7 marzo 2015

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7 marzo 2015
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Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona
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>Fabriano
7
21
>Sport
27
n. 9 Anno CIV 7 marzo 2015
>Dialogo
La strada
dell'arte... amata
e contestata
Gran successo
per il Trofeo
del Verdicchio
La ritmica
fabrianese...
europea!
Il centro storico
in mano
ai vandali
V
G
L
S
Prospettiva
del nulla
Tra cartine geografiche di riferimento e
strategie da risiko (ma non è un gioco, purtroppo) si sta studiando con preoccupazione
il piano diabolico di chi vuole mettere in
scacco il destino di interi popoli. Prevale il
pensiero su quale sarà il prossimo obiettivo,
piuttosto che ragionare su come contrastare
una presenza dalle fattezze disumane. I filmati dell'Isis che pervengono puntualmente
nelle redazioni dei media e da lì giungono
fino a noi, sono indirizzati tanto agli aspiranti
combattenti, quanto agli altri gruppi terroristici che combattono la "guerra santa": dai
primi ci si aspetta l'adesione, mostrando loro
una violenza vincente che batte il potere degli eserciti filo-occidentali; dai secondi ci si
attende il riconoscimento della leadership in
nome di un'efficacia militare e comunicativa
che gli altri gruppi non sembrano avere. Il
contenuto ultimo del modello di comunicazione varato dai terroristi dell'Isis sembra
allora essere riassumibile nell'affermare sé
stesso come il gruppo finalmente capace di
battere… l’altro mondo in spietatezza ed
efficacia. Con i suoi filmati agghiaccianti e
brutali l'Isis spera così di riempire gli spazi
cavi delle periferie dell'Occidente rimaste
materialmente, culturalmente e spiritualmente vuote. L'assenza di riferimenti, ma
anche di relazioni e valori non più operanti
consente a questo gruppo di proporre riferimenti, relazioni e valori nuovi: come nel
caso delle donne fuggite dai paesi europei
al seguito del matrimonio con un terrorista,
o nel caso degli uomini che trovano nella
"fratellanza delle armi" quei legami persi
e probabilmente mai avuti con il proprio
mondo quotidiano. L'Isis vuole recuperare
l'integrazione mancata di una parte dell'universo giovanile periferico che si chiama
fuori dall'Occidente nel quale abita e che
detesta con tutte le sue forze. Opera così sul
rancore di chi è già ai margini o comunque si
sente tale; si ripropone di riempire di senso
vite che si percepiscono senza ancoraggi e
per le quali il processo di identificazione
con la civiltà e la cultura occidentale non si
è mai realmente avviato, oppure, come nel
caso di occidentali non di origine islamica,
è miserabilmente naufragato. Chi aderisce
ha già da tempo bruciato (...)
Segue a pag. 4
Carlo Cammoranesi
li arcieri matelicesi
hanno organizzato
la gara di casa con efficienza e passione ed
oltre 130 atleti giunti
in città.
Ritratto di giovane donna (Amedeo Modigliani)
ia Balbo è diventata
anche "Street Art",
dove possono esibirsi
giovani musicisti e godere di intrattenimento
eno-gastronomico.
01 prima.indd 2
>Matelica
Fabriano-Matelica euro 1,20
e nostre ginnaste
rappresenteranno
l'Italia ai Campionati
continentali Junior in
programma a Minsk nel
mese di maggio.
31
porcizia, scritte sui
muri, schiamazzi,
delinquenza... Continuano ad arrivarci lamentele
sulle condizioni in cui
versa il cuore della città.
8
m a r z o , ov ve ro la festa della
donna. Eventi a
parte in occasione della ricorrenza che
ovviamente coinvolge
anche il nostro territorio
con la partecipazione
di varie associazioni
(come Artemisia che
inaugurerà uno sportello anti-violenza), coadiuvate dalla stessa
commissione delle Pari
Opportunità, abbiamo
lasciato spazio a chi
sta lasciando un segno importante, come
l’italo-siriana Asmae
Dachan che verrà premiata dall’Ordine dei
Giornalisti o un paio di
donne fabrianesi che si
sono trasferite all’estero
per cercare di coronare
le proprie aspettative.
Fughe di cervelli anche
al femminile, ogni tanto.
Donna
da incorniciare
Servizi a pag. 3 di
Gigliola Marinelli,
Maria Chiara Biagioni (Sir)
e a pag.9 di Roberta Stazi
04/03/15 09.57
02-31 nostra.indd 2
04/03/15 10.05
3
>INCHIESTA<
L'Azione 7 MARZO 2015
Donne, non solo
l'8 marzo
P
er le celebrazioni dell’8
m a r z o
sono tante le iniziative
organizzate in sinergia tra
le diverse associazioni cittadine. Un’occasione importante
per fare il punto anche sulle attività
della Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Fabriano, che
abbiamo interpellato. Questa commissione,
con la collaborazione dell’assessore Barbara
Pallucca, ha lavorato ad alcuni importanti progetti, primo fra tutti il sostegno all’associazione
Artemisia di Fabriano, che ha fortemente
voluto nel nostro territorio l’apertura di
di GIGLIOLA MARINELLI
uno sportello antiviolenza collegato con il medesimo centro
di Ancona. Sabato 7 marzo, con un incontro che si terrà al
mattino presso la biblioteca, verrà effettuata l’inaugurazione
di questo sportello antiviolenza.
La commissione ha già organizzato la manifestazione del
25 novembre con la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, che si è svolta presso
l’Oratorio della Carità e che è stata molto sentita dalla
cittadinanza, coinvolgendo i ragazzi degli istituti scolastici
superiori, che con i loro lavori hanno dato un contributo al
tema. Altro progetto è In Media.Res, finanziato attraverso il
Fondo Europeo per l’Integrazione, che grazie alle figure del
mediatore sociale, interculturale e linguistico, sta cercando
di realizzare nella nostra città alcuni incontri all’interno dei
quali le donne provenienti da altri paesi possano sentirsi
libere di parlare e di condividere le loro esperienze in una
prospettiva di integrazione volta a facilitare il loro accesso
Le attività delle Pari Opportunità
ai diritti di cittadinanza e alla fruizione e partecipazione
sociale. Altra problematica rilevante è quella del lavoro
femminile. La Commissione per le Pari Opportunità intende
realizzare, nei prossimi mesi, un progetto che abbia come
obiettivo la sensibilizzazione della problematica del lavoro
femminile nel difficile contesto economico e sociale che
stiamo vivendo. E’ pronta a recepire, nei limiti delle proprie
competenze, iniziative sollecitate dalla cittadinanza e dalle
altre associazioni per riuscire a valorizzare le differenze di
genere. Questa sensibilizzazione comporta un lungo percorso
che parte soprattutto dall’educazione culturale dei giovani,
e per questo la commissione sta cercando di coinvolgere gli
studenti. Nella giornata dell’8 marzo che si terrà presso la
Biblioteca Comunale a partire dalle ore 15, sarà presente
l’associazione Artemisia che illustrerà il progetto dello sportello antiviolenza. Ci sarà inoltre l’intervento del mediatore
sociale Fabiola Centinari che parlerà del progetto In Media.
Res a cui sta lavorando.
La Fidapa celebra nel 2015 gli 85 anni di attività ed ha
scelto la data emblematica dell’8 marzo per iniziare l’anno
di celebrazione. Dalle 17.30 la Fidapa, insieme al Coro dei
Giovani Fabrianesi, all’associazione Il Bagatto e a Talia,
trasferiranno in prosa e in musica le tante sfaccettature che
ogni donna porta con sé.
La giornata si concluderà con coOpera presso la Galleria
delle Arti e il contributo di Fabricamenti e Inquota per un
momento di condivisione che consentirà ad ognuno dei
partecipanti di portare la libera espressione personale. Con
coOpera la creatività sarà uno strumento di sviluppo: l’installazione intrecciata da un filo rosso rappresenta il legame
imprescindibile tra i singoli individui.
Nasce uno sportello anti-violenza con Artemisia
L’associazione Artemisia da tempo si è attivata per la realizzazione di uno sportello antiviolenza collegato al Centro antiviolenza di Ancona. Il Comune di Fabriano ha recepito
la richiesta ed ha istituito nella nostra città lo sportello affidandone la gestione alla stessa
associazione. Tale necessità è emersa poiché nessuna realtà è esonerata dal fenomeno
della violenza di genere, rispetto al quale nel nostro Comune stanno emergendo casi
sempre più numerosi. Fenomeno tanto più allarmante, poiché i casi conosciuti, emersi e
denunciati, rappresentano solo una piccola parte di una realtà ben più vasta e sommersa,
spesso tenuta nascosta. Infatti è proprio la solitudine o la mancanza di alternative o la paura
che impedisce alle vittime di uscire allo scoperto e di denunciare. Lo sportello garantisce
anonimato, riservatezza e libertà di scelta della donna, fornendo un supporto psicologico e
legale, favorendo l’acquisizione della consapevolezza di sé e del proprio status di vittime,
accompagnando le donne nel complesso percorso di uscita dalla violenza. Le volontarie di
L’Isis minaccia: siamo pronti ad attaccare Roma. La notizia
va sui tg, viaggia sul web e i ragazzi, a casa, cominciano a
fare domande. “E’ vero, mamma? Ci attaccheranno?”. E poi
le immagini dei vetri rotti, dei morti e degli attentatori con
le tute nere e i kalashnikov. L’Isis è entrata nelle case degli
italiani senza chiedere permesso. Asmae Dachan (nella foto)
è una giornalista italo-siriana, madre di due ragazzi. L’Ordine
dei giornalisti delle Marche le conferirà sabato 7 marzo il
premio "A passo di notizia", dedicato al giornalismo in zone
di guerra per i suoi reportage nelle città siriane devastate dai
combattimenti e nei campi profughi di confine. “L’Isis – dice
- è entrata nelle vite di tutti, anche qui in Occidente, da alcuni
mesi, ma sta seminando morte in Siria e in Iraq da più di un
anno. Lì ci sono i nostri familiari e quindi la preoccupazione,
purtroppo, alberga nei nostri cuori già da tempo”.
Asmae, tu, ai tuoi figli, che cosa hai detto?
“Cerco di rassicurarli, di dire loro che stiamo effettivamente
vivendo un brutto periodo, che questi uomini vocati alla morte
e alla distruzione sono una piaga per l'umanità, ma che le
Forze dell'Ordine sono vigili e attente”.
Gli psicologi raccomandano di spiegare e di rassicurare.
Tu come ti regoli? Fino a dove ti spingi a raccontare
“il male”? Insomma, meglio girare canale o rimanere
davanti alla tv?
“A volte è meglio cambiare canale, spegnere, abbracciare i
nostri figli e parlare loro direttamente, senza passare per gli
schemi che certa Tv, o l'informazione su internet propongono.
Bisogna però parlare del 'male', delle persone che in nome
del potere e del denaro commettono orrori indicibili, ancor
più gravi quando cercano di spacciarli per atti commessi in
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
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Artemisia hanno seguito un corso di formazione presso il centro antiviolenza di Ancona,
al fine di acquisire gli strumenti e le competenze di base necessarie a gestire il delicato
compito di “operatrici di prima accoglienza”. Il servizio offerto si avvarrà del contributo
libero, gratuito e volontario di psicologhe, avvocatesse e volontarie dell’associazione e
farà rete con una serie di altri soggetti del territorio (forze dell’ordine, pronto soccorso,
medici di base, servizi sociali). Sabato 7 marzo alle ore 10.30, presso la biblioteca, si terrà
una conferenza stampa per presentare il progetto più dettagliatamente. Lo sportello sito
presso Palazzo Chiavelli, vicino all’Urp, sarà operativo dal 9 marzo con i seguenti orari:
lunedì e venerdì dalle 15 alle 17; il primo sabato di ogni mese dalle 10 alle 12. In caso
di necessità sarà presente un’operatrice straniera di lingua araba. Il numero telefonico è:
0732/709709.
Associazione Artemisia
Io, mamma
musulmana
ed il male
dell'Isis
nome della religione, ma che con la religione non hanno
assolutamente nulla a che vedere. Non sono discorsi semplici
da affrontare e bisogna farlo informandoci noi per primi su
cosa sta davvero accadendo, per evitare di creare ulteriore
confusione e cadere su luoghi comuni. E’ importante anche
che i ragazzi sappiano che nel mondo ci sono tante guerre,
ingiustizie, popolazioni costrette alla fame, private perfino
del diritto a curarsi. Tutto questo è 'il male' e per quanto ogni
genitore ami i suoi figli, purtroppo non possiamo tenerli sotto
una campana di vetro e chiudere loro gli occhi. Vanno presi
per mano e accompagnati anche affrontando temi dolorosi,
che però saranno utili al cammino della loro crescita”.
Tu sei stata in Siria. Come l’hai raccontata ai tuoi figli?
“È triste dover affrontare certi discorsi con i figli; non avrei
Direzione, redazione e amministrazione
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60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330
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mai immaginato di raccontare una
guerra al presente, tantomeno la
guerra che sta martoriando la terra delle mie origini. Ai miei figli
ho raccontato la sofferenza e
le paure dei loro coetanei, le
privazioni a cui sono costretti,
quando anche andare a scuola
o mangiare, o correre in un
prato diventano sogni. Troppo
il dolore per tutte le vittime
innocenti e grande il senso
di impotenza quando i ragazzi
ti chiedono: 'perché?. Ma esiste
davvero un perché ai crimini che
l'essere umano compie?”.
Come vorresti che fossero i tuoi figli
quando saranno “grandi”?
“Vorrei che fossero liberi, perché la privazione della libertà
a mio avviso è la premessa per la distruzione della persona.
A fine ottobre è scomparsa prematuramente mia sorella; al
suo commiato sono venuti amici, conoscenti, vicini di casa,
colleghi di studio e lavoro: chi recitava la fatiha (preghiera
islamica), chi faceva il segno della croce, chi, semplicemente, stava in silenzio. Ognuno a modo suo; tutti accomunati
dall'amore per lei. Tutti figli della stessa umanità. Insieme.
Ecco, vorrei che i miei figli le somigliassero, perché lei è
stata capace di amare e farsi amare rispettando le diversità
di tutti e facendone una ricchezza”.
Impaginazione
Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica
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Auguri "campioncino"
Nicolò?
Nicolò Bettini di Montelago festeggia giovedì 12 marzo i suoi 7 anni.
Nico che bello vederti eseguire
i compiti, fare i tuoi primi disegni da "grande" e vederti
correre allegro dietro il tuo
amato pallone, insieme
ai tuoi amichetti. Ci fai
sorridere e ci illumini le
nostre giornate da adulti...
grazie Nico per tutto questo.
Oggi è il tuo compleanno campione e il nostro augurio è che ogni tuo
giorno sia ricco di bellissime emozioni, di
importanti traguardi e di infinita salute dal
tuo fratellino Diego, da mamma Cristina, da
babbo Claudio, dai nonni, dalla cuginetta
Gaia, dagli zii e dalla bisnonna Lucia.
Karaoke al Circolo Fenalc
Da giovedì 12 marzo ore 21 ripartiamo insieme con serata karaoke evento aperto
a tutti i soci o quanti volessero diventarlo.
Circolo Fenalc S.Maria
L'Azione 7 MARZO 2015
Per Beatrice
un premio...lirico
Beatrice Mezzanotte, mezzosoprano fabrianese, 23 anni, si
aggiudica, insieme ad altri cinque sui colleghi, la 69° edizione del Concorso per Giovani Cantanti Lirici “Comunità
Europea” 2015, organizzato dal Teatro Lirico Sperimentale
di Spoleto “A.Belli” - Teatro Lirico dell’Umbria. Il valore
del riconoscimento, va sottolineato, che è uno dei più antichi
a livello internazionale che ha laureato negli anni molti tra i
maggiori cantanti lirici, lo si desume dalle motivazioni ufficiali del Concorso che ha incaricato una prestigiosa giuria
per le valutazioni di questa prova canora.
“Dopo cinque giorni di selezioni intense e dopo aver ascoltato
quasi cento concorrenti provenienti da tutta Europa, la Giuria
internazionale presieduta dal celebre soprano statunitense
Lella Cuberli, e composta da Antonina Boneva (docente
al Conservatorio di
Sofia – Bulgaria),
Carlo Donadio (rappresentante della
Direzione Artistica
del Teatro dell’Opera di Roma – Italia),
Claud io Desder i
(baritono), Enrico
Girardi (Critico Musicale del “Corriere
della Sera” e docente di Storia della
Musica all’Università Cattolica di Milano e Brescia), Carlo
Palleschi (direttore
d’orchestra), Karen
Stone (Sovrintendente del Teatro di
Magdeburgo) e Michelangelo Zurletti
(Direttore Artistico
del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”) ha
decretato vincitori della 69ma edizione del Concorso cinque
cantanti. Con Beatrice Mezzanotte, si sono imposti Chiara
Mogini, soprano (anni 24) di Assisi, Nadina Calistru, soprano (anni 27) di Chisinau – Moldavia, Amedeo Di Furia,
tenore (anni 26) di Roma, Sabrina Cortese, soprano (anni
30) di Roma.
Daniele Gattucci
Ceriscioli vince le primarie, Spacca fa il pieno
Settimana di fuoco, quella scorsa, sul fronte politico. Sabato 28 febbraio, alla Fiera della Pesca di Ancona (gremita di folla), è nata la
collaborazione tra Marche 2020 e Area Popolare concretizzata in una proposta dallo slogan “Il centro per il governo delle Marche”.
Protagonista il Governatore delle Marche uscente Gian Mario Spacca: “Il nostro progetto non si basa su strategie personalistiche, ma
si ispira alla filosofia dell’incontro tra i centri vitali della nostra comunità e il governo regionale. Dobbiamo scegliere tra una forma
ancorata dentro un partito che pensa di essere autosufficiente, o una che si basa sullo scambio con la comunità regionale”. All’evento,
accanto al presidente Spacca e al presidente dell’Assemblea legislativa Vittoriano Solazzi (entrambi per Marche 2020), hanno partecipato
il coordinatore nazionale di Ncd Gaetano Quagliariello, l’assessore regionale Maura Malaspina per l’Udc, il coordinatore regionale di
Ncd Francesco Massi, Silvana Sbarbati e l’imprenditore Francesco Casoli.
Il 1° marzo è stata anche la volta delle primarie del centrosinistra. L’ha
spuntata l’ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli battendo con il 52,53% dei
consensi (22.760 voti) l’assessore regionale al Bilancio Pietro Marcolini
che si è attestato al 46,11% (19.979 voti).
“Ha vinto il cambiamento”, è il primo commento di Ceriscioli, che ha
conquistato le province di Pesaro, Ascoli e Fermo, mentre Marcolini ha
prevalso nel maceratese e nell’anconetano. Distaccatissima la candidata
dell’Idv Ninel Donini, ferma all’1,53% e a 587 voti. A Fabriano 343
votanti hanno espresso l’83% delle preferenze per Marcolini, il 15,07
per Ceriscioli e l’1,1% per Donini. Straordinaria l’affluenza in tutte le
Marche: ben 43.588 i votanti.
04 mercatino.indd 2
Prospettiva
del nulla
(...) i ponti con un mondo occidentale del
quale misura la vacuità, nel quale non sa più
distinguere i valori fondamentali di civiltà dai
quali questi ha avuto origine, né sa ritracciare
il cuore della civiltà che ancora lo circonda.
Nei fatti non sa più "leggere" la cultura che
gli è di fronte, né quindi sa comprenderla.
Le periferie che forniscono i Kouachi, i
Coulibaly o i lupi solitari che si preparano
"ad uccidere un miscredente in qualunque
modo possibile, immaginabile" recano al
loro interno degli aggregati sociali implosi
già da tempo, sui quali noi sperimentiamo
per intero il nostro fallimento, la nostra
stessa incapacità di esserci, di trasmettere
e di convincere. Ma attraverso la violenza,
puntualmente ostentata, presa a prestito dai
videogame e trasformata in una spettacolarizzazione della propria forza e del proprio
potere, l'Isis nasconde anche il vuoto che si
porta dentro. Parlare con la violenza delle
armi è infatti tanto più necessario quanto
più serve a coprire l'assenza assordante dei
contenuti. Le esecuzioni brutali, i rapimenti
e le successive decapitazioni sono anche il
tentativo di coprire la manifestazione dell'assoluto nulla del quale l'Isis è portatore. Ma
non è forse proprio il nulla - il nulla delle vite
degli attentatori, quello delle periferie nelle
quali sono cresciuti, delle famiglie che non ci
sono mai state, degli educatori mai realmente
presenti - ad essere il vero ed autentico volto
del Male, il quartier generale nel quale questi
si alimenta? Se così è, allora non c'è lotta
contro il terrorismo che non implichi, subito
e simultaneamente, il recupero di un "pieno"
educativo capace di ripresentare e di rendere
di nuovo eloquenti e quindi comprensibili
le eredità culturali che ci appartengono, ma
delle quali abbiamo perso da tempo ogni
traccia, se non addirittura ogni memoria.
E’ il concetto stesso di Europa messo in
discussione e cadere nella deriva di fredde
preoccupazioni economiche tra diktat, deficit
e spread. Come se la storia di un continente ed
il suo destino fossero legati esclusivamente a
numeri di bilancio. Il problema è più profondo
e prenderne coscienza è già un inizio. Isis
o non Isis, c’è in gioco il nostro futuro che
passa inevitabilmente attraverso il recupero di
valori e principi fondanti che hanno garantito
sicurezza e sviluppo, pur nelle comprensibili
diversità dei territori. E che ancora oggi possono essere la chiave di volta.
Carlo Cammoranesi
04/03/15 10.13
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L'Azione 7 MARZO 2015
>CRONACA
L'interno dell'Oratorio utilizzato
per incontri e mostre
Un'altra mostra all'orizzonte
Al Gonfalone parla Papiri (Fondazione Carifac): "Per il 2016..."
G
rande, grandissima soddisfazione per il successo della mostra “Da
Giotto a Gentile” e buone prospettive per avviare analoghe
iniziative di grande richiamo. Cosi
si può sintetizzare il bilancio che
il presidente della Fondazione
Cassa di Risparmio di Fabriano
e Cupramontana ha fatto sabato
scorso nell’Oratorio del Gonfalone,
nell’ambito della esposizione della
produzione libraria del Centro Studi Riganelli.
La relazione di Guido Papiri si è
basata tutta su dati concreti molto
significativi, alcuni già noti, altri
non ancora di dominio pubblico.
I visitatori sono stati 75.000, una
cifra enorme per una cittadina
come Fabriano: per il 72% provenivano dalle Marche e dall’Italia
centrale, quindi il 28% da regioni
più lontani. I visitatori non italiani
sono stati il 5%, quasi 4.000 in cifra assoluta (quando mai abbiamo
ospitato altrettanti stranieri?). I
giudizi espressi da questi visitatori
sulla mostra e su Fabriano sono
stati molto positivi, in non pochi
casi addirittura entusiastici. Quelli
critici riguardano esclusivamente
la non facilità delle comunicazioni per giungere nella nostra città.
Molti di questi visitatori (circa i
due terzi) non conoscevano Fabriano, ma ora l’hanno scoperta come
città d’arte, molto attraente per un
turismo colto. 110 sono stati gli
operatori, impegnati da luglio a
gennaio, di cui 46 stabili, che ha
comportato una distribuzione dei
redditi per circa 400mila euro. Tra
questi operatori, quelli che avevano
compiti di guide turistiche hanno
mostrato di possedere già un’ottima professionalità e questa è una
risorsa da non sottovalutare.
La mostra ha avuto ripercussioni
positive sull’economia locale, che è
impossibile quantificare, ma molti
imprenditori commerciali e turistici
hanno dichiarato di averne ricavato
un incremento del fatturato, in
alcuni casi anche notevole. Non
sono mancati coloro che hanno
ringraziato la Fondazione per aver
organizzato questa grande mostra.
Ci sono stati alberghi con i posti
letto esauriti nei fine settimana, altri
anche nei dintorni di Fabriano, con
sensibili aumenti di clienti.
Ma quanto è costata la mostra “Da
Giotto a Gentile”? Circa un milione
e mezzo di euro, a fronte di euro
650 mila di introiti per biglietti di
ingresso e vendite di libri e altro.
Il disavanzo è stato coperto dai
contributi di Veneto Banca, dalla
Regione (modesto), rimanendo
a carico della Fondazione Cassa
di Risparmio circa 550mila euro,
che è denaro ottimamente impiegato - ha detto Papiri - se servirà
a promuovere lo sviluppo turistico
di Fabriano. La Fondazione sta
Ora la Riccardi. L'esposizione fino al 22 marzo
Sabato 7 marzo, alle ore 17.30, nell’oratorio del Gonfalone la dott. Melissa Riccardi,
direttrice della Biblioteca comunale “Romualdo Sassi” terrà una conferenza per illustrare
la nuova intensa vita di queste istituzione culturale, ora trasferita nel complesso monumentale di S. Francesco alle logge. L’esposizione dei libri del Centro Studi Riganelli
nell’Oratorio di S. Maria del Gonfalone prosegue fino al 22 marzo nei giorni di sabato e
domenica ( ore 10,30-12,30; 16,30-19). Libri in omaggio.
taccuino
FABRIANO
FARMACIE
Sabato 7 marzo e domenica 8 marzo
CERROTTI
Via G.Miliani, 1
tel.0732 4959
già pensando ad un altro grande
evento espositivo per il 2016 (il
titolo suggerito da Sgarbi potrebbe
essere “Da Caravaggio a Canova”),
basato soprattutto sulle molte e
pregevoli opere di pittori del ‘600
e ‘700 presenti a Fabriano. Intanto
la Fondazione è impegnata in una
nuova e migliore sistemazione della
Pinacoteca, nella definizione di un
percorso museale fabrianese (ora
i tanti nostri musei vanno ognuno
per proprio conto), alla valorizzazione dell’edificio restaurato Le
Conce come ”Casa della Cultura”,
al lancio di un'originale iniziativa
di microcredito sociale di grande
importanza in questo periodo di
grandi difficoltà economiche nel
nostro territorio.
Un salotto culturale arricchito di nuove opere
Dopo tre anni di attività, compiuti nel mese di gennaio, l’Oratorio di
S. Maria del Gonfalone si è rivelato un importante contenitore, salotto
culturale, aperto al pubblico del territorio fabrianese. L’attuale mostra del
Centro Studi “Don Riganelli” è uno dei tanti tasselli di quel variegato
mondo di associazioni culturali, artistiche e artigianali che svolgono un
prezioso lavoro nel documentare quel patrimonio storico, creativo che
tanti fabrianesi hanno donato e donano per la loro città.
I curatori dell’Oratorio sono convinti che il Gonfalone sia un luogo dove si
può promuovere, nel tempo, con la sensibilità di tanti fabrianesi, progetti,
eventi e mostre che possono rivelarsi il volano per una maggiore coesione
ed integrazione culturale del nostro tessuto sociale. Sabato 28 febbraio
Guido Papiri, presidente della Fondazione Carifac, nel magnifico scenario
dell’Oratorio del Gonfalone, ha illustrato la positiva esperienza del grande
evento "Da Giotto a Gentile”, un’operazione finanziaria che ha portato a
Fabriano, lavoro, turismo ed ottimi incassi per molti esercizi commerciali.
Ma i progetti della Fondazione continuano: con un restyling nello storico
complesso delle Conce che verrà utilizzato per diverse realtà culturali,
un restyling nella Pinacoteca Civica Molajoli che si rinnoverà con una
nuova veste per ospitare il ricco patrimonio di opere, che oggi sono, in
parte non visitabili, collocate presso il deposito attrezzato delle Cartiere
05 fabriano.indd 2
Miliani e infine con un nuovo importante evento da programmare per il
2016 con il prezioso contributo di Vittorio Sgarbi. Sabato 7 marzo verrà
installata, al centro della sala del Gonfalone, un’opera in terracotta eseguita
dall’artista fabrianese Domenico Michetti, dalle dimensioni di 2.80 m.
per 1.60 posta su un baldacchino per una migliore visione.
La scultura realizzata è un omaggio alla città di Fabriano, una testimonianza di un evento storico-religioso, che ha avuto inizio nel 1536 presso
il Monastero di Santa Caterina da Siena, in via della Portella, oggi via
Damiano Chiesa e trasferitosi poi nel 1904 a Bologna, per poi ritornare
a Fabriano nel 2014.
La Madonna delle Lacrime è un’icona su tavola che si può venerare in
Cattedrale, nella seconda navata a destra.
L’opera di Michetti è una moderna interpretazione degli episodi miracolosi
che la devozione popolare ci ha trasmesso nella sacra immagine della
Madonna delle Lacrime, che provvisoriamente sarà esposta al pubblico
all’Oratorio del Gonfalone in attesa di una definitiva collocazione. Sempre
nella stessa giornata alle ore 17.30 la dott.ssa Melissa Riccardi, direttrice
della Biblioteca pubblica “Romualdo Sassi”, terrà una relazione sul tema
“Nuova intensa vita della nostra Biblioteca”.
DISTRIBUTORI
Domenica 8 marzo
Self-service aperto in tutti i distributori
EDICOLE
Domenica 8 marzo
La Rovere Via Ramelli
Edicola del Piano P.zza Partigiani
Edicola della Pisana P.le Matteotti
Salimbeni Via d. Riganelli
News snc Stazione
Tabaccheria Gobbi Porta del Borgo
Edicola Via Serraloggia
Tabaccheria Edic. Boni via Dante
CROCE ROSSA
P.zza Altini
tel. 0732 21948 orario continuato
CROCE AZZURRA
Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444
GUARDIA MEDICA
Rivolgersi al tel. 0732 22860
GUARDIA MEDICA veterinaria
Rivolgersi al tel. 0732 7071
BIGLIETTERIA FERROVIARIA
dal lunedì al sabato
dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30
domenica dalle ore 13.30 alle 19.30
Tel. 0732.5345
Agenzia Viaggi del Gentile
Atrio stazione FS
dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30
sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso
tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063
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Sandro Tiberi
04/03/15 10.19
6
>FABRIANO<
L'Azione 7 MARZO 2015
Oltre... i disturbi alimentari
Anoressia, bulimia, obesità: ora è sorta un'associazione di genitori
di GIGLIOLA MARINELLI
A
bbiamo incontrato i
genitori del Centro “Oltre….a riveder le stelle”
per un approfondimento
sull’importante tematica dei disturbi del comportamento alimentare
che colpiscono molti giovani anche
nel nostro territorio.
Quali sono i disturbi del comportamento alimentare più frequenti e da quale età iniziano a
manifestarsi?
Tra i disturbi più diffusi l’anoressia,
la bulimia, l’obesità, la vigoressia,
drunkoressia, l’anoressia atletica,
l’ortoressia, ma anche altre sindromi ad esse correlate. L’anoressia e
la bulimia colpiscono prevalentemente il sesso femminile e insorgono durante l’adolescenza, anche
se l’età di esordio della malattia si
sta abbassando con sempre più casi
nell’infanzia e nella pubertà.
Come ci si accorge di avere un
figlio/a con disturbi alimentari?
Quali sono i segnali di allarme?
In fase iniziale spesso non ci si
accorge tempestivamente, ma con
uno sguardo attento ai propri figli
si nota una diminuzione nell’assunzione di cibo, lo stesso cibo
viene tagliuzzato nel piatto magari senza poi mangiarlo. Si nota
anche un aumento del consumo di
acqua ai pasti per avere un senso di
sazietà, caduta dei capelli, sensazione continua di freddo, aumento
dell’attività fisica e nella ragazza
la scomparsa del ciclo mestruale.
Cosa si nasconde dietro una patologia da disturbo alimentare?
Tra i fattori predisponenti sicuramente ci sono profondi fattori
psicologici di disagio. Anche
fattori sociali come la promozione
assillante dell’idea di magrezza nei
mass media, la denigrazione del sovrappeso e obesità ed il desiderio di
identificarsi con i propri coetanei.
Nel contesto familiare le figure
genitoriali sono determinanti per
la formazione di un comportamento
non alterato nel rapporto con il
cibo, così come la presenza di lutti
o eventi di perdita nella famiglia,
anche in epoche molto remote,
maltrattamenti o traumi infantili.
Quindi un cattivo inserimento sociale con ripetute prese in giro da
parte di coetanei possono avere un
peso enorme nell’insorgere della
malattia.
Cosa prova un genitore vedendo
il proprio figlio/a trasformarsi
giorno per giorno in “altro” da
quello che era?
Per le famiglie è un vero e proprio
calvario: una meteora che cade
addosso che provoca disagio, paura,
sconvolgimento nella routine. Si
alternano sensi di colpa ed inadeguatezza ad un forte desiderio di
rivolere i propri figli come erano
prima. Noi genitori cerchiamo di
combattere questo “mostro” che ci
ha tolto il sorriso ma non la voglia
di lottare insieme ai nostri figli.
Le famiglie si sentono affiancate
dalle istituzioni in questa battaglia?
