Proposte operative per attività di `alfabetizzazione` rivolte ad alunni

Transcript

Proposte operative per attività di `alfabetizzazione` rivolte ad alunni
Proposte operative per attività di 'alfabetizzazione'
rivolte ad alunni di diverse nazionalità
inseriti in corso d'anno nelle classi IV e V
1° Circolo Didattico Modena
Plesso Buon Pastore
concordate in fase di programmazione delle attività aggiuntive di insegnamento
da
Insegnante Referente Intercultura e Insegnanti titolari dell'intervento
Ipotesi fasi lezioni (durata 1.30 h)
11.00-11.15 attività di apertura: conversazione a catena su esperienze personali
esempio:
l’insegnante chiede a un alunno “Ciao, come stai questa mattina?”
risposta : “Sto bene” e rifà la stessa domanda al compagno seguente e così via per un
massimo di tre turni di domande che l'insegnante calibra a seconda del livello linguistico del
bambino . (*)
Al termine l’insegnante chiede a ciascuno di un compagno: “Come sta C. questa mattina?”
“Che cosa ha mangiato a colazione?” “Con chi è venuto a scuola?” (obiettivi:esprimere stati
d’animo e descrivere proprie azioni,raccontare esperienze di altri utilizzando un lessico ad
alta frequenza d'uso, strutture sintattiche di base e corretti accordi morfologici)
11.15- 11.30 presentazione del lessico o delle strutture da acquisire
proposta dell’attività linguistica e spiegazione semplificata di ciò che si chiede
loro di fare attraverso un esempio
11.30-12.00 pratica delle strutture linguistiche e del lessico in situazione di gioco, in
simulazione o role-play. In questo contesto l’insegnante non corregge
esplicitamente, ma supporta, consiglia, sollecita lasciando libertà di
espressione. Unica regola: si parla solo Italiano.
Durante questa fase l’insegnante può scattare foto da stampare e proporre
per la costruzione di fumetti nel momento della sintesi finale,oppure come
ripasso della lezione, all’incontro successivo
12.00-12.15 controllo linguistico da parte dell’insegnante, ripresa ed eventuali
integrazioni linguistiche in base alle esigenze scaturite. Applicazione ad altro
contesto delle strutture/lessico appresi.
12.15-12.30 sintesi con eventuale scrittura e lettura degli elementi principali affrontati
(*) si possono calibrare le domande a seconda del livello dei bambini e si possono facilitare le attività
affiancando le espressioni/strutture all’immagine o alla mimica/gestualità adeguata
Come stai ? : ) sto bene
: ] non sto molto bene / sto così così
: ( sto male
varianti: alla domanda il bambino mima la risposta e i compagni cercano di descrivere la sua azione:
Che cosa hai fatto questa mattina prima di venire a scuola?
mi sono alzato, ho fatto colazione, mi sono lavato la faccia, mi sono vestito, ho sistemato la cartella, ho
salutato la mamma e sono uscito. (mimato)
I compagni diranno: si è alzato, ha fatto colazione...
In base alle modalità e ai tempi di acquisizione si può decidere ogni quante lezioni cambiare e integrare
la conversazione d’apertura con altre domande.
Ipotesi di strutturazione intervento
Possiamo organizzare su 2 o 3 lezioni i diversi contenuti, abbinati al lessico relativo e alle strutture
linguistiche. Al termine di ogni blocco proporremo una breve attività di verifica e la proposta da parte dei
bambini alla classe del gioco, dell’intervista, della drammatizzazione...
Per ogni lezione pensiamo ad un’attività forte, trainante da proporre nella fase della pratica.
CONTENUTO
LESSICO
STRUTTURE
LINGUISTICHE
socializzare,
come ti chiami?
scambiare
-via,strada,
viale, mi chiamo....
informazioni
piazza, paese, città
dove vivi? con chi?
personali
- i familiari: fratello... vivo in via...con...
quanti anni hai?
- i giochi/gli sport
come si chiama tuo
preferiti
fratello?
ti piace giocare a...?
