5ª A Amministrazione Finanza Marketing
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5ª A Amministrazione Finanza Marketing
ISTITUTO STATALE di ISTRUZIONE SUPERIORE DI SAN DANIELE DEL FRIULI “VINCENZO MANZINI” CORSI DI STUDIO: Amministrazione, Finanza e Marketing – Costruzioni, Ambiente e Territorio – Liceo Linguistico – Liceo Scientifico. ------------------------------------------Piazza IV Novembre – 33038 SAN DANIELE DEL FRIULI (UD) Telefono n. 0432 955214 – Fax n. 0432 957261 – e-mail: [email protected] – sito: www.isismanzini.it – C.F. 94008390307 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V A AFM A.S. 2014 – 2015 Documento del Consiglio di Classe 1 CONTENUTO: A. SCHEDA INFORMATIVA GENERALE COMPRENDENTE: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Elenco degli alunni, pagina 3 Composizione del Consiglio di Classe, pagina 3 Profilo della classe, pagina 4 Competenze generali in uscita, pagina 5 Criteri metodologici e strumenti didattici, pagina 6 Percorsi interdisciplinari, pagina 8 Attività integrative, pagina 8 Verifica e valutazione, pagina 9 Programmazione del Consiglio di Classe per l’Esame di Stato, pagina 10 B. SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE 1. ITALIANO, pagina 12 2. STORIA, pagina 18 3. INGLESE, pagina 22 4. FRANCESE, pagina 25 5. TEDESCO, pagina 28 6. ECONOMIA AZIENDALE, pagina 30 7. DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA, pagina 36 8. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE, pagina 40 9. MATEMATICA, pagina 42 10. RELIGIONE, pagina 45 C. SCHEDE RELATIVE ALLE SIMULAZIONI DELLE PROVE SCRITTE – GRIGLIE DI VALUTAZIONE, pagina 48 Documento del Consiglio di Classe 2 ELENCO DEGLI ALLIEVI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 COGNOME E NOME BENEDETTI MASSIMO CHIVILO’ EMERYL D’ANDREA DILIA FERIGUTTI MARCO GIRALDO GABRIELE MECCHIA MARCO PELOSO GIULIA PERESSON NICO PICCO GABRIELE SCATTON LUDOVICO UNFER NICOLA ZULIANI DAVIDE COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE MATERIA 1 2 3 4 ITALIANO STORIA INGLESE TEDESCO 5 FRANCESE 6 ECONOMIA AZIENDALE ED 7 DIRITTO ECONOMIA POLITICA 8 MATEMATICA 9 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 10 RELIGIONE 11 SOSTEGNO 12 SOSTEGNO DOCENTE STICOTTI LAURA FEDERICO ILENIA LUCIANA SKOPAC PISTOLATO FRANCESCO VIOLA ANNAMARIA TOCCO CARLA DORIS FERRO NADIA BUTTAZZONI PAOLA LUNARDI LETIZIA MUCCHINO CECILIA RIZZO DANIELA MARGARITO RENATO Documento del Consiglio di Classe Continuità nel triennio A.S. A.S. A.S. 2012-2013 2013-2014 2014-2015 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X 3 PROFILO DELLA CLASSE STORIA DELLA CLASSE La classe V A AFM è composta da 12 alunni (10 maschi e 2 femmine). Nella classe è presente un allievo che segue un PEI. La maggior parte degli alunni, non abitando a San Daniele, deve spostarsi quotidianamente per raggiungere la scuola. La scolaresca ha alle spalle un percorso abbastanza lineare nel triennio, dopo una selezione nel biennio; la sua composizione, nel quinquennio, ha avuto la seguente evoluzione: CLASSE ISCRITTI PRIMA SECONDA TERZA 19 11 10 QUARTA 12 QUINTA 12 NUOVI STUDENTI 2 ( 1 ripetente e1 proveniente da altro corso) 1(ritirato e trasferito in altra scuola) PROMOSSI A GIUGNO PROMOSSI A SETTEMBRE 11 10 8 4 10 2 RESPINTI 8 1 CONTINUITA’ DIDATTICA Per quanto concerne la continuità didattica dei docenti si evidenzia quanto segue: nel passaggio dal biennio al triennio sono cambiati tutti i docenti tranne quelli di diritto ed economia politica, scienze motorie e religione. I docenti di matematica, inglese, francese, tedesco sono cambiati ogni anno. Nel triennio è capitato che docenti diversi si alternassero anche durante lo stesso anno scolastico. In particolare • in terza gli insegnanti di tedesco sono stati due; • in quarta i docenti di matematica sono stati due; • in quinta i docenti di inglese sono stati tre e quelli di francese due; • in quinta è cambiato il docente di storia. Tale discontinuità ha inevitabilmente creato dei disagi, soprattutto didattici, ai quali comunque la classe ha fatto fronte sempre con un atteggiamento positivo basato sulla collaborazione con i docenti e sull’impegno nel lavoro. SITUAZIONE PREGRESSA La classe, nel complesso, ha mostrato un atteggiamento nei confronti della vita scolastica che è sempre stato di buona qualità. La partecipazione è stata attiva per la maggioranza degli studenti, che hanno evidenziato un buon interesse per le attività proposte e raggiunto pienamente, ogni anno, gli obiettivi comportamentali inseriti nella programmazione educativa. Il profitto, in generale, ha avuto un andamento totalmente positivo. Alcuni allievi, grazie anche ad un metodo di lavoro autonomo e rielaborativo, hanno sempre conseguito ottimi risultati in tutte le discipline. Altri alunni, che inizialmente avevano Documento del Consiglio di Classe 4 evidenziato difficoltà nell’organizzazione dello studio, hanno ottenuto miglioramenti nel corso del triennio. Solo un piccolo numero di ragazzi ha incontrato dei problemi nello studio di alcune discipline, non riuscendo a colmare, pienamente, le lacune evidenziate. SITUAZIONE DELLA CLASSE NELL’A.S. IN CORSO Il clima in classe generalmente è stato sempre sereno e l’atteggiamento degli alunni nei confronti dei docenti si è distinto per correttezza, rispetto e partecipazione collaborativa al dialogo educativo. I rapporti sono stati sempre di discreta amicizia e collaborazione reciproca. Le occasionali difficoltà sono state superate grazie ad un atteggiamento di maturità e disponibilità verso gli altri compagni. Anche dal punto di vista didattico gli alunni hanno mostrato, in genere, interesse e impegno per tutte le discipline migliorando nel corso del tempo sia il metodo di lavoro che i risultati scolastici. Alcuni alunni hanno manifestato interessi e impegno diversificati nelle varie discipline e i livelli di competenze raggiunti in qualche caso non sono pienamente sufficienti a causa di una preparazione di base lacunosa e/o incerta. Permangono quindi per alcuni alunni incertezze e carenze in qualche materia. Il Consiglio di classe ha valutato per queste situazioni l’impegno e i miglioramenti conseguiti rispetto alla situazione di base. LIVELLI DI COMPETENZE RAGGIUNTI I livelli di competenze raggiunti sono così articolati: • n. 3 alunni hanno raggiunto un livello medio base (6) che deriva da risultati positivi in alcune discipline e risultati non pienamente sufficienti in altre; si sottolinea a quest’ultimo riguardo che si è tenuto conto dell’impegno e del miglioramento rispetto a situazioni di base lacunose ed incerte; • n.4 alunni hanno raggiunto un livello intermedio (7); • n.5 alunni, che si sono distinti per serietà, impegno, costanza, metodo di lavoro organizzato ed autonomo, hanno raggiunto un livello medio avanzato (8,9,10). La prima lingua per tutti gli alunni è l’inglese, mentre la seconda lingua è francese per cinque alunni e tedesco per i restanti sette alunni. COMPETENZE GENERALI IN USCITA Competenze comunicative CG 1. comunicare Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali); rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). Competenze logico – critiche CG 2. individuare collegamenti e relazioni Documento del Consiglio di Classe 5 CG 3. acquisire e interpretare l’informazione Acquisire informazioni semplici e disporle in ordine gerarchico; manipolare informazioni per operare confronti, formulare interpretazioni, ricavare ipotesi e inferenze, effettuare verifiche; acquisire concetti chiave delle discipline e/o trasversali. Competenze metodologico - operative CG 4. imparare a imparare CG 5. progettare CG 6. risolvere problemi Mettere a fuoco l’argomento/il problema da risolvere e comprendere le consegne di lavoro; recuperare strumenti cognitivi / operativi conosciuti e adeguati alla soluzione del problema; pianificare e rispettare sequenze e tempi di lavoro; riconoscere incoerenze e mancanze nel percorso o nel prodotto finale; apportare i correttivi necessari e/o impegnarsi a migliorare la qualità del lavoro; approfondire argomenti d’interesse specifico e valorizzare attitudini personali. Competenze sociali CG 7. collaborare e partecipare CG 8. agire in modo autonomo e responsabile Rispettare i doveri scolastici (orari, verifiche, lavoro per casa) e le regole di funzionamento della scuola definite nel Regolamento d’Istituto; utilizzare in modo corretto le strutture e i servizi forniti dalla scuola/dal territorio; rapportarsi in maniera rispettosa e consapevole dei ruoli di docenti, operatori scolastici, compagni nei diversi contesti educativi; confrontarsi con gli altri aprendosi a punti di vista differenti dal proprio, alla partecipazione e alla collaborazione fattiva; sviluppare attenzione per le tematiche (ambiente, cittadinanza, tecnologia, rapporto col diverso, …) rilevanti del nostro tempo ed acquisire capacità di approfondimento delle stesse; orientare in maniera critica le scelte personali di studio e lavoro. CRITERI METODOLOGICI E STRUMENTI DIDATTICI Flessibilità oraria Rimodulazione del monte ore in unità orarie da 50’; mantenimento di tutto il tempo scuola previsto in ordinamento per l’insegnamento delle discipline delle aree di indirizzo nell’ambito del curricolo; integrazione dell’orario curricolare con attività laboratoriali e/o di recupero e/o di potenziamento programmate in periodi differenziati. Attività di recupero e potenziamento effettivamente svolte Il recupero nelle varie discipline è stato attuato con le modalità “studio individuale” e “in itinere” con la ripresa degli argomenti o con assegnazione di esercizi o attività che permettessero di recuperare le lacune emerse. Quattro alunni hanno partecipato a un corso di matematica di base in preparazione al test di matematica per l’accesso all’università. . Documento del Consiglio di Classe 6 Strategie didattiche Strategia Modalità di attuazione Funzione di codifica 1. Verbalizzazione esperienze e contenuti 2. Costruzione schemi e sequenze Riordinare informazioni adattiva 3. Ritorno su concetti base 4. Scomposizione/semplificazione contenuti 5. Lezione frontale Far adeguare acquisizioni all’esito formativo atteso d’attenzione selettiva 6. 7. 8. 9. 10. Orientare produttivamente risorse, attività, conoscenza del sé metacognitiva Far riflettere, 11. Valutazione e revisione del lavoro/del giudizio (su prevedere, controllare, criteri dati, autonoma) acquisire consapevolezza interattiva 12. Lavoro di gruppo (piccolo, di livello, eterogeneo, …) 13. Attività di laboratorio (sui testi, sui documenti, su altri materiali diversi) 14. Discussione libera e guida individualizzata 15. Attività personalizzata (nei tempi, nei contenuti, nel livello di impegno) 16. Contratti didattici (su scadenze e condizioni Far compiere percorsi concordate) positivi e conclusi, 17. Valutazione frequente rassicurare, incentivare 18. Sviluppo percorsi autonomi di approfondimento 19. Collaborazione con la famiglia 20. Controllo del lavoro di apertura Far scoprire possibilità 21. Visite guidate espressive diverse, 22. Contatto con persone del mondo esterno alla scuola dimensioni differenti del sapere Sottolineatura Ricavo di appunti Anticipazione compito e recupero pre-requisiti Esercizi di comprensione del testo Problem solving (su percorso dato o autonomo) Documento del Consiglio di Classe Coinvolgere emotivamente, confrontare posizioni diverse, operare direttamente sui materiali di studio 7 Strumenti didattici utilizzati Libri di testo, materiale fornito dai docenti, presentazioni in PowerPoint, appunti e mappe concettuali, computer, Internet, LIM. PERCORSI INTERDISCIPLINARI Il Consiglio di Classe, in preparazione all’Esame di Stato, ha proposto agli studenti la trattazione dei seguenti percorsi disciplinari: TITOLO DEL PERCORSO THE EUROPEAN UNION PERIODO DA FEBBRAIO AD APRILE PER UN’ORA ALLA SETTIMANA E PER UN TOTALE DI 10 ORE MATERIE COINVOLTE DIRITTO ED INGLESE (PROGETTO INTERDISCIPLINARE CLIL) ATTIVITÀ INTEGRATIVE Nel corrente anno scolastico sono state svolte le seguenti attività integrative: • Progetto “Prove tecniche di Volontariato” che ha previsto anche la visita al Centro Caritas Diocesano di Udine) • Orientamento in uscita: 1. Laboratorio GO & LEARN (durata: 15 ore) 2. Partecipazione al “SALONE DELLO STUDENTE” dell’Università di Udine 3. Partecipazione alla manifestazione “ YOUNG 2015” presso la Fiera di Udine • Progetto INTELLIGENZE ARTIFICIALI (1 alunno) • Progetto “Il fisco in classe” conclusosi con la visita della sede udinese dell’Agenzia delle Entrate • Educazione alla salute 1. Conferenza Associazione Endometriosi F.V.G. 2. Partecipazione alla staffetta Telethon a Udine • Conferenze nell’ambito dell’iniziativa “UNA VITA SPESA PER LA LEGALITA” • Teatro in lingua francese: spettacolo “Notre Dame des Banlieues” • Uscita didattica - Trincee sul Carso della Grande Guerra • Lezione-spettacolo “Le donne e la Costituente” tenuta da Massimo Somaglino • Conferenza “Un tecnico in classe”: incontro con la dott.ssa Francesca Cancellier dell’azienda BESSER VACUUM di Dignano • Partecipazione all’iniziativa “Un giorno a Repubblica” a Udine • Viaggio di istruzione in Andalusia Documento del Consiglio di Classe 8 VERIFICA E VALUTAZIONE VERIFICA Per quanto concerne le tipologie di verifica utilizzate dai singoli docenti, si rimanda agli allegati per materia. VALUTAZIONE La valutazione dei livelli d’esercizio delle competenze generali in uscita si è fondata sui seguenti indicatori e livelli: Indicatori a. conoscenze possedute b. capacità di esercizio delle abilità c. grado di autonomia operativa d. utilizzo delle risorse (materiali e strumenti) a disposizione e. abilità relazionali Livelli AVANZATO: l’allievo svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli (voti 8-9-10). INTERMEDIO: l’allievo svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite (voto 7). BASE: l’allievo svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali (voto 6). BASE NON RAGGIUNTO: l’allievo non svolge compiti semplici neanche in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze frammentarie e lacunose ed abilità insufficienti (voti da 1 a 5). Inoltre, nel processo di valutazione finale, sono stati presi in esame anche i seguenti fattori: a. il comportamento b. il livello di partenza ed il progresso evidenziato in relazione ad esso c. l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo in classe, l’impegno. Documento del Consiglio di Classe 9 PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER L’ESAME DI STATO Il Consiglio di Classe ha illustrato agli studenti la struttura, le caratteristiche e le finalità dell’Esame di Stato. SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME. Somministrate DATA 14/02/2015 22/04/2015 TIPO DI PROVA ( tipologia) MATERIE COINVOLTE INGLESE MATEMATICA ECONOMIA POLITICA STORIA TERZA PROVA: TIPOLOGIA B (QUESITI A RISPOSTA SINGOLA) SECONDA LINGUA STRANIERA: FRANCESE - TEDESCO MATEMATICA DIRITTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE TERZA PROVA: TIPOLOGIA B (QUESITI A RISPOSTA SINGOLA) Da somministrare DATA MATERIE COINVOLTE 14/05/2015 ITALIANO 22/05/2015 ECONOMIA AZIENDALE TIPO DI PROVA SIMULAZIONE DI PRIMA PROVA SCRITTA SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA SCRITTA I testi delle prove di simulazione somministrate (TERZE PROVE E PRIMA PROVA) e le griglie di valutazione impiegate sono allegati al presente documento. San Daniele del Friuli, 13 maggio 2015 Il Coordinatore di Classe prof.ssa Carla Doris Tocco Documento del Consiglio di Classe 10 Il presente documento è stato compilato e approvato dal Consiglio di classe nella seduta del 13 maggio 2015. IL CONSIGLIO DI CLASSE DOCENTE FIRMA STICOTTI LAURA FEDERICO ILENIA VIOLA ANNAMARIA PISTOLATO FRANCESCO TOCCO CARLA DORIS FERRO NADIA BUTTAZZONI PAOLA SKOPAC LUCIANA LUNARDI LETIZIA MUCCHINO CECILIA RIZZO DANIELA MARGARITO RENATO Documento del Consiglio di Classe 11 ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014 – 2015 MATERIA: ITALIANO DOCENTE: prof. Laura STICOTTI CLASSE: V A AFM GIUDIZIO SULLA CLASSE La classe V A Afm