fratture vertebrali

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fratture vertebrali
FRATTURE VERTEBRALI
IL TRATTAMENTO MINI-INVASIVO
7
Vertebre
cervicali
12
Frequenti in tutto il mondo, le fratture vertebrali possono incidere sulla qualità
di vita di un individuo.
Vertebre
toraciche
Se non trattate in tempo, possono rendere difficili persino le attività
quotidiane. Mal di schiena, perdita dell’appetito e disturbi del sonno o della
respirazione sono solo alcuni esempi.
Se il medico Le ha diagnosticato una frattura vertebrale, il trattamento miniinvasivo, alternativo ai trattamenti tradizionali, è un’opzione terapeutica da
prendere in considerazione.
Questo opuscolo intende illustrare le diverse cause, conseguenze e trattamenti
possibili delle fratture vertebrali.
Per qualsiasi domanda, si rivolga al Suo medico.
LA COLONNA
VERTEBRALE
È COSTITUITA DA
33 VERTEBRE
INDICE
P4 PERCHÉ INTERVENIRE? P8 OPZIONI DI TRATTAMENTO
P10 IL TRATTAMENTO PROPOSTO P12 I POSTUMI DELL’INTERVENTO
5
Vertebre
lombari
Le vertebre sono legate tra loro tramite legamenti
e muscoli che controllano il grado di flessibilità della
colonna vertebrale.
Le vertebre sono separate le une dalle altre da un
disco cartilagineo che esercita una funzione ammortizzante e protettiva. Esse possono essere separate
(vertebre cervicali, dorsali e lombari), o saldate
(come al livello dell’osso sacro e del coccige).
3
5
Vertebre
sacrali
4
Vertebre
coccigee
QUAL È IL PROBLEMA?
Una frattura vertebrale si verifica quando
un corpo vertebrale collassa.
e fratture vertebrali sono dolorose e, se non
trattate, possono danneggiare lo stato di salute
generale di un individuo: di qui l’importanza di
una diagnosi precoce per una terapia ottimale.
FRATTURE VERTEBRALI
PERCHÉ
TRATTARLE?
SCHIACCIAMENTO = FRATTURA
Una frattura vertebrale sopraggiunge sempre dopo un trauma.
Si possono distinguere 2 tipi di traumi:
• Trauma a bassa energia: alcune patologie come l’osteoporosi (perdita di densità
ossea) o il cancro (tumori maligni, metastasi), associate a un trauma a bassa energia
come sollevare un oggetto o rigirarsi nel letto, possono provocare le cosiddette fratture
vertebrali da fragilità.
• Trauma ad alta energia: incidente stradale,
caduta da altezza, incidenti sportivi e sul lavoro.
Le fratture vertebrali sono molto diffuse.
In tutto il mondo, nel 2000 ci sono stati circa
1,4 milioni di fratture vertebrali osteoporotiche3.
Nel mondo si verifica
1 frattura vertebrale
ogni 22 secondi! 1
La frattura vertebrale è la più diffusa delle fratture osteoporotiche (46%), molto più
delle fratture del collo del femore (16%) e di quelle del polso (16%)2.
Si considera che quasi 1 donna su 2 e 1 uomo su 5 subirà una frattura vertebrale
osteoporotica dopo i 50 anni4.
5
QUALI SONO LE CONSEGUENZE?
A CHE ESAMI SOTTOPORSI?
Oltre a causare forti dolori, una frattura vertebrale può alterare la curva
della colonna vertebrale e di conseguenza aumentare il rischio di subire
una seconda frattura.
Le fratture vertebrali possono essere confuse con altri dolori alla schiena
poiché spesso sono erroneamente considerate come parte integrante del
normale processo d’invecchiamento.
È quindi opportuno segnalare tempestivamente al proprio medico qualsiasi dolore alla
schiena nuovo o insolito. Una diagnosi precoce permette di avere un maggior numero
di opzioni terapeutiche.