Purtroppo manca un’adeguata
assistenza da parte delle strutture
"I nostri figli lanciano segnali
e noi dobbiamo recepirli"
Salve a tutti, siamo dei genitori
che sono in cura insieme ai propri
figli presso il servizio “Oltre …a
riveder le stelle”. Abbiamo avuto
la fortuna-sfortuna di conoscerci a
causa di un disagio che ha colpito
i nostri figli. Durante gli incontri
abbiamo confidato le nostre preoccupazioni. A turno ognuno di noi
ha portato a conoscenza del gruppo
il suo travaglio. Chi, confidando di
avere una figlia che mangia di tutto
e continuamente, che nasconde gli
involucri vuoti delle merendine
sotto il suo letto perché le mangia
di nascosto, che si abbuffa fino a
stare male, chi manifesta i suoi
sensi di colpa uniti al desiderio di
autolesionismo. E’ un problema
che pensavamo non potesse mai
capitarci, ma invece era in agguato
dietro la porta. Senza dargli la giusta importanza, abbiamo creduto di
poterlo risolvere in famiglia come
una malattia qualsiasi. Abbiamo
iniziato a parlare al nostro figlio,
ognuno in base alla propria esperienza, cercando di spiegargli che
un’alimentazione errata gli avrebbe
comportato gravi danni fisici e nei
casi peggiori la morte. Come automi ascoltano, ci illudono di aver capito ma il comportamento di fronte
al cibo è sempre lo stesso. Le cose
non migliorano e noi siamo sempre
più smarriti. Più soli. Perdiamo il
nostro autocontrollo. Alterniamo
pazienza a scatti d’ira. Alle nostre
domande di genitori preoccupati
tipo “Vedi come ti sei ridotta?”,
rispondono che si vedono belli o
belle così. I nostri figli entrano
nell’adolescenza bombardati da
messaggi subliminali. Modelli di
fronte ai quali sentono di doversi
06 fabriano.indd 2
conformare se non vogliono essere
rifiutati. Attività sportive dove la
competizione viene esasperata fino
al punto di chiedere scorrette diete
alimentari. Social network che
diffondono esigenze irreali, mondi
ovattati, che a loro insaputa mettono a nudo il loro ego. I nostri figli
lanciano segnali che forse vogliono
manifestare i loro disagi. Richieste
di aiuto che ci trovano impreparati
perché camaleontiche, difficile da
riconoscere. Una volta scoperte un
senso di colpa ci pervade, una serie
di domande ci turba: dove abbiamo
sbagliato? Cosa gli abbiamo fatto
mancare? Il mondo ci cade addosso come una meteora. Quando ci
rendiamo conto che da
soli non riusciamo a
venirne fuori, cerchiamo aiuto. Chiediamo
consiglio al medico
di famiglia o al pediatra, allo psicologo
o al nutrizionista. E’
l’inizio di un calvario.
Spesso questa strada
non dà risultati giusti,
ci troviamo soli senza nessun contributo
ad affrontare i costi
delle terapie. Non
sempre sul territorio
si trovano specialisti
o strutture che siano in grado di
affrontare tempestivamente e a
360° il problema. Perché questa
è una “malattia” se così possiamo
dire, che ha bisogno di un pool di
specialisti competenti che conoscono i Dca che collaborano tra
loro. E’ fondamentale lavorare in
sinergia e contemporaneamente.
Noi ci riteniamo fortunati perché,
grazie alla collaborazione creatasi
tra la Neuropsichiatria Infantile del
Salesi, la Fa.np.i.a, e altri professionisti nel territorio, vediamo che
sanitarie della regione. Non esiste
una rete integrata, le attese sono
lunghe e questa mancanza di tempestività ed efficienza nella risposta
terapeutica provoca conseguenze
pericolose per i pazienti. Di anoressia si muore ed una diagnosi
precoce favorisce un’appropriata
prevenzione della progressione
della malattia”.
Nella Regione Marche
esistono centri ambulatoriali specializzati?
I quattro centri ambulatoriali presenti nelle
Marche e mappati nel
sito del ministero della
Salute sono insufficienti
per risolvere il problema dell’assistenza ai
pazienti con Dca nella
Regione.
Spesso le famiglie sono
costrette a ricorrere
a specialisti e strutture private:
quali sono i costi da sostenere
anche per la degenza in strutture
fuori regione?
Molte famiglie inizialmente ricorrono a psicoterapeuti per cercare
di affrontare il problema. E’necessario che questi siano specializzati
nei disturbi del comportamento
alimentare: si arriva a spendere
dai 50 agli 80 euro a seduta, senza
contare poi la necessaria consulenza di un nutrizionista, con cadenza
bisettimanale o mensile, con costi
che si aggirano intorno ai 60-100
euro a seduta.
E’ necessaria una legge regionale,
la costruzione di un centro di riferimento regionale per la diagnosi
e cura e prevenzione dei Dca, la
partecipazione dei genitori ai tavoli di concertazione. Occorrono
centri informativi e di ascolto per
genitori e pazienti e campagne di
sensibilizzazione e prevenzione
nelle scuole condotte da esperti.
Chiediamo alle istituzioni di essere
al nostro fianco e a quello dei nostri
ragazzi oltre che la creazione di un
Centro residenziale e a centri diurni
per rispondere alle nostre esigenze.
A quale associazione deve rivolgersi una famiglia con un parente
affetto da disturbo del comportamento alimentare?
Possono contattare i genitori del
Centro 'Oltre…a riveder le stelle',
via Corridoni, 11 ad Ancona. La
nostra email: igenitoridioltre@
gmail.com il nostro blog: https://
igenitoridioltre.wordpress.com o
chiamare il numero 335-6293957”.
"Oltre... a riveder le stelle", il gruppo
che è nato in Ancona e che tocca
da vicino anche il nostro territorio
i nostri figli ritornano alla normalità. Il costante impegno di questi
specialisti che intervengono nei
confronti dei nostri figli con terapie
individuali e di gruppo sono mirate
da risultati eccezionali. Sapeste che
gioia vedere ritornare il sorriso sul
volto dei nostri figli. Non auguria-
mo a nessuno di passare i momenti
bui che abbiamo passato noi. Le
nostre fragilità messe a dura prova
dai nostri figli malati, impossessati
dal loro disturbo.
Sono lotte estenuanti, per cui quando vedi piccoli miglioramenti, ti
sembra di rinascere. 04/03/15 10.21
7
>FABRIANO<
L'Azione 7 MARZO 2015
Via Balbo e la Street Art
Tra musica, drink, food ed eventi è il nuovo fenomeno cittadino
di ALESSANDRO MOSCÈ
L’
hanno definita la via
degli schiamazzi o peggio ancora dei vandali.
E’ senz’altro la strada
più discussa nei simposi dei cittadini fabrianesi. In chiave positiva,
dopo la nascita dell’associazione
“Via Balbo non dorme”, rappresenta anche un fulcro di iniziative che
nascono dalla proficua collaborazione dei locali che insieme stanno
cercando di creare, facendo gruppo,
un progetto, un esperimento, perfino una provocazione. I gestori dei
locali non hanno alcuna intenzione
di provocare l’insonnia ai residenti
delle abitazioni e tutti gli eventi
sono organizzati nel rispetto delle
regole comunali. Viene da pensare
a quelle vie delle grandi città riservate al mondo dell’arte, dei sogni
e dell’immaginazione. E così, tra i
tanti riferimenti possibili, via Balbo
è stata anche ribattezzata sotto il
fenomeno della cosiddetta Street
Art, con un inglesismo felice che
fa riferimento non solo all’universo del drink e del food, ma anche,
appunto, dell’esibizione, dell’esposizione, della lettura ecc. Ed è
stato proprio la settimana scorsa,
con un poker di eventi, che la via
si è animata dando l’impressione
che fossimo in un altro contesto,
senz’altro meno congeniale alla Fabriano che conosciamo da decenni.
Si è iniziato giovedì 26 febbraio
alla Taverna del Palazzo con una
degustazione locale a base di formaggio di pecora in abbinamento
al miele dell’azienda di Giorgio
Poeta e alla birra artigianale Bach,
per poi proseguire, venerdì 27
febbraio, al Bar L’Angoletto, con
Filippo dr Panico. Questo artista ha
mosso i primi passi di cantautore
Si avvicina il Palio:
gli studenti dell'Artistico
disegnano i bozzetti
Il Palio di San Giovanni Battista di Fabriano
entra ufficialmente nelle scuole e riparte
dalle nuove generazioni. L’Ente intende
avvicinarsi al mondo giovanile instaurando
una serie di ‘collaborazioni’ produttive tra
gli alunni e le quattro Porte. Martedì 24
febbraio, a coronamento del nuovo inizio,
11 studenti del Liceo Artistico Mannucci,
hanno consegnato 11 bozzetti di infiorate.
A breve, una commissione interna del
Palio di San Giovanni, sceglierà i quattro
finalisti e gli abbinamenti con le Porte
Borgo, Cervara, Piano e Pisana per la
realizzazione dell’infiorata a giugno durante
i festeggiamenti in onore del patrono della
città. Una mattinata di festa che ha visto
impegnati un centinaio di studenti che
hanno fatto il tifo per i compagni che,
nell’arco di quattro mesi, hanno studiato
il tema dell’infiorata 2015 e poi disegnato
il bozzetto. Protagonista il fiume Giano.
Nell’anno in cui si concludono i lavori
della riapertura del fiume che ha dato vita
a Fabriano, l’Ente Palio intende dedicare
proprio al Giano le infiorate conosciute
e apprezzate in tutta Italia. Emozionato
il presidente dell’Ente Paolo Mearelli.
“Siamo a scuola per iniziare un percorso
lungo: vogliamo essere in mezzo ai
giovani. Questi 11 bozzetti sono opere
d’arte! Presto, infatti, il Palio entrerà, con
nuovi progetti, anche in altre scuole”. Al
Mannucci anche l’ex presidente dell’Ente
Autonomo Mauro Marcellini che ha sostenuto l’iniziativa fin dal principio e ha
seguito i ragazzi durante lo svolgimento del
lavoro: “I giovani all’interno del Palio sono
una risorsa importante”. La responsabile
07 fabriano.indd 2
di sede, la professoressa Patrizia Rossi,
ha elogiato l’iniziativa ed ha sottolineato
l’importanza, per il Palio e per la scuola,
di collaborare. “La nostra scuola ha tutte
le carte in regola – ha detto – per questo
tipo di lavoro e cosi, finalmente, la scuola
è ancora di più in collegamento con il
territorio. Grazie ai ragazzi che hanno
lavorato instancabilmente in questi mesi
ed hanno aggiunto un rientro pomeridiano
a quello previsto per approfondire l’argomento e consegnare, oggi, un bozzetto di
alto livello”. E’ sceso in profondità anche
il Vescovo della Diocesi di FabrianoMatelica, Mons. Giancarlo Vecerrica.
“Sono qui – ha dichiarato – per elogiare i
ragazzi e per valorizzare il positivo. Il Palio
parla alla città e ai turisti anche grazie alle
infiorate che avete progettato. Dobbiamo
tenere viva la festa del nostro patrono San
Giovanni Battista, una ricorrenza molto
sentita che dobbiamo sempre valorizzare
di più!”. Il presule ha lasciato ai ragazzi un
impegno: “Amate la storia e la creatività”.
Alla cerimonia di consegna degli undici
bozzetti, anche l’assessore alla Pubblica
istruzione Barbara Pallucca e l’assessore
al Turismo Giovanni Balducci che hanno
portato il saluto dell’amministrazione
comunale. “La città – hanno detto – ha
bisogno dei giovani”. Intanto, nelle quattro
Porte, proseguono i lavori in vista della
nuova edizione del Palio di San Giovanni
Battista. Con la consegna dei bozzetti delle
infiorate è partita ufficialmente la macchina
organizzativa. L’appuntamento è a Fabriano
dal 12-24 giugno.
m.a.
tra ritmi punk e suoni elettronici per
abbandonarli solo in parte in favore
di una poetica più malinconica,
quasi una parabola della canzone
d’amore italiana. Nel 2015 uscirà
l’album “Tu sei pazza”: un mix
di suoni sporchi, punk e canzoni
d’autore. Filippo dr Panico canta
e suona la chitarra elettrica, la
batteria, il kazoo e il basso in sequenze. Presso EhNò, venerdì 27
febbraio, è stata la volta di Rusty
Carter. Rusty, Jonny, Hannibal
e Big Mama hanno presentato il
loro disco “Walk along the river”,
una fusione di country, folk & rock
n’roll per una serata “really on the
road”. E infine, lungo la strada
degli artisti, sabato 28 febbraio,
LoSverso ha organizzato una serata
con la Black Convoy Band. Un mix
di rock energico con soul e blues
profondo attraverso un repertorio
di brani cover di artisti mondiali
come i Led Zeppelin, i Pink Floyd,
Etta James, Amy Whinehouse e
altri. Ma cos’è di preciso la Street
Art? L’origine della denominazione
deriva dai mass media che hanno
portato all’attenzione di un vasto
pubblico ciò che in precedenza
veniva considerata esclusivamente
un’espressione dell’inquietudine
giovanile, piuttosto che una vera e
propria forma d’arte. Si forma negli
spazi pubblici come strade, muri e
stazioni. La nascita del movimento
non può essere ricondotta ad una
data precisa, ma è fatta risalire agli
anni Settanta e alla città di New
York. L’interesse pubblico per l’arte
di strada è esploso intorno al 2000,
grazie anche agli stencil di Banksy.
Da allora sono stati stampati numerosi libri che trattano l’argomento
e la Street Art è spesso sfruttata
perfino dalle aziende di marketing.
Ora è arrivata anche da noi.
La vivace via Balbo
Tra virtù e vizi dei diritti d'autore
ecco il libro dell'avvocato Macaluso
Il diritto d’autore ai tempi di internet ed il dovere
morale di proteggere le opere d’ingegno: questo il
senso del lunedì organizzato dall’Accademia dei Musici e dall’Istituto Superiore Morea-Vivarelli dedicata
al diritto d’autore. Una tesi illustrata con dovizia di
particolari dall’avvocato Fabio Macaluso, che ha
presentato anche a Fabriano il libro “E Mozart finì in
una fossa comune” dedicato alle virtù ed ai vizi del
copyright. Un tema caro a tutti gli autori ed editori di
opere dell’ingegno che, a causa della eccessiva facilità
di accesso alle informazioni data dai nuovi media,
rischiano di vedere le loro opere in una metaforica
fossa comune come quella di Wolfgang Amadeus
Mozart. Un esempio forte ma calzante quello fatto
dall’avvocato Fabio Macaluso perché proprio il genio
di Salisburgo concluse la propria esistenza in miseria.
Una fine anonima e silenziosa, alla quale compartecipò
la totale assenza di protezione delle opere d’ingegno
del Maestro austriaco. Un artista immenso descritto
però come “semplice cottimista dall’avvocato Macaluso, che ha ricordato l’importanza dei mecenati,
ma anche il limite che gli stessi imponevano ai loro
protetti pagandoli solo ed esclusivamente ogni volta
veniva richiesto il loro ingegno. Fondamentale anche
l’opera di sensibilizzazione nei confronti del “download” che sembra aver massacrato opere cartacee,
musicali ed in celluloide. Un problema di cultura che
tocca da vicino le giovani generazioni, attente alla
tecnologia ma al tempo stesso distratte (per così dire)
nei confronti dei diritti degli artisti. Difendere il diritto
d’autore e cercare una via moderna per tutelarlo ai
tempi di internet, con piattaforme moderne di accesso
ai contenuti d’ingegno: Google e Youtube in primis.
Un richiamo quindi a comprendere lo sforzo dietro
ad una canzone o un libro quello fatto dall’avvocato
Macaluso, ribattuto anche nella mattinata di lunedì dal
Dirigente dell’Istituto Morea-Vivarelli Strona che ha
sottolineato l’urgenza di germi di legalità anche per
i più giovani. Germi che dovrebbero essere coltivati
con maggiore intensità anche secondo Valerio Veneri,
che ha ricordato l’importanza della cultura nella vita
di ogni essere umano: sia essa musica, poesia, cinema
o qualsiasi altra forma di ingegno umano. Saverio Spadavecchia
Il Rotary a sostegno del Caffè Alzheimer
Il 27 febbraio sarà sicuramente una
data da ricordare per l’Associazione AttivaMente. Una giornata
di grandi emozioni in un clima di
totale serenità, nella sala del Caffè
Alzheimer gremita per l’occasione della cerimonia di consegna
del videoproiettore da parte del
Rotary Club di Fabriano e della
presentazione del libro “L’Azzurro
dei giorni scuri” di Maria Grazia
Maiorino. Presenti il presidente
del Rotary Club Fabriano Maurizio Marchegiani, Cinzia Cimarra,
presidente dell’Associazione AttivaMente, il Vescovo della Diocesi
Fabriano – Matelica don Giancarlo
Vecerrica, l’assessore ai Servizi
Sociali Giorgio Saitta, il neurologo
Mario Ciappelloni, il sociologo
dell’Associazione Alma Maurizio
Latini e l’autrice del libro Maria
Grazia Maiorino. “Il nostro Club è
onorato di mettere a disposizione le
proprie forze per iniziative e progetti di questo spessore che toccano
uno dei temi più attuali e delicati
del momento”, ha evidenziato il
presidente Maurizio Marchegiani.
Grandissima la soddisfazione ma-
nifestata da Cinzia Cimarra: “Un
gesto che testimonia la grande
attenzione e la grande sensibilità
del club verso la nostra realtà costituitasi da pochi mesi”. “Quando
nasce un fiore che sa di fraternità
il Vescovo deve esserci – ha dichiarato il Vescovo don Giancarlo
Vecerrica – sono molto lieto di
questa nuova realtà, nata proprio
nell’anno delle Beatitudini”. L’assessore Giorgio Saitta ha messo in
evidenza come negli ultimi anni
sia cresciuta l’attenzione verso il
morbo di Alzheimer, in particolare
il sostegno e la formazione alle famiglie dei malati. “La Regione ha
preso coscienza del forte impatto
sociale della malattia – ha rivelato
il dottor Ciappelloni – e questo è un
fatto significativo. Bisogna iniziare
a puntare sulla formazione”. La seconda parte dell’evento prevedeva
la presentazione del libro “L’Azzurro dei giorni scuri”, un romanzo - diario che affronta il delicato
tema del morbo di Alzheimer, alla
presenza dell’autrice Maria Grazia
Maiorino, intervistata dalla giornalista Elisabetta Monti. Ad animare
la lettura, con una prestazione di
grande intensità, l’attrice Marzia
Paoletti con l’accompagnamento
musicale di Nino e Gianna Lamolinara e la “mascotte” Niccolò Oteri
Di Bartolomeo. “La scrittura si è
rivelata salvifica – ha dichiarato
l’autrice – perché è riuscita a contenere tutte le emozioni, dalla rabbia
al dolore, vissute in quel periodo”.
Dopo la presentazione, un dibattito interessante tra il sociologo
dell’Associazione Alma, Maurizio
Latini e l’autrice ha messo in luce
i passi avanti fatti negli ultimi
anni. L’evento è stato promosso da
AttivaMente, Alma, Rotary Club
Fabriano, Fondazione Carifac,
Fondazione Merloni, Comune di
Fabriano, Made in Fabriano, con
la gentile disponibilità di Ristorart, Bac (Bibite Alimentari Carni
Fabriano), Pasticceria Osvaldo e
Grain Cafè. L’attività del Caffè
Alzheimer prosegue lunedì 9
marzo, dalle ore 15.30 alle 19.30,
con l’appuntamento dedicato alla
formazione questa volta con la
presenza di un fisioterapista.
e.m.
04/03/15 10.23
8
>FABRIANO<
L'Azione 7 MARZO 2015
Dittatura del pensiero unico
Intervista al presidente "Giuristi per la vita" dopo l'incontro a Fabriano
di CLAUDIO CURTI
O
ltre 1.700 persone a
Macerata, 500 a Pesaro, 300 ad Osimo e
quasi 300 a Fabriano, a
cui aggiungere, per quest’ultimo
appuntamento, tutti coloro che
hanno partecipato via streaming,
attraverso il sito www.giuristiperlavita.org. Questo il report del tour
marchigiano, che ha avuto quale
relatore d’eccellenza, il presidente
dell’associazione Giuristi per la
vita, l’avvocato Gianfranco Amato.
Nella Sala Ubaldi, il 23 febbraio, ad
un’assemblea interessata
e variegata, composta da
genitori, intere famiglie,
insegnanti e dirigenti
scolastici, un terzo del
clero diocesano, diverse
catechiste e, soprattutto,
tanti giovani, è stata illustrata quella che ormai
è considerata una vera e
propria “emergenza educativa”, frutto di “una
nuova colonizzazione
ideologica”, ha dichiarato l’avvocato Achiropita
Curti, componente, per
le Marche, dei Giuristi
per la vita e promotrice
dell’evento.
Avvocato Amato, lei
ha spiegato, a Fabriano, che la libertà delle
famiglie di educare i
propri figli è a rischio, perché?
Assolutamente sì. Ci troviamo di
fronte ad un tentativo di imporre
una cultura dominante, che fa della teoria del gender il grimaldello
principale, con cui imporre l’idea
che la sessualità di un soggetto
non dipenda dal dato oggettivo
biologico, ma dalla percezione che
ognuno ha di sé. Posso sentirmi
donna, uomo, indipendentemente
dal sesso biologico. Per suffragare
questa tesi, con il documento Standard per l’Educazione sessuale in
Europa dell’Oms, in cui si dividono
bambini e giovani in fasce di età,
vengono introdotte delle nefandezze come, a partire dalla fascia di
età 0 a 6 anni: insegnare il gioco
del dottore e iniziare i bambini a
riconoscere i genitali nel dettaglio
e a farli toccare, così avviandoli alla
masturbazione precoce; utilizzare
il rossetto sui maschietti e vestirli
da femminucce e vestire le fem-
minucce da maschietti; apprendere
per Natale favole e filastrocche con
i nuovi modelli a sfondo gender.
Dunque, qualcuno ha deciso che,
dopo 2000 anni, la famiglia composta da San Giuseppe, la Madonna
e Gesù Bambino, sia da archiviare!
È inaccettabile. Non sono fantasie,
tutto è documentato nel libro Gender (d)istruzione, che è una galleria
degli orrori, riportando episodi
circostanziati.
Non si starà esagerando?
Il giudizio più duro lo ha dato Papa
Francesco l’11 aprile del 2014,
nel suo discorso al Bice, quando
ha detto: “Bisogna opporsi ad
ogni tentativo di sperimentazione
educativa su bambini e giovani utilizzati come cavie da laboratorio in
scuole che ricordano sempre di più
i campi di rieducazione e gli orrori
dell’educazione manipolativa delle
dittature genocide del XX secolo,
oggi sostituite dalla dittatura del
pensiero unico”. Concetto ribadito
ai giornalisti sul volo del ritorno
dalle Filippine quando ha rievocato
la Hitler-Jugend.
Cosa la sorprende di più durante
i suoi incontri?
L’aspetto sconcertante è che,
esclusi gli organizzatori, il 90%
dei partecipanti non sappia cosa
stia avvenendo. I genitori devono
invocare un loro diritto sacrosanto,
quello alla priorità nell’educazione
dei propri figli. Per questo, invito
tutti ad inviare una lettera alle istituzioni scolastiche, per chiedere di
essere informati preventivamente
Chi è
Gianfranco
Amato
Gianfranco Amato è nato a Varese nel
1961, è avvocato dal 1998 e opera
attivamente nel campo della biotica.
Editoralista di Avvenire, collabora con
la rivista scientifica Studia Moralia rivista scientifica dell'Istituto Superiore
di Teologia Morale, incorporato nella
Facoltà di Teologia della Pontificia
Università Lateranense, con il quotidiano La Croce, Cultura Cattolica.
it, La nuova Bussola Quotidiana, Il
Timone, e altre testate giornalistiche
cattoliche. È presidente nazionale dei
Giuristi per la Vita, co-fondatore e
presidente dell’Associazione Scienza
& vita di Grosseto, Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di
Gerusalemme.
su questi argomenti, che si vogliono
introdurre nelle scuole. Il diritto,
sancito dall’art 26, comma 3, della
Dichiarazione Universale dei Diritti
dell’Uomo, è nato perché si erano
evidenziati i danni dell’istruzione
pubblica che, in mano al potere,
può diventare un’arma letale. E
non è un caso che i nazisti avessero unito l’istruzione pubblica alla
propaganda in un unico ministero
guidato da Joseph Goebbels. Il Papa
non è un pazzo che farnetica, ma
ha ben presente che è sempre un
vizietto del potere, verificatosi in
tutti i regimi totalitari, estromettere
i genitori per manipolare i giovani.
Cosa risponde agli attacchi mediatici che riceve?
Oggi, esiste una strumentalizzazione degli stessi omosessuali. L’in-
Gianfranco Amato
durante il suo intervento
tervento più bello che ho ascoltato
è stato proprio di un omosessuale
che, coraggioso, ha detto che non
si sognerebbe mai di dire che un
bambino non debba avere una mamma ed un papà, o che debba essere
sottoposto a questo indottrinamento
fin dalla nascita. “Si tratta solo di
una piccola lobby ideologizzata,
politicizzata e molto ricca, che sta
portando avanti queste battaglie
folli, danneggiandoci”, le sue testuali parole.
Appare chiaro che non si tratta di
giudicare l’omosessualità, qui si
vuol rivendicare il diritto all’educazione dei propri figli, non facendo
imporre un modello minoritario alla
maggioranza. Basti pensare alla
Strategia nazionale per combattere
l’omofobia 2013-2015 dell’Unar,
ufficio nazionale Antidiscriminazione razziale, organismo del
dipartimento delle Pari opportunità,
presso la presidenza del Consiglio
dei ministri, con la quale si vuole
introdurre, fra le tante cose, l’eliminazione di tutta la modulistica
didattica ed amministrativa, che
discrimina la famiglia mono-genitoriale, omologando tutto e tutti:
genitore 1 e genitore 2, al posto di
padre e madre, obbligatoriamente
in tutte le scuole.
In conclusione, qual è il messaggio da lanciare?
Informatevi presso le vostre scuole
su questi progetti educativi e sappiate che avete il diritto e il dovere
di proteggere i vostri figli dalla
dittatura del pensiero unico, così
come sollecitato da Papa Francesco.
L'agricoltura locale strizza l'occhio all'Expo
Ampliare l'orizzonte commerciale
delle nostre produzioni, ovviamente, facendo fulcro sul pregiato insaccato di cui ora si iniziano a tessere
le lodi in più parti del Bel Paese.
Questo il filo rosso intorno al quale, l’assessore delegato Giovanni
Balducci intende avviare una serie
di azioni legate ai prodotti tipici e
più in generale all’enogastronomia.
“Un settore - è la riposta dell’esponente dell’esecutivo Sagramola
- da sviluppare in un’ottica di tipo
economico, ossia dal punto di vista
del lavoro correlato alle produzioni
agricole ed ai prodotti tipici locali
ma anche sotto il profilo di ulteriore
incentivo annodato al volano del
turismo sostenibile”.
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Per far questo però occorre avere
un quadro preciso della situazione attuale?
“La prima valutazione concerne le
tipicità eno-gastronomiche in un
contesto più ampio, e qui entriamo nella terza fase del progetto
interregionale Marche-Umbria,
già in esecuzione, imperniato sui
percorsi eno-gastronomici delle
tipicità locali. Lo schema è questo:
dal prodotto tipico locale, il salame
di Fabriano, si passa al Consorzio
per la sua produzione e tutela.
In pratica deve essere nel settore
dell’agricoltura quello che è la
carta nell’ambito dell’artigianato
e della storia della città, quindi il
Salame di Fabriano inserito nel
circuito Slow Food, nelle rassegne
di promozione dei prodotti tipici
alle quali Fabriano è presente, mi
riferisco a Tipicità: il Comune di
Fabriano è co-organizzatore della
manifestazione, e al Salone del Gusto di Torino. Dalla scala nazionale
il passo successivo va sulla promozione in ambito locale: il Mercato
Coperto, quale vetrina espositiva
e vendita di prodotti tipici locali.
La Magnalonga, evento legato ai
prodotti locali ed all’ambiente. La
Fabrica del Gusto, novità nel settore
dell’utilizzo dei prodotti a km 0 per
eventi formativi culinari ed uso dei
social –food blogger”.
Se questa è la situazione attuale della nostra offerta eno-
gastronomica, qual è il passaggio
successivo? “Necessario uno scatto
di reni per attestare, consolidare
e sviluppare l’economia legata al
mondo agricolo. Ovvero il rafforzamento nel Consorzio per la
Produzione e Tutela del Salame di
Fabriano di un organismo tecnico
di controllo, ad ulteriore garanzia,
per il consumatore, della qualità
ed omogeneità del prodotto e rivisitazione dell’ambito territoriale di
produzione ed allevamento.
Aumento della produzione e del
relativo settore commerciale, elemento basilare per intraprendere le
attività finalizzate al conseguimento
del marchio Dop. Interazione osmotica con il mondo della formazione
scolastica, Istituto Tecnico Agrario
in primis, quale soggetto essenziale per la formazione tecnica in
agricoltura. Impegno della società
Agricom (azienda agricola partecipata del Comune ndr) a fornire,
e sperimentare se necessario, il
supporto pratico alle indicazioni
provenienti dal mondo della didattica; sviluppo nel campo dell’utilizzo
delle energie alternative; sviluppo
delle produzioni tipiche locali ed
allevamenti delle specie autoctone.
Infine, va incentivata la promozione
dei prodotti tipici nelle rassegne di
valenza nazionale ed internazionale: in primis la presenza all'Expo
2015”.
Daniele Gattucci
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L'Azione 7 MARZO 2015
Storie di chi ha deciso
di andarsene dall'Italia
di ROBERTA STAZI
U
na valigia carica di
sogni aspettative, affetti. Perché partire vuol
dire riiniziare. O trovare
nuove strade, quelle che qui sono
chiuse o non abbastanza aperte.
Sono tanti i giovani che se ne vanno
dall’Italia, e molti anche i giovani
fabrianesi che stanno trovando o
hanno trovato il loro futuro in una
Nazione diversa dal Bel Paese.
Un Paese sì bellissimo, ma che dà
poche possibilità a chi ha voglia di
un semplice futuro, quello che qui
sembra negato.
Tante sono le storie che abbiamo
trovato in giro: c’è Livia, ricercatrice a Parigi, Stefano che vive
sempre in Francia ma che si sposta
spesso negli Stati Uniti per lavoro,
c’è un ristoratore che ha trovato la
sua fortuna oltre confine. Quello
che era il futuro negato in Italia,
a Fabriano soprattutto, è diventato
un futuro concreto fuori. Più facile
andare via o restare? Come sempre,
dipende! Non c’è una risposta: andar via vuol dire lasciarsi gli affetti
dietro di sè, a portata di skype e
whatsapp, essere soli, affrontare
le difficoltà senza aiuti, ricrearsi
un nuovo gruppo di amici che
diventa una piccola
“famiglia”. Restare
vuol dire scontrarsi
costantemente con
le mancate risposte
di uno Stato e di una
città che continua a
rallentare, a soffrire,
a non uscire dalla
crisi ma a immergersene ogni giorno
di più.
Le testimonianze che
abbiamo raccolto in
questa occasione
sono molto diverse:
Clarice, che lavora
per la Banca Intesa
San Paolo a New
York; Gabriele, che
lavora per una multinazionale e che
con la sua famiglia, una splendida
moglie e due bellissimi bimbi, si
è trasferito prima in Svizzera e da
pochi mesi a Singapore; Silvia, che
lavora in Esa, l’Agenzia Spaziale
Europea, a Darmstadt – vicino
Francoforte, Germania - sposata da
poco con un italiano incontrato al
lavoro e con una stupenda bimba di
16 mesi. Difficoltà diverse, stili di
vita diversi, ma in comune hanno
la partenza da Fabriano per dare
senso al proprio futuro fuori dalla
nostra cittadina.
“Aver deciso di andare per lavorare all’estero è sicuramente tra le
migliori decisioni che abbia preso
nella vita – ci racconta la giovane
ingegnere Silvia -. Quest’esperienza mi ha arricchito moltissimo
dal punto di vista professionale
ma soprattutto dal punto di vista
umano. Per me è stata un po’ come
una scuola di vita: esci dal recinto
di cose che conosci da sempre e che
ti hanno in qualche modo definito e
limitato, ed espandi i tuoi orizzonti
conoscendo nuove culture, nuove
lingue, nuove mentalità, nuove tradizioni, nuovi modi di vivere. Non
sempre ti piacciono, anzi spesso ti
ci scontri ed all’inizio è difficile
abituarsi, ma alla fine non tolgono
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>FABRIANO<
tutto quello che già
avevi, ma aggiungono nuovi punti
di vista permettendoti di trovare
il tuo modo di essere, quello che
davvero sei senza”. Anche Gabriele conferma questa sensazione:
“Lavorare all’estero è stimolante.
Ogni giorno ti confronti con cose
nuove, persone diverse, culture,
abitudini e stili di vita completamente diversi dai nostri. Anche
il modo di pensare è ovviamente
diverso”. L’incontro, a volte scontro, con il nuovo genera, se vissuto
in chiave positiva ovviamente, un
meccanismo di espansione della
nostra mente grazie al confronto
e alla voglia di capire come sono
gli altri e cosa di positivo trarre da
ogni singola esperienza e persona.
“La cosa che più mi
ha colpito appena arrivata qui negli Stati
Uniti – ci racconta
Clarice – è stato
questo essere proud,
orgogliosi, di essere
americani. Fieri di
appartenere a questo Paese a stelle e
strisce, fin dall’asilo,
in cui con la mano
sul cuore sono già
abituati a cantar l’inno. Questa è la forza più grande degli
americani: l’essere
diversi, ognuno con
le radici del proprio
paese d’origine, ma
uniti nell’animo. Ricordo che una
delle sensazioni più belle quando
sono arrivata qui è sentirmi a casa.
Qui nessuno è straniero, e tutti sono
stranieri allo stesso tempo! Ognuno
ha il proprio accento che lo identifica, ma non ci sono differenze
di razze, cultura, religione: tutti
lavorano insieme per raggiungere
lo stesso obiettivo!”.
Quali sono le differenze più grandi che avete notato tra il lavorare
in Italia e fuori Italia?
