7 marzo 2015
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7 marzo 2015
Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 7 21 >Sport 27 n. 9 Anno CIV 7 marzo 2015 >Dialogo La strada dell'arte... amata e contestata Gran successo per il Trofeo del Verdicchio La ritmica fabrianese... europea! Il centro storico in mano ai vandali V G L S Prospettiva del nulla Tra cartine geografiche di riferimento e strategie da risiko (ma non è un gioco, purtroppo) si sta studiando con preoccupazione il piano diabolico di chi vuole mettere in scacco il destino di interi popoli. Prevale il pensiero su quale sarà il prossimo obiettivo, piuttosto che ragionare su come contrastare una presenza dalle fattezze disumane. I filmati dell'Isis che pervengono puntualmente nelle redazioni dei media e da lì giungono fino a noi, sono indirizzati tanto agli aspiranti combattenti, quanto agli altri gruppi terroristici che combattono la "guerra santa": dai primi ci si aspetta l'adesione, mostrando loro una violenza vincente che batte il potere degli eserciti filo-occidentali; dai secondi ci si attende il riconoscimento della leadership in nome di un'efficacia militare e comunicativa che gli altri gruppi non sembrano avere. Il contenuto ultimo del modello di comunicazione varato dai terroristi dell'Isis sembra allora essere riassumibile nell'affermare sé stesso come il gruppo finalmente capace di battere… l’altro mondo in spietatezza ed efficacia. Con i suoi filmati agghiaccianti e brutali l'Isis spera così di riempire gli spazi cavi delle periferie dell'Occidente rimaste materialmente, culturalmente e spiritualmente vuote. L'assenza di riferimenti, ma anche di relazioni e valori non più operanti consente a questo gruppo di proporre riferimenti, relazioni e valori nuovi: come nel caso delle donne fuggite dai paesi europei al seguito del matrimonio con un terrorista, o nel caso degli uomini che trovano nella "fratellanza delle armi" quei legami persi e probabilmente mai avuti con il proprio mondo quotidiano. L'Isis vuole recuperare l'integrazione mancata di una parte dell'universo giovanile periferico che si chiama fuori dall'Occidente nel quale abita e che detesta con tutte le sue forze. Opera così sul rancore di chi è già ai margini o comunque si sente tale; si ripropone di riempire di senso vite che si percepiscono senza ancoraggi e per le quali il processo di identificazione con la civiltà e la cultura occidentale non si è mai realmente avviato, oppure, come nel caso di occidentali non di origine islamica, è miserabilmente naufragato. Chi aderisce ha già da tempo bruciato (...) Segue a pag. 4 Carlo Cammoranesi li arcieri matelicesi hanno organizzato la gara di casa con efficienza e passione ed oltre 130 atleti giunti in città. Ritratto di giovane donna (Amedeo Modigliani) ia Balbo è diventata anche "Street Art", dove possono esibirsi giovani musicisti e godere di intrattenimento eno-gastronomico. 01 prima.indd 2 >Matelica Fabriano-Matelica euro 1,20 e nostre ginnaste rappresenteranno l'Italia ai Campionati continentali Junior in programma a Minsk nel mese di maggio. 31 porcizia, scritte sui muri, schiamazzi, delinquenza... Continuano ad arrivarci lamentele sulle condizioni in cui versa il cuore della città. 8 m a r z o , ov ve ro la festa della donna. Eventi a parte in occasione della ricorrenza che ovviamente coinvolge anche il nostro territorio con la partecipazione di varie associazioni (come Artemisia che inaugurerà uno sportello anti-violenza), coadiuvate dalla stessa commissione delle Pari Opportunità, abbiamo lasciato spazio a chi sta lasciando un segno importante, come l’italo-siriana Asmae Dachan che verrà premiata dall’Ordine dei Giornalisti o un paio di donne fabrianesi che si sono trasferite all’estero per cercare di coronare le proprie aspettative. Fughe di cervelli anche al femminile, ogni tanto. Donna da incorniciare Servizi a pag. 3 di Gigliola Marinelli, Maria Chiara Biagioni (Sir) e a pag.9 di Roberta Stazi 04/03/15 09.57 02-31 nostra.indd 2 04/03/15 10.05 3 >INCHIESTA< L'Azione 7 MARZO 2015 Donne, non solo l'8 marzo P er le celebrazioni dell’8 m a r z o sono tante le iniziative organizzate in sinergia tra le diverse associazioni cittadine. Un’occasione importante per fare il punto anche sulle attività della Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Fabriano, che abbiamo interpellato. Questa commissione, con la collaborazione dell’assessore Barbara Pallucca, ha lavorato ad alcuni importanti progetti, primo fra tutti il sostegno all’associazione Artemisia di Fabriano, che ha fortemente voluto nel nostro territorio l’apertura di di GIGLIOLA MARINELLI uno sportello antiviolenza collegato con il medesimo centro di Ancona. Sabato 7 marzo, con un incontro che si terrà al mattino presso la biblioteca, verrà effettuata l’inaugurazione di questo sportello antiviolenza. La commissione ha già organizzato la manifestazione del 25 novembre con la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, che si è svolta presso l’Oratorio della Carità e che è stata molto sentita dalla cittadinanza, coinvolgendo i ragazzi degli istituti scolastici superiori, che con i loro lavori hanno dato un contributo al tema. Altro progetto è In Media.Res, finanziato attraverso il Fondo Europeo per l’Integrazione, che grazie alle figure del mediatore sociale, interculturale e linguistico, sta cercando di realizzare nella nostra città alcuni incontri all’interno dei quali le donne provenienti da altri paesi possano sentirsi libere di parlare e di condividere le loro esperienze in una prospettiva di integrazione volta a facilitare il loro accesso Le attività delle Pari Opportunità ai diritti di cittadinanza e alla fruizione e partecipazione sociale. Altra problematica rilevante è quella del lavoro femminile. La Commissione per le Pari Opportunità intende realizzare, nei prossimi mesi, un progetto che abbia come obiettivo la sensibilizzazione della problematica del lavoro femminile nel difficile contesto economico e sociale che stiamo vivendo. E’ pronta a recepire, nei limiti delle proprie competenze, iniziative sollecitate dalla cittadinanza e dalle altre associazioni per riuscire a valorizzare le differenze di genere. Questa sensibilizzazione comporta un lungo percorso che parte soprattutto dall’educazione culturale dei giovani, e per questo la commissione sta cercando di coinvolgere gli studenti. Nella giornata dell’8 marzo che si terrà presso la Biblioteca Comunale a partire dalle ore 15, sarà presente l’associazione Artemisia che illustrerà il progetto dello sportello antiviolenza. Ci sarà inoltre l’intervento del mediatore sociale Fabiola Centinari che parlerà del progetto In Media. Res a cui sta lavorando. La Fidapa celebra nel 2015 gli 85 anni di attività ed ha scelto la data emblematica dell’8 marzo per iniziare l’anno di celebrazione. Dalle 17.30 la Fidapa, insieme al Coro dei Giovani Fabrianesi, all’associazione Il Bagatto e a Talia, trasferiranno in prosa e in musica le tante sfaccettature che ogni donna porta con sé. La giornata si concluderà con coOpera presso la Galleria delle Arti e il contributo di Fabricamenti e Inquota per un momento di condivisione che consentirà ad ognuno dei partecipanti di portare la libera espressione personale. Con coOpera la creatività sarà uno strumento di sviluppo: l’installazione intrecciata da un filo rosso rappresenta il legame imprescindibile tra i singoli individui. Nasce uno sportello anti-violenza con Artemisia L’associazione Artemisia da tempo si è attivata per la realizzazione di uno sportello antiviolenza collegato al Centro antiviolenza di Ancona. Il Comune di Fabriano ha recepito la richiesta ed ha istituito nella nostra città lo sportello affidandone la gestione alla stessa associazione. Tale necessità è emersa poiché nessuna realtà è esonerata dal fenomeno della violenza di genere, rispetto al quale nel nostro Comune stanno emergendo casi sempre più numerosi. Fenomeno tanto più allarmante, poiché i casi conosciuti, emersi e denunciati, rappresentano solo una piccola parte di una realtà ben più vasta e sommersa, spesso tenuta nascosta. Infatti è proprio la solitudine o la mancanza di alternative o la paura che impedisce alle vittime di uscire allo scoperto e di denunciare. Lo sportello garantisce anonimato, riservatezza e libertà di scelta della donna, fornendo un supporto psicologico e legale, favorendo l’acquisizione della consapevolezza di sé e del proprio status di vittime, accompagnando le donne nel complesso percorso di uscita dalla violenza. Le volontarie di L’Isis minaccia: siamo pronti ad attaccare Roma. La notizia va sui tg, viaggia sul web e i ragazzi, a casa, cominciano a fare domande. “E’ vero, mamma? Ci attaccheranno?”. E poi le immagini dei vetri rotti, dei morti e degli attentatori con le tute nere e i kalashnikov. L’Isis è entrata nelle case degli italiani senza chiedere permesso. Asmae Dachan (nella foto) è una giornalista italo-siriana, madre di due ragazzi. L’Ordine dei giornalisti delle Marche le conferirà sabato 7 marzo il premio "A passo di notizia", dedicato al giornalismo in zone di guerra per i suoi reportage nelle città siriane devastate dai combattimenti e nei campi profughi di confine. “L’Isis – dice - è entrata nelle vite di tutti, anche qui in Occidente, da alcuni mesi, ma sta seminando morte in Siria e in Iraq da più di un anno. Lì ci sono i nostri familiari e quindi la preoccupazione, purtroppo, alberga nei nostri cuori già da tempo”. Asmae, tu, ai tuoi figli, che cosa hai detto? “Cerco di rassicurarli, di dire loro che stiamo effettivamente vivendo un brutto periodo, che questi uomini vocati alla morte e alla distruzione sono una piaga per l'umanità, ma che le Forze dell'Ordine sono vigili e attente”. Gli psicologi raccomandano di spiegare e di rassicurare. Tu come ti regoli? Fino a dove ti spingi a raccontare “il male”? Insomma, meglio girare canale o rimanere davanti alla tv? “A volte è meglio cambiare canale, spegnere, abbracciare i nostri figli e parlare loro direttamente, senza passare per gli schemi che certa Tv, o l'informazione su internet propongono. Bisogna però parlare del 'male', delle persone che in nome del potere e del denaro commettono orrori indicibili, ancor più gravi quando cercano di spacciarli per atti commessi in Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini 03 inchiesta.indd 2 Artemisia hanno seguito un corso di formazione presso il centro antiviolenza di Ancona, al fine di acquisire gli strumenti e le competenze di base necessarie a gestire il delicato compito di “operatrici di prima accoglienza”. Il servizio offerto si avvarrà del contributo libero, gratuito e volontario di psicologhe, avvocatesse e volontarie dell’associazione e farà rete con una serie di altri soggetti del territorio (forze dell’ordine, pronto soccorso, medici di base, servizi sociali). Sabato 7 marzo alle ore 10.30, presso la biblioteca, si terrà una conferenza stampa per presentare il progetto più dettagliatamente. Lo sportello sito presso Palazzo Chiavelli, vicino all’Urp, sarà operativo dal 9 marzo con i seguenti orari: lunedì e venerdì dalle 15 alle 17; il primo sabato di ogni mese dalle 10 alle 12. In caso di necessità sarà presente un’operatrice straniera di lingua araba. Il numero telefonico è: 0732/709709. Associazione Artemisia Io, mamma musulmana ed il male dell'Isis nome della religione, ma che con la religione non hanno assolutamente nulla a che vedere. Non sono discorsi semplici da affrontare e bisogna farlo informandoci noi per primi su cosa sta davvero accadendo, per evitare di creare ulteriore confusione e cadere su luoghi comuni. E’ importante anche che i ragazzi sappiano che nel mondo ci sono tante guerre, ingiustizie, popolazioni costrette alla fame, private perfino del diritto a curarsi. Tutto questo è 'il male' e per quanto ogni genitore ami i suoi figli, purtroppo non possiamo tenerli sotto una campana di vetro e chiudere loro gli occhi. Vanno presi per mano e accompagnati anche affrontando temi dolorosi, che però saranno utili al cammino della loro crescita”. Tu sei stata in Siria. Come l’hai raccontata ai tuoi figli? “È triste dover affrontare certi discorsi con i figli; non avrei Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330 ORARI: dal lunedì al mercoledì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12.30 www.lazione.com e-mail direzione: [email protected] e [email protected] e-mail segreteria: [email protected] Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) - Tel. e Fax 0737 787551 ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30 e-mail: [email protected] mai immaginato di raccontare una guerra al presente, tantomeno la guerra che sta martoriando la terra delle mie origini. Ai miei figli ho raccontato la sofferenza e le paure dei loro coetanei, le privazioni a cui sono costretti, quando anche andare a scuola o mangiare, o correre in un prato diventano sogni. Troppo il dolore per tutte le vittime innocenti e grande il senso di impotenza quando i ragazzi ti chiedono: 'perché?. Ma esiste davvero un perché ai crimini che l'essere umano compie?”. Come vorresti che fossero i tuoi figli quando saranno “grandi”? “Vorrei che fossero liberi, perché la privazione della libertà a mio avviso è la premessa per la distruzione della persona. A fine ottobre è scomparsa prematuramente mia sorella; al suo commiato sono venuti amici, conoscenti, vicini di casa, colleghi di studio e lavoro: chi recitava la fatiha (preghiera islamica), chi faceva il segno della croce, chi, semplicemente, stava in silenzio. Ognuno a modo suo; tutti accomunati dall'amore per lei. Tutti figli della stessa umanità. Insieme. Ecco, vorrei che i miei figli le somigliassero, perché lei è stata capace di amare e farsi amare rispettando le diversità di tutti e facendone una ricchezza”. Impaginazione Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00 Africa, Asia e America € 165,00 Oceania € 175,00 Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca Maria Chiara Biagioni (Sir) Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. 04/03/15 10.08 4 VENDESI Periferia di Fabriano - VENDESI terreno edificabile a prezzo modico. Tel. 0732 73115. Auguri "campioncino" Nicolò? Nicolò Bettini di Montelago festeggia giovedì 12 marzo i suoi 7 anni. Nico che bello vederti eseguire i compiti, fare i tuoi primi disegni da "grande" e vederti correre allegro dietro il tuo amato pallone, insieme ai tuoi amichetti. Ci fai sorridere e ci illumini le nostre giornate da adulti... grazie Nico per tutto questo. Oggi è il tuo compleanno campione e il nostro augurio è che ogni tuo giorno sia ricco di bellissime emozioni, di importanti traguardi e di infinita salute dal tuo fratellino Diego, da mamma Cristina, da babbo Claudio, dai nonni, dalla cuginetta Gaia, dagli zii e dalla bisnonna Lucia. Karaoke al Circolo Fenalc Da giovedì 12 marzo ore 21 ripartiamo insieme con serata karaoke evento aperto a tutti i soci o quanti volessero diventarlo. Circolo Fenalc S.Maria L'Azione 7 MARZO 2015 Per Beatrice un premio...lirico Beatrice Mezzanotte, mezzosoprano fabrianese, 23 anni, si aggiudica, insieme ad altri cinque sui colleghi, la 69° edizione del Concorso per Giovani Cantanti Lirici “Comunità Europea” 2015, organizzato dal Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A.Belli” - Teatro Lirico dell’Umbria. Il valore del riconoscimento, va sottolineato, che è uno dei più antichi a livello internazionale che ha laureato negli anni molti tra i maggiori cantanti lirici, lo si desume dalle motivazioni ufficiali del Concorso che ha incaricato una prestigiosa giuria per le valutazioni di questa prova canora. “Dopo cinque giorni di selezioni intense e dopo aver ascoltato quasi cento concorrenti provenienti da tutta Europa, la Giuria internazionale presieduta dal celebre soprano statunitense Lella Cuberli, e composta da Antonina Boneva (docente al Conservatorio di Sofia – Bulgaria), Carlo Donadio (rappresentante della Direzione Artistica del Teatro dell’Opera di Roma – Italia), Claud io Desder i (baritono), Enrico Girardi (Critico Musicale del “Corriere della Sera” e docente di Storia della Musica all’Università Cattolica di Milano e Brescia), Carlo Palleschi (direttore d’orchestra), Karen Stone (Sovrintendente del Teatro di Magdeburgo) e Michelangelo Zurletti (Direttore Artistico del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”) ha decretato vincitori della 69ma edizione del Concorso cinque cantanti. Con Beatrice Mezzanotte, si sono imposti Chiara Mogini, soprano (anni 24) di Assisi, Nadina Calistru, soprano (anni 27) di Chisinau – Moldavia, Amedeo Di Furia, tenore (anni 26) di Roma, Sabrina Cortese, soprano (anni 30) di Roma. Daniele Gattucci Ceriscioli vince le primarie, Spacca fa il pieno Settimana di fuoco, quella scorsa, sul fronte politico. Sabato 28 febbraio, alla Fiera della Pesca di Ancona (gremita di folla), è nata la collaborazione tra Marche 2020 e Area Popolare concretizzata in una proposta dallo slogan “Il centro per il governo delle Marche”. Protagonista il Governatore delle Marche uscente Gian Mario Spacca: “Il nostro progetto non si basa su strategie personalistiche, ma si ispira alla filosofia dell’incontro tra i centri vitali della nostra comunità e il governo regionale. Dobbiamo scegliere tra una forma ancorata dentro un partito che pensa di essere autosufficiente, o una che si basa sullo scambio con la comunità regionale”. All’evento, accanto al presidente Spacca e al presidente dell’Assemblea legislativa Vittoriano Solazzi (entrambi per Marche 2020), hanno partecipato il coordinatore nazionale di Ncd Gaetano Quagliariello, l’assessore regionale Maura Malaspina per l’Udc, il coordinatore regionale di Ncd Francesco Massi, Silvana Sbarbati e l’imprenditore Francesco Casoli. Il 1° marzo è stata anche la volta delle primarie del centrosinistra. L’ha spuntata l’ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli battendo con il 52,53% dei consensi (22.760 voti) l’assessore regionale al Bilancio Pietro Marcolini che si è attestato al 46,11% (19.979 voti). “Ha vinto il cambiamento”, è il primo commento di Ceriscioli, che ha conquistato le province di Pesaro, Ascoli e Fermo, mentre Marcolini ha prevalso nel maceratese e nell’anconetano. Distaccatissima la candidata dell’Idv Ninel Donini, ferma all’1,53% e a 587 voti. A Fabriano 343 votanti hanno espresso l’83% delle preferenze per Marcolini, il 15,07 per Ceriscioli e l’1,1% per Donini. Straordinaria l’affluenza in tutte le Marche: ben 43.588 i votanti. 04 mercatino.indd 2 Prospettiva del nulla (...) i ponti con un mondo occidentale del quale misura la vacuità, nel quale non sa più distinguere i valori fondamentali di civiltà dai quali questi ha avuto origine, né sa ritracciare il cuore della civiltà che ancora lo circonda. Nei fatti non sa più "leggere" la cultura che gli è di fronte, né quindi sa comprenderla. Le periferie che forniscono i Kouachi, i Coulibaly o i lupi solitari che si preparano "ad uccidere un miscredente in qualunque modo possibile, immaginabile" recano al loro interno degli aggregati sociali implosi già da tempo, sui quali noi sperimentiamo per intero il nostro fallimento, la nostra stessa incapacità di esserci, di trasmettere e di convincere. Ma attraverso la violenza, puntualmente ostentata, presa a prestito dai videogame e trasformata in una spettacolarizzazione della propria forza e del proprio potere, l'Isis nasconde anche il vuoto che si porta dentro. Parlare con la violenza delle armi è infatti tanto più necessario quanto più serve a coprire l'assenza assordante dei contenuti. Le esecuzioni brutali, i rapimenti e le successive decapitazioni sono anche il tentativo di coprire la manifestazione dell'assoluto nulla del quale l'Isis è portatore. Ma non è forse proprio il nulla - il nulla delle vite degli attentatori, quello delle periferie nelle quali sono cresciuti, delle famiglie che non ci sono mai state, degli educatori mai realmente presenti - ad essere il vero ed autentico volto del Male, il quartier generale nel quale questi si alimenta? Se così è, allora non c'è lotta contro il terrorismo che non implichi, subito e simultaneamente, il recupero di un "pieno" educativo capace di ripresentare e di rendere di nuovo eloquenti e quindi comprensibili le eredità culturali che ci appartengono, ma delle quali abbiamo perso da tempo ogni traccia, se non addirittura ogni memoria. E’ il concetto stesso di Europa messo in discussione e cadere nella deriva di fredde preoccupazioni economiche tra diktat, deficit e spread. Come se la storia di un continente ed il suo destino fossero legati esclusivamente a numeri di bilancio. Il problema è più profondo e prenderne coscienza è già un inizio. Isis o non Isis, c’è in gioco il nostro futuro che passa inevitabilmente attraverso il recupero di valori e principi fondanti che hanno garantito sicurezza e sviluppo, pur nelle comprensibili diversità dei territori. E che ancora oggi possono essere la chiave di volta. Carlo Cammoranesi 04/03/15 10.13 5 L'Azione 7 MARZO 2015 >CRONACA L'interno dell'Oratorio utilizzato per incontri e mostre Un'altra mostra all'orizzonte Al Gonfalone parla Papiri (Fondazione Carifac): "Per il 2016..." G rande, grandissima soddisfazione per il successo della mostra “Da Giotto a Gentile” e buone prospettive per avviare analoghe iniziative di grande richiamo. Cosi si può sintetizzare il bilancio che il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana ha fatto sabato scorso nell’Oratorio del Gonfalone, nell’ambito della esposizione della produzione libraria del Centro Studi Riganelli. La relazione di Guido Papiri si è basata tutta su dati concreti molto significativi, alcuni già noti, altri non ancora di dominio pubblico. I visitatori sono stati 75.000, una cifra enorme per una cittadina come Fabriano: per il 72% provenivano dalle Marche e dall’Italia centrale, quindi il 28% da regioni più lontani. I visitatori non italiani sono stati il 5%, quasi 4.000 in cifra assoluta (quando mai abbiamo ospitato altrettanti stranieri?). I giudizi espressi da questi visitatori sulla mostra e su Fabriano sono stati molto positivi, in non pochi casi addirittura entusiastici. Quelli critici riguardano esclusivamente la non facilità delle comunicazioni per giungere nella nostra città. Molti di questi visitatori (circa i due terzi) non conoscevano Fabriano, ma ora l’hanno scoperta come città d’arte, molto attraente per un turismo colto. 110 sono stati gli operatori, impegnati da luglio a gennaio, di cui 46 stabili, che ha comportato una distribuzione dei redditi per circa 400mila euro. Tra questi operatori, quelli che avevano compiti di guide turistiche hanno mostrato di possedere già un’ottima professionalità e questa è una risorsa da non sottovalutare. La mostra ha avuto ripercussioni positive sull’economia locale, che è impossibile quantificare, ma molti imprenditori commerciali e turistici hanno dichiarato di averne ricavato un incremento del fatturato, in alcuni casi anche notevole. Non sono mancati coloro che hanno ringraziato la Fondazione per aver organizzato questa grande mostra. Ci sono stati alberghi con i posti letto esauriti nei fine settimana, altri anche nei dintorni di Fabriano, con sensibili aumenti di clienti. Ma quanto è costata la mostra “Da Giotto a Gentile”? Circa un milione e mezzo di euro, a fronte di euro 650 mila di introiti per biglietti di ingresso e vendite di libri e altro. Il disavanzo è stato coperto dai contributi di Veneto Banca, dalla Regione (modesto), rimanendo a carico della Fondazione Cassa di Risparmio circa 550mila euro, che è denaro ottimamente impiegato - ha detto Papiri - se servirà a promuovere lo sviluppo turistico di Fabriano. La Fondazione sta Ora la Riccardi. L'esposizione fino al 22 marzo Sabato 7 marzo, alle ore 17.30, nell’oratorio del Gonfalone la dott. Melissa Riccardi, direttrice della Biblioteca comunale “Romualdo Sassi” terrà una conferenza per illustrare la nuova intensa vita di queste istituzione culturale, ora trasferita nel complesso monumentale di S. Francesco alle logge. L’esposizione dei libri del Centro Studi Riganelli nell’Oratorio di S. Maria del Gonfalone prosegue fino al 22 marzo nei giorni di sabato e domenica ( ore 10,30-12,30; 16,30-19). Libri in omaggio. taccuino FABRIANO FARMACIE Sabato 7 marzo e domenica 8 marzo CERROTTI Via G.Miliani, 1 tel.0732 4959 già pensando ad un altro grande evento espositivo per il 2016 (il titolo suggerito da Sgarbi potrebbe essere “Da Caravaggio a Canova”), basato soprattutto sulle molte e pregevoli opere di pittori del ‘600 e ‘700 presenti a Fabriano. Intanto la Fondazione è impegnata in una nuova e migliore sistemazione della Pinacoteca, nella definizione di un percorso museale fabrianese (ora i tanti nostri musei vanno ognuno per proprio conto), alla valorizzazione dell’edificio restaurato Le Conce come ”Casa della Cultura”, al lancio di un'originale iniziativa di microcredito sociale di grande importanza in questo periodo di grandi difficoltà economiche nel nostro territorio. Un salotto culturale arricchito di nuove opere Dopo tre anni di attività, compiuti nel mese di gennaio, l’Oratorio di S. Maria del Gonfalone si è rivelato un importante contenitore, salotto culturale, aperto al pubblico del territorio fabrianese. L’attuale mostra del Centro Studi “Don Riganelli” è uno dei tanti tasselli di quel variegato mondo di associazioni culturali, artistiche e artigianali che svolgono un prezioso lavoro nel documentare quel patrimonio storico, creativo che tanti fabrianesi hanno donato e donano per la loro città. I curatori dell’Oratorio sono convinti che il Gonfalone sia un luogo dove si può promuovere, nel tempo, con la sensibilità di tanti fabrianesi, progetti, eventi e mostre che possono rivelarsi il volano per una maggiore coesione ed integrazione culturale del nostro tessuto sociale. Sabato 28 febbraio Guido Papiri, presidente della Fondazione Carifac, nel magnifico scenario dell’Oratorio del Gonfalone, ha illustrato la positiva esperienza del grande evento "Da Giotto a Gentile”, un’operazione finanziaria che ha portato a Fabriano, lavoro, turismo ed ottimi incassi per molti esercizi commerciali. Ma i progetti della Fondazione continuano: con un restyling nello storico complesso delle Conce che verrà utilizzato per diverse realtà culturali, un restyling nella Pinacoteca Civica Molajoli che si rinnoverà con una nuova veste per ospitare il ricco patrimonio di opere, che oggi sono, in parte non visitabili, collocate presso il deposito attrezzato delle Cartiere 05 fabriano.indd 2 Miliani e infine con un nuovo importante evento da programmare per il 2016 con il prezioso contributo di Vittorio Sgarbi. Sabato 7 marzo verrà installata, al centro della sala del Gonfalone, un’opera in terracotta eseguita dall’artista fabrianese Domenico Michetti, dalle dimensioni di 2.80 m. per 1.60 posta su un baldacchino per una migliore visione. La scultura realizzata è un omaggio alla città di Fabriano, una testimonianza di un evento storico-religioso, che ha avuto inizio nel 1536 presso il Monastero di Santa Caterina da Siena, in via della Portella, oggi via Damiano Chiesa e trasferitosi poi nel 1904 a Bologna, per poi ritornare a Fabriano nel 2014. La Madonna delle Lacrime è un’icona su tavola che si può venerare in Cattedrale, nella seconda navata a destra. L’opera di Michetti è una moderna interpretazione degli episodi miracolosi che la devozione popolare ci ha trasmesso nella sacra immagine della Madonna delle Lacrime, che provvisoriamente sarà esposta al pubblico all’Oratorio del Gonfalone in attesa di una definitiva collocazione. Sempre nella stessa giornata alle ore 17.30 la dott.ssa Melissa Riccardi, direttrice della Biblioteca pubblica “Romualdo Sassi”, terrà una relazione sul tema “Nuova intensa vita della nostra Biblioteca”. DISTRIBUTORI Domenica 8 marzo Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 8 marzo La Rovere Via Ramelli Edicola del Piano P.zza Partigiani Edicola della Pisana P.le Matteotti Salimbeni Via d. Riganelli News snc Stazione Tabaccheria Gobbi Porta del Borgo Edicola Via Serraloggia Tabaccheria Edic. Boni via Dante CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) Sandro Tiberi 04/03/15 10.19 6 >FABRIANO< L'Azione 7 MARZO 2015 Oltre... i disturbi alimentari Anoressia, bulimia, obesità: ora è sorta un'associazione di genitori di GIGLIOLA MARINELLI A bbiamo incontrato i genitori del Centro “Oltre….a riveder le stelle” per un approfondimento sull’importante tematica dei disturbi del comportamento alimentare che colpiscono molti giovani anche nel nostro territorio. Quali sono i disturbi del comportamento alimentare più frequenti e da quale età iniziano a manifestarsi? Tra i disturbi più diffusi l’anoressia, la bulimia, l’obesità, la vigoressia, drunkoressia, l’anoressia atletica, l’ortoressia, ma anche altre sindromi ad esse correlate. L’anoressia e la bulimia colpiscono prevalentemente il sesso femminile e insorgono durante l’adolescenza, anche se l’età di esordio della malattia si sta abbassando con sempre più casi nell’infanzia e nella pubertà. Come ci si accorge di avere un figlio/a con disturbi alimentari? Quali sono i segnali di allarme? In fase iniziale spesso non ci si accorge tempestivamente, ma con uno sguardo attento ai propri figli si nota una diminuzione nell’assunzione di cibo, lo stesso cibo viene tagliuzzato nel piatto magari senza poi mangiarlo. Si nota anche un aumento del consumo di acqua ai pasti per avere un senso di sazietà, caduta dei capelli, sensazione continua di freddo, aumento dell’attività fisica e nella ragazza la scomparsa del ciclo mestruale. Cosa si nasconde dietro una patologia da disturbo alimentare? Tra i fattori predisponenti sicuramente ci sono profondi fattori psicologici di disagio. Anche fattori sociali come la promozione assillante dell’idea di magrezza nei mass media, la denigrazione del sovrappeso e obesità ed il desiderio di identificarsi con i propri coetanei. Nel contesto familiare le figure genitoriali sono determinanti per la formazione di un comportamento non alterato nel rapporto con il cibo, così come la presenza di lutti o eventi di perdita nella famiglia, anche in epoche molto remote, maltrattamenti o traumi infantili. Quindi un cattivo inserimento sociale con ripetute prese in giro da parte di coetanei possono avere un peso enorme nell’insorgere della malattia. Cosa prova un genitore vedendo il proprio figlio/a trasformarsi giorno per giorno in “altro” da quello che era? Per le famiglie è un vero e proprio calvario: una meteora che cade addosso che provoca disagio, paura, sconvolgimento