Ottobre 2011 - Value Partners

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Ottobre 2011 - Value Partners
Internazionalizzazione
|
Tutte le opportunità offerte dal Br asile
Imprese
L’ECONOMIA
DEL BRASILE IN CIFRE
7,5%
la crescita del Pil nel 2010
5,5%
la crescita del Pil nel 2011-2015
7°
Paese per consumi al mondo
2%
della produzione
di energia mondiale
GLI INVESTIMENTI
NEGLI EVENTI SPORTIVI
600 miliardi di dollari
di investimenti
60 miliardi
destinati alle costruzioni
1 milione
di nuovi posti di lavoro
12
gli stadi da costruire
o riqualificare
La zona che ospiterà il Parco Olimpico a Rio de Janeiro.
Edilizia e infrastrutture
Come investire
Gli errori da evitare
Ottobre 2011 N. 7
T
IL NUOVO CANTIERE
80
ra il 2011 e il 2016 tutto il mondo guarderà al
Brasile, il paese che ospiterà prima i mondiali di calcio nel 2014 e poi le Olimpiadi nel 2016.
In mezzo altri eventi sportivi di grande richiamo
mediatico, come la Coppa America di calcio, la
Confederations Cup e i Giochi Mondiali militari.
La celebrazione del Brasile, attraverso i due principali eventi sportivi al mondo fa del paese guidato
da Dilma Roussef una delle aree più ambite per gli
operatori turistici e per gli imprenditori alla ricerca
di nuovi mercati per l’esportazione e costituisce
un’occasione irripetibile di business per l’industria
italiana delle costruzioni, che comincia sempre di
più a rafforzarsi all’estero, come ha puntualmente
registrato la ricerca condotta dal Centro Studi Ance. A partire da adesso, per chi vuol fare business
in Brasile la parola d’ordine è sport. Perché tra i
Mondiali del 2014 e le Olimpiadi di Rio del 2016,
soltanto il governo federale è pronto a spendere qualcosa come 33 miliardi di dollari, ai quali
vanno aggiunti gli oltre 60 miliardi per il settore del turismo e delle comunicazioni. Di questa
straordinaria iniezione di liquidità, che secondo le
stime metterà in moto investimenti per oltre 600
miliardi di dollari, beneficeranno tutti i settori che
afferiscono al sistema delle costruzioni, dai trasporti pubblici all’asfalto delle strade, dagli alberghi al
risanamento di interi quartieri residenziali, dalle
reti elettriche a quelle telefoniche. Non solo, quindi, i dodici stadi di calcio da ristrutturare, quanto
piuttosto le infrastrutture e i servizi da realizzare,
in primis le strutture per la ricettività e il sistema
dei trasporti in metropolitana, i sistemi di sicurezza
e il settore alberghiero. Solo due dei 15 miliardi
di euro stanziati per i Mondiali di calcio, infatti, riguardano i campi di gioco: il resto andrà ai
trasporti pubblici, alla costruzione di parcheggi,
agli hotel, al risanamento dei quartieri degradati,
allo sviluppo di porti, degli aeroporti e dell’alta
velocità ferroviaria. Le Olimpiadi produrranno ricadute economiche per oltre 600 miliardi di euro, il
10% dei quali sarà appannaggio delle costruzioni.
Per il governo brasiliano saranno creati un milione di nuovi posti di lavoro, anche se secondo uno
studio della brasiliana Fondazione Getulio Vargas,
l’impatto dei Mondiali sul mercato del lavoro dovrebbe tradursi nella creazione di 3,6 milioni di
nuovi posti e in un conseguente incremento generale dei redditi pari a 27 miliardi di euro.
Per questo motivo il governo ha deciso di incorporare progetti più urgenti all’interno di «miniPac», ovvero mini-piani di accelerazione della
crescita dotati di fondi pubblici. Per ogni settore
di Stefano Cianciotta
Tra i Mondiali di calcio del 2014
e le Olimpiadi in programma nel
2016, in città approderanno oltre
5 milioni di turisti, delegazioni e
migliaia di giornalisti. È l’occasione
per rinnovare la città e creare un
movimento d’opinione che cancelli
i luoghi comuni sulla mancanza di
sicurezza e sulla povertà. Ancora
oggi centinaia di migliaia di persone vivono nelle 968 favelas della
città. Per le Olimpiadi sono stati
stanziati quasi 13,92 miliardi di
dollari; di questi 11,1 serviranno
per le infrastrutture, 5,5 miliardi
per trasporti, 813 milioni per la sicurezza, 770 per progetti di energia, 479 milioni per gli impianti.