“All’estero – risponde Silvia, che
prima di partire per la Germania, ha
lavorato qualche anno a Fabriano
- ho trovato più rispetto per la vita
personale del lavoratore. La mentalità è più orientata al “lavorare
per vivere” piuttosto che al “vivere
per lavorare”. L’ambiente di lavoro
ti spinge a lavorare concentrata
ed efficiente in modo da finire
in tempo quello che devi fare ed
uscire abbastanza presto da poter
dedicare tempo alla tua famiglia,
allo sport o ai tuoi hobby. In Italia
invece ho avuto l’impressione che
chi tiene al proprio lavoro e ad
arrivare ad avere più responsabilità
deve dimostrarlo principalmente
con il numero di ore spese al lavoro. Credo anche che a Fabriano
ci sia (o almeno c’era) la tendenza
a dare più spazio
alle persone che
vengono dall’esterno mentre
qui mi sembra la
tendenza sia più
di valorizzare le
persone che sono
cresciute ed hanno accumulato
esperienza nella
stessa azienda”.
“Io a Fabriano
ho lavorato per
un’azienda che era comunque internazionale – ci racconta Gabriele
– ma la grossa differenza oggi è la
velocità di decisione: qui si prendono decisioni veloci e si devono
eseguire ancora più velocemente”.
“Personalmente – aggiunge Clarice – trovo molto più facile vivere
qui che a Milano, dove ero prima,
per la stessa azienda. Questo è un
Paese estremamente ordinato e rispettoso: anche professionalmente,
c’è più rispetto della gerarchia e
dei ruoli. Non c’è l’intraprendenza
italiana che alle volte fa fare alla
gente anche errori, ma vengono
da te – se sei il loro capo - prima
di prendere qualunque decisione,
si confrontano, chiedono. Non
agiscono e poi riparano, ma rispettano l’autorità, si aspettano delle
direttive e si lavora in gruppo per
raggiungere gli obiettivi”.
La vostra soddisfazione professionale più grande?
“La prima grande soddisfazione
è stata sicuramente riuscire a fare
il lavoro che davvero volevo – ci
dice entusiasta Silvia -. Sono
uscita dall’università e arrivata
nel mondo del lavoro un po’ spaesata, ma il mio piccolo sogno era
lavorare nello spazio e anche se
non è stato subito possibile e non
sempre facile. Ho continuato a
crederci e provare fino a che non
sono arrivata proprio nel posto che
è il centro delle attività spaziali in
Europa. Questo è stato
il mio piccolo sogno
che si è avverato. Poi
negli anni le maggiori soddisfazioni sono
venute dall’apprezzamento dimostrato dai
miei capi e dai colleghi
in generale, per me la
cosa più importante è
sentire riconosciuto il
mio contributo nel team
di lavoro”.
Gabriele, anche lui
ingegnere, occupa un
ruolo di responsabilità
per la grande multinazionale Unilever e ci racconta
che: “La soddisfazione più grande
è riuscire a trasformare fabbriche
poco performanti in stabilimenti
all’avanguardia per risultati e
tecnologia”.
Come sono i servizi della città in
cui vivete, considerando che non
sempre può essere facile gestire
la quotidianità stando soli (sia
da single che con la famiglia, ma
senza appoggi familiari)?
“Singapore – ci racconta Gabriele
– è una delle città più avanzate del
mondo. Servizi di primo livello,
efficienza amministrativa ottima
così come la qualità della vita e la
sicurezza. Per la prima volta dopo
20 anni non ho la macchina perché
i servizi pubblici ed i
taxi sono più che efficienti! Quindi direi
che va benissimo!”.
Anche la famiglia di
Gabriele, la moglie e
i due bimbi, hanno
trovato un’efficienza
straordinaria e una
qualità della vita a
misura di famiglia.
Silvia invece, lavora
ed è mamma, quindi
qualche difficoltà
può incontrarla perché i due ruoli
non sono sempre di facile gestione:
“Essere mamma lavoratrice non è
affatto facile e devo riconoscere
che in questo ambito la Germania
non aiuta molto- ci conferma Silvia
-. Contrariamente a quello che si
crede la Germania non è affatto
“moderna” da questo punto di vista,
al contrario: qui è ancora molto
forte la mentalità tradizionale
secondo cui la mamma rimane a
casa con il bimbo. Si può vedere
il cambiamento che avanza, ma
il processo è lento, anche perché
le condizioni contrattuali per la
maternità (fino a 2 anni con una
buona percentuale dello stipendio
normale) non motivano le donne
a tornare al lavoro. Quello che sta
diventando molto comune è che
siano gli uomini a rimanere a casa
con il bimbo (alle stesse condizioni
delle donne), però sembra che uno
dei due debba sacrificare un po’
della sua vita professionale. Per
una mamma come me, che fa il
proprio lavoro per passione e non
vorrebbe sacrificarlo, ci sono dei
problemi. La mia bambina dopo
quasi un anno di nido è tuttora
la più piccola della sua classe e
soprattutto quando la vado a prendere il pomeriggio alle 17 è l’unica
rimasta in tutto l’asilo! Dal punto
di vista della mamma però (non
lavoratrice) i servizi offerti sono
davvero tantissimi. A partire da
un’ostetrica professionale che viene a casa
regolarmente dopo la
nascita del bimbo per
aiutarti e darti consigli in questo periodo
difficile, o l’assistente
del Comune che anche
lei viene a casa per
dare il “benvenuto” al
bimbo nella comunità
cittadina e spiegarti
tutti i servizi che il
comune offre, da corsi
(di ogni tipo) per te
e per il bambino ad
assistenza psicologica
in caso di problemi post-parto”.
L’esperienza di Clarice, invece, è
da single a New York: “Vivere a
Manhattan è bellissimo: ogni sera
un evento diverso, cose nuove da
fare. Certo, il costo della vita è
alto, ma esiste tanta meritocrazia
e i risultati se sei bravo arrivano.
E poi…l’efficienza dei servizi
anche nella gestione della quotidianità: qui, ad esempio, ci sono
gli handyman, dei tuttofare, che
chiami appena hai un problema
e sistema tutto. Non sei in casa?
Chiami il responsabile del condominio che a sua volta gestisce la
situazione e quando torni a casa
è tutto perfetto. E poi l’attenzione
all’attività fisica: ogni palazzo ha il
I racconti
di Silvia,
Gabriele
e Clarice
suo spazio gym e yoga, e le pause
di lavoro spesso sono dei momenti
di relax psico-fisico”.
Tornereste in Italia?
“New York è strepitosa, al momento non la cambierei con niente, ma
mai dire mai! Se ci fosse un’opportunità per cui può valer la pena
tornare…” – commenta Clarice,
felice della sua vita nella Grande
Mela. “Sì – afferma Gabriele - tornerei in Italia se ci fosse una politica diversa volta ad un rilancio serio
del nostro paese. Ancora troppe
chiacchiere e pochi fatti. Quando
sei all’estero ti rendi conto che in
Italia si parla troppo e si fa troppo
poco ed allora è difficile tornare
anche se ti manca il tuo paese, la
tua famiglia ed i tuoi amici”.
Anche Silvia la pensa in modo
simile: “Tornerei in Italia – ci
racconta - per il calore che si trova
nella nostra nazione, sia quello
fisico del sole che splende più spesso, sia per quello che trasmettono
le persone. Tornerei per il cibo,
perché non ce n’è buono come
da noi e per il gusto di vivere in
generale che qui al nord è molto
più modesto (anche se ci provano
ad imitarci!). Tornerei per il mare
e tornerei perché la mentalità della
gente è molto più vicina alla mia,
flessibile e creativa. Non tornerei
per non dovermi scontrare con il
limitato senso civico della gente
e con la mancanza di rispetto per
il prossimo che si incontra un po’
troppo spesso. Non tornerei perché
mi mancherebbe troppo l’ambiente
interculturale che qui si trova anche
in una cittadina relativamente piccola come la mia, mentre in Italia
la mentalità è molto più chiusa,
isolata, nella convinzione che non
abbiamo niente da imparare dagli
altri. Tornerei per la mia famiglia e
per le mie amiche 'di sempre', ma
non tornerò perché sono stata così
fortunata da trovare un lavoro che
mi piace fare e che mi è riconosciuto bene, non si girano le spalle ad
una fortuna così!”
Clarice, Gabriele, Silvia: tre storie
diverse che rappresentano come
fuori Fabriano ci siano opportunità
in linea con i talenti di ognuno. Le
loro storie si sommano a quelle di
tanti altri ragazzi che hanno scelto,
per ora, di vivere le loro opportunità oltre queste nostre bellissime
colline, oltre i confini di uno splendido Paese che è l’Italia ma che
non sa costruire un’idea di futuro
per i giovani e i meno giovani. Ci
vuole coraggio a restare, e ci vuole
coraggio ad andar via: ognuno di
noi sceglie in base a ciò che può e
vuole fare, ma di certo c’è bisogno
di cambiare rotta in fretta e far sì
che le esperienze di chi è fuori
servano per far crescere l’Italia e
anche la nostra città.
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L'Azione 7 MARZO 2015
Avis, flessione di numeri
Calano le donazioni, aumentano gli appelli
di DANIELE GATTUCCI
A
ssemblea generale molto partecipata quella
della Sezione Avis di
Fabriano che a giugno
festeggia il 70° anno della sua
Fondazione: presenti all’incontro
tenuto nella sala congressi del sodalizio tante donatrici e donatori,
lo staff del centro trasfusionale:
i medici Paola Corinaldesi, Enrico Gezzi, Simona Mulattieri,
Stefania Mancinelli, il presidente
provinciale Fabrizio Discepoli,
il sindaco Giancarlo Sagramola.
Accreditamento delle strutture
trasfusionali; per la prima volta
dopo tanti anni richiesta di sangue, da parte dell'Avis provinciale, a causa della diminuzione
delle scorte; rapporti con i datori
di lavoro per le donazioni e tante
altri argomenti sono stati affrontati dal presidente dell’Avis di
Fabriano, Sebastiano Paglialunga.
“Rivolgiamo un commosso saluto
ai donatori che sono deceduti nel
2014 – ha esordito - Guerrino
Conti, Francesco Caprari, Andrea
Costantini, Rita Gagliardi, Marc
Terroir e Assunta Buscalferri”.
Da questo primo inciso è entrato
nel merito di questioni legate alla
stretta attualità: “in questi ultimi
giorni sono balzate agli onori
della cronaca alcune vicende che
riguardano la donazione di sangue. La prima, datata fine 2014,
riguarda la deroga contenuta nel
cosiddetto decreto 'mille proroghe' che di fatto sposta di sei mesi
il termine ultimo per mettersi a
norma sull’accreditamento delle
strutture trasfusionali. Le associazioni ne sono venute a conoscenza
solo a cose fatte. Sicuramente ci
saranno state delle ragioni per la
deroga, comunque non condivise
con noi. Moltissimi operatori si
sono impegnati duramente per
essere in regola nei tempi dovuti,
con notevoli sforzi sia dal punto
di vista umano sia economico,
adoperandosi sino all’ultimo minuto utile per perseguire l’obiettivo prefissato e da tutti condiviso.
Ci auguriamo che questi sei mesi
in più servano davvero a sistemare poche minuzie, ma riteniamo
indispensabile che il termine del
30 giugno sia davvero non più
derogabile. Ne va della serietà
di tutto il sistema trasfusionale
italiano, di cui le associazioni di
volontariato sono un importantissimo attore”.
Da questo primo passaggio Paglialunga è passato all’altro
collegamento: “Risulterebbe che
alcuni operatori pubblici si siano
assentati in massa dal lavoro,
adducendo tra le altre giustificazioni anche la donazione di
sangue. Ma la donazione è un
gesto gratuito e volontario, che
deve essere sempre responsabile
e consapevole. Un piccolo grande
atto di generosità gratuita mal si
concilia con assenze strategiche.
Poltrona all'Oncologia
con un po' di...fantasia
Gesto di solidarietà dell'associazione
di cassintegrati del comprensorio
È pur vero che l’astensione dal
lavoro è consentita, ed è una
conquista che è stata ottenuta con
molti sacrifici, ma deve valere
sempre il rispetto di un principio
etico fondamentale, quello di non
nuocere agli altri”.
A questo punto, il presidente Avis
si è rivolto ai datori di lavoro
“per trovare un punto d’incontro
e evitare situazioni incresciose,
cosa del resto che abbiamo fatto
quest'anno in un incontro con il
dirigente del capo del personale
delle Cartiere Miliani-Fedrigoni.
Una donazione di sangue è per la
collettività e quindi nei limiti del
possibile non deve essere negata
a priori”.
In chiusura d’intervento, Paglialunga ha spostato il tiro sul fatto
che “nella nostra provincia c'è un
calo generalizzato di donazioni.
E' il ritornello di questi ultimi
anni. Nel recente passato si veleggiava felici e contenti come se
non dovesse esistere un apice: le
donazioni erano sempre di più e
guarda caso in coincidenza della
crisi finanziaria che attanaglia
Fabriano in particolare ma anche
tutta l'Italia, il calo delle donazioni è costante”.
Ecco i dati: 2256 donatori nel
2014, con una perdita di 29 persone, mentre le donazioni fatte sono
state 4.573 pari ad una media
giornaliera di 15 e per il quinto
anno consecutivo si è registrato
un calo: nel 2013 erano 4.840 con
una flessione di 267.
“Il 2015 è iniziato addirittura con
la richiesta di sangue, da parte
dell'Avis provinciale, perché
stanno finendo le scorte, ci siamo
subito attivati con comunicazioni
‘straordinarie’, sms, facebook e
la risposta dei donatori è stata
decisamente positiva.
Comunque, noi andiamo avanti
avendo come obiettivo primario
l'aumento dei donatori e delle
donazioni. Davanti a queste
sfide l’Avis non indietreggia,
come ha sempre fatto nei suoi 70
anni di storia, pertanto abbiamo
mantenuto i nostri impegni fissi:
incontri con gli studenti sia al
centro trasfusionale che nelle
scuole sono a cadenza mensile,
le gite e le feste gastronomiche
sono diventate eventi molto attesi
e a noi fa molto piacere, a tante
manifestazioni cittadine abbiamo
dato il nostro contributo sia economico che personale.
Tra le novità, il fatto che i donatori vengono avvertiti tramite
sms con la speranza che questa
comunicazione sia più incisiva e
meno invadente.
Sempre con l’auspicio di trovare
nuovi donatori abbiamo coinvolto
anche i medici base. Infine, ci
stiamo organizzando per il 70° e
rendere il 2 giugno una giornata
di festa dedicata a tutti i donatori
di Fabriano in particolare e agli
avisini in generale. Come manifestazioni di contorno ci sono: il
concorso fotografico (già partito)
ed altri eventi che stiamo valutando. Non mancheranno momenti di
socializzazione come gite, pranzi
e manifestazioni in città”.
Delizia il Vox Nova per beneficenza
Dopo lo spettacolare e monumentale Te Deum di Anton Bruckner eseguito ad ottobre, torna il coro
Vox Nova inserito in una manifestazione di beneficenza del Rotary Club di Fabriano che si è svolta
lo scorso 22 febbraio. Un concerto vocale che si è avvalso dell’accompagnamento di flauto (Andrea
Biagini) ed arpa (Maria Chiara Fiorucci). I due ottimi strumentisti hanno anche eseguito due brani
da soli, incantando ulteriormente il pubblico del Teatro Gentile rapito dalle voci del coro polifonico.
Il programma era in parte volto alla musica rinascimentale, ma non sono mancati brani tradizionali
ed etnici; in particolare la delicata ninna nanna africana, cantata in swahili, ha riscosso unanimi
consensi per l’espressività e la morbidezza delle voci, sottolineando ancora una volta la duttilità
del coro fabrianese, a suo agio sia nel repertorio più “accademico” (Palestrina, De Victoria) che in
quello più popolare. Alberto Signori si conferma un direttore intenso, chiarissimo negli attacchi e in
grado di scegliere un repertorio di gran classe. Un bel pomeriggio musicale, che ci fa desiderare di
riascoltare presto il Vox Nova, nella certezza di musica altrettanto interessante.
s.s.
BREVI DA FABRIANO
~ ROTTURA TUBO GAS GPL
Valleremita, 23 febbraio, ore 11. Durante i
lavori di scavo presso un’abitazione viene
urtato un tubo del gpl ed il gas fuoriesce.
Accorrono i VdF che chiudono provvisoriamente la fessura prodotta dall’urto - in
attesa del personale tecnico - con un
mastice speciale. Verso le ore 12.30
finisce la riparazione.
~ LADRI ALLA "COLLODI"
Scuola d’Infanzia “Collodi”, 25 febbraio,
notte. Ignoti, entrati dalla porta che dà nel
giardino, rompono e tentano di scassinare
la macchinetta del caffè per prendere
i soldi, asportano una fotocamera e si
dileguano. Indagini delle Forze dell’Ordine.
"Rinascere con Fantasia" all’Ospedale 'Profili' di Fabriano. L’associazione, nata un anno fa dall’idea di molti cassaintegrati del comprensorio, ha donato una poltrona al reparto di Oncologia. Grazie al ricavato
della festa della mamma, infatti, le volontarie coordinate da Romina
Balducci hanno donato un momento di sollievo ai tanti malati che
quotidianamente si recano in reparto per le cure tumorali. Sono circa
120 i malati che settimanalmente effettuano le terapie oncologiche al
'Profili'. Con lo slogan ‘Accoglienza fa differenza’ il gruppo 'Rinascere
con Fantasia' ha voluto dare il proprio contributo per colorare le postazioni usate dai malati. “E’ un bel messaggio – spiega la dottoressa
Silva – perchè l’associazione ha abbinato una festa a base di pizza
ad un evento benefico: la prevenzione tumori, infatti, inizia anche a
tavola con la corretta alimentazione”.
Marco Antonini
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~ RUBA VINI PREGIATI
Via Martiri della Libertà, 25 febbraio.
Una rumena 42enne avente precedenti
per furto, viene fermata dopo la cassa
da poliziotti in borghese che la trovano in
possesso di tre bottiglie di vino-spumante
pregiato - valore totale 250 euro - che non
aveva pagato e viene denunciata.
~ RUBA SCARPE E MAGLIETTE
Fabriano, 25 febbraio. Una donna di 35
anni, di Gualdo Tadino ma residente a
Fano, aveva messo in borsa senza pagare,
scarpe e magliette per un valore totale
di 150 euro e veniva denunciata. Aveva
precedenti per furto.
~ AUTO BLOCCATA NEL PANTANO
DEL SOTTOPASSO
Fabriano 25 febbraio, mattina.
Nel sottopassaggio ferroviario, da e per
Moscano, un’autovettura con due uomini a
bordo rimane ferma nel pantano - profondo
1 metro -, creatosi nell’avvallamento dopo
la pioggia iniziata il giorno prima, e vengono
chiamati i VdF che la spingono fuori. La
Polizia municipale chiude la strada per ore.
I veicoli nel tratto Moscano-Fabriano hanno
utilizzato la S.P. per Collegiglioni.
~ “GRAZIE, CE LA FACCIAMO, AIUTATE
GLI ALTRI”
Rocchetta bassa, 25 febbraio.
Tra la cartiera Fedrigoni ed il fiume Giano
ci sono tre abitazioni ed i VdF accorsi per
il corso d’acqua giunto al massimo livello
vengono rassicurati dai residenti che dicono
loro: 'Grazie, grazie; aiutate altrove, ancora
non ci preoccupa, la guardia la facciamo
noi, se c’è bisogno chiamiamo'.
~ RIO BONO “ARRABBIATO”
Via Bachelet, 25 febbraio. Il corso d’acqua
“Rio Bono” ha un bel nome, ma tracimava
per un tratto di 50 metri allagando la strada
ed il Cartonificio. Nello stabilimento l’acqua
era arrivata a 30 cm di livello e per farla
evacuare i VdF lavoravano 4 ore.
~ EVACUATE 3 FAMIGLIE
Rocchetta bassa, 25 febbraio.
Evacuate tre famiglie perché il sottopassaggio allagato impediva l’accesso
alle abitazioni.
~ LA PIOGGIA “MANGIA” LA STRADA
Nebbiano, 25 febbraio. Chiusa la strada
che conduce a tre abitazioni di Bellaluce,
visto che l’acqua si era portata via la
massicciata stradale.
~ DOPO TANTA PIOGGIA…
Fabriano, 27 febbraio. Dopo tanta pioggia
e danni, e dopo i soccorsi portati da
VdF, Comune, Protezione Civile, viene
riaperta la strada per Ceresola, Bellaluce
di Nebbiano, Rocchetta bassa; senso
unico alternato in via Bachelet ed in un
tratto della strada per Moscano; invece
ancora si muove la frana stradale di
questa frazione.
I danni totali ad una prima stima si aggirano sui 100.000 euro.
~ TAMPONAMENTO
S. S: 76, svincolo Fabriano est, 25
febbraio ore 19. Un’auto tampona una
macchina che la precede ed una delle
due finisce anche contro lo spartitraffico.
Un conducente risulta illeso, l’altro è
stato medicato al Pronto Soccorso
dell’ospedale.
04/03/15 10.32
L'Azione 7 MARZO 2015
>FABRIANO<
11
La creatività che... coOpera
Fabricamenti al Mercato e alla Galleria
di FRANCESCA AGOSTINELLI
S
i sono appena conclusi con
successo i due appuntamenti Fabricamenti. CoOpera è
il titolo di queste due iniziative che, anche se diverse in alcune
caratteristiche, sono entrambi volte
alla creazione di un’opera collettiva. Tutti potevano aderire a questa
simbolica azione di collaborazione
al fine di raggiungere uno scopo
condiviso e di sentirsi, tramite un
“gioco”, una comunità. Fabricamenti, ormai da anni, lancia messaggi di
condivisione e tramite azioni culturali e divertenti, ricorda che essere
concittadini significa condividere
le stesse usanze, partecipare attivamente alla vita della città, amare
il proprio territorio, ri-scoprirlo e
difenderlo. Scopi nobili che si stimolano con piccoli gesti. CoOpera
paint e CoOpera/filo rosso sono i
nomi di queste ultime due “azioni”
mirate alla riflessione sull’identità
personale e sulla costruzione di
un’identità collettiva, ideate per
superare gli individualismi attivando
procedimenti di interazione sociale.
11 fabriano.indd 2
CoOpera paint è stata inaugurata
il 30 gennaio e si è svolta fino al
21 febbraio. Ospitato al Mercato
Coperto in piazza Garibaldi, questo
primo appuntamento ha visto protagonisti una tavola bianca, dei colori
e la creatività dei partecipanti. I materiali che erano in dotazione sono
stati forniti da fabricamenti, Art &
Colour e Spring Color; tutti i minimi
dettagli sono stati curati in collaborazione con il Mercato Coperto. Già
la location è stata significativa per
questo tipo di incontro dal momento
che il mercato è luogo di ritrovo e
di scambio già in epoca medievale.
Il Mercato Coperto per tutti questi
giorni ha ospitato la creatività di tutti
coloro che hanno lasciato disegni,
parole, immagini, oggetti al fine di
creare un’opera collettiva. Partendo
dall’azione creativa delle persone,
l’opera si è generata da un evento
costantemente in corso intriso di
qualsiasi impulso creativo. L’iniziativa CoOpera/filo rosso, sulla
stessa linea del paint, inaugurata
venerdì 13 febbraio per poi essersi
conclusa giovedì 5 marzo, consisteva in una installazione in divenire
questa volta realizzata presso la
Galleria delle arti in via Gioberti.
Anche in questo caso, il luogo di
realizzazione è stato importante. La
galleria è simbolo dell’esposizione
artistica, il luogo in cui l’arte viene
portata alla luce interfacciandosi
con il fruitore che, in questo caso,
diventa egli stesso autore, esprimendosi. Con coOpera/ filo rosso
ognuno poteva rappresentare se
stesso, su un foglietto di carta 15
x 15. Lo scopo era quello di esprimersi in qualche modo, attraverso il
disegno, una frase, una poesia, una
foto, comunicando semplicemente
qualcosa di sé per poi donarlo alla
comunità. Da questo evento sono
nate tante “micro opere” che insieme hanno creato un’unica opera
collettiva, arricchita di valore perché
rappresentazione delle diverse capacità dei singoli individui. Il valore
ovviamente non è dato dal singolo
foglietto ma dalla cooperazione,
dal gesto di partecipazione ad una
comunità. “Micro opere” sono state
donate anche tramite il mondo dei
socialnetwork, una rete di libere
espressioni si è quindi sviluppata
anche online per poi completarsi
concretamente in una rete reale,
creata da un filo rosso che reggeva
l’istallazione, simbolo del legame
imprescindibile tra i singoli individui. CoOpera ha saputo innescare
una forma di scambio aperto, non
gerarchico, fra gli individui: ogni
cittadino può apportare il proprio
contributo all’interno del processo
di formazione dell’opera, agendo
non più come essere isolato, ma
come elemento attivo di una evoluzione, dando vita ad un’entità che è
qualcosa di più che la somma delle
singole parti.
04/03/15 11.24
12
>SPAZIO LAVORO<
L'Azione 7 MARZO 2015
Il piano di Whirlpool
Il progetto industriale di dettaglio sarà presentato entro aprile
W
hirlpool non ha
ancora presentato un piano
industriale di
dettaglio dopo l’acquisizione
della Indesit, ma si impegna
a farlo entro aprile. Questo
l’esito dell’incontro al ministero dello Sviluppo Economico con sindacati, Confindustria e Regione Marche.
Il Governatore Gian Mario
Spacca ha chiesto di conoscere quanto prima il piano
di dettaglio e il rispetto degli
impegni occupazionali e produttivi nelle Marche. Il piano
industriale della Whirlpool,
dice il gruppo statunitense
in una nota diramata la settimana scorsa, è di ampio
respiro e riflette la necessità
di integrare le varie compo-
nenti aziendali in modo
sostenibile, coinvolgendo
oltre 26.000 dipendenti,
ventitrè stabilimenti e
molteplici centri di ricerca, toccando numerosi
mercati. Sebbene il piano
non sia ancora ultimato,
Whirlpool continua a
confermare che l’Italia
è un paese molto importante per la sua struttura
regionale. Lo afferma la
stessa nota del gruppo
Usa dopo l’incontro al
Mise. ll piano valorizzerà
la legacy industriale di
Indesit che non è solo una
grande azienda, ma rappresenta un pezzo importante
della cultura d’impresa italiana ed europea. Verranno
tenuti nel dovuto conto
La sede del Ministero dello sviluppo economico a Roma
gli accordi sottoscritti nel
dicembre 2013 tra Indesit
Company e le parti sindacali.
“Whirlpool - spiega Gianluca Ficco della Uilm - “ha
La stilista Scipioni
imprenditrice artigiana
Giuliana Scipioni, (nella foto) di Sassoferrato, maestra di taglio, sarta,
modellista dal ‘72 è anche stilista. “Lo sono per natura” risponde alla domanda su cosa significa essere uno dei soggetti che la Confartigianato ha
individuato per rilanciare l’artigianato artistico e tradizionale. “Mi esprimo
meglio disegnando che con le parole – continua - fin da bambina amavo
disegnare vestitini più di qualsiasi altra cosa”. Dopo aver insegnato taglio e
cucito per diversi anni, questa autentica signora dai modi e dal fare gentile
con il piglio dell’imprenditore, decide di dedicarsi alla realizzazione di abiti
da sposa e da cerimonia. Attività che richiede dedizione particolare “un vero
artigianato d’arte - replica - che riesce a creare uno stupendo legame umano
con la sposa stessa. Un’attività in via d’estinzione in quanto le sarte, un
tempo numerose, sono ora pochissime e spesso avanti con l’età. Per questo motivo ricevo richieste da clienti che vivono in altre regioni disposte a
frequenti viaggi pur di veder realizzato il loro abito”. La Scipioni insegna
cucito e taglio organizzando anche corsi per chi è alle primissime armi,
oppure anche per chi vuole perfezionarsi. “Vengo chiamata – sottolinea anche negli istituti per la moda per trasmettere il mestiere vero alle future
sottolineato la complessità
del processo di integrazione
che sta procedendo in modo
celere e per fasi. Successivamente, fa sapere la Uilm, si
passerà alle piattaforme
di prodotto. Infine si
delineerà l’assetto industriale, non solo in Italia,
con l’assegnazione di
una missione produttiva
per ciascun stabilimento”. La Fiom chiede
che il piano industriale
sia adeguato alla nuova struttura industriale
del gruppo e abbia al
centro la salvaguardia
dell’occupazione, degli stabilimenti e delle
produzioni. La Fim ha
richiamato la massima
attenzione sulla tenuta sociale e non solo economica
dei territori interessati. E’
evidente come si punti a salvaguardare i posti di lavoro
di operai e quadri.
stiliste. I corsi si tengono prevalentemente dopo
le ore 17 per poter dare la possibilità a tutte le
donne di partecipare senza togliere nulla ai propri
impegni familiari e lavorativi. Oltre ad essere il
mio lavoro, dietro c’è una fortissima passione che
vorrei trasmettere alle amanti del cucire e così
dopo ore passate in sartoria prendo la valigetta
piena di aghi e fili e vado” raggiungendo le sue
corsiste a Fabriano, Sassoferrato Senigallia.
Ancora una volta, quindi, la sua attività gli ha
decretato il successo che merita in ambito locale
e non solo. Tra i traguardi prestigiosi raggiunti
dalla Scipioni la partecipazione alla sfilata di
Roma tenuta al Grande Hotel Parco dei Principi
di Villa Borghese, con parterre di primo piano,
la presenza di oltre mille persone e la partecipazione di 82 stilisti provenienti da tutta Italia,
classificandosi terza nelle Marche e unica per la
provincia di Ancona. Certo è che la lista delle sue affermazioni non si esauriscono alla capitale. In tema di benemerenze la Scipioni consegue il titolo di
Maestro accademico, Membro dell’Accademia Nazionale dei Sartori, Maestro
Artigiano, Maestro d’Arte: dalle sue espressioni si capisce quanto ami il suo
lavoro: “Ne sono letteralmente innamorata, ma richiede pazienza, costanza e
passione, un modo di esprimere creatività, bellezza e arte che sento dentro”.
Daniele Gattucci
L'Agenzia delle Entrate ritorna in città: sportello operativo
L’Agenzia delle Entrate torna a Fabriano. È stato siglato un protocollo d’intesa
fra l’amministrazione finanziaria e il Comune di Fabriano per l’apertura di
uno sportello decentrato.
I servizi di assistenza e informazione fiscale saranno quindi garantiti a tutti
i contribuenti fabrianesi.
Lo sportello sarà operativo entro marzo, appena saranno completate le fasi
tecnico/organizzative di attivazione, nel locale messo a disposizione dal Comune presso il Centro Commerciale “Il Gentile”.
Il sindaco Giancarlo Sagramola ed il direttore regionale Carmelo Rau sottolineano l’importanza di questo accordo di collaborazione che ottiene un duplice
scopo, da un lato la razionalizzazione delle risorse in funzione della effettiva
richiesta dei servizi dell’Agenzia, dall’altro il mantenimento di tali servizi
sul territorio, in particolare a favore di coloro che non hanno la possibilità
di usufruire delle procedure telematiche messe a disposizione dall’Agenzia.
12 spazio lavoro.indd 2
SPAZIO
LAVORO
a cura del Centro
Informagiovani della C.M.
Esino-Frasassi
~ PROROGATA LA SCADENZA DELL’AVVISO PUBBLICO
"INTERVENTI A SUPPORTO
DEL RE-INSERIMENTO DI
DISOCCUPATI OVER 30 ATTRAVERSO L’ATTIVAZIONE
DI TIROCINI FORMATIVI"
Persistendo le difficoltà di
par tecipazione all’Avviso
Pubblico dovute ai ritardi
nell’acquisizione della certificazione ISEE da parte degli
interessati e causa del funzionamento non ancora a regime
dei programmi di elaborazione
della documentazione da
rilasciare, al fine di garantire
la piena operativa del previsto
intervento di inserimento
lavorativo e consentire a
tutti i potenziali partecipanti le
stesse possibilità di accesso
alla misura in oggetto, si è
reso necessario con DDPF
n. 81/SIM del 12/02/2015
posticipare ulteriormente i
termini previsti dall’art. 10
dell’avviso Pubblico per cui
le domande di partecipazione
potranno essere presentate
a partire dal giorno lunedì 9
marzo 2015 e fino alla data
di lunedì 11 maggio 2015,
salvo esaurimento dei fondi
previsti. Per maggiori info e
modulistica: www.istruzioneformazionelavoro.it.
~ INTONACATORI
E GESSISTI IN BRASILE
Gimex seleziona intonacatori
e gessisti qualificati e con
esperienza nel ruolo per lavoro nel nord-est del Brasile.
Requisiti intonacatori: utilizzo macchina intonacatrice;
preparazione con fascette
e paraspigoli; esperienza in
cantieri di grandi dimensioni;
capacità gestione squadra.
Requisiti gessisti: esperienza
uso materiali premiscelati
base gesso. I candidati sono
preferibilmente persone di età
compresa tra 25 e 35 anni con
referenze documentabili, liberi
da impegni famigliari, con
serie intenzioni lavorative ed
eventualmente disposti a trasferirsi in modo permanente.
Inviare la propria candidatura
a [email protected].
Per ulteriori informazioni
sulle opportunità presentate
o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi
al Centro Informagiovani
della C.M., Via Dante 268,
Fabriano - tel. 0732.695238
- fax 0732.695251 - email: cig.fabriano@cadnet.
marche.it - o visitate il
sito www.cadnet.marche.
it/cig. Orario di apertura:
lunedì, mercoledì, venerdì,
9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00.
