dal Gruppo Anchise del prof. Pietro Vigorelli), che aiuta i familiari ad “imparare” strategie efficaci per comunicare con il malato deteriorato, migliorando così non solo la propria autostima e capacità relazionale, ma anche il vissuto del malato. 6 INFO/DEBANFIELD ASSOCIAZIONE DE BANFIELD: CAMBIA LA SEDE NON LA MISSIONE INAUGURATA ALLA PRESENZA DI TANTI AMICI E OSPITI I NUOVI UFFICI DI VIA DEL LAVATOIO. UN LUOGO PIÙ AMPIO E CONFORTEVOLE DOVE POTER ACCOGLIERE SEMPRE MEGLIO LE TANTE PERSONE CHE SI RIVOLGONO A NOI La nostra famiglia in questi anni è cresciuta ancora: è aumentato di molto il numero delle persone assistite, degli ausilii prestati, delle consulenze fatte. E quando le famiglie crescono si guarda al futuro diversamente, lo si desidera ancor migliore e ci si impegna in nuove progettualità. Il futuro della nostra attività passava anche attraverso un luogo più ampio e confortevole, dove potere accogliere sempre meglio le tante persone che ogni giorno si rivolgono a noi, dove sistemare con ordine tutti gli ausili e i presidi che quotidianamente offriamo, dove organizzare un comodo spazio di riunione e formazione. Questo luogo l’abbiamo cercato a lungo, il destino ha voluto lo trovassimo proprio dietro l’angolo, come se ci stesse aspettando da tempo: è la nuova casa dell’Associazione de Banfield inaugurata lo scorso 7 luglio, realizzazione della volontà del compianto socio Dario Tripcovich, di garantire continuità e qualità del nostro lavoro. Un’inaugurazione davvero riuscita che, ancora una volta, ci ha fatto sentire l’affetto dei davvero tantissimi amici che hanno voluto partecipare con noi a questa fase nuova di una storia bellissima e quasi trentennale. La vicepresidente Squarcina, insieme ai rappresentanti di enti pubblici, istituzioni religiose, fondazioni e associazioni, soci volontari, operatori e amici dell’Associazione de Banfield ha ringraziato “una comunità che ha compreso come sia importante lavorare nel dialogo per consentire di servire al meglio la popolazione anziana della nostra città” sottolineando come sia importante “perseverare nel gettare i semi per la nascita di una società solidale e infondere anche tra le giovani generazioni una cultura del volontariato”. l’Associazione Goffredo de Banfield /// /// si trova ora in Via del Lavatoio 4 e conserva lo stesso numero di telefono: 040/362766. È aperta nel seguente orario: da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13. PIANTINA DELLA NUOVA SEDE INFO/DEBANFIELD 7 AGENDA SIAMO STATI SELEZIONATI come sede di Servizio Civile Nazionale e dal 1° settembre soaranno con noi per un anno intero due giovani volontari: Esther Bianco e Egzon Halili. Bravissimi ed efficientissimi si stanno occupando della realizzazione del Progetto Alimentazione per la la compagia e la preparazione dei pasti a persone con difficoltà di alimentazione per problemi legati alla solitudine o a un contesto sociale fragile. Una risorsa preziosissima. 21 SETTEMBRE 16 OTTOBRE GIORNATA MONDIALE DELL’ALZHEIMER GHETTO: MERCATO DELL’ANTIQUARIATO Grande successo del nostro maxi cruciverba per allenare la memoria, costruito per noi dall’enigmista matematico triestino Giorgio Dendi, che, installato in piazza della Borsa, ha richiamato folle di curiosi ed è stata l’occasione per parlare della malattia, regalare i cruciverba salvamemoria, fornire materiale illustrativo. Nella stessa giornata, in collaborazione con Coop Alleanza 3.0, abbiamo allestito banchetti di sensibilizzazione alle Torri d’Europa e presso il Montedoro Shopping Center. Anche in questa edizione autunnale molti i curiosi che si sono affollati intorno al nostro banchetto, pieno di oggetti di tutti i tipi, allestito con tanta bravura dalle nostre volontarie. Ricordate che raccogliamo sempre piccoli oggetti da poter offrire in beneficenza. 