I progetti saranno finanziati dal
Comitato Olimpico Internazionale con circa 1 miliardo di dollari, 570 milioni arriveranno dagli
sponsor, 406 milioni dalla vendita
dei biglietti.
Il governo ha stanziato 3,5 miliardi di dollari per l’adeguamento degli scali internazionali,
mentre gli investitori nordamericani si sono concentrati sul settore alberghiero, con 364 milioni
di dollari d’investimenti, seguiti
dai Paesi Bassi con 233 milioni.
Oltre a un metrò più funzionale,
Rio de janeiro avrà l’Arco metropolitano, una nuova tangenziale
da 70 chilometri.
Nel villaggio olimpico saranno costruiti 34 edifici, per circa 18 mila
posti letto, che dopo le Olimpiadi
verranno rivenduti.
Il Rio 2016 Olympic Park è situato in uno dei quattro centri
olimpici in programma per lo
sviluppo dei Giochi del 2016, e
concentra il maggior numero di
attrezzature sportive e impianti.
È uno spazio fondamentale per
lo sviluppo dei Giochi olimpici
e per la vitalità di Rio de Janeiro.
L’Olympic Training Center, le attrezzature principali del Parco, saranno un riferimento per le future
generazioni sportive brasiliane e il
Parco Olimpico getterà le basi per
un quartiere sostenibile e sarà una
delle principali eredità urbane di
Rio de Janeiro, dopo i Giochi del
2016. Durante i Giochi, in questo
centro si svolgeranno le principali
manifestazioni sportive e incontri tra grandi sponsor pubblici e
atleti. Costruito in Barra da Tijuca, il Parco Olimpico sarà situato
in posizione centrale rispetto alle
altre arene sportive in Deodoro,
Maracanã e Copacabana.
Alle risorse per le Olimpiadi vanno aggiunti 102 miliardi di dollari
per l’estrazione del petrolio proprio di fronte a Rio de Janeiro,
con quasi 100 mila nuovi posti di
lavoro. Anche le altre città scelte
per ospitare i mondiali sono oggetto di numerosi interventi di riqualificazione urbana.
A Belo Horizonte le priorità sono la creazione della rete per il
bus a transito rapido, l’ampliamento della metropolitana e
quello dell’aeroporto. A Brasília,
il miglioramento della rete viaria, l’ampliamento del metrò e la
creazione del metrò leggero (Vlt).
Stesso dicasi per Fortaleza. A Cuiabá è prevista una serie di opere
infrastrutturali così come a Curitiba, dove sta per partire pure la
costruzione ex-novo del metrò. A
Manaus sono in agenda lavori su
infrastrutture e aeroporto. A Porto Alegre saranno allungate due
linee della metropolitana. A Natal
si lavorerà su metrò leggero, aeroporto e infrastrutture. A Recife
primo obiettivo è costruire la «Cidade da copa» a São Lourenço da
Mata. A São Paulo e Salvador de
Bahia in arrivo migliorie su tutte
le linee dei trasporti urbani.
GLI INVESTIMENTI PREVISTI NEL 2011-2014
Settori
Incremento in %
Infrastrutture
Industria
Progetti di costruzione
Euro (valori in miliardi)
2006-2009
2011-2014
94,8
151,9
149
245,2
141,8
243,8
Totale
385,6
10,7
9,9
10,5
11,5
641,7
GLI STADI DEI MONDIALI DI CALCIO
Brasilia
Capienza Importo
dei lavori in mil.
70000
311
Tipologia
di intervento
Nuovo
Fonte di
finanziamento
Fondi Pubblici
Ciuabà
43000
172
Nuovo
Fondi Pubblici
Manaus
44000
237
Nuovo
Fondi Pubblici
Rio De Janeiro
76500
320
Riqualificazione
Fondi Pubblici
Natal
45000
178
Nuovo
Ppp
Fortaleza
65000
208
Riqualificazione
Ppp
Recife
46000
260
Nuovo
Ppp
Salvador
50000
317
Nuovo
Ppp
Belo Horizonte
69000
297
Riqualificazione
Ppp
Porto Alegre
61000
62
Riqualificazione
Fondi Privati
Curitiba
43000
62
Riqualificazione
Fondi Privati
San Paolo
66000
178
Riqualificazione
Fondi Privati
Impianto
Totale degli Investimenti
2,6 miliardi di euro
Ottobre 2011 N. 7
di intervento, inoltre, è stato definito un soggetto
responsabile: il governo federale lo è per i porti e gli
aeroporti, i singoli governi statali e le municipalità
lo sono per gli stadi e la mobilità urbana, mentre gli
hotel sono interamente lasciati all’iniziativa privata,
sotto il controllo dei municipi. Fondi del governo
federale, inoltre, sono stati stanziati per potenziare
i servizi portuali, aeroportuali e stradali, fondamentali per il miglioramento dell’offerta turistica della
città. Altri interventi riguarderanno l’aumento della ricettività alberghiera. Il ministero del Turismo
brasiliano è già al lavoro per attirare investimenti
mirati nel settore e ampliare la ricettività turistica di
Rio e delle aree limitrofe. Saranno eseguiti diversi
lavori di infrastrutture in 13 aeroporti, non solo
per rispondere ai 600 mila turisti stranieri che
raggiungeranno il Paese per i Mondiali di Calcio
del 2014, ma anche dovuto all’attuale flusso di
brasiliani che circolano attraverso i terminali. Il
flusso di viaggiatori è aumentato del 12% all’anno tra il 2007 e il 2010, a seguito dell’aumento del
benessere sociale, che ha interessato tra il 2003 e
il 2009 35,7 milioni di brasiliani che hanno migliorato il loro status. Tutti i progetti degli eventi sportivi fanno capo all’Associazione brasiliana
La nuova Rio | Stanziati 14 miliardi di dollari
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IL NUOVO CANTIERE
Cresciuto per 25 anni a un
ritmo vertiginoso, con un
tasso medio dell’8,3%, il
Brasile è chiamato adesso
alla sfida più impegnativa:
sfruttare le grandi opportunità
offerte dagli eventi sportivi.
