Uomini e scienza ai confini del mondo SCENA 1: IL RECLUTAMENTO

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Uomini e scienza ai confini del mondo SCENA 1: IL RECLUTAMENTO
Uomini e scienza ai confini del mondo
Un'incredibile avventura tra i ghiacci del Polo Sud, vera quasi al 100%
SCENA 1: IL RECLUTAMENTO
Pubblico e attori entrano insieme in teatro. Vicino all’ingresso è posizionato un tavolo coperto e vengono
distribuite le locandine “MAN WANTED” sia agli attori, sia al pubblico. Mentre il pubblico prende posto gli
attori rimangono nella buca dell’orchestra, parlottano tra di loro leggendo l’annuncio (sono umanità varia),
camminano come se fossero in una piazza/strada. Parlano tra di loro con un volume basso ma con molte
variazioni (starnuti, risate, grida …).
SHACKLETON: (entra sul palco e richiama a gran voce l’attenzione dei candidati) Ehi VOI… Ascoltate…
“CERCASI UOMINI” (pausa) “PER VIAGGIO RISCHIOSO” (pausa) “PAGA BASSA”, (siete disposti?--)
CANDIDATI (rispondono abbastanza forte): sììì
SHACKLETON: “FREDDO GLACIALE”, (potete sopportarlo????) ?—
CANDIDATI (rispondono abbastanza forte): sììì
SHACKLETON: LUNGHE ORE DI COMPLETA OSCURITÀ… ?—
CANDIDATI (rispondono meno forte di prima): sììì
SHACKLETON: INCOLUMITÀ E RITORNO INCERTI…… ?—
CANDIDATI (rispondono vociando ancora meno convinti di prima): sì…
SHAKLETON: IN CASO DI SUCCESSO…. FAMA (pausa) E ONORE (gridato)”
CANDIDATI (rispondono a gran voce coralmente): SIIIIII
AIUTANTE OSTROGOTO [gestisce i ritmi veloci] (in modo secco e brusco verso i candidati che canticchiano, si
muovono disordinatamente, li spinge e parlotta in ostrogoto finche i ragazzi non si mettono tutti a destra
del palco. Il gruppetto dei primi candidati si prepara. Devono mostrarsi intimoriti dall’aiutante): Scendete!
Vi chiamiamo noi. Salite uno per volta. Ho detto uno alla volta…fermi lì!
Dal tavolo
WORSLEY: Entri il primo candidato!
AIUTANTE (spinge avanti il cuoco) Tu! Là! (indica con dito il centro della scena a braccio teso- Dà una finta
spinta) VAI!
Il cuoco si mostra intimorito dall’aiutante cammina lentamente verso il centro della scena
(il pemmican)
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Copione “Cercasi uomini” – versione 07 – 4 giugno 2014- Rescaldina- Scuola Ottolini
Classi 1 A e 1D – a.s. 2013-2014 – Prof. Ciceri-Pierro-Tizzoni
WILD (molto duro, “colpisce con la voce il cuoco”): Chi sei? Perché vuoi unirti alla spedizione?
CUOCO 1: (lento e largo e arretrando spaventato ad ogni domanda del giudice): Sono uno chef stellato…
WILD: (da dietro il tavolo si sposta e si mette davanti al tavolo ma tiene aperto lo spazio) Chi? (guarda gli
altri due giudici perplesso e anche loro gesticolano e “giocano” con lui. Partecipano al suo disappunto ma
quando li guarda tornano subito ai loro posti come spaventati. Tra i giudici si alternano momenti in cui c’è
complicità a momenti in cui si nota che uno domina gli altri due)
Wild, i giudici e l’aiutante (si chiamano l’un l’altro giocando sulla comprensione di quanto dice il cuoco. Solo
l’aiutante è in grado di capire il cuoco e “traduce” per i giudici)
WILD (all’aiutante): cos’ha detto???
AIUTANTE: Ha detto che è uno chef stel la to… (si avvicina al cuoco- Più vicino al cuoco che ai giudici)
CUOCO 1: (gestisce ritmi lenti - parla lento e largo) Sono uno chef stellato, voglio cucinare dei piatti degni di
una crociera di lusso…
WILD (all’aiutante): ha detto lusso?
AIUTANTE: ha detto che lavora sulle crociere di lusso
WILD (sale sul palco e va verso il cuoco urlando) Ma che lusso…. Lascia perdere il lusso…sai preparare il
PEMMICAN?
CUOCO 1 (Arretra):
WILD (all’aiutante) sa cucinare (pausa) il PEMMICAN?
AIUTANTE (al cuoco): sai cucinare il pemmican?
CUOCO 1 (è rientrato al centro della scena): sì, l’ho cucinato ma non è il mio piatto forte! (il cuoco sussulta e
cambia un po’ il tono. Parla lentamente ma con tono più alto) Ma … perché volete sapere se so cucinare il
PELLICANO? In Antartide non c’è IL PELLICANO…
WILD: pellicano? (Poi rivolgendosi all’aiutante) Ha detto pellicano?
AIUTANTE: sì ha detto PELLICANO…
WILD: ma che pellicano! Ho detto PEM MI CAN! PEM MI CAN! Fuori di qui! FUORI (Dito puntato e la segue
con lo sguardo)
(Il cuoco esce dalla parte del tavolo passando per il centro del palco. Tutti i giudici e l’aiutante indicano con
il braccio teso e il dito l’uscita di scena finchè il cuoco non è fuori).
