Dolore e diabete mellito: studio osservazionale quali
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Dolore e diabete mellito: studio osservazionale quali
155 Recenti Prog Med 2014; 105: 155-158 Dolore e diabete mellito: studio osservazionale quali-quantitativo Stefano Coaccioli1, Giorgio Celi1, Francesco Masia1, Ilenia Grandone2, Mariano E. Crapa1, Giuseppe Fatati2 Riassunto. Scopo. Lo scopo dello studio è stato quello di valutare la prevalenza e le caratteristiche del dolore nei soggetti affetti da diabete mellito (DM), l’approccio e i risultati terapeutici oltre alla conoscenza della Legge n. 38 del 15/03/2010 (“Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative ed alla terapia del dolore”). Materiali e metodi. Sono stati reclutati 462 soggetti con DM [242 (52,4%) uomini, 209 (42,5%) donne; in 11 casi (5,1%) non è stata riportata l’indicazione del genere], così suddivisi: 62 pazienti (13,4%) affetti da T1DM (37 uomini 25 donne) e 400 pazienti (86,6%) con T2DM (224 uomini e 176 donne). L’età media dell’intero campione era pari a 65,2 anni (range 20-91). A tutti i pazienti è stato presentato un questionario originale composto da 10 domande. Risultati. La presenza di dolore è stata segnalata da 221 soggetti (48%); nelle donne era pari al 60%; tra i maschi al 38% (p<0,001). Nei soggetti con T1DM era del 31%; in quelli con T2DM del 50,5% (p<0,01). La presenza di dolore cronico è stata segnalata in 162 soggetti (35%). Per quanto riguarda la sede del dolore cronico, 128 soggetti (80%) segnalavano la presenza di dolore articolare, 63 (38%) alla colonna e 29 (18%) ai muscoli. L’entità del dolore cronico veniva definita moderata da 73 soggetti (45%), forte da 59 (36%), lieve da 15 (9%), fortissima da 5 (3%), moderata/forte da 1 (1%). I farmaci utilizzati per il trattamento del dolore cronico sono stati dichiarati essere i seguenti: FANS (41%), paracetamolo (30%), glucocorticoidi (3%), oppiodi deboli (2%); il 27% dei soggetti non riceveva terapia. Relativamente alla conoscenza della Legge 38/2010, soltanto l’8% ha affermato di averne notizia. Conclusioni. I dati raccolti hanno evidenziato che la presenza di dolore è maggiore nei soggetti di sesso femminile, con una prevalenza del 60% rispetto al 38% dei soggetti di sesso maschile. Non è stata riscontrata una relazione con l’età, in particolare non si è rilevato un aumento proporzionale, anche se nella fascia di età 7079 anni si raggiunge il picco massimo della prevalenza sia del dolore in generale sia del dolore cronico. In termini di efficacia del trattamento, quasi il 50% dei soggetti non riceveva un soddisfacente beneficio dalla terapia. Parole chiave. Diabete mellito, dolore, dolore cronico, Legge n. 38/2010, oppioidi, terapia antalgica. Chronic pain in the diabetic patient: a quali-quantitative observational study. Summary. Aim. The purpose of this study is to evaluate the prevalence and characteristics of pain in subjects affected by Diabetes Mellitus (DM), to assess approach and therapeutically valid outcomes as well as the knowledge of the Law n. 38/15/03/2010 of the Italian Government (“Dispositions to guarantee the access to the Palliative Cares and Pain Therapy”). Materials and methods. We have enrolled 462 patients affected by DM [242 (52.4%) males, 209 (42.5%) females; while in 11 (5.1%) cases the gender has not been specified], with characteristics as follows: 62 patients (13.4%) affected by T1DM (37 males and 25 females) e 400 patients (86.6%) affected by T2DM (224 males e 176 females). The average age was of 65.2 years old (range 20-91). All the patients have been presented with an original questionnaires based on 10 questions. Results. 221 subjects (48%) have claimed to have experienced pain; 60% within the females, 38% within the males (p<0.001). 