Ass Soci 2011 rendiconto morale
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Ass Soci 2011 rendiconto morale
ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI PER L’APPROVAZIONE DEL RENDICONTO 2010 (rif. artt. 6 e 18) I.U.T.A. Associazione Sportiva Dilettantistica (Italian Ultramarathon and Trail Association) Via Moscardo, 47 – 37142 Verona (VR) Partita Iva 0125259 008 6 Rendiconto morale dell’Associazione Premessa Già all’inizio di questo mandato elettivo eravamo consci che ciò che potevamo fare era impegnativo. Dire cosa è stato fatto nel 2010 ritengo sia comunque ridimensionare l'impegno notevole profuso nel 2010 che è un’ottima base per gli impegni che ci aspettano nel 2011. Non è stato semplice e quanto fatto e sicuramente quanto faremo lo potremo fare se riusciremo a ottimizzare la nostra attività di volontari in un comune movimento in cui la forza delle diverse idee che si possono avere sia in realtà una forza trainante per l’affermazione del nostro movimento. La mia ancora una volta non può essere una relazione esaustiva e spero di toccare con l’aiuto di tutti gli associati tutto quanto si sta facendo. Un grazie a tutti i compagni di viaggio che trovo nell'apporto fondamentale del Segretario, nel Direttivo IUTA, nei Promoter, nei vari membri delle Commissioni e negli appassionati di questo nostro mondo. Il mio intervento non può non tenere conto dalla constatazione che per il nostro movimento è in corso una crescita sia sul piano organizzativo che su quello tecnico. Non mi stancherò mai di ripetere che abbiamo raccolto le indicazioni sorte dal grande, impagabile lavoro dei Padri Fondatori, senza i quali ora non ci sarebbe la nostra Associazione ed il nostro movimento. Riorganizzazione Statutaria e crescita del movimento Ringrazio di quanto è già fatto in questo periodo per la conseguenza sulla parte economica facilitata dall’adozione del Regime fiscale semplificato e da una contabilità puntuale e trasparente che proponiamo alla votazione dei Soci. Mi piace infatti citare i "vecchi" ultramaratoneti e fare un parallelo con l'evoluzione delle maratone in Italia: una volta erano considerate un "pallino" per pochi fissati, marginalmente inquadrate fra le corse amatoriali. Poi si è avuto lo sviluppo che tutti vediamo ed è stato necessario adeguare anche la struttura organizzativa che stava alle spalle. Così si sono create le condizioni per una grande crescita, che ha portato ai risultati che sappiamo. E’ indiscusso che anche numericamente il movimento sia cresciuto (a tale riguardo un ringraziamento particolare al nostro incaricato per il tesseramento che ha svolto, accanto anche al ruolo di promoter, un lavoro “oscuro” di rapporto con i nostri associati che ci ha consentito l’ottenimento dei risultati odierni) anche se l’ambizione e la proposta per il 2010 che era, dopo i singoli atleti, di poter coinvolgere maggiormente le Associazioni Sportive non è ancora stata vinta. Voglio rimarcare l'impegno assunto per l’UltraTrail, visto l'interesse elevato sul movimento, con l’individuazione di un coordinatore del settore suffragato dalla prossima partecipazione per la seconda volta nella nostra storia di atleti della Nazionale Italiana ad un Mondiale di specialità. La figura dei promoters, le Commissioni ed il ruolo del Direttivo Un grande movimento è composto da molteplici fattori, ognuno dei quali richiede un attento esame. Prendiamo ad esempio la struttura stessa della Iuta: sul finire del quadriennio precedente l'attuale gestione abbiamo cominciato a darci una organizzazione agile e decentrata, tramite la individuazione dei promoters, cioè di appassionati molto conosciuti che 1 facessero da punto di riferimento in ciascuna regione. Siamo riusciti in questo periodo a completare e rendere ancora più attiva questa rete . E’ stato un passo obbligatorio che possiamo già dire quasi concluso anche se ancora per certe Regioni necessita una maggiore incisività. Cosa ci si aspetta dal ruolo di promoter ritengo sia più semplice vista l’ attività di formazione che abbiamo realizzato a metà 2010 e che intendiamo riproporre per il 2011. Altresì importantissimo è il ruolo delle varie Commissioni in cui i Dirigenti ed iscritti IUTA