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Spiagge, olio, mare, vino e musica: i buoni motivi per andare in vacanza in Salento non mancano di certo. D’estate
soprattutto, il Salento è diventato una delle zone più trendy dove andare: perché ci si trova un mare che viene – a
ragione – paragonato a quello delle Maldive..
Naturalmente c’è anche un altro aspetto da tenere a mente: quello della cultura. Il Salento “parla” greco con le tracce del
suo passato più antico. E si specchia in continuazione in quel suo barocco così particolare che rende Lecce una della
città più belle d’Italia. Lecce è una città così singolare nella sua bellezza che è molto difficile paragonarla ad altre
cittadine grazie allo stile architettonico dei suoi monumenti: il barocco leccese. Questo è decisamente il motivo
principale per visitare la città. Poi ce ne sono altri: come l’artigianato della cartapesta, la cucina, e la possibilità di
passeggiare in un centro storico che non concede delusioni
.
Il nostro tour comincia proprio da lecce domenica
24 aprile
con l’arrivo in stazione alle 8.30. Ad
aspettarci il pulmann per il trasferimento presso l’hotel president in centro. iI ceck-in è per le ore 14, ma appena arrivati
faremo colazione, lasceremo i bagagli e si potrà usufruire dei servizi igienici per rinfrescarsi. Cominceremo a fare
conoscenza della città e in particolare del castello di Carlo v e del monastero delle benedettine. Monache di clausura
sono conosciute per l’artigianato della pasta di mandorle. Passeremo a ritirare dei dolcetti ed eventualmente ad
ordinarne degli altri che riprenderemo il giorno della partenza. Di seguito il link per ulteriori informazioni.
http://www.benedettinelecce.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3&Itemid=101
Alle 12 ci si sposta nel birrificio B94, uno dei primi birrifici artigianali nati in puglia. Il proprietario Raffaele Longo, giovane
imprenditore, ci introdurrà nel mondo della fermentazione dei malti e ci farà degustare la sua produzione accompagnata
da specialità del posto.
Subito dopo si ritorna in albergo, sistemazione in camera e ci si prepara per il giro dei monumenti in compagnia di
Eleonora, la guida turistica che ci svelerà i segreti del barocco.
Cena presso il ristorante della masseria Melcarne.
25 aprile
Sveglia di buon ora, colazione e partenza per la provincia di Taranto località Massafra. Saremo ospiti della masseria
Amastuola, i cui vigneti sono stati progettati da un famoso architetto spagnolo Fernando Caruncho. Secondo la filosofia
aziendale, l’agricoltura è interpretata come un giardino da vivere e che allo stesso tempo sia custode delle memorie
mediterranee che la hanno generata. Ed ecco che i vigneti diventano dei sinuosi rivoli paralleli che ricordano le onde
della storia e le onde del cambiamento.
Per il pranzo ci spostiamo presso la vicina Crispiano al ristorante La Cuccagna. Il locale nasce nel 1969 per volontà di
Martino Marsella e dalla sua attività di macelleria con fornello in cui oltre alla vendita delle carni se ne realizzava la
cottura sul posto per chi la richiedeva.
Di ritorno verso Lecce breve visita al museo della ceramica di Grottaglie
Cena libera.
26 aprile
La mattina ci vedrà ospiti della Masseria li veli. Nacque come cantina ai primi del Novecento, sulle rovine di una
costruzione di età tardo medievale di cui sono rimaste oggi solo alcune tracce inglobate nell’attuale struttura. Siamo alle
porte di Cellino San Marco, a metà strada tra Brindisi e Lecce, un territorio dalla lunga, affascinante storia che ha avuto
inizio almeno duemilacinquecento anni fa. I Messapi furono un’antica popolazione italica che prese il nome da
“Messapia”, il nome dato dagli storici greci a questa “terra tra due mari”, lo Ionio e l’Adriatico, che comprende le provincie
a sud della Puglia: Lecce, Brindisi e parte di Taranto. Le prime attestazioni della civiltà messapica risalgono all'VIII secolo
a.C. Dopo il 272 a.C. rientrarono nel territorio di Roma, pur mantenendo in parte caratteristiche proprie. Di quella antica
civiltà sono rimaste oggi varie tracce, come resti di cinta murarie, lapidi, tombe, terrecotte, manufatti in oro e argento.
Le masserie, come quella che andremo a visitare sono un fenomeno legato al periodo della conquista dei Normanni:
rappresentano un vero e proprio centro integrato per la produzione agricola, che lega gli uomini al lavoro della terra, in
una struttura economica di produzione tipica delle campagne meridionali e destinata a durare fin oltre la metà del XIX
secolo. Nel corso della storia del Sud, la masseria sarà il luogo, lo spazio che tiene insieme, custodisce e difende le
proprietà e gli uomini, per diventare poi residenza di campagna, che il proprietario utilizza nelle scadenze del calendario
agrario per seguire i lavori aziendali, o anche masseria-villa signorile dove ritirarsi dalla città durante il periodo estivo più
caldo.
