Amicizia: un`alchimia di emozioni
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Amicizia: un`alchimia di emozioni
Amicizia: un’alchimia di emozioni Occhi o schermo? Opinioni a confronto Amicizia reale e virtuale, sono poi così diverse? Abbiamo intervistato alcuni nostri coetanei dai quattordici ai vent’anni, di cui quindici femmine e venti maschi, per riuscire a trovare una risposta a questo quesito. Ventotto su trentacinque ragazzi erano studenti della nostra scuola, di cui dieci di nazionalità diverse. “La vita non è vita senza amicizia” ecco ciò che diceva Cicerone. Secondo quanto abbiamo constatato dalle interviste fatte ai ragazzi, anche per loro l’amicizia è davvero importante. A volte ci sono difficoltà, ostacoli, che possono creare disagi e bloccare il percorso di vita che ognuno ha davanti a sé; quell’ostacolo è come un muro, che si può superare attraverso un varco: il credere sempre nell’amicizia, avere fiducia e condividere le proprie esperienze ed emozioni con persone che si ritengono importanti per la propria vita. Annamaria, di diciannove anni, dice: “L’amicizia è poesia, musica e arte. Attraverso questa si trasmettono emozioni, così come fanno i poeti, i musicisti e gli artisti. Penso che nel mondo virtuale una tale alchimia non esista. L’amicizia è importante nei momenti di bisogno, anche se a volte può fare male. Ed è quando fa male che ricevi insegnamenti di vita che aprono il cuore, la mente, e lasciano trasportare la tua anima in sentieri pieni di luce”. Questa ragazza, come molti dei trentacinque intervistati, considera migliore un’amicizia in cui è possibile guardarsi negli occhi e condividere emozioni, esperienze e gesti. L’amicizia virtuale, nonostante non garantisca la certezza di conoscere veramente una persona, e che questa tenga veramente al rapporto, è comunque apprezzata perché l’imbarazzo è minore e dà la libertà di aprirsi e confidarsi di più. Secondo Margherita (diciotto anni), l’amicizia non va vissuta nei social network, ma si scopre sperimentandola giorno per giorno con il contatto diretto e imparando a conoscere le abitudini dell’altro: molte cose si capiscono guardando una persona negli occhi. È difficile riuscire a coltivare un sentimento vero senza poter osservare anche i piccoli gesti quotidiani di colui a cui si vuole bene. Inoltre, se uno dei principi fondamentali di un rapporto come l’amicizia è la fiducia, sicuramente si è più sicuri in quella reale che in quella virtuale, in cui una persona può far intuire o credere ciò che vuole. Anche coloro che hanno amici il cui rapporto è coltivato esclusivamente online, hanno ammesso di non fidarsi completamente di questi ultimi. Molti ragazzi conoscono personalmente chi poi sentono tramite computer; in questo caso ci si sente più sicuri e si ha anche la possibilità di approfondire maggiormente una relazione. Spesso nei momenti di bisogno si sente la necessità di un abbraccio o di un semplice sorriso, tutti gesti che attraverso lo schermo di un computer non si possono ricevere, anche se è presente un forte legame. Va poi considerato che ciò che conta realmente è quello che si fa per dimostrare un vero sentimento d’amicizia, e non solo le parole importanti o altisonanti, usate superficialmente al momento opportuno, solo per fare bella figura sulla persona che si considera amica. Sicuramente i giovani trovano positivo ed affascinante il fatto di poter conoscere persone nuove senza il bisogno di uscire di casa o di sentirsi a disagio ad iniziare una conversazione, in cui si debba parlare anche di sé. Certo, come in molti hanno ripetuto, è difficile offrire fiducia alle conoscenze fatte online, ma è comunque qualcosa di interessante da sperimentare. La lontananza, se da un lato può essere considerata efficace per mantenere un rapporto nel tempo, è anche un fattore scomodo e limitante: se due ragazzi si incontrano e danno vita ad un’amicizia tramite un social network, senza riuscire ad avere l’occasione di incontrarsi, non si sentiranno mai realmente vicini, per quanto si vogliano bene. Inoltre, in caso di litigio, è molto più semplice riconquistare il rapporto perso parlando con la persona e guardandola negli occhi, in modo che capisca quanto si tiene a lei e al rapporto che c’è stato in passato. Un aspetto positivo dell’amicizia vissuta virtualmente è la possibilità di rincontrare vecchie conoscenze o compagni d’infanzia coi quali si sono