possono pienamente operare: è una scommessa anche se difficile che vogliamo vincente. Vorrei citare l’ottimo lavoro fatto da alcuni membri della Commissione Statistiche nonostante notevoli difficoltà che l’anno poi costretta a ridimensionarsi per poi attualmente ridefinirsi con ritrovato smalto. Indiscusso l’impatto del nostro sito che grazie all’abnegazione ed indiscusso apporto di pochi volontari che vorrei pubblicamente ringraziare è diventato un riferimento autorevole ed ora con le aspettative di una collaborazione più ampia ci auguriamo mantenga il vigore che attuale. Ci aspettiamo di aiutare maggiormente l’operato della Commissione Medica e che giudichiamo essenziale per lo sviluppo delle nostre attività. L'organizzazione delle gare. Coordinamento e riflessioni Cresce e migliora, abbiamo avuto come già nel 2009 la fortuna di ospitare un evento mondiale a Bergamo con un giudizio positivo dei partecipanti e delle Istituzioni che senz’altro fa onore a tutto il movimento in Italia e lo pone all’attenzione benevola del giudizio Internazionale. Si tratta ora di confermare questo giudizio e potenziare questo andamento positivo. Grazie all’ottimo lavoro fatto da dirigenti e promoter ed in generale dei rappresentanti IUTA abbiamo dato visibilità e concretezza per la realizzazione nel 2012 di un mondiale a Seregno, dove veniamo ospitati generosamente quest’anno. Ormai abbiamo fatto diventare patrimonio condiviso i criteri per l’organizzazione delle gare e fatto sì che ogni manifestazione nei nostri circuiti meritasse l’assegnazione della “Label” IAU. Abbiamo dato fiducia a manifestazioni quali la riproposizione della già 100 km della Brianza a Seregno, una gara che in passato ha fatto la storia della distanza in Italia e scommesso sull’altrettanto storica ex Torino Saint Vincent che dopo il “numero zero” del 2009 ha ottimizzato lo sforzo organizzativo per il 2010 e siamo sicuri migliorerà ancora nel 2011. Altre gare storiche degne di menzione quali il Passatore e la Pistoia-Abetone hanno adeguato le loro gare agli standard tecnici attuali. Abbiamo trovato molta collaborazione ed è stato possibile garantire agli atleti una misurazione precisa nei canoni dei 100 km e dei 50 km. Subito le due gare hanno avuto una ulteriore crescita, testimonianza dell'attenzione che gli ultramaratoneti mettono sui particolari organizzativi. La stessa cosa era successa alcuni anni orsono con la 50 km di Romagna, con gli stessi riscontri positivi. Da parte nostra, prima col Calendario Ultra e poi con l'accettazione dei Regolamenti del Settore Ultramaratona per gli organizzatori del Grand Prix IUTA che si è sdoppiato per il 2010 con il Criterium di specialità, abbiamo potuto dare ai nostri tesserati ed agli appassionati di ultramaratona una proposta che vuole essere sia di qualità oltre che di promozione e dato impulso a nuove manifestazioni che grazie all’ eccellente organizzazione abbiamo premiato con l’assegnazione del Campionato Italiano IUTA. Vorrei rimarcare che nel corso di questi anni abbiamo assistito ad un’encomiabile movimento anche in Regioni quali quelle del Sud Italia e del Centro che come da delibera del CD IUTA dell’8 gennaio 2011 intendiamo incentivare anche economicamente per il 2011 a fronte di un progetto apposito steso su mandato da un membro del CD che ringrazio e che sottoporremo all’approvazione del CD prima di darne pubblicizzazione ed attuazione La preparazione tecnica degli ultra maratoneti Si tratta di un altro aspetto che merita una riflessione che verrà sviluppata meglio a parte visto lo sforzo enorme profuso. La Iuta non perde occasione per promuovere convegni e momenti di riflessione, ma la conoscenza è ancora limitata a pochi. Inoltre bisogna rendersi conto che le ultra-distanze abbisognano di approfondimenti scientifici specifici. L'Area Tecnica e l'Area Convegni hanno lavorato con energia encomiabile. La nostra associazione sta facendo di tutto per promuovere gli studi in materia e soprattutto per mettere in comune le conoscenze e le esperienze, che poi è il modo in cui si evolve la conoscenza, in qualunque campo. I canoni di preparazione per la maratona non sono del tutto adeguati per un “centista”, e men che mai per un atleta