30 NOVEMBRE 1 - 2 DICEMBRE MERCATINO DI NATALE Dalle 10.00 alle 18.30 in Camera di Commercio (atrio) e venerdì 2 fino alle 13. Nella splendida cornice della Camera di Commercio, che ci ha gentilmente rinnovato la preziosa disponibilità, si rinnova anche quest’anno lo speciale appuntamento con l’edizione natalizia del Mercatino della Solidarietà. Le nostre volontarie hanno lavorato instancabilmente per molti mesi e hanno confezionato doni di Natale unici. Non mancate all’appuntamento: potrete trovare i nostri classici senza tempo (sacchetti di lavanda, borse 21 OTTOBRE GRAN TORNEO DI BURRACO YACHT CLUB ADRIACO Grazie all’ospitalità dello Yacht Club Adriaco abbiamo organizzato il nostro consueto appuntamento con il torneo solidale. Un contributo alla solidarietà: i fondi raccolti sono andati a sostegno dei nostri speciali progetti in favore dell’assistenza protesica. 5 DICEMBRE FESTA DI NATALE La tradizionale Festa di Natale per soci e amici presso la nuova sede di via del Lavatoio 4. Un momento per stare insieme, per fare quattro chiacchiere e scambiarci gli auguri. e borsine di ogni tipo, originalissimi gingilli per l’albero, la “nuova collezione” dei nostri cioccolatini e tanto ancora) accanto a stupende nuove e imperdibili collezioni. Ricordate, il vostro dono è sempre doppio: è un regalo unico per i vostri cari e un sostegno concreto per chi soffre. Venite dunque a trovarci numerosi e portate i vostri amici! è Natale: pensa a un regalo davvero utile: sostieni l’Associazione de Banfield LE NOSTRE BOMBONIERE SOLIDALI Ringraziamo gli sposi Guillermo Prudencio Vargas con Cristiana Scotti e Daniele Varesano con Francesca Scotti che hanno donato ai loro ospiti le bomboniere solidali confezionate dalle nostre volontarie. Agli sposi le nostre più vive felicitazioni! 8 INFO/DEBANFIELD Sostienici LE QUOTE PER DIVENTARE SOCI: • Affiliato • Ordinario • Sostenitore • Benefattore I nostri servizi sono tutti gratuiti e questo è reso possibile grazie al vostro sostegno. È il vostro dono che permette a noi di continuare a donare a chi soffre, con competenza, professionalità’ e passione. VUOI RICEVERE IL BOLLETTINO VIA E-MAIL? SCRIVI IL TUO INDIRIZZO A [email protected] Associazione Goffredo de Banfield via del Lavatoio 4 - 34132 Trieste tel 040 362766 - fax 040 774938 e-mail: [email protected] - www.debanfield.it codice fiscale 90034190323 PERIODICO SEMESTRALE Registrazione al Tribunale di Trieste n. 885 del 22.10.1994 Direttore Responsabile Leopoldo Petto Comitato di redazione Hélène Stavro, Eliana Calza, Giovanna Pacco, Claudio Mitri Direzione e amministrazione via Fabio Filzi 21/1 34132 Trieste - tel 040 362766 - fax 040 774938 Consiglio di Amministrazione Presidente onoraria: Maria Luisa de Banfield Presidente: Anna Illy Vicepresidente: Maria Teresa Squarcina Tesoriere: Sonia Dukcevich Consiglieri: Cristiana Cambissa Fiandra, Anna Soldano, Mariella Magistri de Francesco, Cristiano Degano Collegio dei revisori Presidente: Paolo Marchesi Revisori: Guido Pastori, Luigi Mammola Grafica Luisa Sparavier Stampa ART Group srl La tiratura di questo numero è di 4.000 copie minimo minimo minimo minimo € € € € 15 30 110 280 I CONTRIBUTI SONO LIBERI (e si possono