nella routine. Si alternano sensi di colpa ed inadeguatezza ad un forte desiderio di rivolere i propri figli come erano prima. Noi genitori cerchiamo di combattere questo “mostro” che ci ha tolto il sorriso ma non la voglia di lottare insieme ai nostri figli. Le famiglie si sentono affiancate dalle istituzioni in questa battaglia? Purtroppo manca un’adeguata assistenza da parte delle strutture "I nostri figli lanciano segnali e noi dobbiamo recepirli" Salve a tutti, siamo dei genitori che sono in cura insieme ai propri figli presso il servizio “Oltre …a riveder le stelle”. Abbiamo avuto la fortuna-sfortuna di conoscerci a causa di un disagio che ha colpito i nostri figli. Durante gli incontri abbiamo confidato le nostre preoccupazioni. A turno ognuno di noi ha portato a conoscenza del gruppo il suo travaglio. Chi, confidando di avere una figlia che mangia di tutto e continuamente, che nasconde gli involucri vuoti delle merendine sotto il suo letto perché le mangia di nascosto, che si abbuffa fino a stare male, chi manifesta i suoi sensi di colpa uniti al desiderio di autolesionismo. E’ un problema che pensavamo non potesse mai capitarci, ma invece era in agguato dietro la porta. Senza dargli la giusta importanza, abbiamo creduto di poterlo risolvere in famiglia come una malattia qualsiasi. Abbiamo iniziato a parlare al nostro figlio, ognuno in base alla propria esperienza, cercando di spiegargli che un’alimentazione errata gli avrebbe comportato gravi danni fisici e nei casi peggiori la morte. Come automi ascoltano, ci illudono di aver capito ma il comportamento di fronte al cibo è sempre lo stesso. Le cose non migliorano e noi siamo sempre più smarriti. Più soli. Perdiamo il nostro autocontrollo. Alterniamo pazienza a scatti d’ira. Alle nostre domande di genitori preoccupati tipo “Vedi come ti sei ridotta?”, rispondono che si vedono belli o belle così. I nostri figli entrano nell’adolescenza bombardati da messaggi subliminali. Modelli di fronte ai quali sentono di doversi 06 fabriano.indd 2 conformare se non vogliono essere rifiutati. Attività sportive dove la competizione viene esasperata fino al punto di chiedere scorrette diete alimentari. Social network che diffondono esigenze irreali, mondi ovattati, che a loro insaputa mettono a nudo il loro ego. I nostri figli lanciano segnali che forse vogliono manifestare i loro disagi. Richieste di aiuto che ci trovano impreparati perché camaleontiche, difficile da riconoscere. Una volta scoperte un senso di colpa ci pervade, una serie di domande ci turba: dove abbiamo sbagliato? Cosa gli abbiamo fatto mancare? Il mondo ci cade addosso come una meteora. Quando ci rendiamo conto che da soli non riusciamo a venirne fuori, cerchiamo aiuto. Chiediamo consiglio al medico di famiglia o al pediatra, allo psicologo o al nutrizionista. E’ l’inizio di un calvario. Spesso questa strada non dà risultati giusti, ci troviamo soli senza nessun contributo ad affrontare i costi delle terapie. Non sempre sul territorio si trovano specialisti o strutture che siano in grado di affrontare tempestivamente e a 360° il problema. Perché questa è una “malattia” se così possiamo dire, che ha bisogno di un pool di specialisti competenti che conoscono i Dca che collaborano tra loro. E’ fondamentale lavorare in sinergia e contemporaneamente. Noi ci riteniamo fortunati perché, grazie alla collaborazione creatasi tra la Neuropsichiatria Infantile del Salesi, la Fa.np.i.a, e altri professionisti nel territorio, vediamo che sanitarie della regione. Non esiste una rete integrata, le attese sono lunghe e questa mancanza di tempestività ed efficienza nella risposta terapeutica provoca conseguenze pericolose per i pazienti. Di anoressia si muore ed una diagnosi precoce favorisce un’appropriata prevenzione della progressione della malattia”. Nella Regione Marche esistono centri ambulatoriali specializzati? I quattro centri ambulatoriali presenti nelle Marche e mappati nel sito del ministero della Salute sono insufficienti per risolvere il problema dell’assistenza ai pazienti con Dca nella Regione. Spesso le famiglie sono costrette a ricorrere a specialisti e strutture private: quali sono i costi da sostenere anche per la degenza in strutture fuori regione? Molte famiglie inizialmente ricorrono a psicoterapeuti per cercare di affrontare il problema. E’necessario che questi siano specializzati nei disturbi del comportamento alimentare: si arriva a spendere dai 50 agli 80 euro a seduta, senza contare poi la necessaria consulenza di un nutrizionista, con cadenza bisettimanale o mensile, con costi che si aggirano intorno ai 60-100 euro a seduta. E’ necessaria una legge regionale, la costruzione di un centro di riferimento regionale per la diagnosi e cura e prevenzione dei Dca, la partecipazione dei genitori ai tavoli di concertazione. Occorrono centri informativi e di ascolto per genitori e pazienti e campagne di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole condotte da esperti. Chiediamo alle istituzioni di essere al nostro fianco e a quello dei nostri ragazzi oltre che la creazione di un Centro residenziale e a centri diurni per rispondere alle nostre esigenze. A quale associazione deve rivolgersi una famiglia con un parente affetto da disturbo del comportamento alimentare? Possono contattare i genitori del Centro 'Oltre…a riveder le stelle', via Corridoni, 11 ad Ancona. La nostra email: igenitoridioltre@ gmail.com il nostro blog: https:// igenitoridioltre.wordpress.com o chiamare il numero 335-6293957”. "Oltre... a riveder le stelle", il gruppo che è nato in Ancona e che tocca da vicino anche il nostro territorio i nostri figli ritornano alla normalità. Il costante impegno di questi specialisti che intervengono nei confronti dei nostri figli con terapie individuali e di gruppo sono mirate da risultati eccezionali. Sapeste che gioia vedere ritornare il sorriso sul volto dei nostri figli. Non auguria- mo a nessuno di passare i momenti bui che abbiamo passato noi. Le nostre fragilità messe a dura prova dai nostri figli malati, impossessati dal loro disturbo. Sono lotte estenuanti, per cui quando vedi piccoli miglioramenti, ti sembra di rinascere. 04/03/15 10.21 7 >FABRIANO< L'Azione 7 MARZO 2015 Via Balbo e la Street Art Tra musica, drink, food ed eventi è il nuovo fenomeno cittadino di ALESSANDRO MOSCÈ L’ hanno definita la via degli schiamazzi o peggio ancora dei vandali. E’ senz’altro la strada più discussa nei simposi dei cittadini fabrianesi. In chiave positiva, dopo la nascita dell’associazione “Via Balbo non dorme”, rappresenta anche un fulcro di iniziative che nascono dalla proficua collaborazione dei locali che insieme stanno cercando di creare, facendo gruppo, un progetto, un esperimento, perfino una provocazione. I gestori dei locali non hanno alcuna intenzione di provocare l’insonnia ai residenti delle abitazioni e tutti gli eventi sono organizzati nel rispetto delle regole comunali. Viene da pensare a quelle vie delle grandi città riservate al mondo dell’arte, dei sogni e dell’immaginazione. E così, tra i tanti riferimenti possibili, via Balbo è stata anche ribattezzata sotto il fenomeno della cosiddetta Street Art, con un inglesismo felice che fa riferimento non solo all’universo del drink e del food, ma anche, appunto, dell’esibizione, dell’esposizione, della lettura ecc. Ed è stato proprio la settimana scorsa, con un poker di eventi, che la via si è animata dando l’impressione che fossimo in un altro contesto, senz’altro meno congeniale alla Fabriano che conosciamo da decenni. Si è iniziato giovedì 26 febbraio alla Taverna del Palazzo con una degustazione locale a base di formaggio di pecora in abbinamento al miele dell’azienda di Giorgio Poeta e alla birra artigianale Bach, per poi proseguire, venerdì 27 febbraio, al Bar L’Angoletto, con Filippo dr Panico. Questo artista ha mosso i primi passi di cantautore Si avvicina il Palio: gli studenti dell'Artistico disegnano i bozzetti Il Palio di San Giovanni Battista di Fabriano entra ufficialmente nelle scuole e riparte dalle nuove generazioni. L’Ente intende avvicinarsi al mondo giovanile instaurando una serie di ‘collaborazioni’ produttive tra gli alunni e le quattro Porte. Martedì 24 febbraio, a coronamento del nuovo inizio, 11 studenti del Liceo Artistico Mannucci, hanno consegnato 11 bozzetti di infiorate. A breve, una commissione interna del Palio di San Giovanni, sceglierà i quattro finalisti e gli abbinamenti con le Porte Borgo, Cervara, Piano e Pisana per la realizzazione dell’infiorata a giugno durante i festeggiamenti in onore del patrono della città. Una mattinata di festa che ha visto impegnati un centinaio di studenti che hanno fatto il tifo per i compagni che, nell’arco di quattro mesi, hanno studiato il tema dell’infiorata 2015 e poi disegnato il bozzetto. Protagonista il fiume Giano. Nell’anno in cui si concludono i lavori della riapertura del fiume che ha dato vita a Fabriano, l’Ente Palio intende dedicare proprio al Giano le infiorate conosciute e apprezzate in tutta Italia. Emozionato il presidente dell’Ente Paolo Mearelli. “Siamo a scuola per iniziare un percorso lungo: vogliamo essere in mezzo ai giovani. Questi 11 bozzetti sono opere d’arte! Presto, infatti, il Palio entrerà, con nuovi progetti, anche in altre scuole”. Al Mannucci anche l’ex presidente dell’Ente Autonomo Mauro Marcellini che ha sostenuto l’iniziativa fin dal principio e ha seguito i ragazzi durante lo svolgimento del lavoro: “I giovani all’interno del Palio sono una risorsa importante”. La responsabile 07 fabriano.indd 2 di sede, la professoressa Patrizia Rossi, ha elogiato l’iniziativa ed ha sottolineato l’importanza, per il Palio e per la scuola, di collaborare. “La nostra scuola ha tutte le carte in regola – ha detto – per questo tipo di lavoro e cosi, finalmente, la scuola è ancora di più in collegamento con il territorio. Grazie ai ragazzi che hanno lavorato instancabilmente in questi mesi ed hanno aggiunto un rientro pomeridiano a quello previsto per approfondire l’argomento e consegnare, oggi, un bozzetto di alto livello”. E’ sceso in profondità anche il Vescovo della Diocesi di FabrianoMatelica, Mons. Giancarlo Vecerrica. “Sono qui – ha dichiarato – per elogiare i ragazzi e per valorizzare il positivo. Il Palio parla alla città e ai turisti anche grazie alle infiorate che avete progettato. Dobbiamo tenere viva la festa del nostro patrono San Giovanni Battista, una ricorrenza molto sentita che dobbiamo sempre valorizzare di più!”. Il presule ha lasciato ai ragazzi un impegno: “Amate la storia e la creatività”. Alla cerimonia di consegna degli undici bozzetti, anche l’assessore alla Pubblica istruzione Barbara Pallucca e l’assessore al Turismo Giovanni Balducci che hanno portato il saluto dell’amministrazione comunale. “La città – hanno detto – ha bisogno dei giovani”. Intanto, nelle quattro Porte, proseguono i lavori in vista della nuova edizione del Palio di San Giovanni Battista. Con la consegna dei bozzetti delle infiorate è partita ufficialmente la macchina organizzativa. L’appuntamento è a Fabriano dal 12-24 giugno. m.a. tra ritmi punk e suoni elettronici per abbandonarli solo in parte in favore di una poetica più malinconica, quasi una parabola della canzone d’amore italiana. Nel 2015 uscirà l’album “Tu sei pazza”: un mix di suoni sporchi, punk e canzoni d’autore. Filippo dr Panico canta e suona la chitarra elettrica, la batteria, il kazoo e il basso in sequenze. Presso EhNò, venerdì 27 febbraio, è stata la volta di Rusty Carter. Rusty, Jonny, Hannibal e Big Mama hanno presentato il loro disco “Walk along the river”, una fusione di country, folk & rock n’roll per una serata “really on the road”. E infine, lungo la strada degli artisti, sabato 28 febbraio, LoSverso ha organizzato una serata con la Black Convoy Band. Un mix di rock energico con soul e blues profondo attraverso un repertorio di brani cover di artisti mondiali come i Led Zeppelin, i Pink Floyd, Etta James, Amy Whinehouse e altri. Ma cos’è di preciso la Street Art? L’origine della denominazione deriva dai mass media che hanno portato all’attenzione di un vasto pubblico ciò che in precedenza veniva considerata esclusivamente un’espressione dell’inquietudine giovanile, piuttosto che una vera e propria forma d’arte. Si forma negli spazi pubblici come strade, muri e stazioni. La nascita del movimento non può essere ricondotta ad una data precisa, ma è fatta risalire agli anni Settanta e alla città di New York. L’interesse pubblico per l’arte di strada è esploso intorno al 2000, grazie anche agli stencil di Banksy. Da allora sono stati stampati numerosi libri che trattano l’argomento e la Street Art è spesso sfruttata perfino dalle aziende di marketing. Ora è arrivata anche da noi. La vivace via Balbo Tra virtù e vizi dei diritti d'autore ecco il libro dell'avvocato Macaluso Il diritto d’autore ai tempi di internet ed il dovere morale di proteggere le opere d’ingegno: questo il senso del lunedì organizzato dall’Accademia dei Musici e dall’Istituto Superiore Morea-Vivarelli dedicata al diritto d’autore. Una tesi illustrata con dovizia di particolari dall’avvocato Fabio Macaluso, che ha presentato anche a Fabriano il libro “E Mozart finì in una fossa comune” dedicato alle virtù ed ai vizi del copyright. Un tema caro a tutti gli autori ed editori di opere dell’ingegno che, a causa della eccessiva facilità di accesso alle informazioni data dai nuovi media, rischiano di vedere le loro opere in una metaforica fossa comune come quella di Wolfgang Amadeus Mozart. Un esempio forte ma calzante quello fatto dall’avvocato Fabio Macaluso perché proprio il genio di Salisburgo concluse la propria esistenza in miseria. Una fine anonima e silenziosa, alla quale compartecipò la totale assenza di protezione delle opere d’ingegno del Maestro austriaco. Un artista immenso descritto però come “semplice cottimista dall’avvocato Macaluso, che ha ricordato l’importanza dei mecenati, ma anche il limite che gli stessi imponevano ai loro protetti pagandoli solo ed esclusivamente ogni volta veniva richiesto il loro ingegno. Fondamentale anche l’opera di sensibilizzazione nei confronti del “download” che sembra aver massacrato opere cartacee, musicali ed in celluloide. Un problema di cultura che tocca da vicino le giovani generazioni, attente alla tecnologia ma al tempo stesso distratte (per così dire) nei confronti dei diritti degli artisti. Difendere il diritto d’autore e cercare una via moderna per tutelarlo ai tempi di internet, con piattaforme moderne di accesso ai contenuti d’ingegno: Google e Youtube in primis. Un richiamo quindi a comprendere lo sforzo dietro ad una canzone o un libro quello fatto dall’avvocato Macaluso, ribattuto anche nella mattinata di lunedì dal Dirigente dell’Istituto Morea-Vivarelli Strona che ha sottolineato l’urgenza di germi di legalità anche per i più giovani. Germi che dovrebbero essere coltivati con maggiore intensità anche secondo Valerio Veneri, che ha ricordato l’importanza della cultura nella vita di ogni essere umano: sia essa musica, poesia, cinema o qualsiasi altra forma di ingegno umano. Saverio Spadavecchia Il Rotary a sostegno del Caffè Alzheimer Il 27 febbraio sarà sicuramente una data da ricordare per l’Associazione AttivaMente. Una giornata di grandi emozioni in un clima di totale serenità, nella sala del Caffè Alzheimer gremita per l’occasione della cerimonia di consegna del videoproiettore da parte del Rotary Club di Fabriano e della presentazione del libro “L’Azzurro dei giorni scuri” di Maria Grazia Maiorino. Presenti il presidente del Rotary Club Fabriano Maurizio Marchegiani, Cinzia Cimarra, presidente dell’Associazione AttivaMente, il Vescovo della Diocesi Fabriano – Matelica don Giancarlo Vecerrica, l’assessore ai Servizi Sociali Giorgio Saitta, il neurologo Mario Ciappelloni, il sociologo dell’Associazione Alma Maurizio Latini e l’autrice del libro Maria Grazia Maiorino. “Il nostro Club è onorato di mettere a disposizione le proprie forze per iniziative e progetti di questo spessore che toccano uno dei temi più attuali e delicati del momento”, ha evidenziato il presidente Maurizio Marchegiani. Grandissima la soddisfazione ma- nifestata da Cinzia Cimarra: “Un gesto che testimonia la grande attenzione e la grande sensibilità del club verso la nostra realtà costituitasi da pochi mesi”. “Quando nasce un fiore che sa di fraternità il Vescovo deve esserci – ha dichiarato il Vescovo don Giancarlo Vecerrica – sono molto lieto di questa nuova realtà, nata proprio nell’anno delle Beatitudini”. L’assessore Giorgio Saitta ha messo in evidenza come negli ultimi anni sia cresciuta l’attenzione verso il morbo di Alzheimer, in particolare il sostegno e la formazione alle famiglie dei malati. “La Regione ha preso coscienza del forte impatto sociale della malattia – ha rivelato il dottor Ciappelloni – e questo è un fatto significativo. Bisogna iniziare a puntare sulla formazione”. La seconda parte dell’evento prevedeva la presentazione del libro “L’Azzurro dei giorni scuri”, un romanzo - diario che affronta il delicato tema del morbo di Alzheimer, alla presenza dell’autrice Maria Grazia Maiorino, intervistata dalla giornalista Elisabetta Monti. Ad animare la lettura, con una prestazione di grande intensità, l’attrice Marzia Paoletti con l’accompagnamento musicale di Nino e Gianna Lamolinara e la “mascotte” Niccolò Oteri Di Bartolomeo. “La scrittura si è rivelata salvifica – ha dichiarato l’autrice – perché è riuscita a contenere tutte le emozioni, dalla rabbia al dolore, vissute in quel periodo”. Dopo la presentazione, un dibattito interessante tra il sociologo dell’Associazione Alma, Maurizio Latini e l’autrice ha messo in luce i passi avanti fatti negli ultimi anni. L’evento è stato promosso da AttivaMente, Alma, Rotary Club Fabriano, Fondazione Carifac, Fondazione Merloni, Comune di Fabriano, Made in Fabriano, con la gentile disponibilità di Ristorart, Bac (Bibite Alimentari Carni Fabriano), Pasticceria Osvaldo e Grain Cafè. L’attività del Caffè Alzheimer prosegue lunedì 9 marzo, dalle ore 15.30 alle 19.30, con l’appuntamento dedicato alla formazione questa volta con la presenza di un fisioterapista. e.m. 04/03/15 10.23 8 >FABRIANO< L'Azione 7 MARZO 2015 Dittatura del pensiero unico Intervista al presidente "Giuristi per la vita" dopo l'incontro a Fabriano di CLAUDIO CURTI O ltre 1.700 persone a Macerata, 500 a Pesaro, 300 ad Osimo e quasi 300 a Fabriano, a cui aggiungere, per quest’ultimo appuntamento, tutti coloro che hanno partecipato via streaming, attraverso il sito www.giuristiperlavita.org. Questo il report del tour marchigiano, che ha avuto quale relatore d’eccellenza, il presidente dell’associazione Giuristi per la vita, l’avvocato Gianfranco Amato. Nella Sala Ubaldi, il 23 febbraio, ad un’assemblea interessata e variegata, composta da genitori, intere famiglie, insegnanti e dirigenti scolastici, un terzo del clero diocesano, diverse catechiste e, soprattutto, tanti giovani, è stata illustrata quella che ormai è considerata una vera e propria “emergenza educativa”, frutto di “una nuova colonizzazione ideologica”, ha dichiarato l’avvocato Achiropita Curti, componente, per le Marche, dei Giuristi per la vita e promotrice dell’evento. Avvocato Amato, lei ha spiegato, a Fabriano, che la libertà delle famiglie di educare i propri figli è a rischio, perché? Assolutamente sì. Ci troviamo di fronte ad un tentativo di imporre una cultura dominante, che fa della teoria del gender il grimaldello principale, con cui imporre l’idea che la sessualità di un soggetto non dipenda dal dato oggettivo biologico, ma dalla percezione che ognuno ha di sé. Posso sentirmi donna, uomo, indipendentemente dal sesso biologico. Per suffragare questa tesi, con il documento Standard per l’Educazione sessuale in Europa dell’Oms, in cui si dividono bambini e giovani in fasce di età, vengono introdotte delle nefandezze come, a partire dalla fascia di età 0 a 6 anni: insegnare il gioco del dottore e iniziare i bambini a riconoscere i genitali nel dettaglio e a farli toccare, così avviandoli alla masturbazione precoce; utilizzare il rossetto sui maschietti e vestirli da femminucce e vestire le fem- minucce da maschietti; apprendere per Natale favole e filastrocche con i nuovi modelli a sfondo gender. Dunque, qualcuno ha deciso che, dopo 2000 anni, la famiglia composta da San Giuseppe, la Madonna e Gesù Bambino, sia da archiviare! È inaccettabile. Non sono fantasie, tutto è documentato nel libro Gender (d)istruzione, che è una galleria degli orrori, riportando episodi circostanziati. Non si starà esagerando? Il giudizio più duro lo ha dato Papa Francesco l’11 aprile del 2014, nel suo discorso al Bice, quando ha detto: “Bisogna opporsi ad ogni tentativo di sperimentazione educativa su bambini e giovani utilizzati come cavie da laboratorio in scuole che ricordano sempre di più i campi di rieducazione e gli orrori dell’educazione manipolativa delle dittature genocide del XX secolo, oggi sostituite dalla dittatura del pensiero unico”. Concetto ribadito ai giornalisti sul volo del ritorno dalle Filippine quando ha rievocato la Hitler-Jugend. Cosa la sorprende di più durante i suoi incontri? L’aspetto sconcertante è che, esclusi gli organizzatori, il 90% dei partecipanti non sappia cosa stia avvenendo. I genitori devono invocare un loro diritto sacrosanto, quello alla priorità nell’educazione dei propri figli. Per questo, invito tutti ad inviare una lettera alle istituzioni scolastiche, per chiedere di essere informati preventivamente Chi è Gianfranco Amato Gianfranco Amato è nato a Varese nel 1961, è avvocato dal 1998 e opera attivamente nel campo della biotica. Editoralista di Avvenire, collabora con la rivista scientifica Studia Moralia rivista scientifica dell'Istituto Superiore di Teologia Morale, incorporato nella Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense, con il quotidiano La Croce, Cultura Cattolica. it, La nuova Bussola Quotidiana, Il Timone, e altre testate giornalistiche cattoliche. È presidente nazionale dei Giuristi per la Vita, co-fondatore e presidente dell’Associazione Scienza & vita di Grosseto, Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. su questi argomenti, che si vogliono introdurre nelle scuole. Il diritto, sancito dall’art 26, comma 3, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, è nato perché si erano evidenziati i danni dell’istruzione pubblica che, in mano al potere, può diventare un’arma letale. E non è un caso che i nazisti avessero unito l’istruzione pubblica alla propaganda in un unico ministero guidato da Joseph Goebbels. Il Papa non è un pazzo che farnetica, ma ha ben presente che è sempre un vizietto del potere, verificatosi in tutti i regimi totalitari, estromettere i genitori per manipolare i giovani. Cosa risponde agli attacchi mediatici che riceve? Oggi, esiste una strumentalizzazione degli stessi omosessuali. L’in- Gianfranco Amato durante il suo intervento tervento più bello che ho ascoltato è stato proprio di un omosessuale che, coraggioso, ha detto che non si sognerebbe mai di dire che un bambino non debba avere una mamma ed un papà, o che debba essere sottoposto a questo indottrinamento fin dalla nascita. “Si tratta solo di una piccola lobby ideologizzata, politicizzata e molto ricca, che sta portando avanti queste battaglie folli, danneggiandoci”, le sue testuali parole. Appare chiaro che non si tratta di giudicare l’omosessualità, qui si vuol rivendicare il diritto all’educazione dei propri figli, non facendo imporre un modello minoritario alla maggioranza. Basti pensare alla Strategia nazionale per combattere l’omofobia 2013-2015 dell’Unar, ufficio nazionale Antidiscriminazione razziale, organismo del dipartimento delle Pari opportunità, presso la presidenza del Consiglio dei ministri, con la quale si vuole introdurre, fra le tante cose, l’eliminazione di tutta la modulistica didattica ed amministrativa, che discrimina la famiglia mono-genitoriale, omologando tutto e tutti: genitore 1 e genitore 2, al posto di padre e madre, obbligatoriamente in tutte le scuole. In conclusione, qual è il messaggio da lanciare? Informatevi presso le vostre scuole su questi progetti educativi e sappiate che avete il diritto e il dovere di proteggere i vostri figli dalla dittatura del pensiero unico, così come sollecitato da Papa Francesco. L'agricoltura locale strizza l'occhio all'Expo Ampliare l'orizzonte commerciale delle nostre produzioni, ovviamente, facendo fulcro sul pregiato insaccato di cui ora si iniziano a tessere le lodi in più parti del Bel Paese. Questo il filo rosso intorno al quale, l’assessore delegato Giovanni Balducci intende avviare una serie di azioni legate ai prodotti tipici e più in generale all’enogastronomia. “Un settore - è la riposta dell’esponente dell’esecutivo Sagramola - da sviluppare in un’ottica di tipo economico, ossia dal punto di vista del lavoro correlato alle produzioni agricole ed ai prodotti tipici locali ma anche sotto il profilo di ulteriore incentivo annodato al volano del turismo sostenibile”. 08 fabriano.indd 2 Per far questo però occorre avere un quadro preciso della situazione attuale? “La prima valutazione concerne le tipicità eno-gastronomiche in un contesto più ampio, e qui entriamo nella terza fase del progetto interregionale Marche-Umbria, già in esecuzione, imperniato sui percorsi eno-gastronomici delle tipicità locali. Lo schema è questo: dal prodotto tipico locale, il salame di Fabriano, si passa al Consorzio per la sua produzione e tutela. In pratica deve essere nel settore dell’agricoltura quello che è la carta nell’ambito dell’artigianato e della storia della città, quindi il Salame di Fabriano inserito nel circuito Slow Food, nelle rassegne di promozione dei prodotti tipici alle quali Fabriano è presente, mi riferisco a Tipicità: il Comune di Fabriano è co-organizzatore della manifestazione, e al Salone del Gusto di Torino. Dalla scala nazionale il passo successivo va sulla promozione in ambito locale: il Mercato Coperto, quale vetrina espositiva e vendita di prodotti tipici locali. La Magnalonga, evento legato ai prodotti locali ed all’ambiente. La Fabrica del Gusto, novità nel settore dell’utilizzo dei prodotti a km 0 per eventi formativi culinari ed uso dei social –food blogger”. Se questa è la situazione attuale della nostra offerta eno- gastronomica, qual è il passaggio successivo? “Necessario uno scatto di reni per attestare, consolidare e sviluppare l’economia legata al mondo agricolo. Ovvero il rafforzamento nel Consorzio per la Produzione e Tutela del Salame di Fabriano di un organismo tecnico di controllo, ad ulteriore garanzia, per il consumatore, della qualità ed omogeneità del prodotto e rivisitazione dell’ambito territoriale di produzione ed allevamento. Aumento della produzione e del relativo settore commerciale, elemento basilare per intraprendere le attività finalizzate al conseguimento del marchio Dop. Interazione osmotica con il mondo della formazione scolastica, Istituto Tecnico Agrario in primis, quale soggetto essenziale per la formazione tecnica in agricoltura. Impegno della società Agricom (azienda agricola partecipata del Comune ndr) a fornire, e sperimentare se necessario, il supporto pratico alle indicazioni provenienti dal mondo della didattica; sviluppo nel campo dell’utilizzo delle energie alternative; sviluppo delle produzioni tipiche locali ed allevamenti delle specie autoctone. Infine, va incentivata la promozione dei prodotti tipici nelle rassegne di valenza nazionale ed internazionale: in primis la presenza all'Expo 2015”. Daniele Gattucci 04/03/15 10.24 L'Azione 7 MARZO 2015 Storie di chi ha deciso di andarsene dall'Italia di ROBERTA STAZI U na valigia carica di sogni aspettative, affetti. Perché partire vuol dire riiniziare. O trovare nuove strade, quelle che qui sono chiuse o non abbastanza aperte. Sono tanti i giovani che se ne vanno dall’Italia, e molti anche i giovani fabrianesi che stanno trovando o hanno trovato il loro futuro in una Nazione diversa dal Bel Paese. Un Paese sì bellissimo, ma che dà poche possibilità a chi ha voglia di un semplice futuro, quello che qui sembra negato. Tante sono le storie che abbiamo trovato in giro: c’è Livia, ricercatrice a Parigi, Stefano che vive sempre in Francia ma che si sposta spesso negli Stati Uniti per lavoro, c’è un ristoratore che ha trovato la sua fortuna oltre confine. Quello che era il futuro negato in Italia, a Fabriano soprattutto, è diventato un futuro concreto fuori. Più facile andare via o restare? Come sempre, dipende! Non c’è una risposta: andar via vuol dire lasciarsi gli affetti dietro di sè, a portata di skype e whatsapp, essere soli, affrontare le difficoltà senza aiuti, ricrearsi un nuovo gruppo di amici che diventa una piccola “famiglia”. Restare vuol dire scontrarsi costantemente con le mancate risposte di uno Stato e di una città che continua a rallentare, a soffrire, a non uscire dalla crisi ma a immergersene ogni giorno di più. Le testimonianze che abbiamo raccolto in questa occasione sono molto diverse: Clarice, che lavora per la Banca Intesa San Paolo a New York; Gabriele, che lavora per una multinazionale e che con la sua famiglia, una splendida moglie e due bellissimi bimbi, si è trasferito prima in Svizzera e da pochi mesi a Singapore; Silvia, che lavora in Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, a Darmstadt – vicino Francoforte, Germania - sposata da poco con un italiano incontrato al lavoro e con una stupenda bimba di 16 mesi. Difficoltà diverse, stili di vita diversi, ma in comune hanno la partenza da Fabriano per dare senso al proprio futuro fuori dalla nostra cittadina. “Aver deciso di andare per lavorare all’estero è sicuramente tra le migliori decisioni che abbia preso nella vita – ci racconta la giovane ingegnere Silvia -. Quest’esperienza mi ha arricchito moltissimo dal punto di vista professionale ma soprattutto dal punto di vista umano. Per me è stata un po’ come una scuola di vita: esci dal recinto di cose che conosci da sempre e che ti hanno in qualche modo definito e limitato, ed espandi i tuoi orizzonti conoscendo nuove culture, nuove lingue, nuove mentalità, nuove tradizioni, nuovi modi di vivere. Non sempre ti piacciono, anzi spesso ti ci scontri ed all’inizio è difficile abituarsi, ma alla fine non tolgono 09 fabriano.indd 2 9 >FABRIANO< tutto quello che già avevi, ma aggiungono nuovi punti di vista permettendoti di trovare il tuo modo di essere, quello che davvero sei senza”. Anche Gabriele conferma questa sensazione: “Lavorare all’estero è stimolante. Ogni giorno ti confronti con cose nuove, persone diverse, culture, abitudini e stili di vita completamente diversi dai nostri. Anche il modo di pensare è ovviamente diverso”. L’incontro, a volte scontro, con il nuovo genera, se vissuto in chiave positiva ovviamente, un meccanismo di espansione della nostra mente grazie al confronto e alla voglia di capire come sono gli altri e cosa di positivo trarre da ogni singola esperienza e persona. “La cosa che più mi ha colpito appena arrivata qui negli Stati Uniti – ci racconta Clarice – è stato questo essere proud, orgogliosi, di essere americani. Fieri di appartenere a questo Paese a stelle e strisce, fin dall’asilo, in cui con la mano sul cuore sono già abituati a cantar l’inno. Questa è la forza più grande degli americani: l’essere diversi, ognuno con le radici del proprio paese d’origine, ma uniti nell’animo. Ricordo che una delle sensazioni più belle quando sono arrivata qui è sentirmi a casa. Qui nessuno è straniero, e tutti sono stranieri allo stesso tempo! Ognuno ha il proprio accento che lo identifica, ma non ci sono differenze di razze, cultura, religione: tutti lavorano insieme per raggiungere lo stesso obiettivo!”