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Politecnico di Bari Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura Guida ai corsi di Studio: - CdL_L4 Disegno industriale (XI) - CdLM_LM4 Architettura (XXIII) - CdLM_LM4 Ingegneria Edile-Architettura (X) Guide to Degree Programs - CdL_L4 Industrial Design (XI) - CdLM_LM4 Architecture (XXIII) - CdLM_LM4 Building EngineeringArchitecture (X) Anno Accademico 2012/2013 Politecnico di Bari Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura (dICAR) Anno Accademico 2012-2013 Guida ai corsi di Studio di Disegno Industriale, Architettura e Ingegneria Edile-Architettura Guide to degree programs in Industrial Design, Architecture and Building Engineering-Architecture a cura di Claudio D’Amato Guerrieri Progetto grafico Nino Perrone Redazione e impaginazione - Rosanna Visaggi, Segreteria di redazione - Nicola Alessio Addante, Studente - Floriana Cassone, Studentessa - Claudia Castellana, Studentessa Composizione tipografica in Meta (Erik Spiekermann, 1993) Stampato da Arti Grafiche Favia, Modugno (Bari) ©2013, Politecnico di Bari, Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura (ICAR) Giugno 2013 INDICE Presentazione, 5 1. Strutture didattiche e di ricerca 1.1. Il dipartimento ICAR (XIII), 8 1.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR, 8 1.1.2 SSD del Dipartimento ICAR, 8 1.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento ICAR nell’A.A. 2012/2013, 8 1.1.4 Il personale tecnico-amministrativo, 9 1.1.5 Organi del Dipartimento: Il Direttore del Dipartimento per il triennio 2012/2015, 10 Il Consiglio di Dipartimento per l’A.A. 2012/2013, 10 La Giunta di Dipartimento per il triennio 2012 /2015, 12 1.1.6 Il Responsabile dei servizi amministrativi del Dipartimento, 12 1.1.7 Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, 12 1.2. Le strutture di servizio, 13 1.2.1 Il sistema dei servizi didattici e di ricerca “a rete” del Dipartimento ICAR, 13 1.2.2 Organizzazione dei Laboratori didattici e di ricerca, 13 1.2.3 Finanziamenti dei Laboratori di ricerca, 13 1.3. Le biblioteche, 13 1.3.1 La biblioteca Marcus Vitruvius Pollio, 13 1.3.2 Il personale tecnico-amministrativo, 14 1.3.3 Regolamento della sala di lettura, 14 1.3.4 La biblioteca Mimar Sinan, 14 1.3.5 Utenti, 15 2. Servizi agli studenti 2.1. Segreteria studenti, 18 2.2 Orientamento, 18 2.2.1 Orientamento in entrata, 18 2.3 Progetto Archinauti: e-learning system, 18 2.4 Strutture di servizio, 19 3. Regolamenti didattici 3.1. Regolamento didattico del DICAR (XXIII), 22 3.1.1 Regolamento didattico, 22 3.1.2 Titoli di studio rilasciati, 22 3.1.3 Durata dei corsi di studio, 22 3.1.4 Calendari delle attività didattiche, 22 3.1.5 Architettura didattica dei corsi di studio, 22 3.1.6 Architettura didattica dei singoli corsi di insegnamento, 22 3.1.7 Architettura didattica di altre attività formative (stage, tirocini, ecc…), 22 3.1.8 Status degli studenti, 22 3.1.9 Frequenza delle attività didattiche, 22 3.1.10 Trasferimenti e riconoscimento di crediti, 23 3.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti per attività formative pre-universitarie, 23 3.1.12 Requisiti e condizioni per l’accesso ai corsi di studio, 23 3.1.13 Tipologia dei corsi di insegnamento, 23 3.1.14 Esami di profitto e sessioni d’esame, 23 3.1.15 Commissioni d’esame, 24 3.1.16 Valutazioni d’esame, 24 3.1.17 Esame di laurea, 24 3.1.18 Revisione annuale del regolamento didattico, 25 3.2. Regolamento didattico del corso di laurea (CdL) in Disegno industriale (XI), 26 3.2.1 Laurea, 26 3.2.2 Accesso al CdL in Disegno industriale, 26 3.2.3 Durata degli studi, 26 3.2.4 Obiettivi formativi qualificanti, 26 3.2.5 Capacità professionali, 26 3.2.6 Sbocchi professionali, 27 3.2.7 Quadro generale dell’offerta formativa e sua articolazione, 27 3.2.8 Esame di laurea, 28 3.2.9 Crediti assegnati all’offerta formativa, 28 3.2.10 Organizzazione della didattica e acquisizione dei crediti, 28 3.2.10.1 1° anno, 29 3.2.10.2 2° anno, 29 3.2.10.3 3° anno, 29 3.2.11 Norme relative all’accesso, 29 3.2.12 Manifesto degli studi 1° anno, 30 3.2.13 Manifesto degli studi 2° anno, 31 3.2.14 Manifesto degli studi 3° anno, 32 3.2.15 Organizzazione delle attività didattiche Aree disciplinari insegnamenti e docenti, 33 3.2.16Insegnamenti e docenti per anni di corso 1° anno, 34 3.2.17Insegnamenti e docenti per anni di corso 2° anno, 34 3.2.18Insegnamenti e docenti per anni di corso 3° anno, 35 3.2.19Progetti didattici 1° anno, 36 3.2.20Progetti didattici 2° anno, 41 3.2.21Progetti didattici 3° anno, 47 3.3. Regolamento didattico del corso di laurea magistrale (CdLM) in Architettura (XXIII), 51 3.3.1 Carattere del corso di laurea in Architettura, 51 3.3.2 Durata degli studi e spendibilità della laurea magistrale in Architettura, 51 3.3.3 Ambiti disciplinari e ripartizione del monte-crediti di base, 51 3.3.4 Definizione delle aree disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea magistrale in Architettura, 51 3.3.5 Organizzazione della didattica e corsi di insegnamento, 52 3.3.6 Cicli didattici, 52 3.3.6.1 Primo ciclo (1° e 2° anno), 52 3.3.6.2 Secondo ciclo (3° e 4° anno), 52 3.3.6.3 Terzo ciclo (5° anno), 53 3.3.7 Equipollenze fra laurea e laurea specialistica, 55 3.3.7.1 Indirizzo “generale”, 56 3.3.7.2 Indirizzo “classico”, 61 3.3.8 Organizzazione delle attività didattiche Aree disciplinari insegnamenti e docenti, 66 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo, 75 3.3.10 Progetti didattici del II ciclo, 99 3.3.11 Progetti didattici del III ciclo, 129 3.4. Regolamento didattico del corso di laurea (CdLM) in Ingegneria Edile-Architettura (X), 131 3.4.1 Obiettivi formativi specifici del corso e descri- zione del percorso formativo, 131 3.4.2 Descrizione del percorso formativo, 131 3.4.3 Conoscenza e capacità di comprensione, 132 3.4.4 Capacità di applicare conoscenza e compren- sione, 132 3.4.5 Autonomia di giudizio, 133 3.4.6 Abilità comunicative, 133 3.4.7 Capacità di apprendimento, 133 3.4.8 Conoscenze richieste per l’accesso, 133 3.4.9 Caratteristiche della prova finale e della relativa attività formativa personale, 133 3.4.10 Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, 134 3.4.11 Regolamento tesi, 134 3.4.12 Manifesto del CdLM in Ingegneria Edile-Archi- tettura (ex DM 270/2004), 137 3.4.13 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura, 143 3.4.14 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 1° anno, 148 3.4.15 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 2° anno, 153 3.4.16 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 3° anno, 158 3.4.17 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 4° anno, 163 3.4.18 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 5° anno, 170 4. Relazioni internazionali 4.1 Lifelong Learning Programme(LLP)/Erasmus, 184 4.2 Accordi internazionali, 185 5. Post lauream 5.1 5.2 5.3 Dottorato di Ricerca in Ingegneria Civile e Architettura (XXVII): Regolamento didattico per l’A.A. 2012/2013, 188 5.1.1 Caratteri generali, 188 5.1.2 Il collegio dei Docenti, 189 5.1.3 Il regolamento interno, 189 Assegni di Ricerca, 198 Esami di Stato, 198 a.Appendici a.1 a.2 a.3 a.4 Planimetria del campus e del dipartimento Icar, 200 Status accademico dei docenti della Facoltà di Architettura, 214 Indice dei nomi, 219 Calendario annuale delle attività didattiche - del cdlm in Architettura e del cdl in Disegno industriale - a.a. 2012/2013, 221 - del cdlm in Ingegneria Edile/Architettura a.a. 2012/2013, 224 a.5 Architettura didattica della Facoltà di Architettura per l’Anno Accademico 2012/2013, 225 3 Presentazione Foreword 4 I have closed the presentation of the Guide of the academic year 2012/13 with the hope of a future of greater satisfaction and academic results increasingly positive in the national and international scientific community with which we ought to believe concluded the season of the Faculty of architecture of Bari, 22 years from the 1990 to 2012. And a year later I can say that, despite all the difficulties we have encountered, my prediction is partially occurring. Personally, I have received the honor of seeing confirmed me as leader of our structure, not anymore Faculty but Department ICAR tout court. As you know, it has not been an easy transition. Some people who hoped in a renewal in the name of the amnesia and of the discontinuity, have attempted to reverse the academic journey undertaken over twenty years ago: a line that has been soundly defeat on many fronts, including that of our representation in the management board of trustees. This occurred in the context of major change imposed on the Italian universities by the “Gelmini” law, which has reorganized the entire academic structure focusing it on the university departments. In our university we passed from three Schools and nine Departments, to only four Departments, two for civil engineering and architecture (A08) and two for industrial and information engineering (A09) Our Department is the only one that has maintained its primitive name (ICAR) that we chose in 2000 for witnessing the institutional choice to identify us exactly with the area of civil engineering and architecture. Our program , founded from the very beginning on the aequa potestas among art, science and technique of building, has been confirmed from the entrance of the totality of the collegues of Scienza delle costruzioni and from the half of Tecnica delle costruzioni, which offset the leaving of other colleagues . Other collegues have also chosen to join themselves to the DICAR, whose teaching was carried out in the course of degree in Civil Engineering / Architecture: and this has meant that our educational offer today alongside the two traditional courses in Industrial Design and Architecture, presents even this one, which is a consistent enrichment as a five-year course in one cycle of the same class LM-4: it will be an addition to our current offering in the field of architecture, like a variant on the technological side and of the building construction. I want to close this brief note, referring to the profound renewal introduced by Law 204/2010 on the sustainability of the educational system. The strict computerized controls on it, makes no longer possible drugged educational offerings. Each university will be able to provide its educational offer only on the basis of the real number of its tenured professors . It is a very hard “diet” that goes however in the direction of the qualification of teaching. A qualification that is the premise for the competition among the schools of architecture and engineering, and the development of research in them. This guide refers itself to the academic year just finished: it has been a year of transition, as evidenced by the contents of this volume. A careful reader will see many educational and institutional imbalances that will hopefully be ironed out with the resumption of the next academic year. Finally a reference also to the conditions of the building of our department that despite some narrowness offers students the practicability of a good standard. Certainly, much remains to be done both in terms of the structures of the services sector. But the route is mapped out, and I hope that with the help of all you can achieve the goals designed for a long time. But my strongest appeal to teachers and students, is to acquire positions of excellence in research and teaching, which, beyond any self-referential approach, will be really able to witness the quality and value of our School. Claudio D’Amato Director of DICAR for the academic years 2012/2015 June 2013 Presentazione Chiudevo la presentazione della Guida dell’AA 12/13 con l’auspicio di un futuro di maggiori soddisfazioni accademiche e di riscontri sempre più positivi nella comunità scientifica nazionale e internazionale con cui dobbiamo ritenere conchiusi i 22 anni della stagione 1990-2012 della Facoltà di Architettura di Bari. E a un anno di distanza posso affermare che, nonostante tutte le difficoltà che abbiamo incontrato, la mia previsione si sta parzialmente verificando. Personalmente ho ricevuto l’onore di vedermi confermato alla guida della nostra struttura, ora non più Facoltà ma Dipartimento ICAR tout court. Come ben sapete, non si è trattato di un passaggio indolore. Alcuni –in nome di un rinnovamento all’insegna dell’amnesia e della discontinuità– hanno tentato di invertire il percorso accademico intrapreso più di vent’anni fa: una linea che è stata sonoramente sconfitta su molti fronti, compreso quello della nostra rappresentanza in Consiglio di Amministrazione. Ciò è avvenuto nel quadro del grande cambiamento imposto agli Atenei italiani dall’applicazione della legge Gelmini, che abolendo le Facoltà ha riorganizzato l’intera struttura universitaria incentrandola sui Dipartimenti. Nel nostro Ateneo siamo passati da tre Facoltà e nove dipartimenti a solo quattro dipartimenti, due per l’area dell’ingegneria civile e dell’architettura (A08) e due per l’area industriale dell’informazione (A09). Il nostro Dipartimento è l’unico che ha mantenuto la primitiva denominazione (ICAR) che scegliemmo nel 2000 con lungimiranza a testimoniare la scelta istituzionale di identificarci con l’area dell’ingegneria civile e dell’architettura. Il nostro primitivo programma di aequa potestas fra arte scienza e tecnica del costruire è stato riconfermato dall’ingresso nella nostra struttura della totalità del SSD ICAR/08, Scienza delle costruzioni e dalla metà del SSD ICAR/09 che ha compensato la fuoruscita dei colleghi di Tecnica che hanno deciso di lasciarci per altre destinazioni. Hanno scelto inoltre di aderire al DICAR altri colleghi la cui attività didattica era svolta nel corso di laurea in Ingegneria edile/Architettura: e ciò ha fatto sì che la nostra offerta didattica oggi affianchi ai due tradizionali corsi di Disegno industriale e di Architettura, anche quello in Edile/Architettura. Si tratta di un arricchimento congruente della nostra offerta didattica poiché essendo Edile/Architettura come Architettura un corso quinquennale a ciclo unico della stessa classe LM-4 sarà una integrazione alla nostra attuale offerta nel campo dell’architettura, di cui costituisce la variante sul versante tecnologico e della building construction. Voglio chiudere queste brevi note facendo riferimento al profondo rinnovamento introdotto dalla 204/2010 anche sul piano della sostenibilità didattica. I severi controlli derivanti dall’informatizzazione del sistema dell’offerta didattica, fa sì che non siano più possibili offerte didattiche “drogate”, ovvero oltre la sostenibilità che ciascuna sede è effettivamente in grado di assicurare sulla base del numero effettivo dei suoi docenti di ruolo. Si tratta di una “dieta” molto severa, che comunque va nella direzione della qualificazione dell’insegnamento. Una qualificazione che è la premessa per la competizione con le altre Scuole di Architettura e Ingegneria, e per lo sviluppo della ricerca. L’anno accademico cui si riferisce questa guida è stato un anno di passaggio, come testimonia il suo contenuto: un attento lettore vedrà molti squilibri istituzionali e didattici che speriamo possano essere appianati con la ripresa del prossimo anno accademico. Infine un richiamo anche alle dignitose condizioni dell’edilizia del nostro dipartimento che pur con qualche ristrettezza offre agli allievi condizioni di agibilità di buono standard. Certo molto è ancora da fare sia sul piano delle strutture che su quello dei servizi. Ma la rotta è tracciata, e spero che con il concorso di tutti si possano raggiungere i traguardi da tempo progettati. Ma il mio richiamo più forte, ai docenti e agli allievi, è a conquistare posizioni di eccellenza nella ricerca e nella didattica, che oltre ogni approccio autoreferenziale, siano in grado di testimoniare realmente la qualità ed il valore di questa Scuola. Claudio D’Amato Direttore DICAR per gli anni accademici 2012/2015 Giugno 2013 5 1. Strutture didattiche e di ricerca 1.1. Il dipartimento ICAR (XIII) 1.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR 1.1.2 SSD Dipartimento ICAR 1.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento ICAR nell’A.A. 2012/2013 1.1.4 Il personale tecnico-amministrativo 1.1.5 Organi del Dipartimento: Il Direttore del Dipartimento per il triennio 2012/2015 Il Consiglio di Dipartimento per l’A.A. 2012/2013 La Giunta di Dipartimento per il triennio 2012/2015 1.1.6 Il Responsabile dei servizi amministrativi del Dipartimento 1.1.7 Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione 1.2. Le strutture di servizio 1.2.1 Il sistema dei servizi didattici e di ricerca “a rete” del Dipartimento ICAR 1.2.2 Organizzazione dei Laboratori didattici e di ricerca 1.2.3 Finanziamenti dei Laboratori di ricerca 1.3. Le biblioteche 1.3.1 La Biblioteca Marcus Vitruvius Pollio 1.3.2 Il personale tecnico-amministrativo 1.3.3 Regolamento della sala di lettura 1.3.4 La biblioteca Mimar Sinan 1.3.5Utenti 2 1.1. Il dipartimento ICAR (XIII) 8 1.1.1 Storia e carattere del Dipartimento ICAR L’Università di Bari istituì nel 1989 la Facoltà di Architettura, e nel 1990 l’attivò. L’anno successivo le facoltà di Architettura e di Ingegneria si staccarono dall’Università di Bari e diedero vita al Politecnico. Fino al 2010 la Facoltà di Architettura ha coinciso per tutti gli aspetti della ricerca con il Dipartimento ICAR. Quindi la legge 240/2010 ha soppresso la Facoltà (cui erano affidate esclusivamente le attività didattiche), ed ha affidato al Dipartimento l’azione congiunta di didattica e ricerca. Il Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura (ICAR) fu istituito ed attivato nel 2000, in occasione della conclusione del processo di dipartimentazione attivato dal Politecnico di Bari all’atto della sua nascita (1991). Esso costituisce la principale struttura di ricerca e di supporto alla ricerca del Politecnico di Bari, per quel che attiene agli studi di Architettura e Disegno industriale. Esso nasce dall’Istituto di Progettazione, l’unico della Facoltà di Architettura, a cui facevano capo tutte le discipline che avevano insegnamenti attivati nella Facoltà. Una scelta unitaria e generalista mantenuta a base del Dipartimento ICAR, che nella collaborazione interdisciplinare fra i settori scientifico-disciplinari dell’area dell’ingegneria civile e dell’architettura vede il fondamento di una concezione unitaria e umanistica del sapere, capace di superare gli specialismi e i settorialismi propri del pensiero analitico moderno. marittime e idrologia 3 ICAR 06, Topografia e cartografia 4 ICAR 08, Scienza delle costruzioni 5 ICAR 09, Tecnica delle costruzioni 6 ICAR 10, Architettura tecnica 7 ICAR 12, Tecnologia dell’architettura 8 ICAR 13, Disegno industriale 9 ICAR 14, Composizione architettonica e urbana 10 ICAR 15, Architettura del paesaggio 11 ICAR 16, Architettura degli interni e allestimento 12 ICAR 17, Disegno 13 ICAR 18, Storia dell’architettura 14 ICAR 19, Restauro 15 ICAR 20, Tecnica e pianificazione urbanistica 16 ICAR 21, Urbanistica 17 ICAR 22, Estimo 18 ING-IND 10, Fisica tecnica industriale 19 ING-IND 11, Fisica tecnica ambientale 20 IUS 10, Diritto amministrativo 21 L-Ant/07 Archeologia classica 22 SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e territorio 1.1.3 I docenti afferenti al Dipartimento ICAR nell’A.A. 2012-2013 I docenti di ruolo afferenti al Dipartimento ICAR, articolati per settori scientificodisciplinari (e quindi per fasce e per anzianità accademica), sono nel corrente A.A., i seguenti: 1.1.2 SSD del Dipartimento ICAR Nel dipartimento ICAR sono presenti i seguenti settori scientifico-disciplinari: GEO 05, Geologia applicata (1) 1 Vincenzo Simeone / Po 1 GEO 05, Geologia applicata 2 ICAR 02, Costruzioni idrauliche e ICAR 02, Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia (2) 2 Orazio Giustolisi / Po 3 Daniele Biagio Laucelli / RuC ICAR 06, Topografia e cartografia (1) 4 Domenica Costantino / RuC ICAR 08, Scienza delle costruzioni (8) 5 Domenico De Tommasi / Po 6 Salvatore Marzano / Po 7 Mario Daniele Piccioni / Po 8 Francesco Trentadue / Pa 9 Pilade Foti / RuC 10 Aguinaldo Fraddosio / RuC 11 Luigi La Ragione / RuC 12 Giuseppe Puglisi / RuC ICAR 09, Tecnica delle costruzioni (5) 13 Pietro Monaco / Po 14 Vincenzo Di Paola / Pa 15 Dora Foti / Pa 16 Mariella Diaferio /RuC 17 Giuseppe Carlo Marano / Pa ICAR 10, Architettura tecnica (1) 18 Carla Antonia Chiarantoni / Ru ICAR 12, Tecnologia dell’architettura (1) 19Vitangelo Ardito / RuC ICAR 13, Disegno Industriale (1) 20 Annalisa Di Roma / Ru ICAR 14, Composizione architettonica e urbana (14) 21Claudio D’Amato Guerrieri/ Po 22Michele Beccu / Pa 23Carlo Moccia / Pa 24Anna Bruna Menghini / Pa 25Loredana Ficarelli / Po 26 Antonella Calderazzi / Pa 27 Mauro Scionti / Pa 28Michele Montemurro / RuC 29Franco Defilippis / RuC 30Antonio Riondino / RuC 31Matteo Ieva / RuC 32Calogero Montalbano / RuC 33Giuseppe Fallacara / RuC 34 Nicola Parisi / Ru ICAR 21, Urbanistica (3) 49Nicola Martinelli / Pa 50Leonardo Rignanese / RuC 51Francesca Calace / RuC ICAR 22, Estimo (2) 52Pierluigi Morano / Po 53 Carmelo Maria Torre / RuC ICAR 15, Architettura del paesaggio (1) 35 Giulia Annalinda Neglia / Ru ING-IND / 11, Fisica tecnica ambientale (4) 55 Francesco Ruggiero / Pa 56 Francesco Piccininni / Pa 57 Pietro Stefanizzi / Pa 58 Francesco Martellotta / Pa ICAR 16, Architettura degli interni e allestimento (2) 36Rossana Carullo / RuC 37 Rosa Pagliarulo / Ru ICAR 17, Disegno (4) 38Paolo Perfido / RuC 39Vincenzo De Simone / RuC 40 Lorenzo Netti / RuC 41 Gabriele Rossi/ RuC ICAR 18, Storia dell’architettura (3) 42 Giorgio Rocco / Po 43 Gian Paolo Consoli / Pa 44Monica Livadiotti / Ru ICAR 19, Restauro (3) 45Rossella De Cadilhac / Pa 46Ignazio Carabellese / RuC 47 Giacomo Martines / Ru ICAR 20, Tecnica e pianificazione urbanistica (1) 48 Francesco Selicato / Po ING-IND 10, Fisica tecnica industriale (1) 54 Ubaldo Ayr / Pa IUS 10, Diritto amministrativo (1) 59 Giovanni Guzzardo / RuC L-Ant/07 Archeologia classica (1) 60 Roberta Belli / Pa SPS 10, Sociologia dell’ ambiente e territorio (1) 61Sergio Bisciglia / RuC 1.1.4 Il Personale Tecnico e Amministrativo Al Dipartimento è assegnato il personale tecnico ed amministrativo dal Consiglio di Amministrazione nell’ambito della dotazione organica del Politecnico. Per il corrente A.A. risulta attribuito al Dipartimento ICAR il seguente personale tecnico e amministrativo: Categoria EP • Andrea Alviti Area Amministrativa - Gestionale • Giovanni Pimpinelli Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati Categoria D • Angiolina Anzivino Area Amministrativa - Segr. Dipartimento • Rita Biancofiore Area Amministrativa - Presidenza di Facoltà • Rosa Campanale Area Amministrativa - Segr. Dipartimento • Michele D’Alba Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Vito Giannelli Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Francesco Paparella Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Maria Romano Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati Categoria C • Annamaria Aloisio Area Amministrativa - Segr. Dipartimento • Vito Cascione Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Francesca Cattedra Area Amministrativa • Francesco Colonna Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Giovanni Cucci Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Ennio Cusano Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati • Stella Angela Desantis Area Amministrativa • Rosanna Devito Area Amministrativa • Antonio Imbimbo • • • • • • Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati Tiziana Mariani Area Amministrativa Maria Martiradonna Area Amministrativa - Contabile Silvana Milella Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati Mariapia Monno Area Amministrativa - Contabile Giulia Ranieri Area Biblioteche Francesco Settembrini Area Tecnica - Tec. Scient. - Elab. Dati 1 1.1 Il Dipartimento ICAR 1. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca 1 Esso promuove e coordina le attività di ricerca dei docenti ad esso afferenti, fermi restando la loro autonomia ed il loro diritto di accedere direttamente ai finanziamenti per la ricerca; e garantisce a tutti gli afferenti l’utilizzo delle risorse, secondo i criteri fissati nel Regolamento di Dipartimento. Il Dipartimento ICAR concorre all’organizzazione ed allo svolgimento delle attività didattiche dei corsi erogati: Disegno Industriale Architettura Ingegneria edile/Architettura. Il Dipartimento ICAR organizza e coordina il supporto didattico, scientifico e logistico ai corsi post lauream (Dottorato di ricerca, Scuola di Specializzazione, Master) nell’ambito delle proprie attività. Il Dipartimento ICAR è un centro di spesa con autonomia finanziaria, amministrativa e contabile dotato di personale tecnico amministrativo, spazi ed attrezzature, adeguati alle attività istituzionali svolte. Il Dipartimento ICAR, nel rispetto dei suoi fini istituzionali, può stipulare contratti con le Amministrazioni statali, con enti pubblici e privati e può fornire prestazioni a terzi secondo le modalità definite dal Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità. Categoria B • Nicoletta Valido Area Amministrativa - Direz.Dipartimento • Giuseppe Caldarola Area Tecnica - Segr. Dipartimento • Cosimo Latorre Area Tecnica - Laboratorio • Giuseppe Mineccia Area Tecnica - Laboratorio Personale a contratto • Rosanna Visaggi Redazione Archinauti 1.1.5 Organi del Dipartimento Sono organi del Dipartimento: a) il Direttore di Dipartimento; b) il Consiglio di Dipartimento; c) la Giunta di Dipartimento; d) la commissione paritetica, ai sensi dell’art. 2, comma 2, lettera g), Legge 30 dicembre 2010, n. 240, denominata Osservatorio della Didattica. 9 10 Per il triennio 2012- 2015 il Direttore è il Prof. Claudio D’amato Guerrieri. Il Direttore: a) convoca e presiede l’adunanza del Consiglio e della Giunta e dà esecuzione alle relative deliberazioni; b) adotta, in caso di necessità e di indifferibile urgenza, i provvedimenti amministrativi di competenza del Consiglio di Dipartimento, portandoli a ratifica nell’adunanza del Consiglio immediatamente successiva; c) assicura l’osservanza delle leggi, dello Statuto e dei regolamenti di Ateneo, e cura i rapporti con gli organi accademici; d) cura la gestione dei beni inventariati, in qualità di loro consegnatario, dei locali e dei servizi del Dipartimento in base a criteri di funzionalità, efficienza ed economicità; e) è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali assegnate e, coadiuvato dal Responsabile dei servizi amministrativi, è responsabile dell’organizzazione del lavoro del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario e ne assicura una corretta gestione secondo principi di professionalità, responsabilità e merito, con le competenze attribuite dalle norme, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo; f ) adotta, coadiuvato dal Responsabile dei servizi amministrativi, tutti gli atti amministrativi,finanziari e contabili del Dipartimento; g) autorizza preventivamente le missioni dei docenti e del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario; h) sottoscrive i contratti di diritto privato e le richieste di finanziamento di propria competenza; i) esercita tutte le altre attribuzioni che gli sono conferite dalle leggi, dallo Statuto e dai regolamenti di Ateneo. j) elabora la proposta di budget annuale e pluriennale del Dipartimento; k) predispone le richieste di assegnazione del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario; l) promuovere le azioni opportune per il reperimento di risorse aggiuntive per le attività del Dipartimento, anche attraverso la stipula di convenzioni e contratti con soggetti pubblici e privati. Il Direttore designa il proprio Vicario tra i professori afferenti al Dipartimento, che lo sostituisce in caso di assenza o di impedimento. Il Direttore può delegare parte delle sue funzioni a docenti afferenti al Dipartimento. Cfr. art. 22 dello Statuto Il Consiglio di Dipartimento (CdD) Il Consiglio di Dipartimento è costituito dai docenti afferenti al Dipartimento e dal Responsabile dei servizi amministrativi. Ai fini delle decisioni inerenti alla didattica, e segnatamente sugli argomenti di cui al comma 8, lettere t) – aa), il Consiglio è integrato dai Direttori, o loro delegati, degli altri Dipartimenti che erogano insegnamenti nei Corsi di Studio di cui è titolare il Dipartimento, nonché, su invito dei predetti Direttori e con finalità consultive, dai docenti dell’Ateneo appartenenti ai Settori Scientifico Disciplinari presenti nell’offerta formativa dei suddetti Corsi di Studio. Fanno inoltre parte del Consiglio: a) due rappresentanti eletti dal personale tecnico, amministrativo e bibliotecario del Dipartimento; qualora detto personale superi le dieci unità, si aggiungerà un rappresentante per ogni cinque oltre i primi dieci; b) due rappresentanti eletti dai dottorandi e dai titolari di assegni di ricerca afferenti al Dipartimento, riuniti in un unico corpo elettorale; c) una rappresentanza degli studenti non di dottorato, nella misura del venti per cento arrotondato per eccesso del totale dei docenti afferenti al Dipartimento. Tale rappresentanza è chiamata a deliberare solo sugli argomenti di cui al comma 8, lettere b), d), h), i), n), p), t), u), v), w), x), y), z), aa) e q) – quest’ultima per gli aspetti di interesse degli studenti – e al comma 9, nonché su ogni altro argomento che coinvolga direttamente gli studenti. Per l’anno 2012-2013, il Consiglio di Dipartimento è così composto: Professori ordinari (11) 1 Simeone Vincenzo Geo 05, Geologia applicata 2 Giustolisi Orazio Icar 2, Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia 3 Domenico De Tommasi Icar 08, Scienza delle costruzioni 4 Marzano Salvatore Icar 08, Scienza delle costruzioni 5 Piccioni Mario Daniele Icar 08, Scienza delle costruzioni 6 Monaco Pietro Icar 09, Tecnica delle costruzioni 7 D’Amato Guerrieri Claudio Icar 14, Composizione architettonica e urbana 8 Ficarelli Loredana Icar 14, Composizione architettonica e urbana 9 Rocco Giorgio Icar 18, Storia dell’architettura 10 Selicato Francesco Icar 20, Tecniche e pianificazione Urbanistica 11 Morano Pierluigi Icar 22, Estimo Professori associati (18) 1 Trentadue Francesco Icar 08, Scienza delle costruzioni 2 Di Paola Vincenzo Icar 09, Tecnica delle costruzioni 3 Foti Dora Icar 09, Tecnica delle costruzioni 4 Marano Giuseppe Carlo Icar 09, Tecnica delle costruzioni 5 Beccu Michele Icar 14, Composizione architettonica e urbana 6 Calderazzi Antonella Icar 14, Composizione architettonica e urbana 7 Menghini Anna Bruna Icar 14, Composizione architettonica e urbana 8 Moccia Carlo Icar 14, Composizione architettonica e urbana 9 Scionti Mauro Icar 14, Composizione architettonica e urbana 10 Consoli Gian Paolo Icar 18, Storia dell’architettura 11 De Cadilhac Rossella Icar 19, Restauro 12 Martinelli Nicola Icar 21, Urbanistica 13 Ayr Ubaldo Ing-Ind 10, Fisica tecnica industriale 14 Martellotta Francesco Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale 15 Piccininni Francesco Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale 16 Ruggiero Francesco Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale 17 Stefanizzi Pietro Ing-Ind 11, Fisica tecnica ambientale 18 Belli Roberta L-Ant/07, Archeologia classica Ricercatori (32) 1 Laucelli Daniele Biagio Icar 02, Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia 2 Costantino Domenica Icar 06, Topografia e cartografia 3 Foti Pilade Icar 08, Scienza delle costruzioni 4 Fraddosio Aguinaldo Icar 08, Scienza delle costruzioni 5 La Ragione Luigi Icar 08, Scienza delle costruzioni 6 Puglisi Giuseppe Icar 08, Scienza delle costruzioni 7 Diaferio Mariella Icar 09, Tecnica delle costruzioni 8 Chiarantoni Carla Antonia Icar 10, Architettura tecnica 9 Ardito Vitangelo Icar 12, Tecnologia dell’architettura 10 Di Roma Annalisa Icar 13, Disegno Industriale 11 Defilippis Francesco Icar 14, Composizione architettonica e urbana 12 Fallacara Giuseppe Icar 14, Composizione architettonica e urbana 13 Ieva Matteo Icar 14, Composizione architettonica e urbana 14 Montalbano Calogero Icar 14, Composizione architettonica e urbana 15 Montemurro Michele Icar 14, Composizione architettonica e urbana 16 Parisi Nicola Icar 14, Composizione architettonica e urbana 17 Riondino Antonio Icar 14, Composizione architettonica e urbana 18 Neglia Giulia Annalinda Icar 15, Architettura del paesaggio 19 Carullo Rossana Icar 16, Architettura degli interni e allestimento 20 Pagliarulo Rosa Icar 16, Architettura degli interni e allestimento 21 De Simone Vincenzo Icar 17, Disegno 22 Netti Lorenzo Icar 17, Disegno 23 Perfido Paolo Icar 17, Disegno 24 Rossi Gabriele Icar 17, Disegno 25 Livadiotti Monica IIcar 18, Storia dell’architettura 26 Carabellese Ignazio Icar 19, Restauro 27 Martines Giacomo Icar 19, Restauro 28 Calace Francesca Icar 21, Urbanistica 29 Rignanese Leonardo Icar 21, Urbanistica 30 Torre Carmelo Maria Icar 22, Estimo 31 Guzzardo Giovanni Ius-10, Diritto amministrativo 32 Bisciglia Sergio Sps 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio Personale tecnico-amministrativo • Segretario amministrativo: Sig. Alviti Andrea • Rappresentanti del personale tecnicoamministrativo: Annamaria Aloisio, Vito Cascione, Giovanni Cucci, Michele D’Alba, Rosanna Devito • Rappresentanti dei dottorandi e borsisti: Vincenzo Minenna, Claudio Rubini • Rappresentanti degli studenti: Giuseppe Alicino, Alessandra Arborea, Lorenzo Donato Benedetto, Daniele Fiore, Francesca Fiore, Federica Grandolfo, Davide Lapedota, Chiara Maringiò, Beatrice Messa, Paola Panza Il Consiglio di Dipartimento è l’organo di indirizzo, di programmazione e di coordinamento delle attività del Dipartimento. In particolare il Consiglio di Dipartimento: a) promuove e coordina le attività di ricerca, garantendo a tutti gli afferenti l’utilizzo delle risorse disponibili; b) propone, anche in collaborazione con altri Dipartimenti o con altri atenei, l’istituzione di corsi di dottorato di ricerca, designando coordinatore e componenti del Collegio dei Docenti, e fornendo loro supporto didattico, scientifico e logistico; c) programma e definisce l’utilizzazione delle risorse disponibili, rendendo possibile l’attività di ricerca e un’efficace offerta didattica e formativa, con un razionale ed equilibrato impiego dei docenti; d) assegna ai Docenti i carichi e i compiti didattici; e) avanza richiesta di nuovi posti in organico di docenti e del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, in coerenza con la programmazione strategica dell’Ateneo, con riferimento alle esigenze didattiche e di ricerca di propria competenza; ove docenti dello stesso Settore Scientifico Disciplinare afferiscano a diversi Dipartimenti, le richieste per il Settore sono concordate tra tali Dipartimenti e congiuntamente indirizzate 1 1.1 Il Dipartimento ICAR 1. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca 1 Il Direttore Il Direttore di Dipartimento è eletto dal Consiglio di Dipartimento tra i professori ordinari: nel caso di indisponibilità l’elettorato passivo è esteso ai professori associati. Il Direttore resta in carica tre anni accademici ed il suo mandato inizia il 1° ottobre. 11 12 consuntivo; r) approva le spese nei limiti fissati dal Regolamento per l’Amministrazione e la Contabilità; s) approva gli atti negoziali e l’accettazione di eventuali liberalità; t) procede annualmente alla programmazione didattica, proponendo gli ordinamenti e i regolamenti dei Corsi di Studio, sentita a fini di coordinamento la Scuola interessata, qualora istituita, e in particolare propone l’attivazione, modifica o soppressione dei medesimi Corsi e dei relativi insegnamenti; u) delibera, nell’ambito della relativa dotazione finanziaria assegnata, l’attribuzione di incarichi di insegnamento o per attività didattiche anche integrative; v) approva i piani di studio individuali degli studenti; w) delibera e gestisce le attività didattiche che attengono a cooperazioni nazionali e internazionali anche nell’ambito di accordi quadro, nonché convalida l’attività didattica di studenti nell’ambito di cooperazioni internazionali; x) fissa gli obblighi degli studenti che provengono da altra sede o da altro Corso di Studio e convalida i titoli di studio conseguiti all’estero; y) organizza l’attività di tutorato degli studenti; z) propone agli organi competenti la disciplina degli accessi ai Corsi di Studio; aa) approva il calendario annuale delle attività didattiche; bb) esercita tutte le altre attribuzioni a esso demandate dalle norme vigenti. Cfr. art. 23 dello Statuto La Giunta di Dipartimento per il triennio 2012-2015 La Giunta è composta dal Direttore( Prof. Claudio D’amato Guerrieri), dal Vicario (Prof.ssa Loredana Ficarelli) con voto consultivo, da tre rappresentanti per ogni fascia di docenza (Professori Ordinari: Pierluigi Morano, Piccioni Mario Daniele, Rocco Giorgio; Professori Associati: Menghini Anna Bruna, Moccia Carlo, Stefanizzi Pietro; Ricercatori: Calace Francesca, Diaferio Mariella, Chiarantoni Carla), da un rappresentante del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario (Dott. Giovanni Cucci) , da due rappresentanti degli studenti (Messa Beatrice Marina Elvira, Pontrelli Luca), da un rappresentante dei dottorandi e titolari di assegni di ricerca (Rubini Claudio) e dal Responsabile dei servizi amministrativi (Sig. Andrea Alviti). Il mandato della Giunta coincide con quello del Direttore. Cfr. art. 24 dello Statuto 1.1.6 Responsabile dei servizi amministrativi del Dipartimento Il Responsabile dei servizi amministrativi è il Sig. Andrea Alviti; denominato Segretario di Dipartimento, predispone tutti gli atti, ivi compresi quelli a rilevanza esterna, e le misure idonee ad assicurare l’esecuzione delle deliberazioni assunte dagli organi del Dipartimento. Il Responsabile dei servizi amministrativi, inoltre: a) collabora con il Direttore del Dipartimento nelle attività volte al miglior funzionamento della struttura; b) coadiuva il Direttore del Dipartimento nell’elaborazione della proposta di budget annuale e pluriennale del Dipartimento; c) coordina, d’intesa con il Direttore del Dipartimento, le attività amministrativocontabili assumendo in solido la responsabilità dei conseguenti atti; d) svolge ogni altro compito attribuitogli dalle norme vigenti. Cfr. art. 25 dello Statuto 1.1.7 Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione della Facoltà di Architettura e del Dipartimento ICAR è l’Arch. Vito Cascione. I compiti principali a lui assegnati sono: a) individuare i fattori di rischio e le misure di sicurezza, ai fini della stesura del D.V.R.(documento di valutazione dei rischi), nel rispetto delle normative vigenti; b) elaborare le misure preventive; c) elaborare le procedure di sicurezza; d) proporre programmi di informazione e formazione del personale; e) partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza; f ) fornire formazione e informazione ai lavoratori. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione può proporre al Datore di Lavoro (Preside e Direttore del Dipartimento) di emanare normative interne di esecuzione, regolamenti specifici, procedure o altri provvedimenti riguardanti la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro. Tutte le informazioni utili per la sicurezza sono reperibili al seguente indirizzo web: http://architettura.poliba.it/sicurezza 1.2 Le strutture di servizio 1.2.1 Il sistema dei servizi didattici e di ricerca “a rete” del Dipartimento ICAR Il Dipartimento dispone di molteplici laboratori didattici e di ricerca. Responsabile della gestione tecnica di ogni laboratorio è un coordinatore scientifico designato dai docenti del settore stesso. Attualmente i Laboratori attivati sono i seguenti: 1. Laboratorio di “Progettazione architettonica” articolato in due sezioni: 1.1 CAD/CAM & Rapid Processing 1.2 Arti Grafiche e Multimedia Il Laboratorio per la modellazione cad/cam è dedicato alla produzione virtuale di modelli di architettura, in particolare stereotomica, e di design, finalizzati al processo finale di “stampa in 3d” del proprio prototipo in materiale plastico (abs). 2. Laboratorio di “Rappresentazione, Storia dell’Architettura e Restauro”; 3. Laboratorio di “Urbanistica”; 4. Laboratorio “Salvati”; 5. Laboratorio di “Fisica Tecnica”; 6. Laboratorio di “Fotogrammetria”. 1.2.2 Organizzazione dei Laboratori didattici e di ricerca I vari laboratori sono dotati di spazi operativi assegnati in base alle reali necessità e alle risorse disponibili. Per quanto attiene alla gestione in senso proprio, alla fine di ogni anno accademico ogni laboratorio presenta due tipi di rendicontazione: una a carattere contabile, in cui sono riportati i risultati finanziari e patrimoniali conseguiti al termine della gestione annuale; e una a carattere scientifico, in cui sono evidenziati i risultati raggiunti, in rapporto agli obiettivi posti all’inizio della gestione. 1.2.3 Finanziamenti dei Laboratori di ricerca La attuale scarsità delle risorse economiche messe centralmente a disposizione del Dipartimento da parte del Consiglio di Amministrazione, suggerisce per ciascun laboratorio la formula (difficile, ma non impossibile) dell’autofinanziamento da conseguirsi in primo luogo attraverso la partecipazione a bandi di ricerca regionali (Ateneo), nazionali (PRIN, FIRB, CNR) ed europei (Programmi Quadro, ecc.), e secondariamente attraverso finanziamenti specifici erogati dall’Ateneo per il potenziamento di laboratori didattici e di ricerca su presentazione di progetti. Vanno infine considerate le risorse che possono ottenersi da partner privati per la ricerca, attraverso convenzioni e prestazioni conto terzi. 1.3. Le Biblioteche 1.3.1 La Biblioteca Marcus Vitruvius Pollio La Biblioteca del Dipartimento è associata al Coordinamento Nazionale Biblioteche di Architettura; e fa parte del sistema bibliotecario del Politecnico di Bari. Il sistema informativo per la gestione bibliotecaria del Politecnico di Bari è l’insieme delle strutture di servizio cui compete la gestione del patrimonio bibliotecario dell’Ateneo e l’accesso alle informazioni documentali. Parti integranti del sistema sono le biblioteche dipartimentali. Finalità del sistema bibliotecario d’ateneo è di assicurare in modo coordinato la migliore fruizione, l’aggiornamento e la conservazione del patrimonio bibliografico del Politecnico di Bari e lo sviluppo dei servizi bibliotecari e documentari a supporto della didattica e della ricerca. L’informatizzazione del sistema bibliotecario è iniziata nel 1990 ma solo dal 2004 è stato possibile interrogare gli archivi delle registrazioni catalografiche attraverso un’interfaccia web, lavorando alla creazione di un sistema di catalogazione partecipativa con catalogo unico, trasferendo in Aleph 500 i dati archiviati negli anni passati in diversi softwares, facendo in modo che Aleph 500 risulti l’unico software in uso per effettuare ricerche sull’intero patrimonio bibliotecario. Il patrimonio librario del sistema bibliotecario comprende, oltre a testi scientifici e tecnici, collezioni di periodici ed anche collezioni storiche di libri. Attualmente questi conta circa 100.000 1 1.2 Le strutture di servizio 1. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca 1 al Consiglio di Amministrazione; f ) propone l’attivazione delle procedure concorsuali dei professori di ruolo e dei ricercatori, nell’ambito delle risorse disponibili; g) formula le proposte di chiamata dei professori ordinari e associati; h) esprime parere sulla richiesta dei docenti afferenti a svolgere attività didattiche o di ricerca presso altri atenei; i) esprime parere in merito alla possibilità per i docenti afferenti di svolgere attività didattiche o di ricerca presso istituzioni di ricerca straniere e di fruire di periodi di esclusiva attività di ricerca; j) programma l’utilizzazione dei fondi assegnati per il perseguimento dei fini istituzionali; k) definisce e attua il programma pluriennale della ricerca, e lo aggiorna annualmente nel rispetto degli obiettivi definiti dalla programmazione strategica di Ateneo; l) promuove rapporti con soggetti pubblici e privati, autorizzando la stipulazione di contratti e la partecipazione a bandi e avvisi; m) esprime parere sull’afferenza di nuovi docenti, in coerenza con il progetto culturale del Dipartimento; n) propone e pone in essere attività formative post lauream, anche in concorso con altri Dipartimenti o atenei; o) definisce la struttura organizzativa del Dipartimento e delle sue eventuali sezioni; p) propone, anche d’intesa con altri Dipartimenti, la costituzione delle Scuole; q) approva il budget preventivo annuale e pluriennale, e verifica i risultati di 13 14 1.3.2 Il personale tecnico-amministrativo Per il corrente A.A. risulta attribuito alla Biblioteca di Facoltà il seguente personale tecnico-amministrativo: Categoria EP Francesco Mastrogiacomo (Area Biblioteche) Categoria C Giuseppe Dalfino (Area Biblioteche) Michele Passalacqua (Area Biblioteche) Giuseppina Stea con le seguenti competenze: Direttore: Sig. Francesco Mastrogiacomo. Catalogazione e Sala lettura: Sig. Michele Passalacqua. Dott. Giuseppe Dalfino Dott.ssa Giuseppina Stea 1.3.3 Regolamento della sala di lettura Disposizioni generali 1. La biblioteca è un luogo deputato alla lettura e allo studio individuale: qualsiasi comportamento che rechi disturbo a tali attività non può essere consentito. 2. L’accesso alla biblioteca è consentito agli studenti del Politecnico e dell’Ateneo di Bari previa presentazione del libretto universitario. 3. L’accesso alla biblioteca è limitato alla disponibilità dei posti a sedere nella sala lettura, esauriti i quali l’accesso sarà interrotto sino al verificarsi di nuove vacanze. All’atto dell’ingresso, è prevista l’identificazione dello studente e la consegna del libretto universitario. 4. E’ consentito introdurre nella sala lettura solo quaderni per appunti ed eventualmente computer portatili previa autorizzazione del Preside (la borsa del pc deve sempre essere depositata negli armadietti metallici posti all’esterno. Salvo per i posti adiacenti le apposite prese elettriche, l’uso dei computer portatili è limitato alle batterie). 5. L’uso della biblioteca è strettamente riservato alla consultazione e allo studio dei testi della struttura stessa; non è permesso occupare i posti della sala lettura per altro scopo, né tantomeno per studiare materiali non appartenenti alla biblioteca. 6. E’ vietato introdurre nella sala lettura libri e stampati di proprietà personale o di altra provenienza. 7. E’ vietato introdurre nella sala lettura borse o zaini, che dovranno essere depositati negli appositi armadietti situati all’ingresso. 8. E’ vietato introdurre telefoni cellulari e lettori CD nella sala lettura; in particolare eventuali telefoni cellulari dovranno essere depositati negli armadietti all’ingresso. 9. E’ vietato parlare a voce alta nella sala lettura; non è consentito lo studio di gruppo. 10.E’ vietato introdurre nella sala lettura cibi o bevande di qualsiasi genere. Modalità di consultazione dei testi 1. Il personale della biblioteca non ha il compito di fornire indicazioni inerenti la ricerca bibliografica, che rientra tra i compiti specifici dello studente. 2. La ricerca bibliografica deve essere svolta autonomamente utilizzando lo 3. 4. 5. 6. 7. schedario elettronico sulle due postazioni messe a disposizione; si fa presente che lo schedario elettronico è anche accessibile in rete. Gli utenti della biblioteca accedono direttamente agli scaffali, prendono i volumi prescelti, collocando al loro posto le apposite schede, e si recano al proprio posto dove consultano i testi; alla fine della consultazione i volumi, non vanno ricollocati, bensì lasciati negli appositi carrelli posti presso la testata di ciascun tavolo. Il prestito dei volumi della biblioteca è consentito previa autorizzazione del Preside. La consultazione dei volumi in grande formato, nonché di vocabolari ed enciclopedie, deve svolgersi presso gli appositi banchi. La consultazione è rigorosamente limitata a 3 volumi, terminata la consultazione dei quali l’utente dovrà lasciare il suo posto ai colleghi in attesa. Si raccomanda di trattare i libri con la massima cura, evitando di lasciare segni di qualsiasi genere, e di segnalare tempestivamente al personale eventuali danni riscontrati. La mancata osservanza del regolamento della biblioteca comporta l’adozione di provvedimenti limitativi della frequenza alla biblioteca stessa, proporzionali alla gravità delle violazioni stesse. 1.3.4 La Biblioteca Mimar Sinan E’ una biblioteca specialistica dell’area della progettazione architettonica ed è anche la biblioteca di riferimento del Dottorato di Ricerca del Dipartimento. Essa è lo strumento che assicura all’area della progettazione architettonica la continuità della ricerca e dei suoi principi etici fra le generazioni di ricercatori, docenti e dottorandi che si avvicendano nel Dipartimento ICAR. Essa assolve al compito fondamentale di fornire il supporto bibliografico e informativo necessario allo svolgimento della ricerca nell’ambito della progettazione arcchitettonica. Sue finalità principali sono: • aggiornamento dei suoi strumenti, realizzato attraverso la costante opera redazionale dei suoi ricercatori, capace di mettere a disposizione dell’intera comunità scientifica il lavoro di ricerca individuale; • aggiornamento dei suoi mezzi, realizzato attraverso una costante opera di accrescimento del suo patrimonio librario e telematico, cui contribuiscono il bibliotecario, in primis, e tutti i suoi membri in relazione alle loro possibilità e ai loro fondi di ricerca; • diffusione dei risultati della ricerca, realizzata attraverso adeguate iniziative editoriali, a stampa e telematiche. 1.3.5 Utenti Costituiscono di norma l’utenza della Biblioteca del Dipartimento ICAR, secondo le modalità stabilite da ciascuna biblioteca d’area: • i docenti che afferiscono al Dipartimento ICAR e in generale i docenti del Politecnico di Bari; • i dottori di ricerca che abbiano conseguito il titolo nel DR; • i dottorandi del DR; • i titolari di borse di studio post lauream e post dottorato ICAR 14, 15, 16 che svolgano la loro ricerca nel Dipartimento; • i laureandi del dipartimento ICAR; • gli studiosi esterni qualificati; • studenti in tesi previa richiesta del docente relatore; • tutti coloro che abbiano contribuito con elargizione di mezzi materiali all’innalzamento e al miglioramento delle condizioni operative e alla crescita del patrimonio librario e telematico della Biblioteca, relative a specifici settori scientifico-disciplinari. 1 1.3 le biblioteche 1. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca 1 schede di monografie e circa 5.000 schede di periodici, incluse anche le consistenze della biblioteca centrale della ex II facoltà di Ingegneria (Taranto). La Biblioteca del DICAR fu fondata nel 1992, e il suo patrimonio documentale è di circa 10.000 volumi. La superficie totale della sala di lettura è di 528,44 mq di cui quella destinata agli utenti è di 288 mq per 96 posti. I giorni di apertura settimanale sono 5; le ore di apertura settimanale al pubblico sono 32; quelle settimanali di accessibilità completa ai servizi sono 39; i metri lineari di scaffalatura occupati dai materiali sono 490. Le aree disciplinari presenti in essa sono: • progettazione architettonica • storia dell’architettura • archeologia e storia antica • storia dell’arte • storia della città e del territorio • restauro • scienza delle costruzioni • tecnologia • fisica tecnica • estimo • urbanistica • sociologia • matematica • disegno e rappresentazione • dizionari e manuali • enciclopedie • cartografia 15 2. Servizi agli studenti 1. Le strutture di ricerca e di supporto alla ricerca 1 16 2.1. Segreteria studenti 2.2Orientamento 2.2.1 Orientamento in entrata 2.3 Progetto Archinauti: e-learning system 2.4 Strutture di servizio 3 2.1 Segreteria studenti Segreteria studenti Sig.ra Assunta Castellana Tel.(+39) 080 5962556 Fax(+39) 080 5962560 e-mail: [email protected] Sig. Giovanni Ventura Tel.(+39) 080 5962123 e-mail: [email protected] Servizi resi: • iscrizioni alle prove di ammissione (secondo le modalità previste dai Bandi di Ammissione); • immatricolazioni (secondo le modalità previste dai Bandi di Ammissione); • iscrizioni ad anni successivi al primo (ottobre); • certificazioni; • aggiornamento carriere; • trasferimenti dal Politecnico di Bari ad altre Università (ottobre, salvo diverse disposizioni dell’Università accettante); • nulla osta per trasferimenti da altre Università al Politecnico (secondo le modalità previste dai Bandi di Ammissione); • rinuncia al proseguimento agli studi; • curricula studenti; • esami di laurea. 