YOUTUBE E IL DIRITTO D`AUTORe

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YOUTUBE E IL DIRITTO D`AUTORe
SAE INSTITUTE
Milan
Module AP502.2: Practical Research and Presentation
Submitted in partial fulfilment of the Bachelor of Arts (Hons.), Audio Production
Student Details:
Maria Esteri
11112
BAP512
13 Settembre 2012
Word Count 2167
Module Leader/lecturer: Simone Aliprandi / Paolo Bigazzi
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YouTube e il Diritto dʼautore
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TABLE OF CONTENTS
• Introduzione
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• Capitolo 1: Evoluzione e dinamiche di mercato
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• Capitolo 2: Diritto dʼautore e copyright, analogie e differenze
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• Capitolo 3: Violazioni del Diritto dʼautore e introduzione della
tecnologia per lʼidentificazione dei contenuti
• Capitolo 4: Accordo tra S.I.A.E. e YouTube
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• Capitolo 5: Come ottenere unʼautorizzazione per lʼutilizzo di materiale
coperto dal diritto dʼautore
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• Conclusioni
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• Bibliography
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• References
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Introduzione
Nel febbraio del 2005 tre tecnici, ex dipendenti di un famoso sito web specializzato nel
garantire la sicurezza dei pagamenti online, ebbero un'idea vincente: creare sul Web un
servizio gratuito di video-sharing per permettere agli utenti di caricare, visualizzare e
condividere contenuti audiovisivi. Il suo nome è YouTube.
La tecnologia del sistema utilizza Adobe Flash Video e HTML5 per la visualizzazione della
sua vastissima Galleria. Infatti su YouTube oggi si possono trovare video di qualsiasi
genere: da quelli amatoriali, frutto di registrazioni personali, ai tutorial, dai vlog, a brevi
video originali o a titolo informativo fino a clip più professionali, la cui presenza è in
costante crescita. Si tratta di clip cinematografiche o televisive, video di animazione, video
musicali, la maggior parte dei quali sono studiati con lo scopo di promuovere un prodotto o
un marchio. In pochi anni YouTube si è rivelato il nuovo mezzo di comunicazione per il
marketing online, sicuramente il più seguito del momento.
Utenti che sognano di essere produttori, registi, giornalisti, musicisti o semplicemente
esperti in qualsiasi settore, non necessariamente artistico, possono condividere i propri
video su YouTube per ottenere un feedback dalla comunità del Web. YouTube può
diventare così uno sbocco per la loro creatività, una risorsa per ottenere consensi e
interagire con altri utenti che sono interessati agli stessi contenuti, oppure anche un
sistema per vendere il proprio lavoro.
Diventa fondamentale, quindi, analizzare i dati statistici che esprimono la popolarità e
lʼimportanza del sito per comprendere fino in fondo quanto sia significativo il tema della
tutela dei diritti dʼautore su una piattaforma così complessa.
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Capitolo 1: Evoluzione e dinamiche di mercato
Il sito si è dimostrato immensamente popolare fin dal giorno in cui è apparso sulla scena. Il
traffico registrato durante il primo mese è stato pari a 3 milioni di contatti fino ad arrivare a
38 milioni entro la fine del primo anno di vita. YouTube è diventato così uno dei siti più
visitati della Rete, nonché un fenomeno nel suo genere per essere stato protagonista di
una delle crescite più rapide della storia del Web. Tutto ciò ha portato YouTube a non
passare inosservato, tanto che Google lo ha acquistato nellʼottobre 2006 per 1,65 miliardi
di dollari. In seguito a questo cambio di proprietà è incrementato ancor di più il numero di
video, di visualizzazioni e di utenti, che sono tutt'oggi in costante crescita.
Basti pensare ad alcuni impressionanti numeri che caratterizzano lʼandamento di
YouTube: ogni minuto vengono caricate 60 ore di video, pari a un'ora di video caricati ogni
secondo; ogni giorno vengono visualizzati oltre 4 miliardi di video; ogni mese 800 milioni di
utenti privati visitano il sito e vengono guardati oltre 3 miliardi di ore di video.
Oggi YouTube è presente in 39 Paesi ed è fruibile in 54 lingue diverse.
Il suo programma di partnership, creato nel 2007, è arrivato a contare 30.000 nuovi
partner in 27 Paesi del mondo con un giro di affari pari a svariati milioni di euro annuali. Il
significativo aumento di partnership pare decisamente giustificato dal punto di vista
economico: le entrate dei partner sono più che raddoppiate per quattro anni di fila!