è costituita da un esiguo gruppo di allievi ed appare generalmente affiatata e ben disposta al dialogo educativo. La classe si distingue per la positività degli atteggiamenti ed il rispetto nei confronti degli altri. Vi sono, tuttavia, anche alcuni allievi più schivi e per un ridottissimo numero di studenti si segnalano episodi di comportamento poco corretto e poco rispettoso, prontamente risolti. La maggior parte del gruppo classe, però, conferma l’atteggiamento propositivo nei confronti dell’insegnamento della Lingua e Letteratura italiana manifestato fin dal terzo anno di corso. In particolare alcuni allievi dimostrano una certa propensione per gli studi umanistici, sensibilità e capacità critiche discrete. Discreto è anche il livello di preparazione raggiunto, con alcuni allievi più fragili, altri in grado di conseguire risultati talvolta eccellenti. Grande attenzione è stata dedicata all’educazione allo studio ragionato e critico ed alla rielaborazione dei dati, per sanare l’abitudine allo studio mnemonico, purtroppo in parte ancora diffusa nella classe. La continuità didattica nell’arco del secondo biennio e quinto anno ha permesso lo svolgimento di un lavoro uniforme e regolare; gli allievi hanno acquisito strumenti più che sufficienti nell’ambito dell’analisi testuale ed hanno appreso le tecniche dell’argomentazione. Alcuni di essi sono in grado di operare con naturalezza collegamenti anche tra contenuti trattati nei diversi anni scolastici. Nella produzione scritta gli esiti raggiunti dagli allievi appaiono generalmente discreti. I programmi sono sempre stati svolti in modo puntuale, grazie all’impegno della classe ed alla sua regolarità nel rispetto delle consegne. Ciò ha consentito sia di dedicare spazio alla lettura dei quotidiani durante il secondo biennio e nel quinto anno di corso, sia di affrontare, quasi totalmente nell’arco delle lezioni, la lettura integrale del romanzo “1984” di G. Orwell nel presente anno scolastico. ABILITÀ SVILUPPATE Al termine del corso di studi gli allievi hanno sviluppato le seguenti abilità: • Incrementare la padronanza dei mezzi espressivi a livello orale e scritto, sotto il profilo della comprensione e della produzione. • Essere sempre più consapevoli del funzionamento del sistema linguistico anche attraverso uno studio della lingua nelle sue varianti diacroniche e sincroniche. • Acquisire la consapevolezza della complessità del fenomeno letterario nelle sue implicazioni storiche, culturali e sociali. Documento del Consiglio di Classe 12 • Riconoscere elementi caratteristici dello stile dei singoli autori. • Saper inquadrare un testo letterario nella poetica dell'autore e nel contesto storico-culturale. • Produrre testi afferenti alle diverse tipologie testuali : analisi del testo, saggio breve, articolo di giornale, tema di argomento storico. Si fa costantemente riferimento anche alle abilità del I biennio, quali, in particolare: • • • • • • • Esprimersi in modo chiaro, corretto, efficace. Cogliere in un messaggio orale/scritto le finalità e i punti di vista altrui. Saper organizzare testi narrativi, descrittivo-espositivi e argomentativi adeguati alla situazione comunicativa (argomento, destinatario, scopo). Saper operare scelte di registro/linguaggi non verbali/codici misti adeguate alla situazione comunicativa (argomento, destinatario, scopo). Cogliere le relazioni tra testo, poetica, contesto storico e culturale. Saper riconoscere i principali generi letterari in base alle loro caratteristiche. Operare confronti tra autori e/o tematiche e/o generi narrativi. CONTENUTI TRATTATI Entro il giorno 13 maggio 2015, in riferimento alla programmazione preventiva, sono stati affrontati i seguenti argomenti: Modulo n. 1 – LA NARRATIVA ITALIANA ED INTERNAZIONALE OTTOCENTESCA Il romanzo: caratteri generali del genere e sviluppi nel corso dell’Ottocento. Il romanzo storico: caratteristiche generali. W. Scott, "Ivanhoe", lettura pp. 543 - 547. A. Manzoni, cenni biografici ed opera. I "Promessi sposi", caratteri generali dell'opera (ripasso); lettura capp. I (passim), III, VI (passim), XVII (passim, in fotocopia), XX, XXI, XXXVIII (passim). L’età del Realismo: sviluppi e crisi nel panorama internazionale. G. Flaubert, "Madame Bovary", lettura parte I, cap. VI; parte II, cap. XV. F. Dostoevskij, "Delitto e castigo", lettura pp. 818 – 820. L. N. Tolstoj, "Anna Karenina", lettura pp. 829 - 832. L’età del Positivismo: caratteri generali e pensiero. Il romanzo naturalista, caratteristiche e principali esponenti. E. e J. de Goncourt, "Prefazione a Germinie Lacertaux". E. Zola, "Il romanzo sperimentale" (passim); "L'Assommoir", parte II (passim). Guy de Maupassant, "Bel - Ami", lettura delle pagine conclusive del romanzo. Il romanzo in Italia: la sperimentazione verista. Il Verismo: caratteri generali. L. Capuana: cenni biografici e di produzione; "Il marchese di Roccaverdina", lettura pp. 46 51. Documento del Consiglio di Classe 13 G. Verga: cenni biografici. Il ciclo dei Vinti e le novelle. L'Ideale del'ostrica. Da “Vita dei campi”: "La lupa", "Rosso Malpelo" (in fotocopia, lettura domestica); da “Novelle rusticane”: "Libertà", "La roba". I romanzi: “I Malavoglia” (lettura integrale) e “Mastro don Gesualdo", lettura parte IV, capp. 4 e 5. Modulo n. 2 – LA LIRICA DEL SECONDO OTTOCENTO: IL CLASSICISMO ED IL DECADENTISMO G. Carducci, cenni biografici ed opera. "Inno a Satana" (passim, in fotocopia); da “Rime nuove”: "San Martino" (in fotocopia), ″Pianto antico" e "Il comune rustico" (in fotocopia); da "Odi barbare", "Nevicata" (digressione sulla metrica classica). La Scapigliatura: caratteri del movimento e principali esponenti. E. Praga, "Preludio". U.I. Tarchetti, "Fosca", lettura pp. 143 - 146. Il Decadentismo: caratteri generali; dal poeta vate al poeta veggente. Simbolismo ed Estetismo: definizione. Ch. Baudelaire, "Spleen" e "Corrispondenze". A. Rimbaud, "Vocali". G. Pascoli, cenni biografici e produzione. La poetica del fanciullino: "Il fanciullino", lettura p. 227. Da “Myricae”: "Novembre", "Temporale", "Il lampo", "Il tuono", "X Agosto". Da “Canti di Castelvecchio”: "La mia sera" e "Il gelsomino notturno". Pascoli politico: "La grande proletaria si è mossa" (in fotocopia). L'Estetismo ed il pensiero filosofico del secondo Ottocento: cenni a Bergson, Freud, Nietzsche. J. K. Huysmans, "A ritroso", lettura cap. II. O. Wilde, "Il ritratto di Dorian Gray", cap. 2. D'Annunzio: cenni biografici e produzione. "Il Piacere", lettura libro I, cap. I e libro II, cap. I; "L'innocente", cap. I; "Il trionfo della morte", libro V. Da “Laudi, Alcyone″: "La pioggia nel pineto" e ″La sera Fiesolana″. Modulo n. 3 – LA LIRICA TRA DUE SECOLI: I CREPUSCOLARI E LE AVANGUARDIE. Le Avanguardie storiche: Espressionismo, Surrealismo, Dadaismo: caratteri generali. T. Tzara: "Manifesto del Dadaismo". L’Avanguardia Futurista: caratteristiche e produzione. F. Tommaso Marinetti: cenni biografici e pensiero; "Manifesto del Futurismo", "Manifesto tecnico della letteratura futurista" (in fotocopia); da "Zang Tumb Tumb", "Il bombardamento di Adrianopoli". V. Majakovskij, "La guerra è dichiarata". Il Crepuscolarismo: caratteri generali ed esponenti. S. Corazzini, cenni biografici e pensiero: "Desolazione di un povero poeta sentimentale". Documento del Consiglio di Classe 14 G. Gozzano, cenni biografici e pensiero: "La signora Felicita ovvero la felicità". C. Sbarbaro, cenni biografici e pensiero: "Taci, anima stanca di godere". Modulo n. 4 – LA PROSA AGLI INIZI DEL NOVECENTO La narrativa del primo Novecento: la letteratura della crisi; il panorama internazionale. F. Kafka, cenni biografici e pensiero: "La metamorfosi", parte I; "Il processo", cap. I. J. Joyce, cenni biografici e pensiero: da "Ulysses", "Nostos", "L'insonnia di Molly". R. Musil, cenni biografici e pensiero: "L'uomo senza qualità", pp.404 – 406. La narrativa della crisi: il panorama italiano. L. Pirandello: cenni biografici e produzione. Da “Novelle per un anno”: "Il treno ha fischiato", "Ciaula scopre la luna" (in fotocopia); i romanzi: “Il fu Mattia Pascal” (lettura integrale), "Uno, nessuno, centomila", lettura libro I, cap. VII. Il teatro pirandelliano: maschere nude e metateatro; "Enrico IV", Atto III. I. Svevo: cenni biografici e produzione. La trilogia dell'inettitudine: caratteri generali dei romanzi; "La coscienza di Zeno", capp. 1 e 2 ("Prefazione" e "Preambolo"), capp. 3, 4, 8. Modulo n. 5 – LA POESIA DEL NOVECENTO La poesia del primo Novecento: la voce del dolore nel contesto internazionale. G. Ungaretti: cenni biografici e produzione; l’esperienza del poeta soldato; da "L'Allegria", "Veglia″ (confronto con C. Rebora: "Voce di vedetta morta", in fotocopia), "Fratelli", "San Martino del Carso" (in fotocopia), "Sono una creatura", "Soldati", "Mattina" (confronto con S. Quasimodo, "Ed è subito sera" da “Acque e terre”), "I fiumi". Approfondimenti: visione del film "La grande guerra" di Mario Monicelli; progetto "Il Carso di Giuseppe Ungaretti". E. Montale: cenni biografici e produzione; la poesia del male di vivere e della dignità. “Ossi di seppia”, “Non chiederci la parola”. Da G. Orwell, “1984”, lettura di Parte I, Parte II e Parte III, cap. 1. Quotidiano in classe. Nell’ultima parte dell’anno si prevede, in riferimento alla programmazione preventiva, di trattare i seguenti argomenti: Modulo n. 5 – LA POESIA DEL NOVECENTO (conclusione) E. Montale: da “Ossi di seppia”, “Meriggiare pallido e assorto”, “Spesso il male di vivere ho incontrato”; da “La bufera e altro – Finisterre”, “La bufera”. Documento del Consiglio di Classe 15 U. Saba: cenni biografici e produzione. Da “Canzoniere”: “La capra”, “Trieste”, “Città vecchia”, “Ulisse”, “Amai”. L’Ermetismo ed il suo superamento: temi, forme ed esponenti. S. Quasimodo: cenni biografici ed opera. Da “Giorno dopo giorno”, “Uomo del mio tempo”. La poesia neoavanguardista e le nuove tendenze a cavallo tra due millenni: caratteri generali ed esponenti principali. Modulo n. 6 – LA PROSA DAL SECONDO NOVECENTO AGLI INIZI DEL TERZO MILLENNIO L’evoluzione della narrativa italiana nel contesto internazionale. E. Vittorini, cenni biografici ed opera: “Conversazione in Sicilia”, capp. 3, 4. B. Fenoglio, cenni biografici ed opera: “Il partigiano Johnny”, cap. 4. P. P. Pasolini, cenni biografici ed opera: “Una vita violenta”, cap. 10. C. Pavese, cenni biografici ed opera: “La casa in collina”, capp. 22 – 23. P. Levi, cenni biografici ed opera: “Se questo è un uomo”, capp. 9, 11. I. Calvino, cenni biografici ed opera: “Il sentiero dei nidi di ragno” (lettura integrale). C. E. Gadda, cenni biografici ed opera: “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana”, cap. 2. Le riviste quali laboratori culturali: cenni. L’apporto cinematografico: cenni. La letteratura d’oltreoceano: cenni. G. Orwell, “1984”, conclusione. STRATEGIE DIDATTICHE Strategie didattiche adottate Si sono utilizzate le seguenti strategie didattiche: di codifica, adattiva, d’attenzione selettiva, d’apertura, nello specifico così declinate: • • • • • • • • • • Verbalizzazione esperienze e contenuti Ritorno su concetti base Lezione frontale Percorsi programmati per la scoperta delle informazioni Discussione libera e guidata Valutazione frequente Collaborazione con la famiglia Impiego di linguaggi e materiali non verbali/alternativi Visite guidate Contatto con persone del mondo esterno alla scuola Documento del Consiglio di Classe 16 MATERIALI DIDATTICI Libro di testo: M. Sambugar, G. Salà, Letteratura + Vol. 2, Dal Barocco al Romanticismo e Vol. 3, Dall’età del Positivismo alla letteratura contemporanea, La Nuova Italia editrice, 2011. Materiale fornito dal docente: fotocopie dei testi non presenti nei volumi di storia della Letteratura. Internet Lavagna Interattiva Multimediale Film VERIFICA E VALUTAZIONE VERIFICA Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica: • Verifiche orali • Verifiche scritte, valide per l’orale (strutturate sul modello della Terza Prova ESC) • Verifiche scritte (strutturate sul modello della Prima Prova ESC, tipologie A, B, C e D) Nello specifico le verifiche si sono basate su: • Lettura e comprensione di testi di varia tipologia • Riassunto del testo in prosa • Analisi narratologica del testo in prosa, individuando tipologia narrativa, ritmo, focalizzazione • Analisi del testo poetico, individuando tematica, figure retoriche, stilemi riconducibili all’autore ed al movimento poetico/età letteraria di riferimento • Parafrasi del testo poetico • Prove strutturate(vero/falso, scelta multipla, completamento, collegamento) VALUTAZIONE: si concorda con quanto riportato nel Documento del Consiglio di Classe. Il livello di esercizio delle competenze è stato valutato secondo i seguenti indicatori: - conoscenze possedute - capacità di esercizio delle abilità - grado di autonomia operativa - utilizzo delle risorse (materiali e strumenti) a disposizione - abilità relazionali San Daniele del Friuli, 13 maggio 2015 Firma del docente Laura Sticotti Documento del Consiglio di Classe 17 ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014 – 2015 MATERIA:STORIA DOCENTE: prof.ssa ILENIA FEDERICO CLASSE: V AFM GIUDIZIO SULLA CLASSE La classe nel corso dell’anno scolastico ha dimostrato un andamento disciplinare corretto, manifestando interesse e partecipazione. Dal punto di vista didattico la maggioranza degli alunni raggiunge buoni e ottimi livelli di preparazione, grazie a una proficua organizzazione dello studio domestico. Alcuni allievi nel primo periodo hanno messo in evidenza difficoltà espositive e di rielaborazione dei contenuti a causa di lacune pregresse e di un metodo di lavoro ancora troppo esecutivo e privo di capacità critiche e di confronto. Il piano di lavoro di storia svolto non corrisponde completamente al programma proposto ad inizio anno, l'ultima unità stabilita non è stata effettuata a causa del poco tempo a disposizione, ridotto nel pentamestre da vacanze, gita e uscite didattiche. ABILITÀ SVILUPPATE COMPETENZE COMUNICATIVE: -leggere e interpretare carte geografiche, tematiche, cartogrammi e dati statistici, -utilizzare le forme comunicative, scritte ed orali, della narrazione, dell'esposizione, dell'argomentazione -formalizzare gli apprendimenti utilizzando schemi, mappe concettuali, diagrammi di vario tipo, -utilizzare il lessico specifico -saper esplicitare la consapevolezza dell'appartenenza storico-culturale, avvalendosi di linguaggi e contesti disciplinari diversi. COMPETENZE LOGICO-CRITICHE: -distinguere tra eventi, problemi e spiegazioni -incrociare dati ricavando ipotesi e considerazioni coerenti -stabilire relazioni tra fatti fisici e/o antropici -considerare le relazioni anche in prospettiva diacronica riconoscendo mutamenti e permanenze -analizzare contesti spazio-temporali e costruire quadri di civiltà -esemplificare processi e fenomeni storico sociali, adoperando fonti di contesti diversi -confrontare strutture politiche, economiche, sociali e culturali di epoche diverse, facendo emergere paradigmi interpretativi -saper utilizzare diversi strumenti, anche informatici, per la ricerca e l'informazione -saper leggere il presente con i paradigmi già posseduti -saper collocare i contenuti appresi in contesti conoscitivi diversi COMPETENZE METODOLOGICHE-OPERATIVE: -costruire strutture articolate di relazioni tra fenomeni sociali, economici, politici e culturali Documento del Consiglio di Classe 18 COMPETENZE LOGICO-CRITICHE: -isolare e conoscere variabili di un problema sociale, ambientale, economico -organizzare i fenomeni storici del presente in quadri sintetici significativi e documentati criticamente. CONTENUTI TRATTATI 1 Il nuovo stato unitario: - Italia del 1861: uno stato giovane e debole; • la Destra storica; • i limiti della classe dirigente, l'unificazione amministrativa, le ragioni dell'accentramento; • il completamento dell'Unità e la questione romana: annessione del Veneto e la “questione romana”, • Pio IX e il Sillabo; • la politica economica della Destra, il brigantaggio. 