Terza licenza Mobile: la Siria ammette cinque

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Terza licenza Mobile: la Siria ammette cinque
Terza licenza Mobile: la Siria ammette cinque compagnie,
ma non mancano le polemiche
20 Dicembre, 2010
Alessandro Bacci, Corrispondente per DAO da Damasco, Siria
Delle sei imprese che hanno presentato domanda per concorrere per la terza licenza di
telefonia mobile in Siria, solo cinque sono state ammesse per la seconda fase del
procedimento. Secondo la lista dei candidati pre-qualificati pubblicata il 29 Novembre 2010
(termine ultimo per tale fase) le compagnie sono: Saudi Telecom Company, Etisalat
(Emirati), Qtel (Qatar), France Telecom e Turkcell. Con la seconda fase, le offerte proposte
dalle cinque menzionate compagnie verranno valutate e solo i candidati selezionati
parteciperanno alla terza fase, l’asta vera e propria. Secondo i termini di gara, l’asta per la
licenza verrà bandita il 12 Aprile, 2011.
Il ministro siriano delle comunicazioni e della tecnologia (MOCT) ha spiegato che solo
l’iraniana TAMCO non è stata ammessa alla seconda fase. La commissione valutatrice
(formata dal ministero e dal gruppo di consulenza tedesco Detecon) non hanno accettato le
proposte di TAMCO per la sua incapacità di soddisfare gli standard della gara. Anche prima
della decisione era abbastanza evidente che la TAMCO non sarebbe stata in grado di
raggiungere i due criteri di pre-qualificazione (aver operato in un network con almeno 1,5
milioni di sottoscrittori in almeno due paesi per un minimo di tre anni dalla fine di Agosto
2010 e aver dato vita ad almeno un network operante per 12 mesi dalla fine di Agosto 2010).
Etisalat e Turkcell hanno le maggiori possibilità di aggiudicarsi la licenza, secondo D. Leach,
un analista di telecomunicazioni globali di TeleGeography, una compagnia di ricerca.
Una settimana dopo la fine della fase di pre-qualificazione, l’8 dicembre 2010, il Ministero
siriano ha organizzato una Conferenza Pre-applicazione al Four Seasons di Damasco con
tutte le parti coinvolte: i cinque candidati pre-qualificati, i membri del ministero (tra cui lo
stesso Ministro siriano delle comunicazioni e tecnologia, Imad Sabouni) e i membri di
Detecon (la società di consulenza Tedesca che agisce da advisor per il ministero sulle
modalità di assegnazione delle licenza). L’idea base dietro la decisione di indire tale
conferenza era di attuare un coordinamento efficiente tra il ministero e le cinque compagnie
candidate al fine di avere un elevato livello di trasparenza nel processo. Inoltre, il ministero
voleva avere uno scambio con le cinque compagnie riguardo al processo di gara, il mercato
delle telecomunicazioni siriano e le opportunità per l’operatore che otterrà la terza licenza.
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La seconda fase (Fase di qualificazione) è iniziata immediatamente dopo la fine della
conferenza con il lancio della richiesta di proposte (RFPs).
Le intenzioni per la convocazione della conferenza erano indubbiamente positive ma i
risultati sono stati parzialmente disattesi. Di fatto, i rappresentanti dei cinque operatori di
telecomunicazioni hanno contestato fortemente la necessità di fornire al governo siriano
proiezioni sulle entrate potenziali delle imprese. Poiché la terza licenza verrà messa all’asta
la richiesta sembra molto invasiva per la strategia delle compagnie. Un altro punto
importante tra i partecipanti è stato l’inevitabilità di regolare gli accordi di roaming con
Syriatel and MTN Syria, i due attuali operatori di telefonia mobile già operanti nel paese. E’
importante che il nuovo concorrente non si debba trovare a fronteggiare svantaggi nei
confronti di Syriatel e di MTN. Con riferimento a quest’ultimo punto Sabouni ha espresso
l’intenzione del ministero di evitare assolutamente vantaggi e svantaggi ma, invece, di
fornire condizioni di parità. Durante la conferenza, al ministro Sabouni è stato ricordato di
conformarsi con la Lega Araba sulle norme del boicottaggio contro Israele. Senza nessun
dubbio l’indeterminatezza e la non chiara applicabilità delle norme di boicottaggio giocano
contro una trasparente e chiara utilizzazione della terza licenza mobile.
L’indeterminatezza circa alcune clausole cruciali è inaccettabile dai moderni operatori di
telecomunicazioni business-oriented. In particolare in questo momento, con cinque
compagnie straniere in competizione (nessuna di queste è siriana), i pro e i contro
dovrebbero essere calcolati. E’ ancora un ricordo molto vivo quello di nove anni fa, quando
furono concesse le prime due licenze (in realtà gli accordi BOT) ed emersero molte
irregolarità (l’egiziana Orascom ritirò gli investimenti in Syriatel due anni dopo, nel 2003).
Quando due figure pubbliche indipendenti criticarono quelle irregolarità, furono incarcerate
per un totale di dodici anni. Stavolta la chiarezza è fondamentale. Le buone notizie per il
settore delle telecomunicazioni – secondo quanto riportato dal quotidiano di Damasco Al
Watan - è che il ministro I. Sabouni ha annunciato, entro la fine di Dicembre 2010 o l’inizio
del 2011, l’istituzione dell’autorità per le telecomunicazioni siriana.
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