Giochi mondiali militari 2011,
Confederations Cup 2013,
Mondiali di calcio 2014,
Coppa America di calcio 2015,
Olimpiadi 2016,
sono destinati a cambiare
per sempre la fisionomia del
paese sudamericano, che
sta investendo 150 miliardi
di euro in infrastrutture e
servizi turistici. Le imprese
italiane sono in pole position
per aggiudicarsi una fetta
importante dei lavori.
Chi è già presente in Brasile
L’Italia è il terzo partner commerciale europeo del Brasile e il nono a livello mondiale. Dopo la Romania il
Brasile è il secondo paese per numero di dipendenti
delle imprese italiane. Sono circa 600, infatti, le imprese italiane che operano in Brasile, con stabilimenti
produttivi e uffici di rappresentanza, con oltre 75mila
dipendenti e 20 miliardi di ricavi. Oltre ai big come
Fiat, Telecom e Pirelli, che proprio in Brasile fa il 34%
del suo fatturato, la fotografia degli interessi italiani
nel paese evidenzia una forte presenza di società che
operano nelle infrastrutture. Impregilo, attraverso il
gruppo Ecorodovias, ha concluso da poco un accordo per la gestione trentennale dell’autostrada Ayrton
Senna-Carvalho Pinto. Atlantia ha appena annunciato
la sua intenzione di innalzare dal 50 al 60% la partecipazione nella Triangolo del Sol, che gestisce 442 chilometri nello Stato di San Paolo. Ansando Sts, invece, si
è aggiudicata una commessa per la metro di San Paolo
del valore di 170 milioni, mentre Enel Green Power si
è aggiudicata tre progetti per la produzione energia
eolica nella regione di Bahia. Senza dimenticare il business del fotovoltaico che è ancora poco sviluppato in
Brasile. Endesa, controllata di Enel, vende elettricità a
5,5 milioni di clienti, e opera con 1000 Mw, che equivalgono all’1% dell’energia prodotta nel paese. Alcuni
anni fa era stata la Seli Tunnel a realizzare gli scavi per
la Metro 4 di San Paolo. Olimpiadi e Mondiali richiedono grandi infrastrutture che a loro volta generano
una grande richiesta di macchinari di costruzione. Per
questa ragione Case New Holland, del Gruppo Fiat,
che ha già quattro stabilimenti di produzione in Brasile,
ha previsto ulteriori investimenti nell’area di San Paolo.
In linea con le esigenze attuali e future del settore dei
trasporti brasiliano, Paccar ha recentemente presentato
i piani per costruire il nuovo impianto di assemblaggio
Daf Brasil su 500 acri nella città di Ponta Grossa, nello stato del Paraná, investendo 200 milioni di dollari.
Cesare Trevisani
vicepresidente
Confindustria
«Le imprese italiane
vantano una
lunga tradizione e
una straordinaria
competenza nella costruzione di opere civili e
sono pronte a contribuire a questi ambiziosi
programmi. Auspichiamo che il processo
di apertura agli investimenti stranieri che
il Brasile ha intrapreso negli ultimi anni si
estenda anche al settore delle infrastrutture».
Massimo Ponzellini
presidente
di Impregilo
«Il Brasile è un
Paese in forte crescita
economica e sarà
teatro nei prossimi
anni di importanti eventi sportivi e
significativi investimenti nel settore
infrastrutturale. Guardiamo con grande
interesse a questo mercato, forti della
nostra consolidata presenza nel Paese».
