lezione 5

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lezione 5
UNICAL – Facoltà di Economia
DIRITTO DELL’UNIONE
EUROPEA
prof. Alfredo Rizzo
alfredo rizzo
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Lezione 4bis.
‹ Le libertà fondamentali
alfredo rizzo
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Le libertà fondamentali
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Mercato unico
‹ Nozione
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Basi giuridiche
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Disposizioni del Trattato relative alla libera circolazione di
beni, persone, servizi e capitali.
Ravvicinamento delle legislazioni.
Poteri impliciti.
Portata diretta
circolazione
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‹
Mercato interno e mercato comune.
Libro bianco del 1985
delle
disposizioni
sulla
libera
Sentenza Van Gend en loos
Preambolo della Carta di Nizza

Le libertà fondamentali assurgono a libertà
costituzionali dell’ordinamento comunitario
alfredo rizzo
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Merci
‹
Unione doganale. Art. 23 – 25.
 Unione
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•
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“perfetta”:
Libera circolazione
Preferenza dei prodotti comunitari
Disciplina doganale comune
Creazione e finanziamento della TDC.
 Dazi
o tasse di effetto equivalente
• Oneri pecuniari che colpiscono beni in import-export tra Stati membri.
• Non ammessi a prescindere dal carattere discriminatorio
 TDC:
creazione di politica commerciale comune (art.
133 TCE)
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• Impossibilità per gli SM di imporre unilateralmente nuove tasse a beni
extracomunitari
Deroghe
• Imposizione dazi in cambio di servizi a favore dell’importatore
• Oneri imposti da normative comunitarie
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– Proporzionati al costo effettivo del servizio reso
Imposizioni fiscali discriminatorie. Art. 90
•
•
•
Carattere discriminatorio delle imposizioni nazionali di tipo fiscale
Si applica a prescindere dal momento in cui rileva l’applicazione dell’imposizione (a prescindere
dall’import-export).
Si giudicano gli effetti.
•
Art. 90 (come art. 23 e 25 su dazi) ha natura di lex specialis
 l’art. 28 (divieto di misure di effetto equivalente) si applica in via residuale come lex generalis.
alfredo rizzo
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Restrizioni quantitative. Art. 28 – 30.
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Efficacia diretta.
Misure di effetto equivalente.
• Sentenza Dassonville: qualsiasi misura atta restringere, in atto o in potenza, direttamente
o meno, la libera circolazione dei prodotti (import-export).
Misure distintamente applicabili
• Es. Misure che impongono documentazione specifica per importare o esportare prodotti
Misure indistintamente applicabili
• Prezzi
• Qualità e presentazione dei prodotti.
– In caso di assenza di normativa commerciale comune relativa a un prodotto
– Criterio del mutuo riconoscimento
– Dottrina Cassis de Dijon
– Gli ostacoli alla circolazione intracomunitaria dei beni per fatto delle legislazioni
interne sono ammissibili solo se mirano alla tutela di esigenze i m p e r a t i v e g e n e r a
– Limite intrinseco.
– Ragionevolezza e proporzionalità
– Competenza centralizzata della Corte di g.
li.
Misure su modalità di commercializzazione
Restrizioni alle esportazioni.
• Deroghe al divieto solo le misure che hanno per oggetto diretto la restrizione delle correnti
di esportazione a favore dei soli prodotti nazionali.
Deroghe. Art. 30 Efficacia diretta.
• Norma di stretta interpretazione
• Deroghe di natura non economica
• Le deroghe nazionali ammesse si devono ritrarre se entra in vigore una disciplina
comunitaria specifica di armonizzazione di uno o più prodotti (fissazione di standars
comunitari conformi alle esigenze di cui all’art. 30 TCE).
alfredo rizzo • Principio di propozionalità.
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Persone
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Diritto di pari trattamento di cittadini di altri SM
Art. 12 Lex generalis
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alfredo rizzo
+ Art. 18. Cittadinanza
circolazione
In
particolare.
Tutela
della
libera
• Efficacia diretta ma sottoposto a limitazioni e condizioni previste dal
TCE (v. art. 39 su lavoratori: ad es. Avere risorse sufficienti o
assicurazione salute anche per familiari
– Test di proporzionalità delle disposizioni nazionali.
• Controlli alle frontiere
– Accordi di Schengen
– Per rendere sicuri i controlli alle frontiere esterne tramite regole
uniformi occorre rendere sicuri e veloci I controlli alle frontiere
interne.
– “Ventilazione” dell’acquis di Schengen
– Regolamenti del 2001 (789 e 790) che autorizzano il Consiglio ad
adottare misure di esecuzione in materia di visti e sorveglianza
alle frontiere
• Nuovo Titolo IV TCE. Politica immigrazione e circolazione persone
– Eliminazione controlli alle frontiere interne per comunitari e
extracomunitari
– Comune disciplina controlli frontiere esterne
– Escluse regole nazionali per mantenimento ordine pubblico
interno
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In particolare. Libera circolazione dei lavoratori
 Art. 39. Efficacia diretta.