. Quali sono le differenze più grandi che avete notato tra il lavorare in Italia e fuori Italia? “All’estero – risponde Silvia, che prima di partire per la Germania, ha lavorato qualche anno a Fabriano - ho trovato più rispetto per la vita personale del lavoratore. La mentalità è più orientata al “lavorare per vivere” piuttosto che al “vivere per lavorare”. L’ambiente di lavoro ti spinge a lavorare concentrata ed efficiente in modo da finire in tempo quello che devi fare ed uscire abbastanza presto da poter dedicare tempo alla tua famiglia, allo sport o ai tuoi hobby. In Italia invece ho avuto l’impressione che chi tiene al proprio lavoro e ad arrivare ad avere più responsabilità deve dimostrarlo principalmente con il numero di ore spese al lavoro. Credo anche che a Fabriano ci sia (o almeno c’era) la tendenza a dare più spazio alle persone che vengono dall’esterno mentre qui mi sembra la tendenza sia più di valorizzare le persone che sono cresciute ed hanno accumulato esperienza nella stessa azienda”. “Io a Fabriano ho lavorato per un’azienda che era comunque internazionale – ci racconta Gabriele – ma la grossa differenza oggi è la velocità di decisione: qui si prendono decisioni veloci e si devono eseguire ancora più velocemente”. “Personalmente – aggiunge Clarice – trovo molto più facile vivere qui che a Milano, dove ero prima, per la stessa azienda. Questo è un Paese estremamente ordinato e rispettoso: anche professionalmente, c’è più rispetto della gerarchia e dei ruoli. Non c’è l’intraprendenza italiana che alle volte fa fare alla gente anche errori, ma vengono da te – se sei il loro capo - prima di prendere qualunque decisione, si confrontano, chiedono. Non agiscono e poi riparano, ma rispettano l’autorità, si aspettano delle direttive e si lavora in gruppo per raggiungere gli obiettivi”. La vostra soddisfazione professionale più grande? “La prima grande soddisfazione è stata sicuramente riuscire a fare il lavoro che davvero volevo – ci dice entusiasta Silvia -. Sono uscita dall’università e arrivata nel mondo del lavoro un po’ spaesata, ma il mio piccolo sogno era lavorare nello spazio e anche se non è stato subito possibile e non sempre facile. Ho continuato a crederci e provare fino a che non sono arrivata proprio nel posto che è il centro delle attività spaziali in Europa. Questo è stato il mio piccolo sogno che si è avverato. Poi negli anni le maggiori soddisfazioni sono venute dall’apprezzamento dimostrato dai miei capi e dai colleghi in generale, per me la cosa più importante è sentire riconosciuto il mio contributo nel team di lavoro”. Gabriele, anche lui ingegnere, occupa un ruolo di responsabilità per la grande multinazionale Unilever e ci racconta che: “La soddisfazione più grande è riuscire a trasformare fabbriche poco performanti in stabilimenti all’avanguardia per risultati e tecnologia”. Come sono i servizi della città in cui vivete, considerando che non sempre può essere facile gestire la quotidianità stando soli (sia da single che con la famiglia, ma senza appoggi familiari)? “Singapore – ci racconta Gabriele – è una delle città più avanzate del mondo. Servizi di primo livello, efficienza amministrativa ottima così come la qualità della vita e la sicurezza. Per la prima volta dopo 20 anni non ho la macchina perché i servizi pubblici ed i taxi sono più che efficienti! Quindi direi che va benissimo!”. Anche la famiglia di Gabriele, la moglie e i due bimbi, hanno trovato un’efficienza straordinaria e una qualità della vita a misura di famiglia. Silvia invece, lavora ed è mamma, quindi qualche difficoltà può incontrarla perché i due ruoli non sono sempre di facile gestione: “Essere mamma lavoratrice non è affatto facile e devo riconoscere che in questo ambito la Germania non aiuta molto- ci conferma Silvia -. Contrariamente a quello che si crede la Germania non è affatto “moderna” da questo punto di vista, al contrario: qui è ancora molto forte la mentalità tradizionale secondo cui la mamma rimane a casa con il bimbo. Si può vedere il cambiamento che avanza, ma il processo è lento, anche perché le condizioni contrattuali per la maternità (fino a 2 anni con una buona percentuale dello stipendio normale) non motivano le donne a tornare al lavoro. Quello che sta diventando molto comune è che siano gli uomini a rimanere a casa con il bimbo (alle stesse condizioni delle donne), però sembra che uno dei due debba sacrificare un po’ della sua vita professionale. Per una mamma come me, che fa il proprio lavoro per passione e non vorrebbe sacrificarlo, ci sono dei problemi. La mia bambina dopo quasi un anno di nido è tuttora la più piccola della sua classe e soprattutto quando la vado a prendere il pomeriggio alle 17 è l’unica rimasta in tutto l’asilo! Dal punto di vista della mamma però (non lavoratrice) i servizi offerti sono davvero tantissimi. A partire da un’ostetrica professionale che viene a casa regolarmente dopo la nascita del bimbo per aiutarti e darti consigli in questo periodo difficile, o l’assistente del Comune che anche lei viene a casa per dare il “benvenuto” al bimbo nella comunità cittadina e spiegarti tutti i servizi che il comune offre, da corsi (di ogni tipo) per te e per il bambino ad assistenza psicologica in caso di problemi post-parto”. L’esperienza di Clarice, invece, è da single a New York: “Vivere a Manhattan è bellissimo: ogni sera un evento diverso, cose nuove da fare. Certo, il costo della vita è alto, ma esiste tanta meritocrazia e i risultati se sei bravo arrivano. E poi…l’efficienza dei servizi anche nella gestione della quotidianità: qui, ad esempio, ci sono gli handyman, dei tuttofare, che chiami appena hai un problema e sistema tutto. Non sei in casa? Chiami il responsabile del condominio che a sua volta gestisce la situazione e quando torni a casa è tutto perfetto. E poi l’attenzione all’attività fisica: ogni palazzo ha il I racconti di Silvia, Gabriele e Clarice suo spazio gym e yoga, e le pause di lavoro spesso sono dei momenti di relax psico-fisico”. Tornereste in Italia? “New York è strepitosa, al momento non la cambierei con niente, ma mai dire mai! Se ci fosse un’opportunità per cui può valer la pena tornare…” – commenta Clarice, felice della sua vita nella Grande Mela. “Sì – afferma Gabriele - tornerei in Italia se ci fosse una politica diversa volta ad un rilancio serio del nostro paese. Ancora troppe chiacchiere e pochi fatti. Quando sei all’estero ti rendi conto che in Italia si parla troppo e si fa troppo poco ed allora è difficile tornare anche se ti manca il tuo paese, la tua famiglia ed i tuoi amici”. Anche Silvia la pensa in modo simile: “Tornerei in Italia – ci racconta - per il calore che si trova nella nostra nazione, sia quello fisico del sole che splende più spesso, sia per quello che trasmettono le persone. Tornerei per il cibo, perché non ce n’è buono come da noi e per il gusto di vivere in generale che qui al nord è molto più modesto (anche se ci provano ad imitarci!). Tornerei per il mare e tornerei perché la mentalità della gente è molto più vicina alla mia, flessibile e creativa. Non tornerei per non dovermi scontrare con il limitato senso civico della gente e con la mancanza di rispetto per il prossimo che si incontra un po’ troppo spesso. Non tornerei perché mi mancherebbe troppo l’ambiente interculturale che qui si trova anche in una cittadina relativamente piccola come la mia, mentre in Italia la mentalità è molto più chiusa, isolata, nella convinzione che non abbiamo niente da imparare dagli altri. Tornerei per la mia famiglia e per le mie amiche 'di sempre', ma non tornerò perché sono stata così fortunata da trovare un lavoro che mi piace fare e che mi è riconosciuto bene, non si girano le spalle ad una fortuna così!” Clarice, Gabriele, Silvia: tre storie diverse che rappresentano come fuori Fabriano ci siano opportunità in linea con i talenti di ognuno. Le loro storie si sommano a quelle di tanti altri ragazzi che hanno scelto, per ora, di vivere le loro opportunità oltre queste nostre bellissime colline, oltre i confini di uno splendido Paese che è l’Italia ma che non sa costruire un’idea di futuro per i giovani e i meno giovani. Ci vuole coraggio a restare, e ci vuole coraggio ad andar via: ognuno di noi sceglie in base a ciò che può e vuole fare, ma di certo c’è bisogno di cambiare rotta in fretta e far sì che le esperienze di chi è fuori servano per far crescere l’Italia e anche la nostra città. 04/03/15 10.25 10 >FABRIANO< L'Azione 7 MARZO 2015 Avis, flessione di numeri Calano le donazioni, aumentano gli appelli di DANIELE GATTUCCI A ssemblea generale molto partecipata quella della Sezione Avis di Fabriano che a giugno festeggia il 70° anno della sua Fondazione: presenti all’incontro tenuto nella sala congressi del sodalizio tante donatrici e donatori, lo staff del centro trasfusionale: i medici Paola Corinaldesi, Enrico Gezzi, Simona Mulattieri, Stefania Mancinelli, il presidente provinciale Fabrizio Discepoli, il sindaco Giancarlo Sagramola. Accreditamento delle strutture trasfusionali; per la prima volta dopo tanti anni richiesta di sangue, da parte dell'Avis provinciale, a causa della diminuzione delle scorte; rapporti con i datori di lavoro per le donazioni e tante altri argomenti sono stati affrontati dal presidente dell’Avis di Fabriano, Sebastiano Paglialunga. “Rivolgiamo un commosso saluto ai donatori che sono deceduti nel 2014 – ha esordito - Guerrino Conti, Francesco Caprari, Andrea Costantini, Rita Gagliardi, Marc Terroir e Assunta Buscalferri”. Da questo primo inciso è entrato nel merito di questioni legate alla stretta attualità: “in questi ultimi giorni sono balzate agli onori della cronaca alcune vicende che riguardano la donazione di sangue. La prima, datata fine 2014, riguarda la deroga contenuta nel cosiddetto decreto 'mille proroghe' che di fatto sposta di sei mesi il termine ultimo per mettersi a norma sull’accreditamento delle strutture trasfusionali. Le associazioni ne sono venute a conoscenza solo a cose fatte. Sicuramente ci saranno state delle ragioni per la deroga, comunque non condivise con noi. Moltissimi operatori si sono impegnati duramente per essere in regola nei tempi dovuti, con notevoli sforzi sia dal punto di vista umano sia economico, adoperandosi sino all’ultimo minuto utile per perseguire l’obiettivo prefissato e da tutti condiviso. Ci auguriamo che questi sei mesi in più servano davvero a sistemare poche minuzie, ma riteniamo indispensabile che il termine del 30 giugno sia davvero non più derogabile. Ne va della serietà di tutto il sistema trasfusionale italiano, di cui le associazioni di volontariato sono un importantissimo attore”. Da questo primo passaggio Paglialunga è passato all’altro collegamento: “Risulterebbe che alcuni operatori pubblici si siano assentati in massa dal lavoro, adducendo tra le altre giustificazioni anche la donazione di sangue. Ma la donazione è un gesto gratuito e volontario, che deve essere sempre responsabile e consapevole. Un piccolo grande atto di generosità gratuita mal si concilia con assenze strategiche. Poltrona all'Oncologia con un po' di...fantasia Gesto di solidarietà dell'associazione di cassintegrati del comprensorio È pur vero che l’astensione dal lavoro è consentita, ed è una conquista che è stata ottenuta con molti sacrifici, ma deve valere sempre il rispetto di un principio etico fondamentale, quello di non nuocere agli altri”. A questo punto, il presidente Avis si è rivolto ai datori di lavoro “per trovare un punto d’incontro e evitare situazioni incresciose, cosa del resto che abbiamo fatto quest'anno in un incontro con il dirigente del capo del personale delle Cartiere Miliani-Fedrigoni. Una donazione di sangue è per la collettività e quindi nei limiti del possibile non deve essere negata a priori”. In chiusura d’intervento, Paglialunga ha spostato il tiro sul fatto che “nella nostra provincia c'è un calo generalizzato di donazioni. E' il ritornello di questi ultimi anni. Nel recente passato si veleggiava felici e contenti come se non dovesse esistere un apice: le donazioni erano sempre di più e guarda caso in coincidenza della crisi finanziaria che attanaglia Fabriano in particolare ma anche tutta l'Italia, il calo delle donazioni è costante”. Ecco i dati: 2256 donatori nel 2014, con una perdita di 29 persone, mentre le donazioni fatte sono state 4.573 pari ad una media giornaliera di 15 e per il quinto anno consecutivo si è registrato un calo: nel 2013 erano 4.840 con una flessione di 267. “Il 2015 è iniziato addirittura con la richiesta di sangue, da parte dell'Avis provinciale, perché stanno finendo le scorte, ci siamo subito attivati con comunicazioni ‘straordinarie’, sms, facebook e la risposta dei donatori è stata decisamente positiva. Comunque, noi andiamo avanti avendo come obiettivo primario l'aumento dei donatori e delle donazioni. Davanti a queste sfide l’Avis non indietreggia, come ha sempre fatto nei suoi 70 anni di storia, pertanto abbiamo mantenuto i nostri impegni fissi: incontri con gli studenti sia al centro trasfusionale che nelle scuole sono a cadenza mensile, le gite e le feste gastronomiche sono diventate eventi molto attesi e a noi fa molto piacere, a tante manifestazioni cittadine abbiamo dato il nostro contributo sia economico che personale. Tra le novità, il fatto che i donatori vengono avvertiti tramite sms con la speranza che questa comunicazione sia più incisiva e meno invadente. Sempre con l’auspicio di trovare nuovi donatori abbiamo coinvolto anche i medici base. Infine, ci stiamo organizzando per il 70° e rendere il 2 giugno una giornata di festa dedicata a tutti i donatori di Fabriano in particolare e agli avisini in generale. Come manifestazioni di contorno ci sono: il concorso fotografico (già partito) ed altri eventi che stiamo valutando. Non mancheranno momenti di socializzazione come gite, pranzi e manifestazioni in città”. Delizia il Vox Nova per beneficenza Dopo lo spettacolare e monumentale Te Deum di Anton Bruckner eseguito ad ottobre, torna il coro Vox Nova inserito in una manifestazione di beneficenza del Rotary Club di Fabriano che si è svolta lo scorso 22 febbraio. Un concerto vocale che si è avvalso dell’accompagnamento di flauto (Andrea Biagini) ed arpa (Maria Chiara Fiorucci). I due ottimi strumentisti hanno anche eseguito due brani da soli, incantando ulteriormente il pubblico del Teatro Gentile rapito dalle voci del coro polifonico. Il programma era in parte volto alla musica rinascimentale, ma non sono mancati brani tradizionali ed etnici; in particolare la delicata ninna nanna africana, cantata in swahili, ha riscosso unanimi consensi per l’espressività e la morbidezza delle voci, sottolineando ancora una volta la duttilità del coro fabrianese, a suo agio sia nel repertorio più “accademico” (Palestrina, De Victoria) che in quello più popolare. Alberto Signori si conferma un direttore intenso, chiarissimo negli attacchi e in grado di scegliere un repertorio di gran classe. Un bel pomeriggio musicale, che ci fa desiderare di riascoltare presto il Vox Nova, nella certezza di musica altrettanto interessante. s.s. BREVI DA FABRIANO ~ ROTTURA TUBO GAS GPL Valleremita, 23 febbraio, ore 11. Durante i lavori di scavo presso un’abitazione viene urtato un tubo del gpl ed il gas fuoriesce. Accorrono i VdF che chiudono provvisoriamente la fessura prodotta dall’urto - in attesa del personale tecnico - con un mastice speciale. Verso le ore 12.30 finisce la riparazione. ~ LADRI ALLA "COLLODI" Scuola d’Infanzia “Collodi”, 25 febbraio, notte. Ignoti, entrati dalla porta che dà nel giardino, rompono e tentano di scassinare la macchinetta del caffè per prendere i soldi, asportano una fotocamera e si dileguano. Indagini delle Forze dell’Ordine. "Rinascere con Fantasia" all’Ospedale 'Profili' di Fabriano. L’associazione, nata un anno fa dall’idea di molti cassaintegrati del comprensorio, ha donato una poltrona al reparto di Oncologia. Grazie al ricavato della festa della mamma, infatti, le volontarie coordinate da Romina Balducci hanno donato un momento di sollievo ai tanti malati che quotidianamente si recano in reparto per le cure tumorali. Sono circa 120 i malati che settimanalmente effettuano le terapie oncologiche al 'Profili'. Con lo slogan ‘Accoglienza fa differenza’ il gruppo 'Rinascere con Fantasia' ha voluto dare il proprio contributo per colorare le postazioni usate dai malati. “E’ un bel messaggio – spiega la dottoressa Silva – perchè l’associazione ha abbinato una festa a base di pizza ad un evento benefico: la prevenzione tumori, infatti, inizia anche a tavola con la corretta alimentazione”. Marco Antonini 10 fabriano.indd 2 ~ RUBA VINI PREGIATI Via Martiri della Libertà, 25 febbraio. Una rumena 42enne avente precedenti per furto, viene fermata dopo la cassa da poliziotti in borghese che la trovano in possesso di tre bottiglie di vino-spumante pregiato - valore totale 250 euro - che non aveva pagato e viene denunciata. ~ RUBA SCARPE E MAGLIETTE Fabriano, 25 febbraio. Una donna di 35 anni, di Gualdo Tadino ma residente a Fano, aveva messo in borsa senza pagare, scarpe e magliette per un valore totale di 150 euro e veniva denunciata. Aveva precedenti per furto. ~ AUTO BLOCCATA NEL PANTANO DEL SOTTOPASSO Fabriano 25 febbraio, mattina. Nel sottopassaggio ferroviario, da e per Moscano, un’autovettura con due uomini a bordo rimane ferma nel pantano - profondo 1 metro -, creatosi nell’avvallamento dopo la pioggia iniziata il giorno prima, e vengono chiamati i VdF che la spingono fuori. La Polizia municipale chiude la strada per ore. I veicoli nel tratto Moscano-Fabriano hanno utilizzato la S.P. per Collegiglioni. ~ “GRAZIE, CE LA FACCIAMO, AIUTATE GLI ALTRI” Rocchetta bassa, 25 febbraio. Tra la cartiera Fedrigoni ed il fiume Giano ci sono tre abitazioni ed i VdF accorsi per il corso d’acqua giunto al massimo livello vengono rassicurati dai residenti che dicono loro: 'Grazie, grazie; aiutate altrove, ancora non ci preoccupa, la guardia la facciamo noi, se c’è bisogno chiamiamo'. ~ RIO BONO “ARRABBIATO” Via Bachelet, 25 febbraio. Il corso d’acqua “Rio Bono” ha un bel nome, ma tracimava per un tratto di 50 metri allagando la strada ed il Cartonificio. Nello stabilimento l’acqua era arrivata a 30 cm di livello e per farla evacuare i VdF lavoravano 4 ore. ~ EVACUATE 3 FAMIGLIE Rocchetta bassa, 25 febbraio. Evacuate tre famiglie perché il sottopassaggio allagato impediva l’accesso alle abitazioni. ~ LA PIOGGIA “MANGIA” LA STRADA Nebbiano, 25 febbraio. Chiusa la strada che conduce a tre abitazioni di Bellaluce, visto che l’acqua si era portata via la massicciata stradale. ~ DOPO TANTA PIOGGIA… Fabriano, 27 febbraio. Dopo tanta pioggia e danni, e dopo i soccorsi portati da VdF, Comune, Protezione Civile, viene riaperta la strada per Ceresola, Bellaluce di Nebbiano, Rocchetta bassa; senso unico alternato in via Bachelet ed in un tratto della strada per Moscano; invece ancora si muove la frana stradale di questa frazione. I danni totali ad una prima stima si aggirano sui 100.000 euro. ~ TAMPONAMENTO S. S: 76, svincolo Fabriano est, 25 febbraio ore 19. Un’auto tampona una macchina che la precede ed una delle due finisce anche contro lo spartitraffico. Un conducente risulta illeso, l’altro è stato medicato al Pronto Soccorso dell’ospedale. 04/03/15 10.32 L'Azione 7 MARZO 2015 >FABRIANO< 11 La creatività che... coOpera Fabricamenti al Mercato e alla Galleria di FRANCESCA AGOSTINELLI S i sono appena conclusi con successo i due appuntamenti Fabricamenti. CoOpera è il titolo di queste due iniziative che, anche se diverse in alcune caratteristiche, sono entrambi volte alla creazione di un’opera collettiva. Tutti potevano aderire a questa simbolica azione di collaborazione al fine di raggiungere uno scopo condiviso e di sentirsi, tramite un “gioco”, una comunità. Fabricamenti, ormai da anni, lancia messaggi di condivisione e tramite azioni culturali e divertenti, ricorda che essere concittadini significa condividere le stesse usanze, partecipare attivamente alla vita della città, amare il proprio territorio, ri-scoprirlo e difenderlo. Scopi nobili che si stimolano con piccoli gesti. CoOpera paint e CoOpera/filo rosso sono i nomi di queste ultime due “azioni” mirate alla riflessione sull’identità personale e sulla costruzione di un’identità collettiva, ideate per superare gli individualismi attivando procedimenti di interazione sociale. 11 fabriano.indd 2 CoOpera paint è stata inaugurata il 30 gennaio e si è svolta fino al 21 febbraio. Ospitato al Mercato Coperto in piazza Garibaldi, questo primo appuntamento ha visto protagonisti una tavola bianca, dei colori e la creatività dei partecipanti. I materiali che erano in dotazione sono stati forniti da fabricamenti, Art & Colour e Spring Color; tutti i minimi dettagli sono stati curati in collaborazione con il Mercato Coperto. Già la location è stata significativa per questo tipo di incontro dal momento che il mercato è luogo di ritrovo e di scambio già in epoca medievale. Il Mercato Coperto per tutti questi giorni ha ospitato la creatività di tutti coloro che hanno lasciato disegni, parole, immagini, oggetti al fine di creare un’opera collettiva. Partendo dall’azione creativa delle persone, l’opera si è generata da un evento costantemente in corso intriso di qualsiasi impulso creativo. L’iniziativa CoOpera/filo rosso, sulla stessa linea del paint, inaugurata venerdì 13 febbraio per poi essersi conclusa giovedì 5 marzo, consisteva in una installazione in divenire questa volta realizzata presso la Galleria delle arti in via Gioberti. Anche in questo caso, il luogo di realizzazione è stato importante. La galleria è simbolo dell’esposizione artistica, il luogo in cui l’arte viene portata alla luce interfacciandosi con il fruitore che, in questo caso, diventa egli stesso autore, esprimendosi. Con coOpera/ filo rosso ognuno poteva rappresentare se stesso, su un foglietto di carta 15 x 15. Lo scopo era quello di esprimersi in qualche modo, attraverso il disegno, una frase, una poesia, una foto, comunicando semplicemente qualcosa di sé per poi donarlo alla comunità. Da questo evento sono nate tante “micro opere” che insieme hanno creato un’unica opera collettiva, arricchita di valore perché rappresentazione delle diverse capacità dei singoli individui. Il valore ovviamente non è dato dal singolo foglietto ma dalla cooperazione, dal gesto di partecipazione ad una comunità. “Micro opere” sono state donate anche tramite il mondo dei socialnetwork, una rete di libere espressioni si è quindi sviluppata anche online per poi completarsi concretamente in una rete reale, creata da un filo rosso che reggeva l’istallazione, simbolo del legame imprescindibile tra i singoli individui. CoOpera ha saputo innescare una forma di scambio aperto, non gerarchico, fra gli individui: ogni cittadino può apportare il proprio contributo all’interno del processo di formazione dell’opera, agendo non più come essere isolato, ma come elemento attivo di una evoluzione, dando vita ad un’entità che è qualcosa di più che la somma delle singole parti. 04/03/15 11.24 12 >SPAZIO LAVORO< L'Azione 7 MARZO 2015 Il piano di Whirlpool Il progetto industriale di dettaglio sarà presentato entro aprile W hirlpool non ha ancora presentato un piano industriale di dettaglio dopo l’acquisizione della Indesit, ma si impegna a farlo entro aprile. Questo l’esito dell’incontro al ministero dello Sviluppo Economico con sindacati, Confindustria e Regione Marche. Il Governatore Gian Mario Spacca ha chiesto di conoscere quanto prima il piano di dettaglio e il rispetto degli impegni occupazionali e produttivi nelle Marche. Il piano industriale della Whirlpool, dice il gruppo statunitense in una nota diramata la settimana scorsa, è di ampio respiro e riflette la necessità di integrare le varie compo- nenti aziendali in modo sostenibile, coinvolgendo oltre 26.000 dipendenti, ventitrè stabilimenti e molteplici centri di ricerca, toccando numerosi mercati. Sebbene il piano non sia ancora ultimato, Whirlpool continua a confermare che l’Italia è un paese molto importante per la sua struttura regionale. Lo afferma la stessa nota del gruppo Usa dopo l’incontro al Mise. ll piano valorizzerà la legacy industriale di Indesit che non è solo una grande azienda, ma rappresenta un pezzo importante della cultura d’impresa italiana ed europea. Verranno tenuti nel dovuto conto La sede del Ministero dello sviluppo economico a Roma gli accordi sottoscritti nel dicembre 2013 tra Indesit Company e le parti sindacali. “Whirlpool - spiega Gianluca Ficco della Uilm - “ha La stilista Scipioni imprenditrice artigiana Giuliana Scipioni, (nella foto) di Sassoferrato, maestra di taglio, sarta, modellista dal ‘72 è anche stilista. “Lo sono per natura” risponde alla domanda su cosa significa essere uno dei soggetti che la Confartigianato ha individuato per rilanciare l’artigianato artistico e tradizionale. “Mi esprimo meglio disegnando che con le parole – continua - fin da bambina amavo disegnare vestitini più di qualsiasi altra cosa”. Dopo aver insegnato taglio e cucito per diversi anni, questa autentica signora dai modi e dal fare gentile con il piglio dell’imprenditore, decide di dedicarsi alla realizzazione di abiti da sposa e da cerimonia. Attività che richiede dedizione particolare “un vero artigianato d’arte - replica - che riesce a creare uno stupendo legame umano con la sposa stessa. Un’attività in via d’estinzione in quanto le sarte, un tempo numerose, sono ora pochissime e spesso avanti con l’età. Per questo motivo ricevo richieste da clienti che vivono in altre regioni disposte a frequenti viaggi pur di veder realizzato il loro abito”. La Scipioni insegna cucito e taglio organizzando anche corsi per chi è alle primissime armi, oppure anche per chi vuole perfezionarsi. “Vengo chiamata – sottolinea anche negli istituti per la moda per trasmettere il mestiere vero alle future sottolineato la complessità del processo di integrazione che sta procedendo in modo celere e per fasi. Successivamente, fa sapere la Uilm, si passerà alle piattaforme di prodotto. Infine si delineerà l’assetto industriale, non solo in Italia, con l’assegnazione di una missione produttiva per ciascun stabilimento”. La Fiom chiede che il piano industriale sia adeguato alla nuova struttura industriale del gruppo e abbia al centro la salvaguardia dell’occupazione, degli stabilimenti e delle produzioni. La Fim ha richiamato la massima attenzione sulla tenuta sociale e non solo economica dei territori interessati. E’ evidente come si punti a salvaguardare i posti di lavoro di operai e quadri. stiliste. I corsi si tengono prevalentemente dopo le ore 17 per poter dare la possibilità a tutte le donne di partecipare senza togliere nulla ai propri impegni familiari e lavorativi. Oltre ad essere il mio lavoro, dietro c’è una fortissima passione che vorrei trasmettere alle amanti del cucire e così dopo ore passate in sartoria prendo la valigetta piena di aghi e fili e vado” raggiungendo le sue corsiste a Fabriano, Sassoferrato Senigallia. Ancora una volta, quindi, la sua attività gli ha decretato il successo che merita in ambito locale e non solo. Tra i traguardi prestigiosi raggiunti dalla Scipioni la partecipazione alla sfilata di Roma tenuta al Grande Hotel Parco dei Principi di Villa Borghese, con parterre di primo piano, la presenza di oltre mille persone e la partecipazione di 82 stilisti provenienti da tutta Italia, classificandosi terza nelle Marche e unica per la provincia di Ancona. Certo è che la lista delle sue affermazioni non si esauriscono alla capitale. In tema di benemerenze la Scipioni consegue il titolo di Maestro accademico, Membro dell’Accademia Nazionale dei Sartori, Maestro Artigiano, Maestro d’Arte: dalle sue espressioni si capisce quanto ami il suo lavoro: “Ne sono letteralmente innamorata, ma richiede pazienza, costanza e passione, un modo di esprimere creatività, bellezza e arte che sento dentro”. Daniele Gattucci L'Agenzia delle Entrate ritorna in città: sportello operativo L’Agenzia delle Entrate torna a Fabriano. È stato siglato un protocollo d’intesa fra l’amministrazione finanziaria e il Comune di Fabriano per l’apertura di uno sportello decentrato. I servizi di assistenza e informazione fiscale saranno quindi garantiti a tutti i contribuenti fabrianesi. Lo sportello sarà operativo entro marzo, appena saranno completate le fasi tecnico/organizzative di attivazione, nel locale messo a disposizione dal Comune presso il Centro Commerciale “Il Gentile”. Il sindaco Giancarlo Sagramola ed il direttore regionale Carmelo Rau sottolineano l’importanza di questo accordo di collaborazione che ottiene un duplice scopo, da un lato la razionalizzazione delle risorse in funzione della effettiva richiesta dei servizi dell’Agenzia, dall’altro il mantenimento di tali servizi sul territorio, in particolare a favore di coloro che non hanno la possibilità di usufruire delle procedure telematiche messe a disposizione dall’Agenzia. 