31% of these are to be included among the patients with T1DM, 50.5% among those with T2DM (p<0.01). The presence of chronic pain has been acknowledged by 162 subjects (35%). As per chronic pain, this has been described as articular pain by 128 patients (80%), while 63 (38%) located the pain through the spine and 29 (18%) throughout the muscles. Chronic pain was described as moderate by 73 subjects (45%), intense by 59 (36%), feeble by 15 (9%), utterly intense by 5 (3%), moderate/intense by 1 (1%). The drugs for treating the chronic pain used by the patients have been enlisted as follows: FANS (41%), paracetamol (30%), glucocorticoids (3%), weak opioids (2%); 27% of subjects have received no therapy. As for the Law 38/2010, only 8% have said they have had news of it. Conclusions. The data gathered in this study have drawn attention on the fact that the presence of pain is higher in female gender, with a prevalence of 60% compared to the 38% of the male gender. It has been observed no relation with the age range, in particular no proportional increase level of pain has been observed, although the higher peak of prevalence has been experienced in the age range between 70-79, both for pain in general and for chronic pain. Speaking about efficacy of the treatment, almost 50% of the subjects have received no improvement from the therapy. Key words. Analgesic therapy, chronic pain, diabetes mellitus, pain, prevalence. 1Clinica Medica Generale e Terapia Medica; 2Diabetologia e Dietologia, Università di Perugia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria, Terni. Pervenuto il 20 novembre 2013. 156 Recenti Progressi in Medicina, 105 (4), aprile 2014 Introduzione Il rapporto tra diabete mellito (DM) e dolore è stato oggetto di valutazione nell’ambito di numerosi studi, in considerazione della diffusione del DM stesso, dell’impatto del dolore sulla qualità della vita (QdV) e dei costi in termini di spesa sanitaria e di giornate di lavoro perse. Uno studio ha valutato la presenza, la gravità e il trattamento del dolore neuropatico in due gruppi di pazienti, diabetici e non diabetici con analoga distribuzione per genere ed età e appartenenti alla stessa comunità: la prevalenza del dolore neuropatico è risultata del 16% nei diabetici e del 5% nei non diabetici, anche la gravità è risultata maggiore nei diabetici. Il 39% dei diabetici con dolore neuropatico non riceveva nessuna terapia per il dolore1. Uno studio osservazionale su vasta scala condotto nel nordest dell’Inghilterra ha valutato, nella popolazione diabetica afferente a servizi di medicina di base, la prevalenza del dolore neuropatico, la correlazione tra la gravità della neuropatia e del dolore e il rapporto con il tipo di DM, il genere e l’etnia: la presenza di dolore si è evidenziata nel 34% dei pazienti, in modo significativamente maggiore nei soggetti affetti da DM tipo 2 (T2DM) (35%) rispetto a quelli affetti da DM tipo 1 (T1DM) (23%)2. In Arabia Saudita, usando la scala DN4, è stata rilevata la presenza di dolore nel 65% dei pazienti diabetici intervistati, provenienti da 100 ambulatori3. Uno studio europeo ha stimato la prevalenza di dolore associato a neuropatia periferica in adulti diabetici in Francia che è risultata pari all’8%. Sono stati utilizzati il Michigan Neuropathy Screening Instrument (MNSI) e il Brief Pain Inventory (BPI)4. Un’indagine condotta nel Galles del sud ha valutato la prevalenza, la gravità e l’impatto del dolore neuropatico nei soggetti affetti da T2DM: il 19% presentava dolore di tipo neuropatico, il 36,8% dolore non neuropatico, il 7,4% dolore di tipo misto e il 36,8% non presentava dolore5. Sono meno numerosi gli studi che hanno affrontato aspetti diversi del problema e valutato