18 2.2. Orientamento 2.2.1 Orientamento in entrata La difficile scelta del corso di studi per lo studente della scuola media superiore comporta da una parte l’esigenza pratica di trovare e raccogliere informazioni precise e dettagliate sui programmi formativi e sulle offerte relative ai singoli corsi di studio; dall’altro la necessità di una un’attività di orientamento che lo aiuti a scegliere il proprio percorso di studio in maniera più consapevole e motivata. Il DICAR assolve a questo compito di orientamento, sui corsi, sulle metodologie, sui servizi, sulle strutture, sulle attrezzature, sui test di ingresso, sugli sbocchi occupazionali, con una serie di attività diversificate. 1. Orientamento Fornire agli studenti delle scuole medie superiori gli strumenti per far emergere eventuali interessi e attitudini verso gli studi di architettura attraverso incontri presso le sedi scolastiche del bacino di utenza anche con sistemi telematici e via Internet, stabilendo forme di collegamento e di collaborazione con gli istituti scolastici e gli enti locali. In particolare le attività di orientamento in entrata consistono: • in incontri con le scuole interessate e un operatore dell’informazione orientativa (azione gestita dallo “sportello Orientamento” del Politecnico di Bari); • nella distribuzione di materiale informativo distribuito dallo “sportello Orientamento” del Politecnico di Bari; • nella distribuzione di materiale informativo relativo ai test e bibliografia specifica; • nell’adozione di una serie di strumenti telematici attraverso la rete informatica per agevolare le relazioni e lo scambio di informazioni tra tutti i soggetti coinvolti; • nella somministrazione di test on line con risposta multipla sul sito della facoltà; • nella gestione di un sito on line: Modulo FAQ (Frequently Asked Questions) con risposte alle domande poste dagli studenti, forum on line per al discussione e per lo scambio di informazioni. L’azione di orientamento raccordandosi con le diverse azioni del Politecnico si alterna nel lavoro di front e back office con particolare riguardo alle aree della comunicazione. 2. Comunicazione L’azione di comunicazione del Politecnico ai fini dell’orientamento consiste: • nella elaborazione di brochure informative; • nella creazione di campagne pubblicitarie; • nella distribuzione di depliant e brochure alle scuole, contenenti informazioni e numeri utili ai fini di una buona fruizione del servizio. 3. Sportello on line Le attività dello sportello sono finalizzate a: • orientare gli studenti nella fase di accesso • collaborare alla valutazione d’ingresso • orientare lo studente alla conoscenza dei procedimenti elementari delle funzioni svolte dal Politecnico (conoscenza delle figure istituzionali e gerarchie funzionali, uffici amministrativi, programmazione dei corsi di studi, calendario delle manifestazioni culturali e didattiche integrative • organizzare incontri con gli studenti • realizzare un contatto con gli studenti pre-iscritti con un servizio di mailing • informare sui servizi extradidattici offerti • informare sui servizi offerti dall’EDISU (Ente per il diritto allo studio) 2.3 Progetto Archinauti e-learning system Il progetto “Archinauti”, finanziato con fondi di miglioramento della didattica, ha consentito di dotare la facoltà di una infrastruttura informativa di supporto alla didattica tradizionale. Il progetto è stato pensato per implementare il lavoro didattico svolto direttamente dalla docenza in aula attraverso il pieno sfruttamento delle potenzialità dello strumento informatico in un portale internet utilizzato come consolle dinamica per il lavoro condiviso. Dopo una serie di test iniziati nel novembre 2003 e condotti con varie piattaforme (Elinux-Nuke, Spaghetti learning), nell’A.A. 2004/2005 è stato varato il portale Archinauti - e-learning system su piattaforma Moodle che ha dimostrato maggiori requisiti di affidabilità. Oggi il DICAR è l’unica struttura in Italia che utilizza Moodle per tutta la sua offerta didattica (Corsi di studio e di dottorato), gestendo un enorme quantitativo di utenti e di dati. Mediante il portale Archinauti - e-learning system è stato possibile offrire, con un costo limitato, i contenuti di ciascun insegnamento dei corsi di studio erogati anche mediante la rete Internet, consentendo a ciascun docente: • la piena autonomia di gestione del proprio spazio web; • la possibilità di colloquiare con gli allievi on line; • la possibilità di sottoporre avvisi, materiale didattico e prove di verifica on line; • la possibilità di monitorare l’attività on line degli allievi; e offrendo allo studente: • la possibilità di reperire facilmente programmi, bibliografie, dispense e contenuti didattici; • la possibilità di conoscere preventivamente la programmazione didattica dei corsi e delle attività extra moenia; • la possibilità di incontrare virtualmente (chat) il professore anche da casa propria; • la possibilità di apprendere le tecniche di comunicazione telematica mediante l’uso di strumenti di comunicazione integrata sincroni ed asincroni. 2.4 Strutture di servizio Il DICAR mette a disposizione degli studenti spazi attrezzati per lo svolgimento di particolari attività didattiche che non prevedono la presenza continuativa in classe dei docenti. Essi sono: • laboratori di laurea: atelier dedicati alla elaborazione sia del progetto di sintesi finale che della tesi di ricerca per il CdLM in Architettura; • laboratori di dottorato: atelier dedicati alla elaborazione della tesi di ricerca e allo sviluppo delle attività didattiche e di tirocinio previste dal curriculum. Per quanto attiene alla prestazioni di servizi gli studenti fanno riferimento ai laboratori di ricerca di cui al punto 2.2. Tali prestazioni di servizi riguardano: • prestito attrezzature per laboratori di laurea e per alcuni corsi di disegno (portatili, distanziometri laser, aste metriche, stazione totale laser, macchine fotografiche digitali, ecc.); • fotogrammetria e fotoraddrizzamento digitale; • scansioni (A0 a colori e bn, diapositive, trasparenti, opache); • stampe e plottaggi (A0 a colori e bn, laser a colori fino all’A3, laser bn, getto d’inchiostro); • workstations e software per modelli 3d digitali (modellazione solida e rendering); • stampe 3d con macchina a prototipazione rapida; • modelli con tecniche cam e centro di lavoro a CN; • cartografia digitale; • servizio web (e-learning, siti di facoltà e dip.); • progettazione grafica (locandine e pubblicazioni); • diagnostica dei monumenti (restauro e tecnica delle costruzioni); ecc. 2 2. Servizi agli studenti 2. La didattica e gli studenti 2 La segreteria studenti del Dipartimento ICAR (Via Amendola, 126/b - 70126 Bari) fa capo alla Direzione Generale (Dirigente: dott. Antonino Di Guardo) e al Settore Segreteria Studenti (Responsabile: dott. Dimitri Patella). Orari di ricevimento Martedì, Mercoledì, Giovedì: dalle ore 9,30 alle ore 12,30 Durante il periodo delle immatricolazioni e delle iscrizioni si provvederà a pubblicare un orario di ricevimento adeguato alle scadenze della presentazione delle domande. Il servizio di distribuzione pergamene si effettuerà nei giorni del lunedì pomeriggio e del venerdì mattina, previo appuntamento da concordare via e-mail con il sig. Donato Castellano ([email protected]) o il sig. Giovanni Ventura ([email protected]). 19 3. I Regolamenti didattici 3.1. Regolamento didattico del DICAR (XXIII) 3.1.1 Regolamento didattico 3.1.2 Titoli di studio rilasciati 3.1.3 Durata dei corsi di studio 3.1.4 Calendari delle attività didattiche 3.1.5 Architettura didattica dei corsi di studio 3.1.6 Architettura didattica dei singoli corsi di insegnamento 3.1.7 Architettura didattica di altre attività formative (stage, tirocini, ecc…) 3.1.8 Status degli studenti 3.1.9 Frequenza delle attività didattiche 3.1.10 Trasferimenti e riconoscimento di crediti 3.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti per attività formative pre-universitarie 3.1.12 Requisiti e condizioni per l’accesso ai corsi di studio 3.1.13 Tipologia dei corsi di insegnamento 3.1.14 Esami di profitto e sessioni d’esame 3.1.15 Commissioni d’esame 3.1.16 Valutazioni d’esame 3.1.17 Esame di laurea 3.1.18 Revisione annuale del regolamento didattico 3.2. Regolamento didattico del corso di laurea (CdL) in Disegno industriale (XI) 3.2.1 Laurea 3.2.2 Accesso al CdL in Disegno industriale 3.2.3 Durata degli studi 3.2.4 Obiettivi formativi qualificanti 3.2.5 Capacità professionali 3.2.6 Sbocchi professionali 3.2.7 Quadro generale dell’offerta formativa e sua articolazione 3.2.8 Esame di laurea 3.2.9 Crediti assegnati all’offerta formativa 3.2.10 Organizzazione della didattica e acquisizione dei crediti 3.2.10.1 1° anno 3.2.10.2 2° anno 3.2.10.3 3° anno 3.2.11 Norme relative all’accesso 3.2.12 Manifesto degli studi 1° anno 3.2.13 Manifesto degli studi 2° anno 3.2.14 Manifesto degli studi 3° anno 3.2.15 Organizzazione delle attività didattiche Aree disciplinari insegnamenti e docenti 3.2.16Insegnamenti e docenti per anni di corso 1° anno 3.2.17Insegnamenti e docenti per anni di corso 2° anno 3.2.18Insegnamenti e docenti per anni di corso 3° anno 3.2.19Progetti didattici 1° anno 3.2.20Progetti didattici 2° anno 3.2.21Progetti didattici 3° anno 3.3. Regolamento didattico del corso di laurea (CdLM) in Architettura (XXIII) 3.3.1 Carattere del corso di laurea in Architettura 3.3.2 Durata degli studi e spendibilità della laurea magistrale in Architettura 3.3.3 Ambiti disciplinari e ripartizione del monte-crediti di base 3.3.4 Definizione delle aree disciplinari e discipline inserite nel corso di laurea magistrale in Architettura 3.3.5 Organizzazione della didattica e corsi di insegnamento 3.3.6. Cicli didattici 3.3.6.1. Primo ciclo (1° e 2° anno) 3.3.6.2. Secondo ciclo (3° e 4° anno) 3.3.6.3. Terzo ciclo (5° anno) 3.3.7. Equipollenze fra laurea e laurea specialistica 3.3.7.1. Indirizzo “generale” 3.3.7.2 Indirizzo “classico” 3.3.8 Organizzazione delle attività didattiche Aree disciplinari insegnamenti e docenti 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo 3.3.10 Progetti didattici del II ciclo 3.3.11 Progetti didattici del III ciclo 3.4. Regolamento didattico del corso di laurea (CdLM) in 4 Ingegneria Edile-Architettura (X) 3.4.1 Obiettivi formativi specifici del corso e descri- zione del percorso formativo 3.4.2 Descrizione del percorso formativo 3.4.3 Conoscenza e capacità di comprensione 3.4.4 Capacità di applicare conoscenza e compren- sione 3.4.5 Autonomia di giudizio 3.4.6 Abilità comunicative 3.4.7 Capacità di apprendimento 3.4.8 Conoscenze richieste per l’accesso 3.4.9 Caratteristiche della prova finale e della relativa attività formativa personale 3.4.10 Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati 3.4.11 Regolamento tesi 3.4.12 Manifesto del CdLM in Ingegneria Edile-Archi- tettura (ex DM 270/2004) 3.4.13 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3.4.14 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 1° anno 3.4.15 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 2° anno 3.4.16 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 3° anno 3.4.17 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 4° anno 3.4.18 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - 5° ANNO 3.1. Regolamento didattico del DICAR (XXIII) 22 3.1.2 Titoli di studio rilasciati Per l’A.A. 2012/2013 il DICAR del Politecnico di Bari rilascia i seguenti titoli di studio: • Laurea in Architettura ex DPR 09.09.1982 (Tabella XXX); • Laurea in Architettura ex DM 24.02.1993 (Tabella XXX) • Laurea specialistica, cinque anni a ciclo unico, in Architettura (Classe n. 4/S) ex DM 03.11. 1999, n. 509; id. in Ingegneria Edile/Architettura; • Laurea in Disegno industriale (Classe n. 42), ex DM 03.11.1999, n. 509; • Laurea magistrale, cinque anni a ciclo unico, in Architettura (Classe LM-4) ex DM 22.10. 2004, n. 270; id. in Ingegneria Edile/Architettura; • Laurea magistrale, tre anni a ciclo unico, in Disegno Industriale (Classe L-4) ex DM 22.10. 2004, n. 270. 3.1.3 Durata dei corsi di studio Laurea (quinquennale) ex DPR 09.09.1982 (Tabella XXX) Per conseguire la Laurea in Architettura ex DPR 09.09.1982, lo studente deve aver e con l’indicazione dei professori ufficiali del corso di insegnamento e delle aule ove si svolgeranno le lezioni. Contestualmente alla pubblicazione dei calendari didattici, sono pubblicate anche le date delle sessioni e degli appelli d’esame, e le relative commissioni. nell’ambito di quelle individuate dal presente regolamento; • le propedeuticità di esami richieste; • le modalità di verifica del profitto, necessaria per l’acquisizione dei relativi crediti, nell’ambito di quelle individuate dal presente regolamento. Laurea specialistica quinquennale a ciclo unico (classe 4S), ex DM 03,11,1999, n. 270. Laurea magistrale quinquennale a ciclo unico (classe LM-4), ex DM 22,10,2004, n. 270. id. in Ingegneria Edile/Architettura Per conseguire questa laurea lo studente deve avere sostenuto esami per 300 crediti universitari (CFU) ed avere certificato la conoscenza obbligatoria della lingua inglese. 3.1.5 Architettura didattica dei corsi di studio Tutti i corsi di studio sono strutturati su base annuale e per cicli didattici biennali e annuali. Le attività didattiche sono organizzate sull’intero anno o su semestri. 3.1.7 Architettura didattica di altre attività formative (stage, tirocini, ecc.) Per ciascun corso di studi attivato a norma del presente regolamento didattico può essere prevista, oltre ai corsi di insegnamento ufficiali l’attivazione di altre attività formative previste dalle norme in vigore, ritenute adeguate al conseguimento degli obiettivi formativi. Laurea (triennale) in Disegno industriale (Classe n. 42), ex DM 03.11.1999, n. 509. Laurea (triennale) in Disegno industriale (Classe L-4), ex DM 22.10.2004, n. 270. Per conseguire la Laurea in Disegno industriale lo studente deve aver acquisito almeno 180 crediti formativi universitari (cfu), e avere certificato la conoscenza obbligatoria della lingua inglese. 3.1.4 Calendari delle attività didattiche L’organizzazione temporale della didattica dei singoli corsi di studio è curata dal Direttore d’intesa con i Coordinatori dei Corsi di studio. Essa è relativa: • al calendario annuale delle attività didattiche; • al calendario settimanale delle lezioni, 3.1.6 Architettura didattica dei singoli corsi di insegnamento Per ciascun corso di insegnamento di ciascun corso di studi attivato, il presente regolamento individua: • l’appartenenza a un settore scientificodisciplinare e/o a un ambito didattico, allo scopo di assicurarne la corretta copertura didattica; • l’appartenenza ad un anno di corso o a un ciclo didattico con cui condivide gli obiettivi parziali (d’anno o di ciclo) definiti dal curriculum del corso di studi; • gli obiettivi formativi specifici ed i contenuti disciplinari minimi in base ai quali il professore ufficiale del corso articolerà il suo progetto didattico; • i crediti corrispondenti, con la specifica individuazione di quelli dedicati al “sapere” e di quelli dedicati al “saper fare”; • le tipologie didattiche previste, 3.1.8 Status degli studenti Le norme specifiche, fissate dal regolamento d’Ateneo, attribuiscono a ciascuno studente, all’inizio di ogni A.A., lo status di: • studente iscritto “in corso”; • studente iscritto “fuori corso”; • studente “ripetente” d’anno (solo per gli studenti trasferiti con debito formativo). 3.1.9 Frequenza delle attività didattiche La regolare frequenza a tempo pieno dei corsi di insegnamento secondo le forme e i modi previsti dalla docenza, volta all’acquisizione del “sapere” e allo svolgimento delle attività applicate relative all’esercizio del “saper fare”, sono la condizione indispensabile per essere ammessi a sostenere gli esami di profitto che, se superati, consentono l’acquisizione dei crediti. 3.1.10 Trasferimento e riconoscimento dei crediti Gli studenti che abbiano acquisito crediti presso altre istituzioni universitarie nazionali e della Unione Europea potranno richiederne il riconoscimento al CdD, previa presentazione di documentata certificazione, anche sostituendo alcune delle attività formative previste nel corso di studio, con altre svolte in precedenza e a quelle affini. La richiesta potrà essere accolta (anche parzialmente) dal CdD, previa verifica dell’equivalenza dei contenuti culturali e degli obiettivi formativi fra le attività svolte dallo studente e quelle per cui si richiede la sostituzione. Le norme che regolano i trasferimenti o i passaggi da altri Corsi di Studio o da altri Dipartimenti del Politecnico o di altra Università sono riportate negli specifici regolamenti didattici di ciascun corso di studi. In mancanza di norme specifiche il CdD valuterà l’eventuale riconoscimento totale o parziale della carriera di studio fino a quel momento seguita, con la convalida di esami sostenuti e crediti acquisiti, e indicherà l’anno di corso al quale lo studente viene iscritto e l’eventuale debito formativo da assolvere. Non è ammesso il riconoscimento della carriera di studio ai fini dell’ammissione ai corsi di studio a numero programmato, il cui esame di ammissione dovrà essere sostenuto da tutti i provenienti da altri corsi di studio. Il riconoscimento da parte del CdD, di crediti acquisiti presso altre università italiane o estere (o ad esse assimilabili) può essere determinato in forme automatiche da apposite convenzioni approvate dal Senato Accademico; tali convenzioni potranno altresì prevedere la sostituzione diretta, all’interno dei curricula individuali, di attività formative impartite dall’Ateneo e richieste dai Regolamenti didattici dei Corsi di studio con attività formative impartite presso altre Università italiane o estere (o ad esse assimilabili). 3.1.11 Riconoscimento di crediti acquisiti per attività formative pre-universitarie Potrà altresì essere richiesto il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente, sempre previa documentata certificazione, in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione abbia concorso questo Ateneo, finalizzate all’acquisizione di competenze e abilità professionali, nonché di altre competenze e abilità maturate. In tal caso, previo parere del Consiglio Unitario di Classe, in Architettura e Disegno Industriale, le attività formative svolte potranno essere riconosciute ai fini del raggiungimento dei crediti necessari per conseguire il titolo di studio. 3.1.12 Requisiti e condizioni per l’accesso ai corsi di studio Tutti i corsi di studio erogati dal DICAR sono a numero programmato. Il loro accesso è regolato da specifiche norme contenute nei rispettivi Regolamenti didattici, in conformità alle norme vigenti in materia di accesso agli studi universitari. Il numero di accessi è stabilito dal S.A., su proposta del Consiglio di Facoltà. L’iscrizione al 1° anno di corso avviene per concorso. Esso è espletato anche se il numero delle domande è inferiore al numero programmato dei posti disponibili. Sono titoli per l’iscrizione i Diplomi previsti dal D.M. n.509/99 “Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei” ed il collocamento in posizione utile nella graduatoria dell’esame di concorso. Tutte le norme e le procedure relative al concorso per l’iscrizione al 1° anno del corso di laurea magistrale in Architettura e in Ingegneria Edile/Architettura, sono stabilite annualmente dal MIUR con apposito decreto. 3.1.13 Tipologia dei corsi di insegnamento I corsi di insegnamento sono strutturati secondo differenti tipologie in relazione agli obiettivi didattici affidati a ciascuno di essi nell’ambito dell’architettura didattica generale del corso di studio cui appartengono. Essi pertanto sono: • monodisciplinari annuali; • monodisciplinari corrispondenti a mezza annualità; • integrati, formati dal coordinato apporto di più moduli didattici che sommati sono corrispondenti a una annualità o a mezza annualità. Il corso di insegnamento integrato è costituito come un corso di insegnamento monodisciplinare, ma le lezioni sono svolte in moduli coordinati e svolti da due professori ufficiali che fanno parte della commissione di esame; • laboratori, costituiti da almeno 9 crediti. Essi sono strutture didattiche di natura interdisciplinare destinate allo svolgimento di attività teorico-pratiche (comprensive di esercitazioni, attività tecniche, visite guidate, prove di accertamento, correzione e discussione di elaborati, ecc…) che hanno per fine la conoscenza, la cultura, la pratica e l’esercizio del progetto. Alla costituzione di un corso di laboratorio concorrono due insegnamenti, uno dei quali è designato come dominante. Responsabile del laboratorio è il professore ufficiale della disciplina dominante il laboratorio medesimo. 3.1.14 Esami di profitto e sessioni d’esame L’acquisizione dei crediti relativi a ciascuna attività formativa è subordinata al superamento di una verifica (esame). Per essere ammesso a sostenere la verifica lo studente deve risultare regolarmente iscritto all’anno accademico in corso ed averne frequentato le relative attività didattiche. Gli esami di profitto sono rivolti ad accertare la maturità e la preparazione dello studente nella materia del corso di insegnamento in relazione al percorso di studio seguito. Gli esami di profitto consistono di norma in 4 3.1 I regolamenti didattici 3. I regolamenti didattici 3 3.1.1 Regolamento didattico Il regolamento dell’A.A. 2012/2013 è la versione annuale approvata con modifiche. in accordo all’articolo 1.18 (cfr. in questa guida punto 4.1.18) delle norme generali. sostenuto esami per 30 annualità e avere conseguito l’idoneità della lingua inglese. Laurea (quinquennale) ex DM 24.02.1993 (Tabella XXX) Per conseguire la Laurea in Architettura ex DM 24-02-1993 lo studente deve avere sostenuto esami per 32 annualità e avere conseguito l’idoneità della lingua inglese. 23 24 3.1.15 Commissioni d’esame Le Commissioni d’esame sono costituite esclusivamente da professori ufficiali della facoltà, e sono composte da almeno due componenti: • il professore ufficiale dell’insegnamento, con funzioni di Presidente; • un docente dello stesso settore scientifico-disciplinare o di settore affine. Le Commissioni d’esame possono comprendere, oltre ai componenti effettivi, anche componenti supplenti, che possono partecipare alle sedute di esame ad integrazione della Commissione. Le Commissioni sono nominate dal Direttore per la durata di un anno accademico. In caso di impedimento del Presidente della Commissione, il Direttore nomina temporaneamente un suo sostituto. 3.1.16 Valutazioni d’esame Gli esami sono tutti valutati in trentesimi, quale che sia il numero di crediti loro attribuiti. La Commissione, per esprimere collegialmente il proprio giudizio, dispone di 30 punti interi. L’esame si intende superato quando il voto conseguito è pari o superiore a 18/30. Nel caso in cui la votazione conseguita sia di 30/30 la Commissione può concedere all’unanimità la lode. Non essendo uguale il numero di crediti per ogni insegnamento, la “media” degli esami di profitto, necessaria ai fini della ricostruzione della carriera, è “pesata” in relazione ai crediti attribuiti a ciascun insegnamento. Esempio: a) esame da 12 CFU con voto 30 b) esame da 6 CFU con voto 30 30 x (12) + 30 x (6) 18 = 30 L’esame è verbalizzato sugli appositi verbali predisposti dalla segreteria didattica del DICAR secondo le modalità informatiche del sistema ESSE3. Per ciascuna sezione d’esame è predisposto un apposito verbale. In ciascun verbale vanno apposte le firme dei candidati ed indicati gli argomenti discussi ed i voti finali. Per ciascun candidato sono apposte le firme dei Commissari che hanno effettuato l’esame. A fine di ciascuna sessione d’esame i Presidenti delle Commissioni hanno l’obbligo di curare la consegna dei verbali e degli statini alla “Segreteria didattica” del Dipartimento. 3.1.17 Esame di laurea La prova finale prevede la presentazione di un elaborato, eventualmente articolato in più parti e sviluppato attraverso l’apporto di due o più discipline, nonché la discussione dei contenuti dell’elaborato stesso da parte del laureando, con una successiva valutazione da parte della Commissione. La tesi è svolta sotto la guida di un relatore e di eventuali correlatori. La valutazione conclusiva tiene conto dell’intera carriera dello studente all’interno del corso di studi e della prova finale, nonché di ogni altro elemento rilevante. La Commissione giudicatrice può essere di undici (11) membri o di sette (7) membri. I membri della Commissione esaminatrice sono docenti ufficiali del Corso di studi. Nel caso di undici (11) membri la Commissione, per esprimere collegialmente il proprio giudizio, dispone di 110 punti interi, avendo a disposizione ciascun commissario 10 punti interi a propria disposizione. L’esame si intende superato quando il voto finale conseguito è pari o superiore a 66/110. Nel caso in cui la votazione conseguita sia di 110/110, la Commissione può concedere all’unanimità la lode. Nel caso di sette (7) membri la Commissione, per esprimere collegialmente il proprio giudizio, dispone di 70 punti interi, avendo a disposizione ciascun commissario 10 punti interi a propria disposizione. L’esame si intende superato quando il voto finale conseguito è pari o superiore a 42/70. Nel caso in cui la votazione conseguita sia di 70/70, la Commissione può concedere all’unanimità la lode. Il voto finale sarà comunque espresso in centodecimi, attraverso opportuna riconversione proporzionale. L’elaborato consiste in un progetto e in uno studio su argomenti che rientrano fra gli obiettivi del singolo corso di studio. I regolamenti didattici di ciascun corso di studi, riportano le norme particolari relative alla presentazione e alla elaborazione della tesi di laurea. Le modalità di presentazione orale saranno concordate di volta in volta con i relatori; i candidati comunque potranno avvalersi di strumenti audiovisivi e/o informatici disponibili presso la Facoltà, ovvero forniti dal candidato, compatibili con l’organizzazione della seduta di laurea. Lo svolgimento delle prove finali è pubblico. Possono essere ammessi a sostenere l’esame di laurea solo gli studenti che abbiano conseguito il numero minimo di crediti previsti nel presente regolamento didattico, e che siano in regola con il pagamento delle tasse universitarie. 3.1.18 Revisione annuale del regolamento didattico Nel rispetto degli ordinamenti didattici del DICAR, i regolamenti didattici dei corsi di studio sono annualmente rivisitati nei tempi e nei modi indicati dal Senato Accademico. Il CdD definisce i piani di studi ufficiali dei corsi di studio attivati, comprendenti le denominazioni degli insegnamenti da attivare. In particolare essi: a) deliberano in merito al numero dei posti a disposizione degli iscritti al 1° anno e stabiliscono i criteri per le prove di ammissione, laddove non previsti dal MIUR; b) stabiliscono i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari od integrati) che costituiscono le singole annualità, nel rispetto dei vincoli fissati dal presente regolamento; c) definiscono (quando necessario) l’articolazione di eventuali moduli didattici coordinati di corsi monodisciplinari, di corsi integrati e delle loro corrispondenze a frazioni di annualità o ad annualità piene; d) ripartiscono il monte crediti di ciascuna area fra le annualità che vi afferiscono, precisando per ogni corso la frazione destinata alle attività teorico-pratiche; e) fissano le eventuali frazioni temporali delle discipline afferenti ad una medesima annualità integrata; f ) deliberano in merito alle discipline attraverso cui sono sviluppati i corsi di studio, rispettando il contenuto dell’ordinamento didattico; g) deliberano in merito all’organizzazione dei corsi monodisciplinari e/o integrati, nonché dei laboratori, secondo percorsi didattici coerenti di cui sono formalizzati i criteri di impostazione e le finalità formative, purché nel rispetto dei vincoli fissati dagli ordinamenti didattici del CdD. Per quanto riguarda il monte complessivo dei CFU, i regolamenti didattici dei singoli corsi di studio definiscono univocamente quante e quali ore sono dedicate a ciascun tipo di corso di insegnamento (monodisciplinari, integrati, laboratori), e quante e quali ore sono dedicate a ciascun modulo eventuale. Inoltre i regolamenti didattici devono specificare pure univocamente la titolazione di ogni corso o modulo. 3 3.1 I regolamenti didattici 3. I regolamenti didattici 3 un colloquio o esame orale pubblico. Altre modalità di verifica dell’apprendimento sono indicate, laddove previste, nella guida annuale degli studi, pubblicata all’inizio dell’ A. A. Tali altre modalità di verifica dell’apprendimento consistono in prove scritte: in genere svolgimenti di tracce o esercizi, di cui sono rese note all’inizio dei corsi le tipologie. Per tutte le modalità integrative o sostitutive il candidato ha il diritto di prendere visione dei propri elaborati dopo la valutazione. Per il materiale prodotto dallo studente, a qualsiasi titolo e quale che sia la sua natura (cartacea, informatica, ecc.) vale il copyright. Gli appelli d’esame hanno luogo esclusivamente nelle sessioni di esame, estiva, autunnale e invernale, nei giorni definiti dal calendario annuale delle attività didattiche. Essi hanno inizio alla data fissata. Eventuali deroghe per gravi ed eccezionali motivi, devono essere autorizzate dal Preside. In nessun caso la data d’inizio di un appello può essere anticipata. Gli appelli dei singoli corsi di insegnamento sono soltanto due per ogni sessione; e non possono essere articolati in più di due sedute d’esame (comunque tali sedute devono restare confinate nello spazio temporale assegnato a ciascuno dei due appelli). 25 Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (XI) 26 3.2.1 Laurea Il Dipartimento ICAR conferisce la laurea in Disegno industriale prevista dall’ordinamento didattico del Politecnico di Bari. 3.2.2 Accesso al Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale Costituiscono titoli di ammissione al corso di laurea in Disegno industriale quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge. Il numero strutturato degli iscrivibili al primo anno del Corso di Laurea in Disegno industriale è stabilito annualmente dal Senato Accademico su proposta del Dipartimento, motivata sulla base delle strutture e delle risorse disponibili, delle previsioni del mercato del lavoro, degli standards europei e secondo eventuali criteri generali fissati dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il numero strutturato corrisponde a una “unità didattica” di max 50 allievi, ovvero a suoi multipli: ciò al fine di garantire un’efficace attività didattica e di tirocinio, in rapporto all’effettiva disponibilità di risorse in docenti, spazi e attrezzature (per “unità didattica” deve pertanto intendersi un insieme strutturato di docenti e allievi, di spazi e di attrezzature, capace di garantire nei tempi stabiliti dall’architettura didattica del CdL e per un numero massimo di 50 studenti, il conseguimento degli obiettivi didattici fissati per tutti gli insegnamenti dell’anno di corso così come definiti dall’ordine degli studi, sia in relazione all’apprendimento del sapere, che del saper fare). Il Consiglio di Dipartimento stabilisce i criteri di valutazione per l’ammissione dei candidati. 3.2.3 Durata degli studi La durata del Corso di laurea in Disegno industriale è fissata in tre anni, per un totale di 180 crediti (60 crediti l’anno), pari a 30 esami. Ciascun anno di corso comprende 28 settimane di attività didattica, articolate in due semestri. 3.2.4 Obiettivi formativi qualificanti Il CdL in Disegno industriale ha come obiettivo la formazione di tecnici progettisti del prodotto industriale, capaci di comprendere criticamente (sapere) e percorrere operativamente (saper fare) l’intero processo di definizione del prodotto industriale, dalla sua ideazione alla sua realizzazione. In particolare, per quanto attiene ai prodotti industriali di natura tridimensionale lo studente dovrà, al conseguimento del diploma di laurea: • saper eseguire la progettazione degli oggetti industriali ricorrendo anche alle più avanzate tecnologie cad di modellazione matematica (geometrica); • saper eseguire la derivata modellazione cam degli stessi prodotti al fine di ottenerne il prototipo in scala; • saper eseguire il modello numerico del prototipo stesso (post produzione) al fine di procedere al controllo di qualità del prodotto stesso. E pertanto egli dovrà: • possedere criticamente i fondamenti teorici e pratici della cultura del progetto del prodotto industriale; • conoscere criticamente la storia delle forme dei prodotti industriali; • avere padronanza delle tecniche di rappresentazione e in particolare quelle di modellazione cad/cam; • possedere i fondamenti teorico-pratici della costruzione del prodotto industriale; • possedere criticamente le nozioni di base economiche, legislative e gestionali relative all’intero processo di definizione del prodotto industriale. A tal fine la sua formazione dovrà garantire: • che sia in grado di comunicare per via multimediale l’esito delle sue ricerche; • che sia capace di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, oltre che in italiano, in almeno un’altra lingua dell’Unione Europea, preferibilmente l’inglese. 3.2.5 Capacità professionali Il Corso di studi ha come obiettivo quello di fornire competenze dirette ad acquisire le seguenti capacità professionali: • saper sviluppare proposte di oggetti d’uso innovativi tanto in rapporto ai requisiti prestazionali, quanto in rapporto alle tecnologie di produzione; • saper predisporre progetti esecutivi per la costruzione di prototipi o sistemi di prodotti; • saper sviluppare proposte di comunicazione visiva (grafica di prodotti editoriali, grafica per packaging e per prodotti di immagine coordinate, immagini di sintesi e animazione, interfacce iconiche per l’uso di reti informatiche) controllando con proprietà linguaggi, strumenti e tecnologie necessarie e possibili; • saper gestire i controlli di qualità di singoli prodotti industriali, tanto in rapporto alle prestazioni funzionali (ottimizzazione, sicurezza, ecc.) quanto in rapporto alla compatibilità ambientale in tutto il suo ciclo di vita; • saper svolgere funzioni di direzione tecnica di aziende produttrici nel campo sia dell’industrial design che dell’arredamento nei processi produttivi, nella gestione della distribuzione e del marketing dei prodotti; • saper predisporre analisi e verifiche dei requisiti ergonomici del prodotto di serie, prove e controlli delle prestazioni tecniche di materiali e dei componenti impiegate nel prodotto di serie. 3.2.6 Sbocchi professionali I laureati potranno operare direttamente e collaborare alla produzione nei settori di specifico interesse del corso di laurea, e potranno svolgere attività professionali in diversi ambiti, quali la libera professione, le istituzioni e gli enti pubblici e privati, gli studi e le società di progettazione, le imprese e le aziende che operano nel campo del disegno industriale, dell’arredamento e delle comunicazioni visive e multimediali. 3.2.7 Quadro generale dell’offerta formativa e sua articolazione Al compimento degli studi si consegue il titolo di Laureato in Disegno industriale. Gli insegnamenti, le esercitazioni, la sperimentazione di laboratorio, gli stage e il complesso delle attività didattiche e di ricerca programmate saranno strutturati, per via teorica e applicata durante i tre anni di corso, sincronicamente e secondo una strategia di approccio dal semplice al complesso basata: • sul saper fare, cioè sull’esercizio del progetto (conoscenza sintetica); • sul sapere, ovvero sulla conoscenza analitica di base della storia delle forme, delle tecniche di rappresentazione di produzione e di gestione dei processi dei prodotti industriali. E pertanto: 1° anno Alla fine del primo anno lo studente: per quanto attiene al saper fare dovrà sapere scomporre e ricomporre un artefatto nei suoi componenti per coglierne la conformazione tecnica, e stilistica, le componenti materiali e le caratteristiche produttive, le forme d’impiego nel suo ciclo di vita anche in relazione alle compatibilità con le esigenze ambientali; per quanto attiene al sapere, cioè alla conoscenza analitica di base, dovrà conoscere e comprendere: • la scienza della rappresentazione, le tecniche di comunicazione visiva, i fondamenti del disegno automatico; • l’analisi numerica; • lo svolgimento dell’industria artistica prima, e del design dopo (dalla rivoluzione industriale ad oggi) cogliendone i principali mutamenti di stile in relazione al progresso scientifico, alle trasformazioni tecnologiche, e ai contenuti della cultura materiale. dell’oggetto, e le compatibilità con le esigenze ambientali. • le caratteristiche fisico-tecniche dei materiali naturali e artificiali, le tecnologie che ne consentono la trasformazione e l’impiego nella formazione dell’oggetto d’uso; • i rapporti tra la società e il mondo della produzione dei beni. 2° anno Alla fine del secondo anno lo studente per quanto attiene al saper fare dovrà sapere controllare i problemi del progetto del prodotto industriale, a diverse scale, in relazione all’impiego dei materiali, all’uso delle tecniche ed al rinnovarsi dei modi di produzione; per quanto attiene al sapere, cioè alla conoscenza analitica di base, dovrà conoscere e comprendere: • le potenzialità prestazionali dei nuovi materiali e le tecnologie che ne consentono l’impegno nei prodotti di serie; • le nozioni fondamentali della statica, la fenomenologia dei linguaggi artistici dalle avanguardie all’odierna condizione postmoderna, e i rapporti tra quei linguaggi, e i metodi della progettazione, e le proposte teoriche; e dovrà comprendere: • la struttura logica ed operativa dei metodi di progettazione del design ai vari livelli di complessità richiesti dai tipi di progetto e di processo produttivo; • il valore del contenuto comunicativo del prodotto di serie; • la natura e applicabilità delle componenti materiali e delle caratteristiche produttive 3° anno All’inizio del terzo anno lo studente opta per uno dei laboratori di sintesi finale, scegliendo fra tre differenti percorsi: • Disegno industriale, Arredamento, Alla fine del terzo anno per quanto attiene al saper fare, dovrà sapere controllare gli specifici problemi di un progetto specialistico di un prodotto industriale nello specifico campo di competenza prescelto; per quanto attiene al sapere, cioè alla conoscenza analitica di base, dovrà conoscere e comprendere: • il contesto culturale e figurativo esterno per saper colloquiare con esso; • il potenziale dell’innovazione tecnologica in ordine al miglioramento della qualità dei requisiti prestazionali dei prodotti, del loro contenuto comunicativo, del loro impatto sull’ambiente; • le conoscenze di base del marketing industriale; • le principali tecnologie e sistemi di lavorazione del prodotto industriale Per essere ammesso a sostenere l’esame di laurea lo studente dovrà avere seguito con esito positivo tutti gli esami previsti. 3 3.2. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (XI) 3. I regolamenti didattici 3 3.2. Regolamento didattico del Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (XI) 27 28 modelli matematici; gli strumenti per comprendere il comportamento del prodotto finito alle sollecitazioni esterne; infine conoscenze di termodinamica applicata, della trasmissione del calore, della meccanica dei fluidi, dell’acustica e dell’illuminazione • Si forniscono le conoscenze delle tecniche grafiche, al fine di raggiungere il pieno controllo degli strumenti della rappresentazione, sia applicandoli all’analisi dei valori di uno specifico oggetto, sia al progetto; • Si forniscono le conoscenze generali dei fondamenti teorici e degli strumenti operativi dell’arte contemporanea ivi compresi i rapporti i mutamenti e le principali tendenze delle società industriali mature. dell’arredamento e dell’allestimento; • Si forniscono, i principi teorici e gli strumenti per comprendere le caratteristiche chimiche e meccaniche dei materiali naturali ed artificiali e per i controlli di qualità degli oggetti tecnici e dei prodotti, per la verifica delle prestazioni richieste al prodotto; per comprendere le tecnologie ed i processi di produzione degli oggetti, l’uso dei materiali e delle risorse disponibili anche in relazione agli altri settori produttivi; per la sperimentazione di tecnologie di progetto; • Si forniscono infine i metodi d’indagine e le conoscenze tecnologiche per il controllo delle risorse in termini sia ambientali che energetici, con particolare riferimento ai problemi di impatto ambientale e di integrazione dei sistemi di produzione e di distribuzione dell’energia. 3.2.9 Crediti assegnati all’offerta formativa L’ordinamento didattico è formulato con riferimento ad attività formative attraverso il concorso di aree disciplinari intese come insiemi di discipline raggruppate per raggiungere obiettivi didattico-formativi, per le quali è definito il numero minimo di crediti didattici. Le attività formative indispensabili sono raggruppate nelle seguenti sei tipologie: Conoscenze fornite dalle attività formative caratterizzanti: • Si forniscono i principi teorici e le tecniche della progettazione, così come la tradizione disciplinare li ha definiti nei metodi e negli apparati strumentali; • Si forniscono attraverso le attività sperimentali svolte in un rapporto integrato di altre discipline, i principi teorici e gli strumenti per la progettazione di prodotti controllati attraverso il disegno particolareggiato fino alle scale esecutive, nella fattibilità, nei requisiti tecnici, nelle prestazioni d’uso, negli aspetti estetici e nei significati comunicativi all’interno dei contesti socio-economici e produttivi di appartenenza; • Si forniscono altresì competenze per gestire le problematiche specifiche Conoscenze fornite dalle attività formative affini o integrative: • Si forniscono le integrazioni relative alla formazione in uno o più ambiti disciplinari integrativi di quelli caratterizzanti, con particolare riguardo alle culture di contesto e alla formazione interdisciplinare e attraverso il concorso della formazione nell’area scientifica ingegneristica ed architettonica che relativamente alle comunicazioni multimediali e alle tecnologie informatiche fornisce, in un rapporto integrato di altre discipline, i metodi e le tecniche di gestione della documentazione di prodotti, di modellazione dei processi di sviluppo del prodotto, di interazione con modelli virtuali, di modellazione dei prodotti nel loro ciclo di vita, di sviluppo ed ingegnerizzazione dei prodotti industriali. Conoscenze fornite dalle attività formative di base: • Si forniscono le conoscenze dei concetti di base, degli strumenti e dei metodi matematici operativi dell’analisi matematica, della geometria e dell’algebra lineare; le conoscenze per costruire semplici 3.2.10 Organizzazione della didattica e acquisizione dei crediti L’attività didattica del Corso di Laurea in Disegno industriale si articola: • in una parte formativa orientata all’apprendimento e alla conoscenza di teorie, metodi e discipline; • in una parte teorico-pratica orientata all’apprendimento e all’esercizio del “saper fare” nel campo delle attività strumentali o specifiche professionali. L’attività didattica è organizzata sulla base di annualità e di mezze annualità, costituite da corsi ufficiali d’insegnamento: essa è organizzata in moduli didattici (corrispondenti a frazioni di annualità) formati da lezioni ex cathedra, attività di laboratorio progettuale (atelier), di sperimentazione (costruzione di prototipi, grafica, ecc..) e di tirocinio. Un modulo didattico corrisponde ad 1 credito pari a 25 ore, da destinarsi complessivamente allo svolgimento di: • attività formative con lezioni e conferenze; • seminari e workshop; • apprendimento guidato; • studio e ricerca individuali. Il monte ore complessivo è articolato in: • ore intra moenia dedicate a tutte le attività svolte all’interno delle strutture del Politecnico; • ore extra moenia dedicate a tutte le attività svolte all’esterno delle strutture del Politecnico. La didattica del Corso di Laurea si organizza in corsi di insegnamento articolati secondo diversi rapporti tra ore di aula di laboratorio strumentale, di tirocinio e ore destinate allo studio individuale o guidato, e differenti modalità di frequenza e valutazione. Specificamente gli esami di profitto previsti possono essere sostenuti su: • Corsi monodisciplinari annuali (M = 10 crediti): corsi costituiti da insegnamenti di uno specifico settore disciplinare, orientati all’apprendimento e alla conoscenza di teorie, metodi e strumenti disciplinari. • Corsi monodisciplinari semestrali (M/2 = 5 crediti). • Laboratori semestrali (L = 7,5 crediti): corsi costituiti da due o più insegnamenti, di norma appartenenti a diversi settori disciplinari, con l’indicazione di quello che svolge “funzione guida”. Sono condotti in forma coordinata da più docenti e si concludono con un esame basato anche sull’esito di prove intermedie e finali. Essi sono destinati sia all’esercizio del progetto, che all’esercizio delle attività operative necessarie alla formalizzazione del progetto, alla prototipazione e alle loro verifiche tecniche. • Laboratori di sintesi finale (LSF = 35 crediti): corsi di durata annuale. In essi lo studente è guidato, in accordo al proprio piano di studi, attraverso l’apporto di più discipline alla matura e completa preparazione di un progetto di prodotto industriale in uno dei campi dell’applicazione professionale. • Tirocinio e stage: essi devono essere svolti presso qualificate strutture pubbliche o private italiane o straniere con le quali si siano stipulate apposite convenzioni, e dovranno essere certificati da specifici attestati. • Lingua inglese A conclusione dei primi due anni di corso lo studente dovrà dimostrare, attraverso specifiche prove di idoneità, la conoscenza pratica e la comprensione della lingua inglese. 3.2.10.1 1° anno Concorrono alla definizione degli insegnamenti del 1° anno, discipline delle aree didattiche I, II, III, IV, per un totale di dieci insegnamenti, cinque nel primo semestre e cinque nel secondo (Cfr. manifesto 1° anno, punto 4.3.13). Iscrizione al 2° anno di corso Per iscriversi a ottobre nell’A.A. successivo al 2° anno di corso, è necessario che lo studente abbia sostenuto con esito positivo almeno 4 esami per almeno di 42 crediti, fra cui obbligatoriamente i due laboratori; qualora risultasse in debito di esami per complessivi di 18 Cfu egli si iscriverà “con riserva”, potendoli sostenere nell’appello straordinario invernale (entro il 28 febbraio). Se lo studente non supera tali esami nell’appello straordinario invernale, egli assume lo status di fuori-corso. Trasferimenti al 2° anno di corso da altri Atenei È necessario aver superato almeno 4 esami, per almeno 42 crediti. 3.2.10.2 2° anno Concorrono alla definizione degli insegnamenti del 2° anno, discipline delle aree didattiche I, II, III, IV, V per un totale di dieci insegnamenti, cinque nel primo semestre e cinque nel secondo (Cfr. manifesto 2° anno, punto 4.3.14). Iscrizione al 3° anno di corso Per iscriversi a ottobre nell’A.A. successivo al 3° anno di corso, è necessario che lo studente abbia sostenuto con esito positivo tutti gli esami del primo anno e del secondo anno; qualora risultasse in debito di solo tre esami(per un massimo complessivo di 20 Cfu), egli si iscriverà con riserva, potendoli sostenere nell’appello straordinario invernale (entro il 28 febbraio). Se lo studente non supera tali esami nell’appello straordinario invernale, egli assume lo status di fuori-corso. Inoltre lo studente per iscriversi ai laboratori di sintesi finale dovrà avere sostenuto tutti gli esami del 1° e del 2° anno. Trasferimenti al 3° anno di corso da altri atenei È necessario aver superato tutti gli esami relativi al 1° e al 2° anno di corso inseriti nel regolamento didattico del corso di laurea in Disegno industriale del Dipartimento ICAR di Bari. Gli studenti che intendono trasferirsi dovranno presentare alla Segreteria Studenti, al fine di ottenere il nulla osta del Politecnico, il certificato di iscrizione nel precedente A.A. con l’elenco degli esami sostenuti. 3.2.10.3 3° anno Concorrono alla definizione degli insegnamenti del 3° anno, discipline delle aree didattiche I, II, III, IV, V. Tali insegnamenti sono articolati in tre indirizzi, ciascuno dotato di cinque insegnamenti per un totale di 60 Cfu (Cfr. manifesto 2° anno, punto 4.3.15). 3.2.11 Norme relative all’accesso L’iscrizione al Corso di Laurea in Disegno industriale è regolata in conformità alle norme vigenti in materia di accesso agli studi universitari. Le modalità della prova di ammissione, compresi i criteri da adottare per definire i relativi “debiti formativi”, sono stabilite dal Senato Accademico sentito il Consiglio di Dipartimento, ed emanate con Decreto Rettorale. 3 3.2. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (XI) 3. I regolamenti didattici 3 3.2.8 Esame di laurea Per essere ammesso a sostenere l’esame di laurea, lo studente dovrà: • presentare un portfolio dell’attività didattica svolta; • dovrà inoltre avere la certificazione dell’attività di tirocinio. L’esame di laurea tende ad accertare la preparazione complessiva, attraverso una specifica proposta di progetto, coerente con il proprio percorso di studi e inerente un prodotto o un sistema di prodotti verificati con i metodi propri della produzione industriale e/o i metodi della comunicazione multimediale. L’esame di laurea consiste nella discussione del lavoro teorico e pratico svolto nel laboratorio di sintesi finale. 29 3.2.12 Manifesto del CdL in Disegno industriale - 1° anno (ex DM 270/2004) Tipo di insegnamento Composizione annualità Totale crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) 1° l 1 12 Laboratorio di Disegno industriale 1 - Disegno industriale 1 - Disegno del prodotto industriale 1 Laboratorio di Arredamento 1 - Progettazione del prodotto d’arredo - Disegno del prodotto di arredo 1 Laboratorio di Progettazione grafica 1 - Progettazione grafica 1 - Cultura tecnologica della progettazione grafica 1 Storia dell’arte contemporanea Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Calcolo numerico Statica 3 3. I regolamenti didattici l l m m/2 m/2 m/2 1 1 12 12 1 0,5 0,5 0,5 6 6 6 6 5,5 60 3.2.13 Manifesto del CdL in Disegno industriale - 2° anno (ex DM 270/2004) Settori scientifico-disciplinari Aree disciplinari Crediti per insegnamento icar 13 icar 17 i iii 9 3 icar 16 icar 17 i iii 9 3 icar 13 icar 12 l-art 03 icar 17 mat 08 icar 08 i iii ii iii iv i 9 3 6 6 6 6 Anno di corso Tipo di insegnamento Composizione annualità Totale crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) 2° l 1 12 Laboratorio di Disegno industriale 2 - Disegno industriale 2 - Realizzazione del prodotto industriale Laboratorio di Arredamento 2 - Arredamento - Disegno del prodotto di arredo 2 Laboratorio di Progettazione grafica 2 - Progettazione grafica 2 - Cultura tecnologica della progettazione grafica Fondamenti di informatica Storia delle arti decorative ed industriali Economia ed organizzazione aziendale Simulazione e prototipazione virtuale l l m/2 m/2 m/2 m/2 60 1 1 12 12 0,5 0,5 0,5 0,5 6 6 6 6 5 60 Settori scientifico-disciplinari Aree disciplinari Crediti per insegnamento icar 13 icar 12 iv i 9 3 icar 16 icar 17 i iii 9 3 icar 13 icar 12 ing-inf / 05 icar 18 ing-ind 35 ing-ind / 15 i iv iv ii v iii 9 3 6 6 6 6 60 3 3.2. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (XI) Anno di corso Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 5 annualità Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 5,5 annualità 30 Note 1 Credito 25 ore Note 1 Credito 25 ore Legenda lLaboratorio. m Corso monodisciplinare annuale m/2 Corso monodisciplinare semestrale Legenda lLaboratorio. m Corso monodisciplinare annuale m/2 Corso monodisciplinare semestrale 31 3.2.14 Manifesto del CdL in Disegno industriale - 3° anno (ex DM 270/2004) Anno di corso 3° Curriculum Disegno Industriale 3 Totale crediti Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) lsf 1,5 15 Laboratorio di sintesi finale - Prova finale - Tirocinio - Lingua inglese Gestione dell’innovazione del prodotto Marketing industriale Progettazione meccanica Sociologia del design Tecnologie e tecniche del design Tecnologia del design Tecniche del design A scelta dello studente 3. I regolamenti didattici m/2 m m/2 m 0,5 1 0,5 0,5 1 1 6 Note 1 Credito 25 ore Legenda lLaboratorio. m Corso monodisciplinare annuale m/2 Corso monodisciplinare semestrale 6 6 6 6 9 12 60 Settori scientificodisciplinari profin_s icar 13 lingua ing-ind 35 ing-ind 35 ing-ind/14 sps/10 icar/12 icar/09 Aree disciplinari Crediti per insegnamento v 7 5 3 6 6 6 6 iv 6 3 60 Insegnamenti ssd Crediti Laboratorio di appartenenza Docenti Area I: Progetto del prodotto industriale 01 Disegno industriale 1 02 Disegno industriale 2 03 Progettazione grafica 1 04 Progettazione grafica 2 05 Progettazione del prodotto d’arredo 1 06 Arredamento 07 Tirocinio icar/13 icar/13 icar/13 icar/13 icar/16 icar/16 9 9 9 9 9 9 5 Laboratorio di Disegno industriale 1 Laboratorio di Disegno industriale 2 Laboratorio di Progettazione grafica 1 Laboratorio di Progettazione grafica 2 Laboratorio di Arredamento 1 Laboratorio di Arredamento 2 Laboratorio di sintesi finale Rossana Carullo Francesco Fittipaldi Michele Colonna Nunzio Perrone Rosanna Pagliarulo Rocco Mele l-art/03 icar/18 icar/18 6 6 6 Area II: Storia delle forme del prodotto industriale 01 Storia delle arti decorative e industriali 02 Storia dell’arte contemporanea 03 Storia del design e dell’arredamento contemporaneo Area III: Tecniche di rappresentazione e modellazione del prodotto industriale 01 Disegno del prodotto industriale icar/17 02 Disegno del prodotto d’arredo 1 icar/17 03 Disegno del prodotto d’arredo 2 icar/17 04 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva icar/17 05 Simulazione e prototipazione virtuale icar/15 08 Fondamenti di informatica ing-inf/05 3 3 3 6 6 6 Area IV: Realizzazione del prodotto industriale 01 Calcolo numerico 02 Statica 03 Realizzazione del prodotto industriale 1 04 Realizzazione del prodotto industriale 2 05 Cultura tecnologica della progettazione grafica 1 06 Cultura tecnologica della progettazione grafica 2 07 Disegno del prodotto industriale 3 08 Tecnologia dell’architettura di interni mat/08 icar/08 icar/12 icar/12 icar/12 icar/12 icar/12 ing-ind/14 6 6 3 6 3 3 6 6 Area V: Economia, legislazione e gestione del prodotto industriale 01 Economia ed organizzazione aziendale ing-ind/35 02 Gestione dell’innovazione del prodotto ing-ind/35 03 Marketing industriale ing-ind/35 6 6 6 Alessandra Scarcelli Francesco Moschini Alessandra Scarcelli Laboratorio di Disegno industriale 1 Laboratorio di Arredamento 1 Laboratorio di Arredamento 2 Laboratorio di Disegno industriale 2 Laboratorio di sintesi finale Laboratorio di Progettazione grafica 1 Laboratorio di Progettazione grafica 2 Laboratorio di sintesi finale Joanna Szymanska Costanza Dellerba Giuseppe Lovino Olinda Ferrieri Caputi Michele Fiorentino Tommaso Di Noia 3 3.2. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (XI) Composizione annualità Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 6 annualità 32 3.2.15 Organizzazione delle attività didattiche - Aree disciplinari, insegnamenti e docenti Tipo di insegnamento Tiziano Politi Pilade Foti Alessandra Scarcelli Massimiliano Reina Maria Rosaria Domenica Digregorio Vito Tafuni Lorenzo Netti Spartaco Paris Marco Falagario Gabriele Zito Michele Gorgoglione 33 3.2.16 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 1° anno Insegnamenti Docenti per corso Docenti per corso Crediti Insegnamenti Docenti per corso Crediti 12 Laboratorio di Disegno industriale 2 12 Laboratorio di sintesi finale 9 - Disegno industriale 2 Francesco Fittipaldi 9 - Disegno del prodotto industriale 3 Lorenzo Netti 6 - Disegno del prodotto industriale Joanna Szymanska 3 - Realizzazione del prodotto industriale Alessandra Scarcelli 3 - Realizzazione del prodotto industriale 2 Massimiliano Reina 6 12 Laboratorio di Arredamento 2 - Lingua inglese Richard Lusardi 1 - Tirocinio - 5 - Prova finale Rossana Carullo 9 Marketing industriale Michele Gorgoglione 6 Storia del design e dell’arredamento contemporaneo Alessandra Scarcelli 6 Tecnologia dell’architettura di interni Spartaco Paris 6 Gestione dell’innovazione del prodotto Gabriele Zito 6 12 -Progettazione del prodotto di arredo 1 Rosanna Pagliarulo 9 - Arredamento Rocco Mele 9 - Disegno del prodotto di arredo Costanza Dellerba 3 - Disegno del prodotto di arredo 2 Giuseppe Lovino 3 12 Laboratorio di Progettazione grafica 2 Laboratorio di Progettazione grafica 1 12 - Progettazione grafica 1 Michele Cononna 9 - Progettazione grafica 2 Nunzio Perrone 9 - Cultura tecnologica della progettazione grafica 1 Maria Rosaria D. Digregorio 3 - Cultura tecnologica della progettazione grafica 2 Vito Tafuni 3 Storia dell’arte contemporanea 1 Francesco Moschini 6 Storia delle arti decorative e industriali Alessandra Scarcelli 6 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Olinda Ferrieri Caputi 6 Economia ed organizzazione aziendale Marco Falagario 6 Calcolo numerico Tiziano Politi 6 Fondamenti di informatica Tommaso Di Noia 6 Statica Pilade Foti 6 Simulazione e prototipazione virtuale Michele Fiorentino 6 27 3 3.2. Il Corso di Laurea (CdL) in Disegno industriale (XI) 3. I regolamenti didattici Insegnamenti Rosanna Carullo Laboratorio di Arredamento 1 34 Crediti - Disegno industriale 1 Laboratorio di Disegno industriale 1 3 3.2.18 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 3° anno 3.2.17 Insegnamenti e docenti per anni di corso - 2° anno 35 3.2.19 Progetti didattici del CdL in Disegno industriale 1° anno 36 LDI 1- 12 cfu 1° anno • Icar 13, Disegno industriale 1 • Icar 17, Disegno del prodotto industriale Rosanna Carullo Disegno industriale 1 (Icar 13-9 cfu) Joanna Szymanska Disegno del prodotto industriale (Icar 17-3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo principale del corso è avvicinare lo studente ai processi progettuali di oggetti di design semplici, ma già intesi come organica relazione tra forma,tecnica, materia e specificità d’uso. Prima di ogni definizione di design lo studente dovrà comprendere il senso dell’oggetto d’uso come forma dell’utile, il rapporto tra oggetto ed esperienza che se ne compie. Ciò risponde all’esigenza contemporanea che vede negli oggetti “Supernormal” l’espressione di una tensione etica di sostenibilità che non riguardi solo i dati tecnologico prestazionali degli oggetti, ma in generale il loro senso e la necessità della loro stessa esistenza. Lo studente sarà guidato in questo approccio da lezioni teoriche sui maestri del design messi a confronto con oggetti quotidiani, ed esemplificazioni pratiche. Queste saranno legate ad operazioni compositive e concettuali di controllo della forma, e ad esempi di oggetti d’uso anonimo e/o d’autore che abbiano preciso riferimento con il tema d’anno. La lettura degli esempi è finalizzata ad acuire il senso critico dello studente ed a fornirgli le necessarie categorie interpretative finalizzate alla successiva applicazione progettuale L’apprendimento e l’uso degli strumenti informatici di modellazione, la rappresentazione e la gestione informatica della fase costruttiva dei modelli (prototipi virtuali)insieme alla sperimentazione con materiali differenti per plastici concettuali delle proprie proposte progettuali, costituiranno il training di apprendimento degli strumenti (saper fare). Aims and contents The main purpose of this course is to introduce the students to the design processes of simple and small objects, as organic relationship between form, technique, material and specificity of use. Before any definition of design, students must understand the meaning of the object in its use and the relationship between object and its experience. This satisfies contemporary needs to identify in objects “Supernormal” the expression of an ethical tension of sustainability aims not only to show technical data of objects, but in general the sense and the necessity of their existence. Students will be guided to this approach by studying on master designers works in comparison with everyday objects and practical examples. These will be connect to compositional and conceptual operations to control the form by examples of anonymous objects used every day and/ or by authors studied during the year. To read these examples allow to improve the critical sense of the student and to provide a necessary interpretative categories aimed to planning applications. At the end to better learn the training of the tools (skills) we propose the use of modeling tools by computer through the representation of the construction phase of the models (virtual prototypes) together with different experimentation on materials to build conceptual models for their project proposals. machines”, in fields of application of human actions, small enough to be easily used with hands. All objects are chosen according to different complexity: linear paper clips (linear compositions), flat paper clips (compositions of surfaces), clothes pegs (volumes), and door handles as a final test of greater complexity. As regards the teaching of Drawing Product Design 1 a re-design will be done through the analysis of the geometries of different objects and by using modeling software. Tema d’anno Il tema d’anno coerentemente agli obiettivi proposti riguarderà la progettazione di oggetti d’uso intesi come “macchine minime”, come campi di applicazione dell’azione umana, di dimensioni ridotte tali da poter essere facilmente impugnati. Gli utensili sono scelti secondo un diverso grado di complessità formale e tecnica: graffette lineari (linea), graffette piane (superficie), mollette (volumi), per finire con le maniglie come prova finale di maggior complessità. Per quanto attiene l’insegnamento di Disegno del Prodotto Industriale 1/ il ridisegno avverrà mediante l’analisi delle geometrie costruttive dei diversi oggetti e mediante l’esplicitazione del processo di modellazione informatica. Design problem During a year students have to solve a theme, in line with the objectives proposed, that concerns the design of everyday objects thought as “minimalist Articolazione delle attività didattiche I temi d’anno assegnati si svolgono in due fasi: la prima consiste nel il ridisegno di oggetti esistenti, la loro interpretazione formale e funzionale, il confronto collettivo delle varianti; la seconda fase consiste nella redazione del proprio progetto. Il corso prevede cicli di lezioni ed esercitazioni in extempora per avvicinare gradualmente lo studente al tema d’anno. Le lezioni teoriche sono volte a cogliere i nessi dei temi assegnati durante l’anno con la storia del design e con le principali tendenze contemporanee: - Lo statuto dell’oggetto ed il mondo delle cose - Oggetto ed esperienza - L’oggetto come utensile - Oggetto anonimo e oggetto d’autore - Macchine minime: reinterpretare il quotidiano tra memoria e innovazione - Il cucchiaio di Socrate: forma funzione e processo produttivo - Il significato del progetto Articulation of the educational activities The themes is carried out in two phases: the first one consists in the re-design of existing objects, an interpretation of their form and function, and the collective comparison between all the variants; the second phase consists in a preparation of a personal project. The course focus is on lectures and exercises in extempora, to bring the student gradually to the design problem. The lessons are aimed to highlight the connections between the themes of the year, design history and contemporary trends. - The status of the object and the world of things - Object and experience - The object as a tool - Anonymous object and authorship object - Minimal Machines: reinterpreting the everyday between memory and innovation - The spoon of Socrates: form, function and production process - The meaning of the project Iscrizione al corso Le iscrizioni al corso avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning, secondo le modalità che saranno esplicate nel corso della prima lezione. Course registration To attend the course is required an application form available on the e-learning platform, according to the manner that will be esplicate during the first lesson. Modalità d’esame Gli studenti che avranno svolto nei tempi e nei modi previsti le esercitazioni e le prove extempora, conseguendo esito positivo, saranno ammessi a sostenere l’esame finale. L’esame consisterà nella valutazione degli elaborati progettuali dai quali dovrà emergere la comprensione delle problematiche teoriche e pratiche che regolano il rapporto di forma- tecnica e materia nei sistemi progettati e da una discussione critica sui temi esposti durante le lezioni teorico-critiche. Examination methods All the students who have took part at the exercises and extempora tests in the time and manner prescribed, achieving positive results, will be admitted to final exam. The exam consists in an evaluation of the design which will emerge from the theoretical and practical understanding of the issues that regulate the relationship between form and material-technical systems designed. At the end they will discuss on the issues exposed during theory lessons before expressed. Laboratorio di Arredamento 1 Interior Design Studio 1 LA 1- 12 cfu 1° anno • Icar 16, Architettura degli interni • Icar 17, Disegno Rosa Pagliarulo Progettazione del prodotto di arredo 1 (Icar 16-9 cfu) Costanza Dellerba Disegno del prodotto d’arredo (Icar 17-3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del laboratorio del primo anno è far acquisire allo studente la consapevolezza delle diverse forme e tipi del legno nell’arredo e di introdurlo alla teoria e alla pratica realizzativi del prodotto d’arredo. Ciò avverrà da una parte attraverso una rilettura critico-analitica di oggetti significativi per quanto riguarda l’evoluzione del rapporto tra forma/ tecnica/materia del prodotto d’arredo, dall’altra attraverso la messa a punto di un progetto esecutivo di una sedia e di un tavolo. Lo studio delle forme e dei tipi degli arredi in legno secondo le varianti stilistiche e tecnologiche sarà condotto attraverso il ridisegno critico di tre tipi di sedie d’autore (sedia ed elementi piani, sedia ad elementi curvi e torniti, sedia ad elementi plastici) e costituirà il momento della riflessione analitica (sapere). L’apprendimento e l’uso degli strumenti informatici di modellazione, la 3 3.2.19 Progetti didattici 1° anno 3. I regolamenti didattici 3 • Laboratorio di Disegno industriale 1 • Laboratorio di Arredamento 1 • Laboratorio di Progettazione grafica 1 • Storia dell’arte contemporanea 1 • Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva • Calcolo numerico • Statica Laboratorio di Disegno industriale 1 Industrial Design Studio 1 37 rappresentazione e la gestione informatica della fase costruttiva dei modelli (prototipi virtuali) costituiranno il training di apprendimento degli strumenti (saper fare). 38 Articolazione delle attività didattiche Il corso è organizzato in quattro moduli didattici il cui oggetto corrisponde ai diversi approcci formali, tecnici e tecnologici, assunti quali caratteri di riferimento per la comprensione degli oggetti del tema d’anno. Periodi didattici - Modulo I - Esercitazione (I): “Ridisegno di una - Modulo III - Esercitazione (III): “Ridisegno di una sedia ad elementi plasticamente curvati” - Modulo IV - Esercitazione (IV): “Ridisegno di un tavolo d’autore”. - Modulo V - Elaborato d’esame Iscrizione al corso Le iscrizioni al corso avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning, secondo le modalità che saranno esplicate nel corso della prima lezione. Modalità d’esame Gli studenti che avranno svolto nei tempi e nei modi previsti le quattro esercitazioni (durante i primi quattro moduli didattici) conseguendo esito positivo saranno ammessi a sostenere l’esame finale. L’esame consisterà nella valutazione dell’elaborato grafico finale (oggetto del quinto modulo didattico) dal quale dovrà emergere la comprensione delle problematiche teoriche e pratiche che regolano il rapporto di forma- tecnica e materia nel prodotto d’arredo in legno e da una discussione critica sui temi esposti durante le lezioni teorico-critiche. Laboratorio di Progettazione grafica 1 Graphic Design Studio 1 LPG 1/II-12 cfu 1° anno / II semestre Area didattica I: Progetto del prodotto industriale: • Icar 13, Disegno industriale • Icar 16, Architettura degli interni Michele Colonna Progettazione grafica 1/II (Icar 13-9 cfu) Maria Rosaria Domenica Digregorio Cultura tecnologica della progettazione grafica (Icar 12-3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Il laboratorio ha l’obiettivo di introdurre gli studenti del primo anno di corso alle problematiche generali del progetto di comunicazione visiva. Le lezioni verteranno sui seguenti argomenti: • La nozione di sistema grafico: rappresentazione e raffigurazione; i segni per la comunicazione; sistemi coerenti; codici aperti e codici chiusi. • La scrittura: lingua e scrittura; scritture alfabetiche e non alfabetiche; scritture non orientate alla lingua. • La percezione: costanti fisiologiche e variabili culturali; visibilità e leggibilità; i fattori di scala; il colore; il movimento. • Introduzione alla tipografia: la tipografia come varietà della scrittura per la produzione industriale; la tipografia come sistema progettuale; tipografia digitale e codice Unicode. • Grafica e tipografia: da Gutenberg alla fine dell’Ottocento; le avanguardie del Novecento; Jan Tschichold e Anthony Froshaug; scritture digitali non tipografiche. • Rappresentazioni diagrammatiche: sistemi per la rappresentazione di informazioni quantitative e qualitative; rappresentazioni analitiche e sintetiche; rappresentazione di fenomeni dinamici. • L’organizzazione dello spazio: sistemi di impaginazione, sistemi di relazioni; griglie e gabbie; dai supporti bidimensionale finiti alle reti virtuali; sistemi dinamici. Aims and contents The target of the course is to introduce the students to the general problems of a project of visual communication. The lessons concern the following topics: • The notion of a graphic system: representation and figuration; the signs for communication; coherent systems; open and closed codes. • Writing: language and writing; alphabetical and not alphabetical writing; writing not directed to language. • Perception: physiological constants and cultural variations; visibility and legibility; scale factors; colour; movement. • Introduction to typography: typography as a variety of writing for industrial production; typography as a project system; digital typography and Unicode. • Graphics and typography: from Gutenberg to the end of the nineteenth century; the nineteenth century avantgarde; Jan Tschichold and Anthony Froshaug; non-typographic digital writing. • Diagramatic representations: systems for the representation of quantitative and qualitative information; analytical and synthetic representations; representation of dynamic phenomena. • Organization of space: systems of pagination, systems of relationships; grills and cages; from the two-dimensional ended supports to virtual nets; dynamic systems. Articolazione delle attività didattiche Verranno distribuiti materiali didattici specifici e ospiti esterni terranno lezioni o workshop. Gli argomenti trattati saranno seguiti da esercitazioni estemporanee da parte degli studenti. Articulation of the educational activities In addition to lessons, lectures will be given by external guests. The acquisition of knowledge will be followed by exercises and workshops. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Un’esercitazione finale costituirà la prova d’esame. Storia dell’arte contemporanea History of Contemporary art L-Art 03-6 cfu 1° anno / corso semestrale cultural opportunities offered by the city of Bari and its territory, such as films, lectures and shows. The student will produce an account of this activity in writing and graphically in “research notebooks “, that will be followed and verified by teachers. Francesco Moschini Finalità e contenuti disciplinari Il corso si occupa delle forme e dei modi in cui l’arte si manifesta dalla crisi del classicismo tardo-settecentesco fino alle ultime tendenze contemporanee, comprese le varie intersezioni con il “sistema delle arti”. Aims and contents The course deals with forms and ways according to which art has manifested itself from the crisis of eighteenth-century classicism up to the latest contemporary tendencies, including the various intersections with the “system of the arts.” Articolazione delle attività didattiche È prevista una parallela attività “esterna” attraverso la puntuale attenzione alle offerte culturali fornite dalla stessa città di Bari e dal suo territorio, quali rassegne cinematografiche, conferenze e mostre. Di questa parte del corso che lo studente è chiamato a dar conto, in maniera operativa, attraverso l’elaborazione di momenti riflessione, scritta e grafica, su “quaderni di ricerca”, che saranno via via seguiti e verificati da gruppo docente. Articulation of the educational activities In addition to institutional lessons there is a parallel activity of monitoring of the Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame consisterà in un colloquio sui temi esposti delle lezioni e sugli elaborati prodotti. Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Basics and Applications of Descriptive Geometry Icar 17-6 cfu 1° anno / corso semestrale Olinda Ferrieri Caputi Finalità e contenuti disciplinari Il corso vuole fornire all’allievo gli strumenti utili alla progettazione e rappresentazione delle forme degli oggetti di design industriale, prima illustrando le principali figure e forme dello spazio bidimensionale e tridimensionale, le loro proprietà e le loro costruzioni geometriche, poi illustrando i metodi di rappresentazione di tali figure e forme su una superficie piana (che si identifica con il foglio da disegno). In particolare i contenuti del corso saranno i seguenti argomenti: Cenni di Geometria Euclidea (finalità, concetti fondamentali, enti e forme fondamentali, postulati e costruzioni geometriche mediante compasso e riga non graduata); Geometria Proiettiva (concetti introduttivi e omologie con i suoi casi particolari); Classificazione dei metodi della Geometria Descrittiva (proiezioni centrali e parallele) e loro elementi di riferimento; Rappresentazione degli enti fondamentali prima, delle figure piane e tridimensionali poi, e loro intersezioni mediante i metodi della Geometria Descrittiva (doppie 3 3.2.19 Progetti didattici 1° anno 3. I regolamenti didattici 3 Tema d’anno Il tema d’anno è l’analisi ed il progetto di una sedia e di un tavolo in legno. Per quanto attiene l’insegnamento di Progettazione del prodotto d’arredo 1 ciò avverrà mediante l’elaborazione del modello costruttivo (prototipo virtuale) e di un breve testo: dal primo devono risultare individuati con esattezza geometrica e coerenza formale i “nodi” costruttivi; dal secondo devono risultare individuate con chiarezza concettuale il tema del rapporto tra forma, tecnica e materia. Per quanto attiene l’insegnamento di Disegno del Prodotto d’Arredo 1/ciò avverrà mediante l’analisi delle geometrie costruttive dalle diverse tipologie di sedie, tavoli e mediante l’esplicitazione del processo di modellazione informatica con un breve testo per le diverse tipologie di sedie e tavoli proposte nel corso delle 6 esercitazioni. sedia con tutti gli elementi piani”. - Modulo II - Esercitazione (II): “Ridisegno di una sedia con elementi curvi e/o torniti”. 39 proiezioni ortogonali, proiezioni quotate, assonometrie ortogonali ed oblique, prospettiva a quadro ortogonale). 40 Modalità d’esame L’esame consisterà in un colloquio sui temi esposti delle lezioni e sugli elaborati assegnati durante il corso. Calcolo numerico Numerical Analysis Statica Statics Mat 08-6 cfu 1° anno / corso semestrale Icar 08-6 cfu 3° anno / corso semestrale Tiziano Politi Pilade Foti Finalità e contenuti disciplinari I contenuti del corso abbracciano differenti settori della matematica il cui obiettivo è l’associazione fra concetti e forme matematiche. • teoria delle matrici; • elementi di geometria analitica nel piano e nello spazio; • elementi di analisi matematica; • trasformazioni geometriche nel piano e nello spazio; • curve nel piano e nello spazio; • approssimazione di curve nel piano e nello spazio. Aims and contents The contents of the course span different sectors of mathematics and their target is to associate concepts to mathematical forms. The following subjects are studied during the course: • theory of matrixes; • elements of analytical geometry in plan and in space; • elements of mathematical analysis; • geometric transformations in plan and in space; • curves in plan and in space; • approximation of curves in plan and in space. Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di fornire una introduzione alla statica dei solidi e delle strutture. I metodi e gli strumenti sviluppati da tali discipline rappresentano un bagaglio di conoscenze indispensabile per l’analisi e la progettazione degli oggetti di interesse del disegno industriale. L’argomento centrale del corso è costituito dalla statica dei corpi rigidi. Nel corso viene anche affrontato, in maniera necessariamente semplificata, il problema della modellazione degli oggetti reali, cioè del passaggio dalla realtà fisica al modello teorico di calcolo. Aims and contents The aim of the course is to provide an introduction to the statics of solids and structures. The methods and the tools developed by these disciplines represent an essential basis of knowledge for the analysis and design of objects from an industrial design perspective. The central topic treated during the course is the statics of rigid bodies. The problem of the modelling real objects (that is to say, the passage from physical reality to theoretical model of calculation) is also dealt with, even if in a simplified manner. Articolazione delle attività didattiche Nell’ambito del corso verranno affrontati i seguenti argomenti. • Vettori • Cinematica dei corpi rigidi • Statica dei corpi rigidi • Resistenza dei materiali Articulation of the educational activities The main contents are: • Vectors • Kinematics of rigid bodies • Statics of rigid bodies • Strength of materials Applicazioni Alla fine del corso l’allievo sarà in grado di adoperare gli strumenti per la modellazione meccanica di semplici oggetti di disegn. Per questi ultimi egli sarà in grado di risolvere significativi problemi di progettazione e verifica. In particolare, attraverso alcune esercitazioni guidate, gli allievi analizzeranno dal punto di vista statico un semplice oggetto di arredamento. Application At the end of the course, the student will be able to use the tools for mechanical modelling on simple objects of design. He or she will be able to solve meaningful problems of design and verification. In particular, a simple furniture piece will be analyzed from the static point of view. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame consisterà nella discussione del tema d’anno riguardante lo studio di un oggetto di disegn e nella prova orale riguardante i principali argomenti del corso. 4.2.20 Progetti didattici del CdL in Disegno industriale 2° anno • Laboratorio di Disegno industriale 2 • Laboratorio di Arredamento 2 • Laboratorio di Progettazione grafica 2 • Simulazione e prototipazione virtuale • Storia delle arti decorative e industriali • Economia ed organizzazione aziendale • Fondamenti di informatica Laboratorio di Disegno industriale 2 Industrial design studio 2 LDI-12 cfu 2° anno Francesco Fittipaldi Disegno industriale 2 (Icar 13-9 cfu) Alessandra Scarcelli Realizzazione del prodotto industriale (Icar 12-3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è l’approfondimento delle tematiche inerenti la progettazione dell’oggetto industriale, avviate nel Laboratorio del I anno: in continuità con esso, il corso intende completare e sperimentare le tecniche progettuali rivolgendo l’attenzione ad oggetti di maggior complessità, definita dalla poli-matericità, da un alto grado di tecnologia applicata, da un sistema interdisciplinare di competenze, ecc… Il corpo delle lezioni teoriche offrirà agli studenti quegli strumenti critici atti ad un’analisi sistematica delle problematiche esigenziali esistenti e all’interpretazione delle trasformazioni sociali, tecnologiche e del mondo della produzione industriale, nella storia e nel dibattito contemporaneo. La risposta prestazionale all’analisi esigenziale dell’oggetto si concreterà nel processo di simulazione del progetto di design, dall’ideazione formale alla produzione materiale, attuato attraverso l’approccio integrato dei sistemi di modellazione e prototipazione mediante tecnologie cad/cam/cae. 3 3.2.19 Progetti didattici 1° anno 3. I regolamenti didattici 3 Aims and contents The purpose of the course is to make the student able to design and represent the shape of industrial design object. The purpose is persecuted showing to the student 1) the main figures and shapes of the bi-dimensional o three-dimensional space, their properties, their geometric construction; 2) the representation methods of such figures and shapes on a plane surface (the sheet). In particular the contents of the course will be the following arguments: - Outlines of Euclidean Geometry (purposes, fundamental concepts, fundamental entity and form, postulate and geometric constructions to make by calipers and not-graded line); - Projective Geometry (introductory concepts and omologie with its particular cases); - Purpose of Descriptive Geometry and classification of its methods (central and parallel projections) and elements of reference; - Rapresentation of the fundamental entity; the bi-dimensional and threedimensional form and their intersections by the methods of Descriptive Geometry (double orthogonal projections, quoted projections, orthogonal and oblique axonometries, perspective with orthogonal frame). Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro la data comunicata all’inizio del corso. 41 42 architettura. Iscrizione al corso Le iscrizioni al corso avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario essersi iscritti al corso all’inizio delle lezioni ed averne frequentato le lezioni. L’esame si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo studente in merito ai temi trattati, e documentati nella bibliografia e nei materiali didattici forniti nel corso. Si baserà inoltre sulla valutazione del grado di interesse, di competenza e di compiutezza riscontrati nelle esercitazioni svolte durante il corso e nell’elaborato progettuale finale. Laboratorio di Arredamento 2 Interior Design Studio 2 LA2-12 cfu 2° anno Rocco Mele Arredamento (Icar 16-9 cfu) Giuseppe Lovino Disegno del prodotto d’arredo 2 (Icar 17-3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Il Laboratorio 2° di Arredamento è un laboratorio di progettazione del prodotto d’arredo costituito da due insegnamenti coordinati: Arredamento (corso caratterizzante); Disegno del prodotto d’arredo (corso integrativo) Obiettivo del Laboratorio è far acquisire allo studente attraverso l’analisi delle forme e dei tipi del legno nell’arredo, delle tecniche di lavorazione e delle sue possibilità espressive (sapere) la competenza sintetico-critica e gli strumenti operativi necessari alla formalizzazione del progetto di un prodotto d’arredo (saper fare). I riferimenti alla produzione teorica e materiale storica e contemporanea, costituiranno la base su cui sviluppare il proprio pensiero critico e progettuale. La modellazione informatica tridimensionale viene indirizzata verso le tecniche di gestione digitale della fase produttiva (tecniche cad-cam; rapid prototyping). Articolazione dell’insegnamento Si alterneranno i contenuti della disciplina secondo la doppia modalità del sapere e del saper fare. Il sapere è inteso come momento di acquisizione dei fondamenti teorici e tecnici della disciplina e si articolerà in cicli di lezioni teoriche anche coordinate tra i due insegnamenti e in seminari su temi specifici ritenuti utili o con contributi scientifici di docenti esterni. Il saper fare, è inteso come momento di applicazione e verifica dell’acquisizione dei fondamenti teorici e tecnici attraverso esercitazioni ed attività progettuale in aula. In particolare l’attività dell’Arredamento prevede 9 crediti complessivi suddivisi in -sapere intra-moenia (lezioni ex cathedra) -saper fare intra-moenia esercitazioni (esercitazioni) -sapere extra-moenia (studio individuale) -saper fare extra-moenia (disegno a casa) Mentre l’insegnamento di Disegno del prodotto d’arredo prevede 3 crediti complessivi suddivisi in: -sapere intra-moenia (lezioni ex cathedra) -saper fare intra-moenia esercitazioni (esercitazioni) -saper fare e saper fare extra-moenia 1.3Temi progettuali d’anno 1.3.1. Modulo di Arredamento Lo studente dovrà progettare una scala interna in legno scegliendo fra alcune tipologie proposte dagli insegnanti ed individuare i nodi, tecnico-formali in cui le relazioni tra forma, materia si rivelano con maggior chiarezza. La progettazione sarà orientata verso processi produttivi di tipo artigianale. Dovrà darne, quindi, coerente rappresentazione predisponendo disegni esecutivi e modelli tridimensionali necessari ad una descrizione corretta del prodotto ed alla sua costruzione. Si prevede la possibilità di pensare a prime ipotesi progettuali che in riferimento a quanto appreso durante le esercitazioni analitico conoscitive, introducano ad un momento di maggiore sintesi. 1.3.2. Modulo di Disegno Lo studente dovrà ridisegnare e scomporre alcuni arredi in legno proposti dagli insegnanti (delle stesse tipologie del progetto) analizzandoli nei nodi tecnicoformali dandone rappresentazione attraverso la modellazione informatica tridimensionale. Quest’utima sarà di supporto alla progettazione del prodotto d’arredo e indirizzata verso la fase produttiva e di prototipazione attraverso le tecniche cad-cam. Programmazione delle attività del lamoratorio e modalità d’esame 2.1Svolgimento delle attività didattiche L’attività del laboratorio sarà scandita in due periodi, Primo periodo: ottobre-gennaio 2010: caratterizzato da lezioni teoriche, esercitazioni di tipo analitico, la progettazione, escursioni in luoghi di produzione. Secondo periodo: marzo-giugno 2011: caratterizzato da seminari con correzioni collettive finalizzati a rendere l’esperienza individuale dello studente un patrimonio collettivo, verifiche del progetto. Eventuale mostra didattica finale dei lavori. Programma in cicli di lezioni: percorsi teorico-critici fondativi nella concezione del prodotto d’arredo 2.2.1 Prolusione al corso: finalità e obiettivi La materia: Il Legno -Cenni sull’anatomia della pianta -Proprietà tecnologiche del legno: -Processi di lavorazione iniziali: -Legnami indigeni e di importazione: -essenze: tenere, dure, semidure. -Componenti in legno massello: -nodi di unione degli elementi. -I lavorati: -mdf, compensati, multistrati, paniforti, lamellari. Il prodotto d’arredo. -Cenni storici sui sistemi costruttivi del mobile in legno massello: -il mobile placcato -costruzioni di superfici in legno massello a carena. -Costruzione dei telai piani: -struttura interna. -Costruzione dei telai in curva: -struttura interna. -Costruzione degli elementi in curva: -collatura dei compensati. -curvatura per mezzo del vapore -Le strutture degli arredi “sostenitori” -Le strutture delle sedute imbottite. -Le strutture degli arredi “contenitori” -Finitura del prodotto d’arredo. Elementi distintivi del progetto d’interni: -definizioni ed ambiti -elementi e loro interazioni -atlante figurativo I collegamenti verticali: la scala: -gli elementi e l’analisi tecnico-statica -morfologia e tipologie -riferimenti storici -la scala su misura: la produzione artigianale e tecniche costruttive -i nodi di unione degli elementi: particolari costruttivi e rapporto con i paramenti murari Percorso teorico-critico nella concezione del prodotto d’arredo in riferimento al progetto d’anno: -approccio metodologico alla progettazione dei collegamenti verticali: -analisi degli spazi individuati per il progetto -matrici fondative e riferimenti tipologici. -analisi di elementi ritenuti concettualmente portanti dalla ricerca contemporanea sulla qualità formale e costruttiva dell’arredo in legno. -il prodotto artigianale: l’arredo su misura ed il rapporto con l’involucro. Il Prototipo: -Il modello virtuale -Tecnologie di modellazione CAD-CAM -Cenni sulla prototipazione rapida (RP) 2. 4 Aspetti tecnico-formali delle concezione del prodotto d’arredo che s’intendono evidenziare durante le lezioni teoriche in rapporto alle esercitazioni in aula 2.4.1 Caratteristiche tecniche e formali del prodotto Dimensionamento e tipi. Dati antropometrici. Matrici strutturali e componenti. Il ruolo del giunto. Materiali, finiture. Produzione artigianale Esercitazioni di Laboratorio 2.5.1. Modulo di Progettazione del Prodotto d’Arredo Le esercitazioni sono finalizzate a sviluppare l’analisi analitico-conoscitiva dei prodotti d’arredo scelti dalla docenza attraverso processi di scomposizione e ricomposizione degli stessi da attuarsi con lo strumento principale del disegno computerizzato ed al fine di individuare di volta in volta le categorie progettuali che li costituiscono. 2.6Modalità d’esame L’esame riguarderà entrambi gli insegnamenti del laboratorio e consisterà nella discussione critica dei progetti, dei riferimenti teorici, la loro rappresentazione e la realizzazione ponendo attenzione alla congruenza tra i diversi aspetti che compongono l’unità dell’opera. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. 3 3.2.20 Progetti didattici 2° anno 3. I regolamenti didattici 3 Articolazione delle attività didattiche Il corso è organizzato in due moduli della durata ciascuno di un semestre, entrambi articolati in cicli di lezioni teoriche e pratiche ed in esercitazioni tematiche rivolte a verificare le conoscenze acquisite. Nel primo modulo, ad una definizione generale del programma esigenziale prestazionale, dell’innovazione tecnologica e della globalizzazione nelle dinamiche relative alla distribuzione dei prodotti, seguiranno lezioni più caratterizzanti il tema d’anno, il progetto di un apparecchio illuminotecnico: • L’illuminotecnica moderna nella storia del design e stato dell’arte del progetto di apparecchi illuminotecnici; • Fondamenti di illuminotecnica, colore e percezione visiva; • Sorgenti di luce; • Hardware del sistema luce: apparecchi, sostegni, ottiche; Le elaborazioni progettuali riferite al primo modulo riguarderanno il ridisegno di una lampada paradigmatica della storia del design, la sua scomposizione in elementi/ componenti di un sistema matrice complesso. Nel secondo modulo lezioni specifiche andranno a completare l’apparato teorico di riferimento: Fondamenti di impianti elettrici; Rendimento energetico e sostenibilità ambientale; Software per il calcolo illuminotecnico ed il rendering; Norme tecniche, certificazioni e sicurezza degli apparecchi. L’elaborato finale d’esame riguarderà il progetto illuminotecnico di uno spazio urbano pubblico, concepito nel rapporto fra luce e spazio, fra oggetto di design e 43 Laboratorio di Progettazione grafica 2 Graphic Design Studio 2 LPG 2/II-12 cfu 2° anno 44 Vito Tafuni Cultura tecnologica della progettazione grafica 2/II (Icar 12-3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Tema del laboratorio sarà la progettazione di un carattere tipografico. Gli studenti realizzeranno una font funzionante, installabile su computer, completa del set alfanumerico e di una serie di simboli integrati. Si tratterà di un carattere per testi: questo, a differenza di un generico carattere per titolazione, dovrà prevedere una cura particolare agli aspetti percettivi, di visibilità e di leggibilità, in grado di assicurarne la fruizione. Gli aspetti di progettazione sistemica saranno altrettanto importanti, perché il sistema di segni costituito dal carattere possa avere le appropriate qualità di coerenza formale funzionali alla leggibilità. Aims and contents The design problem is of a typographical character. The students will realize a real font, to be installed on a computer, complete with an alphanumeric set and of a series of integrated symbols. Articolazione delle attività didattiche Il lavoro di laboratorio sarà integrato da una serie di lezioni teoriche relative a diversi aspetti della progettazione tipografica, della sua storia e delle sue applicazioni nella comunicazione: • la tipografia a base calligrafica, in particolare quella quattro-cinquecentesca; • l’emancipazione dalla calligrafia e la scientifizzazione della tipografia, in particolare il caso del Romain du Roi; • l’evoluzione dall’incisione manuale dei punzoni a quella realizzata con il pantografo; • usi editoriali della tipografia a piombo; • i limiti della tipografia razionalista; • la progettazione al computer; • l’integrazione del carattere tipografico nella grafica contemporanea; • prospettive di scrittura non tipografica al computer. Articulation of the educational activities Theoretical lessons will be related to different aspects of the typographic design, its history and its applications in communication, as follows: • typography with a handwriting base, particularly that of the fifth to sixteenthcentury; • the emancipation from calligraphy and the science of typography, particularly the case of the Romain du Roi; • the evolution from manual incision with punches to incision realized with the pantograph; • editing with lead typography; • the limits of rationalist typography; • computer graphic design; • the integration of the typographical character in contemporary graphics; • perspectives of non typographical writing for the computer Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame finale consisterà nella presentazione di testi composti nel carattere progettato, e nella loro discussione e valutazione. Simulazione e prototipazione virtuale Simulation and virtual prototyping Ing-Ind/15 - 6 cfu 2° anno / corso semestrale Michele Fiorentino Finalità e contenuti disciplinari Il corso si prefigge di fornire i metodi per la rappresentazione tecnica di oggetti di design industriale con particolare attenzione agli espetti estetici ed ergonomici. Nella prima parte saranno trattate le norme UNI e ISO per la messa su tavola con tecniche tradizionali e CAD. Nella seconda parte saranno descritti i metodi e le tecniche per modellare e simulare modelli CAD 3D parametrici e feature based. Aims and contents This course provides technical methods for representing industrial design objects with a special interest to aesthetics and ergonomics. The first part describes the UNI and ISO standards for paper and digital drawings. The second part delivers methods and techniques to create virtual simulations using parametric and feature based 3D CAD models. Articolazione della didattica Storia ed evoluzione dei metodi di rappresentazione tecnica: dal tecnigrafo, CAD, digital mock-up. Classificazione e tipi di disegni. norme UNI applicate ai Disegni Tecnici: tipi di linee, spessori delle linee, scale di disegno unificate, formati dei fogli e cartigli. Rappresentazioni unificate di viste e sezioni. Dimensionamento e quotature. Cenni sulle funzionalità e rappresentazione convenzionale di elementi di macchine: filettature, ruote dentate, cuscinetti di strisciamento e di rotolamento, tenute. Tecniche di modellazione solida parametrica feature based: ambiente part, ambiente superfici, messa su tavola, ergonomia. Virtualizzazione di prodotto: simulazione estetica con tecniche di rendering e ergonomica con manichini virtuali. Esercitazioni intermedie e finali. Articulation of the educational activities History and development of technical drawings: drawing board, CAD systems and digital mock-up. Classification and types of drafts. Technical Drawings UNI and ISO conventions: line types, line weights, scale factors, sheet formats and title blocks. Representation of technical views and sections. Geometric dimensioning. Functionality and conventional representation of simple machine elements: threads, gears, bearings and seals. Parametric and feature based solid modeling techniques: Part environment, surfaces, drafting, ergonomics. Product Virtualization: visual simulation with high quality rendering techniques and ergonomic simulation with virtual mannequins. Intermediate and final exercises. Iscrizione al corso Le iscrizioni al corso avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Course registration The course registration should take place on the e-learning platform within the first ten days at the beginning of the course. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario essersi iscritti al corso all’inizio delle lezioni ed averne frequentato le lezioni. L’esame consiste in una prova di progetto e una prova orale. La prova progettuale di gruppo deve essere presentata insieme alle esercitazioni individuali svolte durante il corso sia in forma cartacea (tavole) che digitale (modelli CAD, powerpoint, etc..). L’esito positivo della prova di progetto consente l’accesso alla prova orale, in cui verranno valutate le conoscenze teoriche e discusso il contributo individuale alle varie attività del corso. Registration for the course To be admitted to the exam the student must have enrolled in the course at the beginning of lessons and having attended the lectures. The examination consists of a final project and an oral interview. The group project must be presented with the individual exercises performed during the course both in printed form (drafts) and digital (CAD models, powerpoint, etc. ..). The positive outcome of the test project allows access to the final interview, in which the theoretical knowledge and the individual contribution to the course activities of the candidate will be evaluated and discussed. Storia delle arti decorative e industriali History of Decorative and Industrial Arts Icar 18-6 cfu 2° anno / corso semestrale Alessandra Scarcelli Finalità e contenuti disciplinari Il corso si pone l’obiettivo di fornire le basi conoscitive relative alla storia del prodotto industriale, dell’arredamento e della produzione grafica, dalla sua nascita, coincidente con la rivoluzione industriale, fino agli anni ‘40 del Novecento. I riferimenti teorici saranno rappresentati dai diversi momenti storici che hanno scandito il dibattito culturale sul design, e riguarderanno inoltre la formazione dei designer e delle principali scuole che hanno segnato le differenti fasi di sviluppo del prodotto industriale e del gusto. Tale base teorica rappresenta il bagaglio di riferimento per l’attività di progettazione svolta nei laboratori di disegno industriale, arredamento e progettazione grafica. La redazione di schede critiche sui progetti sviluppati nei laboratori o sui prodotti esaminati nelle lezioni teoriche verificherà l’acquisizione del sapere: l’obiettivo è quello di evidenziare i caratteri morfologici e linguistici in relazione al contesto storico in cui sono stati progettati. Articolazione delle attività didattiche L’attività del corso sarà scandita in tre periodi didattici, per un totale di 9 lezioni: - Arte decorativa e arte industriale nell’epoca della sua riproducibilità tecnica - Il Novecento: la nascita del prodotto industriale - Il Movimento Moderno Ciascun periodo sarà caratterizzato da cicli di lezioni omogenee e scandito da una esercitazione ex tempore di sintesi critica dei temi trattati. Durante ciascuna delle tre esercitazioni ex tempore verranno redatte da ciascuno studente due schede relative a un prodotto industriale, di arredo o di grafica trattato nel ciclo di lezioni relativo. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. 3 3.2.20 Progetti didattici 2° anno 3. I regolamenti didattici 3 Nunzio Perrone Progettazione grafica 2 (Icar 13-9 cfu) It will deal with a character for textswhich, unlike a generic character for titles, paying particular attention to the perceptive, visibility and legibility aspects to assure its fruition. The aspects of systemic planning will be as important, because the system of signs constituted by the character could have a appropriate formal coherence quality functional to its legibility. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario essersi iscritti al corso all’inizio delle lezioni ed averne frequentato le lezioni. L’esame è individuale e consiste in un colloquio sui temi trattati nelle lezioni. Oltre ai libri in bibliografica, ogni studente dovrà elaborare le schede critiche impostate durante l’ex tempore. Le schede dovranno contenere notizie storiche e notizie tecniche in relazione agli oggetti presi in esame. 45 Economia ed organizzazione aziendale Economy and Business Organization Ing-Ind 35-6 cfu 2° anno / corso semestrale Michele Fiorentino 46 Finalità e contenuti disciplinari Il corso intende fornire nozioni fondamentali di micro e macroeconomia nonché di economia industriale, di gestione aziendale (con cenni a tutte le principali funzioni), di organizzazione formale, di contabilità generale e industriale, di tecniche per la programmazione e il controllo dei lavori. Lo studente acquisirà le principali conoscenze teoriche su tali argomenti, imparando a comprendere i più importanti fenomeni economici di mercato, ad interpretare e progettare l’organizzazione di una impresa, a leggerne il bilancio, a programmare attività produttive. Aims and contents The course aims to provide basic knowledge of micro and macroeconomics and industrial economics, business management (by considering all the main functions), the formal organization, industrial accounting and project management. The student will acquire the main theoretical knowledge on these subjects, learning to understand the most important economic phenomena, to interpret and design the enterprise organization, to read the budget, to plan production activities. Modalità d’esame L’esame consiste in una prova orale. Test Procedures The exam consists in an oral test Fondamenti di informatica Basic Computer Science Ing-Inf 05-6 Cfu 2° anno / corso semestrale Tommaso Di Noia Finalità e contenuti disciplinari Prima Parte (Architettura dei computer: Hardware e Software) Algebra di Boole Operatori logici semplici e composti Postulati e teoremi dell’algebra di Boole Rappresentazione delle funzioni logiche in forma canonica e mediante mintermini Minimizzazione di funzioni mediante mappe di Karnaugh Half-adder, full-adder, decoder, multiplexer. Aritmetica dei computer Rappresentazione degli interi (numeri positivi e negativi) Algoritmi per le comuni operazioni aritmetiche (addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione), in binario e in BCD Cifre significative, precisione nella rappresentazione ed errori di calcolo Rappresentazione dei numeri reali (formati standard per la rappresentazione aritmetica floating-point) Codifica delle immagini (pixel B/W e RGB) Architettura degli elaboratori Organizzazione della macchina di Von Neumann Linee di interfaccia della CPU (bus di clock, control, data e address) Decodifica degli indirizzi e interfacciamento con la memoria Rapporto tra architettura e processo di compilazione Organizzazione ed architettura della memoria Gerarchia di memoria Memorie cache (principi di località spaziale e temporale) Tecnologie delle memorie (elettronica, magnetica, ottica) Tipi di memoria (SRAM, DRAM, EPROM, FLASH, etc.) Dispositivi periferici Memoria esterna (struttura e organizzazione di dischi e memorie ottiche) Controllori I/O simplex e multiplex Prestazioni dell’I/O (tempi di accesso ai dati in funzione della tipologia di accesso) Costrutti di Programmazione Lessico, sintassi e semantica di un linguaggio ad alto livello Tipi di variabili, espressioni ed I/O Strutture di controllo condizionali e iterative Funzioni e passaggio dei parametri Confronto tra interpreti e compilatori Fasi di traduzione del linguaggio (analisi lessicale, sintattica e semantica, compilazione e assemblaggio, linking e loading, ottimizzazione per occupazione di memoria o tempo di elaborazione) Sistemi Operativi Concetto di macchina virtuale Tipi di S.O.: righe di comando, iconici, multiprogrammazione, batch, multitasking, time-sharing, real-time Seconda Parte (Formazione, Memorizzazione e Trattamento delle Immagini) Algoritmi e strategie risolutive Strategie risolutive (top-down e bottom-up) Rappresentazione degli algoritmi (flow-chart) Strategie di implementazione degli algoritmi (ricorrenza e ricorsività) Strategie di messa a punto degli algoritmi (verifica di correttezza e test dei moduli) Algoritmi numerici semplici (soluzione di equazioni) Trasformazioni geometriche (2D e 3D) Ambiente integrato MATHEMATICA Strutture dati Tipi di dati (primitivi, array, tabelle, file, record) Rappresentazione dei dati in memoria Rappresentazione in memoria delle immagini 2D e 3D Concetto di SceneGraph Formato delle immagini (RAW, BMP, JPG, JP2, J2F, TIF, GIF, PNG, WRL, ASE, …) Tecniche di imaging (con Laboratorio) Acquisizioni 2D e 3D (laser, luce strutturata; interferometria, stereoscopia) Sensori spaziali: a pantografo, ottici, elettromagnetici, inerziali e gravitazionali (es. Wii) Tecniche di Morphing Tecniche di Rendering (Texture, es. Avatar) 3.2.21 Progetti didattici del CdL in Disegno industriale 3° anno • Laboratorio di sintesi finale in Disegno industriale • Tecnologia di architettura di interni • Marketing industriale • Storia del design e dell’arredamento contemporaneo • Gestione dell’innovazione e del prodotto Laboratorio di sintesi finale Final Synthesis Studio LSF A-30 cfu 3° anno / corso annuale Lorenzo Netti Disegno del prodotto industriale 3 (Icar 16-22,5 cfu) Massimiliano Reina Realizzazione del prodotto industriale 3 (Icar 17- 7,5 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Il corso è per quegli studenti che hanno deciso di laurearsi nell’indirizzo di Arredamento. Esso si propone di condurre lo studente ad una matura e completa definizione del progetto del prodotto d’arredo capace di confrontarsi con il contesto culturale figurativo e produttivo esterno. Apprendendo la modellazione informatica tridimensionale lo studente giungerà al pieno controllo delle tecniche di gestione digitale della fase produttiva (tecniche cad-cam; rapid prototyping) e quindi alla definizione del prototipo del proprio progetto. Come tema d’anno si propone da un lato quello dell’ “imbottito” in quanto prodotto d’arredo fortemente legato al contesto produttivo del territorio pugliese; dall’altro si propone quello del “design navale”, relativamente agli interni. Aims and contents The course is for students who have decided to graduate in “interior design”. It leads them to a mature and complete definition of the furnishing product project, to be compared with the figurative and cultural production context. By learning three-dimensional computer modelling, the students will reach full control of the techniques of digital management of the production phase (technical cad-cam; rapid prototyping) and therefore to the definition of the prototype of their own projects. The One of the design problems of the year is an upholstered divan and armchair as a furnishing product strongly connected to the production context of Puglia and the other is a “nautical design”, relative to the interior of a boat. 3 3.2.21 Progetti didattici 3° anno 3. I regolamenti didattici 3 Articolazione delle attività didattiche Parte I Elementi di economia • Microeconomia: concetti generali e teoria della domanda e dell’offerta • Macroeconomia: circuito del reddito e PIL L’impresa • Natura giuridica dell’impresa Parte II L’impresa • Il bilancio e la contabilità generale • Contabilità industriale • Budget • Le funzioni aziendali Tecniche di programmazione della produzione • La Work Breakdown Structure • Il diagramma di Gantt • CPM e PERT Cenni di analisi degli investimenti Articulation of the educational activities Part I Elements of Economics • Microeconomics: basic concepts • Macroeconomics: GDP and other important indicators The company • Legal status of the firm Part II The company • The budget • Cost Accounting • The company functions Project Management • Work Breakdown Structure • Gantt • CPM and PERT Introduction to investment analysis Articolazione delle attività didattiche Lezioni e seminari di carattere teorico e applicativo sui caratteri formali, tecnologici e produttivi dei due temi d’anno. Esercizio del progetto, come momento di applicazione e verifica dell’acquisizione dei fondamenti teorici e tecnici dell’arredamento. Articulation of the educational activities Lessons and seminars on the formal, technological and production characteristics of the two themes of the year; Development of the project, as a process of application and verification of the theoretical and technical basis of interior design. 