WILD: Avanti il prossimo! (Tutti i giudici si mettono le mani tra i capelli)
CUOCO GREEN: buon giorno, mi chiamo Charles Green (Allegro! Deve essere convincente)
WORSLEY: E tu perché vuoi far parte dell’equipaggio?
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CUOCO GREEN: Vorrei fare lo chef di bordo…
WORSLEY: Bene… assaggia e dimmi cos’è…
CUOCO GREEN: sono un esperto di degustazione (vantandosi)
WORSLEY E WILD: (a bassa voce) vedremo!
CUOCO GREEN: (mentre assaggia) secondo me è … pemmican ovvero carne essiccata e compressa in
tavolette (con le mani mima la preparazione del pemmican)
WILD: e perché mai portare carne essiccata?
CUOCO GREEN: perchè si conserva per mesi e mesi… Volete anche la mia ricetta del pemmican? (I giudici
danno segni di soddisfazione, annuiscono)
SHACKLETON: no, no, non voglio la ricetta del pemmican…dimmi: cosa cucineresti per tenere alto il morale
dell’equipaggio…
CUOCO GREEN: torta di foca alle mele verdi, pinguino in agrodolce, budino al krill accompagnati da canti e
balli!
WILD: le faremo sapere
(Carota di ghiaccio)
Entra il cuoco 2
WILD: Sai preparare una carota di ghiaccio?
CUOCO 2: Sì eccola! La porto sempre con me, va solo scongelata… (estrae la carota di plastica che teneva
nascosta)
FISICO JAMES: (interviene) Ma no, ma no! Non va scongelata!! La carota di cui parlano non si trova nei
campi…
CUOCO 2: E dove allora? Dal fruttivendolo?
FISICO JAMES: Si estrae dal ghiaccio … quello continentale… scendendo fino a tremila metri di profondità!
CUOCO 2: e poi… per trasportarla? E per affettarla?
FISICO: le carote di ghiaccio non si mangiano! Si studiano!
CUOCO 2: in che senso? (scendono verso il centro della scena)
FISICO JAMES: Il ghiaccio ha congelato la storia del clima del nostro pianeta! (pausa) Cuoco dammi una
mano ad affettare la carota….dimmi…(CAMBIO RITMO…LENTO-MAGICO) cosa vedi? (il cuoco guarda
perplesso la carota che viene tenuta come un oggetto molto prezioso)
CUOCO 2: vedo…. Vedo delle piccole bolle d’aria…
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FISICO: esatto…. E più si scende in profondità, più l’aria di queste bolle è antica… anche di centinaia di
migliaia di anni…
CUOCO 2: aria, aria, aria….non posso riempire d’aria la pancia del mio equipaggio…
FISICO:….no beh… meglio di no… infatti serve per studiare il clima del passato
WORSLEY: E dimmi a chi interessa? …(domanda retorica) In Antartide ha sempre fatto freddo? E poi… a
cosa serve studiare il clima del passato? (tono da saputello) Noi stiamo cercando marinai coraggiosi e
forti…(I giudici si avvicinano e si stringono attorno al cuoco, al fisico e …alla carota)
FISICO JAMES (lento): Studia il passato se vuoi prevedere il futuro!
WORSLEY: (al fisico) lei è un po’ saputello… (ai giudici) però io lo prenderei…
SHACKLETON: Aspetta aspetta….ancora qualche domanda: (concitato) sono sani i tuoi denti? Soffri di vene
varicose? (poi invece con tono affermativo) Hai un buon carattere. Sai cantare? Che ne so “Fin che la barca
va…”
FISICO (impugna la carota tipo microfono e cantando esce di scena andando verso il pubblico): “Fin che la
barca va, lasciala andare, fin che la barca va, tu puoi
sperare…http://www.youtube.com/watch?v=zYwtkNRLVS8#aid=P5etUlVHRIA” (esce di scena e va verso il
pubblico come in uno show)
WORSLEY: avanti il prossimo! E voi chi siete?
BIOLOGO 1: finalmente è il mio turno! io sono un biologo
WORSLEY: ancora scienziati…. E cosa studiereste?
BIOLOGO 1: Vorrei studiare gli animali
BIOLOGO 2: Io sono uno scienziato, vorrei esplorare l’Antartide e io vorrei studiare… le piante dell’Antartide
WORSLEY: le piante??? Non stiamo andando in Amazzonia! La vegetazione è quasi assente in Antartide!
BIOLOGO 1: L’Antartide è coperto quasi interamente dal ghiaccio, dalla calotta polare e non c’è acqua allo
stato liquido. La sua quota media è di 2500 m: nessun altro continente ha una quota media così alta!
BIOLOGO 2: infatti è il continente più desertico e freddo del pianeta!
WILD: ora basta con le lezioni di geografia e scienze…. Qui le domande le facciamo noi….
WORSLEY: sapreste imitare una foca?
BIOLOGO 1 e 2: (si guardano in faccia con espressione dubbiosa).
Biologo 1: Quale? Quella di Weddel? O la foca leopardo?
WORSLEY: Ho detto basta! Una qualsiasi… scegliete voi quale, ma muovetevi!
