- Luogo Ideale Club

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- Luogo Ideale Club
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l u o g o
IDEALE
anno VI / 0,90 € /numero 4
illuogoideale.it
È sempre l’ora del dolce
Con una pralina non si sbaglia mai, ma ci sono dessert più adatti alla colazione e
altri ideali per coronare una cena importante. I maestri pasticcieri Iper, La grande i
hanno creato tante bontà diverse, su misura per ogni momento della giornata
Selvaggi
d’allevamento
Orate e branzini del Patto
Qualità Iper crescono come
liberi nelle acque pulite
delle Isole Incoronate
Milano si fa bella
Sul filo dell’arte e del
rinnovamento, un percorso
nel capoluogo meneghino,
dal Duomo alle nuove
architetture del Portello
ILLUOGOIDEALE.IT
Un click e sei nel tuo LUOGO IDEALE,
il portale interattivo dove la pagina diventa spettacolo!
VIDEO SERVIZI
UNA SCENOGRAFIA SPETTACOLARE
DEI CONTENUTI DEL MAGAZINE,
UN VIAGGIO FRA LE PAGINE
IN COMPAGNIA DI UNA GUIDA SPECIALE.
ricette ideali
UNA RICCA PLAY LIST
DI PIATTI DA RICERCARE
VELOCEMENTE PER
PORTATA, REGIONE
E STAGIONE.
appuntamenti
I PRINCIPALI APPUNTAMENTI
GASTRONOMICI, CULTURALI
E DI SPETTACOLO
PER OGNI STAGIONE
LUNGO LO STIVALE.
itinerari
TUTTO IL BELLO E IL BUONO
DELL’ITALIA ATTRAVERSO
ITINERARI TURISTICI
ED ENOGASTRONOMICI
DA SCOPRIRE.
segreti da chef
l’enoteca
LO CHEF DEL
“LUOGO IDEALE”
SVELA IN VIDEO TUTTI
I TRUCCHI E I SEGRETI
DELLA SUA CUCINA.
I VINI IDEALI
DA ABBINARE ALLE RICETTE
E UN BLOG TUTTO DEDICATO
AGLI APPASSIONATI DEL
VINO.
ILLUOGOIDEALE.IT LA TUA RIVISTA ON LINE
il luogo IDEALE www.iper.it • 1
HGLWRULDOH
In questo inverno caldo, prevedibilmente non solo dal punto di vista climatico, in cui la neve stenta a imbiancare il Natale,
arriva il Luogo Ideale. Anche noi della Grande i abbiamo deciso, metaforicamente, di non imbiancare il Natale e di tenere,
piuttosto, un profilo sobrio, fatto sicuramente di allegria e di ottimismo, ma sussurrati e non urlati, di fronte alle Feste di
fine 2011. Sappiamo che per molti il 2012 non sarà un anno facile e vogliamo ribadire anche da queste pagine, rivolte ai
clienti che più ci sono vicini, la nostra doppia vocazione: la convenienza e l’eccellenza. La volta scorsa abbiamo parlato della
bandiera della qualità, la campagna pubblicitaria che spiega il nostro modo di sentirci italiani. Oggi ricordiamo che, in quanto
catena di ipermercati a contatto ogni giorno con decine di migliaia di persone, sentiamo molto forte la nostra missione
sociale. Non a caso, proprio in questi giorni, esce il nostro primo bilancio di sostenibilità, uno strumento importante
non solo come mezzo di comunicazione al mondo esterno delle nostre iniziative e dei nostri progetti, ma anche come
promemoria e al tempo stesso come monito per noi stessi: per ricordarci ciò che abbiamo già fatto – e che ci inorgoglisce –
a tutela dei consumatori, dell’ambiente e della società, non dimenticando, però, che la strada è ancora lunga. Nelle prossime
pagine troverete, come sempre, esempi di eccellenza: le nostre
filiere dell’ortofrutta e del pesce, le squisitezze preparate dalle
nostre gastronomie, i dolci invernali delle pasticcerie, una visita
non convenzionale di Milano, oltre alle tante idee regalo, più
o meno natalizie. Qui, però, ci soffermiamo brevemente su un
altro argomento, il sistema della convenienza della Grande i.
Parliamo di “sistema” perché diversi sono i modi di risparmiare
e la capacità di dare convenienza è per noi un tema centrale.
A cominciare dalle promozioni, con offerte a volantino che
cambiano ogni quindici giorni. Continuando con i prodotti delle
nostre marche private, che offrono convenienza in tutti i segmenti
di mercato, dai primi prezzi ai prodotti di alto livello. Passando
al risparmio sull’acquisto in volume o in quantità applicato a
rotazione su specifici prodotti (per esempio, fino a tre pezzi di un
prodotto pago una certa cifra, dal quarto in poi li pago tutti di
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meno). Senza dimenticare la nostra raccolta punti, il Punto Forte, un salvadanaio elettronico che raccoglie risparmio, poiché
restituisce sconti sulla spesa. Siamo così sicuri di essere i meno cari, che abbiamo perfino una politica della convenienza
garantita, la quale prevede la restituzione al cliente della differenza di prezzo su prodotti eventualmente in vendita a costi
inferiori presso punti vendita della concorrenza nei bacini d’utenza in cui sono presenti i nostri ipermercati. In parole povere,
in un’epoca di difficoltà, dobbiamo e vogliamo essere capaci di vivere il contrasto nel modo giusto, mettendo la convenienza
accanto all’eccellenza. Fanno rima, non a caso. E contrasto non significa necessariamente contraddizione. Questa è la nostra
sfida. Buon 2012 dalla Grande i.
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pagina
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Ogni finocchio del Patto Qualità Iper ha il bollino che ne attesta le caratteristiche.
Ovvero la produzione secondo un disciplinare concordato tra la Grande i e gli
agricoltori, che si impegnano a una filiera rintracciabile e rispettosa dell’ambiente.
pagina
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Possono essere semplici, raffinati, di carne, di pesce, di formaggio oppure di tutti
e tre gli ingredienti: sono gli strati golosi del panettone gastronomico, che gli
chef della Grande i sfornano, affettano e farciscono con cura ogni giorno.
le rubriche
PAGINA
pagina
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Branzini e orate del Patto Qualità Iper, a rintracciabilità totale, crescono senza stress
nelle acque pulite e protette delle isole Incoronate, davanti alla costa croata.
pagina
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Nei banchi frigorifero Iper, La grande i sono arrivate le zuppe invernali Buongiorno
Freschezza. Segni particolari: solo ingredienti di stagione, verdure coltivate in Italia,
ricette della tradizione rivisitate con cura da chef.
pagina
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Il nostro percorso comincia dal Duomo, sotto lo sguardo dorato della Madunina.
Dal Museo del Novecento fino a Brera, dal quartiere Isola alle architetture
d’avanguardia del Portello: scopriamo alcune delle tante anime di Milano.
pagina
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Iniziando dall’irrinunciabile Panettone, ecco un piccolo mondo fatto di torte
e dessert che i pasticcieri di Iper, La grande i hanno creato pensando a ogni
momento in cui ci può venire voglia di portare in tavola un po’ di dolcezza.
pagina
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Dalla tavola alla cucina, dall’abbigliamento alla tecnologia, tante idee per
“pacchetti” pensati e originali, su misura per tutte le tasche e adatti a far bella
figura in qualsiasi occasione.
4
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L’enologo Fabrizio Stecca ci presenta
dei grandi vini e ci aiuta a scegliere
la bottiglia giusta tra le migliori etichette
delle cantine della Grande i.
PAGINA
12
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Una scuola di cucina per chi è alle
prime armi e per chi vuole imparare
il tocco finale, sempre divertendosi.
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La rubrica è dedicata ai progetti
a marchio iNaturale, tutti caratterizzati
da un contenuto etico importante.
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I cuochi del Ristò ci parlano dei piatti
tipici e dei prodotti di stagione
che troviamo nei menu del ristorante.
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Viaggi, spettacoli, sport e servizi,
per adulti e bambini, in offerta speciale
per chi ha la Carta Vantaggi.
il luogo IDEALE
il luogo IDEALE www.iper.it • 3
DIRETTORE RESPONSABILE
Claudio Lovato
MANAGING EDITOR
Michela Longo
ART DIRECTOR
Federico Mininni
DIRETTORE EDITORIALE
Luca Burgazzoli
REDAZIONE
Ludovica D’Angelo
(coordinamento editoriale),
Luca Campagnoli, Patrizia Giovannetti
HANNO SCRITTO
Barbara Brevi, Rosanna Ercole Mellone,
Maurizia Ghisoni, Silvana Giardina,
Fulvio Marzatico, Fabrizio Stecca
HANNO FOTOGRAFATO
Fausto Giaccone, Laila Pozzo
foto di copertina: Laila Pozzo
HANNO CURATO LE RICETTE
Graziano Callegari, Marilena De Leonibus,
Emanuela Tediosi (home economist)
COMITATO EDITORIALE
OHQRVWUHULFHWWH
Valentina Ruggeri (coordinamento),
Alberto Carpita, Giorgio Cermesoni, Marco
Cocco, Alberto De Caro, Roberto Polloni,
Antonio Provenzano, Sue Schlieper,
Francesco Squillace, Piercarlo Stoppini
PROGETTO EDITORIALE
primi
Penne autunnali 20 Risotto con abete rosso, corniole e daino 50
Koiné srl - koine-mi.com
PROGETTO GRAFICO
Federico Mininni
REALIZZAZIONE EDITORIALE
secondi
Cassoeula 16 Salmone con tortino di finocchi 24
Branzini al forno 34 Filetto di branzino agli spinaci 35
Orate fritte 36 Filetti di orata alla crema di tartufo 37
dolci
Semifreddo ai mieli di montagna 51 Friabile al caffè 59
Crostata ananas e zenzero 60 Morbida di arance e prugne 61
Torta leggera al cioccolato 63
Insalate, contorni e antipasti
Insalata di finocchi, arance e tacchino 22 Finocchi gratinati saporiti 23
Sfoglia di melanzane con salmerino marinato 50
Koiné srl
via Ludovico d’Aragona, 11 - 20132 Milano
FOTOLITO
AGMEDIA
via Ludovico d’Aragona, 11 - 20132 Milano
STAMPA
Elcograf Industria Grafica
via Nazionale, 14 - Beverate di Brivio (LC)
PUBBLICITÀ
Iper Montebello S.p.A.
via Ponchielli, 7 - 20129 Milano
Proprietario - Iper Montebello S.p.A.
via Ponchielli, 7 - 20129 Milano
Inverno 2011/12 - Anno VI • N° 4
registrazione n. 529 del 5/9/2006
presso il Tribunale di Milano
www.illuogoideale.it
Le immagini e le ricette di questo numero sono realizzate
con oggetti e prodotti in vendita negli ipermercati Iper, La grande i
QHOELFFKLHUHwww.iper.it
il luogo ideale
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Il brindisi è un rito diffuso in tutto il mondo. Non ovunque ci si bacia sulle
guance o ci si guarda negli occhi, ma in tutto il pianeta si può brindare per
festeggiare qualcosa. Il contenuto del bicchiere cambia da Paese a Paese, ma in
tutto il mondo ormai le bollicine suggellano nel modo migliore e più “frizzante” il
buon augurio!
L’antica pratica del brindisi non trova origine, persa nella storia fin dai tempi dei
Romani e dei Greci. Forse merito dei francesi e dei loro costosi Champagne, la
l’enologo
In ogni numero della rivista Fabrizio
Stecca ci presenta dei grandi vini
guidandoci all’acquisto delle migliori
etichette in vendita nelle enoteche
di Iper, La grande i.
tradizione di immolare una bottiglia preziosa per il rito del brindisi è comunque
simbolica e propiziatoria dell’importanza del momento da festeggiare. Ma non
è questione di prezzo e noi italiani, dall’anima verace e chiassosa, amiamo
festeggiare e sottolineare ogni momento plausibile innalzando i bicchieri e per i
momenti conviviali e informali ogni vino sulla tavola “è buono”.
Ma qui vorremmo concentrarci sui vini adatti per antonomasia ai brindisi e
quindi sulle bollicine italiane, tra le migliori al mondo, e vorremmo darvi qualche
elemento utile perché possiate orientarvi nella variegata offerta di fine anno.
Lo spumante è un vino in cui l’anidride carbonica di fermentazione, il gas che
si sviluppa durante la trasformazione degli zuccheri in alcol, viene trattenuta
nel liquido anziché liberata nell’atmosfera come avviene per i vini fermi.
È opportuno, quindi, che la fermentazione avvenga in contenitori chiusi
ermeticamente. Se il contenitore è la bottiglia stessa, significa che lo spumante è
ottenuto con il Metodo Classico o Méthode Champenoise, se è invece un grande
serbatoio d’acciaio (detto autoclave) si tratta del Metodo Martinotti o Charmat
(l’italiano Martinotti è l’inventore, il francese Charmat ha depositato il brevetto).
Il Metodo Classico è il più complesso e costoso perché, dopo aver ottenuto il
vino base, si passa alla rifermentazione in bottiglia la cui durata varia da un
minimo di 18 mesi sino a 30 mesi e oltre nel caso di riserve speciali.
Il Metodo Martinotti è invece più veloce e meno costoso perché si possono
gestire quantità pari ad almeno 5000 bottiglie con un solo trattamento e la
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durata varia da un mese a sei mesi circa.
Il Metodo Classico è indicato per la spumantizzazione dei Pinot e dello
Chardonnay, più adatti all’ottenimento di vini strutturati e dagli interessanti
profumi secondari. Il Metodo Charmat è il più indicato nella produzione dei vini
dolci quali Moscato d’Asti e Asti spumante, e per il Prosecco, tutti vini dove la
freschezza dei profumi primari, quelli dell’uva, deve essere preservata.
Per quanto riguarda le altre definizioni riportate sulle etichette di spumante,
citiamo: “Brut”, “Extra Dry”, “Dry”. Questi termini indicano la quantità di zucchero
residuo, pochissimo nel Brut, di più della versione Dry.
PER SAPERNE DI PIÙ
BRUT
Zuccheri inferiori a 12 g/l.
Descrizione: è la tipologia classica, dal
sapore pieno, intenso, con piacevole e
decisa nota fruttata e acidula. Ottimo
per tutto il pasto.
EXTRA DRY O EXTRA SEC
Zuccheri tra 12 e 17 g/l.
Descrizione: di grande morbidezza e dal
sapore intenso. L’Extra Dry è indicato
come aperitivo.
DRY O SEC
Zuccheri tra 17 e 32 g/l.
Descrizione: è un vino che si
accompagna bene a dessert non troppo
dolci, foie gras, frutti di mare con vena
amarognola tipo cozze.
MEDIUM DRY O DEMI SEC
Zuccheri tra 32 e 50 g/l.