Masseria Li Veli si distingue per la coltivazione di vitigni autoctoni e in particolar modo negroamaro verdeca e
susumaniello oltre a primitivo e fiano minutolo che assaggeremo in azienda.
Dopo la degustazione si parte alla volta di Ceglie Messapica per il pranzo presso il ristorante stellato Al fornello da ricci.
La posizione della città, sospesa tra la Murgia più meridionale e il Salento più settentrionale, è strategica, al centro di un
triangolo che la isola esaltandola, a nord Fasano, a ovest Taranto e a est Brindisi, a metà strada tra Martina Franca e
San Vito dei Normanni, tra Ostuni e Grottaglie. Gli chef Antonella Ricci e Vinood Sokar sono stati ospiti di Casa Artusi
Nel 2014, quindi quale migliore occasione per ricambiare la cortesia. In abbinamento ai piatti ci saranno i vini
dell’azienda Masseria monaci di Severino Garofano.
Di ritorno verso Lecce tappa obbligata nella città bianca di ostuni.
Serata e cena libera a Lecce.
27 aprile
La mattina ancor sul pulmann per raggiungere Sava, che insieme a Manduria sono la patria del primitivo. Il territorio di
Sava ha sempre rappresentato un eccezionale patrimonio per l’enologia regionale, qui infatti i terreni calcareo argillosi
ben si prestano alla coltivazione della vite. In modo particolare il Primitivo.
In passato il Primitivo veniva definito "Vino di Sava" o "Primitivo di Sava", a testimonianza della provenienza delle uve.
Con il tempo assunse il nome di Manduria, dalla cui stazione veniva spedito su cisterne in partenza per il Nord, e su
queste cisterne cariche di Primitivo veniva affisso il nome della stazione di partenza, per l’appunto Manduria. Fu così che
si affermò come Primitivo di Manduria.
Visiteremo l’azienda “Vinicola Savese” che da 4 generazioni produce e commercia primitivo dolce naturale e secco di
ottima qualità. Unici inoltre a produrre una tipologia particolare di vini affinati in grandi otri di terracotta. C’è chi fa dei
lunghi viaggi sino in Georgia per procurare le anfore da affinamento, cercando di emulare pratiche di altri popoli, quando
sin dai tempi dei romani in Italia si conservava vino e olio nella terracotta. Ancora oggi in alcune zone zone del sud Italia
sopravvive questa pratica.
Per il pranzo scendiamo a Porto Cesareo direttamente in spiaggia al ristorante Le Dune.
I piatti saranno abbinati dai vini dell’Azienda Vallone.
La foto riprende esattamente la spiaggia antistante il ristorante
Nel pomeriggio relax in spiaggia(tempo permettendo) e dopo, un giro nel centro di porto cesareo.
In serata ritorno a Lecce e ultima notte nel capoluogo. E’ vivamente consigliato un giro notturno del centro storico.
28 aprile
La mattina si lascia l’albergo e si parte in direzione Maglie.
La cittadina ha dato i natali ad Aldo Moro, è situata al centro del tacco ed è un importante centro economico e
commerciale del Salento.
Alle 9.30 appuntamento con il laboratorio dei mestri cioccolatieri Maglio. Vedremo la lavorazione dei loro prodotti e li
degusteremo.
Dopo aver addolcito il palato scopriremo i segreti del pastificio cavalieri che dai primi del 900 producono ottima pasta di
semola di grano duro. Oggi sono conosciuti in tutto il mondo e i loro spaghetti sono serviti nei migliori ristoranti.
Subito dopo di corsa ad assaggiare due preparazioni della pasta Cavalieri presso il ristorante Bel Ami a pochi passi dal
pastificio.
Nel pomeriggio ci si sposta a Otranto. Sistemazione in albergo e relax sul lungomare.
Cena presso il ristorante L’altro Baffo.
29 aprile
Partenza in pulmann e si scende lungo la costa adriatica direzione Santa Maria di Leuca
piccola deviazione nei pressi di Tricase per visitare la cantina Castel di Salve in località Depressa.
Degusteremo i loro vini in abbinamento ad alcuni piatti.
Nel pomeriggio dopo passati da Santa Maria di Leuca, giro nel centro storico di Gallipoli.
Ritorno a Otranto e cena presso le cantine Menhir in Minervino di Lecce a pochi chilometri dall'albergo.
30 aprile
dopo la sveglia, giro nel centro storico di Otranto e visita guidata nella cattedrale di Otranto, famosa per il suo mosaico.
A seguire raggiungiamo il forno tradizionale di Donato Caroppo dove potremo vedere la preparazione e cottura
del pane di semola nel forno a legna. Sempre qui degusteremo alcune preparazione culinarie locali.
Nel pomeriggio lasciamo l'albergo e ci spostiamo nella città di Lecce. Ultimo giro nel centro storico prima di ripartire per
Forlì alle ore 22.10.