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BIOLOGO 1 e 2 imitano la foca correndo sul palco, entrano nelle quinte e spuntano dietro la commissione
facendoli spaventare, poi entrano nelle quinte a destra e si fermano di nuovo al centro della scena
WILD (finalmente contento, annuisce guardando la commissione): Dai Shackleton ammettilo, è proprio
quello che ci serve…
WORSLEY: per il morale della ciurma
BIOLOGO 1 e 2: io? (esterrefatti)
WILD (ai biologi): Sì Sì abili e arruolati entrambi, verrete con noi in Antartide!
WORSLEY: entrino i medici !!
(entrano i medici)
WORSLEY: Sai fare un’iniezione a 80 gradi sotto zero, mentre la nave va contro un iceberg?
MEDICO MACKLIN: (vantandosi) certo è la mia specialità!
WORSLEY: allora sei uno di noi!!! Gli altri possono andare….
WILD: Avanti il prossimo. E tu chi sei?
FOTOGRAFO HURLEY: (entra con la macchina fotografica in mano e scatta una fotografia alla commissione
mentre si avvicina mettendosi nelle posizioni più assurde)
WILD: (si avvicina al fotografo al centro della scena) sì sì, …facile scattare qui… al caldo, al chiuso, …..
Funziona la tua macchina al freddo polare?? Al vento?
FOTOGRAFO HURLEY: sono pronto…e anche la mia macchina ad affrontare anche le temperature più basse
di meno 80°C
WILD (guardando lontano-con la mano segna in lontananza l’Antartide- tono magico): Come farai col buio?
Nell’inverno antartico…quando il sole (pausa) per mesi (pausa) non sorgerà? (staccare le parole, voce
bassa, mistero)
FOTOGRAFO HURLEY: le mie macchine sfideranno l’inverno antartico e con i flash al magnesio (vram-vram
–vram con la mano segna tre flash nell’aria) illuminerò il polo.
SHACKLETON (sale in piedi sulla scrivania): “L’ottimismo è il vero coraggio morale, verrai con noi in
Antartide”.
SHACKETON: abbiamo finalmente trovato i membri per il nostro equipaggio.
MUSICA: inno inglese
Tutti i componenti selezionati entrano in scena, salgono sul palco e formano una specie di triangolo- non
allineati- leggermente sfalsati. L’ultimo dietro sale su una sedia) quello in centro regge una vela che alza.
Wild e Worsley entrano verso il centro della buca dell’orchestra e si posizionano davanti all’equipaggio
insieme a Shackleton. Il fotografo davanti a tutti (di spalle al pubblico) scatta la fotografia della partenza.
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La musica si abbassa VOCE: Shackleton aveva scelto i membri della spedizione non solo per quello che
sapevano fare, ma soprattutto per la loro disposizione d’animo. Giudicava gli uomini in base al grado di
ottimismo che dimostravano. Fu una scelta vincente.
La musica si alza nuovamente
Far partire l’applauso. Tutti escono tranne quelli che sono coinvolti nella scena due.
SCENA 2: “AVVISTANO L’ANTARTIDE”
In scena, sul palco, ci sono i marinai disposti come nel quadro finale della prima scena (a forma di nave)
Quello in piedi sulla sedia punta il cannocchiale e all’improvviso dall’albero maestro grida “banchisa”. Anche
gli altri iniziano a guardare lontano e puntano il dito tutti nella stessa direzione e parte il coro “banchisa”
CORO parte la VOCE 1: “banchiiiisssaaaaaaaaa” (tenere alto e lungo es . 15 sec, prima che termina la a
finale (es a 12 sec) si inserisce un’altra voce “banchisa”, poi con lo stesso meccanismo un’altra ancora.
Quando un marinaio ha finito riprende fiato e pronuncia ancora “banchisa” con un volume più basso. 6
VOCI CORO)
MARINAIO 1 (Gioia, entusiasmo  veloce): “Finalmente siamo vicini alla meta: l’An-tar-ti-de… “ (10 gennaio
1915).
MARINAIO 2 (sulla penultima vocale di Antartide entra, scende verso il centro della cena): “Siamo partiti in
ritardo, ma oramai ci siamo”
I marinai alle spalle “esultano”
SCIENZIATO 2 (preoccupato): “Sì noi siamo in ritardo, ma il ghiaccio è in anticipo! (Lo capite che è
pericoloso…). E’ una situazione anomala… potremmo avere dei problemi nella navigazione.
(cambio ritmo: stupore, meraviglia, poesia)
(Isolamento termico-grasso sottocutaneo)
MARINAIO 1: guarda… le foche!
MARINAIO 2: Guarda come si rotolano, si rotolano sul ghiaccio…
AIUTANTE: ma… non hanno freddo???
MARINAIO 2: no… hanno uno strato di grasso che è tre volte il tuo!
AIUTANTE: uno strato di grasso… ma dove?
MARINAIO 1: Sotto la pelle…
AIUTANTE: Dove??
MARINAIO 2: Sotto la pelle!!!
MARINAIO 1: E a cosa serve?
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MARINAIO 2: Ma mi prendi in giro???? Isola…. Isola dal freddo.
MARINAIO 1: Conserva il calore del corpo
MARINAIO 2: (all’aiutante): Dammi le mani
AIUTANTE: Cosa???