2 La società industriale di massa: • la rivoluzione industriale: l'economia industriale tra crisi e innovazione; • la rivoluzione dei trasporti e le grandi migrazioni: rif.territorio Conte Ceconi – Pielungo; • la nascita della società di massa: masse, cultura e politica. L'idea di progresso e il Positivismo; • riferimento alle Esposizioni universali di fine Ottocento e inizi Novecento. 3. L'imperialismo: L'espansione coloniale in Asia: la dominazione inglese in India e la rivolta dei sepoys, il dominio inglese in Oceania, l'Indocina francese, l'espansionismo degli Stati Uniti. L'espansione coloniale in Africa: esplorazioni e conquiste, il dominio europeo in Africa, la violenza della conquista. Particolare riferimento a P. di Brazzà e ad A. Pecile per la conquista del Congo. Nazionalismo e razzismo: la cultura del nemico, il culto della nazione, razzismo e darwinismo sociale. 4. Cina e Giappone: - l'impero cinese nell'Ottocento, le guerre dell'oppio, dalla rivolta dei boxer alla fine dell'impero; - il Giappone ottocentesco: la riforma Meiji, l'ascesa economica. 5. Le nazioni americane. Stati Uniti e America Latina: - lo sviluppo degli Stati Uniti, il conflitto con gli indiani, la democrazia americana, bipartitismo: democratici e repubblicani; - la guerra di Secessione, il problema della schiavitù, Lincoln, abolizione della schiavitù e segregazione razziale. 6. L'Italia liberale e la crisi di fine secolo: - l'età della Sinistra, il trasformismo, la svolta protezionistica del 1887, la politica industriale, la politica estera e la Triplice Alleanza; - l'età di Crispi: difficile situazione economica, la politica crispina, parentesi giolittiana, secondo governo Crispi, politica di espansione coloniale, Adua e la fine di Crispi; - nascita del Partito socialista, l'eccidio di Bava Beccaris, il dualismo Nord-Sud, attentato al re Umberto I°. 7. L'Europa della Belle époque: - l'età del progresso, le disuguaglianze sociali, i fattori di instabilità politica interna; - Conflitti: inglesi e boeri, russi e giapponesi, il nodo dei Balcani; − le guerre del 1912-1913; − l'Italia giolittiana: il riformismo giolittiano, il mondo cattolico, la diffusione del nazionalismo, la cultura nazionalista, la guerra di Libia, elezioni a suffragio maschile, crisi del sistema politico giolittiano. 8. La Prima guerra mondiale: - cause della guerra: rivalità strategiche, crisi marocchine, blocchi contrapposti, polveriera balcanica, attentato di Sarajevo; - irredentismo italiano, alleanze; - il primo anno di guerra e l'intervento italiano; - la guerra in Asia Minore e nel Medio Oriente, la tragedia degli Armeni - l'Italia in guerra, 1916-1917: la guerra di logoramento, -il crollo degli Imperi centrali; - conseguenze della Grande guerra: Quattordici punti di Wilson, debolezza della Società delle Nazioni, la pace dei vincitori e dei vinti,le conseguenze dei trattati di pace, le vittime della pace. Documento del Consiglio di Classe 19 Progetto: Il Carso di G. Ungaretti: trincee sul Carso della Grande guerra. 9. Le rivoluzioni russe: - la rivoluzione di febbraio e la fine dello zarismo; - la rivoluzione d'ottobre e i bolscevichi al potere: Lenin, Trockij e Stalin; - la guerra civile e il comunismo di guerra 10. Lo stalinismo: - la collettivizzazione agricola e le sue conseguenze: sovkhoz e kolchoz, kulaki, cause della carestia ucraina del 193233,; - modernizzazione economica e dittatura politica: industrializzazione accelerata, lo stachanovismo, la pianificazione; - il Grande terrore del 1936-38, il Gulag, repressione e sfruttamento, il culto del capo. 11. Il fascismo: - la svolta del 1925, il concetto di totalitarismo, gli strumenti di repressione, l'organizzazione del partito, il corporativismo fascista, i patti lateranensi; - la politica economica e sociale del fascismo: stato imprenditore, il problema della stabilità della lira, la battaglia del grano, le bonifiche, politiche sociali e per la famiglia; - fascismo e società: controllo dell'informazione, radio e cinematografo, le organizzazioni di massa, il fascismo e i giovani, la riforma Gentile, il fascismo e la donna; - la guerra in Etiopia: politica coloniale, conquista e repressione, l'Italia si avvicina alla Germania, le leggi razziali, il razzismo in Italia; - consenso e opposizione al fascismo: P.Gobetti, B.Croce, A.De Gasperi. 12. La crisi del 1929 e il New Deal: - le cause, la recessione dell'economia, Roosevelt e il New Deal; - i provvedimenti del New Deal, la crisi dell'american way of life; economia e propaganda. 13. La Repubblica di Weimar: - il dopoguerra degli sconfitti: la Repubblica tedesca e i socialisti, militari e corpi franchi, la “settimana di sangue”, la Repubblica e la Costituzione di Weimar, il dramma dell'inflazione, il trattato di Locarno. 14. Il nazismo: - l'ideologia nazista, Hitler e il putsch di Monaco, il consenso, l'ideologia nazionalsocialista, gli elettori di Hitler; - l'ascesa di Hitler: le elezioni del 1932, Hitler al governo; - il totalitarismo nazista: l'”allineamento”, il primo lager, il Führer e le masse, il fronte del lavoro, la manipolazione delle coscienze, l'economia per la guerra; - la violenza nazista e la cittadinanza razziale. ANCORA DA SVOLGERE 15. Cenni al mondo coloniale fra le due guerre: il Mahatma Gandhi e Mao Zedong. 16. La Seconda guerra mondiale e la Shoah: - l'Europa degli autoritarismi:l'Europa orientale e balcanica, i fascismi iberici, la vittoria di Franco, (rif. a Guernica di P. Picasso),; - l'asse Roma- Berlino, l'annessione tedesca dell'Austria, il patto d'acciaio, la questione polacca, il patto molotovRibbentrop, lo scoppio della guerra; - le cause del conflitto e il primo anno di guerra; - l'apogeo dell'Asse e la mondializzazione del conflitto; - la sconfitta dell'Asse; - l'Europa sotto il nazismo e la Resistenza, la guerra di liberazione; - la Shoah. • Le basi di un mondo nuovo: - le eredità di una guerra “barbarica”:deportazioni, vendette, pulizia etnica; - nascita dell'Onu, i trattati di pace, la cortina di ferro, il confine orientale italiano e le foibe; - bipolarismo, decolonizzazione, sviluppo, diritti umani, Terzo mondo (nelle linee generali). Documento del Consiglio di Classe 20 STRATEGIE DIDATTICHE Strategie didattiche adottate 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. Verbalizzazione esperienze e contenuti Ritorno su concetti base Scomposizione/semplificazione contenuti Lezione frontale Percorsi programmati per la scoperta delle informazioni Ricavo di appunti Anticipazione compito e recupero pre-requisiti Esercizi di comprensione del testo Pensiero ad alta voce Attività di laboratorio (sui testi, sui documenti, su altri materiali diversi) Discussione libera e guidata Attività personalizzata (nei tempi, nei contenuti, nel livello di impegno) Contratti didattici (su scadenze e condizioni concordate) Valutazione frequente Sviluppo percorsi autonomi di approfondimento Collaborazione con la famiglia Controllo del lavoro Impiego di linguaggi e materiali non verbali/alternativi Visite guidate MATERIALI DIDATTICI Libro di testo: L'Erodoto – Il Novecento e l''inizio del XXI secolo + metodo documenti storiografia 4 e 5 – G.Gentile, L.Ronga, A.Rossi – Ed. La scuola. Materiale fornito dal docente Presentazioni in PowerPoint Appunti e mappe concettuali Internet Lavagna Interattiva Multimediale VERIFICA E VALUTAZIONE VERIFICA Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica: TIPOLOGIA DELLA VERIFICA FORMATIVA -Interrogazioni orali e test scritti -Verifiche semi strutturate TIPOLOGIA DELLA VERIFICA SOMMATIVA Verifiche semi strutturate VALUTAZIONE: si concorda con quanto riportato nel Documento del Consiglio di Classe. Documento del Consiglio di Classe 21 ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014 – 2015 MATERIA: LINGUA INGLESE DOCENTE: prof. SKOPAC LUCIANA CLASSE: 5A AFM GIUDIZIO SULLA CLASSE La classe ha dimostrato un impegno non sempre costante. L’interesse dimostrato nei confronti della disciplina è stato talvolta superficiale. Il metodo di studio risulta in alcuni casi carente. Lo studio appare essenzialmente mnemonico con scarsa rielaborazione dei contenuti. Ciò appare evidente soprattutto nell’esposizione orale. La partecipazione è stata adeguata. Il livello di preparazione raggiunto è discreto, in alcuni casi appena sufficiente. Sono state riscontrate nel corso dell’anno lacune pregresse, che hanno rallentato il lavoro. La classe è inoltre stata svantaggiata dall’inizio ritardato dell’insegnamento della lingua inglese e dall’avvicendamento di tre docenti nel corso dell’anno scolastico. ABILITÀ SVILUPPATE Comprendere in modo globale testi semplici orali/scritti riguardanti argomenti familiari di interesse personale, sociale, d’attualità o di lavoro. Partecipare a conversazioni e interagire in discussioni. Produrre testi orali/scritti brevi, semplici e coerenti su tematiche note di interesse personale, quotidiano, sociale. Riconoscere la dimensione culturale e interculturale della lingua anche ai fini della trasposizione di testi in lingua italiana. Utilizzare le tecnologie informatiche per approfondire argomenti di studio. Documento del Consiglio di Classe 22 CONTENUTI TRATTATI Argomenti trattati: Modulo 1: Trading (Global buying and selling; Worldwide e-commerce; The globalisation debate; Replying to enquiries.) Modulo 2: Traditional actors in the world economy (Main economic systems; The world’s largest economies; Traditional actors in the world economy; Emerging markets; Europe’s PIGS) Modulo 3: Fulfilling orders (Dealing with the logistics; Shipping; The letter of order) Modulo 5: Applying for a job (The job search; Writing to employers; The C.V. and the letter of application) Progetto CLIL interdisciplinare: “The European Union” (EU Profile; Political Institutions; For or against the EU?) Argomenti ancora da svolgere: Modulo 4: Payments and problems (Circulating money; E-banking; Complaints and adjustments) STRATEGIE DIDATTICHE Strategie didattiche adottate 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. Verbalizzazione esperienze e contenuti Costruzione schemi e sequenze Insegnamento reciproco Ritorno su concetti base Scomposizione/semplificazione contenuti Lezione frontale Sottolineatura Anticipazione compito e recupero pre-requisiti Esercizi di comprensione del testo Valutazione e revisione del lavoro/del giudizio (su criteri dati, autonoma) Discussione libera e guidata Valutazione frequente Sviluppo percorsi autonomi di approfondimento Controllo del lavoro MATERIALI DIDATTICI Libro/i di testo: Fiocchi Patrizia/Morris David, The Business Way, Zanichelli C. Rho Fiorina/D. Delaney, Business Tracks, Europass Materiale fornito dal docente Appunti e mappe concettuali Computer / ipad Internet Lavagna Interattiva Multimediale Lavagna tradizionale Documento del Consiglio di Classe 23 VERIFICA E VALUTAZIONE VERIFICA Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica: - esposizione guidata/autonoma e conversazione riguardanti articoli, brani di civiltà, testi specifici collegati al percorso di studio - risposte a quesiti relativi a testi scritti, orali o multimediali concernenti argomenti familiari d’interesse personale, sociale, d’attualità o di lavoro rispettando un numero di parole/righe stabilito dal docente - redazione di lettere commerciali VALUTAZIONE: si concorda con quanto riportato nel Documento del Consiglio di Classe. San Daniele del Friuli, 13/05/2015 Firma del docente ……………………………………. Documento del Consiglio di Classe 24 ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014 – 2015 MATERIA: LINGUA E CIVILTÀ FRANCESE DOCENTE: prof. Viola Annamaria CLASSE: V. A AFM GIUDIZIO SULLA CLASSE Non sono stati rilevati particolari problemi di comportamento. Qualche volta alcuni alunni tendono a distrarsi durante la lezione, ma richiamati rientrano subito nei ranghi. Il programma è stato realizzato in un atmosfera positiva con dei risultati abbastanza positivi. L'impegno domestico è stato regolare per la maggior parte degli alunni, sia nella qualità del lavoro svolto, sia nella puntualità della consegna. La maggior parte studenti, più interessati e volenterosi, hanno raggiunto complessivamente discreti livelli di preparazione; alcuni studenti invece, che non hanno sfruttato pienamente le loro capacità con coerente impegno, hanno conseguito una preparazione superficiale strettamente sufficiente. Si tratta di un gruppo abbastanza motivato e aperto all’apprendimento, l’impegno, per la maggior parte degli alunni, è stato continuo, per qualcuno invece piuttosto altalenante. Il gruppo ha rivelato un sufficiente interesse ed una buona disponibilità all’ascolto, una partecipazione al dialogo vivace, una discreta preparazione linguistica e competenze comunicative di base piuttosto disomogenee. ABILITÀ SVILUPPATE In particolare, gli alunni: - sanno comprendere una varietà di messaggi orali in contesti diversificati; - sanno produrre testi orali di tipo espositivo degli argomenti trattati in classe con il lessico generalmente appropriato; - sanno leggere e comprendere in maniera globale testi scritti relativi a varie tematiche culturali; - sanno produrre per iscritto testi guidati (questionari - resoconti di argomenti conosciuti - lettere) con una capacità di rielaborazione personale buona per alcuni e sufficiente, per altri. CONTENUTI TRATTATI Il programma del corso di lingua francese è stato articolato in funzioni comunicative, linguaggio tecnico commerciale, grammatica e civiltà, tenuto conto dei livelli di partenza e in accordo con la programmazione d’inizio anno. 1. Funzioni comunicative: - Analizzare una lettera commerciale, riconoscerne gli elementi più importanti. Documento del Consiglio di Classe 25 - Fare riferimento a una comunicazione precedente e chiedere/dare le informazioni richieste (cataloghi, tariffe, prezzi, campioni, condizioni de vendita). - Usare le formule di cortesia nel parlato e nello scritto, usare il linguaggio specifico tecnico commerciale appropriato. - Trasmettere/confermare un ordine commerciale, chiedere la modifica o l’annullamento dell’ordine, motivare l’accettazione o rifiuto dell’ordine. - Annunciare l’invio della merce, comunicare il ritardo o non conformità della consegna, chiedere il cambio della merce danneggiata, o chiedere l’invio degli articoli mancanti. - Visionare una fattura e individuarne gli elementi essenziali, riconoscere e segnalare eventuali errori. Sollecitare un pagamento. - Redigere un curriculum vitae in lingua francese. - Interpretare ed analizzare un messaggio pubblicitario. 