Descrizione: praticamente dolce.
Consigliabile per accompagnare dessert
di frutta, macedonie, fragole, frutti
di bosco misti.
SWEET O DOUX
Zuccheri sopra a 50 g/l.
Descrizione: molto dolce. Adatto ad
accompagnare dolci secchi e a pasta
lievitata, crostate, macedonia di frutta
e gelato.
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il luogo ideale
note di degustazione
PROSECCO TREVISO DOC
“VAL DEL GALINEL”
In esclusiva da Iper, La grande i:
5,30 euro
Caratteristiche: zona storica del
prosecco quella intorno a Treviso, che
vinifica l’uva Glera in purezza, rendendo
questo vino l’importante simbolo
italiano delle bollicine. Prosecco di
qualità, dal gusto rotondo e di facile
beva. Il colore è giallo paglierino
scarico, il profumo è ricco di sentori
floreali e fruttati, al palato risulta
fresco, aromatico e caratteristico.
Adatto a essere in tavola a tutto pasto,
perfetto per fritti e verdure saltate
in padella.
VALDOBBIADENE PROSECCO
SUPERIORE DOCG
“SAN VITO E MASET”
In esclusiva da Iper, La grande i:
6,90 euro
Caratteristiche: proveniente dal cuore
della Valdobbiadene, ha perlage
fine e vena piacevolmente acidula.
Il suo giallo paglierino brillante ha
riflessi verdognoli, sprigiona aromi
freschi, ricchi di fiori, mela verde e
frutta esotica. Al palato è morbido
e spiccatamente fresco ed equilibrato.
Perfetto aperitivo, la sua finezza
è tale da essere gustato ottimamente
anche con freschi primi al pomodoro
e antipasti in genere.
CRUASÉ OLTREPÒ PAVESE
DOCG METODO CLASSICO
PINOT NERO BRUT ROSÉ
“VALLE DEI LANCIERI”
In esclusiva da Iper, La grande i:
9,90 euro
Caratteristiche: è il Metodo Classico
dell’Oltrepò, espressione storica
di uvaggio e territorio. Il Pinot Nero
in purezza conferisce il colore rosato
“buccia di cipolla”, le bollicine fini e
delicate aiutano a esalare l’intenso aroma
di crema pasticciera, piccoli frutti rossi
e spezie. Il sapore è fresco, sapido,
deciso ma delicato, con buon corpo che
lo rende compagno di verdure in pastella
o crostacei, perfetto per brindare.
L’esclusiva linea di vini DOCG, DOC, IGT prodotti da piccole
aziende selezionate nelle principali regioni viticole italiane
con la garanzia firmata da Iper, La grande i.
In Grandi Vigne la tracciabilità del prodotto è controllata in
ogni fase della produzione: dalla raccolta alla pigiatura, dalla
fermentazione alla maturazione, fino all’imbottigliamento.
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il luogo ideale
note di degustazione
TRENTO DOC BRUT
“MASO CARPINE”
FRANCIACORTA DOCG BRUT
“LA CHIESUOLA”
FRANCIACORTA DOCG BRUT
SATÈN “RIVE MURE”
In esclusiva da Iper, La grande i:
10,90 euro
Caratteristiche: uve Chardonnay, Pinot
Nero e Pinot Bianco, provenienti dalle
alte colline intorno a Trento. La sua rifermentazione in bottiglia per 24 mesi
rende il perlage fine e persistente, il
colore è giallo paglierino. Al naso sono
chiare le note agrumate che si ritrovano
anche in bocca, conferendo a questo
vino una piacevole acidità caratteristica.
Risulta così particolarmente intonato
con zuppe di pesce e aperitivi golosi.
In esclusiva da Iper, La grande i:
14,90 euro
Caratteristiche: Chardonnay in purezza
che passa 30 mesi in bottiglia a
rifermentare. Il Classico Franciacorta
con note di crosta di pane, miele e
lievi sentori di frutta tropicale. Il giallo
intenso e il suo perlage lo rendono
invitante così come al palato riafferma
una ricchezza aromatica già dichiarata
al naso. Adatto a secondi di pesce e
carni bianche leggere, è ovviamente
perfetto per il brindisi.
In esclusiva da Iper, La grande i:
16,90 euro
Caratteristiche: lo Chardonnay per
questo Franciacorta matura in parte
in barrique per venire poi assemblato
con quello rimasto in acciaio
ed entrambi vengono poi messi in
bottiglia per 28 mesi. Si ottiene così
un vino molto elegante, di colore giallo
dorato, perlage sottile e delicato
e una morbidezza in bocca sottolineata
dalla definizione Satèn. Le crudità
di pesce e i crostacei sono un perfetto
abbinamento, ma questo vino
è grandemente versatile.
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a cura del FAI
Fondo Ambiente Italiano
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I tre regali del FAI all’Italia nel 2011
Il 2011 è stato un anno ricco di emozioni e di bellezza: sono infatti tre i “doni” che
il FAI - Fondo Ambiente Italiano ha fatto agli italiani in occasione dei 150 anni dell’Unità.
e al suo ricco e non sempre valorizzato patrimonio culturale: il Negozio Olivetti in piazza
San Marco a Venezia, Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (Pd) e il Bosco di San
Francesco ad Assisi, inaugurato l’11 novembre scorso dopo intensi restauri. Il Negozio
Olivetti – realizzato nel 1958 per Adriano Olivetti dal grande architetto Carlo Scarpa e
dato in comodato alla Fondazione da Assicurazioni Generali, proprietaria dell’immobile,
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Tre preziose aperture al pubblico, per festeggiare il senso di appartenenza all’Italia
che ha finanziato e realizzato il restauro – è un vero capolavoro dell’architettura
moderna italiana. Grande fascino e meraviglia anche per i visitatori della splendida
Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia, perfetto esempio di armonia fra architettura e
in bellezza con il Bosco di San Francesco ad Assisi, oltre 60 ettari di paesaggio rurale
italiano, donati al FAI da Intesa Sanpaolo nel 2008 e impreziositi da un complesso –
con una chiesa, un mulino, un monastero – abitato tra il XIII e il XIV secolo da monache
benedettine, oltre che dal “Terzo Paradiso”, straordinaria opera di Land Art realizzata
appositamente da Michelangelo Pistoletto. Oggi tutti possono tornare a solcare
i sentieri di questa selva incantata, alla scoperta di quel messaggio di perfetta armonia
tra Uomo e Creato che San Francesco insegnò proprio a partire da questi luoghi.
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paesaggio edificato tra il 1535 e il 1542 e riaperto al pubblico qualche mese fa. Chiusura
Dall’alto, il Bosco di San Francesco ad
Assisi, il Negozio Olivetti a Venezia e Villa
dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia.
Onorerò il Natale
nel mio cuore
e cercherò di tenerlo
con me tutto l’anno
Charles Dickens
Questo Natale
regala la tessera FAI.
Donare la bellezza dell’arte e della natura italiana
è un regalo che viene apprezzato tutto l’anno.
Il FAI – Fondo Ambiente Italiano, fondazione nazionale senza scopo di lucro, nasce nel 1975
con un obiettivo concreto: agire per la salvaguardia del patrimonio d’arte e natura italiano.
Chi si iscrive al FAI non solo ha la soddisfazione di partecipare a questa grande missione, ma ha anche la
possibilità di usufruire durante tutto l’anno di vantaggi speciali, come sconti e convenzioni per mostre,
teatri, musei e riviste, omaggi e opportunità dedicate.
Chi dà, riceve.
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Se doni un’iscrizione al FAI,
riceverai in omaggio
l’abbonamento trimestrale
a DOVE.
Per due o più iscrizioni
l’abbonamento sarà
di 6 mesi.
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FAI subito un regalo speciale.
Chiama il FAI al numero 02.467615259
vai sul sito www.fondoambiente.it
TXDGHUQLHIRUQHOOLwww.quaderniefornelli.it
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Quale momento migliore per imparare a fare i cioccolatini da sé? Non è per niente
difficile e dà una grande soddisfazione offrire agli ospiti o regalare un bel sacchettino di cioccolatini o praline fatti in casa. E se seguite le nostre indicazioni, il buon
risultato è garantito.
La fase difficile riguarda la temperatura alla quale elaborare il cioccolato. La lavorazione di base del cioccolato, chiamata temperaggio, è un procedimento rigoroso
di fusione, raffreddamento e successiva fusione che deve rispettare le temperature
opportune. E questo procedimento piuttosto laborioso è necessario per ottenere
un cioccolato lucido e senza imperfezioni da utilizzare per cioccolatini o per coperture di dolci. Se invece il cioccolato non è temperato, può manifestare una patina
Cioccolatini
bianchi e neri
INGREDIENTI
500 g di pasta di mandorle,
200 g di cioccolato fondente al 50-55%,
200 g di cioccolato bianco
PREPARAZIONE
Tagliare a piccoli pezzi il cioccolato
fondente e porlo in un recipiente che
possa stare in un altro recipiente, più
grande. Versare dell’acqua in questo
secondo recipiente e metterlo sul fuoco,
basso, per sciogliere il cioccolato a
bagnomaria. Controllare i tempi e togliere
dal fuoco appena il cioccolato è sciolto.
Lasciar freddare. Ripetere lo stesso
procedimento con il cioccolato bianco.
Lavorare con le mani la pasta di mandorle
e ricavarne palline o cilindretti lunghi
circa 1,5 cm e con il diametro di non più di
1 cm. Tuffare quindi la pasta di mandorle
nel cioccolato, nero o bianco, sgocciolare
bene i cioccolatini e lasciarli asciugare
su carta forno in luogo fresco, ma non in
frigorifero. Volendo, si possono decorare
con il cioccolato del colore contrastante.
bianca dovuta all’affioramento del burro di cacao. Ma c’è modo di evitare la fase di
temperaggio e noi nella lezione “regali di Natale” della scuola di cucina Quaderni
e Fornelli abbiamo ottenuto un risultato soddisfacente realizzando simpatici cioccolatini ripieni di pasta di mandorle. Per evitare il processo di temperaggio è stato
sufficiente usare qualche accorgimento di presentazione.
Si può partire dalla pasta di mandorle già pronta; però, dato che farla da sé è veramente semplice, vale la pena fare tutto con le nostre mani. Si mescolano uguali
quantità di zucchero a velo e farina di mandorle con acqua di rose, oppure con un
liquore a piacere tra rum, cognac o brandy. Noi abbiamo usato 300 g dei primi due
ingredienti più 1 bicchierino di liquore. Si lavora tutto energicamente per ottenere un
impasto consistente, lo si avvolge nella pellicola trasparente e lo si lascia riposare
in frigorifero per qualche ora. Per quanto riguarda il cioccolato, pensando a una
presentazione d’effetto abbiamo scelto sia quello nero sia quello bianco, quindi,
seguendo la ricetta riportata qui a sinistra, abbiamo iniziato a sciogliere prima
l’uno poi l’altro. Questa fase è delicata, bisogna evitare le alte temperature che lo
“brucerebbero”, alterandone il sapore, e, considerando che il cioccolato fonde già
tenendolo in mano, lo abbiamo sciolto delicatamente a bagnomaria. Un’alternativa
è il forno a microonde, tenendo sempre presente di calibrare la potenza. Si riprende
la pasta di mandorle e se ne fanno palline, cubetti o cilindretti: è importante che
il luogo IDEALE www.iper.it • 13
Calendario d’inverno
Gennaio
lunedì 16
Profumo di spezie, la cucina etnica vegan
martedì 17
Sei primi per sei giorni
giovedì 19
Parliamo di carciofi
lunedì 23
I biscotti
martedì 24
Stufati e brasati
giovedì 26
Le basi della cucina: la pasta
venerdì 27
Cotti e crudi giapponesi
lunedì 30
Cucinare senza glutine
martedì 31
Dolce ricotta
Febbraio
Annalisa e Federica sono le insegnanti dei corsi, aperti a tutti, che si tengono in piazza
Portello a Milano, nella cucina del Luogo Ideale - Spazio Eventi. Per informazioni su
orari e costi consultare il sito www.quaderniefornelli.it.
i pezzi siano piccoli e che, soprattutto, la pasta sia ben compressa con le mani.
Metà dei pezzi si tuffano nel cioccolato bianco, l’altra metà nel cioccolato nero.
Aiutandosi con una forchettina si riprende ogni pezzo e lo si fa sgocciolare per
evitare che lo strato di cioccolato sia eccessivo, poi lo si adagia su un foglio di
carta forno ad asciugare. Una volta che i cioccolatini sono asciutti, si possono decorare con il cioccolato del colore diverso per un effetto più elegante ma anche per
coprire qualche eventuale imperfezione della copertura, per esempio i segni della
forchettina o l’appiattimento della parte appoggiata sul vassoio. Per fare le decorazioni si usano due tasche da pasticciere o due piccoli coni di carta forno riempiti
di cioccolato fuso. Presentateli su un vassoio alternando i colori e conservateli al
fresco, ma possibilmente non in frigorifero.
giovedì 2
Le basi della cucina: il riso
venerdì 3
La torta di san Valentino
martedì 7
Prima di tutto il pesce
giovedì 9
Le basi della cucina: le carni rosse
sabato 11
La buona colazione
lunedì 13
Le frittelle di Carnevale
martedì 14
Menu di San Valentino
giovedì 16
Le basi della cucina: le carni bianche
lunedì 20
Le frittelle di Carnevale
martedì 21
Cucina express
mercoledì 22
Piatti speziati malesi e thailandesi
martedì 28
Torte al cioccolato
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iNaturale
Un patto per garantire la qualità
Nei precedenti numeri del Luogo Ideale vi abbiamo parlato molte volte
di iniziative legate al progetto iNaturale. iNaturale infatti è attenzione
all’ambiente, attraverso l’utilizzo di imballaggi ecocompatibili, di sacchetti
per la spesa ecologici e riciclabili, di erogatori a libero servizio di detergenti
e ammorbidenti liquidi. Ma non solo. iNaturale è anche la selezione e lo
sviluppo di prodotti che possano contribuire a favorire la salute e il benessere
dei consumatori. Nascono così i prodotti di filiera controllata a marchio Patto
Qualità Iper che esprimono lo sforzo continuo della Grande i di ottenere
la garanzia della qualità più alta, senza compromessi, in ogni tappa del ciclo
produttivo. Come si può ben immaginare, il Patto Qualità si fonda su uno
stretto accordo tra noi di Iper, La grande i e i coltivatori/
allevatori accuratamente selezionati dai nostri
tecnici: solo così possiamo offrire ai consumatori
la garanzia di prodotti naturali, tradizionali e
salubri. Firmando questo accordo i partecipanti si
impegnano a realizzare prodotti con standard e
garanzie di qualità elevate, in termini sia di sicurezza,
sia di rispetto dei metodi di produzione e delle
caratteristiche organolettiche. Il progetto riguarda
prodotti agricoli e di origine animale, dai finocchi alle orate, e si basa sul
rispetto dei cicli naturali di allevamento e coltivazione (prevalentemente di
origine italiana) e della stagionalità del prodotto, con particolare attenzione
verso l’ambiente in cui i prodotti sono coltivati e allevati. I tecnici del Patto
Qualità verificano costantemente terreni e metodi di coltivazione, così come
l’alimentazione (assenza di OGM) e la crescita degli animali (divieto dell’uso di
promotori di crescita): il risultato è la promozione di un’agricoltura sostenibile,
nel pieno rispetto dell’ambiente. Per illustrarvi meglio quello di cui stiamo
parlando, in ogni numero del Luogo Ideale abbiamo presentato un prodotto
che fa parte di questo importante progetto; nel numero della rivista che avete
in mano potete scoprire tutti i dettagli di due filiere: quella di orate e branzini e
quella dei finocchi Patto Qualità. Buona lettura.