04/03/15 11.30
13
>EVENTI<
L'Azione 7 MARZO 2015
Il dialogo con l'Islam
Tre incontri di approfondimento con Valentina Colombo
di MARCO ANTONINI
A
l principio del dialogo
c’è un incontro. E Fabriano sarà lieta di approfondire un argomento
importante e delicato come il dialogo tra mondo islamico e cristiano
insieme alla dottoressa Valentina
Colombo (foto), con tre appuntamenti: mercoledì 11 marzo, alle
17.30 all’Oratorio della Carità per
tutta la cittadinanza e giovedì 12
marzo, alle 8.15 all’Istituto Agrario Vivarelli e alle 10.30 nell’aula
magna dell’istituto Morea con
gli incontri dedicati agli studenti
ed eccezionalmente aperti a tutti
coloro che vorranno esserci. “In
questi anni – spiega le professoresse Maria Cristina Corvo e Rosella
Palanga - abbiamo imparato che
il dialogo islamo-cristiano esige
pazienza, umiltà ed uno studio
approfondito. Abbiamo capito che l’approssimazione
e l’improvvisazione sono
sempre controproducenti.
Abbiamo sperimentato che
l’antidoto più efficace contro ogni forma di violenza
è l’educazione alla scoperta
e all’accettazione della differenza come ricchezza e
fecondità. Ci si avvicina all’altro in
punta di piedi perché alzare la polvere può annebbiare la vista. Così,
con gli studenti del Morea-Vivarelli
abbiamo deciso di dedicare il progetto annuale all’approfondimento
dell’Islam. Per noi – racconta - è
un vero piacere invitare tutti ad un
Gruppo micologico:
assemblea e uscita
Sabato 7 marzo si svolgerà l'Assemblea ordinaria dei soci
del Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese presso
la Sala Avis in via Mamiani 43 dalle ore 17 (seconda
convocazione). Sarà l’occasione per fare un bilancio del
2014, dei primi incontri 2015 già svolti e per organizzare/
commentare insieme i prossimi previsti appuntamenti
del gruppo. L’Assemblea annuale di sabato 7 marzo è
aperta agli oltre 130 soci della nostra città e a tutti gli
appassionati di funghi che intendano in quest’occasione
aderire al gruppo. Inoltre il Gruppo Micologico Naturalistico
Fabrianese organizza per domenica 8 marzo una nuova
uscita didattica in cerca di erbe spontanee e mangerecce
con ritrovo e partenza alle ore 8 dal piazzale antistante la
chiesa della Sacra Famiglia di Fabriano. La passeggiata
sarà guidata dall’esperto erbonauta Franco Castellani
che ci farà visitare il Parco del Cardeto - Monte Conero
percorrendo il sentiero belvedere sul mare. L’uscita mattutina si concluderà con un pranzo conviviale, ovviamente
facoltativo e autofinanziato, presso il Ristorante “Opera
Nova della Marca” in località Varano (Parco del Conero)
con degustazione proprio delle migliori erbe spontanee
e mangerecce di questo periodo. La partecipazione alla
passeggiata è libera, gratuita e aperta a tutti ma, quanti
non intenderanno fermarsi al pranzo comunitario, dovranno essere organizzati o automuniti per il rientro.
doppio appuntamento con la dott.
ssa Colombo, una delle più grandi
esperte di Islam che abbiamo in
Italia. In questo periodo in
cui si vedono più “scontri”
che “incontri”, a scuola, nel
nostro piccolo, abbiamo
capito ancora meglio che
costruire la pace è difficile,
ma vivere senza pace è un
tormento”. Il progetto si
concluderà a luglio con un
viaggio in Israele realizzato
con il tour operator marchigiano
Go Asia.
Chi è Valentina Colombo?
E’ricercatrice di Storia dei Paesi
islamici presso l’Università Europea di Roma e Senior Fellow
presso la European Foundation for
Democracy di Bruxelles. Dopo es-
sersi laureata in Lingua e letteratura
araba all’Università Cattolica di
Milano, ha conseguito il dottorato
di ricerca in Islamistica presso l’Istituto Orientale di Napoli. Ha insegnato all’Università di Bologna,
Ravenna e Viterbo. I suoi ambiti di
ricerca principali sono i processi di
democratizzazione in Medio Oriente e la condizione della donna e degli intellettuali liberali nel mondo
islamico. Collabora regolarmente
con l’agenzia cattolica Zenit. Ha
scritto numerosi saggi e articoli
sul mondo islamico. È anche la
traduttrice ufficiale italiana del
Premio Nobel Nagib Mahfuz e di
autori della letteratura araba classica e contemporanea. È membro del
Comitato per l’islam italiano presso
il Ministero dell’Interno.
Un libro che parla di diabete
Sabato 14 marzo alle ore 10.30 nella Sala
Congressi del Museo della Carta e della Filigrana, con il patrocinio del Comune di Fabriano,
si terrà la presentazione del libro: “I miei primi
55 anni di diabete.
Una vita normale” di Roberto Mazzanti, editore Italic Pequod è in vendita nelle librerie di
Ancona (Canonici, Gulliver, Fogola) sul sito
di Italic Pequod (www.italicpequod.it) e nei
bookstore online. Occupiamoci subito dell’autore, Roberto Mazzanti, nato ad Ancona il 18
aprile 1953. Medico chirurgo e odontoiatra,
attualmente ricopre il ruolo di Primario di
Chirurgia Orale e Odontostomatologia presso gli ospedali di Fabriano e Loreto. Scrive
quest’ultimo “Uno stile di vita moderato, una
dieta per quanto possibile controllata, frequenti
visite mediche, disciplina, rischi, paure” questi
gli elementi cui ha dovuto far fronte sin da
quando era bambino.
“A sessantuno anni” sono ancora sue parole “si
può guardare al passato e dire che il diabete è
un compagno che non si sceglie, ma se si trova
la forza di rivolgergli le premure di cui ha bisogno, si può camminare con lui, averlo al proprio
fianco come un amico un po’ dispettoso – e
aggiunge – un’infanzia felice, la carriera di medico, lo sport, i libri, gli amici, e la fortuna inestimabile di una moglie e una figlia che mi amano: esistenza normale, felice, nonostante tutto”.
Dunque una testimonianza di come “si possa
imparare a convivere con le avversità e, forse,
proprio grazie ad esse, sentire in modo ancora
più intenso ciò che di meraviglioso abbiamo
attorno. Nella mia particolare condizione di
medico e di diabetico allo stesso tempo – termina Mazzanti - ritengo possa essere interessante
far conoscere al prossimo la mia convivenza
con questa strana malattia descrivendo le diverse sensazioni, le emozioni ed i sentimenti
provati”.
Può dunque sembrare scontato dirlo ma il tema
affrontato da Mazzanti ha un forte impatto
sulla popolazione, basta pensare soltanto al
dato sull’invecchiamento e alle tante patologie
collegate e non può essere certo dimenticato
che Fabriano vanta l’Associazione per la
Tutela del Diabetico Atd onlus aderente FandAssociazione Italiana Diabetici.
Daniele Gattucci
"Dal niente nasce niente":
laboratori di arte e teatro
Dal 9 marzo all’11 maggio si svolge a Fabriano "Dal niente nasce
niente" laboratorio a cura di Andrea Caimmi dedicato agli over 60 e
proposto nell’ambito del progetto "Gentile con noi" - ideato e promosso
dal Comune di Fabriano e dall’Amat in collaborazione con la Biblioteca
Multimediale R. Sassi - che da gennaio a maggio offre laboratori (tutti
a ingresso gratuito) che spaziando tra arte visiva, danza e teatro e che
permettono di osservare la città e i suoi abitanti da un punto di vista
nuovo. Il laboratorio si svolge tutti i lunedì dalle ore 17 alle 19 presso il
ridotto del Teatro Gentile. Per informazioni telefonare al 346 0956050,
www.amatmarche.net.
Danilo Rea
e Fonzi,
cross-over
musicale
Il direttore Stefano Fonzi
La precedente nota di cronaca, relativa
al concer to mozar tiano diretto da
Hubert Soudant, era terminata con
l’osservazione che simili proposte
monografiche sono particolarmente
sensate nell’ambito di una stagione
concer tistica caratterizzata da una
ragionata eterogeneità delle proposte.
E a distanza di otto giorni, il prossimo
sabato 7 marzo alle 21.15, se ne avrà
una immediata riprova con un concerto
che può essere assolutamente definibile
come cross over. Passaggio, cioè, sopra
i confini di prassi e stili musicali – come
quelli della musica sinfonica e del
jazz - per decenni ritenuti autonomi e
incomunicabili fra loro ma che, soprattutto nei paesi europei dove (ahinoi) la
pratica musicale permea tutti gli strati
della popolazione, hanno cominciato ad
interagire anche nelle più prestigiose sedi
concertistiche. I protagonisti di questo
incontro affascinante saranno la FormFilarmonica Marchigiana, diretta per
l’occasione da Stefano Fonzi – anche
arrangiatore dei brani in programma - e
Danilo Rea, pianista che ha da tempo attivato un percorso di relazione fra mondi
sonori lontani fra loro (con particolare
propensione per la canzone d’autore
italiana) usando l’idioma jazzistico
come catalizzatore stilistico. I brani che
verranno utilizzati e manipolati saranno
“prelevati” dalla produzione di autori
quali Cajkovskij, Fauré, Ravel, Puccini
che, di primo acchito, lasciano prefigurare una propensione espressiva verso
atmosfere armonicamente seducenti.
Essendo, però, la formula di questo
concerto improntata ad una diversa
concezione delle sequenze esecutive,
non regolate da una successione rigidamente formalizzata dei brani, questi
appariranno, quindi, come spunti per
un percorso che prevederà, prevedibilmente, l’alternanza fra sezioni scritte e
momenti di improvvisazione da parte
del pianoforte solista. La dimensione di
contaminazione che permea la struttura
della serata non consente di identificare
preventivamente i codici stilistici, legati
anche alla contingenza situazionale. La
personalità artistica di Danilo Rea, in
aggiunta, costituisce una base di grande
consapevolezza culturale, maturata in
una carriera costruita all’insegna della
ricerca di esperienze espressivamente
significative e segnata anche dall’impegno pedagogico-didattico presso il
Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma.
Un’occasione preziosa, in definitiva ed
in attesa del suo esito, per confrontarsi
con schemi di ascolto meno prevedibili
e rassicuranti.
Emilio Procaccini
Ciclismo: Tirreno-Adriatica
transita nel nostro territorio
La classica di ciclismo Tirreno-Adriatica, giunta alla cinquantesima
edizione, quest’anno si svolge dall’11 al 17 marzo ed attraversa il nostro
territorio ina una delle tappe probabilmente più belle ed insidiose, quella
di sabato 14 marzo, lunga 226 chilometri.
Si parte da Indicatore (Arezzo) e sono previsti ben quattro Gran Premi
della Montagna a Foce dello Scopetone, Poggio San Romualdo e lo
strappo finale di Crispiero (da percorrere due volte) prima della picchiata
verso l’arrivo a Castelraimondo. Previsto anche l’attraversamento della
città di Fabriano.
Domenica 15 marzo, poi, la carovana ripartirà dalla vicina Esanatoglia per
la tappa regina con arrivo ai 1.675 metri del Monte Terminillo (km 194).
Ferruccio Cocco
13 eventi.indd 2
Il pianista Danilo Rea
04/03/15 11.41
14
L'Azione 7 MARZO 2015
Intervista
all'attrice,
protagonista
venerdì scorso
al Gentile dello
spettacolo
"7 minuti"
>CULTURA
Ottavia Piccolo
in scena
Una questione di dignità
Ottavia Piccolo: "Il lavoro, tema delicato da mettere in primo piano"
L
di FERRUCCIO COCCO
avoro, donne, dignità. Tematiche di attualità, in
questo difficile momento storico, che sono state
affrontate venerdì scorso al Teatro Gentile di Fabriano nello spettacolo “7 minuti”, scritto da Stefano Massini e diretto da Alessandro Gassmann. Eccellente
l’interpretazione della protagonista, Ottavia Piccolo, una
delle undici donne in scena, impegnate a difendere i propri
diritti di fronte ai ricatti aziendali. Brave nel complesso tutte
le attrici che hanno dato corpo e voce a tipologie di operaie
ed impiegate diverse per carattere e atteggiamento. “Un testo
tratto da una vicenda reale – ci ha raccontato la stessa Ottavia
Piccolo – accaduta in Francia nel 1998”. In una fabbrica, un
gruppo di operaie si trova a discutere se accettare o meno la
riduzione di sette minuti (su quindici totali) della loro pausa.
Da qui il titolo. Dopo ore di dibattito, votano contro. Ma negli
L’architetto Alessandro Carancini se n’è andato in silenzio il 24 febbraio, all’età di
91 anni, quando ormai le sue
condizioni di salute si erano
molto deteriorate senza tuttavia deprimere il suo spirito.
La Messa esequiale è stata celebrata nella chiesa di S. Onofrio (Scala Santa) in forma
privata. Al termine del sacro
rito, tuttavia, non è mancato
un saluto di commiato, che è
stato dato all’estinto da Mario
Solinas, il quale ha lamentato
l’ingratitudine dei fabrianesi per questo architetto,
figlio appassionato della sua
città, molto più apprezzato
fuori Fabriano che dai suoi
concittadini. Ora Alessandro Carancini, nel mantello
anni seguenti verranno licenziate con delle scuse. “Questo
è lo spunto da cui Gassmann ha deciso di partire – prosegue la Piccolo – scegliendo poi di non collegare la vicenda
ad un luogo o ad una azienda precisa, ma in una generica
fabbrica italiana, in cui sono messi in discussione i diritti
dei lavoratori”. La riduzione della pausa è solo una piccola
cosa, “ma è proprio qui che si tocca il discorso della dignità
del lavoro, il nucleo della vicenda - precisa l’attrice – ci si
domanda, infatti: se saremo disposti a rinunciare a questo
diritto per paura di perdere il posto, che cosa faremo se ad
un certo punto dovessero chiederci di lavorare il doppio delle
ore per mantenere l’occupazione?”. Sono molte, dunque, le
tematiche che vengono affrontare. “Il ricatto occupazionale,
unito alla paura per il futuro, porta quasi ad una guerra tra i
poveri - aggiunge - fra lavoratrici giovani e meno giovani, tra
italiane ed extracomunitarie…”. Lo spettacolo è approdato a
Fabriano dove è in corso una profonda crisi occupazionale.
La memoria storica di Carancini
E' scomparso l'architetto fabrianese a cui si devono diverse opere
dell’ordine religioso cavalleresco di S. Giorgio di Costantinopoli cui apparteneva,
riposa nel piccolo cimitero di
Moscano-Vallemontagnana,
poco distante dalla sua villa.
Era nato a Fabriano in una
famiglia in cui non mancava
il richiamo all’arte e alle cose
belle. Sua madre, Amasia
Venturelli era, insieme alla
sorella Nidia, la modista che
dettava il gusto alle signore
di Fabriano, il nonno materno Placido Venturelli, capo-
mastro provetto, era l’uomo
di fiducia di Icilio Bocci,
l’illustre Sovrintendente alle
Belle Arti che ha restaurato
a Fabriano il Palazzo del
Podestà, l’abside di S. Venanzo (con la scoperta degli
affreschi di Allegretto di
Nuzi), il prezioso tempietto
di S. Vittore delle Chiuse e
pertanto il nonno del nostro
architetto, Placido Venturelli, è stato anch’egli artefice
di queste notevoli imprese
architettoniche. Il nipote
Il libro di Varagona in Biblioteca
Giovedì 12 marzo, dalle ore 16 alle 18, nella nuova Biblioteca comunale di Fabriano,
ci sarà la presentazione del nuovo libro di Vincenzo Varagona, giornalista Rai e autore
di “Morire a Nassiriya – Marco Beci un Italiano al servizio del mondo” Paoline edizioni, Collana Uomini e Donne. Appuntamento organizzato dal Circolo della Stampa
Marche Press, in collaborazione con l’Università Popolare, nel corso del quale saranno
esposte le testimonianze raccolte da Varagona, su questo cooperatore internazionale
originario di Pergola, morto nell’attentato alla base italiana di Nassiriya, in Iraq, il 12
novembre 2003. All’incontro che racconta di un italiano, della nostra terra, a servizio
del mondo attraverso le testimonianze di familiari, amici, religiosi, addetti alla cooperazione internazionale, oltre all’autore, prenderanno parte familiari di Beci e sarà
proiettato un filmato.
d.g.
14 cultura.indd 2
“Ovunque andiamo, troviamo situazioni difficili. E in tanti
si riconoscono in ciò che raccontiamo. Immagino che anche
qui sia stato così - risponde - Quello che noi cerchiamo di
fare è di approfondire il discorso: il compito del teatro non è
quello di rispondere alle domande o di fornire soluzioni, ma
di mettere in piazza determinati problemi. In questo delicato
contesto, la bravura di Massini e Gassmann è di entrare nella
storia senza fare comizi e senza presentare ideologie”. Sul
palco Ottavia Piccolo interpreta Bianca, la più anziana delle
operaie. Potrebbe essere la determinazione delle donne che
lottano per la propria dignità e per il lavoro a produrre un
cambiamento anche nella realtà? “Spesso le donne scendono
in piazza dimostrando grande carattere, penso alle madri delle
terre dei fuochi. Nel mondo del lavoro, poi, sono quelle che
vengono sottoposte al ricatto maggiore e, sì, non avendo nulla
da perdere, spesso sono quelle che lottano di più. Così come
ce ne sono tante altre che sono costrette ad accettare tutto…”.
dell’architetto Icilio, Enrico
Bocci, che veneriamo come
martire della Resistenza e
medaglia d’oro al valore, lo
conosceva e frequentava con
lo zio a Fabriano, e da lui
prese il nome in clandestinità
“Placido”. Carancini, che
aveva studiato all’Università
di Roma, e a Roma era restato per risiedervi e svolgere
la sua attività professionale,
legandosi in amicizia con il
famoso predicatore francescano P. Antonio Lisandrini,
nato a Sassoferrato. Non
aveva mai allentato i rapporti
con la natia Fabriano e a
Fabriano era ritornato nel
1984, per abitare con moglie
e figlio nella originale villa di
Vallemontagnana, costruita
e arredata a sua immagine,
come museo di cose antiche
e belle. Appassionato della
storia, delle tradizioni e
della fisionomia urbanistica
di Fabriano, intransigente
difensore del volto antico e
nobile della città e del suo
paesaggio, ha combattuto
memorabili battaglie contro
i tentativi di disinvolte alterazioni, con Italia Nostra
e soprattutto con l’Associazione Naturalistica Fabrianese di cui è stato uno degli
animatori come messaggero
della cultura ecologica. In
queste battaglie ha riportato
vittorie e sconfitte, ma anche
avversioni che non sono state
senza conseguenze nella sua
attività professionale. Suoi
progetti, non solo quelli più
impegnativi e avveniristici,
non sono stati realizzati.
Ma se si sta procedendo
allo scoprimento del fiume
Giano, lo si deve anche al
suo progetto “Fabriano città
fluviale”; e se ora si riparla
della ricostruzione della monumentale Porta del Piano,
inopinatamente abbattuta
negli anni ’50, il primo a
proporre questa ricostruzione era stato Carancini.
Nelle Marche, sono opera
dell’architetto Carancini la
chiesa della Madonna della
Misericordia di Osimo e la
sistemazione del piazzale
antistante il tempietto neoclassico nell’alto della Gola
di Frasassi. Alessandro Carancini era la memoria storica di Fabriano soprattutto per
quanto riguarda il patrimonio
edilizio e il tessuto urbano,
ma anche per il ricordo di
fatti e personaggi della sua
giovinezza. Speriamo che
questo giacimento di documentazione e testimonianze
storiche venga conservato
adeguatamente. Lascia come
suo testamento spirituale il
volume dato alle stampe dal
figlio Andrea “geografia di
una città. Origine ed evoluzione storica dei due castelli
e delle mura di Fabriano”
(già recensito, molto positivamente, su queste colonne):
contiene infatti l’invito a tutelare le vestigia residue del
nostro passato e a conservare
gelosamente il tessuto urbano della nostra città.
04/03/15 11.21
15
L'Azione 7 marzo 2015
AnteprimA
La mostra
bolognese di Sgarbi
Zig zaG
Montanari
e le incisioni
sulla neve
ClessidrA
Houellebecq
e l'islamismo
Mondo artE
Il Guerrieri
a Roma
Grillo
parlantE
Una legge sui libri
per la riforma
AnteprimA
Alessandro Moscè
“D
a Cimabue a Morandi” è la mostra
che si tiene a Palazzo Fava di Bologna dal 14
febbraio al 17 maggio 2015
sotto l’egida di Vittorio Sgarbi,
reduce dal successo fabrianese
che ben conosciamo, e da altre
estemporanee organizzate in
più regioni. Sette secoli d’arte
sono simboleggiati da 180 opere
realizzate da artisti bolognesi
o che sono permanentemente
esposte nella città di Bologna.
Pezzi scelti e riletti da Sgarbi
e provenienti da collezioni
pubbliche e private. L’evento
è significativamente dedicato
allo studioso dell’arte Roberto
Longhi, richiamandosi non solo
ai principi e al metodo dell’illu-
stre critico, ma anche alla storia
dell’arte italiana, prima che
bolognese, attraverso una serie
di significative testimonianze
dalla fine del Duecento fino al
Novecento. La mostra si svolge
nelle sale dove i tre giovani
cugini Ludovico, Agostino e
Annibale Carracci, nel 1584, ricevettero dal conte Filippo Fava
l’incarico di realizzare la decorazione ad affresco della sala
principale del nuovo palazzo di
famiglia. E’ anche un omaggio
a Carlo Cesare Malvasia e alla
sua Felsina pittrice, una delle
fonti più importanti e autorevoli
per la conoscenza della pittura
bolognese dal Medioevo all’età
barocca, pubblicata a Bologna
nel 1678. Nelle sale affrescate
dai Carracci e dagli allievi della
sua scuola è possibile seguire lo
svolgimento artistico a Bologna
tra dipinti e sculture che erano
appunto dimorati in chiese,
musei comunali, istituzioni e
collezioni. Il fine è di segmen-
tare una materia così vasta e
articolata in episodi coerenti,
in modo tale da fornire al visitatore una duplice possibilità di
lettura, sia dei momenti chiave,
sia dello sviluppo complessivo
felsineo, alla quale hanno contribuito in modo determinante
anche grandi artisti forestieri,
primo tra tutti Raffaello, di cui
si espone l’Estasi di Santa Cecilia.
Accanto a questo capolavoro,
figurano, in un avvincente percorso che tocca oltre sette secoli,
quelli dei più grandi artisti attivi
in città, tra cui, solo per citare
i più noti, Giotto, Giovanni di
Balduccio, Vitale da Bologna,
Nicolò dell’Arca, Marco Zoppo,
Ercole de’ Roberti, Parmigianino, Amico Aspertini, Alfonso
Lombardi, Girolamo da Carpi,
Nicolò dell’Abate, Bartolomeo
Passerotti, Ludovico Agostino
e Annibale Carracci, Domenichino, Mastelletta, Guido Reni,
Simone Cantarini, Guercino,
Guido Cagnacci, Carlo Cignani,
Giovanni Antonio Burrini, Marcantonio Franceschini, Donato
Creti, Giuseppe Maria Crespi,
Ubaldo e Gaetano Gandolfi, Antonio Basoli, Raffaele Faccioli,
Renato Bertelli, Carlo Corsi e
Giorgio Morandi. “Da Cimabue a
Morandi” è promossa da Genus
Bononiae Musei con il sostegno
della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna. Ha scritto
ArchiviO
Agenda di libri
e di mostre
Vittorio Sgarbi nel prologo del
volume che correda la mostra:
“Da Cimabue a Morandi è l’esposizione più ricca di opere
d’arte mai realizzata a Bologna,
grazie alla collaborazione della
Pinacoteca Nazionale che ha
garantito alcuni fondamentali
prestiti. Ad essi si aggiungono
opere mai viste e scoperte, tra
le quali spicca il San Domenico
di Nicolò dell’Arca, proveniente
dalla basilica di San Domenico,
e riscoperto dal curatore della
mostra. Un grande ritorno a
casa, in dialogo con il busto del
santo sempre rimasto nella sede
originale”.
Sette secoli
di storia in mostra
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04/03/15 11.16
16
L'Azione 7 marzo 2015
a cura di Alessandro Moscè
Quelle tenere nevicate
N
icola Montanari, maceratese d’origine, vive ad
Ancona dove esercita
la sua attività di artigiano della
puntasecca. A vederlo sembra
un monaco benedettino con un
volto magro, ascetico, riflessivo.
E’ un uomo paziente e meticoloso, la cui ferrea giornata si svolge
secondo regole che rimandano al
cenobitismo, ad una vita con un
tempo assegnato (“ora et labora”), lontana dalle privazioni ma
dedita ad un’assoluta vocazione
(Montanari comincia a lavorare,
compresi i giorni festivi, poco dopo
le sette di mattina affiancato dai
suoi cani che lo guardano vigili).
Il quartier generale, come per una
sorta di contrapposizione geografica, è situato nella città dorica
del nonluogo, nel quartiere della
Baraccola, in via Togliatti, inscritto
in un panorama fosco, globalizzato, dominato dal trasporto,
dal transito, dal commercio e dal
tempo libero. Luoghi effimeri e fluttuanti, di passaggio, spazi di
circolazione, di consumo, ben lontani dai luoghi antropologici
dell’Ancona vecchia, dalle parti di San Ciriaco e del porto che guarda
ad oriente con le navi e i traghetti che partono e arrivano nella
foschia. Montanari è un eccellente incisore, uno dei migliori non
solo nell’alveo marchigiano, che pure vanta una tradizione di assoluto rilievo nel secondo Novecento (Bartolini, Piacesi, Ciarrocchi,
Castellani, Bruscaglia, Tamburi ecc.), anche in ragione della scuola
formativa di Urbino dove ha appreso, alla fine degli anni Sessanta,
le tecniche di lavorazione della tiratura al torchio e del materiale
calcografico (appena dopo la laurea in Lingue). Il suo punto di riferimento, con Piacesi, rimane un incisore pressoché sconosciuto,
Giuseppe Mainini, maceratese riservatissimo, xilografo dal tratto
prospettico e scavato che gli commissionò la stampa delle ultime
opere. Dopo le prime esposizioni personali e collettive, Montanari
si è mosso tra Firenze, Venezia e Pescara ed ha partecipato ad
un’esposizione alla Bibliothèque Thiers di Parigi. Nel 2003, a New
York, ha presentato per la Regione Marche il libro La mia Marca
in punta d’acciaio, interamente stampato e inciso all’acquaforte. I
paesaggi sono quelli di una collina di ascendenza pavesiana, ma
possiamo dire dell’intera Marca, comprese le città più amate: An-
Zig zaG
Alessandro Moscè
Nicola Montanari
e i paesaggi incisi
nel biancore
della campagna
cona, Loreto, Macerata, Tolentino, Urbino. La campagna e la natura
si condensano tra alberi, fiori, siepi, ville, cascinali, case, balconi,
cancelli, porticcioli, in spazi comuni e domestici, a volte bucolici.
Proprio dialogando con Montanari emerge l’assonanza tra l’incisore
e il poeta che stillano l’anima del luogo attraverso un segno nitido,
scarno, di chi osserva e fissa, vede e immagina nel canto lirico
come nella resa del segno. Dicevamo di Mainini, ma potremmo
aggiungere Nino Ricci e un drappello di artisti appartati, dediti
alle tecniche miste, all’acquaforte, alla litografia e alla serigrafia.
Montanari è anche un collezionista capace di rintracciare i segreti
del mestiere, un profondo conoscitore dell’arte incisoria e pittorica
dell’ultimo secolo. Alle pareti del suo studio una sequenza di quadri
ravviva l’ambiente: sono gli oli su tela del fiorentino Gianfranco
Frezzolini, avviato alla pittura dal nonno Plinio Nomellini, che
seguì un percorso luministico, ma simile alla percezione vaporosa
di Ottone Rosai e in parte al Quattrocento plastico di Masaccio. Di
Montanari colpisce il ciclo delle nevicate, valorizzato dal volume
edito da Liberilibri Nevicata (Macerata 2013) del poeta Francesco
Scarabicchi, con a corredo i paesaggi incisi. Emergono vuoti profondi riempiti da una puntuta bianca, dalla sordità delle cose, dalle
figure ammassate nella neve. Come in un risucchio attorno alla
La sottomissione
della storia futura
E
’ il romanzo del mese, amplificato dai fatti sanguinosi della cronaca recente.
A Parigi vive François (esperto
dell’eclettico Huysmans, autore
ottocentesco che abbracciò il
cattolicesimo) che sceglie la
carriera universitaria. Perso
ogni entusiasmo verso l’insegnamento, la sua vita procede
ritualmente, impermeabile
agli eventi della storia, accesa
solo da brevi relazioni con alcune studentesse che durano
il tempo di un corso di studi.
Ma qualcosa, nel suo paese,
sta cambiando. La Francia è
in piena campagna elettorale,
le presidenziali vivono il loro
momento determinante e i
tradizionali equilibri mutano.
Nuovi partiti e coalizioni entrano in gioco, rompono un sistema
assuefatto e lo cancellano. È
un’implosione improvvisa ma
senza scosse, che cresce e si
sviluppa come un incubo che
travolge anche uno spaesato
François. Sottomissione (Bompiani 2015) è senz’altro il romanzo
16 PROSP.indd 1
più visionario e insieme realista
di Michel Houellebecq, capace
di trascinare su un terreno ambiguo e sfuggente il lettore che,
come il protagonista, vedrà il
mondo intorno a sé stravolgersi
da un giorno all’altro. Dopo la
vittoria alle elezioni democratiche del 2022 da parte del partito
musulmano, ciò che resta della
Francia illuminista e libertaria
scivola supinamente verso l’islamizzazione. Il protagonista
inizialmente rigetta la gestione
di un’università islamizzata,
ma finisce con l’inseguire un
destino prediletto e si converte
all’Islam per un calcolo opportunistico. Sottomissione è anche un
romanzo ambientato in una fase
epocale estremamente delicata,
controversa. “La nostalgia non
è un sentimento estetico, e non
è neanche legata al ricordo di
una felicità. Si ha nostalgia di
un luogo per il semplice fatto di
averci vissuto, poco importa se
bene o male, il passato è sempre
bello, e in effetti anche il futuro.
A far male è solo il presente,
che portiamo con noi come un
ascesso di sofferenza che ci
accompagna tra due infiniti di
quieta felicità”, ammette Michel
Houellebecq, che non intende
ammettere alcuna sottomissione, ma prende atto di ciò
che succede al suo François e di
ciò che conviene fare ai più.
L’islamismo si diffonde,
dunque, in un clima
sostanzialmente
indifferente. Sottomissione è una
satira: il tragico
avanza inesorabilmente,
minaccia,
ma non sarà
avrà la meglio. Houellebecq non
viene meno al
compito dello
scrittore sulfureo
nella ricerca di un
contesto a metà tra
il visionario e il surreale, miscelando sacro
e profano, confondendoli
circolarità di un agente atmosferico che avvolge e fa
smarrire, queste nevicate di Montanari identificano,
mettono a nudo una scena quasi filmica. C’è qualcosa
di riconoscibile e di astraente, di cosmico che ritorna
da dove si è iniziato: da un’appartenenza di senso, da
un’agnizione dell’uomo che rappresenta un altrove, uno
schermo, attraversabile, tra persone e ambiente. “Fosse
così l’inverno, fosse questo / chinarsi sulle cose a preservare / la
quieta meraviglia del creato”, scrive Scarabicchi. Montanari non
copia pedissequamente la realtà, ma la riproduce in chiave del
tutto personale, en plen air, senza alcun rilievo estetizzante, in un
movimento della vita spoglia, che conserva una fermezza, una
disponibilità amorevole nelle case vecchie, nelle potature, nei
tavoli, nei rigagnoli, nelle vigne d’inverno. E’ ancora Scarabicchi
a stigmatizzare un quadro d’insieme: “Che senso ha indicare /
un viottolo, la casa, il gran fienile, / se tutto in lei scompare?”,
perché, per dirla con Philippe Jaccottet “la neve parla sempre a
bassa voce”. Si avverte lo “spessore emotivo”, un’eterna ripetizione
del tempo e un potere incantatorio. Le cose dilucidate appaiono
in una rivelazione, provenienti da un mondo remoto che occupa
anche il presente. Auguste Rodin, nel 1911, diceva che “l’arte è la
più sublime missione dell’uomo, poiché è l’esercizio del pensiero
che cerca e comprende l’universo”. L’espressività di Nicola Montanari scopre proprio una missione che si dipana nella storia, in
uno spunto tematico con un’eco che trasporta nello struggimento
tenero, meditativo, così come nella tradizione arcaicamente connotata nel gorgo dei secoli, in una lontananza definita tra le amate
Marche e il mondo intero.
ClessidrA
Elisabetta Monti
Houellebecq
e il terreno ambiguo
dell'islamismo
e alienandoli. Da questo
romanzo esce sconfitta
la civiltà occidentale che non riesce
più ad imporre
un modello,
né tantomeno un ideale.
La coscienza
comune non
unisce perché nel terzo
millennio è
stata miseramente persa.
Il modo di fare
dell’europeo è
di chi si chiude
in se stesso, mentre la politica risulta
agonizzante da destra a
sinistra. “Curiosamente, i pa-
esi occidentali erano molto fieri
di questo sistema elettorale, che
tuttavia era poco più che una
spartizione del potere tra due
gang rivali. A volte arrivavano
addirittura a scatenare guerre
allo scopo di imporlo ai paesi che
non condividevano il loro entusiasmo”, scrive Houellebecq.
