Vicky - CSV “San Nicola”

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Vicky,
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In questo mondo.
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La lettera di Vicky
Mi chiamo Vicky, ho 42 anni e vengo dalla
la vita nel mio spirito e nel mio corpo a pezzi. Mi ha detto: «Vi-
regione orientale dell’Uganda. Voglio ringraziare voi e Dio per la
cky! Tu hai un valore, e il tuo valore è più grande del peso della
vita preziosa che mi ha dato. Nel 1992, quando rimasi incinta del
tua malattia e della morte».
mio ultimo figlio, Brian, mio marito mi pose davanti alla scelta se
Nel 2002 iniziai a comprare farmaci per il
rimanere sua moglie, rinunciando alla gravidanza, o separarmi
da lui se volevo tenere il bambino. A quell’epoca avevo solo due
mio bambino che stava per morire, dopo averlo tolto dalla
figli, e decisi di portare avanti la gravidanza, cosa che segnò la
scuola per il marchio di discriminazione con cui era bollato: lo
fine della mia relazione con lui. Davvero non capivo perché lui
avevano soprannominato “scheletro”. Nel 2003 cominciai a
fosse così crudele e intransigente. Poi nel 1997 persi il lavoro a
comprare farmaci anche per me. Allora pesavo 45 chili, oggi ne
causa della malattia, e nello stesso tempo il mio bambino, Brian,
peso 75. Brian adesso è davvero sano e ha ripreso la scuola
manifestò sintomi di tubercolosi, ed ebbi i primi sospetti. L’anno
secondaria. Il mio ragazzo più grande è all’università, il secondo
seguente mi aggravai e nell’ospedale di Nsambiya fui visitata e
fa la quarta superiore. Dov’è il potere della morte? È nella perdi-
sottoposta al test Hiv, che risultò positivo. Fu allora che ricordai e
ta della speranza e nella mancanza d’amore.
capii perché mio marito non aveva voluto la gravidanza di Brian:
Ora sono volontaria al Meeting Point, e ogni
perché all’epoca anche lui era sieropositivo.
volta che ricevo delle persone dico loro che il valore della
La vita in casa con i miei tre bambini si fece
vita è più grande di quello del virus che portano dentro di sé.
difficile. I due ragazzi erano sani, ma non avevamo i soldi per
Questa affermazione nutre la speranza di una persona che
la scuola; non avevamo da mangiare, né soldi per le medicine,
soffre e sta per morire, e la riporta alla vita. Tutti i miei risultati
e peggio di tutto non avevamo amore da nessuna parte del
sono stati possibili perché mi sono rivestita di qualcosa oltre
mondo. Non sapevo più se Dio esisteva davvero. Nel 2001,
la morte, e in particolare d’amore. Grazie a tutte le persone
qualcuno mi ha indirizzato al Meeting Point International, dove
che ci hanno educato anche se non li abbiamo visti in faccia;
ho incontrato donne che facevo fatica a credere potessero
ma oggi nel nome di Giussani, Carrón è venuto fra noi che
vivere in quel modo pur essendo malate anche loro di Aids, tale
eravamo poveri e dimenticati: chi è più ricco di noi adesso?
era la gioia che portavano sul viso; ballavano ed erano liete, e
io mi chiedevo come uno che aveva questa malattia potesse
cantare e ballare. Al Meeting Point vi accolgono con musiche e
canzoni di popoli differenti, africani, europei, indiani,
ho persino trovato qualcuno della mia stessa tribù. Dopo lungo
tempo ho cominciato a vedere una luce far capolino
nel mio essere a pezzi, così ho preso a stare con loro.
Una cosa importante, che non ho mai dimenticato, è il giorno in cui qualcuno mi ha guardato con uno
sguardo che aveva in sé i raggi della speranza e dell’amore. In
tutto questo tempo io ero costretta a letto, e tutti i miei amici, i
parenti, persino i vicini guardavano con rifiuto e disprezzo me e
i miei bambini. Con questo sguardo di amore e speranza che
qualcuno mi ha rivolto, mi ha mostrato qualcosa che ha portato
Nella foto, Vicky a Kampala con Ezio Castelli, vice presidente di AVSI
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Le Tende cosa sono
Come tutti gli anni, dal periodo natalizio, le Tende di
AVSI tornano ad animare i cuori delle città, in Italia e all’este-
Il tema di quest’anno è
ro. Una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi rea-
“Vicky, storie dell’altro mondo.