MARINAIO 1: Ti ha detto dammi le mani!
MARINAIO 2: Qualcuno porti un secchio con acqua e ghiaccio. E tu vieni qui! Ora ti faccio capire a cosa
serve il grasso sottocutaneo delle foche… anzi te lo faccio sentire….
Un uomo entra con il secchio con acqua e ghiaccio, lo scienziato 1 prende il guanto di margarina
Fa indossare i due guanti all’aiutante e gli immergere le mani nel secchio. L’aiutante urla di dolore, si tiene
la mano senza il guanto di margarina e urla per il freddo della mano congelata.
SCIENZIATO 1: dammi una mano e infila il guanto di margarina
AIUTANTE (infila il guanto e alza la mano col guanto mostrandola al pubblico)
MARINAIO 2: metti le mani nell’acqua e dimmi: cosa senti?
AIUTANTE (urlando) “E’ gelata… E’ gelata…. Mi avete congelato una mano….”
MARINAIO 2: Vieni qui, dobbiamo scattare le fotografie dell’esperimento. E’ per la scienza!
Tutti si mettono in posa a L e il fotografo scatta.
MARINAIO 2: Alza la mano congelata. Qui la mano congela perché a contatto con il ghiaccio il calore del
corpo passa dalla mano al ghiaccio.
Il fotografo scatta e intanto il biologo spiega
MARINAIO 2: alza l’altra mano, quella non congelata. La mano qui è isolata dal guanto di margarina, così il
calore non si disperde. La margarina, come il grasso di foca, è un buon isolante. Volete provare?” (si
avvicina agli altri che sono in scena)
Il fotografo scatta e intanto il biologo spiega
AIUTANTE: Ce l’avete con me, mi hai congelato una mano per un esperimento, e per una fotografia, mi
avete congelato la mano, ….(ripete molte volte finchè non viene portato fuori)
marinaio 1 e 2 portano via l’aiutante mentre urla e si agita. Escono tutti di scena insieme all’aiutante tranne
scienziato 1, scienziato 2 e fotografo. Scienziato 1 e 2 vanno a sedersi sui gradini
SCIENZIATO 1: E guarda… quelli sono pinguini! Nuotano, camminano, ma cosa sono pesci o uccelli?
SCIENZIATO 2: e a te cosa sembrano?
SCIENZIATO 1: Nuotano così bene che secondo me sono pesci
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SCIENZIATO 2: Secondo te quelle sono ali o sono pinne?
SCIENZATO 1: io dico che sono pinne, però in effetti pesci con il becco non ne ho mai visti…
SCIENZIATO 2: Infatti sono uccelli. Pinguini, aquile, colombi sono tutti uccelli e volano
SCIENZIATO 1: Mi prendi in giro? Tu hai mai visto un pinguino volare?
SCIENZIATO 2: Sì
SCIENZIATO1: E dove?
SCIENZIATO 2: nell’acqua!
SCIENZIATO 1: Dove?
SCIENZIATO 2: Sì aquile e colombi volano nell’aria, i pinguini invece volano nell’acqua.
(CAMBIO RITMO: preoccupazione)
Rientrano in scena dalle quinte tutti quelli di prima e lentamente avanzano passandosi il cannocchiale.
Giunti nella buca dell’orchestra si aprono a semicerchio lasciando nel centro fotografo, Shackleton e
marinaio 1 )
SUONO MARE E VENTO intanto che i marinai rientrano
MARINAIO 1: “Boss, non si dovrebbero vedere così tanti frammenti di pack galleggiare…”
FOTOGRAFO: “Sono bellissimi…Sembrano gigantesche ninfee bianche in un lago azzurro” (scatta fotografie)
SHACKLETON: Le condizioni del ghiaccio sono cambiate, è come navigare in un budino
MARINAIO 1 Sì boss, i giorni passano e a poco a poco le acque sgombre si riducono. A volte siamo
totalmente immobilizzati dal ghiaccio, rischiamo di rimanere bloccati nel pack definitivamente
SHACKLETON: Usiamo la nave come un ariete e tentiamo di infilarci in un canale libero dai ghiacci.
MARINAIO: Boss, riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo a 78°Sud?
SHACKLETON: Proviamoci! Motori al massimo! Proviamo a sbloccare la nave dal ghiaccio. Al mio comando
tutti a destra, giù!
(tutti i marinai, fronte al pubblico, corrono da un lato e saltano, seguendo le indicazioni di Shakleton)
SHACKLETON: Ora tutti a sinistra…giù
SHACKLETON Ancora a destra…giù
SHACKLETON: A sinistra…giù
MARINAIO 1: Non basta boss, la nave non si muove
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SHACKLETON: scendete sul pack e provate a liberarla dal ghiaccio coi picconi
(I marinai iniziano a picconare formando una specie di V per liberare la nave)
SHACKLETON (vs i marinai a terra): forza con quei picconi! Dobbiamo sfruttare questo canale…
I marinai con i picconi picconano freneticamente, con energia
CAMBIO RITMO – delusione- arrendevolezza- ritmo lento
SHACKLETON: basta! Smettiamo di lottare… è tutto inutile….(tutti i gruppetti si fermano di colpo e si girano
verso di lui) Ogni varco è chiuso! Aspetteremo qui il disgelo…
MARINAI 1 e 2: no boss, non arrendiamoci!