Tutti questi dati testimoniano la straordinaria popolarità di YouTube in tutto il mondo e
lʼItalia non fa eccezione: Alexa classifica YouTube al terzo posto tra i siti web più
visualizzati dagli Italiani.
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(Alexa, 2012, [online]).
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Capitolo 2: Diritto dʼautore e copyright, analogie e differenze
Come altre applicazioni che offrono la possibilità di diffondere contenuti multimediali,
YouTube solleva la questione dei diritti d'autore. È opportuno, quindi, approfondirla
velocemente dal punto di vista tecnico e in particolare stabilire con precisione cosa si
intende per diritto dʼautore e copyright, concetti a volte sovrapponibili ma non identici.
Nel regolamento giuridico italiano il diritto dʼautore è identificato con la realizzazione di
unʼopera dellʼingegno che sia contraddistinta da creatività. La tutela quindi nasce legata
allʼopera che è stata prodotta e, dopo la sua ideazione, i diritti spettano in modo esclusivo
allʼautore.
In base alla legge 22/04/1941 n. 633 (LDA) sono tutelate dal diritto dʼautore “le opere
dell'ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti
figurative, all'architettura, al teatro ed alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la
forma di espressione” (art. 1 L. 633/41). Il concetto di creatività si rifà a un prodotto
artistico innovativo, e contraddistinto dallʼoriginalità. È necessario, tuttavia, che lʼopera sia
espressa in una qualche forma creativa che rientri tra i generi tutelati dalla LDA.
Il copyright è lʼequivalente del diritto dʼautore nelle istituzioni britanniche di “common law”.
Ciononostante, la salvaguardia ricoperta dal diritto dʼautore e quella attribuita dal copyright
non risultano rigorosamente combacianti.
Con lʼavvento della Rete il diritto dʼautore ha perso i suoi connotati tipici legati alla
concretezza e alla territorialità della forma di tutela. La produzione, in numerosi casi, non
trova più espressione in qualcosa di effettivamente tangibile e comunicabile in maniera
tradizionale.
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In Italia, queste caratteristiche hanno determinato un riesame dellʼente che si occupa del
diritto dʼautore, e un suo assestamento. La priorità è certamente quella di proteggete la
proprietà intellettuale intesa come opera in cui si esprime il lavoro dʼingegno. Questi due istituti, quello del diritto dʼautore tipico degli ordinamenti giuridici europei di
“civil law” e quello del copyright anglosassone, si sono nel tempo avvicinati. Permangono,
tuttavia una serie di differenze essenziali: oltre alla diversità storica nei contenuti dei diritti
nel sistema anglosassone, uno degli aspetti più evidentemente dissimile è che il copyright,
come si può dedurre dalla sua traduzione letterale “diritto di copia”, si focalizza sul diritto di
distribuzione e riproduzione dellʼopera dʼarte, interessandosi così alla sua
commercializzazione.
Invece, al detentore del diritto d’autore, la LDA attribuisce il diritto morale e quello
patrimoniale. Il primo è il diritto alla paternità del prodotto artistico, è inalienabile ed è
svincolato dai diritti patrimoniali e anche dopo il decesso del creatore dellʼopera questo
diritto può essere legittimato dai suoi eredi. Inoltre, questo stesso diritto conferisce
allʼautore la rivendicazione dellʼopera e da a lui la possibilità di contrapporsi a qualunque
danneggiamento nei confronti dellʼautore stesso e della reputazione dellʼopera.
Differentemente i diritti patrimoniali o diritti di utilizzazione economica, comprendono i diritti
di riproduzione e distribuzione, i diritti di comunicazione al pubblico e quelli di traduzione
ed elaborazione che sono esclusivi del detentore dei diritti, sono tra loro indipendenti e il
loro sfruttamento economico avviene sulla base di intese, contratti e licenze che in questo
caso ricoprono un ruolo fondamentale.
Nonostante che questi ultimi diritti, quelli patrimoniali, siano cedibili, quelli morali non lo
sono e permangono nei confronti dellʼautore stesso. La nostra normativa si dimostra così,
in confronto al copyright degli ordinamenti di “common law”, più attenta nel tutelare la
cerchia dellʼautore al quale dà la possibilità di mantenere una gestione sulla propria opera.