Orlando Silva
ministro dello Sport
del Brasile
«Il Brasile sta vivendo
un momento molto
speciale nel superare
le disuguaglianze, e la
sfida è quella di garantire la sostenibilità di
questa crescita economica robusta, che è
anche il frutto di una trasformazione sociale
e culturale. La classe media brasiliana sta
crescendo, 100 milioni di persone nel 2010,
con un incremento di 30 milioni dal 2003».
Massimo D’Aiuto
amministratore
delegato di Simest
«Vista anche la battuta
di arresto di alcune aree
come il Nord Africa,
le imprese italiane
debbono orientarsi verso altre opportunità.
Il Brasile ha un bisogno urgente di sviluppare
le infrastrutture, soprattutto portuali e
aeroportuali, che risultano insufficienti rispetto
all’afflusso previsto per gli eventi sportivi».
Ottobre 2011 N. 7
Le OLIMPIADI | strutture raggruppate a rio in quattro aree
IL NUOVO CANTIERE
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Area Olimpiadi di Rio. Le strutture per il 2016 sono raggruppate in 4 grandi aree distinte della città, i cluster
Barra, Copacabana, Maracana e Deodoro, collegate da trasporti efficienti e treni ad alte prestazioni.
Danilo Bruschi
direttore sede Sace
di Modena
«In Brasile oltre al settore
delle infrastrutture, dove
sono in cantiere nuovi
lavori per miliardi di
dollari, si prevedono massicci investimenti
anche nell’oil & gas, nelle telecomunicazioni
e nelle energie rinnovabili. Le nostre imprese
possono offrire forniture e tecnologie
di elevata qualità, capaci di sostenere le
strategie di sviluppo nazionale».
Antonello Loreto
direttore Horus
Investment
dell’infrastruttura e dell’industria di base (Abdib)
e godranno di incentivi fiscali, forme specifiche di
tutela dei marchi e visti di lavoro temporanei per
tecnici e professionisti. Inoltre una parte degli investimenti per la mobilità urbana – il capitolo più
consistente dei Mondiali – potrà usufruire di finanziamenti agevolati da parte pubblica (20 anni per
ripagare il prestito, 30 nel caso di trasporti ferroviari). Quanto alle Olimpiadi di Rio, i pacchetti più interessanti riguarderanno gli alloggi, perché servono
almeno 46mila posti letto, ma anche gli impianti
di gestione e trattamento delle acque, le centrali di
riciclaggio dei rifiuti, la rete ferroviaria cittadina, il
sistema delle metropolitane e tre reti di bus rapidi.
Grande spazio sarà dato alle energie rinnovabili, dai pannelli solari per il riscaldamento delle
IL RUOLO DELLE IMPRESE ITALIANE
L’Italia vuole giocare un ruolo leader negli investimenti in Brasile nella corsa alla realizzazione di impianti, opere e infrastrutture per i Mondiali di calcio
del 2014 e delle Olimpiadi del 2016. Delle 150 imprese straniere che hanno già chiesto di partecipare
alle gare, l’Italia non solo è il primo Paese Ue con
il 19% di iscrizioni – più di Germania (11%) e
Spagna (7%) – ma è anche il secondo nel mondo
dietro solo all’Australia (30%). La percentuale di
nostre imprese che si sono candidate per realizzare
le infrastrutture è perfino superiore a quella degli Usa
(15%). E non si parla solo di impiantistica sportiva
ma anche di mobilità, tecnologia, infrastrutture portuali e aeroportuali, ospitalità e opere d’ingegneria.
Per sostenere gli investimenti delle imprese italiane in vista di Mondiali di calcio del 2014 e delle
Olimpiadi del 2016 Biis, la Banca Infrastrutture
e Innovazione del Gruppo Intesa aprirà un desk
a San Paolo, composto da quattro specialisti, affiancati in un secondo momento da broker locali.
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Sambodromo. La demolizione di una parte del Sambodromo nell’ambito del rinnovamento della città di Rio de Janeiro
e come sarà l’area dopo il restyling. La nuova area ospiterà uno dei momenti della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi.
IL NUOVO CANTIERE
Rio Olympic Park. La zona che ospiterà
il Parco Olimpico, un lotto triangolare
di circa 700mila mq in una posizione
privilegiata in Barra da Tijuca, sulle rive
del Lago di Marapendi, con la sua base
sulla Avenida Abelardo Bueno, è sede
del Jacarepaguá Speedway e dell’Arena
Olimpica (Roa), del Maria Lenk Aquatic
Center (Aqc) e del Velodromo Olimpico
di Rio (Rov), tutti impianti costruiti
per i Giochi Panamericani del 2007.