- numero, prefisso
vuoi giocare con
numeri da o a 10
me?
mi dai il tuo numero
telefonico?
la descrizione fisica -l'altezza,la
lei/lui ha ....
di persone (e cose?) corporatura;
lei/lui è....
-il viso, i capelli
i suoi capelli sono....
-l'abbigliamento
la sua bocca è....
-le abilità
sa ... non sa..../
è capace di ...
-la vita familiare
ATTIVITA’
1) l’intervista a, b, c
a) su se stessi
b) su personaggi
famosi o inventati
c) relativamente a
schede date
2)
la camminata
parlante (strisce a
terra
con
frasi
apprese)
1) information gap
2) descrizione del
personaggio al
compagno che lo
deve disegnare
3) indovina chi
vive a/in/con
gli/le piace....
il cibo e gli acquisti
i cibi
pasti
dei
diversi mi piace/non mi
piace
ti
piace/ti
piacciono...?
gli ingredienti di
alcune ricette da i
comandi
per
cucinare
e
gli realizzare una ricetta
aggettivi
corrispondenti
1) intervista
preferenze
alimentari
sulle
2) cucina di gruppo
3) simulazione
acquisti dal vero
e
le azioni del cucinare vorrei un etto di...
quanto costa...?
l'acquisto
degli dove
posso
ingredienti
trovare..?
Attività che stimolano il bisogno intrinseco di chiedere e dare
informazioni:
a) Information gap
Relativamente a contenuto e lessico noti, l’insegnante elabora un testo –preferibilmente descrittivo- da
consegnare alle coppie di bambini.
Ogni bambino riceverà lo stesso testo, bucato però in modo diverso da quello del compagno. Il loro
compito sarà quello di ricostruire il testo chiedendo al compagno l’informazione mancante.
esempio su una unica frase: “Marco è un bambino di 10 anni, con i capelli ricci, di color castano e occhi di
color verde brillante”
testo A : “_______ è un bambino di 10 anni, con i capelli ricci, di color____________ e occhi di color verd
brillante”
testo B: “Marco è un bambino di______ anni, con i capelli ricci, di color castano e occhi di
color_____________”
Il bambino con il testo A dovrà completarlo chiedendo:
“Come si chiama il bambino?” “Di che colore sono i suoi capelli?”
Il bambino B completerà il suo testo chiedendo:
“Quanti anni ha Marco?”
“Di che colore sono i suoi occhi?”
Inizialmente, per rendere meno difficile il compito si possono proporre in un box, sotto al testo, le
domande in ordine sparso, tra le quali i bambini possono scegliere quelle adeguate.
b) attività cooperative con ruoli e compiti prefissati
Dopo aver affrontato un contenuto, l’insegnante può richiedere una verifica che preveda sia una parte di
aiuto e supporto reciproco, sia una parte di prestazione prettamente individuale.
Il cooperative learning propone attività strutturate che ben si prestano a questi obiettivi.
“Penne al centro” può essere così sintetizzato:
L’insegnante elabora un elenco di domande (come posso chiedere l’età a un mio compagno? cosa posso
chiedergli per sapere da dove viene e dove vive? come risponderesti a tali domande?...)
Nel gruppo di 3-4 bambini si definisce chi ricoprirà per primo il ruolo di conduttore:
questo ha il compito di leggere la domanda al gruppo e, dopo aver ritirato le penne di ciascuno, di
richiedere il contributo di tutti per individuare la giusta risposta, una volta definita la risposta chiederà a
ciascuno di ripeterla oralmente.
Finita questa fase orale, ridistribuirà a ciascuno la penna e da questo momento non sarà più possibile
aiutarsi: ognuno dovrà rispondere per iscritto alla domanda che prima era stata analizzata e individuata
collettivamente. Quando tutti hanno finito di scrivere, il ruolo di conduttore verrà ricoperto dal bambino alla
sinistra del primo: ritirerà le biro e leggerà la seconda domanda....
c) giochi di guessing
= I bambini in cerchio si passano una “scatola magica” : contiene tutti gli oggetti che noi desideriamo.