12 spazio lavoro.indd 2 SPAZIO LAVORO a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi ~ PROROGATA LA SCADENZA DELL’AVVISO PUBBLICO "INTERVENTI A SUPPORTO DEL RE-INSERIMENTO DI DISOCCUPATI OVER 30 ATTRAVERSO L’ATTIVAZIONE DI TIROCINI FORMATIVI" Persistendo le difficoltà di par tecipazione all’Avviso Pubblico dovute ai ritardi nell’acquisizione della certificazione ISEE da parte degli interessati e causa del funzionamento non ancora a regime dei programmi di elaborazione della documentazione da rilasciare, al fine di garantire la piena operativa del previsto intervento di inserimento lavorativo e consentire a tutti i potenziali partecipanti le stesse possibilità di accesso alla misura in oggetto, si è reso necessario con DDPF n. 81/SIM del 12/02/2015 posticipare ulteriormente i termini previsti dall’art. 10 dell’avviso Pubblico per cui le domande di partecipazione potranno essere presentate a partire dal giorno lunedì 9 marzo 2015 e fino alla data di lunedì 11 maggio 2015, salvo esaurimento dei fondi previsti. Per maggiori info e modulistica: www.istruzioneformazionelavoro.it. ~ INTONACATORI E GESSISTI IN BRASILE Gimex seleziona intonacatori e gessisti qualificati e con esperienza nel ruolo per lavoro nel nord-est del Brasile. Requisiti intonacatori: utilizzo macchina intonacatrice; preparazione con fascette e paraspigoli; esperienza in cantieri di grandi dimensioni; capacità gestione squadra. Requisiti gessisti: esperienza uso materiali premiscelati base gesso. I candidati sono preferibilmente persone di età compresa tra 25 e 35 anni con referenze documentabili, liberi da impegni famigliari, con serie intenzioni lavorative ed eventualmente disposti a trasferirsi in modo permanente. Inviare la propria candidatura a [email protected]. Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - email: cig.fabriano@cadnet. marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche. it/cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00. 04/03/15 11.30 13 >EVENTI< L'Azione 7 MARZO 2015 Il dialogo con l'Islam Tre incontri di approfondimento con Valentina Colombo di MARCO ANTONINI A l principio del dialogo c’è un incontro. E Fabriano sarà lieta di approfondire un argomento importante e delicato come il dialogo tra mondo islamico e cristiano insieme alla dottoressa Valentina Colombo (foto), con tre appuntamenti: mercoledì 11 marzo, alle 17.30 all’Oratorio della Carità per tutta la cittadinanza e giovedì 12 marzo, alle 8.15 all’Istituto Agrario Vivarelli e alle 10.30 nell’aula magna dell’istituto Morea con gli incontri dedicati agli studenti ed eccezionalmente aperti a tutti coloro che vorranno esserci. “In questi anni – spiega le professoresse Maria Cristina Corvo e Rosella Palanga - abbiamo imparato che il dialogo islamo-cristiano esige pazienza, umiltà ed uno studio approfondito. Abbiamo capito che l’approssimazione e l’improvvisazione sono sempre controproducenti. Abbiamo sperimentato che l’antidoto più efficace contro ogni forma di violenza è l’educazione alla scoperta e all’accettazione della differenza come ricchezza e fecondità. Ci si avvicina all’altro in punta di piedi perché alzare la polvere può annebbiare la vista. Così, con gli studenti del Morea-Vivarelli abbiamo deciso di dedicare il progetto annuale all’approfondimento dell’Islam. Per noi – racconta - è un vero piacere invitare tutti ad un Gruppo micologico: assemblea e uscita Sabato 7 marzo si svolgerà l'Assemblea ordinaria dei soci del Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese presso la Sala Avis in via Mamiani 43 dalle ore 17 (seconda convocazione). Sarà l’occasione per fare un bilancio del 2014, dei primi incontri 2015 già svolti e per organizzare/ commentare insieme i prossimi previsti appuntamenti del gruppo. L’Assemblea annuale di sabato 7 marzo è aperta agli oltre 130 soci della nostra città e a tutti gli appassionati di funghi che intendano in quest’occasione aderire al gruppo. Inoltre il Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese organizza per domenica 8 marzo una nuova uscita didattica in cerca di erbe spontanee e mangerecce con ritrovo e partenza alle ore 8 dal piazzale antistante la chiesa della Sacra Famiglia di Fabriano. La passeggiata sarà guidata dall’esperto erbonauta Franco Castellani che ci farà visitare il Parco del Cardeto - Monte Conero percorrendo il sentiero belvedere sul mare. L’uscita mattutina si concluderà con un pranzo conviviale, ovviamente facoltativo e autofinanziato, presso il Ristorante “Opera Nova della Marca” in località Varano (Parco del Conero) con degustazione proprio delle migliori erbe spontanee e mangerecce di questo periodo. La partecipazione alla passeggiata è libera, gratuita e aperta a tutti ma, quanti non intenderanno fermarsi al pranzo comunitario, dovranno essere organizzati o automuniti per il rientro. doppio appuntamento con la dott. ssa Colombo, una delle più grandi esperte di Islam che abbiamo in Italia. In questo periodo in cui si vedono più “scontri” che “incontri”, a scuola, nel nostro piccolo, abbiamo capito ancora meglio che costruire la pace è difficile, ma vivere senza pace è un tormento”. Il progetto si concluderà a luglio con un viaggio in Israele realizzato con il tour operator marchigiano Go Asia. Chi è Valentina Colombo? E’ricercatrice di Storia dei Paesi islamici presso l’Università Europea di Roma e Senior Fellow presso la European Foundation for Democracy di Bruxelles. Dopo es- sersi laureata in Lingua e letteratura araba all’Università Cattolica di Milano, ha conseguito il dottorato di ricerca in Islamistica presso l’Istituto Orientale di Napoli. Ha insegnato all’Università di Bologna, Ravenna e Viterbo. I suoi ambiti di ricerca principali sono i processi di democratizzazione in Medio Oriente e la condizione della donna e degli intellettuali liberali nel mondo islamico. Collabora regolarmente con l’agenzia cattolica Zenit. Ha scritto numerosi saggi e articoli sul mondo islamico. È anche la traduttrice ufficiale italiana del Premio Nobel Nagib Mahfuz e di autori della letteratura araba classica e contemporanea. È membro del Comitato per l’islam italiano presso il Ministero dell’Interno. Un libro che parla di diabete Sabato 14 marzo alle ore 10.30 nella Sala Congressi del Museo della Carta e della Filigrana, con il patrocinio del Comune di Fabriano, si terrà la presentazione del libro: “I miei primi 55 anni di diabete. Una vita normale” di Roberto Mazzanti, editore Italic Pequod è in vendita nelle librerie di Ancona (Canonici, Gulliver, Fogola) sul sito di Italic Pequod (www.italicpequod.it) e nei bookstore online. Occupiamoci subito dell’autore, Roberto Mazzanti, nato ad Ancona il 18 aprile 1953. Medico chirurgo e odontoiatra, attualmente ricopre il ruolo di Primario di Chirurgia Orale e Odontostomatologia presso gli ospedali di Fabriano e Loreto. Scrive quest’ultimo “Uno stile di vita moderato, una dieta per quanto possibile controllata, frequenti visite mediche, disciplina, rischi, paure” questi gli elementi cui ha dovuto far fronte sin da quando era bambino. “A sessantuno anni” sono ancora sue parole “si può guardare al passato e dire che il diabete è un compagno che non si sceglie, ma se si trova la forza di rivolgergli le premure di cui ha bisogno, si può camminare con lui, averlo al proprio fianco come un amico un po’ dispettoso – e aggiunge – un’infanzia felice, la carriera di medico, lo sport, i libri, gli amici, e la fortuna inestimabile di una moglie e una figlia che mi amano: esistenza normale, felice, nonostante tutto”. Dunque una testimonianza di come “si possa imparare a convivere con le avversità e, forse, proprio grazie ad esse, sentire in modo ancora più intenso ciò che di meraviglioso abbiamo attorno. Nella mia particolare condizione di medico e di diabetico allo stesso tempo – termina Mazzanti - ritengo possa essere interessante far conoscere al prossimo la mia convivenza con questa strana malattia descrivendo le diverse sensazioni, le emozioni ed i sentimenti provati”. Può dunque sembrare scontato dirlo ma il tema affrontato da Mazzanti ha un forte impatto sulla popolazione, basta pensare soltanto al dato sull’invecchiamento e alle tante patologie collegate e non può essere certo dimenticato che Fabriano vanta l’Associazione per la Tutela del Diabetico Atd onlus aderente FandAssociazione Italiana Diabetici. Daniele Gattucci "Dal niente nasce niente": laboratori di arte e teatro Dal 9 marzo all’11 maggio si svolge a Fabriano "Dal niente nasce niente" laboratorio a cura di Andrea Caimmi dedicato agli over 60 e proposto nell’ambito del progetto "Gentile con noi" - ideato e promosso dal Comune di Fabriano e dall’Amat in collaborazione con la Biblioteca Multimediale R. Sassi - che da gennaio a maggio offre laboratori (tutti a ingresso gratuito) che spaziando tra arte visiva, danza e teatro e che permettono di osservare la città e i suoi abitanti da un punto di vista nuovo. Il laboratorio si svolge tutti i lunedì dalle ore 17 alle 19 presso il ridotto del Teatro Gentile. Per informazioni telefonare al 346 0956050, www.amatmarche.net. Danilo Rea e Fonzi, cross-over musicale Il direttore Stefano Fonzi La precedente nota di cronaca, relativa al concer to mozar tiano diretto da Hubert Soudant, era terminata con l’osservazione che simili proposte monografiche sono particolarmente sensate nell’ambito di una stagione concer tistica caratterizzata da una ragionata eterogeneità delle proposte. E a distanza di otto giorni, il prossimo sabato 7 marzo alle 21.15, se ne avrà una immediata riprova con un concerto che può essere assolutamente definibile come cross over. Passaggio, cioè, sopra i confini di prassi e stili musicali – come quelli della musica sinfonica e del jazz - per decenni ritenuti autonomi e incomunicabili fra loro ma che, soprattutto nei paesi europei dove (ahinoi) la pratica musicale permea tutti gli strati della popolazione, hanno cominciato ad interagire anche nelle più prestigiose sedi concertistiche. I protagonisti di questo incontro affascinante saranno la FormFilarmonica Marchigiana, diretta per l’occasione da Stefano Fonzi – anche arrangiatore dei brani in programma - e Danilo Rea, pianista che ha da tempo attivato un percorso di relazione fra mondi sonori lontani fra loro (con particolare propensione per la canzone d’autore italiana) usando l’idioma jazzistico come catalizzatore stilistico. I brani che verranno utilizzati e manipolati saranno “prelevati” dalla produzione di autori quali Cajkovskij, Fauré, Ravel, Puccini che, di primo acchito, lasciano prefigurare una propensione espressiva verso atmosfere armonicamente seducenti. Essendo, però, la formula di questo concerto improntata ad una diversa concezione delle sequenze esecutive, non regolate da una successione rigidamente formalizzata dei brani, questi appariranno, quindi, come spunti per un percorso che prevederà, prevedibilmente, l’alternanza fra sezioni scritte e momenti di improvvisazione da parte del pianoforte solista. La dimensione di contaminazione che permea la struttura della serata non consente di identificare preventivamente i codici stilistici, legati anche alla contingenza situazionale. La personalità artistica di Danilo Rea, in aggiunta, costituisce una base di grande consapevolezza culturale, maturata in una carriera costruita all’insegna della ricerca di esperienze espressivamente significative e segnata anche dall’impegno pedagogico-didattico presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Un’occasione preziosa, in definitiva ed in attesa del suo esito, per confrontarsi con schemi di ascolto meno prevedibili e rassicuranti. Emilio Procaccini Ciclismo: Tirreno-Adriatica transita nel nostro territorio La classica di ciclismo Tirreno-Adriatica, giunta alla cinquantesima edizione, quest’anno si svolge dall’11 al 17 marzo ed attraversa il nostro territorio ina una delle tappe probabilmente più belle ed insidiose, quella di sabato 14 marzo, lunga 226 chilometri. Si parte da Indicatore (Arezzo) e sono previsti ben quattro Gran Premi della Montagna a Foce dello Scopetone, Poggio San Romualdo e lo strappo finale di Crispiero (da percorrere due volte) prima della picchiata verso l’arrivo a Castelraimondo. Previsto anche l’attraversamento della città di Fabriano. Domenica 15 marzo, poi, la carovana ripartirà dalla vicina Esanatoglia per la tappa regina con arrivo ai 1.675 metri del Monte Terminillo (km 194). Ferruccio Cocco 13 eventi.indd 2 Il pianista Danilo Rea 04/03/15 11.41 14 L'Azione 7 MARZO 2015 Intervista all'attrice, protagonista venerdì scorso al Gentile dello spettacolo "7 minuti" >CULTURA Ottavia Piccolo in scena Una questione di dignità Ottavia Piccolo: "Il lavoro, tema delicato da mettere in primo piano" L di FERRUCCIO COCCO avoro, donne, dignità. Tematiche di attualità, in questo difficile momento storico, che sono state affrontate venerdì scorso al Teatro Gentile di Fabriano nello spettacolo “7 minuti”, scritto da Stefano Massini e diretto da Alessandro Gassmann. Eccellente l’interpretazione della protagonista, Ottavia Piccolo, una delle undici donne in scena, impegnate a difendere i propri diritti di fronte ai ricatti aziendali. Brave nel complesso tutte le attrici che hanno dato corpo e voce a tipologie di operaie ed impiegate diverse per carattere e atteggiamento. “Un testo tratto da una vicenda reale – ci ha raccontato la stessa Ottavia Piccolo – accaduta in Francia nel 1998”. In una fabbrica, un gruppo di operaie si trova a discutere se accettare o meno la riduzione di sette minuti (su quindici totali) della loro pausa. Da qui il titolo. Dopo ore di dibattito, votano contro. Ma negli L’architetto Alessandro Carancini se n’è andato in silenzio il 24 febbraio, all’età di 91 anni, quando ormai le sue condizioni di salute si erano molto deteriorate senza tuttavia deprimere il suo spirito. La Messa esequiale è stata celebrata nella chiesa di S. Onofrio (Scala Santa) in forma privata. Al termine del sacro rito, tuttavia, non è mancato un saluto di commiato, che è stato dato all’estinto da Mario Solinas, il quale ha lamentato l’ingratitudine dei fabrianesi per questo architetto, figlio appassionato della sua città, molto più apprezzato fuori Fabriano che dai suoi concittadini. Ora Alessandro Carancini, nel mantello anni seguenti verranno licenziate con delle scuse. “Questo è lo spunto da cui Gassmann ha deciso di partire – prosegue la Piccolo – scegliendo poi di non collegare la vicenda ad un luogo o ad una azienda precisa, ma in una generica fabbrica italiana, in cui sono messi in discussione i diritti dei lavoratori”. La riduzione della pausa è solo una piccola cosa, “ma è proprio qui che si tocca il discorso della dignità del lavoro, il nucleo della vicenda - precisa l’attrice – ci si domanda, infatti: se saremo disposti a rinunciare a questo diritto per paura di perdere il posto, che cosa faremo se ad un certo punto dovessero chiederci di lavorare il doppio delle ore per mantenere l’occupazione?”. Sono molte, dunque, le tematiche che vengono affrontare. “Il ricatto occupazionale, unito alla paura per il futuro, porta quasi ad una guerra tra i poveri - aggiunge - fra lavoratrici giovani e meno giovani, tra italiane ed extracomunitarie…”. Lo spettacolo è approdato a Fabriano dove è in corso una profonda crisi occupazionale. La memoria storica di Carancini E' scomparso l'architetto fabrianese a cui si devono diverse opere dell’ordine religioso cavalleresco di S. Giorgio di Costantinopoli cui apparteneva, riposa nel piccolo cimitero di Moscano-Vallemontagnana, poco distante dalla sua villa. Era nato a Fabriano in una famiglia in cui non mancava il richiamo all’arte e alle cose belle. Sua madre, Amasia Venturelli era, insieme alla sorella Nidia, la modista che dettava il gusto alle signore di Fabriano, il nonno materno Placido Venturelli, capo- mastro provetto, era l’uomo di fiducia di Icilio Bocci, l’illustre Sovrintendente alle Belle Arti che ha restaurato a Fabriano il Palazzo del Podestà, l’abside di S. Venanzo (con la scoperta degli affreschi di Allegretto di Nuzi), il prezioso tempietto di S. Vittore delle Chiuse e pertanto il nonno del nostro architetto, Placido Venturelli, è stato anch’egli artefice di queste notevoli imprese architettoniche. Il nipote Il libro di Varagona in Biblioteca Giovedì 12 marzo, dalle ore 16 alle 18, nella nuova Biblioteca comunale di Fabriano, ci sarà la presentazione del nuovo libro di Vincenzo Varagona, giornalista Rai e autore di “Morire a Nassiriya – Marco Beci un Italiano al servizio del mondo” Paoline edizioni, Collana Uomini e Donne. Appuntamento organizzato dal Circolo della Stampa Marche Press, in collaborazione con l’Università Popolare, nel corso del quale saranno esposte le testimonianze raccolte da Varagona, su questo cooperatore internazionale originario di Pergola, morto nell’attentato alla base italiana di Nassiriya, in Iraq, il 12 novembre 2003. All’incontro che racconta di un italiano, della nostra terra, a servizio del mondo attraverso le testimonianze di familiari, amici, religiosi, addetti alla cooperazione internazionale, oltre all’autore, prenderanno parte familiari di Beci e sarà proiettato un filmato. d.g. 14 cultura.indd 2 “Ovunque andiamo, troviamo situazioni difficili. E in tanti si riconoscono in ciò che raccontiamo. Immagino che anche qui sia stato così - risponde - Quello che noi cerchiamo di fare è di approfondire il discorso: il compito del teatro non è quello di rispondere alle domande o di fornire soluzioni, ma di mettere in piazza determinati problemi. In questo delicato contesto, la bravura di Massini e Gassmann è di entrare nella storia senza fare comizi e senza presentare ideologie”. Sul palco Ottavia Piccolo interpreta Bianca, la più anziana delle operaie. Potrebbe essere la determinazione delle donne che lottano per la propria dignità e per il lavoro a produrre un cambiamento anche nella realtà? “Spesso le donne scendono in piazza dimostrando grande carattere, penso alle madri delle terre dei fuochi. Nel mondo del lavoro, poi, sono quelle che vengono sottoposte al ricatto maggiore e, sì, non avendo nulla da perdere, spesso sono quelle che lottano di più. Così come ce ne sono tante altre che sono costrette ad accettare tutto…”. dell’architetto Icilio, Enrico Bocci, che veneriamo come martire della Resistenza e medaglia d’oro al valore, lo conosceva e frequentava con lo zio a Fabriano, e da lui prese il nome in clandestinità “Placido”. Carancini, che aveva studiato all’Università di Roma, e a Roma era restato per risiedervi e svolgere la sua attività professionale, legandosi in amicizia con il famoso predicatore francescano P. Antonio Lisandrini, nato a Sassoferrato. Non aveva mai allentato i rapporti con la natia Fabriano e a Fabriano era ritornato nel 1984, per abitare con moglie e figlio nella originale villa di Vallemontagnana, costruita e arredata a sua immagine, come museo di cose antiche e belle. Appassionato della storia, delle tradizioni e della fisionomia urbanistica di Fabriano, intransigente difensore del volto antico e nobile della città e del suo paesaggio, ha combattuto memorabili battaglie contro i tentativi di disinvolte alterazioni, con Italia Nostra e soprattutto con l’Associazione Naturalistica Fabrianese di cui è stato uno degli animatori come messaggero della cultura ecologica. In queste battaglie ha riportato vittorie e sconfitte, ma anche avversioni che non sono state senza conseguenze nella sua attività professionale. Suoi progetti, non solo quelli più impegnativi e avveniristici, non sono stati realizzati. Ma se si sta procedendo allo scoprimento del fiume Giano, lo si deve anche al suo progetto “Fabriano città fluviale”; e se ora si riparla della ricostruzione della monumentale Porta del Piano, inopinatamente abbattuta negli anni ’50, il primo a proporre questa ricostruzione era stato Carancini. Nelle Marche, sono opera dell’architetto Carancini la chiesa della Madonna della Misericordia di Osimo e la sistemazione del piazzale antistante il tempietto neoclassico nell’alto della Gola di Frasassi. Alessandro Carancini era la memoria storica di Fabriano soprattutto per quanto riguarda il patrimonio edilizio e il tessuto urbano, ma anche per il ricordo di fatti e personaggi della sua giovinezza. Speriamo che questo giacimento di documentazione e testimonianze storiche venga conservato adeguatamente. Lascia come suo testamento spirituale il volume dato alle stampe dal figlio Andrea “geografia di una città. Origine ed evoluzione storica dei due castelli e delle mura di Fabriano” (già recensito, molto positivamente, su queste colonne): contiene infatti l’invito a tutelare le vestigia residue del nostro passato e a conservare gelosamente il tessuto urbano della nostra città. 04/03/15 11.21 15 L'Azione 7 marzo 2015 AnteprimA La mostra bolognese di Sgarbi Zig zaG Montanari e le incisioni sulla neve ClessidrA Houellebecq e l'islamismo Mondo artE Il Guerrieri a Roma Grillo parlantE Una legge sui libri per la riforma AnteprimA Alessandro Moscè “D a Cimabue a Morandi” è la mostra che si tiene a Palazzo Fava di Bologna dal 14 febbraio al 17 maggio 2015 sotto l’egida di Vittorio Sgarbi, reduce dal successo fabrianese che ben conosciamo, e da altre estemporanee organizzate in più regioni. Sette secoli d’arte sono simboleggiati da 180 opere realizzate da artisti bolognesi o che sono permanentemente esposte nella città di Bologna. Pezzi scelti e riletti da Sgarbi e provenienti da collezioni pubbliche e private. L’evento è significativamente dedicato allo studioso dell’arte Roberto Longhi, richiamandosi non solo ai principi e al metodo dell’illu- stre critico, ma anche alla storia dell’arte italiana, prima che bolognese, attraverso una serie di significative testimonianze dalla fine del Duecento fino al Novecento. La mostra si svolge nelle sale dove i tre giovani cugini Ludovico, Agostino e Annibale Carracci, nel 1584, ricevettero dal conte Filippo Fava l’incarico di realizzare la decorazione ad affresco della sala principale del nuovo palazzo di famiglia. E’ anche un omaggio a Carlo Cesare Malvasia e alla sua Felsina pittrice, una delle fonti più importanti e autorevoli per la conoscenza della pittura bolognese dal Medioevo all’età barocca, pubblicata a Bologna nel 1678. Nelle sale affrescate dai Carracci e dagli allievi della sua scuola è possibile seguire lo svolgimento artistico a Bologna tra dipinti e sculture che erano appunto dimorati in chiese, musei comunali, istituzioni e collezioni. Il fine è di segmen- tare una materia così vasta e articolata in episodi coerenti, in modo tale da fornire al visitatore una duplice possibilità di lettura, sia dei momenti chiave, sia dello sviluppo complessivo felsineo, alla quale hanno contribuito in modo determinante anche grandi artisti forestieri, primo tra tutti Raffaello, di cui si espone l’Estasi di Santa Cecilia. Accanto a questo capolavoro, figurano, in un avvincente percorso che tocca oltre sette secoli, quelli dei più grandi artisti attivi in città, tra cui, solo per citare i più noti, Giotto, Giovanni di Balduccio, Vitale da Bologna, Nicolò dell’Arca, Marco Zoppo, Ercole de’ Roberti, Parmigianino, Amico Aspertini, Alfonso Lombardi, Girolamo da Carpi, Nicolò dell’Abate, Bartolomeo Passerotti, Ludovico Agostino e Annibale Carracci, Domenichino, Mastelletta, Guido Reni, Simone Cantarini, Guercino, Guido Cagnacci, Carlo Cignani, Giovanni Antonio Burrini, Marcantonio Franceschini, Donato Creti, Giuseppe Maria Crespi, Ubaldo e Gaetano Gandolfi, Antonio Basoli, Raffaele Faccioli, Renato Bertelli, Carlo Corsi e Giorgio Morandi. “Da Cimabue a Morandi” è promossa da Genus Bononiae Musei con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna. Ha scritto ArchiviO Agenda di libri e di mostre Vittorio Sgarbi nel prologo del volume che correda la mostra: “Da Cimabue a Morandi è l’esposizione più ricca di opere d’arte mai realizzata a Bologna, grazie alla collaborazione della Pinacoteca Nazionale che ha garantito alcuni fondamentali prestiti. Ad essi si aggiungono opere mai viste e scoperte, tra le quali spicca il San Domenico di Nicolò dell’Arca, proveniente dalla basilica di San Domenico, e riscoperto dal curatore della mostra. Un grande ritorno a casa, in dialogo con il busto del santo sempre rimasto nella sede originale”. Sette secoli di storia in mostra i": d n a r o M a ue "Da Cimab na g o l o B a i b r Vittorio Sga rte a ' d e r e p o 0 sceglie 18 15 PROSP.indd 2 04/03/15 11.16 16 L'Azione 7 marzo 2015 a cura di Alessandro Moscè Quelle tenere nevicate N icola Montanari, maceratese d’origine, vive ad Ancona dove esercita la sua attività di artigiano della puntasecca. A vederlo sembra un monaco benedettino con un volto magro, ascetico, riflessivo. E’ un uomo paziente e meticoloso, la cui ferrea giornata si svolge secondo regole che rimandano al cenobitismo, ad una vita con un tempo assegnato (“ora et labora”), lontana dalle privazioni ma dedita ad un’assoluta vocazione (Montanari comincia a lavorare, compresi i giorni festivi, poco dopo le sette di mattina affiancato dai suoi cani che lo guardano vigili). Il quartier generale, come per una sorta di contrapposizione geografica, è situato nella città dorica del nonluogo, nel quartiere della Baraccola, in via Togliatti, inscritto in un panorama fosco, globalizzato, dominato dal trasporto, dal transito, dal commercio e dal tempo libero. Luoghi effimeri e fluttuanti, di passaggio, spazi di circolazione, di consumo, ben lontani dai luoghi antropologici dell’Ancona vecchia, dalle parti di San Ciriaco e del porto che guarda ad oriente con le navi e i traghetti che partono e arrivano nella foschia. Montanari è un eccellente incisore, uno dei migliori non solo nell’alveo marchigiano, che pure vanta una tradizione di assoluto rilievo nel secondo Novecento (Bartolini, Piacesi, Ciarrocchi, Castellani, Bruscaglia, Tamburi ecc.), anche in ragione della scuola formativa di Urbino dove ha appreso, alla fine degli anni Sessanta, le tecniche di lavorazione della tiratura al torchio e del materiale calcografico (appena dopo la laurea in Lingue). Il suo punto di riferimento, con Piacesi, rimane un incisore pressoché sconosciuto, Giuseppe Mainini, maceratese riservatissimo, xilografo dal tratto prospettico e scavato che gli commissionò la stampa delle ultime opere. Dopo le prime esposizioni personali e collettive, Montanari si è mosso tra Firenze, Venezia e Pescara ed ha partecipato ad un’esposizione alla Bibliothèque Thiers di Parigi. Nel 2003, a New York, ha presentato per la Regione Marche il libro La mia Marca in punta d’acciaio, interamente stampato e inciso all’acquaforte. I paesaggi sono quelli di una collina di ascendenza pavesiana, ma possiamo dire dell’intera Marca, comprese le città più amate: An- Zig zaG Alessandro Moscè Nicola Montanari e i paesaggi incisi nel biancore della campagna cona, Loreto, Macerata, Tolentino, Urbino. La campagna e la natura si condensano tra alberi, fiori, siepi, ville, cascinali, case, balconi, cancelli, porticcioli, in spazi comuni e domestici, a volte bucolici. Proprio dialogando con Montanari emerge l’assonanza tra l’incisore e il poeta che stillano l’anima del luogo attraverso un segno nitido, scarno, di chi osserva e fissa, vede e immagina nel canto lirico come nella resa del segno. Dicevamo di Mainini, ma potremmo aggiungere Nino Ricci e un drappello di artisti appartati, dediti alle tecniche miste, all’acquaforte, alla litografia e alla serigrafia. Montanari è anche un collezionista capace di rintracciare i segreti del mestiere, un profondo conoscitore dell’arte incisoria e pittorica dell’ultimo secolo. Alle pareti del suo studio una sequenza di quadri ravviva l’ambiente: sono gli oli su tela del fiorentino Gianfranco Frezzolini, avviato alla pittura dal nonno Plinio Nomellini, che seguì un percorso luministico, ma simile alla percezione vaporosa di Ottone Rosai e in parte al Quattrocento plastico di Masaccio. Di Montanari colpisce il ciclo delle nevicate, valorizzato dal volume edito da Liberilibri Nevicata (Macerata 2013) del poeta Francesco Scarabicchi, con a corredo i paesaggi incisi. Emergono vuoti profondi riempiti da una puntuta bianca, dalla sordità delle cose, dalle figure ammassate nella neve. Come in un risucchio attorno alla La sottomissione della storia futura E ’ il romanzo del mese, amplificato dai fatti sanguinosi della cronaca recente. A Parigi vive François (esperto dell’eclettico Huysmans, autore ottocentesco che abbracciò il cattolicesimo) che sceglie la carriera universitaria. Perso ogni entusiasmo verso l’insegnamento, la sua vita procede ritualmente, impermeabile agli eventi della storia, accesa solo da brevi relazioni con alcune studentesse che durano il tempo di un corso di studi. Ma qualcosa, nel suo paese, sta cambiando. La Francia è in piena campagna elettorale, le presidenziali vivono il loro momento determinante e i tradizionali equilibri mutano. Nuovi partiti e coalizioni entrano in gioco, rompono un sistema assuefatto e lo cancellano. È un’implosione improvvisa ma senza scosse, che cresce e si sviluppa come un incubo che travolge anche uno spaesato François. Sottomissione (Bompiani 2015) è senz’altro il romanzo 16 PROSP.indd 1 più visionario e insieme realista di Michel Houellebecq, capace di trascinare su un terreno ambiguo e sfuggente il lettore che, come il protagonista, vedrà il mondo intorno a sé stravolgersi da un giorno all’altro. Dopo la vittoria alle elezioni democratiche del 2022 da parte del partito musulmano, ciò che resta della Francia illuminista e libertaria scivola supinamente verso l’islamizzazione. Il protagonista inizialmente rigetta la gestione di un’università islamizzata, ma finisce con l’inseguire un destino prediletto e si converte all’Islam per un calcolo opportunistico. Sottomissione è anche un romanzo ambientato in una fase epocale estremamente delicata, controversa. “La nostalgia non è un sentimento estetico, e non è neanche legata al ricordo di una felicità. Si ha nostalgia di un luogo per il semplice fatto di averci vissuto, poco importa se bene o male, il passato è sempre bello, e in effetti anche il futuro. A far male è solo il presente, che portiamo con noi come un ascesso di sofferenza che ci accompagna tra due infiniti di quieta felicità”, ammette Michel Houellebecq, che non intende ammettere alcuna sottomissione, ma prende atto di ciò che succede al suo François e di ciò che conviene fare ai più. L’islamismo si diffonde, dunque, in un clima sostanzialmente indifferente. Sottomissione è una satira: il tragico avanza inesorabilmente, minaccia, ma non sarà avrà la meglio. Houellebecq non viene meno al compito dello scrittore sulfureo nella ricerca di un contesto a metà tra il visionario e il surreale, miscelando sacro e profano, confondendoli circolarità di un agente atmosferico che avvolge e fa smarrire, queste nevicate di Montanari identificano, mettono a nudo una scena quasi filmica. C’è qualcosa di riconoscibile e di astraente, di cosmico che ritorna da dove si è iniziato: da un’appartenenza di senso, da un’agnizione dell’uomo che rappresenta un altrove, uno schermo, attraversabile, tra persone e ambiente. “Fosse così l’inverno, fosse questo / chinarsi sulle cose a preservare / la quieta meraviglia del creato”, scrive Scarabicchi. Montanari non copia pedissequamente la realtà, ma la riproduce in chiave del tutto personale, en plen air, senza alcun rilievo estetizzante, in un movimento della vita spoglia, che conserva una fermezza, una disponibilità amorevole nelle case vecchie, nelle potature, nei tavoli, nei rigagnoli, nelle vigne d’inverno. E’ ancora Scarabicchi a stigmatizzare un quadro d’insieme: “Che senso ha indicare / un viottolo, la casa, il gran fienile, / se tutto in lei scompare?”, perché, per dirla con Philippe Jaccottet “la neve parla sempre a bassa voce”. Si avverte lo “spessore emotivo”, un’eterna ripetizione del tempo e un potere incantatorio. Le cose dilucidate appaiono in una rivelazione, provenienti da un mondo remoto che occupa anche il presente. Auguste Rodin, nel 1911, diceva che “l’arte è la più sublime missione dell’uomo, poiché è l’esercizio del pensiero che cerca e comprende l’universo”. L’espressività di Nicola Montanari scopre proprio una missione che si dipana nella storia, in uno spunto tematico con un’eco che trasporta nello struggimento tenero, meditativo, così come nella tradizione arcaicamente connotata nel gorgo dei secoli, in una lontananza definita tra le amate Marche e il mondo intero. ClessidrA Elisabetta Monti Houellebecq e il terreno ambiguo dell'islamismo e alienandoli. Da questo romanzo esce sconfitta la civiltà occidentale che non riesce più ad imporre un modello, né tantomeno un ideale. La coscienza comune non unisce perché nel terzo millennio è stata miseramente persa. Il modo di fare dell’europeo è di chi si chiude in se stesso, mentre la politica risulta agonizzante da destra a sinistra. “Curiosamente, i pa- esi occidentali erano molto fieri di questo sistema elettorale, che tuttavia era poco più che una spartizione del potere tra due gang rivali. A volte arrivavano addirittura a scatenare guerre allo scopo di imporlo ai paesi che non condividevano il loro entusiasmo”, scrive Houellebecq. Si comincia dall’osservazione della realtà, ma si resta nella letteratura. Lo scrittore francese ha rivelato il motivo che lo ha spinto a scrivere il libro. Oltre al fatto che essere ateo gli era diventato insopportabile, è che tornando dall’Irlanda in Francia si è reso conto che la situazione era molto peggiore di quanto immaginasse. Ha pensato che le cose potevano precipitare in modo spiacevole. 