2. Contenuti 2.1 Comunicazione commerciale: Ripasso generale delle unità 0 e 1: Unité 0: Communiquer dans les affaires: o L’organisation de l’entreprise, les secteurs d’activité, les firmes multinationales, le schéma de la communication, Internet et le commerce électronique, La lettre commerciale Unité 1 : La demande de renseignements La recherche d’un fournisseur, l’envoi de conditions de vente Elaborazione delle nuove unità: Unité 2 La commande : La transmission de la commande, le bon de commande, La confirmation de la commande, la modification ou l’annulation de la commande, acceptation ou refus d’annulation de la commande. Unité 3 La livraison : le délai de la livraison, bon de livraison, retard de la livraison, la livraison non conforme (articles manquants, remplacement des articles endommagés ou défectueux) Unité 4 Le règlement : la facturation, les erreurs de la facturation (erreur sur les prix facturés), demande de prorogation d’échéance, Unité 5 L’emploi : offre d’emploi en ligne, candidature spontanée, Curriculum vitae, candidature refusée (nel primo quadrimestre con la prof.ssa Amato) Unité 7 La promotion des ventes : la publicité, le marketing…. (argomenti ancora da svolgere) 2.2 Strutture grammaticali: La grammatica è stata affrontata quasi esclusivamente con appunti e fotocopie predisposti dall’insegnante, riprendendo gli argomenti più complessi della grammatica francese. (Giuseppe Vietri: FICHES DE GRAMMAIRE Grammaire pratique du français avec exercices, Edisco, 2010) - passé composé (participe passé, accord du participe passé, auxiliaires être/avoir; imparfait et passé composé; Futur simple, conditionnel présent; Si hypothétique (e ripasso dei tempi verbali imparfait, futur s., conditionnel pr., plus que parfait, conditionnel passé); Subjonctif (les formes, l’emploi, subjonctif/indicatif, le subjonctif passé); Documento del Consiglio di Classe 26 2.3 Civiltà: Per quanto riguarda gli aspetti di Civiltà, sono stati proposti i seguenti argomenti proposti dal libro di testo: - Dossier 3 - La France au quotidien, Les Français zappent de plus en plus d’un media à l’autre (Doc 2, p. 390-391) - Dossier 7 - Vous avez dit Hexagone ? Les symboles de la République,( Doc 6, p.445) STRATEGIE DIDATTICHE Strategie didattiche adottate • • • • • • • Verbalizzazione esperienze e contenuti Costruzione schemi e sequenze Lezione frontale Esercizi di comprensione del testo Attività di laboratorio (sui testi, sui documenti, su altri materiali diversi) Discussione libera e guidata Attività integrativa: Partecipazione del gruppo alla rappresentazione teatrale Notre Dame des Banlieues a cura del France Théâtre (2 novembre 2014). MATERIALI DIDATTICI Libro da testo: - D. Traina: Commerce et Civilisation, Édition compacte, Minerva scuola, 2009 - Materiale fornito dal docente (fotocopie per rinforzare alcune strutture grammaticali tratte da G. Vietri: Fiches de grammaire, Edisco, 2010) - Internet (filmati didattici corti in lingua francese per presentare temi di civiltà, altri filmati per l’argomento pubblicità) - Lavagna tradizionale (mappe concettuali, correzioni esercizi etc.) VERIFICA E VALUTAZIONE VERIFICA 1) Le verifiche scritte sono state di due tipi: - Risposte brevi su argomenti di commercio o di civiltà, precedentemente trattati in classe (tipologia B) - Verifiche scritte (ripasso del programma grammaticale dell’anno scolastico precedente) - Prove di comprensione (orale / scritto) di semplici testi, questionari e produzione scritta attraverso riassunti o resoconti. 2) Le verifiche orali: esposizione di argomenti precedentemente trattati in classe, colloqui, test o questionari di comprensione orale di conversazioni reali nel mondo degli affari. VALUTAZIONE: si concorda con quanto riportato nel Documento del Consiglio di Classe. San Daniele del Friuli, 13 maggio 2015 Documento del Consiglio di Classe Firma del docente 27 ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014 – 2015 MATERIA: TEDESCO DOCENTE: prof. Francesco PISTOLATO CLASSE: V A AFM GIUDIZIO SULLA CLASSE La parte della classe che studia tedesco (5 alunni, un’alunna) ha sempre mantenuto un atteggiamento estremamente costruttivo in termini di partecipazione, interesse, studio casalingo. Gli alunni avevano una preparazione di base soddisfacente per una materia non di indirizzo e anche un’abitudine allo studio, che hanno decisamente semplificato il lavoro dell’insegnante. Il livello di preparazione medio raggiunto è più che discreto. ABILITÀ SVILUPPATE Comprendere in modo globale testi semplici orali/scritti riguardanti argomenti familiari di interesse personale, sociale, d’attualità o di lavoro; produrre testi orali/scritti brevi, semplici e coerenti su tematiche note di interesse personale, quotidiano, sociale, professionale; riconoscere la dimensione culturale e interculturale della lingua anche ai fini della trasposizione di testi in lingua italiana; utilizzare le tecnologie informatiche per approfondire argomenti di studio; partecipare a conversazioni e interagire in discussioni CONTENUTI TRATTATI Primi contatti con partner d’affari; l’offerta, cap. 1 e 2 del libro di testo; ripetizione declinaz. aggettivo e principali frasi secondarie; L’ordine e la sua esecuzione; Presentazione di una ditta, pagamento e dilazioni dello stesso, prop. finali; la ricezione della merce e il pagamento; cap. 3, 4, 5 ripetiz. e approfondimento delle strutture linguistiche necessarie ai fini professionali. Il reclamo, la dilazione di pagamento; nozioni generali di storia e civiltà tedesca, con particolare riguardo al nazismo e alla caduta del muro di Berlino (visione del film “Good-bye Berlin”; globalizzazione e problemi connessi. Riassumendo le pagine concretamente studiate del libro di testo: p. 4-17, 22-25, 28-35, 38-51, 56-57, 66-67, 74-75, 118-125, 130-131 STRATEGIE DIDATTICHE Strategie didattiche adottate • • • • • • Verbalizzazione esperienze e contenuti Ritorno su concetti base Scomposizione/semplificazione contenuti Lezione frontale Ricavo di appunti Esercizi di comprensione del testo Documento del Consiglio di Classe 28 • • Problem solving (su percorso dato o autonomo) Lavoro di gruppo (piccolo, di livello, eterogeneo, …) MATERIALI DIDATTICI Libro/i di testo: autore/i, titolo, casa editrice Materiale fornito dal docente Presentazioni in PowerPoint Lavagna Interattiva Multimediale Lavagna tradizionale VERIFICA E VALUTAZIONE VERIFICA Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica: - Redazione di lettere commerciali - Esposizione guidata e conversazione riguardanti testi specifici collegati al percorso di studio - Esercizi di traduzione - Risposte a quesiti relativi a testi scritti VALUTAZIONE: si concorda con quanto riportato nel Documento del Consiglio di Classe. San Daniele del Friuli, 13.5.2015 Firma del docente ……………………………………. Documento del Consiglio di Classe 29 ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014 – 2015 MATERIA:ECONOMIA AZIENDALE DOCENTE: prof.ssa CARLA DORIS TOCCO CLASSE: V A AFM GIUDIZIO SULLA CLASSE La classe per tutto il triennio ha mostrato un atteggiamento positivo nei confronti dell’istituzione scolastica tenendo un comportamento sempre corretto, educato e collaborativo. La classe, in genere, è sempre apparsa ben disposta ad accogliere la materia, spesso anche con impegno sostenuto e buona attenzione. Diversi studenti hanno raggiunto livelli di attenzione e comprensione ragguardevoli anche se non sono mancate difficoltà da parte di alcuni alunni a conquistare una modalità di apprendimento meno mnemonica e più ragionata. In generale si evidenzia quanto segue: • un interesse e una partecipazione in classe costante e continuativa • un impegno nel lavoro domestico per diversi alunni positivamente sostenuto, per alcuni un po’ debole e non sempre costante; • una conoscenza dei contenuti abbastanza omogenea, salvo pochi casi in cui, oltre alla fragilità e lacunosità nelle conoscenze di base, sono mancati l’interesse e l’ impegno costante; si sottolinea che alcuni studenti hanno raggiunto punte di eccellenza • abilità di applicazione nel complesso soddisfacenti e, per alcuni alunni, ottime; • abilità espositive differenziate nelle modalità scritta e orali: la maggior parte degli alunni ha migliorato nel corso degli anni le competenze comunicative/espositive scritte e orali raggiungendo risultati decisamente positivi e, in alcuni casi, ottimi; • metodo di studio: alcuni alunni si sono distinti per l’impegno profuso nell’acquisire un metodo di lavoro autonomo e soprattutto critico e per i risultati ottenuti; la modalità del lavoro in gruppo, attivata quanto più possibile e accolta sempre con entusiasmo, ha permesso a quasi tutti gli alunni di sviluppare la capacità di lavorare con altre persone, nonché di migliorare le capacità di ascolto e di lavoro collaborativo. LIVELLI DI COMPETENZE RAGGIUNTI Il profilo cognitivo della classe risulta collocato verso risultati mediamente molto positivi. La maggioranza degli alunni ha raggiunto un livello di competenze intermedio (7) o quasi avanzato (8); qualche allievo, a causa di fragilità pregresse e di un metodo di lavoro non costante ha raggiunto un livello di competenze di base (6) e si è valutato positivamente l’impegno e il miglioramento nella preparazione. Alcuni alunni si sono distinti, nel triennio, per impegno, costanza, serietà, metodo di lavoro autonomo, ben organizzato e critico e per i risultati di eccellenza conseguiti: il livello di competenze raggiunto è avanzato (8,9,10) ABILITÀ SVILUPPATE Si fa riferimento al Piano di lavoro di classe e al Piano di lavoro personale presentati all’inizio dell’anno scolastico e depositati in segreteria, a disposizione per eventuali consultazioni. Documento del Consiglio di Classe 30 La disciplina è stata proposta con lo scopo di far acquisire agli alunni le seguenti abilità che ritengo siano state sviluppate in tutti gli allievi, anche se con differenti livelli: • acquisizione di un metodo di studio efficace • acquisizione di opportune conoscenze disciplinari • sviluppo delle capacità logiche • comunicazione efficace • flessibilità e capacità di lavorare in gruppo Le abilità della disciplina sono riportate nelle tabella successiva ( “contenuti disciplinari”) CONTENUTI DISCIPLINARI • MODULO A LE IMPRESE INDUSTRIALI 1. ASPETTI STRUTTURALI E GESTIONALI - Caratteristiche della produzione industriale – classificazione delle imprese industriali – la struttura patrimoniale – la gestione: aspetti e settori 2. SCRITTURE TIPICHE E RICHIAMI AL BILANCIO D’ESERCIZIO - La contabilità generale – le tipiche scritture d’esercizio – le scritture di assestamento dei conti – le scritture di riepilogo e di chiusura – il bilancio d’esercizio ABILITA’: riconoscere le imprese industriali e saperle classificare riconoscere i caratteri della struttura patrimoniale delle imprese industriali comporre le tipiche scritture d’esercizio, di assestamento e di chiusura redigere il bilancio d’esercizio sulla base delle disposizioni del Codice Civile COMPETENZE interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle diverse tipologie di imprese gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata individuare e accedere alla normativa civilistica e fiscale • MODULO B LE ANALISI DI BILANCIO E LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI 1. LE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI Interpretazione e analisi di bilancio – metodologia – la riclassificazione dei valori – il sistema degli indici di bilancio – la situazione patrimoniale-finanziaria – l’analisi della situazione economica – il coordinamento degli indici 2. LE ANALISI DI BILANCIO PER FLUSSI Concetti di fondi, flussi e rendiconto finanziario – i flussi di capitale circolante netto – la metodologia dell’analisi dei flussi di CCN – l’interpretazione del rendiconto delle variazioni di CCN – i flussi di cassa o di liquidità 3. LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La revisione aziendale – la relazione di revisione Documento del Consiglio di Classe 31 ABILITA’: • riclassificare il bilancio in funzione delle analisi • calcolare i principali indici di bilancio • coordinare gli indici a sistema e redigere una relazione interpretativa • redigere il rendiconto finanziario dei flussi di Ccn • redigere una relazione interpretativa del rendiconto finanziario • leggere ed interpretare una relazione di revisione del bilancio COMPETENZE: • interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese • applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati • utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti • MODULO C LA TASSAZIONE DEL REDDITO D’IMPRESA 1. IL REDDITO D’IMPRESA E IL CALCOLO DELLE IMPOSTE Il reddito fiscale d’impresa: concetto e principi generali – dal reddito di bilancio al reddito fiscale – le principali variazioni fiscali: la valutazione fiscale delle rimanenze, l’ammortamento fiscale dei beni materiali, le manutenzioni e le riparazioni, i canoni di leasing, la svalutazione dei crediti – dal reddito fiscale all’imposta – l’IRAP e l’IRES ABILITA’: cogliere le cause delle principali divergenze tra reddito di bilancio e reddito fiscale individuare i soggetti ai quali sono imputabili i redditi d’impresa applicare il metodo LIFO a scatti per la valutazione delle rimanenze calcolare gli ammortamenti fiscalmente deducibili individuare e determinare le principali variazioni fiscali del reddito d’impresa calcolare l’IRES calcolare l’IRAP di una S.p.A. industriale COMPETENZE: gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata individuare e accedere alla normativa civilistica e fiscale • MODULO D LA GESTIONE STRATEGICA E LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA 1. LE STRATEGIE AZIENDALI E LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA La pianificazione strategica e le sue fasi – modelli di strategia: la matrice del Boston Consulting Group – il modello strategico di Porter – la formula imprenditoriale di V. Coda Documento del Consiglio di Classe 32 2. I COSTI E LA CONTABILITA’ ANALITICA Programmazione e controllo di gestione – i rendimenti dei fattori produttivi – la contabilità analitica – i costi nelle imprese industriali – la metodologia del calcolo dei costi – la contabilità a costi consuntivi pieni (full costing) – la contabilità a costi consuntivi variabili (direct costing) – l’activity based costing – la break-even analysis 3. I PIANI E I PROGRAMMI AZIENDALI La gestione come attività programmata – il controllo di gestione e i suoi strumenti – la contabilità a costi standard – il budget annuale e la sua articolazione – i budget economici settoriali – il budget degli investimenti – il budget generale d’esercizio 4. L’ANALISI DEGLI SPOSTAMENTI E IL SISTEMA DI REPORTING Il controllo budgetario – il sistema di reporting – l’analisi degli scostamenti nei costi diretti – l’analisi degli scostamenti nei costi indiretti di produzione – l’analisi degli scostamenti nei ricavi – l’analisi degli scostamenti nel risultato industriale 5. IL BUSINESS PLAN Il piano descrittivo del business plan – il piano economico-finanziario del business plan ABILITA’: • • • • • • • • • individuare, con riferimento a casi concreti, le strategie adottate classificare i costi rappresentare graficamente i costi fissi e variabili calcolare i costi di prodotto e di processo secondo configurazioni a costi pieni e a costi variabili applicare la break-even-analysis a concreti problemi aziendali risolvere alcuni problemi di scelta redigere il budget d’esercizio analizzare gli scostamenti tra dati standard e dati effettivi e individuare interventi correttivi costruire un business plan COMPETENZE: • applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati • utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti • MODULO E CASI AZIENDALI 1. POLITICHE DI MERCATO E PIANO DI MARKETING – CASO: EATALY Nella parte di tempo successiva alla redazione del Documento del Consigli di Classe ho in previsione di sviluppare la seguente U.D.: Documento del Consiglio di Classe 33 2. RENDICONTAZIONE SOCIALE E AMBIENTALE La responsabilità sociale dell’impresa – la comunicazione della responsabilità sociale e ambientale – il bilancio sociale e il bilancio ambientale – Caso aziendale “Barilla”. ABILITA’ : • elaborare piani di marketing • confrontare bilanci sociali e ambientali cogliendone gli aspetti caratteristici e commentandone i risultati COMPETENZE: • inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato • analizzare i documenti di rendicontazione sociale e ambientale alla luce dei criteri di responsabilità sociale d’impresa STRATEGIE DIDATTICHE Strategie didattiche adottate In coerenza con le indicazioni ministeriali, è stata attivata sin dall’inizio del percorso formativo una didattica per competenze, intesa come sviluppo delle abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche dello studente in riferimento ai compiti e ai problemi-opportunità che gli si presenteranno nelle future esperienze professionali. Al fine di sviluppare competenze lo studente è stato coinvolto • nell’affrontare problemi • nel portare a termine compiti • nel risolvere problemi che richiedono l’utilizzo di quanto sa, di quanto sa fare, di come sa essere o sa collaborare con gli altri. Sono stati quindi utilizzati metodi didattici attivi in cui lo studente deve affrontare problemi di natura applicativa e utilizzare le conoscenze e le abilità padroneggiandole. Con le metodologie didattiche attive l’alunno è posto al centro del percorso formativo ed è posta uguale attenzione agli aspetti cognitivi e a quelli affettivi, all’attività intellettuale e a quella pratica. In coerenza a tale premessa, oltre alla