SCIENZIATI 1 e 2: Non ora!
BIOLOGO: Mancano solo 85 MIGLIA!
SHACKLETON: Faremo della nave una base! Prepariamoci!
Tutti escono di scena
SUONO VENTO basso sotto la voce
VOCE FUORI CAMPO: E’ il 24 febbraio 1915. Ormai l’estate volge al termine. Shackleton e i suoi uomini si
preparano ad affrontare l’inverno antartico sul pack.
La nave, chiusa tra i ghiacci, va alla deriva con essi.
Il primo maggio 1915, dopo circa tre mesi, danno l’ultimo sguardo al sole e a metà giugno sono in pieno
inverno antartico ovvero completamente al buio.
Sperano di riprendere a navigare con la successiva primavera, non appena il mare si sarebbe liberato dai
ghiacci.
Applauso
SCENA 3: ABBANDONANO LA NAVE
I personaggi sono in scena seduti a tavola
VOCE: Intanto gli uomini passano il tempo cacciando foche e pinguini, giocando a calcio, a scacchi, a carte e
organizzando gare con le slitte e i cani.
SUONO TUONO 3 +ORCA WHALES
Scricchiolii, rumori…sempre più forti.
MARINAIO 1: Cosa succede? (l’albero della nave si inclina leggermente)
MARINAIO 2: Resisterà ancora la nave?
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FISICO (a Shackleton): Boss, la nave sta per essere stritolata…non ci rimane molto tempo…
MARINAIO 2: Chi esce a vedere?
TUONO 3 più forte (il palo si inclina, il tavolo si rovescia e cadono tutti gli oggetti)
Scena di panico. Gli uomini non riescono a stare in piedi. Shackleton chiama tutti a raccolta per comunicare
che devono lasciare la nave e portare con sé lo stretto indispensabile.
SHACKLETON: Uomini, dobbiamo abbandonare l’Endurance
MARINAI: Come faremo senza la nave….siamo spacciati!
SHACKLETON: abbiamo le scialuppe, ne prenderemo 3
Fotografo entra in scena trafelato prende tutto il suo materiale
SHACKLETON: Non puoi portare con te tutte queste lastre…troppo pesanti, troppo ingombranti…
FOTOGRAFO: Cosa dovrei fare…lasciarle qui…????
SHACKLETON: Non tutte….
FOTOGRAFO: insieme ai diari sono l’unica testimonianza di questa incredibile impresa!
SHACKLETON: devi scegliere…tutti dobbiamo scegliere…. Fate presto e state attenti!
MARINAI (coro di lamentele….)
SHAKLETON (rivolto a marinaio 1, 2 e 3): voi… con me…dobbiamo preparare il necessario….
La nave sta per affondare. Non possiamo portare con noi tutti i nostri oggetti. Porteremo solo quelli che ci
permetteranno di sopravvivere nei prossimi mesi accampati sul pack. Aiutateci a sceglierli.
Vi distribuiremo delle carte. Inserite gli oggetti indispensabili che porteremo con noi nella scatola 1 e le
cose di cui possiamo fare a meno, che lasceremo sulla nave, nella scatola 2.
(Coinvolgimento del pubblico. 3 marinai si dirigono verso il pubblico e distribuiscono le carte che
rappresentano i vari oggetti. Poi posizionano 2 scatole sul palco, a sinistra “indispensabili, da portare sul
pack” e a destra “da lasciare sulla nave”. Chiedono al pubblico di depositare le carte raffiguranti i diversi
oggetti scegliendo fra le due scatole. Quando il pubblico ha finito di posizionare le carte
(aiutato/accompagnato dai marinai), i marinai si fermano tutti: Shackleton è al centro di un semicerchio. Un
marinaio e inizia ad estrarre le carte dalla scatola “indispensabili” ad una ad una.
MARINAIO 1: (Rivolgendosi verso il pubblico mostra la carta e grida) “Avete scelto la stufa. Portiamo la
stufa? Sì o no?”
(Il pubblico può essere invogliato a esprimersi nuovamente. La carta viene passata a Shackleton che motiva
per il sì o per il no. Se è un oggetto da portare lo passa ai marinai disposti alle sue spalle che se lo passano e
lo depositano in una cassa davanti alla scialuppa (gli oggetti da portare), se è un no appallottola la carta e
la butta via)
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SE esce PISTOLE, CARNE IN SCATOLA, FUCILI 
SHACKLETON: Io sono molto preoccupato per la vita dei miei uomini, le foche e i pinguini potremo cacciarli
facilmente con i fucili perciò la carne in scatola e le pistole sono solo un peso morto. Prendete i fucili
Se esce acqua dolce, stufa, pentole, cherosene, fiammiferi 
SHACKLETON: L’acqua dolce è sì essenziale ma anche pesante e ingombrante. Tranquilli in Antartide c’è
tutto il ghiaccio continentale di cui abbiamo bisogno, dolce a differenza del ghiaccio marino che è salato.
Perciò ci basterà fonderlo nelle pentole con stufa, fiammiferi e cherosene.
Se esce corda, tende, vele di tela, intimo di lana, sacco a pelo di renna, intimo di cotone.