Dopo una prima frattura
x5
RISCHIO
DI NUOVE
FRATTURE
SOLO 1 FRATTURA SU 3
5
è segnalata clinicamente16
Ogni ulteriore frattura vertebrale aumenta la deformazione
della colonna6,7 (incurvamento della colonna in avanti)
con un aumento del rischio di complicazioni o diminuzione
delle seguenti capacità funzionali:
• Mobilità ridotta, perdita di equilibrio e maggiore r
ischio di cadute8,9
• Riduzione delle capacità polmonari10,11
• Mal di schiena cronico e stanchezza12,13
• Calo dell’appetito e disturbi del sonno10,14
• Depressione, ansia e scarsa stima di sé.
• Maggiore rischio di mortalità: i pazienti affetti
da fratture vertebrali hanno un rischio di mortalità
del 23-24% superiore rispetto ai pazienti non affetti15.
Il 20% delle donne a cui sia già stata
diagnosticata una frattura vertebrale ne
subirà un’altra nell’anno successivo!1
Da sapere: le diagnosi che permettono di rilevare una frattura
vertebrale sono di due tipi:
Esame fisico
Le fratture vertebrali possono essere asintomatiche ma ci sono dei segnali
che possono mettere in guardia il medico:
• Dolori dorsali e/o lombari acuti o cronici
• Alterazioni nella postura (deformazione della colonna che provoca un
incurvamento in avanti)
• Riduzione della statura
Esame radiologico
Se sorge il sospetto di una frattura vertebrale durante un esame fisico,
si consiglia di procedere a una radiografia della colonna vertebrale
frontale e di profilo, oltre che a un test di densitometria ossea (DMO).
Tuttavia, siccome alcune fratture vertebrali non sono visibili
radiograficamente, un esame più approfondito può essere effettuato con
l’ausilio di TAC e/o RM (Risonanza Magnetica).
La mortalità a lungo termine è equivalente a quella
legata a una frattura dell’anca, il che significa un tasso
di mortalità 8 volte superiore1.
6
7
I TRATTAMENTI CONSERVATIVI
Il trattamento tradizionale delle fratture vertebrali può comportare
diverse settimane di degenza, l’assunzione di analgesici, sedute di
fisioterapia e, talvolta, l’uso di un busto.
I limiti
• Non tratta la vertebra rotta, degenza prolungata (da 4 a
6 settimane) indispensabile per un risultato buono ma difficile
da seguire.
• Disturbi legati alla degenza prolungata (infezione, atrofia muscolare, piaghe da decubito,
problemi respiratori).
I TRATTAMENTI MINI-INVASIVI
VERTEBROPLASTICA
FRATTURE VERTEBRALI
OPZIONI
DI
TRATTAMENTO
Questa tecnica mira a stabilizzare la frattura e ad alleviare il dolore. Le vertebre
fratturate sono stabilizzate tramite l’iniezione di un cemento osseo al centro della
vertebra.
CIFOPLASTICA CON PALLONCINI O CON STENT
Questa tecnica mira ad alleviare il dolore, stabilizzare la
frattura e ripristinare le dimensioni del corpo vertebrale17. La
procedura consiste nell’inserire nella vertebra due tamponi ossei
gonfiabili o due impianti simili a delle molle metalliche in modo
da creare una cavità che viene poi riempita di cemento osseo.
I limiti
• Queste tecniche sono efficaci nel recupero di autonomia e nella riduzione del dolore
ma hanno degli effetti ridotti sul ripristino dell’altezza del corpo vertebrale.18/19
I TRATTAMENTI CHIRURGICI
La tecnica chirurgica tradizionalmente utilizzata nel trattamento
di fratture vertebrali complesse con disturbi neurologici è la
cosiddetta artrodesi del rachide. Essa mira a bloccare
definitivamente una o più articolazioni intervertebrali della
colonna vertebrale. Con l’ausilio di viti, placche o fili metallici,
viene realizzata la fusione di due o più vertebre adiacenti. Lo
scopo è stabilizzare la colonna vertebrale e alleviare il dolore.