04/03/15 11.10 L'Azione 7 marzo 2015 L Il Guerrieri a Roma a figura artistica del pittore Giovan Francesco Guerrieri da Fossombrone è stata di recente oggetto di una forte quanto opportuna revisione critica. Si è tentato, in special modo, di fornire una diversa lettura delle componenti formali che siglano il suo particolare gergo espressivo, allentando notevolmente i legami che lo tenevano avvinto al mondo poetico di Grazio Gentileschi. A cominciare dal diverso uso del colore, che ha un ruolo dominante nei temi figurativi del Guerrieri. Un colore riscaldato da tonalità vere, più prossime ai valori reali del soggetto che non in Gentileschi, dove la tavolozza sembra rarefarsi in trapassi di estrema forbitezza, in eleganti trascrizioni e aristocratici accostamenti di grigi e di toni ghiacciati. Nei Miracoli di S. Nicola da Tolentino, due tele che ornano la Cappella del Crocifisso in Santa Maria del Ponte di Sassoferrato, una luce solare riscalda la scena, squarcia le candide nubi, getta ombre profonde negli angusti cortili, accentua di chiaroscuro forte e luminoso i volti stupiti e assorti degli astanti, da un insolito valore spaziale a scene affollate con naturalezza quotidiana. L’intensità cromatica di questa luce meridiana trova molte affinità con quanto andava Mondo artE Giovanni Francesco Guerrieri, Giuseppe spiega i sogni dei prigionieri, Roma, Galleria Borghese Giampiero Donnini divulgando sulla scena del primo Seicento romano un artista come Grazio Borgianni, al quale sembra rimandare anche il tipico allungarsi dei corpi. E quel colore, così saturo e denso, che permea tutte le superfici, ritrova il suo precedente nell’opera di Antiveduto 17 Gramatica, le cui composizioni sono sempre sature di luce scura e calda. A questo preciso filone di pittura caravaggesca parrebbe dunque appartenere il Guerrieri, secondo le risultanze ultime della critica specialistica. Per quanto attiene alle relazioni artistiche Salva la legge sui libri… per il momento! tra il Guerrieri e il Gramatica, è stata ripresentata come del marchigiano un’opera attribuita tradizionalmente a quest'ultimo. Intendiamo alludere all'intimistica e popolareggiante Adorazione dei pastori della Galleria Doria Pamphili in Roma, che le strette connessioni formali coi capolavori di Sassoferrato inducono a datare agli anni della loro esecuzione, e cioè verso il 1613-15. Al medesimo giro di interessi luministici parrebbe partecipare anche il suggestivo S. Sebastiano curato da Irene, conservato all’Arcivescovado di Milano, che i documenti attestano proveniente monastero silvestrino di Serra San Quirico. Ecco dunque che nuovi valori, di cultura e di stile, si aggiungono al primo soggiorno romano dell’artista di Fossombrone, non ancora ventenne. La sua fantasia pittorica rivela tratti di una versatilità che rasenta l’eclettismo, tanto essa si apre alle stimolanti novità che la capitale pontificia gli proponeva. Viene quindi meno l’immagine un po’ oleografica e romantica del “pittore contadino”, che tanto era piaciuta all’Emiliani nella sua giovanile ricerca sul Guerrieri, e prende concretezza la figura di un autore che, muovendo i suoi primi passi dall'attardata provincia metaurense, trova nell’apertura delle sue frequentazioni romane la spinta creativa per la formulazione di una sintassi tra le più vigorose e significative del nostro ‘600. Il grillo parlantE Renato Ciavola A gran voce la riforma: ma quale? D a sempre seguo i problemi editoriali. C’è chi mangia e basta, poi c’è chi mangia e si interessa di cucina. Io scrivo e mi interesso dei prodotti di diffusione dello scritto: i libri. Ora, stando “nel gruppo” si sentono le voci, poi le voci diventano urla e non si può fare a meno di andare ad informarsi con le proprie orecchie e farsi le proprie idee. Così è fresca di questi giorni (venerdì 20 febbraio) una riunione del Consiglio dei Ministri per… “provare” a prendere alcune decisioni in merito a un mare di possibili liberalizzazioni di mercato: dai farmaci di fascia C alla corrente elettrica; dal gas ai libri; dallo zucchero alla marmellata; dalle scarpe alla mortadella. Io mi interesso di libri, e di questi parliamo. La legge Levi dal 2011 regola il mercato dei libri Varata in seguito alle proteste dei piccoli editori e dei librai indipendenti preoccupati della concorrenza dei grandi gruppi editoriali e delle… “lunghe” catene librarie, la legge – fra i molti articoli - prevede un tetto massimo del 15% di sconto sulla vendita dei libri al lettore. Questo è stato negli ultimi anni il punto di forza dei piccoli editori e dei librai indipendenti per difendere le loro possibilità di “esistenza”. Ora, quanto abbia giovato dal punto di vista economico questa legge non è facile saperlo. La realtà è comunque che dal 2011: gli italiani hanno continuato a leggere sempre di meno; gli ebook - in 17 PROSP.indd 1 un popolo in cui non c’è mai stata una vera cultura del “profumo della carta stampata” - stanno salendo di mercato e piano piano supereranno il cartaceo, almeno per il pubblico giovanile; i best seller sembra che continuino a vendere, diciamo abbastanza, ma i best seller non sono certo prodotti dai piccoli editori. E’ veramente un po’ difficile valutare l’“assistenza” che questa legge avrebbe fatto ai piccoli editori e alle piccole librerie… quando il pubblico continua a lamentarsi del “caro prezzo” dei libri. Io che ho letto sempre tantissimo, oggi cerco solo chicche. Ma se volessi acquistare lo stesso numero di libri annuali come facevo fino a dieci/quindici anni fa… dovrei svenarmi. Capisco chi vuole oggi avvicinarsi sinceramente con intensità a questo tipo di cultura (che rimane per me sempre quella di base) e si lamenta. Ecco allora il nostro Antitrust che ha detto: “… eliminiamo il tetto agli sconti sui libri che limita la libertà di concorrenza dei rivenditori finali, senza produrre sostanziali benefici per i consumatori in termini di servizi offerti o di ampliamento del numero di libri immessi sul mercato”. L’altra parte, che si sente giustamente lesa, risponde che in Inghilterra, dove l’Antitrust si cura davvero di “limitare il potere dei monopoli”, la liberalizzazione dei prezzi ha devastato il mercato editoriale. Il mercato del libro è diventato un enorme market, dove sono in crisi anche le grandi catene librarie. In Italia l’introduzione della totale liberalizzazione dei prezzi avrebbe un effetto ancora più tremendo, in virtù dell’inesistenza di un vero libero mercato e degli abusi di posizioni dominanti, sulle quali chi di dovere non ha mai speso una giusta parola, e il legislatore è rimasto a guardare. Un osservatorio attuale Marina Cassi su "La Stampa" parla della situazione di una Regione che legge molto, la Regione del Salone del Libro, il Piemonte: “La crisi – unita alla concorrenza delle catene – ha spazzato via, dal 2011 alla fine dello scorso anno, venti librerie in provincia, di cui sette nella sola Torino. In tre anni il calo è stato del 5,2% a Torino città, del 9,1% in provincia, del 7,7% in Piemonte. (…) E persino gli empori di catene come Fnac e Coop hanno chiuso i battenti. (…) Adesso la categoria aspettava con paura il Consiglio dei ministri di venerdì 20 febbraio, che doveva varare misure di liberalizzazione tra cui l’abolizione della cosiddetta Legge Levi (…)”. Dico, in Piemonte! Il Consiglio dei Ministri Per ora tutto rimarrà come prima, perché la riunione fra le varie parti e il Consiglio dei Ministri di venerdì 20 febbraio ha lasciato le cose com’erano. L’opposizione forte e corale di quest’ultimo mese ha consigliato il Governo di rinunciare all’abolizione della Legge Levi. L’Ali (Associazione librai italiani) è soddisfatta e chiede ora una profonda riflessione perché si giunga a varare una vera “legge organica sul libro”. L’Odei (Osservatorio degli editori indipendenti) dice che è stata sventata “una misura dissennata che avrebbe portato un colpo mortale al pluralismo culturale e alla effettiva possibilità di concorrenza” e presenterà la sua proposta per una legge sul libro al “Book Pride”, in programma a Milano dal 27 al 29 marzo prossimi. Io dico che questi discorsi andavano fatti da tutte le parti quando era tempo di vacche grasse (mai state in realtà in Italia, ma c’è chi campava comunque bene in un certo periodo). Ora che la coperta è troppo corta resta tutto più difficile. Ma noi non ci smentiamo mai. 04/03/15 11.08 18 L'Azione 7 marzo 2015 archivio libri a cura di Alessandro Moscè Narrativa italianA 1. Numero zero Eco Bompiani BestselleR 1. Sette brevi lezioni di fisica Rovelli Adelphi 2. Numero uno Eco Bompiani 3. Storia di una ladra di libri Zusak Frassinelli Il racconto di alcune tappe della rivoluzione che hanno scosso la fisica a partire dalla teoria della relatività generale di Einstein e della meccanica quantistica. 2. Avrò cura d te Gramellini & Gamberale Longanesi 3. La relazione Camilleri Sellerio 4. Fuori piove dentro pure… Di Stefano Mondadori 5. L’esercito delle cose inutili Mastracola Einaudi Una redazione raccogliticcia prepara un quotidiano destinato, più che all'informazione, al ricatto, alla macchina del fango e a bassi servizi per il suo editore. È il 1939 nella Germania nazista. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso. 1. Storia di una ladra di libri Zusak Frassinelli 1. Sette brevi lezioni di fisica Rovelli Adelphi 2. Sottomissione Houellebecq Bompiani 2. La destra siamo noi Pansa Rizzoli 3. Le mille luci del mattino Sanchez Garzanti 3. American Sniper Kyle, McEwan, De Felice Mondadori 4. Nella mente dell’ipnotista Dexter Sellerio 5. Il pensionante Simenon Adelphi 6. Una lunga estate crudele Gazzola Longanesi 6. Rimani con me Lynn Nord 7. Non è stagione Manzini Sellerio 7. Origin Armentrout Giunti 8. Foto/grammi dell’anima Bisotti Mondadori 8. Oltre le regole Crownover Newton Compton 9. L’amica geniale Ferrante E/O 10. La tentazione di essere felici Marone Longanesi * LE CLASSIFICHE SONO RILEVATE DA NIELSEN BOOKSCAN 9. La verità e altre bugie Arango Marsilio 10. Nella mente dell’ipnotista Kepler Longanesi 4. La cassaforte degli evasori Falciani, Hervé, Mincuzzi Chiarelettere 5. Il califfato del terrore Molinari Rizzoli 6. La parola contraria De Luca Feltrinelli 7. Sulla tua parola AA.VV. Shalom 8. Il grande califfato Quirico Neri Pozza 9. Non temete per noi… Calabresi Mondadori 10. Isis. Lo stato del terrore Napoleoni Feltrinelli archivio mostre MUSEO ARCHEOLOGICO ASCOLI PICENO GALLERIA CIVICA MODENA Fabula picta. Opere di Ruggero Savinio The cinema show data di apertura: 31.01.15 data di chiusura: 03.05.155 data di apertura: 07.02.15 data di chiusura: 07.06.15 PALAZZO BALDESCHI PERUGIA CASTELLO BRANCALEONI PALAZZO STROZZI FIRENZE (PU) PIOBBICO I fasti di Corte. Potere e pathos. Gli abiti dei Della Rovere PALAZZO BARBERINI ROMA Bronzi del mondo ellenistico Il laboratorio del Genio: Bernini disegnatore data di apertura: apertura:14.03.15 17.12.13 data di data di chiusura: chiusura:21.06.15 30.03.14 data di data di apertura: 03.03.14 data di chiusura: 25.05.15 MAR RAVENNA MUSEO BILOTTI ROMA SCUDERIE QUIRINALE ROMA Il Bel Paese Claudio Palmieri, Natural-mente Matisse. Arabesque data di apertura: 22.02.15 data di chiusura: 14.06.15 data di apertura: 08.02.15 data di chiusura: 12.04.15 data di apertura: 04.03.15 data di apertura: 21.06.15 La Grande Guerra e l’Umbria data di apertura: 24.02.15 data di chiusura: 02.06.15 18 PROSP.indd 1 Narrativa SaggisticA stranierA 04/03/15 11.07 L'Azione 7 MARZO 2015 19 matelica.indd 2 19 04/03/15 11.12 20 >MATELICA< Un francobollo per il vino doc N di RICCARDO ANTONELLI on sarà un’annata eccezionale dal punto di vista enologico per il Verdicchio di Matelica a causa del meteo ‘pazzo’ del 2014, ma sicuramente nello scorso anno solare il vino bianco, appunto, più premiato d’Italia ha fatto passi da gigante nel mercato italiano ed estero. Qualità e scelte di marketing hanno dato una scossa alle cantine jesine e matelicesi. Non è solo il dato relativo all’export (+ 41,6 % ad aprile 2014) a dimostrare la crescita delle etichette, ma anche una serie di premi ricevuti nei mesi scorsi proprio dalle cantine di Matelica. Stiamo parlando di Borgo Paglianetto, Lamelia e Belisario. A Londra, infatti, grande successo con due medaglie: argento per il Vertis Verdicchio di Matelica 2012 (Borgo Paglianetto) ed addirittura oro per il Meridia 2011 (Belisario). A Roma invece riconoscimento per il Terravignata 2013, sempre della cantina Borgo Paglianetto, come miglior vino rapporto qualità-prezzo inserito nella guida Berebene 2015 del Gambero Rosso. Infine doppio argento all’Asia Wine Trophy per il Lamelia. Ora però occhi puntati prima al Prowein in Germania e poi al Vinitaly di Verona. Le due manifesta- zioni in programma per marzo infatti saranno un altro importante banco di prova per l’internazionalizzazione del Verdicchio di Matelica. Nel frattempo un'altra buona notizia arriva dal programma filatelico per il 2015 che include il vino matelicese tra le eccellenze gastronomiche del paese che saranno promosse via francobollo. Negli anni passati erano stati invece diffusi bolli con il marchio Offida e Verdicchio di Jesi. Un’altra occasione, insomma, per una pubblicità su scala nazionale. Il francobollo che lo scorso anno è stato dedicato al Verdicchio di Jesi Qui a fianco i premiati grappoli! In teatro “Todo Cambia” Quello che avverrà venerdì 6 marzo al Teatro di solitudine e di dolore. Dolore che diventa Piermarini di Matelica, alle ore 21.15, è un dramma per un esilio inflitto da un regime percorso intimo nella musica e nella vita di totalitario che ha procurato alla sua patria, la Mercedes Sosa ed è offerto da Maria Letizia martoriata Argentina, oltre 30 mila vittime e Gorga con Todo cambia, spettacolo proposto che l’ha resa testimone internazionale della nella stagione di teatro e musica promossa silenziosa battaglia della Madri di Plaza de dal Comune di Matelica e dall’Amat. Ma chi è Mercedes Sosa? Era argentina I musicisti in scena e si definiva una “cantora popular”, amava farsi chiamare “La Negra”, perché era sempre dalla parte degli ultimi e con rara coerenza per un’artista ha usato la sua arte sempre come strumento di lotta a favore del popolo. “Il suo destino è racchiuso nella sua voce ed è questa la chiave che abbiamo usato per raccontare l’indimenticabile Mercedes Sosa” - si Mayo. Mercedes, come tutti i grandi che se ne legge nelle note allo spettacolo – “La parabola vanno [è scomparsa nel 2009 ndr], ha lasciato umana di una donna nata poverissima eppure un vuoto incolmabile. Ma ci ha lasciato anche dotata della ricchezza più grande: l’amore un messaggio: “Todo cambia” tutto cambia, per la vita e il desiderio di battersi contro proprio quando pensiamo che nulla cambierà, l’ingiustizia. Un percorso umano non certo lo spettacolo vuole quindi, attraverso la voce facile, ma soprattutto il canto vissuto come di Maria Letizia Gorga, rinnovare nei nostri strumento di comunicazione e di battaglia tempi bui, questo grido di speranza e di amore politica. Il racconto, come negli altri testi per la vita”. Lo spettacolo è scritto e diretto da dell’autore, si lega in una partitura ininterrotta Pino Ammendola, le musiche sono arrangiate alle canzoni, inseguendo questa duplice e ed eseguite da Stefano De Meo al pianoforte mai disgiunta realtà di donna e di artista. Si e Pino Iodice alla chitarra. Informazioni alla scoprono i segreti di un’anima tormentata che, Biglietteria del Teatro Piermarini 0737 85088, dietro la sua inguaribile voglia di lottare per il Amat 071 2072439 (orario continuato dalle bene degli altri, nasconde un senso profondo 10 alle 16). BREVI DA MATELICA Celebriamo la storia! 20 matelica.indd 2 Con il raggiungimento dell’anno 2015 l’ex Lebole di Matelica compie ben 50 anni. Per celebrare la storia, il lavoro, i bei momenti e tutti i lavoratori e le lavoratrici che ne hanno fatto parte domenica 22 marzo ci sarà una grande rimpatriata (informazioni 338 9316601 / 0737 86686 / 349 3166046). L'Azione 7 MARZO 2015 Sparvoli: Per Pasqua la Giunta regala una piscina "per fanghi" Da un recente accesso agli atti presso il Comune di Matelica, i consiglieri di opposizione di Nuovo Progetto Matelica hanno scoperto che gli attuali amministratori nulla hanno fatto per impedire la realizzazione della “nuova piscina” per i fanghi che è stata realizzata nel comune di Matelica. L'amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Delpriori ancora una volta ha dimostrato di agire in maniera totalmente opposta rispetto a quanto promesso in campagna elettorale e di aver invertito la rotta non mantenendo fede agli impegni presi con l’intera cittadinanza. La Giunta comunale ci regala il saccone di accumulo di digestato che proveniente dalla centrale a biogas di Matelica. Durante la nostra consiliatura avevamo ricevuto l’istanza per la realizzazione di questo, chiamiamolo, "lago" e ci siamo mossi per ottenere un parere dall’Ufficio Agricolo di Zona, il quale, a suo tempo, diede parere negativo, mentre successivamente la Regione Marche, proprio sotto la consiliatura Delpriori, ha capovolto il parere espresso in precedenza dal proprio ufficio distaccato di Macerata. Finalmente, grazie al saccone di digestato, realizzato in località Fonterama, vengono a galla tutte le bugie che questa amministrazione ha raccontato. Non vorrei essere al posto di quei 522 cittadini che hanno manifestato per la difesa e la tutela del territorio matelicese, contro una variante al Prg che non aveva mai previsto le Rir come già dichiarato dal sindaco Delpriori. E questo oggi è chiaro a tutti. L'ormai storica Giunta Sparvoli-Canil aveva portato a casa anche il diniego dell’Ufficio Agricolo Regionale per la realizzazione di questo lagone di accumulo, tra l’altro ubicato vicino ad un corso d’acqua. L'accoppiata Casoni-Montesi e la Giunta formata dagli ormai famosi paladini della salute e dell'ambiente, capinata dalla dottoressa Ruggeri, considerando il grande appeal che hanno con l'ente regionale dello stesso colore politico, sono stati capaci di far ribaltare l'iniziale parere negativo. Complimenti alla Giunta comunale. Siamo, comunque, davvero felici perché finalmente il sindaco Delpriori ha dichiarato pubblicamente che la centrale a biogas sita in località Pezze è stata autorizzata dalla Regione Marche e non dalla vecchia giunta. Ora ci chiediamo quali azioni importanti ed efficaci, a parte scrivere lettere inutili alla Regione Marche, l'amministrazione comunale, ed in particolare l'assessore e vice sindaco, Annagrazia Ruggeri, abbiano compiuto visto il risultato ottenuto. Come mai la dottoressa Ruggeri o il grande oppositore della centrale a biogas, assessore Roberto Potentini, nonché ricorrente a Tar, supportati dallo stendardo comunale, non si sono incatenati ai cancelli della Regione Marche per evitare che fosse realizzato nel nostro Comune, un lago di digestato? Come mai non hanno sversato un’intera autobotte colma di digestato davanti a palazzo Raffaello, sede della Giunta Regionale delle Marche per protestare contro il parere favorevole della Regione? Come mai, per l’ennesima volta, non è stata informata la cittadinanza di tale opera? Non sono loro quelli che hanno accusato la nostra Giunta di poca trasparenza? Il saccone di digestato, contrariamente alla centrale a biogas, non è stato autorizzato dalla Regione Marche, ma è un’istanza rivolta direttamente al sindaco del Comune di Matelica. Questa è un'altra sconfitta politica dei nostri amministratori che avevano promesso la tutela incondizionata della salute e del territorio, ma questo solo in campagna elettorale e i fatti lo dimostrano. Paolo Sparvoli e Nuovo Progetto Matelica Caffè Alzheimer: ecco il secondo incontro Il “Caffè Alzheimer” è uno spazio d’incontro condotto da figure esperte sul tema della demenza in grado di fornire informazioni sulla malattia e su come prendersi cura dei propri cari. La partecipazione agli incontri è libera e gratuita, aperta ai familiari, agli operatori del settore e a chiunque sia interessato ai temi trattati. Dopo il primo incontro, che si è svolto lo scorso 31 gennaio, a Matelica c’è un nuovo appuntamento per sabato 7 marzo, presso il salone Regina Pacis dalle ore 10 alle 11.30. Il tema sarà: “Segni da riconoscere e semplici rimedi per migliorare lo stato di salute”. Ulteriori informazioni alla Linea Alzheimer: 331 8539874 (il servizio è attivo dal martedì al giovedì dalle ore 9 alle 13) e per e-mail (sollievo.alzheimer@ gmail.com) Matelica “in famiglia” ERRATA CORRIGE Nella mattinata di mercoledì 4 marzo si sono svolte le registrazioni di “Mezzogiorno in famiglia” che hanno visto Matelica protagonista. La messa in onda è programmata per il 7 e l’8 marzo su RaiDue dalle ore 11.30. Tutti davanti alla tv per tifare e votare Matelica dunque! L’articolo “Il Palio dei Quartieri se lo aggiudica Regina Pacis” pubblicato a pag. 14 del numero 7 de "L’Azione", con data di uscita 21 febbraio, per errore è stato attribuito a Sara Noè. La firma corretta è invece Riccardo Antonelli. 04/03/15 11.13 21 L'Azione 7 MARZO 2015 Tiro con l'arco, i matelicesi brindano al... Verdicchio Oltre 130 atleti provenienti da tutta Italia: il team di casa trionfa al Trofeo di PAOLO DELPRIORI Verdicchio – 2° Memorial Edoardo Ciccolini”. Domeabato 28 febbraio, nica 1 marzo, fine della gara una selva di archi e si tirano le somme, sono tutti appoggiati a stati 132 gli atleti provenienti terra, vicino alla li- da tutta Italia (i più lontani nea di tiro, pronti per essere da Bologna e Mestre) che si tesi dagli arcieri che di lì a sono messi alla prova sulla poco, dopo l’Inno Nazionale, distanza dei 18 metri indoor. daranno vita al “Trofeo del La gara organizzata dall’Asd Arcieri Matelica, ha avuto un grande successo. Tutti gli atletisono tornati a casa soddisfatti dell’accoglienza ricevuta, i più fortunati, hanno portato con loro anche un pezzo della nostra terra: il Verdicchio offerto dall’Associazione Produttori di Verdicchio di Matelica per i maggiorenni e la cioccolata prodotta da Fedeli Pasticceria per i più piccoli. L’organizzazione impeccabile ha fatto sì che tutto si sia svolto senza inghippi e nella più totale armonia e convivialità, riuscenA sinistra Giuseppe Buzzanga, do a far gareggiare primo classificato Arco Olimpico anche quasi tutti gli Master Maschile atleti matelicesi nonostante fossero anche impegnati in compiti logisticoamministrativi per la buona riuscita della gara, valevole, tra l’altro, per il ranking nazionale della Fit Arco. Ma non è finita qua, per la squadra di casa c’è una ragione di sorridere in più, infatti, hanno debuttato ben quattro arcieri Il vice sindaco Anna Grazia Ruggeri premia il giovane Leonardo Forotti che hanno scelto S Pioggia fina. L’aria grigia è sospesa nella nebbia di un cupo pomeriggio invernale. Un auto passa veloce; una fetta d’ombrello si nasconde sotto l’arcata del Torrione. L’asfalto è lucido e nero come un bastone di liquirizia. L’occhio di una gemma di ortensia avvicina la primavera. La vita nel borgo scorre fluida, senza sussulti, come l’acqua dalle bocche della Fontana di San Martino. Il lavoro quotidiano, la spesa e il caffè dopo la partitella con gli amici al solito bar. Oggi all’orto non si va. Sul comodino: “Il Milione” di Marco Polo. Una cartolina col mare di Puglia, marca la pagina del cinquantanovesimo passo del grande viaggio del veneziano che attraversa la lontana provincia di “Chingitalas”, nei territori del Grande Kane dei Tartari. Cammelli, predoni e deserti parlanti che mutano perennemente orizzonti sconosciuti. Marco, con la sua carovana, arriverà alla corte di Kublai Khan e vi rimarrà molti, molti anni. Venezia è lontana quasi una vita, al di là delle dune del Gobi. Anche qui, in questo nostro piccolo paese, forziere colmo di storia, di feudatari e popolino, di abbazie perdute e di principesse longobarde, attendiamo una carovana. 