detrarre). L’Associazione Goffredo de Banfield è iscritta al n. 12 del Registro generale del volontariato organizzato della Regione FriuliVenezia Giulia. In quanto tale è una ONLUS di diritto ai sensi del D.L. 4.12.1997 n. 460, sezione II, art.10, comma 8 (G.U. suppl.ord. n.1 /L dell’1.1.98). Si può utilizzare il conto corrente postale n° 14530349 o effettuare un bonifico bancario su UNICREDITBANCA SPA Trieste Italia IT58S0200802200000005533689 Il Consiglio Direttivo dà il benvenuto a Mariella Magistri de Francesco e Cristiano Degano che subentrano ai consiglieri Giacomo Sardina e Sergio Razeto che ringraziamo per il lavoro svolto. infodeBanfield RINGRAZIAMO • Volontarie e volontari dell’emporio, del magazzino ausili, dell’amministrazione • Fondazione Finney • Fondazione Dorni • Beneficentia Stiftung • Teresa Bonifacio per la sua costante disponibilità nella gestione dei social network • Fondazione CRTrieste • B. Pacorini srl per il concerto • L’Emporio per l’organizzazione del banchetto del Ghetto e l’organizzazione del Burraco • Yacht Club Adriaco per la sempre squisita ospitalità in così tante occasioni. • Ocean Marine per il sostegno alla regata • L’ Associazione Museo della Bora per la “girandolata” di beneficenza • Carol Pregara e Marco Rossetti Cosulich per l’organizzazione dell’Aperitivo di Beneficenza allo Yacht Club Adriaco • La signora Maria Luisa Benni Cucchiarelli • La signora Cristina Gioachin • La signora Anna Maria Rossi di Coop Alleanza 3.0 per l’accoglienza alle Coop in occasione della Giornata Mondiale Alzheimer • Il catering della signora Annamaria D’agnolo • Tutte le elargizioni/contributi privati • Giorgio Dendi per la realizzazione del cruciverba • La dott.ssa Daniela Riggio, il dott. Claudio Pandullo, la dott.ssa Ariella Cuk, l’arteterapista Caterina Stolfa, i fisioterapisti Roberto Fernetti e Antonella Casagrande, le dottoresse Alessandra Sau e Loredana Civita, l’artista Giuliana Balbi, le dottoresse Olga Puccioni e Laura Scevola, il dott. Raffaello Maggian, la dott.ssa Elisa de Morpurgo, il dott. Cristiano Degano per avere contribuito alla realizzazione dell’Open Day di CasaViola. Un particolare ringraziamento alla dott.ssa Loredana Ligabue, direttrice di Anziani e Non Solo di Carpi, per la sua preziosa partecipazione • Le tirocinanti dott.sse Giulia Zentilin e Barbara De Santis, i nostri volontari di Servizio Civile Esther Bianco e Egzon Halili È nostro desiderio essere sempre più vicini a voi e farvi partecipi delle nostre iniziative nei tempi più brevi possibile. Riteniamo pertanto importante che comunichiate a [email protected] il vostro indirizzo email per potervi inviare in tempo reale informazioni e news che riteniamo possano interessarvi. Informativa ai sensi del D. Lgs. 196/03. Si informa che il trattamento dei dati personali è necessario per il perseguimento degli scopi statutari; la mancata comunicazione comporta l’impossibilità di svolgere correttamente il trattamento. Il trattamento avverrà presso Associazione Goffredo De Banfield, via Filzi 21/1, Trieste, con l’utilizzo di procedure anche informatizzate. Dei dati potranno venire a conoscenza gli incaricati del trattamento. Lo statuto prevede l’invio a tutti i soci e simpatizzanti di newsletter e giornalino. Per esercitare i diritti previsti all’art. 7 (aggiornamento, rettifica, cancellazione, ecc.) scrivere a [email protected] o tel. 040/362766. Il Responsabile del trattamento “pro tempore” è Giovanna Pacco; il Titolare è Associazione Goffredo De Banfield.