SHACKLETON: la corda ha molti usi tra cui sostituire le sottili tende con le vele di tela. L’intimo di lana e i
sacchi a pelo di renna sono caldi anche se bagnati perché intrappolano l’aria mentre le magliette di cotone
restano zuppe e fradice.
Se esce cani e slitte
SHACKLETON: il ghiaccio del pack è troppo sconnesso per le slitte e i cani sono solo bocche in più da
sfamare. A malincuore ma non potremo portarli con noi.
Se esce stoppini, colori ad olio, casse di legno attrezzi
SHACKLETON: Porteremo stoppini e colori ad olio per calatafare (Impermeabilizzare) le scialuppe, attrezzi e
casse di legno per eventuali sostituzioni e riparazioni.
Se esce sestante, carte stellari, bussola, 
SHACKLETON: navigheremo verso il South Georgia e tutto dipenderà dal sestante, uno strumento che
utilizza la posizione del sole e non delle stelle, quindi le mappe stellari non ci serviranno. Ovviamente
porteremo la bussola
Se esce radio, pistola lancia razzi, segnale specchio, campana della nave
SHACKLETON: siamo troppo lontani da chiunque per inviare un SOS con la radio, un segnale con specchio,
con la campana o con una pistola lancia razzi. Li lasceremo qua.
Se esce: Riviste, carte da gioco, libri, quaderni e penne, pallone da calcio,
SHACKLETON: sono ossessionato dalla salute mentale e dall’umore dei miei uomini: perciò porteremo libri,
riviste e carte da gioco per passare quell’infinità di tempo libero che avremo a disposizione. Porteremo un
peso extra quaderni e penne ma il pallone da calcio avrà poche speranze di essere usato su questo terreno,
lo lasceremo qui.
Se esce: medicinali, coltelli,
SHACKLETON: Ovviamente li porteremo
Shackleton si dirige verso la scialuppa, i marinai lo seguono, e con la scialuppa e la cassa escono di scena.
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VOCE: L’equipaggio aveva raccolto tutto il materiale indispensabile a sopravvivere sul pack per mesi e a
raggiungere il mare aperto per riprendere la navigazione.
Musica “Peer Gynt- estate di vivaldi”
“Shackleton uscito dalla tenda, con la coda dell’occhio scorse che la nave si muoveva….”Ragazzi affonda”
gridò. Un attimo dopo gli uomini si erano sistemati in punti strategici da dove osservarono in silenzio
l’Endurance alzare la poppa verso il cielo una mezza dozzina di metri sulla superficie del ghiaccio e
scomparire lentamente e senza rumore sotto il lastrone. Al suo posto rimase soltanto un piccolo spazio di
acqua scura. Nel giro di un minuto anche quell’apertura si rimarginò e il ghiaccio si chiuse definitivamente
sulla carcassa.
Ora dovunque volgessero lo sguardo non c’era altro che ghiaccio e ghiaccio.
SCENA 4
Dal campo invernale alla Georgia australe
All’ingresso tutti seduti sullo scalino con Shackleton al centro. Il via lo dà Shackleton alzandosi. Tutti si
alzano. La voce conta fino a tre e poi inizia a leggere.
VOCE: L’8 aprile Shackleton si rende conto che è impossibile restare ancora sul pack che si sta sciogliendo.
Divide gli uomini in 3 gruppi e le tre scialuppe salpano verso l’isola dell’Elefante.
(Shackleton mima la suddivisione dei marinai nelle tre scialuppe- I marinai si dividono nelle tre scialuppe. Si
dispongono in modo che i più piccoli stiano davanti)
VOCE: Procedono a vela (alzare le vele- 6 volte), a remi (ohhh-ahhh con le braccia 8 volte) e soprattutto
sull’onda delle correnti (ondeggiano e fischiano 8 volte) continuano la loro battaglia contro il ghiaccio
(picconano).
Il 13 aprile finalmente le 3 imbarcazioni si trovano in acque libere (procedono con tre passi netti) e in pochi
giorni possono sbarcare (3 tonfi-poi immobili)! L’isola dell’Elefante è la prima terra ferma toccata dopo 20
mesi (a terra). E’ inverno e nessuno verrà a cercarli laggiù (brividi).
Il 25 aprile (Shackleton si alza e cammina tra gli uomini) Shackleton tenta di raggiungere la stazione dei
balenieri più vicina nella Georgia australe, che dista 800 miglia marine: 6 uomini in barca (si alzano i 6 e
vanno a costituire una nave) tra le tempeste australi. E’ l’odissea della James Caird. I 16 giorni successivi
sono il racconto di una lotta estrema in mezzo a montagne d’acqua (si piegano e si sollevano sulle
ginocchia)
Il 10 maggio in modo assolutamente incredibile la Caird tocca terra (tre passi pesanti). I 6 uomini
terribilmente assetatati approdano su una spiaggia dove scorre un ruscello (lo fissano e si piegano a bere).
Si dissetano ma sono sbarcati molto lontano dalle stazioni dei balenieri. TRE uomini restano lì riparandosi
con la scialuppa. Shackleton e altri 2 ripartono a piedi.
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SHACKLETON: L’arcipelago della Georgia Australe è come un pezzo della catena alpina trapiantata
nell’Atlantico: picchi, ghiacciai, laghi ghiacciati
WORSLEY: Ogni scalata è più ripida di quella prima… la terza ci distrugge…”.