In questo mondo”
lizzata grazie al coinvolgimento della Rete Sostenitori di
AVSI che vede impegnate più di 10.000 persone volontarie.
Ogni anno viene presentato un tema specifico, con uno
slogan che vuole far riflettere sulla condizione dell’essere
Il titolo trae spunto da una lettera pubblicata su
umano nel mondo, e che detta anche la scelta di progetti
giornale Tracce della stessa Vicky, madre sieropo-
che hanno particolare necessità di essere sostenuti.
sitiva di tre figli che oggi vive a Kampala, in Uganda, grazie
all’accoglienza del Meeting Point International, ong locale
L’iniziativa nacque alla fine degli Anni 80 sotto
partner di AVSI.
una “tenda” che un gruppo di volontari allestì all’uscita di un
Con poche, semplici parole Vicky è stata in grado di te-
supermercato nella periferia di Milano, per raccogliere fondi a
stimoniare il cambiamento avvertito grazie alla
favore di amici trasferitisi a lavorare per AVSI nei paesi in via di
vicinanza di persone che l’hanno amata quando ne
sviluppo. Ultimamente le Tende sono cresciute e le iniziative
aveva più bisogno, che l’hanno osservata senza pregiudizi,
si sono moltiplicate e diffuse organizzando più di 500 eventi
che l’hanno spinta a trovare nuovi stimoli per affrontare
su tutto il territorio nazionale e anche in diverse città
le difficoltà nonostante la malattia. Lo sguardo che si è
all’estero, come Londra, Vienna, New York, Washington,
posato su di lei “aveva in sé i raggi della speranza”,
Toronto, Dublino e Tokyo. Dallo scorso anno, le Tende vengo-
scrive Vicky. E questo sguardo è stata la scintilla che le ha
no organizzate anche in molti paesi in via di sviluppo nei quali
permesso di avere nuovamente fiducia in se stessa e negli
AVSI è presente e lavora, coinvolgendo cooperanti e collabo-
altri. E ricominciare davvero.
ratori, affinché non siano semplici “operatori umanitari”.
Stessa fiducia e stesse testimonianze di cambiamento
germogliate negli animi delle persone accolte, curate o protette dalle opere che quest’anno la Campagna delle Tende
ha scelto di sostenere in Uganda, Costa d’Avorio, Russia,
Brasile.
Volontari delle Tende
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I progetti delle Tende Insieme a te, con la Campagna delle Tende AVSI vuole sostenere i seguenti progetti:
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in RUSSIA,
la Casa Golubka
che ospita ragazze madri
a Novosibirsk
in UGANDA, il Meeting
Point International
che si prende cura di
donne e orfani a Kampala
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in BRASILE,
l’Asilo Gilmara Iris
che accoglie 120 bambini
a Belo Horizonte
in COSTA D’AVORIO,
l’Ospedale St. Camille
che protegge mamme e
bambini a Bouaké
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dal sostenitore.
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A norma della Legge nr. 80 del 14 maggio 2005, (la “più dai meno versi”)
tutte le somme donate ad AVSI, in quanto ONG e ONLUS sono deducibili
nel limite del dieci per cento (10%) del reddito complessivo dichiarato, e
comunque nella misura massima di 70.000 euro annui. Per poter usufruire
delle agevolazioni fiscali è necessario conservare i documenti di versamento: la ricevuta del bollettino ccp; la contabile bancaria del bonifico o l’estratto conto bancario; l’estratto conto dei Servizi Interbancari per i pagamenti
effettuati con carta di credito dal sito.
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UGANDA
Meeting Point International
Il Meeting Point International è una ong ugandese fondata nel 1992
per aiutare le persone affette da Hiv-Aids e i loro orfani che vivono negli
slum di Kampala. É qui che abita la stessa Vicky, a cui è dedicata la Campagna Tende di quest’anno. Oltre a fornire cure mediche e trattamenti antiretrovirali, il Meeting Point offre sostegno psicologico agli ammalati e alle
loro famiglie, concede prestiti ai più bisognosi per avviare piccole attività
generatrici di reddito, porta avanti attività di sensibilizzazione sul problema
dell’Aids.