lezione frontale è stato lasciato ampio spazio alla lezione interattiva in cui l’esposizione del docente è alternata a momenti di discussione del gruppo classe, al metodo degli esercizi ripetuti in cui si propone una sequenza di esercizi che richiedono prestazioni analoghe, ma progressivamente più complesse. Le metodologie utilizzate sono state: • Lezione frontale • Discussione in classe di problematiche di natura economico-aziendale (anche con lo strumento del quotidiano) • Lavoro di gruppo • Problem solving (su percorso dato o autonomo) • Valutazione e revisione del lavoro/del giudizio • Valutazione formativa frequente • Controllo del lavoro • Studio di casi aziendali • Impiego di linguaggi e materiali non verbali/alternativi • Visite guidate (in terza e in quarta visite aziendali) • Contatto con persone del mondo esterno alla scuola Documento del Consiglio di Classe 34 MATERIALI DIDATTICI • Libro di testo: P. GHIGINI – C. ROBECCHI, L’ECONOMIA AZIENDALE PLUS per la classe quinta - TOMO E, CASA EDITRICE SCUOLA & AZIENDA, Edizione giugno 2014 • • • • • Al libro di testo in adozione è stato associato altro materiale ricavato da quotidiani e siti web ( sito Paramond, Scuola & azienda) allo scopo di riorganizzare, eventualmente approfondire, i contenuti proposti dal manuale In preparazione dell’esame scritto di economia aziendale sono stati utilizzati il manuale “L’esame scritto di economia aziendale” di M. Devastato e L. Mottini nonché esercitazioni tratte dal sito della Paramond e della Tramontana Internet Lavagna Interattiva Multimediale Codice civile VERIFICA E VALUTAZIONE VERIFICA Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica: • Interrogazione lunga e breve • Domande a risposta aperta • Domande a risposta multipla • Trattazione sintetica di argomenti • Esercizi • Relazioni scritte e orali VALUTAZIONE: si concorda con quanto riportato nel Documento del Consiglio di Classe. San Daniele del Friuli, 13 maggio 2015. Documento del Consiglio di Classe Firma del docente 35 ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014 – 2015 MATERIA: DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA DOCENTE: prof. FERRO NADIA CLASSE: V A AFM GIUDIZIO SULLA CLASSE La classe ha avuto totale continuità scolastica con il sottoscritto docente dalla primo anno fino al quinto. Ha manifestato nell’arco del tempo serietà nell’impegno personale e costanza nella volontà di apprendimento, adottando una metodologia di studio efficace ed adeguata alla difficoltà delle discipline. Gran parte degli studenti ha manifestato un discreto interesse per le discipline anche se la partecipazione è stata piuttosto passiva. Alcuni allievi hanno quindi raggiunto capacità di apprendimento buone; alti invece, non sempre costanti dell’applicazione domestica oppure per difficoltà espressive non del tutto superate, hanno manifestato un profitto sufficiente. Sono stati svolti degli approfondimenti grazie al Progetto “Il fisco in classe” in tema di ISE e sulle funzioni ed organizzazione della Agenzia delle Entrate, con la visita alla sede di Udine del Catasto e della Agenzia delle Entrate. ABILITÀ SVILUPPATE DIRITTO: Saper distinguere tra eventi storici, problematiche sociali e istituzioni nazionale ed internazionali. Analizzare i contesti socio istituzionali e normativi dei vari istituti. Individuare la radice ideologica dei principi costituzionali. Utilizzare un linguaggio tecnico giuridico corretto e pertinente. Conoscere ed analizzare l’evoluzione storica dell’ordinamento costituzionale italiano. Distinguere ed identificare le radici ideologiche dei principali diritti e doveri. Conoscere la composizione e le funzioni degli organi costituzionali. Documento del Consiglio di Classe 36 Conoscere gli elementi costitutivi dell’atto amministrativo e dell’organizzazione amministrativa. Conoscere il funzionamento della giustizia civile, penale, amministrativa e tributaria. ECONOMIA POLITICA: Saper valutare le opportunità e gli squilibri derivanti dall’intervento dello Stato nell’economia. Saper mettere in relazione la sostenibilità del debito pubblico con le capacità di crescita economica del Paese. Saper interpretare il significato dei vari saldi di bilancio. Saper classificare le imposte vigenti in Italia Saper individuare i collegamenti tra IRE, IRES e imposta sostitutiva . Sapersi orientare sulle modalità di uso del Modello unico, 730, 770, CUD e F24. Saper riconoscere gli effetti regressivi delle imposte indirette sui consumi. Saper esemplificare casi di coordinamento tra la finanza statale con quella locale. Saper riconoscere l’autonomia finanziaria regionale. Conoscere scopi e utilizzo degli “Studi di settore”. Saper confrontare i diversi componenti degli imponibili dell’IRES e IRAP e relativi calcoli tributari. Capire struttura e funzioni della giustizia tributaria. CONTENUTI TRATTATI PROGRAMMA SVOLTO DI DIRITTO PUBBLICO Lo Stato e la società: elementi dello Stato moderno. Le forme di Stato e le forme di governo. Lo Stato e la Costituzione Lo Stato e le relazioni internazionali. L’Unione europea L’ordinamento costituzionale: il Parlamento. Gli istituti di democrazia. Il Presidente della Repubblica. Il Governo. Le garanzie costituzionali: i diritti e i doveri dei cittadini. La giustizia costituzionale. L’attività amministrativa: la funzione amministrativa. Gli atti amministrativi. L’invalidità degli atti amministrativi. I mezzi dell’attività amministrativa. Il rapporto di pubblico impiego. Documento del Consiglio di Classe 37 L’organizzazione amministrativa : amministrazione diretta, indiretta ed autonomie locali. L’amministrazione della giustizia: l’attività giurisdizionale e la magistratura. La giustizia civile e l’arbitrato. - Argomenti da svolgere: La giustizia amministrativa. La giustizia tributaria. La giustizia penale. PROGRAMMA CONSUNTIVO DI ECONOMIA POLITICA L’attività finanziaria. Le spese pubbliche. Le entrate pubbliche. Il debito pubblico. Il bilancio delle Stato e la contabilità pubblica in Italia. Il sistema tributario italiano: le imposte, elementi e classificazione. I principi giuridici delle imposte. Storia ed organizzazione del sistema tributario italiano. L’IVA e le altre imposte sui consumi. Le imposte indirette sui trasferimenti di ricchezza e sugli affari. La finanza locale, il federalismo fiscale e l’IMU. La determinazione del reddito contabile, fiscale e imponibile. Norme comuni alle imposte dirette. L’IRE. - Argomenti da svolgere entro la fine dell’anno scolastico: L’imposta sul redito delle società (Ires). L’imposta regionale sulle attività produttive (Irap). Il contenzioso tributario. STRATEGIE DIDATTICHE Strategie didattiche adottate • Verbalizzazione esperienze e contenuti • Costruzione schemi e sequenze • Ritorno su concetti base • Scomposizione/semplificazione contenuti • Lezione frontale • Sottolineatura Documento del Consiglio di Classe 38 • Percorsi programmati per la scoperta delle informazioni • Ricavo di appunti • Anticipazione compito e recupero pre-requisiti • Esercizi di comprensione del testo • Pensiero ad alta voce • Valutazione e revisione del lavoro/del giudizio • Discussione libera e guidata • Valutazione frequente • Sviluppo percorsi autonomi di approfondimento • Controllo del lavoro • Visite guidate • Contatto con persone del mondo esterno alla scuola MATERIALI DIDATTICI Libri di testo: DIRITTO: Marco Capiluppi, Nuovo corso di diritto 3, Tramontana. ECONOMIA POLITICA: A. Gilibert A. Indelicato C. Rainero, Economia Politica 2, Lattes. Materiale fornito dal docente Presentazioni in PowerPoint Lavagna Interattiva Multimediale VERIFICA E VALUTAZIONE VERIFICA Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica: - scritta con domande aperte e strutturata e semistrutturata: una per ogni periodo didattico; - diverse verifiche orali. VALUTAZIONE: sono stati utilizzati i criteri di valutazione esposti e previsti nel POF e richiamati nel Documento del Consiglio di Classe. San Daniele del Friuli, 13 maggio 2015. Firma del docente Nadia Ferro. Documento del Consiglio di Classe 39 ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014 – 2015 MATERIA: Scienze Motorie e Sportive DOCENTE: prof. Lunardi Letizia CLASSE: V^AFM GIUDIZIO SULLA CLASSE La classe ha sempre manifestato interesse e partecipazione al dialogo educativo e alle proposte didattiche nel corso del quinquennio. La presenza di un allievo diversamente abile è stata accolta con serenità e l’aiuto profuso durante la lezioni non è mai mancato. Nel percorso di studi, in particolare nel triennio, si sono svolte attività sportive integrate e conferenze a tema inerenti argomenti sportivi e di educazione alla salute. Il livello di preparazione raggiunto è buono per la parte pratica, con alcune punte di eccellenza e discreto per la parte teorica. ABILITÀ SVILUPPATE 1°AMBITO: MOVIMENTO Avere consapevolezza delle proprie attitudini nell’attività motoria e sportiva. Mettere in atto comportamenti responsabili e di tutela del bene comune come stile di vita: long life learning. 2°AMBITO: LINGUAGGI DEL CORPO Padroneggiare gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea nell’ambito di progetti e percorsi anche interdisciplinari. 3°AMBITO: SPORT Interpretare con senso critico i fenomeni di massa legati al mondo sportivo (tifo, doping, professionismo, scommesse..). 4°AMBITO: SALUTE E BENESSERE Scegliere autonomamente di adottare corretti stili di vita. Adottare autonomamente stili di vita attivi che durino nel tempo: long life learning. CONTENUTI TRATTATI 1. Tecniche di allenamento sportivo: riscaldamento finalizzato, stretching, esercizi di mobilità articolare e di tonificazione, sviluppo delle capacità condizionali (forza, velocità, resistenza), ginnastica posturale, lavoro a circuito finalizzato. 2. Sport individuali: ginnastica a corpo libero, tennis tavolo, salto della funicella. 3. Sport di squadra: pallavolo, calcio, basket. Documento del Consiglio di Classe 40 4. Teoria delle scienze motorie e sportive: paramorfismi e dismorfismi del rachide, principi di primo soccorso, alimentazione, doping e dipendenze, SNC e SNP, sistema endocrino e correlazioni con il movimento, lo stress e il movimento. STRATEGIE DIDATTICHE Strategie didattiche adottate • • • • • • • • • • Verbalizzazione esperienze e contenuti Insegnamento reciproco Ritorno su concetti base Scomposizione/semplificazione contenuti Lezione frontale Lavoro di gruppo (piccolo, di livello, eterogeneo, …) Attività personalizzata (nei tempi, nei contenuti, nel livello d’ impegno) Controllo del lavoro Conferenze Progressione didattica del gesto motorio ed analisi dell’esecuzione motoria. MATERIALI DIDATTICI Libro di testo: G. Fiorini, S. Coretti, S. Bocchi “In Movimento” Ed. Marietti Scuola Computer / ipad Internet Attrezzi presenti in palestra, grandi e piccoli per la parte pratica: spalliere, quadro svedese, funicella, trave, elastici tubolari, palle mediche, bande elastiche, palloni, trampolino elastico, cavallina, fit-ball, racchette. VERIFICA E VALUTAZIONE Test pratici, circuiti misti, interrogazioni orali. VALUTAZIONE: si concorda con quanto riportato nel Documento del Consiglio di Classe. San Daniele del Friuli, 13 maggio 2015 Firma del docente ……………………………………. Documento del Consiglio di Classe 41 ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014 – 2015 MATERIA: matematica DOCENTE: prof. Paola Buttazzoni CLASSE: V A A.F.M. GIUDIZIO SULLA CLASSE Ad inizio anno scolastico la classe ha manifestato una forma di disorientamento nell'adeguarsi ad una nuova docente della materia, dopo i numerosi cambi avuti negli anni scolastici precedenti. Tuttavia, si è dimostrata interessata e collaborativa e ciò ha permesso anche un recupero di alcuni argomenti non svolti precedentemente in un clima di lavoro che, dopo la fase di conoscenza reciproca, è diventato sereno. Durante l’anno alcuni allievi si sono distinti per il lavoro assiduo e costante che ha permesso loro di raggiungere un rendimento buono. Il rendimento di qualche allievo ha risentito, invece, di una preparazione di base non solida e/o di un impegno non adeguato e nella preparazione permangono incertezze. ABILITÀ SVILUPPATE • Calcolare derivate attraverso le regole di derivazione • Risolvere forme indeterminate nei limiti del tipo ∞/∞, 0/0, 0·∞ utilizzando il teorema di De L’Hospital. • Determinare gli intervalli di crescenza e di decrescenza di una funzione • Determinare i massimi, i minimi e i flessi orizzontali mediante la derivata prima • Determinare la concavità e i flessi di una funzione mediante la derivata seconda • Tracciare il grafico di una funzione razionale intera o fratta, esponenziale, logaritmica • Analizzare funzioni di domanda e di offerta • Valutare l’elasticità di una funzione di domanda Documento del Consiglio di Classe 42 • Determinare il prezzo di equilibrio • Risolvere problemi riguardanti costi ricavi e profitti • Classificare problemi di scelta • Risolvere problemi di massimo e di minimo legati all'economia • Scegliere tra più alternative in condizione di certezza e con effetti immediati • Determinare il minimo costo di ordinazione nella gestione di un magazzino • Scegliere tra più alternative in condizione di incertezza e con effetti immediati con il criterio del valore medio, il criterio della valutazione del rischio, il criterio del pessimista o dell'ottimista • Rappresentare l'insieme delle soluzioni di una disequazione e di un sistema di disequazioni lineari in due variabili • Utilizzare il metodo grafico per risolvere problemi di programmazione lineare in due variabili o riconducibili a due variabili CONTENUTI TRATTATI Modulo n. 0 – Le derivate • Le derivate fondamentali e le regole di derivazione (ripasso) • Il teorema di De L’Hospital Modulo n. 1 – Studio di funzioni • Le funzioni crescenti e decrescenti e la derivata prima • I massimi, minimi, flessi orizzontali e la derivata prima • I flessi e la derivata seconda • Lo studio di una funzione (razionale intera o fratta, esponenziale, logaritmica) Modulo n. 2 – Le applicazioni dell’analisi in economia • Le funzioni di domanda e di vendita • Coefficienti di elasticità ed elasticità puntuale della domanda • La funzione dell’offerta • Equilibrio tra domanda e offerta • La funzione dei costi, il costo medio e il costo marginale • La funzione del ricavo, il ricavo medio e il ricavo marginale • La funzione del profitto Modulo n. 3 – Ricerca operativa • Problemi di scelta in condizioni di certezza con effetti immediati: il caso continuo e discreto Documento del Consiglio di Classe 43 • Il problema delle scorte • La scelta fra più alternative • Variabile casuale, il valore medio di una variabile casuale, la varianza e la deviazione standard • I problemi di scelta in condizioni di incertezza con effetti immediati: criterio del valore medio, criterio della valutazione del rischio, criterio del pessimista e dell'ottimista Modulo n. 4 – Programmazione lineare • Disequazioni e sistemi di disequazioni lineari in due variabili • Linee di livello e metodo grafico per risolvere problemi di programmazione lineare in due variabili • Problemi di programmazione lineare in più variabili riducibili a due STRATEGIE DIDATTICHE • Ritorno su concetti base • Scomposizione/semplificazione contenuti • Lezione frontale • Anticipazione compito e recupero pre-requisiti • Discussione libera e guidata • Valutazione frequente MATERIALI DIDATTICI • Libri di testo: “M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi – Matematica.rosso – Zanichelli”, vol. 4 e 5 • Esercitazioni fornite dal docente • Lavagna Interattiva Multimediale VERIFICA E VALUTAZIONE VERIFICA Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica: • soprattutto verifiche scritte sotto forma di risoluzione di esercizi e problemi • meno frequenti le verifiche orali. VALUTAZIONE: si concorda con quanto riportato nel Documento del Consiglio di Classe. San Daniele del Friuli, 13 maggio 2015 Firma del docente Documento del Consiglio di Classe 44 ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014 – 2015 MATERIA: INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA DOCENTE: prof. CECILIA MUCCHINO CLASSE: 5ª AFM GIUDIZIO SULLA CLASSE Classe attiva, propositiva, interessata; durante i cinque anni di frequenza di questa materia ha dimostrato un partecipe interesse per i temi proposti, attraverso domande, riflessioni personali, confronto all’interno della classe stessa. Anche gli studenti meno attivi si sono spesso lasciati coinvolgere nella discussione in classe, contribuendo, soprattutto durante questo ultimo anno scolastico, alla trattazione e all’approfondimento delle tematiche. Il comportamento è sempre stato corretto e rispettoso all’interno della classe e nei confronti dell’insegnante. ABILITÀ SVILUPPATE Le seguenti abilità, sviluppate nelle singole unità di apprendimento, rappresentano la gradazione degli obiettivi specifici di apprendimento dell'IRC previsti dall'Intesa MIUR-CEI, ratificata con il DPR 176 del 20.08.2012. • Riconoscere che l'insegnamento sociale è parte della missione della Chiesa nel mondo • Correlare l'insegnamento sociale all'affermazione della dignità della persona • Presentare ed argomentare il rapporto tra azione politica e bene comune • Illustrare ed argomentare le posizioni dell'etica cattolica in relazione alla politica • Riconoscere il valore della partecipazione attiva in politica • Presentare e spiegare il valore del lavoro di ogni cittadino per il bene comune • Accostarsi criticamente alle numerose contraddizioni del mondo oggi in merito al lavoro • Argomentare le possibili soluzioni alle disuguaglianze prodotte dall'economia di mercato • Correlare tra loro i fenomeni dello sviluppo e del sottosviluppo per distinguere il modello di sostenibilità • Riconoscere il valore di criteri etici da applicare alla realtà economica • Presentare ed argomentare le motivazioni per adottare un'economia solidale, equa e sostenibile Documento del Consiglio di Classe 45 • Presentare ed argomentare i criteri etici di un autentico rapporto uomo-natura • Riconoscere le azioni attuabili per un intervento responsabile e a tutela della realtà creata • Ricostruire fatti, eventi, situazioni del Concilio inquadrandoli nel periodo storico studiato • Riconoscere punti di novità nella Chiesa del XX e XXI secolo • Elaborare / rivedere il proprio giudizio sull'operato della Chiesa • Interagire al dibattito con opinioni proficue e rispetto • Usare e interpretare correttamente e criticamente le fonti autentiche della tradizione cristianocattolica CONTENUTI TRATTATI I contenuti trattati sono stati organizzati nelle seguenti Unità di apprendimento, regolarmente svolte. • La persona al centro dei valori cristiani. • Chiesa: vita, lavoro e politica • Chiesa: le sfide dello sviluppo e della sostenibilità • Il Vaticano Secondo Argomenti trattati Riflessione sulla libertà Discussione guidata in classe sulla libertà. Adozione a distanza: la storia di Maud Chifamba. Il lavoro e l’uomo. Prospettive degli allievi. Storia dell’evoluzione del rapporto uomo-lavoro. Il lavoro nella Bibbia. Le encicliche sociali. La vita di relazione. L’istituto familiare nella storia. Aspetti psicologici della relazione. L’amore umano nella Bibbia. Riflessione sull’attentato di Parigi. Visione del film “Casomai”. I giovani e la politica nella storia. Essere soggetti politici oggi. Tre definizioni di politica. Fede, politica e potere. Chiesa profetica e Chiesa idolatrica. STRATEGIE DIDATTICHE Strategie didattiche adottate 1. Verbalizzazione esperienze e contenuti 2. Costruzione schemi e sequenze 3. Ritorno su concetti base 4. Scomposizione/semplificazione contenuti 5. Lezione frontale 6. Ricavo di appunti 7. Pensiero ad alta voce 8. Valutazione e revisione autonoma del giudizio 9. Lavoro in piccolo gruppo 10. Discussione libera e guidata 11. Giochi di simulazione 12. Drammatizzazione e giochi di ruolo 13. Valutazione frequente 14. Sviluppo percorsi autonomi di approfondimento 15. Impiego di linguaggi e materiali non verbali/alternativi 16. Visite guidate 17. Contatto con persone del mondo esterno alla scuola Documento del Consiglio di Classe 46 MATERIALI DIDATTICI Libro di testo: BOCCHINI SERGIO, Religione e religioni, EDB, Bologna 2004. Testo biblico e documenti magisteriali Estratti di testi di religioni non cristiane Schede di sintesi Materiale fornito dal docente. Articoli di cronaca (cartacei e web) Computer Internet Video su YouTube e affini Lavagna Interattiva Multimediale VERIFICA E VALUTAZIONE VERIFICA Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica: costante osservazione degli allievi durante le attività in classe; comprensione e analisi del testo biblico e magisteriale; interesse, partecipazione, comportamento durante lo svolgimento del progetto “Prove Tecniche di Volontariato” e durante l'uscita didattica ad esso correlata. Non si sono effettuate verifiche scritte. VALUTAZIONE La valutazione dell'IRC considera: a) l'apprendimento dei contenuti disciplinari proposti, in relazione agli obiettivi di ogni singola UA e ai processi di maturazione di conoscenze, abilità e competenze; b) l'atteggiamento globalmente manifestato, ovvero l'interesse, la partecipazione, l'attenzione in classe e l'impegno nello svolgimento delle consegne; c) il comportamento, ovvero la relazione educativa con compagni e docente durante l'ora di IRC e nei momenti in comune della giornata scolastica, la collaborazione, il rispetto delle regole disciplinari e delle attrezzature e sussidi dell'istituto; d) la Tabella di riferimento per la valutazione dei livelli d’esercizio delle competenze nell'Asse dei Linguaggi, parte integrante del POF d'Istituto. Il giudizio finale formulato dal docente è la sintesi di queste voci, come dettagliatamente descritto nel Piano di Lavoro. Ai sensi dell’art. 4 comma 3 del D.P.R. 22.06.2009 n. 122 (in riferimento all'art. 309 D.L. 16.04.1994 n.297) le valutazioni relative agli apprendimenti dell’IRC sono espresse in giudizi e non in voti numerici (Insufficiente, Sufficiente, Discreto, Buono, Ottimo). Il docente San Daniele del Friuli, 13maggio 2015. Documento del Consiglio di Classe 47 C. SCHEDE RELATIVE ALLE SIMULAZIONI DELLE PROVE SCRITTE GRIGLIE DI VALUTAZIONE SIMULAZIONE PRIMA PROVA, pagina 49 Data di svolgimento: 14 maggio 2015 Testo allegato SIMULAZIONE SECONDA PROVA (ECONOMIA AZIENDALE) Data di svolgimento prevista: 22 maggio 2015 SIMULAZIONI TERZA PROVA , pagina 61 Prima simulazione svolta il 14 febbraio 2015 Seconda simulazione svolta il 22 aprile 2015 Le prove svolte, di carattere interdisciplinare, hanno coinvolto 4 materie TIPOLOGIA SPERIMENTATA: tipologia B: Quesiti a risposta singola Totale quesiti: 12 ( 3 per ciascuna disciplina) Le simulazioni sono state effettuate con un tempo di 3 ore. Per le lingue straniere è stato consentito l’uso del dizionario. Testi allegati Griglie di correzione utilizzate allegate Documento del Consiglio di Classe 48 I.S.I.S. “VINCENZO MANZINI” – SAN DANIELE DEL FRIULI a.s. 2014/2015 SIMULAZIONE I prova ESC classi quinte 14 maggio 2015 Documento del Consiglio di Classe 49 COGNOME E NOME _________________________________ CLASSE ___________________________________________ ORA DI CONSEGNA ___________________________________ Svolgi la prova, scegliendo una delle proposte tra le quattro tipologie presentate qui di seguito. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Italo Svevo, La coscienza di Zeno. Il brano che segue è tratto dal capitolo VI, La moglie e l'amante, de La coscienza di Zeno. Zeno Cosini ha sposato una delle sorelle Malfenti, figlie di un ricco uomo d'affari della medio-alta borghesia triestina. Frequentare il salotto di casa Malfenti per Zeno significa tentare di adeguarsi ai canoni borghesi di carrierismo e promozione sociale cui si debbono orientare anche i rapporti umani. Lo fa, tuttavia, con i suoi modi abitualmente maldestri da “inetto”. Nella mia vita ci furono varii periodi in cui credetti di essere avviato alla salute e alla felicità. Mai però tale fede fu tanto forte come nel tempo in cui durò il mio viaggio di nozze eppoi qualche settimana dopo il nostro ritorno a casa. Cominciò con una scoperta che mi stupì: io amavo Augusta com’essa amava me. Dapprima diffidente, godevo intanto di una giornata e m’aspettavo che la seguente fosse tutt’altra cosa. Ma una seguiva e somigliava all’altra, luminosa, tutta gentilezza di Augusta ed anche – ciò ch’era la sorpresa – mia. Ogni mattina ritrovavo in lei lo stesso commosso affetto e in me la stessa riconoscenza che, se non era amore, vi somigliava molto. Chi avrebbe potuto prevederlo quando avevo zoppicato da Ada ad Alberta1 per arrivare ad Augusta? Scoprivo di essere stato non un bestione cieco diretto da altri, ma un uomo abilissimo. E vedendomi stupito, Augusta mi diceva: – Ma perché ti sorprendi? Non sapevi che il matrimonio è fatto così? Lo sapevo pur io che sono tanto più ignorante di te! Non so più se dopo o prima dell’affetto, nel mio animo si formò una speranza, la grande speranza di poter finire col somigliare ad Augusta ch’era la salute personificata. Durante il fidanzamento io non avevo neppur intravvista quella salute, perché tutto immerso a studiare me in primo luogo eppoi Ada e Guido2. La lampada a petrolio in quel salotto non era mai arrivata ad illuminare gli scarsi capelli di Augusta. Altro che il suo rossore! Quando questo sparve con la semplicità con cui i colori dell’aurora spariscono alla luce diretta del sole, Augusta batté sicura la via per cui erano passate le sue sorelle su questa terra, quelle sorelle che possono trovare tutto nella legge e nell’ordine o che altrimenti a tutto rinunziano. Per quanto la sapessi mal fondata perché basata su di me, io amavo, io adoravo quella sicurezza. Di fronte ad essa io dovevo comportarmi almeno con la modestia che usavo quando si trattava di spiritismo. Questo poteva essere e poteva perciò esistere anche la fede nella vita. Però mi sbalordiva; da ogni sua parola, da ogni suo atto risultava che in fondo essa credeva la vita eterna. Non che la dicessi tale: si sorprese anzi che una volta io, cui gli errori ripugnavano prima che non avessi amati i suoi, avessi sentito il bisogno di ricordargliene la brevità. Macché! Essa sapeva che tutti dovevano morire, ma ciò non toglieva che oramai ch’eravamo sposati, si sarebbe rimasti insieme, insieme, insieme. Essa dunque ignorava che quando a questo mondo ci si univa, ciò avveniva per un periodo tanto breve, breve, breve, che non s’intendeva come si fosse arrivati a darsi del tu dopo di non essersi conosciuti per un tempo infinito e pronti a non rivedersi mai più per un altro infinito tempo. Compresi finalmente che cosa fosse la perfetta salute umana quando indovinai che il presente per lei era Documento del Consiglio di Classe 50 una verità tangibile in cui si poteva segregarsi e starci caldi. Cercai di esservi ammesso e tentai di soggiornarvi risoluto di non deridere me e lei, perché questo conato non poteva essere altro che la mia malattia ed io dovevo almeno guardarmi dall’infettare chi a me s’era confidato. Anche perciò, nello sforzo di proteggere lei, seppi per qualche tempo movermi come un uomo sano. Essa sapeva tutte le cose che fanno disperare, ma in mano sua queste cose cambiavano di natura. Se anche la terra girava non occorreva mica avere il mal di mare! Tutt’altro! La terra girava, ma tutte le altre cose restavano al loro posto. E queste cose immobili avevano un’importanza enorme: l’anello di matrimonio, tutte le gemme e i vestiti, il verde, il nero, quello da passeggio che andava in armadio quando si arrivava a casa e quello di sera che in nessun caso si avrebbe potuto indossare di giorno, né quando io non m’adattavo di mettermi in marsina. E le ore dei pasti erano tenute rigidamente e anche quelle del sonno. Esistevano, quelle ore, e si trovavano sempre al loro posto. Di domenica essa andava a Messa ed io ve l’accompagnai talvolta per vedere come sopportasse l’immagine del dolore e della morte. Per lei non c’era, e quella visita le infondeva serenità per tutta la settimana. Vi andava anche in certi giorni festivi ch’essa sapeva a mente. Niente di più, mentre se io fossi stato religioso mi sarei garantita la beatitudine stando in chiesa tutto il giorno. C’erano un mondo di autorità anche quaggiù che la rassicuravano. Intanto quella austriaca o italiana che provvedeva alla sicurezza sulle vie e nelle case ed io feci sempre del mio meglio per associarmi anche a quel suo rispetto. Poi v’erano i medici, quelli che avevano fatto tutti gli studii regolari per salvarci quando – Dio non voglia – ci avesse a toccare qualche malattia. Io ne usavo ogni giorno di quell’autorità: lei, invece, mai. Ma perciò io sapevo il mio atroce destino quando la malattia mortale m’avesse raggiunto, mentre lei credeva che anche allora, appoggiata solidamente lassù e quaggiù, per lei vi sarebbe stata la salvezza. Io sto analizzando la sua salute, ma non ci riesco perché m’accorgo che, analizzandola, la converto in malattia. E, scrivendone, comincio a dubitare se quella salute non avesse avuto bisogno di cura o d’istruzione per guarire. Ma vivendole accanto per tanti anni, mai ebbi tale dubbio. Note: 1. Ada ed Alberta sono le sorelle di Augusta, insieme ad Anna. 2. Guido Speier è l’antagonista in amore di Zeno: bello, ricco, buon violinista, elegante sposerà Ada. 1. Comprensione del testo 1.1 Dal brano proposto ricava e interpreta una tua valutazione del rapporto tra marito e moglie in base ai seguenti spunti di riflessione: quale idea di Augusta emerge? Che tipo di atteggiamento ha Zeno nei suoi confronti? Quale legame li tiene uniti e li attrae? Puoi intuire se c'è qualche cosa che li completa a vicenda nel loro rapporto? 2. Analisi del testo 2.1 2.2 Dal brano proposto raccogli e indica puntualmente gli elementi descrittivi più significativi dei valori e dei comportamenti tipici della filosofia di vita borghese che Zeno mette in luce analizzando la moglie. Rifletti sull'atteggiamento dell'io-narrante : “critica” o “ volontà di integrazione”. Nelle righe 20-29 Zeno mette in luce la concezione profondamente diversa che hanno lui e la Documento del Consiglio di Classe 51 2.3 2.4 moglie del tempo e dello spazio. Attraverso puntuali citazioni testuali ricostruisci differenze e incomprensioni tra Zeno e Augusta in merito. Lungo tutto il brano Zeno riflette sulle idee di “salute” e “malattia” : ricostruisci la dialettica tra questi due concetti fondamentali anche facendo riferimento ad altri passi del romanzo. Io narrante e io-narrato. Illustra la tipologia del narratore del romanzo sveviano. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Scegli una delle due tracce di approfondimento. 3.1 3.2 Italo Svevo appartiene a quella generazione primonovecentesca di grandi romanzieri europei che sperimentano una scrittura e una struttura del romanzo profondamente innovativi rispetto ai modelli ottocenteschi. Illustra le principali caratteristiche stilistiche, strutturali, contenutistiche de La coscienza di Zeno sulla base delle tue conoscenze. La figura dell' “inetto”, dello “sradicato”, del “diverso” è molto presente nella narrativa e nella poesia del primo Novecento. Analizzala facendo riferimento agli autori italiani o stranieri che preferisci. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO ARGOMENTO : Il tema della memoria nella letteratura e nell'arte DOCUMENTI Doc. 1 – G. Leopardi, Alla luna O graziosa luna, io mi rammento Che, or volge l'anno, sovra questo colle Io venia pien d'angoscia a rimirarti: E tu pendevi allor su quella selva Siccome or fai, che tutta la rischiari. Ma nebuloso e tremulo dal pianto Documento del Consiglio di Classe 52 Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci Il tuo volto apparia, che travagliosa Era mia vita: ed è, nè cangia stile, O mia diletta luna. E pur mi giova La ricordanza, e il noverar l'etate Del mio dolore. Oh come grato occorre Nel tempo giovanil, quando ancor lungo La speme e breve ha la memoria il corso, Il rimembrar delle passate cose, Ancor che triste, e che l'affanno duri! Doc. 2 – E. Montale, Cigola la carrucola nel pozzo. Cigola la carrucola del pozzo, l’acqua sale alla luce e vi si fonde. Trema un ricordo nel ricolmo secchio, nel puro cerchio un’immagine ride. Accosto il volto a evanescenti labbri: si deforma il passato, si fa vecchio, appartiene ad un altro... Ah che già stride la ruota, ti ridona all’atro fondo, visione, una distanza ci divide. Doc. 3 – I. Svevo, La coscienza di Zeno. Vedere la mia infanzia? Più di dieci lustri me ne separano e i miei occhi presbiti forse potrebbero arrivarci se la luce che ancora ne riverbera non fosse tagliata da ostacoli d’ogni genere, vere alte montagne: i miei anni e qualche mia ora. Il dottore mi raccomandò di non ostinarmi a guardare tanto lontano. Anche le cose recenti sono preziose per essi e sopra tutto le immaginazioni e i sogni della notte prima. Ma un po’ d’ordine pur dovrebb’esserci e per poter cominciare ab ovo, appena abbandonato il dottore che di questi giorni e per lungo tempo lascia Trieste, solo per facilitargli il compito, comperai e lessi un trattato di psico–analisi. Non è difficile d’intenderlo, ma molto noioso. Dopo pranzato, sdraiato comodamente su una poltrona Club, ho la matita e un pezzo di carta in mano. La mia fronte è spianata perché dalla mia mente eliminai ogni sforzo. Il mio pensiero mi appare isolato da me. Io lo vedo. S’alza, s’abbassa... ma è la sua sola attività. Per ricordargli ch’esso è il pensiero e che sarebbe suo compito di manifestarsi, afferro la matita. Ecco che la mia fronte si corruga perché ogni parola è composta di tante lettere e il presente imperioso risorge ed offusca il passato. Ieri avevo tentato il massimo abbandono. L’esperimento finì nel sonno più profondo e non ne ebbi altro risultato che un grande ristoro e la curiosa sensazione di aver visto durante quel sonno qualche cosa d’importante. Ma era dimenticata, perduta per sempre. Mercé la matita che ho in mano, resto desto, oggi. Vedo, intravvedo delle immagini bizzarre che non possono avere nessuna relazione col mio passato: una locomotiva che sbuffa su una salita trascinando delle innumerevoli vetture; chissà donde venga e dove vada e perché sia ora capitata qui! Documento del Consiglio di Classe 53 Doc. 4 – S. Dalì, La persistenza della memoria (1931). Doc. 5 – M. Proust, Dalla parte di Swann. Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati madeleine, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della madeleine. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicissitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta? Sentivo che era connessa col gusto del tè e della madeleine. Ma lo superava infinitamente, non doveva essere della stessa natura. Da dove veniva ? Che senso aveva ? Dove fermarla ? Bevo una seconda sorsata, non ci trovo più nulla della prima, una terza che mi porta ancor meno della seconda. E tempo di smettere, la virtù della bevanda sembra diminuire. E’ chiaro che la verità che cerco non è in essa, ma in me. E’ stata lei a risvegliarla, ma non la conosce, e non può far altro che ripetere indefinitivamente, con la forza sempre crescente, quella medesima testimonianza che non so interpretare e che vorrei almeno essere in grado di richiederle e ritrovare intatta, a mia disposizione (e proprio ora), per uno schiarimento decisivo. Depongo la tazza e mi volgo al mio spirito. Tocca a lui trovare la verità…retrocedo mentalmente all’istante in cui ho preso la prima cucchiaiata di tè. Ritrovo il medesimo stato, senza alcuna nuova chiarezza. Chiedo al mio spirito uno sforzo di più…ma mi accorgo della fatica del mio spirito che non riesce; allora lo obbligo a prendersi quella distrazione che gli rifiutavo, a pensare ad altro, a rimettersi in forze prima di un supremo tentativo. Poi, per la seconda volta, fatto il vuoto davanti a lui, gli rimetto innanzi il sapore ancora recente di quella prima sorsata e sento in me il trasalimento di qualcosa che si sposta, che vorrebbe salire, che si è disormeggiato da una grande profondità; non so cosa sia, ma sale, lentamente; avverto la resistenza e odo il rumore degli spazi percorsi…All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di madeleine che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonie mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio…." Documento del Consiglio di Classe 54 2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO ARGOMENTO: Tra macro e micro economia. DOCUMENTI Doc. 1 – C’era una volta la speranza che la globalizzazione avrebbe portato benefici per tutti, sia nei Paesi industriali avanzati, sia nel Terzo mondo. Oggi la faccia oscura della globalizzazione è sempre più evidente. […] Abbiamo sotto gli occhi di un sistema commerciale globale ingiusto, che ostacola lo sviluppo, e un sistema finanziario globale instabile, in cui i Paesi poveri si trovano ripetutamente oberati da un debito ingestibile. Il denaro dovrebbe affluire dai Paesi ricchi a quelli poveri, ma sempre più spesso va nella direzione opposta. L’aspetto più significativo della globalizzazione è la disparità tra promesse e realtà. […] La teoria economica prevedeva che ci sarebbero stati individui penalizzati dalla globalizzazione, ma sosteneva anche che il numero dei beneficiati avrebbe compensato quello dei penalizzati. […] Non è successo. […] Molti degli insuccessi della globalizzazione ruotano intorno a un fatto molto semplice: la globalizzazione economica ha viaggiato a un ritmo superiore a quello della globalizzazione della politica e della mentalità. Siamo diventati più interdipendenti, e una maggiore interdipendenza crea la necessità di un’azione coordinata. Ma manca ancora il quadro istituzionale per poterlo fare in modo più efficace e democratico. […] La globalizzazione può essere modificata: anzi, è evidente che sarà modificata. la domanda è: i cambiamenti ci saranno imposti come risultato di una crisi o prenderemo il controllo del processo di globalizzazione? Nel primo caso si rischia di scatenare una reazione ostile alla globalizzazione, oppure si rischia di fare interventi alla rinfusa che serviranno solo a preparare il terreno per altri problemi. Nel secondo caso ci sarebbe la possibilità di ricostruire la globalizzazione mettendola in grado di esprimere appieno le sue potenzialità e di migliorare le condizioni di vita in tutto il mondo. J. Stiglitz, Making Globalzation Work, 2006. Doc. 2 – La caratteristica generale della Gramengreencredit (letteralmente credito del villaggio) è la promozione del credito come diritto umano. la sua missione è aiutare le famiglie povere nel loro tentativo di superare la povertà. E’ pensato per i poveri, e in particolare per le donne. Il tratto distintivo del Gramengreencredit è dato dal fatto di non basarsi su alcuna garanzia collaterale, e nessun contratto a valore legale. Si basa sulla “fiducia” anziché su procedure legali. Viene offerto per la creazione di lavoro autonomo, di attività che generino reddito o diano un tetto ai poveri, e non a fini consumistici. E’ nato come sfida al sistema bancario tradizionale, in cui le banche rifiutano i poveri, considerati “non meritevoli di ricevere prestiti”. Ne consegue che il Gramengreencredit rifiuta i metodi fondamentali del sistema bancario tradizionale e crea metodi propri: offre un servizio a domicilio, basandosi sul principio che le persone non dovrebbero andare dalla banca, ma la banca dalle persone. Per ottenere un prestito, occorre che il richiedente si unisca ad un gruppo di richiedenti. I prestiti possono essere concessi in sequenza continua. Il richiedente che ha ripagato un prestito precedente può chiederne di nuovi. Tutti i prestiti devono essere ripagati a rate settimanali o bisettimanali. E’ possibile ricevere simultaneamente più di un prestito. I prestiti sono accompagnati da programmi obbligatori, o volontari, di risparmio. In genere vengono concessi attraverso organizzazioni non-profit o istituzioni nelle quali i richiedenti hanno una partecipazione maggioritaria. […] Il Gramengreencredit dà particolare enfasi alla formazione del capitale umano ed è interessato alla protezione ambientale. Segue l’educazione dei bambini, fornisce borse di studio e concede prestiti agli studenti. Per ottenere la creazione di capitale umano si sforza di diffondere la tecnologia, come i telefoni cellulari e l’energia solare, e promuove l’energia meccanica come alternativa al lavoro manuale. M. Yunus, Il nostro sistema di prestito: un patto fondato sulla fiducia, La Repubblica, 14 ottobre 2006. Documento del Consiglio di Classe 55 Doc. 3 – L’aspirazione alla frugalità, ad una vita fondata su valori essenziali, non è affatto estranea all’identità culturale degli stati Uniti. Consumismo ed austerità si sono contesi l’anima dell’America fin dalla sua nascita. Oggi il consumismo è in ritirata sotto la pressione dello stato di necessità. Gli squilibri provocati da anni di indebitamento facile hanno innescato dei contro – aggiustamenti rapidi. In poco tempo la massa delle famiglie americane, facendo di necessità virtù, ha riscoperto una parola che sembrava dimenticata: risparmio. […] La parsimonia è una strada obbligata per rimediare agli eccessi del passato. E questo rinsavimento collettivo è agevolato dai mass media, dall’industria della comunicazione, che sfornano nuove ideologie e nuovi trend per accompagnare l’evoluzione dei comportamenti. Anche i ceti privilegiati si adeguano. Martha Olney, economista dell’Università di Berkeley e studiosa della Grande Depressione degli anni Trenta, dice che è tipico di queste crisi storiche il ribaltamento dei valori: “La parsimonia e una nuova sobrietà di costumi riemergono come le virtù nazionali di quest’epoca”. F. Rampini, Le dieci cose che non saranno più le stesse. Tutto quello che la crisi sta cambiando, A. Mondadori, 2009. Doc. 4 – Il low – cost non è solo un fenomeno economico imponente. e’ la parte più visibile del grande cambiamento culturale e sociale in corso in tutto il mondo occidentale. Quando si sente la parola low – cost il pensiero corre spontaneamente ai mobili Ikea, ai voli Rayanair e alle auto Dacia. Ma questi prodotti a prezzo contenuto sono solo la parte più visibile di una new deal che sta cambiando l’economia e la società occidentale e che corre su due binari paralleli: la neosobrietà e la nuova economia low – cost. […] Riscoprire il giusto valore delle cose. E’ la cifra migliore di questo new deal. […] Giusto valore delle cose significa, certo, cercare il prezzo ottimale approfittando delle occasione. Ma anche, se si vuole, continuare a usare lo stesso paio di scarpe per vent’anni o più, se sono ancora belle e ci siamo affezionati. […] Riscoprire il giusto valore delle cose significa anche aborrire lo spreco, evitare gli acquisti inutili, e le cose che poi buttiamo. […] F. Astone, R. Lacalca, Italia low – cost, 2011. Doc. 5 – La crisi economica è l’occasione per rivedere i nostri modelli di sviluppo? Offre certamente la possibilità di farlo. E’ solo un problema di regolamentazione o bisogna ripensare in senso più ampio le nozioni di progresso e di benessere? Sì, bisogna ripensarle. Benessere e regolamentazioni sono questioni collegate. Se si crede che il mercato non abbia bisogno di controllo, perché la gente farà automaticamente delle scelte giuste, non ci si pone nemmeno il problema. Se invece ci si preoccupa del benessere e della libertà, bisogna organizzare l’economia in modo tale che queste due cose siano realmente possibili. Allora le domande sono: quali regolamentazioni vogliamo? Fino a quale punto? Ecco le questioni importanti che devono essere discusse collettivamente. […] Né l’economia di mercato, né la società sono processi che si autoregolano. Hanno bisogno dell’intervento razionale dell’essere umano. La democrazia è fatta per questo: per discutere del mondo che vogliamo, ivi compresi i termini di regolazione dei sistemi della sanità, dell’istruzione, delle tutele contro la disoccupazione. […] G. Allix, L. Carame, A. Sen, Non si vive di solo PIL. Benessere e progresso devono essere ripensati. Senza regole non è possibile realizzarsi, intervista pubblicata su La Stampa, 10 giugno 2010. 3. AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: La Prima Guerra Mondiale: origini e responsabilità. DOCUMENTI Documento del Consiglio di Classe 56 Doc. 1 - Nel giugno 1914 l’Europa viveva ancora la Belle Époque. In apparenza era in preda ad una leggerezza spensierata, a una gioia di vivere che sembrava non dovesse finire mai. Sempre in apparenza, prevaleva la convinzione che le guerre fossero ormai impossibili ed inutili. Ma sotto questa idilliaca superficie scorrevano i veleni delle crisi diplomatiche, degli egoismi nazionali, delle rivalità tra senili dinastie regnanti, imparentate ed invidiose l’una dell’altra, e delle combinazioni militari. L’Europa felix era percorsa da profonde agitazioni sociali, che presto sarebbero state provvisoriamente sommerse dai nazionalismi esasperati dalla guerra, nell’attesa di riaffiorare, con una violenza rivoluzionaria, dalle montagne di cadaveri. Fu come se tutte le Furie (scrive Benedetto Croce), a lungo tenute compresse, abbattute le porte, si precipitassero sul mondo. Nonostante l’apparente soddisfazione, tutti si sentivano sul punto di essere aggrediti e tutti tendevano a diventare aggressori (scrive lo storico Max Weber). L’Europa del 1914 era una gran festa in cui si fingeva di non sentire i miasmi esplosivi che avvolgevano le vecchie società. A Sarajevo un esaltato accese un cerino e fece saltare in aria il continente. […] La convulsa estate 1914 sembra un dramma surreale, dedicato al trionfo dell’irresponsabilità. E’ in definitiva proprio questo. La gioiosa Europa del primissimo Novecento aveva, più o meno inconsapevolmente, preparato la propria perdita: e vi precipitò con un’incoscienza che non l’abbandonò neppure nei decenni successivi. B. Valli, Perché il gesto di uno sconosciuto fece esplodere un continente, La Repubblica, 2004. Doc. 2 - Il problema delle origini e delle responsabilità del conflitto è stato più volte riproposto. […] Formalmente la questione fu risolta nell’articolo 231 del Trattato di Versailles, che attribuiva la responsabilità della guerra all’Austria – Ungheria e alla Germania. Gli storici sanno che la questione è molto più complessa e chiama in causa l’organizzazione del sistema internazionale nel ventennio che precedette la guerra, lo scatenarsi delle rivalità imperialistiche, l’impressionante ascesa economica ed industriale della Germania, l’esasperazione dei sentimenti e della politica di potenza, la debolezza delle forze pacifiste, il fallimento della Internazionale socialista. Questi riferimenti generali non possono tuttavia nascondere il fatto che i circoli militari, ed una parte almeno del governo tedesco, ritenevano possibile con una breve e vittoriosa guerra – alla quale i tedeschi erano i meglio preparati – rafforzare l’egemonia mitteleuropea, che già di fatto esercitavano, e soddisfare l’aspirazione ad una posizione di potenza mondiale adeguata alla forza economica raggiunta. […] In questo quadro, elementi decisivi nello scatenamento del conflitto appaiono sia la convinzione che si sarebbe trattato di una guerra di breve durata, la classica “continuazione della politica con altri mezzi” alla Clausewitz (generale e teorico prussiano), sia il sostegno dell’opinione pubblica nazionale, dell’una e dell’altra parte, alle ragioni della guerra. P. Villani, Trionfo e crollo del predominio europeo. XIX – XX secolo, Il Mulino, 1983. Doc. 3 - Questa guerra, diversamente dalle altre precedenti, che erano condotte per obiettivi limitati e specifici, aveva come posta scopi illimitati. Nell’età degli imperi, la politica e l’economia si erano fuse. La rivalità politica internazionale si modellava sulla crescita e sulla competizione economiche, ma la caratteristica di questi processi era per l’appunto la loro illimitatezza. […] Per i due principali contendenti, Germania e Gran Bretagna, l’unico limite doveva essere costituito dal cielo, poiché la Germania voleva una posizione di predominio politico e marittimo mondiale pari a quella britannica, che avrebbe perciò automaticamente relegato ad un rango