Si comincia dall’osservazione
della realtà, ma si resta nella
letteratura. Lo scrittore francese
ha rivelato il motivo che lo ha
spinto a scrivere il libro. Oltre
al fatto che essere ateo gli era
diventato insopportabile, è che
tornando dall’Irlanda in Francia
si è reso conto che la situazione
era molto peggiore di quanto
immaginasse. Ha pensato che
le cose potevano precipitare in
modo spiacevole.
04/03/15 11.10
L'Azione 7 marzo 2015
L
Il Guerrieri a Roma
a figura artistica del pittore Giovan
Francesco Guerrieri da Fossombrone è stata di recente oggetto
di una forte quanto opportuna
revisione critica. Si è tentato, in special
modo, di fornire una diversa
lettura delle componenti
formali che siglano il suo
particolare gergo espressivo,
allentando notevolmente i legami che lo tenevano avvinto
al mondo poetico di Grazio
Gentileschi. A cominciare dal
diverso uso del colore, che ha
un ruolo dominante nei temi
figurativi del Guerrieri. Un
colore riscaldato da tonalità
vere, più prossime ai valori
reali del soggetto che non in
Gentileschi, dove la tavolozza
sembra rarefarsi in trapassi di
estrema forbitezza, in eleganti trascrizioni e aristocratici
accostamenti di grigi e di toni
ghiacciati.
Nei Miracoli di S. Nicola da
Tolentino, due tele che ornano la Cappella del Crocifisso
in Santa Maria del Ponte di
Sassoferrato, una luce solare
riscalda la scena, squarcia le
candide nubi, getta ombre
profonde negli angusti cortili,
accentua di chiaroscuro forte e luminoso
i volti stupiti e assorti degli astanti, da un
insolito valore spaziale a scene affollate
con naturalezza quotidiana. L’intensità
cromatica di questa luce meridiana
trova molte affinità con quanto andava
Mondo artE
Giovanni Francesco Guerrieri,
Giuseppe spiega i sogni dei prigionieri,
Roma, Galleria Borghese
Giampiero Donnini
divulgando sulla scena del primo Seicento
romano un artista come Grazio Borgianni,
al quale sembra rimandare anche il tipico
allungarsi dei corpi. E quel colore, così saturo
e denso, che permea tutte le superfici, ritrova
il suo precedente nell’opera di Antiveduto
17
Gramatica, le cui composizioni sono sempre
sature di luce scura e calda. A questo preciso filone di pittura caravaggesca parrebbe
dunque appartenere il Guerrieri, secondo le
risultanze ultime della critica specialistica.
Per quanto attiene alle relazioni artistiche
Salva la legge sui libri…
per il momento!
tra il Guerrieri e il Gramatica, è stata ripresentata come del marchigiano un’opera
attribuita tradizionalmente a quest'ultimo. Intendiamo alludere all'intimistica e
popolareggiante Adorazione dei pastori della
Galleria Doria Pamphili in Roma, che le
strette connessioni formali coi capolavori
di Sassoferrato inducono a datare agli
anni della loro esecuzione, e cioè verso
il 1613-15. Al medesimo giro di interessi
luministici parrebbe partecipare anche il
suggestivo S. Sebastiano curato da Irene,
conservato all’Arcivescovado di Milano,
che i documenti attestano proveniente
monastero silvestrino di Serra San Quirico.
Ecco dunque che nuovi valori, di cultura e
di stile, si aggiungono al primo soggiorno
romano dell’artista di Fossombrone, non
ancora ventenne. La sua fantasia pittorica
rivela tratti di una versatilità che rasenta
l’eclettismo, tanto essa si apre alle stimolanti novità che la capitale pontificia
gli proponeva. Viene quindi meno l’immagine un po’ oleografica e romantica
del “pittore contadino”, che tanto era
piaciuta all’Emiliani nella sua giovanile
ricerca sul Guerrieri, e prende concretezza la figura di un autore che, muovendo
i suoi primi passi dall'attardata provincia
metaurense, trova nell’apertura delle sue
frequentazioni romane la spinta creativa
per la formulazione di una sintassi tra le
più vigorose e significative del nostro ‘600.
Il grillo parlantE
Renato Ciavola
A gran voce la riforma: ma quale?
D
a sempre seguo i problemi editoriali. C’è chi mangia e basta, poi c’è
chi mangia e si interessa di cucina.
Io scrivo e mi interesso dei prodotti
di diffusione dello scritto: i libri.
Ora, stando “nel gruppo” si sentono le voci,
poi le voci diventano urla e non si può fare
a meno di andare ad informarsi con le proprie orecchie e farsi le proprie idee. Così è
fresca di questi giorni (venerdì 20 febbraio)
una riunione del Consiglio dei Ministri per…
“provare” a prendere alcune decisioni in merito a un mare di possibili liberalizzazioni di
mercato: dai farmaci di fascia C alla corrente
elettrica; dal gas ai libri; dallo zucchero alla
marmellata; dalle scarpe alla mortadella. Io
mi interesso di libri, e di questi parliamo.
La legge Levi dal 2011 regola
il mercato dei libri
Varata in seguito alle proteste dei piccoli
editori e dei librai indipendenti preoccupati
della concorrenza dei grandi gruppi editoriali e delle… “lunghe” catene librarie, la legge
– fra i molti articoli - prevede un tetto massimo del 15% di sconto sulla vendita dei libri
al lettore. Questo è stato negli ultimi anni il
punto di forza dei piccoli editori e dei librai
indipendenti per difendere le loro possibilità
di “esistenza”. Ora, quanto abbia giovato
dal punto di vista economico questa legge
non è facile saperlo. La realtà è comunque
che dal 2011: gli italiani hanno continuato
a leggere sempre di meno; gli ebook - in
17 PROSP.indd 1
un popolo in cui non c’è mai stata una vera
cultura del “profumo della carta stampata”
- stanno salendo di mercato e piano piano
supereranno il cartaceo, almeno per il
pubblico giovanile; i best seller sembra che
continuino a vendere, diciamo abbastanza,
ma i best seller non sono certo prodotti dai
piccoli editori. E’ veramente un po’ difficile
valutare l’“assistenza” che questa legge
avrebbe fatto ai piccoli editori e alle piccole
librerie… quando il pubblico continua a
lamentarsi del “caro prezzo” dei libri. Io che
ho letto sempre tantissimo, oggi cerco solo
chicche. Ma se volessi acquistare lo stesso
numero di libri annuali come facevo fino a
dieci/quindici anni fa… dovrei svenarmi. Capisco chi vuole oggi avvicinarsi sinceramente
con intensità a questo tipo di cultura (che
rimane per me sempre quella di base) e si
lamenta. Ecco allora il nostro Antitrust che
ha detto: “… eliminiamo il tetto agli sconti
sui libri che limita la libertà di concorrenza
dei rivenditori finali, senza produrre sostanziali benefici per i consumatori in termini di
servizi offerti o di ampliamento del numero
di libri immessi sul mercato”. L’altra parte,
che si sente giustamente lesa, risponde
che in Inghilterra, dove l’Antitrust si cura
davvero di “limitare il potere dei monopoli”,
la liberalizzazione dei prezzi ha devastato
il mercato editoriale. Il mercato del libro è
diventato un enorme market, dove sono in
crisi anche le grandi catene librarie. In Italia
l’introduzione della totale liberalizzazione
dei prezzi avrebbe un effetto
ancora più tremendo, in virtù
dell’inesistenza di un vero
libero mercato e degli abusi
di posizioni dominanti, sulle
quali chi di dovere non ha mai
speso una giusta parola, e il legislatore è rimasto a guardare.
Un osservatorio attuale
Marina Cassi su "La Stampa"
parla della situazione di una
Regione che legge molto, la
Regione del Salone del Libro, il
Piemonte: “La crisi – unita alla
concorrenza delle catene – ha spazzato via,
dal 2011 alla fine dello scorso anno, venti
librerie in provincia, di cui sette nella sola
Torino. In tre anni il calo è stato del 5,2% a
Torino città, del 9,1% in provincia, del 7,7%
in Piemonte. (…) E persino gli empori di
catene come Fnac e Coop hanno chiuso i
battenti. (…) Adesso la categoria aspettava
con paura il Consiglio dei ministri di venerdì
20 febbraio, che doveva varare misure di
liberalizzazione tra cui l’abolizione della cosiddetta Legge Levi (…)”. Dico, in Piemonte!
Il Consiglio dei Ministri
Per ora tutto rimarrà come prima, perché la
riunione fra le varie parti e il Consiglio dei
Ministri di venerdì 20 febbraio ha lasciato
le cose com’erano. L’opposizione forte e
corale di quest’ultimo mese ha consigliato
il Governo di rinunciare all’abolizione della
Legge Levi. L’Ali (Associazione librai italiani)
è soddisfatta e chiede ora una profonda riflessione perché si giunga a varare una vera
“legge organica sul libro”. L’Odei (Osservatorio degli editori indipendenti) dice che è
stata sventata “una misura dissennata che
avrebbe portato un colpo mortale al pluralismo culturale e alla effettiva possibilità di
concorrenza” e presenterà la sua proposta
per una legge sul libro al “Book Pride”, in
programma a Milano dal 27 al 29 marzo prossimi. Io dico che questi discorsi andavano
fatti da tutte le parti quando era tempo di
vacche grasse (mai state in realtà in Italia,
ma c’è chi campava comunque bene in un
certo periodo). Ora che la coperta è troppo
corta resta tutto più difficile. Ma noi non ci
smentiamo mai.
04/03/15 11.08
18
L'Azione 7 marzo 2015
archivio
libri
a cura di Alessandro Moscè
Narrativa
italianA
1. Numero zero
Eco
Bompiani
BestselleR
1. Sette brevi lezioni
di fisica
Rovelli
Adelphi
2. Numero uno
Eco
Bompiani
3. Storia di una ladra
di libri
Zusak
Frassinelli
Il racconto di alcune
tappe della rivoluzione
che hanno scosso la
fisica a partire dalla
teoria della relatività
generale di Einstein e
della meccanica quantistica.
2. Avrò cura d te
Gramellini & Gamberale
Longanesi
3. La relazione
Camilleri
Sellerio
4. Fuori piove
dentro pure…
Di Stefano
Mondadori
5. L’esercito
delle cose inutili
Mastracola
Einaudi
Una redazione raccogliticcia prepara un quotidiano destinato, più
che all'informazione, al
ricatto, alla macchina
del fango e a bassi servizi per il suo editore.
È il 1939 nella Germania
nazista. Il giorno del
funerale del suo fratellino, Liesel Meminger
raccoglie un oggetto
nella neve, qualcosa di
sconosciuto e confortante al tempo stesso.
1. Storia
di una ladra di libri
Zusak
Frassinelli
1. Sette brevi lezioni
di fisica
Rovelli
Adelphi
2. Sottomissione
Houellebecq
Bompiani
2. La destra siamo noi
Pansa
Rizzoli
3. Le mille luci
del mattino
Sanchez
Garzanti
3. American Sniper
Kyle, McEwan, De Felice
Mondadori
4. Nella mente
dell’ipnotista
Dexter
Sellerio
5. Il pensionante
Simenon
Adelphi
6. Una lunga
estate crudele
Gazzola
Longanesi
6. Rimani con me
Lynn
Nord
7. Non è stagione
Manzini
Sellerio
7. Origin
Armentrout
Giunti
8. Foto/grammi
dell’anima
Bisotti
Mondadori
8. Oltre le regole
Crownover
Newton Compton
9. L’amica geniale
Ferrante
E/O
10. La tentazione
di essere felici
Marone
Longanesi
* LE CLASSIFICHE SONO RILEVATE DA NIELSEN BOOKSCAN
9. La verità e altre bugie
Arango
Marsilio
10. Nella mente
dell’ipnotista
Kepler
Longanesi
4. La cassaforte
degli evasori
Falciani, Hervé, Mincuzzi
Chiarelettere
5. Il califfato del terrore
Molinari
Rizzoli
6. La parola contraria
De Luca
Feltrinelli
7. Sulla tua parola
AA.VV.
Shalom
8. Il grande califfato
Quirico
Neri Pozza
9. Non temete per noi…
Calabresi
Mondadori
10. Isis.
Lo stato del terrore
Napoleoni
Feltrinelli
archivio
mostre
MUSEO ARCHEOLOGICO
ASCOLI PICENO
GALLERIA CIVICA
MODENA
Fabula picta. Opere di Ruggero Savinio
The cinema show
data di apertura: 31.01.15
data di chiusura: 03.05.155
data di apertura: 07.02.15
data di chiusura: 07.06.15
PALAZZO BALDESCHI
PERUGIA
CASTELLO
BRANCALEONI
PALAZZO STROZZI
FIRENZE (PU)
PIOBBICO
I fasti di Corte.
Potere
e pathos.
Gli
abiti
dei Della Rovere
PALAZZO BARBERINI
ROMA
Bronzi del mondo ellenistico
Il laboratorio del Genio:
Bernini disegnatore
data
di apertura:
apertura:14.03.15
17.12.13
data di
data
di chiusura:
chiusura:21.06.15
30.03.14
data di
data di apertura: 03.03.14
data di chiusura: 25.05.15
MAR
RAVENNA
MUSEO BILOTTI
ROMA
SCUDERIE QUIRINALE
ROMA
Il Bel Paese
Claudio Palmieri, Natural-mente
Matisse. Arabesque
data di apertura: 22.02.15
data di chiusura: 14.06.15
data di apertura: 08.02.15
data di chiusura: 12.04.15
data di apertura: 04.03.15
data di apertura: 21.06.15
La Grande Guerra e l’Umbria
data di apertura: 24.02.15
data di chiusura: 02.06.15
18 PROSP.indd 1
Narrativa SaggisticA
stranierA
04/03/15 11.07
L'Azione 7 MARZO 2015
19 matelica.indd 2
19
04/03/15 11.12
20
>MATELICA<
Un francobollo
per il vino doc
N
di RICCARDO ANTONELLI
on sarà un’annata eccezionale
dal punto di vista
enologico per il
Verdicchio di Matelica a
causa del meteo ‘pazzo’
del 2014, ma sicuramente
nello scorso anno solare il
vino bianco, appunto, più
premiato d’Italia ha fatto
passi da gigante nel mercato
italiano ed estero. Qualità
e scelte di marketing hanno dato
una scossa alle
cantine jesine e
matelicesi. Non
è solo il dato
relativo all’export (+ 41,6
% ad aprile
2014) a dimostrare
la crescita delle etichette,
ma anche una serie di premi ricevuti nei mesi scorsi
proprio dalle cantine di Matelica. Stiamo parlando di
Borgo Paglianetto, Lamelia
e Belisario. A Londra, infatti, grande successo con
due medaglie: argento per il
Vertis Verdicchio di Matelica
2012 (Borgo Paglianetto) ed
addirittura oro per il Meridia
2011 (Belisario). A Roma
invece riconoscimento per il
Terravignata 2013, sempre
della cantina Borgo Paglianetto, come miglior vino rapporto qualità-prezzo inserito
nella guida Berebene 2015
del Gambero Rosso. Infine
doppio argento all’Asia Wine
Trophy per il Lamelia. Ora
però occhi puntati prima al
Prowein in Germania e
poi al Vinitaly
di Verona. Le
due manifesta-
zioni in programma per
marzo infatti saranno un altro
importante banco di prova
per l’internazionalizzazione
del Verdicchio di Matelica.
Nel frattempo un'altra buona
notizia arriva dal programma
filatelico per il 2015 che include il vino matelicese tra le
eccellenze gastronomiche del
paese che saranno promosse
via francobollo. Negli anni
passati erano stati invece
diffusi bolli con il marchio
Offida e Verdicchio di Jesi.
Un’altra occasione, insomma, per una pubblicità su
scala nazionale.
Il francobollo
che lo scorso
anno
è stato dedicato
al Verdicchio
di Jesi
Qui a fianco i premiati grappoli!
In teatro “Todo Cambia”
Quello che avverrà venerdì 6 marzo al Teatro di solitudine e di dolore. Dolore che diventa
Piermarini di Matelica, alle ore 21.15, è un dramma per un esilio inflitto da un regime
percorso intimo nella musica e nella vita di totalitario che ha procurato alla sua patria, la
Mercedes Sosa ed è offerto da Maria Letizia martoriata Argentina, oltre 30 mila vittime e
Gorga con Todo cambia, spettacolo proposto che l’ha resa testimone internazionale della
nella stagione di teatro e musica promossa silenziosa battaglia della Madri di Plaza de
dal Comune di Matelica e
dall’Amat. Ma chi è Mercedes Sosa? Era argentina
I musicisti in scena
e si definiva una “cantora
popular”, amava farsi chiamare “La Negra”, perché
era sempre dalla parte degli
ultimi e con rara coerenza
per un’artista ha usato
la sua arte sempre come
strumento di lotta a favore
del popolo. “Il suo destino
è racchiuso nella sua voce
ed è questa la chiave che
abbiamo usato per raccontare l’indimenticabile Mercedes Sosa” - si Mayo. Mercedes, come tutti i grandi che se ne
legge nelle note allo spettacolo – “La parabola vanno [è scomparsa nel 2009 ndr], ha lasciato
umana di una donna nata poverissima eppure un vuoto incolmabile. Ma ci ha lasciato anche
dotata della ricchezza più grande: l’amore un messaggio: “Todo cambia” tutto cambia,
per la vita e il desiderio di battersi contro proprio quando pensiamo che nulla cambierà,
l’ingiustizia. Un percorso umano non certo lo spettacolo vuole quindi, attraverso la voce
facile, ma soprattutto il canto vissuto come di Maria Letizia Gorga, rinnovare nei nostri
strumento di comunicazione e di battaglia tempi bui, questo grido di speranza e di amore
politica. Il racconto, come negli altri testi per la vita”. Lo spettacolo è scritto e diretto da
dell’autore, si lega in una partitura ininterrotta Pino Ammendola, le musiche sono arrangiate
alle canzoni, inseguendo questa duplice e ed eseguite da Stefano De Meo al pianoforte
mai disgiunta realtà di donna e di artista. Si e Pino Iodice alla chitarra. Informazioni alla
scoprono i segreti di un’anima tormentata che, Biglietteria del Teatro Piermarini 0737 85088,
dietro la sua inguaribile voglia di lottare per il Amat 071 2072439 (orario continuato dalle
bene degli altri, nasconde un senso profondo 10 alle 16).
BREVI DA MATELICA
Celebriamo
la storia!
20 matelica.indd 2
Con il raggiungimento dell’anno 2015 l’ex
Lebole di Matelica compie ben 50 anni. Per
celebrare la storia, il lavoro, i bei momenti
e tutti i lavoratori e le lavoratrici che ne
hanno fatto parte domenica 22 marzo ci
sarà una grande rimpatriata (informazioni
338 9316601 / 0737 86686 / 349 3166046).
L'Azione 7 MARZO 2015
Sparvoli: Per Pasqua
la Giunta regala
una piscina "per fanghi"
Da un recente accesso agli atti
presso il Comune di Matelica,
i consiglieri di opposizione
di Nuovo Progetto Matelica hanno scoperto che gli
attuali amministratori nulla hanno fatto
per impedire la realizzazione della “nuova
piscina” per i fanghi che è stata realizzata
nel comune di Matelica. L'amministrazione
guidata dal sindaco Alessandro Delpriori
ancora una volta ha dimostrato di agire in
maniera totalmente opposta rispetto a quanto
promesso in campagna elettorale e di aver
invertito la rotta non mantenendo fede agli
impegni presi con l’intera cittadinanza. La
Giunta comunale ci regala il saccone di
accumulo di digestato che proveniente dalla
centrale a biogas di Matelica. Durante la nostra consiliatura avevamo ricevuto l’istanza
per la realizzazione di questo, chiamiamolo,
"lago" e ci siamo mossi per ottenere un parere dall’Ufficio Agricolo di Zona, il quale,
a suo tempo, diede parere negativo, mentre
successivamente la Regione Marche, proprio
sotto la consiliatura Delpriori, ha capovolto
il parere espresso in precedenza dal proprio
ufficio distaccato di Macerata.
Finalmente, grazie al saccone di digestato,
realizzato in località Fonterama, vengono a galla
tutte le bugie che questa
amministrazione ha raccontato. Non vorrei essere
al posto di quei 522 cittadini che hanno manifestato
per la difesa e la tutela
del territorio matelicese,
contro una variante al Prg
che non aveva mai previsto
le Rir come già dichiarato
dal sindaco Delpriori. E questo oggi è chiaro
a tutti.
L'ormai storica Giunta Sparvoli-Canil aveva
portato a casa anche il diniego dell’Ufficio
Agricolo Regionale per la realizzazione di
questo lagone di accumulo, tra l’altro ubicato
vicino ad un corso d’acqua. L'accoppiata Casoni-Montesi e la Giunta formata dagli ormai
famosi paladini della salute e dell'ambiente,
capinata dalla dottoressa Ruggeri, considerando il grande appeal che hanno con l'ente
regionale dello stesso colore politico, sono
stati capaci di far ribaltare l'iniziale parere
negativo. Complimenti alla Giunta comunale. Siamo, comunque, davvero felici perché
finalmente il sindaco Delpriori ha dichiarato
pubblicamente che la centrale a biogas sita
in località Pezze è stata autorizzata dalla
Regione Marche e non dalla vecchia giunta.
Ora ci chiediamo quali azioni importanti ed
efficaci, a parte scrivere lettere inutili alla Regione Marche, l'amministrazione comunale,
ed in particolare l'assessore e vice sindaco,
Annagrazia Ruggeri, abbiano compiuto visto
il risultato ottenuto. Come mai la dottoressa
Ruggeri o il grande oppositore della centrale
a biogas, assessore Roberto Potentini, nonché
ricorrente a Tar, supportati dallo stendardo
comunale, non si sono incatenati ai cancelli
della Regione Marche per evitare che fosse
realizzato nel nostro Comune, un lago di
digestato? Come mai non hanno sversato
un’intera autobotte colma di digestato davanti a palazzo Raffaello, sede della Giunta
Regionale delle Marche per protestare contro
il parere favorevole della Regione? Come
mai, per l’ennesima
volta, non è stata
informata la cittadinanza di tale opera?
Non sono loro quelli
che hanno accusato
la nostra Giunta di
poca trasparenza? Il
saccone di digestato,
contrariamente alla
centrale a biogas,
non è stato autorizzato dalla Regione Marche, ma è un’istanza
rivolta direttamente al sindaco del Comune
di Matelica. Questa è un'altra sconfitta politica dei nostri amministratori che avevano
promesso la tutela incondizionata della salute
e del territorio, ma questo solo in campagna
elettorale e i fatti lo dimostrano.
Paolo Sparvoli e Nuovo Progetto Matelica
Caffè Alzheimer:
ecco il secondo incontro
Il “Caffè Alzheimer” è uno spazio d’incontro
condotto da figure esperte sul tema della demenza in grado di fornire informazioni sulla
malattia e su come prendersi cura dei propri
cari. La partecipazione agli incontri è libera
e gratuita, aperta ai familiari, agli operatori
del settore e a chiunque sia interessato ai
temi trattati. Dopo il primo incontro, che si
è svolto lo scorso 31 gennaio, a Matelica c’è
un nuovo appuntamento per sabato 7 marzo,
presso il salone Regina Pacis dalle ore 10 alle
11.30. Il tema sarà: “Segni da riconoscere e
semplici rimedi per
migliorare lo stato
di salute”.
Ulteriori informazioni alla Linea
Alzheimer: 331
8539874 (il servizio è attivo dal
martedì al giovedì
dalle ore 9 alle 13)
e per e-mail (sollievo.alzheimer@
gmail.com)
Matelica “in famiglia” ERRATA CORRIGE
Nella mattinata di mercoledì 4 marzo si sono svolte le
registrazioni di “Mezzogiorno in famiglia” che hanno
visto Matelica protagonista. La messa in onda è programmata per il 7 e l’8 marzo su RaiDue dalle ore 11.30.
Tutti davanti alla tv per tifare e votare Matelica dunque!
L’articolo “Il Palio dei Quartieri se lo aggiudica
Regina Pacis” pubblicato a pag. 14 del numero
7 de "L’Azione", con data di uscita 21 febbraio,
per errore è stato attribuito a Sara Noè. La
firma corretta è invece Riccardo Antonelli.
04/03/15 11.13
21
L'Azione 7 MARZO 2015
Tiro con l'arco, i matelicesi
brindano al... Verdicchio
Oltre 130 atleti provenienti da tutta Italia: il team di casa trionfa al Trofeo
di PAOLO DELPRIORI
Verdicchio – 2° Memorial
Edoardo Ciccolini”. Domeabato 28 febbraio, nica 1 marzo, fine della gara
una selva di archi e si tirano le somme, sono
tutti appoggiati a stati 132 gli atleti provenienti
terra, vicino alla li- da tutta Italia (i più lontani
nea di tiro, pronti per essere da Bologna e Mestre) che si
tesi dagli arcieri che di lì a sono messi alla prova sulla
poco, dopo l’Inno Nazionale, distanza dei 18 metri indoor.
daranno vita al “Trofeo del La gara organizzata dall’Asd Arcieri Matelica,
ha avuto un grande
successo. Tutti gli atletisono tornati a casa
soddisfatti dell’accoglienza ricevuta, i più
fortunati, hanno portato con loro anche
un pezzo della nostra
terra: il Verdicchio
offerto dall’Associazione Produttori di
Verdicchio di Matelica
per i maggiorenni e la
cioccolata prodotta da
Fedeli Pasticceria per i
più piccoli.
L’organizzazione impeccabile ha fatto sì
che tutto si sia svolto
senza inghippi e nella
più totale armonia e
convivialità, riuscenA sinistra Giuseppe Buzzanga,
do a far gareggiare
primo classificato Arco Olimpico
anche quasi tutti gli
Master Maschile
atleti matelicesi
nonostante fossero
anche impegnati in
compiti logisticoamministrativi per
la buona riuscita
della gara, valevole, tra l’altro, per il
ranking nazionale
della Fit Arco.
Ma non è finita
qua, per la squadra
di casa c’è una
ragione di sorridere in più, infatti,
hanno debuttato
ben quattro arcieri
Il vice sindaco Anna Grazia Ruggeri
premia il giovane Leonardo Forotti
che hanno scelto
S
Pioggia fina. L’aria grigia è sospesa nella nebbia di un cupo
pomeriggio invernale. Un auto passa veloce; una fetta d’ombrello si nasconde sotto l’arcata del Torrione. L’asfalto è lucido
e nero come un bastone di liquirizia.
L’occhio di una gemma di ortensia avvicina la primavera. La
vita nel borgo scorre fluida, senza sussulti, come l’acqua dalle
bocche della Fontana di San Martino. Il lavoro quotidiano, la
spesa e il caffè dopo la partitella con gli amici al solito bar.
Oggi all’orto non si va.
Sul comodino: “Il Milione” di Marco Polo. Una cartolina col
mare di Puglia, marca la pagina del cinquantanovesimo passo
del grande viaggio del veneziano che attraversa la lontana
provincia di “Chingitalas”, nei territori del Grande Kane dei
Tartari. Cammelli, predoni e
deserti parlanti che mutano
perennemente orizzonti sconosciuti. Marco, con la sua
carovana, arriverà alla corte
di Kublai Khan e vi rimarrà
molti, molti anni. Venezia è
lontana quasi una vita, al di
là delle dune del Gobi.
Anche qui, in questo nostro
piccolo paese, forziere colmo di storia, di feudatari e
popolino, di abbazie perdute
e di principesse longobarde,
attendiamo una carovana.
21 matelica.indd 2
Foto di gruppo
per l’Asd Arcieri
Matelica
Al centro Michele Quercia,
primo classificato Arco
Olimpico Allievi Maschile
la gara di casa per iniziare
il loro cammino agonistico:
Roberto Ferretti, Leonardo
Forotti, Gianluca Pacini e
Antonio Rotili.
Alla fine i migliori assoluti
sono stati: la vice campionessa italiana Annalisa Agamennoni degli Arcieri del Medio
Chienti di Belforte per l’Arco
Olimpico; l’aretino Fabio
Castellani degli Arcieri della
Chimera per l’Arco Compound e il giovane fermano
Alessandro Montagnoli per
l’Arco Nudo. Anche i nostri
arcieri si sono comportati in
maniera egregia, Giuseppe
Buzzanga e Michele Quercia
si sono classificati primi,
conquistando l’oro nelle loro
rispettive categorie: Arco
Olimpico Master e Arco
Olimpico Allievi, Riccardo
Morico ha vinto il bronzo
Un momento
della gara
nell’Arco Olimpico Senior
ed anche i due debuttanti
Leonardo Forotti e Gianluca
Pacini si sono cimentati in una grandissima prova conquistando
entrambi il bronzo rispettivamente nell’Arco
Olimpico Ragazzi e nel
Compound Senior. Infine le squadre di Arco
Olimpico Senior (Riccardo Morico, Claudio
Zamparini e Roberto
Boni) e di Arco Compound Senior (Gianluca
Pacini, Orfeo Orsi e Antonio Rotili) hanno conquistato un bellissimo
argento. Alla presenza
del sindaco Alessandro
Delpriori e del vice
sindaco Anna Grazia
Ruggeri le premiazioni I debuttanti Gianluca Pacini,
si sono susseguite veloci Leonardo Forotti e Roberto Ferretti
Esanatoglia
tra due mari
Una carovana di acciaio e alluminio, di lamiere e gomma, di
magliette e cappelli, di scritte colorate e clacson che strombazzano. La carica dei settecento della: “Tirreno-Adriatico”,
gara ciclistica di livello
internazionale, sarà qui ad
Esanatoglia il prossimo 15
marzo in mattinata e, dopo
aver percorso centonovantaquattro chilometri, giungerà al Terminillo. Auto
ammiraglie, meccanici,
ispettori di gara, sponsor
e soprattutto un mare di
biciclette e tanti campioni
delle due ruote che, con le
loro vittorie, fanno sognare milioni di appassionati
in ogni angolo del mondo,
concludendo la bella
due giorni di sport
con i ringraziamenti
di rito che sono andati
all’amministrazione
comunale che ha patrocinato l’evento,
all’Associazione Produttori di Verdicchio
di Matelica, a tutti
gli atleti che hanno
partecipato, L’appuntamento ora è per
l’11 e il 12 dicembre
prossimi quando il
calendario prevede
una nuova tappa a
Matelica con un’altra
gara interregionale.
Ancora, dunque, Buone Frecce a tutti!
partiranno da via Roma. Un evento sportivo da non perdere.
Un incontro ravvicinato con il mito, un bagno di energia allo
stato puro, un arcobaleno di colori e un frusciar di copertoni
che rotoleranno per le vie del paese prima dell’inizio vero e
proprio della gara. Esanatoglia si prepara: si farà bella agli
occhi delle centosessanta nazioni collegate in diretta video che
seguiranno le fasi salienti della partenza, ma anche accogliente
per tutti coloro, speriamo tanti, che vorranno condividere
con noi questo evento straordinario in prima persona. La carovana presto si sposterà su altre strade, il serpente colorato
si allungherà su altri paesi sparsi dell’Appennino, sui passi e
sui monti del reatino. I campioni, i gregari, le ammiraglie al
seguito, guarderanno in avanti, dopo quel dosso o quella curva
a gomito oltre la quale incroceranno l’ignoto e affronteranno
l’imprevisto, pedalata dopo pedalata.
Tifosi, appassionati, come grani di rosario, si affiancheranno
ai limiti della carreggiata, in piedi sui paracarri, arrampicati su
qualche albero, per guardare i loro campioni sfrecciare come
saette. Il 15 marzo il Monte Corsegno e il Monte Terminillo si
uniranno idealmente su un filo di asfalto lungo centonovantaquattro chilometri. La tappa regina della “Tirreno-Adriatico”,
cinquantesima edizione partirà alle nove in punto, mettetevi
in prima fila insieme a noi e godetevi lo spettacolo. Il grande
circo si sposterà altrove subito dopo la partenza, ma le emozioni e quella sana euforia che solo uno sport popolare come il
ciclismo sa infondere, resteranno a lungo tra gli esanatogliesi
e tra quanti di voi verranno qui.
Bruno Bolognesi
04/03/15 11.03
22
>CERRETO D'ESI-MATELICA<
Desi Mobili, a rischio
il futuro dei lavoratori
C
erreto d’Esi - La Desi
Mobili nei prossimi giorni porterà i libri in Tribunale per aprire le procedure per il fallimento e per i 140
dipendenti dell’azienda fortissimo
è il rischio di perdere il posto di lavoro. L’unica speranza è ormai l’eventuale acquisto dell’impresa (con
possibile assorbimento di parte del
personale) da un’azienda di settore
del Pesarese che sarebbe in contatto con la proprietà della famiglia
Faggioni, ma al momento non c’è
alcuna certezza che la contrattazione vada in porto. L’unica sicurezza
per operai e impiegati riunitisi in
assemblea in stabilimento assieme
ai sindacati è che scatta il fermo
produttivo ad oltranza, in quanto
la Desi è impossibilitata a pagare
fornitori e materie prime. “Ora –
afferma il sindacalista della Cisl,
Angelo Colonna – attendiamo che
si aprano le procedure fallimentari
e venga nominato un commissario-
liquidatore, dopodiché sapremo se
c’è speranza per salvare l’azienda
o meno”.