21 matelica.indd 2 Foto di gruppo per l’Asd Arcieri Matelica Al centro Michele Quercia, primo classificato Arco Olimpico Allievi Maschile la gara di casa per iniziare il loro cammino agonistico: Roberto Ferretti, Leonardo Forotti, Gianluca Pacini e Antonio Rotili. Alla fine i migliori assoluti sono stati: la vice campionessa italiana Annalisa Agamennoni degli Arcieri del Medio Chienti di Belforte per l’Arco Olimpico; l’aretino Fabio Castellani degli Arcieri della Chimera per l’Arco Compound e il giovane fermano Alessandro Montagnoli per l’Arco Nudo. Anche i nostri arcieri si sono comportati in maniera egregia, Giuseppe Buzzanga e Michele Quercia si sono classificati primi, conquistando l’oro nelle loro rispettive categorie: Arco Olimpico Master e Arco Olimpico Allievi, Riccardo Morico ha vinto il bronzo Un momento della gara nell’Arco Olimpico Senior ed anche i due debuttanti Leonardo Forotti e Gianluca Pacini si sono cimentati in una grandissima prova conquistando entrambi il bronzo rispettivamente nell’Arco Olimpico Ragazzi e nel Compound Senior. Infine le squadre di Arco Olimpico Senior (Riccardo Morico, Claudio Zamparini e Roberto Boni) e di Arco Compound Senior (Gianluca Pacini, Orfeo Orsi e Antonio Rotili) hanno conquistato un bellissimo argento. Alla presenza del sindaco Alessandro Delpriori e del vice sindaco Anna Grazia Ruggeri le premiazioni I debuttanti Gianluca Pacini, si sono susseguite veloci Leonardo Forotti e Roberto Ferretti Esanatoglia tra due mari Una carovana di acciaio e alluminio, di lamiere e gomma, di magliette e cappelli, di scritte colorate e clacson che strombazzano. La carica dei settecento della: “Tirreno-Adriatico”, gara ciclistica di livello internazionale, sarà qui ad Esanatoglia il prossimo 15 marzo in mattinata e, dopo aver percorso centonovantaquattro chilometri, giungerà al Terminillo. Auto ammiraglie, meccanici, ispettori di gara, sponsor e soprattutto un mare di biciclette e tanti campioni delle due ruote che, con le loro vittorie, fanno sognare milioni di appassionati in ogni angolo del mondo, concludendo la bella due giorni di sport con i ringraziamenti di rito che sono andati all’amministrazione comunale che ha patrocinato l’evento, all’Associazione Produttori di Verdicchio di Matelica, a tutti gli atleti che hanno partecipato, L’appuntamento ora è per l’11 e il 12 dicembre prossimi quando il calendario prevede una nuova tappa a Matelica con un’altra gara interregionale. Ancora, dunque, Buone Frecce a tutti! partiranno da via Roma. Un evento sportivo da non perdere. Un incontro ravvicinato con il mito, un bagno di energia allo stato puro, un arcobaleno di colori e un frusciar di copertoni che rotoleranno per le vie del paese prima dell’inizio vero e proprio della gara. Esanatoglia si prepara: si farà bella agli occhi delle centosessanta nazioni collegate in diretta video che seguiranno le fasi salienti della partenza, ma anche accogliente per tutti coloro, speriamo tanti, che vorranno condividere con noi questo evento straordinario in prima persona. La carovana presto si sposterà su altre strade, il serpente colorato si allungherà su altri paesi sparsi dell’Appennino, sui passi e sui monti del reatino. I campioni, i gregari, le ammiraglie al seguito, guarderanno in avanti, dopo quel dosso o quella curva a gomito oltre la quale incroceranno l’ignoto e affronteranno l’imprevisto, pedalata dopo pedalata. Tifosi, appassionati, come grani di rosario, si affiancheranno ai limiti della carreggiata, in piedi sui paracarri, arrampicati su qualche albero, per guardare i loro campioni sfrecciare come saette. Il 15 marzo il Monte Corsegno e il Monte Terminillo si uniranno idealmente su un filo di asfalto lungo centonovantaquattro chilometri. La tappa regina della “Tirreno-Adriatico”, cinquantesima edizione partirà alle nove in punto, mettetevi in prima fila insieme a noi e godetevi lo spettacolo. Il grande circo si sposterà altrove subito dopo la partenza, ma le emozioni e quella sana euforia che solo uno sport popolare come il ciclismo sa infondere, resteranno a lungo tra gli esanatogliesi e tra quanti di voi verranno qui. Bruno Bolognesi 04/03/15 11.03 22 >CERRETO D'ESI-MATELICA< Desi Mobili, a rischio il futuro dei lavoratori C erreto d’Esi - La Desi Mobili nei prossimi giorni porterà i libri in Tribunale per aprire le procedure per il fallimento e per i 140 dipendenti dell’azienda fortissimo è il rischio di perdere il posto di lavoro. L’unica speranza è ormai l’eventuale acquisto dell’impresa (con possibile assorbimento di parte del personale) da un’azienda di settore del Pesarese che sarebbe in contatto con la proprietà della famiglia Faggioni, ma al momento non c’è alcuna certezza che la contrattazione vada in porto. L’unica sicurezza per operai e impiegati riunitisi in assemblea in stabilimento assieme ai sindacati è che scatta il fermo produttivo ad oltranza, in quanto la Desi è impossibilitata a pagare fornitori e materie prime. “Ora – afferma il sindacalista della Cisl, Angelo Colonna – attendiamo che si aprano le procedure fallimentari e venga nominato un commissario- liquidatore, dopodiché sapremo se c’è speranza per salvare l’azienda o meno”. Resta da capire se con il commissariamento potrà essere prorogato o meno l’accesso agli ammortizzatori sociali straordinari (i contratti di solidarietà), oppure si aprirà sùbito la mobilità da uno a due anni a seconda dell’età anagrafica dei singoli lavoratori dell’impresa operante da oltre un quarto di secolo che lamentano di non ricevere lo stipendio da tre mesi. “Purtroppo – si legge in un comunicato della proprietà – si stanno aprendo le porte del fallimento. Eppure in portafoglio abbiamo ordini per oltre 800 mila euro dall’estero, in particolare gli Emirati Arabi, ma la crisi del nostro storico cliente ‘Mercatone Uno’ e il conseguente blocco dei loro flussi finanziari, hanno comportato la perdita di liquidità di circa un milione di euro. Un’altra causa di La speranza è che una nuova impresa ne rilevi l'acquisto questa dolorosa scelta arriva dalla decisione degli istituti bancari di bloccare l’operatività della nostra azienda”. Poi la conferma che un’ultima speranza esiste. “C’è la possibilità che qualcosa si concretizzi nel breve periodo con imprenditori di ampio respiro internazionale interessati al nostro sito produttivo cerretese, al marchio e alla produzioni. E’ la dimostrazione come proprietà, seppure frenata dai vincoli della procedura fallimentare, siamo sempre attenti alle legittime esigenze dei dipendenti”. Protezione allertata Proteste degli studenti per il maltempo per le tratte ferroviarie Cerreto d’Esi - Nuove importanti proteste da parte di studenti e cittadini per alcuni disservizi riguardanti la stazione ferroviaria di Cerreto d’Esi. Il bimestre gennaio-febbraio 2015 ha riportato in evidenza i vecchi problemi riscontrati nell’anno passato. Da molto tempo la vecchia struttura non ha lasciato spazio ad aggiustamenti importanti, ma come ultimo intervento solamente una copertura rigida di fianco la stazione lungo il vialetto che conduce fino al binario e la messa in funzione di un bagno pubblico. Molti studenti che usufruiscono del servizio settimanale dei treni dal lunedì al venerdì non hanno a disposizione la macchina obliteratrice per guasti che risultano molto frequenti. Il problema di una biglietteria automatica mancante non è meno discusso dell’altro, in quanto i pendolari sono sempre obbligati a procurarsi il titolo di viaggio anticipatamente ed adeguarsi agli orari delle varie rivendite, che può risultare talvolta scomodo. Manca inoltre una sala di aspetto al chiuso, utile durante il periodo invernale e l’installazione di telecamere risulterebbe utile per monitorare di volta in volta i reali problemi della stazione. Recentemente alcuni studenti hanno trovato la stazione in condizioni a dir poco critiche, ed alcuni hanno inoltre dichiarato “non è possibile usufruire di un servizio del genere, noi paghiamo e vogliamo che tutto funzioni”, ed altri ancora “Alcune mattine abbiamo addirittura trovato delle panchine rotte gettate tra i binari, bottiglie rotte, mozziconi di sigarette e la bacheca degli orari totalmente distrutta”. Di certo non uno scenario roseo 22 cerreto-matelica.indd 2 se si contano i problemi nella linea Ancona- Fabriano-Civitanova Marche che tocca anche Cerreto d’Esi. Locomotive a diesel obsolete e spesso sporche non lasciano il posto ai nuovi treni da tempo in cantiere pronti per essere messi in funzione. “Spostarsi con i treni è diventato complicato perchè i ritardi non vengono comunicati in tempo e le coincidenze saltano di conseguenza” questa è solo una delle denunce riportate da alcuni cittadini fabrianesi. “La tratta difficoltosa con saliscendi ha causato a volte ritardi dovuti alla poca potenza delle locomotive per svalicare le salite”. Importanti anche le ultime segnalazioni del sindaco di San Severino Marche Martini qualche settimana fa a Trenitalia e all’assessore regionale ai Trasporti Luigi Viventi. La risposta della Regione conferma che durante il 2015 verranno messi in funzione alcuni dei nuovi treni e da giugno il miglioramento degli incroci nella fermata maceratese. Molte lamentele arrivano dalle scuole di San Severino e Tolentino per la soppressione della corsa delle 12,50 molto utile per gli studenti delle scuole superiori e non, che sono quindi costretti ad aspettare la corsa seguente per più di un'ora. Per quanto riguarda la fermata di Cerreto d’Esi i pendolari lamentano la corsa delle 15,48 che parte da Macerata e che non ferma più in alcune stazioni tra cui Cerreto d’Esi, causando problemi in quanto si tratta di orari centrali della giornata. La speranza è che un miglioramento generale della situazione non tardi ad arrivare da parte della Regione e dal gruppo statale di Trenitalia. Alcuni studenti-cittadini Cerreto d’Esi - Il gruppo comunale di Protezione civile ha recepito con sollecitudine l’avviso di condizioni meteo avverse numero 10 emesso il 15 febbraio scorso dal centro funzionale multi rischi del dipartimento di Protezione civile della Regione Marche che prevedeva precipitazioni diffuse a prevalente carattere di rovescio, con medie areali moderate e raffiche nordorientali con velocità media di vento teso fino alle 24 di mercoledì 25 febbraio. In stretta sinergia con l’ufficio tecnico comunale e con la Sala Operativa Unificata Permanente regionale (S.O.U.P), i volontari del gruppo si sono organizzati in tempi stretti, svolgendo un servizio di ricognizione e di controllo del territorio comunale durante le ore più L'Azione 7 MARZO 2015 Residenza protetta, che disagi! Cerreto d’Esi - Nei giorni scorsi, a causa di un guasto al sollevatore, i nostri familiari ospiti presso la Residenza Protetta, sono stati costretti a letto per l'intera giornata. Ciò si è verificato nonostante la responsabile comunale dei servizi sociali fosse stata informata e solleticata ad intervenire. Ci aspettiamo che in futuro ci sia più attenzione da parte del Comune verso questo servizio sociale e verso gli anziani malati non autosufficienti che, ricordiamo, pagano regolarmente una retta mensile al Comune. L’auspicio è che non si verifichi più malfunzionamenti del servizio come quello che si è verificato di cui i nostri familiari hanno pagato le conseguenze peggiori in termini di disagio e turbamento. Un familiare critiche individuate dal bollettino, concentrandosi in maniera particolare sulle zone precedentemente interessate da criticità e sul tratto comunale del fiume Esino, di cui sono state ispezionate le due sponde per assicurarsi che non ci fosse pericolo di potenziali straripamenti. Nei giorni scorsi la compagine cerretese ha partecipato al raduno provinciale a Osimo dei gruppi comunali che ha visto l’adesione di ben 33 organizzazioni. È stata l’occasione per incontrare il nuovo direttore del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Marche, Marcello Principi, che ha sostituito Roberto Oreficini. Si è trattato di un momento di riflessione per individuare e condividere le politiche future di protezione civile nel territorio della provincia di Ancona. Principi ha evidenziato che sono diecimila i volontari marchigiani impegnati attivamente nell’encomiabile attività previsione e prevenzione, di collaborazione tra gruppi e istituzioni. I volontari Diplomi consegnati all’“Antinori” Matelica - Lo scorso sabato 7 febbraio è avvenuta la cerimonia di consegna dei diplomi agli ormai ex alunni dell’Istituto Tecnico Commerciale "Antinori" di Matelica. A ricevere il “sudato” documento, dopo cinque anni di studio, sono stati gli alunni dell’anno scolastico 2013/2014. Prima della celebrazione vera e propria però, il dirigente scolastico Marcelli ha presentato al sindaco di Matelica, Alessandro Delpriori, e agli ospiti che hanno partecipato alla manifestazione, l’offerta formativa dell’istituto. Un’offerta che lo inserisce tra le eccellenze dei percorsi didattici, legati all’economia aziendale e alla programmazione informatica, nel nostro territorio. A proseguire il discorso ci ha pensato il giovane sindaco matelicese che, dopo aver salutato i presenti, si è complimentato per le attività e le iniziative progettuali che questo indirizzo scolastico propone ai giovani studenti, come l’esperienza diretta con il mondo del lavoro grazie all’attività di “alternanza scuola lavoro” e i corsi di lingue all’este- ro per approfondire le conoscenze linguistiche e culturali. Soddisfatti delle iniziative anche gli ospiti d’eccezione, Patrizia Tiranti, presidente del comitato “Impresa donna” del Cna di Macerata e l’imprenditore in casa Giovanni Ciccolini della Halley. Quest’ultimo ha dato inizio alla consegna dei diplomi, parlando della sua esperienza personale e definendo la scuola come luogo d’incontro con la conoscenza. Proprio la mancanza di cultura e soprattutto della conoscenza della storia ha causato, in parte, la crisi che stiamo vivendo. A seguire è stato il turno della presidente Tiranti che ha suggerito agli studenti presenti di elaborare idee nuove per rendere le competenze informatiche strumento di lavoro creativo e produttivo. Al temine della cerimonia e alla consegna dei diplomi, lo stesso Marcelli ha congedato tutti i presenti, augurando a tutti gli ex alunni un futuro ricco di successi professionali, con la speranza che ognuno di loro si ricordi dell’Istituto non come una scuola, ma come una vera e propria famiglia. 04/03/15 10.28 L'Azione 7 MARZO 2015 23 >SASSOFERRATO< La città piange Presciutti Non ce l'ha fatta l'imprenditore sentinate, vittima di fortissime ustioni di VERONIQUE ANGELETTI A ntonio Presciutti (nella foto) non c’è l’ha fatta. L’imprenditore edile, 71 anni, è deceduto giovedì 26 febbraio alle ore 18 all’ospedale M. Bufalini di Cesena. Nemmeno i medici della superstruttura ospedaliera di assistenza intensiva ai grandi ustionati hanno potuto salvarlo. Era stato trasferito cinque giorni prima in eliambulanza dall’ospedale “Profili” di Fabriano dove era in cura da otto giorni. Da quel maledetto sabato 14 febbraio, quando, seduto in cucina, nella sua bella casa di via Rossini, si era addormentato, e, vittima di un colpo di sonno e anche della lentezza dei suoi movimenti Antonio Presciutti era affetto di una malattia neurodegenerativa da un anno e mezzo - si è dato fuoco con la propria sigaretta. Un fuoco lampo distruttivo e reso fatale dal sintetico del suo maglione che lo ha trasformato in una torcia vivente. E’ morto sedato, in coma farmacologico, poco dopo le ore 18 circondato dall’affetto di sua moglie Lina, dei suoi figli Andrea e Sabrina e dei suoi nipoti Rodolfo ed il piccolo Leonardo. Un uomo dal carattere tenace Andrea Presciutti. Un geometra intelligente e lungimirante. Della stirpe di quegli imprenditori edili di una volta. Più con la voce e le mani accanto ai loro operai sui cantieri che seduti nei studi. Non si contano le sue costruzioni nel comprensorio. Così tante che è facile dire che più di un centinaio di famiglie tuttora vivono all’interno delle mura che ha progettato e costruito come impresa. Nativo di Mergo, aveva studiato all’Istituto Pietro Cuppari di Jesi, ed appena diplomato aveva trovato lavoro presso una ditta di Recanati. Una ditta importante che investiva sul litorale Lunedì 2 marzo è stato il giorno dell’ultimo saluto ad Antonio Presciutti. Gremita la chiesa parrocchiale di San Facondino. Parenti, tantissimi amici e colleghi hanno voluto essere a fianco alla moglie Lina, ai figli Andrea e Sabrina. Commovente la folta presenza dei compagni di scuola del nipote Rodolfo (18 anni) e di parte della squadra di calcio del Sassoferrato-Genga. Gli stessi giocatori che, quel sabato, hanno visto interrompere la partita contro il Gabicce Gradara per consentire all’eliambulanza di atterrare sul campo sportivo sentinate. Fu così, quasi per caso, a fine partita, che il giovane Rodolfo seppe che la macchina dei soccorsi era per il nonno Antonio. Un nonno che raggiunse, della regione. “Questa foto – racconta Margarita – è stata scattata martedì 10 febbraio alle 16.45 con la mia inseparabile Nikon 5100 e con l’obbiettivo 18-35. Mi dà il senso di libertà. Il bambino è mio figlio, appena uscito da scuola. Il luogo, località Colle di Sassoferrato, davanti agli Appennini. Ho chiesto a Jonathan di correre, di fermarsi e di giocare con il sole”. Ed aggiunge: “Spesso porto i miei figli a fare foto in questi luoghi. Sono posti magici ed il mio scopo, è di trasmettere un messaggio positivo. Il contatto con la natura che regala emozioni grandissime, e la consapevolezza ai miei figli e, a chi guarda le mie fotografie, che siamo circondati dalla bellezza. Bellezza che dobbiamo amare e rispettare”. Margarita è una fotografa amatoriale cresciuta nel circolo fotografico sentinate Erregibi (affiliato Fiaf). Un circolo che, in particolare questi ultimi anni, invita i suoi soci a muoversi obbiettivo alla mano per catturare scorci dimenticati ed istanti preziosi. Il risultato sono reportage densi di emozioni che evidenziano le peculiarità e danno maggior forza all’identità delle comunità. v.a. Un pomeriggio tutto al femminile La giornata della donna al Palazzo degli Scalzi 23 sasso.indd 2 Leopardi a Recanati, o anche la costruzione della cartiera di Gaville di Sassoferrato o contribuito con i suoi uomini all’apertura dell’ultimo tratto del percorso turistico all’interno delle Grotte di Frasassi. Tanti i suoi palazzi, in via Rossini, in via Leopardi, al Piano di Frassineta, in via Crocefisso. "Babbo era un grande tecnico" – aggiunge il figlio Andrea. LA VERA PACE VIENE DA CRISTO Maracchini, una foto da testimonial La foto di una sassoferratese doc, Margarita Maracchini, è il testimonial del mese di marzo del sito web Marcheforyou.com. Un progetto dell’associazione "Creattivamente", con cui si mira a promuovere nel mondo le Marche e le attività abruzzese e costruiva palazzi ad Alba Adriatica. E’ lì, ai confini delle sue Marche, che incontra Lina, originaria di Giulianova, che 48 anni fa, diventa sua moglie. Dopo con la famiglia, si trasferisce ad Angeli di Rosora ed è assunto alla Ecic dei fratelli Ninno di Fabriano. Poi il salto di qualità. Decide di mettersi in proprio nel 1970 e di stabilirsi a Sassoferrato. Scorrendo il suo cursus honorum di geometra, tra i tanti suoi lavori, emergono incarichi ancora più speciali degli altri. Come quando ha seguito i lavori di restauro e di valorizzazione di una parte della splendida casa nobiliaria del poeta Giacomo Un pomeriggio…all’inglese, tutto al femminile, per rendere omaggio alla “Giornata internazionale della donna”, iniziativa istituita circa un secolo fa con lo scopo di ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ma anche per non dimenticare le discriminazioni e le violenze cui sono oggetto ancora oggi in tante parti del mondo. Un tè per te, questo il titolo della mani- festazione, promossa dall’amministrazione comunale, che si terrà domenica 8 marzo, alle ore 17, nell’auditorium Palazzo degli Scalzi, sede del Museo Mam’s, per celebrare, appunto, la “Festa della donna”. «Concediti una pausa di riflessione - questo lo slogan riportato nel volantino che pubblicizza l’iniziativa - e vieni a prendere un tè con noi al museo. Due chiacchiere per conoscerci meglio e un momento di riflessione per dare la possibilità ad ognuna di esprimersi sul tema con i colori della squadra e dunque senza nemmeno cambiarsi, all’ospedale ‘Profili’ di Fabriano. “Quando la morte è così violenta e così istantanea – ha affermato il parroco don Giovanni Mosciatti – aiuta sapere che la vera pace viene da Cristo, che è Lui che dà la vita e che a fianco a Lui, vive Antonio”. v.a. Quando l’amore da solo non basta... Bisogni seri e dirompenti stanno scuotendo il welfare “ fai da te” che finora ha caratterizzato i rapporti all’interno delle famiglie. Cambiamenti non facili da intercettare poiché impongono una nuova dinamicità delle politiche sociali in un momento dove i soldi pubblici sono difficili da reperire. Intanto per Sassoferrato, si sta definendo un nuovo quadro. Oltre ai venti posti della storica Casa di Riposo di San Giuseppe delle Suore del Buono e Perpetuo Soccorso, nel cuore del Castello, dall’anno scorso è operativa all’interno della Casa della Salute, ossia l’ex presidio ospedaliero Sant’Antonio Abate, la Residenza Protetta. Una struttura pubblica forte di 25 posti letti che da prestazioni di tipo alberghiero, di socializzazione-animazione e prestazioni di carattere sanitario e riabilitativo agli anziani non autosufficienti. Persone per le quali sono state accertate l’impossibilità di permanere nell’ambito familiare e di usufruire di servizi alternativi al ricovero. Sempre per gli anziani, a breve, dovrebbe essere operativo, sempre nella Casa della Salute, un centro diurno per 8 malati di Alzheimer. Obiettivo: seguire e stimolare i malati e sollevare anche le famiglie di giorno. Alla fine di questo mese dovrebbe anche essere operativa la struttura delle Cure Intermedie. In tutto 20 posti letti “ospedalieri” che accoglieranno i pazienti che necessitano di cure sanitarie ad intensità superiore alle domiciliari standard. Poi, ovviamente tutta la rete dell’Ato, del servizio infermieristico a domicilio. In questo nuovo welfare vanno anche inseriti altri due servizi non prettamente sanitari, ma altrettanto importanti per il benessere delle famiglie: il Centro famiglia e soprattutto il Diverticentro. Strutture che hanno sede all’interno dell’ex stazione ferroviaria dove i ragazzi e i genitori possono trovare le risposte giuste alle loro necessità anche semplicemente per un problema di compiti. da svolgere. Il centro per l’infanzia all’interno dell’asilo nido risponde appieno alle esigenze dei genitori che lavorano in un contesto socioeducativo professionale. v.a. dell’integrazione e dell’accoglienza». Gli argomenti che verranno trattati nel corso dell’incontro non saranno soltanto quelli dell’accoglienza e dell’integrazione, ma spazieranno su tutto ciò che riguarda l’universo femminile. «L’invito di partecipazione - precisa il vice sindaco Lorena Varani - è rivolto in primo luogo alle donne, ma è naturalmente esteso anche agli uomini». Protagoniste della manifestazione, neanche a dirlo, saranno alcune donne - insegnanti, artiste, lavoratrici, casalinghe, ecc. - le quali intratterranno il pubblico cercando di sensibilizzarlo e coinvolgerlo sulle varie tematiche che verranno affrontate nel corso del pomeriggio…davanti ad una tazza di tè. 04/03/15 11.45 24 >DEFUNTI< L'Azione 7 MARZO 2015 RINGRAZIAMENTO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO A nome mio personale, di mia sorella e di tutta la famiglia esprimo la sincera e profonda gratitudine per la vicinanza, l’affetto e la preghiera dimostrate da tanti, in occasione della scomparsa del caro papà PEPPINO CAMMORANESI. La fede che ci sostiene diventa ancora più forte ed energica in queste circostanze di grande dolore, dove si riesce a sperimentare la bellezza di un vero rapporto di comunione. Un grazie particolare al Vescovo, ai tanti sacerdoti e religiosi, ai miei colleghi de L’Azione, che non hanno fatto mancare la loro testimonianza di stima e di amicizia. Ad ognuno di voi un caro abbraccio. Carlo Cammoranesi CHIESA di CAMPODONICO Mercoledì 4 marzo ricorre il 4° anniversario della scomparsa dell'amata MARISA ZEPPONI I suoi cari la ricordano con affetto. S.Messa domenica 8 marzo alle ore 15.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Sabato 7 marzo ricorre l'8° anniversario della scomparsa dell'amata IDA PIERMARTINI in CAMPIONI Il marito Pietro, i figli Gianni e Maria Grazia, la nuora Maria, il genero Lamberto, la nipote Federica, il fratello Romualdo ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa sabato 7 marzo alle ore 15.30 nella chiesa di Valleremita. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Giovedì 12 marzo ricorre l'anniversario della scomparsa dell'amato CHIESA della MISERICORDIA Martedì 10 marzo ricorre l'anniversario della scomparsa dell'amato FRANCESCO SPADINI I familiari ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa giovedì 12 marzo alle ore 8 nella chiesa del Collegio Gentile e domenica 15 marzo alle ore 9.30 nella Casa di Riposo di Matelica. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. I familiari ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa martedì 10 marzo alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA della SACRA FAMIGLIA Domenica 8 marzo ricorre il 10° anniversario della scomparsa del caro PIETRO MARIANI Sabato 7 marzo alle ore 18 sarà celebrata una S.Messa in suffragio. La moglie, i figli, le nuore ed i nipoti ringraziano coloro che vorranno unirsi alle loro preghiere. TRE MESI ANNUNCIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO TRIGESIMO FRANCESCO BALDONI Lunedì 2 marzo, a 93 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari DARIO SARTI Lo comunicano la moglie Elia, la figlia Donata, i generi Tonino e Franco, i nipoti Simone e Marianna, i cognati ed i familiari tutti. Onoranze Funebre Belardinelli ANNUNCIO Mercoledì 25 febbraio, è tornato alla Casa del Signore, l'amato PROF. ARDUINO (PEPPINO) CAMMORANESI Lo comunicano i figli Carlo ed Elisabetta, la nuora Fernanda Dirella, il genero Paolo Loretelli, i nipoti Nicolò, Jacopo, Riccardo, i parenti tutti. Marchigiano ANNIVERSARIO "Beati i poveri in spirito, perchè di essi è il regno dei cieli. Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio" (Mt.5, 3-8) Giovedì 12 marzo ricorre il trigesimo del ritorno al Padre dell'amatissima PELIA PALOMBI ved. RUGGERI I figli, i nipoti e i parenti la ricordano, con immutato affetto, nella preghiera. Saranno celebrate Sante Messe giovedì 12 marzo, alle ore 9 nella Chiesa del Buon Gesù e alle ore 18.30 nella Chiesa di Santa Maria Maddalena. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO 3 mesi (8 dicembre-8 marzo) n.28-8-1922 m. 11-3-1978 Mercoledì 11 marzo ricorre il 37° anniversario della scomparsa dell'amato RENATO GAROFOLI "Gli anni che passano non cancellano mai il tuo ricordo nei nostri cuori. Parliamo spesso di te ricordando momenti felici trascorsi insieme. Ci hai lasciato troppo presto caro babbo!" I tuoi figli Franco e Anna, tua moglie Iolanda, i tuoi nipoti e la nuora Tina CHIESETTA di ARGIGNANO (La Cupa) Domenica 15 marzo ricorre il 2° anniversario della scomparsa dell'amata I familiari, gli amici ed i parenti la ricordano con affetto. Durante la S.Messa di venerdì 13 marzo alle ore 17.30 sarà ricordata anche la mamma MARGHERITA. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO LUISA DOLCE CHIESA di S.MARIA MADDALENA Sabato 7 marzo ricorre il 10° anniversario della scomparsa dell'amata NORINA PALEGO in VENTURINI Il figlio Bartolo, la nuora Sandra e i parenti tutti la ricordano con infinito amore. S.Messa lunedì 9 marzo alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ORATORIO di S.MARIA Lunedì 9 marzo ricorre il 3° anniversario della scomparsa dell'amata IOLANDA PAVONI La famiglia, la nuora, il nipote Alessandro la ricordano con affetto. S.Messa lunedì 9 marzo alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. L' 8 marzo ricorre il 3° mese dalla scomparsa dell'amatissimo NEVIO STAGNOZZI "Sei sempre nei nostri cuori. ci manchi ogni giorno di più'" La tua famiglia Onoranze Funebri Santarelli TRIGESIMO CHIESA della SACRA FAMIGLIA Venerdì 13 marzo nel trigesimo della scomparsa della cara CHIESA di S.MARIA della PORTA di CERRETO d'ESI Lunedì 9 marzo ricorre il 15° anniversario della scomparsa dell'amato VINICIO TAVOLINI I familiari ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa lunedì 9 marzo alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO CHIESA di S.CLEMENTE GENGA Domenica 8 marzo ricorre il 16° anniversario della scomparsa dell'amata PAOLA GAROFOLI La mamma, il marito, le figllie, la sorella, il cognato, il nipote, i suoceri ed i parenti la ricordano con immenso affetto. S.Messa domenica 8 marzo alle ore 11.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO Mercoledì 11 marzo ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amata LOREDANA FIORANI in MORELLI Tutti coloro che le vogliono bene la ricordano con affetto. S.Messa domenica 8 marzo alle ore 10.30 nella chiesa di Valleremita. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Il dolore e la sofferenza, per la perdita di una persona a noi cara, non deve mai e poi mai superare la felicità e la gioia del ricordo di quando il nostro caro era in vita (Seneca). ASSUNTA BRAGONI ved. RUGGERI i figli, unitamente alle rispettive famiglie, nel ricordarla con affetto a quanti la conobbero, faranno celebrare una S.Messa di suffragio alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Marchigiano TRIGESIMO ANNUNCIO ANNUNCIO Sabato 28 febbraio, è mancato all'affetto dei suoi cari IGINO MOLINELLI Lo comunicano la moglie Paola, la figlia Cristina, il fratello Giovanni, la suocera Marina, il cognato, le cognate, i cugini, gli zii, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Lunedì 2 marzo, a 86 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ALDO VITALETTI Lo comunicano la moglie Umiliana, i figli Sandro e Francesco, la sorella, le nuore Antonia e Morena, i nipoti Romina, Daniele e Valentina, i cognati ed i familiari tutti. Onoranze Funebre Belardinelli ANNUNCIO Giovedì 26 febbraio, a 71 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ANTONIO PRESCIUTTI Lo comunicano la moglie Lina, i figli Andrea e Sabrina, le sorelle, il genero Luca, Sabrina e Daniela, gli amati nipoti Rodolfo e Leonardo, i cognati ed i familiari tutti. Onoranze Funebre Belardinelli 24 defunti.indd 2 SANTUARIO MADONNA DEL BUON GESU' Martedì 10 marzo nel trigesimo della scomparsa della cara ROLANDO POETA 06-03-2005 06-03-2015 Per noi il tempo non esiste... Cosa sono 10 anni, a confronto con l'eternità? Un battito d'ali. Il tuo ricordo rimarrà per sempre tra le pieghe del mio cuore e non se ne andrà mai, proprio come un ramo di edera attorcigliato ad un cancello: il cancello del mio cuore. Ti chiedo di mantenere la promessa che mi hai fatto; sei stato la roccia a cui mi sono aggrappata per anni ed ora mi sento in balìa degli eventi, ma non ti preoccupare, so che il mio sorriso sarà sempre la tua pace. E la mia pace è il ricordo di te. Tua moglie Elena RINGRAZIAMENTO Nel ricordare il caro ALDO CERAGNO la moglie Pina Carnevali, nell'impossibilità di farlo singolarmente, ringrazia commossa quanti hanno preso parte al suo dolore. Onoranze Funebri Santarelli CHIESA di S.GIUSEPPE LAV. Martedì 10 marzo ricorre il 2° anniversario della scomparsa dell'amata INES PAOLETTI ved. GENTILI I figli Luigi ed Enrico ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa martedì 10 marzo alle ore 18.30. Durante la celebrazione saranno ricordati anche il marito ANTONIO ed il figlio NICOLA. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Martedì 3 marzo, a 66 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari NAZZARENO (REMO) POETA Lo comunicano la moglie Liliana Colonna, i figli Rossano, Loredana, Roberta, la nuora Carla, i generi Fabio e Marco, i nipoti, la suocera Nazzarena, il fratello Mario, la sorella Armandina, i cognati, le cognate, i parenti tutti. Marchigiano BENITA PESCATORI ved. PRIORETTI tutti i suoi cari nel ricordarla con affetto faranno celebrare una Santa Messa di suffragio alle ore 9. Si ringrazia chi si unirà nelle preghiere. Marchigiano RINGRAZIAMENTO La famiglia LORENZETTI, sentitamente ringrazia tutti coloro che hanno partecipato con affetto e stima al dolore per la perdita della cara LUCIANA Un particolare ringraziamento a tutti coloro che hanno voluto offrire un contributo per il reparto Oncologico di Fabriano. Pompe Funebri Pittori 04/03/15 10.23 25 L'Azione 7 MARZO 2015 >CHIESA Il 7 marzo 1965 la nostra vita cambiò. Così, nella continuità della tradizione della Chiesa, il Concilio Vaticano II si proponeva di rinnovare le forme del dialogo degli uomini con Dio Prima Messa in italiano di MARCO DOLDI “S i inaugura, oggi, la nuova forma della Liturgia in tutte le parrocchie e chiese del mondo, per tutte le Messe seguite dal popolo. È un grande avvenimento, che si dovrà ricordare come principio di rigogliosa vita spirituale, come un impegno nuovo nel corrispondere al grande dialogo tra Dio e l’uomo”. Era il 7 marzo 1965 e il beato Paolo VI nella parrocchia di Ognissanti sull’Appia Nuova a Roma (nella foto piccola) celebrava la prima Messa in lingua italiana. In quella importante occasione il Papa pronunciava due parole fondamentali: “ordinario” e “straordinario” riferendole alla liturgia che si celebrava per la prima volta. “Consueto e ordinario” era il divino Sacrificio che si stava celebrando, quello che da sempre la Chiesa offre per mandato di Cristo Signore. Non era mutata la fede in ciò che si stava compiendo sull’altare: la Santa Messa era sempre la stessa. Consueto e ordinario, seppure sempre grande e unico! E quel giorno, c’era qualcosa che faceva giustamente pensare alla novità. Così il Papa continuava: “Straordinaria è l’odierna nuova maniera di pregare, di celebrare la Santa Messa […]. Norma fondamentale è, d’ora in avanti, quella di pregare comprendendo le singole frasi e parole, di completarle con i nostri sentimenti personali, e di uniformare questi all’anima della comunità, che fa coro con noi”. Quelle parole di Paolo VI dicono molto di quanto la riforma liturgica promossa dal Concilio Vaticano II aveva inteso operare: nella continuità della tradizione della Chiesa ci si proponeva di rinnovare le forme del dialogo degli uomini con Dio. Non mutava la fede, cambiava la forma. Alla Messa tridentina, che negli ultimi secoli aveva nutrito i fedeli ai divini misteri, succedeva la Messa di Paolo VI, frutto della riforma liturgica. Questa, iniziata prima del Concilio, è stata uno dei suoi frutti più belli. Agli inizi del Novecento in molti sentirono, infatti, il desiderio di riaccostare la liturgia alla vita dei fedeli. Papa Pio X (19031914) diede impulso a quegli sforzi che approdarono nel movimento liturgico. Egli ebbe un’intuizione felice: lo spirito cristiano tra i fedeli sarebbe notevolmente rifiorito se questi si fossero avvicinati ai divini misteri con una partecipazione attiva (“actuosa communicatio”). L’intuizione del Pontefice e l’operato di tanti, specialmente all’ombra delle grandi abbazie, sono le cause remote e insieme prossime della sintesi tra liturgia e vita, stabilita con vigore dal Vaticano II e concretizzata da Paolo VI. In questo senso non c’è frattura tra l’opera conciliare e l’epoca precedente. Il Vaticano II, che aveva come scopo quello di promuovere la vita cristiana tra i fedeli, si occupò per prima cosa della divina liturgia. Non fu una distrazione rispetto ad impegni più urgenti. Al contrario, costituì il criterio: indicare dove sempre si trovino le immense energie spirituali di grazia divina, che permettono ogni rinnovamento pastorale. Per questo motivo chiese che i fe- deli fossero aiutati a prendere parte alla liturgia “consapevolmente, attivamente e piamente”. La semplificazione dei riti e l’uso delle lingue nazionali diventavano scelte necessarie e proficue. Oggi, a differenza di mezzo secolo fa, realmente i fedeli hanno la possibilità di avvicinarsi più facilmente ai Adorazione eucaristica Torna “24 ore per il Signore” notturna in Diocesi con il Sacramento della Confessione Quando l’anno scorso si tennero le “24 ore per il Signore“ Papa Francesco stupì il mondo confessandosi in ginocchio davanti a un confessionale in San Pietro, ricordando così che tutti hanno bisogno di misericordia. E quest’anno il tema delle “24 ore per il Signore” sarà proprio “Dio ricco di Misericordia”. L’iniziativa promossa dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione si terrà nella notte tra il 13 e 14 marzo prossimi, in Quaresima, e si proporrà di far riscoprire l’amore di Dio anche attraverso la Confessione. Centro delle iniziative sarà a Roma, con una notte dedicata a questo sacramento e una celebrazione con il Papa ma le diocesi di tutto il mondo sono state invitate ad organizzare eventi simili. Nella nostra diocesi ogni parrocchia o zona pastorale può organizzarsi con una iniziativa simile. Quaresima della carità Sono proposti due gesti in questa Quaresima dedicata alla carità: il “Cesto della carità” da concordare con la Caritas e la raccolta delle offerte, almeno in una domenica di Quaresima, in tutte le chiese, per sostenere la nostra Caritas. Le offerte verranno presentate dai parroci e dai rettori di chiese nell’offertorio della Santa Messa Crismale di mercoledì 1° aprile. 