Quando Rose Busingye, direttore dell’ong
ugandese Meeting Point International, raggiunse per la prima volta Kireka, slum di Kampala,
la situazione che trovò era disastrosa: decine di
madri spaccavano pietre in una cava per guadagnare un dollaro al giorno e sfamare i propri
figli. Sporcizia, degrado e mancanza di sanità
di base caratterizzavano il quartiere. Quasi tutte
donne malate di Aids. Eppure, nell’incontro con
Rose, e grazie alle attività avviate col sostegno
di AVSI nel corso degli anni, queste donne
Con la Campagna delle Tende, AVSI vuole aiutare 150 ragazzi a termina-
hanno imparato ad aiutarsi, diventando una
re gli studi nella scuola secondaria; acquistare cibo e generi di prima neces-
grande famiglia e ritrovando una speranza per
sità per donne e famiglie bisognose degli slum di Naguru e Acholi Quarter;
sé e i loro bambini.
provvedere alla fornitura di medicinali
Ultimamente Rose Busingye ha portato la
per proseguire le attività di assistenza
sua testimonianza a fine novembre 2007 alla
ai malati di Aids.
George Washington University, negli Stati
Uniti, in un seminario internazionale di AVSI
in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia
a Washington, la Fondazione per la Sussidiarietà; qualche mese prima, in agosto, ha
partecipato al Meeting di Rimini in un incontro
sull’Africa, con Mario Mauro vice presidente
Parlamento Europeo e Alberto Piatti, Segretario
Per vedere dove abitano Vicky
Generale di AVSI.
e la Rose, richiedi il video di AVSI:
“I nostri bambini di valore”
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COSTA D’AVORIO
Ospedale St. Camille
L’Ospedale St. Camille
nasce nel 1998 a Bouaké,
una delle città devastate
Gregoire Ahongbonon, originario del Benin, nato nel 1952,
sposato con 6 figli, di fede cristiana, coordina tutte le attività
dell’Ospedale St. Camille di Bouaké, in Costa d’Avorio. Ha
dalla guerra civile che ha
cominciato a interessarsi degli emarginati dopo un pellegri-
sconvolto negli ultimi anni
naggio svolto nel 1982 a Gerusalemme, dove un sacerdote,
la Costa d’Avorio. Nel 2006
durante un’omelia, chiede: “Che pietra portate voi per costruire
oltre 30mila persone sono
la Chiesa di Cristo?”. Questa frase ha cambiato la sua vita.
state accolte e curate gra-
Oggi le sue opere in Costa d’Avorio, sostenute da AVSI anche
zie alle unità di medicina generale, oftalmologia, odontoiatria.
in passato, parlano di accoglienza, cura, amore e rispetto per
Grande l’impegno dell’ospedale nella lotta contro l’Aids, con
l’essere umano.
servizi di informazione e prevenzione, diagnosi e cure con i
trattamenti anti-retrovirale.
In particolare, le Tende di quest’anno vogliono sostenere le
attività di un Centro del St. Camille, nato proprio per proteggere donne e bambini malati di Aids, aiutandoli a sconfiggere
l’isolamento e
l’abbandono.
Gregoire Ahongbonon
Hope Ammann è presidente della Fondazione St. Camille
de Lellis, che sostiene l’ospedale St. Camille in Costa D’Avorio,
partner di AVSI nella Campagna delle Tende. Cresciuta in Florida, Hope vive nella Svizzera italiana con il marito e i suoi due
figli. É vice presidente di ACTA, ong svizzera che si occupa di
cooperazione internazionale ed è membro della Clinton Global
Iniziative di New York. La Fondazione St. Camille è stata inclusa
come partner nel Protocollo di intesa tra
il governo della Costa d’Avorio, l’UNITAID
e la Fondazione Clinton HIV/AIDS Iniziative, per fornire il trattamento anti-retrovirale ai bambini affetti da Hiv nel nord
della Costa d’Avorio.