Nel momento in cui si verifica una violazione del diritto dʼautore, la difesa giudiziaria può
essere praticata secondo diverse modalità, sia con azioni civili, sia con azioni penali, a
seconda della gravità.
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Capitolo 3: Violazioni del Diritto dʼautore e introduzione della
tecnologia per lʼidentificazione dei contenuti
Sebbene gli utenti vengano allertati, tramite una dichiarazione scritta sul sito, contro
lʼutilizzo improprio di materiale protetto da copyright, in effetti, concretamente, ciascuno è
libero di caricare qualsiasi tipo di contenuto senza alcun tipo di restrizione. Insomma varie
questioni giuridiche (non ultime quelle legate al problema della Privacy) riguardano
YouTube come altri siti dello stesso genere: filmati che ritraggono comportamenti illegali,
video che mostrano persone alle quali non è stato chiesto il consenso per l'utilizzo della
loro immagine, ecc.
Queste problematiche hanno portato YouTube a creare nuove norme sul copyright ed
efficaci strumenti gratuiti che permettono ai titolari dei diritti dʼautore un accurato controllo
sui loro contenuti, attraverso un attento monitoraggio dei filmati che si possono trovare sul
sito.
In particolare, con lʼintroduzione della tecnologia Content ID, YouTube consente ai
proprietari di diritti d'autore di rintracciare, tra i video caricati dagli utenti, quelli costituiti per
intero o parzialmente da propri contenuti. Viene, inoltre, data la possibilità ai detentori dei
diritti dʼautore di decidere come procedere nel caso vengano identificati tali video: se
generare da questi profitti, se eliminarli per evitare la visualizzazione su YouTube o se
utilizzare tale analisi per formulare statistiche.
Per poter usufruire del sistema di protezione dei contenuti Content ID, uno dei più efficienti
strumenti offerti ai proprietari di diritti d'autore per proteggere le loro opere, gli autori
devono fornire a YouTube dei file audio o video di riferimento per i contenuti di loro
proprietà, in modo tale che YouTube possa compararli con tutti i video caricati sulla
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piattaforma. Inoltre i proprietari devono fornire metadati che descrivono i contenuti da
tutelare e lʼindicazione di come YouTube deve procedere in caso di rilevamento di una
violazione.
Ogni giorno YouTube sottopone a scansione e confronta più di 876.000 ore di video (100
anni), con gli oltre 8 milioni di file di riferimento del loro database, riuscendo a
monetizzare, tramite questa procedura, circa un terzo delle visualizzazioni totali e a
individuare così 120 milioni di utenti che violano il copyright. Più di 3000 partner utilizzano
l'Identificazione di contenuti, inclusi tutti i principali network USA, gli studi cinematografici e
le case discografiche.
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Capitolo 4: Accordo tra S.I.A.E. e YouTube
Per quanto riguarda, più nel dettaglio, la situazione italiana, il 27 Luglio 2010 S.I.A.E. ha
siglato un accordo di licenza con YouTube della durata di tre anni, fino al 31 dicembre
2012.
Questo contratto regola lʼutilizzo sulla piattaforma YouTube di file audio, video musicali e
contenuti cinematografici che fanno parte del repertorio S.I.A.E., affinché editori, autori,
compositori e sceneggiatori siano ricompensati ogni qualvolta vengono utilizzati contenuti
delle loro opere.
La ricompensa riconosciuta agli autori è di un millesimo di euro per ogni clic, ed è ricavata
dalle pubblicità che YouTube ha il dovere di correlare ai contenuti protetti.
Inoltre, grazie alla sofisticata tecnologia introdotta da YouTube per lʼidentificazione dei
contenuti audio-video, è possibile individuare immediatamente quando vengono caricati
contenuti del repertorio S.I.A.E., lasciando ai detentori dei diritti di deciderne la sorte.
Questo accordo molto importante, che disciplina lo sfruttamento commerciale delle opere
dellʼingegno, risulta rilevante per il ruolo che YouTube potrebbe ricoprire nella crescita
artistica di molti autori.
“Abbiamo dedicato grande attenzione ad instaurare relazioni che
permettano agli utenti di YouTube di godere della loro musica
preferita e scoprirne di nuova sulla piattaforma, l'accordo con la Siae
aiuta gli artisti rappresentati a guadagnare e può consentire a nuovi
talenti musicali di emergere".