persi i contatti, per rivivere un rapporto ormai spento e, chissà, tornare anche un po’ bambini. Stella, di diciotto anni, alla domanda su come può nascere un’amicizia ha risposto: “Conoscendo la persona e vedendo, giorno dopo giorno, se è sincera; così il rapporto vien da sé ed inizia un percorso. La prima cosa che si valuta è la sincerità”. Non essendoci un “faccia a faccia” si potrebbe cadere in una relazione basata sull’inganno. Spesso e volentieri i ragazzi di oggi danno più importanza al numero di amicizie, piuttosto che al vero sentimento che si prova passando anche solo ore a parlare e confidarsi, raccontandosi molto semplicemente ciò che si è vissuto durante la giornata. Alcuni degli intervistati – quattro su trentacinque - hanno tenuto a dire che in realtà, nonostante la grande quantità di amici che frequentano online, sono pochi quelli che considerano persone veramente importanti. Abbiamo contattato virtualmente due nostre amiche lontane da noi, che ci hanno raccontato la loro esperienza; Sonia (vent’anni), di Caserta, dice: “L’amicizia è qualcosa di raro, di unico … Ovviamente mi riferisco all’Amicizia vera, quella che si instaura tra due persone che danno origine ad un rapporto intenso… Un rapporto sincero e soprattutto basato sulla fiducia. Infatti sincerità e fiducia sono, secondo me, le due caratteristiche principali di qualsiasi rapporto serio. L’amicizia non ha limiti; essa è un dare e un ricevere, è un venirsi incontro, è un volersi bene incondizionatamente, senza un vero e proprio motivo, è stare bene insieme e riuscire ad aprirsi; è condivisione. Per questo credo che non per forza l’amicizia reale possa dare di più rispetto a quella virtuale. Quest’ultima nasce con una maggiore fiducia di base, perché tu ti trovi dinanzi qualcuno che non hai mai visto né sentito e hai anche un po’ timore, perché non sai chi è realmente quella persona; ma allo stesso tempo anche quella reale non sempre offre sincerità, volendo si può mentire anche guardandosi negli occhi. A volte quando si pensa all’amicizia virtuale si pensa ad un computer… Si pensa che si parli ad una macchina, ma va capita una cosa: dietro questi aggeggi ci sono delle persone. Spesso l’amicizia nasce per uno scopo, spesso per bisogno, o magari per compagnia: “Non so con chi uscire”… “Ho bisogno di sfogarmi”… “Ho bisogno di aiuto a scuola”… “Ho bisogno di…”! E questo “bisogno” molte volte rende l’amicizia poco pulita, perché il vero motivo per cui nasce non è lo stare insieme, ma è “l’avere bisogno di”. Questo capita volentieri nell’amicizia reale (ed io ne so qualcosa! Gente che sparisce e che ricompare solo perché ha bisogno di te, solo perché vuole uscire e non sa con chi, solo perché ha problemi con qualche materia e tu sei perfetta per aiutarla… Magari non sta più insieme al ragazzo e ora ha tempo per te). Mentre in quella virtuale non ci sono scopi veri e propri, ma ci si conosce per come siamo dentro: l’aspetto fisico non conta, ma ci si apre, si va oltre all’apparenza, che spesso trae in inganno (beh, aggiungo che i miei amici mi prendono in giro dicendomi che ho “la faccia da antipatica”… Io ci rido su! Ma non è una cosa molto piacevole, perché le persone ti guardano e ti danno un’etichetta, ti giudicano senza conoscerti per quella che sei dentro… Loro, i miei amici, dicono sempre: “Vai conosciuta”. Dovete sapere che di persona sono estremamente timida… Strano eh? Eppure è vero! Io tendo a chiudermi e ad isolarmi in pubblico e per questo ho l’atteggiamento tipico da antipatica). Per questo dico che nel virtuale magari qualcuno riesce ad aprirsi di più e a farsi vedere per quello che è. Magari la timidezza sparisce o si attenua, magari ci si sente più a proprio agio, perché si sa che non si verrà giudicati per l’aspetto esteriore … E spesso le persone non vanno oltre a quello. Con ciò non voglio dire che l’amicizia reale o virtuale sia “meglio di”, voglio dire che l’amicizia può essere vera indifferentemente dai chilometri che separano i due amici. Ovvio che in quella reale il potersi vedere, abbracciare, chiacchierare e “prendere un caffè” rende il rapporto più piacevole che stare dietro ad un computer e sperare che quella persona si connetta, ma non per questo il legame reale ha più valore di quello virtuale, anzi! A volte le persone distanti riescono a starti vicino di più che quelle “vicine”, riescono a leggerti dentro, riescono con semplici