ENTRA NEL CLUB!
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È nato iClub Naturale
per chi ama i cibi sani
e naturali.
Che cos’è?
Un mondo on-line dedicato a chi si
prende cura di sé, ama mangiar sano e
vuole alimentarsi in modo equilibrato.
Un’occasione unica per risparmiare
concretamente sulla spesa quotidiana.
Chi può partecipare?
Tutti gli appassionati del mondo naturale
che hanno scelto uno stile di vita orientato
alla naturalità ed al rispetto per l’ambiente,
titolari di Carta Vantaggi e con indirizzo mail.
Come e dove ci si iscrive?
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A cosa dà diritto l’iscrizione?
Con Carta Vantaggi.
A partecipare a tutte le iniziative proposte,
usufruire delle convenzioni e delle proposte
viaggio dedicate a chi vuole vivere il tempo
libero nel pieno rispetto dell’ambiente e
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biologici, naturali ed ecologici.
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a cura di
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Cassoeula
INGREDIENTI per 3 persone
300 g di costine, 300 g di cotenna,
300 g di salsicce, 500 g di verza, 200 g
di salsa di pomodoro, 2 l di brodo
vegetale, 100 g di carote, 200 g di cipolla,
100 g di sedano, 50 ml di olio di oliva,
1 bicchiere di vino rosso, 1 foglia di alloro,
sale e pepe nero macinato q.b.
PREPARAZIONE
Tritare sedano, carote e cipolle
precedentemente mondati e lavati.
Mondare, lavare e tagliare grossolanamente
la verza. In una pentola capiente scaldare
l’olio e far rosolare per 10 minuti le costine,
la cotenna, l’alloro e il trito di sedano,
carote e cipolla. Sfumare con il vino rosso
e lasciare insaporire per altri 8 minuti.
Aggiungere la salsa di pomodoro, il sale,
il pepe e la verza e lasciare appassire per
altri 10 minuti. Bagnare il tutto con metà del
quantitativo del brodo e lasciar cuocere per
1 ora. Nel frattempo porre in un’altra pentola
il restante brodo e cuocere le salsicce. Una
volta cotte, scolare le salsicce e aggiungerle
alla cassoeula. Servire ben calda. A piacere
può essere accompagnata dalla polenta.
La Cassoeula è un piatto tradizionale lombardo e deve il suo nome alla
casseruola dentro la quale si fa cuocere.
Il piatto così come viene preparato attualmente nasce all’inizio del XX secolo,
legato alla ritualità del culto popolare di Sant’Antonio abate, festeggiato
il 17 gennaio, data che segnava la fine del periodo delle macellazioni dei maiali.
I tagli di carne utilizzati per la cassoeula erano quelli più economici e avevano
lo scopo di insaporire la verza, elemento invernale basilare della cucina
contadina lombarda.
La cassoeula è un piatto piuttosto elaborato, che si presenta in molte varianti.
Gli ingredienti di base sono le verze, che per tradizione devono aver subito
la prima gelata invernale, che le intenerisce e ne accorcia i tempi di cottura,
e le parti povere del maiale: piedini, cotenne, costine, testa, verzini.
Ristò nelle proposte di Tipicità e Tradizione propone la cassoeula utilizzando
costine, salsicce e cotenna, il tutto unito dalla tenerezza e la dolcezza delle
foglie di verza. Si parte da una base di soffritto di sedano, carote e cipolle, poi
durante la cottura di circa un’ora e mezzo a fuoco lento l’unione dei sapori
viene integrata e accentuata dalla presenza dell’alloro.
Il piatto si può servire solo oppure accompagnato dalla polenta, anch’essa
prodotta quotidianamente fresca in ogni punto vendita e cotta per più di un’ora.
Attraverso questo piatto Ristò fa riscoprire i sapori tipici di un tempo, e quello
che in passato veniva offerto come piatto della festa e segnava
un giorno molto importante nella nostra cultura contadina,
oggi è proposto come ricetta di forte carattere territoriale che
mantiene gli stessi canoni di gusto e sapore, in un contesto
di libero servizio cui fanno capo nella propria filosofia tre principi:
Fresco, Tipico e Stagionale… sempre!
il luogo IDEALE www.iper.it • 17
NEL BICCHIERE
L’abbinamento consigliato è con la
Bonarda Oltrepò Pavese Vivace.
Dal colore rosso rubino con riflessi
porpora, dal profumo fine, intenso che
richiama i frutti di bosco, le more e le
ciliegie. Dal sapore armonioso, morbido,
avvolgente, di buona persistenza.
Da servire tra i 16 e i 18 °C. Si consiglia
un invecchiamento di almeno due-tre anni.
TESTO ROSANNA ERCOLE MELLONE
FOTO LAILA POZZO
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Viene dal Medio Oriente ma nasconde un’anima nostrana. Il finocchio che conosciamo oggi, infatti, è ben diverso dal suo antenato originario anche grazie a
una lavorazione tutta italiana, che lo ha trasformato nel tempo, fino a renderlo
gradevole nel sapore e perfetto nelle forme. Ma ci sono tante altre cose che non
sappiamo di questo bianco ortaggio. Per esempio che, in barba alla sua dolcezza,
è povero di zuccheri e proteine, del tutto esente da grassi, mentre nasconde un’in-
credibile numero di virtù terapeutiche. Oltre a regalarci una dose di vitamina C,
calcio, fosforo, zolfo e ferro, il finocchio contiene principi attivi benefici, come i
fitoestrogeni, l’acido clorogenico, l’acido caffeico, le cumarine, che ostacolano gli
agenti cancerogeni. Il potassio contribuisce invece a regolare il ritmo del cuore, la
contrazione dei muscoli e la trasmissione dell’impulso nervoso. Ma non è finita
qui: uno studio dell’Università di Barcellona ha isolato nel grumolo 12 sostanze
fenoliche con azione antiossidante contro i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento e di degenerazioni nell’organismo. Così, quando lo portiamo in tavola
approfittando delle sue doti di versatilità in cucina, senza saperlo facciamo un
piacere al nostro benessere. Un gesto possibile anche grazie al fatto che il finocchio
ha trovato un habitat d’elezione proprio nella nostra Penisola, in particolare in
Toscana, Lazio, Campania, Abruzzo e Puglia.
La zona d’origine vocata è infatti uno dei fattori che incidono sul pregio di un
finocchio e che Iper, La grande i ha tenuto in considerazione nella scelta dei suoi
fornitori. «In base alla stagione, facciamo crescere l’ortaggio nel territorio più opportuno e fertile per la coltivazione», riferisce Davide Olivieri, agronomo della
cooperativa agricola Colter. «D’estate, i finocchi che arrivano sui banchi Iper, La
grande i crescono in Abruzzo e, dai mesi invernali a maggio, nel Tavoliere delle
Puglie». Per tutelare al massimo il consumatore, i finocchi della Grande i sono poi
coltivati secondo le regole del Patto Qualità Iper, una filiera trasparente che prevede appunto un accordo tra l’insegna e i produttori aderenti, che si impegnano
a rispettare procedure e protocolli precisi in tutte le fasi di lavorazione, dal seme
allo scaffale. Come per altri prodotti, il bollino Patto Qualità, applicato sui finocchi
in vendita, garantisce innanzi tutto la tracciabilità della filiera di produzione. Per
cominciare, sottolinea l’agronomo, «la produzione dell’ortaggio deve avvenire in
un terreno idoneo, “pulito” e controllato, ovvero preservato dall’inquinamento e
preparato per la messa a dimora delle piantine. La buona pratica di coltivazione,
richiesta da Iper, La grande i, utilizza metodi naturali di lotta integrata per limitare
al minimo i trattamenti artificiali con fitofarmaci, impiegati solo se strettamente
necessari». Altro fiore all’occhiello del Patto Qualità sono le numerose analisi che i
produttori sono tenuti a svolgere per rintracciare eventuali residui chimici, come
conferma Olivieri: «Durante il processo produttivo, dobbiamo fare esami anche
del terreno e dell’acqua. Inoltre, per rispetto dell’ecosistema e per salvaguardare
Penne autunnali
INGREDIENTI per 4 persone
350 g di penne, 2 finocchi, 1 l di
besciamella, 200 g di salsiccia,
pangrattato, formaggio grattugiato,
cipolla, salvia, latte, olio di oliva, sale
PREPARAZIONE
Pulire e lavare i finocchi, tagliarli a fettine
piuttosto sottili e rosolarli in un tegame
con olio e un pizzico di sale, insieme alla
cipolla e alla salvia tritate finemente.
Unire subito anche la salsiccia spellata
e sgranata e continuare la cottura,
aggiungendo poco latte fino a quando i
finocchi risultino cotti (non deve esserci
troppo liquido). A parte cuocere al
il luogo IDEALE www.iper.it • 21
dente la pasta in acqua salata, scolarla
e condirla con i finocchi, la besciamella
e il formaggio. Quindi disporla in teglia,
cospargerla di pangrattato e farla
gratinare in forno a 200 °C per circa
15 minuti. Servire tiepido.
IL PARERE DEL NUTRIZIONISTA
Un primo piatto nutriente e completo che
non permette di eccedere troppo con la
porzione; verdure e frutta fresca per finire
e il pranzo è completo.
Insalata di finocchi, arance e tacchino
INGREDIENTI per 4 persone
300 g di tacchino affettato, 250 g
di finocchi, 300 g di arance, 1 cucchiaio
di olive taggiasche denocciolate,
erba cipollina, olio extravergine d’oliva,
sale, pepe q.b.
PREPARAZIONE
Condire le fette di tacchino con sale, pepe
e olio, arrotolarle, avvolgerle nella carta
stagnola e cuocerle in acqua per circa
3 minuti, quindi far raffreddare. A parte
tagliare i finocchi a fettine molto sottili,
condirle con sale, pepe e olio e disporle
sul piatto di portata; pelare le arance al
vivo (senza parte bianca) e tagliarle a
spicchi; tagliare anche i rotolini di tacchino
a fettine, disporle sui finocchi, salare,
aggiungere le arance, le olive taggiasche e
l’erba cipollina tritata; spolverare di pepe
e servire.
IL PARERE DEL NUTRIZIONISTA
Carne di tacchino aromatizzata e
digeribile, che contiene quegli elementi
utili per i piccoli che devono crescere
e per i più grandi che devono mantenere
sane le funzioni cerebrali.
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Finocchi gratinati saporiti
INGREDIENTI per 4 persone
4 finocchi, 1 l di besciamella, 50 g di
pancetta o speck, 1 tuorlo d’uovo,
formaggio grattugiato
PREPARAZIONE
Pulire e lavare i finocchi, praticare
un’incisione a croce nella parte dura
e lessarli per circa 12 minuti in acqua
salata. Poi scolarli e lasciarli intiepidire
all’aperto, perché perdano umidità, infine
tagliarli a fettine e disporli in una teglia.
Aggiungere il tuorlo alla besciamella
e ricoprire i finocchi, guarnire con una
fettina di pancetta, spolverare con
abbondante formaggio e gratinare in
forno a 200 °C per 15 minuti.
IL PARERE DEL NUTRIZIONISTA
Potrebbe sembrare un piatto leggero ma
in realtà il burro, la farina e il latte con cui
si prepara la besciamella, il formaggio
e l’aggiunta della pancetta lo rendono
sostanzioso e completo.
la salute dei nostri lavoratori, abbiamo l’obbligo di smaltire i rifiuti in modo ottimale, pratichiamo la rotazione delle coltivazioni e, nella difesa della coltura in
campo, escludiamo i composti chimici a impatto nocivo sull’ambiente e tossici
per il consumatore». La filiera controllata è vantaggiosa soprattutto per il cliente,
in quanto ogni finocchio distribuito nei punti vendita risulta di buona qualità,
privo di sostanze chimiche e più salubre.
Salmone con tortino di finocchi
INGREDIENTI per 4 persone
4 tranci di salmone fresco, 3 finocchi,
4 uova, 100 g di salmone affumicato,
100 g di latte, timo fresco, olio
extravergine d’oliva, sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE
Pulire e lavare i finocchi, praticare
un’incisione a croce nella parte dura e
lessarli per circa 12 minuti in acqua salata.
Scolarli e lasciarli intiepidire all’aperto.
Quindi tagliare i finocchi a fettine piuttosto
sottili e disporle sul fondo di stampini
monoporzione leggermente unti, avendo
l’accortezza di creare uno strato piuttosto
basso. Aggiustare di sale. A parte, sbattere
le uova con il latte e un cucchiaio d’olio,
salare, aggiustare di pepe, incorporare
il salmone affumicato tritato e il timo
fresco; versare il composto sui finocchi e
cuocere in forno molto caldo per circa 10
minuti fino a quando l’uovo si sia rappreso;
lasciare intiepidire. A parte cuocere i tranci
di salmone alla griglia o in forno e servirli
accompagnati da un tortino di finocchi.
IL PARERE DEL NUTRIZIONISTA
Il salmone ha un alto contenuto di
Omega3 che aiutano cuore e cervello, ma
è un pesce grasso; mangiarlo fa bene, ma
stiamo attenti ai condimenti e ai contorni
con cui lo si accompagna.