Chi riceve la scatola deve mimare azioni, espressioni, che possano aiutare i compagni a indovinare cosa
ha ‘nascosto’ nella scatola (in effetti cosa ha pensato ci sia nella scatola).
“E’ un fazzoletto?” “E’ un tovagliolo?” “ E’ una sciarpa?”...
= Lo stesso gioco può essere modificato nella variante più complessa delle domande indirette: “A cosa
serve?” “ E’ una cosa che si usa a scuola?” “E’ pesante?” “Chi lo usa?” “Io possiedo quell’oggetto?” A
tali domande il bambino con la scatola dovrà rispondere chiedendo, se ne sente il bisogno, l’aiuto della
maestra.
= Un bambino concorda con l’insegnante un animale che i compagni dovranno indovinare ponendogli
domande a cui si possa rispondere solamente con Sì/No.
“Ha 4 zampe – ha il pelo – mangia erba - fa le uova....” sono le domande su cui prima di giocare i
bambini si saranno esercitati sia come strutture, sia come lessico.
d) Conversazioni guidate ed interviste
CHE COSA SAI FARE?
Dopo che i bambini hanno acquisito un ricco lessico relativo ad azioni, attività attraverso mimi e giochi di
guessing, si può proporre la tabella per parlare delle proprie abilità/disabilità:
Osserva la tabella e parla di ciò che sai fare e che non sai fare:
so
Io
non so
nuotare
cavalcare
dipingere
disegnare
suonare la chitarra
giocare a tennis
ballare
cantare
saltare
salire su un albero
correre
giocare a calcio
scrivere in Inglese
parlare in Italiano
non so....
MA
so......
Dopo aver imparato il lessico relativo alla famiglia, alle relazioni di parentela proporre:
Osserva la tabella e parla dei tuoi familiari:
La mia mamma
Il mio papà
Mio fratello
sa
Mia sorella
Mia nonna
Mio nonno
Mio zia
non sa
cucinare
riparare l’auto
cucire
parlare Italiano
dipingere
suonare il piano
giocare a calcio
costruire mobili
salire sugli alberi
scrivere in Inglese
ballare
cantare
stirare
pulire la casa
riparare la TV
non sa....
MA
sa......
Un intervista
Fai le seguenti domande ai tuoi compagni e completa la tabella
Domande
Dove vivi?
...................
Quante persone vivono
nella tua famiglia? Chi
sono?
Come si chiama la tua
mamma?
Hai animali domestici?
Quali?
Qual è il tuo sport
preferito?
Cosa preferisci fare a
scuola?
...................
....................
esempio:Franco
in un appartamento in via
Zurigo
5: io, mia mamma,
mio papà e due
sorelle
Carla
Sì, un cane e un
gatto
il calcio
disegnare
e
risolvere problemi
Scegli un’ intervista e scrivi le informazioni raccolte come nell' esempio e
comunica le informazioni ai compagni:
Franco abita in un appartamento in via Zurigo, con la mamma, il papà e due sorelle.
La sua mamma si chiama Carla.
Ha due animali domestici: un cane e un gatto.
Il suo sport preferito è il calcio.
A scuola gli piace disegnare e risolvere i problemi.
LA CAMMINATA PARLANTE
Riportiamo su strisce di circa 15 x 35 cm. le frasi imparate per presentarsi, prendere
contatto ed entrare in relazione con altri
Ciao, come ti chiami?
Mi chiamo Claudia. Come stai?
Così così.
Sì, abito vicino alla scuola. E tu?
Vieni spesso al parco?
Io vengo solo il lunedì.
Sì, a lunedì. Ciao Andrea
Io mi chiamo Andrea, e tu?
Sto bene e tu?
Dove abiti? Qua vicino?
Anch’io abito qui vicino.
Sì, mi piace l’altalena, e tu?
Allora ci vedremo lunedì prossimo.