L’Olympic Park River diventerà un centro di
formazione e di ricerca di alto livello, per
incontrare atleti di tutta l’America Latina.
L’idea fondamentale è quella di costruire
un «Campus» che si sviluppi su due livelli
principali. Il primo livello sarà riservato
per l’attuazione dei Fop (campi di prova),
mentre il secondo (6 metri al di sopra)
consisterà in un sistema di circolazione a
due grandi assi perpendicolari (due piste
lunghe 30 m di larghezza in direzione
Ns e Ew), che si trasformano in rampe e
piattaforme (piazze sospese) collegate a ogni
impianto destinato al pubblico e ai media.
«Per il nostro settore
le opportunità sono
enormi. L’edilizia
negli ultimi due anni
ha avuto performance incredibili, con
una crescita del 15%. Il clima sociale ed
economico è favorevole agli investimenti:
solo nella Regione Metropolitana di
San Paulo almeno il 30% della
popolazione è riconducibile all’Italia».
piscine fino alle tecnologie per l’illuminazione
che prevedono un’alimentazione a etanolo. C’è
poi tutta la grande sfida delle utilities, sulla quale le
imprese italiane puntano alle subforniture, provando a chiudere quante più partnership possibili per
la vendita di beni e servizi legati alle due manifestazioni sportive. Ad oggi le istituzioni e le associazioni
imprenditoriali italiane si sono mosse bene, promuovendo numerose missioni, l’ultima delle quali
in ordine di tempo ha consentito alcuni mesi fa a
decine di imprenditori italiani di Confindustria di
incontrare le aziende brasiliane di San Paolo e Rio.
Ottobre 2011 N. 7
«Nel Real Estate in
Brasile le quotazioni sono
basse, il reddito generato
dagli affitti molto
interessante e le previsioni di rivalutazione
per il futuro sono notevoli. Ciò permette di
attribuire la quasi totalità del capitale investito
al valore effettivo del bene immobiliare a
differenza di quanto avviene in Italia».
Danilo Buccella
direttore
commerciale Icobit
LA STABILITÀ ECONOMICA
A rafforzare la sensazione che il Brasile stia attraversando un periodo particolarmente favorevole
va sottolineato anche il fatto che il rischio paese,
misurato dal differenziale di rendimento tra i titoli
sovrani brasiliani denominati in dollari e i corrispondenti titoli emessi del tesoro americano, si è
ormai assestato sui livelli di poco inferiori ai 200
punti di base, dai picchi di 700 punti nelle fasi più
acute della crisi ed è inferiore a quello di molti
paesi della zona euro (basti pensare che la Grecia
ha 800 punti di base). La percezione positiva sul
fronte del rischio è confermata anche dai buoni risultati sul fronte fiscale, in particolare dal
fatto che il livello del debito pubblico netto si è
ormai assestato intorno al 40%, con prospettive
di miglioramento, mentre sul fronte esterno è garantita dall’ingente stock di riserve, che hanno
ormai superato i 260 miliardi di dollari.
A conferma che il paese ha raggiunto una stabilità macroeconomica vi è la sostanziale tenuta delle finanze pubbliche e del sistema finanziario, in
particolar modo durante la crisi, e dall’ottenimento
di un maggior grado di investimento da parte delle
agenzie di rating internazionali.
Un dato ulteriore che segna anche la maturità politica del Brasile è dato dal fatto che la campagna
elettorale per le presidenziali del 2010 non è stata
causa di volatilità sui mercati finanziari, al contrario di quanto avveniva in passato. Anche alla luce
di queste considerazioni il Country Risk Rating
assegnato al Brasile da Sace è stato innalzato a
L3, equivalente a 3, dove 1, in una scala di valori
che va da 1 a 9, rappresenta il rischio minimo.