Resta da capire se con il commissariamento potrà essere prorogato o
meno l’accesso agli ammortizzatori
sociali straordinari (i
contratti di solidarietà), oppure si aprirà
sùbito la mobilità
da uno a due anni a
seconda dell’età anagrafica dei singoli lavoratori dell’impresa
operante da oltre un
quarto di secolo che
lamentano di non
ricevere lo stipendio
da tre mesi. “Purtroppo – si legge in
un comunicato della
proprietà – si stanno
aprendo le porte del
fallimento. Eppure in portafoglio
abbiamo ordini per oltre 800 mila
euro dall’estero, in particolare gli
Emirati Arabi, ma la crisi del nostro
storico cliente ‘Mercatone Uno’
e il conseguente blocco dei loro
flussi finanziari, hanno comportato
la perdita di liquidità di circa un
milione di euro. Un’altra causa di
La speranza
è che una
nuova impresa
ne rilevi
l'acquisto
questa dolorosa scelta arriva dalla
decisione degli istituti bancari di
bloccare l’operatività della nostra
azienda”. Poi la conferma che
un’ultima speranza esiste. “C’è la
possibilità che qualcosa si concretizzi nel breve periodo con imprenditori
di ampio respiro
internazionale interessati al nostro sito
produttivo cerretese,
al marchio e alla
produzioni. E’ la
dimostrazione come
proprietà, seppure
frenata dai vincoli della procedura
fallimentare, siamo
sempre attenti alle
legittime esigenze
dei dipendenti”.
Protezione allertata
Proteste degli studenti per il maltempo
per le tratte ferroviarie
Cerreto d’Esi - Nuove importanti proteste da parte di studenti
e cittadini per alcuni disservizi
riguardanti la stazione ferroviaria
di Cerreto d’Esi.
Il bimestre gennaio-febbraio 2015
ha riportato in evidenza i vecchi
problemi riscontrati nell’anno
passato. Da molto tempo la vecchia
struttura non ha lasciato spazio ad
aggiustamenti importanti, ma come
ultimo intervento solamente una
copertura rigida di fianco la stazione lungo il vialetto che conduce
fino al binario e la messa in funzione di un bagno pubblico. Molti studenti che usufruiscono del servizio
settimanale dei treni dal lunedì al
venerdì non hanno a disposizione
la macchina obliteratrice per guasti che risultano
molto frequenti.
Il problema di una
biglietteria automatica mancante
non è meno discusso dell’altro, in
quanto i pendolari
sono sempre obbligati a procurarsi
il titolo di viaggio
anticipatamente ed adeguarsi agli
orari delle varie rivendite, che può
risultare talvolta scomodo. Manca
inoltre una sala di aspetto al chiuso,
utile durante il periodo invernale
e l’installazione di telecamere risulterebbe utile per monitorare di
volta in volta i reali problemi della
stazione. Recentemente alcuni
studenti hanno trovato la stazione
in condizioni a dir poco critiche,
ed alcuni hanno inoltre dichiarato
“non è possibile usufruire di un
servizio del genere, noi paghiamo e
vogliamo che tutto funzioni”, ed altri ancora “Alcune mattine abbiamo
addirittura trovato delle panchine
rotte gettate tra i binari, bottiglie
rotte, mozziconi di sigarette e la
bacheca degli orari totalmente
distrutta”.
Di certo non uno scenario roseo
22 cerreto-matelica.indd 2
se si contano i problemi nella linea Ancona- Fabriano-Civitanova
Marche che tocca anche Cerreto
d’Esi. Locomotive a diesel obsolete
e spesso sporche non lasciano il
posto ai nuovi treni da tempo in
cantiere pronti per essere messi
in funzione. “Spostarsi con i treni
è diventato complicato perchè i
ritardi non vengono comunicati in
tempo e le coincidenze saltano di
conseguenza” questa è solo una
delle denunce riportate da alcuni
cittadini fabrianesi. “La tratta
difficoltosa con saliscendi ha causato a volte ritardi dovuti alla poca
potenza delle locomotive per svalicare le salite”. Importanti anche
le ultime segnalazioni del sindaco
di San Severino Marche Martini
qualche settimana
fa a Trenitalia e
all’assessore regionale ai Trasporti Luigi Viventi.
La risposta della
Regione conferma
che durante il 2015
verranno messi in
funzione alcuni
dei nuovi treni e
da giugno il miglioramento degli
incroci nella fermata maceratese.
Molte lamentele arrivano dalle
scuole di San Severino e Tolentino per la soppressione della corsa
delle 12,50 molto utile per gli
studenti delle scuole superiori e
non, che sono quindi costretti ad
aspettare la corsa seguente per più
di un'ora. Per quanto riguarda la
fermata di Cerreto d’Esi i pendolari lamentano la corsa delle 15,48
che parte da Macerata e che non
ferma più in alcune stazioni tra cui
Cerreto d’Esi, causando problemi
in quanto si tratta di orari centrali
della giornata. La speranza è che
un miglioramento generale della
situazione non tardi ad arrivare da
parte della Regione e dal gruppo
statale di Trenitalia.
Alcuni studenti-cittadini
Cerreto d’Esi - Il gruppo comunale
di Protezione civile ha recepito con
sollecitudine l’avviso di condizioni
meteo avverse numero 10 emesso
il 15 febbraio scorso dal centro
funzionale multi rischi del dipartimento di Protezione civile della
Regione Marche che prevedeva
precipitazioni diffuse a prevalente
carattere di rovescio, con medie
areali moderate e raffiche nordorientali con velocità media di
vento teso fino alle 24 di mercoledì
25 febbraio. In stretta sinergia con
l’ufficio tecnico comunale e con la
Sala Operativa Unificata Permanente regionale (S.O.U.P), i
volontari del
gruppo si sono
organizzati in
tempi stretti,
svolgendo un
servizio di ricognizione e
di controllo
del territorio
comunale durante le ore più
L'Azione 7 MARZO 2015
Residenza
protetta,
che disagi!
Cerreto d’Esi - Nei
giorni scorsi, a causa di un guasto al
sollevatore, i nostri
familiari ospiti presso
la Residenza Protetta, sono stati
costretti a letto per l'intera giornata.
Ciò si è verificato nonostante la
responsabile comunale dei servizi sociali fosse stata informata
e solleticata ad intervenire. Ci
aspettiamo che in futuro ci sia più
attenzione da parte del Comune
verso questo servizio sociale e
verso gli anziani malati non autosufficienti che, ricordiamo, pagano
regolarmente una retta mensile al
Comune. L’auspicio è che non si
verifichi più malfunzionamenti del
servizio come quello che si è verificato di cui i nostri familiari hanno
pagato le conseguenze peggiori in
termini di disagio e turbamento.
Un familiare
critiche individuate dal bollettino,
concentrandosi in maniera particolare sulle zone precedentemente
interessate da criticità e sul tratto
comunale del fiume Esino, di cui
sono state ispezionate le due sponde per assicurarsi che non ci fosse
pericolo di potenziali straripamenti.
Nei giorni scorsi la compagine
cerretese ha partecipato al raduno
provinciale a Osimo dei gruppi
comunali che ha visto l’adesione
di ben 33 organizzazioni. È stata
l’occasione per incontrare il nuovo
direttore del Dipartimento della
Protezione Civile della Regione
Marche, Marcello Principi, che ha
sostituito Roberto Oreficini. Si è
trattato di un momento di riflessione per individuare e condividere
le politiche future di protezione
civile nel territorio della provincia
di Ancona. Principi ha evidenziato che sono diecimila i volontari
marchigiani impegnati attivamente
nell’encomiabile attività previsione
e prevenzione, di collaborazione tra
gruppi e istituzioni.
I volontari
Diplomi consegnati all’“Antinori”
Matelica - Lo scorso sabato 7
febbraio è avvenuta la cerimonia
di consegna dei diplomi agli ormai
ex alunni dell’Istituto Tecnico Commerciale "Antinori" di Matelica.
A ricevere il “sudato” documento,
dopo cinque anni di studio, sono
stati gli alunni dell’anno scolastico
2013/2014. Prima della celebrazione vera e propria però, il dirigente
scolastico Marcelli ha presentato
al sindaco di Matelica, Alessandro
Delpriori, e agli ospiti che hanno
partecipato alla manifestazione,
l’offerta formativa dell’istituto.
Un’offerta che lo inserisce tra le
eccellenze dei percorsi didattici,
legati all’economia aziendale e
alla programmazione informatica,
nel nostro territorio. A proseguire
il discorso ci ha pensato il giovane
sindaco matelicese che, dopo aver
salutato i presenti, si è complimentato per le attività e le iniziative
progettuali che questo indirizzo
scolastico propone ai giovani studenti, come l’esperienza diretta
con il mondo del lavoro grazie
all’attività di “alternanza scuola
lavoro” e i corsi di lingue all’este-
ro per approfondire le conoscenze
linguistiche e culturali. Soddisfatti
delle iniziative anche gli ospiti d’eccezione, Patrizia Tiranti, presidente
del comitato “Impresa donna” del
Cna di Macerata e l’imprenditore
in casa Giovanni Ciccolini della
Halley. Quest’ultimo ha dato inizio
alla consegna dei diplomi, parlando
della sua esperienza personale e
definendo la scuola come luogo
d’incontro con la conoscenza.
Proprio la mancanza di cultura e
soprattutto della conoscenza della
storia ha causato, in parte, la crisi
che stiamo vivendo. A seguire è
stato il turno della presidente Tiranti che ha suggerito agli studenti
presenti di elaborare idee nuove per
rendere le competenze informatiche
strumento di lavoro creativo e produttivo. Al temine della cerimonia
e alla consegna dei diplomi, lo
stesso Marcelli ha congedato tutti
i presenti, augurando a tutti gli ex
alunni un futuro ricco di successi
professionali, con la speranza che
ognuno di loro si ricordi dell’Istituto non come una scuola, ma come
una vera e propria famiglia.
04/03/15 10.28
L'Azione 7 MARZO 2015
23
>SASSOFERRATO<
La città piange Presciutti
Non ce l'ha fatta l'imprenditore sentinate, vittima di fortissime ustioni
di VERONIQUE ANGELETTI
A
ntonio Presciutti (nella
foto) non c’è l’ha fatta.
L’imprenditore edile, 71
anni, è deceduto giovedì
26 febbraio alle ore 18 all’ospedale
M. Bufalini di Cesena. Nemmeno i medici della superstruttura
ospedaliera di assistenza intensiva
ai grandi ustionati hanno potuto
salvarlo. Era stato trasferito cinque giorni prima in eliambulanza
dall’ospedale “Profili” di Fabriano
dove era in cura da otto giorni. Da
quel maledetto sabato 14 febbraio,
quando, seduto in cucina, nella
sua bella casa di via Rossini, si
era addormentato, e, vittima di
un colpo di sonno e anche della
lentezza dei suoi movimenti Antonio Presciutti era affetto di
una malattia neurodegenerativa da
un anno e mezzo - si è dato fuoco
con la propria sigaretta. Un fuoco
lampo distruttivo e reso fatale dal
sintetico del suo maglione che lo ha
trasformato in una torcia vivente.
E’ morto sedato, in coma farmacologico, poco dopo le ore 18 circondato dall’affetto di sua moglie Lina,
dei suoi figli Andrea e Sabrina e dei
suoi nipoti Rodolfo ed il piccolo
Leonardo. Un uomo dal carattere
tenace Andrea Presciutti. Un geometra intelligente e lungimirante.
Della stirpe di quegli imprenditori
edili di una volta. Più con la voce
e le mani accanto ai loro operai
sui cantieri che seduti nei studi.
Non si contano le sue costruzioni
nel comprensorio. Così tante che è
facile dire che più di un centinaio
di famiglie tuttora vivono all’interno delle mura che ha progettato
e costruito come impresa. Nativo di Mergo,
aveva studiato
all’Istituto Pietro Cuppari di
Jesi, ed appena diplomato
aveva trovato
lavoro presso
una ditta di
Recanati. Una
ditta importante che investiva sul litorale
Lunedì 2 marzo è stato il giorno
dell’ultimo saluto ad Antonio
Presciutti.
Gremita la chiesa parrocchiale
di San Facondino. Parenti, tantissimi amici e colleghi hanno
voluto essere a fianco alla moglie
Lina, ai figli Andrea e Sabrina. Commovente la folta presenza
dei compagni di scuola del
nipote Rodolfo (18 anni) e di
parte della squadra di calcio del
Sassoferrato-Genga. Gli stessi
giocatori che, quel sabato, hanno
visto interrompere la partita contro
il Gabicce Gradara per consentire
all’eliambulanza di atterrare sul
campo sportivo sentinate. Fu così,
quasi per caso, a fine partita, che il
giovane Rodolfo seppe che la macchina dei soccorsi era per il nonno
Antonio. Un nonno che raggiunse,
della regione. “Questa foto – racconta Margarita – è stata scattata
martedì 10 febbraio alle 16.45 con
la mia inseparabile Nikon 5100 e
con l’obbiettivo 18-35. Mi dà il
senso di libertà. Il bambino è mio
figlio, appena uscito da scuola. Il
luogo, località Colle di Sassoferrato, davanti agli Appennini. Ho
chiesto a Jonathan di correre, di
fermarsi e di giocare con il sole”.
Ed aggiunge: “Spesso porto i miei
figli a fare foto in questi luoghi.
Sono posti magici ed il mio scopo,
è di trasmettere un messaggio positivo. Il contatto con la natura che
regala emozioni grandissime, e la
consapevolezza ai miei figli e, a chi
guarda le mie fotografie, che siamo
circondati dalla bellezza. Bellezza
che dobbiamo amare e rispettare”.
Margarita è una fotografa amatoriale cresciuta nel circolo fotografico
sentinate Erregibi (affiliato Fiaf).
Un circolo che, in particolare questi ultimi anni, invita i suoi soci
a muoversi obbiettivo alla mano
per catturare scorci dimenticati ed
istanti preziosi. Il risultato sono
reportage densi di emozioni che
evidenziano le peculiarità e danno
maggior forza all’identità delle
comunità.
v.a.
Un pomeriggio tutto al femminile
La giornata della
donna al Palazzo
degli Scalzi
23 sasso.indd 2
Leopardi a Recanati, o anche la
costruzione della cartiera di Gaville
di Sassoferrato o contribuito con i
suoi uomini all’apertura dell’ultimo tratto del percorso turistico
all’interno delle Grotte di Frasassi.
Tanti i suoi palazzi, in via Rossini,
in via Leopardi, al Piano di Frassineta, in via Crocefisso. "Babbo
era un grande tecnico" – aggiunge
il figlio Andrea.
LA VERA PACE VIENE DA CRISTO
Maracchini, una foto da testimonial
La foto di una sassoferratese doc,
Margarita Maracchini, è il testimonial del mese di marzo del sito web
Marcheforyou.com. Un progetto
dell’associazione "Creattivamente", con cui si mira a promuovere
nel mondo le Marche e le attività
abruzzese e costruiva palazzi ad
Alba Adriatica. E’ lì, ai confini delle sue Marche, che incontra Lina,
originaria di Giulianova, che 48
anni fa, diventa sua moglie. Dopo
con la famiglia, si trasferisce ad
Angeli di Rosora ed è assunto alla
Ecic dei fratelli Ninno di Fabriano.
Poi il salto di qualità. Decide di
mettersi in proprio nel 1970 e di
stabilirsi a Sassoferrato. Scorrendo
il suo cursus honorum di geometra,
tra i tanti suoi lavori, emergono
incarichi ancora più speciali degli
altri. Come quando ha seguito i
lavori di restauro e di valorizzazione di una parte della splendida
casa nobiliaria del poeta Giacomo
Un pomeriggio…all’inglese, tutto
al femminile, per rendere omaggio
alla “Giornata internazionale della
donna”, iniziativa istituita circa
un secolo fa con lo scopo di
ricordare le conquiste sociali,
politiche ed economiche
delle donne, ma anche
per non dimenticare
le discriminazioni e
le violenze cui sono
oggetto ancora oggi in
tante parti del mondo.
Un tè per te, questo
il titolo della mani-
festazione, promossa dall’amministrazione comunale, che si terrà
domenica 8 marzo, alle ore 17,
nell’auditorium Palazzo degli
Scalzi, sede del Museo Mam’s, per
celebrare, appunto, la “Festa della
donna”.
«Concediti una pausa di riflessione - questo lo slogan riportato nel
volantino che pubblicizza l’iniziativa - e vieni a prendere un tè con
noi al museo. Due chiacchiere per
conoscerci meglio e un momento
di riflessione per dare la possibilità
ad ognuna di esprimersi sul tema
con i colori della squadra e dunque senza nemmeno cambiarsi,
all’ospedale ‘Profili’ di Fabriano.
“Quando la morte è così violenta
e così istantanea – ha affermato il
parroco don Giovanni Mosciatti
– aiuta sapere che la vera pace
viene da Cristo, che è Lui che
dà la vita e che a fianco a Lui,
vive Antonio”.
v.a.
Quando l’amore
da solo non basta...
Bisogni seri e dirompenti stanno scuotendo il welfare “ fai da te” che
finora ha caratterizzato i rapporti all’interno delle famiglie. Cambiamenti non facili da intercettare poiché impongono una nuova dinamicità
delle politiche sociali in un momento dove i soldi pubblici sono difficili
da reperire. Intanto per Sassoferrato, si sta definendo un nuovo quadro. Oltre ai venti posti della storica Casa di Riposo di San Giuseppe
delle Suore del Buono e Perpetuo Soccorso, nel cuore del Castello,
dall’anno scorso è operativa all’interno della Casa della Salute, ossia
l’ex presidio ospedaliero Sant’Antonio Abate, la Residenza Protetta.
Una struttura pubblica forte di 25 posti letti che da prestazioni di tipo
alberghiero, di socializzazione-animazione e prestazioni di carattere
sanitario e riabilitativo agli anziani non autosufficienti. Persone per
le quali sono state accertate l’impossibilità di permanere nell’ambito
familiare e di usufruire di servizi alternativi al ricovero. Sempre per gli
anziani, a breve, dovrebbe essere operativo, sempre nella Casa della
Salute, un centro diurno per 8 malati di Alzheimer. Obiettivo: seguire
e stimolare i malati e sollevare anche le famiglie di giorno. Alla fine
di questo mese dovrebbe anche essere operativa la struttura delle Cure
Intermedie. In tutto 20 posti letti “ospedalieri” che accoglieranno i
pazienti che necessitano di cure sanitarie ad intensità superiore alle
domiciliari standard. Poi, ovviamente tutta la rete dell’Ato, del servizio infermieristico a domicilio. In questo nuovo welfare vanno anche
inseriti altri due servizi non prettamente sanitari, ma altrettanto importanti per il benessere delle famiglie: il Centro famiglia e soprattutto
il Diverticentro. Strutture che hanno sede all’interno dell’ex stazione
ferroviaria dove i ragazzi e i genitori possono trovare le risposte giuste
alle loro necessità anche semplicemente per un problema di compiti.
da svolgere. Il centro per l’infanzia all’interno dell’asilo nido risponde
appieno alle esigenze dei genitori che lavorano in un contesto socioeducativo professionale.
v.a.
dell’integrazione e dell’accoglienza».
Gli argomenti che verranno trattati
nel corso dell’incontro non saranno
soltanto quelli dell’accoglienza e
dell’integrazione, ma spazieranno
su tutto ciò che riguarda l’universo
femminile.
«L’invito di partecipazione - precisa
il vice sindaco Lorena Varani - è
rivolto in primo luogo alle donne,
ma è naturalmente esteso anche
agli uomini».
Protagoniste della manifestazione,
neanche a dirlo, saranno alcune
donne - insegnanti, artiste, lavoratrici, casalinghe, ecc. - le quali
intratterranno il pubblico cercando
di sensibilizzarlo e coinvolgerlo
sulle varie tematiche che verranno
affrontate nel corso del pomeriggio…davanti ad una tazza di tè.
04/03/15 11.45
24
>DEFUNTI<
L'Azione 7 MARZO 2015
RINGRAZIAMENTO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
A nome mio personale, di mia sorella e di tutta la famiglia esprimo
la sincera e profonda gratitudine
per la vicinanza, l’affetto e la preghiera dimostrate da tanti, in occasione della scomparsa del caro
papà PEPPINO CAMMORANESI.
La fede che ci sostiene diventa ancora più forte ed energica in queste
circostanze di grande dolore, dove
si riesce a sperimentare la bellezza
di un vero rapporto di comunione.
Un grazie particolare al Vescovo, ai
tanti sacerdoti e religiosi, ai miei
colleghi de L’Azione, che non hanno
fatto mancare la loro testimonianza
di stima e di amicizia. Ad ognuno di
voi un caro abbraccio.
Carlo Cammoranesi
CHIESA di CAMPODONICO
Mercoledì 4 marzo
ricorre il 4° anniversario
della scomparsa dell'amata
MARISA ZEPPONI
I suoi cari la ricordano con affetto.
S.Messa domenica 8 marzo alle ore
15.30. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
Sabato 7 marzo
ricorre l'8° anniversario
della scomparsa dell'amata
IDA PIERMARTINI
in CAMPIONI
Il marito Pietro, i figli Gianni e Maria Grazia, la nuora Maria, il genero
Lamberto, la nipote Federica, il fratello Romualdo ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa sabato 7
marzo alle ore 15.30 nella chiesa di
Valleremita. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
Giovedì 12 marzo
ricorre l'anniversario
della scomparsa dell'amato
CHIESA della MISERICORDIA
Martedì 10 marzo
ricorre l'anniversario
della scomparsa dell'amato
FRANCESCO SPADINI
I familiari ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa giovedì
12 marzo alle ore 8 nella chiesa
del Collegio Gentile e domenica 15
marzo alle ore 9.30 nella Casa di
Riposo di Matelica. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
I familiari ed i parenti lo ricordano
con affetto. S.Messa martedì 10
marzo alle ore 18. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
CHIESA della SACRA FAMIGLIA
Domenica 8 marzo
ricorre il 10° anniversario
della scomparsa del caro
PIETRO MARIANI
Sabato 7 marzo alle ore 18 sarà
celebrata una S.Messa in suffragio.
La moglie, i figli, le nuore ed i nipoti ringraziano coloro che vorranno
unirsi alle loro preghiere.
TRE MESI
ANNUNCIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
TRIGESIMO
FRANCESCO BALDONI
Lunedì 2 marzo, a 93 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
DARIO SARTI
Lo comunicano la moglie Elia, la figlia Donata, i generi Tonino e Franco, i nipoti Simone e Marianna, i
cognati ed i familiari tutti.
Onoranze Funebre Belardinelli
ANNUNCIO
Mercoledì 25 febbraio,
è tornato alla Casa del Signore,
l'amato
PROF. ARDUINO (PEPPINO)
CAMMORANESI
Lo comunicano i figli Carlo ed Elisabetta, la nuora Fernanda Dirella, il
genero Paolo Loretelli, i nipoti Nicolò, Jacopo, Riccardo, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNIVERSARIO
"Beati i poveri in spirito, perchè di
essi è il regno dei cieli. Beati i puri
di cuore, perchè vedranno Dio"
(Mt.5, 3-8)
Giovedì 12 marzo
ricorre il trigesimo
del ritorno al Padre dell'amatissima
PELIA PALOMBI
ved. RUGGERI
I figli, i nipoti e i parenti la ricordano, con immutato affetto, nella
preghiera. Saranno celebrate Sante
Messe giovedì 12 marzo, alle ore 9
nella Chiesa del Buon Gesù e alle
ore 18.30 nella Chiesa di Santa
Maria Maddalena. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
3 mesi (8 dicembre-8 marzo)
n.28-8-1922
m. 11-3-1978
Mercoledì 11 marzo
ricorre il 37° anniversario
della scomparsa dell'amato
RENATO GAROFOLI
"Gli anni che passano non cancellano mai il tuo ricordo nei nostri cuori. Parliamo spesso di te ricordando
momenti felici trascorsi insieme.
Ci hai lasciato troppo presto caro
babbo!"
I tuoi figli Franco e Anna, tua
moglie Iolanda, i tuoi nipoti e
la nuora Tina
CHIESETTA di ARGIGNANO
(La Cupa)
Domenica 15 marzo
ricorre il 2° anniversario
della scomparsa dell'amata
I familiari, gli amici ed i parenti la
ricordano con affetto. Durante la
S.Messa di venerdì 13 marzo alle
ore 17.30 sarà ricordata anche la
mamma MARGHERITA. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
LUISA DOLCE
CHIESA di S.MARIA MADDALENA
Sabato 7 marzo
ricorre il 10° anniversario
della scomparsa dell'amata
NORINA PALEGO
in VENTURINI
Il figlio Bartolo, la nuora Sandra e i
parenti tutti la ricordano con infinito amore. S.Messa lunedì 9 marzo
alle ore 18.30. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
ORATORIO di S.MARIA
Lunedì 9 marzo
ricorre il 3° anniversario
della scomparsa dell'amata
IOLANDA PAVONI
La famiglia, la nuora, il nipote Alessandro la ricordano con affetto.
S.Messa lunedì 9 marzo alle ore
18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
L' 8 marzo ricorre
il 3° mese dalla scomparsa
dell'amatissimo
NEVIO STAGNOZZI
"Sei sempre nei nostri cuori.
ci manchi ogni giorno di più'"
La tua famiglia
Onoranze Funebri Santarelli
TRIGESIMO
CHIESA della SACRA FAMIGLIA
Venerdì 13 marzo
nel trigesimo
della scomparsa della cara
CHIESA di S.MARIA
della PORTA di CERRETO d'ESI
Lunedì 9 marzo
ricorre il 15° anniversario
della scomparsa dell'amato
VINICIO TAVOLINI
I familiari ed i parenti lo ricordano
con affetto. S.Messa lunedì 9 marzo alle ore 18. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
CHIESA di S.CLEMENTE
GENGA
Domenica 8 marzo
ricorre il 16° anniversario
della scomparsa dell'amata
PAOLA GAROFOLI
La mamma, il marito, le figllie, la
sorella, il cognato, il nipote, i suoceri ed i parenti la ricordano con
immenso affetto. S.Messa domenica 8 marzo alle ore 11.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
Mercoledì 11 marzo
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amata
LOREDANA FIORANI
in MORELLI
Tutti coloro che le vogliono bene la
ricordano con affetto. S.Messa domenica 8 marzo alle ore 10.30 nella chiesa di Valleremita. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
Il dolore e la sofferenza, per la perdita di una persona a noi cara, non
deve mai e poi mai superare la felicità e la gioia del ricordo di quando
il nostro caro era in vita (Seneca).
ASSUNTA BRAGONI
ved. RUGGERI
i figli, unitamente alle rispettive famiglie, nel ricordarla con affetto a
quanti la conobbero, faranno celebrare una S.Messa di suffragio alle
ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
Marchigiano
TRIGESIMO
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Sabato 28 febbraio,
è mancato all'affetto dei suoi cari
IGINO MOLINELLI
Lo comunicano la moglie Paola, la
figlia Cristina, il fratello Giovanni,
la suocera Marina, il cognato, le
cognate, i cugini, gli zii, i nipoti, i
parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Lunedì 2 marzo, a 86 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ALDO VITALETTI
Lo comunicano la moglie Umiliana,
i figli Sandro e Francesco, la sorella, le nuore Antonia e Morena, i nipoti Romina, Daniele e Valentina, i
cognati ed i familiari tutti.
Onoranze Funebre Belardinelli
ANNUNCIO
Giovedì 26 febbraio, a 71 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ANTONIO PRESCIUTTI
Lo comunicano la moglie Lina, i figli Andrea e Sabrina, le sorelle, il
genero Luca, Sabrina e Daniela, gli
amati nipoti Rodolfo e Leonardo, i
cognati ed i familiari tutti.
Onoranze Funebre Belardinelli
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SANTUARIO MADONNA
DEL BUON GESU'
Martedì 10 marzo
nel trigesimo
della scomparsa della cara
ROLANDO POETA
06-03-2005
06-03-2015
Per noi il tempo non esiste... Cosa
sono 10 anni, a confronto con l'eternità? Un battito d'ali. Il tuo ricordo rimarrà per sempre tra le pieghe
del mio cuore e non se ne andrà
mai, proprio come un ramo di edera attorcigliato ad un cancello: il
cancello del mio cuore. Ti chiedo di
mantenere la promessa che mi hai
fatto; sei stato la roccia a cui mi
sono aggrappata per anni ed ora mi
sento in balìa degli eventi, ma non
ti preoccupare, so che il mio sorriso
sarà sempre la tua pace. E la mia
pace è il ricordo di te.
Tua moglie Elena
RINGRAZIAMENTO
Nel ricordare il caro
ALDO CERAGNO
la moglie Pina Carnevali, nell'impossibilità di farlo singolarmente,
ringrazia commossa quanti hanno
preso parte al suo dolore.
Onoranze Funebri Santarelli
CHIESA di S.GIUSEPPE LAV.
Martedì 10 marzo
ricorre il 2° anniversario
della scomparsa dell'amata
INES PAOLETTI
ved. GENTILI
I figli Luigi ed Enrico ed i parenti
la ricordano con affetto. S.Messa
martedì 10 marzo alle ore 18.30.
Durante la celebrazione saranno ricordati anche il marito ANTONIO
ed il figlio NICOLA. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
Martedì 3 marzo, a 66 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
NAZZARENO (REMO) POETA
Lo comunicano la moglie Liliana
Colonna, i figli Rossano, Loredana,
Roberta, la nuora Carla, i generi
Fabio e Marco, i nipoti, la suocera
Nazzarena, il fratello Mario, la sorella Armandina, i cognati, le cognate, i parenti tutti.
Marchigiano
BENITA PESCATORI
ved. PRIORETTI
tutti i suoi cari nel ricordarla con affetto faranno celebrare una Santa
Messa di suffragio alle ore 9. Si ringrazia chi si unirà nelle preghiere.
Marchigiano
RINGRAZIAMENTO
La famiglia LORENZETTI, sentitamente ringrazia tutti coloro che hanno
partecipato con affetto e stima al dolore per la perdita della cara
LUCIANA
Un particolare ringraziamento a tutti coloro che hanno voluto offrire un
contributo per il reparto Oncologico di Fabriano.
Pompe Funebri Pittori
04/03/15 10.23
25
L'Azione 7 MARZO 2015
>CHIESA
Il 7 marzo 1965
la nostra vita cambiò.
Così, nella continuità
della tradizione
della Chiesa,
il Concilio Vaticano II
si proponeva
di rinnovare
le forme del dialogo
degli uomini con Dio
Prima Messa in italiano
di MARCO DOLDI
“S
i inaugura,
oggi, la nuova forma della Liturgia in
tutte le parrocchie e chiese
del mondo, per tutte le Messe seguite dal popolo. È un
grande avvenimento, che si
dovrà ricordare come principio di rigogliosa vita spirituale, come un impegno nuovo
nel corrispondere al grande
dialogo tra Dio e l’uomo”.
Era il 7 marzo 1965 e il beato
Paolo VI nella parrocchia di
Ognissanti sull’Appia Nuova
a Roma (nella foto piccola)
celebrava la prima Messa in
lingua italiana.
In quella importante occasione il Papa pronunciava
due parole fondamentali:
“ordinario” e “straordinario”
riferendole alla liturgia che si
celebrava per la prima volta.
“Consueto e ordinario” era il
divino Sacrificio che si stava
celebrando, quello che da
sempre la Chiesa offre per
mandato di Cristo Signore.
Non era mutata la fede in
ciò che si stava compiendo
sull’altare: la Santa Messa
era sempre la stessa. Consueto e ordinario, seppure
sempre grande e unico!
E quel giorno, c’era qualcosa
che faceva giustamente pensare alla novità. Così il Papa
continuava: “Straordinaria
è l’odierna nuova maniera
di pregare, di celebrare la
Santa Messa […]. Norma
fondamentale è, d’ora in
avanti, quella di pregare
comprendendo le singole
frasi e parole, di completarle
con i nostri sentimenti personali, e di uniformare questi
all’anima della comunità, che
fa coro con noi”.
Quelle parole di Paolo VI
dicono molto di quanto la
riforma liturgica promossa
dal Concilio Vaticano II
aveva inteso operare: nella
continuità della tradizione
della Chiesa ci si proponeva
di rinnovare le forme del dialogo degli uomini con Dio.
Non mutava la fede, cambiava la forma. Alla Messa
tridentina, che negli ultimi
secoli aveva nutrito i fedeli
ai divini misteri, succedeva
la Messa di Paolo VI, frutto
della riforma liturgica.
Questa, iniziata prima del
Concilio, è stata uno dei suoi
frutti più belli.
Agli inizi del Novecento
in molti sentirono, infatti,
il desiderio di riaccostare la liturgia alla vita dei
fedeli. Papa Pio X (19031914) diede impulso a quegli
sforzi che approdarono nel
movimento liturgico. Egli
ebbe un’intuizione felice:
lo spirito cristiano tra i fedeli sarebbe notevolmente
rifiorito se questi si fossero
avvicinati ai divini misteri
con una partecipazione attiva
(“actuosa communicatio”).
L’intuizione del Pontefice e
l’operato di tanti, specialmente all’ombra delle grandi
abbazie, sono le cause remote e insieme prossime della
sintesi tra liturgia e vita, stabilita con vigore dal Vaticano
II e concretizzata da Paolo
VI. In questo senso non c’è
frattura tra l’opera conciliare
e l’epoca precedente.
Il Vaticano II, che aveva
come scopo quello di promuovere la vita cristiana tra
i fedeli, si occupò per prima
cosa della divina liturgia.
Non fu una distrazione rispetto ad impegni più urgenti. Al contrario, costituì
il criterio: indicare dove
sempre si trovino le immense
energie spirituali di grazia
divina, che permettono ogni
rinnovamento pastorale. Per
questo motivo chiese che i fe-
deli fossero aiutati a prendere
parte alla liturgia “consapevolmente, attivamente e piamente”. La semplificazione
dei riti e l’uso delle lingue
nazionali diventavano scelte
necessarie e proficue.
