2 Primo Venerdì MARZO 2017 - S a n t a R i t a a l l e V e r g i n i

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2 Primo Venerdì MARZO 2017 - S a n t a R i t a a l l e V e r g i n i
3 MARZO 2017
ADORAZIONE
EUCARISTICA
PRIMO VENERDI DEL MESE
Stampato ad uso preghiera Chiesa di Santa Rita alle Vergini
www.santaritaallevergini.it
Vi attirerò tutti a me
Con Maria, la madre del Signore e della Chiesa,
prego specialmente per le intenzioni che il Santo Padre
raccomanda alla preghiera di tutti i fedeli in questo mese di
Marzo 2017
Intenzione per l'Evangelizzazione
Per i cristiani perseguitati, perché sperimentino
il sostegno di tutta la Chiesa nella preghiera
e attraverso l'aiuto materiale.
Intenzione dei Vescovi
Perché le comunità e le associazioni
riscoprano la gioia e la forza della testimonianza.
Invochiamo lo Spirito Santo affinché ci guidi nel
vivere questo tempo di quaresima con lo spirito della fede, che
professiamo con la Chiesa, in un solo battesimo e con
l’atteggiamento penitenziale che porta al riconoscimento dei
propri peccati e al desiderio della riconciliazione.
Guida:
Vieni Spirito Santo,
vieni nei nostri cuori,
donaci di comprendere il valore dell’ubbidienza,
per vincere le tentazioni del maligno,
soprattutto quelle nascoste
sotto l’apparenza del bene.
Vieni Spirito Santo,
vieni, e riempi i nostri cuori dell’amore misericordioso
che esce traboccante dal cuore
del nostro Signore Gesù Cristo ,
sceso sulla terra per la nostra redenzione.
Vieni Spirito Santo,
vieni e insegnaci ad adorarlo e a seguirlo
come Maria nostra madre, come Santa Rita
e tutti i santi, in un cammino di perfezione.
Pregare per il CLERO dicendo:
Cuore di Gesù, proteggi i tuoi sacerdoti
dal rischio dell'attivismo a scapito dell'interiorità.
Vieni Spirito Santo,
e insegnaci ad adorarlo come a Lui si conviene.
Canto di esposizione del Santissimo Sacramento
( 746)
Ascolta, Creatore pietoso,
le nostre preghiere e le lacrime
che in questo tempo santo
t'offriamo nella penitenza.
Tu scruti le menti e i cuori,
conosci le nostre miserie;
a noi che torniamo pentiti
concedi la grazia del perdono.
Pietà di noi, pietà di noi,
pietà di noi, Signore.
Ascolta la nostra supplica,
ascolta e perdona.
È grande il nostro peccato,
ma il tuo amore è più grande.
A gloria del tuo santo nome
ai deboli dona il tuo balsamo.
Col giogo della penitenza
correggi il corpo ribelle
e l'anima libera sciogli
dagli aspri legami del peccato.
Pietà di noi, pietà di noi,
pietà di noi, Signore.
Ascolta la nostra supplica,
ascolta e perdona.
A
10.
tutti coloro che lavoreranno per la salvezza
delle anime darò loro il dono di commuovere i
cuori più induriti.
I
11. l nome di coloro che propagheranno la
devozione al mio Sacro Cuore sarà scritto nel mio
Cuore e non ne verrà mai cancellato.
I
12. o ti prometto, nell'eccesso della Misericordia
del mio Cuore, che il mio Amore Onnipotente
concederà a tutti coloro che si comunicheranno al
Primo Venerdì del mese per nove mesi
consecutivi, la grazia della penitenza finale. Essi
non moriranno in mia disgrazia, né senza ricevere
i Sacramenti, e il mio Cuore sarà il loro asilo
sicuro in quell'ora estrema.
Offerta della giornata
al Sacro Cuore di Gesù
Cuore Divino di Gesù, io ti offro per mezzo del
Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa,
in unione al Sacrificio Eucaristico, le preghiere, le
azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno in
riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti
gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a
gloria del Divin Padre. Amen.
Le promesse di Gesù a
Santa Margherita Maria Alacoque
per i devoti del suo Sacro Cuore
Dal Vangelo di Luca
D
1.
arò loro tutte le grazie necessarie al loro
stato
P
2.
orterò soccorso alle famiglie che si trovano
in difficoltà e metterò la pace nelle famiglie
divise.
3.
Li consolerò nelle loro afflizioni.
Sarò il loro sicuro rifugio
4.
specialmente in punto di morte.
in vita e
S
5.
pargerò abbondanti benedizioni sopra tutte
le loro opere.
I
6.
peccatori troveranno nel mio Cuore la fonte
e l'oceano della Misericordia.
7.
Le anime tiepide si infervoreranno.
Le anime fervorose giungeranno in breve a
8.
grande perfezione.