47 Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. 48 Ing-Ind 35-6 cfu 3° anno / corso semestrale Michele Gorgoglione Finalità e contenuti disciplinari Il corso tratta i principali temi relativi al marketing. I principali argomenti trattati sono i seguenti: l’analisi del comportamento del consumatore, la segmentazione, la definizione dei mercati obiettivo, il posizionamento, le principali decisioni di marketing (prodotto, prezzo e comunicazione.) Il corso prevede lezioni teoriche ed esercitazioni anche attraverso l’uso di software di analisi. Articolazione delle attività didattiche Introduzione al marketing strategico: - pianificazione strategica a livello corporate Analisi delle opportunità di marketing: - il comportamento dei consumatori Definizione dei mercati obiettivo: - segmentazione - tecniche di clustering - targeting - posizionamento - factor analysis e rappresentazione del posizionamento Sviluppo di nuovi prodotti : - generazione dell’idea: creatività e marketing - modello del ciclo di vita del prodotto. Decisioni e attuazione delle strategie di marketing: - prezzo - prodotto - comunicazione. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame finale consiste in due prove d’esonero scritte o in alternativa una prova orale sugli argomenti teorici trattati nel corso. È possibile discutere una esercitazione, da concordare con il docente, elaborata in forma di slide. Gestione dell’innovazione del prodotto Innovation and Product Management Ing-Ind 35-6 cfu 3° anno / corso semestrale Gabriele Zito Finalità e contenuti disciplinari I principali temi del corso sono i seguenti: a) Introduzione al Project Management: • Progetti di innovazione • Contesto • Processi • Organizzazione b) Tecniche di programmazione temporale dei progetti: • Diagramma di Gantt • Tecniche reticolari: CPM e PERT c) Tecniche di gestione economica dei progetti: • Budget di commessa • Curve di costo d)Cenni sul software “Microsoft Project” e)Project work Aims and contents Principal themes of the course: a)Introduction to Project Management: • Innovation Projects • Context • Processes • Organization b)Techniques of temporal planning of projects: • Diagram of Gantt • Network techniques: CPM and PERT c)Techniques of economic management of projects: • Budget of order • Cost curves d)Notes on the software “Microsoft Project” e)Project work. Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede lezioni teoriche e la discussione di casi di studio. Articulation of the educational activities Theoretical lessons and case study discussions are planned. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame consiste in una prova orale e si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo studente in merito ai temi trattati nel corso. Tecnologia dell’architettura d’interni Tecnology of interior design Ing-Ind 14-6 cfu 3° anno / corso semestrale Spartaco Paris Finalità e contenuti disciplinari Il corso di Tecnologie dell’architettura degli interni è rivolto agli studenti del III anno ed è propedeutico all’attività di tesi finale. Essendo destinato a tutti gli studenti del III anno- indipendentemente dell’indirizzo di laurea scelto- si propone di superare le restrittiva titolazione- che lo limiterebbe all’ambito degli interni- per costituire una esperienza di indagine nel campo delle tecnologie e dei materiali per il design- dal prodotto all’arredo al progetto cross mediale. Il grado di complessità dei processi produttivi e nello sviluppo dei materiali comportano una riflessione sugli elementi invarianti di tale sviluppo, capaci di orientare le scelte progettuali di fronte alla smisurata estensione del territorio del design. Il corso ha l’obiettivo di fornire conoscenze di supporto all’attività di tesi, attraverso comunicazioni ed esercitazioni che impongano allo studente l’acquisizione di consapevolezza e conoscenza sul ruolo delle tecnologie e dei materiali nella definizione del processo progettuale e produttivo nel design. Articolazione delle attività didattiche Concluso il ciclo formativo di base, l’attività del corso è orientata a guidare le scelte degli studenti che sono proiettati nel percorso di tesi, con una particolare attenzione alle questioni che riguardano le tecnologie produttive dei materiali, sistemi e componenti del prodotto di design e che possono essere determinanti nell’incidere sulle scelte progettuali. A tale fine sono previste due principali attività di sperimentazione applicata che gli studenti dovranno svolgere su temi selezionati congiuntamente con la docenza: Prima esercitazione: 1) Ricerca individuale su prodotto di arredo o design, selezionati con la docenza ( si suggerisce la scelta tra i prodotti presenti nella collezione permanente alla Triennale di Milano).La ricerca dovrà riguardare l’analisi del prodotto attraverso la definizione di un quadro esistenziale di riferimento, analisi dei materiali, dei processi produttivi, delle tecnologie impiegate, Sarà svolta attraverso la redazione di un fascicolo formato A4 orizzontale e relativo file digitale in formato .pdf, che illustri e analizzi le caratteristiche, modalità di produzione dalla materia prima, applicazioni. L’esercitazione sarà verificata nel corso della redazione con critiche programmate con la docenza e dovrà essere conclusa entro le prime 4 settimane del semestre. 2) Esercitazione integrata con i Laboratori di Sintesi del III anno: analisi critica di un materiale e relative tecnologie produttive relativo al tema monografico definito nell’ambito del Laboratorio del ||| anno. E’ richiesto il packaging di un campione del materiale analizzato, in modo da contribuire a realizzare una materioteca del Corso (cfr. Materilaconnexion.com). e sarà oggetto di valutazione ai fini del superamento dell’esame. L’esercitazione sarà verificata nel corso della redazione con critiche programmate con la docenza e dovrà essere conclusa entro la fine del corso settimane del semestre. L’attività del corso sarà svolta attraverso lo sviluppo delle esercitazioni guidato dalla docenza, con critiche individuali e collettive. Modalità d’esame L’esame è costituto dalla presentazione e discussione con la docenza delle due esercitazioni previste. 3 3.2.21 Progetti didattici 3° anno 3. I regolamenti didattici 3 Modalità d’esame L’esame si baserà sulla valutazione del grado di conoscenza raggiunto dallo studente in merito ai temi trattati nel corso, e sulla valutazione del grado di interesse, di competenza e di compiutezza riscontrati nelle esercitazioni svolte e nel progetto di tesi. Marketing industriale Industrial Marketing 49 Storia del design e dell’arredamento contemporaneo History of Contemporary Design and Forniture Alessandra Scarcelli Finalità e contenuti disciplinari Il corso si pone l’obiettivo di approfondire le tematiche storiche relative all’evoluzione del prodotto industriale, dell’arredamento e della produzione grafica, nel dibattito culturale contemporaneo. I riferimenti teorici saranno rappresentati dalle diverse posizioni che caratterizzano lo stato dell’arte contemporaneo sul design, facendo riferimento ai principali centri di formazione che hanno determinato le differenti fasi di sviluppo del prodotto industriale e del gusto. Tale base teorica rappresenta il bagaglio di riferimento per l’attività di progettazione svolta nei laboratori di sintesi finale relativi al progetto di tesi. Le tematiche progettuali e teoriche affrontate si sviluppano su problematiche analoghe al fine di rendere l’azione didattica più efficace per lo sviluppo del tema finale di tesi. La redazione di una tesina critica sui progetti sviluppati nel laboratorio di sintesi finale verificherà l’acquisizione del sapere: l’obiettivo è quello di evidenziare le invarianti morfologiche e linguistiche che nella storia hanno determinato la progettazione e la produzione dell’oggetto in esame. 50 Iscrizione al corso Le iscrizioni al corso avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Per frequentare il corso e sostenere l’esame lo studente deve essere regolarmente iscritto al terzo anno. È ammessa l’iscrizione con riserva (e quindi la possibilità di sostenere l’esame negli appelli straordinari invernali) per quegli studenti che sosterranno prima gli esami mancanti del secondo anno. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario essersi iscritti al corso all’inizio delle lezioni ed averne frequentato le lezioni. L’esame è individuale e consiste in un colloquio sui temi trattati nelle lezioni. Oltre ai libri in bibliografica, ogni studente dovrà elaborare la tesina critica impostata durante l’ex tempore. La tesina dovrà analizzare storicamente l’evoluzione formale e tecnica relativa all’oggetto in esame, attraverso una descrizione dello stato dell’arte e delle diverse posizioni teoriche nel dibattito contemporaneo. Il Corso di laurea magistrale (CdLM) in Architettura (XXIII) 3.3. Regolamento didattico del corso di laurea magistrale in Architettura (XXIII) 3.3.1 Carattere del CdLM in Architettura Il Dipartimento ICAR di Bari attiva per il corrente AA il corso di laurea magistrale (CDLM) di cinque anni a ciclo unico in “Architettura” (Classe LM/4) conformandosi alle prescrizioni del D.M. 28.11.2000 “Determinazione delle classi delle Lauree Specialistiche Universitarie” nonché a quelle del D.M. n. 270 del 2.10.2004 “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei” ed in particolare all’art. 6 c. 3 di quest’ultimo D.M. La Laurea magistrale in Architettura del Dipartimento ICAR del Politecnico di Bari fa parte di quei diplomi, certificati ed altri titoli di formazione nel settore dell’architettura che sono oggetto di reciproco riconoscimento tra gli Stati membri dell’Unione Europea, e come tale è stata pubblicata sulla “Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea” C 294 (IT), del 4.12.2003 (pp.2-4). Il corso di studi è di durata quinquennale, e prevede il rilascio del titolo di “laureato magistrale”. In ottemperanza a quanto prescritto dal D.M. 509/99 il cdls adotta il sistema dei crediti per agevolare la mobilità degli studenti, compresi quelli in corso e fuori corso già iscritti al corso di Laurea in Architettura ex Tab. XXX (D.M. 24.02.1993), verso il cdls di nuova istituzione. Il corso di studi prevede due indirizzi: uno “generale” e uno “classico”. Per l’A.A. 2012-13 (XXIII) il numero complessivo dei posti a disposizione per gli iscritti al 1° anno è 150 (di cui quello degli studenti ammissibile all’indirizzo classico è fissato in 25) integrati dagli eventuali trasferimenti di studenti del DICAR provenienti da anni successivi, sino al numero massimo complessivo non superiore a 50. 3.3.2 Durata degli studi e spendibilità della laurea magistrale in Architettura La sua durata è di cinque anni per un monte totale di almeno 300 crediti pari a 30 annualità d’esame. L’intero corso di studi è strutturato in tre cicli didattici, ciascuno dotato di una sua finalità specifica: • il primo ciclo, destinato alla formazione di base, corrisponde ai primi due anni di corso; • il secondo ciclo, destinato alla formazione scientifico-tecnica e professionale, corrisponde al terzo e al quarto anno; • il terzo ciclo, infine, corrispondente al quinto anno, è destinato a specifici approfondimenti tematici e disciplinari e alla elaborazione della tesi di laurea. Ciascun anno di corso comprende 28 settimane di attività didattica, articolate in due semestri. Dopo il superamento degli esami previsti, lo studente è ammesso a sostenere l’esame di laurea con il quale il Dipartimento ICAR gli conferisce il titolo di “laureato magistrale in architettura”. Questo titolo costituisce qualifica esclusivamente accademica: esso consente l’ammissione all’esame di Stato, che, se sostenuto con successo, è certificato da un altro diploma, rilasciato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che abilita all’esercizio indipendente della professione di architetto (questa potrà essere effettivamente praticata solo dopo l’iscrizione all’albo professionale). 3.3.3 Ambiti disciplinari e ripartizione del monte-crediti di base L’attività didattica dei tre cicli è organizzata in corsi ufficiali di insegnamento, ognuno dei quali è articolato ai soli fini didattici, in aree disciplinari. Ogni area disciplinare fa capo ad uno o più settori scientifico disciplinari. Ad esse è assegnato un numero di crediti di base. In accordo al D.M. 509/1999, in ciascun corso di insegnamento il numero complessivo di crediti è successivamento stabilito in funzione degli obiettivi specifici della formazione e dello svolgimento di attività formative stabilite dal manifesto annuale degli studi. 3.3.4 Definizione degli ambiti disciplinari e discipline inserite nel CdLM in Architettura Al fine di garantire agli studenti le fondamentali conoscenze teoriche e la pratica di attività di sperimentazione applicata, i contributi didattici e formativi di ciascuno degli ambiti disciplinari assumono a loro fondamento i contenuti minimi disciplinari così come già definiti nella tabella XXX ex D.M. 24 febbraio 1993, 3 3.3 Il corso di laurea magistrale in Architettura (XXIII) 3 3. I regolamenti didattici Icar 18-6 cfu 3° anno / corso semestrale Articolazione delle attività didattiche L’attività del corso sarà scandita in quattro periodi didattici, per un totale di 9 lezioni. L’ultimo periodo didattico sarà dedicato alla redazione di una esercitazione ex tempore che, sulla base dei temi trattati, rielabori una sintesi critica relativa all’oggetto caso-studio del Laboratorio di Sintesi Finale. 1. Il dopoguerra e gli anni ’50; 2. Comunicare per il grande numero; 3. La cultura del design anni ’60; 4. Dal radicale al commerciale: il Neomodernismo; 5. Arte e tecnica nell’età post-industriale; 6. La globalizzazione del design; 7. L’età dell’informazione: la rivoluzione digitale; 8. Antropologia dell’oggetto: design ambientalista, design anonimo, design digitale; 9. Frontiere, prospettive 51 e successivamente nella declaratoria dei settori scientifico-disciplinari contenuta nell’allegato B al D.M. 4 ottobre 2000, di cui già all’art.1 del D.M. 23 dicembre 1999. 52 potranno essere svolti anche presso qualificate strutture degli istituti di ricerca scientifica nonché dei reparti di ricerca e sviluppo di enti ed imprese pubbliche o private operanti nel settore dell’architettura, dell’ingegneria civile e dell’urbanistica, previa stipula di apposite convenzioni che possono prevedere anche l’utilizzazione di esperti appartenenti a tali strutture ed istituti, per attività didattiche speciali (corsi intensivi, seminari, stage). Su delibera del Consiglio di Dipartimento tali attività didattiche sono quotate in crediti fino alla concorrenza massima di una annualità. Nell’ambito dell’indirizzo classico alcuni corsi del I e II ciclo si svolgono nell’ambito di stage previsti sia in località archeologiche italiane che estere. Le spese per i viaggi e le permanenze fuori sono a carico degli studenti salvo i contributi previsti dal Politecnico di Bari e la disponibilità di alloggi nelle sedi di missione durante gli stage di scavo del II ciclo. 3.3.6. Cicli didattici I tre cicli dell’attività didattica di cui al punto 4.3.2 sono così definiti per finalità didattiche: 3.3.6.1 Primo ciclo (1° e 2° anno) È destinato alla formazione di base. Alla fine del primo ciclo lo studente deve dimostrare attraverso le verifiche di profitto di avere appreso gli elementi fondamentali della logica dell’architettura, della sua costruzione, della storia dei componenti essenziali dello spazio dell’architettura, nonché le tecniche fondamentali della rappresentazione dell’architettura e le discipline propedeutiche al controllo tecnico del progetto; e deve saper pervenire ad una prima sintesi di progetto nei suoi aspetti estetici, tecnici e funzionali. Inoltre per l’indirizzo “classico” lo studente deve dimostrare di avere appreso le tecniche fondamentali del rilievo e della rappresentazione manuale e digitale dell’architettura; e deve inoltre dimostrare di aver acquisto le conoscenze storiche, archeologiche e architettoniche di base relative al mondo antico. Discipline del primo ciclo Concorrono alla definizione del I ciclo discipline appartenenti a differenti settori scientifico-disciplinari (organizzate a fini esclusivamente didattici in “aree disciplinari”), cui fanno riferimento insegnamenti di diversa natura e durata, per un totale di 120 crediti, pari a 12 annualità, per ciascuno degli indirizzi. 3.3.6.2 Secondo ciclo (3° e 4° anno) È destinato alla formazione scientificotecnica e professionale. Alla fine del secondo ciclo lo studente deve dimostrare attraverso le verifiche di profitto, di essere in grado di pervenire a sintesi progettuali esecutive nei campi della progettazione architettonica e urbanistica, della costruzione dell’architettura, del restauro dei monumenti (lo strumento progettuale è adesso il metodo specifico di conoscenza degli allievi). In particolare per l’indirizzo classico lo studente deve dimostrare, attraverso le specifiche verifiche di profitto, di aver acquisito gli elementi essenziali della metodologia della ricerca archeologica, di saper affrontare un rilievo ai diversi livelli di scala, facendo ricorso alle metodologie di volta in volta ritenute più idonee, di aver acquisito le cognizioni necessarie ad interpretare i resti architettonici, di saper produrre elaborati che restituiscano scientificamente le forme originarie di un’architettura antica, nei limiti consentiti dal sopravvissuto nonché di sapersi avvalere di tale prodotto ai fini della comprensione storica dell’edificio stesso e dell’elaborazione di eventuali progetti di restauro. Discipline del secondo ciclo Concorrono alla definizione del II ciclo discipline appartenenti a differenti settori scientifico-disciplinari (organizzate a fini esclusivamente didattici in “ambiti disciplinari”), cui fanno riferimento insegnamenti di diversa natura e durata, per totale di 129,5 crediti. 3.3.6.3 Terzo ciclo (5° anno) È destinato a specifici approfondimenti tematici e disciplinari e all’elaborazione dell’esame di laurea. Qui lo studente, avendo ormai delineato i propri specifici interessi, deve dimostrare attraverso sue originali proposte, la raggiunta capacità di operare sintesi progettuali, pertinenti e verificabili nell’ambito delle conoscenze e del dibattito culturale sulla costruzione dello spazio in ogni scala. I piani di studio individuali sono strutturati all’interno di particolari strutture didattiche denominate “laboratori di laurea”. Discipline ed esami del terzo ciclo Concorrono alla definizione del III ciclo discipline che fanno riferimento a insegnamenti di diversa natura e durata, per un totale di 52,5 crediti, pari a 5 annualità. Dei 52,5 crediti complessivi, 6 sono da assegnarsi ad attività didattico-pratiche da svolgersi ai fini del tirocinio/stage o sotto la guida diretta del Collegio dei docenti del laboratorio di laurea, o presso qualificate strutture di istituti di ricerca scientifica nonché reparti di ricerca e sviluppo di Enti e imprese pubbliche e/o private operanti nel settore dell’architettura, dell’ingegneria civile e dell’urbanistica, previa stipula di apposite convenzioni. Esse possono consistere anche in attività didattiche speciali (corsi intensivi, seminari) svolte con l’utilizzazione di esperti. I Laboratori di laurea Il laboratorio di laurea è una struttura didattica a cui fanno riferimento tutti i corsi del 5° anno per un totale di 52,5 crediti. In particolare esso comprende: • il laboratorio di sintesi finale; • tre insegnamenti (ciascuno di 10 crediti), le cui ore sono tutte dedicate allo svolgimento di attività di ricerca finalizzate alla redazione della tesi (i docenti ufficiali hanno il ruolo di tutor); • lo stage (6 crediti). Disciplinarmente ciascun laboratorio di laurea si caratterizza in base a tre parametri: • la scala dimensionale (architettura, città, territorio); • i settori scientifico-disciplinari di riferimento (almeno tre); • la tematica di ricerca e di progetto, che fa riferimento al patrimonio consolidato di ricerche e progetti della Facoltà e del Dipartimento ICAR. Programmazione e istituzione dei laboratori di laurea Al fine di favorire l’iscrizione ai laboratori di laurea, per ciascun A.A.: • due serie di laboratori di laurea: - una parte a settembre e si conclude a luglio; - l’altra parte a marzo e si conclude a febbraio; • un appello straordinario a dicembre, come prolungamento della sessione autunnale; destinato unicamente agli esami del 4° anno. Prima dell’inizio di ciascun semestre (settembre e marzo), il CdD: -determina il numero dei laboratori di laurea da attivare in base al numero degli studenti che si trovano a quella data nelle condizioni di potersi iscrivere; -definisce e rende note le denominazioni dei laboratori di laurea sulla base dei progetti didattici elaborati dai collegi dei docenti; -approva le afferenze dei docenti ai differenti laboratori. Successivamente il CdD, in base al numero degli studenti iscritti ai differenti laboratori di laurea: • approva la composizione complessiva del laboratorio di laurea; • procede alla loro attivazione (assegnazione di spazi e attrezzature). Iscrizione ai laboratori di laurea e loro attivazione Condizioni necessarie per iscriversi ai laboratori di laurea sono: • avere superato tutti gli esami del I e II ciclo; • avere sostenuto possibilimente le propedeuticità di Storia IV indicate come necessarie al progetto didattico del laboratorio di laurea celto; • essere in possesso della certificazione della conoscenza obbligatoria della lingua inglese. Dopo la presentazione pubblica e on line dei progetti didattici, i laureandi fanno la loro opzione per i laboratori. Alla domanda di iscrizione sono allegati: • il certificato della segreteria studenti che attesti il superamento di tutti gli esami richiesti; • una breve relazione dalla quale dovranno evincersi le motivazioni per le quali si chiede l’iscrizione a quel laboratorio di laurea, quel tipo di progetto di sintesi finale, quella specifica tesi di ricerca, ecc.; • il curriculum studiorum, costituito da una descrizione dei momenti ritenuti più significativi della propria formazione, comprendente il portfolio (elaborati grafici) dei progetti e delle ricerche prodotti individualmente, ritenuti più significativi. 3 3.3 Il corso di laurea magistrale in Architettura (XXIII) 3. I regolamenti didattici 3 3.3.5 Organizzazione della didattica e corsi di insegnamento L’attività didattica del CdLM in Architettura si articola in una parte formativa orientata all’apprendimento e alla conoscenza di teorie, metodi e discipline; ed in una parte teorico-pratica orientata all’apprendimento e all’esercizio del “saper fare” nel campo delle attività strumentali o specifiche della professione. L’attività didattica è organizzata sulla base di annualità, costituite da corsi ufficiali di insegnamento. Al fine di consentire un’articolazione dell’attività didattica, gli insegnamenti possono strutturarsi in moduli didattici corrispondenti a frazioni di annualità. Pertanto gli esami di profitto possono essere sostenuti su (cfr. 4,1,13): • corsi di insegnamento monodisciplinari annuali; • corsi di insegnamento monodisciplinari corrispondenti a mezza annualità; • corsi di insegnamento integrati; • laboratori. Per assicurare un’idonea assistenza didattica, anche secondo quanto previsto dalla raccomandazione CEE n. 3, marzo 1990, nei Laboratori è assicurato un rapporto personalizzato fra discenti e docenti tale da consentire il controllo individuale della pratica del progetto; e pertanto di norma non possono essere ammessi più di 50 allievi per ogni Laboratorio. I laboratori da attivarsi sono: • Laboratori 1-4 di Progettazione architettonica, caratterizzati da discipline del ssd ICAR 14 (Composizione architettonica e urbana); • Laboratori 1-2 di Costruzione dell’architettura, caratterizzati da discipline del ssd ICAR 12 (Tecnologia dell’architettura) e del ssd ICAR 09 (Tecnica delle costruzioni); • Laboratori di Restauro, caratterizzati da discipline del ssd ICAR 19 (Restauro); • Laboratori di Urbanistica, caratterizzati da discipline del ssd ICAR 21 (Urbanistica); • Laboratori di sintesi finale, caratterizzati da discipline del ssd ICAR 14 (Composizione architettonica e urbana), e da un’altra disciplina presa dai settori: ICAR 09 (Tecnica delle costruzioni), ICAR12 (Tecnologia dell’architettura), ICAR 19 (Restauro), ICAR 21 (Urbanistica). Nei Laboratori di sintesi finale lo studente è guidato, in accordo al proprio piano di studi, attraverso l’apporto di più discipline alla matura e completa preparazione di un progetto d’architettura nei diversi campi dell’applicazione professionale. I laboratori di sintesi finale fanno parte dei laboratori di laurea (cfr. 4.3.6.3) e vengono istituiti all’inizio di ogni semestre dal Consiglio di Dipartimento, che ne definisce la correlazione con la tesi di Laurea. Il laboratorio di sintesi finale non prevede un esame di profitto ma rilascia una ammissione all’esame di laurea certificata dai docenti che hanno condotto il laboratorio frequentato dallo studente. Alcuni segmenti dell’attività didattica pratica 53 54 tratta in genere di materiali cartacei provenienti da archivi o biblioteche: libri, disegni esistenti, documenti ma anche rilievi, foto, ecc.; • apparati critici: bibliografia ragionata, nomi, luoghi, elenco delle fonti, ecc. Il progetto di sintesi Il progetto d’architettura elaborato dai laureandi è in stretta correlazione con l’attività di ricerca, che ne costituisce la base scientifica. Esame di laurea magistrale in Architettura Per essere ammesso a sostenere l’esame di laurea magistrale in Architettura è necessario: • avere ottenuto almeno 300 crediti per attività didattiche e di ricerca; • avere ricevuto la idoneità rilasciata dal laboratorio di sintesi finale. L’esame di laurea consiste: • nella discussione del progetto di sintesi finale; • nella discussione della tesi di ricerca. La valutazione si riferisce sia al progetto di sintesi che alla tesi di ricerca, e assume come base la media dei voti riportati negli esami di profitto. La tesi di ricerca La sua elaborazione serve a dimostrare l’attitudine del laureando alla ricerca, all’approfondimento critico, alla speculazione teorica sui problemi di architettura. Si configura generalmente costituita di tre parti: • testo critico; • documentazione: sono i materiali “inediti” rintracciati durante il lavoro, materiale prima del tutto sconosciuto alla comunità scientifica. In questo caso si Esami del laboratorio di laurea Per ciascun insegnamento dei laboratori di laurea è istituita una commissione costituita da professori ufficiali del CdLM appartenenti allo stesso ssd. Gli insegnamenti di stessa denominazione hanno la stessa commissione. Ciascuna commissione esamina gli studenti iscritti all’esame, indipendentemente dal Laboratorio di appartenenza. I laboratori di sintesi rilasciano soltanto un’idoneità che vale come ammissione all’esame di laurea. Commissioni di laurea La Commissione esaminatrice é formata da undici membri, professori ufficiali del CdLM. Della Commissione fanno parte il coordinatore del laboratorio di laurea e gli altri membri del collegio. Presidente della Commissione di norma é il Direttore o il Coordinatore del Corso di Studi. Le Commissioni sono nominate dal Direttore del Dipartimento. In apertura di seduta il Presidente dà la parola al coordinatore del laboratorio di laurea. Successivamente la parola passa ai candidati che espongono in sequenza: • il progetto di sintesi finale; • la tesi di ricerca. La seduta d’esame é pubblica per quanto attiene alla tesi di ricerca. Al termine il Presidente invita la Commissione a ritirarsi per la discussione di merito e per la valutazione. Criteri di valutazione Il voto dell’esame di laurea deriva da: • media degli esami di profitto espressa in centodecimi (a), cui va a sommarsi: • la media pesata delle valutazioni espressa in decimi (b) dei singoli commissari relativa al progetto di sintesi finale e alla tesi di ricerca. Solo nel caso in cui a + b = (o maggiore) di 110 é possibile avanzare la proposta di lode. Acquisizione dei risultati e loro pubblicazione Al fine di non disperdere l’attività di ricerca prodotta dai laboratori di laurea con l’elaborazione delle tesi, il Dipartimento ICAR promuove l’acquisizione dei risultati formalizzati: • dei progetti di sintesi finale, • delle tesi di ricerca attraverso la loro elaborazione elettronica e garantendo comunque il copyright agli autori. 3.3.7 Equipollenze fra laurea V.O. e laurea specialistica 3.3.7.1 Disattivazione dei corsi di laurea (cdl) in Architettura ex D.M. 24.02.1993 (G.U. 2 luglio 1993, n. 153), Tabella XXX, ed ex D.R. Bari, 19 ottobre 1993 (G.U. 13.01.1994, serie generale n. 9); e loro equipollenza con il corso di laurea specialistica (cdls) in Architettura ex D.M. 03.11.1999, n. 509. A partire dall’A.A. 2006/2007 sono disattivati tutti i cicli del CdL in Architettura ex D.M. 24.02.1993; e contemporaneamente sono attivati tutti i cicli del Corso di laurea specialistica in Architettura. Equivalenze fra insegnamenti dell’ordinamento CdLS Classe n.4/SD.M.28/XI/2000 con il precedente ordinamento ex D.M. 24.02.1993 (G.U. 2 luglio 1993, n. 153), Tabella XXX + ex D.R. Bari, 19 ottobre 1993 (G.U. 13.01.1994, serie generale n. 9) Per quanto attiene all’ordinamento precedente comunemente detto N. O., valgono le seguenti equivalenze fra insegnamenti: Vecchio Ordinamento / 1982-1990 1° e 2° anno Storia dell’architettura 1a annualità Storia dell’architettura 2a annualità Tecnologie dei materiali da costruzione Istituzioni di matematica Istituzioni di matematica II Urbanistica 1a annualità Disegno e rilievo Applicazioni di geometria descrittiva Statica 3° e 4° anno Caratteri tipologici dell’architettura Storia dell’architettura contemporanea Fisica tecnica e impianti Sociologia urbana e rurale Strumenti e metodi per il rilievo architettonico Cultura tecnologica della progettazione I Cultura tecnologica della progettazione II 5° anno Estimo ed esercizio professionale Nuovo Ordinamento / 1993-1994 Primo ciclo ex tabella XXX Storia dell’arch. antica + Storia dell’arch. medioevale Storia dell’architettura moderna Materiali e progettazione di elementi costruttivi Istituzioni di matematiche 1a annualità Istituzioni di matematiche 2a annualità Urbanistica Disegno dell’architettura I + Disegno dell’architettura II Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Statica I + Statica II Secondo ciclo ex tabella XXX Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura Storia dell’architettura contemporanea Fisica tecnica ambientale I + Fisica tecnica ambientale II Sociologia urbana Rilievo dell’architettura I + Rilievo dell’architettura II Progettazione ambientale Tecnologie del recupero edilizio Terzo ciclo Esercizio professionale dell’architettura 1993-1994 Primo ciclo n.o. ex tabella XXX Storia dell’arch. antica + Storia dell’arch. medioevale (9 cfu) Storia dell’architettura moderna (7,5 cfu) Istituzioni di matematiche 1 (4,5 cfu) + Elementi di geometria analitica (4,5 cfu) (Modulo del corso integrato di modellazione solida dell’architettura) Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva (4,5 cfu) + Stereotomia (4,5 cfu) (Modulo del corso integrato di modellazione solida dell’architettura) Secondo ciclo n.o. ex tabella XXX Urbanistica II (4 cfu) Storia e metodi dell’architettura (3,5 cfu) Caratteri tipologici e morfologici dell’arch. I (4 cfu) + Caratteri tipologici e morfologici dell’arch. II (3,5 cfu) Storia dell’architettura contemporanea I + II (7 cfu) 2000 Primo ciclo CdLs (classe n.4/s) Storia dell’arch. Antica (esonerati al 2° della parte di medioevale) (9 cfu) Storia dell’architettura medioevale e storia dell’architettura moderna (7,5 cfu) Istituzioni di matematiche 1 (9 cfu) 3 3.3 Il corso di laurea magistrale in Architettura (XXIII) 3. I regolamenti didattici 3 Struttura e composizione dei laboratori di laurea Ciascun laboratorio di laurea è costituito di norma: • da un Collegio di Docenti, in genere 3 docenti di ruolo, di cui uno con funzione di coordinatore e responsabile del laboratorio di sintesi finale. Il Collegio dei docenti prima dell’inizio di ogni semestre elaborano un progetto didattico e di ricerca esecutivo, necessario all’istituzione del laboratorio stesso; • da 6 laureandi, ciascuno dei quali è tenuto ad elaborare individualmente, di intesa con il Collegio e nell’ambito del progetto didattico e di ricerca proposto dal Collegio stesso e in collaborazione con gli altri laureandi, un progetto di architettura e una ricerca il cui obiettivo è la stesura del capitolo di propria competenza della tesi. Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva (9 cfu) Secondo ciclo CdLs (classe n.4/s) Teorie e tecniche della progettazione urbanistica (4 cfu) Storia dell’architettura IV (3,5 cfu) Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura (7,5 cfu) Storia dell’architettura contemporanea (7 cfu) 55 3.3.7.1 Indirizzo “generale” CDLM in Architettura 56 fisico; • la preparazione storica tesa: all’acquisizione delle conoscenze specifiche relative alle architetture prodotte nel corso del tempo come base indispensabile per una cosciente attività di progettazione; e conseguentemente all’acquisizione di metodologie finalizzate alla comprensione critica del fare architettura; • la preparazione tecnica e tecnologica applicata alla conoscenza delle tecniche di trasformazione dei materiali e di produzione dei manufatti edilizi, nonché delle analisi esigenziali e di costo; • la preparazione scientifica per quel che riguarda la conoscenza delle matematiche, degli strumenti e metodi di calcolo delle strutture, delle tecniche di analisi dei fenomeni attinenti all’uso dello spazio fisico e alla sua trasformazione. Iscrizione al 2° anno di corso Per iscriversi nell’A.A. successivo al 2° anno di corso, è necessario che lo studente abbia sostenuto con esito positivo almeno due annualità. In difetto, lo studente si iscrive fuori corso. Tuttavia è possibile iscriversi con riserva ai corsi del II anno qualora lo studente intenda sostenere l’esame, di cui si richiede la propedeuticità, nella sessione straordinaria di febbraio; nel caso l’esame non venga superato l’iscrizione al corso decade. Trasferimenti al 2° anno di corso da altri atenei È necessario aver superato almeno le seguenti annualità: 1 Laboratorio 1° di Progettazione architettonica 2 Materiali e progettazione di elementi costruttivi; oppure altra disciplina annuale appartenente alla stessa area disciplinare V (Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia) Passaggio dal I al II ciclo (dal 2° al 3° anno) Per iscriversi al II ciclo (terzo anno) è necessario aver superato, almeno tutti i seguenti 10 esami su 12 complessivi: 1 Laboratorio 1° di Progettazione architettonica 2 Laboratorio 2° di Progettazione architettonica 3 Storia dell’architettura antica 4 In alternartiva: Statica / Storia Moderna /Urbanistica 5 Materiali e progettazione di elementi costruttivi 6 Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura 7 Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica 8 Disegno dell’architettura 9 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Coloro che allo scadere del 2° anno di corso non abbiano superato tali annualità entro l’appello straordinario invernale, sono considerati studenti fuori-corso: tale status permane fino a che non si superano dette annualità. Gli eventuali due esami mancanti del I ciclo di cui al punto 4, dovranno essere stostenuti prima di quelli di cui essi sono propedeutici (Storia moderna prima di Storia contemporanea; Urbanistica prima del Laboratorio di progettazione urbanistica; Statica prima di Scienza delle costruzioni) Iscrizione al 4° anno di corso Per iscriversi nel successivo A.A. al 4° anno di corso è necessario che lo studente abbia superato almeno 2 annualità. In difetto, lo studente si iscrive fuori corso. Trasferimenti al 3° anno di corso da altri atenei È necessario aver superato almeno le seguenti annualità: 1 Laboratorio 1° di Progettazione architettonica (almeno 15 cfu) 2 Laboratorio 2° di Progettazione architettonica (almeno 12 cfu) 3 Materiali e progettazione di elementi costruttivi (almeno 9 cfu) 4 Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura (almeno 12 cfu) 5 Storia dell’architettura antica (9 cfu) 6 Statica (almeno 9 cfu) 7 Istituzioni di matematiche 8 Disegno dell’architettura (9 cfu) 9 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva (9 cfu) Trasferimenti al 4° anno di corso da altri atenei È necessario aver sostenuto tutti gli esami del primo ciclo e inoltre aver superato almeno le seguenti annualità: 1 Laboratorio 3° di Progettazione architettonica 2 Scienza delle costruzioni 3 Esami per un totale di 2 annualità; oppure: 1 annualità + 2 semestralità; oppure: 4 semestralità rivenienti dalle seguenti aree disciplinari: II Discipline storiche per l’architettura III Teoria e tecniche per il restauro architettonico V Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia VI Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l’architettura VIII Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale IX Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica Mobilità studentesca: programmi Socrates Al fine di favorire il processo di internazionalizzazione e di integrazione fra gli Stati membri della UE, a partire dal terzo anno di corso è consentita la partecipazione ai concorsi per l’attribuzione di borse di studio Socrates per la mobilità studentesca, bandite dal Politecnico di Bari. Condizioni essenziali per parteciparvi sono: • avere concluso tutti gli esami del 1° ciclo; • avere sostenuto almeno l’esame di Laboratorio 3° di Progettazione architettonica. Passaggio dal II al III ciclo (dal 4° al 5° anno) Per iscriversi ad ottobre nel successivo A. A. al III ciclo (quinto anno) lo studente dovrà aver superato tutte le annualità del I e nel II ciclo. Qualora avesse ancora esami da sostenere, si iscriverà con riserva, contando ancora sull’appello straordinario invernale per il completamento degli esami. Coloro che nell’appello straordinario invernale non abbiano superato gli esami residui sono considerati studenti fuori-corso. Tuttavia al fine di favorire l’ingresso degli studenti nei laboratori di laurea alle date previste (ottobre e marzo), sono stabiliti degli appelli straordinari per tutti coloro che, ancora in debito di max 3 annualità, li chiederanno, impegnandosi a concluderli prima dell’apertura del successivo laboratorio. Il calendario di questi appelli, tenuto conto dell’elenco di tali studenti fornito dalla Segreteria didattica, sarà concordato nelle sue sequenze (distinte per ciascuno studente) dal Coordinatore del Corso di studi con i gli studenti stessi. Trasferimenti al 5° anno di corso da altri atenei È necessario aver superato tutti gli esami relativi al I e II ciclo inseriti nel regolamento didattico del corso di laurea specialistica in Architettura del Dipartimento ICAR di Bari. Gli studenti che intendono trasferirsi dovranno presentare alla Segreteria Studenti, al fine di ottenere il nulla-osta del Politecnico, il certificato di iscrizione nel precedente A.A. con l’elenco degli esami sostenuti. 3 3.3 Il corso di laurea magistrale in Architettura (XXIII) 3. I regolamenti didattici 3 L’indirizzo “generale” è dedicato alla formazione specifica nel settore dell’Architettura, e cioè alla formazione per lo svolgimento di quelle attività “esercitate abitualmente con il titolo professionale di architetto” (direttive n. 85/384/CEE, n. 85/14/CEE, n. 86/17/CEE), tesa ad assicurare il raggiungimento: 1. della capacità di creare progetti architettonici che soddisfino le esigenze estetiche e tecniche; 2. di una adeguata conoscenza della storia e delle teorie dell’architettura, nonché delle arti, tecnologie e scienze umane ad essa attinenti; 3. di una conoscenza delle belle arti in quanto fattori che possono influire sulla qualità della concezione architettonica; 4. di una adeguata conoscenza in materia di urbanistica, pianificazione e tecniche applicate nel processo di pianificazione; 5. della capacità di cogliere i rapporti tra uomo e creazioni architettoniche e tra creazioni architettoniche e il loro ambiente, nonché la capacità di cogliere la necessità di adeguare fra loro creazioni architettoniche e spazi in funzione dei bisogni e della misura dell’uomo; 6. della capacità di capire l’importanza della professione e delle funzioni dell’architetto nella società, in particolare elaborando progetti che tengano conto dei fattori sociali; 7. di una conoscenza dei metodi di indagine e di preparazione del progetto di costruzione; 8. della conoscenza dei problemi di concezione strutturale, di costruzione e di ingegneria civile connessi con la progettazione degli edifici; 9. di una conoscenza adeguata dei problemi fisici e delle tecnologie, nonché della funzione degli edifici, in modo da renderli intimamente confortevoli e proteggerli dai fattori climatici; 10. di una capacità tecnica che consenta di progettare edifici che rispondano alle esigenze degli utenti nei limiti imposti dal fattore costo e dai regolamenti in materia di costruzione; 11. di una conoscenza adeguata delle industrie, organizzazioni, regolamentazioni e procedure necessarie per realizzare progetti di edifici e per l’integrazione dei piani nella pianificazione. In esso, con riferimento alla natura e alle finalità proprie del CdLM in Architettura, tutti gli insegnamenti ruotano intorno a un nucleo centrale costituito dalla cultura della progettazione, cioè da quella serie di metodologie di natura storica e scientifica e di procedimenti di natura tecnico-estetica necessari alla costruzione dello spazio fisico. Essi, conseguentemente, garantiscono il conseguimento degli obiettivi indicati dalla direttiva CEE 85/384 sull’architettura, attraverso: • l’attività di progettazione applicata al campo dell’architettura, della città, del restauro, dell’urbanistica, e dell’ambiente costruito in senso lato; • la preparazione specifica nel campo delle tecniche di rappresentazione in quanto strumento conoscitivo fondamentale per la progettazione e il disegno dello spazio Conoscenza della lingua inglese Inoltre per iscriversi al terzo ciclo lo studente dovrà essere in possesso almeno del B1 (Thershold) Preliminary English Test (PET). 57 Propedeuticità d’esame del I ciclo Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “generale” - I ciclo (ex DM 270/2004) Anno Tipo di Numero esami Totale Insegnamenti Ciclo crediti (annualità e moduli didattici concorrenti didattico di corso insegnamento alla definizione delle annualità) i 1° l 1 15 2° m m m m m 1 1 1 1 1 l 6 1 I m l I m 1 1 1 1 1 6 9 9 9 9 9 3 63 12 9 9 12 9 9 60 Ambiti disciplinari Crediti per insegnamento Laboratorio 1° di Progettazione architettonica - Composizione architettonica 1a. annualità - Disegno elettronico per la progettazione icar 14 icar 14 i i 9 3 - Teoria dell’architettura Storia dell’architettura antica Materiali e progettazione di elementi costruttivi Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica Disegno dell’architettura Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Verifica lingua inglese icar 14 icar 18 icar 12 mat 05 icar 17 icar 17 nn i ii v x xi xi 3 9 9 9 9 9 3 63 icar 14 icar 14 icar 18 i i ii Laboratorio 2° di Progettazione architettonica - Composizione architettonica 2a. annualità - Caratteri dell’architettura Storia dell’architettura medioevale + storia dell’architettura moderna Statica Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura - Progettazione di sistemi costruttivi - Progettazione esecutiva dell’architettura Laboratorio di Urbanistica - Storia e teorie dell’urbanistica - Tecniche dell’urbanistica Caratteri morfologici e tipologici dell’Architettura icar 08 iv Non si può sostenere l’esame di: Se non si è sostenuto l’esame di: Laboratorio 2° di Progettazione architettonica - Laboratorio 1° di Progettazione architettonica ii 3° - Materiali e progettazione di elementi costruttivi m m m m 1 1 1 1 4 5 9 9 l 1 12 i m 8 4 9 4° l 1 1 8 1 4 9 64 12 9 icar 12 icar 12 v v 9 3 icar 21 icar 21 icar 14 viii viii I 4 5 9 60 m l l m I Monte crediti complessivo = 123 | Totale esami = 12 esami Legenda l m i 58 Anno Tipo di Numero esami Totale Insegnamenti Ciclo crediti (annualità e moduli didattici concorrenti alla didattico di corso insegnamento definizione delle annualità) l 1 12 Laboratorio 3° di Progettazione architettonica Storia dell’architettura - Storia medioevale dell’architettura + antica Storia dell’architettura moderna Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura Laboratorio Corso monodisciplinare (una annualità) Corso integrato Propedeuticità d’esame del II ciclo Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “generale” - II ciclo (1° anno ex DM 270/2004 - 2° anno ex DM 509/1999) I 1 1 1 1 1 4 12 12 9 8 1 8 7 65 Settori Ambiti Crediti per scientifico- disciplinari insegnamento disciplinari icar 14 - Progettazione architettonica 1a annualità icar 14 - Progettazione architettonica esecutiva icar 09 - Tecnica delle costruzioni Storia dell’architettura contemporanea III(1°semestre) icar 18 Storia dell’architettura contemporanea III(2°semestre) icar 18 icar 08 Scienza delle costruzioni ing-ind Metodi e tecniche di analisi ambientale I 11 (fisica tecnica ambientale I) i i iv ii ii iv vi 5 4 3 4 5 9 9 Non si può sostenere l’esame di: Se non si è sostenuto l’esame di: Laboratorio 3° di Progettazione architettonica - Storia dell’architettura moderna Laboratorio 4° di Progettazione architettonica - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica - Scienza delle costruzioni Laboratorio di Restauro architettonico - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica - Scienza delle costruzioni - Rilievo dell’architettura Laboratorio 2° di Costruzione dell’architettura - Scienza delle costruzioni - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica Laboratorio di Progettazione urbanistica - Progettazione urbanistica - Gestione urbana icar 21 icar 21 viii viii 9 3 Architettura del paesaggio Rilievo dell’architettura icar 15 icar 17 xi 4 9 64 icar 14 icar 16 icar 18 i i ii 9 3 4 Metodi e tecniche di analisi ambientale II - Metodi e tecniche di analisi ambientale I icar 19 icar 09 iii iv 9 3 Laboratorio di progettazione urbanistica - Laboratorio di Urbanistica icar 09 icar 14 icar 22 iv i vii 9 3 9 ing-ind 11 icar 12 sps 10 vi v ix 4 4 8 Laboratorio 4° di Progettazione architettonica - Composizione e progettazione urbana - Architettura degli interni Storia dell’architettura IV Laboratorio di Restauro - Restauro architettonico - Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico Laboratorio 2° di Costruzione dell’architettura - Progetto di strutture - Teorie e tecniche della progettazione architettornica Estimo Metodi e tecniche di analisi ambientale II - Fisica tecnica ambientale II - Tecnologia dell’architettura Sociologia urbana 3 3.3.7.1 Curriculum “generale” CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Settori scientificodisciplinari 65 Monte crediti complessivo = 129 | Totale esami = 15 esami 59 Propedeuticità d’esame del III ciclo Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “generale” - III ciclo (ex DM 509/1999) Anno Tipo di Numero Ciclo didattico di corso insegnamento esami iii 5° lsf 1 Totale Insegnamenti crediti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) 18 Laboratorio di sintesi finale - Progettazione architettonica 2a. annualità - Un insegnamento in alternativa fra m m/2 3 0,5 24 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 6 48 Monte crediti complessivo = 48 Totale = 4,5 esami 60 Tre insegnamenti da scegliersi fra Architettura di interni.5 Architettura del paesaggio.5 Caratteri tipologici dell’architettura.5 Stereotomia.5 Storia dell’architettura.5 Restauro architettonico.5 Tecnica delle costruzioni.5 Cultura tecnologica della progettazione.5 Tecnologia dell’architettura.5 Tecnologia del recupero edilizio.5 Fisica tecnica ed impianti.5 Estimo.5 Progettazione urbanistica.5 Sociologia urbana.5 Rilievo dell’architettura.5 Archeologia Museologia Stage Non ci si può iscrivere al laboratorio di Laurea se non si sono superati tutti gli esami del I e II ciclo Ambiti Crediti per disciplinari insegnamento icar 14 i icar 15 icar 16 icar 19 icar 09 icar 12 ing-ind 11 icar 21 i i iii iv v vi viii icar 16 icar 15 icar 14 icar 14 icar 18 icar 19 icar 09 icar 12 icar 12 icar 12 ing-ind 11 icar 22 icar 21 sps 10 icar 17 l-ant 07 l-art 04 i i i i ii iii iv v v v vi vii viii ix xi xii xii 18 12 6 24 6 48 Legenda l m i Laboratorio Corso monodisciplinare (una annualità) Corso integrato In aggiunta agli obiettivi strategici dell’indirizzo generale, il curriculum “classico” è finalizzato a fornire competenze specifiche nel settore dei beni archeologici e monumentali del mondo antico e medievale mediterraneo, al fine di formare una figura professionale dotata di: • adeguate cognizioni storiche nell’ambito del contesto cronologico e geografico in cui è chiamato ad intervenire; • adeguate conoscenze delle manifestazioni artistiche e più in generale produttive del mondo mediterraneo tra l’età del bronzo e la fine dell’età medievale, nonché della capacità di classificazione, comprensione e interpretazione dei materiali archeologici, anche ai fini della loro fruizione museale; • idonee conoscenze dei fondamenti metodologici basilari delle discipline archeologiche, non escluse di quelle metodiche di ricerca analitica che si avvalgono del supporto di metodologie scientifiche sussidiarie e dell’applicazione delle nuove tecnologie; • idonea padronanza delle metodologie del rilievo manuale e strumentale ai diversi livelli di scala, non escluse la fotogrammetria digitale, le tecnologie satellitari e di scansione digitale tridimensionale. Tali conoscenze sono volte ad assicurare a tale figura professionale una specifica capacità di intervento in quei contesti specifici inerenti il patrimonio archeologico e monumentale mediterraneo. Saranno quindi suoi interlocutori le autorità preposte alla tutela del patrimonio e costituiranno ambiti peculiari di intervento: Il rilievo archeologico ai diversi livelli di scala, dal particolare architettonico alla documentazione topografica; Il restauro archeologico, dal monitoraggio alla manutenzione dell’esistente e fino all’elaborazione di progetti di anastilosi; La progettazione e l’allestimento museale nei lori diversi aspetti; La sistemazione d’area e la progettazione di parchi archeologici, nella complessità delle problematiche che discendono dalle specifiche esigenze di conservazione e di fruizione. Iscrizione al 2° anno di corso Per iscriversi nell’A.A. successivo al 2° anno di corso, è necessario che lo studente abbia sostenuto con esito positivo almeno due annualità. In difetto, lo studente si iscrive fuori corso. Tuttavia è possibile iscriversi con riserva ai corsi del II anno qualora lo studente intenda sostenere l’esame di cui si richiede la propedeuticità, nella sessione straordinaria di febbraio; nel caso l’esame non venga superato l’iscrizione al corso decade. Trasferimenti al 2° anno di corso da altri atenei È necessario aver superato almeno le seguenti annualità: 1 Laboratorio 1° di Progettazione architettonica 2 Materiali e progettazione di elementi costruttivi; oppure altra disciplina annuale appartenente alla stessa area disciplinare V (Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia) Passaggio dal I al II ciclo (dal 2° al 3° anno) Per iscriversi nel successivo A.A. al II ciclo (terzo anno) lo studente dovrà aver superato i seguenti esami: 1 Laboratorio 1 di Progettazione architettonica 2 Laboratorio 2 di Progettazione architettonica 3 Storia dell’architettura antica 4 In alternativa: Statica / Storia moderna / Urbanistica 5 Materiali da costruzione e tecniche costruttive 6 Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura 7 Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematiche 8 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva 9 Laboratorio 1 di Archeologia Coloro che allo scadere del 2° anno di corso non abbiano superato tali annualità entro l’appello straordinario invernale, sono considerati studenti fuori-corso: tale status permane fino a che non si superino dette annualità. Gli eventuali due esami mancanti del I ciclo di cui al punto 4, dovranno essere stostenuti prima di quelli di cui essi sono propedeutici (Storia moderna prima di Storia contemporanea; Urbanistica prima del Laboratorio di progettazione urbanistica; Statica prima di Scienza delle costruzioni) Trasferimenti al 3° anno di corso da altri atenei Per le specificità proprie dell’indirizzo ‘classico’ non è possibile accedere al II ciclo provenendo da altri Atenei. Conoscenza della lingua inglese Inoltre per iscriversi al terzo ciclo lo studente dovrà essere in possesso almeno del B1 (Thershold) Preliminary English Test (PET). Mobilità studentesca: programmi Socrates Al fine di favorire il processo di internazionalizzazione e di integrazione fra gli Stati membri della UE, a partire dal terzo anno di corso è consentita la partecipazione ai concorsi per l’attribuzione di borse di studio Socrates per la mobilità studentesca, bandite dal Politecnico di Bari. Condizioni essenziali per parteciparvi sono: • avere concluso tutti gli esami del 1° ciclo; • avere sostenuto almeno l’esame di Laboratorio 3° di Progettazione architettonica. 