25 chiesa.indd 2 misteri celebrati. Possono prendervi parte e aderire interiormente a quanto Cristo opera nella divina liturgia. Naturalmente le scelte liturgiche operate non sminuiscono il Mistero che resta sempre straordinario e incomprensibile e come tale va silenziosamente accolto e adorato. • A Fabriano, nella chiesa di San Filippo, sabato 7 marzo dalle ore 21 alle ore 6 di domenica 8 marzo. • A Matelica, nella chiesa della Beata Mattia, sabato 7 marzo ore 21-24 e nella chiesa di San Filippo, venerdì 27 marzo ore 21-24. VIVERE IL VANGELO di Don Aldo Buonaiuto Domenica 8 marzo dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 2, 13-25) Una parola per tutti Il brano evangelico della terza settimana di Quaresima chiede a noi cristiani di rinnovarci nella fede. Il Salvatore, entrando nel tempio, luogo sacro per il popolo d’Israele perché rappresentante la casa di Dio in terra, lo trova pieno di persone dedite al lucro e al denaro. Gesù si indigna così tanto da scacciare fuori animali e mercanti; questi ultimi, offesi, si permettono di chiedergli un segno come pretesto per allontanarlo e poter così tornare al proprio malaffare. Il Messia ricorre a una similitudine, paragonando le mura del tempio al proprio corpo, vero tabernacolo, che verrà torturato e crocifisso, ma risorgerà il terzo giorno. Solo dopo tale grandioso avvenimento, i discepoli comprenderanno che le sue parole e azioni, anche quelle più difficili da accettare, non sono casuali, ma espressione del disegno d’amore dell’Onnipotente. Come la possiamo vivere - Il Figlio di Dio desidera che gli uomini seguano il Padre nella purezza del cuore e non si adoperino solo a parlare, senza prodigarsi con azioni concrete, specialmente verso quanti non sono amati da nessuno. - Cristo non vuole che qualcuno si serva della religione per fini economici. Chiede, invece, di compiere una rivoluzione di vita invitandoci a non costruire la nostra esistenza sui beni materiali, ma a fidarci e affidarci alla divina provvidenza. - Oggi il mondo dei potenti e dei prepotenti dissangua i popoli più deboli, derubandoli di ciò che spetta loro di diritto, attraverso dei perversi meccanismi economici. Il Nazareno ci sprona a creare una nuova umanità basata sulla giustizia distributiva, affinché ci possa essere il pane per tutti; una società fondata sulla dignità di essere tutti fratelli e figli di Dio, non sul conto in banca. - Facciamo sì che, in questo tempo di cammino e di rinnovamento, si riesca a digiunare non solamente di carne, ma di tutte quelle spese inutili e quegli atteggiamenti superficiali che ci allontanano dal Signore e dal prossimo. 04/03/15 10.26 26 >CHIESA< L'Azione 7 MARZO 2015 Per la salvezza della famiglia Il nostro vescovo detta le linee in vista del secondo Sinodo ad ottobre di D. GIANCARLO VECERRICA* questa Quaresima: l’ascolto, umile e paziente, sia il metodo per questa dolce fatica di ogni sacerdote. • In ogni parrocchia ci sia un “luogo” d’incontro, di accompagnamento e di aiuto per la crescita spirituale e materiale delle famiglie. Il tema dell’educazione sia sempre aperto, perché è una delle preoccupazioni principali delle famiglie di fronte ai loro figli adolescenti e giovani, che respirano più della mentalità del mondo che di quello che si propone in Chiesa o in famiglia. • Coinvolgersi sempre più con l’Ufficio Diocesano familiare – giovanile – vocazionale. C arissimi, tutta la Chiesa è chiamata a prepararsi in vista del secondo Sinodo dei Vescovi sul tema della famiglia. 1. L’importanza della Famiglia oggi: tutta la realtà umana comincia dalla famiglia ed è determinata dalla famiglia. Il matrimonio è un istituto connaturato all’essere umano, su cui il Cristianesimo ha innestato un incremento di comprensione, di ricchezza e di grazia. Il Catechismo della Chiesa Cattolica (nn. 1647 e 2365) dà la ragione dell’indissolubilità e della fedeltà: “il Matrimonio fa entrare l’uomo e la donna nella fedeltà di Cristo alla sua Chiesa”. Di fronte a tanta grandezza del matrimonio cristiano oggi si riscontra una crisi tremenda, per varie cause, che a monte trova una crisi di fede. Ed ecco la situazione delle nostre famiglie, che rispecchia la crisi invadente del mondo attuale. La Chiesa, che è Madre, è giustamente preoccupata. I Papi di questo tempo hanno trattato come prioritario il tema della famiglia. Papa Francesco ha raccolto questa urgenza ed ha proposto due Sinodi: il Sinodo straordinario, svolto dal 5 al 19 ottobre 2014, come preparazione al Sinodo ordinario dei Vescovi dell’ottobre 2015, che avrà come tema: “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”. Papa Francesco ci esorta così: “Abbiamo ancora un anno per maturare, con vero discernimento spirituale, le idee proposte e trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare; a dare risposte a tanti scoraggiamenti che circondano e soffocano le famiglie”. 2. La pastorale Familiare è la preoccupazione del Vescovo e di tutti gli operatori pastorali della Come migliorare il percorso catechistico Martedì 24 febbraio, presso l'aula magna del Seminario, i catechisti della Diocesi hanno incontrato don Giovanni Varagona, sacerdote da trent'anni e docente di Pedagogia Generale all'Istituto di Scienze Religiose di Ancona. Ad aprire l'incontro - organizzato dal direttore dell'Ufficio Catechistico Diocesano don Tonino Lasconi - è stato il Vescovo Vecerrica che ha salutato e ringraziato i presenti per il loro prezioso compito di annunciatori del messaggio di Gesù alle nuove generazioni. «Dopo aver ricevuto il Sacramento della Cresima i ragazzi spariscono dalla vita della parrocchia: perché? In realtà non si perdono dopo la Cresima ma durante il cammino di iniziazione cristiana!». Queste le parole con le quali ha esordito don Giovanni e che hanno trovato un misto di consenso e stupore tra i presenti. «Per portare a termine l'obiettivo di far conoscere Gesù ai bambini -ha proseguito il sacerdote- si sbaglia l'approccio perché lo si imposta solamente su un piano cognitivo. È sì fondamentale che i bambini conoscano Gesù ma per capire che Lui li ama devono essere prima amati dai catechisti attraverso il calore umano; una persona infatti si incontra con il cuore, il corpo, i sentimenti». A tal proposito don Giovanni ha poi raccontato l'esperienza del percorso di catechesi portata avanti nella sua parrocchia. Primo passo di questo metodo è stato quello di creare un ambiente diverso dalle solite aule di catechismo: la stanza è pitturata di giallo con rifiniture arancioni per rendere il luogo caldo e accogliente e tavoli e sedie hanno lasciato spazio a tappeti e cuscini. I bambini - tolte le La nuova App della pastorale sta spopolando tra i giovani A quasi due mesi dal lancio della nuova App della Pastorale Giovanile Diocesana su tutti i dispositivi Apple e Android, sia tablet che cellulari, volevamo rinnovare l’invito a scaricarla gratuitamente per rimanere sempre di più collegati a tutti gli eventi proposti per giovani e non solo… In appena due mesi abbiamo già superato i 600 scaricamenti e ab- 26 chiesa.indd 2 biamo lanciato già due aggiornamenti per arricchire il contenuto. L’ultimo dei due sarà online proprio da adesso, per cui troverete nuove funzionalità, nuove possibilità di interazione con la pagina Facebook della Pastorale Giovanile, la possibilità di scaricare materiale online, di cliccare link e di essere sempre di più interattivi e connessi con la diocesi. Sta riscuotendo tantissimi Diocesi, dai sacerdoti ai laici. In questa dimensione è in gioco la salvezza della famiglia, e perciò la crescita della comunità cristiana e della società. Ogni parroco è chiamato a promuovere questo cammino indispensabile. Come? • Incontrando le famiglie e accompagnandole, soprattutto in occasione del ricevimento dei Sacramenti che coinvolgono la famiglia. • Visitando le famiglie una ad una, per la conoscenza, il confronto e l’aiuto da dare. Ecco l’importanza della Benedizione Pasquale che viene portata in tutte le famiglie in 3. Il Papa ha chiesto a tutte le diocesi di impegnarsi a presentare le proprie riflessioni e risposte sulle 46 domande poste dalla Segreteria generale del Sinodo. Queste possono essere trovate nel sito internet del vaticano www.vatican.va. Come suggerimento la Cei propone che le Diocesi possono riassumere le 46 domande. Questa è una bella riflessione sulla famiglia! Rimaniamo uniti nella preghiera per le nostre famiglie e nel presentare il frutto delle nostre riflessioni. Buona Quaresima a tutti e con tanta gioia prepariamoci a vivere la grande Pasqua 2015 FESTIVE DEL SABATO ore 17.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Collegiglioni ore 18.00: - Cattedrale S.Venanzio - M. della Misericordia - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - Collegio Gentile FESTIVE ore 7.00: ore 8.00: ore 8.30: * Vescovo di Fabriano-Matelica scarpe e con indosso i calzettini antiscivolo- sono qui liberi di muoversi nello spazio: il confine tra loro e gli educatori a questo punto non è più rappresentato dai tavoli ma dalla relazione tra le persone. L'incontro di catechismo, che dura circa un'ora, si svolge in quattro momenti. Durante il pre-contatto i bambini vengono accolti da alcuni catechisti, si cambiano e raccontano le loro esperienze avute durante la settimana per definire così un confine netto tra ciò che i bambini hanno vissuto fino al momento di entrare nella stanza e ciò che succederà poi. Successivamente c'è il contatto durante il quale, attraverso un gioco, un racconto o altre attività, viene creato uno spazio emotivo che sia capace di aprire il cuore dei bambini pronti così ad accogliere il Vangelo annunciato nella seguente fase del contatto-pieno. In questo momento centrale, che risulta il più creativo dell'incontro, i ragazzini confrontano la loro vita con la Parola ed esprimono emozioni ed impressioni da essa suscitate. Fase conclusiva è il post-contatto durante il quale i bambini riflettono e "riportano a casa" una parola o un gesto a simbolo di tutto l'incontro. In questo percorso i genitori sono costantemente informati sulle attività svolte dai loro figli e coinvolti attraverso proposte volte a proseguire in famiglia il lavoro compiuto in parrocchia. Il gruppo di catechisti, che prepara e conduce gli incontri ed è composto dallo stesso don Giovanni e da quattro adolescenti (sia maschi che femmine in età compresa tra i quattordici e i diciotto anni), educa non più di undici o dodici ragazzini alla volta affinchè il rapporto con essi sia più confidenziale e attento. Per coloro che volessero approfondire la conoscenza di questo metodo sperimentale di iniziazione cristiana l'esperienza è raccolta nel testo - con prefazione di don Tonino Lasconi - "Con due colori – L’Iniziazione Cristiana in assetto gestaltico Perché si può fare catechismo ed essere tutti felici" (Edizioni Scientifiche ISM) scritto dallo stesso don Giovanni Varagona. Antonella Bartolini & Antonella Spilli apprezzamenti la parola del giorno, commentata a turno mensile da un sacerdote diverso, che aiuta tantissimi ragazzi ad avere un momento da dedicare al Signore, aiutando i ragazzi a impiegare bene il tempo della preghiera. Inoltre anche la FERIALI ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 7.20: - S. Silvestro ore 7.30: - M. della Misericordia - Mon. S. Margherita ore 7.45: - Monastero Cappuccine ore 8.00: - Casa di Riposo - Collegio Gentile - S. Luca ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù - S. Caterina (Auditorium) ore 16.00: - Cappella dell’ospedale ore 17.30: - Cattedrale S.Venanzio - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.) - S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.) ore 18.00: - M.della Misericordia - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore pagine delle domande agli esperti non smette mai di stupire per la profondità delle questioni trattate. Quindi si raccomanda, nessuno sia privo della nostra applicazione gratuita e fruibile su tutti i dispositivi, chiamata GIOVANIAPP! AGENDA LITURGICA di Don Leopoldo Paloni ~ IL VESCOVO PARTECIPA ALL’UDIENZA DEL PAPA IN PIAZZA SAN PIETRO PER COMUNIONE E LIBERAZIONE: sabato 7 marzo alle ore 10. ~ ADORAZIONE EUCARISTICA NOTTURNA: sabato 7 marzo alle ore 21 a San Filippo a Fabriano. ~ IL VESCOVO PARTECIPA ALLA “GIORNATA DEL PELLEGRINO”: domenica 8 marzo nel pomeriggio a Loreto. ~ IL VESCOVO PARTECIPA ALLA COMMISSIONE CEI PER IL LAICATO: lunedì 9 marzo alle ore 9.30 a Roma. ~ ASSEMBLEA DEI VESCOVI MARCHIGIANI: martedì 10 marzo alle ore 9.30 ad Ancona. ~ PRECETTO PASQUALE INTERFORZE: martedì 10 marzo alle ore 18 a Santa Maria in Campo. ore 8.45: ore 9.00: ore 9.30: ore 10.00: ore 10.15: ore 10.30: ore 11.00: ore 11.15: ore 11.30: ore 11.45: ore 16.30: ore 17.00: ore 18.00: ore 18.15: ore 18.30: - S. Caterina (Auditorium) - M. della Misericordia - Casa di Riposo - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Sacra Famiglia - S. Margherita - S. Luca - Cappella dell’ospedale - Ss. Biagio e Romualdo cripta - S. Giuseppe Lavoratore - S. Caterina (Auditorium) - Collegio Gentile - Monastero Cappuccine - Cattedrale San Venanzio - Collepaganello - M. della Misericordia - Nebbiano - Cupo - Attiggio - S. Silvestro - S. Nicolò - S. Giuseppe Lavoratore - Cattedrale San Venanzio - Sacra Famiglia - M. della Misericordia - S. Maria in Campo - Melano - Argignano - Cattedrale San Venanzio - S.Maria in Campo - M.della Misericordia - Ss. Biagio e Romualdo - S. Giuseppe Lavoratore MESSE FERIALI 7.30: - Regina Pacis 8.00: - S.Teresa 9.30: - Concattedrale S. Maria 17.30: - Regina Pacis 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa - S. Francesco MESSE FESTIVE DEL SABATO 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa 19.00: - Regina Pacis Messe FESTIVE 7.30:- Beata Mattia 8.00:- Concattedrale S. Maria 8.30:- Regina Pacis - Ospedale 9.00:- S. Rocco - S.Francesco 9.30:- Invalidi - S. Teresa 10.30:- Concattedrale S. Maria - Regina Pacis 11.00:- S. Teresa -Braccano 11.15:- S. Francesco 11.30:- Regina Pacis 12.00:- Concattedrale S. Maria 18.00:- Concattedrale S. Maria 18.30:- S. Teresa - Regina Pacis 04/03/15 10.19 27 L'Azione 7 MARZO 2015 Pattinaggio: Camilla Fattori campionessa! >SPORT Camilla Fattori della Fortitudo Fabriano Pattinaggio è diventata Campionessa Italiana Indoor 2015 aggiudicandosi la gara “tre giri sprint”. Inoltre, è giunta quarta nella “mille metri in linea”. Alessandro Carnevali, alla prima esperienza nelle categorie maggiori, ha disputato solo la gara “tre giri sprint” arrivando 26°: debilitato dalla febbre, si è dovuto ritirare dalla manifestazione. Non ha potuto dare il meglio di sé nemmeno Alessandro Mataloni. Entrambi avranno sicuramente il modo di rifarsi. Prossimo appuntamento il 21 e 22 marzo a Fabriano con i Campionati Regionali Strada. Camilla Fattori premiata a Novara Le ginnaste fabrianesi in Fondazione Carifac con il presidente Guido Papiri ed il consigliere Roberto Bellucci (foto Cico) GINNASTICA Ritmica Le fabrianesi verso Minsk Il nostro team rappresenterà l'Italia ai prossimi Europei Junior S di FERRUCCIO COCCO arà interamente fabrianese la Nazionale Italiana Junior che rappresenterà il nostro Paese ai Campionati Europei di ginnastica ritmica in programma a Minsk (Bielorussia) nel mese di maggio. Un caso davvero eccezionale. “La Federazione ha scelto di puntare sulle ragazze della Ginnastica Fabriano e sulle nostre allenatrici - ha annunciato il dirigente Leandro Santini, da anni punto di riferimento del premiato sodalizio cartaio - Per noi si tratta davvero di una grande soddisfazione”. Vestiranno la divisa della Nazionale Italiana Junior di squadra in Bielorussia: Daniela Mogurean, Maria Lavinia Muccini, Milena Baldassarri, Anna Bajraktari, Agnese Duranti ed Anna Basta. A guidare queste giovani ginnaste sarà l’ex olimpionica fabrianese Julieta Cantaluppi che, ritiratasi due anni fa dall’attività agonistica, ora si dedica alla crescita tecnica delle atlete. “Quella di squadra è un tipo di gara in cui la scuola fabrianese è specializzata, da qui la scelta della Federazione di puntarci - precisa Santini - Per preparare al meglio i Campionati Europei, sono in programma alcuni tornei internazionali: le ragazze hanno già partecipato lo scorso week-end al Gran Prix di Mosca in rappresentanza dell’Italia, ottenendo un pregevole quarto posto; il successivo appuntamento sarà a Pesaro e poi a Lisbona”. Nell’orbita azzurra ci sono anche altre ginnaste fabrianesi. Tra le individualiste, Letizia Cicconcelli è entrata nel club olimpico della Federazione e quindi è una potenziale olimpionica per il 2016, Martina Centofanti fa già parte della Nazionale Senior e Cecilia Meriggiola è reduce da un mese di allenamento a Desio nel team azzurro. Particolarmente entusiasta di tutto ciò la Fondazione Carifac, presieduta da Guido Papiri, che sostiene la Ginnastica Fabriano e giovedì scorso ha ospitato presso la propria sede di Corso della Repubblica tutte le atlete fabrianesi che vestiranno i colori azzurri. “La Ginnastica Ritmica è un vanto per la nostra città, un’eccel- PUGILATO lenza – ha dichiarato il presidente della Fondazione Carifac, Papiri, affiancato dal consigliere Roberto Bellucci – Auspichiamo grandi successi per tutte queste ragazze: ci congratuliamo con loro, con le allenatrici e con i dirigenti per i traguardi raggiunti e per quelli che arriveranno”. Nel frattempo, si è svolta la seconda prova del Campionato di Specialità di ginnastica ritmica, fase regionale, con tutte le atlete della Ginnastica Fabriano Fondazione Carifac che riescono a passare alla fase successiva interregionale, con aggiunta del titolo di Campionesse Regionali sia per Valeria Carnali (prima alla Fune e alla Palla) che per Camilla Zuccaro (al Cerchio), sempre per Camilla secondo posto alla Palla e Azzurra Ottaviani seconda al Cerchio e terza alla Palla. Prima gara anche per le Esordienti, piccole ginnaste di anni 8 che hanno partecipato al Trofeo Giovani a Marcelli di Numana ottenendo il miglior punteggio della giornata con Gaia Mancini, Eleonora Guidarelli, Elisa Paciotti, Paola Costea, Lavinia Baroni e Virginia Tittarelli. Trofeo Regionale Esordienti Un'altra riunione in città nel weekend Sabato 7 e domenica 8 marzo Fabriano sarà protagonista del Torneo Regionale Esordienti C1 qualifiche Schoolboy, Junior, Yout. La riunione di pugilato (ingresso a offerta libera) che si terrà al Pala Guerrieri dalle ore 18 è stata organizzata dalla Pugilistica Fabrianese Liberti con almeno ottanta atleti provenienti da venti palestre delle Marche. "Il Torneo Regionale Esordienti - ci informa il presidente Angelo Stango Calcio a 5: ecco le semifinali Gli incontri di spareggio del campionato Amatori di calcio 5 hanno determinato le ultime due squadre semifinaliste: si sono qualificate la Juventude che ha superato con un netto 5-1 La Celeste e Gli Orange che hanno vinto per 5-3 sulla Dimax 52. Quindi gli accoppiamenti delle semifinali sono i seguenti: sabato 7 marzo al PalaFermi ore 15 Tabaccheria Spighi-Juventude, ore 16.15 Casablanca-Gli Orange. Negli incontri della regular season la Tabaccheria ha superato la Juventude due volte per 4-0 e 4-1, mentre per l’altra semifinale un successo a testa: 8-3 per Casablanca e 5-4 per Gli Orange. Ora si aspetta il verdetto del campo. In caso di parità, supplementari e quindi rigori. 27 sport.indd 2 - si tiene per la prima volta nella città della carta e ci è stata affidata dalla Federazione Regionale in virtù del successo ottenuto dal precedente raduno interregionale di pugilato, che ha ottenuto un esaltante risultato con più di 300 spettatori". Il Torneo Regionale Esordienti C1, come il precedente, ha ricevuto il patrocinio del Comune ed in particolare degli esponenti dell’esecutivo Balducci e Paglialunga e reso possibile dall’impegno del presidente della Pugilistica Fabrianese Liberti, Angelo Stango, dal vice presidente Alberto Liberti, dal consigliere Sara Gambini e tutti gli altri rappresentanti del direttivo. Dopo due anni di attività, il pugilato a Fabriano sta tornando in auge grazie alla Pugilistica Fabrianese Liberti che è riuscita con grande sforzo e dedizione ad organizzare anche questa nuova manifestazione di respiro regionale. “Il Torneo Regionale Esordienti C1 (per esordienti s’intende non una qualifica ma una situazionein cui un pugile sostiene o ha sostenuto il suo primo incontro nell’anno agonistico), prova come questo sport – conclude Stango - si può praticare sin da piccoli e la prova arriva da alcuni nostri baby campioni già in evidenza a livello regionale e nazionale. La forte tradizione del passato, Primo Zamparini, è il classico esempio che ci supporta, consente di riscoprire in tutto il suo fascino questa disciplina”. Daniele Gattucci Pianeta calcio a 5: i risultati SERIE C1: IL REAL FABRIANO INTERROMPE LA SERIE POSITIVA Al Real Fabriano non riesce il poker di vittorie consecutive. A Montecchio è arrivata una sconfitta per 6-2. In casa fabrianese, pesantissime le assenze di Angeloni, Ciculi, Biancini e Bartolini. Real in gol con Morelli e Boncristiano. Prossimo appuntamento venerdì 6 marzo alle ore 21 alla palestra Fermi contro la Futsal Campiglione, fanalino di coda. La classifica dopo ventitrè giornate: Corinaldo 59; Cus Macerata 46; Etabeta e Bocastrum United 43; Montecchio 42; Falconara 35; Torrese, Nuova Ottrano e Pagliare 33; Grottaccia e Sant’Angelo 31; Ascoli 30; Real Fabriano e Castelbellino 22; Urbino 18; Campiglione 8. Lorenzo Alunni JUNIORES: IL REAL FABRIANO SUONA LA NONA I giovani del Real Fabriano non si fermano e travolgono l’Ostrense per ben 7-0 con una grande prova di carattere allungando a +5 sul PesaroFano (che riposava) e portandosi a solo due lunghezze di distanza dal Cus Ancona, prossimo avversario in campionato. Ben sei giocatori diversi a segno: Laurenzi, Bartal (2), Bisegna, Biancini, Minetti, Coco. Ancora una volta la forza del gruppo si dimostra il fattore vincente di una squadra che ora può sognare quanto meno i playoff. Le ultime tre partite di campionato saranno durissime ma con nove punti a disposizione i "pagliacci" sono ancora in corsa anche per la vittoria finale. La classifica dopo ventisei giornate: Pietralacroce 64; Cus Ancona 61; Real Fabriano 59; PesaroFano 54; Alma Juventus Fano 52; Osimo 44; Sant’Angelo 43; Fano 28; Villa Musone 27; Castelbellino 26; Lucrezia 22; Ostrense 20; Campocavallo 12; Brecce Bianche e Cerreto d’Esi 7. l.a. SERIE C2, GIRONE A: LA VIRTUS FABRIANO VINCENTE La Virtus Fabriano di mister Gianmarco Latini ritrova la vittoria, che mancava dal lontano 10 ottobre. Un bel 3-1 sul Brecce Bianche grazie alle reti di Marzoli, Zamponi e Pallotta. Venerdì 6 marzo trasferta sul campo dell'Ankon. La classifica dopo ventitrè giornate: Dinamis Falconara 60; Pieve d'Ico 49; Cagli 44; Futsal Ancona 43; Ankon 42; Casine 41; Jesi 40; Pianaccio e San Costanzo 32; Chiaravalle 31; Numana 30; Pietralacroce 26; Tre Colli Pinocchio 20; Brecce Bianche 13; Virtus Fabriano 10; Mantovani 5. f.c. SERIE C2, GIRONE B: LE CERRETESI VANNO FORTE Il Cerreto di mister Kristian Giordani ha vinto 6-5 il derby con la Junior Matelica di mister Antonio Colluto, giocato nel posticipo di lunedì sera. Blitz in trasferta del Cerreto d'Esi di mister Maurizio Buratti: 4-8 con il Fontespina grazie ai gol di Amadei (2), Stazi, Baldoni, Lippera (2), Bruzzichessi e Di Ronza. Nel prossimo turno, venerdì 6 marzo la Junior Matelica giocherà in casa contro la Futsal Macerata (ore 21), mentre sabato 7 marzo è previsto il derbissimo tra Cerreto d'Esi e Cerreto (PalaCarifac, ore 15). La classifica dopo ventitrè giornate: Sambucheto 60; Cerreto 42; San Severino 40; Montelupone 39; Cerreto d'Esi e Futsal Macerata 37; Cantine Riunite Tolentino 36; Campocavallo 34; Castrum Lauri 33; Osimo 31; Santa Maria Nuova 29; Gagliole 27; Junior Matelica 25; Fontespina 24; Recanati 22; Real Trading 4. f.c. SERIE D: BELLA VITTORIA DEL CAMPODONICO Torna al successo il Campodonico che batte 6-2 il Candia Baraccola Aspio grazie ai gol di Biocco (2), Lezzerini (2), Mariangeli e Bartocci. Il Nebbiano (reti di Leporoni, Samuele ed Emanuele Farneti), invece, ha perso 3-5 con il Villa Musone. Ko anche l’Avis Genga per 1-4 contro la Virtus Moie. La classifica: Imbrecciata 45; Cupramontana 43; Villa Musone 34; Aspio 31; Giovane Aurora 30; Anconitana 28; Casenuove 27; Nebbiano e Virtus Moie 26; Dorica 22; Avis Genga 18; Monserra 17; Candia Baraccola Aspio 16; Campodonico 13. f.c. 04/03/15 10.17 28 >SPORT< CALCIO L'Azione 7 MARZO 2015 Promozione Il Fabriano Cerreto allunga e consolida il primato di ANGELO CAMPIONI E’ un Fabriano Cerreto straripante, non si ferma più e continua a dare soddisfazioni ai propri tifosi, che mai come in questo momento, stanno vivendo un momento magico. La squadra reagisce bene alle sollecitazioni del tecnico e i risultati vengono, anche se, a mio modesto parere, il gioco latita e soprattutto i secondi tempi lasciano un po’ a desiderare. Non si capisce come la squadra non riesca ad infierire e a chiudere l’incontro con più di una rete. Certo il campionato è stato duro e bisogna cercare di giungere al termine con più energia possibile, ma quando si può si deve chiudere la partita subito senza dover soffrire le cosiddette proverbiali sette camicie. La squadra segna un gol e poi non riesce più a dare il meglio di se stessa, si chiude davanti al suo portiere e si colpisce con rapidi contropiedi, che in alcuni casi vanno a buon fine, ma in altri si fa risorgere gli avversari e si va in sofferenza fino alla fine della gara. Eppure gli avversari in certi momenti vengono CALCIO FABRIANO CERRETO PASSATEMPESE 1 0 FABRIANO CERRETO - Latini, Di Luca, Berrettoni, La Mantia, Galuppa, Boria, Zaccagnini, Bartoli, Marinelli (39’ st Martini), Piergallini (24’ st Silvi), Martellucci. All. Spuri Forotti PASSATEMPESE - Grilli, Di Chiara, Graciotti (48’ st Marchionni), Jannucci, Verdenelli, Mezzanotte, Mancini (30’ st Dottori), Mazzieri, Mariangeli, Maraschio (11’ st Caporaletti), Magi. All. Busilacchi Marinelli capocannoniere con 12 centri stagionali (3 su rigore). E’ un ruolino di marcia davvero eccezionale per questi ragazzi che tra alti e bassi viaggiano su medie molto interessanti. Vittoria meritata, ma molto sofferta soprattutto nel finale di gara, quando gli ospiti hanno attuato un forcing asfissiante e sfiorato il vantaggio andando anche in gol con Mariangeli, annullato per fuorigioco RETE - 32’ st La Mantia surclassati e allora mi domando perché non chiudere subito la partita con almeno due gol di scarto. E’ vero che chi si accontenta gode, ma si potrebbe dare di più. Comunque sia prosegue la brillante cavalcata del Fabriano Cerreto che suona la nona “vittoria” consecutiva e mantiene saldamente la vetta della classifica. Miglior difesa, miglior attacco, 15 vittorie, 7 pareggi e 2 sconfitte, 52 punti in classifica e Serie D dello stesso. A parte il finale, il Fabriano Cerreto ha dominato la scena: partenza a spron battuto e dopo aver sfiorato il gol con Piergallini, in vantaggio al 32’ con un tiraccio dai sedici metri di La Mantia che sorprende Grilli. Forcing dei padroni di casa fino al 10’ della ripresa quando Bartoli esalta su punizione le dotti dell’estremo ospite, poi notte buia con la Passatempese alla ricerca del pareggio. Tre punti importanti per i locali che blindano il primato in classifica. Prossimo impegno lontano dal pubblico amico contro il Camerano che a sua volta ha superato il Dorico Torrette per 0-1 e in classifica è salita a quota 29. La Mantia contrasta un avversario CALCIO Prima Categoria girone B Il Matelica di Bartoccetti La Fortitudo in rimonta non va oltre il pareggio strappa un punto prezioso MATELICA VIS PESARO 0 0 MATELICA - Spitoni, Ranucci, Benedetti, Borgese, D'Addazio, Ercoli (46' Gilardi), Iotti, Scotini, Ambrosini (64' Api), Mandorino (77' Jachetta), Moretti. All. Bartoccetti VIS PESARO - Teodorani, Fabbri, Dominici, Granaiola, Brighi, Labriola, Bartolucci (87' Evacuo), Rossoni, De Iulis (70' Zanigni), Ruffini, Bugaro. All. Ceccarini Mister Bartoccetti esordisce con un pareggio sulla panchina