SHACKLETON: LA notte è vicina. Scenderemo scivolando. Avvolgiamo la corda a spirale sotto di noi. Ci
mettiamo uno dietro l’altro, … e ci buttiamo giù verso il buiooooo…
(I tre si dispongono in fila: il primo seduto, il secondo in ginocchio e il terzo in piedi. Tutti e tre con le braccia
aperte)
WORSLEY: Ci sembrava di volaaaareeee…. (urlano AHHHHHHH).
(Gli altri da fermi imitano il movimento del volo con le braccia aperte. Tre persone corrono intorno sempre
con le braccia aperte: due in una direzione e una nell’altra)
WORSLEY: Ma non eravamo ancora arrivati. Alle tre del pomeriggio giungemmo alla stazione Stromness
dopo aver volato per 36 ore senza riposarci. Ce l’abbiamo fatta! L’ospitalità dei balenieri è sconfinataaaaa.
Parte la musica –L’OCEANO OILALA’ A coppie gli uomini ballano: si prendono a braccetto- stop -tre giri in un
senso -stop- tre giri nell’altro -stop- per 4 volte. Shackleton e gli altri due stanno in centro e ballano a tre Poi
la musica si abbassa e i marinai escono di scena sempre saltellando.
Parte la musica del mare. I marinai rientrano, procedono dal palco verso il pubblico, guardando avanti con
la mano alla fronte. Qualcuno lancia il cappello. Qualcuno fa un cenno con la mano. Si guardano tra di loro.
Shackleton con la vela si muove dalla buca dell’orchestra verso i marinai. Si ricostituisce la forma della nave
e tutti insieme vanno verso il pubblico ed escono di scena dalla gradinata centrale
SHACKLETON: Eravamo ricchi di ricordi. Eravamo penetrati sotto la maschera delle cose. Avevamo sofferto,
patito la fame e trionfato, avevamo strisciato ma afferrato la gloria…. Avevamo contemplato Dio nei suoi
splendori, avevamo udito la Natura. Avevamo colto l’anima dell’uomo.
VOCE: 25 agosto 1916, dopo tre mesi dalla sua partenza dall’isola dell’Elefante, Shackleton riesce a
recuperare l’intero equipaggio con un rimorchiatore cileno.
SCENA 5
Nelle basi antartiche ricercatori dialogano tra loro
Ricercatori delle basi antartiche provenienti da diverse parti del mondo sono a tavola insieme. Stanno
chiudendo le basi prima di lasciare l’Antartide. La “voce” invece siede appartata e sta leggendo un libro (i
diari di Shackleton).
Al centro della scena un tavolo apparecchiato e alcune sedie
SCIENZIATO 1: Dopo un anno passato ad estrarre carote dal ghiaccio finalmente potrò mangiarne una
fresca
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SCIENZIATO 2: A me invece manca tanto il sole e il caldo del mio paese. W la Sicilia!
SCIENZIATO 3 : Yes, anch’io voglio tornare in Great Britain e tifare da casa per la mia nazionale….Forza
Three Lions!
SCIENZIATO 4: Sì, fra poche ore saremo tutti a casa ma non dimentichiamoci dei nostri studi sulle
conseguenze del riscaldamento globale…. bisognerebbe trovare un modo per parlarne a tutto il mondo!
SCIENZIATO 3 : Oh yes… The global warming is heating our planet…
CUOCO: Di cosa parlate?
SCIENZIATO 4: C’est l’aumento della temperatura della superficie della terra.
CUOCO (con aria interrogativa): Spiegatemi meglio …cosa c’entrano i vostri studi in Antartide con il
riscaldamento globale? Io qui…la parola riscaldamento…non riesco neanche a pronunciarla!!!
SCIENZIATO 5: C’entrano, eccome! Se la temperatura globale continuerà ad aumentare i ghiacciai antartici
rischiano di fondersi! E i dati che ho raccolto in questi mesi sono preoccupanti!
SCIENZIATO 6: e pensa che l’Antartide è la più grande riserva d’acqua dolce del pianeta: non possiamo
permetterci di perderla!
SCIENZIATO 5: Non perderemmo solo questa terra incontaminata, ma anche l’habitat dei miei amati
pinguini…
SCIENZIATO 1 Sì hai ragione! Certo , è una delle ipotesi più catastrofiche, ma se dovesse fondere tutto il
ghiaccio delle calotte antartiche, il livello del mare aumenterebbe di 60 m
SCIENZIATO 2: Guarda queste mappe! (Spiega al cuoco)
CUOCO: Non capisco: dov’è la mia Bordeaux?
SCIENZIATO 4: E’ una proiezione degli effetti possibili dell’innalzamento del mare di 80 metri: dovresti dire
addio alla tua Bordeaux e ai suoi vigneti…
SCIENZIATO 3: Sommersi dall’Atlantico!
CUOCO: (Fra il perplesso e lo spaventato) Oh Pardieu
(A questo punto il cuoco ,con la sua reazione incredula espressa da battute in francese, potrebbe fare da
contrappunto un po’ buffo alle ipotesi drammatiche degli scienziati)
SCIENZIATO 2: l’Italia perderebbe il “tacco”.
SCIENZIATO 4: in Francia scomparirebbe anche Marsiglia.