3 3.3.7.1 Curriculum “generale” CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Settori scientificodisciplinari 3.3.7.2 Indirizzo “classico” CdLM in Architettura Iscrizione al 4° anno di corso Per iscriversi nel successivo A.A. al 4° anno di corso è necessario che lo studente abbia superato almeno 2 annualità. In difetto, lo studente si iscrive fuori corso. 61 Trasferimenti al 4° anno di corso da altri atenei Per le specificità proprie dell’indirizzo ‘Classico’ non è possibile accedere al II ciclo provenendo da altri Atenei. 62 Passaggio dal II al III ciclo (dal 4° al 5° anno) Per iscriversi ad ottobre nel successivo A. A. al III ciclo (quinto anno) lo studente dovrà aver superato tutte le annualità del I e nel II ciclo. Qualora avesse ancora esami da sostenere, si iscriverà con riserva, contando ancora sull’appello straordinario invernale per il completamento degli esami. Coloro che nell’appello straordinario invernale non abbiano superato gli esami residui sono considerati studenti fuoricorso. Tuttavia al fine di favorire l’ingresso degli studenti nei laboratori di laurea alle date previste (ottobre e marzo), sono stabiliti degli appelli straordinari per tutti coloro che, ancora in debito di max 3 annualità, li chiederanno, impegnandosi a concluderli prima dell’apertura del successivo laboratorio. Il calendario di questi appelli, tenuto conto dell’elenco di tali studenti fornito dalla Segreteria didattica, sarà concordato nelle sue sequenze (distinte per ciascuno studente) dal Coordinatore Trasferimenti al 5° anno di corso da altri atenei Per le specificità proprie dell’indirizzo ‘Classico’ non è possibile accedere al III ciclo provenendo da altri Atenei. Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “classico” - I ciclo (ex DM 270/2004) Anno Tipo di Composizione Totale Ciclo crediti didattico di corso insegnamento annualità I 1° l m I Conoscenza di una seconda lingua straniera Per iscriversi al terzo ciclo lo studente dovrà certificare la conoscenza di base di una seconda lingua straniera, in aggiunta a quella della lingua inglese già precedentemente certificata, da scegliersi tra il francese, il tedesco e il greco moderno. m m I 2° l 1 1 1 1 1 1 15 9 9 9 9 9 6 3 63 1 12 Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Laboratorio 1° di Progettazione architettonica - Composizione architettonica e urbana 1a. annualità - Teoria dell’architettura - Disegno dal vero dell’architettura antica Storia dell’architettura antica Materiali da costruzione e Tecniche costruttive - Materiali da costruzione naturali - Tecniche costruttive e tecnologia del mondo antico Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Laboratorio 1° di Archeologia (Greca) - Archeologia egea - Archeologia e storia dell’arte greca - Archeologia della Magna Grecia Verifica lingua inglese Propedeuticità d’esame del I ciclo Settori Aree Crediti per scientifico- disciplinari insegnamento disciplinari icar 14 icar 14 icar 17 icar 18 i i i ii icar 12 icar 12 mat 05 icar 17 v v x xi 9 3 3 9 9 4,5 4,5 9 9 l-fil let/01 xii l-ant/02 xii l-ant 07 xii nn 3 3 3 3 63 icar 14 icar 14 icar 18 i i ii 8 4 9 icar 21 icar 08 viii iv 9 9 m 1 9 m m l 1 1 1 9 9 12 Laboratorio 2° di Progettazione architettonica - Composizione architettonica 2a. annualità - Caratteri dell’architettura Storia dell’architettura medievale + Storia dell’architettura moderna Laboratorio di urbanistica Statica Laboratorio 1° di costruzione dell’architettura icar 12 icar 12 v v 9 3 9 - Progettazione di sistemi costruttivi - Progettazione esecutiva dell’architettura Laboratorio 2° di archeologia (Romana) - Etruscologia e antichità italiche - Archeologia e storia dell’arte romana + archeologia delle province romane l-ant/06 l-ant/07 xii xii 3 6 l 1 Non si può sostenere l’esame di: Se non si è sostenuto l’esame di: Laboratorio 2° di Progettazione architettonica - Laboratorio 1° di Progettazione architettonica Storia dell’architettura - Storia medioevale + storia dell’architettura dell’architettura antica moderna Laboratorio 1° di Costruzione dell’architettura Laboratorio 2° di - Laboratorio 1° di archeologia (Romana) archeologia (Greca) Legenda l m 6 60 60 - Materiali da costruzione e tecniche costruttive i 3 3.3.7.1 Curriculum “generale” CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 È possibile iscriversi con riserva ai corsi del 4° anno qualora lo studente intenda sostenere l’esame di cui si richiede la propedeuticità nella sessione straordinaria di febbraio; nel caso l’esame non venga superato l’iscrizione al corso decade. del Corso di Studi con i gli studenti stessi. Laboratorio Corso monodisciplinare (una annualità) Corso integrato 63 Monte crediti complessivo = 123 | Totale esami = 13 annualità Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “classico” - II ciclo (3° anno ex DM 270/2004 - 4° anno ex DM 509/1999) Anno Tipo di Composizione Totale Ciclo crediti didattico di corso insegnamento annualità II 3° 1 12 Settori Aree Crediti per scientifico- disciplinari insegnamento disciplinari icar 14 icar 14 i i 5 4 - Tecnica delle costruzioni icar 09 iv 3 iii iv vi 4 9 9 m m m 1 1 1 4 9 9 Storia dell’Architettura contemporanea III(1° semestre) icar 08 icar 08 Scienza delle costruzioni ing-ind11 Metodi e tecniche di analisi ambientale I (fisica tecnica ambientale I) l 1 12 Laboratorio di Progettazione urbanistica - Progettazione urbanistica - Gestione urbana icar 21 icar 21 viii viii 9 3 Rilievo dell’architettura icar 17 xi 9 m 1 1 9 9 4° I I m l I l 7 1 1 1 1 1 1 1 7 64 64 12 4 9 8 12 8 12 Non si può sostenere l’esame di: se non si è sostenuto l’esame di: Laboratorio di progettazione urbanistica - Laboratorio di Urbanistica Laboratorio 4° di Progettazione architettonica - Scienza delle costruzioni - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica Laboratorio di restauro - Scienza delle costruzioni - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica - Rilievo dell’architettura Laboratorio 3° di Archeologia - Topografia e rilievo dell’antico -Metodologie della ricerca archeologica l Propedeuticità d’esame del II ciclo Laboratorio 4° di Progettazione architettonica - Composizione architettonica e urbana - Museografia Storia dell’architettura IV Estimo Sociologia Laboratorio di Restauro - Restauro architettonico - Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico Metodi e tecniche di analisi ambientale II - Fisica tecnica ambientale II - Tecnologia dell’architettura Laboratorio 2° di Costruzione dell’architettura - Progetto di strutture - Teoria e tecniche della progettazione architettonica 65 Monte crediti complessivo = 129 | Totale esami = 14 annualità icar 17 l-ant 10 xii xii 4 5 64 Laboratorio 2° di costruzione dell’architettura - Scienza delle costruzioni - Laboratorio 3° di Progettazione architettonica icar 14 icar 16 icar 18 icar 22 sps 10 i i ii ii ix 9 3 4 9 8 Metodi e tecniche di analisi ambientale II - Metodi e tecniche di analisi ambientale I Laboratorio 3° di Progettazione architettonica - Storia dell’architettura moderna icar 19 icar 09 iii iv 9 3 ing-ind 11 vi icar 12 v 4 4 icar 09 icar 14 9 3 iv i 65 Propedeuticità d’esame del III ciclo Manifesto del CdLM in Architettura - Indirizzo “classico” - III ciclo (ex DM 509/1999) Anno Tipo di Numero Ciclo didattico di corso insegnamento esami iii 5° lsf 1 Totale Insegnamenti crediti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) 18 Laboratorio di sintesi finale - Progettazione architettonica 2a. annualità - Un insegnamento in alternativa fra m m/2 3 0,5 24 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 6 Tre insegnamenti da scegliersi fra Architettura di interni.5 Architettura del paesaggio.5 Caratteri tipologici dell’architettura.5 Stereotomia.5 Storia dell’architettura.5 Restauro architettonico.5 Tecnica delle costruzioni.5 Cultura tecnologica della progettazione.5 Tecnologia dell’architettura.5 Tecnologia del recupero edilizio.5 Fisica tecnica ed impianti.5 Estimo.5 Progettazione urbanistica.5 Sociologia urbana.5 Rilievo dell’architettura.5 Archeologia Museologia Stage Settori scientificodisciplinari Ambiti Crediti per disciplinari insegnamento icar 14 i icar 15 icar 16 icar 19 icar 09 icar 12 ing-ind 11 icar 21 i i iii iv v vi viii icar 16 icar 15 icar 14 icar 14 icar 18 icar 19 icar 09 icar 12 icar 12 icar 12 ing-ind 11 icar 22 icar 21 sps 10 icar 17 l-ant 07 l-art 04 i i i i ii iii iv v v v vi vii viii ix xi xii xii Non ci si può iscrivere al laboratorio di Laurea se non si sono superati tutti gli esami del I e II ciclo 18 12 6 3 3.3.7.2 Curriculum “classico” CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 l Insegnamenti (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Laboratorio 3° di Progettazione architettonica - Progettazione architettonica - Progettazione architettonica esecutiva 24 Legenda l 6 m m/2 48 Monte crediti complessivo = 48 Totale = 4,5 esami 48 i Laboratorio Corso monodisciplinare (una annualità) Corso monodisciplinare (mezza annualità) Corso integrato 65 3.3.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Architettura Insegnamenti e docenti per aree disciplinari Insegnamenti Area I: Progettazione architettonica e urbana 01 Composizione architettonica 1/A 66 ssd icar/14 Crediti 9 Laboratorio di appartenenza Docenti Laboratorio 1/A di Progettazione architettonica Giuseppe Fallacara 01 Storia dell’architettura antica A 02 Storia dell’architettura antica B (c.s.) icar/18 9 03 Giorgio Rocco Storia dell’architettura medioevale icar/18 4,5 Giampaolo Consoli 04 Storia dell’architettura moderna icar/18 4,5 Giampaolo Consoli 05 Storia dell’architettura contemporanea (I + II semestre) icar/18 4+5 Claudio D’Amato 06 Storia dell’architettura IV: Antica icar/18 4 Giorgio Rocco 07 Storia dell’architettura IV: Islamica Annalinda Neglia 08 Storia dell’architettura IV: Stereotomica Giuseppe Fallacara 09 Storia dell’architettura IV: Contemporanea Daniela De Mattia Monica Livadiotti 02 Composizione architettonica 1/B (c.s.) Laboratorio 1/B di Progettazione architettonica Nicola Parisi 03 Composizione architettonica 1/C (c.s.) Laboratorio 1/C di Progettazione architettonica Annalinda Neglia 04 Disegno elettronico per la progettazione 1/A Laboratorio 1/A di Progettazione architettonica Marco Stigliano 05 Disegno elettronico per la progettazione 1/B (c.s.) Laboratorio 1/B di Progettazione architettonica Graziella Fittipaldi 06 Disegno elettronico per la progettazione 1/C (c.s.) Laboratorio 1/C di Progettazione architettonica Francesco Scricco 07 Composizione architettonica 2/A Laboratorio 2/A di Progettazione architettonica Franco Defilippis 08 Composizione architettonica 2/B (c.s.) Laboratorio 2/B di Progettazione architettonica Michele Montemurro 09 Composizione architettonica 2/C (c.s.) Laboratorio 2/C di Progettazione architettonica Antonio Riondino 10 Caratteri dell’architettura A Laboratorio 2/A di Progettazione architettonica Vincenzo Minenna 11 Caratteri dell’architettura B (c.s.) Laboratorio 2/B di Progettazione architettonica Enrica Leonardis 12 Caratteri dell’architettura C (c.s.) Laboratorio 2/C di Progettazione architettonica Giuseppe Rociola 01 Restauro architettonico A Laboratorio di Restauro architettonico A Rossella De Cadilhac 13 Teoria dell’architettura icar/14 3 Laboratorio 1 di Progettazione architettonica Claudio D’Amato 02 Restauro architettonico B (c.s.) Laboratorio di Restauro architettonico B Ignazio Carabellese 14 Progettazione architettonica 1/A icar/14 5 Laboratorio 3/A di Progettazione architettonica Claudio D’Amato 03 Restauro architettonico C (c.s.) Laboratorio di Restauro architettonico C Giacomo Martines 15 Progettazione architettonica 1/B (c.s.) Laboratorio 3/B di Progettazione architettonica Michele Beccu 16 Progettazione architettonica 1/C (c.s.) Laboratorio 3/C di Progettazione architettonica Calogero Montalbano 17 Progettazione architettonica esecutiva 1/A Laboratorio 3/A di Progettazione architettonica Nicola Parisi 01 Statica A 18 Progettazione architettonica esecutiva 1/B (c.s.) Laboratorio 3/B di Progettazione architettonica Michele Beccu 02 Statica B (c.s.) 19 Progettazione architettonica esecutiva 1/C (c.s.) Laboratorio 3/C di Progettazione architettonica Matteo Ieva 03 20 Caratteri morfologici e tipologici dell’architettura icar/14 9 Matteo Ieva 21 Caratteri dell’architettura icar/14 4 Matteo Ieva 22 Composizione e progettazione urbana A icar/14 9 Laboratorio 4/A di Progettazione architettonica 23 Composizione e progettazione urbana B (c.s.) 24 Composizione e progettazione urbana C (c.s.) 25 Architettura del paesaggio A 26 icar/14 icar/14 icar/14 3 8 4 Area III: Teorie e tecniche per il restauro architettonico icar/19 9 Area IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura icar/08 9 Umberto Ricciuti Scienza delle costruzioni icar/08 9 Pilade Foti 04 Tecnica delle costruzioni ( A e B) icar/09 2 05 Tecnica delle costruzioni C Carlo Moccia 06 Progetto di strutture A Laboratorio 4/B di Progettazione architettonica Anna Bruna Menghini 07 Progetto di strutture B (c.s.) Laboratorio 4/C di Progettazione architettonica Loredana Ficarelli 08 Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico A Laboratorio 4/A di Progettazione architettonica Franco Defilippis 09 Architettura del paesaggio B (c.s.) Laboratorio 4/B di Progettazione architettonica Michele Montemurro 27 Architettura del paesaggio C (c.s.) Laboratorio 4/C di Progettazione architettonica Antonio Riondino 28 Teorie e tecniche della progettazione architettonica Laboratorio 2/A/B di Costruzione dell’architettura Claudio D’Amato icar/14 icar/15 icar/14 5 3 1,5 Umberto Ricciuti Laboratorio 3/A, 3/B di Progettazione architettonica Domenico Raffaele Laboratorio 3/C di Progettazione architettonica Francesco Porco Laboratorio 2/A di Costruzione dell’architettura Mauro Mezzina Laboratorio 2/B di Costruzione dell’architettura Giuseppina Uva Laboratorio di Restauro Architettonico A Giuseppina Uva Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico B (c.s.) Laboratorio di Restauro Architettonico B Domenico Raffaele 10 Teorie e tecniche costr. nel loro sviluppo storico C (c.s.) Laboratorio di Restauro Architettonico C Rita Greco 11 Sistemi statici e forme strutturali Laboratorio 2 di Costruzione dell’architettura Francesco Porco icar/09 icar/09 9 3 icar/09 1,5 icar/12 9 icar/12 4,5 3 3.3.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Area II: Discipline storiche per l’architettura e l’urbanistica Area V: Discipline tecnologiche per l’architettura 01 Materiali e progettazione di elementi costruttivi A 02 Materiali e progettazione di elementi costruttivi B 03 Materiali da costruzione naturali Paolo Capoccia Riccardo Calvano Diego Cellie 67 04 Tecniche costruttive e tecnologia del mondo antico icar/12 4,5 05 06 Progettazione di sistemi costruttivi A Progettazione di sistemi costruttivi B (c.s.) icar/12 9 Laboratorio 1/A di Costruzione dell’architettura Laboratorio 1/B di Costruzione dell’architettura Vitangelo Ardito Spartaco Paris 07 Progettazione esecutiva dell’architettura A icar/12 3 Laboratorio 1/A di Costruzione dell’architettura Fiore Resta 08 Progettazione esecutiva dell’architettura B (c.s.) Laboratorio 1/B di Costruzione dell’architettura Vincenzo P. Bagnato 09 Tecnologia dell’architettura Metodi e tecniche di analisi ambientale I Vitangelo Ardito icar/12 4 Monica Livadiotti Area VI: Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l’architettura 01 Disegno dell’architettura A icar/17 02 Disegno dell’architettura B (c.s.) icar/17 03 Disegno dal vero dell’architettura antica icar/17 3 04 Fondamenti e appl. di geometria descrittiva A icar/17 9 Vincenzo De Simone 05 Fondamenti e appl. di geometria descrittiva B icar/17 9 Alessandro Iacovuzzi 06 Rilievo dell’architettura A icar/17 9 Paolo Perfido Rilievo dell’architettura B icar/17 9 Gabriele Rossi 01 Fisica tecnica ambientale I A ing-ind/11 9 Metodi e tecniche di analisi ambientale I Francesco Ruggiero 07 02 03 04 Fisica tecnica ambientale I B Fisica tecnica ambientale II A Fisica tecnica ambientale II B ing-ind/11 ing-ind/11 ing-ind/11 9 4 4 Metodi e tecniche di analisi ambientale I Metodi e tecniche di analisi ambientale I Metodi e tecniche di analisi ambientale II Francesco Piccininni Francesco Ruggiero Francesco Piccininni Area XII: Discipline integrative di cultura umanistica Area VII: Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica 01 Estimo ed esercizio professionale icar/22 9 Pierluigi Morano Area VIII: Progettazione urbanistica 01 Urbanistica A 02 Urbanistica B 03 Progettazione urbanistica A 04 Progettazione urbanistica B (c.s.) 05 Gestione urbana A 06 Gestione urbana B (c.s.) icar/21 9 icar/21 9 icar/21 3 9 Ubaldo Occhinegro Domenico Pastore Laboratorio 1 di Progettazione architettonica Gabriele Rossi 21/21 Archeologia egea l-fil let/01 3 Laboratorio 1 di Archeologia Dario Puglisi Cascino Archeologia della Magna Grecia l-ant/07 3 Laboratorio 1 di Archeologia Roberta Belli Archeologia e storia dell’arte greca l-ant/02 3 Laboratorio 1 di Archeologia Luigi Maria Caliò Etruscologia e antichità italiche l-ant/07 3 Laboratorio 2 di Archeologia Chiara Bernardini Archeologia e storia dell’arte romana + Archeologia delle province Romane l-ant/07 6 Laboratorio 2 di Archeologia Roberta Belli Metodologie e tecniche della ricerca archeologica l-ant/10 4,5 Laboratorio 3 di Archeologia Silvio Fioriello Laboratorio di Urbanistica A Nicola Martinelli Archeometria fis/07 4,5 Laboratorio 3 di Archeologia Annarosa Mangone Laboratorio di Urbanistica B Luigi Guastamacchia Museografia 5 Laboratorio 4 di Archeologia Rossana Carullo Museologia 5 Laboratorio 4 di Archeologia Roberta Belli Laboratorio di Progettazione Urbanistica A Leonardo Rignanese Laboratorio di Progettazione Urbanistica B Francesca Calace Laboratorio di Progettazione Urbanistica A Patrizia Paola Pirro Laboratorio di Progettazione Urbanistica B Annarita Marvulli 3 3.3.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Area XI: Rappresentazione dell’architettura Area IX: Discipline sociali, economiche e giuridiche per l’architettura e l’urbanistica 01 Sociologia urbana + Economia Urbana sps/10 8 Sergio Bisciglia Area X: Scienze matematiche per l’architettura 68 01 Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica A mat/03-05 9 Giannangelo Luisi 02 Istituzioni di geometria +istituzione di matematica B mat/03-05 9 Giuseppe Devillanova 69 70 oggetti d’uso • Stage ICAR 16 AMBITO DISCIPLINARE II: Storia dell’Architettura • Storia dell’architettura. 5 • Storia dell’architettura ellenistica. 5 • Storia dell’architettura islamica. 5 • Storia dell’architettura antica. 5 • Storia dell’architettura bizantina e islamica • Storia dell’architettura contemporanea. 5 • Storia dell’architettura greca. 5 • Storia dell’architettura medioevale in pietra da taglio. 5 • Storia dell’architettura moderna in pietra da taglio. 5 • Storia dell’architettura romana in pietra da taglio. 5 • Storia della città e del territorio in pietra da taglio • Storia della critica e della letteratura architettonica • Storia e metodi di analisi dell’architettura • Storia urbana della città AMBITO DISCIPLINARE III: Restauro architettonico • Cantieri per il restauro architettonico • Caratteri costruttivi dell’edilizia storica • Conservazione dei materiali nell’edilizia storica • Consolidamento degli edifici storici • Restauro architettonico. 5 • Restauro dei monumenti • Restauro urbano • Teoria e storia del restauro. 5 • Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico • Stage ICAR 19 AMBITO DISCIPLINARE IV: Scienza e Tecnica delle Costruzioni • Costruzioni in zona sismica • Progetto di strutture. 5 • Progetto di strutture antisismiche • Scienza delle costruzioni. 5 • Sistemi statici e forme strutturali. 5 • Statica. 5 • Tecnica delle costruzioni. 5 • Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico. 5 • Stage ICAR 09 AMBITO DISCIPLINARE V: Tecnologia dell’Architettura • Cultura tecnologica della progettazione • Materiali e progettazione di elementi costruttivi. 5 • Progettazione ambientale • Progettazione esecutiva dell’architettura. 5 • Progettazione di sistemi costruttivi. 5 • Progettazione esecutiva dell’architettura. 5 • Tecnologia dell’architettura. 5 • Tecnologie del recupero edilizio. 5 • Tecnologie dei sistemi impiantistici • Tecnologie dei sistemi strutturali • Tecnologie per l’igiene edilizia e ambientale • Stage ICAR 12 AMBITO DISCIPLINARE VI: Fisica Tecnica Ambientale • Acustica applicata • Climatologia dell’ambiente costruito • Fisica tecnica ambientale • Gestione dei servizi energetici • Gestione dei servizi energetici del territorio • Illuminotecnica • Impianti tecnici Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo AMBITO DISCIPLINARE VIII: Progettazione urbanistica • Progettazione urbanistica. 5 • Recupero e riqualificazione ambientale, urbana e territoriale • Sistemi informativi territoriali e telerilevamento. 5 • Tecniche di progettazione urbanistica • Teorie e tecniche della progettazione urbanistica. 5 • Urbanistica.5 • Stage ICAR 21 1° Anno Insegnamenti di corso (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) Laboratorio 1° di Progettazione architettonica AMBITO DISCIPLINARE IX: Socio-economica • Sociologia urbana. 5 AMBITO DISCIPLINARE XI: Disegno • Applicazioni di geometria descrittiva • Cartografia tematica per l’architettura e l’urbanistica • Disegno automatico • Disegno dell’architettura. 5 • Percezione e comunicazione visiva • Rappresentazione del territorio e dell’ambiente • Rilevamento fotogrammetrico dell’architettura • Rilievo dell’architettura. 5 • Rilievo urbano e ambientale • Tecniche della rappresentazione • Teorie e storia dei metodi di rappresentazione • Stage ICAR 17 Indirizzo Corso A Corso B Corso C - Composizione architettonica 1 Giuseppe Fallacara Nicola Parisi Annalinda Neglia - Disegno elettronico per la progettazione Marco Stigliano Graziella Fittipaldi Francesco Scricco generale e classico Estensione temporale Tipo di insegnamento Crediti Annuale L 15 9 3 3 - Teoria dell’architettura generale Claudio D’Amato - Disegno dal vero dell’architettura antica classico Valentina Castagnolo M/4 2 Storia dell’architettura antica generale Giorgio Rocco Monica Livadiotti Annuale M 9 Materiali e progettazione di elementi costruttivi generale Paolo Capoccia Riccardo Calvano Annuale M 9 Materiali da costruzione e tecniche costruttive classico 3 9 - Materiali da costruzione naturali Diego Cellie Semestrale M 4,5 - Tecniche costruttive e tecnologia del mondo antico Monica Livadiotti Semestrale M 4,5 Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica generale e classico Giannangelo Luisi Giuseppe Devillanova Annuale M 9 Disegno dell’architettura generale Domenico Pastore Annuale M 9 Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva generale e classico Vincenzo De Simone Alessandro Iacovuzzi Annuale M 9 Laboratorio 1° di Archeologia classico Annuale L 9 Ubaldo Occhinegro - Archeologia egea Dario Puglisi 3 - Archeologia e storia dell’arte greca Luigi Maria Caliò 3 - Archeologia della Magna Grecia Lingua Inglese 2° Docenti Laboratorio 2° di Progettazione architettonica 3 Roberta Belli generale e classico Richard Lusardi generale e classico - Composizione architettonica 2 Annuale Franco Defilippis Michele Montemurro Antonio Riondino Enrica Leonardis - Caratteri dell’architettura generale Vincenzo Minenna Caratteri morfologici e tipologici dell’architettura generale Matteo Ieva Storia dell’architettura medioevale + Storia dell’architettura moderna generale Giampaolo Consoli Statica generale e classico Umberto Ricciuti Laboratorio 1° di costruzione dell’architettura generale e classico 3 Semestrale L 12 8 4 Giuseppe Rociola 9 Annuale Umberto Ricciuti M 9 Annuale M 9 Annuale L 12 - Progettazione di sistemi costruttivi Vitangelo Ardito Spartaco Paris 9 - Progettazione esecutiva dell’architettura Fiore Resta Vincenzo P. Bagnato 3 Nicola Martinelli Luigi Guastamacchia Urbanistica generale Laboratorio 2° di archeologia classico 3.3.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Insegnamenti attivabili al 5° anno AMBITO DISCIPLINARE I: Progettazione architettonica e urbana • Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie. 5 • Caratteri dell’architettura. 5 • Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura. 5 • Composizione architettonica. 5 • Composizione e progettazione urbana. 5 • Composizione elettronica della progettazione architettonica. 5 • Elaborazione elettronica della progettazione architettonica • Progettazione architettonica 2a. annualità • Progettazione architettonica esecutiva. 5 • Progettazione architettonica per il recupero degli edifici • Progettazione architettonica per il recupero urbano •Progettazione Stereotomica • Teoria dell’architettura. 5 • Teorie e tecniche della progettazione architettonica. 5 • Stage ICAR 14 • Arte dei giardini • Progettazione del paesaggio • Riqualificazione del paesaggio • Teorie e storia della progettazione del paesaggio • Stage ICAR 15 • Allestimento • Architettura degli interni • Arredamento • Arredamento di imbarcazioni • Decorazione • Museografia • Progettazione del prodotto d’arredo • Teorie e storia dell’arredamento e degli Annuale L 9 Annuale L 9 - Etruscologia ed antichità italiche Chiara Bernardini 3 - Archeologia e storia dell’arte romana + Arch delle provincie romane Roberta Belli 6 71 Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo Anno Insegnamenti di corso (annualità e moduli didattici concorrenti alla definizione delle annualità) 3° Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo Docenti Docenti Docentit Corso A Corso B Corso C generale e classico Estensione temporale Annuale Tipo di Crediti insegnamento L 12 - Progettazione architettonica Claudio D’Amato Guerrieri Michele Beccu Calogero Montalbano 5 - Progettazione architettonica esecutiva Nicola Parisi Michele Beccu Matteo Ieva 5 - Tecnica delle costruzioni Domenico Raffaele Domenico Raffaele Francesco Porco 2 Caratteri dell’architettura generale Matteo Ieva Annuale M 4 Storia dell’architettura contemporanea generale Claudio D’Amato Semestrale M/2 4+5 Scienza delle costruzioni generale e classico Pilade Foti Annuale M 9 Metodi e tecniche di analisi ambientale I (Fisica tecnica ambientale I) Laboratorio di progettazione urbanistica generale e classico Francesco Ruggiero Annuale M 9 Francesco Piccininni generale e classico Annuale L Anno Insegnamenti di (annualità e moduli didattici concorrenti corso alla definizione delle annualità) 4° Docenti Docenti Docenti Corso A Corso B Corso C - Composizione e progettazione urbana Carlo Moccia Anna Bruna Menghini Loredana Ficarelli - Architettura del paesaggio Francesco Defilippis Michele Montemurro Antonio Riondino Laboratorio 4° di Progettazione architettonica Storia dell’architettura IV(a scelta tra) generale e classico generale e classico Annalinda Neglia 4 - Storia dell’architettura stereotomica Giuseppe Fallacara 4 Laboratorio di Restauro architettonico generale e classico Annuale 12 - Restauro architettonico Rossella De Cadilhac Ignazio Carabellese Giacomo Martines - Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico Giuseppina Uva Domenico Raffaele Rita Greco Laboratorio 2° di costruzione dell’architettura Mauro Mezzina - Metodologie e tecniche della ricerca archeologica Silvio Fioriello 4 - Storia dell’architettura islamica 3 Annarosa Mangone 3 M/2 4 Annarita Marvulli Gabriele Rossi 9 4 Francesca Calace Paolo Perfido 12 Daniela De Mattia Patrizia Paola Pirro classico L - Storia dell’architettura contemporanea Leonardo Rignanese generale Annuale Giorgio Rocco - Gestione Urbana Laboratorio 3° di archeologia Tipo di Crediti insegnamento - Storia dell’architettura antica - Progettazione urbanistica Rilievo dell’architettura Composizione annualità Semestrale 9 - Archeometria generale e classico Annuale M 9 Annuale L 9 - Teorie e tecniche della progettazione architettonica Claudio D’Amato 4,5 - Sistemi statici e forme strutturali Francesco Porco 4,5 Metodi e tecniche di analisi ambientale II Francesco Ruggiero - Tecnologia dell’architettura + Tecnologia del recupero edilizio Estimo ed esercizio professionale Vitangelo Ardito Pierluigi Morano classico - Museografia Rossana Carullo - Museologia Roberta Belli Sociologia urbana + Economia urbana generale e classico Sergio Bisciglia 12 3 L 12 9 Giuseppina Uva 1,5 1,5 Annuale - Fisica tecnica ambientale II L 9 Annuale - Progetto di strutture Laboratorio di allestimento di musei e parchi archelogici 72 Indirizzo M 8 4 Francesco Piccininni 4 Annuale M 9 Annuale L 10 5 3 3.3.8 Organizzazione delle attività didattiche del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Laboratorio 3° di Progettazione architettonica Indirizzo 5 Annuale M 8 73 Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso e indirizzo Anno Insegnamenti di (annualità e moduli didattici concorrenti corso alla definizione delle annualità) 5° generale e classico Docenti Docenti Docenti Corso A Corso B Corso C Composizione annualità Tipo di insegnamento Crediti Annuale LSF 16,5 - Progettazione architettonica 9 - Un insegnamento a scelta tra: 6 / 1,5 - ICAR 09 - 12 - 14- 15 - 16 - 19 - 21 Stage e verifica lingua inglese Un insegnamento a scelta tra: generale e classico 5+1 generale e classico 10 M - ICAR 09 - 12 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 21 - ING-IND / 11 - SPS / 10 - L - ANT / 07 - L- ART / 04 Un insegnamento a scelta tra: generale e classico M 10 - ICAR 09 - 12 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 21 - ING-IND / 11 - SPS / 10 - L - ANT / 07 - L- ART / 04 Un insegnamento a scelta tra: - ICAR 09 - 12 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 21 - ING-IND / 11 - SPS / 10 - L - ANT / 07 - L- ART / 04 74 generale e classico M 10 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLM in Architettura ••• Gabriele Rossi Modulo “Disegno dal vero dell’architettura antica” (indirizzo classico 3 cfu) • 1° ANNO - 1st YEAR Laboratorio 1 di Progettazione architettonica Architectural Design Studio 1st year L1PA - 15 cfu 1° anno / Corso annuale Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica I Progettazione architettonica e urbana Corso A • Giuseppe Fallacara Composizione architettonica 1A (Icar 14-9 cfu) •• Marco Stigliano Disegno elettronico per la progettazione 1A (Icar 14-3 cfu) ••• Claudio D’Amato Modulo “Teoria dell’architettura” (indirizzo generale 3 cfu) ••• Gabriele Rossi Modulo “Disegno dal vero dell’architettura antica” (indirizzo classico 3 cfu) Corso B • Nicola Parisi Composizione architettonica 1B (Icar 14-9 cfu) •• Graziella Fittipaldi Disegno elettronico per la progettazione 1B (Icar 14-3 cfu) ••• Claudio D’Amato Modulo “Teoria dell’architettura” (indirizzo generale 3 cfu) Corso C • Annalinda Neglia Composizione architettonica 1C (Icar 14-9 cfu) •• Francesco Scricco Disegno elettronico per la progettazione 1C (Icar 14-3 cfu) ••• Claudio D’Amato Modulo “Teoria dell’architettura” (indirizzo generale 3 cfu) ••• Gabriele Rossi Modulo “Disegno dal vero dell’architettura antica” (indirizzo classico 3 cfu) Finalità e contenuti disciplinari Nel Laboratorio 1 di Progettazione architettonica gli allievi affrontano i fondamenti della progettazione e della composizione architettonica, a partire da un semplice organismo architettonico pensato per essere costruito in maniera tradizionale. Aims and contents In the 1st year Architectural Design Studio students face the basics of design and of architectural composition, starting from a simple architectural organism, to be built in a traditional way. Tema d’anno Progettazione di una residenza monofamiliare da costruirsi in pietra da taglio, in mattoni e in legno. Design problem A small house to be built in cut stone, bricks and wood. Articolazione delle attività didattiche Le attività didattiche previste sono di tre tipi: a) Lezioni teoriche (sapere). b) Apprendimento di metodi e tecniche informatiche di progettazione e costruzione dell’architettura (saper fare). c) Esercizio del progetto (saper fare). Esse sono così articolate: I semestre Ottobre 2010 • Lezione 1: Introduzione al corso • Lezione 2: il muro • Esercitazione 1 (elaborazione elettronica): modellazione solida del muro. Novembre 2010 • Lezione 3: Tipo e genius loci; • Lezione 4: Le discontinuità murarie; • Esercitazione 2 (elaborazione elettronica): le discontinuità murarie. • Lezione 5: La trasformazione della natura in architettura. Il paesaggio antropico pugliese • Esercitazione 3: Le volte Dicembre 2010 • Lezione 6: Costruire con la pietra ed il legno • Lezione 7: Solai lignei e volte piane • Lezione 8: Gerarchie e distribuzione Gennaio 2010 • Lezione 9: Le coperture • Lezione 10: Ornamento e tettonica in architettura • Lezione 11: Le scale • Lezione 12: L’ornato II semestre Febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno 2011 • Elaborazione del progetto Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Ammissione all’esame e sua modalità di svolgimento Per essere ammessi a sostenere l’esame bisogna avere svolto nel primo semestre tutte le esercitazioni previste, da farsi in aula sotto la guida della docenza; e nel secondo semestre avere sviluppato in aula il tema d’anno. L’esame consiste nella valutazione e discussione delle tavole prodotte. Teoria dell’architettura Theory of Architecture Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana ••• Claudio D’Amato Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di integrare la riflessione teorica che gli allievi affrontano nel laboratorio 1 di progettazione architettonica attraverso la illustrazione di temi e problemi progettuali che si sono determinati nel mondo antico, medioevale e moderno, letti attraverso il commento di architetti che hanno scritto nelle loro opere intorno a tali temi e problemi. Particolare attenzione sarà posta alla 3 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Laboratorio di sintesi finale Indirizzo 75 3. I regolamenti didattici 3 “riscoperta” dell’antico nel mondo moderno. Aims and contents The objective of the course is to enrich theory’s notions of Design studio 1, focusing themes and problems of architectural design in the ancient, medieval and modern worlds through the lecture of architectural treatises. Special attention will pay to the “rediscovering” of the ancient world during the Renaissance. Articolazione delle attività didattiche - Il mondo classico: la Grecia e Roma (tre lezioni); - Il mondo medioevale: l’eredità del mondo romano in occidente (tre lezioni); - Il mondo moderno: il Rinascimento italiano (tre lezioni). Articulation of educational activities - The classical world: Greece and Rome (three lessons). - The medieval world: the heritage of Rome in Western Europe (three lessons). - The modern world: the Italian renaissance (three lessons). Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. 76 Modalità d’esame Per ogni ciclo di tre lezione è prevista una esercitazione in aula. Queste prove, se sostenute con esito positivo, sostituiscono l’esame finale. Coloro che in esse otterranno una valutazione media negativa, sosterranno l’esame negli appelli previsti dal calendario accademico. Storia dell’architettura antica History of Ancient Architecture Icar 18-9 cfu 1° anno / Corso annuale Indirizzo ‘generale’ Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura Corso A Giorgio Rocco Corso B Monica Livadiotti Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessari alla lettura degli organismi architettonici nella loro articolazione spaziale e costruttiva, analizzati nel loro sviluppo diacronico e nello specifico contesto ambientale. La conoscenza degli eventi storici salienti nell’ambito dell’età antica, insieme ad un corretto inquadramento dei temi affrontati nelle relative coordinate geografiche, costituisce, di conseguenza, il presupposto fondamentale di una corretta interpretazione delle realizzazioni architettoniche del periodo in esame. L’apprendimento teorico è relativo alle fasi principali della storia dell’architettura e delle tecniche costruttive del mondo antico, inquadrate nello specifico contesto storico-geografico. La componente applicativa riguarda sia l’esercizio al ridisegno dell’architettura, finalizzato ad una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione strutturale dell’architettura antica, sia lo studio e l’attività di ricerca in biblioteca, volti ad acquisire gli strumenti e le metodologie fondamentali per la ricerca bibliografica. Aims and contents The primary objective of the course is acquiring the necessary methodological tools for reading architectural organisms in their spatial and constructive articulation, analyzed in their diachronic development and in their specific environmental context. The knowledge of the main historical events in the ancient age, together with correct organization of the themes faced in the relative geographical coordinates, constitutes the fundamental prerequisite for correct interpretation the architecture of the examined period. The theoretical learning is related to the principal phases of the history of architecture and the construction techniques of the ancient world, organized in their specific historical-geographical context. The applications concern both the redrawing of architecture, for more complex understanding of the formal language and the structural articulation of ancient architecture, to acquire the tools and fundamental methodologies of bibliographical research. Tema del corso L’architettura del mondo antico dall’età del bronzo alla caduta dell’impero romano d’Occidente. PARTE I (primo semestre) – ARCHITETTURA GRECA Lezioni: – Le fonti per lo studio dell’architettura antica. Il dato materiale. Il problema della datazione. – Elementi di architettura palaziale minoica e micenea. - La cultura greca nella madrepatria e in oriente: la nascita della polis. Influenze egiziane ed orientali nella nascita dell’architettura greca. - L’architettura dorica e ionica delle origini: l’età geometrica, orientalizzante e protoarcaica. - Architettura di età arcaica in Grecia. – Architettura di età arcaica nelle colonie occidentali. – Architettura arcaica nelle Cicladi. – Architettura arcaica in Asia Minore. – Architettura di età classica in Grecia. – Architettura di età classica in nelle colonie occidentali. – Architettura tardo-classica in Grecia. - Architettura tardo-classica in Asia Minore. L’architettura dell’ellenismo in Grecia e in Occidente. - L’architettura dell’ellenismo nel Mediterraneo orientale. Seminari: – Generalità sugli ordini: l’ordine dorico. Generalità sugli ordini: l’ordine ionico. Tecniche costruttive di età greca. - Il santuario: gli edifici per il culto. - Gli edifici per gli agoni: teatri, odeia, stadi e ippodromi. - L’agorà: stoai e organizzazione dello spazio. - Gli edifici della politica: ekklesiasteria, bouleteuria, pritaneia, dikasteria. - Città spontanea e città pianificata. La casa tipo. Esercitazioni grafiche e scrittografiche. PARTE II (secondo semestre; solo per l’indirizzo generale) ARCHITETTURA ROMANA Lezioni – L’architettura etrusca ed italica. L’architettura romana di età repubblicana. - L’architettura romana di età tardorepubblicana. - Architettura romana di età giulio-claudia. - Architettura delle province romane in età giulio-claudia. – Architettura romana dell’età medio imperiale. - Architettura delle province romane in età medio imperiale. – Architettura romana dell’età tardo imperiale. - Architettura delle province romane in età tardo imperiale. – L’architettura paleocristiana a Roma e nelle province. Seminari: - Tecniche costruttive di età romana. - La domus italica ed ellenistica. - Domus, insulae e villae di età imperiale. - Palazzi e residenze imperiali. – Gli edifici per lo spettacolo: teatri, anfiteatri, circhi. Thermae e balnea. Architettura e tecnologia degli edifici termali. - Leptis Magna: Crescita e sviluppo di una grande città tra mondo punico e romano. Esercitazioni grafiche e scrittografiche. Viaggi di studio. Topics The architecture of the ancient world from the Bronze Age to the fall of Roman empire. 1st PART (1st semester) – GREEK ARCHITECTURE - The role of archeological, literary and epigraphical source in the study of ancient architecture. Archaeological evidence and cronology. - Elements of Minoic and Mycenean palatial architecture. - The greek culture in the Mainland and in the east: the birth of the polis. Egyptian influence in the origins of greek architecture. - The origin of doric and ionic architecture: the geometric, orientalising and protoarcaic period. Archaic architecture in Greece. - Archaic architecture in western colonies. - Archaic architecture in the Cyclades. - Archaic architecture in Asia Minor. - Classical architecture in Greece. - Classical architecture in Western Colonies. - Lateclassical architecture in Greece. - Lateclassical architecture in Asia Minor. - The Hellenistic Architecture in Greece and in the West. - The Hellenistic Architecture in the East Mediterranean. Seminary - Generality on the architectural orders: the doric order. - Generality on the architectural orders: the ionic order. - Greek building techniques. - The sanctuaries: the cult buildings. - The building for the agones: theatres, odeion, stadia, hyppodromes. - The agora: stoai and planned space. - The buildings of politic: ekklesiasteria, bouleuteria, pritaneia, dikasteria. Spontaneous city and planned city. The model house. Written and graphic exercitations. 2nd PART (2nd semester; only for general curriculum)– ROMAN ARCHITECTURE Lessons - Etruscan and italic architecture. - Roman architecture of Republican age. - Roman architecture of Late Republican age. Roman architecture of the first empire. Roman provincial architecture of the first empire. - Roman architecture of the second empire. - Roman provincial architecture of the second empire. - Roman architecture of the late empire. - Roman provincial architecture of the late empire. – Palaeochristian architecture in Rome and its provinces. Seminars - Roman building techniques. - Italic and hellenistic domus. - Domus, insulae and villae during the empire. - Palaces and imperial villas. – The entertainment building: theatres, anphitheatres, circuses. - Thermae e balnea. Architecture and technology of the roman baths. - Leptis Magna: a city between punic heritage and roman development. Written and graphic exercitations. Instructing journeis. Articolazione delle attività didattiche L’attività didattica si articola in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica; seminari, orientati ad analizzare in forma prevalentemente tematica aspetti specifici relativi agli argomenti affrontati; esercitazioni bibliografiche; esercitazioni grafiche, finalizzate ad una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione strutturale dell’architettura antica; viaggi di istruzione, destinati ad integrare con l’esperienza diretta le cognizioni teoriche acquisite nell’ambito del corso. Articulation of educational activities Lessons in diachronic form; thematic seminarson specific aspects of the subjects studied; bibliographical exercises; directed to acquire the tools and the methodology necessary to conduct bibliographical research, graphic exercisesfor more complex understanding of the formal language and the structural articulation of the ancient architecture; educational trips, destined to integrate the theoretical knowledges with the directed experience. 78 Ammissione all’esame e sua modalità di svolgimento Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza verrà rilevata nei modi e nelle forme che il docente riterrà più opportuni. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio integrato da semplici disegni eseguiti a mano libera. Icar 12-9 cfu 1° anno / Corso annuale indirizzo ‘generale’ Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’architettura Corso A Paolo Capoccia Corso B Riccardo Calvano Finalità e contenuti disciplinari Il percorso formativo (intra moenia + extra moenia = 9,0 crediti) è teso a far acquisire allo studente le prime conoscenze di metodi e strumenti necessari alla comprensione del processo di costruzione attraverso l’individuazione degli elementi logici e fisici, distinti ed organizzati, che ne costituiscono la finalizzazione, la formazione, l’evoluzione storica, la complessità. La conoscenza dei materiali dalla produzione all’applicazione, delle tecniche costruttive tradizionali, contemporanee e di quelle innovative permetterà di affrontare i principi costruttivi dell’architettura e dell’edilizia. I materiali vengono presentati in un inquadramento che li propone nella loro evoluzione applicativa storica e territoriale d’uso. Verranno considerati, quindi, in funzione delle loro modalità di produzione, lavorazione, messa in opera in funzione delle potenzialità intrinseche espressive e prestazionali aventi come obiettivo la realizzazione di un manufatto architettonico (tra espressività e matericità). Particolare attenzione verrà posta nell’analisi degli aspetti legati al loro uso e trasformazione ai fini della realizzazione di sistemi ed elementi costruttivi, contemplandone la sostenibilità ambientale. Eguale attenzione si porrà alle pratiche operative che vanno a definire la “perfetta regola d’arte” del costruire. Progettare per costruire, infatti, significa accettare fin dall’inizio difficoltà e compromessi che la materia ed i materiali offrono a chi intenda utilizzarne le potenzialità nei modi e con le tecniche opportune. In sostanza sapere per saper fare. In tal senso e con queste finalità gli argomenti saranno affrontati avendo come base formativa la consapevolezza che ogni atto costruttivo è fondato sul rapporto triplice tra materia-lavoro-cultura così da conciliare l’arte e le conoscenze tecnicoscientifiche, le tradizioni costruttive e le innovazioni, controllandone la sintesi, i mezzi simbolici della composizione e quelli oggettivi della concretizzazione dell’opera. Argomenti del corso Saranno affrontati i principi di base che legano i processi di progettazione con quelli di esecuzione così da avere una visione generale delle problematiche inerenti l’arte del costruire in particolare: - la concezione dell’organismo costruttivo derivato dal triplice rapporto materia- lavoro-cultura da collocare in uno specifico contesto storico, geografico e sociale. Le peculiarità del carattere dell’organismo derivate da quelle della materia (e del suo successivo riconoscimento), del materiale e degli elementi che sono alla base della definizione del significato dell’opera nei suoi aspetti tecnico-funzionali ed esteticofigurativi; - le necessità dei fruitori riferite ad un approccio al progetto che costituisce la risposta ad una domanda sociale in grado di valutare le risorse materiali e tecniche in termini di requisiti, corrispondenti alle diverse esigenze ed alle relative prestazioni fornite dalle soluzioni tecnologiche mai scisse dal più ampio significato dell’opera; - l’attuale progressiva complessità del processo costruttivo che, attraverso la collaborazione dei diversi operatori del settore sempre più specializzati, conduce all’elaborazione di soluzioni tecnologiche avanzate del progetto nei diversi rapporti con il contesto economico, produttivo e culturale. Saranno trattati argomenti relativi ai materiali ed alle tecniche costruttive della tradizione occidentale (remota e recente) in diversi percorsi storici, sociali e culturali, in relazione al modo di costruire (techne), alla concezione strutturale, spaziale e semantica dell’opera architettonica ed edilizia. In questo senso i cenni di storia di tecnologia costruttiva, e gli approfondimenti dei nodi tettonici che saranno trattati, potranno essere di ausilio per una migliore comprensione della genesi del rapporto inscindibile tra prestazione del materiale, tecnologia costruttiva (che deve rispondere prima di tutto alle leggi della statica) e concezione architettonica dell’opera. Per questo sono previsti un primo approccio agli elementi di statica ed approfondimenti sulle proprietà, sulle prestazioni e sul comportamento dei materiali. Le tecniche costruttive trattate sono quelle delle strutture anelastiche delle murature, degli archi e delle volte, e quelle elastiche del legno, del cemento armato, e dei metalli. Ogni tecnica costruttiva, infine, sarà affrontata attraverso l’analisi dei materiali, delle diverse unità tecnologiche dell’organismo costruttivo (fondazioni, solai, scale, coperture ecc.), e delle modalità esecutive previste nella fase di cantiere. Percorso didattico Da intendersi come sequenza di contenuti essenziali si articola nei seguenti 6 ambiti di analisi. 1) Principali mateziali da costruzione 2) Ciclo di vita dei materiali. In riferimento a tecniche di produzione, lavorazioni, posa in opera, dal materiale all’elemento finito 3) Aspetti di statica 4) Proprietà dei materiali 5) Le unità tecnologiche dell’organismo costruttivo. Carattere degli elementi costruttivi determinato dai materiali impiegati (elementi tecnici strutturali, di partizione esterna ed interna, di attrezzature ecc.) 6) Aspetti di organizzazione del cantiere 7) Progettazione sostenibile Modalità didattica Il corso annuale (n. 9 crediti) si articola secondo il programma descritto al p.to 08. che prevede lezioni teoriche, visite fuori sede e verifiche didattiche consistenti in esercitazioni in aula e in extra aula. Tali esercitazioni avranno come argomento la descrizione della produzione di materiali e delle loro applicazioni con restituzione grafica di dettagli tecnologici come esperienza pratica progettuale relativa al trasferimento dell’informazione tecnica dei prodotti e all’analisi degli aspetti operativi del cantiere. Lo svolgimento delle esercitazioni verrà istruita mediante specifiche regole e linee guida fornite durante il corso sia attraverso le lezioni teoriche, sia attraverso esaurienti dispense articolate secondo il programma. Le lezioni si svolgeranno provvisoriamente nell’aula G2 (via Celso Ulpiani) il giovedì dalle ore 12,30 alle ore 18,30; vi saranno eccezioni per consentire visite fuori sede. Frequenza del corso e modalità d’esame Gli studenti sono tenuti a frequentare il corso in modo da poter svolgere le esercitazioni previste in aula. In sede d’esame la valutazione della preparazione e formazione dello studente risulterà: - dalla valutazione ottenuta dalle valutazioni delle esercitazioni svolte durante il corso; - dalla valutazione complessiva risultante da un colloquio finale relativo alla presentazione delle esercitazioni e alla relativa discussione degli argomenti teorici e pratici ad esse connessi. Materiali da costruzione e tecniche costruttive Natural building materials and building techniques Materiali da costruzione naturali Natural building materials Icar 12-4,5 cfu 1° anno / corso semestrale (II semestre) Indirizzo ‘classico’ Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’Architettura Building techniques Corso A Diego Cellie Corso B Monica Livadiotti Finalità e contenuti disciplinari Il percorso formativo è teso a far acquisire allo studente le prime conoscenze di metodi e strumenti necessari alla comprensione del processo di costruzione attraverso l’individuazione degli elementi logici e fisici, distinti ed organizzati, che ne costituiscono la finalizzazione, la formazione, l’evoluzione storica, la complessità. La conoscenza dei materiali dalla produzione all’applicazione, delle tecniche costruttive tradizionali, contemporanee e di quelle innovative permetterà di affrontare i principi costruttivi dell’architettura e dell’edilizia. I materiali vengono presentati in un inquadramento che li propone nella loro evoluzione applicativa storica e territoriale d’uso. Verranno considerati, quindi, in funzione delle loro modalità di produzione, lavorazione, messa in opera in funzione delle potenzialità intrinseche espressive e prestazionali aventi come obiettivo la realizzazione di un manufatto architettonico (tra espressività e matericità). Tra i diversi materiali impiegati nelle costruzioni saranno approfonditi, in modo particolare, quelli “naturali”. Per tali sono da intendere quei materiali nella cui produzione e lavorazione sono stati, specialmente nel passato, impiegati procedimenti e metodi di lavorazione di tipo semplice. Ovvero lavorazioni nelle quali non si è fatto ricorso a processi ed artifici complessi (in genere con impiego di combustibili) che implicano una profonda trasformazione della natura molecolare dei materiali che costituiscono il prodotto finale inteso come elemento costruttivo. In primo luogo saranno considerati materiali come la pietra ed il legno il cui prodotto finale è ottenuto con procedimenti di tipo sottrattivo. Particolare attenzione verrà posta nell’analisi degli aspetti legati al loro uso e trasformazione ai fini della realizzazione di sistemi ed elementi costruttivi, contemplandone la sostenibilità ambientale. Eguale attenzione si porrà alle pratiche operative che vanno a definire la “perfetta regola d’arte” del costruire. Progettare per costruire, infatti, significa accettare fin dall’inizio difficoltà e compromessi che la materia ed i materiali offrono a chi intenda utilizzarne le 3 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Materiali e progettazione di elementi costruttivi Materials and elements of building design 79 80 Argomenti del corso Saranno affrontati i principi di base che legano i processi di progettazione con quelli di esecuzione così da avere una visione generale delle problematiche inerenti l’arte del costruire in particolare: - alla concezione dell’organismo costruttivo derivato dal triplice rapporto materialavoro-cultura da collocare in uno specifico contesto storico, geografico e sociale; - alle peculiarità del carattere dell’organismo derivate da quelle della materia (e del suo successivo riconoscimento), del materiale e degli elementi che sono alla base della definizione del significato dell’opera nei suoi aspetti tecnico-funzionali ed estetico-figurativi; - alle necessità dei fruitori riferite ad un approccio al progetto che costituisce la risposta ad una domanda sociale in grado di valutare le risorse materiali e tecniche in termini di requisiti, corrispondenti alle diverse esigenze ed alle relative prestazioni fornite dalle soluzioni tecnologiche. Soluzioni mai scisse dal più ampio significato dell’opera e sempre nell’ottica della sostenibilità ambientale. Con tali premesse nel corso saranno trattati argomenti relativi ai materiali ed alle tecniche costruttive della tradizione occidentale (remota e recente) in diversi percorsi storici, sociali e culturali, in relazione al modo di costruire (techne), alla concezione strutturale, spaziale e semantica dell’opera architettonica. In questo senso i cenni di storia di tecnologia costruttiva, e gli approfondimenti dei nodi tettonici che saranno trattati nel corso, potranno essere di ausilio per una migliore comprensione della genesi del rapporto inscindibile tra prestazione del materiale, tecnologia costruttiva (che deve rispondere prima di tutto alle leggi della statica) e concezione architettonica dell’opera. Per questo sono previsti un primo approccio ad aspetti di statica ed approfondimenti sulle proprietà, sulle prestazioni e sul comportamento dei materiali. Le tecniche costruttive trattate sono quelle delle strutture anelastiche delle murature e degli archi, e quelle elastiche del legno, del calcestruzzo armato, e dei metalli. Percorso didattico Il percorso didattico, da intendersi come sequenza di contenuti essenziali, si articola nei seguenti quattro ambiti di analisi: 1) principali materiali da costruzione; 2) ciclo di vita dei materiali. In riferimento a tecniche di produzione, lavorazioni, posa in opera, dal materiale all’elemento finito; 3) aspetti elementari di statica; 4) proprietà, prestazioni e comportamento dei materiali. 5) progettazione sostenibile. Modalità didattica Il corso si articolerà in lezioni teoriche e verifiche didattiche consistenti in esercitazioni. Tali esercitazioni consisteranno nella descrizione della produzione di materiali e delle loro applicazioni con restituzione grafica di dettagli tecnologici come esperienza pratica progettuale relativa al trasferimento dell’informazione tecnica dei prodotti. Inoltre, saranno oggetto di esercitazioni alcuni aspetti elementari di statica. Lo svolgimento delle esercitazioni verrà istruita mediante specifiche regole e linee guida fornite durante il corso sia attraverso le lezioni teoriche, sia attraverso esaurienti dispense articolate secondo il programma. Sia le dispense che gli schemi grafici di supporto alle esercitazioni, insieme ad altro materiale didattico a stampa, saranno a disposizione degli studenti con ampio anticipo. Si terrà presenta l’apporto fondamentale delle attività connesse al concetto di “sapere e saper fare” e compatibilmente con gli impegni didattici si cercherà di fornire agli studenti esperienze di attività pratica che vedranno tradurre in realtà i concetti e le teorie apprese durante il percorso didattico. Programma del corso Parte prima: i materiali da costruzione 1. Da materia a materiale. Aspetti espressivi e simbolici della trasformazione della natura in architettura 1.1. L’uomo nell’età della tecnica Riconoscimento del carattere dei materiali e loro classificazione La fabbrilità consapevole Aspetti espressivi e simbolici delle lavorazioni dei materiali Lavorazioni tradizionali e lavorazioni innovative 1.2. La matrice dei processi operativi Materia-lavoro-cultura: le aree culturali omogenee I materiali elastico-lignei I materiali plastico-murari o plastico-lapidei 2. Le pietre naturali 2.1. Classificazione delle rocce Proprietà tecniche, caratteristiche fisiche, morfologiche e prestazionali delle pietre 2.2. Produzione e lavorazione, movimentazione e trasporto delle pietre 2.3.Componenti strutturali e strutture di pietra - Generalità Murature di pietra (di pietrame, di pietra da taglio, miste) Strutture murarie di pietra - L’ arco e le volte La Pietra nella scena urbana 3. I prodotti ceramici 3.1. Definizione e costituzione dei prodotti ceramici Classificazione e produzione dei prodotti ceramici (a pasta porosa,a pasta compatta) I laterizi 3.2. Murature di laterizi Strutture murarie di laterizi - L’ arco, le piattabande 4. Il legno e i derivati Costituzione del legno, classificazione delle specie legnose, caratteri fisici e proprietà tecniche Difetti dei legnami. Stagionatura Produzione e lavorazione. Misure e tipi commerciali Materiali legnosi impiegati nelle costruzioni Rifinitura del legno Le strutture di legno (generalità, elementi costruttivi di legno, tecnica esecutiva delle opere di legno) 5. I materiali cementanti e le malte Definizione e classificazione dei materiali cementanti Il calcestruzzo armato (generalità, elementi costruttivi, tecniche esecutive) Strutture di cemento armato a telaio I cementi, il gesso, le calci, le malte 6. I metalli e le principali leghe Costituzione e classificazione Principali proprietà tecnologiche dei metalli Principali metalli e leghe impiegate nelle costruzioni (ferro, acciaio, ghisa, alluminio, rame, zinco, piombo) Lavorazioni plastiche dei metalli Lavorazioni plastiche a freddo delle lamiere Saldatura Strutture di acciaio (generalità, elementi costruttivi, tecniche esecutive) 7. Il vetro e i materiali vetrosi Costituzione e classificazione, denominazioni e caratteristiche dei vetri e cristalli Tipi di vetro e di materiali vetrosi impiegati nelle costruzioni Aspetti produttivi Montaggio dei vetri nei serramenti Parte seconda: Elementi di statica - proprietà dei materiali 8. Elementi di statica 8.1. Concetto di forza, gravità e peso, unità di forza Composizione e scomposizione delle forze 8.2. Momento di una forza Coppie di forze Determinazione grafica del baricentro Concetti elementari sulla statica delle strutture Ripartizione delle sollecitazioni sulle strutture di elevazione e sulle fondazioni 9. Proprietà, prestazioni e comportamento dei materiali 9.1. Elasticità dei corpi e loro caratteristiche meccaniche Sollecitazioni semplici Proprietà fondamentali dei materiali Resistenza dei materiali alle sollecitazioni meccaniche 9.2. Aspetti comportamentali e prestazionali dei materiali La trasmissione del calore 10. Progettazione sostenibile 10.1. Il concetto di sostenibilità 10.2. Materiali ed elementi costruttivi sostenibili: la tradizione nel contemporaneo. Tecniche costruttive e tecnologia del mondo antico Building techniques and technologies of the ancient world Icar 12-4,5 cfu 1° anno / corso semestrale (I semestre) Indirizzo ‘classico’ Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’Architettura Monica Livadiotti Finalità e contenuti disciplinari Il corso tende ad offrire gli strumenti metodologici necessari alla comprensione dello sviluppo nel tempo dei processi costruttivi e dei materiali impiegati nelle costruzioni del mondo greco, ellenistico e romano. Particolare risalto sarà dato alle fonti antiche sull’argomento, di cui saranno discussi e commentati in aula i testi principali. Il corso sarà preceduto da un breve excursus sulle tecniche costruttive del mondo egiziano ed orientale fondamentali per comprendere la successiva evoluzione del mondo greco. Aims and contents The course offers the necessary methodological instruments to comprehend the historical development of the building processes and to know the principal materials used in constructions of the Greek, Hellenistic and Roman world. Particular relevance will be given to the ancient writers and treatises dealing on this matter, whose most interesting topics will be discussed and commented in classroom with the students. 3 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 potenzialità nei modi e con le tecniche opportune. In sostanza sapere per saper fare. In tal senso e con queste finalità gli argomenti saranno affrontati avendo come base formativa la consapevolezza che ogni atto costruttivo è fondato sul rapporto triplice tra materia-lavoro-cultura così da conciliare l’arte e le conoscenze tecnicoscientifiche, le tradizioni costruttive e le innovazioni, controllandone la sintesi, i mezzi simbolici della composizione e quelli oggettivi della concretizzazione dell’opera. - alla comprensione delle potenzialità offerte dalle risorse materiali disponibili ai fini degli aspetti tecnologici del progetto con particolare riferimento alle realizzazioni del passato; - ad una metodologia progettuale fondata sul sapere tecnico e scientifico mai scisso dal più ampio significato che si intende fornire all’opera (tra espressività e matericità). La metodologia progettuale terrà conto dell’approccio disciplinare orientato non solo al controllo del soddisfacimento dell’uomo nell’ambiente in cui vive, ma anche alle tematiche della sostenibilità ambientale. 81 The course will be preceded by a short excursus on the Egyptian and Oriental constructive techniques, regarded as fundamental in order to comprise the successive evolution of the Greek world. 82 Argomenti delle lezioni Tecniche costruttive del mondo egiziano ed orientale: costruzioni in terra, costruzioni in pietra. Lo sfruttamento delle cave. Il cantiere: sistemi di sollevamento e di fissaggio. Tecniche costruttive del mondo greco: cenni sui materiali e le tecniche impiegati nel mondo minoico e miceneo. Il mondo greco classico ed ellenistico: la lavorazione applications; the “terracotta” and the introduction of the tile roofs; the timber working; the stone and marble working. The organization of the yard: transport of materials, raising and fastening systems. The different types of wall textures and their employment in the Greek architecture. Building techniques of the Roman and late-Roman world: the inheritance of the Greek and Hellenistic world. The various types of wall textures and their employment in the Roman architecture. The invention of the opus caementicium and its applications. The development of the opus testaceum. The employment of the opus testaceum like possible dating element of the archaeological structures. Special tiles and they employment in the hydraulic and healing systems. The organization of the yard: the foundations, the raising systems, the scaffoldings. The spread of coloured marbles. Imperial owned quarries and trade and circulation of marble. The evolution of the mosaic and other types of revestments. The techniques and various “styles” of Pompeians frescoes. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame È obbligatoria la frequenza ai fini del superamento dell’esame. La partecipazione alle attività didattiche è infatti indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio ed eventualmente semplici disegni a mano libera eseguiti davanti alla commissione, a chiarimento degli argomenti proposti dagli esaminatori. Istituzioni di geometria + Istituzioni di matematica Institutions of Geometry + Institutions of Mathematic Mat 03 + Mat 05 - 9 cfu 1° anno / Corso annuale Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica X: Scienze matematiche per l’architettura Corso A Giannangelo Luisi Corso B Giuseppe Devillanova Finalità e contenuti disciplinari La prima parte del corso fornisce strumenti idonei a: -rappresentare oggetti tridimensionali sul piano, con riferimento a diversi tipi di proiezione -ricostruire un oggetto tridimensionale partendo da rappresentazioni piane di sue parti. La seconda parte del corso si occupa delle idee fondamentali e concetti basilari del Calcolo, finalizzati allo studio dell’andamento di funzioni in una variabile reale. Tali elementi costituiscono un primo bagaglio per la comprensione di discipline che, pur non rientrando nella matematica, ne fanno un uso considerevole (es. tutti i corsi relativi alla Meccanica Strutturale, a partire dalla Statica). Aims and contents The first part of the course teaches students: to represent three-dimensional objects on a plan, with reference to different types of projection; to reconstruct a three-dimensional object starting from representations of its parts on a plan. The second part of the course teaches students basic concepts of calculus, aimed at the study of the trend of functions in a real variable. Such elements constitute a first approach to for understanding disciplines that, while not belonging to mathematics, make considerable use of it (e.g. other courses related to structural mechanics). Articolazione delle attività didattiche. Il corso prevede lezioni ed esercitazioni. Articulation of educational activities The course consists of lessons and exercises. Temi del corso Elementi di teoria degli insiemi. Relazioni di equivalenza. Relazioni funzionali e funzioni. Applicazioni surgettive, ingettive e bigettive. I numeri reali. I numeri complessi. Matrici e determinanti. Sistemi lineari. I vettori liberi ordinari. Spazi vettoriali. Applicazioni lineari. Endomorfismi, autovalori, autovettori ed autospazi. Geometria analitica nel piano e nello spazio. Il piano e lo spazio proiettivo complesso. Le coniche e le quadriche. Prospettiva tra rette. Birapporto di quattro punti allineati. Proiettività ed omologia. Omografia. Funzioni reali. Funzioni elementari. Definizione di limite e relative operazioni. Le successioni. Funzioni continue. Definizione di derivata ed interpretazione geometrica. Regole di derivazione. Derivate delle funzioni elementari. Differenziale di una funzione. Applicazione del calcolo differenziale. Studio del grafico delle funzioni reali. Topics Elements of theory of sets. Relationships of equivalence. Functional relationships and functions. Surjective, injective and bijective applications. Real numbers. Complex numbers. Matrixes and determinants. Linear systems. Ordinary free vectors. Vectorial spaces. Linear applications. Endomorphisms, eigenvalues, eigenvectors and eigenspaces. Analytical geometry on a plane and in space. Projective plans and projective spaces. Conics and quadrics. Perspective among straight lines. Ratios of four lined up points. Perspective and homology. Homography. Real functions. Elementary functions. Definition of limit and relative operations. Successions. Continuous functions. Definition of derived and geometric interpretation. Rules of derivation. Derivatives of elementary functions. Differential of a function. Applications of differential calculus. Study of the graph of the real functions Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Esame scritto ed orale. Disegno dell’architettura Architectural Drawing Icar 17-9 cfu 1° anno / corso annuale Indirizzo ‘generale’ Area didattica XI: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente costruito Corso A Ubaldo Occhinegro Corso B Domenico Pastore Finalità e contenuti disciplinari Le finalità che il corso si pone sono: fornire gli strumenti teorici e storici per un approccio critico alla disciplina; fornire gli strumenti pratici per l’elaborazione e l’esecuzione degli elaborati grafici, alle diverse scale, utili alla rappresentazione dell’architettura, dal particolare costruttivo alla scala urbana. In particolare: saranno dedicate lezioni ed esercitazioni al disegno a mano libera al fine di una migliore comprensione dei rapporti spazio-volumetrici e al raggiungimento della capacità di produrre schizzi preparatori e di base necessari al rilievo architettonico; saranno dedicate lezioni ed esercitazioni all’analisi e alla comprensione dei principali componenti delle architetture (individuazione 3 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Articolazione delle attività didattiche: Oltre alle lezioni ex cathedra, il corso prevede delle esercitazioni, durante le quali l’allievo sarà invitato a dedurre dall’osservazione diretta, mediante schizzi e appunti grafici, considerazioni sulle caratteristiche costruttive degli organismi esaminati. Altre esercitazioni saranno invece destinate alla lettura critica e al commento di passi di autori antichi sul tema. Articulation of educational activities: Besides the ex cathedra lectures, the course includes practical exercises, during which the student will be invited to deduce from direct observations, by means of graphical sketches and notes, considerations on the constructive characteristics of the architectural organisms examined. Other exercises will be destined to the translation, critical reading and commenting of passages of ancient sources on the topic. dell’argilla e le sue diverse applicazioni; la terracotta e l’introduzione dei tetti in tegole; la lavorazione del legno; la lavorazione della pietra e del marmo. L’organizzazione del cantiere: sistemi di fissaggio e di sollevamento. I diversi tipi di tessiture murarie e loro impiego nell’architettura greca. Tecniche costruttive del mondo romano e tardo-romano: l’eredità del mondo greco ed ellenistico. I diversi tipi di tessiture murarie e loro impiego nell’architettura romana. La creazione dell’opus caementicium e le sue applicazioni. Lo sviluppo dell’opus testaceum. L’impiego dell’opus testaceum come possibile elemento di datazione delle strutture murarie. Laterizi speciali e loro impiego nei sistemi idraulicic e di riscaldamento/ isolamento. L’organizzazione del cantiere: le fondazioni, i sistemi di sollevamento, le impalcature. La diffusione dei marmi colorati. Le cave di proprietà imperiale e la circolazione dei manufatti in marmo. La circolazione delle maestranze Materiali e tecniche per rivestimenti parietali e pavimentali. L’evoluzione del mosaico. I diversi “stili” degli affreschi pompeiani. Topics Building techniques of the Egyptian and Oriental world: earth constructions, stone constructions. The stone quarries exploitation. The yard organization: fastening and raising systems. Building techniques of the Greek world: materials and techniques employed in the Minoan and Mycenean world. The Greek world in archaic, classic and hellenistic period: the clay and its various 83 84 Articolazione delle attività didattiche Il corso sarà articolato in lezioni ex cathedra ed esercitazioni anche extra moenia. Sono previste inoltre attività seminariali per lezioni di disegno automatico. Articulation of educational activities Besides the ex cathedra lectures, the course includes practical exercises, also extra moenia; and seminars devoted to computer aided design. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame, previo ottenimento della firma di frequenza, consisterà nella valutazione dell’intero percorso formativo dello studente e nella valutazione della qualità degli elaborati grafici prodotti. Le tavole dovranno essere redatte nelle tecniche e nei formati che saranno indicati durante il corso. L’esame prevede altresì un colloquio sui temi teorici trattati tendente a valutare il livello critico raggiunto dallo studente sui temi della rappresentazione dell’architettura e del territorio. Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Basics and Applications of Descriptive Geometry Icar 17-9 cfu 1° anno / Corso annuale Indirizzo ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica XI: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente costruito Corso A Vincenzo De Simone Corso B Alessandro Iacovuzzi Contenuti disciplinari e finalità l corso di Fondamenti e Applicazioni di Geometria descrittiva contribuisce alla formazione di un allievo sviluppandone due competenze: · la prima è la capacità di analizzare le forme che appartengono allo spazio a tre dimensioni con il fine di conoscerne le principali proprietà geometriche; · la seconda è la capacità di eseguire una rappresentazione grafica di tali forme geometriche su un superficie piana. La prima fase del corso impegna per intero le lezioni del primo semestre e qualche lezione del secondo semestre. All’inizio di questa fase, dopo aver ricordato alcuni tra gli elementi più significativi della Geometria euclidea, sono esposti i principi teorici sui quali si fondano i procedimenti che permettono di rappresentare su una superficie piana una forma dello spazio a tre dimensioni, cioè sono esposti alcuni tra i più importanti principi della Geometria proiettiva grafica. Le lezioni successive sono invece dedicate al metodo delle proiezioni ortogonali. Prima della pausa natalizia sono esaminate le proprietà e i procedimenti per la rappresentazione nel metodo delle proiezioni ortogonali delle ellissi, parabole e iperboli, cioè delle curve che si ottengono per sezione piana di un cono (curve coniche). Lo studio del metodo dell’assonometria impegna le lezioni con le quali si conclude il primo semestre. In seguito, si espone il metodo della prospettiva e si fa cenno alla teoria delle ombre, cioè ai procedimenti che, nel metodo delle proiezioni ortogonali o nell’assonometria, consentono di rappresentare gli effetti determinati dalla luce sulle forme geometriche. Alla conclusione di questa prima fase, l’allievo dovrà aver acquisito le capacità di analizzare le qualità geometriche delle più semplici forme dello spazio; dovrà anche aver acquisito la capacità di applicare i principi teorici della geometria proiettiva e i procedimenti dei principali metodi di rappresentazione. L’inizio della seconda fase del corso coincide con il rientro dalle vacanze pasquali e con lo studio delle proprietà di alcuni poliedri. Per questo argomento e per tutti quelli che seguono, si fa ricorso ai programmi di modellazione di superfici. I rudimenti relativi al funzionamento di questo tipo di programmi sono esposti durante le lezioni dedicate ai poliedri e durante quelle dedicate ai principali tipi di archi e volte. Una migliore capacità di utilizzo dei programmi di modellazione si acquisisce nelle lezioni dedicate allo studio delle curve piane e sghembe di grado superiore al secondo. Altre lezioni sono dedicate alle superfici quadriche, alle superfici di grado superiore al secondo e alle superfici rigate. La conoscenza dei principali procedimenti di modellazione sarà conseguita al termine delle lezioni dedicate allo studio del rapporto tra i principi teorici del metodo della prospettiva e i procedimenti della tecnica fotografica e della prospettiva generata con procedimenti informatici. Le lezioni con le quali si conclude il corso sono dedicate alle proprietà dei geoidi, alle tassellazioni nello spazio e alle strutture nexorade. Al termine di questa seconda fase del corso, l’allievo non soltanto sarà in grado di fare ricorso ai programmi di modellazione di superfici per le proprie esigenze di progettista, ma avrà anche acquisito la capacità di conferire alle idee una forma nella quale i problemi geometrici sono posti con la consapevolezza e risolti con la perizia che si richiedono a ogni buon progettista. Argomenti delle lezioni - Geometria proiettiva grafica Enti e forme geometriche. Le proprietà proiettive. Elementi impropri. Operazioni fondamentali della geometria proiettiva nel piano e nello spazio. Proiezione centrale e proiezione cilindrica. Tracce, fughe, punti e rette limiti. Condizioni di appartenenza, di parallelismo e di perpendicolarità. Cenni sull’affinità ortogonale. - Metodo della doppia proiezione ortogonale o metodo di Monge Generalità e classificazione dei metodi di rappresentazione. Il sistema di riferimento del metodo di Monge. Rappresentazione di punti, di rette e di piani. Condizioni di appartenenza, parallelismo e perpendicolarità. Cambiamento del secondo piano di proiezione o piano di proiezione ausiliario. Il problema della misura nel metodo di Monge. - Metodo dell’assonometria Generalità e sistema di riferimento assonometrico. L’assonometria nella normativa UNI. Il teorema di Pohlke. Assonometria ortogonale e assonometria isometrica come caso particolare di quella ortogonale. Isometria teorica e isometria pratica. Assonometria obliqua, cavaliera e militare. Assonometria di elementi su un piano generico. Rappresentazioni assonometriche mediante strumenti informatici. - Prospettiva o metodo della proiezione centrale Generalità e prospettiva a quadro verticale come caso particolare del metodo delle proiezioni centrali. Sistema di riferimento del metodo della prospettiva. Circonferenza di distanza. Rappresentazione dei punti, delle rette e dei piani. Tracce e fughe di rette e di piani. Proprietà di appartenenza e di parallelismo. Punti di misura e di distanza. Perpendicolarità tra rette e piani. Prospettiva di rette generiche. Cenni sui principi geometrici comuni alla rappresentazione prospettica, alla rappresentazione fotografica e alla percezione visiva come fenomeno ottico-geometrico. Le variabili di una prospettiva realizzata con strumenti tradizionali e i parametri per la generazione automatica di un’immagine prospettica. Rappresentazioni prospettiche mediante strumenti informatici. - Forme geometriche nello spazio a tre dimensioni Piramidi e prismi, coni e cilindri, prallelepipedi, superfici di rotazione, sfera ed ellissoide. Generatrice e direttrice. Geodetica, ortodromia, lossodromia. Contorno apparente. Rappresentazione dei solidi in generale e rappresentazione di quelli di rotazione mediante sezioni piane normali. Poliedri. Intersezione di solidi con rette o con piani e intersezioni tra solidi. Operazioni booleane tra solidi. • Curve piane e sghembe Le coniche come sezioni piane del cono; ellisse, parabola e iperbole. Concetto di curva; grado di una curva piana; altre proprietà delle curve; tangenza a una curva; curvatura di una curva; cerchio osculatore. Curve per approssimazione e interpolazione, curve NURBS e di Bézier. Spirale e voluta. Grado di una curva sghemba. Curve di intersezione tra superfici. Torsione di una curva. Eliche. - Superfici Classificazione delle superfici. Grado di una superficie. Grado delle curve di sezione di una superficie. Normale alla superficie e sezioni normali. Piano tangente a una superficie. Quadriche e loro sezioni. Il toro e le sue sezioni piane. Punti ellittici, parabolici e iperbolici. Curvatura media e gaussiana di una superficie. Generatrici e direttrici di una superficie. Superfici rigate e non rigate. Superfici sviluppabili e non sviluppabili. Conoidi ed elicoidi. Cenni sulle superfici di minima. Superfici NURBS: di estrusione, sweep, loft, uv, patch, di Coons, di Gordon, ecc. Raccordi tra superfici. Rappresentazione di una superficie per curve di livello. Cenni sul metodo delle proiezioni quotate. • Rappresentazione degli effetti di illuminazione e ombra Descrizione del fenomeno luminoso e relativo modello geometrico. Effetti della luce sulle superfici. Cenni della teoria delle ombre e sue applicazioni nei metodi di rappresentazione. La generazione degli effetti di illuminazione mediante gli strumenti informatici. - Geometria degli archi e delle volte Nomenclatura delle parti strutturali degli archi; arco a tutto sesto, a sesto acuto, ribassato, oltrepassato, a collo d’oca. Volte semplici e composte; volta sferica; volta a botte; volta a schifo; volta a botte lunettata; cupola su pennacchi; volta a crociera, volta a padiglione.Le Applicazioni dei Metodi di Rappresentazione con l’ausilio degli strumenti informatici Rappresentazione di una superficie per curve di livello. Cenni sul metodo delle proiezioni quotate. - Geoidi, tassellazioni nello spazio, strutture nexorate Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede: • lezioni ex cathedra; • esercitazione intra mœnia ed extra mœnia, consistenti nella realizzazione di 3 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 della gerarchia nei volumi e negli spazi, proporzioni, simmetrie, moduli, ordini); saranno dedicate lezioni ed esercitazioni all’ausilio della fotografia e del disegno assistito nella rappresentazione dell’architettura. Aims and contents The course objectives are: to provide theoretical and historical tools as an introduction to critical knowledge; to provide technical and practical tools to the correct graphic representation of different scales: from the construction detail to the urban and territorial scale. Particularly: lesson and exercitations will be devoted to free hand drawing for a better understanding of spatial and volumetric relationships, and for a better capacity of producing sketches in survey operations; lesson and exercitations will be devoted to the analysis of architectural monuments in relation to the hierarchy of their spatial articulation, and of their proportions, symmetries, etc. lesson and exercitations will be devoted to the use of photography and computer in the representation of the architecture. 85 elaborati grafici da realizzare con gli strumenti tradizionali del disegno o con software di modellazione tridimensionale; • revisioni, durante le quali il docente è a disposizione dell’allievo per correzioni, chiarimenti ecc.4. 86 - Archeologia egea - Aegean archaeology L-FIL LET/01-3 cfu 1° anno / Corso semestrale (I semestre) Indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Dario Puglisi Cascino Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire gli strumenti metodologici necessari alla lettura degli eventi storici salienti nell’ambito della preistoria egea, insieme ad un corretto inquadramento dei temi affrontati nelle loro relative coordinate geografiche. Aims and contents Primary objective of the course is to supply the necessary methodological instruments to read the principal historical events within Aegean prehistory, with a corrected phases organization in their relative geographic coordinates. Argomenti delle lezioni - Cenni di geografia fisica della Grecia; i sistemi di datazione: cronologia relativa e cronologia assoluta; cenni di storia degli studi: la paletnologia e l’archeologia egea. - Il popolamento dell’area egea dalle origini al Neolitico. - Età del Bronzo Antico nell’area egea: l’Antico Elladico I-IIA; l’Antico Elladico IIB-III (Lerna, Troia, Poliochni, Phylakopì, con particolare riferimento all’architettura monumentale: corridor houses, fortificazioni); Creta nell’Antico Minoico: insediamenti (Myrtos, Vasilikì) e necropoli (tholoi). - Età del Bronzo Medio in Grecia: insediamenti (Kolonna a Egina) e necropoli (Maratona). - Età Protopalaziale a Creta: il problema della nascita dei palazzi; la società palaziale; l’architettura nell’Età dei Primi Palazzi (Festòs, Quartier Mu); la nascita della scrittura. - Età Neopalaziale a Creta: insediamenti, architettura monumentale (Festòs, Mallia, Haghia Triada) e domestica (Haghia Triada), arti figurative, società, religione. - La minoicizzazione dell’Egeo (Phylakopì, Haghia Irini); la catastrofe di Thera; le tombe a fossa a Micene; la caduta dei palazzi minoici e l’arrivo dei Micenei a Creta; la distruzione del palazzo di Cnosso. - Età palaziale micenea: palazzi e tombe (Micene, Tirino, Pilo, Gla); la società micenea; proiezione dei Micenei sui mari; Creta post-palaziale. - Cause e conseguenze della caduta dei palazzi micenei; la Grecia, Creta e Cipro dopo la caduta dei regni micenei. Topics - Simple notions of physical geography of Greece; the dating systems: relative chronology and absolute chronology; historical phases: the Aegean paletnology and archaeology. - the demographic development of the Aegean area from the origins to the Neolithic one. - The Ancient Bronze age in the Aegean area: the Ancient Helladic I-IIa; the Ancient Helladic IIb-III (Lerna, Troy, Poliochni, Phylakopì, with particular reference to the monumental architecture: corridor houses, fortifications); the Ancient Minoic Crete: settlements (Myrtos, Vasilikì) and necropolis (tholoi). - The Medium Bronze age in Greece: settlements (Kolonna at Aegina) and necropolis (Maratona). - Protopalatial Age in Crete: the problem of the raising of palaces; the palatial society; the architecture in the Age of the First Palaces (Festòs, the Mu district); the beginning of writing. - Neopalatial Age in Crete: settlements, monumental architecture (Festòs, Mallia, Haghia Triada) and residential district (Haghia Triada),figurative arts, society, religion. - the spread of Minoan culture in the Aegean (Phylakopì, Haghia Irini); the Thera catastrophe; the earth burial at Mycenae; the Minoan palaces fall and the Mycenaeans arrival in Crete; the destruction of the Knossos palace. - Mycenaean palatial Age: palaces and tombes (Mycenae, Tyrins, Pilos, Gla); the Mycenaean society; maritime Mycenaean trading; Post-palatial Crete. - Causes and consequences of the Mycenaeans palaces fall; Greece, Crete and Cyprus after the fall of the Mycenaean reigns. Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica, e seminari, orientati ad analizzare in forma prevalentemente tematica aspetti specifici relativi agli argomenti affrontati; saranno effettuate inoltre alcune esercitazioni bibliografiche, volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche. Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures, intended to display the matter in a diacronical manner, and seminaries, oriented to analyze in a thematic manner specific aspects; the course includes also exercises in library, necessary to acquire instruments and methodology to carry out bibliographical searches. Archeologia della Magna Grecia Archaeology of Magna Graecia the archaeological research and through the study of the main artistic forms. L-ANT/07-3t cfu 1° anno / Corso semestrale integrato (II semestre) Indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. L-ANT/07-3 cfu 1° anno / Corso semestrale (II semestre) Indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Argomenti delle lezioni Archeologia e Storia dell’Arte della Grecia continentale Problematiche generali dell’archeologia greca e della colonizzazione. Madre patria e colonie: la fine del periodo geometrico e la colonizzazione in Occidente. Il periodo arcaico in Grecia: il caso di Atene. Il periodo arcaico in Magna Grecia. La polis classica. Crescita e struttura urbanistica della città di Atene tra V e IV secolo a.C. Le arti figurative in periodo classico. Democrazia e arti figurative ad Atene nel periodo classico. Caratteri generali dell’ellenismo in Grecia e Magna Grecia. Arte e urbanistica nel regno di Macedonia. Atene nel periodo ellenistico. Archeologia e Storia dell’Arte della Grecia insulare e microasiatica Introduzione alla archeologia classica. Cronologia di riferimento; la nascita dell’arte greca; il periodo geometrico. Il periodo arcaico: insediamenti urbani e santuari; le arti figurative. La polis classica: strutture e caratteri. Greci e Persiani in Asia Minore in V e IV secolo a.C. Le arti figurative nel periodo classico. Caratteri generali dell’ellenismo in Grecia orientale. Arte e urbanistica nei regni Seleucide e Pergameno. Arte e urbanistica nel regno tolemaico. Topics Archaeology and History of the Art in continental Greece Preliminar discussion on general problems about Greek archaeology and the Modalità d’esame La partecipazione alle attività didattiche è indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame finale. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio con gli esaminatori. Roberta Belli Archeologia e storia dell’arte greca e della Magna Grecia Archaeology and history of greek art and Magna Grecia Luigi Caliò Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire gli strumenti metodologici necessari all’inquadramento del’evoluzione della civiltà greca attraverso i dati forniti dalla ricerca archeologica e tramite lo studio delle principali forme artistiche. Aims and contents Primary objective of the course is to supply the necessary and methodological instruments to comprehend the organization and evolution of the Greek civilization through the data supplied by colonization phaenomenon. Greek poleis and their colonies: the geometric period and the western colonization. The archaic period in Greece: the case of Athens. The archaic period in Magna Graecia. The polis in classical period. Increase and urban planning of Athens between V and IV century b.C. The figurative arts in classical period. Democracy and figurative arts in Athens in classical period. General characters of the Hellenismus in Greece and Magna Graecia. Art and urban planning in the Macedonian reign. Athens in the Hellenistic period. Archaeology and History of the Art in insular and Minor Asian Greece Introduction to classic archaeology. Chronological frame; the beginning of the Greek art; the geometric period; the archaic period: urban settlements and sanctuaries; the figurative arts. Structures and characters of the classical polis. Greeks and Persians in Asia Minor in V and IV century b.C. The figurative arts in the classical period. General characters of the Hellenismus in the oriental Greek world. Arts and urban planning in Seleucide, Pergamene and Tolemaic reigns. Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede lezioni ex cathedra per un totale di 40 ore così suddivise: Per Archeologia e Storia dell’Arte della Grecia continentale: 2 ore di argomenti introduttivi 2 ore: il periodo geometrico 4 ore: l’arcaismo 6 ore: il periodo classico 6 ore: l’ellenismo 3 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Modalità d’esame All’inizio dell’anno accademico, a ciascuno studente è attribuito il voto iniziale di 16/30. Per essere ammesso agli esami di profitto dell’anno accademico 2011/2012, lo studente deve rispettare i due obblighi che seguono: • deve aver consegnato tutti gli elaborati almeno una settimana prima della data d’esame; • deve aver raggiunto almeno il voto di 18/30 con i punteggi riportati per le esercitazioni intra moenia ed extra moenia eseguite durante l’anno. La somma del voto iniziale (16/30) con i punteggi positivi o negativi ottenuti per effetto delle consegne delle esercitazioni intra moenia o extra moenia eseguite durante l’anno forma il voto di ammissione all’esame di profitto. L’esame di profitto si svolge in tre fasi: 1 .una prova nell’uso del software di modellazione 3D; 2. una prova grafica, che consiste nell’esecuzione a mano libera di tre esercizi; 3. un esame orale individuale. Per ciascuna delle cinque prove d’esame, lo studente riceve dei punteggi, da sommare al voto di ammissione ai fini della formulazione del voto di profitto. Laboratorio 1° di Archeologia Archaeology Design Studio 1st year 87 Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. 88 Modalità d’esame È obbligatoria la frequenza ai fini del superamento dell’esame. In sede di esame saranno tenute presenti la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio. • 2° ANNO - 2nd YEAR Laboratorio 2 di Progettazione Architettonica Architectural Design Studio 2nd year L2PA-12 cfu 2° anno / corso annuale indirizzi ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana Corso A Franco Defilippis Composizione architettonica 2A (Icar 14-8 cfu) Vincenzo Minenna Caratteri dell’architettura A (Icar 14-4 cfu) in alternativa (indirizzo classico) Corso B Michele Montemurro Composizione architettonica 2B (Icar 14-9 cfu) Enrica Leonardis Caratteri dell’architettura B (Icar 14-3 cfu) in alternativa (indirizzo classico) Corso C Antonio Riondino Composizione architettonica 2C (Icar 14-9 cfu) Giuseppe Rociola Caratteri dell’architettura C (Icar 14-3 cfu) in alternativa (indirizzo classico) Nel secondo anno lo studente di architettura è chiamato ad acquisire la fondamentale nozione di insieme architettonico (inteso sia nel senso di incremento scalare rispetto all’unità edilizia, sia nel senso di incremento di complessità per le relazioni che si stabiliscono tra unità edilizie) e di quella, conseguente e necessaria, di legame tipico e processuale (tessuto) tra organismi edilizi diversi. Lo studente dovrà quindi apprendere i principi fondamentali della logica aggregativa tra unità edilizie (il formarsi, trasformarsi, specializzarsi degli aggregati secondo processi tipici) con il controllo, alle diverse scale, del rapporto fra gli edifici in uno specifico contesto di appartenenza. Articolazione delle attività didattiche L’insegnamento prevede lezioni teoriche ed esercitazioni applicative: il primo semestre è dedicato prevalentemente alle lezioni, alle esercitazioni propedeutiche al progetto; il secondo semestre è prevalentemente dedicato all’esercizio progettuale. Le attività didattiche del corso sono così articolate: Ottobre – Febbraio • Introduzione al corso • Organicità e frammentazione nella città antica, moderna e contemporanea • Studio della nozione di organismo edilizio nei suoi aspetti spaziali, tettonici e linguistici; • Definizione ed evoluzione processuale di tipi architettonici residenziali: la casa a schiera; • Esercitazione 1 (elaborazione elettronica): Prototipo abitativo a schiera; • Definizione ed evoluzione processuale di tipi architettonici residenziali: la casa in linea; • Esercitazione 2 (elaborazione elettronica): Prototipo abitativo in linea; • Studio dell’organismo urbano e delle leggi di aggregazione dei tessuti; • Studio dello spazio urbano nel rapporto di continuità tra le diverse scale edilizie e tra diversi tipi; • Esercitazione 3: analisi urbana della città luogo dell’area scelta per l’esercizio progettuale; Febbraio - Giugno Elaborazione del progetto; -lo spazio urbano come esito di un processo di formazione, aggregazione e sintesi formale di unità edilizie attraverso gerarchizzazione e nodalità di percorsi; -le scelte progettuali come individuazione del rapporto tipico tra sistemi distributivi, spaziali, costruttivi; -articolazione dei nodi tettonici; -introduzione al problema del linguaggio in architettura. Le lezioni saranno costituite da tre cicli coordinati: - lo studio della nozione di organismo edilizio nei suoi aspetti spaziali, tettonici e linguistici; - lo studio dell’organismo aggregativo; - lo studio dello spazio urbano nel rapporto di continuità tra le diverse scale edilizie e tra diversi tipi (passaggio dall’unità abitativa al tessuto e all’edilizia specialistica); Tema d’anno Analisi urbana delle città, luogo delle aree di progetto (corso A: Castellaneta, Mottola, Palagianello; corso B; Putignano; corso C: Manfredonia, Mattinata, Vieste; progetto di un tessuto urbano residenziale in un’area non risolta delle città, studiate attraverso l’aggregazione di tipi abitativi a schiera, linea, corte ed il ridisegno dello spazio di relazione. Iscrizioni al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning della Facoltà di Architettura entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dell’iscrizione. Modalità d’esame Per essere ammessi a sostenere l’esame, è obbligatorio avere frequentato con profitto tutte le attività didattiche previste dal corso. L’esame consisterà in un colloquio: - sugli argomenti trattati a lezione; - sugli elaborati progettuali propedeutici e finali. Storia dell’architettura medioevale + Storia dell’architettura moderna History of Medieval and Modern Architecture Icar 18-9 cfu 2° anno / corso annuale integrato indirizzo ‘generale’ Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura Gian Paolo Consoli Storia dell’architettura medioevale (primo semestre - 4,5 crediti) Storia dell’architettura moderna (secondo semestre - 4,5 crediti) Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire gli strumenti metodologici necessari all’acquisizione di una conoscenza base della storia dell’architettura, medievale e moderna occidentale, con particolare attenzione a quella italiana,nell’arco temporale dal 300 al 1800, dal paleocristiano fino alle soglie della modernità. Aims and Contents Primary objective of the course is to provide the methodological tools necessary to acquire a basic knowledge of the history of medieval and modern Western Europe, with particular attention to the Italian one, in the period from 300 to 1800, from the early Christian to the begininning of Modernity. Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica, e seminari, orientati ad analizzare in forma prevalentemente tematica aspetti specifici relativi agli argomenti affrontati; saranno effettuate inoltre alcune esercitazioni bibliografiche e grafiche volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche. Inoltre si ritiene fondamentale imparare ad usare il disegno come strumento di conoscenza, per questo gli studenti sono invitati a disegnare su un quaderno le architetture presentate a lezione, in modo da comprenderne a fondo la struttura. Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures, intended to display the matter in a diacronical manner, and seminaries, oriented to analyze in a thematic manner specific aspects; the course includes also exercises in library, necessary to acquire instruments and methodology to carry out bibliographical and graphics searches. It is also considered important to learn to use the drawing as a means of knowledge, so students are encouraged to draw on a notebook architectures presented in class, in order to understand in depth the structure. Argomenti delle lezioni Caratteri generali 1. Storia dell’architettura: significati e metodi 2. Elementi del costruire: materiali strutture verticali e orizzontali. pilastri, muri, coperture 3. L’ordine architettonico: origine e struttura Periodi, stili, opere e protagonisti 1. Dal Paleocristiano al Carolingio – S.Sofia – Cappella Palatina 2. Il Romanico in Europa. Abbazia di Cluny 3. Il Romanico in Italia. Duomo di Modena 4. Il Gotico in Europa – Cattedrale di Chartres 5. Il Gotico in Italia e gli ordini mendicanti: Duomo di Orvieto e S.Croce 6. Architettura del 400 in Italia – Brunelleschi e Alberti 7. Architettura del 500 in Italia – Bramante e Palladio 8. Architettura del 600 in Italia – Bernini e Borromini 9. Architettura del 700 in Italia – Juvarra e Piranesi 10. Architettura del neoclassicismo in Europa 11. Architettura dell’800 in Europa Course topics 1. History of Architecture: meanings and methods 2. Elements of building: materials vertical and horizontal structures. columns, walls, roofs 3. The architectural order: Origin and Structure Periods, styles, characters and works 4. From the Early Christian to the Carolingian – S.Sofia 5. Medieval architecture in Europe:I:Il 3 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Per Archeologia e Storia dell’Arte della Grecia insulare e microasiatica: 2 ore di argomenti introduttivi 2 ore: il periodo geometrico e la fase della colonizzazione 4 ore: l’arcaismo 6 ore: il periodo classico 6 ore: l’ellenismo Articulation of educational activities The course includes 40 hours of ex cathedra lectures subdivided as follows: For Archaeology and History of the Art in continental Greece: 2 hours devoted to introductory arguments 2 hours: the geometric period and the colonization phase 4 hours: the archaism 6 hours: the classical period 6 hours: the Hellenismus For Archaeology and History of the Art in insular and Minor Asian Greece: 2 hours devoted to introductory arguments 2 hours: the geometric period and the colonization phase 4 hours: the archaism 6 hours: the classical period 6 hours: the Hellenismus 89 90 Modalità d’esame La partecipazione alle attività didattiche è indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame finale. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio con gli esaminatori e la correzione del quaderno di appunti che, revisionato durante l’anno, sarà parte integrante dello svolgimento dell’esame. Examination methods Participation in educational activities is essential to take advantage of the opportunity to take the final exam. In the examination will assess the knowledge and ability to assess historical-critical exegesis of the matter, through an interview with the examiners and the correction of the notebook that revised during the year, will be an integral part of the examination. Statica Statics of structures Icar 08-9 cfu 2° anno / corso annuale Indirizzi ‘generale’ e ‘classico’ Area didattica IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura Corso A Pietro D’Ambrosio Corso B Umberto Ricciuti Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone principalmente di realizzare una solida base propedeutica per l’apprendimento delle discipline dell’area strutturale. Prettamente propedeutici sono i primi due argomenti, ossia la teoria dei vettori applicati e la geometria delle masse. I successivi hanno invece anche un diretto interesse applicativo, in quanto, pur trattando principi generali della statica, sono già orientati alla posizione e alla risoluzione di basilari problemi strutturali. Tutti i temi del corso hanno carattere direttamente applicativo. Tali sono ad esempio l’analisi cinematica e statica della trave piana o dei sistemi piani di travi, rigidi od articolati, nonché la definizione e la determinazione delle caratteristiche della sollecitazione, tema quest’ultimo cui è dedicato notevole spazio. Particolare interesse applicativo presenta poi l’ultimo tema ossia lo studio delle travature reticolari piane, classici e sempre attuali tipi strutturali. Aims and contents The aim of the course is to provide a preparatory basis for the learning of structural subjects. The first two sections are devoted to vectorial theory applied to statics and geometry of solids. Thereafter, attention is focused on applications and the general principles of statics are oriented to the solution of basic structural problems. The whole course has a practical connotation: kinematical and static analysis of plane beams, plane systems of rigid or articulated beams; definition and determination of internal actions are some of the practical questions that will be developed. Particular attention is reserved to the study of plane trusses, a classical but still relevant structural type, which represents a very interesting applicationoriented issue. Lezioni ed esercitazioni del 1° semestre 1 -Illustrazione e introduzione al corso. Definizione di “vettore”. Somma di vettori e prodotto di un vettore per un numero reale. -Prodotto “interno”, prodotto “esterno” e prodotto “misto” fra vettori. Proprietà delle operazioni fra i vettori. 