IL GIUDIZIO DEGLI OPERATORI
Le opportunità che offre il mercato brasiliano sono
notevoli. Dalle infrastrutture alla ricettività fino ai
servizi e alle concessioni, il Brasile è stato da sempre
un mercato appetibile per le nostre imprese, e ancora di più lo sarà negli anni a venire, alla luce anche
delle difficoltà del mercato nordafricano. È in sintesi il giudizio dei manager di grandi imprese e Pmi,
dei professionisti nel settore della mediazione del
credito e dello sviluppo, che si dicono convinti delle
potenzialità del Brasile. Simest, la spa pubblica che
assiste le imprese italiane che investono all’estero,
ha realizzato in Brasile 57 progetti di partecipazione
in vari settori per 900 milioni di euro di investimenti, di cui 25 milioni solo nel settore infrastrutture e
costruzioni. Tra i progetti più interessanti c’è quello del Gruppo Maccaferri di Bologna, che, con il
supporto di Simest, si è rafforzata sul mercato brasiliano avviando la produzione di apparecchiature
destinate a lavori di movimento terra e quello della
Cise, sempre di Bologna, che ha realizzato e gestisce
un impianto per la produzione di conglomerati bituminosi. «Alla luce dei programmi infrastrutturali
avviati dal governo brasiliano in vista anche dei
Mondiali di Calcio del 2014 e dei Giochi Olimpici
del 2016, osserva Massimo D’Aiuto, Ad di Simest,
si intravedono interessanti prospettive per le imprese italiane. Il Brasile ha infatti un bisogno urgente
di sviluppare le proprie infrastrutture, soprattutto
portuali e aeroportuali, che al momento risultano
essere insufficienti rispetto all’afflusso previsto per
questi eventi. Così come si rendono necessari la
costruzione di alberghi e la ristrutturazione degli
stadi esistenti che rappresentano un’ulteriore oppor-
tunità di investimenti. Anche il settore del turismo
offre delle interessanti opportunità per le imprese
italiane: il Brasile, infatti, ha delle bellezze naturali tali da renderlo attraente per gli investimenti in
questo settore. Grandi potenzialità esistono anche
nell’ambito delle energie rinnovabili, in particolare nell’eolico, per il quale dal 2009 il Governo ha
iniziato a bandire delle gare annuali. Vista anche la
battuta di arresto di alcune aree come il Nord Africa, le imprese italiane debbono quindi orientarsi
velocemente verso altre opportunità».
«In America Latina il grande impegno profuso negli
investimenti infrastrutturali e, nel caso del Brasile,
nella preparazione di grandi eventi internazionali
come le Olimpiadi e i Mondiali di calcio, commenta Danilo Bruschi, direttore della sede Sace di
Modena, ha destato l’interesse delle più importanti
aziende del mondo. Oltre al settore delle infrastrutture, dove sono in cantiere nuovi lavori per miliardi
di dollari, si prevedono massicci investimenti anche nell’oil & gas, nelle telecomunicazioni e nelle energie rinnovabili. Settori dove le imprese di
Emilia Romagna e Marche possono offrire forniture
e tecnologie di elevata qualità, capaci di sostenere le
strategie di sviluppo nazionale, specialmente considerando la tendenza sempre più accentuata, in
molti mercati latinoamericani, a creare catene di fornitori locali a supporto di un’industria nazionale».
Tra le grandi imprese italiane Impregilo è presente in Brasile nel settore delle concessioni da
oltre trenta anni. «Impregilo vanta una consolidata presenza in Brasile, Paese in cui ha realizzato
nel corso degli anni importanti progetti tra cui gli
impianti idroelettrici di Ponte de Pedra e Sao Si-
Ottobre 2011 N. 7
Le OLIMPIADI | previsti cinque milioni di turisti
IL NUOVO CANTIERE
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La Fifa World Cup | Value Partners Management Consulting
Value Partners Management Consulting è la società, scelta dal Ministero dello Sport e dal Governo Federale del Brasile, come consulente strategico nell’organizzazione e
nella gestione della Fifa World Cup, che si terrà nel 2014 in Brasile. La società assisterà il governo brasiliano in tutti i capitoli realizzativi della coppa del mondo – dalla struttura organizzativa vera e propria, alla governance, fino alla roadmap strategica dell’evento – e si occuperà della definizione del piano strategico per la massimizzazione dei
ritorni della World Cup. Responsabile delle attività in Brasile di Value partners è Alberto Griselli, che abbiamo intervistato per fare il punto sul ruolo delle imprese italiane.
Quali saranno i settori più appetibili per le
imprese italiane in vista delle due competizioni sportive?
I due settori che beneficeranno maggiormente dal ciclo di investimenti per le competizioni sportive sono quello delle co-
struzioni e del turismo, intendendo non
esclusivamente il segmento alberghiero,
ma anche le attività associate come, per
esempio, il settore alimentare e della ristorazione, la sicurezza o la formazione e qualificazione del personale. Ciò non significa
che non esistano altri segmenti interessanti.
L’economia brasiliana ha infatti aperto opportunità nei settori in cui l’industria locale ha relativamente poca esperienza. Un
esempio evidente è quello della gestione
aeroportuale. Fino a oggi la quasi totalità degli aeroporti brasiliani era gestita attraverso imprese pubbliche. Ad agosto di
quest’anno è stata riconosciuta la prima
concessione aeroportuale a un consorzio
privato, con la costruzione e la gestione
dell’impianto. La partecipazione di imprese
straniere è fondamentale dal momento che
apporta esperienze e competenze a oggi
pressoché inesistenti in Brasile.