delle ventiquattrore. Sono convinto che per l' Ultramaratona stiamo lavorando nella giusta direzione. C’è un rifiorire in tutta Italia di manifestazioni che riscuotono lusinghieri successi sia in termini di qualità che di partecipazione. A livello Internazionale assistiamo a risultati ottimi della nostra Nazionale come l’esperienza esaltante di Brive e l’esito ottimo di Gibilterra o di atleti che ne sono nell'area, con spesso piacevoli novità o conferme. C'è poi la sensazione di un rinnovato atteggiamento benevolo da parte della Fidal ed in generale del 2 mondo sportivo. Aspetti questi che consolidano la consapevolezza che necessiti continuare a dare dignità al nostro movimento con la valorizzazione dei nostri atleti di vertice e la volontà di dare loro tutto il supporto a noi possibile ... Un ringraziamento particolare a tutti i partecipanti ai raduni, ai relatori, agli atleti, ai rappresentanti degli Enti e Associazioni che ci hanno ospitato, ai dirigenti o ai semplici appassionati ma soprattutto al COL della 100 km di Seregno comprensivo dell’Amministrazione Comunale chi si è speso per ospitarci e a cui dobbiamo essere grati. Rapporti con la Fidal E' vero che le nostre non sono discipline olimpiche, ma il cauto interessamento dimostrato fin'ora dovrà sfociare in un rapporto ben più impegnativo. Per ora la Fidal riconosce le distanze dei 50 e 100 km e le 24 ore e, soprattutto, ha delegato un proprio consigliere nazionale (Migliorini) a seguire queste attività. E l'opera di Migliorini e del nostro Stefano Scevaroli, nominato responsabile di specialità all’interno del settore tecnico federale, è già stata molto positiva, ma noi ci aspettiamo un coinvolgimento ancora maggiore. I nostri azzurri non sono “figli di un Dio Minore”, ma sono dei signori atleti che si impegnano in discipline durissime e portano a casa fior di medaglie! Si tratta anche di riconoscere in pieno la loro professionalità, anche perché le ultra si stanno avvicinando a grandi passi al riconoscimento Iaaf, che già riconosce il record mondiale della 100 km, distanza principe dell’Ultramaratona. Per una volta cerchiamo di anticipare gli eventi! Rapporto con gli sponsor Lo sponsor produce oggetti o servizi e soprattutto in questo periodo di crisi è interessato a tutto quello che può incrementare il mercato. Abbiamo in Italia ditte di assoluta eccellenza, che producono materiale di primissima qualità. Dobbiamo porci con loro sullo stesso piano di eccellenza, sia tramite il numero dei praticanti, sia sul piano dell'organizzazione delle gare, sia sulla qualità delle gare stesse. I due mondiali consecutivi, quello di Tarquinia e quello di Bergamo ed il prossimo di Seregno in Italia sono un “biglietto da visita” da “spendere” in relazione alla visibilità che il nostro movimento è in grado di dare. Spazio sui media e per gli atleti. L'attenzione è una conquista. Per i media vale lo stesso discorso. Sta a noi presentare iniziative di alto livello, convegni scientifici di taglio internazionale e avvenimenti spendibili. Tutto questo, assieme ai successi dei nostri meravigliosi azzurri, possono conquistarci quegli spazi che il movimento merita. Fondamentale per quanto vogliamo proporre dopo un periodo di pausa sono la pubblicazione della rivista trimestrale IUTA e le statistiche. Accanto al nostro sforzo per la verità debbo notare che le riviste specializzate del settore ed i siti web già adesso non mancano di citare i nostri eventi ed i nostri atleti anche se a volte ci è toccato o ci toccherà intervenire in quelle che sembravano più notizie o servizi per far clamore che validi contributi con articoli di approfondimento. Un grazie di nuovo a tutti quanti soprattutto a chi non ho citato. Un grazie per aver compreso che la notevole mole di lavoro profusa (forse troppa mi sento sovente ripetere) e che faremo non ci lascia indenni da possibili errori od incidenti di percorso sempre possibili. Abbiamo la certezza che grazie all’apporto di tutti gli appassionati di Ultra, il motto “lanciato” nel 2009 “possiamo fare di più” non sarà inascoltato e se da tutti condiviso sarà la base del nostro agire per il nostro divenire. Ringrazio della cortese attenzione. Seregno (MB), 2 aprile 2011 3