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La parte del vegetale che va consumata è il grumolo bianco, costituito dalle guaine fogliari, o tuniche, pressate le une alle altre, intorno a un fusto conico, in una
massa compatta alla base della pianta. Quando lo scegliamo sul banco di vendita,
facciamo comunque attenzione alla presenza di bulbo e steli, oltre a verificare
che le guaine si spezzino se piegate, piuttosto che flettersi, e che siano ancora ben
aderenti, carnose, sode, compatte, croccanti, senza ammaccature e provviste di
foglioline vivaci. Quando lo portiamo a casa, una volta eliminate le grosse coste
esterne verdi, possiamo conservarlo in frigorifero, dentro un sacchetto forato, per
circa 10 giorni. Al momento di cucinarlo, dal grumolo vanno tolti il ciuffo di foglie
verdi e le tuniche più rovinate e coriacee. Da destinare certamente alla cottura sono
le “femmine”, ovvero gli esemplari di forma più allungata, schiacciata e ovale, più
ricche di fibre. E questa accortezza può valere sia per le varietà estive, come Bianco
perfezione, sia per quelle invernali come i Finocchi di Sicilia e di Parma, e per la
cultivar nota come Gigante di Napoli. In ogni caso, le cotture ideali per i finocchi
sono quella a vapore, che li mantiene più croccanti, e la lessatura, per circa 12
minuti. La versatilità dei finocchi consente di comporre piatti d’effetto e appetitosi anche ricorrendo agli spicchi precotti, utili quando il tempo a disposizione è
limitato: per esempio si possono ripassare in padella con burro, brodo e zafferano
e poi cospargere di menta, per ottenere un gradevole contrasto cromatico. Con il
frullato di finocchi cotti, amalgamato con formaggio fresco spalmabile, come il
caprino o lo stracchino, si realizza invece un’invitante “mousse” vegetale che può
essere servita in bicchierini di vetro, guarnita con una fogliolina di erba aromatica.
Il finocchio si presta a proposte utilizzabili in tutte le portate, a partire dal primo,
come le penne al forno con finocchio a fettine, salsiccia e besciamella, per arrivare
all’insalata di finocchio crudo, con arancia e rotolini di tacchino. Ma i finocchi sono
deliziosi anche solo al gratin, con besciamella e pancetta, anche se fanno la loro
figura in preparazioni più elaborate, per esempio in tortino, con uova, salmone
affumicato e latte, come contorno di un trancio di salmone fresco, cotto alla griglia o in forno. Un loro grande pregio è il basso contenuto calorico (9 kilocal per
100 g), grazie alla ricchezza d’acqua e di fibra alimentare, che aumenta il senso di
sazietà e rallenta l’assorbimento dei grassi, equilibrando la funzione intestinale.
Dulcis in fundo, a fine pasto il finocchio disinfetta l’apparato digerente e allevia i
Le ricette di questo servizio sono
suggerite dagli chef di Iper, La grande i
dolori addominali. Come aperitivo, invece, stimola l’appetito e facilita il processo
digestivo, contro problemi di inappetenza, nausea, gonfiori e persino singhiozzo.
TESTO PATRIZIA GIOVANNETTI
FOTO LAILA POZZO
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Ghiottoneria delle feste sempre molto apprezzata, il panettone gastronomico è una
di quelle preparazioni che difficilmente si fanno in casa. Non che sia complicato,
anzi, l’impasto è semplice – farina, latte, burro, zucchero, uova, lievito – ma la lievitazione deve rispettare i tempi lunghi e la giusta temperatura indispensabili per
evitare che si formino grumi e per garantire che il panettone risulti bello liscio, alto,
omogeneo e compatto. Al reparto pasticceria di Iper, La grande i, per tutto il mese di
dicembre si sfornano giornalmente delicati panettoni di circa mezzo chilo, chiamati
anche surmonté, che richiamano nella ricetta i gemelli dolci ma contengono pochissimo zucchero. Una volta cotti e lasciati raffreddare, si tagliano a fette orizzontali
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di circa mezzo centimetro: l’ideale, perché risultino tutte dello stesso spessore, è
utilizzare per questa operazione il coltello elettrico. Una volta “fatti a fette”, passano al reparto gastronomia per essere farciti. «Perché il panettone sia morbido ma
trattenga l’umidità delle creme, facciamo un impasto a base di latte», spiega Graziano Callegari, coordinatore nazionale delle gastronomie di Iper, La grande i. «Le
farciture più richieste sono di due tipi: a base di salumi o a base di pesce. Nel primo
caso alterniamo prosciutto cotto e crudo, salame e formaggi; nel secondo gamberetti, salmone affumicato e tonno. Ma spesso i nostri clienti chiedono un misto di
salumi, formaggi e pesce». Se farlo in casa può risultare un po’ complicato, farcire il
panettone già pronto è invece facilissimo. Il consiglio è di comprarlo fresco, appena
sfornato, il giorno in cui si intende prepararlo, e negli ipermercati della Grande i
lo si può anche ordinare. Se però è più comodo acquistarlo un po’ in anticipo, nessun problema: il panettone si conserva diversi giorni. Per avere qualche idea sulla
farcitura si possono seguire le indicazioni di Fabrizio Gualco, responsabile vendite
della gastronomia di Serravalle: «Perché il prodotto garantisca maggiore freschezza
Fabrizio Gualco, responsabile vendite
della gastronomia di Serravalle,
prepara un panettone gastronomico
alternando salumi e salmone
affumicato. Il segreto perché le fette del
panettone siano morbide ma in grado
di assorbire le creme e restare compatte
sta nell’impasto, che alla Grande i viene
fatto al latte. Un’altra particolarità che
migliora la freschezza dei panettoni
gastronomici confezionati nei punti
vendita della Grande i riguarda l’uso
del formaggio cremoso da spalmare al
posto della maionese.
e conservabilità, noi non usiamo la maionese ma prepariamo le creme con il nostro
formaggio fresco cremoso, che non ha addensanti, e lo lavoriamo con la frusta per
amalgamarlo con l’olio extravergine d’oliva, un pizzico di sale e di pepe. Per farcire
abbondantemente un panettone da mezzo chilo sufficiente per 8-10 persone, utilizziamo 600 g di formaggio e 120 g di olio, poi circa 200 g ciascuno di salame, prosciutto crudo, cotto e salmone. Spalmiamo la crema sulla prima fetta, aggiungiamo
prosciutto o salmone, per esempio, e chiudiamo con un’altra fetta sempre spalmata
di crema di formaggio. A questo punto si può procedere in due modi, a seconda del
tipo di sandwich che si vuole ottenere, se a uno o più strati. Nel primo caso si segue lo
schema panettone-farcitura-panettone fino in cima; nel secondo panettone-farciturapanettone-farcitura, poi si fa una separazione inserendo due fette di panettone».
Non c’è limite a fantasia e gusto. Tra le farciture sono molto apprezzate quelle con
insalata russa; fettine sottili di formaggio stagionato e pere con una goccia di miele;
burro salato, rondelle di limone e uova di lompo; uova sode tagliate a rondelle con
erba cipollina e salsa bernese. Qualunque sia la scelta, a lavoro finito il panettone
gastronomico si taglia a croce così da ottenere spicchi triangolari, come tanti piccoli
tramezzini. Ogni occasione è buona per presentarlo agli ospiti: un brindisi festaiolo,
Il panettone gastronomico viene
preparato ogni giorno nelle pasticcerie
e nelle gastronomie di Iper, La grande i
un aperitivo, un antipasto. Morbidi, ricchi, golosi, gli spicchi vanno a ruba e la piccola
torre si abbassa a vista d’occhio.
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TESTO PATRIZIA GIOVANNETTI FOTO LAILA POZZO
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Mentre sorvolava la costa croata nei dintorni di Zara, Luigi Bombardieri aveva
capito che quella era la zona giusta. Incaricato di trovare le condizioni migliori
per le orate e i branzini del Patto Qualità Iper, il consulente Finiper aveva via via
eliminato vari allevamenti e circoscritto la scelta ai pochissimi che rispondevano
alla maggior parte dei severi requisiti posti dalla Grande i. Quando ha visto con i
suoi occhi l’area delle Isole Incoronate, un arcipelago composto da oltre un centinaio di scogli, isolotti e isole per lo più disabitati, non ha avuto dubbi perché qui
l’ambiente consente di creare un allevamento che risponda in pieno ai disciplinari
del Patto Qualità. «Queste isole lunghe e strette, parallele alla costa, formano una
barriera naturale verso il mare aperto e quindi tengono l’area al riparo da forti
venti e mareggiate. Ma l’acqua scorre veloce perché c’è una buona corrente, perciò
è sempre pulita», racconta Luigi Bombardieri. E le analisi compiute su campioni
Branzini al forno
INGREDIENTI per 4 persone
4 branzini da circa 300 g l’uno, 1 kg di
pomodori ciliegini, 1 cipolla, 1 limone,
1 ciuffo di prezzemolo, olio extravergine
di oliva, sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE
Pulire e lavare bene i branzini togliendo
la parte interna delle branchie e le
squame, poi disporli in una teglia
leggermente unta. A parte pulire e
affettare la cipolla molto finemente,
condirla con sale, pepe e olio e distribuirla
sui pesci, cospargere di pomodorini e
decorare con foglie di prezzemolo intere e
fettine di limone; finire con un filo d’olio e
coprire la teglia. Cuocere in forno a 180 °C
per 20-25 minuti.
IL PARERE DEL NUTRIZIONISTA
La cottura semplice e con condimenti
leggeri esalta il sapore della carne,
nutriente, perché ricca di proteine e
Omega3, e molto digeribile, perché povera
di tessuto grasso e fibroso.
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Filetto di branzino
agli spinaci
INGREDIENTI per 4 persone
8 filetti di branzino, 500 g di spinaci
freschi puliti, 400 g di besciamella,
4 pomodorini ciliegini, pangrattato,
scalogno, sale, olio di oliva
PREPARAZIONE
In un tegame rosolare lo scalogno tritato
con olio di oliva e sale, aggiungere gli
spinaci, salare e lasciare appassire a fuoco
moderato. Disporre i filetti di branzino in
una teglia, salare, distribuire gli spinaci
e ricoprire con la besciamella, guarnire
con mezzo pomodorino, spolverare con
pangrattato. Gratinare in forno a 180 °C
per 10-12 minuti.
IL PARERE DEL NUTRIZIONISTA
Il branzino appartiene alla categoria
dei “pesci bianchi”; la sua carne è infatti
di colore molto chiaro, magra e ricca
di proteine ma un po’ carente di vitamine
e minerali.
di acqua raccolta in superficie (significativa perché è qui che tendono ad accumularsi gli inquinanti più pericolosi) ne hanno confermato la purezza. Non ci sono
né fabbriche né città ad alterare l’ambiente, in questa parte dell’Adriatico, tanto
che l’area è stata dichiarata Parco Nazionale già da diversi anni.
«Appena raggiungono i 7 grammi, gli avannotti vengono trasferiti qui in Croazia e
allevati in vasche nel mare aperto. Le vasche sono gabbie a rete fitta, per proteggerli
dagli assalti dei pesci, e coperte per difenderli da gabbiani e cormorani. I cormorani
sono capaci di tuffarsi fino a 30 metri e, con l’appetito che hanno, non lascerebbero
vivo neppure un avannotto! Sono nutriti con mangimi a base vegetale prodotti
dalle aziende specializzate», precisa Bombardieri, «privi di ingredienti derivanti da
animali terrestri e Ogm, gli organismi geneticamente modificati». I pesci restano
in vasca per circa un anno e la loro densità non deve essere superiore a 15 kg per
metro quadro, una caratteristica richiesta dal progetto di Iper, La Grande i per
Orate fritte
INGREDIENTI per 4 persone
4 orate intere da 300 g circa,
olio di semi di arachide
Per la pastella: 500 g di latte,
240 g di farina, 2 tuorli,
1 pizzico di lievito per dolci,
20 g di salvia fresca tritata,
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE
Pulire, lavare e asciugare
le orate, togliere la testa
e tagliare ogni pesce in tre
tranci. Preparare la pastella
unendo la farina al latte,
e il resto degli ingredienti,
passare i tranci di pesce
ben asciutti nella pastella e
immergerli in abbondante olio
bollente, dorare da entrambe
le parti, scolare e lasciare
sgocciolare l’olio su un panno
di carta. Servire con patate fritte
e salse a piacere; la ricetta originale
prevede anche una purea di piselli.
IL PARERE DEL NUTRIZIONISTA
La frittura non è sempre un metodo di
cottura cattivo; con gli oli più resistenti,
nella quantità e alla temperatura giusta,
la frittura sarà asciutta e i cibi non
assorbiranno olio in eccesso.
garantire il benessere degli animali e la migliore qualità delle carni. Per questo
non è facile distinguere un pesce allevato in questo modo da uno cresciuto completamente libero. Quando hanno raggiunto il loro sviluppo, i branzini e le orate
vengono pescati: in questa fase si comprende che, solo se l’allevamento è riparato
dal vento, la pesca può avvenire tutti i giorni e il rifornimento dei punti vendita
della Grande i può essere assicurato con regolarità e costanza. «Il pesce che presentiamo ai nostri clienti deve essere un’eccellenza», spiega Anna Gargione, il cui
compito è monitorare la qualità dei prodotti Iper, La Grande i. «E perché lo sia deve
essere non solo allevato ma anche trasportato nelle migliori condizioni». Le orate e
il luogo IDEALE www.iper.it • 37
Filetti di orata
alla crema di tartufo
INGREDIENTI per 4 persone
4 filetti di orata, 250 g di formaggio fresco
cremoso, erba cipollina tritata,
olio extravergine di oliva, sale, pepe,
tartufo grattugiato
Per il brodo: 1 carota, 1 cipolla, 1 costa
di sedano, 1 scorza di limone, 1 foglia
di alloro, grani di pepe, sale
PREPARAZIONE
Preparare un brodo di cottura con tutti
gli ingredienti indicati e lasciarlo ridurre
per circa un’oretta; spegnere il fuoco
e aggiungere i filetti di orata, lasciarli
cuocere a fuoco spento per circa 3-5
minuti (dipende dalla dimensione),
scolarli e lasciarli raffreddare all’aperto
in modo che evapori tutto il liquido.
Asciugarli bene tamponando con carta.
A parte, unire al formaggio fresco l’erba
cipollina, 1 cucchiaio d’olio, sale, pepe
e il tartufo (quantità a piacere). Quindi
ricoprire i filetti di orata con la crema
di formaggio. Servire con insalata di
radicchio leggermente condita (deve
risultare ancora croccante).
IL PARERE DEL NUTRIZIONISTA
Il tartufo ha un alto e buon tenore proteico
che lo indica come “carne vegetale”;
il suo consumo è però limitato a piccole
quantità e pertanto poco lo si apprezza
dal punto di vista nutritivo.
i branzini del Patto Qualità pescati al mattino partono nel pomeriggio nei camion
refrigerati e arrivano in Italia il mattino successivo. Bastano poche ore perché la
società che si occupa dei controlli sanitari e della spedizione suddivida le cassette
secondo le richieste dei vari punti vendita e le faccia recapitare negli ipermercati
senza interrompere mai la catena del freddo. Quanto tempo rimangono in vendita? «Orate e branzini Patto Qualità sono talmente richiesti che solitamente alla
fine della giornata il banco pescheria li ha già esauriti», risponde Anna Gargione.