del Matelica; i biancorossi non vanno oltre lo 0-0 contro la Vis Pesaro penultima in classifica e sono costretti a rimandare l'appuntamento con la vittoria che manca da oltre un mese. Il cambio di allenatore porta delle novità dal punto di vista tattico: i padroni di casa si schierano con un 4-2-3-1 nel quale Moretti parte come esterno alto a sinistra e Mandorino dietro l'unica punta Ambrosini. A centrocampo torna Scotini a far coppia con Borgese, mentre come terzino destro si rivede Ranucci che aveva trovato poco spazio nell'ultimo periodo. Partono meglio gli ospiti che fanno valere la loro abilità nel palleggio e tengono in mano il pallino del gioco fin dai primi minuti. Nel 4-3-3 della Vis Pesaro emergono i giovani attaccanti Bugaro e De Iulis, entrambi molto dinamici ed autori di una gran partita. La prima azione degna di nota arriva al 18' ed è un tiro da fuori di Brighi che Spitoni blocca senza problemi. Al 21' ancora ospiti in avanti: ottimo schema su una punizione dalla trequarti che libera Rossoni in area per il colpo di testa; Spitoni si allunga e riesce a deviare il pallone sul palo. Il Matelica soffre nel primo tempo ed appare meno lucido e più lento della Vis che però manca di efficacia negli ultimi metri. Al 46' pericolosa ripartenza degli ospiti che liberano Granaiola in area per il tiro 28 sport.indd 2 di sinistro, palla alta sopra la traversa. La prima sostituzione per il Matelica arriva a inizio ripresa: Gilardi subentra ed Ercoli, infortunatosi nel primo tempo in uno scontro di gioco. I biancorossi partono meglio nel secondo tempo e creano pericoli dalle parti di Teodorani specialmente con Mandorino; il numero 10 del Matelica ci prova da fuori di destro, di sinistro e su punizione, ma nessuno dei tentativi va a bersaglio. La Vis riprende campo dopo aver subito nel primo quarto d'ora della ripresa e mister Bartoccetti inserisce Api per ridare vivacità alla manovra offensiva. Al 24' punizione per gli ospiti che mettono un pallone tagliato in area, Spitoni esce e blocca in due tempi. A 32' terzo ed ultimo cambio per i padroni di casa che inseriscono Jachetta per Mandorino e passano ad un 4-3-3 con lo stesso Jachetta e Iotti attaccanti esterni e Moretti che arretra a centrocampo. Il Matelica sembra averne di più dal punto di vista fisico, ma i biancorossi non sono incisivi negli ultimi 20 metri e sprecano potenziali ripartenze ed occasioni pericolose. Al 35' punizione per la Vis ben calciata da Bugaro, Spitoni para con qualche affanno. Al 37' Iotti si libera tra le linee e calcia col destro, tiro troppo centrale che non crea problemi a Teodorani. Al 43' Scotini, già ammonito, è costretto al fallo per arrestare una pericolosa ripartenza della Vis: secondo giallo ed espulsione per il centrocampista del Matelica. La partita termina qui; i padroni di casa non riescono a farsi pericolosi in inferiorità numerica e gli ospiti si accontentano del pareggio ed evitano di sbilanciarsi in avanti. Il Matelica conferma le lacune offensive emerse negli ultimi incontri: un solo gol segnato nelle ultime quattro partite, e grande difficoltà nel creare azioni pericolose. I biancorossi rimangono al sesto posto in classifica, a pari punti con la Civitanovese. Prossimo turno in trasferta a Campobasso, domenica 8 marzo alle 14.30. Diego Piciotti CAMERANESE FORTITUDO FABRIANO 1 1 CAMERANESE - Paesani, Sturba, Cecconi I., Polenta, Belegni, Cecconi Y., Borgognoni, Casaccia, Agosto, Macrolei, Cesaroni (25' st Masllavica). All. Pesarini FORTITUDO FABRIANO - Antonelli, Tuggeri, Filipponi (27' st Pallotta), Guidarelli, Ippolito, Bernardi, Piccolini, Biocco, Mamudi, Porcarelli (35' st Castellani), Gobbi. All. Ruggeri RETI - 20' pt Agosto, 18' st Biocco La Fortitudo Fabriano, con una gara accorta, strappa il pareggio sul campo del Real Cameranese, dopo una gara giocata a viso aperto e, soprattutto, senza troppi scossoni. Le due compagini si sono affrontate con tanto timore reverenziale ed alla fine il pareggio è la cosa più giusta anche se nel finale di gara Biocco solo davanti alla porta non è riuscito a siglare il gol che avrebbe dato i tre punti. L'avvio di gara è stato tutto dei padroni di casa che al 20' passano in vantaggio con Agosto CALCIO che con un tiro al volo in diagonale batte Antonelli (1-0). Nella ripresa il pareggio di Biocco che di testa, dopo una rovesciata di Mamudi, batte Paesani (1-1). Una pareggio che fa classifica ma anche morale in vista del ritorno al Comunale dopo la sconfitta subita tre settimane or sono con il Filottrano (0-2). In trasferta la Fortitudo fa molti più risultati di quando gioca di fronte al pubblico amico, forse perché la squadra non avendo un centrocampo di spessore riesce in contropiede a dare il meglio di se stessa. In effetti nelle ultime due gare giocate in trasferta la Fortitudo ha ottenuto 4 punti (una vittoria e un pareggio). Con questo punticino sale in classifica a quota 36 ancora in piena bagarre per accedere ai play-off. Al termine del campionato mancano 6 gare e 18 punti sono a disposizione. Raggiungere questo traguardo si può, ma bisogna iniziare a fare punti anche in casa. Prossimo impegno contro il Miciulli Senigallia che in classifica chiama 38 e ha due punti in più della Fortitudo. Con una vittoria i rossoblù avrebbero l'opportunità di scavalcare gli avversari in graduatoria. a.c. Seconda Categoria Il buon momento dell'Argignano Nel girone D, sesta vittoria stagionale per l’Argignano che dopo il successo nel derby si ripete e batte il Castelbellino per 1-0. A regalare la vittoria ai suoi è Jonuzi bravo al 35’ a sfruttare l’assist di tacco di Mahmouti e a depositare la palla in rete. La formazione dell’Argignano: Pecci, Lucernoni, Conti, Cervigni, Peccarisi, Galuppa, Ragni, Mazzoli, Jonuzi, Mahmouti (80’ Mancini), Mariani (75’ Cinti): all. Sentinelli. Partita da dimenticare per il Serradica che rimedia un poker di gol dal Borghetto: 4-0 il risultato finale. Ad aprire le marcature è Cercaci al 24’ mentre a siglare il raddoppio è Mancinelli bravo a superare il portiere avversario con un pallonetto al 32’. A due minuti dalla fine del primo tempo arriva il terzo gol firmato Chierchia mentre a chiudere definitivamente i giochi è Cercaci che al 62’ realizza la sua doppietta personale trasformando un calcio di rigore. La formazione del Serradica: Pierotti, Archetti, Stridi, Onu, Monticelli, Lazzari (70’ D’Innocenzo), Birelli, Scotini, Vinciarelli (75’ Ercoli), Bucchi, Baroni; all. Colonnelli. Nel girone F, sconfitta per la Fabiani Matelica: 1-0 contro il Caldarola. Prossimo turno: San Biagio-Argignano (all'andata 1-0), Serradica-Cupramontana (0-0), Fabiani Matelica-Robur (2-2). l.a.s. CALCIO Prima Cat. girone A Un Sasso senza fortuna Al Sassoferrato Genga non riesce l’impresa: contro la Laurentina, prima in classifica, la squadra di Mariani perde 1-0 e scivola nelle zone basse della classifica. Partenza positiva per gli ospiti vicini al gol dopo tre minuti di gioco con Piermattei ma il suo tiro ravvicinato viene deviato in angolo dal portiere avversario. Al 5’ il Sassoferrato Genga confeziona la seconda palla gol del match ma questa volta è Arcangeli a sprecare. La Laurentina tenta una timida reazione senza però rendersi pericolosa dalle parti di Pettinelli. L’episodio che cambia la gara arriva al 40’ a causa di una sfortunata deviazione nella propria porta di Altarocca. Nella ripresa la formazione di Mariani preme sull’acceleratore alla ricerca del pareggio ma il risultato non cambia e la partita termina sull’1-0. La formazione del Sassoferrato Genga: Pettinelli, Altarocca, Giacchini, Fioranelli (82’ Presciutti), Pizzi, Tinti, Zucca (60’ Conti), Arcangeli, Baldarelli (46’ Hoxha), Monno, Permattei; all. Mariani. Prossimo turno: Sassoferrato Genga-Della Rovere (0-2) Luca Antonio Somma classifiche SERIE D girone F Maceratese 56; Fano 50; Sambenedettese 45; Campobasso 43; Civitanovese e Matelica 40; Chieti 37; Jesina, San Nicolò e Fermana 33; Giulianova 30; Recanatese 29; Amiternina 23; Castelfidardo e Agnonese 22; Termoli 17; Vis Pesaro 16; Celano Marsica 14. PROMOZIONE girone A Fabriano Cerreto 52; Pergolese 48; Piandimeleto 47; Marina e Real Metauro 39; Marzocca 38; Barbara 36; Conero Dribbling e Passatempese 31; Camerano 30; Dorica Torrette, Marotta e Belvederese 29; Valfoglia 24; Vadese 13; Cagliese 11. PRIMA CATEGORIA girone A Laurentina 44; Villa San Martino 41; Cantiano 40; Fermignanese e Piobbico 39; Gabicce Gradara e S.Orso 37; Mercatellese 36; Montecalvo 35; Montelabbate 31; Mondolfo 28; Peglio 25; Sassoferrato Genga 24; Urbino Pieve e Usav Pesaro 21; Della Rovere 16. PRIMA CATEGORIA girone B Vigor Castelfidardo 52; Villa Musone 41; Osimana 40; Filottranese 39; Miciulli Senigallia 38; Fortitudo Fabriano 36; Monsano 32; Le Torri e Filottrano 31; Avis Arcevia e Vallesina 28; Cameranese 27; Colle 25; Collemarino 24; Castelfrettese 21; Leonessa Montoro 19. SECONDA CATEGORIA girone D San Biagio 51; Osimo Stazione 49; Borgo Minonna e Chiaravalle 46; Cupramontana e Borghetto 43; Sampaolese 39; Staffolo 35; Labor 31; Osimo 26; Argignano 25; Castelbellino 22; Victoria Strada 21; Offagna 17; Serradica 15; Spes Jesi 12. SECONDA CATEGORIA girone F Valdichienti 53; Pioraco 48; Rione Pace 47; Sarnano 44; Elfa Tolentino e Trodica 41; Caldarola 36; San Ginesio 33; Esanatoglia 32; Robur 30; Fabiani Matelica 29; Sefrense 26; Corridonia 22; Serralta 20; Montecassiano 18; Nova Camers 10. TERZA CATEGORIA girone F Castelraimondo 51; Treiese 49; Visso 43; Real Tolentino 34; Juventus Club e Pievebovigliana 33; Chiesanuova 29; Belfortese 28; San Francesco Cingoli 24; Abbadiense 21; Palombese 18; Real Matelica 16; Appignano 10; Collevario 3. 04/03/15 10.16 BASKET Serie C regionale Calandrillo trascina una Janus concreta di LUCA CIAPPELLONI C onvincente prova di forza della Janus Fabriano nello scontro d’alta quota con Urbania. I cartai hanno la meglio 80-73 grazie ad un terzo quarto notevole nel quale indirizzano nettamente la partita, prima di correre qualche piccolo rischio nel finale. Nei primi minuti le squadre si sfidano a suon di canestri e, nonostante alla vigilia l’attacco migliore fosse quello della Janus e la difesa migliore quella di Urbania, sono gli ospiti a trovarsi più a proprio agio nella ‘sparatoria’ iniziale: Diana e Biagetti trascinano Urbania sul 20-24 ma Fabriano resta in partita con un Calandrillo in serata (già 10 punti alla prima sireJANUS FABRIANO URBANIA 80 73 JANUS FABRIANO - Pellacchia ne, Carnevali 7, Bugionovo 19, Silvi 6, Piermartiri ne, Nizi 4, Braccini ne, Paoletti 6, Toppi 4, Mustacchio 4, Calandrillo 30. All. Bolzonetti URBANIA - Baldassarri 7, Spagna, Biagetti 6, Marini 3, Galeotti ne, Tancini 1, Matteucci 7, Carciani, Catani 15, Diana 12, Giommi 6, Facenda 16. All. D’Amato BASKET Serie D La Pallacanestro Cerreto accede alla seconda fase. Grazie al successo sulla Taurus Jesi per 81-76 la squadra di coach Sonaglia (foto) agguanta matematicamente una delle prime otto posizioni (sarà quinta o sesta) utili per far parte di uno dei quattro gironi, composti da quattro squadre ciascuna, che traghetterà poi le formazioni agli ottavi di finale dei playoff ad eliminazione diretta. Per Cerreto, dopo l’ultimo turno di regular season da disputarsi venerdì 6 marzo a Jesi contro l’Aesis, ci saranno dunque altre sei partite della seconda fase, nella quale i biancoblù erediteranno i punti ottenuti finora. l.c. classifiche SERIE C NAZIONALE Ortona 38; Falconara 34; Campli 30; Osimo 28; Halley Matelica e Pisaurum 26; Pedaso e Tolentino 22; Valdiceppo e Pescara 14; Civitanova e Perugia 12; Loreto Pesaro 10; Gubbio 6. SERIE C REGIONALE Fossombrone 34; Janus Fabriano 32; Urbania 30; Stamura Ancona 26; Fermignano 24; Bramante Pesaro 22; Vis Castelfidardo 18; P. S. Giorgio e Recanati 14; Virtus P. S. Giorgio e Virtus Jesi 10; Cestistica Ascoli Piceno 6. SERIE D Campetto Ancona 40; Basket Giovane Pesaro e Montecchio 28; Taurus Jesi 24; Cerreto 22; Fano 20; Aquarius Pesaro, Orsal Ancona e Aesis Jesi 18; Montemarciano 16; Urbino 12; Cagli 8. BASKET Serie C nazionale L'Halley cade a Pesaro: altra brutta sconfitta contro una "piccola" na). I biancoblù avvicinano e poi sorpassano Urbania nel secondo quarto grazie ai cesti dell’italo-americano e al prezioso apporto di Toppi e Mustacchio in uscita dalla panchina. Due triple di Bugionovo scavano il primo solco e mandano la Janus all’intervallo lungo sul +8 (43-35). La squadra di D’Amato resta con la testa negli spogliatoi e perde la bussola sui due lati del campo, lasciando strada libera ai ragazzi di Bolzonetti, di nuovo brillanti come qualche mese fa. E’ ancora Calandrillo a suonare la carica e Urbania sprofonda a -18 (57-39 al 26’), prima che un controparziale firmato Matteucci e Catani dia di nuovo ossigeno ai biancorossi (61-50 al 30’). Fabriano però rimette subito le cose a posto con Bugionovo e l’incontenibile Calandrillo fino al +21 (71-50 al 33’). La Janus toglie però un po’ troppo presto le mani dal manubrio e Urbania ne approfitta per riavvicinarsi con Facenda e Catani ma per la squadra di D’Amato è ormai troppo tardi. Fabriano consolida quindi la seconda posizione dietro alla capoli- sta Fossombrone e si prepara alle due trasferte consecutive che chiuderanno la regular season: la prima delle due è in programma per sabato 7 marzo (ore 21) a Porto S.Giorgio. L'Halley Matelica continua a subire quella che, ormai, potremmo definire una maledizione. In due anni, a Pesaro, le ha sempre prese. Evidentemente l’hangar di Viale dei Partigiani mette soggezione ai nostri. Matelica si era presentata al via senza il lungo Luca Usberti. Pesaro, con il nuovo arrivato Bomba, gioca per onorare maglia ed è tutt’altro che disposta a recitare il ruolo di agnello sacrificale aggrappandosi alle possenti spalle dei fratelli Boris e Denis Jovanovic. L’inizio, per la verità, sembrava preludere ad altro: inizia le danze Matelica, con Novatti. Bomba replica prontamente, Amoroso insiste, con una tripla, ma anche stavolta il colpo viene subito “parato” dalla tripla di Denis Jovanovic. Lo stesso mette BASKET BASKET BREVI SPORT Promozione LORETO PESARO HALLEY MATELICA Inizia male la seconda fase del campionato di Promozione per i Brown Sugar Fabriano. La squadra allenata da Pietro Gentili (foto) viene travolta 67-41 a Falconara e resta quindi all’ultimo posto con i soli 2 punti ereditati dalla prima fase. Per i gialloviola si fa sempre più complicato raggiungere uno dei primi quattro posti che valgono l’accesso diretto al secondo turno playoff. Vincono nettamente, invece, i Gladiatores Matelica, che espugnano 50-72 il campo di Osimo e restano a far parte del gruppetto di squadre ad 8 punti piazzato momentaneamente al secondo posto. l.c. BASKET 82 65 LORETO PESARO - Jovanovic B. 18, Bomba 5, Jovanovic D. 25, Provvidenza 3, Calcagnini 4, Bacchini ne, Savelli 11, Bigini ne, Corsini 6, Chiericozzi 10. All. Surico HALLEY MATELICA - Ferretti 6, Novatti 5, Nasini 9, Amoroso 26, Dolic 9, Sorci 7, Pecchia J. 1, Servadio 2, Zamparini ne, Ciccolini ne. All. Pecchia A. Femminile Il Cerreto Gladiatores, Le cartaie è nell'elite che colpo! corsare 29 sport.indd 2 29 >SPORT< L'Azione 7 MARZO 2015 Prosegue l’ottimo momento della Pallacanestro Fabriano femminile. La compagine under 15 allenata da Andrea Porcarelli e Michele Costantini concede il bis ed espugna il parquet del Vallesina Basket con un roboante 36-59. Le ragazze fabrianesi abbandonano così l’ultimo posto in classifica e prendono i primi due punti stagionali in trasferta. La squadra di Porcarelli, con il morale alle stelle, cercherà il tris nel sentito derby contro la Thunder Matelica di sabato 7 marzo (ore 18, Palestra Collodi). Tabellino: Sbai 14, Raimondi Emi. 15, Massari, Raimondi Ema., Aquilanti P., Passarello, Sienkiewicz, Bugatti Ruggeri, Michelini 28, Hadarag 2, Autu; all. Porcarelli. l.c. Serie C femminile - playoff CALCIO: ARRIVA FRANCO BARESI PER IL PROGETTO GIOVANILE TRA FORTITUDO E MILAN Il grande Franco Baresi, ex campione del Milan e della Nazionale Italiana, sarà a Fabriano giovedì 5 marzo a presenziare l’evento che sancisce l’ingresso del settore giovanile della Fortitudo Fabriano nell’orbita della Scuola Calcio Milan. Appuntamento aperto a tutti alle ore 17.30 presso l’Oratorio della Carità. CALCIO, TERZA CATEGORIA: IL REAL MATELICA FA 3-3 Pareggio pirotecnico del Real Matelica contro lo Juve Club. Bella gara e di ottima fattura le numerose reti. Tripletta per il matelicese Marco Grasselli. Sabato 7 marzo trasferta a Castelraimondo alle ore 15. Luca Pietrella poco dopo il canestro del sorpasso: 7-5, Pesaro è in vantaggio per la prima volta e non si volterà più indietro. Nel primo quarto i padroni di casa perforano la non impeccabile difesa matelicese per un totale di ben 26 punti. L'Halley non sa reagire e, come sempre quest’anno con squadre meno quotate, si innervosisce e va in tilt. C’è una voce statistica in grado di spiegare l’incontro: non è né la percentuale al tiro, dove i pesaresi sono migliori, ma non di molto, né i rimbalzi (meglio Matelica 38 contro 30), né i falli ed i liberi, esattamente gli stessi. No, la chiave è in quella statistica, le palle perse, che vede Matelica soccombere, con ben 24 regali ai pesaresi. E’ lì che gli uomini di Surico hanno costruito la meritata vittoria. Vittoria che all’intervallo lungo già era lì da poter essere accarezzata (44-32). Bastava crederci e gli Jovanovic e compagni lo hanno fatto. Matelica prova a riaddrizzare l’incontro nel terzo quarto. Ma non riesce mai ad arrivare a meno di otto punti di distacco. L’ultimo quarto non concede sussulti. Pesaro festeggia, Matelica recrimina sull’ennesima sconfitta contro squadre molto meno blasonate. Prossimo appuntamento, sabato 14 marzo in casa contro il Valdiceppo (PalaCarifac, ore 18.30). Antonio Gentilucci proprio con le maceratesi. Bene anche il gruppo di Terza Divisione, che ha superato il Castelbellino per 3-1. Bellissime notizie giungono dalla Under 16 che, dopo due partite tiratissime vinte contro le parietà di Collemarino (2-3 e 3-0), si sono qualificate per la semifinale del Campionato Provinciale. Infine, l'Under 14 torna dalla trasferta di Osimo con due vittorie all'attivo: 2-0 sul Montecassiano e 2-1 sull'Osimo. BASKET SCHOOL FABRIANO: UNDER 17 A VALANGA Netto successo dell'Under 17 Elite fabrianese contro il Porto San Giorgio: 94-14. Due ko per l'Under 14 Elite (foto), superata per 45-92 dal Fano e 88-65 dal Civitanova. Sconfitta di misura per l'Under 15: 67-68 ad opera del Montecchio. VOLLEY FEMMINILE: L'UNDER 16 RAGGIUNGE LE SEMIFINALI La squadra maggiore di serie D della Pallavolo Fabriano ha perso 3-2 con l'Helvia Recina, mentre il team di Prima Divisione è riuscito ad imporsi per 1-3 CALCIO Settore giovanile La Thunder passa il turno Galassia, bravi Esordienti! La Thunder Halley Matelica vince ancora contro l’Adriatico Ancona, bissando il successo dell’andata, ed approda nel girone delle “top tre” del campionato di serie C. La Thunder inizia la partita in modo contratto. Nei primi minuti la tensione prende il sopravvento e porta la squadra matelicese a sbagliare molto in fase di realizzazione. Nei primi due quarti, infatti, la Thunder non riesce ad esprimere il proprio gioco. La compagine matelicese, però, non demorde e dimostra, anche di fronte alle difficoltà, di saper trovare sempre la forza di reagire. Infatti giocando serenamente e con maturità realizza ben 23 punti con poco più di un tempo, grazie anche alle percussioni di Ricciutelli I., gli uno contro uno di Stronati, l’attenzione difensiva di Cerioni e la solidità di Nwafor. Il tabellino: Cerioni 6, Ricciutelli I. 9, Stopponi, Mosconi, Ricciutelli G. 6, Gargiullo, Stronati 8, Fedeli 8, Pedica, Nwafor 8. Crescentini; all. Costantini. Alla quinta vittoria consecutiva, la Thunder dimostra di essere una squadra molto determinata, che ci ha creduto e voluto sempre crederci, lottato e anche sofferto e che mai si è tirata indietro. Sono qualità sulle quali bisognerà contare anche per il prossimo futuro. Ora, infatti, non ci saranno partite facili, ma con un pizzico di giusto orgoglio sportivo i tifosi possono ben sperare che le ragazze matelicesi possano ottenere un buon risultato nel prosieguo del girone delle migliori tre squadre del campionato. Lucia Granini Si è chiusa la prima fase di campionato per la squadra Esordienti di Mattia De Vito (anni 20022003-2004, calcio a 9, nella foto) della Galassia, che fin qui ha ottenuto risultati tanto ottimi quanto inaspettati alla vigilia. La stagione sportiva comunque è ancora lontana dall’essere conclusa e proseguirà con la seconda fase del torneo, stavolta di calcio a 11, e siamo ben consapevoli che il percorso sarà ancora più duro rispetto al precedente, in quanto affronteremo squadre ben più collaudate ed esperte. I ragazzi, sotto la guida di mister De Vito, si stanno però allenando con grande impegno e costanza, soprattutto divertendosi, un particolare che non deve mai mancare in un settore giovanile. Tutto ciò testimonia, al contrario di quanto si vocifera in ambito sportivo, che la nostra società è ancora presente e continua ad andare avanti nella sua attività seguendo i suoi ideali ludici e sociali. A.s.d. Galassia Sport 04/03/15 10.21 30 >DIALOGO< L'Azione 7 MARZO 2015 Salviamo il centro storico Servirebbe una rivoluzione culturale per apprezzare ciò che ci circonda C di MICHELANGELO CARDINALETTI i risiamo. La scritta in via Balbo è l’ennesimo affronto al nostro Centro Storico, questa volta vittima di uno spregevole atto vandalico la notte tra il 14 e il 15 febbraio, nella ricorrenza di San Valentino. Un folle innamorato, manifestando in confusi versi il suo profondo amore, ha pensato bene di deturpare il decoro di uno dei palazzi più prestigiosi della nostra città, situato lungo una via di transito verso chiese, museo e pinacoteca. Questo episodio, che ha assunto una rilevanza particolare anche per le dimensioni non indifferenti della scritta, mi conduce ad una riflessione più ampia. Sono convinto che una ferma condanna di questi gesti debba arrivare in primissimo luogo da noi giovani, eredi di tutto il patrimonio artistico, culturale, paesaggistico che ci circonda e successivamente da tutti coloro che hanno a cuore la nostra città. Non possiamo e non dobbiamo permettere che il degrado prevalga sul decoro. Il centro storico, custode di ciò che siamo stati, luogo di incontro e di memoria, deve essere difeso e tutelato dalle istituzioni, ma ancor più da noi cittadini che lo “possediamo” e lo viviamo tutti i giorni. Invece, in particolar modo nel fine settimana, siamo noi giovani a fare scempio di questi spazi dove tutto è concesso e tutto è permesso: capita di trovare, durante la notte, individui che orinano nei vicoli o su mura di palazzi e di chiese, altri che, senza preoccuparsi di disturbare, urlano intonando cori da stadio, altri armati di bombolette spray, come lo sgrammaticato romanticone autore del sonetto in questione, che vanno ad imbrattare (a che pro?) mura e monumenti. Bottigliame, bicchieri di plastica abbandonati in terra e sporcizie varie sono l’umiliante spettacolo che appare agli occhi di cittadini fabrianesi e turisti, la domenica mattina. Servirebbe una rivoluzione culturale, per ritornare ad apprezzare ciò che ci circonda. Siamo tutti pronti a inorridire, giustamente, di fronte ai barbari olandesi che dissacrano Roma e le sue bellezze, ma indigniamoci anche con chi disprezza le bellezze della nostra città. Rivolgo il mio appello a chi ama Fabriano, a chi si impegna nel suo piccolo per tenerla pulita, a chi vorrebbe essere invidiato per il solo fatto di esserci nato, ma anche e soprattutto a tutti i genitori che hanno l’obbligo di impartire una sana e intelligente educazione. Non rimaniamo indifferenti davanti a chi getta una cartaccia in terra, chi abbandona bottiglie di birra in ogni dove, chi schiamazza durante la quiete della notte senza curarsi delle persone che nelle case riposano, chi imbratta mura per motivi futili. Inneschiamo una reazione a catena. Magari è solo utopia, ma sono convinto che è possibile divertirsi con intelligenza senza fare i vandali. Chi ha provato questo "brivido" sa quant'è bello. Vertenza Indesit-Whirpool Evento Coralmente Rotary con il concerto Vox Nova non ancora terminata In Consiglio comunale mi è capitato più volte di ricordare al sindaco che l’aver tolto lo striscione “ 1425 volte no”, riferito agli esuberi al tempo annunciati dalla proprietà dell’Indesit, è stato un errore grave. Perché di fatto la vertenza ieri Indesit, oggi Whirpool non è mai finita. Come purtroppo non accenna a finire la crisi occupazionale nel nostro ex distretto industriale. L’accordo che era stato raggiunto nel 2013, che prevedeva la salvaguardia dell’occupazione solo fino al 2018, è stato superato dall’acquisizione di Indesit da parte di Whirpool che vuole proporre un nuovo Piano Industriale. La vertenza, è evidente, è di nuovo aperta. Purtroppo, in tutti questi anni e ancora oggi, la politica fabrianese è stata complice degli interessi della grande industria e troppo silente e lontana dai lavoratori. Bisogna, in questo momento invertire la tendenza. Le rappresentanze della politica devono puntare i piedi e dire chiaramente che l’occupazione a Fabriano non si tocca più. Che le preoccupazioni dei lavoratori sono le nostre e che saranno sostenute tutte le lotte e le vertenze messe in campo, senza se e senza ma. Il sindaco, la maggioranza non possono più balbettare. Ci sarà un nuovo Piano Industriale da esaminare ed eventualmente da modificare, c’è un colosso come la Whirpool nel tavolo delle trattative, è necessario attivare tutte le forze sociali e politiche della nostra comunità per sostenere le future battaglie. Sono d’accordo con la Fiom, questa vertenza va giocata in chiave offensiva, puntando su un Piano Industriale che veramente garantisca piena occupazione nel territorio. Oltre alla situazione IndesitWhirpool sono tante altre le aziende in crisi, che magari chiudono lasciando i lavoratori senza tutele. Ovviamente la crisi globale ha lasciato il segno, le pessime politiche nazionali sul lavoro lo hanno aggravato, ma ci sono, a mio avviso, anche gravissime concause locali: commistione politica-imprenditoria, il monoprodotto e nessuna innovazione, il terzismo come paradigma, le delocalizzazioni industriali, sono gli aspetti più inquietanti che mostrano Sentito grazie alle Terme il fallimento del nostro vecchio modello di sviluppo che solo apparentemente dava ricchezza ma che annunciava in realtà il suo collasso. Oggi Spacca, dopo aver assistito al massacro di un polo industriale, ripropone un “centro di innovazione tecnologica” nel fabrianese. E’ grottesco, sono promesse elettorali che probabilmente non saranno neanche realizzate, ma che se anche lo fossero, garantiranno solo pochissima occupazione. Bisogna rivendicare che non c’è vera democrazia senza conflitto, che senza le lotte si ottiene poco. Il sindaco deve riconoscere che la vertenza Indesit-Whirpool è aperta e sostenere, con tutto il Consiglio comunale le battaglie future dei lavoratori. Per l’occupazione e il lavoro, per la tenuta del reddito, le tante realtà in crisi, i precari, i disoccupati devono unirsi tra loro, per creare nuova forza in grado di dare un futuro più degno a questo territorio, altrimenti il rischio è di mostrare solo nuove debolezze. Il 23 febbraio il Rotary International ha festeggiato il 110° anno della sua fondazione.Il Rotary è un'associazione di “service” ideata a Chicago nel 1905 da Paul Harris, un avvocato che, assieme ad altri tre suoi amici, organizzò un club di uomini rappresentanti le varie professioni e i vari settori di commercio per reciproci scambi di idee allo scopo di raggiungere una migliore armonia sociale. Il Rotary conta oggi oltre 1.200.000 associati appartenenti a circa 33.000 club sparsi in 160 Paesi. I suoi scopi attuali, sulla base del motto “Servire al di sopra di ogni interesse personale”, sono quelli di organizzare e di promuovere l'ideale di servizio come base di iniziative benefiche atte ad incoraggiare lo sviluppo dei rapporti interpersonali e professionali, la comprensione, la buona volontà, la pace tra i popoli. Il Rotary organizza inoltre numerose azioni a favore delle nuove generazioni. Le sue priorità riguardano oggi l'eradicazione della poliomelite, il problema della distribuzione dell'acqua, la salute dei popoli, la fame nel mondo, l'alfabetizzazione e la cura dell'ambiente. Tutti questi impegni sono sostenuti, sotto il profilo finanziario, dalla Rotary Foundation, entità benefica ed autonoma all'interno del Rotary. Il Distretto 2090 del Rotary comprende le regioni italiane di Abruzzo, Marche, Molise ed Umbria e, complessivamente 65 club. Tutti questi club hanno deciso quest'anno di realizzare, simultaneamente, una manifestazione unica capace di amplificare il messaggio del Rotary. E' nato così il progetto “Coralmente Rotary” che, domenica 22 febbraio, presso il Teatro Gentile, per il Rotary Club di Fabriano, si è concretizzato con uno splendido concerto tenuto dal coro Vox Nova, diretto dal maestro Alberto Signori, composto da 35 elementi che, con la partecipazione dell'arpista Maria Chiara Fiorucci e del flautista Andrea Biagini, ha interpretato, riportando il più vivo successo, brani di vari autori. Il concerto si è potuto realizzare grazie al patrocinio del Comune di Fabriano, con la concessione dell'uso del teatro, ed alla collaborazione del socio rotariano Fabio Biondi, presidente del coro Vox Nova, con la gratuita esibizione dello stesso. Bernardino Giacalone Emanuele Rossi, consigliere Sel-Fbc Attraverso queste righe, a nome di tutti i confratelli Vincenziani, voglio ringraziare le Terme di S.Vittore, dal presidente a tutte le maestrazne, per la tangibile e consistente offerta che, anche quest'anno, avete voluto devolvere a favore della S.Vincenzo de' Paoli di Fabriano. Questo gesto concreto sta a significare che la solidarietà è un sentimento ancora presente fra la popolazione del nostro territorio che è stato così gravemente colpito dalla crisi economica che, purtroppo, non accenna ad allentare la stretta, costringendo una sempre più importante fascia di abitanti in una pesante situazione di bisogno. Da parte nostra possiamo assicurare che porremo tutta la massima attenzione nel valutare scrupolosamente i casi che si presenteranno ai quali andremo a devolvere in beneficenza quanto necessario per alleviare, seppur temporaneamente, le gravi situazioni che debbono fronteggiare quelle famiglie meno fortunate. Francesco Mearelli 30 dialogo.indd 2 04/03/15 11.48 02-31 nostra.indd 3 04/03/15 10.05 #ABBONATI A L'AZIONE: ecco come... 32 ultima.indd 2 04/03/15 10.13