il rapporto tra DM e altre sindromi caratterizzate dalla presenza di dolore. In Norvegia è stata studiata l’associazione tra DM e disturbi muscoloscheletrici cronici (dolori e rigidità per più di tre mesi nell’ultimo anno) riscontrando che nei soggetti diabetici la prevalenza dei disturbi muscoloscheletrici cronici era maggiore rispetto ai non diabetici, soprattutto nei soggetti al di sotto dei 60 anni di età6. Altri autori hanno studiato il rapporto tra DM e DISH (Diffuse Idiopathic Skeletal Hyperostosis) e fra DM e fibromialgia (FM)7,8. In Italia è stata valutata la presenza della DISH in pazienti diabetici e obesi, riscontrato un’elevata prevalenza soprattutto nei pazienti obesi con T2DM (40%)8. Un altro studio ha evidenziato una maggiore prevalenza di DISH nei soggetti diabetici rispetto al gruppo di controllo che non è risultata però statisticamente significativa8. È stata riscontrata una correlazione tra il numero dei tender point (TP) positivi nei pazienti con FM e i livelli di emoglobina glicata nei pazienti con T1DM e T2DM9. Un’altra indagine ha riscontrato una prevalenza significativamente maggiore di FM nelle donne con T2DM rispetto al gruppo di controllo, mentre i maschi con T2DM presentavano un maggior numero di TP positivi e una soglia di dolore più bassa rispetto ai gruppi di controllo10. Uno studio osservazionale in pazienti diabetici e obesi ha riscontrato una significativa associazione clinica tra DM, obesità e FM11. Uno studio trasversale che ha coinvolto 993 pazienti diabetici ha esaminato, con tecniche di regressione multivariata, l’associazione tra le presenza e la gravità del dolore e le difficoltà nel controllo del DM, tenendo conto anche degli aspetti socio-demografici e di altri fattori di salute come la depressione. In circa il 60% dei soggetti è stata riscontrata la presenza del dolore. I pazienti con dolore presentavano maggiori difficoltà di controllo del diabete e nel praticare esercizio fisico e nel seguire la dieta. I soggetti con dolore severo, rispetto a quelli con dolore lieve, avevano maggiori difficoltà nell’assumere la terapia ed effettuare esercizio fisico. Il dolore cronico costituiva pertanto un fattore limitante nell’adozione dei corretti comportamenti che costituiscono un importante elemento di prevenzione delle complicanze del DM12. Il nostro studio ha avuto l’obiettivo di valutare la prevalenza e le caratteristiche cliniche del dolore nei soggetti affetti da DM, l’approccio terapeutico e i risultati del trattamento del dolore nonché la conoscenza della Legge n. 38 del 15/03/2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative ed alla terapia del dolore”. Materiali e metodi Sono stati reclutati consecutivamente, dopo consenso informato, 462 soggetti con DM [242 (52,4%) uomini, 209 (42,5%) donne; in 11 casi (5,1%) non è stata riportata l’indicazione del genere], così suddivisi: 62 pazienti (13,4%) affetti da T1DM (37 uomini 25 donne) e 400 pazienti (86,6%) con T2DM (224 uomini e 176 donne). L’età media dell’intero campione era pari a 65,2 anni (range 20-91). I pazienti sono stati reclutati presso l’Ambulatorio Diabetologico dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Terni, nel periodo 1 giugno-30 dicembre 2012. A tutti i pazienti è stato presentato il questionario originale riportato nel riquadro: Nome e Cognome (facoltativo) …………………………… Età…… Genere…… Stato civile………………… Malattia (diabete tipo 1; diabete tipo 2) …………………… BMI…………………. Eventuali altre malattie in atto……………………………… Terapia in atto……………………………………………… Soffre/ha mai sofferto di dolore? 1) il suo dolore è un mal di testa? 2) quale medicina assume per il mal di testa? 3) di quanto si riduce il dolore? 4) il suo è un dolore continuo/cronico? 5) dove ha dolore? 