Caposaldo del progetto Patto Qualità è la tracciabilità di tutta la filiera, dalla produzione al punto vendita, garantita ancor di più attraverso la certificazione con
un ente esterno secondo lo standard ISO 22005: ciò viene reso possibile tramite il
punzone opercolare apposto su ogni branzino e ogni orata (il pesce che dovesse
perderlo viene scartato e non messo in vendita). Il punzone opercolare raccoglie
e racconta tutta la storia del pesce, dal sito dell’allevamento alla data di pesca,
al numero di lotto, perché possa essere identificato ogni passaggio e il relativo
responsabile. La Grande i sa quanto sia aumentata la sensibilità dei consumatori
In queste immagini, l’allevamento di
orate e branzini del Patto Qualità Iper
situato nelle acque protette e pulite della
Croazia, nel magnifico scenario delle Isole
Incoronate. I pesci vivono in un ambiente
a bassa densità, in condizioni ideali per
il loro sviluppo. Vengono pescati secondo
le necessità di approvvigionamento dei
punti vendita e raggiungono le pescherie
Iper, La grande i entro 24 ore, senza
interruzioni nella catena del freddo.
verso prodotti sempre più freschi, genuini e sicuri e risponde a queste esigenze
migliorando i criteri della selezione e facendo partecipare responsabilmente tutti
gli attori della filiera. I nutrizionisti raccomandano di mangiare più pesce: orate
e branzini hanno carni bianche, magre, delicate e saporite. Interi o sfilettati sono
gustosi in mille modi: alla griglia, al cartoccio, al sale, in crosta, ripieni con aromi
o composte. Si cuociono rapidamente e quindi sono adatti anche a chi non è particolarmente esperto in cucina o non ha tempo da dedicare ai fornelli. Dunque, la
scelta perfetta per mangiare in modo equilibrato e sano. In più, scegliendo orate e
branzini Patto Qualità si ha la certezza di portare in tavola un prodotto controllato.
I branzini e le orate allevati secondo
il disciplinare del Patto Qualità si trovano
in esclusiva nei punti vendita
Iper, La grande i.
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TESTO ROSANNA ERCOLE MELLONE
FOTO LAILA POZZO
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Nei mesi freddi non si abbassano solo le temperature ma anche il grado dell’umore
e i livelli di difesa dell’organismo, messo a dura prova dal “Generale Inverno”. Un
rimedio a portata di piatto, contro la brutta stagione, è una zuppa calda che rivitalizza con il suo calore e sapore mentre concentra nutrienti in grado di incrementare
l’energia e il sistema immunitario, come proteine, vitamine B, fosforo, calcio e
ferro. Se la minestra è già pronta, preparata allo stesso modo di quella casalinga, a
vantaggio si aggiunge vantaggio perché fa anche risparmiare tempo e fatica. Ma il
consumatore deve essere sicuro di scegliere un’ottima zuppa, elaborata con materie
prime di qualità e senza sostanze nocive. Tutti requisiti a cui corrispondono le zuppe
“Buongiorno Freschezza”, disponibili in vaschetta nei banconi frigorifero di Iper, La
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grande i. Per gustarle come appena preparate basta soltanto riscaldarle ma diventano addirittura irresistibili personalizzate a piacere con crostini, pasta, un filo d’olio
e pepe macinato al momento. Tutti i prodotti della gamma risultano sempre freschi,
fragranti e salutari, in quanto sono privi di grassi animali, addensanti e insaporitori
artificiali, contengono solo vegetali freschi e di pregio, olio d’oliva, erbe aromatiche
e sale e si conservano semplicemente in frigorifero per 18 giorni, senza aggiunta di
conservanti e altri additivi. Le zuppe Buongiorno Freschezza, esclusive della Grande
i, sono all’insegna della naturalità e hanno una caratteristica particolare, come spiega Franco Rollè, titolare dell’Azienda piemontese Viva, che le cucina secondo ricette
della tradizione, rivisitate: «Le verdure utilizzate non solo sono appena raccolte,
ma soprattutto italiane al 100%, coltivate in prevalenza in territori vicini. Le regole
previste da Iper, La grande i sono rigorose: ci approvvigioniamo di legumi secchi
e altri ingredienti da fornitori qualificati e, nel rispetto della natura, seguiamo il
calendario delle stagioni, per cui produciamo le zuppe con vegetali del periodo». Il
menu di Buongiorno Freschezza prevede per l’inverno minestre tipiche, come la
Zuppa alla toscana, con fagioli cannellini e cavolo nero; il Minestrone invernale,
con verza e zucca; il Passato di zucca e carote, adatto ai bambini per la sua
dolcezza, e quello di verdure invernali. New entry è la Vellutata di zucca
mantovana, varietà ideale per la ricetta, che si può completare, prima
del consumo, con la granella di amaretti, contenuta in una bustina.
Altre novità sono la Vellutata di funghi, delicata preparazione con
champignon e panna, che va ad arricchire l’assortimento dei prodotti
“continuativi”, offerti tutto l’anno: la Zuppa di cereali, con legumi e
verdure; la Pasta e fagioli; il Passato di ceci, anche con legumi interi, e
quello di zucchine. Ma l’ultima innovazione di “Buongiorno Freschezza”
sono i contorni pronti, proposti in ogni stagione: il Purè di patate, con
panna e latte, da insaporire con burro o grana, e la Peperonata fresca (a fianco),
squisita anche fredda e in accompagnamento alla carne.
Le zuppe e i contorni pronti di questo servizio si trovano
in esclusiva nei punti vendita di Iper, La grande i
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TESTO MAURIZIA GHISONI
FOTO FAUSTO GIACCONE
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il luogo IDEALE www.iper.it • 47
Non può che partire dal cuore della città, la passeggiata nella Milano d’inverno,
dalla piazza Duomo, resa ancor più magica dalle luci natalizie, che accendono le
strade, i portici, i palazzi, le gallerie che la circondano. La mole bianca, immensa e
svettante della Cattedrale è uno dei simboli più solidi della storia e delle tradizioni
meneghine, cresciute all’ombra di quella Madonnina d’oro che luccica lassù, sulla
guglia più alta. Sul grande rettangolo della piazza, si muove tutti i giorni un’umanità composita e colorata, fatta di milanesi, di turisti, di chi a Milano viene per
lavorare, di chi vende braccialetti portafortuna, di chi ama lo shopping elegante,
di chi vuole ammirare le mostre prestigiose di Palazzo Reale, e uno dei gioielli più
recenti: il Museo del Novecento, allestito nel corpo principale dell’Arengario, tra le
linee razionaliste di un edificio iniziato nel 1939 e mai del tutto completato. Qui, il 7
dicembre 2010, giorno di Sant’Ambrogio, il comune ha aperto al pubblico la nuova
sede di un’importante raccolta di opere, che raccontano l’arte dal Futurismo agli
anni ’70 del secolo scorso. Una collezione non più visibile dal 1998, ma con pezzi
di valore inestimabile, come il celebre Quarto Stato di Pellizza da Volpedo, icona
dell’arte sociale tra Ottocento e Novecento, o la serie dei Boccioni, Carrà, Balla, Sironi, De Chirico, Picasso, e molti altri, fino a Lucio Fontana, a cui è dedicato l’ampio
spazio all’ultimo piano, con il grande Neon Blu, pensato dall’artista per la Triennale
milanese del 1951, che dalle ampie vetrate guarda la piazza e la Galleria. Arditi
anche gli allestimenti, a cominciare dalla candida rampa elicoidale che collega i
diversi piani avvitandosi nel ventre dell’Arengario, un po’ come il Guggenheim di
New York o lo scalone dei Musei Vaticani, a Roma.
Da piazza Duomo, parte via Mercanti, la cornice del Mercatino di Natale, che prosegue anche su via Dante e che, con le sue luci e i suoi colori, sembra scuotere le
facciate dei palazzi dal torpore dell’inverno. Elegante e pedonalizzata, via Dante
regala un colpo d’occhio grandioso sul Castello Sforzesco, con la grande torre e
l’allure di luogo magico che da sempre lo circonda.
Ma l’emiciclo di Foro Buonaparte conduce a ovest, verso luoghi altrettanto significativi per una Milano che si scopre, giorno dopo giorno, una grande città d’arte e di
cultura, in costante recupero di spezzoni del suo patrimonio storico e monumentale. Ne è testimonianza il vicino corso Magenta, l’antico viale di Porta Vercellina, una
strada ampia ed elegante, con palazzi di epoca barocca e rococò, come Palazzo Litta,
impacchettato dai restauri, o quello delle Stelline, oggi centro congressi. Con la
Nelle pagine precedenti, un’insolita vista
di piazza Duomo, punto di partenza
del nostro itinerario. Qui sopra, la
vicina Galleria Vittorio Emanuele
II. Dal Duomo, puntando verso via
Meravigli, è un attimo raggiungere il
Castello Sforzesco (in alto) e quindi il
Parco Sempione, per giungere all’Arco
della Pace (a sinistra). Nell’altra pagina,
Santa Maria delle Grazie e il Jamaica
Bar, nel quartiere di Brera.
chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, la cosiddetta “Sistina dei milanesi”,
che incarna il capitolo più importante della pittura lombarda nel Rinascimento. Gli
interni, quasi interamente restaurati, sono ricoperti da strabilianti cicli di affreschi
firmati da Bernardino Luini, dai figli e da altri artisti dell’epoca. Un tramezzo separa
la parte dei fedeli da quella riservata un tempo alle monache di clausura, che alloggiavano nel vicino convento e appartenevano alle famiglie più nobili di Milano.
Ammirando le linee della chiesa, gli stalli del coro, la trama di affreschi su pareti e
matronei, è impossibile non rimanere incantati dalla totale e armoniosa fusione tra
pittura e architettura. Ma le sorprese continuano, perché, nell’attiguo ex convento,
che ospita il Civico Museo Archeologico con la storia dell’antica Mediolanum, è stata
di recente aggiunta un’ala nuova di 1200 mq, dove sono state sistemate le sezioni
greca, etrusca e altomedievale. Il tutto con gli allestimenti moderni e accattivanti
dell’architetto Andrea Bruno, artefice del Museo d’Arte Orientale di Torino. Corso
Magenta è una miniera di tesori; a pochi metri, spunta un gioiello rinascimentale
a cui non si può non dedicare una menzione e una visita: la chiesa di Santa Maria
delle Grazie, della seconda metà del 1400, con il tiburio attribuito al Bramante e
il delizioso chiostrino porticato. Dal sagrato si accede al Cenacolo Vinciano, con
l’Ultima Cena di Leonardo, un’opera grandiosa, vanto della città e dell’Italia intera,
che attira frotte di visitatori da tutto il mondo. Ma a mantenere alto il profilo
della zona sono anche negozi eleganti e locali alla moda. Tra i tanti, Paolo Tonali,
Bardelli, Mortarotti per abbigliamento e accessori; Bersia per i gioielli antichi e déco;
la cartolibreria Ruffini, nella via omonima, per stampe e rilegature di pregio. E poi,
covi golosi, come le pasticcerie Biffi, per non rinunciare al profumo di panettone,
o Leonardo nella vicina via Monti, tempio di brioches fragranti e squisiti gelati. Gli
affollatissimi Bar Magenta, uno dei primi pub-style della città, e il Colonial Café, con
atmosfere coloniali, dove si degustano miscele di caffè da tutto il mondo.
Una corsa in metro dalla stazione Cadorna o una passeggiata verso est, per Foro
Buonaparte e il Castello, ed ecco Brera, il mitico quartiere di artisti e creativi che,
accanto ai luoghi di sempre (Accademia e Pinacoteca; la Galleria Ponte Rosso; la Ditta
Brera, quartiere pedonale degli artisti,
dove ha sede l’Accademia, è pieno
di negozietti e localini. In alto, la
suggestiva rampa elicoidale del Museo
del Novecento, che richiama le forme del
Guggenheim.
Cesare Crespi, punto di riferimento per tele, colori, pennelli e per iniziative sulle
tecniche decorative; il Jamaica Bar, ritrovo tra i più vivaci di artisti e intellettuali
del dopoguerra; l’affollatissimo Bar Brera), ha aggiunto indirizzi del design, della
moda, del vintage, che ne fanno una zona culto per lo shopping di nicchia e di
il luogo IDEALE www.iper.it • 49
qualità. Vale, per esempio, la pena curiosare tra i mobili di design italiano dagli
anni ’30 a oggi della collezionista Anna Maria Consadori, al civico 2 di via Brera. O
tra le raccolte di modernariato e Art Déco italiana e francese di Robertaebasta, al
n. 2 di via Fiori Chiari. O ancora, tra le grandi candele multifiamma di Mum, al
civico 16 della stessa via, realizzate in cera naturale e ispirate alle civiltà antiche.
E se si amano abbigliamento, scarpe, gioielli esclusivi, indirizzi da non perdere
sono Cavalli&Nastri, in via Brera 2, regno del vintage, con abbigliamento di classe,
accessori, borse di coccodrillo. O l’atelier di Veronik, in via Fiori Chiari 24, con tessuti
antichi e moderni sapientemente accostati, insieme agli abiti (anche da sposa e
da cerimonia) dal design originale ed esclusivo, realizzati su misura dalla titolare.
Design chiama design, creatività cerca creatività. Poche fermate di metro, con la
linea verde da Lanza, e si arriva alla stazione Garibaldi, sovrastata dal grattacielo
avveniristico della Regione Lombardia e dagli altri palazzi tutti vetro e acciaio,
che disegnano il profilo ultramoderno della futura Porta Nuova. A nord, però,
nella cosiddetta Isola, tutto scorre ai ritmi tranquilli di sempre, tra strade e isolati
che si incastrano come pezzi di un puzzle, tra case che spaziano dal liberty al
razionalista, tra botteghe e atelier, che hanno accolto giovani creativi in cerca di
spazi nuovi; tra una galassia di pub, ristoranti, locali notturni, che sono il ritrovo
preferito della movida milanese. Passeggiando per via Carmagnola, si scopre così
l’Isola della Moda, showroom di stilisti indipendenti che producono T-shirt in serie
Qui sopra, una veduta eloquente
della Milano dei contrasti, ancora più
evidenti nella foto in alto, che ritrae la
bella palazzina del ristorante Ratanà
circondata dai grattacieli che stanno
sorgendo nell’area tra Garibaldi e l’Isola.
Sfoglia
di melanzane con
salmerino marinato
INGREDIENTI per 4 persone
2 melanzane, un salmerino
da 800-1000 g, 200 g di sale,
200 g di zucchero, farina, olio, limone
e erbe aromatiche di stagione q.b.