Oggi, a differenza di mezzo
secolo fa, realmente i fedeli
hanno la possibilità di avvicinarsi più facilmente ai
Adorazione eucaristica
Torna “24 ore per il Signore”
notturna in Diocesi
con il Sacramento della Confessione
Quando l’anno scorso si tennero le “24 ore per il Signore“ Papa
Francesco stupì il mondo confessandosi in ginocchio davanti a un
confessionale in San Pietro, ricordando così che tutti hanno bisogno
di misericordia. E quest’anno il tema delle “24 ore per il Signore”
sarà proprio “Dio ricco di Misericordia”.
L’iniziativa promossa dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione si terrà nella notte tra il 13 e 14 marzo prossimi, in
Quaresima, e si proporrà di far riscoprire l’amore di Dio anche
attraverso la Confessione.
Centro delle iniziative sarà a Roma, con una notte dedicata a questo
sacramento e una celebrazione con il Papa ma le diocesi di tutto il
mondo sono state invitate ad organizzare eventi simili. Nella nostra
diocesi ogni parrocchia o zona pastorale può organizzarsi con una
iniziativa simile.
Quaresima della carità
Sono proposti due gesti in questa Quaresima dedicata alla carità: il “Cesto della carità” da concordare con la Caritas e la raccolta delle offerte,
almeno in una domenica di Quaresima, in tutte le chiese, per sostenere
la nostra Caritas.
Le offerte verranno presentate dai parroci e dai rettori di chiese nell’offertorio della Santa Messa Crismale di mercoledì 1° aprile.
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misteri celebrati.
Possono prendervi parte
e aderire interiormente a
quanto Cristo opera nella divina liturgia. Naturalmente le
scelte liturgiche operate non
sminuiscono il Mistero che
resta sempre straordinario e
incomprensibile e come tale
va silenziosamente accolto
e adorato.
• A Fabriano, nella chiesa di San Filippo, sabato 7
marzo dalle ore 21 alle ore 6 di domenica 8 marzo.
• A Matelica, nella chiesa della Beata Mattia, sabato
7 marzo ore 21-24 e nella chiesa di San Filippo, venerdì
27 marzo ore 21-24.
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
Domenica 8 marzo dal Vangelo
secondo Giovanni
(Gv 2, 13-25)
Una parola per tutti
Il brano evangelico della terza settimana di Quaresima chiede
a noi cristiani di rinnovarci nella fede. Il Salvatore, entrando nel
tempio, luogo sacro per il popolo d’Israele perché rappresentante la casa di Dio in terra, lo trova pieno di persone dedite
al lucro e al denaro. Gesù si indigna così tanto da scacciare
fuori animali e mercanti; questi ultimi, offesi, si permettono
di chiedergli un segno come pretesto per allontanarlo e poter
così tornare al proprio malaffare.
Il Messia ricorre a una similitudine, paragonando le mura del
tempio al proprio corpo, vero tabernacolo, che verrà torturato e
crocifisso, ma risorgerà il terzo giorno. Solo dopo tale grandioso
avvenimento, i discepoli comprenderanno che le sue parole e
azioni, anche quelle più difficili da accettare, non sono casuali,
ma espressione del disegno d’amore dell’Onnipotente.
Come la possiamo vivere
- Il Figlio di Dio desidera che gli uomini seguano il Padre nella
purezza del cuore e non si adoperino solo a parlare, senza
prodigarsi con azioni concrete, specialmente verso quanti non
sono amati da nessuno.
- Cristo non vuole che qualcuno si serva della religione per
fini economici.
Chiede, invece, di compiere una rivoluzione di vita invitandoci
a non costruire la nostra esistenza sui beni materiali, ma a
fidarci e affidarci alla divina provvidenza.
- Oggi il mondo dei potenti e dei prepotenti dissangua i popoli
più deboli, derubandoli di ciò che spetta loro di diritto, attraverso
dei perversi meccanismi economici.
Il Nazareno ci sprona a creare una nuova umanità basata sulla
giustizia distributiva, affinché ci possa essere il pane per tutti;
una società fondata sulla dignità di essere tutti fratelli e figli di
Dio, non sul conto in banca.
- Facciamo sì che, in questo tempo di cammino e di rinnovamento, si riesca a digiunare non solamente di carne, ma di
tutte quelle spese inutili e quegli atteggiamenti superficiali che
ci allontanano dal Signore e dal prossimo.
04/03/15 10.26
26
>CHIESA<
L'Azione 7 MARZO 2015
Per la salvezza della famiglia
Il nostro vescovo detta le linee in vista del secondo Sinodo ad ottobre
di D. GIANCARLO VECERRICA*
questa Quaresima: l’ascolto, umile
e paziente, sia il metodo per questa
dolce fatica di ogni sacerdote.
• In ogni parrocchia ci sia un “luogo” d’incontro, di accompagnamento e di aiuto per la crescita spirituale
e materiale delle famiglie. Il tema
dell’educazione sia sempre aperto,
perché è una delle preoccupazioni
principali delle famiglie di fronte
ai loro figli adolescenti e giovani,
che respirano più della mentalità del
mondo che di quello che si propone
in Chiesa o in famiglia.
• Coinvolgersi sempre più con
l’Ufficio Diocesano familiare –
giovanile – vocazionale.
C
arissimi,
tutta la Chiesa è chiamata
a prepararsi in vista del
secondo Sinodo dei Vescovi sul tema della famiglia.
1. L’importanza della Famiglia
oggi: tutta la realtà umana comincia
dalla famiglia ed è determinata dalla
famiglia. Il matrimonio è un istituto
connaturato all’essere umano, su
cui il Cristianesimo ha innestato
un incremento di comprensione, di
ricchezza e di grazia. Il Catechismo
della Chiesa Cattolica (nn. 1647 e
2365) dà la ragione dell’indissolubilità e della fedeltà: “il Matrimonio
fa entrare l’uomo e la donna nella
fedeltà di Cristo alla sua Chiesa”.
Di fronte a tanta grandezza del matrimonio cristiano oggi si riscontra
una crisi tremenda, per varie cause,
che a monte trova una crisi di fede.
Ed ecco la situazione delle nostre
famiglie, che rispecchia la crisi
invadente del mondo attuale. La
Chiesa, che è Madre, è giustamente
preoccupata. I Papi di questo tempo
hanno trattato come prioritario il
tema della famiglia. Papa Francesco
ha raccolto questa urgenza ed ha
proposto due Sinodi: il Sinodo straordinario, svolto dal 5 al 19 ottobre
2014, come preparazione al Sinodo
ordinario dei Vescovi dell’ottobre
2015, che avrà come tema: “La vocazione e la missione della famiglia
nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”. Papa Francesco ci esorta
così: “Abbiamo ancora un anno per
maturare, con vero discernimento
spirituale, le idee proposte e trovare
soluzioni concrete a tante difficoltà
e innumerevoli sfide che le famiglie
devono affrontare; a dare risposte a
tanti scoraggiamenti che circondano e soffocano le famiglie”.
2. La pastorale Familiare è la
preoccupazione del Vescovo e di
tutti gli operatori pastorali della
Come migliorare
il percorso catechistico
Martedì 24 febbraio, presso l'aula magna del Seminario, i catechisti della
Diocesi hanno incontrato don Giovanni Varagona, sacerdote da trent'anni e docente di Pedagogia Generale all'Istituto di Scienze Religiose di
Ancona. Ad aprire l'incontro - organizzato dal direttore dell'Ufficio Catechistico Diocesano don Tonino Lasconi - è stato il Vescovo Vecerrica
che ha salutato e ringraziato i presenti per il loro prezioso compito di
annunciatori del messaggio di Gesù alle nuove generazioni. «Dopo aver
ricevuto il Sacramento della Cresima i ragazzi spariscono dalla vita della
parrocchia: perché? In realtà non si perdono dopo la Cresima ma durante
il cammino di iniziazione cristiana!». Queste le parole con le quali ha
esordito don Giovanni e che hanno trovato un misto di consenso e stupore
tra i presenti. «Per portare a termine l'obiettivo di far conoscere Gesù ai
bambini -ha proseguito il sacerdote- si sbaglia l'approccio perché lo si
imposta solamente su un piano cognitivo. È sì fondamentale che i bambini
conoscano Gesù ma per capire che Lui li ama devono essere prima amati
dai catechisti attraverso il calore umano; una persona infatti si incontra
con il cuore, il corpo, i sentimenti». A tal proposito don Giovanni ha poi
raccontato l'esperienza del percorso di catechesi portata avanti nella sua
parrocchia. Primo passo di questo metodo è stato quello di creare un
ambiente diverso dalle solite aule di catechismo: la stanza è pitturata di
giallo con rifiniture arancioni per rendere il luogo caldo e accogliente e
tavoli e sedie hanno lasciato spazio a tappeti e cuscini. I bambini - tolte le
La nuova App della pastorale
sta spopolando tra i giovani
A quasi due mesi dal lancio della
nuova App della Pastorale Giovanile Diocesana su tutti
i dispositivi Apple
e Android, sia tablet che cellulari,
volevamo rinnovare
l’invito a scaricarla
gratuitamente per
rimanere sempre di
più collegati a tutti
gli eventi proposti
per giovani e non
solo… In appena
due mesi abbiamo
già superato i 600
scaricamenti e ab-
26 chiesa.indd 2
biamo lanciato già due aggiornamenti per arricchire il contenuto.
L’ultimo dei due sarà
online proprio da
adesso, per cui troverete nuove funzionalità, nuove possibilità
di interazione con la
pagina Facebook della
Pastorale Giovanile,
la possibilità di scaricare materiale online,
di cliccare link e di
essere sempre di più
interattivi e connessi
con la diocesi. Sta
riscuotendo tantissimi
Diocesi, dai sacerdoti ai laici. In
questa dimensione è in gioco la
salvezza della famiglia, e perciò
la crescita della comunità cristiana e della società. Ogni parroco
è chiamato a promuovere questo
cammino indispensabile. Come?
• Incontrando le famiglie e accompagnandole, soprattutto in occasione del ricevimento dei Sacramenti
che coinvolgono la famiglia.
• Visitando le famiglie una ad una,
per la conoscenza, il confronto e
l’aiuto da dare. Ecco l’importanza
della Benedizione Pasquale che
viene portata in tutte le famiglie in
3. Il Papa ha chiesto a tutte le
diocesi di impegnarsi a presentare
le proprie riflessioni e risposte sulle
46 domande poste dalla Segreteria
generale del Sinodo. Queste possono essere trovate nel sito internet
del vaticano www.vatican.va. Come
suggerimento la Cei propone che le
Diocesi possono riassumere le 46
domande.
Questa è una bella riflessione sulla
famiglia! Rimaniamo uniti nella
preghiera per le nostre famiglie e
nel presentare il frutto delle nostre
riflessioni.
Buona Quaresima a tutti e con
tanta gioia prepariamoci a vivere
la grande Pasqua 2015
FESTIVE DEL SABATO
ore 17.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Collegiglioni
ore 18.00: - Cattedrale S.Venanzio
- M. della Misericordia
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- Collegio Gentile
FESTIVE
ore 7.00:
ore 8.00:
ore 8.30:
* Vescovo di Fabriano-Matelica
scarpe e con indosso i calzettini antiscivolo- sono qui liberi di muoversi
nello spazio: il confine tra loro e gli educatori a questo punto non è più
rappresentato dai tavoli ma dalla relazione tra le persone. L'incontro di
catechismo, che dura circa un'ora, si svolge in quattro momenti. Durante
il pre-contatto i bambini vengono accolti da alcuni catechisti, si cambiano
e raccontano le loro esperienze avute durante la settimana per definire
così un confine netto tra ciò che i bambini hanno vissuto fino al momento
di entrare nella stanza e ciò che succederà poi. Successivamente c'è il
contatto durante il quale, attraverso un gioco, un racconto o altre attività, viene creato uno spazio emotivo che sia capace di aprire il cuore dei
bambini pronti così ad accogliere il Vangelo annunciato nella seguente
fase del contatto-pieno. In questo momento centrale, che risulta il più
creativo dell'incontro, i ragazzini confrontano la loro vita con la Parola
ed esprimono emozioni ed impressioni da essa suscitate. Fase conclusiva
è il post-contatto durante il quale i bambini riflettono e "riportano a casa"
una parola o un gesto a simbolo di tutto l'incontro. In questo percorso i
genitori sono costantemente informati sulle attività svolte dai loro figli
e coinvolti attraverso proposte volte a proseguire in famiglia il lavoro
compiuto in parrocchia. Il gruppo di catechisti, che prepara e conduce gli
incontri ed è composto dallo stesso don Giovanni e da quattro adolescenti
(sia maschi che femmine in età compresa tra i quattordici e i diciotto
anni), educa non più di undici o dodici ragazzini alla volta affinchè il
rapporto con essi sia più confidenziale e attento. Per coloro che volessero
approfondire la conoscenza di questo metodo sperimentale di iniziazione
cristiana l'esperienza è raccolta nel testo - con prefazione di don Tonino
Lasconi - "Con due colori – L’Iniziazione Cristiana in assetto gestaltico
Perché si può fare catechismo ed essere tutti felici" (Edizioni Scientifiche
ISM) scritto dallo stesso don Giovanni Varagona.
Antonella Bartolini & Antonella Spilli
apprezzamenti la parola del giorno,
commentata a turno mensile da un
sacerdote diverso, che aiuta tantissimi ragazzi ad avere un momento
da dedicare al Signore, aiutando i
ragazzi a impiegare bene il tempo
della preghiera. Inoltre anche la
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile - S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 17.30: - Cattedrale S.Venanzio
- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
ore 18.00: - M.della Misericordia
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
pagine delle domande agli esperti
non smette mai di stupire per la
profondità delle questioni trattate. Quindi si raccomanda, nessuno
sia privo della nostra applicazione
gratuita e fruibile su tutti i dispositivi, chiamata GIOVANIAPP!
AGENDA LITURGICA
di Don Leopoldo Paloni
~ IL VESCOVO PARTECIPA ALL’UDIENZA DEL PAPA IN PIAZZA SAN PIETRO PER
COMUNIONE E LIBERAZIONE: sabato 7 marzo alle ore 10.
~ ADORAZIONE EUCARISTICA NOTTURNA: sabato 7 marzo alle ore 21 a San Filippo
a Fabriano.
~ IL VESCOVO PARTECIPA ALLA “GIORNATA DEL PELLEGRINO”: domenica 8 marzo
nel pomeriggio a Loreto.
~ IL VESCOVO PARTECIPA ALLA COMMISSIONE CEI PER IL LAICATO: lunedì 9 marzo
alle ore 9.30 a Roma.
~ ASSEMBLEA DEI VESCOVI MARCHIGIANI: martedì 10 marzo alle ore 9.30 ad Ancona.
~ PRECETTO PASQUALE INTERFORZE: martedì 10 marzo alle ore 18 a Santa Maria
in Campo.
ore 8.45:
ore 9.00:
ore 9.30:
ore 10.00:
ore 10.15:
ore 10.30:
ore 11.00:
ore 11.15:
ore 11.30:
ore 11.45:
ore 16.30:
ore 17.00:
ore 18.00:
ore 18.15:
ore 18.30:
- S. Caterina (Auditorium)
- M. della Misericordia
- Casa di Riposo
- S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
- S. Luca
- Cappella dell’ospedale
- Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
- Monastero Cappuccine
- Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
- M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
- Attiggio
- S. Silvestro
- S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
- M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
- Argignano
- Cattedrale San Venanzio
- S.Maria in Campo
- M.della Misericordia
- Ss. Biagio e Romualdo
- S. Giuseppe Lavoratore
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
17.30: - Regina Pacis
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa
- Regina Pacis
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27
L'Azione 7 MARZO 2015
Pattinaggio:
Camilla Fattori
campionessa!
>SPORT
Camilla Fattori della Fortitudo Fabriano Pattinaggio è
diventata Campionessa Italiana Indoor 2015 aggiudicandosi la gara “tre giri sprint”. Inoltre, è giunta quarta nella
“mille metri in linea”. Alessandro Carnevali, alla prima
esperienza nelle categorie maggiori, ha disputato solo
la gara “tre giri sprint” arrivando 26°: debilitato dalla
febbre, si è dovuto ritirare dalla manifestazione. Non ha
potuto dare il meglio di sé nemmeno Alessandro Mataloni. Entrambi avranno sicuramente il modo di rifarsi.
Prossimo appuntamento il 21 e 22 marzo a Fabriano
con i Campionati Regionali Strada.
Camilla Fattori premiata a Novara
Le ginnaste fabrianesi in Fondazione Carifac
con il presidente Guido Papiri ed il consigliere Roberto Bellucci (foto Cico)
GINNASTICA
Ritmica
Le fabrianesi verso Minsk
Il nostro team rappresenterà l'Italia ai prossimi Europei Junior
S
di FERRUCCIO COCCO
arà interamente fabrianese la
Nazionale Italiana Junior che
rappresenterà il nostro Paese ai
Campionati Europei di ginnastica ritmica in programma a Minsk (Bielorussia)
nel mese di maggio. Un caso davvero
eccezionale. “La Federazione ha scelto
di puntare sulle ragazze della Ginnastica Fabriano e sulle nostre allenatrici
- ha annunciato il dirigente Leandro
Santini, da anni punto di riferimento
del premiato sodalizio cartaio - Per noi
si tratta davvero di una grande soddisfazione”. Vestiranno la divisa della
Nazionale Italiana Junior di squadra in
Bielorussia: Daniela Mogurean, Maria
Lavinia Muccini, Milena Baldassarri,
Anna Bajraktari, Agnese Duranti ed
Anna Basta. A guidare queste giovani
ginnaste sarà l’ex olimpionica fabrianese Julieta Cantaluppi che, ritiratasi due
anni fa dall’attività agonistica, ora si
dedica alla crescita tecnica delle atlete.
“Quella di squadra è un tipo di gara in
cui la scuola fabrianese è specializzata,
da qui la scelta della Federazione di
puntarci - precisa Santini - Per preparare al meglio i Campionati Europei, sono
in programma alcuni tornei internazionali: le ragazze hanno già partecipato
lo scorso week-end al Gran Prix di
Mosca in rappresentanza dell’Italia,
ottenendo un pregevole quarto posto;
il successivo appuntamento sarà a
Pesaro e poi a Lisbona”. Nell’orbita
azzurra ci sono anche altre ginnaste
fabrianesi. Tra le individualiste, Letizia Cicconcelli è entrata nel club
olimpico della Federazione e quindi è
una potenziale olimpionica per il 2016,
Martina Centofanti fa già parte della
Nazionale Senior e Cecilia Meriggiola
è reduce da un mese di allenamento a
Desio nel team azzurro. Particolarmente
entusiasta di tutto ciò la Fondazione
Carifac, presieduta da Guido Papiri,
che sostiene la Ginnastica Fabriano e
giovedì scorso ha ospitato presso la
propria sede di Corso della Repubblica
tutte le atlete fabrianesi che vestiranno i
colori azzurri. “La Ginnastica Ritmica
è un vanto per la nostra città, un’eccel-
PUGILATO
lenza – ha dichiarato il presidente della
Fondazione Carifac, Papiri, affiancato
dal consigliere Roberto Bellucci –
Auspichiamo grandi successi per tutte
queste ragazze: ci congratuliamo con
loro, con le allenatrici e con i dirigenti
per i traguardi raggiunti e per quelli che
arriveranno”. Nel frattempo, si è svolta
la seconda prova del Campionato di
Specialità di ginnastica ritmica, fase regionale, con tutte le atlete della Ginnastica Fabriano Fondazione Carifac che
riescono a passare alla fase successiva
interregionale, con aggiunta del titolo di
Campionesse Regionali sia per Valeria
Carnali (prima alla Fune e alla Palla)
che per Camilla Zuccaro (al Cerchio),
sempre per Camilla secondo posto alla
Palla e Azzurra Ottaviani seconda al
Cerchio e terza alla Palla. Prima gara
anche per le Esordienti, piccole ginnaste di anni 8 che hanno partecipato al
Trofeo Giovani a Marcelli di Numana
ottenendo il miglior punteggio della
giornata con Gaia Mancini, Eleonora
Guidarelli, Elisa Paciotti, Paola Costea,
Lavinia Baroni e Virginia Tittarelli.
Trofeo Regionale Esordienti
Un'altra riunione in città nel weekend
Sabato 7 e domenica 8 marzo Fabriano sarà protagonista
del Torneo Regionale Esordienti C1 qualifiche Schoolboy,
Junior, Yout. La riunione di pugilato (ingresso a offerta libera)
che si terrà al Pala Guerrieri dalle ore 18 è stata organizzata
dalla Pugilistica Fabrianese Liberti con almeno ottanta
atleti provenienti da venti palestre delle Marche. "Il Torneo
Regionale Esordienti - ci informa il presidente Angelo Stango
Calcio a 5: ecco le semifinali
Gli incontri di spareggio del campionato Amatori di calcio 5
hanno determinato le ultime due squadre semifinaliste: si sono
qualificate la Juventude che ha superato con un netto 5-1 La
Celeste e Gli Orange che hanno vinto per 5-3 sulla Dimax 52.
Quindi gli accoppiamenti delle semifinali sono i seguenti: sabato
7 marzo al PalaFermi ore 15 Tabaccheria Spighi-Juventude, ore
16.15 Casablanca-Gli Orange. Negli incontri della regular season
la Tabaccheria ha superato la Juventude due volte per 4-0 e
4-1, mentre per l’altra semifinale un successo a testa: 8-3 per
Casablanca e 5-4 per Gli Orange.
Ora si aspetta il verdetto del campo. In caso di parità, supplementari e quindi rigori.
27 sport.indd 2
- si tiene per la prima volta nella città della carta e ci è stata
affidata dalla Federazione Regionale in virtù del successo
ottenuto dal precedente raduno interregionale di pugilato, che
ha ottenuto un esaltante risultato con più di 300 spettatori".
Il Torneo Regionale Esordienti C1, come il precedente, ha
ricevuto il patrocinio del Comune ed in particolare degli
esponenti dell’esecutivo Balducci e Paglialunga e reso possibile dall’impegno del presidente della Pugilistica Fabrianese
Liberti, Angelo Stango, dal vice presidente Alberto Liberti,
dal consigliere Sara Gambini e tutti gli altri rappresentanti
del direttivo. Dopo due anni di attività, il pugilato a Fabriano
sta tornando in auge grazie alla Pugilistica Fabrianese Liberti
che è riuscita con grande sforzo e dedizione ad organizzare
anche questa nuova manifestazione di respiro regionale. “Il
Torneo Regionale Esordienti C1 (per esordienti s’intende non
una qualifica ma una situazionein cui un pugile sostiene o ha
sostenuto il suo primo incontro nell’anno agonistico), prova
come questo sport – conclude Stango - si può praticare sin
da piccoli e la prova arriva da alcuni nostri baby campioni
già in evidenza a livello regionale e nazionale. La forte tradizione del passato, Primo Zamparini, è il classico esempio
che ci supporta, consente di riscoprire in tutto il suo fascino
questa disciplina”.
Daniele Gattucci
Pianeta calcio a 5: i risultati
SERIE C1: IL REAL FABRIANO
INTERROMPE LA SERIE POSITIVA
Al Real Fabriano non riesce il poker
di vittorie consecutive. A Montecchio è
arrivata una sconfitta per 6-2. In casa
fabrianese, pesantissime le assenze di
Angeloni, Ciculi, Biancini e Bartolini. Real
in gol con Morelli e Boncristiano. Prossimo
appuntamento venerdì 6 marzo alle ore
21 alla palestra Fermi contro la Futsal
Campiglione, fanalino di coda.
La classifica dopo ventitrè giornate:
Corinaldo 59; Cus Macerata 46; Etabeta
e Bocastrum United 43; Montecchio 42;
Falconara 35; Torrese, Nuova Ottrano e
Pagliare 33; Grottaccia e Sant’Angelo 31;
Ascoli 30; Real Fabriano e Castelbellino
22; Urbino 18; Campiglione 8.
Lorenzo Alunni
JUNIORES:
IL REAL FABRIANO SUONA LA NONA
I giovani del Real Fabriano non si fermano
e travolgono l’Ostrense per ben 7-0 con
una grande prova di carattere allungando
a +5 sul PesaroFano (che riposava) e
portandosi a solo due lunghezze di distanza dal Cus Ancona, prossimo avversario
in campionato. Ben sei giocatori diversi
a segno: Laurenzi, Bartal (2), Bisegna,
Biancini, Minetti, Coco. Ancora una volta
la forza del gruppo si dimostra il fattore
vincente di una squadra che ora può
sognare quanto meno i playoff. Le ultime
tre partite di campionato saranno durissime ma con nove punti a disposizione i
"pagliacci" sono ancora in corsa anche
per la vittoria finale.
La classifica dopo ventisei giornate:
Pietralacroce 64; Cus Ancona 61; Real Fabriano 59; PesaroFano 54; Alma Juventus
Fano 52; Osimo 44; Sant’Angelo 43; Fano
28; Villa Musone 27; Castelbellino 26;
Lucrezia 22; Ostrense 20; Campocavallo
12; Brecce Bianche e Cerreto d’Esi 7.
l.a.
SERIE C2, GIRONE A:
LA VIRTUS FABRIANO VINCENTE
La Virtus Fabriano di mister Gianmarco
Latini ritrova la vittoria, che mancava dal
lontano 10 ottobre. Un bel 3-1 sul Brecce
Bianche grazie alle reti di Marzoli, Zamponi
e Pallotta. Venerdì 6 marzo trasferta sul
campo dell'Ankon. La classifica dopo
ventitrè giornate: Dinamis Falconara 60;
Pieve d'Ico 49; Cagli 44; Futsal Ancona 43;
Ankon 42; Casine 41; Jesi 40; Pianaccio e
San Costanzo 32; Chiaravalle 31; Numana
30; Pietralacroce 26; Tre Colli Pinocchio
20; Brecce Bianche 13; Virtus Fabriano
10; Mantovani 5.
f.c.
SERIE C2, GIRONE B:
LE CERRETESI VANNO FORTE
Il Cerreto di mister Kristian Giordani ha vinto
6-5 il derby con la Junior Matelica di mister
Antonio Colluto, giocato nel posticipo di
lunedì sera. Blitz in trasferta del Cerreto
d'Esi di mister Maurizio Buratti: 4-8 con
il Fontespina grazie ai gol di Amadei (2),
Stazi, Baldoni, Lippera (2), Bruzzichessi e
Di Ronza. Nel prossimo turno, venerdì 6
marzo la Junior Matelica giocherà in casa
contro la Futsal Macerata (ore 21), mentre
sabato 7 marzo è previsto il derbissimo tra
Cerreto d'Esi e Cerreto (PalaCarifac, ore
15). La classifica dopo ventitrè giornate:
Sambucheto 60; Cerreto 42; San Severino
40; Montelupone 39; Cerreto d'Esi e Futsal
Macerata 37; Cantine Riunite Tolentino
36; Campocavallo 34; Castrum Lauri 33;
Osimo 31; Santa Maria Nuova 29; Gagliole
27; Junior Matelica 25; Fontespina 24;
Recanati 22; Real Trading 4.
f.c.
SERIE D: BELLA VITTORIA
DEL CAMPODONICO
Torna al successo il Campodonico che
batte 6-2 il Candia Baraccola Aspio grazie ai
gol di Biocco (2), Lezzerini (2), Mariangeli
e Bartocci. Il Nebbiano (reti di Leporoni,
Samuele ed Emanuele Farneti), invece, ha
perso 3-5 con il Villa Musone. Ko anche
l’Avis Genga per 1-4 contro la Virtus Moie.
La classifica: Imbrecciata 45; Cupramontana 43; Villa Musone 34; Aspio 31; Giovane
Aurora 30; Anconitana 28; Casenuove 27;
Nebbiano e Virtus Moie 26; Dorica 22; Avis
Genga 18; Monserra 17; Candia Baraccola
Aspio 16; Campodonico 13.
f.c.
04/03/15 10.17
28
>SPORT<
CALCIO
L'Azione 7 MARZO 2015
Promozione
Il Fabriano Cerreto allunga
e consolida il primato
di ANGELO CAMPIONI
E’
un Fabriano Cerreto straripante, non si ferma più e
continua a dare soddisfazioni
ai propri tifosi, che mai come in questo
momento, stanno vivendo un momento
magico. La squadra reagisce bene alle
sollecitazioni del tecnico e i risultati
vengono, anche se, a mio modesto parere, il gioco latita e soprattutto i secondi
tempi lasciano un po’ a desiderare. Non
si capisce come la squadra non riesca
ad infierire e a chiudere l’incontro con
più di una rete. Certo il campionato è
stato duro e bisogna cercare di giungere
al termine con più energia possibile, ma
quando si può si deve chiudere la partita
subito senza dover soffrire le cosiddette
proverbiali sette camicie. La squadra
segna un gol e poi non riesce più a
dare il meglio di se stessa, si chiude
davanti al suo portiere e si colpisce
con rapidi contropiedi, che in alcuni
casi vanno a buon fine, ma in altri si fa
risorgere gli avversari e si va in sofferenza fino alla fine della gara. Eppure
gli avversari in certi momenti vengono
CALCIO
FABRIANO CERRETO
PASSATEMPESE
1
0
FABRIANO CERRETO - Latini, Di Luca,
Berrettoni, La Mantia, Galuppa, Boria,
Zaccagnini, Bartoli, Marinelli (39’ st Martini), Piergallini (24’ st Silvi), Martellucci.
All. Spuri Forotti
PASSATEMPESE - Grilli, Di Chiara,
Graciotti (48’ st Marchionni), Jannucci,
Verdenelli, Mezzanotte, Mancini (30’ st
Dottori), Mazzieri, Mariangeli, Maraschio
(11’ st Caporaletti), Magi. All. Busilacchi
Marinelli capocannoniere con 12 centri
stagionali (3 su rigore). E’ un ruolino di
marcia davvero eccezionale per questi
ragazzi che tra alti e bassi viaggiano su
medie molto interessanti. Vittoria meritata, ma molto sofferta soprattutto nel
finale di gara, quando gli ospiti hanno
attuato un forcing asfissiante e sfiorato
il vantaggio andando anche in gol con
Mariangeli, annullato per fuorigioco
RETE - 32’ st La Mantia
surclassati e allora mi domando perché non chiudere subito la partita con
almeno due gol di scarto. E’ vero che
chi si accontenta gode, ma si potrebbe
dare di più. Comunque sia prosegue
la brillante cavalcata del Fabriano
Cerreto che suona la nona “vittoria”
consecutiva e mantiene saldamente la
vetta della classifica. Miglior difesa,
miglior attacco, 15 vittorie, 7 pareggi
e 2 sconfitte, 52 punti in classifica e
Serie D
dello stesso. A parte il finale, il Fabriano
Cerreto ha dominato la scena: partenza
a spron battuto e dopo aver sfiorato il
gol con Piergallini, in vantaggio al 32’
con un tiraccio dai sedici metri di La
Mantia che sorprende Grilli. Forcing dei
padroni di casa fino al 10’ della ripresa
quando Bartoli esalta su punizione
le dotti dell’estremo ospite, poi notte
buia con la Passatempese alla ricerca
del pareggio. Tre
punti importanti
per i locali che
blindano il primato in classifica.
Prossimo impegno
lontano dal pubblico amico contro il Camerano
che a sua volta ha
superato il Dorico
Torrette per 0-1
e in classifica è
salita a quota 29.
La Mantia
contrasta
un avversario
CALCIO
Prima Categoria girone B
Il Matelica di Bartoccetti La Fortitudo in rimonta
non va oltre il pareggio strappa un punto prezioso
MATELICA
VIS PESARO
0
0
MATELICA - Spitoni, Ranucci, Benedetti, Borgese, D'Addazio, Ercoli (46'
Gilardi), Iotti, Scotini, Ambrosini (64'
Api), Mandorino (77' Jachetta), Moretti.
All. Bartoccetti
VIS PESARO - Teodorani, Fabbri,
Dominici, Granaiola, Brighi, Labriola,
Bartolucci (87' Evacuo), Rossoni, De
Iulis (70' Zanigni), Ruffini, Bugaro. All.
Ceccarini
Mister Bartoccetti esordisce con un
pareggio sulla panchina del Matelica; i
biancorossi non vanno oltre lo 0-0 contro la Vis Pesaro penultima in classifica
e sono costretti a rimandare l'appuntamento con la vittoria che manca da
oltre un mese. Il cambio di allenatore
porta delle novità dal punto
di vista tattico: i padroni
di casa si schierano con un
4-2-3-1 nel quale Moretti
parte come esterno alto a
sinistra e Mandorino dietro
l'unica punta Ambrosini. A
centrocampo torna Scotini
a far coppia con Borgese,
mentre come terzino destro
si rivede Ranucci che aveva
trovato poco spazio nell'ultimo periodo. Partono meglio gli ospiti
che fanno valere la loro abilità nel palleggio e tengono in mano il pallino del
gioco fin dai primi minuti. Nel 4-3-3
della Vis Pesaro emergono i giovani
attaccanti Bugaro e De Iulis, entrambi
molto dinamici ed autori di una gran
partita. La prima azione degna di nota
arriva al 18' ed è un tiro da fuori di Brighi che Spitoni blocca senza problemi.
Al 21' ancora ospiti in avanti: ottimo
schema su una punizione dalla trequarti
che libera Rossoni in area per il colpo
di testa; Spitoni si allunga e riesce a
deviare il pallone sul palo. Il Matelica
soffre nel primo tempo ed appare meno
lucido e più lento della Vis che però
manca di efficacia negli ultimi metri.
Al 46' pericolosa ripartenza degli ospiti
che liberano Granaiola in area per il tiro
28 sport.indd 2
di sinistro, palla alta sopra la traversa.