B
Nessuno è come Dio
9.
enedirò i luoghi dove l'immagine del mio
Sacro Cuore verrà esposta ed onorata.
4,1-13
Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal
Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto
dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non
mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono
terminati ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu
sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane».
Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà
l'uomo».Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli
in un istante tutti i regni della terra, gli disse: «Ti
darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni,
perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi
voglio. Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo».
Gesù gli rispose: «Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo
ti prostrerai, lui solo adorerai». Lo condusse a
Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli
disse: «Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; sta scritto
infatti:
Ai suoi angeli darà ordine per te,
perché essi ti custodiscano;
e anche: essi ti sosterranno con le mani,
perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
Gesù gli rispose: «E' stato detto: Non tenterai il
Signore Dio tuo». Dopo aver esaurito ogni specie di
tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare
al tempo fissato.
Silenzio di Adorazione
Commento
Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’uomo, fin
dalla sua origine, ha sentito e sente il bisogno di colui
che l’ha creato e colui che l’ha creato, dalla fonte del
suo amore, ha bisogno di donargli da bere.
Gesù, dopo quaranta giorni di digiuno nel deserto,
ebbe fame. Ed ecco puntuale come in Eden, nascosto
astutamente, sotto la parvenza di un apparente bene,
con la lusinga del piacere e del potere, sotto forma del
ricatto, si presenta colui che è la disubbidienza fatta
odio, il seminatore di zizzania, che dopo aver tentato e
sedotto con l’inganno i nostri progenitori, pur
sapendo che nessuno è come Dio, osa tentarlo nel suo
Figlio.
Gesù nel deserto subisce e sconfigge per noi tutte le
tentazioni del malvagio seduttore, per insegnarci con
l’esempio ciò che si conviene alle creature del Padre,
fatte a sua immagine, e dice: “non di solo pane vive
l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”.
Canto di reposizione ( 780)
O Dio, un cuore puro rinnova in me,
con il tuo spirito, lo spirito di santità.
Signore pietà.
Signore pietà.
Non so amare, Signore, tu lo sai,
se non dilaterai il mio cuore col tuo spirito di pace.
O Cristo pietà.
O Cristo pietà.
La mia debolezza trasforma in povertà,
col dono del tuo amore, lo spirito di gioia.
Signore pietà.
Signore pietà.
Dio sia benedetto
Canto ( 515 )
Benedetto il Suo santo Nome.
Quanta sete nel mio cuore:
solo in Dio si spegnerà.
Quanta attesa di salvezza:
solo Dio si sazierà.
L’acqua viva che egli dà
sempre fresca sgorgherà:
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo.
Benedetto il Nome di Gesù.
Benedetto il Suo sacratissimo Cuore.
Benedetto il Suo preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel SS. Sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.
Benedetta la Sua santa e Immacolata Concezione.
Benedetta la Sua gloriosa Assunzione.
Benedetto il Nome di Maria, Vergine e Madre.
Benedetto S. Giuseppe, Suo castissimo Sposo.
Benedetto Dio nei Suoi Angeli e nei Suoi Santi.
Il Signore è la mia vita,
il Signore è la mia gioia.
Se la strada si fa scura
spero in Lui: mi guiderà.
Se l’angoscia mi tormenta,
spero in Lui: mi salverà.
Non si scorda mai di me:
presto a me riapparirà.
Il Signore è la mia vita,
il Signore è la mia gioia.
Nel mattino io t’invoco
tu, mio Dio risponderai.
Nella sera sera rendo grazie:
e tu sempre ascolterai.
Al tuo monte salirò,
e vicino ti vedrò.
Il Signore è la mia vita,
il Signore è la mia gioia.
Meditiamo nell’attualità che sempre si rinnova,
nel percorso di ogni vita umana, questo tempo di quaresima, per
gustare, nella mortificazione dei sensi e nell’ubbidienza da
praticare con rendimento di grazie, le meraviglie dell’amore del
nostro Dio Trino ed unico, che nella seconda persona, è qui
presente, per noi, in anima, corpo e divinità, sotto la specie di
questo Santissimo e Divinissimo Sacramento.
BENEDIZIONE EUCARISTICA
Chi cercate?
Genitóri, Genitóque
laus et jubilátio,
salus, hónor, virtus quoque
sit et benedíctio:
procedénti ab utróque
cómpar sit laudátio. Amen.
Guida:
Dal Vangelo di Giovanni
1,35-39
Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei
suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che
passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». E i due
discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse:
«Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa
maestro), dove abiti?». Disse loro: «Venite e vedrete».
Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno
si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del
pomeriggio.
Canto
Tantum ergo Sacraméntum
venerémur cérnui:
et antícuum documéntum
novo cedat rítui:
praestet fides suppleméntum
sénsuum deféctui.