PREPARAZIONE
Sfilettare il salmerino e mettere i filetti a
marinare con il sale e lo zucchero
per 24 ore. Tagliare le melanzane
a fettine sottili e tenerle sotto sale
tutta la notte perché perdano l’acqua
di vegetazione. Infarinare e friggere le
melanzane in olio abbondante e ben
caldo. Tagliare il salmerino a fette sottili
e disporle a strati sul piatto di portata,
spolverarle con erbe aromatiche
di stagione e condirle con succo
di limone e olio.
Servire con accompagnamento di
melanzane.
IL PARERE DEL NUTRIZIONISTA
Le melanzane contengono solanina,
una sostanza che può essere tossica:
usare melanzane mature, sbucciarle,
eliminare l’acqua di vegetazione e
cuocerle contribuisce però a ridurne
le quantità attive.
Risotto con abete rosso, corniole e daino
INGREDIENTI per 2 persone
150 g di riso, 1 cucchiaio di olio
extravergine d’oliva, 60 g di burro,
10 germogli di abete rosso, parmigiano
reggiano, corniole, vino rosso, carne di
daino, odori e sale q.b.
dovrebbe essere cotto, mantecarlo con il
burro e il formaggio grattugiato. Montare
il piatto mettendo al centro il risotto,
intorno qualche corniola cotta nel vino
rosso e un po’ di ragù di carne di daino,
fatto con gli odori, senza pomodoro.
PREPARAZIONE
Preparare la tisana lasciando i germogli di
abete rosso in infusione in mezzo litro di
acqua bollente. Rosolare il riso soltanto
nell’olio e portarlo a cottura bagnandolo
con l’infuso. Dopo circa 16 minuti il riso
IL PARERE DEL NUTRIZIONISTA
Ingredienti insoliti ma di pregio: i germogli
di abete trovano impiego nella medicina
naturale, mentre le corniole contengono
più vitamina C della razione quotidiana
consigliata (oltre 100 mg ogni 100 g).
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Semifreddo ai
mieli di montagna
INGREDIENTI per 4 persone
3 uova, 50 g di miele di rododendro, 100
g di miele di sulla, 400 g di panna liquida,
meringhe e lamponi q.b.
limitate dalle grafiche innovative, abiti cuciti a mano, accessori dalle forme inusuali realizzati anche con materiali di riciclo. Nella parallela via Cola Montano,
spunta l’insegna di Chiedi alla Polvere, con collezioni di modernariato e complementi d’arredo vintage. In via Rosso, c’è MiCamera, punto di riferimento per chi
ama pubblicazioni e reportages di fotografia classici e rari. E al 19 di via Thaon
PREPARAZIONE
Montare le uova con il miele di
rododendro. A parte cuocere in un
pentolino il miele di sulla con 50 g di
acqua per 10 minuti, incorporarvi le uova
montate e lasciar raffreddare. Montare la
panna e unirla al composto. Versare negli
stampini e far raffreddare nel congelatore
per 6-8 ore. Servire il semifreddo
decorandolo con meringhe e lamponi.
di Revel, i gioielli di UrOburo, laboratorio-collettivo di giovani orafi e designer,
IL PARERE DEL NUTRIZIONISTA
Completamente naturale, il miele arriva
nella nostra cucina senza subire alcuna
manipolazione; costituito quasi al 100%
da zuccheri, fornisce all’organismo
energia subito disponibile.
visita guidata del museo. Ma anche i ristoranti sono in sintonia con lo spirito
coordinati dal maestro Davide De Paoli, le cui creazioni insolite sono “pensieri
da indossare”. Chi arriva in questa zona al calare delle tenebre, trova locali vivaci
e singolari, come il Blue Note, tempio del jazz e concerti di alto livello. O la Fonderia Napoleonica Eugenia, gioiello di archeologia industriale, fucina per oltre un
secolo di campane e monumenti in bronzo, che ogni giovedì organizza le Sere
Fondenti con cena e spettacolo, e dove, su prenotazione, si può partecipare alla
del quartiere. A pochi minuti dalla metro Gioia, spunta, per esempio, il Ratanà,
accasato in una palazzina d’inizi Novecento (sede della Fondazione Catella), che
era un vecchio e fatiscente deposito binari della stazione ferroviaria Garibaldi.
I giovani titolari, Cesare Battisti, chef, e Danilo Ingannamorte, sommelier, han-
Cesare Battisti, fantasioso chef del
ristorante Ratanà, che propone i piatti
del nostro menu.
no voluto conservarne l’anima, utilizzando proprio quel ferro per ricavare gli
allestimenti interni, che si presentano con linee pulite e minimaliste, giocati
sui toni caldi del rovere e quelli antracite del metallo fiammato. La cucina di
Battisti, milanese e “isolano” doc con esperienze professionali all’estero, si lega
a doppio filo alle tradizioni del territorio, pur non disdegnando qualche rivisitazione creativa, a cui si devono squisitezze come sfoglia di melanzane croccanti
con salmerino marinato, risotto con abete rosso, corniole e ragù di daino o
semifreddo alla vaniglia con mieli di montagna e basilico dolce. «Alla base dei
miei piatti», spiega Battisti, «c’è l’impiego esclusivo di prodotti freschi di stagione e materie prime di altissima qualità, che non mi stanco di cercare presso le
cascine milanesi, gli allevatori, i pescatori d’acqua dolce; mentre le verdure e le
erbe aromatiche arrivano direttamente dal nostro orto biologico sul Naviglio
Pavese». Usciti dall’Isola, attraverso i cantieri che sovrastano la zona Garibaldi
verso Porta Nuova, si percepisce l’anima di Milano, in cui la tradizione convive
con il continuo rinnovamento. Come quello che sta interessando un’altra zona
in via di cambiamento grazie all’intervento del design. Basta voltare pagina per
scoprirla.
LA RINASCITA DEL PORTELLO
Edifici svettanti dalle linee ultramoderne; piazze inclinate che si aprono a ventaglio;
passerelle pedonali che corrono alte sopra le strade; parchi dalle forme sinuose
e colline a spirale che fanno pensare ad altri mondi. Un ipermercato e un centro
commerciale tra i più moderni ed ecosostenibili, con passaggi porticati e un’ardita
vela d’acciaio che li sovrasta. E poi parcheggi, bar, ristoranti, asili, centri residenziali
e direzionali tra i più avanzati circondati dal verde, tantissimo verde. Benvenuti
al nuovo Portello, la grande area a nord ovest del centro di Milano, a ridosso del
sistema autostradale e ai confini con la Fiera cittadina, che un tempo fu sede degli
stabilimenti Alfa Romeo e che, dopo oltre mezzo secolo di abbandono, è risorta
dalle sue ceneri, grazie a un imponente intervento di riqualificazione, durato oltre
un decennio e fortemente voluto dalla proprietà di Finiper, la catena di punti vendita
di Iper, La grande i. I suoi artefici lo definiscono un esempio di buona e grande
architettura, che celebra il passato di un’area economicamente rilevante per Milano,
e la rende un settore vivo e vitale di tessuto urbano, un lascito importante per le
generazioni future. A tracciarne il profilo e le linee ispiratrici è colui che ha coordinato
l’intero progetto di riconversione, Ennio Brion, figura di spicco nel panorama del
design e dell’architettura contemporanei, amministratore delegato della società
Auredia srl e committente illuminato di indiscussi talenti creativi. «Riqualificare
qualcosa come centoventimila metri quadrati di superficie costruibile», spiega lui
stesso, «destinati un tempo alla produzione di autovetture e divenuti una delle
periferie più desolate di Milano, segnata da imponenti infrastrutture, ha significato
non solo recuperare una grande area dismessa, ma anche estendere il tessuto
urbano a una zona che si trova a ridosso delle autostrade e che confina con Fiera
Milano City». Un’estensione, che ha avuto come elemento aggregante la presenza
il luogo IDEALE www.iper.it • 53
di un centro commerciale e di un ipermercato tra i più moderni ed ecosostenibili,
quello di Iper, La grande i, ed è stata pensata come “esercizio” di architettura:
«Un’architettura», continua Brion, «ben lontana da logiche palazzinare, che è partita
da un’attenta lettura del passato di quest’area ed è stata in grado di trasformarla,
dotandola di una serie di edifici, servizi, parchi e infrastrutture di alto profilo,
funzionali alle esigenze terziarie, residenziali e ricreative dei milanesi».
Il nuovo Portello è frutto del lavoro di squadra di alcuni tra i più grandi maestri
dell’architettura contemporanea: «La stesura generale del progetto fu affidata, alla
fine degli anni ’90 del secolo scorso, allo studio Gino Valle di Milano», continua
Ennio Brion, «affiancato successivamente da progettisti come Cino Zucchi e
Guido Canali, e da paesaggisti come l’inglese Charles Jencks e da Andreas Kipar
dello Studio Land di Milano». Il risultato è un quartiere che vedrà il definitivo
completamento nel 2012, e che si presenta come una parte di città nuova,
funzionale, verde e spettacolare. Un Portello con un grande parco di 80mila metri
quadri, le cui linee sinuose richiamano proprio il concetto di dinamismo e velocità
delle automobili Alfa Romeo. Un Portello che sorprende e affascina con le sue
ardite soluzioni architettoniche, con le passerelle ciclopedonali che corrono sopra
strade piene di traffico e ne collegano i diversi settori, offrendo ai milanesi spazi
e servizi all’avanguardia, il piacere di fare shopping, di passeggiare a piedi o in
bicicletta nel verde e nella tranquillità. Un quartiere che potrà contare anche su
tutti i servizi utili (dall’asilo ai parcheggi interrati), su una nuova stazione della
metropolitana e collegamenti diretti con gli altri settori della città.
Sopra, Piazza Portello, sovrastata dalla
grande ala di acciaio che fa da copertura. Qui
si affacciano i negozi del centro commerciale
Iper, La grande i. Nella pagina a fianco,
da sinistra, in senso orario: il quartiere
residenziale, il mercatino natalizio sulla
piazza e un altro scorcio dei negozi. Infine,
Ennio Brion, che ha coordinato il progetto
di riconversione dell’area del Portello.
GLI INDIRIZZI
MANGIARE
Giacomo Arengario
via Marconi 1, tel. 0272093814
All’interno del Museo del Novecento, atmosfere anni ’20 e ’30,
citazioni moderniste, dettagli déco e una bella veranda sul Duomo.
Vun
via Tommaso Grossi 1, tel. 0288211234, www.milan.park.hyatt.com
Rinnovato da pochi mesi, è il ristorante dell’Hotel Park Hyatt.
Con l’arrivo di uno chef di grido come il napoletano Andrea Aprea,
propone un’equilibrata rilettura della tradizione.
Boccondivino
Lussuosa guest-house appena inaugurata, con sei suite e quattro
dépendance, servizi da grande albergo e atmosfera familiare.
Palazzo delle Stelline
corso Magenta 61, tel. 024818431, www.hotelpalazzostelline.it
Ricavato nel complesso cinquecentesco che ha ospitato per secoli
le orfanelle cittadine, offre camere confortevoli e vista sul chiostro.
ACQUISTI
Piumelli Guanti
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Ristorante-enoteca con menu-degustazione a base di salumi e
formaggi regionali selezionati abbinati ai vini della fornita cantina.
Paolo Tonali
Da Claudio
corso Magenta 29, tel. 0276003839, www.mortarotti.com
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Mortarotti
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A Brera, una delle pescherie più conosciute della città, con un
accogliente ristorantino al primo piano.
Bardelli M.
Ratanà
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Nell’Isola, un locale di nuova generazione, con solide radici
nella tradizione gastronomica milanese e lombarda, interpretata
con estro e fantasia dallo chef Cesare Battisti.
corso Magenta 45, tel. 0248011450
Erba Brusca
Alzaia Naviglio Pavese 286, tel. 0287380711
Un locale nuovo, in una ex locanda secentesca, che si presenta
come un “orto bio con cucina”. Materie prime di nicchia e di qualità.
DORMIRE
Rosa Grand
piazza Fontana 3, tel. 0288311, rosagrand.starhotels.com
Un grande albergo di 327 camere, con vista sulle guglie del Duomo.
Hotel Milano Scala
via dell’Orso 7, tel. 02870961, www.hotelmilanoscala.it
Un raffinato Boutique Hotel di 62 camere, a due passi dal Teatro
e dal Duomo. Arredi e decori moderni, ispirati al mondo della lirica.
Starhotels E.C.HO
viale Andrea Doria 4, tel. 0267891, www.starhotels.com
Vicino alla Stazione Centrale, offre ambienti ristrutturati in chiave green.
Un antico chiostro e 143 tra camere e suite dal design avveniristico.
Una Maison
via Mazzini 4, tel. 0285605, www.unamaisonmilano.it
A pochi minuti dal Duomo e dal Museo del Novecento, camere dal
raffinato stile minimalista e arredi che richiamano la storia del design.
The Ralph
piazza XXIV Maggio 8, tel. 0289415901, www.theralphmilano.com
corso Magenta 13, tel. 0286450734
Ruffini Cartolibreria
via Fratelli Ruffini 1, tel. 02463074
Biffi Pasticceria
corso Magenta 87, tel. 0248006702, www.biffipasticceria.it
Pasticceria Leonardo
via A. Saffi 7, tel. 024390302
L’Antica Arte del Dolce di Ernst Knam
via A. Anfossi 10, tel. 0255194448, www.eknam.com
il luogo IDEALE www.iper.it • 55
Sopra, a sinistra, un bijou di Cavalli&Nastri, a Brera, e i colorati guanti di Piumelli, in Galleria Vittorio Emanuele, a due passi dal
Duomo. A destra, le proposte golose della Pasticceria Leonardo e, in basso, quelle di Ernst Knam.
Galleria d’Arte Ponterosso
Bar Brera
via Brera 2, tel. 0286461053, www.ponterosso.com
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Ditta Cesare Crespi
Blue Note
via Brera 28, tel. 02862893
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Galleria Consadori
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via Brera 2, tel. 0272021767, www.galleriaconsadori.com
via G. Thaon di Revel 21, tel. 026687738/340.8821198,
www.fonderianapoleonica.it
Robertaebasta
via Fiori Chiari 2, tel. 02861593, www.robertaebasta.com
Mum
via Fiori Chiari 16, tel. 02878906, www.cmum.com
Cavalli&Nastri
via Brera 2, tel. 0272000449, www.cavallienastri.com
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via Fiori Chiari 24, tel. 0286454191, www.veronik.it
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via Carmagnola 7, tel. 0287390245, www.isoladellamoda.net
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TESTO BARBARA BREVI FOTO LAILA POZZO
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Tic, tac. Secondi, minuti e ore: ogni nostra giornata è scandita dall’orologio per
rispettare impegni, commissioni, orari di scuola e di lavoro. Tic, tac; tic, tac. Ma il
tempo non è solo quello del dovere. C’è un tempo epicureo all’insegna del piacere
e, ovviamente, della dolcezza. Le lancette possono infatti segnare anche momenti
golosi che portano conforto nelle giornate più noiose e cristallina allegria nei momenti di festa quando ci si riunisce con amici e famigliari. Torte soffici, pasticcini,
cioccolatini, crostate: basta nominarli, e la tensione si scioglie. Sui volti di tutti, bimbi e adulti, si intravvede un sorriso, e la festa è ancora più serena. Per accompagnarci
nella quotidianità e in ogni festività, gli ipermercati Iper, La grande i propongono
dal mese di dicembre un ventaglio di zuccherose tentazioni a cui è difficile resistere.