SCIENZIATO 5: La Svezia perderebbe Stoccolma.
SCIENZIATO 6: e la Grecia, Atene.
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SCIENZIATO 1= Eh sì, sembra strano che un luogo così lontano dalle nostre città sia così legato alle loro
sorti presenti e future…
CUOCO: C’est impossible!
SCIENZIATO 4: Non fateci caso: quando è sconvolto comincia a parlare in francese e non la finisce più!
VOCE: è un eroe…un eroe…E’ il mio eroe!
SCIENZIATO 1: ancora con quel libro… basta!!! Vieni con noi. E’ l’ultima serata che trascorriamo insieme
VOCE: Ma vi rendete conto…è una storia vera! Shackleton è stato in giro con i suoi uomini in questo
ambiente quasi per tre anni! Ed era il 1914!
SCIENZIATO 2: si vabbe …alla fine l’Antartide però non l’ha attraversato! La spedizione è fallita!
VOCE: Per me non ha fallito! Ha saputo cambiare obiettivo e compiere comunque un’impresa eroica:
rimanere vivi in un ambiente estremo. Non ha perso neanche uno dei suoi uomini! E senza avere a
disposizione tute termiche, basi attrezzate o aerei, e non potevano nemmeno comunicare. Pensa che
Marconi aveva inviato i primi segnali dall’Europa attraverso l’Atlantico solo nel 1901!
SCIENZIATO 3: Sì, ci ha aperto la strada! E comunque secondo me queste gallette sono qui dai tempi del
nostro Shackleton….
BOOM
SCIENZIATO 4: Cos’è questo rumore?
SCIENZIATO 5: Guardate è Parmitano, un famoso ASTRONAUTA Italiano, con la I maisucola!
SCIENZIATO 7: Ni hao, Parmitano!
SCIENZIATO 5: Ma cosa ci fa qua?
SCIENZIATO …..: Non ne ho idea chiediamolo a lui
PARMITANO: che botta ragazzi! Ma… qui dove siamo?
SCIENZIATO 3: Siamo in Antartide, un luogo molto freddo e lontano dalle nostre case. Ti piacerà: è quasi
come lo spazio!
PARMITANO: Sì un po’ si assomigliano: infatti per andare nello spazio e in Antartide bisogna equipaggiarsi
in modo adeguato
SCIENZIATO 2: e ci si deve preparare molto sia dal punto di vista psicologico sia fisico.
PARMITANO: Io nella Stazione Spaziale Internazionale ho lavorato con scienziati di tutto il mondo. E voi da
dove venite?
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SCIENZIATO 1: Anche noi un po’ da tutto il mondo! Anche l’Antartide è un luogo di cooperazione: ci sono
più di 50 basi scientifiche di 29 Paesi diversi e pensa che l'Antartide può essere utilizzato solo per scopi
scientifici o pacifici.
SCIENZIATO 4: È proibita l'installazione di basi militari e test di qualunque tipo di arma.
SCIENZIATO 5: L’Antartide appartiene all’umanità: lo dice il Trattato Antartico sin dal 59.
SCIENZIATO 6: Nessuno è padrone di questa terra che appartiene a tutti, è un luogo di pace e cooperazione
tra i popoli.
SCIENZIATO 3: Qui c’è posto solo per la pace e la scienza
SCIENZIATO 1: Questo è un paese estremo che vuole da noi scelte estreme: niente odio, niente possesso,
rinuncia al superfluo!
PARMITANO: Allora è un luogo dove le utopie esistono. Mi piace!
SCIENZIATO 2: Come ci si sente, Luca, a guardare la Terra così piccola dallo spazio? Non ti senti solo?
PARMITANO: Al contrario, mi fa sentire parte dell’umanità!
CUOCO: Io avrei paura ad andare nello spazio…
PARMITANO: Ma no, “a paura è la mancanza di conoscenza, scompare quando possiamo accendere la luce
della conoscenza”!
SCIENZIATO 4: Certo che uno che è stato nello spazio….quale sogno più grande può avere???
PARMITANO: il mio sogno…il mio sogno è andare su Marte
SCIENZIATO 7: su Marte????
SCIENZIATO 1: A cercare cosa?
PARMITANO: E’ la nostra natura. La natura dell’esplorazione. Pensate a cosa ha fatto l’uomo nella sua
evoluzione: ha guardato i pesci e ha imparato a nuotare, ha guardato gli uccelli e ha imparato a volare e
poi…poi ha dovuto fare un salto per andare nello spazio…
SCIENZIATI 1,2, 3 4 5 6 7 Wow……
VOCE: Sì, questa è la natura dell’uomo: “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e
canoscenza”.
SCIENZIATO 1: è tardissimo, dobbiamo tornare a casa
PARMITANO: tranquilli vi do un passaggio io.
Slogan (Indirizzandosi al pubblico)
SCIENZIATO 1.L’Antartide è anche tuo
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SCIENZIATO 2. L’Antartide è vicino
SCIENZIATO 3. L’Antartide è il cuore bianco della Terra
SCIENZIATO 7: Niente odio
SCIENZIATO 4: Né violenza
SCIENZIATO 5: Né soldati
SCIENZIATO 6 Né armi
VOCE: “Forse e proprio l’isola…che non c’è
TUTTI: che non c’è”
MUSICA: isola che non c’è o imagine
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