Hai dato loro un pane che è disceso dal cielo.
R/. Che porta in sé ogni dolcezza
Preghiamo.
Guarda, o Padre, al tuo popolo, che professa la sua
fede in Gesù Cristo, nato da Maria Vergine, crocifisso
e risorto, presente in questo santo sacramento e fa' che
attinga da questa sorgente di ogni grazia frutti di
salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.
ATTO DI CONSACRAZIONE AL SACRO CUORE
Commento
Cuore sacratissimo di Gesù,
cuore amabilissimo del nostro redentore,
cuore di Padre, di fratello, di amico delle anime nostre,
quanto siamo debitori al tuo amore per noi!
“Chi cercate?” è la domanda che Gesù fa nel vangelo di
Giovanni. “Dove abiti?” replicano i due discepoli.
“Venite e vedete” risponde il maestro ed essi, che
attendevano il Messia, andarono: avevano trovato ciò
che cercavano e “gustarono quanto è buono il
Signore”.
Il Messia è venuto, ma noi Lo abbiamo cercato? Lo
abbiamo incontrato? E fino a che punto ci siamo
lasciati incontrare da Lui?.
Siamo nati per Lui che, mentre ripete il suo sacrificio
per attirarci tutti a sé, attende instancabile la nostra
personale risposta: per Lui siamo nati, ma noi
vogliamo veramente essere suoi?
Meditiamo in questo tempo di quaresima, tempo
propizio di conversione, di riconciliazione, di
riscoperta della nostra dignità umana e spirituale, per
rimetterci in discussione, per rimuovere gli ostacoli,
che da noi stessi mettiamo nella ricerca della nostra
identità.
Dal tuo cuore adorabile
abbiamo ricevuto tanti benefici e favori
e abbiamo ottenuto le grazie più belle
per la santificazione delle nostre anime.
Cuore dolcissimo di Gesù,
ti sei consumato d'amore per noi,
ti sei donato totalmente a noi per la nostra salvezza.
Oggi vogliamo consacrarci tutti al tuo cuore divino.
Siamo tuoi per natura e per grazia
e tuoi vogliamo essere nel tempo e nell'eternità.
Ci doniamo totalmente a te:
ti doniamo tutto il nostro essere, il nostro corpo,
la nostra anima, il nostro cuore.
Cuore sacratissimo di Gesù,
delizia dell'eterno Padre,
conforto dei cuori afflitti,
accetta e gradisci l'offerta dei nostri cuori.
Racchiudi tutti e per sempre
nel tuo cuore sacratissimo,
affinché uniti a te sulla terra
lo siamo per sempre in Paradiso. Amen.
Segue un momento più prolungato di silenzio
con meditazione del Messaggio
della Quaresima 2017 di Papa Francesco:
“L’altro è dono”: la Parabola del ricco e del povero
Lazzaro è al centro del messaggio per la Quaresima del
Papa.
Il Papa si sofferma su questa narrazione
evangelica per sottolineare come ci venga
offerta “la chiave per comprendere come agire per
raggiungere la vera felicità e la vita eterna, esortandoci
ad una sincera conversione“. Il ricco, senza nome, è
l’emblema della “cupidigia che lo rende vanitoso. La
sua personalità si realizza nelle apparenze, nel far
vedere agli altri ciò che lui può permettersi. Ma
l’apparenza maschera il vuoto interiore. La sua vita è
prigioniera dell’esteriorità, della dimensione più
superficiale ed effimera dell’esistenza“.
Mentre “Lazzaro ci insegna che l’altro è un dono. La
giusta relazione con le persone consiste nel riconoscerne
con gratitudine il valore. Anche il povero alla porta del
ricco non è un fastidioso ingombro, ma un appello a
convertirsi e a cambiare vita. Il primo invito che ci fa
questa parabola è quello di aprire la porta del nostro
cuore all’altro, perché ogni persona è un dono, sia il
nostro vicino sia il povero sconosciuto. La Quaresima è
un tempo propizio per aprire la porta ad ogni bisognoso
e riconoscere in lui o in lei il volto di Cristo. Ognuno di
noi ne incontra sul proprio cammino”.
Canto ( 592 )
Signore, dolce volto di pena e di dolor.
O volto pien di luce colpito per amor.
Avvolto nella morte, perduto sei per noi.
Accogli il nostro pianto, o nostro salvator.
Nell'ombra della morte resistere non puoi;
o Verbo, nostro Dio, in croce sei per noi.
Nell'ora del dolore ci rivolgiamo a Te:
accogli il nostro pianto, o nostro salvator.
O capo insanguinato del dolce mio Signor,
di spine incoronato, trafitto dal dolor.
Perché son sì spietati gli uomini con Te?
Ah, sono i miei peccati! Gesù, pietà di me.
Silenzio di Adorazione