Hope Ammann
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RUSSIA
Casa Golubka
Nella città siberiana di Novosibirsk, AVSI gestisce la Casa
Golubka (che significa Colomba) in collaborazione con
l’ong russa Maksora. Una casa di accoglienza per ragazze
madri in difficoltà, dove imparano a fare le mamme, e dove
vengono accompagnate nella vita e nel mondo del lavoro,
aiutandole anche a terminare gli studi.
Nel 1995 un missionario francescano, padre Guido, si rende
conto dell’altissimo numero di giovani donne incinte che, sole
e senza denaro, decidevano di abortire. Il frate compera una
casa, accoglie le ragazze madri, ma si accorge che non basta
dare loro un tetto. Così chiede sostegno all’AVSI.
Oggi Casa Golubka è
In questo condominio c’e’ Casa Golubka
una realtà con persone
Rosalba Armando, originaria di Cuneo, è la responsabi-
qualificate che, ogni
le di AVSI in Russia. Arrivata a Novosibirsk, in Siberia, nel
giorno, si prendono
1992, da allora lavora in stretta collaborazione con lo staff
cura delle giovani madri,
dell’ong russa Maksora, nata proprio con AVSI
protagoniste di un cam-
per gestire Casa Golubka. “Desideriamo
biamento visibile, quasi
che l’accoglienza che offriamo – sottolinea
tangibile, perchè sincera-
Rosalba – sia una risposta reale al bisogno
mente accolte e amate.
che incontriamo”.
Le Tende di quest’anno vogliono sostenere le attività socio
educative e le spese di gestione di Casa Golubka.
Vladimir, l’amministratore sociale di Casa Golubka
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BRASILE
Asilo Gilmara Iris
L’asilo Gilmara Iris è un’oasi di serenità per 120 bambini dell’insediamento di Conjunto Novo Tupi, situato nella periferia Nord della città brasiliana di Belo Horizonte, dove anche le mamme vengono accompagnate nella
crescita dei propri figli. L’asilo, che prende il nome da una mamma morta
per una banale infezione, è anche una scuola materna e fa parte delle nove
Opere educative Luigi Giussani nate dalla passione e dalla carità di Rosetta
Rosetta Brambilla, originaria di
Bernareggio, in provincia di Milano, è conosciuta come “la Rosa” e ha trascorso
gli ultimi quarant’anni nelle favelas in Brasile.
“Le iniziative educative che Rosetta ha aiutato
Brambilla, da 30 anni in favela per sostenere le persone più fragili.
a far nascere e maturare in questi anni - afferma Giorgio Capitanio, responsabile di AVSI a
Belo Horizonte - sono un grido alla sacralità
della vita, tanto che la parola più usata da
Rosetta in questi anni è “olhar”, che in italiano
significa “guardare”. Guardare, osservare
le persone, dare attenzione a quella persona
che in quel momento ti sta di fronte,
in quell’istante, quel bimbo, quella mamma,
vale più di tutto l’universo intero.”
Rosetta Brambilla
Photo Courtesy by Arigossi
L’idea di creare la nuova “creche” è nata da un’intuizione di don Pigi Bernareggi, parroco della zona, ed è scaturita proprio da una presa di coscienza
diretta dei bisogni della popolazione.
Con le Tende di quest’anno, AVSI vuole sostenere l’asilo Gilmara Iris
che accoglie 120 bambini di età compresa tra i pochi mesi e i sei anni.
Per vedere le opere
educative di Belo Horizonte
e conoscere la Rosetta,
richiedi il video di AVSI: “Brasile,
i figli della speranza”. Oppure
guardalo dal sito, www.avsi.org,
nella sezione AVSI Tube.
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Sostegno a distanza
Dalla Birmania, la storia di Bee
Il mio nome è Bee, sono nata nel sud dello stato Shan nel
Myanmar, ex Birmania. Vengo da una famiglia contadina molto
povera, i miei genitori non potevano sostenere l’istruzione di
noi 5 figli e così dovetti abbandonare la scuola per lavorare in
fattoria. Il Vescovo della mia diocesi, colpito dal mio grande
desiderio di studiare, mi fece alloggiare in un ostello della diocesi: un posto dove dormire sul pavimento, una scodella di riso
tre volte al giorno, un eserciziario per scrivere e una scuola da
frequentare. Una grande fortuna.