Quali errori devono evitare le imprese italiane che vogliono entrare nel business dei
Mondiali e delle Olimpiadi?
Da un punto di vista strategico, l’errore più
grave è pensare alle opportunità generate
da Mondiali e Olimpiadi come fini a se stesse, piuttosto che come alla porta di ingresso
per uno sviluppo a lungo termine in Brasile.
Gli eventi sportivi dei prossimi anni sono il
corollario di uno sviluppo più profondo e
ampio. La crescita economica del Brasile è
anche il frutto di una trasformazione sociale e culturale. La classe media brasiliana sta crescendo, 100 milioni di persone
nel 2010, con un incremento di 30 milioni
dal 2003, i consumi sono più sofisticati, c’è
una sempre maggiore distribuzione della
ricchezza e una maggiore disponibilità di
credito a tassi di interesse oggi in calo. Da
un punto di vista operativo, invece, un errore comune è cercare di entrare nel Paese
senza un partner locale. Il Brasile presenta
dinamiche di consumo e di investimento
abbastanza specifiche ed eterogenee nel
territorio e una conoscenza delle stesse è
indispensabile per avere successo.
Quali sono i punti di forza dell’offerta
italiana?
Sicuramente la capacità di trasformare l’innovazione in applicazioni, prodotti e servizi
di base e sofisticati, oltre allo spirito imprenditoriale, alla tenacia nel perseguire un’opportunità e alla capacità di rischiare. Da ultimo conta molto anche la lunga e positiva
relazione tra Italia e Brasile e la loro prossimità culturale, rafforzata anche da una
radicata comunità di discendenti di italiani
che vivono oggi in Brasile, specialmente nel
centro-sud, l’area più ricca del Paese.
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Area Tennis. L’Olympic Tennis Center è un mix di strutture permanenti e temporanee e la tribuna, risultato
della rotazione delle arcate interne per sostenere le tribune superiori, ha sostanzialmente la forma di una ciambella.
IL NUOVO CANTIERE
I 33 impianti olimpici previsti
18 ci sono già e 15 sono da costruire
(9 permanenti e 6 temporanei). Dieci
saranno concentrati nell’Olympic
Park, altri 14 nel raggio di 40
chilometri. Strutture già costruite,
in occasione della XV edizione dei
Giochi panamericani: l’Estádio João
Havelange, il Centro Aquático Maria
Lenk, l’Arena Olímpica, il Velódromo
Olímpico, Il Centro Nacional de
Equitação e il Centro Nacional de
Tiro Esportivo. Villaggio olimpico
composto da 34 edifici con 17.700
posti letto. Posti letto complessivi:
4mila. Le Olimpiadi si terranno in
quattro aree: lo Stadio Maracanã,
dove si terranno le cerimonie
d’apertura e di chiusura, la spiaggia
di Copacabana, la spiaggia di
Barra da Tijuca e la campagna di
Deodoro, quartiere nel nord-est.
Deodoro, la più distante dal centro
di Rio, sarà collegata alla città da
una nuova autostrada.
senta sicuramente un’opportunità per modificare questa dinamica, in virtù dei considerevoli investimenti, diretti e indiretti, che
sono previsti e, soprattutto, per
la necessità di chiudere i cantieri di lavoro e consegnare le
infrastrutture nei tempi stabiliti.
Gli eventi sportivi non solo stimolano direttamente la crescita
del settore delle costruzioni, ma
sono anche catalizzatori di investimenti indiretti. Per esempio a
Recife, una delle città sede dei
Mondiali di calcio, lo stadio è in
costruzione in un’area periferica della città e
lo sviluppo del centro sportivo sta attraendo investimenti anche per la realizzazione
di infrastrutture di base, come energia e
servizi pubblici, centri residenziali e commerciali. Inoltre, significative opportunità
derivano anche dallo sviluppo di altri settori
come l’energia, l’infrastruttura logistica e
l’oil & gas, che contribuiscono a saturare
la capacità produttiva locale.
Ottobre 2011 N. 7
Ing. Griselli, la percentuale di imprese italiane che si sono candidate per realizzare
le infrastrutture dei Mondiali e delle Olimpiadi è perfino superiore a quella degli Usa. Gli eventi sportivi brasiliani possono costituire
una nuova frontiera per l’internazionalizzazione dell’industria
italiana delle costruzioni?