inferiore la potenza inglese già in declino. Era un aut aut. Per la Francia, allora come nella seconda guerra mondiale, la posta in gioco non era così alta, ma era ugualmente pressante: controbilanciare la crescente inferiorità economica e demografica dinanzi alla Germania, che sembrava inevitabile. Anche in questo caso era in questione il futuro della Francia come grande potenza. In entrambi i casi un compromesso avrebbe semplicemente significato rimandare il confronto. […] Sulla carta era senza dubbio possibile un compromesso su alcuni degli obiettivi bellici che entrambe le parti, con ottica megalomane, formularono non appena scoppiò il conflitto, ma in pratica il solo obiettivo che contasse era la vittoria totale: ciò che nella seconda guerra Documento del Consiglio di Classe 57 mondiale verrà definito “resa incondizionata”. Era un obiettivo assurdo ed autolesionistico che condusse alla rovina vinti e vincitori. Gli sconfitti furono trascinati nella rivoluzione, mentre i vincitori conobbero la bancarotta e il dissanguamento di ogni energia. E. J. Hobsbawm, Il secolo breve, Rizzoli, 1995. Doc. 4 – All’origine della corsa al riarmo e della pesante atmosfera che si venne creando nei rapporti tra le nazioni non erano soltanto l’inasprimento della lotta per i mercati e la spinta degli interessi dinastici e della tendenza a creare una diversione alle lotte politiche e sociali interne, a mano a mano che queste si facevano più intense per la pressione delle classi lavoratrici e per la resistenza dei ceti industriali. La fiducia nella possibilità di frenare l’ascesa del movimento operaio cominciò a venire meno dopo la rivoluzione russa del 1905 e la crisi economica del 1907. Il bellicismo dei nazionalisti, la loro predicazione della guerra “rigeneratrice” e la loro polemica antidemocratica ed antisocialista ebbero più largo credito allorché si vide che la crisi rivoluzionaria non era limitata alla Russia ma raggiungeva, in forme diverse, anche altri paesi. Nel 1908 una rivoluzione scoppiò in Turchia: il movimento dei Giovani Turchi, dopo aver ottenuto la concessione di una costituzione liberale, costrinse il sultano Abdul – Hamid II ad abdicare. L’ondata rivoluzionaria raggiunse la Cina, dove la resistenza agli stranieri era uscita dalla fase della rivolta spontanea di tipo tradizionale, che aveva avuto la sua massima espressione nel movimento dei boxers. R. Villari, Storia dell’Europa contemporanea, Laterza, 1972. 4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva (ambito tecnico – scientifico) DOCUMENTI Doc. 1 - «Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli addetti ai lavori della culla dell’innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista Roberto Manzocco in “Esseri Umani 2.0” (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche; l’eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell’invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell’umano nel “post-umano” si devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “mind uploading”, ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le “nanomacchine”, robot grandi come virus in grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.» Fabio Chiusi, Trans Umano la trionferà, “L’Espresso” – 6 febbraio 2014. Doc. 2 - «Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all’Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un po’ diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l’uomo – piattaforme petrolifere in fiamme, miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi». L’astronomo della Corte d’Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Documento del Consiglio di Classe 58 Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con l’angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltà dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c’è più, sostituito da sensori, lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti i convogli che si muovono all’interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.» Massimo Gaggi, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, “Corriere della Sera. la Lettura” – 26 gennaio 2014. Doc. 3 - «Per molto tempo al centro dell’attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro: «Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate «Quanto costano, come si usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.» Dianora Bardi, La tecnologia da sola non fa scuola, “Il Sole 24 ORE. it – 12 gennaio 2014. Doc. 4 - «Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal sigillo della necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall’intenzione dell’uomo, la storia subisce un sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell’oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra “recente passato” e “immediato futuro”, in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi, ma solo progressi nell’ordine del proprio potenziamento. Null’altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria crescita, un semplice “sì” a se stessa. L’orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.» Umberto Galimberti, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002. TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO A partire dagli anni Venti e Trenta la massiccia diffusione dei mezzi di comunicazione di massa ha consentito che molte pagine della storia mondiale del Novecento fossero non soltanto conosciute e vissute grazie ad essi, ma anche scritte attraverso di essi: si pensi, ad esempio, alla propaganda nel ventennio fascista, all’ascesa di Hitler in Germania, alla bomba atomica, al secondo dopoguerra, al boom economico degli anni Sessanta, alla contestazione del ’68, all’allunaggio, alla caduta del Muro di Berlino, all’11 settembre 2001, eventi che ciascuno di noi può ancora ascoltare e vedere mediante la consultazione di materiali di archivio proposti oggi dai media e da Internet. Il candidato rifletta sull’argomento proposto, affrontando l’approfondimento di uno o più aspetti di esso in base ai propri studi ed alle proprie conoscenze personali. Documento del Consiglio di Classe 59 TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE “La bellezza salverà il mondo. La frase di Dostoevskij (dal romanzo L’idiota) non è mai stata così attuale. Perché è proprio quando così tante cose intorno a noi vanno male che bisogna parlare della bellezza del pianeta e dell’uomo che lo abita” (Editoriale della rivista Canopée, n. 1, 2003, p.11). Bisogna intendersi: la parola “bellezza” assume qui un significato ampio, che non sempre corrisponde all’uso comune. Non è questione di trascorrere la vita ad ammirare tramonti o la luna piena, tantomeno di dedicarsi ad arricchirla con oggetti futili acquistati in qualche negozio. Piuttosto è il tentativo di ordinare la vita armoniosamente secondo la coscienza di ciascuno, affinché le sue diverse declinazioni, sociale, professionale, intima, materiale, formino un tutto comprensibile. Non si tratta necessariamente di una vita sacrificata a un bell’ideale, né una vita vissuta in conformità a valori giudicati superiori; spesso una vita bella non necessita di fondamenti politici o morali. Ciascuno, qui, determina criteri della propria riuscita, anche se per questo deve ricorrere a ciò che gli offre la società in cui vive. Torniamo così al punto da cui siamo partiti, l’esperienza di compimento interiore e di pienezza dell’essere. T. Todorov. La bellezza salverà il mondo, 2005. Documento del Consiglio di Classe 60 ISTITUTO STATALE di ISTRUZIONE SUPERIORE DI SAN DANIELE DEL FRIULI "VINCENZO MANZINI" C O R S I D I S T U D I O : Amministrazione, Finanza e Marketing/IGEA – Costruzioni, Ambiente e Territorio/Geometri – Liceo Linguistico/Linguistico Moderno – Liceo Scientifico. Piazza IV Novembre – 33038 SAN DANIELE DEL FRIULI (prov. di Udine) Telefono n. 0432 955214 – Fax n. 0432 957261 – e-mail: [email protected] – sito: www.isismanzini.it – C.F. 94008390307 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA A.S. 2014/2015 Classe 5^ A - AFM M A T E R I E : Inglese, Matematica, Economia politica, Storia TIPOLOGIA B: quesiti a risposta singola. Le risposte devono essere contenute in un numero di righe non superiore a 10 DURATA: 3 ore 14 febbraio 2015 Documento del Consiglio di Classe 61 INGLESE Cognome:………………………………. Nome:……………………VOTO: /15 1) What are the main terms related to payment? Explain them. 2) Describe the three major types of economic systems 3) What are the problems caused by the recession in Italy? Documento del Consiglio di Classe 62 MATEMATICA Cognome:………………………………. Nome:…………………………VOTO: /15 Determina il dominio e l'equazione degli eventuali asintoti della funzione • x e f ( x )= 2 x − 2x • . Se la funzione della domanda d in funzione del prezzo p è − 0,01 p d ( p)= 5 e 2 , per quali valori di p la domanda è rigida? Per quali valori è elastica e per quali anelastica? • In un mercato a concorrenza perfetta la funzione della domanda d e la funzione dell'offerta h in funzione del prezzo p sono rispettivamente d ( p)= 1000− 2 p e h( p)= p− 80 . La funzione del costo C rispetto alla quantità q prodotta è 2 . Determina per quali valori di q il produttore non è in perdita e qual è la produzione ottimale per avere il massimo profitto. C (q)= 1725+ 10 q+ q Documento del Consiglio di Classe 63 ECONOMIA POLITICA Cognome:………………………………. Nome:……………………………VOTO: /15 1) Illustra la produttività della spesa pubblica. ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................. 2) Spiega il controllo di bilancio. …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… 3) Classifica le entrate tributarie. …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………. Documento del Consiglio di Classe 64 STORIA Cognome:………………………………. Nome:………………… VOTO: /15 1.) Quali sono le principali interpretazioni storiche dell’Imperialismo? 2.) 2) Il 1917 fu un anno di svolta nel conflitto sia per l’uscita di scena della Russia sia per l’entrata in guerra degli USA.. Il candidato indichi i fattori che indussero gli USA a un coinvolgimento diretto nel conflitto e le conseguenze di tale intervento per l’esito della guerra. 3) Che cos’è la NEP, chi fu il suo principale ispiratore? Documento del Consiglio di Classe 65 ISTITUTO STATALE di ISTRUZIONE SUPERIORE DI SAN DANIELE DEL FRIULI "VINCENZO MANZINI" C O R S I D I S T U D I O : Amministrazione, Finanza e Marketing/IGEA – Costruzioni, Ambiente e Territorio/Geometri – Liceo Linguistico/Linguistico Moderno – Liceo Scientifico. Piazza IV Novembre – 33038 SAN DANIELE DEL FRIULI (prov. di Udine) Telefono n. 0432 955214 – Fax n. 0432 957261 – e-mail: [email protected] – sito: www.isismanzini.it – C.F. 94008390307 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA A.S. 2014/2015 Classe 5^ A - AFM M A T E R I E : Francese, Tedesco, Matematica, Diritto, Scienze motorie e sportive TIPOLOGIA B: quesiti a risposta singola. Le risposte devono essere contenute in un numero di righe non superiore a 10 DURATA: 3 ore 22 aprile 2015 Documento del Consiglio di Classe 66 FRANCESE Cognome:………………………………. Nome:……………………VOTO: /15 La lettre commerciale ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………….. La livraison. ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………….. La facturation. ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………. Documento del Consiglio di Classe 67 MATEMATICA Cognome:………………………………. Nome:…………………………VOTO: /15 1. Determina il dominio ed eventuali punti di minimo e massimo relativi della funzione 2. Un commerciante di frutta ha una vendita costante di 100 kg di mele la settimana. Le spese per ogni ordinazione sono di € 25 e le spese annue di magazzinaggio sono di € 26 al kg. Il magazzino ha la capacità di 120 kg. Determina la quantità ottima di mele per ogni ordinazione, il numero di ordinazioni annue e la loro periodicità. 3. Un’impresa deve stipulare un contratto per la manutenzione dei suoi impianti elettrici e riceve tre offerte: € 3.000 annui fissi, € 2.400 annui fissi e € 30 per ogni intervento, € 60 per ogni intervento. Determina qual è l’offerta più conveniente in funzione degli interventi previsti. Documento del Consiglio di Classe 68 TEDESCO Cognome:………………………………. Nome:……………………………VOTO: /15 1. Wie kam der Nationalsozialismus an die Macht und wie waren seine Plӓne? 2. Was habt ihr vom Film Good bye Berlin gelernt? 3. Merkmale des Kapitalismus und der Globalisierung Documento del Consiglio di Classe 69 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Cognome:………………………………. Nome:………………… VOTO: /15 1 ) Si descrivano le principali funzioni del SNC e SNP. 2) Si esponga sinteticamente ed esaustivamente un’attività ginnico-motoria di fitness o sportiva a scelta. 3 ) Si argomenti sulla correlazione tra stress ed equilibrio psico-fisico della persona con riferimento al movimento. Documento del Consiglio di Classe 70 DIRITTO Cognome:………………………………. Nome:………………… VOTO: /15 1) Spiega la libertà personale. 2) Esponi le funzioni della Corte Costituzionale. 3) Illustra la Commissione UE. Documento del Consiglio di Classe 71 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA D’ESAME DEL 14/02/2015 MATERIE: INGLESE – MATEMATICA – ECONOMIA POLITICA - STORIA TABELLA DI VALUTAZIONE (IN QUINDICESIMI) INDICATORI E DESCRITTORI UTILIZZATI PER LA CORREZIONE DELLA TERZA PROVA NELLE MATERIE DI INGLESE – ECONOMIA POLITICA - STORIA Alunni Pertinenza Congruita’ ed esaustivita’ delle conoscenze Correttezza e proprieta’ di linguaggio capacità di sintesi VOTO PERTINENZA DELLA RISPOSTA RISPETTO AL QUESITO (PUNTI DA 1 A 5) - DESCRITTORI: PUNTI 1 NESSUNA PUNTI 2 SCARSA PUNTI 3 SUFFICIENTE PUNTI 4 DISCRETA ED ADEGUATA PUNTI 5 COMPLETA E COERENTE CONGRUITA’ ED ESAUSTIVITA’ DELLE CONOSCENZE (PUNTI DA 1 A 5) – DESCRITTORI: PUNTI 1 NESSUNA PUNTI 2 MODESTA PUNTI 3 SUFFICIENTE PUNTI 4 DISCRETA ED ADEGUATA PUNTI 5 AMPIA ED APPROFONDITA CORRETTEZZA E PROPRIETA’ DI LINGUAGGIO (PUNTI DA 1 A 3) – DESCRITTORI: PUNTI 1 SCARSA PUNTI 2 SUFFICIENTE PUNTI 3 BUONA CAPACITA’ DI SINTESI (PUNTI DA 1 A 2) – DESCRITTORI: PUNTI 1 SCARSA Documento del Consiglio di Classe PUNTI 2 BUONA 72 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA D’ESAME DEL 22/04/2015 MATERIE: FRANCESE–TEDESCO–DIRITTO–SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE-MATEMATICA TABELLA DI VALUTAZIONE (IN QUINDICESIMI) INDICATORI E DESCRITTORI UTILIZZATI PER LA CORREZIONE DELLA TERZA PROVA NELLE MATERIE DI FRANCESE – TEDESCO – DIRITTO – SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Alunni Pertinenza Congruita’ ed esaustivita’ delle conoscenze Correttezza e proprieta’ di linguaggio capacit àdi sintesi VOTO PERTINENZA DELLA RISPOSTA RISPETTO AL QUESITO (PUNTI DA 1 A 5) - DESCRITTORI: PUNTI 1 NESSUNA PUNTI 2 SCARSA PUNTI 3 SUFFICIENTE PUNTI 4 DISCRETA ED ADEGUATA PUNTI 5 COMPLETA E COERENTE CONGRUITA’ ED ESAUSTIVITA’ DELLE CONOSCENZE (PUNTI DA 1 A 5) – DESCRITTORI: PUNTI 1 NESSUNA PUNTI 2 MODESTA PUNTI 3 SUFFICIENTE PUNTI 4 DISCRETA ED ADEGUATA PUNTI 5 AMPIA ED APPROFONDITA CORRETTEZZA E PROPRIETA’ DI LINGUAGGIO (PUNTI DA 1 A 3) – DESCRITTORI: PUNTI 1 SCARSA PUNTI 2 SUFFICIENTE PUNTI 3 BUONA CAPACITA’ DI SINTESI (PUNTI DA 1 A 2) – DESCRITTORI: PUNTI 1 SCARSA Documento del Consiglio di Classe PUNTI 2 BUONA 73 TABELLA DI VALUTAZIONE (IN QUINDICESIMI) INDICATORI E DESCRITTORI UTILIZZATI PER LA CORREZIONE DELLA TERZA PROVA NELLA MATERIA DI MATEMATICA Alunni Conoscenza e applicazione degli elementi propri della disciplina Capacità di orientamento concettuale e scelta logica Precisione formale e chiarezza espositiva CONOSCENZA E APPLICAZIONE DEGLI ELEMENTI PROPRI DELLA DISCIPLINA DESCRITTORI: PUNTI 1 SCARSE PUNTI 2 INCOMPLETE PUNTI 3 CON QUALCHE IMPRECISIONE PUNTI 4 SUFFICIENTI PUNTI 5 BUONE PUNTI 6 COMPLETE APPROFONDITE CAPACITÀ DI ORIENTAMENTO CONCETTUALE E SCELTA LOGICA DESCRITTORI: PUNTI 1 SCARSE PUNTI 2 INADEGUATE PUNTI 3 SUFFICIENTI PUNTI 4 DISCRETE PUNTI 5 BUONE-OTTIME PRECISIONE FORMALE E CHIAREZZA ESPOSITIVA DESCRITTORI: PUNTI 1 INADEGUATE PUNTI 2 CON IMPRECISIONI Documento del Consiglio di Classe PUNTI 3 SUFFICIENTI PUNTI 4 CORRETTE 74 Vot o