Madre Nazarena: «Giovani in crisi, servono lavoro e luoghi di incontro
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Madre Nazarena: «Giovani in crisi, servono lavoro e luoghi di incontro
Martedì 22 Giugno 2010 Madre Nazarena: «Giovani in crisi, servono lavoro e luoghi di incontro» È preoccupata Madre Maria Nazarena Di Paolo, la superiora generale delle missionarie della Dottrina Cristiana. È preoccupata per i “suoi” ragazzi, gli adolescenti «costretti a frequentarsi all’Aquilone o in viale della Croce Rossa, bevendo birra e magari fumando qualche spinello», ma anche per i cittadini che saranno costretti a ripagare le tasse a breve («A Foligno, in Umbria, ho fatto realizzare una nuova scuola dopo il sisma: lì lo chiamano “il Santo terremoto”, perché tutta questa disparità?») e per i giovani che non hanno lavoro. È per questo che ha scritto a Giulio Tremonti: «Una lettera molto garbata - dice perché di persone così preparate ce ne sono poche». L’analisi della suora è lucidissima: «Per i giovani la fase degli studi, dall’asilo all’Università, resterà all’Aquila. Ma dopo la laurea anche io andrei via: non c’è lavoro. Noi abbiamo i bambini fino alle elementari: alle loro famiglie siamo riuscite a dare la speranza. Quasi tutti hanno superato la crisi di paura. Saranno loro, i bimbi, la città del futuro». Poi, però, ci sono gli adolescenti. «Non hanno luoghi di ritrovo e temiamo che possano rovinarsi. Io andrei in mezzo a loro, ma quanto ascolterebbero una suora? Servono ragazzi preparati per starci insieme». È per questo che la Dottrina Cristiana ha predisposto quattro progetti che prevedono la realizzazione di nuovi luoghi d’incontro, in modo particolare per i giovani. C’è anche un palazzo, donato da un privato, che diventerà una biblioteca per i più piccoli. Ci tiene, madre Nazzarena, a dire che «L’Aquila, anche con le macerie, anche “bombardata”, è una città dignitosa» e che «bisogna ringraziare Dio per le case della Protezione civile»: «È vero, sono ancora dei dormitori, mancano gli spazi sociali, ma per la prima volta al mondo è stata fatta una cosa simile». S.Das. RIPRODUZIONE RISERVATA