Esiste una lunga tradizione di
imprese italiane che hanno investito o stanno investendo in
Brasile. Esempi di successo si
possono trovare nel settore dei
servizi e dell’industria, con imprese leader
nella produzione tradizionale o ad alto contenuto tecnologico. Per quanto riguarda il
comparto delle costruzioni, tuttavia, la presenza di imprese italiane nel Paese è stata
abbastanza limitata nelle ultime tornate di
investimento. Ciò dipende anche dal fatto
che il settore locale delle costruzioni civili è
tra i settori più sviluppati nell’economia brasiliana e che la gran parte degli investimenti
è legata al settore pubblico, che privilegia
la partecipazione di imprese locali. Investire
nel settore sportivo in Brasile – non solamente in occasione dei Mondiali del 2014
o delle Olimpiadi del 2016, ma anche dei
Giochi Mondiali Militari di quest’anno e
della Coppa America del 2015 – rappre-
MONDIALI DI CALCIO
Arena de Amazonia. Sorgerà a San Paolo sulle ceneri del vecchio stadio Manaus. I lavori termineranno
entro il 2012 per ospitare, nel 2013 alcune gare della Confederations Cup e, poi, le partite di Brasile 2014.
Belo Horizonte. Lo Stadio dell’Atletico Mineiro e del Cruzeiro, le principali squadre di Belo
Horizonte, sarà completamente riqualificato, e avrà una capacità di ospitare fino a 72mila spettatori.
Ottobre 2011 N. 7
Stadio Maracanà. Dopo gli interventi di riqualificazione il numero degli spettatori
dello stadio Maracana di Rio De Janeiro scenderà da quasi 200mila ad 80mila.
IL NUOVO CANTIERE
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Museo Do Amanha. Chi arriverà ai moli di Rio De Janeiro sarà accolto dalla vista del Museo Do
Amanhã, progettato dallo spagnolo Santiago Calatrava, che dovrebbe essere finito per il 2012.
mao» commenta Massimo Ponzellini, presidente di Impregilo «Oggi la Società è tra i principali
protagonisti del Paese nel settore delle concessioni
autostradali e della logistica attraverso il gruppo
Ecorodovias, quotato alla Borsa di San Paolo e di
cui Impregilo esercita il co-controllo. Ecorodovias
gestisce, infatti, oltre 1500 chilometri di rete percorsi ogni anno da circa 200 milioni di veicoli oltre
a importanti terminal logistici, in particolare nello
Stato di San Paolo. Il Brasile è un Paese in forte
crescita economica e sarà teatro nei prossimi anni
di importanti eventi sportivi e significativi investimenti nel settore infrastrutturale. Guardiamo
con grande interesse a questo mercato, forti della
nostra consolidata presenza nel Paese».
Non solo i big investono in Brasile, ma anche le Pmi,
se è vero che sono ormai oltre 400 le piccole imprese
italiane che operano con profitto nel sud America.
È il caso della Icobit di Chieti Scalo, dieci milioni di
fatturato, che produce impermeabilizzanti liquidi, e
che, dopo alcuni anni di collaborazione con rivendite locali, sta per inaugurare una propria diretta
presenza nel mercato degli impermeabilizzanti in
Brasile. «Per il nostro settore, che costituisce una
nicchia, afferma Danilo Buccella, direttore commerciale della Icobit, le opportunità sono enormi.
L’edilizia negli ultimi due anni ha riscontrato delle
performance incredibili, con una crescita del 15%.
C’è un altro elemento da non sottovalutare: il clima sociale ed economico è sicuramente favorevole
all’Italia; basti pensare che sulla specifica area della
Regione Metropolitana di San Paolo, con circa 20
milioni di abitanti, quasi il 30% della popolazione
brasiliana è riconducibile all’Italia. Stiamo portando avanti delle politiche per cui in Brasile saremo
più presenti con una nostra organizzazione diretta.
C’è tanto da poter fare e organizzare in un contesto
nel quale il sistema delle costruzioni gira. Il nostro
obiettivo è quello di costituire Icobit Brasile e creare
almeno un insediamento industriale».
Real estate e turismo costituiscono due driver
fondamentali sui quali le imprese italiane e le società specializzate possono operare con grande
profitto, in considerazione anche del fatto che il
mercato immobiliare in Europa e negli Stati Uniti
ha raggiunto ormai l’apice del ciclo espansivo degli ultimi anni. «In Brasile invece, commenta Antonello Loreto, direttore della società di Real Estate Horus Investment, le quotazioni sono basse,
il reddito generato dagli affitti molto interessante
e le previsioni di rivalutazione per il futuro sono
notevoli. Questo scenario permette di attribuire la
quasi totalità del capitale investito al valore effettivo del bene immobiliare a differenza di quanto
avviene in Italia, specialmente per la seconda casa. Peraltro le condizioni di base ci sono tutte;
bassissimo impatto dei costi accessori, quali le
tasse statali, le spese notarili e le commissioni,
facilità e sicurezza delle transazioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA