Ottobre: Nota Mensile Ottobre 2011

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Ottobre: Nota Mensile Ottobre 2011
Info Mese Ottobre
Ministero delle politiche agricole
alimentari e forestali
DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE ED INTERNAZIONALI
DIREZIONE GENERALE DELLA PESCA MARITTIMA
E DELL’ACQUACOLTURA
“Servizio Monitoraggio statistico nell’ambito delle attività di Assistenza
Tecnica a sostegno dell’attività di programmazione di cui al regolamento del
Consiglio del Fondo Europeo della Pesca (F.E.P.)”
Contratto Repertorio 05.03.2010
NOTA MENSILE
OTTOBRE 2011
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Info Mese Ottobre
Indice generale
L’ANDAMENTO PRODUTTIVO NEL MESE DI APRILE 2011 .............................................3
Strascico .............................................................................................................................................................. 6
Strascico GSA 16 .............................................................................................................................................. 7
Strascico GSA 17 .............................................................................................................................................. 8
Strascico GSA 18 .............................................................................................................................................. 9
Piccola pesca ...................................................................................................................................................... 9
Draghe idrauliche ............................................................................................................................................. 10
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Info Mese Ottobre
L’andamento produttivo nel mese di Aprile 2011
Nel corso del mese di Aprile si registra una contrazione di 6 punti del livello di attività cui si associa
una consistente caduta dei livelli di produzione: il volume delle quantità sbarcate scende di 18 punti
ed il conseguente valore economico arretra di 11,6 punti. Positivo riscontro nell’andamento del
prezzo medio che aumenta di 8 punti.
Nel dettaglio dei segmenti tecnici si evidenzia come il calo dell’attività sia comune a tutti i sistemi
con punte massime per il sistema a strascico che arretra di 16 punti pari a due giorni per natante e ai
palangari dove la flessione supera i 20 punti traducibili in oltre 5 giorni in meno per natante. In
territorio negativo anche la variazione di attività, poco significativa, registrata per la piccola pesca nel
complesso pari a 1,8 punti ma che in termini medi è inferiore al giorno per battello.
Il dettaglio della produzione, evidenzia che il sistema strascico perde quasi 22 punti del volume
sbarcato nel confronto con aprile 2010, con una flessione di 17,7 punti in termini economici pari a ca.
9 Meuro. Sempre dal confronto con l’anno precedente emergono significativi movimenti in campo
negativo anche per il volume delle quantità sbarcate dalla flotta della volante (-21 punti) e della
circuizione (-33 punti). In riduzione anche se con intensità più contenute anche il fatturato di questi
due segmenti: -9 punti i ricavi della volante e -12,7 punti quelli della circuizione.
I livelli produttivi della piccola pesca si riducono di 8 punti in termini quantitativi e di 6 punti in
termini di ricavo.
In controtendenza l’andamento degli sbarchi della flotta dei palangari che aumenta di 8 punti.
Tuttavia, tale dato scaturisce da una significativa modifica della composizione del pescato dove la
marcata riduzione delle catture si pesce spada e nasello viene compensata da un incremento di tonno
alalunga. La notevole differenza di pregio economico e quindi del prezzo di queste specie si traduce
in una riduzione di 25 punti dei ricavi complessivi.
Andamento positivo per il comparto delle draghe idrauliche che, per le specificità legate alla risorsa e
alla gestione, è di frequente avulsa dalle dinamiche che interessano le altre tecniche di pesca. Il
volume degli sbarchi aumenta di 13 punti ed il valore economico sale di 33 punti per il contestuale
aumento di 20 punti del prezzo delle vongole.
Il dettaglio per aree geografiche indica che i livelli produttivi si muovono in territorio negativo in
tutte le GSA con punte elevate lungo la fascia tirrenica dove rispetto al 2010 le catture sono diminuite
di 32 punti nella gsa9 e di 40 punti nella gsa10; stabile il dato della Sardegna. In termini economici si
evidenziano forti arretramenti nella gsa10 (-21 punti) e nella gsa 18 della Puglia nord (-26 punti).
Il volume del prodotto sbarcato ad Aprile è pari a 17500 tonnellate con un saldo negativo di quasi 4
mila tonnellate rispetto all’anno precedente; la perdita economica si attesta a 12 Meuro.
La riduzione dell’offerta interessa tutte le principali specie ad eccezione delle vongole (+12 punti),
del tonno alalunga (74 punti) e del polpo (+7,5 punti). Le acciughe decrescono di 29 punti pari a
1700 tonnellate, le sardine di 28 punti pari a 440 tonnellate, il nasello di 27 punti (335 t.), le seppie di
28 punti (330 t.), i gamberi bianchi di 12 punti (120 t).
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Ripartizione del pescato nel mese di Aprile 2011. Tutti i sistemi
Fonte: Mipaaf-Irepa
Ripartizione dei ricavi nel mese di Aprile 2011. Tutti i sistemi
Fonte: Mipaaf-Irepa
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Info Mese Ottobre
Specie prevalenti (69%) nel pescato del mese di Aprile 2011/2010. Tutti i sistemi
Fonte: Mipaaf-Irepa
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Variazioni delle principali specie demersali nel mese di Aprile 2011/2010. Tutti i sistemi
Fonte: Mipaaf-Irepa
A fronte di un così significativo arretramento si registra una crescita di quasi 8 punti del prezzo
medio che aumenta dell’8,1% per l’insieme delle 14 principali specie demersali selezionate1 in base
al grado di penetrazione commerciale ed ai sostenuti livelli degli sbarchi (rappresentano il 31% delle
catture ed il 51% dei ricavi), a fronte di un calo degli sbarchi pari a 18 punti.
Strascico
La flotta dei battelli a strascico registra una marcata flessione sia nel livello di attività sia nei
rendimenti produttivi. I giorni di pesca cadono di 16 punti con picchi di 32 punti nel basso adriatico e
di 18 punti nel Canale di Sicilia e nel Sud Tirreno; in media emerge una flessione di due giorni per
battello. Ancor più significativo l’arretramento segnato dal volume del prodotto sbarcato che
diminuisce di 22 punti rispetto al 2010 con punte negative nel basso Adriatico (-34 punti) e nel sud
Tirreno. La riduzione dell’offerta genera una crescita di 5 punti nel prezzo che mitiga il calo dei
ricavi pari a 18 punti, con valori massimi di -30 punti nelle solite due aree del basso Adriatico e del
basso Tirreno. L’andamento della produzione sottende un arretramento della produttività tecnica
giornaliera che scende di 6 punti con un valore massimo di 14 punti nell’adriatico settentrionale.
Il calo della produzione risulta pari a 1600 tonnellate che si traduce in una perdita economica
superiore ai 9 Meuro. Specie principali si confermano in ordine, gamberi bianchi, nasello e scampi
con quote sul totale rispettivamente pari a 15%, 12% e 5%. Tutte le specie registrano, ovviamente,
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Le specie sono: gamberi bianchi, rossi e viola, pannocchie, scampi, calamari, moscardini, polpi, seppie, totani, naselli,
rane pescatrici, sugarelli, triglie di scoglio e di fango.
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una flessione delle quantità sbarcate: dal 31% dei totani al 28% dei naselli, al 27% degli scampi, al
12% dei gamberi bianchi.
Strascico: specie prevalenti (72%) nel pescato del mese di Aprile 2011/2010
Fonte: Mipaaf-Irepa
Strascico GSA 16
Le marinerie della Sicilia meridionale comprese tra Portopalo di Capo passero (Sr) e Trapani
costituiscono la gsa 16, dove la flotta a strascico registra una consistenza di 440 battelli, tra cui i
motopesca alturieri di Mazara del Vallo.
L’andamento nel mese di aprile 2011 segna una riduzione di 18 punti dei giorni di pesca che in
termini medi equivale a oltre due giorni di attività in meno per battello. Il volume complessivo degli
sbarchi scende di 19 punti mentre il corrispondente valore economico si riduce di 13 punti; stabile il
dato della produttività giornaliera.
Le catture complessive sono pari a 1400 tonnellate contro le 1739 del 2010, in termini economici la
flessione comporta un saldo negativo di 1,7 Meuro.
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Specie prevalente del segmento è il gambero bianco che rappresenta il 47% delle quantità ed il 40%
dei ricavi e, di seguito, i gamberi rossi con il 9% in quantità ed il 23% in valore. Le quantità di
nasello rappresentano il 7% che si traduce nel 6% in ricavo mentre gli scampi sono il 4,2% in
quantità e l’8,5% in ricavo. Tutte queste specie presentano variazioni negative rispetto al 2010 con i
gamberi bianchi che scendono di 10 punti (-73 tonnellate), i gamberi rossi di 15 punti (-21 t.), il
nasello di 38 punti (-61 t.) e gli scampi di 24 punti (-19 t.). Significativo decremento (oltre il 40%)
anche per le due specie di triglie.
Strascico: Ripartizione percentuale delle catture Aprile 2011
Fonte: Mipaaf-Irepa
Strascico GSA 17
La gsa 17 include le marinerie da Trieste a Termoli, dove sono iscritti 750 battelli che operano a
strascico.
L’attività nel mese di aprile decresce di 7 punti rispetto al 2010, in media 1 giorno in meno per
battello, ma il volume degli sbarchi scende di 20 punti e il ricavo diminuisce di 16 punti. Emerge un
forte arretramento di oltre 14 punti della produttività media giornaliera.
La produzione si riduce di oltre 415 tonnellate con una perdita economica superiore ai 2,2 Meuro.
Variazioni significative emergono dalla composizione del pescato, dove la specie principale in
quantità risulta essere i murici, con un peso sul totale del segmento del 12%. Le quantità di nasello
vedono ridurre il contributo al totale dal 10,2% del 2010 al 7,6% del 2011, mentre il peso sui ricavi
totali passa dal 12,5 al 9,9%. Gli scampi rappresentano la specie principale dal punto di vista
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Info Mese Ottobre
economica con una quota del 18,5% dei ricavi (20% nel 2010). Le pannocchie rappresentano il 7%
delle quantità contro il 10% del 2010, mente in valore economico il contributo è del 10,4%.
Strascico GSA 18
Il segmento è relativo alla flotta iscritta nelle marinerie tra il Gargano e Otranto pari a 450 natanti.
In forte calo tutti gli indicatori, l’attività arretra di 33 punti e di riflesso, il volume degli sbarchi
scende di 34 punti e il valore dei ricavi di 30 punti. Il dato medio dell’attività evidenzia una flessione
di quasi sei giorni per battello, mentre il livello dei rendimenti giornalieri arretra di 3 punti per quello
tecnico e aumenta di 3 punti per quello economico.
Il pescato complessivo del segmento segna una flessione di 523 tonnellate, che in termini economici
equivale ad un saldo negativo di 3 Meuro.
La composizione del pescato conferma il nasello come specie prevalente con il 28% di incidenza sia
sul totale delle catture del segmento sia sul corrispondente valore economico. Di seguito le quantità
di scampi che valgono l.8,6% delle catture ed il 19% dei ricavi. Seguono con una quota dell’8% delle
quantità, i gamberi bianchi ed i totani; differente il contributo in termini economici con la prima
specie che vale l’’8% e la seconda il 3,5%.
Piccola pesca
La flotta della piccola pesca costituita da 8800 unità con lunghezza inferiore ai 12 metri che
utilizzano in modo prevalente attrezzi passivi. Nel mese in esame, emerge una sostanziale stabilità
dell’attività mentre i livelli di produzione scendono di 9 punti n termini di catture e di 6 punti nei
ricavi.
La composizione del pescato vede prevalere ampiamente le seppie con 640 tonnellate, il 21% del
totale e, ancora più marcata la prevalenza economica con un ricavo di 6 Meuro pari al 24% del totale.
Nel mese in esame la specie registra una flessione di 23 punti nel volume di sbarchi. Il polpo con 220
tonnellate è la seconda specie sia in quantità che in valore, pari a 1,6 milioni di euro. Segue il nasello
con 137 tonnellate pari a 1,4 milioni di euro.
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Piccola Pesca: Ripartizione percentuale delle catture Aprile 2011
Fonte: Mipaaf-Irepa
Draghe idrauliche
L’attività delle draghe idrauliche nel mese di aprile si presenta stabile rispetto al 2010 ma
l’incremento del prelievo giornaliero consente di ottenere una crescita di 13 punti nel volume degli
sbarchi che supportato dal buon andamento del prezzo si traduce in un aumento di 33 punti dei ricavi.
La vongola è la specie target principale con il 95% delle quantità ed il 91% del ricavo. Buon
andamento della produzione nei compartimenti marchigiani che segnano nel complesso una crescita
di 44 punti, concentrata soprattutto ad Ancona e San Benedetto. Fermi i compartimenti della
Romagna e del Veneto, mentre le draghe di Ortona e Manfredonia segnano una riduzione della
produzione. Il prezzo della specie in aprile passa dai 2,9 euro/kg del 2010 a 3,4 euro/kg.
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