Ciao Claudia, a presto.
Mescoliamole e facciamo ricomporre ai bambini la corretta sequenza. Sollecitiamoli a
collegare le frasi ponendo attenzione alla relazione domanda/risposta che includono.
Disponiamole a terra a distanza di un passo l’una dall’altra,in doppia fila e chiediamo alle
coppie di bambini di fare ad ogni passo la domanda/risposta che calpestano.
Modena, 26 febbraio 2007
Le proposte effettuate hanno il limite di non essere precedute da introduzione/giustificazione teorica,
considerato la situazione "d'emergenza" (*) che l'inserimento a ottobre e a novembre, in una V classe e in
una classe IV, di 3 bambini di nazionalità diversa aveva comportato.
Destinatari quindi :
3 bambini, scolarizzati nel paese d'origine, e due di loro per alcuni mesi dell'anno scolastico precedente,
anche in Italia;
2 bambini frequentanti la scuola B.Pastore dallo scorso anno e in via di piena acquisizione del livello
linguistico BICS.
Iter della progettazione dell'intervento
Dopo un periodo di accoglienza e di osservazione dei bambini neo-arrivati, all'interno della classe ,
seguito da momenti di confronto con la referente di Circolo relativamente ai bisogni, linguistici,
relazionali e di apprendimento in senso lato, manifestati, sono state individuate all'interno del plesso le
risorse strutturali, disponibili ad effettuare un intervento di 40 h. di 'alfabetizzazione' in orario aggiuntivo di
insegnamento.
La precedente proposta è la fedele copia in word, traslata in codice html, delle ipotesi programmatorie e
operative concordate con l'insegnante 'portavoce' del team, costituito da 3 insegnanti di classi IV e V. Ci
scusiamo pertanto per eventuali imprecisioni e/o scarsa descrizione delle attività.
Durante gli incontri programmatori si è dato priorità:
- all'aspetto metodologico, organizzativo della lezione;
- ad una selezione interna alle indicazioni glottodidattiche che più si confacevano alla situazione;
- alla ricerca di un percorso comunicativo relazionale entro cui collocare coerentemente le proposte.
Per questo ultimo aspetto un grazie alle maestre che, con sensibilità, attenzione e grande professionalità
sono riuscite a tener conto in ogni iniziativa degli interessi dei bambini, dei loro bisogni linguistici,
relazionali e di socializzazione.
A percorso ultimato seguirà la documentazione dell'unità di apprendimento.
Con l'auspicio che tale condivisione on line possa essere d'utilità a tutte le colleghe interessate a
costruire insieme strumenti per la scuola, per i bambini e soprattutto per il nostro mondo futuro, che,
fortunatamente, continuerà ad essere sempre più multietnico e, speriamo, anche un po' più accogliente,
equilibrato e...'umano'.
(*) Le virgolette servono a segnalare l'uso talora improprio delle parole che, trasferite da un registro
all'altro, possono creare fraintendimenti e ambiguità.
In questo caso il termine emergenza è senz'altro inappropriato: penso siano ben altre le emergenze, sia
nella vita, sia nella scuola.
Le virgolette invece alla parola 'alfabetizzazione' del titolo stanno solo a indicare un mio gusto personale:
gli insegnanti/maestri a cui faccio riferimento ( che, ormai, purtroppo o per fortuna, sono solita definire
dinosauri) spesso, in passato, hanno usato questo termine per indicare i primi livelli di acquisizione
nell'insegnamento di una lingua diversa da quella d'origine.
Preferisco continuare ad usare la parola con questo valenza, perchè ritengo importante ricordare la mia
storia e quella delle persone che l'hanno arricchita.
Soprattutto penso che la parola gratitudine debba essere inserita più spesso nel nostro 'alfabeto'.
Insomma, anche noi italianissimi avremmo bisogno, talvolta, di alfabetizzarci...
Grazie, dunque, a tutti i dinosauri, di lontana e di recente apparizione.
Modena, 5 aprile 2007
Patrizia Borghi