Naturalmente non può mancare il dolce tradizionale dei mesi freddi: il Panettone, quella magica ricetta milanese a base di canditi, uvetta e pasta rigorosamente
lievitata che ormai ha conquistato tutti, sia in Italia sia oltre frontiera. La fantasia
dei pasticcieri di Iper, La grande i si è però anche sbizzarrita, come testimoniano le
numerose novità proposte nei punti vendita. Tutte scaturite dall’esperienza e dalla
sensibilità di chi ogni giorno è a contatto col pubblico, con l’obiettivo di privilegiare
gli ingredienti tipici dell’ultimo mese dell’anno. Ecco allora che una delle proposte
di quest’inverno è la Crostata ananas e zenzero. È una preparazione leggera che
garantisce un dolce non impegnativo ed estroso: i pezzettini del frutto tropicale
vengono fatti marinare con zucchero, zenzero e buccia di limone, e la montata di
albume viene incorporata alla farina di mandorle. Questa “vaporosità” lo rende
adattissimo come dessert di chiusa in occasioni importanti e durante le festività
tradizionali. La stessa filosofia è quella della Torta leggera al cioccolato. È il tocco
giusto per concludere in bellezza un pranzo o una cena dal menu già ricco e abbondante come quelli delle feste di fine anno. Per gli amanti del cacao, questo dolce,
impreziosito da cioccolato fondente al 58% e da spezie da pasticceria come cannella
e zenzero, diventa irresistibile. Tutt’altra ispirazione è invece quella della Friabile
al caffè. È il dolce da convivio, come la classica sbrisolona, che richiama un’amabile
chiacchierata in compagnia. Non consigliamo di servirlo subito dopo un pasto. È più
adatto a essere presentato a metà pomeriggio o in serata quando, magari durante
una partita a carte o giocando a tombola, si lascia la Friabile in tavola e la si rompe
gustosamente a mano senza coltello. Con ingredienti come tante mandorle pelate
e grezze, ottimo caffè macinato e una farina per frolla dall’elevata resa nella friabi-
Qui sopra, alcune fasi della lunga e
laboriosa preparazione del Panettone,
che viene riposto a testa in giù per evitare
che si “afflosci”. Nelle pagine precedenti,
il dolce pronto da gustare, soffice e
fragrante, appena uscito dal forno della
“Scuola dei Mestieri” di Iper, La grande i,
riservata ai dipendenti dell’insegna.
il luogo IDEALE www.iper.it • 59
Friabile al caffè
INGREDIENTI
100 g di burro, 45 g di mandorle pelate,
45 g di mandorle grezze, 60 g di zucchero,
3 g di caffè macinato, 120 g di farina per
frolla, 15 g di farina manitoba.
PREPARAZIONE
Mettere tutti gli ingredienti secchi nel
mixer e far girare per un paio di minuti,
affinché le mandorle vengano spezzettate
grossolanamente. Aggiungere il burro, non
troppo molle, in modo che gli ingredienti
siano amalgamati, ma che il composto
risulti a pezzettini. Quindi versare in una
teglia imburrata di 18 cm di diametro e
infornare per 30-40 minuti a 165 °C.
IL PARERE DEL NUTRIZIONISTA
La farina manitoba è una “farina forte”
che contiene cioè una grossa quantità
di proteine insolubili che producono
molto glutine; attenzione quindi a chi mal
digerisci i cibi lievitati.
NEL BICCHIERE
Il caffè ha un gusto molto incisivo che
difficilmente si accompagna ad altri sapori
forti; la friabilità di questo dolce sarà
quindi ben bilanciata da un Vin Santo
o da un Moscato.
Crostata ananas e zenzero
INGREDIENTI
200 g di pastafrolla, 80 g di ananas,
100 g di zucchero semolato,
60 g di zenzero fresco sbucciato
e grattugiato, la buccia grattugiata
di 1 limone, 2 albumi, 45 g di farina di
mandorle, 30 g di zucchero a velo.
PREPARAZIONE
Lasciare marinare per alcune ore in una
ciotola l’ananas tagliato a cubetti con
metà dello zucchero, metà dello zenzero
e metà della buccia di limone grattugiata.
Nel frattempo infornare il foglio di
pastafrolla in una tortiera imburrata di
18 cm di diametro a 165 °C per circa 20
minuti. Quindi montare l’albume con le
fruste aggiungendo piano lo zucchero
rimanente e incorporare il resto degli
ingredienti precedentemente mescolati
insieme. Mettere il composto in un sac à
poche e creare un primo strato sulla base
di pastafrolla, quindi, rimanendo a un
centimetro dal bordo, posizionare i cubetti di
ananas marinato e privato del succo. Infine
decorare con il sac à poche formando delle
gocce sulla superficie della torta. Cuocere in
forno a 180 °C per circa 15 minuti.
IL PARERE DEL NUTRIZIONISTA
Lo zenzero è una spezia dallo spiccato
effetto aromatico con notevoli proprietà
digestive: è efficace contro l’inappetenza,
la cattiva digestione, i gonfiori intestinali
e il mal d’auto.
NEL BICCHIERE
La consistenza corposa della crostata, il
profumo dell’ananas e la speziatura
dello zenzero vanno bilanciati
da un passito complesso
come quello di
Pantelleria.
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Morbida di arance e prugne
INGREDIENTI
100 g di farina per frolla, 2 uova,
60 g di zucchero di canna,
50 g di zucchero semolato, 50 g di panna,
30 g di olio di girasole, 40 g di prugne,
buccia grattugiata di un’arancia,
8 g di arancia candita, 2 g di lievito
per dolci, 1 pizzico di sale.
PREPARAZIONE
Nel mixer mettere uova, zuccheri e la
buccia dell’arancia grattugiata e fare
amalgamare a velocità ridotta per qualche
minuto. Poi aggiungere la panna e in
seguito la farina, il lievito
e il sale setacciati, far girare per circa
5 minuti sempre lentamente. Per
ultimo aggiungere l’olio e mescolare
per altri 5 minuti. Versare l’impasto
in una tortiera imburrata di 18 cm di
diametro e, prima di infornare, distribuire
uniformemente le prugne fatte a cubetti
e i pezzetti di arancia candita spolverati
precedentemente con un pizzico di farina
per non farli rimanere in superficie. Quindi
infornare a 170 °C per circa 25 minuti.
IL PARERE DEL NUTRIZIONISTA
È un dolce particolarmente calorico:
agli ingredienti tipici (farina, uova e
zucchero) vengono aggiunti panna e olio
e poi le prugne, che hanno un elevato
contenuto zuccherino.
NEL BICCHIERE
La frolla caratterizzata dalla buccia
d’arancia e la frutta aggiunta regalano
grande profumo e sapore a questo
dessert che bene si accompagna a un
Asti Docg Spumante.
Il dolce nel bicchiere
Non si capisce da dove nasca l’equivoco
dell’ostinato errore di abbinamento
tra dolci e spumanti secchi. È vero
che a molte persone non piacciono i
vini dolci, quindi sembrerebbe che il
naturale sostituto sia uno spumante
dalla caratteristica nota acidula che
“pulisca la bocca dal dolce”. L’errore non
è grave in effetti, ma il vero problema è
che così non si riesce a ben apprezzare
il dessert e neanche il vino. Allora al di
là delle altre regole che vagliano tutte
le possibilità enologiche di vini dolci,
possiamo pensare che anche in questo
caso valga l’equilibrio tra i corpi di
pietanze e vino e che al contrario valga
la contrapposizione tra pastosità del vino
e asciuttezza del dessert e viceversa.
Onde evitare quindi di accostare
stucchevolmente una crema al cucchiaio
a un passito, meglio calibrare cremosità
e dolcezza per far sì che il vino supporti
il dessert senza aumentarne l’effetto
zuccherino. Il Moscato d’Asti classico,
non spumante, è sicuramente tra i vini
dolci il più duttile, ma se non amate il
dolce zuccherino tipico dell’uva d’origine,
allora troverete miglior compagno il Vin
Santo (Toscano) o un Marsala Vergine
(Siciliano). Considerate infine che la
cioccolata è un altro caso ancora e anche
qui a ben guardare dipende dal grado di
amaro della stessa; tendenzialmente si
abbina però a vini o “distillati”, grappe e
cognac o chinati.
Pochi i casi di vini rossi dolci da dessert:
troviamo il semplice Lambrusco Amabile
o Dolce, per torte casalinghe, l’aromatico
Brachetto, perfetto anche con la
macedonia, il raro Sangue di Giuda, vino
dolce dell’Oltrepò Pavese blend di diversi
uvaggi tipici della zona, dal sapore
semplice per paste frolle e sfoglie. E poi,
come sempre, a ognuno il suo… gusto!
lità, un pezzetto tira l’altro… Se il reparto pasticceria di Iper, La grande i suggerisce
dolci per tutto l’arco della giornata, non può mancare quello per la colazione. La
Morbida di arance e prugne è una torta per iniziare bene la mattinata. Ottima da
accompagnare a un cappuccino o a una fumante tazza di tè nero, è una ricetta a
base di arance candite e di prugne, che regalano alla torta una consistenza particolarmente soffice. Oltre che seducente per tutti i golosi, la Morbida è anche adatta a
chi ha problemi di colesterolo alto, visto che negli ingredienti il burro è sostituito
dall’olio di girasole. Buona e sana quindi, e per partire con il piede giusto.
Per mantenere poi ottimo l’umore, un cioccolatino ogni tanto è il rimedio più
azzeccato. I maestri cioccolatieri di Iper, La grande i preparano voluttuose praline
con burro di cacao ed estratti naturali di vaniglia secondo le ricette tradizionali
dell’alta pasticceria italiana. Si può scegliere tra le praline al cointreau o alla grappa, tra quelle col ripieno di nocciola o i classici boeri con ciliegie e maraschino,
oppure ancora tra i tartufi al rum o quelli al limoncello. In particolare, per chi
ha un momento di affaticamento, la Coffee è una pralina “energetica” che grazie
all’abbinamento cioccolato-caffè dà una sferzata al sistema nervoso e fa aumentare
la concentrazione, a scanso di qualsiasi défaillance. Per chi vuole condividere tutto
questo bendidio al cacao, una scatola di praline artigianali è sempre un regalo graditissimo. Non si sbaglia mai. Il successo è garantito soprattutto dalla freschezza
del cioccolatino fatto al momento: niente a che spartire col prodotto, per quanto di
ottima qualità, confezionato e a lunga scadenza. La fragranza, l’aroma, i sentori del
cacao e dei singoli ingredienti, abilmente miscelati poco tempo prima di assaggiare
il piccolo capolavoro di cioccolato, sono davvero impagabili. Da provare.
Alcuni dei cioccolatini
artigianali preparati
al momento, sotto gli occhi
dei clienti, dai maestri
cioccolatieri di Iper,
La grande i, che impiegano
solo ingredienti naturali
di qualità (come burro di
cacao ed estratti di vaniglia)
scegliendo cacao proveniente
da piantagioni pregiate.
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Torta leggera al cioccolato
INGREDIENTI
200 g di pastafrolla, 2 albumi,
70 g di zucchero semolato, 70 g di farina
di mandorle, 50 g di cioccolato fondente,
una spolverata di spezie da pasticceria.
PREPARAZIONE
Stendere la pastafrolla in una teglia
imburrata di 18 cm di diametro circa
e infornare a 165 °C per circa 20 minuti.
Nel frattempo montare con le fruste
gli albumi aggiungendo pian piano lo
zucchero. Una volta montati i bianchi
a neve, aggiungere a mano la farina di
mandorle mescolando piano. Sciogliere
il cioccolato a bagnomaria. Quindi
aggiungerlo poco alla volta all’impasto
incorporando anche le spezie da
pasticceria. Riempire col composto un
sac à poche e fare un primo giro sul fondo
della frolla, finendo con delle decorazioni
a goccia. Infornare quindi di nuovo per
10-15 minuti a 180 °C.
IL PARERE DEL NUTRIZIONISTA
Con farina di mandorle, che ha numerose
proprietà nutritive e salutistiche:
il contenuto lipidico aiuta a ridurre
il colesterolo cattivo ed è ricca di ferro,
vitamine e antiossidanti.
NEL BICCHIERE
Il cioccolato fondente è tannico, ragione
per la quale un semplice vino non è
adatto. Si può provare perciò con un
Barolo Chinato o, se gradito, con Rum.
I dolci fotografati in queste pagine sono
preparati ogni giorno nelle pasticcerie
dei punti vendita Iper, La grande i
il luogo IDEALE www.iper.it • 65
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Chi lo direbbe? Eppure questo
simpaticissimo oggetto misterioso è
un aspirabriciole. Il modello si chiama
Orb-it. Sotto, la macchina da caffè Black
Go di Saeco, che regola anche il grado di
macinatura e ha un comodo ripiano per
appoggiare la tazzina.
Nella pagina accanto, lo spremiagrumi
Cà, da usare subito per fare il pieno
di vitamina C. Sotto, 4 in 1 con
l’impastatrice Kenwood Km 262
dotata di frullatore, food processor
e spremiagrumi. Microonde? Sì, se i
comandi sono chiari e facili da usare,
come quelli del Whirlpool Vt 264 Sl.
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una morbidezza e una luminosità
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i colori acquistano sfumature più
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cashmere, è girocollo, con mezza
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Felice e Campo Imperatore. Le piste, servite da impianti moderni e con un’eccellente
esposizione, si snodano per 22 km tra quota 1400 e 2200. Il paese è attrezzato per
equitazione, alpinismo, trekking, parapendio, tiro con l’arco, freeclimbing.
AGEVOLAZIONI
Sconto del 20% su tutti i biglietti dal lunedì al
venerdì e del 10% nel weekend e festivi.