• Lavoratore subordinato (Reg. 1612/68)
– Nozione comunitaria
– Cittadino di uno SM
– Cittadini di Stati terzi : accordi di associazione che estendano gli effetti art. 39 TCE
– Prestazione da svolgere fuori dal territorio nazionale
– Natura subordinata del rapporto di lavoro
• Diritto di ingresso e soggiorno
– Carta identità o altro doc.to di riconoscimento valido
– Abolita la necessità di visti o di timbri su passaporto
– Ingresso = soggiorno per tre mesi (+ attribuzione di diritti e tutele garantite ai nazionali)
– Concessione carta di soggiorno (validità 5 anni) a carattare non costitutivo della
condizione giuridica del lavoratore
• Criterio di parità di trattamento
– Accesso al mercato del lavoro nazionale (Servizi per l’impiego)
– Divieto discriminazioni dirette o dissimulate (requisito della residenza, titolo di studio,
lingua locale
– Condizioni contrattuali e di esercizio dell’attività
– Diritto di ricongiungimento e trattamento della famiglia
– Diritti sindacali
– Diritto di residenza dopo il periodo lavorativo
• Sistema di sicurezza sociale (art. 42 TCE + Reg. 1408/71)
– Parità di trattamento
– Scopo di coordinamento = Determinazione della legge applicabile (luogo di prestazione
dell’attività)
– Cumulo dei periodi lavorativi a fini di copertura assicurativa (cd. Totalizzazione dei periodi)
• Limitazioni possibili da parte di Stati membri
– Lavori nella P.A.: soltanto per I lavori che implicano l’esercizio di pubblici poteri o tutela di
interessi generali dello Stato
– Ordine pubblico (Nozione comunitaria, dir. 64/221: diritto a un ricorso giurisdizionale
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diritto interno.
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Diritto di stabilimento
 Art. 43 ss. TCE. Efficacia diretta
 Oggetto
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Lavoratori indipendenti
Apertura di centro secondario di attività in Paese comunitario diverso da quello d’origine
Problema specifico per le persone giuridiche.
– Sede sociale delle società (problema della nazionalità)
– Apertura di sedi secondarie
 Criterio del trattamento nazionale.
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Criterio minimale.
Accesso alle professioni
– Obbligo per la PA nazionale di prendere in considerazione la qualificazione acquisita
nello Stato di provenienza
Direttive di coordinamento
– Coordinamento del contenuto delle qualifiche professionali ottenibili negli SM
– Richiesta dell’attestazione nazionale dello SM di provenienza sull’effettività dello svolgimento di
un’attività
– Divieto di altre attestazioni
Direttive di reciproco riconoscimento
– Riconoscimento dei diplomi
veterinari, dentisti, farmacisti, infermieri, ostetrici,
– Doppie direttive: il riconoscimento dei diplomi si può avere solo se sono soddisfatte le condizioni
della disciplina di coordinamento.
Architetti, medici e avvocati.
– Approccio unitario: viene riconosciuto il titolo se si riempiono alcune condizioni generali su livello
e durata studi + eventuale formazione minima professionale.
Ognuna di queste discipline non è atta a intaccare il contenuto del diritto di stabilimento,
– Sempre vietati comportamenti, procedure o atti discriminatori degli Stati
Altri settori
– Direttiva generale 89/48: riconoscimento diplomi di istruzione secondaria di almeno 3 anni
– Direttiva 92/51: riconoscimento formazioni post-secondarie inferiori a tre anni e diplomi di
maturità tecnica o professionale.
– Direttiva 1999/42: riconoscimento di qualifiche professionali
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Servizi
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Art. 49 TCE Efficacia diretta
• Prestazioni di carattere
– Transitorio
– Retribuite
– Transfrontaliero: lo spostamento può riguardare tanto il prestatore
del servizio, il destinatario del servizio, il servizio solamente
(servizi bancari finanziari etc.)
– Residuale: beni, capitali prevalgono, a meno che entrambi non
siano funzionali allo svolgimento dell’attività non costituendone
l’oggetto specifico.
• Divieto di misure discriminatorie
– Non basta il criterio del trattamento nazionale
– Discriminazioni palesi o dissimulate.
– Divieto di misure indistintamente applicabili. (cioè non di per sé
discriminatorie) V. dottrina Cassis de Dijon per i beni: qualsiasi
ostacolo è vietato a meno che non sia giustificato da esigenze
imperative dello Stato (proporzionalità e ragionevolezza)
• Limitazioni disciplinate e ammesse dal TCE : normative per tutela
interesse generale (ad es. deontologia etc.)
– Sempre che tali normative non siano già previste nello SM di
provenienza
– Proporzionate e obiettivamente necessarie per soddisfare
l’interesse generale e sempre che lo stesso obiettivo non possa
essere ottenuto con altri mezzi meno restrittivi.
alfredo rizzo
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Capitali.
 At. 56 (v. dir. 361/88)
• Efficacia diretta.
• Eliminazione di ostacoli che pur non essendo autorizzazioni valutarie costituiscono
mero intralcio.
• Discipline fiscali nazionali (di competenza nazionale) non devono comunque realizzare
– effetto finale – ostacoli alla circolazione di capitali.
 Deroghe
• Grandfather clause
– Rapporti con Stati terzi
• Exception clause
– Normative nazionali tributarie che distinguano i soggetti in base alla residenza o al
collocamento di capitale
– Infrazioni a leggi nazionali in materia fiscale
– Ammesse solo se non hanno l’effetto di ostacolare la circolazione
– Ad. Es. : ammessa una dichiarazione previa e non un’autorizzazione previa
– Ad es. misure nazionali di acquisto di beni immobili
– Ad es. Misure nazionali di acquisto di quote partecipative in società pubbliche
privatizzate (golden shares).
 Funzionale alla libertà di stabilimento .
• Misure sull’acquisto di quote societarie in diverso Stato membro senza far acquisire anche
influenza sulle decisioni sociali= capitali
• Misure su acquisti analoghi ma con l’effetto di garantire anche l’influenza determinante sulle
decisioni sociali = stabilimento
 Misure di salvaguardia comunitarie (Art. 59 TCE)
alfredo rizzo
• Misure di embargo commerciale
– In via autonoma (Consiglio + BCE)
– Risoluzioni ONU
– Posizioni comuni PESC
– Regolamenti comunitari (art. 301 TCE)
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