Al centro Luciano Valla, responsabile AVSI per il Sud Est Asiatico
Lavorai come volontaria con i bambini nella aree rurali,
continuai a studiare e ottenni una laurea in storia. Purtroppo mio
di collaborare al progetto perché durante la mia infanzia io ero
padre morì, e così dovetti tornare a casa per prendermi cura
proprio come i bambini che AVSI aiuta oggi.
della mia famiglia. Fortunatamente fui selezionata per una borsa
di studio che mi permetteva di proseguire gli studi in Thailandia.
Il sostegno a distanza aiuta i bambini più poveri nella
Oggi sono all’ultimo semestre.
scuola, sostiene la loro permanenza negli ostelli, con cibo,
vestiti, materiale didattico, e con la presenza di insegnanti ed
Mi rendo conto di aver ricevuto molti doni. Penso
educatori per accompagnarli nel percorso scolastico e nella
sempre e mi chiedo cosa fare per migliorare la vita nel mio
loro crescita umana. Inoltre, gente dal Myanmar si è stabilita nel
paese; come aiutare la mia gente; come costruire un mondo
nord della Thailandia, e tramite il sostegno a distanza stiamo
più bello; come aiutare gli altri così come io sono stata aiutata e
aiutando anche i bambini di queste zone. Anni fa io stessa ero
sostenuta. Ho trovato la risposta conoscendo AVSI e mi sono
una studentessa povera in un ostello della diocesi; ora sono
proposta come volontaria per il sostegno a distanza dei bambi-
orgogliosa di tornare con AVSI e offrire una chance ai tanti
ni nella mia zona. Credo che mi sia stata offerta la possibilità
bambini che desiderano andare a scuola, e che più di ogni altra
cosa sognano un libro e un’aula. Adesso che sto iniziando a
raggiungere il mio sogno, sono tanto felice di poter aiutare molti
altri a iniziare la loro ricerca.
Il sostegno a distanza di AVSI aiuta oltre 35.000 bambini e ragazzi che vivono nei
paesi poveri del mondo. Un piccolo, ma importante contributo che permette di ricevere un’adeguata alimentazione, cure mediche, usufruire di interventi igienico-sanitari e andare a scuola.
Per informazioni e adesioni: www.avsi.org - [email protected]
tel. 0547.36.08.11. Richiedi anche il nuovo poster e le cartoline!
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I principali partner di AVSI
che sostengono la Campagna delle Tende
Una fantastica avventura quella che lega i partner donatori
realtà i sogni di molti bambini nel mondo.
ad AVSI, persone e aziende amiche che collaborano a costruire
Con AVSI il calciatore sta infatti costruen-
nuovi spazi di speranza nel mondo. Un rapporto di stima e
do in Kenya, nella capitale Nairobi, una
fiducia affermatosi e cresciuto negli anni tanto che la donazioni
scuola secondaria capace di dare un
private costituiscono oggi il 50% dello stato patrimoniale di
futuro a 250 ragazzi dello slum di Ki-
AVSI, che corrisponde a un totale di 30 milioni circa di euro.
bera, il più grande dell’Africa, abitato
da 800 mila persone. A Boeng
Clarence Seedorf insieme ad alcuni ragazzi
“Da ragazzino, guar-
Trobe in Cambogia, con il
dando alla televisione
progetto Street to School
le immagini della
si prefigge di mandare a
tremenda situazione
scuola più bambini pos-
di carestia in cui si
sibile, togliendoli da una
trovava l’Etiopia, feci
vita di stenti sulla strada
a me stesso una
e integrandoli nel sistema scolastico pubblico. In Brasile, nel
promessa: quando
quartiere di Novos Alagados di Salvador, sta costruendo con
fossi stato grande
AVSI un centro socio educativo. E tanto ancora in numerosi
abbastanza e avessi
altri paesi del mondo.