6) provi a quantificare il suo dolore 7) quale medicina assume? 8) di quanto si riduce il dolore continuo/cronico? 9) provi a descrive il suo dolore 10) sa che esiste una legge che garantisce l’accesso alla terapia del dolore? S. Coaccioli et al.: Dolore e diabete mellito: studio osservazionale quali-quantitativo Risultati La presenza di dolore è stata segnalata da 221 soggetti pari al 48% del totale (tabella 1); nelle donne la percentuale dei soggetti che segnalava la presenza di dolore raggiungeva il 60% mentre tra i maschi si attestava al 38% (tabella 2) e la differenza risultava altamente significativa (p<0,001). Nei soggetti affetti da T1DM, il dolore veniva segnalato nel 31% dei casi mentre in quelli affetti da T2DM nel 50,5% dei casi, con una differenza statisticamente significativa (p<0,01). La presenza di dolore cronico è stata segnalata in 162 casi pari al 35% (tabella 3) con una prevalenza significativamente maggiore (p<0,001) nelle donne (46,4%) rispetto agli uomini (74%) (tabella 4); nei pazienti con T1DM la presenza di dolore cronico era segnalata nel 26% dei casi, in quelli affetti da T2DM nel 37% dei casi. La popolazione è stata suddivisa in fasce di età con classi di 10 anni ed è stata calcolata la distribuzione del dolore in generale e del dolore cronico in particolare. Per quanto riguarda la sede del dolore cronico, con possibilità di indicare più di una sede, 128 (80%) soggetti segnalavano la presenza di dolore articolare, 63 (38%) alla colonna e 29 (18%) ai muscoli. Tra i soggetti affetti da T1DM, il 69% segnalava la presenza di dolore articolare, il 50% alla colonna e il 12% a livello muscolare; tra i soggetti affetti da T2DM le percentuali risultavano rispettivamente dell’82%, del 37% e del 18%. Alla richiesta di definire il tipo di dolore cronico, con possibilità di indicare più di una tipologia, 69 soggetti (43%) indicavano un dolore tipo “spillo”, 55 (34%) lo definivano “morsa”, 18 (11%) “peso”, 28 (17%) “bruciore” e 11 (7%) “scossa elettrica”. Tra i pazienti con T1DM, 8 soggetti (50%) definivano il dolore del tipo “morsa”, 5 (31%) “spillo”, 2 (13%) “peso” e 2 (13%) “scossa elettrica”. 64 pazienti con T2DM, pari al 44% dei soggetti con T2DM con dolore cronico, descrivevano il dolore come “spillo”, 47 (32%) descrivevano la sensazione dolorosa come “morsa”, 28 (19%) come “bruciore”, 16 (11%) come “peso” e 9 (6%) come “scossa elettrica”. L’entità del dolore cronico veniva definita “moderata” da 73 soggetti (pari al 45% dei soggetti affetti da dolore cronico), “forte” da 59 (36%), “lieve” da 15 (9%), “fortissima” da 5 (3%), “moderata/forte” da 1 (1%), mentre 9 soggetti (pari al 6%) non rispondevano alla domanda. Tra i soggetti affetti da T1DM, 8 (50%) definivano il dolore “forte”, 5 (31%) “moderato”, 2 (13%) “fortissimo” e 1 (6%) “lieve”. Tra i soggetti affetti da T2DM, 68 (46%) definivano il dolore “moderato”, 51 (35%) “forte”, 14 (10%) “lieve”, 3 (2%) “fortissimo”, 1 (1%) “moderato/forte”; i 9 soggetti non rispondenti (6%) rientravano nel gruppo T2DM. I farmaci utilizzati per il trattamento del dolore cronico sono riportati nella tabella 5. La riduzione del dolore cronico risultava “consistente” in 59 casi (50%), “scarsa” in 43 casi (36%), “molto scarsa” in 15 casi (13%) e “completa” in 1 caso (1%). Relativamente alla conoscenza della L. 38/2010, soltanto 36 soggetti, pari all’8% degli intervistati, hanno affermato di averne notizia, 86 soggetti (19% degli intervistati) non hanno risposto Tabella 1. Prevalenza del dolore. Presenza dolore N. soggetti (%) No 241 (52) Sì 221 (48) Totale 462 Tabella 2. Rapporto tra genere e dolore. Presenza dolore Genere F n (%) Genere M n (%) Non risponde No 83 (39,71) 151 (62,40) 7 Sì 126 (60,29) 91 (37,60) 4 209 242 11 Totale Tabella 3. Prevalenza