Patologia del linguaggio in età evolutiva
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Patologia del linguaggio in età evolutiva
Patologia del linguaggio in età evolutiva U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo IRCCS G. Gaslini Disturbi specifici evolutivi del linguaggio-disfasie • definizione: disturbi specifici dell’acquisizione e dell’uso del linguaggio parlato dei quali non si conosce ancora con certezza l’eziologia, in assenza di menomazioni sensoriali, motorie, intellettive e affettive e con esclusione di carenze di stimolazione ambientale o di opportunità di apprendimento • Caratteristiche: raramente mancanza totale di linguaggio, più spesso ritardo che supera i limiti estremi di età per la normale acquisizione del linguaggio oppure deviazione in qualche aspetto del linguaggio o più tipicamente entrambe le cose • Criteri diagnostici: Assenti sia criteri diagnostici specifici sia markers biologici • Criteri di esclusione: – – – – – Deficit dell’udito Problemi motori espressione di una patologia cerebrale focale Lesioni cerebrali conosciute Ritardo mentale (limite arbitrario: Q I 80) Grave deprivazione sociale • Criteri diagnostici: Assenti sia criteri diagnostici specifici sia markers biologici • Criteri di esclusione: – – – – – Deficit dell’udito Problemi motori espressione di una patologia cerebrale focale Lesioni cerebrali conosciute Ritardo mentale (limite arbitrario: Q I 80) Grave deprivazione sociale • Prevalenza: rapporto maschi/femmine 4: 1 • Cause: – Disfunzione genetico-costituzionale (familiarità) – Lesione organica cerebrale (microdanno) • Cause esogene (IUGR, tossine ambientali, farmaci, alcool) • Anomalie sviluppo cerebrale (tesi di GerschwingGalaburda: testosterone causa di ritardo della maturazione cerebrale con asimmetria interemisferica invertita) • Cause genetiche (trisomia 21, X-fragile, Prader-Willi) • Cause ambientali (deprivazione sociale, bilinguismo) • Diagnosi funzionale – Competenza sociale – Competenza cognitiva – Competenza linguistica • Sottotipi di disfasia: modello semplice – Disfasie recettive – Disfasie espressive – Disfasie miste recettivo-espressive Disturbi primitivi o specifici Classificazione di Rapin e Allen (1988) 6 raggruppamenti sindromici identificati: • • • • nell’area pragmatica nell’area semantica nell’area sintattica nell’area fonologica • Deficit fonologico-sintattico (Disfasia congenita; analogie con l’afasia di Broca) – – – – Comprensione verbale migliore della produzione verbale Ritmo di sviluppo del linguaggio espressivo lento Linguaggio olofrasico, a singole parole fino a 3.6-4 anni Prime espressioni combinatorie all’età di 3.6-4 anni, con caratteristiche telegrafiche, ovvero: • • • • Enunciati brevi Scarso uso dei verbi Frequente omissione dei funtori grammaticali (articoli, proposizioni) Uso ristretto della morfologia flessionale (es.flessioni verbali) – Sviluppo abilità semantico-lessicali lento ma normale • Deficit di programmazione fonologica (Ritardo semplice del linguaggio) – – – – – – Linguaggio espressivo fluente Frasi lunghe ed adeguate come intonazione Abilità lessicali e morfosintattiche sufficientemente integre Comprensione verbale sufficientemente integra Linguaggio scarsamente intellegibile Difficoltà limitate alla componente fonologica; si prolungano le difficoltà presenti nelle fasi precoci dello sviluppo normale, ovvero: • Sostituzione di fonemi • Semplificazione di gruppi consonantici • Contrazione di parole lunghe • Sindrome da deficit lessicale-sintattico – Compromissione prevalente dello sviluppo lessicale – Deficit meno importante della componente morfosintattica – Presenza di: • anomie, • parafasie semantiche: sostituzione di un termine con un altro appartenente alla stessa categoria semantica (es macchina per camion) • parafasie fonologiche: difficoltà a fissare in memoria o a recuperare la traccia fonologica (es biglietto per bicicletta) • Circonlocuzioni, giri di parole, definizioni d’uso (es. dorme per letto) • Deficit persistenti nell’acquisizione dei nomi dei colori • Agnosia uditiva verbale – Difficoltà a decodificare i suoni del linguaggio – Deficit grave delle comprensione verbale – Produzione linguistica gravemente compromessa – Disturbi comportamentali con isolamento autistico • Disprassia verbale – Disturbo centrale nella programmazione dei movimenti sequenziali necessari alla produzione della parola – Assenza di deficit neuromuscolari – Assenza di anomalie morfostrutturali dell’apparato buccofonatorio • Ritardo specifico del linguaggio (Parlatori tardivi) – Importante immaturità espressiva, senza segni di sviluppo atipico e con risoluzione in età scolare – Capacità di prestazioni grammaticali su ripetizione che non compaiono nel repertorio spontaneo – Comprensione verbale normale – Familiarità positiva nel ramo paterno • Sindrome semantico-pragmatica (in genere associato a disordini cognitivi particolari come nella sindrome di Williams o a una patologia relazionale come la sindrome di Asperger) - Comprensione semantica compromessa sia che venga utilizzato il canale uditivo che quello visivo - Linguaggio fluente ma utilizzato poco come intento comunicativo