La prima sostituzione per il Matelica
arriva a inizio ripresa: Gilardi subentra
ed Ercoli, infortunatosi nel primo tempo
in uno scontro di gioco. I biancorossi
partono meglio nel secondo tempo e
creano pericoli dalle parti di Teodorani
specialmente con Mandorino; il numero
10 del Matelica ci prova da fuori di
destro, di sinistro e su punizione, ma
nessuno dei tentativi va a bersaglio. La
Vis riprende campo dopo aver subito
nel primo quarto d'ora della ripresa e
mister Bartoccetti inserisce Api per
ridare vivacità alla manovra offensiva.
Al 24' punizione per gli ospiti che
mettono un pallone tagliato in area,
Spitoni esce e blocca in due tempi. A
32' terzo ed ultimo cambio per i padroni
di casa che inseriscono Jachetta per
Mandorino e passano ad un 4-3-3 con lo
stesso Jachetta e Iotti attaccanti esterni
e Moretti che arretra a centrocampo.
Il Matelica sembra averne
di più dal punto di vista
fisico, ma i biancorossi non
sono incisivi negli ultimi 20
metri e sprecano potenziali
ripartenze ed occasioni pericolose. Al 35' punizione
per la Vis ben calciata da
Bugaro, Spitoni para con
qualche affanno. Al 37'
Iotti si libera tra le linee e
calcia col destro, tiro troppo
centrale che non crea problemi a Teodorani. Al 43' Scotini, già ammonito,
è costretto al fallo per arrestare una
pericolosa ripartenza della Vis: secondo
giallo ed espulsione per il centrocampista del Matelica. La partita termina
qui; i padroni di casa non riescono a
farsi pericolosi in inferiorità numerica
e gli ospiti si accontentano del pareggio
ed evitano di sbilanciarsi in avanti. Il
Matelica conferma le lacune offensive
emerse negli ultimi incontri: un solo
gol segnato nelle ultime quattro partite,
e grande difficoltà nel creare azioni
pericolose. I biancorossi rimangono al
sesto posto in classifica, a pari punti
con la Civitanovese. Prossimo turno in
trasferta a Campobasso, domenica 8
marzo alle 14.30.
Diego Piciotti
CAMERANESE
FORTITUDO FABRIANO
1
1
CAMERANESE - Paesani, Sturba,
Cecconi I., Polenta, Belegni, Cecconi
Y., Borgognoni, Casaccia, Agosto,
Macrolei, Cesaroni (25' st Masllavica).
All. Pesarini
FORTITUDO FABRIANO - Antonelli,
Tuggeri, Filipponi (27' st Pallotta),
Guidarelli, Ippolito, Bernardi, Piccolini,
Biocco, Mamudi, Porcarelli (35' st
Castellani), Gobbi. All. Ruggeri
RETI - 20' pt Agosto, 18' st Biocco
La Fortitudo Fabriano, con una gara
accorta, strappa il pareggio sul campo
del Real Cameranese, dopo una gara
giocata a viso aperto e, soprattutto,
senza troppi scossoni. Le due compagini si sono affrontate con tanto timore
reverenziale ed alla fine il pareggio è
la cosa più giusta anche se nel finale
di gara Biocco solo davanti alla porta non è riuscito a siglare il gol che
avrebbe dato i tre punti. L'avvio di gara
è stato tutto dei padroni di casa che al
20' passano in vantaggio con Agosto
CALCIO
che con un tiro al volo in diagonale
batte Antonelli (1-0). Nella ripresa il
pareggio di Biocco che di testa, dopo
una rovesciata di Mamudi, batte Paesani
(1-1). Una pareggio che fa classifica
ma anche morale in vista del ritorno
al Comunale dopo la sconfitta subita
tre settimane or sono con il Filottrano
(0-2). In trasferta la Fortitudo fa molti
più risultati di quando gioca di fronte al
pubblico amico, forse perché la squadra
non avendo un centrocampo di spessore
riesce in contropiede a dare il meglio
di se stessa. In effetti nelle ultime due
gare giocate in trasferta la Fortitudo
ha ottenuto 4 punti (una vittoria e un
pareggio). Con questo punticino sale
in classifica a quota 36 ancora in piena
bagarre per accedere ai play-off. Al
termine del campionato mancano 6
gare e 18 punti sono a disposizione.
Raggiungere questo traguardo si può,
ma bisogna iniziare a fare punti anche
in casa. Prossimo impegno contro il
Miciulli Senigallia che in classifica
chiama 38 e ha due punti in più della
Fortitudo. Con una vittoria i rossoblù
avrebbero l'opportunità di scavalcare
gli avversari in graduatoria.
a.c.
Seconda Categoria
Il buon momento dell'Argignano
Nel girone D, sesta vittoria stagionale per l’Argignano che dopo il successo nel
derby si ripete e batte il Castelbellino per 1-0. A regalare la vittoria ai suoi è Jonuzi
bravo al 35’ a sfruttare l’assist di tacco di Mahmouti e a depositare la palla in
rete. La formazione dell’Argignano: Pecci, Lucernoni, Conti, Cervigni, Peccarisi,
Galuppa, Ragni, Mazzoli, Jonuzi, Mahmouti (80’ Mancini), Mariani (75’ Cinti):
all. Sentinelli. Partita da dimenticare per il Serradica che rimedia un poker di
gol dal Borghetto: 4-0 il risultato finale. Ad aprire le marcature è Cercaci al 24’
mentre a siglare il raddoppio è Mancinelli bravo a superare il portiere avversario
con un pallonetto al 32’. A due minuti dalla fine del primo tempo arriva il terzo
gol firmato Chierchia mentre a chiudere definitivamente i giochi è Cercaci che
al 62’ realizza la sua doppietta personale trasformando un calcio di rigore. La
formazione del Serradica: Pierotti, Archetti, Stridi, Onu, Monticelli, Lazzari (70’
D’Innocenzo), Birelli, Scotini, Vinciarelli (75’ Ercoli), Bucchi, Baroni; all. Colonnelli. Nel girone F, sconfitta per la Fabiani Matelica: 1-0 contro il Caldarola.
Prossimo turno: San Biagio-Argignano (all'andata 1-0), Serradica-Cupramontana
(0-0), Fabiani Matelica-Robur (2-2).
l.a.s.
CALCIO Prima Cat. girone A
Un Sasso
senza
fortuna
Al Sassoferrato Genga non riesce
l’impresa: contro la Laurentina, prima
in classifica, la squadra di Mariani
perde 1-0 e scivola nelle zone basse
della classifica. Partenza positiva per
gli ospiti vicini al gol dopo tre minuti
di gioco con Piermattei ma il suo tiro
ravvicinato viene deviato in angolo dal
portiere avversario. Al 5’ il Sassoferrato
Genga confeziona la seconda palla gol
del match ma questa volta è Arcangeli a
sprecare. La Laurentina tenta una timida
reazione senza però rendersi pericolosa
dalle parti di Pettinelli. L’episodio che
cambia la gara arriva al 40’ a causa di
una sfortunata deviazione nella propria
porta di Altarocca. Nella ripresa la
formazione di Mariani preme sull’acceleratore alla ricerca del pareggio ma
il risultato non cambia e la partita termina sull’1-0. La formazione del Sassoferrato Genga: Pettinelli, Altarocca,
Giacchini, Fioranelli (82’ Presciutti),
Pizzi, Tinti, Zucca (60’ Conti), Arcangeli, Baldarelli (46’ Hoxha), Monno,
Permattei; all. Mariani. Prossimo turno:
Sassoferrato Genga-Della Rovere (0-2)
Luca Antonio Somma
classifiche
SERIE D girone F
Maceratese 56; Fano
50; Sambenedettese 45;
Campobasso 43; Civitanovese e Matelica 40;
Chieti 37; Jesina, San Nicolò e Fermana
33; Giulianova 30; Recanatese 29; Amiternina 23; Castelfidardo e Agnonese
22; Termoli 17; Vis Pesaro 16; Celano
Marsica 14.
PROMOZIONE girone A
Fabriano Cerreto 52; Pergolese 48;
Piandimeleto 47; Marina e Real Metauro 39; Marzocca 38; Barbara 36;
Conero Dribbling e Passatempese 31;
Camerano 30; Dorica Torrette, Marotta
e Belvederese 29; Valfoglia 24; Vadese
13; Cagliese 11.
PRIMA CATEGORIA girone A
Laurentina 44; Villa San Martino 41;
Cantiano 40; Fermignanese e Piobbico 39; Gabicce Gradara e S.Orso
37; Mercatellese 36; Montecalvo 35;
Montelabbate 31; Mondolfo 28; Peglio
25; Sassoferrato Genga 24; Urbino
Pieve e Usav Pesaro 21; Della Rovere 16.
PRIMA CATEGORIA girone B
Vigor Castelfidardo 52; Villa Musone 41;
Osimana 40; Filottranese 39; Miciulli
Senigallia 38; Fortitudo Fabriano 36;
Monsano 32; Le Torri e Filottrano 31;
Avis Arcevia e Vallesina 28; Cameranese
27; Colle 25; Collemarino 24; Castelfrettese 21; Leonessa Montoro 19.
SECONDA CATEGORIA girone D
San Biagio 51; Osimo Stazione 49;
Borgo Minonna e Chiaravalle 46; Cupramontana e Borghetto 43; Sampaolese
39; Staffolo 35; Labor 31; Osimo 26;
Argignano 25; Castelbellino 22; Victoria
Strada 21; Offagna 17; Serradica 15;
Spes Jesi 12.
SECONDA CATEGORIA girone F
Valdichienti 53; Pioraco 48; Rione
Pace 47; Sarnano 44; Elfa Tolentino e
Trodica 41; Caldarola 36; San Ginesio
33; Esanatoglia 32; Robur 30; Fabiani
Matelica 29; Sefrense 26; Corridonia
22; Serralta 20; Montecassiano 18;
Nova Camers 10.
TERZA CATEGORIA girone F
Castelraimondo 51; Treiese 49; Visso
43; Real Tolentino 34; Juventus Club
e Pievebovigliana 33; Chiesanuova 29;
Belfortese 28; San Francesco Cingoli
24; Abbadiense 21; Palombese 18; Real
Matelica 16; Appignano 10; Collevario 3.
04/03/15 10.16
BASKET
Serie C regionale
Calandrillo trascina
una Janus concreta
di LUCA CIAPPELLONI
C
onvincente prova di forza della
Janus Fabriano nello scontro
d’alta quota con Urbania. I
cartai hanno la meglio 80-73 grazie
ad un terzo quarto notevole nel quale
indirizzano nettamente la partita, prima
di correre qualche piccolo rischio nel
finale. Nei primi minuti le squadre si
sfidano a suon di canestri e, nonostante
alla vigilia l’attacco migliore fosse
quello della Janus e la difesa migliore
quella di Urbania, sono gli ospiti a
trovarsi più a proprio agio nella ‘sparatoria’ iniziale: Diana e Biagetti trascinano Urbania sul 20-24 ma Fabriano
resta in partita con un Calandrillo in
serata (già 10 punti alla prima sireJANUS FABRIANO
URBANIA
80
73
JANUS FABRIANO - Pellacchia ne,
Carnevali 7, Bugionovo 19, Silvi 6,
Piermartiri ne, Nizi 4, Braccini ne, Paoletti
6, Toppi 4, Mustacchio 4, Calandrillo 30.
All. Bolzonetti
URBANIA - Baldassarri 7, Spagna, Biagetti 6, Marini 3, Galeotti ne, Tancini 1,
Matteucci 7, Carciani, Catani 15, Diana
12, Giommi 6, Facenda 16. All. D’Amato
BASKET
Serie D
La Pallacanestro
Cerreto accede alla
seconda fase. Grazie
al successo sulla Taurus Jesi per 81-76 la
squadra di coach Sonaglia (foto) agguanta
matematicamente una
delle prime otto posizioni (sarà quinta o sesta) utili per far
parte di uno dei quattro gironi, composti da quattro squadre ciascuna, che
traghetterà poi le formazioni agli ottavi
di finale dei playoff ad eliminazione
diretta. Per Cerreto, dopo l’ultimo
turno di regular season da disputarsi
venerdì 6 marzo a Jesi contro l’Aesis,
ci saranno dunque altre sei partite della
seconda fase, nella quale i biancoblù
erediteranno i punti ottenuti finora.
l.c.
classifiche
SERIE C NAZIONALE
Ortona 38; Falconara 34;
Campli 30; Osimo 28; Halley Matelica e Pisaurum
26; Pedaso e Tolentino 22;
Valdiceppo e Pescara 14; Civitanova e
Perugia 12; Loreto Pesaro 10; Gubbio 6.
SERIE C REGIONALE
Fossombrone 34; Janus Fabriano
32; Urbania 30; Stamura Ancona 26;
Fermignano 24; Bramante Pesaro 22;
Vis Castelfidardo 18; P. S. Giorgio e
Recanati 14; Virtus P. S. Giorgio e Virtus
Jesi 10; Cestistica Ascoli Piceno 6.
SERIE D
Campetto Ancona 40; Basket Giovane
Pesaro e Montecchio 28; Taurus Jesi
24; Cerreto 22; Fano 20; Aquarius
Pesaro, Orsal Ancona e Aesis Jesi 18;
Montemarciano 16; Urbino 12; Cagli 8.
BASKET
Serie C nazionale
L'Halley cade a Pesaro:
altra brutta sconfitta
contro una "piccola"
na). I biancoblù avvicinano
e poi sorpassano Urbania
nel secondo quarto grazie ai
cesti dell’italo-americano e
al prezioso apporto di Toppi
e Mustacchio in uscita dalla
panchina. Due triple di Bugionovo scavano il primo solco
e mandano la Janus all’intervallo lungo sul +8 (43-35).
La squadra di D’Amato resta
con la testa negli spogliatoi e
perde la bussola sui due lati del
campo, lasciando strada libera
ai ragazzi di Bolzonetti, di
nuovo brillanti come qualche
mese fa. E’ ancora Calandrillo
a suonare la carica e Urbania
sprofonda a -18 (57-39 al
26’), prima che un controparziale firmato Matteucci e
Catani dia di nuovo ossigeno
ai biancorossi (61-50 al 30’).
Fabriano però rimette subito
le cose a posto con Bugionovo
e l’incontenibile Calandrillo
fino al +21 (71-50 al 33’). La
Janus toglie però un po’ troppo
presto le mani dal manubrio
e Urbania ne approfitta per riavvicinarsi con Facenda e Catani ma per la
squadra di D’Amato è ormai troppo
tardi. Fabriano consolida quindi la
seconda posizione dietro alla capoli-
sta Fossombrone e si prepara alle due
trasferte consecutive che chiuderanno
la regular season: la prima delle due è
in programma per sabato 7 marzo (ore
21) a Porto S.Giorgio.
L'Halley Matelica continua a subire
quella che, ormai, potremmo definire
una maledizione. In due anni, a Pesaro,
le ha sempre prese. Evidentemente
l’hangar di Viale dei Partigiani mette
soggezione ai nostri. Matelica si era
presentata al via senza il lungo Luca
Usberti. Pesaro, con il nuovo arrivato
Bomba, gioca per onorare maglia ed è
tutt’altro che disposta a recitare il ruolo
di agnello sacrificale aggrappandosi
alle possenti spalle dei fratelli Boris e
Denis Jovanovic. L’inizio, per la verità,
sembrava preludere ad altro: inizia le
danze Matelica, con Novatti. Bomba
replica prontamente, Amoroso insiste,
con una tripla, ma anche stavolta il
colpo viene subito “parato” dalla tripla
di Denis Jovanovic. Lo stesso mette
BASKET
BASKET
BREVI SPORT
Promozione
LORETO PESARO
HALLEY MATELICA
Inizia male la seconda fase del campionato di Promozione
per i Brown Sugar
Fabriano. La squadra allenata da Pietro
Gentili (foto) viene
travolta 67-41 a Falconara e resta quindi
all’ultimo posto con i soli 2 punti ereditati dalla prima fase. Per i gialloviola si
fa sempre più complicato raggiungere
uno dei primi quattro posti che valgono l’accesso diretto al secondo turno
playoff. Vincono nettamente, invece, i
Gladiatores Matelica, che espugnano
50-72 il campo di Osimo e restano a
far parte del gruppetto di squadre ad
8 punti piazzato momentaneamente al
secondo posto.
l.c.
BASKET
82
65
LORETO PESARO - Jovanovic B. 18,
Bomba 5, Jovanovic D. 25, Provvidenza
3, Calcagnini 4, Bacchini ne, Savelli
11, Bigini ne, Corsini 6, Chiericozzi 10.
All. Surico
HALLEY MATELICA - Ferretti 6, Novatti
5, Nasini 9, Amoroso 26, Dolic 9, Sorci
7, Pecchia J. 1, Servadio 2, Zamparini
ne, Ciccolini ne. All. Pecchia A.
Femminile
Il Cerreto Gladiatores, Le cartaie
è nell'elite che colpo!
corsare
29 sport.indd 2
29
>SPORT<
L'Azione 7 MARZO 2015
Prosegue l’ottimo momento della
Pallacanestro Fabriano femminile.
La compagine under 15 allenata da
Andrea Porcarelli e Michele Costantini
concede il bis ed espugna il parquet
del Vallesina Basket con un roboante
36-59.
Le ragazze fabrianesi abbandonano
così l’ultimo posto in classifica e
prendono i primi due punti stagionali
in trasferta. La squadra di Porcarelli,
con il morale alle stelle, cercherà il
tris nel sentito derby contro la Thunder
Matelica di sabato 7 marzo (ore 18,
Palestra Collodi).
Tabellino: Sbai 14, Raimondi Emi. 15,
Massari, Raimondi Ema., Aquilanti P.,
Passarello, Sienkiewicz, Bugatti Ruggeri, Michelini 28, Hadarag 2, Autu;
all. Porcarelli.
l.c.
Serie C femminile - playoff
CALCIO: ARRIVA FRANCO BARESI
PER IL PROGETTO GIOVANILE
TRA FORTITUDO E MILAN
Il grande Franco Baresi, ex campione del
Milan e della Nazionale Italiana, sarà a
Fabriano giovedì 5 marzo a presenziare
l’evento che sancisce l’ingresso del
settore giovanile della Fortitudo Fabriano
nell’orbita della Scuola Calcio Milan. Appuntamento aperto a tutti alle ore 17.30
presso l’Oratorio della Carità.
CALCIO, TERZA CATEGORIA:
IL REAL MATELICA FA 3-3
Pareggio pirotecnico del Real Matelica
contro lo Juve Club. Bella gara e di ottima
fattura le numerose reti. Tripletta per il matelicese Marco Grasselli. Sabato 7 marzo
trasferta a Castelraimondo alle ore 15.
Luca Pietrella
poco dopo il canestro del sorpasso: 7-5,
Pesaro è in vantaggio per la prima volta
e non si volterà più indietro. Nel primo
quarto i padroni di casa perforano la
non impeccabile difesa matelicese per
un totale di ben 26 punti. L'Halley non
sa reagire e, come sempre quest’anno
con squadre meno quotate, si innervosisce e va in tilt.
C’è una voce statistica in grado di spiegare l’incontro: non è né la percentuale
al tiro, dove i pesaresi sono migliori,
ma non di molto, né i rimbalzi (meglio
Matelica 38 contro 30), né i falli ed i
liberi, esattamente gli stessi. No, la
chiave è in quella statistica, le palle
perse, che vede Matelica soccombere,
con ben 24 regali ai pesaresi. E’ lì che
gli uomini di Surico hanno costruito
la meritata vittoria. Vittoria che all’intervallo lungo già era lì da poter essere
accarezzata (44-32). Bastava crederci
e gli Jovanovic e compagni lo hanno
fatto. Matelica prova a riaddrizzare
l’incontro nel terzo quarto. Ma non
riesce mai ad arrivare a meno di otto
punti di distacco. L’ultimo quarto non
concede sussulti. Pesaro festeggia, Matelica recrimina sull’ennesima sconfitta
contro squadre molto meno blasonate.
Prossimo appuntamento, sabato 14
marzo in casa contro il Valdiceppo
(PalaCarifac, ore 18.30).
Antonio Gentilucci
proprio con le maceratesi. Bene anche
il gruppo di Terza Divisione, che ha superato il Castelbellino per 3-1. Bellissime
notizie giungono dalla Under 16 che,
dopo due partite tiratissime vinte contro
le parietà di Collemarino (2-3 e 3-0),
si sono qualificate per la semifinale del
Campionato Provinciale. Infine, l'Under
14 torna dalla trasferta di Osimo con due
vittorie all'attivo: 2-0 sul Montecassiano
e 2-1 sull'Osimo.
BASKET SCHOOL FABRIANO:
UNDER 17 A VALANGA
Netto successo dell'Under 17 Elite fabrianese contro il Porto San Giorgio: 94-14.
Due ko per l'Under 14 Elite (foto), superata
per 45-92 dal Fano e 88-65 dal Civitanova.
Sconfitta di misura per l'Under 15: 67-68
ad opera del Montecchio.
VOLLEY FEMMINILE: L'UNDER 16
RAGGIUNGE LE SEMIFINALI
La squadra maggiore di serie D della
Pallavolo Fabriano ha perso 3-2 con
l'Helvia Recina, mentre il team di Prima
Divisione è riuscito ad imporsi per 1-3
CALCIO
Settore giovanile
La Thunder passa il turno Galassia, bravi Esordienti!
La Thunder Halley Matelica vince ancora contro l’Adriatico Ancona, bissando il
successo dell’andata, ed approda nel girone delle “top tre” del campionato di serie
C. La Thunder inizia la partita in modo contratto. Nei primi minuti la tensione
prende il sopravvento e porta la squadra matelicese a sbagliare molto in fase di
realizzazione. Nei primi due quarti, infatti, la Thunder non riesce ad esprimere il
proprio gioco. La compagine matelicese, però, non demorde e dimostra, anche di
fronte alle difficoltà, di saper trovare sempre la forza di reagire. Infatti giocando
serenamente e con maturità realizza ben 23 punti con poco più di un tempo, grazie
anche alle percussioni di Ricciutelli I., gli uno contro uno di Stronati, l’attenzione
difensiva di Cerioni e la solidità di Nwafor.
Il tabellino: Cerioni 6, Ricciutelli I. 9, Stopponi, Mosconi, Ricciutelli G. 6,
Gargiullo, Stronati 8, Fedeli 8, Pedica, Nwafor 8. Crescentini; all. Costantini.
Alla quinta vittoria consecutiva, la Thunder dimostra di essere una squadra molto
determinata, che ci ha creduto e voluto sempre crederci, lottato e anche sofferto e
che mai si è tirata indietro. Sono qualità sulle quali bisognerà contare anche per
il prossimo futuro. Ora, infatti, non ci saranno partite facili, ma con un pizzico
di giusto orgoglio sportivo i tifosi possono ben sperare che le ragazze matelicesi
possano ottenere un buon risultato nel prosieguo del girone delle migliori tre
squadre del campionato.
Lucia Granini
Si è chiusa la prima fase di campionato per la squadra Esordienti
di Mattia De Vito (anni 20022003-2004, calcio a 9, nella
foto) della Galassia, che fin qui
ha ottenuto risultati tanto ottimi
quanto inaspettati alla vigilia.
La stagione sportiva comunque
è ancora lontana dall’essere
conclusa e proseguirà con la
seconda fase del torneo, stavolta di calcio a 11, e siamo ben
consapevoli che il percorso sarà
ancora più duro rispetto al precedente, in quanto affronteremo squadre ben più
collaudate ed esperte. I ragazzi, sotto la guida di mister De Vito, si stanno però
allenando con grande impegno e costanza, soprattutto divertendosi, un particolare
che non deve mai mancare in un settore giovanile. Tutto ciò testimonia, al contrario
di quanto si vocifera in ambito sportivo, che la nostra società è ancora presente e
continua ad andare avanti nella sua attività seguendo i suoi ideali ludici e sociali.
A.s.d. Galassia Sport
04/03/15 10.21
30
>DIALOGO<
L'Azione 7 MARZO 2015
Salviamo il centro storico
Servirebbe una rivoluzione culturale per apprezzare ciò che ci circonda
C
di MICHELANGELO CARDINALETTI
i risiamo. La scritta in via Balbo è l’ennesimo affronto al nostro Centro Storico, questa volta vittima
di uno spregevole atto vandalico la notte tra il 14
e il 15 febbraio, nella ricorrenza di San Valentino.
Un folle innamorato, manifestando in confusi versi il suo
profondo amore, ha pensato bene di deturpare il decoro di
uno dei palazzi più prestigiosi della nostra città, situato lungo
una via di transito verso chiese, museo e pinacoteca.
Questo episodio, che ha assunto una rilevanza particolare
anche per le dimensioni non indifferenti della scritta, mi
conduce ad una riflessione più ampia. Sono convinto che una
ferma condanna di questi gesti debba arrivare in primissimo
luogo da noi giovani, eredi di tutto il patrimonio artistico,
culturale, paesaggistico che ci circonda e successivamente da
tutti coloro che hanno a cuore la nostra città. Non possiamo
e non dobbiamo permettere che il degrado prevalga sul decoro. Il centro storico, custode di ciò che siamo stati, luogo
di incontro e di memoria, deve essere difeso e tutelato dalle
istituzioni, ma ancor più da noi cittadini che lo “possediamo”
e lo viviamo tutti i giorni.
Invece, in particolar modo nel fine settimana, siamo noi
giovani a fare scempio di questi spazi dove tutto è concesso
e tutto è permesso: capita di trovare, durante la notte, individui che orinano nei vicoli o su mura di palazzi e di chiese,
altri che, senza preoccuparsi di disturbare, urlano intonando
cori da stadio, altri armati di
bombolette spray, come lo
sgrammaticato romanticone
autore del sonetto in questione, che vanno ad imbrattare (a
che pro?) mura e monumenti.
Bottigliame, bicchieri di plastica abbandonati in terra e
sporcizie varie sono l’umiliante spettacolo che appare agli
occhi di cittadini fabrianesi e
turisti, la domenica mattina.
Servirebbe una rivoluzione
culturale, per ritornare ad apprezzare ciò che ci circonda.
Siamo tutti pronti a inorridire,
giustamente, di fronte ai barbari olandesi che dissacrano
Roma e le sue bellezze, ma
indigniamoci anche con chi
disprezza le bellezze della
nostra città. Rivolgo il mio appello a chi ama Fabriano, a chi
si impegna nel suo piccolo per tenerla pulita, a chi vorrebbe
essere invidiato per il solo fatto di esserci nato, ma anche e
soprattutto a tutti i genitori che hanno l’obbligo di impartire
una sana e intelligente educazione. Non rimaniamo indifferenti davanti a chi getta una cartaccia in terra, chi abbandona
bottiglie di birra in ogni dove, chi schiamazza durante la
quiete della notte senza curarsi delle persone che nelle case
riposano, chi imbratta mura per motivi futili. Inneschiamo
una reazione a catena. Magari è solo utopia, ma sono convinto
che è possibile divertirsi con intelligenza senza fare i vandali.
Chi ha provato questo "brivido" sa quant'è bello.
Vertenza Indesit-Whirpool Evento Coralmente Rotary
con il concerto Vox Nova
non ancora terminata
In Consiglio comunale mi è
capitato più volte di ricordare
al sindaco che l’aver tolto lo
striscione “ 1425 volte no”,
riferito agli esuberi al tempo
annunciati dalla proprietà
dell’Indesit, è stato un errore grave. Perché di fatto
la vertenza ieri Indesit, oggi
Whirpool non è mai finita.
Come purtroppo non accenna
a finire la crisi occupazionale
nel nostro ex distretto industriale. L’accordo che era
stato raggiunto nel 2013, che
prevedeva la salvaguardia
dell’occupazione solo fino
al 2018, è stato superato
dall’acquisizione di Indesit
da parte di Whirpool che
vuole proporre un nuovo Piano Industriale. La vertenza, è
evidente, è di nuovo aperta.
Purtroppo, in tutti questi anni
e ancora oggi, la politica
fabrianese è stata complice
degli interessi della grande
industria e troppo silente e
lontana dai lavoratori. Bisogna, in questo momento
invertire la tendenza. Le
rappresentanze della politica
devono puntare i piedi e dire
chiaramente che l’occupazione a Fabriano non si tocca
più. Che le preoccupazioni
dei lavoratori sono le nostre
e che saranno sostenute tutte
le lotte e le vertenze messe in
campo, senza se e senza ma.
Il sindaco, la maggioranza
non possono più balbettare.
Ci sarà un nuovo Piano Industriale da esaminare ed eventualmente da modificare, c’è
un colosso come la Whirpool
nel tavolo delle trattative,
è necessario attivare tutte
le forze sociali e politiche
della nostra comunità per
sostenere le future battaglie.
Sono d’accordo con la Fiom,
questa vertenza va giocata in
chiave offensiva, puntando
su un Piano Industriale che
veramente garantisca piena
occupazione nel territorio.
Oltre alla situazione IndesitWhirpool sono tante altre le
aziende in crisi, che magari
chiudono lasciando i lavoratori senza tutele. Ovviamente
la crisi globale ha lasciato il
segno, le pessime politiche
nazionali sul lavoro lo hanno
aggravato, ma ci sono, a mio
avviso, anche gravissime
concause locali: commistione politica-imprenditoria, il
monoprodotto e nessuna innovazione, il terzismo come
paradigma, le delocalizzazioni industriali, sono gli aspetti
più inquietanti che mostrano
Sentito grazie
alle Terme
il fallimento del nostro vecchio modello di sviluppo che
solo apparentemente dava
ricchezza ma che annunciava
in realtà il suo collasso. Oggi
Spacca, dopo aver assistito
al massacro di un polo industriale, ripropone un “centro
di innovazione tecnologica”
nel fabrianese. E’ grottesco,
sono promesse elettorali che
probabilmente non saranno
neanche realizzate, ma che
se anche lo fossero, garantiranno solo pochissima occupazione. Bisogna rivendicare
che non c’è vera democrazia
senza conflitto, che senza le
lotte si ottiene poco. Il sindaco deve riconoscere che la
vertenza Indesit-Whirpool è
aperta e sostenere, con tutto il
Consiglio comunale le battaglie future dei lavoratori. Per
l’occupazione e il lavoro, per
la tenuta del reddito, le tante
realtà in crisi, i precari, i
disoccupati devono unirsi tra
loro, per creare nuova forza
in grado di dare un futuro
più degno a questo territorio,
altrimenti il rischio è di mostrare solo nuove debolezze.
Il 23 febbraio il Rotary International ha festeggiato il 110° anno della sua fondazione.Il
Rotary è un'associazione di “service” ideata a Chicago nel 1905 da Paul Harris, un avvocato
che, assieme ad altri tre suoi amici, organizzò un club di uomini rappresentanti le varie professioni e i vari settori di commercio per reciproci scambi di idee allo scopo di raggiungere
una migliore armonia sociale.
Il Rotary conta oggi oltre 1.200.000 associati appartenenti a circa 33.000 club sparsi in 160
Paesi. I suoi scopi attuali, sulla base del motto “Servire al di sopra di ogni interesse personale”, sono quelli di organizzare e di promuovere l'ideale di servizio come base di iniziative
benefiche atte ad incoraggiare lo sviluppo dei rapporti interpersonali e professionali, la
comprensione, la buona volontà, la pace tra i popoli. Il Rotary organizza inoltre numerose
azioni a favore delle nuove generazioni. Le sue priorità riguardano oggi l'eradicazione della
poliomelite, il problema della distribuzione dell'acqua, la salute dei popoli, la fame nel mondo,
l'alfabetizzazione e la cura dell'ambiente. Tutti questi impegni sono sostenuti, sotto il profilo
finanziario, dalla Rotary Foundation, entità benefica ed autonoma all'interno del Rotary.
Il Distretto 2090 del Rotary comprende le regioni italiane di Abruzzo, Marche, Molise ed
Umbria e, complessivamente 65 club. Tutti questi club hanno deciso quest'anno di realizzare,
simultaneamente, una manifestazione unica capace di amplificare il messaggio del Rotary.
E' nato così il progetto “Coralmente Rotary” che, domenica 22 febbraio, presso il Teatro
Gentile, per il Rotary Club di Fabriano, si è concretizzato con uno splendido concerto tenuto dal coro Vox Nova, diretto dal maestro Alberto Signori, composto da 35 elementi che,
con la partecipazione dell'arpista Maria Chiara Fiorucci e del flautista Andrea Biagini, ha
interpretato, riportando il più vivo successo, brani di vari autori. Il concerto si è potuto realizzare grazie al patrocinio del Comune di Fabriano, con la concessione dell'uso del teatro,
ed alla collaborazione del socio rotariano Fabio Biondi, presidente del coro Vox Nova, con
la gratuita esibizione dello stesso.
Bernardino Giacalone
Emanuele Rossi,
consigliere Sel-Fbc
Attraverso queste righe, a nome di tutti i confratelli Vincenziani, voglio ringraziare le Terme di S.Vittore, dal presidente a tutte
le maestrazne, per la tangibile e consistente offerta che, anche quest'anno, avete voluto devolvere a favore della S.Vincenzo de'
Paoli di Fabriano. Questo gesto concreto sta a significare che la solidarietà è un sentimento ancora presente fra la popolazione
del nostro territorio che è stato così gravemente colpito dalla crisi economica che, purtroppo, non accenna ad allentare la stretta, costringendo una sempre più importante fascia di abitanti in una pesante situazione di bisogno. Da parte nostra possiamo
assicurare che porremo tutta la massima attenzione nel valutare scrupolosamente i casi che si presenteranno ai quali andremo a
devolvere in beneficenza quanto necessario per alleviare, seppur temporaneamente, le gravi situazioni che debbono fronteggiare
quelle famiglie meno fortunate.
Francesco Mearelli
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A L'AZIONE:
ecco come...
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