parole a farti sentire il loro calore, il loro bene, ti appoggiano e ti tranquillizzano e tu ti senti al sicuro e meglio, nonostante la distanza. Magari le persone che vivono a due passi da te non capiscono neppure il perché stai male, non se ne rendono neppure conto (eh, io ho passato un anno di cui non mi piace molto parlare, in cui sono stata davvero male… Beh, quelle che io consideravo le mie migliori amiche sono state le prime che mi hanno voltato le spalle; non hanno capito i miei silenzi, il perché non ero più presente, hanno solo puntato il dito senza sapere il motivo del mio disagio, senza neppure chiederselo. Penso alle persone che ho conosciuto nel mondo virtuale, che hanno notato i miei cambiamenti d’umore, a quante volte ho sorriso e ho finto che andasse tutto bene, e a quante persone se ne sono accorte nonostante non mi vedessero, mentre mi nascondevo dietro una risata, piangevo e soffrivo… Persone che hanno notato questa cosa, che hanno saputo ascoltarmi, anche non parlando realmente; non hanno criticato i miei silenzi e le mie sparizioni improvvise, ma hanno aspettato e mi hanno dato tempo: mi sono state vicine). L’amicizia virtuale è strettamente legata a quella reale, basta pensare al fatto che ci si conosce mediante un computer, ma si può portare tale amicizia ad un livello successivo, mediante un incontro. (Ecco, io ho incontrato un’amica…”Che vergogna!” È un’emozione unica, un’esperienza da fare! E qui ti accorgi che l’amicizia, quella vera, non ha limiti, come dicevo prima. Poterla abbracciare e vedere mi ha dimostrato che l’amicizia virtuale può donare molto, che non ho parlato con un computer, ma con una persona reale a cui voglio un bene pazzesco che è nato improvvisamente, ma che è diventato importante e sempre più vero solo col tempo, conoscendoci, scoprendoci giorno dopo giorno! Ed è anche difficile da spiegare come sia possibile affezionarsi tanto a qualcuno. Io mi sento legatissima ad alcune persone, pur non avendole mai viste; è una cosa che va vissuta in prima persona e non si può capire del tutto se non ci si trova dentro”. Deborah (sedici anni), di Padova, crede che le amicizie virtuali valorizzino il fatto di potersi conoscere fino in fondo; non si è insieme tutti i giorni e non ci si può abbracciare quando ne avrebbe più bisogno, ma si ha sempre una persona con cui poter parlare, confidarsi ed essere sinceri al cento per cento. Sono quelle persone alle quali, infine, ti senti più legato e con le quali hai un rapporto più profondo, quelle che ti accettano per come sei, nonostante tutto e quelle senza le quali ti sentiresti perso. Invece Carla, di sedici anni, ci ha confidato: “Non credo in amicizie virtuali, perché non hanno nessun contatto fisico, visivo e verbale naturale, pertanto “amicizia” in questa dimensione per me non esiste! L’amicizia è una condivisione umana estremamente importante, necessaria al dialogo; è la condivisione di una passeggiata, una risata a pieni polmoni, è un pianto a piene lacrime, è uno star bene insieme, è un vanto per questa ricchezza conquistata, è un vanto per questa ricchezza maturata, è un vanto per questa ricchezza conservata. Mentre rifletto su quanto sto rivelando mi sento importante perché ho amicizie, stasera so di poter salutare un’amica, domani so di poterla incontrare, domenica so di poter mangiucchiare un gelato o una pizza con le mie amicizie. Bello, perché non sarò sola, perché ho imparato ad essere un’amica per i miei amici!” Passando tante ore a lavorare su questa inchiesta e leggendo le parole dei ragazzi, che hanno accettato cortesemente di essere intervistati, abbiamo avuto l’occasione di riflettere su quella che è l’amicizia tra noi due, compagne di classe e di diverse attività extrascolastiche, tra cui la redazione del giornale di Istituto. Ci siamo “magicamente” rese conto che il nostro legame è talmente forte da portarci a dare per scontata la presenza di una e dell’altra, anche senza ricordare il momento esatto in cui il nostro percorso insieme è iniziato. Per concludere, l’amicizia reale e quella virtuale non sono poi così diverse, ma guardarsi negli occhi, poter apprezzare i piccoli gesti di un amico e soprattutto condividere con lui momenti di vita, è qualcosa di veramente unico e straordinario. Lucrezia Molinaroli e Ilenia Previdi, classe 2 A Istituto “Marcora” di Cortemaggiore “Siamo veramente amiche!” Ilenia e Lucrezia tra le gerbere