(Muller 2010, quoted in Benefici per autori, compositori e utenti [online])
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"Questo accordo segna un momento importante nella nostra attività
di tutela, l'obiettivo è assicurare agli autori e agli editori un compenso
che tenga conto dell'intensità di utilizzo delle loro opere su una
piattaforma molto popolare, che costituisce oggi uno dei principali
veicoli di diffusione e di valorizzazione del repertorio musicale".
(Mallia 2010, quoted in Benefici per autori, compositori e utenti
[online])
Lʼimportanza di questa forma di garanzia è facilmente comprensibile se si pensa che
YouTube può contare su un pubblico pari al 34% della popolazione Italiana.
Le major, dʼaltra parte, già da molto tempo hanno un accordo con il sito di video-sharing,
che, in Italia, prevede che vengano loro riconosciuti i cosiddetti “diritti connessi”. Grazie a
questo legame tra YouTube e le case discografiche si è assistito ad unʼenorme crescita del
mercato discografico che ha incassato solamente nellʼultimo anno una cifra pari a 4,5
milioni di euro.
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Capitolo 5: Come ottenere unʼautorizzazione per lʼutilizzo di
materiale coperto dal diritto dʼautore
YouTube precisa che non è di sua competenza la concessione dei diritti dʼautore
riguardanti i contenuti audiovisivi che vengono pubblicati, in quanto non possiede nessun
deposito pubblico dove sono registrati i detentori dei diritti dei prodotti artistici.
Questa competenza, nellʼambito italiano, spetta alla S.I.A.E., che ha anche il compito di
concedere le autorizzazioni per lʼutilizzo online delle opere presenti nel suo repertorio, in
nome degli autori ed editori ad essa associati. Queste licenze devono essere sottoscritte
dai creatori dei contenuti, recandosi allʼUfficio Multimedialità della S.I.A.E..
Dal momento in cui viene ottenuta lʼautorizzazione si ha la licenza di pubblicare
il
contenuto.
Da precisare che questa autorizzazione, se viene concessa, riguarda solamente autori ed
editori, tuttavia non sono inclusi i “diritti connessi” che invece riguardano i produttori
fonografici, esecutori ed interpreti. In questo caso la licenza va richiesta direttamente alla
casa discografica.
Qualunque persona che usufruisca di unʼopera dellʼingegno senza alcuna autorizzazione
da parte dei detentori dei diritti è imputabile ai sensi della legge.
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Conclusioni
Negli ultimi anni è diventato sempre più centrale il ruolo che i media hanno assunto nel
riflettere e plasmare la cultura pop. In questo contesto YouTube sta svolgendo un compito
molto importante, infatti è un fenomeno che ha radicalmente trasformato la cultura
popolare e il nostro modo di pensare e che ci dà la possibilità di trasmettere le nostre voci
e le nostre personalità al mondo.
Proprio in questʼottica di “creazione di cultura pop”, il famosissimo sito di video sharing è
stato fondamentale nella creazione di quella “celebrità da Internet” istantanea che ha
lanciato artisti musicali e ha offerto possibilità inimmaginabili fino a pochi anni fa, per la
diffusione di opinioni politiche e religiose. Questi fenomeni di ricerca, se non proprio di
raggiungimento, della notorietà, sono stati semplicemente la conseguenza del dare alla
gente la possibilità di pubblicare le proprie espressioni creative personali in uno “schermo”
pubblico.
Questo fenomeno di proporzioni mondiali, inoltre, pone prepotentemente la questione
dellʼautenticità. Le annose problematiche legate al rispetto del copyright ne sono
lʼemblematica dimostrazione. E le sofisticate politiche messe in atto per limitare lo
sfruttamento illecito delle opere è la prova concreta dellʼimportanza dellʼ “unicità” dellʼopera
stessa. Se ad una prima occhiata, quindi, sembra che si siano avverate le pessimistiche
previsioni di Adorno e Horkeheimer sulla brutta fine che lʼopera dʼarte, comunque intesa,
avrebbe fatto nellʼepoca della riproducibilità tecnica, in realtà ad uno sguardo più
approfondito, ci si accorge come il sistema abbia in un certo senso sviluppato una nuova
concezione di autenticità, basata su ciò che, originale o no, è autorizzato ad esistere
online. In questo contesto, perciò, non è autentico solo ciò che viene prodotto
“originariamente” da un autore e da lui pubblicato e promosso online, ma anche tutto ciò
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che da quella pubblicazione deriva: la condivisione dei contenuti è, quindi, in definitiva,
anche una condivisione di autenticità.
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Bibliography
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References
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