Limiti e inconvenienti
• Chirurgia pesante ossia guarigione lunga.
• Riabilitazione necessaria.
• Forte assunzione di analgesici
• Maggiore tasso di complicanze inter-operatorio20.
9
IL RIPRISTINO MINI-INVASIVO
CON SPINEJACK®
FRATTURE VERTEBRALI
IL
TRATTAMENTO
PROPOSTO
L’intervento è un trattamento chirurgico mini-invasivo (no cicatrici) volto a ridare
alla vertebra fratturata la sua forma iniziale. Può essere realizzato in sala
radiologica o nel blocco operatorio, nel rispetto di rigide norme igieniche e di
sicurezza.
Il medico effettua due piccole incisioni di circa un centimetro nella schiena e crea così
una sottile via d’accesso verso la vertebra fratturata per potervi inserire due impianti.
Una volta introdotti gli impianti, il medico inietta del cemento osseo destinato a
stabilizzare la frattura.
L’intervento avviene generalmente sotto anestesia generale ma può essere realizzato
anche sotto anestesia locale, a seconda delle raccomandazioni del chirurgo.
Questa procedura dura mediamente 30 minuti.
INTRODUZIONE DELL’IMPIANTO
INIEZIONE DI CEMENTO
I RISCHI DURANTE E DOPO L’INTERVENTO
Il personale medico incaricato dell’intervento prende tutte le precauzioni possibili per
limitare i rischi, ma, come ogni procedura chirurgica, possono insorgere dei problemi:
rischi legati all’anestesia, emorragia, infezioni nosocomiali, trombosi. Ciononostante,
le complicazioni legate all’introduzione di un impianto intravertebrale sono molto
rare.
Da notare tuttavia che questo intervento non è indicato per tutti.
Rivolgersi al proprio medico per discutere degli eventuali rischi e
dell’idoneità di questo intervento al proprio caso personale.
11
RIDUZIONE RAPIDA DEL DOLORE
Sollievo immediato se non addirittura eliminazione totale del mal di schiena legato
a una frattura vertebrale. I postumi dell’intervento sono poco dolorosi ma essendo la
percezione del dolore diversa in ciascun individuo, un leggero antidolorifico potrà
essere prescritto per qualche giorno.
RITORNO A CASA QUASI IMMEDIATO
Essendo il ricovero di breve durata, il paziente potrà tornare a casa in media 2-3
giorni dopo l’intervento.
RIPRESA DEL LAVORO E DELLE ATTIVITÀ
QUOTIDIANE RAPIDA
FRATTURE VERTEBRALI
I POSTUMI
DELL’INTERVENTO
Appena dimesso dall’ospedale, salvo indicazioni contrarie da parte del medico, il
paziente potrà tornare al lavoro e riprendere le proprie attività quotidiane (sport...).
Non è necessaria alcuna riabilitazione.
FOLLOW-UP
Il medico fisserà una visita di controllo durante la quale potrà fornire al paziente delle
raccomandazioni in base al suo stato di salute generale e alle sue condizioni fisiche.
Da notare tuttavia che l’anzianità di una frattura vertebrale e il
successo del trattamento variano da un paziente all’altro.
TESTIMONIANZA PAZIENTE
Bruno N., 36 anni (Professionista del Soccorso Alpino)
Sono stato operato con SpineJack® a gennaio 2014
dopo una caduta da 17 metri mentre mi trovavo
nella fase finale di un’operazione di soccorso
alpino. Avevo una frattura della vertebra L1.
L’operazione è stata praticata dal dott. Vouaillat
presso la Clinique des Cèdres di Grenoble. Ho
potuto riprendere molto presto le mie attività
professionali e sportive, dopo avere ottenuto un
certificato di idoneità. Oggi posso portare uno
zaino di 15kg, sciare e scalare senza riserva
alcuna.”
13
Int’l Osteoporosis Foundation (www.osteofound.org)
J Bone Miner Res, 11(7), pp. 1010-8, jul 1996
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1
2
OPERE DI
RIFERIMENTO
14
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