avuto i mezzi, avrei fatto tutto ciò che potevo per aiutare coloro
che ne avessero bisogno. “Il ragazzino è diventato grande e ha
“Con la Fondazione voglio fare squadra per sostenere, aiutare
tenuto fede al suo impegno.
e tutelare i bambini e gli adolescenti in stato di bisogno, guardando all’educazione come strumento centrale per lo sviluppo
È Clarence Seedorf, classe 1976, campione del Milan e
- sottolinea Seedorf - Il diritto allo studio e la dignità della
figura di riferimento importante nel campo del sociale. Con la
persona sono i requisiti fondamentali per far crescere gli uomini
sua fondazione Champions for Children, Seedorf fa diventare
e, con loro, la pace nel mondo”.
Un grazie particolare a
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Banca Popolare di Milano
c/c n° 19000
ABI 05584 - CAB 01626 - CIN C
IBAN IT 61 C0558401626000000019000
BIC (Swift code) BPMIITM1026
Conto corrente postale
n° 522474
intestato “AVSI Solidarietà”
Via Melchiorre Gioia n°181
20125 MILANO
Donazioni
on line
www.avsi.org
Materiale
Tende on line:
sezione dedicata alle Tende
sul sito www.avsi.org
AVSI Comunicazione
Elisabetta Ponzone
Tel. +39.02.6749.881
[email protected]
campagna
tende
07|08
AV S I , C A M PA G N A T E N D E 2 0 0 7 - 2 0 0 8
C A R T E L L A
S T A M P A
Dal 1972 in cammino
per la dignità della persona
AVSI è una Fondazione, ONLUS e ONG, nata nel 1972 e
Un anno di AVSI nel mondo,
l’esempio del 2006:
impegnata con oltre 100 progetti di cooperazione allo sviluppo
in 39 paesi del mondo (Africa, America Latina e Caraibi, Est
111 progetti in 39 paesi del mondo
Europa, Medio Oriente, Asia).
AVSI opera nei settori della sanità, igiene, cura dell’infanzia
119 espatriati italiani e 701 persone di staff locale
sono impegnati nei progetti realizzati
4.150.000 persone hanno beneficiato
degli interventi realizzati
in condizioni di disagio, educazione, formazione professionale,
recupero delle aree marginali urbane, agricoltura, ambiente,
18.400.000 persone hanno beneficiato
indirettamente degli interventi realizzati
microimprenditorialità, sicurezza alimentare, ICT ed emergenza
umanitaria, con particolarità all’educazione e alla promozione
della dignità della persona, in accordo con la Dottrina Sociale
62 strutture educative costruite o ristrutturate
131.604 i bambini e i ragazzi sostenuti
attraverso le varie attività
della Chiesa Cattolica.
1.642 borse di studio erogate
Ad AVSI aderiscono a costruire un network informale 27
organizzazioni non governative e associazioni, 17 delle quali si
trovano nel sud del mondo e nei Paesi in transizione.
33.679 madri hanno beneficiato del programma PMTCT
per la prevenzione della trasmissione materno fetale dell’Aids
1.219 donne accompagnate
nell’inserimento professionale e lavorativo
Per maggiori informazioni: www.avsi.org (nella sezione
“chi siamo” è possibile scaricare una presentazioni completa a
colori, con foto).
8 ospedali sostenuti (7 in Uganda e 1 in Sudan)
e 116 strutture sanitarie periferiche (Nigeria, Ruanda,
Sudan, Uganda)
1.015.952 persone hanno potuto beneficiare
di assistenza medico-sanitaria e chirurgica
1.670 persone in trattamento antiretrovirale
29 i pozzi d’acqua realizzati,
111 i pozzi riabilitati, 14 i pozzi motorizzati
203.776 persone aiutate con attività
di prima assistenza e sostegno alimentare
15.090 persone sostenute nell’avvio di attività generatrici
di reddito o mediante la concessione di microcrediti
352.960 persone hanno ricevuto
attrezzature
e materiale agricolo
8.732 gli operatori formati
283 i partner locali coinvolti
1.038 uscite su TV, radio, stampa nazionale
e locale in Italia
Photo courtesy by Luca Rossetti
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Banca Popolare di Milano
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