AGEVOLAZIONI
Viene applicata la Tariffa Club del tariffario
ufficiale 2011/2012. Lo sconto è personale e
non estendibile al nucleo familiare.
il luogo IDEALE www.iper.it • 77
CONSORZIO BREMBO SKI
via Moia 24 - Foppolo (Bg)
tel. 034574315
www.bremboski.it
50 km di piste, 33 tracciati di
diversa difficoltà, 14 impianti di
risalita, 2 snowpark e un nuovo
kinderheim per i più piccoli ti
aspettano nel comprensorio
Brembo Ski formato da San
Simone, Foppolo e Carona.
Proposte vacanza su bremboski.it
AGEVOLAZIONI
Skipass giornaliero valido a San Simone,
Foppolo e Carona con lo sconto di 3 euro da
lunedì a venerdì e di 5 euro sabato, domenica
e festivi. Skipass giornaliero valido solo a
San Simone con lo sconto di 3 euro da lunedì
a venerdì e di 5 euro sabato, domenica e
festivi. Dettagli e periodi esclusi sul sito www.
iper.it nella sezione “Risparmia con noi” “Vantaggi&Partners”.
Circuito VantaggiSpettacoli
TEATRO DONIZETTI
piazza Cavour 15 - Bergamo - tel.
0354160611 - www.teatrodonizetti.it
Il Teatro Donizetti, inserito nel
ristretto novero dei teatri lirici
di tradizione, oltre alla stagione
lirica ospita un’affermata e
seguitissima stagione di prosa
e numerose altre iniziative di
spettacolo, dall’operetta al
Festival Bergamo Jazz.
TEATRO SMERALDO
piazza XXV Aprile 10 - Milano - tel. 199177199
www.teatrosmeraldo.it
È un punto di passaggio obbligatorio per le più grandi
produzioni italiane e straniere, in grado di miscelare
musica e prosa, umorismo e tradizione italiana,
danza e musical. Grandi interpreti e musicisti di fama
internazionale continuano a calcarne le scene. Un’offerta
innovativa e di qualità.
TEATRO STABILE DEL VENETO CARLO GOLDONI
San Marco 4650/b - Venezia - tel. 0412402011 - www.teatrostabileveneto.it
Nel centro storico di Venezia, in prossimità del Ponte di Rialto, è un teatro
all’italiana, con la sala strutturata in platea e quattro ordini di palchi-galleria. In
programma, nei primi mesi dell’anno, L’avaro di Molière, Il giardino dei ciliegi di
Cecov, Il ventaglio di Goldoni.
THE SPACE CINEMA
corso Pertini 20 - Rozzano (Mi) - tel. 892111 - www.thespacecinema.it
All’interno del Centro MOOD, il multiplex The Space Cinema è tra i primi ad avere
completato la digitalizzazione delle sale per una qualità audio video altissima,
integrata dalla tecnologia 3D per una visione realistica e coinvolgente. Al piano
terra ampia scelta tra caramelle, popcorn, bibite, gelati, hot dog, panini.
AGEVOLAZIONI
Biglietto ridotto per la Stagione di Prosa
i martedì, mercoledì e giovedì non festivi.
Biglietto ridotto per la stagione Altri Percorsi
in tutti i giorni di spettacolo.
AGEVOLAZIONI
Il titolare di Carta Vantaggi può acquistare
un massimo di 2 biglietti ridotti adulti. Serate
in convenzione: martedì, giovedì e domenica.
Esclusi dalla convenzione tutti i concerti e la sera
del 31 dicembre. Per lo spettacolo de I Legnanesi
le riduzioni si applicano il giovedì e il venerdì.
AGEVOLAZIONI
Prezzo ridotto per il titolare e un
accompagnatore: platea 26 euro,
1° ordine 24 euro, 2° ordine 22 euro.
AGEVOLAZIONI
Ingresso al cinema + popcorn a 5,50 euro
(dettagli sul sito www.iper.it, “Risparmia con
noi” - “Vantaggi & Partners”). Dal lunedì al
giovedì, esclusi i festivi, a eccezione di proiezioni
in 3D, anteprime, proiezioni riservate, eventi,
fino al 29/02/2012.
Circuito VantaggiCultura
PALAZZO ROVERELLA “IL DIVISIONISMO. LA LUCE DEL MODERNO”
via Laurenti 8/10 - Rovigo - tel. 0425460093
www.mostradivisionismo.it
Una delle più emozionanti stagioni dell’arte italiana degli
ultimi secoli viene riproposta con un taglio nuovo e una
scelta di opere che illumina il periodo tra il 1890 e l’indomani
della Grande Guerra. Dal 25 febbraio al 24 giugno 2012.
IL BELPAESE DELL’ARTE. “ETICHE ED ESTETICHE DELLA
NAZIONE”
GAMeC, via San Tomaso 53 - Bergamo - tel. 035270272
www.gamec.it
AGEVOLAZIONI
Ingresso con biglietto ridotto a 7 euro
(anziché 9) per la sola sede di Palazzo
Roverella.
AGEVOLAZIONI
Biglietto d’ingresso ridotto a 5 euro
(anziché 7).
L’immagine dell’Italia nel mondo, nella molteplicità
delle sue espressioni visive, dal cinema all’arte, dalla
letteratura al Made in Italy, dalla cultura d’élite a quella
popolare, vista attraverso 200 opere di artisti italiani e
internazionali ma anche di “cose e fatti” dall’Ottocento
ai nostri giorni. Fino al 19 febbraio 2012.
Circuito VantaggiFit
HOTEL DELLE TERME
via Marconi 1 - Monticelli Terme (Pr)
tel. 0521658526 - www.hoteldelleterme.it
AGEVOLAZIONI
Sconto del 15% sulle tariffe di soggiorno in
hotel.
Ha un reparto cure interno, dispone di palestra,
campi da bocce, biliardo, due ristoranti,
discoteca con musica da ballo tutte le sere, e si
trova all’interno di un grande parco attrezzato
con percorsi ginnici e salutistici nonché con
biciclette, disponibili gratuitamente per gli ospiti.
TERME DI SANT’OMOBONO - VILLA DELLE
ORTENSIE
viale alle Fonti 117 - Sant’Omobono Terme (Bg)
tel. 035851114 - www.villaortensie.com
AGEVOLAZIONI
Sconto del 15% sui servizi ricettivi al titolare e
a un accompagnatore.
L’elegante residenza di fine ’800 in stile liberty
è un hotel quattro stelle adibito a beauty farm,
centro benessere termale convenzionato con il
servizio sanitario e medical spa. I programmi
beauty-day, da 1, 2, 3 o 7 notti assicurano un
totale ripristino dell’equilibrio psicofisico.
BEST WESTERN HOTEL DELLE ROSE ****
via Montepelato Nord 4 - Monticelli Terme (Pr)
tel. 0521657425 - www.dellerosemonticelli.it
Dotato di ambienti luminosi che garantiscono
il massimo comfort e relax, splendide vetrate
sul parco e moderne soluzioni architettoniche,
ha anche un’accogliente beauty farm, piscine
termali coperte, con idromassaggio, sauna,
bagno turco, palestra, solarium e ristorante
rinomato per la sua ottima cucina.
AGEVOLAZIONI
Sconto del 15% sulle tariffe di soggiorno in
hotel.
il luogo IDEALE www.iper.it • 79
Circuito VantaggiTravel
HOTEL EXECUTIVE ****
Firenze
L’hotel è nel centro storico, vicino il
Lungarno, dietro la Basilica di Santa
Maria Novella, all’interno dell’antica
residenza del Granduca di Toscana.
A due passi tutti i più importanti
musei. Dispone di connessione a
internet wireless (a pagamento),
garage (a 50 metri, a pagamento),
bar e sala colazione.
HOTEL IL BRIGANTINO ***
Porto Recanati (Mc)
L’albergo sorge sul mare, a 3,5 km dal centro
dell’accogliente località balneare, e dispone
di connessione a internet wireless, sala
ristorante, parcheggio, bar e terrazza. L’area
wellness, a pagamento, comprende tra l’altro
sauna, bagno turco, sauna finlandese, docce
emozionali e beauty center.
HOTEL AL SOLE BEAUTY & VITAL ****
Fai della Paganella (Tn)
Il comprensorio sciistico di Andalo,
Molveno e Fai della Paganella offre
un’area di 50 km con piste per lo
sci alpino e 20 impianti di risalita.
Ad Andalo sci di fondo con un
anello di 3 km. L’hotel sorge a 2 km
dalle piste (collegate con shuttle
bus) e dispone di internet corner,
connessione a internet wireless,
sala giochi per bambini, parcheggio (secondo disponibilità), garage (secondo
disponibilità) e terrazza panoramica. Nell’area wellness, compresa nel prezzo,
sauna, sauna finlandese, bagno di vapore, piscine interna ed esterna riscaldata e
solarium (a pagamento).
HOTEL ALPINE MUGON ****
Vason del Monte Bondone (Tn)
L’area sciistica di Monte Bondone
dispone di 5 impianti di risalita
per un totale di 20 km di piste e ai
piedi del Monte Baldo c’è il centro
del Fondo Viote con 35 km di piste,
raggiungibile con uno skibus che
arriva vicino all’hotel, in centro.
La struttura dispone di internet
corner e connessione wireless (a
pagamento), deposito sci, ristorante, garage (a pagamento, secondo disponibilità).
L’area wellness è attrezzata con piscina coperta, sauna, bagno di vapore, sala relax,
grotta di ghiaccio, percorso Kneipp, aromaterapia, idromassaggio, calidarium e
solarium (a pagamento).
AGEVOLAZIONI
Due pernottamenti e prima colazione a buffet
a 79 euro a persona per soggiorno in camera
doppia. Offerta valida fino a marzo 2012.
AGEVOLAZIONI
Due pernottamenti con trattamento di
mezza pensione da 105 euro a persona
per soggiorno in camera tripla/quadrupla.
Riduzione bimbi (per il 3°e 4° letto in camera
tripla e quadrupla con 2 adulti): da 0 a 1
anno gratis, da 2 a 11 anni 50%, da 12 anni e
adulti 20%. Offerta valida fino a maggio 2012
con variazioni di prezzo secondo il periodo.
AGEVOLAZIONI
Tre pernottamenti con trattamento di
mezza pensione da 195 euro a persona per
soggiorno in camera tripla/quadrupla al sole.
Riduzioni bimbi (per il 3° e 4° letto in camera
tripla e quadrupla con 2 adulti): da 0 a 2 anni
pagano una quota fissa di 18 euro al giorno,
da 3 a 7 anni 50%, da 8 a 13 anni 30%, dai
14 anni e adulti 15%. Offerta valida fino ad
aprile 2012 con variazioni di prezzo secondo
il periodo.
AGEVOLAZIONI
Due pernottamenti con trattamento di
mezza pensione da 109 euro a persona
per soggiorno in camera tripla. Riduzione
bimbi (per il 3° e 4° letto in camera tripla e
quadrupla): da 0 a 5 anni gratis, da 6 a 11
anni 50%, da 12 a 15 anni 30%, dai 16 anni e
adulti 15%. Offerta valida fino ad aprile 2012
con variazioni di prezzo secondo il periodo.
Per prenotare rivolgersi a: Vantaggi Travel, tel. 0458969916, www.vantaggitravel.net
Tutti i vantaggi
Come vi avevamo preannunciato nel numero scorso del Luogo Ideale, dopo il successo del primo Club dedicato alle
famiglie, il Baby Club, abbiamo deciso di aprire altri club online e questa volta abbiamo pensato alle persone – e sono
tante! – che amano particolarmente gli animali domestici e a quelle che cercano di vivere secondo ritmi naturali e si
interessano a fondo dei problemi ambientali. Volete saperne di più? Seguiteci e vi sveleremo tutti i dettagli.
Il Club 4Zampe è dedicato ai nostri amici animali e vuole diventare un mondo
online con approfondimenti sui temi più interessanti e informazioni utili
alla cura quotidiana delle nostre bestiole. Quattro le sezioni, per non dimenticare
nessuno degli animali che vive nelle nostre case: Cane e Gatto, Roditori
e Uccellini, Tartarughe e Rettili, Tartarughe d’acqua e Acquari.
Per iscriversi basta avere la Carta Vantaggi ed entrare nel sito internet
www.iper.it, nella pagina dedicata al Club 4Zampe. Iscrivendosi al club si ha
diritto a sconti esclusivi per l’acquisto di alimenti, prodotti per l’igiene, accessori
e giochi, scaricabili direttamente dal computer e subito utilizzabili nei punti
vendita. Inoltre, è possibile partecipare a concorsi e usufruire di convenzioni
e idee viaggio dedicate a chi possiede un animale.
Dal 2012 partirà anche una piattaforma outlet, che consentirà, con un semplice
click, di acquistare i prodotti non presenti nei singoli punti vendita. Sono
finiti i gamberetti liofilizzati per i pesci o la sabbia per la lettiera del gatto? Niente
stress, in un minuto, e comodamente da casa, in qualsiasi giorno e ora si può
fare il rifornimento tramite internet.
Il club sarà presente anche sui social network più importanti, Facebook
per esempio, dove un veterinario risponderà settimanalmente ai quesiti
dei clienti, Twitter, dove si darà risalto a tutte le iniziative commerciali proposte
sul sito, e Youtube, dove i clienti saranno invitati a pubblicare le immagini
più simpatiche e divertenti dei propri piccoli e grandi amici.
Il Club Naturale è pensato per tutti coloro che amano prendersi cura di sé e
alimentarsi in modo sano ed equilibrato, all’insegna dell’armonia tra uomo
e ambiente e si preoccupano di preservare quanto più possibile l’ambiente
naturale. L’iscrizione, riservata ai titolari di Carta Vantaggi, avviene sempre tramite
il portale della Grande i, www.iper.it, e dà diritto a sconti esclusivi per l’acquisto
di centinaia di prodotti biologici, naturali ed ecologici. I buoni si scaricano
direttamente dal sito e sono subito utilizzabili nei punti vendita. Anche in questo
caso l’iscrizione al club consente di partecipare ai concorsi e alle altre iniziative
proposte e di usufruire delle convenzioni e delle idee viaggio dedicate a chi
vuole vivere il tempo libero nel rispetto dell’ambiente.
Per facilitare la lettura e la consultazione, i contenuti di questo club sono
divisi in quattro sezioni: Ambiente, Natura, Nutrizione e Benessere.
Le tematiche affrontate riguarderanno il riciclo, le iniziative eco,
il risparmio energetico, il
viaggiare nel rispetto della
natura, l’ecologia, i menu di
stagione, le scelte alimentari, il
benessere fisico, le ginnastiche
dolci, le ricette per
vegetariani e vegani e
le varie intolleranze
alimentari.
Tutto il buono dell’Italia.
O G N I G I O R N O N E I N O S T R I I P E R M E R C AT I .
Lo trovate nella selezione e nella lavorazione dei prodotti, nell’attenzione
alle tradizioni locali, nella passione dei nostri uomini.
www.iper.it