del dolore cronico. Presenza dolore N. soggetti (%) No 300 (65) Sì 162 (35) Totale 462 Tabella 4. Rapporto tra genere e dolore cronico. Presenza dolore Genere F n (%) Genere M n (%) Non risponde No 112 (53,59) 179 (79,97) 9 Sì 97 (46,41) 63 (26,03) 2 209 242 11 Totale Tabella 5. Terapia per il dolore cronico. Terapia (%) N. soggetti con dolore cronico Paracetamolo (23) 37 FANS (30) 51 combinazioni (15) 24 Glucocorticoidi (1) 2 Nessuna (27) 44 Oppioidi deboli (1) 1 Etanercept (1) 1 Pregabalin (1) 1 Gabapentin (1) 1 Totale 162 157 158 Recenti Progressi in Medicina, 105 (4), aprile 2014 alla domanda e ben 340 soggetti (73% degli intervistati) hanno dichiarato di non aver nessuna conoscenza della norma. Conclusioni I dati raccolti hanno evidenziato che la presenza di dolore è maggiore nei soggetti di genere femminile, con una prevalenza del 60% rispetto al 38% dei maschi. Non è stata riscontrata una relazione con l’età, in particolare non si è rilevato un aumento proporzionale anche se nella fascia di età 70-79 anni si raggiunge il picco massimo della prevalenza sia del dolore in generale sia del dolore cronico. Il 24% dei soggetti affetti da dolore cronico, pari all’8% del campione totale, ha descritto un dolore con caratteristiche tali da poter essere riferito a neuropatia, con una prevalenza simile a quella riscontrata in Francia da Wu et al.4 ma molto inferiore a quella rilevata da Daousi et al.1 negli USA, da Abbot et al.2 in Inghilterra, da Halawa et al.3 in Arabia e da Devies nel Galles5. Anche se l’85% dei soggetti affetti da dolore cronico ha segnalato un’intensità del dolore da “moderata” a “fortissima”, il 27% dei soggetti non effettuava terapia. Solo 4 soggetti su un totale di 162 hanno riferito di effettuare una terapia con oppioidi. In generale, i FANS sono la categoria di farmaci maggiormente utilizzata. Questi dati indicano una tendenza al sottotrattamento del dolore cronico e allo scarso utilizzo degli oppioidi. In termini di efficacia del trattamento, quasi il 50% dei soggetti, infatti, con dolore cronico non riceveva un soddisfacente beneficio dalla terapia. Va segnalato che tra i 59 soggetti ipertesi con dolore cronico, 26 (pari al 44%) assumevano FANS malgrado il rischio di danno renale. Occorre, infine, evidenziare lo scarso livello di conoscenza della legge 38, dopo più di 3 anni dalla sua approvazione anche in una popolazione che, per la presenza di una patologia cronica, ha un frequente accesso ai servizi sanitari. Ringraziamenti Questo studio è stato realizzato sotto gli auspici dell’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore (AISD), della Fondazione Paolo Procacci e del Lions International (108L District of I.T.A.L.Y) per il Lions Club di San Gemini-Terni dei Naharti. Indirizzo per la corrispondenza: Prof. Stefano Coaccioli Clinica Medica Generale e Terapia Medica Università di Perugia Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria Via Tristano di Joannuccio 1 05100 Terni E-mail: [email protected] Bibliografia 1. Daousi C, MacFarlane IA, Woodward A, Nurmikko TJ, Bundred PE, Benbow SJ. Chronic painful peripheral neuropathy in an urban community: a controlled comparison of people with and without diabetes. Diabetic Medicine 2004; 21: 976-82. 2. Abbot CA, Malik RA, van Ross ER, Kulkarni J, Boulton AJ. Prevalence and characteristics of painful diabetic neuropathy in a large community-based diabetic population in the UK. Diabetes Care 2011; 34: 2220-4. 3. Halawa MR, Karawagh A, Zeidan A, Mahmoud AE, Sakr M, Hegazy A. Prevalence of painful diabetic peripheral neuropathy among patients suffering from diabetes mellitus in Saudi Arabia. Curr Med Res Opin 2010; 26: 337-43. 4. Wu EQ, Borton J, Said G, et al. 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