2 -Esercitazioni sulle operazioni con i vettori. Doppio prodotto vettoriale. Lezione -Rappresentazione cartesiana dei vettori. Operazioni con i vettori nella rappresentazione cartesiana. 3 -Equazione parametrica della retta per un punto e parallela ad un vettore. Equazione di un piano per un punto e perpendicolare ad un vettore. Spazi vettoriali. -Applicazioni lineari. Proprietà delle applicazioni lineari. 4 -Esercitazione sulle “applicazioni lineari”. -Rotazioni. Rappresentazione di Eulero. 5 Esercizi vari sulle “Rotazioni”. Rotazioni “infinitesime”. Determinante di una “applicazione” lineare. Applicazione “inversa” e applicazione “ortogonale”. “Vettori applicati”. Risultante e momento risultante di un sistema di vettori applicati. Trasporto dei momenti. Sistemi di v.a. “equilibrati”, “equivalenti” ed “equilibranti”. Coppie di forze. 6 -Riduzione statica ad un punto. Invariante scalare. Asse centrale. Risultante “equivalente”. Sistemi a invariante scalare nullo. -Poligono funicolare. Esercitazioni sul poligono funicolare. Normal poligono. 7 Scomposizione di una forza secondo due rette concorrenti in un punto o parallele. Scomposizione di una forza lungo tre rette non incidenti in un punto. Composizione di una forza e una coppia. -Scomposizione di una coppia lungo tre rette non incidenti in un punto. Determinazione grafica dei momenti di forze piane. Equilibranti di forze parallele secondo due rette parallele. 8 -Cinematica. Sistemi materiali discreti. Sistemi materiali continui. Deformazioni e spostamenti rigidi. Corpo rigido. Rototraslazione. -Spostamenti rigidi piani. Spostamenti rigidi infinitesimi. Spostamenti rigidi infinitesimi piani. Esercitazione sugli spostamenti rigidi e rigidi infinitesimi. 9 -Definizione di vincolo. Vincoli piani semplici, doppi e tripli. Prestazioni cinematiche dei vincoli piani. 10 -Analisi cinematica di un corpo rigido piano vincolato. Matrice cinematica [C]. Esercitazione sull’analisi cinematica per via analitica di un corpo rigido piano vincolato. -Centri di rotazione assoluti di corpi rigidi piani vincolati. Esempi di analisi cinematica per via analitica e per via geometrica di corpi rigidi piani vincolati. Labilità per insufficienza o per inefficacia dei vincoli. 11 -Statica del corpo rigido. Forze di contatto e di volume. Forze concentrate e distribuite. Lavoro di una forza e di una coppia. Prestazioni statiche dei vincoli piani lisci. -Configurazione di equilibrio del corpo rigido. Equazioni cardinali della Statica. Determinazione delle reazioni dei vincoli applicati a corpi rigidi in configurazione di equilibrio. 12 -Analisi statica di un corpo rigido vincolato. Matrice statica [S]. Esempi di analisi statica di un corpo rigido vincolato. -Teorema dei Lavori Virtuali. Esercizi vari, risolti: con il teorema dei lavori virtuali, con le equazioni cardinali della statica e graficamente. 13 -Analisi statica di vari corpi rigidi labili in equilibrio (labili sia per insufficienza che per inefficacia dei vincoli). -Definizione di “trave”. Travi rigide. Prestazioni cinematiche e statiche dei vincoli. Definizione delle caratteristiche di sollecitazione. 14 -Esempi di travi isostatiche semplici. Risoluzione di travi isostatiche sia analiticamente che graficamente. Diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione. -Risoluzione analitica di alcune travi semplici isostatiche e diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione. 15 -Esercitazione in aula relativa alla determinazione delle reazione dei vincoli applicati a corpi rigidi isostatici applicando il teorema dei lavori virtuali. -Determinazione per via analitica delle caratteristiche di sollecitazione e disegno dei diagrammi relativi per un portale isostatico. Lezioni ed esercitazioni del 2° semestre 16 -Definizione delle caratteristiche di sollecitazione dal punto di vista dell’equilibrio. -Risoluzione di portali isostatici sia analiticamente che graficamente e disegno dei diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 17 -Risoluzione di portali isostatici sia analiticamente che graficamente. Determinazione delle caratteristiche di sollecitazione e disegno dei relativi diagrammi. - Risoluzione di portali isostatici sia per via analitica che per via grafica. Determinazione analitica delle caratteristiche di sollecitazione e disegno dei relativi diagrammi. 18 -Definizione dei vincoli interni. Prestazioni cinematiche e statiche dei vincoli interni. -Analisi cinematica di sistemi di travi. Primo e secondo teorema delle catene cinematiche. 19 -Esercitazione sull’analisi cinematica di sistemi articolati di travi. -Analisi statica di sistemi articolati di travi. 20 -Esercizi vari sull’analisi cinematica e statica di sistemi articolati di travi. Determinazione delle caratteristiche di sollecitazione. -Risoluzione sia per via analitica che per via grafica di sistemi articolati di travi. Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 21 -Risoluzione di sistemi articolati di travi. Determinazione delle caratteristiche di sollecitazione. Equilibrio del nodo incastro. -Risoluzione sia per via analitica che per via grafica di sistemi articolati di travi. Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 22 -Risoluzione di sistemi articolati di travi e determinazione delle caratteristiche di sollecitazione e relativi diagrammi. Nodo incastro triplo. -Risoluzione sia per via analitica che per via grafica di sistemi articolati di travi. Determinazione analitica e diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 23 -Equazioni indefinite di equilibrio per le travi. -Esercizi vari sulle equazioni indefinite di equilibrio per le travi. 24 -Telai a maglia chiusa. Risoluzione di alcuni portali semplici isostatici a maglia chiusa. Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. -Esercizi vari relativi a portali semplici isostatici a maglia chiusa con determinazione e diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. 25 -Travi Gerber. Risoluzione analitica e grafica di alcune travi Gerber. -Travature reticolari piane. Principali tipi di travature reticolari. Analisi cinematica delle travature reticolari. 26 -Metodo dell’equilibrio dei nodi per la risoluzione delle travature reticolari piane. Applicazione del metodo dell’equilibrio dei nodi ad alcune travature reticolari piane. -Metodo della sezione di Ritter per la risoluzione delle travature reticolari piane. Applicazione del metodo della sezione di Ritter per la risoluzione di alcune travature reticolari piane. 27 -Sistemi materiali discreti. Baricentro di un sistema materiale discreto. Proprietà del baricentro. Momento statico. Teorema di Varignon. Cambiamento di coordinate. -Sistemi materiali continui. Determinazione analitica e grafica di baricentri di figure piane. 28 -Momento di inerzia e momento centrifugo di sistemi materiali discreti e di sistemi materiali continui. Teorema di Huyghens e teorema di Steiner. 3 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Romanico – Duomo di Modena 6. Medieval architecture in Europe:II- The Gothic – Chartres Cathedral 7. Architecture of the 15th century in Italy – Brunelleschi and Alberti 8. Architecture of the 16th century in Italy – Bramante and Palladio 9. Architecture of the 17th century in Italy – Bernini and Borromini 10. Architecture of the 18th century in Italy – Juvarra and Piranesi 11. Architecture of neoclassicism in Europe 12 Architecture of the 19th century in Europe 91 92 3 -Parametric equation of a line parallel to a vector, passing for an assigned point. Equation of a plane perpendicular to a vector and passing for an assigned point. Vector spaces. -Linear applications. Properties of linear applications. 4 -Exercise on linear applications. -Rotations. Euler representation. 5 Exercises on “rotations”. Infinitesimal rotations. Determinants. Inverse and orthogonal applications. “Applied vectors “. Resultants of a system of applied vectors. Transportation moments. Equivalent systems of applied vectors, balanced systems of applied vectors, balancing systems of applied vectors. Couples of forces. 6 - Reduction of a Force and Couple System to a point. Scalar invariant. Central axis. Equivalent resultant. Systems having null scalar invariant. - Funicular polygon and related exercises. Normal polygon. 7 Decomposition of a force along two parallel or non parallel lines. Decomposition of a force along three lines not belonging to the same pencil. Composition of a force and a couple. Decomposition of a couple along two parallel or non parallel lines. Graphic determination of the moments of a system of plane forces. Systems equilibrating parallel forces along parallel lines. 8 -Kinematics. Discrete material systems. Continuum material systems. Rigid deformations and rigid displacements. Rigid bodies. Rotations and translations. -Rigid displacements in a plane. Infinitesimal rigid displacements. Infinitesimal rigid displacements in a plane. Exercises on rigid displacements and infinitesimal rigid displacements. 9 - Constraint. Plane constraints: simple, double and triple constraints. Kinematical properties of plane constraints. 10 -Kinematical analysis of constrained plane rigid bodies. Kinematical matrix [C]. Exercises. -Rotation centres of constrained plane rigid bodies. Examples of analytical and geometrical solution of constrained plane rigid bodies. Ineffective or insufficient constraint conditions. 11 -Statics of rigid bodies. Contact forces and body forces. Singular loads, distributed loads. Definition of work for forces and for couples. Static characterization of plane smooth constraints. - Conditions for Rigid-Body Equilibrium. Equations of Equilibrium. Reactions. 12 -Static analysis of a constrained rigid body. Static matrix [S]. Exercises. -Virtual work principle. Exercises solved with different solution methods: virtual work principle, equilibrium equations, graphic solution. 13 -Static analysis for statically indeterminate bodies under equilibrium conditions. -Beams. Rigid beams. Kinematical and static characterization of constraints. Internal forces. 14 -Simple examples of statically determinate beams. Static and graphic solution. Diagrams of internal forces. -Analytical solution of simple statically determinate beams and diagrams of internal forces. 15 Classwork: determination of reactions for statically determinate systems using the virtual work principle. Analytical determination of internal forces for a statically determinate frame and related diagrams. Lessons and teaching seminars of the 2nd semester 16, 17 -Definition of the equilibrium of internal actions. - Analytical and graphical solution of statically determinate frames and related diagrams. 18, 19, 20, 21, 22 -Internal constraints: kinematical and static aspects. -Kinematical and static analysis of beams. First and second theorem of kinematical chains. -Exercises on Kinematical and Static analysis of beams. Determination of internal forces. -Analytical and graphic solution of complex systems of beams. Diagrams of internal forces. Nodal equilibrium at fixed ends. 23 -Indefinite equilibrium equations for beams. -Exercises on indefinite equilibrium equations for beams. 24 -Closed frames. Simple examples of statically determinate closed frames and related diagrams of internal forces. -Exercises on simple statically determinate closed frames and related diagrams of internal forces. 25 -Gerber beams. Some examples of analytical and graphic solution. -Plane Trusses. Main types of grid structures. Kinematical analysis of grid structures. 26 -The method of nodal equilibrium for the solution of plane trusses. Applications. - Ritter’s method of sections for the solution of plane trusses. Applications.. 27 -Discrete material systems. Centre of gravity for discrete systems. Properties of the centre of gravity. First order moment. Varignon’s Theorem. Transformation of coordinates. -Continuum material systems. Determining the centre of gravity for plane bodies. 28 -Moments of inertia and centrifugal moment of discrete and continuum material systems. Huyghens’ Theorem and Steiner’s Theorem. - Principal inertia axis and principal moments of inertia. Determination of the principal moments of inertia for some plane figures. 29 -Relative centre about an axis. Conjugated axes. Reciprocity theorem. Inertia Polarity. Central ellipse of inertia. -Analytical determination of the central ellipse of inertia for structural sections. -Central core of inertia and properties. Examples. -Classwork on the geometry of masses: analytical determination of the centre of gravity; principal axis of inertia; principal axes of inertia; principal moments of inertia; central ellipse of inertia and central core for plane figures. Laboratorio 1 di Costruzione dell’architettura Building Design Studio 1 Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Tema d’anno Progetto di una casa a torre in muratura Modalità d’esame L’esame consta di una prova scritta riguardante temi applicativi e di una prova orale vertente principalmente sui principi teorici. L1CA-12 cfu 2° anno / corso annuale indirizzo ‘generale’ Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’architettura Corso A Vitangelo Ardito Progettazione di sistemi costruttivi (Icar 12-9 cfu) Fiore Resta Progettazione esecutiva dell’architettura (Icar 12-3 cfu) Struttura del Laboratorio 1^parte: ottobre – dicembre Nel corso della prima parte del laboratorio bisognerà ridisegnare un progetto indicato dal docente, tra i 16/18 progetti significativi selezionati dai due Laboratori degli anni precedenti. Il lavoro verrà svolto in gruppi formati da 3 studenti. Il metodo suggerito è la conoscenza del tema di progetto attraverso il ridisegno di questi esempi precedenti. Nel ridisegno bisogna curare l’aspetto grafico e tecnico proprio del disegno e uniformarlo per i diversi progetti. 1. Approfondire il tema del luogo, cioè del rapporto col suolo. Fare un plastico dei progetti ridisegnati (scala 100 con il cartoncino sottile) per indicare la condizione scelta nel rapporto con il suolo (lo scavo e la cava). 2. Ridisegnare vuol dire riprogettare. Nell’operazione del ridisegno controllare l’aspetto della decorazione del progetto, le proporzioni, la geometria, una semplificazione razionale e non “etica” dell’architettura. Lezioni del Laboratorio 1^parte: ottobre – dicembre. Lezione introduttiva su un edificio pensato nel rapporto forma/costruzione.Cappella A. Le lezioni saranno incentrate sul lavoro in corso: spiegare i temi del progetto attraverso la descrizione dei progetti, non in termini teorici. Soprattutto i temi devono essere “manualistici”: gli spazi minimi (cucina, bagno, studiolo, camere ecc.), la costruzione (costruzione del muro, degli orizzontamenti cioè solai e copertura, nodi tettonici importanti), il dettaglio (pannelli interni e esterni in legno, infissi interni ed esterni, pavimenti, camino). Alcune lezioni serviranno a capire la necessità/utilità della lettura di alcuni libri (Tessenow, Loos, Rossi, ecc.) come lezioni teoriche ma dette attraverso il commento del pensiero altrui. Struttura del Laboratorio 2^parte (premessa): gennaio Nel corso della seconda parte del laboratorio bisognerà iniziare il lavoro sul nuovo progetto. Non è ancora deciso se il luogo sarà lo stesso (la cava) o sarà diverso (la cava sul mare). Nelle 3 settimane di lavoro bisogna elaborare il progetto (scala: 100 o 50): uno schema significativo di progetto. 2^parte: marzo – maggio. Il progetto sarà sviluppato fino ad una 3 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 -Assi principali di inerzia e momenti principali di inerzia. Determinazione dei momenti principali di inerzia di alcune figure piane. 29 -Centro relativo ad un’asse. Assi coniugati. Teorema di reciprocità. Polarità di inerzia. Ellisse centrale di inerzia. -Determinazione per via analitica dell’ellisse centrale di inerzia di alcune “sezioni” geometriche significative utilizzate per la realizzazione degli elementi strutturali (travi e pilastri). 30 -Nocciolo centrale di inerzia. Proprietà del nocciolo centrale di inerzia. Determinazione del nocciolo centrale di inerzia di alcune sezioni significative. -Esercitazione in aula sulla geometria delle masse consistente nella determinazione per via analitica del baricentro, degli assi principali di inerzia, dei momenti principali di inerzia, dell’ellisse centrale di inerzia e del nocciolo centrale di inerzia di una figura piana composta. Lessons and teaching seminars of the 1st semester 1 -Presentation of the course. Definition of “vector”. Vectorial sum and multiplication by a real number. “Dot” product, “outer” or cross product among vectors. Properties of vectorial operations. 2 -Exercises on vector operations. Double vectorial product. -Vector components in Cartesian coordinates. Vectorial operations in Cartesian coordinates. 93 94 Lezioni del Laboratorio 2^parte: marzo – maggio Saranno svolte lezioni che sono di supporto al progetto, riferite ad esperienze significative: le case del Deutscher Werkbund, in particolare alcuni esempi di H.Tessenow e P. Schmitthenner; l’esperienza Viennese attraverso l’opera di A. Loos; le case di un architetto greco, A. Konstantinidis; alcune architetture di A. Siza; esperienze significative italiane. Ma anche lezioni che riguardano anche edifici significati per la conoscenza del rapporto forma/costruzione: la costruzione del Municipio di Hechingen e del cimitero di Bourdon S. di P. Schmitthenner; la piscina municipale e la Neue Wache a Berlino di Tessenow; le chiese di Klippan e Stoccolma di Lewerentz; l’opera di Le Corbusier a Ronchamp e a La Tourrette; ecc. Modalità di frequenza La frequenza è obbligatoria. La modalità di lavoro è il disegno in aula: disegno informatico nella 1^parte, disegno a matita nella 2^parte. Nel periodo conclusivo della 2^parte il progetto sarà ridisegnato al computer e studiato in dettaglio con programmi di modellazione per la realizzazione di 3D. Saranno richiesti plastici alle due scale di progetto (100 e 25) realizzati in cartoncino e in legno: il primo deve studiare il rapporto col suolo e col luogo, il secondo gli aspetti costruttivi. Corso B Spartaco Paris Progettazione di sistemi costruttivi (Icar 12-9 cfu) Vincenzo Bagnato Progettazione esecutiva dell’architettura (Icar 12-3 cfu) Elaborati e materiali da produrre per l’esame I disegni saranno in numero sufficiente per la presentazione del progetto e in scale appropriate: inserimento nel luogo (100), progetto generale (50), progetto di dettaglio (25/20). Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è quello di fornire strumenti e metodi per la progettazione architettonica esecutiva e per il controllo del processo di costruzione dell’architettura.In tal senso sono ritenute indispensabili le conoscenze delle regole dell’arte del costruire, dell’interpretazione critica delle tecnologie, dell’utilizzo dei materiali e degli elementi e dei sistemi costruttivi, dei requisiti tecnici e normativi che li riguardano. A fianco a queste lo studente dovrà comprendere il sistema di relazioni che intercorrono tra la definizione del programma esigenziale e l’organizzazione del sistema edilizio. All’approccio “esigenziale/prestazionale” proprio di un’area culturale delle discipline della tecnologia dell’architettura si affianca pertanto, nel corso, un approccio in continuità con quello “per categorie di opere”, attento agli aspetti propriamente legati alla costruzione, che metta in condizione lo studente di comprendere le relazioni tra elemento architettonico e l’insieme della costruzione, tra la correttezza tecnologica e l’istanza espressiva delle scelte costruttive. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza della iscrizione. Modalità d’esame L’esame è individuale e consiste nella presentazione degli elaborati grafici prodotti durante l’anno, nella loro discussione e nella discussione degli argomenti trattati nelle lezioni. Il Laboratorio pone il progetto al centro dell’attività didattica; pertanto l’insieme delle attività di tipo teorico (sapere) e di esercitazione progettuale (saper fare) tenderà ad essere integrato e sincronico, considerando l’opportunità di iniziare l’esercitazione didattica parallelamente al ciclo di comunicazioni teoriche, fin dal primo semestre. Le conoscenze inerenti il sapere riguardano: - I sistemi tettonici primari e complessi (sistema trilitico, sistema voltato, telai, strutture a gabbia, ecc.), chiarendo gli aspetti concettuali e fisici, formali e costruttivi in rapporto con l’attività di progetto (costruzione/struttura, ossatura/ rivestimento, dettaglio architettonico/ particolare tecnologico, ecc.); - I sistemi costruttivi, a partire dalle caratteristiche tecniche dei materiali (pietra, legno, cls, ferro) fino ai rispettivi elementi e sistemi, in rapporto alle tecnologie di impiego correnti e in rapporto alla sostenibilità del progetto contemporaneo. Tali aspetti sono indagati anche attraverso apposite visite di studio o a cantieri, edifici o mostre rappresentative di questioni architettoniche e costruttive. Quest’anno: -Cantiere Centro Congressi Eur, Roma -Viaggio di Studio a Berlino: Casa Lemke, Mies Van der Rohe Articolazione dell’attività didattica L’attività del Laboratorio è strutturata in tre periodi. Ognuno di questi è caratterizzato da uno specifico contenuto didattico che trova la sua sintesi nella pratica del progetto e nel suo risultato. 1a fase [ottobre/dicembre]: definizione dell’impianto architettonico preliminare e sua variazione in rapporto al sistema costruttivo scelto. Modelli di base 2° fase [gennaio/aprile]:studio dei dettagli architettonici di nodi tettonici in sistemi costruttivi differenti. 3a fase [maggio/giugno]: Rielaborazione del progetto esecutivo in 1 / 2 sistemi costrutttivi di variante Tema d’anno Il tema dell’esercitazione progettuale è una casa unifamiliare per vacanze a patio in un lotto di dimensioni , forma, orientamento e vincoli fornite dalla docenza (8x12 m) compreso in un complesso residenziale a schiera. A partire dai vincoli forniti dalla docenza (affacci, distacchi, patii, ecc) gli studenti, in gruppi di due, redigono due versioni di massima del progetto (elaborati in scala 1/100 - 1/50) utilizzando materiali e sistemi costruttivi differenti, e comparano successivamente gli esiti progettuali in relazione alla congruenza tra materiale, tecnica e forma, logica costruttiva e linguaggio. Partendo dalle specificità del contesto geografico mediterraneo, particolare attenzione viene posta in una corretta e adeguata progettazione sotto il profilo energetico/ambientale, attraverso verifiche e simulazioni del comportamento dell’edificio dal punto di vista morfologico e delle soluzioni tecnologiche adottate. 4. PROGETTO DI COSTRUZIONE Dal punto di vista costruttivo, lo studente scompone, analizza e progetta l’edificio nei suoi elementi e nodi tettonico-costuttivi attraverso disegni e modelli fisici, perseguendo l’obiettivo didattico di considerare la relazione tra forma / linguaggio e sistema costruttivo. Tali elementi e nodi, analizzati in due sistemi costruttivi differenti, portano all’ elaborazione di quattro disegni rappresentativi di dettaglio costruttivo in scala 1/10-1/1. Lo studente ritorna sul progetto preliminare riformulando le scelte già operate e riprogettando l’edificio a partire dal progetto di dettaglio. Il progetto definitivo diventa così il risultato di una pratica continua e inesauribile del progetto, dall’insieme al dettaglio e dal dettaglio all’insieme. L’attività progettuale viene svolta prevalentemente in aula, con verifiche intermedie, prevalententemente attraverso critiche collettive. Elaborati e materiali da produrre per l’esame - 4 tavole A1 del progetto finale in 2 versioni, ognuna con 1 tavola di progetto esecutivo ed 1 di dettaglio contenente una sezione verticale significativa dal basamento al coronamento nei due sistemi costruttivi assegnati e una tranche di facciata; - 2 tavole sui nodi tettonici prodotte - 2 modelli ( scala 1/50 e scala 1/20) Urbanistica Urban planning design studio Icar 21- 9 cfu 2° anno / corso annuale indirizzo ‘generale’ Area didattica VIII: Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale Corso A Nicola Martinelli Corso B Luigi Guastamacchia Finalità e contenuti disciplinari Finalità del corso sono: - dar conto delle problematiche di trasformazione e progettazione dello spazio, della storia e cultura della città e dell’ambiente; - far maturare la capacità degli allievi di leggere e interpretare il contesto (territoriale, paesistico, urbano) nel quale ogni trasformazione si inserisce; - indagare lo stato della strumentazione e delle pratiche reali, mostrando proposte, sperimentazioni, conflitti. Il corso si svilupperà secondo due percorsi paralleli: - uno di carattere teorico riguarderà: le tradizioni della disciplina; i significati e le idee di città, le teorie del piano nel passaggio dai modelli tradizionali alle nuove forme di governo del territorio; - l’altro più operativo sarà dedicato agli strumenti disciplinari, e affronterà i problemi di descrizione e interpretazione del territorio, della città e delle sue parti costitutive. Aims and contents - to give an account of the transformation and design of space, of the history and culture of the city and the environment; - to develop the students’ ability to read and interpret the context (territorial, landscape, urban) in which every transformation is inserted; - to investigate the state of the instrumentation and real practices, showing proposals, experimentation and conflicts. The course develops with two parallel strategies: - one of theoretical character concerns the traditions of the discipline, the significance and the idea of a city, the theory planning in the passage from traditional models to new forms of territorial management; - the other is devoted to the disciplinary tools, and it deals with the problems of description and interpretation of the territory of the city and of its constituent parts. 3 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 scala di dettaglio significativo (scala 25 o 20, forse 10). Il dettaglio deve essere schematico e soprattutto deve individuare i problemi. Il progetto in generale deve essere dettagliato raggiungendo la scala del 25. Bisogna produrre un plastico (scala 100) all’inizio di marzo con il progetto elaborato a gennaio; poi un plastico “costruttivo” in legno (scala 25) col progetto sviluppato a maggio. Tema d’anno L’insegnamento assume come proprio tema d’anno l’indagine sul territorio della recentemente istituita provincia policentrica BAT ed in particolare dei suoi centri capoluogo (Barletta Andria e Trani). Design Problem The investigation of the territory of the recently estabilished policentric District BAT, and specifically of its chief towns (Barletta, Andria and Trani). 95 96 Inoltre particolare rilievo viene dato all’uso e all’interpretazione della cartografia tradizionale e al GIS per la costruzione di un Sistema Informativo Territoriale. Articulation of educational activities The course offers lessons and exercises. The lessons will be arranged as follows: 1. Introduction to urban planning: definitions and lexical issues 2-3. Elements of history of the city 4. basis of discipline statute: the origins of urban planning in XIX century: technical efficiency, urban beauty, social equity. 5. the meaning of City: urban limits, “big” and terrible cities, the cosmic, the mechanicalism, the organic metaphors in urban theories 6-7-8-9. The plan: theories and practices, levels and scales of urban and regional planning in Italy. 10-11. “Materials” of urban projects: Housing; open spaces: streets, squares 12-13. “Materials” of urban projects: open spaces: parks and gardens. 14-15-16-17. From building recover to urban and environmental renewal: the evolution of urban renewal theory in Italy, Methodologies e practice of urban renewal, elements on so called ‘programmi complessi’ 18-19-20. Environmental issue in urban and regional planning: from the limits of growth to sustainable development, the environmental system and the ‘statuto dei luoghi’. 21. Final considerations. The exercises (to know how to do) will be devoted to get the urban planning design tools and techniques needed for a pertinent approach to professional practice. Moreover a particular importance will be devoted to the use and interpretation of traditional cartography and the GIS for the construction of a Geographic Information System. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame consisterà: - nella esposizione individuale degli argomenti trattati durante lo svolgimento delle lezioni (sapere); - nella verifica degli esiti dell’attività applicata e degli esoneri (saper fare). Laboratorio 2° di Archeologia Archaeology Design Studio 2nd year Etruscologia e antichità italiche Etruscology and antiquities Italic L-ANT/06 - 3 cfu 2° anno indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Chiara Bernardini Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessari all’inquadramento dei principali aspetti della storia, della società e della cultura artistica degli Etruschi. La conoscenza degli eventi storici salienti nell’ambito delle principali civiltà del bacino del Mediterraneo nel corso del primo millennio aC, insieme al corretto inquadramento geografico di eventi e luoghi, costituisce, quindi, il presupposto fondamentale per la comprensione delle realizzazioni artistiche del periodo in esame. L’apprendimento teorico riguarda le fasi principali della civiltà etrusca dalla prima età del ferro alla romanizzazione, la conoscenza della documentazione archeologica, la comprensione dei legami dell’arte etrusca con l’arte della Grecia e del vicino Oriente. La componente applicativa consiste nella lettura ed interpretazione della documentazione archeologica ed epigrafica finalizzata alla comprensione del linguaggio formale dell’arte etrusca e all’apprendimento dei fondamenti della lingua etrusca. Aims and contents Primary course objective is to supply the necessary and methodological instruments to comprehend the main themes of the Etruscan history, society and artistic culture. The knowledge of the main historical events in the Mediterranean area throughout the first millennium, together with a correct geographical location of events and ancient sites, constitutes the fundamental prerequisite for a correct interpretation of the artistic realizations of the examined period. The theoretical learning concerns the principal phases of the Etruscan history from the Iron Age to the Roman conquest, the knowledge of the archaeological documentation, the comprehension of the relationships between the Etruscan art and the artistic tradition of Greek and Near Eastern areas. The applications concern the reading and interpretation of archaeological monuments and epigraphic documentation, for a more complete understanding of the Etruscan art and a basic knowledge of the Etruscan language. Argomenti delle lezioni La storia e la documentazione archeologica etrusca dall’età del ferro alla romanizzazione. La questione delle origini: fonti letterarie e dati linguistici – La cultura villanoviana – Il contatto con il mondo greco – Società e cultura artistica in età orientalizzante – Il periodo arcaico e la thalassocrazia etrusca: relazioni commerciali e conflitti politici – Urbanistica e architettura nei centri urbani – La scultura e la pittura tombale – La ‘crisi’ del V secolo - L’Etruria costiera e l’Etruria interna. – La recezione dell’arte classica. – La ‘rinascita’ di IV secolo e le lotte con Roma. – L’artigianato artistico Il pensiero scientifico e religioso. – Le divinità di culto – Il sistema cosmico e l’organizzazione dello spazio - I santuari: le strutture architettoniche, i programmi decorativi e le pratiche cultuali nei santuari etruschi tra arcaismo e primo ellenismo. Topics Etruscan history and archaeological documentation from the Iron Age to the Roman conquest. The origins of the Etruscans: literary sources and linguistic arguments - The Villanovians and the origin of the city – The contacts with the Greek world - Society frame and artistic realizations in the Orientalizing period – The Archaic period and the Etruscan rule over the sea: commercial relationships and political conflicts – Urban planning and architecture in the Archaic cities – Sculpture and tomb painting – The ‘Fifth Century crisis’ – The Etruscan cities on the shore and the regions of the interior – The contacts with the Greek classical art – The fourth century revival and the struggles against Rome – The Hellenistic art and artistic craftsman. The Etruscan scientific and religious thoughts. The Etruscan Pantheon – Cosmography and spatial organization – The sanctuaries: the cult buildings, the architectural decoration and the rituals, from the Archaic to the Hellenistic period. Articolazione delle attività didattiche L’attività didattica si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica; esercitazioni bibliografiche, volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche, e di lettura di un contesto archeologico finalizzate ad una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione dell’arte etrusca; visite di istruzione, destinate ad integrare con l’esperienza diretta le cognizioni teoriche acquisite nell’ambito del corso. Articulation of educational activity The educational activities are articulated in lectures in diachronic form, interpreting exercises of an archaeological context for a more complex understanding of the formal language and articulation of the Etruscan art, bibliographical exercises to acquire the tools and necessary methodology to carry out bibliographical searches, educational journeys, intended to integrate with direct experience the theoretical knowledge acquired within the course. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza verrà rilevata nei modi e nelle forme che il docente riterrà più opportuni. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio integrato da lettura e interpretazione di immagini di materiali e contesti archeologici. Archeologia e Storia dell’Arte Romana + Archeologia delle Province Romane Archaeology and History of Roman Art + Archaeology of Roman Provinces L-ANT/07 - 6 cfu 2° anno / Corso annuale indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Roberta Belli Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessari all’inquadramento dell’evoluzione della civiltà romana attraverso i dati forniti dalla ricerca archeologica e tramite lo studio delle principali forme artistiche. La conoscenza degli eventi storici salienti nell’ambito dell’età romana, insieme ad un corretto inquadramento dei temi affrontati nelle relative coordinate geografiche, costituisce, di conseguenza, il presupposto fondamentale per una corretta interpretazione delle realizzazioni artistiche del periodo in esame. L’apprendimento teorico è relativo alle fasi principali della storia dell’arte romana, alla 3 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede lezioni ed esercitazioni. Le lezioni (sapere) saranno articolate come segue: 1. Introduzione all’urbanistica: definizioni e questioni di lessico disciplinare 2-3. Elementi di storia della città 4. I fondamenti dello statuto disciplinare: la nascita della disciplina nel XIX secolo: l’efficienza tecnica, la bellezza civica, l’equità sociale. 5. Il significato di città: le soglie dell’urbano,“grandi” e terribili città, le metafore cosmica, meccanicista e organica nelle teorie urbane 6-7-8-9. Il Piano: teoria e pratiche, livelli e scale della pianificazione urbana e territoriale in Italia 10-11. I materiali del progetto urbano: la residenza; gli spazi aperti: strade, piazze 12-13. I materiali del progetto urbano: gli spazi aperti: giardini e parchi. 14-15-16-17. Dal recupero edilizio alla riqualificazione urbana e ambientale: l’evoluzione della teoria del recupero urbano in Italia, metodologie e pratiche di recupero urbano, cenni sui cosiddetti ‘programmi complessi’. 18-19-20. La questione ambientale nella pianificazione urbana e territoriale: dai limiti dello sviluppo allo sviluppo sostenibile, il sistema ambientale e lo “statuto dei luoghi”. 21. Riflessioni conclusive. Le esercitazioni (saper fare) saranno dedicate all’acquisizione di quegli strumenti di progettazione e tecnica urbanistica necessari ad un approccio pertinente alla pratica professionale. 97 98 interpretation of the archaeological documentation, for a more complex understanding of the formal language and of the articulation of the Roman art, and exercises in library, to acquire the tools and fundamental methodologies of bibliographical research. Argomenti delle lezioni La storia dell’arte e la documentazione archeologica a Roma e nelle province romane. Primo semestre: Archeologia e storia dell’arte romana: il contesto di Roma. Problematiche generali dell’archeologia romana – Cronologia di riferimento – Caratteristiche generali e formazione dell’arte romana – La conquista delle città greche e l’incontro con la cultura artistica greca – L’arte dell’età repubblicana – Il classicismo e l’arte del primo impero: i programmi urbani, i complessi monumentali e l’arte dell’età di Augusto – Le produzioni artistiche dell’età giulio-claudia – Lo sviluppo della pittura dell’età repubblicana e dell’età augustea – L’età dei Flavii: i programmi urbani, i ritratti, i rilievi – Lo sviluppo della pittura romana nel I secolo d.C. – L’arte urbana del medio impero: i monumenti e le arti figurative nell’età di Traiano, nell’età di Adriano, nell’età degli Antonini – I sarcofagi: tipologie, luoghi della produzione e del commercio - L’arte urbana nell’età dei Severi – Gli sviluppi delle arti figurative nel III secolo – L’arte urbana nell’età della Tetrarchia – La scultura in marmi colorati: tipologie, luoghi della produzione e del commercio – Caratteri delle arti figurative nell’età di Costantino – Gli sviluppi della pittura romana e del mosaico tra II e IV secolo d.C. Secondo semestre: La documentazione archeologia nelle province romane. Collocazione geografica e raggruppamenti territoriali delle province romane – modalità di formazione delle varie province – topografia e urbanistica delle province romane –– tradizioni culturali e artistiche locali e la diffusione dell’arte romana – il problema dell’arte provinciale – la documentazione archeologica più significativa delle singole province – esame approfondito delle esperienze artistiche di una provincia romana. Esercitazioni: lettura e interpretazione di immagini di contesti e documenti archeologici di età romana, ricerche bibliografiche. Viaggi di studio. Topics The history of the art and the archaeological documentation in Rome and in the Roman provinces. 1st semester: Archaeology and history of Art in Rome. Preliminar discussion on general problems about Roman archaeology – Chronology frame – General characters and formation of the Roman art - The conquest of the Greek cities and the meeting with the Greek culture - The art of the Republican age - The classicism and the art of the first empire: the urban programs, the monumental complexes and the figurative arts of the age of Augustus – The figurative arts of the age of the Julio-Claudii – The paintings of the Republican age and of the age of Augustus - The age of the Flavii: the urban programs, the portraits, the reliefs – The development of roman paintings in the 1° century a.D.- The urban art of the middle empire: the monuments and the figurative arts in Trajan age, in Adrian age and in Antonine age - The Roman sarcophagi: typologies, places of the production and the commerce - The urban programs and the figurative arts in the Severan age - The development of the figurative arts in the III century - The urban art in the age of the Tetrarchism - The sculpture in coloured marbles: typologies, places of production and commerce – General characters of the figurative arts in Costantinian age– The development of Roman paintings and mosaic between II and IV century a.D. 2nd semester: Archaeology and History of Roman art: the Roman provinces. Geographical position and territorial groupings of the Roman provinces – history and formation of the Roman provinces topography and urbanistic of the roman provinces - local cultural, artistic traditions and phaenomena of Roman culture diffusion - the problem of the provincial art - the more meaningful archaeological documentation of the single provinces – deep examination of the artistic experiences of a Roman province. Exercises: reading and interpretation of images regarding archaeological contexts and documents of Roman age, bibliographical searches. Instructing journeys. Articolazione delle attività didattiche L’attività didattica si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica, esercitazioni bibliografiche, volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche, e di lettura di un contesto archeologico finalizzate ad una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione dell’arte romana, viaggi di istruzione, destinati ad integrare con l’esperienza diretta le cognizioni teoriche acquisite nell’ambito del corso. Articulation of educational activity Lessons in diachronic form, interpreting exercises of an archaeological context for a more complex understanding of the formal language and articulation of the Roman art, bibliographical exercises to acquire the tools and necessary methodology to conduct bibliographical searches, educational journeys, destined to integrate with directed experience the theoretical knowledges acquired within the course.. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza sarà rilevata nei modi e nelle forme che il docente riterrà più opportuni. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio integrato da lettura e interpretazione di immagini di materiali. 4.3.10 Progetti didattici del II ciclo del 3.3.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLM in Architettur • 3° ANNO - 3rd YEAR Laboratorio 3 di Progettazione Architettonica Architectural Design Studio, 3rd year L3PA-12 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana • Progettazione architettonica (Icar 14-5 cfu) •• Progettazione architettonica esecutiva (Icar 14-5 cfu) ••• Tecnica delle costruzioni A (Icar 14-2 cfu) Corso A • Claudio D’Amato Guerrieri •• Nicola Parisi ••• Domenico Raffaele Corso B • Michele Beccu •• Michele Beccu ••• Domenico Raffaele Corso C • Calogero Montalbano •• Matteo Ieva ••• Francesco Porco Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è portare gli allievi ad un più alto e complesso grado di comprensione delle problematiche proprie di un organismo architettonico complesso (specialistico). Lo studente dovrà acquisire, mediante l’apprendimento teorico e le applicazioni progettuali, la capacità di lettura e controllo del processo di definizione della struttura formale assumendo come atteggiamento fondativo la concezione unitaria della forma architettonicostrutturale. A tal fine dovrà produrre modelli di studio che rendano evidente il principio morfologico-strutturale e insieme logico–formale da assumere a fondamento dell’esercizio del progetto. Lo studente dovrà eseguire lo sviluppo del progetto alle diverse scale di approfondimento, controllandone le implicazioni legate alla concezione strutturale e alla coerente logica impiantistica. Aims and contents The aim is to bring the students to an higher and more complex understanding degree of the intrinsic problems of a complex architectural organism (specialist). The student will have to acquire, through theoretical and practical learning, the ability to read and control the definition process of the form structure by assuming the unitary conception of the architectural/ structural form as a starting point. For this end he will realize study-models that could show the principle both morphologic-structural and formal-logic to assume as designing exercise base. The student will develope the architectural project at the different scales of search, verifying its implications in order to its structural conception and to coherent logic of equipments. Tema d’anno Il tema d’anno è costituito dal progetto di un organismo architettonico caratterizzato dalla compresenza di spazi, scalarmente differenziati, di cui il “centrale”, dominante ed unitario. La riflessione progettuale si concentrerà soprattutto sul ruolo della struttura nella definizione spaziale e sul significato e i caratteri dei temi proposti: museo, chiesa, palazzetto dello sport. tNell’ambito dell’insegnamento di Tecnica delle Costruzioni, gli studenti dovranno realizzare elaborati che illustrino il modello strutturale complessivo del progetto ed il suo funzionamento statico. Design problem The year design problem is a multi space architectural organism, differentiated by scale and hierarchy, whose “central” space is unitary and dominant. Main attention will tribute to structure’s role in characterizing the space, the meaning and features of the different buildings: archeaological museum, libraru, bank agency. In the module “Construction techniques” the students will realize both the structural and the static model. Articolazione delle attività didattiche Progettazione architettonica Il corso prevede lo svolgimento di lezioni e 3 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 conoscenza della documentazione archeologica, infine alla comprensione dei legami tra l’arte romana e la tradizione artistica italica, greca e delle singole province romane. La componente applicativa riguarda sia l’esercizio alla lettura e l’interpretazione della documentazione archeologica, per una più compiuta comprensione del linguaggio formale e dell’articolazione dell’arte romana; sia lo studio e l’attività di ricerca in biblioteca, volti ad acquisire strumenti e metodologie fondamentali per la ricerca bibliografica. Aims and contents Primary course objective is to supply the necessary and methodological instruments to comprehend the Roman civilization organization and evolution through the data supplied by the archaeological research and through the study of the main artistic forms. The knowledge of the main historical events in Roman age, together with a correct arguments organization with their relative geographical coordinates, constitutes the fundamental prerequisite for a correct interpretation of the artistic realizations of the examined period. The theoretical learning concerns the principal phases of the history of the Roman art, the knowledge of the archaeological documentation, eventually the comprehension of the relationships between the Roman art and the Italic artistic tradition, the Greek artistic tradition and the local ones of the different Roman provinces. The applications concerns the reading and 99 100 in classroom under the teacher’s supervision. Lectures will refer to theoretical questions which have, at the third year of the school, a central role for training. They will deal with architectural organism subjects (by treating arguments as: “the structure of form”, “form-construction unity”, “serial-organic characteristic”), with construction expressiveness (by considering architectural characteristics of masonry and skeleton building), with evocative relation between language and historical forms. The learning of “know how” will be organized into three phases: first phase (October-December) will be dedicated to the critic reading of structural-architectural organisms and to the settlement of morphological-structural and logical-formal models. In the second phase (JanuaryMarch) the students will deepen the principles of the union among the parts of the architectural organism and the static-building principles that characterize the “invention” of the structural morphology. Third phase (March-June) will be dedicated to the refinement of the chosen solutions. Into this phase, the formal problem of the language will be constantly referred to the role of building elements. So, a big care will be token to “detail”. Tecnica delle costruzioni Il corso si prefigge la finalità di preparare l’allievo a cogliere gli aspetti strutturali di un organismo architettonico attraverso la definizione di “modelli” dell’assetto formale e costruttivo, calibrati in funzione dei materiali utilizzati e del comportamento statico globale. In particolare l’allievo sarà seguito nel passaggio fondamentale fra la fase di intuizione della forma strutturale a quella che analizza l’interazione e l’integrazione della modellazione costruttiva con la visione più ampia della concezione architettonica. A tal fine le lezioni saranno impostate sull’analisi dei principi generali di funzionamento statico di organismi strutturali a composizione muraria ovvero a telaio. Saranno evidenziate le peculiarità dei modelli strutturali la cui risposta statica dipende essenzialmente dalla loro configurazione formale e di quelli il cui comportamento è principalmente regolato dalla distribuzione delle masse resistenti. Technique of constructions The aim of the course is prepare the student to understanding the structural features of the architectural organism, through the definition of formal and constructive bonds “models”, calibrated in connection with the materials used and static behaviour. In particular, the student will be driven trough the essential passage from the structural form intuition phase towards the integration phase between building modelling and architectural concept as a wider point of view. For this end, lessons will be turned on the analysis of general principles of static working of structural organisms both in masonry and concrete frame. Will be put in evidence the structural models characteristics in which static response depends to the formal configuration and to the resistant masses distribution. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio delle lezioni. Possono iscriversi al corso gli studenti che hanno sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dalla iscrizione al corso. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario: -avere sostenuto tutte le propedeuticità previste; -avere ottenuto l’ammissione al secondo semestre; -sviluppare individualmente con profitto il tema progettuale, fino alla chiusura del lavoro nel workshop conclusivo di giugno. L’esame consisterà nella discussione critica delle esercitazioni svolte e del progetto d’anno, con particolare riferimento alle scelte progettuali, alle metodologie seguite, alla congruenza dei diversi aspetti formali, costruttivi e impiantistici. L’esposizione dei fondamenti teorici della disciplina, trattati durante il corso, mirerà a verificare il livello di conoscenza e il grado di consapevolezza raggiunto dallo studente. Caratteri tipologici e morfologici dell’architettura Typological and morphological characters of architecture Icar 14-4 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana Corso A Attilio Petruccioli Finalità del corso Il Corso di Composizione architettonica 3 si propone lo studio e l’applicazione al progetto della nozione fondamentale di organismo architettonico complesso (specialistico) nella sua sintesi distributivofunzionale, statico-strutturale ed esteticospaziale. Il corso intende comunicare allo studente: la nozione di organismo edilizio; la nozione di tipo specialistico seriale e nodale-polare, riguardati sotto l’aspetto processuale, con particolare riguardo (nel secondo caso) al problema della grande copertura e, nello stesso tempo, dell’aggregazione alle diverse scale. Il fine del corso verrà perseguito attraverso lo studio dell’organismo edilizio nei suoi rapporti con le scale in cui esso è contenuto (sistemi costruttivi, distributivi, spaziali; strutture di elementi; elementi) ed in quelle contenenti, proprie degli insiemi aggregativi intesi come parte di organismi urbani a scala maggiore. Il tema progettuale del Laboratorio 3D riguarderà lo studio di una chiesa con annesso centro parrocchiale da inserire in un contesto reale dell’area geograficoculturale pugliese. Articolazione del corso Il corso di Composizione Architettonica 3D si articolerà nelle seguenti fasi didattiche: a. studio della relazione dialettica lettura (della realtà costruita in rapporto ai tipi specialistici) - progetto (dell’edificio di culto); b. studio dell’organismo edilizio specialistico (come processo logico, costruttivo e progettuale) nella sua evoluzione moderna e contemporanea, dal quale derivare le nozioni fondamentali necessarie a comprendere i nessi di relazione esistenti tra i vani subordinatiseriali ed il grande vano spazialmente dominante. - Prima fase Nel primo semestre lo studente svilupperà tre gruppi di esercitazioni in aula corrispondenti ad una serie di lezioni teoriche relative ai fondamenti generali del progetto, con cui si tenterà di fornire un quadro di riferimento metodologico per leggere e progettare lo spazio della chiesa con le annesse strutture di servizio attraverso: 1. nozione di organismo e tipo e studio dei rapporti di stretta necessità fra le diverse parti (distribuzione, struttura, spazialità ed esito estetico-leggibile); 2. nozione di tipo specialistico seriale nella sua evoluzione processuale. Richiamo alla nozione di serie e di aggregazione seriale di elementi che costituiscono la struttura del centro parrocchiale. Approfondimento del carattere dei tipi seriali nelle differenti aree geografico-culturali, accezioni del tipo e analisi dello sviluppo di tali impianti e dei filoni differenziati gemmati in età moderna e contemporanea. Di seguito alle lezioni teoriche lo studente svolgerà extra-moenia: - uno studio di casi esemplari antichi e moderni, attraverso i quali “leggere”, con i criteri indicati, gli ingredienti trasmissibili degli edifici; - la riprogettazione di impianti seriali semplici (a corpo doppio – triplo – quintuplo – triplo e doppio rigirante), finalizzata a far cogliere il progresso di organicità che lega tra loro i diversi filoni tipologici di età moderna e contemporanea. Elemento di complessità, da introdurre nella riprogettazione di alcuni di essi, sarà l’applicazione del passo binato come trasformazione possibile e congruente del tipo che induce ai sistemi seriali maggiore organicità; 3. nozione di “annodamento” degli spazi aperti interni agli edifici o ai tessuti. Riflessione sull’incremento di organicità che si genera in quegli edifici in cui lo spazio interno, o lo stesso cortile, è stato coperto e l’edificio si è progressivamente trasformato sia sotto l’aspetto staticocostruttivo, sia sotto quello distributivo e spaziale; 4. studio dei sistemi statico-costruttivi ed in particolare del sistema a telaio in calcestruzzo armato, in concomitanza allo studio del sistema della muratura portante. Comprensione del carattere degli edifici a seguito della differente interpretazione areale e culturale; problema della coerenza del sistema costruttivo in rapporto al tipo edilizio ed all’area culturale di riferimento, con particolare riguardo al moderno italiano in cui il sistema della struttura intelaiata viene intesa come massimo alleggerimento di una struttura muraria, prima dequantificata e poi ricomposta; 5. nozione di tipo specialistico nodalepolare riguardato sotto l’aspetto processuale, e studio dell’edificio di culto cristiano nelle sue varie accezioni. Alcune lezioni sui processi formativi e sulle varianti diacroniche e sincroniche avranno lo scopo di fornire agli studenti quel necessario supporto conoscitivo per l’elaborazione di una serie di impianti di tipo nodale, basilicale, polare o speciale complesso in progresso di organicità. Contemporaneamente saranno ricercati, da singoli gruppi di studenti, alcuni esempi di chiese nella loro evoluzione storicotipologica e impianti dello stesso tipo non necessariamente destinati al culto sui quali esercitarsi nella lettura. Durante questa fase di apprendimento metodologico, gli studenti dovranno fare un esercizio di disegno dal vero di una chiesa romanica pugliese (periodo che rappresenta uno dei momenti più significativi ed originali dell’architettura cultuale in Puglia). Inoltre, parallelamente alle direttive condivise dai laboratori del III anno, saranno riprodotti in scala o semplicemente ridisegnati alcuni edifici di culto premoderni e moderni. Essi saranno discussi a lezione affinché l’approfondimento specifico, eseguito da ogni singolo gruppo di studenti, diventi patrimonio comune. I gruppi che si 3 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 l’esercizio costante di una attività di progettazione in aula sotto la guida della docenza. Le lezioni sono riferite alle questioni della teoria che assumono, al terzo anno, un ruolo centrale nella formazione. Saranno affrontati i temi dell’organismo architettonico (attraverso la trattazione dei concetti di “struttura formale”, di “unità formale-costruttiva”, di “serialitàorganicità”), dell’espressività della costruzione (attraverso l’esame dei “caratteri architettonici” della costruzione muraria e della costruzione a scheletro), della relazione evocativa che il linguaggio stabilisce con la forma storica. L’apprendimento del “saper fare” sarà organizzato secondo tre fasi: la prima fase (ottobre-dicembre) sarà dedicata alla lettura critica di organismi architettonicostrutturali e alla definizione dei modelli morfologico-strutturali e logico-formali. Gli studenti approfondiranno, nella successiva fase (gennaio-marzo), la definizione dei principi di aggregazione tra le parti dell’organismo architettonico e la definizione dei principi statico-costruttivi che caratterizzeranno l’”invenzione” della morfologia strutturale. La terza fase (marzo–giugno) sarà dedicata all’affinamento delle scelte adottate. In questo fase il problema formale del linguaggio sarà costantemente ricondotto al ruolo degli elementi nella costruzione. Per questo grande attenzione si dedicherà al “dettaglio” costruttivo. Architectural design studio The course consists of theoretical lectures and constant exercise of designing activity 101 102 congruenza coi caratteri dell’area e con la vocazione del sito. Di conseguenza lo studente potrà scegliere, fra i diversi filoni tipologici principali studiati (monoassiali, pluriassiali, polari), il tipo che più si presta a rispettare, congruentemente, le condizioni e le gerarchie lette nella porzione di organismo urbano di progetto; fissare le relazioni interne, proprie al complesso parrocchiale, in rapporto alle gerarchie urbane; quindi, approfondire il problema della coerenza e del principio di organicità, sia a scala dell’aggregato parrocchiale, sia a scala urbana, stabilendo adeguate “correlazioni strutturali”, con particolare riguardo alla congruenza fra chiesa e percorsi urbani maggiormente gerarchizzati. Ne consegue un esercizio progettuale sviluppato su un doppio ordine di problemi che tenga conto, da una parte, delle ordinate interdipendenze che si instaurano tra le componenti il centro parrocchiale, e dall’altra, della coesione con il quartiere, quale parte di organismo urbano quasi sempre privo di gerarchie evidenti. A tal proposito la chiesa e le strutture annesse avranno lo scopo di qualificare, in una periferia sempre più costituita di frammenti scarsamente relazionati, il luogo in cui sorgeranno. Nello stesso tempo, l’edificio di culto dovrà esso stesso identificarsi quale “emergenza” (e non solo per il fedele) capace di restituire quelle necessarie relazioni organiche di cui è priva la città contemporanea. Il progetto dell’edificio di culto, che farà esplicito riferimento ad uno degli impianti studiati e riconosciuti, non richiamerà imitativamente l’assetto dei tipi derivato dalla tradizione, ma dovrà dimostrare, nell’esito progettuale di ogni singolo studente, una consapevole e matura riflessione critica. Essi saranno da intendersi, proprio nel loro richiamo alla storia, una sorta di “archetipo mentale”, aggiornato e declinato alle necessità rituali e funzionali, soprattutto alla luce delle nuove istanze religiose proposte dal Concilio Vaticano II. Pur nella elementarità degli strumenti impiegati, le lezioni e le esercitazioni condotte in questa seconda fase tenderanno ad introdurre lo studente all’impiego critico degli strumenti progettuali: la condizione di crisi dell’architettura contemporanea sarà letta non come inevitabile stato di disgregazione della nozione di organismo ma come momento di trasformazione storicamente in atto, nel quale vanno riconosciuti processualmente tanto i momenti formativi (lettura), quanto un nuovo ordine possibile (progetto). Entrambe le fasi si articoleranno in lezioni, attività di atelier, seminari didattici. Le tavole riguardanti l’esercitazione finale, tranne giustificate eccezioni, verranno redatte nel formato unificato indicato dalla docenza. - Atelier L’attività relativa al “saper fare” svolta intra moenia avrà il carattere di lavoro di atelier progettuale. Lo studente svolgerà, come indicato, il tema assegnato per approssimazioni successive, con verifiche in aula, collettive o singole. Periodicamente verranno organizzate verifiche del lavoro in corso di svolgimento con discussione pubblica degli elaborati. Al termine delle esercitazioni propedeutiche gli elaborati saranno vistati e valutati dalla docenza e costituiranno, insieme al tema progettuale del corso, argomento per la discussione d’esame. Storia dell’architettura contemporanea History of Contemporary Architecture Modalità d’esame Per essere ammessi a sostenere l’esame è obbligatoria la frequenza. L’esame consisterà in: - colloquio sull’apprendimento degli argomenti trattati a lezione; - discussione degli elaborati progettuali finali consistenti in: a. breve relazione introduttiva sui principi generali che hanno informato il progetto del complesso parrocchiale alle diverse scale (max 2 cartelle A4); B. tavole di progetto con disegni in scala 1:500, 1:100, 1:50, eseguite nel formato unificato che verrà in seguito indicato. C. prospettive, assonometrie e render; D. modello in scala opportuna. Claudio D’Amato Icar 18- 9 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura Finalità e contenuti disciplinari Il corso è intimamente connesso con il Laboratorio 3° di Progettazione architettonica (Lab3/PA) di cui ne costituisce una estensione concettuale: infatti i suoi 7 cfu si saldano con gli 1,5 cfu del Lab3/PA dedicati alla storia dell’architettura, e sono sviluppati insieme in un unico corso. Storia–progetto–costruzione sono i termini principali della formazione degli allievi di architettura: essi interagiscono fra loro, e cogliere il senso della loro connessione è una delle sfide più complesse dell’insegnamento. Al terzo anno –cruciale nella formazione degli allievi– questo rapporto è indagato in forma integrata assumendo come punto di vista privilegiato quello “operativo” dell’architetto progettista. Se dunque l’obiettivo istituzionale del corso è far acquisire una conoscenza di base della storia dell’architettura occidentale nel periodo compreso fra il 1800 e il 2000, con particolare attenzione ai nodi critici intorno ai quali si svilupparono la progettazione e la costruzione dell’architettura e della città; l’obiettivo culturale è invece introdurre consapevolmente gli allievi a quell’intreccio di temi e problemi progettuali che ebbero come conseguenza la costruzione di alcune architetture significative. Ciò con la finalità di indurli a pensare “da architetti” al progetto di architettura, con le sue proprie categorie figurative, costruttive e tecniche. Quindi un corso di storia fatto da architetti per allievi-architetti che ha l’ambizione di leggere le architetture ai fini di una fervida riflessione utile al progettare oggi. Un corso in cui le esercitazioni, coerentemente con l’impostazione criticoteorica, saranno prevalentemente basate su un uso critico del disegno. Il primo semestre è dedicato a lezioni di carattere generale; il secondo semestre è dedicato a lezioni monografiche. Gli studenti iscritti all’indirizzo classico sostengono l’esame solo sulle lezioni del primo semestre. Gli studenti iscritti all’indirizzo generale sostengono l’esame su tutte le lezioni del corso. Articolazione delle attività didattiche Le lezioni, tutte a carattere monografico e spesso tenute da specialisti invitati nel corso, saranno articolate in quattro sessioni tematiche: 1. Origini dell’architettura e della città contemporanea in Europa; 2. Il passaggio del secolo (dall’Ottocento al Novecento in Europa): dissoluzione degli ordini e ritorno alla natura Vs ritorno all’ordine e classicismo. 3. L’architettura moderna negli Stati Uniti 4. Il cosiddetto Movimento Moderno e l’international Style 5. Ritorno alla storia e postmodernità 6. L’architettura contemporanea globalizzata Articulation of the educational activities All lessons –all by specialist- are monographic: they are articulated in four thematic sessions. 1st session. Origins of contemporary architecture: the ‘split’ between form and structure. 2nd session. Origins of contemporary city: the ‘split’ between techniques of building architecture and techniques of building the city. 3rd session. Modern architecture in the United States. 4th session. The so called Modern Movement and the International Style. 5. Come back to the history and postmodernism. 6. Contemporary architecture and globalization. Iscrizione al corso Le iscrizioni al corso avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Per frequentare il corso e sostenere l’esame lo studente deve essere regolarmente iscritto al terzo anno. È ammessa l’iscrizione con riserva (e quindi la possibilità di sostenere l’esame negli appelli straordinari invernali) per quegli studenti che sosterranno prima gli esami mancanti del secondo anno. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario essersi iscritti al corso all’inizio delle lezioni ed averne frequentato le lezioni. L’esame consiste in una prova grafica e in una prova scritta. A) La prova grafica consiste nel disegno quotato in scala a mano libera o con squadrette (unicamente piante, prospetti, sezioni) di 4 architetture (2 per l’indirizzo classico) esaminate nel corso delle lezioni e contenute in un elenco di 50 (25 per l’indirizzo classico) architetture presente sul portale e-learning con allegati esempi di modalità esecutiva. I disegni dovranno riportare i tracciati geometrici della composizione. L’esito positivo della prova grafica consente l’accesso alla prova orale. B) La prova scritta consiste nella risposta a 4 quesiti (2 per l’indirizzo classico) relativi a temi e problemi della progettazione architettonica contemporanea affrontati nel corso delle lezioni. 3 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 occuperanno dell’analisi o della redazione dei plastici di studio eseguiranno, peraltro, una ricerca sugli edifici di culto progettati e/o costruiti da alcuni architetti del moderno italiano; 6. studio dell’articolazione del complesso specialistico nell’aggregato come esito di un processo nel quale si generano gerarchizzazioni in rapporto alle diverse condizioni del tessuto. Esso sarà condotto su un campione di tessuto reale. A tal proposito sarà impiegata la pianta del rione di Campo Marzio, tratta da Studi per un’operante storia urbana di Roma di S. Muratori, dove saranno riconosciuti i nessi di relazione tra edifici speciali (seriali e di culto) ed edilizia abitativa, con individuazione della gerarchia dei percorsi, delle nodalità e delle polarità urbane. - Seconda fase Nella seconda fase, che coincide col secondo semestre, verrà sviluppata l’esercitazione finale (mesi di marzo, aprile, maggio e giugno). Essa consisterà nella progettazione, come sintesi delle nozioni acquisite nelle esercitazioni precedenti, di un centro parrocchiale da collocarsi nella periferia di un contesto urbano reale dell’area geografico-culturale pugliese (la scelta delle aree, proposta dagli studenti e valutata dalla docenza, dovrà mostrarsi idonea allo scopo e dovrà, soprattutto, consentire di impiegare la varietà dei tipi studiati, come vocazione del luogo riletta attraverso lo studio dei percorsi e delle gerarchie a scala urbana e di quartiere). Lo studio del centro cultuale dovrà porsi i seguenti obiettivi: stabilire un adeguato rapporto di 103 Scienza delle costruzioni Structural Mechanics 104 Pilade Foti Finalità del corso Il corso si propone di fornire una introduzione ai principi, metodi e problemi della Scienza delle Costruzioni, riguardata come integrazione della meccanica dei solidi, dei materiali e delle strutture. Un fondamento teorico del corso è costituito dalla meccanica dei solidi che viene presentata nel suo assetto attuale e nelle sue relazioni con l’evoluzione della ricerca teorica e sperimentale sul comportamento dei materiali da costruzione. Altro fondamento del corso è costituito dalla meccanica delle strutture che viene affrontata nei problemi più rilevanti per la progettazione strutturale. Contenuti disciplinari 1. Travature elastiche. Richiami sulla nozione di trave. Determinazione delle linee elastiche estensionali, flessionali, torsionali. Cenni sulle deformazioni di scorrimento. Applicazioni ed esempi. Equazione dei lavori virtuali. Calcolo di spostamenti e rotazioni. Risoluzione di strutture iperstatiche: metodo delle forze, metodo tangenziale. Criterio delle massime e minime dilatazioni. Criteri energetici. Verifiche di sicurezza. Progetto e verifica. Metodi e tecniche di analisi ambientale I Methods and technics of environmental analysis I Modalità d’esame Lo studente deve dimostrare di aver appreso i concetti fondamentali introdotti, di aver conseguito un adeguato livello di conoscenza degli argomenti specifici, di saper utilizzare autonomamente gli strumenti forniti cimentandosi nella risoluzione di problemi semplici ma paradigmatici della Scienza delle Costruzioni. Ing-Ind 11-9 cfu 3° anno / corso semestrale (II semestre) indirizzo ‘generale’ Area didattica VI: Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l’architettura Per quanto attiene alle modalità di esame, lo studente deve sostenere una prova scritta preliminare, mentre la prova conclusiva che determina il voto finale consiste in un colloquio orale. Sono inoltre previste due prove di esonero durante lo svolgimento del corso. A tali prove di esonero è consentito l’accesso solo agli studenti in corso. Corso A Francesco Ruggiero Corso B Francesco Piccininni Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di fornire agli allievi le conoscenze relative alla quantificazione ed alla qualificazione degli scambi energetici. Atal fine nella prima parte del corso vengono sviluppati i fondamenti teorici della termodinamica e della trasmissione del calore. Successivamente vengono trattati tutti gli aspetti legati alla valutazione delle modalità di produzione, approvvigionamento e utilizzo dell’energia. Si passa poi allo studio dei metodi di calcolo dei rendimenti e dei C.O.P. e dei principali parametri di qualificazione dell’energia. Le esercitazioni sono di carattere numerico. Nella seconda metà del corso l’attenzione è rivolta all’applicazione dei concetti fisici fondamentali e alla definizione dei modelli di impianti a servizio degli edifici. L’obiettivo è quello di consentire allo studente di comprendere le diverse esigenze di benessere termoigrometrico negli ambienti confinati e di determinare e dimensionare correttamente gli impianti ed i luoghi ad essi necessari. Articolazione delle attività didattiche 1. Sistemi di unità di misura. Grandezze fisiche. Sistema Internazionale. Analisi dimensionale. 2. Termodinamica. Sistema termodinamico. Temperatura assoluta. Energia interna. Principio zero della termodinamica. Temperatura assoluta. Primo principio. Entalpia. Ciclo di Carnot. Rendimento di ciclo. Secondo principio. Entropia. 3. Termodinamica applicata. Diagrammi termodinamici. Cicli diretti a combustione interna ed esterna. Cicli inversi a compressione ed assorbimento. Pompe di calore. 4. Trasmissione del calore. Conduzione. Convezione. Irraggiamento. Coefficiente di scambio globale. 5. Aria Umida. Trasformazioni dell’aria umida. Psicrometro. 6. Condizioni di benessere termoigrometrico: bilancio termoigrometrico del corpo umano; indici di comfort (PMV); cause del discomfort; strumentazione e metodi per la determinazione delle grandezze fisiche. 7. La ventilazione delgi ambienti confinati: l’inquinamento dell’aria negli ambienti confinati; determinazione del carico di inquinamento; de-terminazione della qualità dell’aria interna ed esterna; valutazione dell’efficienza di ventilazione; determinazione della portata d’aria di ventilazione. 8. Il bilancio energetico di un edificio: la stima dei carichi termici: le dispersioni termiche, gli apporti di calore, i carichi interni e gli apporti gratuiti 9. Gli impianti tecnologici a servizio delle costruzioni: considerazioni generali sulla progettazione degli impianti tecnologici a servizio delle costruzioni, gli impianti termotecnici. 10. Impianti di condizionamento dell’aria: la direttiva europea sul rendimento energetico in edilizia, la legge n° 311/06 e il decreto 59/09, elementi di impianti per la produzione dei fluidi energetici nel condizio-namento; calcolo termico degli impianti di condizionamento dell’aria; distribuzione dell’aria negli ambienti; tipologie e caratteristiche degli im-pianti di condizionamento dell’aria. 11. Principi e tecniche di progettazione bioclimatica: il corretto approccio alla progettazione bioclimatica, sistemi passivi per lo sfrutta-mento della radiazione solare, esempi di progetti bioclimatici. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame L’esame è annuale e consiste in una prova scritta con esercizi e domande orali. E’ possibile sostenere l’esame anche attraverso due esoneri previsti a metà e a fine corso. Laboratorio di progettazione urbanistica Urban Planning Studio LU-12 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica VIII: Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale • Progettazione urbanistica - Icar 21 – 9 crediti •• Gestione urbana - Icar 21 – 3 crediti Corso A • Leonardo Rignanese •• Patrizia Paola Pirro Corso B • Francesca Calace •• Annarita Marvulli Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è l’acquisizione da parte degli studenti di conoscenze, di capacità critico-interpretative e progettuali applicate a un caso concreto di un ambito urbano. L’offerta didattica è finalizzata a riflettere sulla costruzione della città e del territorio, sul carattere dei luoghi, sulle condizioni di vivibilità degli spazi. Il tema della qualità e della forma dello spazio urbano è un contenuto essenziale, qualificante e caratterizzante dell’urbanistica; è essenza stessa della disciplina, e non elemento o contenuto secondario, accessorio o minore. Questo percorso necessita di una parallela riflessione su alcuni aspetti fondamentali del modello di pianificazione in formazione nella nostra regione, per guidare l’applicazione concreta ed evitare l’aleatorietà di formulazioni non verificabili. Il laboratorio avrà come contenuto privilegiato le scale della struttura urbana e del progetto urbanistico esecutivo applicato a parti urbane circoscritte e di rilievo strategico, nelle quali siano necessari interventi di riordino, riqualificazione e ridisegno dell’esistente. Le proposte saranno costantemente valutate rispetto alle loro implicazioni ambientali, paesaggistiche e insediative, al loro inserimento nel contesto locale, alla configurazione fisica degli spazi pubblici e privati, alla vivibilità degli spazi progettati. Aims and educational contents Course purposes are the acquisition by the students of knowledge, critical and planning skills applied to a concrete urban area. Courses are structured to think about the construction of the city and territory, the character of the places, the quality of urban spaces. The quality and form of urban space is a qualifying, characteristic and summary content of urbanism; the main essence of the discipline, and not a secondary element, content or accessory. This path needs a parallel discussion on some key aspects of the planning model which is nowadays taking new shapes in our region, to guide to practical application and to avoid uncertain and unverifiable applications. The Studio will focus its attention on both the scale of the urban structure and of the executive urban planning applied to limited 3 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Icar 08- 9 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura dei momenti. Esercizi e applicazioni. Cenni all’analisi qualitativa di strutture iperstatiche. 2. Deformazione. Cenni di algebra dei tensori di ordine II. Deformazione di un corpo continuo. Analisi locale della deformazione: misure di deformazione. Teoria lineare della deformazione. Direzioni e dilatazioni principali. Formula di rappresentazione di una deformazione infinitesima. Cenni sulle equazioni di compatibilità. 3. Sforzo. Nozione di sistema di forze. Assiomi di Eulero. Teorema di Cauchy. Tensioni e direzioni principali. Esempi di stati di sforzo elementari. 4. Equazioni costitutive. Cenni di algebra dei tensori di ordine IV. Generalità. Materiali linearmente elastici e iperelastici. Isotropia elastica. Formula di rappresentazione per materiali isotropi linearmente elastici. Moduli tecnici e loro restrizioni. Teorema dei Lavori Virtuali. Cenni ai Teoremi Energetici. Formulazione del problema dell’equilibrio elastico. Teorema di Kirchhoff. 5. Problema di Saint-Venant. Formulazione generale. Sforzo Normale. Flessione semplice. Sforzo Normale Eccentrico. Torsione. Flessione e Taglio. 6. Comportamento dei materiali e criteri di resistenza. Prove sperimentali sui materiali da costruzione. La prova di trazione sui materiali metallici. Cenni ad alcune prove secondarie. Criteri di resistenza. Criterio della massima e minima tensione normale. Criterio della massima tensione 105 106 Articolazione delle attività didattiche Il corso prevede sia attività teoriche che applicate progettuali. Lezioni e comunicazioni verteranno intorno ad alcuni temi centrali inerenti gli strumenti di piano, la progettazione urbanistica e il disegno urbano. L’attività di progettazione consisterà nella produzione di elaborati grafici descrittivi, interpretativi e progettuali riferiti all’ambito di studio prescelto. Il modulo di gestione urbana fornirà attività di supporto alla attività di progettazione attraverso un approfondimento sugli strumenti di ausilio alla progettazione urbanistica. Articulation of educational activities The course foresees both theoretical and practical activities. Lessons and other kind of communication will focus attention on urban planning tools as well as urban planning tout court. The practical activity will consist in production of graphic works related to the study area such as descriptive, interpretative sheets and projects. The urban management module will provide support to design activities through a deepening on urban design tools. Tema d’anno Il tema d’anno è riferito ad aree problematiche che necessitano di profondi interventi di rigenerazione urbana, collocate in comuni medio-grandi. È prevista anche la possibilità di un percorso di costruzione di uno strumento urbanistico generale per piccoli comuni. Esso si articola su tre momenti distinti di un unico processo progettuale: la costruzione di un framework strategico che contiene l’analisi del contesto, gli obiettivi, le strategie, la visione; la costruzione di un masterplan quale strumento tecnico per definire una strategia per la trasformazione fisica, sociale ed economica del luogo; la costruzione delle regole (design guides) per l’implementazione del masterplan e per la sua attuazione. Year’s Topics Year’s Topic is related to problematic areas that require a significant urban regeneration process, areas located in medium-sized towns. It is also planned the opportunity to build a general tool for small urban municipalities. Divided into three distinct phases of a single design process it foresees: - the construction of a strategic framework that contains context analysis, objectives, strategies, vision; the construction of a master plan as a technical tool to define a physical, social and economic site transformations; the construction of rules (design guides) for the masterplan implementation and realization. Lezioni di Progettazione urbanistica Modulo 1 - Il progetto della città moderna e della città contemporanea Città e progetto urbano La formazione della città moderna Le teorie e le tecniche dell’espansione Modulo 2 – La città contemporanea e il piano come strumento Trasformazioni territoriali e trasformazioni del piano in Italia Lo statuto del piano oggi Il modello di pianificazione in Puglia: natura e contenuti del DRAG Modulo 3 - Sul progetto urbanistico I manuali di arte urbana L’approccio percettivo al tema della forma urbana Lo spazio aperto e lo spazio pubblico Rinnovo urbano e vicende urbanistiche Il progetto urbano e il Town Design L’Urban Design e le guideline Modulo 4 - La costruzione del progetto urbanistico Schema direttore, progetto di suolo, progetto normativo Il progetto urbanistico nei Criteri PUE La costruzione della qualità dell’ambiente urbano Aspetti estimativi e valutazioni di fattibilità La costruzione sociale del progetto Le regole per il disegno del progetto urbanistico Modulo 5 – Metodo del progetto urbanistico Esplorazione e sguardo sui luoghi: dal sopralluogo alla mappa Gli strumenti della pianificazione: area vasta e piani sovraordinati Tecniche della rappresentazione nel progetto urbanistico (concept e schema strutturale) Materiali urbani Tempi e attori per l’attuazione del progetto urbanistico Topics of Urban planning Module 1 – The contemporary city - The contemporary city: images and themes - From the modern urban planning to the contemporary city - Figures of the urban expansion - Urban transformation of the last 50 years Module 2 – Tools and practices - Territorial plans, strategic plans, structural plans - Project’s strategic value and relationships among plan, politics and projects - Experiences: Paris, Barcelona, Battery Park City, Milan, Genoa - Urban renewal, urban regeneration, ‘programmi complessi’ Module 3 – The Urban space - Public space and open space - Residential system - Urban materials: the block, the square, the street, the park Module 4 – The construction of urban plan - Master plan, soil project, normative project - Evaluation - The rules for the urban planning drawing SIT and remote sensing - SIT and territorial planning - SIT and local government - Remote Sensing principles Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. E’ ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. Course Registration Registrations must take place on the web platform. To book in students must have completed all preparatory exams. Conditional Registration admitted only for students who will support all preparatory exams by the winter session. Modalità d’esame L’esame verterà sulla esposizione delle conclusioni delle attività applicate e sulla discussione degli argomenti principali emersi durante lo svolgimento del corso e dei seminari. Exams Exam will focus both on exposure of the conclusions of the practical activities and on discussion of the main course and seminars topics. Rilievo dell’architettura Architectural Survey Icar 7- 9 cfu 3° anno / corso annuale Area didattica XI: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente costruito Corso A Paolo Perfido Corso B Gabriele Rossi Finalità e contenuti disciplinari IIl corso di Rilievo intende fornire un contributo allo sviluppo della capacità di analisi dell’architettura costruita, le dimensioni della quale possono variare dalla scala del dettaglio a quella del contesto urbano, insegnando a riconoscerne e documentarne le qualità storiche, compositive, ambientali, strutturali e formali. Lo studente perfeziona tali capacità attraverso una formazione teorica e pratica che prevede lezioni ex cathedra, esercitazioni in aula e campagne di rilievi. Gli argomenti delle lezioni riguardano la descrizione dei principali metodi e strumenti del rilievo e gli aspetti dell’analisi dell’oggetto di studio. Durante le esercitazioni in aula, eseguite sotto la guida del docente, lo studente applica una parte delle conoscenze acquisite nelle lezioni di teoria, utilizzando alcuni strumenti e relativi procedimenti che più recentemente sono stati introdotti nella pratica del rilievo dell’architettura. L’esercitazione principale è eseguita in gruppi formati da non più di quattro componenti e riguarda il rilievo e la restituzione di un edificio ecclesiastico di epoca compresa tra il XVII e il XVIII secolo. Esponendo le sue conoscenze di teoria e con la presentazione di elaborati individuali e di gruppo, al termine del corso, lo studente deve dimostrare di aver sviluppato le menzionate capacità di analisi e di aver acquisito le competenze per eseguire autonomamente le operazioni di rilievo più usuali, anche mediante l’impiego di tecniche e strumentazioni meno tradizionali. Attività del corso 1. Lezioni di teoria Argomenti delle lezioni di teoria (durata di ciascuna lezione: 2 ore circa). - Lezione 1 Introduzione al corso; teoria e storia del rilievo dell’architettura; introduzione al tema d’anno. - Lezione 2 Strumenti e metodi del rilievo manuale e diretto; trilaterazoni, triangolazioni, piano quotato; teoria dell’errore. - Lezione 3 Strumenti e metodi del rilievo indiretto e a distanza; livello ottico, laser, teodolite, stazione totale. - Lezione 4 Cenni di tecnica fotografica. - Lezione 5 Principi matematici del fotoraddrizzamento (nozioni di fotogrammetria). - Lezione 6 Rilievo con laserscanner. - Lezione 7 Il progetto del rilievo; analisi visuale, eidotipo, copertura fotografica; convenzioni ed elaborati grafici; normativa di riferimento; collaudo del rilievo; ricerca bibliografica e archivistica. - Lezione 8 Il rilievo del colore. - Lezione 9 Il progetto del rilievo; analisi visuale, eidotipo, copertura fotografica; convenzioni ed elaborati grafici; normativa di riferimento; collaudo del rilievo; ricerca bibliografica e archivistica. - Lezione 10 Cenni di metrologia e teoria dell’errore. - Lezione 11 Esperienze di rilievo di edifici del XVII e XVIII secolo nella terra di Bari. - Lezione 12 Il rilievo archeologico. 2. Esercitazioni intra moenia Le esercitazioni individuali saranno svolte prevalentemente in aula e tratteranno gli argomenti indicati di seguito. Ciascuna esercitazione individuale ha la durata di 4 ore circa. - Esercitazione 1 rilievo e relativa restituzione di un ambiente della sede della facoltà eseguito con strumenti e metodi del rilievo manuale e diretto; - Esercitazione 2 rilievo tramite stazione totale; - Esercitazione 3 fotoraddrizzamento; Per ciascuna delle esercitazioni in elenco ogni studente deve eseguire individualmente o in gruppo una serie di elaborati come da indicazioni fornite dal docente. 3. Esercitazioni extra moenia Le chiese dell’architettura locale edificate tra il XVII e il XVIII secolo costituiscono il tema relativo all’anno accademico in corso. Oltre agli esempi indicati dal docente, sono accettate le indicazioni di quelli proposti da ciascun gruppo di lavoro, purché attinenti allo stesso tema d’anno e approvati dal 3 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 and strategic parts of the city, in which are required reorganization, upgrading and redesign of the existing. Proposals will be constantly evaluated in terms of their environmental, landscape and settlement implications; of their inclusion in the local context; of their physical configuration of public and private spaces and of the quality of designed spaces. 107 108 Laboratorio 3° di Archeologia Archaeology Design Studio 3rd year Archeometria Archaeometry L-ANT/09 - 4,5 cfu 3° anno / Corso semestrale indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Annalisa Mangone Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone l’obiettivo primario di rendere familiari i metodi scientifici impiegati dagli archeologi per la risoluzione dei problemi archeometrici. Verranno illustrate varie tecniche scientifiche usate nell’analisi dei materiali archeologici, con una particolare attenzione ai progressi delle applicazioni delle scienze a questo tipo di studi. Verranno inoltre messi in rilievo i risultati di questa integrazione (scienza/archeologia) nella progettazione e risoluzione dei problemi archeologici. Argomenti delle lezioni Tecniche analitiche applicate allo studio dei reperti: Metodi di indagine scientifica in archeologia: test non distruttivi, metodologia dell’analisi sistematica. Analisi chimica: campionamento, preparazione del campione, determinazione analitica dei costituenti e misura, accuratezza, microanalisi e analisi in traccia, calcolo, valutazione ed interpretazione dei risultati, presentazione dei dati. Trattamento statistico dei dati analitici: test di significatività, tecniche multivariate Metodi spettroscopici: - spettroscopia di raggi x, spettroscopie atomiche, spettroscopia UV-Vis, IR e Raman Metodi radiochimici: radioattività ed energia nucleare: isotopi stabili in archeologia, reazioni nucleari, tipi di decadimento radioattivo, rivelazione delle radiazioni nucleari, analisi di attivazione neutronica Tecniche di microscopia: microscopia ottica, SEM, TEM. Caratterizzazione dei connotati tecnologici dei reperti - ceramici - lapidei - vitrei. Tecniche scientifiche di datazione - radiocarbonio - termoluminescenza - archeomagnetismo - dendrocronologia Articolazione delle attività didattiche Il corso si svolge durante il primo semestre e si articola in lezioni frontali, nelle quali saranno affrontati i fondamenti della disciplina, ed esercitazioni di laboratorio, in cui saranno approfonditi casi di studio particolarmente rappresentativi. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma e-learning, entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Modalità d’esame La frequenza del corso è obbligatoria ai fini del superamento dell’esame. In sede d’esame sarà valutata la conoscenza dei contenuti disciplinari attraverso un colloquio. Metodologia e tecniche della ricerca archeologica Methodology and techniques of the archaeological research L-ANT/10 - 4,5 cfu 3° anno / Corso semestrale indirizzo ‘classico’ Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Silvio Fioriello Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessarî alla ricostruzione storica delle società passate attraverso l’uso comparato di diversi sistemi di fonti – non solo dunque quelle legate alla cultura materiale –, nonché proporre gli elementi diagnostici e tecnici fondamentali relativi allo scavo archeologico stratigrafico ed all’archeologia dei paesaggi attraverso lo studio esemplificativo di alcuni contesti. Contenuti del corso - Archeologia e ricostruzione storica attraverso lo studio globale delle fonti. Elementi di metodologia e tecnica dell’indagine archeologica: euristica e diagnostica. Introduzione all’archeologia dei paesaggi urbani e rurali, con approfondimento di alcuni contesti. Modulo A - archeologia e ricostruzione storica - archeologia, storia, storia dell’arte - saperi e saper fare: la cultura materiale - studio e analisi delle fonti archeologiche Modulo B - scavo archeologico stratigrafico: storia e tecnica - archeologia dei paesaggi urbani e rurali - metodo crono-tipologico - scienze applicate all’archeologia. Organizzazione del corso Si individuano due moduli, articolati secondo lezioni frontali, nei quali sono affrontati i fondamenti della disciplina ed approfonditi alcuni casi di studio esemplari. La definizione del corso prevede altresì incontri seminariali ed esercitazioni in laboratorio – gestiti anche con l’ausilio di esperti esterni –, nonché visite guidate presso musei ed aree archeologiche. È inoltre consigliata la partecipazione ad attività di scavo ovvero di survey archeologici da concordare con il docente. Modalità d’esame L’insegnamento prevede la verifica finale, che si svolge in forma orale su tutti gli argomenti del programma. • 4° ANNO - 4th YEAR Laboratorio 4 di Progettazione architettonica Architectural Design Studio, 4th year L4PA-12 cfu, 4° anno / corso annuale Area didattica I: Progettazione architettonica e urbana • Composizione e progettazione urbana (Icar 14-9 cfu) •• Architettura del paesaggio (Icar 15-3 cfu) Corso A • Carlo Moccia •• Franco Defilippis Corso B • Anna Bruna Menghini •• Michele Montemurro Corso C • Loredana Ficarelli •• Antonio Riondino Finalità e contenuti disciplinari Nel Laboratorio 4° di Progettazione Architettonica lo studente apprende teorie e tecniche d’intervento della composizione e della progettazione urbana, affrontando le problematiche del progetto e della costruzione di una parte di città, sia autonomamente che nelle relazioni con il contesto di appartenenza. L’ambito teorico e applicativo di riferimento è quello della città mediterranea, con riferimento alle problematiche spaziali, tipo-morfologiche e costruttive tipiche dell’area culturale plastico-muraria. L’apprendimento teorico (sapere) è relativo ai principi del progetto urbano indagati: -attraverso la concreta storia degli organismi urbani che ebbero la loro origine nella civiltà greca e romana (Riqualificazione del paesaggio urbano) e l’analisi delle teorie che li generarono; -attraverso l’analisi dei processi di trasformazione degli organismi urbani riletti nel concreto rapporto fra norma edilizia (disegnata o scritta) e il suo esito costruito (Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie). Le applicazioni progettuali (saper fare) riguardano in particolare l’assetto morfologico e tipologico (edilizio e urbano) d’insieme, indagato nel rapporto fra tecniche di “urbanizzazione” e tecniche di edificazione, attraverso la definizione del tessuto edilizio, delle emergenze e degli spazi di relazione fra gli edifici. Tema d’anno Il tema d’anno riguarda il progetto di una piazza intesa come spazio di relazione tra gli edifici (emergenze architettoniche e residenze) che lo determinano. Con riferimento alla storia della città mediterranea, saranno individuati alcuni tipi morfologico-spaziali da applicare e sviluppare all’interno di contesti diversi, connotati ciascuno da specifici caratteri tipo-morfologici e paesaggistici. Tali contesti saranno assegnati all’interno di ciascun laboratorio e saranno rappresentativi di aree omogenee della Puglia (terra dauna, area metropolitana barese, arco ionico tarantino, fascia costiera tra Mola di Bari, Polignano e Monopoli). Ogni progetto sarà sviluppato secondo norme architettoniche riferite alle tecniche di edificazione (allineamenti, altezze, continuità dei fronti,…), ai sistemi costruttivi (sistema trilitico e sistema murario) e ai materiali (pietra, mattone, cemento armato). Tali norme consentiranno di verificare la coerenza interna al progetto stesso del rapporto tra forma, costruzione e idea di spazio. Il progetto sarà svolto in forma individuale, attraverso l’attività di atelier in aula e il lavoro extra-moenia. Il tema descritto ha validità annuale. Articolazione delle attività didattiche Le attività didattiche sono articolate in due periodi, corrispondenti al primo e al secondo semestre del calendario accademico. 3 3.3.9 Progetti didattici del I ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 docente. Le operazioni di rilievo devono essere eseguiti con strumenti di tipo tradizionale e con alcuni strumenti per il rilievo indiretto messi a disposizione dal docente. L’esercitazione si conclude con l’esecuzione di elaborazioni informatiche e redazioni di tavole in formato A1 verticale atte a documentare gli aspetti metrici, morfologici e tipologici dell’edificio preso in esame utilizzando tutte le tecniche apprese durante lo svolgimento del corso. Il primo periodo è destinato alle attività propedeutiche del progetto (sapere e saper fare). Esse consistono in: -lezioni relative ai contenuti teorici dei tre insegnamenti che concorrono a strutturare il laboratorio; -sviluppo teorico e applicativo del tema d’anno attraverso esercitazioni mirate, orientate alla lettura dei luoghi di progetto e all’individuazione delle strategie di intervento (messa a punto di un “sistema di norme” per il progetto). Tale sviluppo è individuale e sarà valutato 109 di volta in volta (attraverso verifiche di profitto) e il suo positivo svolgimento consentirà l’ammissione al secondo semestre. Argomenti delle lezioni Lezioni di Composizione architettonica e urbana / Analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie Sezione 1. Introduzione ai temi dello spazio urbano 1. Le concezioni dello spazio urbano nella città occidentale pre-moderna. 2. La città dell’Ottocento e del Novecento. Caratteri dello spazio urbano e sviluppo dei tessuti edilizi. Sezione 2. Paradigmi dello spazio urbano 3. La piazza monocentrica 4. La piazza monoassiale 5. La piazza policentrica Sezione 3. Elementi della composizione dello spazio urbano 6. Le forme architettoniche del suolo urbano. 7. La facciata muraria. 8. La facciata intelaiata. 9. Il coronamento e la grande copertura. 110 Lezioni di Riqualificazione del paesaggio urbano Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono solo attraverso la piattaforma e-learning del corso. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. E’ ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione straordinaria (febbraio 2012). Modalità d’esame L’esame è individuale. Per sostenerlo è necessario: -avere sostenuto gli esami propedeutici di Laboratorio 3° di Progettazione architettonica, Scienza delle Costruzioni e Storia dell’Architettura Contemporanea; -avere superato con profitto tutte le verifiche previste; -avere sviluppato individualmente il proprio tema progettuale nel seminario di appartenenza sotto la guida dei docenti, fino alla chiusura del corso. L’ultima sessione utile per sostenere l’esame con questo tema è quella straordinaria invernale dell’anno accademico in corso (Febbraio 2013). Storia dell’architettura IV History of architecture IV Corso A/ Storia dell’architettura antica Giorgio Rocco Icar 18- 4 + 4 cfu, due moduli a scelta dello studente 4° anno / corso semestrale (I e II semestre) Area didattica II: Discipline storiche per l’architettura Tema monografico: Atene tra tirannide e democrazia. L’architettura religiosa e politica nell’Atene arcaica e classica. Case study: Athens between tyranny and democracy. Religious and political architecture in arcaic and classical Athens. Corso A Storia dell’architettura antica (4 cfu) Giorgio Rocco Corso B Storia dell’architettura islamica (4 cfu) Annalinda Neglia Corso C Storia dell’architettura stereotomica (4 cfu) Giuseppe Fallacara Corso D Storia dell’architettura contemporanea (4 cfu) Daniela De Mattia Finalità e contenuti disciplinari I corsi di Storia dell’architettura IV sono finalizzati ad approfondire tematiche specifiche della storia dell’architettura funzionali al successivo impegno nei laboratori di laurea del V anno. Aims and contents The course is devoted to deepening specific themes of the history of the architecture functional to the following engagement in the final thesis in the 5th year. Argomenti delle lezioni - Il territorio dell’Attica prima e dopo la riforma clistenica: la Paralia, la Mesogeia e l’Asti e la ripartizione in Trittie e Demi. - Inquadramento topografico di Atene. - Cenni sugli insediamenti dell’età preistorica e del bronzo. - I santuari delle pendici settentrionali e meridionali dell’acropoli. - L’acropoli in età arcaica (577- 480). - L’acropoli in età classica (479-404). - L’agorà in età arcaica (577- 480). - L’agorà in età classica e tardoclassica (479-323). - I santuari presso l’Ilisso. - L’area monumentale del ceramico. - Il santuario di Dioniso Eleuthereo. - L’evoluzione della tipologia teatrale tra età arcaica e tardo classica in Attica: i teatri tardoarcaici e protoclassici in attica (Dionisos/Icaria, Rhamnus, Thorikos, l’orchestra nell’agorà di Atene); il teatro classico e tardoclassico (il teatro di Dioniso ad Atene, il teatro trapezoidale di Drakones). - L’odeion di Pericle presso la precinzione di Dioniso Eleuthereo. - Il santuario di Demetra ad Eleusi. - I santuari di Athena e Poseidone al Sounion. - Themis e Nemesis a Ramnunte. - I santuari di Brauron, Thorikos e Maratona. - Le dediche Ateniesi nel santuario di Delfi (il Tempio di Apollo, il Thesauros degli Ateniesi, la Stoà degli Ateniesi). - Le dediche Ateniesi nel santuario di Delos (il Porinos Naos, il Tempio degli Ateniesi). Seminari - Materiali e tecniche costruttive ad Atene. - Le istutuzioni politiche della democrazia Ateniese. - Gli edici della politica: l’ekklesiasterion della Pnice,il Pritaneion, il Bouleuterion, la Tholos,la Stoà Basileios, la Stoà di Zeus. - Gli edifici della giustizia: il dikasterion presso il Palladion, il dikasterion presso il Delphinion, l’Heliaia, il Parabyston, il Synedrion, la Stoà Basileios,la Stoà Poikile. - Il teatro attico: le forme del dramma letterario. Topics - The attic territory before and after the Kleisthenic reforms: Paralia, Mesogeia and Asty and the reorganization with trittyes and demes. - Topographical organization of the ancient city. - Notes about preihistoric and bronze age settlements. - The sanctuaries of north and south slopes of the acropolis. - The Acropolis in the arcaic period (577- 480). - The Acropolis in classical period (479-404). - The arcaic agora (577- 480). - The agorà in classical and late-classical period (479-323). - The sanctuaries near the Ilissos. - the monumental area of Kerameikos. - The precinct of Dionysos Eleuthereos. - The evolution of the theatre from arcaic through late classical period: The arcaic and protoclassical examples in Attica (Dionysos/ Icaria, Rhamnus, Thorikos, the ‘orchestra’ in the agora); the classical and late-classical examples (the theatre in the precinct of Dionysos at Atene, the trapezoidal theatre of Drakones). - the odeion of Perikles in the precinct of Dionysos Eleuthereos. - Eleusis and the ‘Mysteria’. - the sanctuaries of Athena and Poseidon at Sounion. - Themis and Nemesis at Rhamnus. - the sanctuaries of Brauron, Thorikos and Maratona. - The Athenian dedication at Delphoi (the temple of Apollo, The Athenian thesauros, the Athenian Stoa). - The Athenian dedication at Delos (the Porinos Naos, the temple of Apollo). Seminars - Materials and building techniques at Athens. - The political institutions of democracy. - The buildings of politics: The ekklesiasterion on the Pnyx, the Pritaneion, the Bouleuterion, the Tholos,the Stoà Basileios, the Stoà of Zeus. The buildings of justice: the dikasterion at Palladion, the dikasterion at Delphinion, the Heliaia, the Parabyston, the Synedrion, the Stoà Basileios, the Stoà Poikile. - The theatre in Attica: birth and development of literary dramas. Gli Omayyadi: agorà + basilica: l’invenzione del tipo. La Grande moschea di Damasco. Modelli spaziali iterati e tecniche costruttive della moschea a sala ipostila. La moschea di Cordova. I Fatimidi: La pianta a T e la pianta a 9 cupole . Verso una maggiore organicità: la moschea a qa’a Mamelucca. La Grande Moschea di Kairouan, la moschea di Sousse, la Moschea di Ibn Tulun al Cairo, Moschea di Al-Azhar, moschea di al-Hakim, moschea di al-Juyushi, al-Aqmar al Cairo. Corso B/ Storia dell’architettura islamica Attilio Petruccioli Course og history of islamic architecture I sistemi di transizione negli spazi cupolati Triangolo turco, archi intrecciati, trombe e muqarnas Tema monografico La città, la moschea, il giardino Case study The city, the mosque, the garden La città islamica Khitta: le regole di insediamento tribale. La città dei cavalieri La città spontanea medievale: Le componenti funzionale della città: il suq, l’edilizia speciale religiosa, il tessuto residenziale Il ruolo della moschea nel contesto urbano Argomenti delle lezioni Il contesto storico e culturale Il recinto: la casa del profeta La pianta centrale: dal tardo antico alla Cupola della Roccia Il modello della moschea araba Le specializzazioni delle moschee a sala ipostila Il modello della moschea persiana e la specializzazioni della moschea a iwan. Tecniche costruttive dei Selgiuchidi di Persia e dei Safavidi Dalla sala ipostila all’impianto a 4 iwan. Modelli spaziali e tecniche costruttive della moschea a iwan. I Timuridi e i Safavidi: la moschea a 4 iwan. Dall’edilizia di base ai palazzi del Cairo e di Samarra. I Sistemi palaziali delle grandi dinastie islamiche Architettura, Città e Paesaggio del subcontinente indiano. Architettura e natura nel paesaggio indù: il concetto di ksetr, trattatistica e geomanzia, il tirtayatra. Architettura di sottrazione e composizione. Architettura, Città e Paesaggio del subcontinente indiano. Le città sull’acqua del Rajasthan (XVI – XIX secolo) Tessuto, palazzo e giardino. Amber : relazione col lago artificiale. Bundi: l’acqua e l’architettura idraulica. Jaipur: la tradizione inventata. Architettura, Città e Paesaggio del subcontinente indiano. L’edilizia specialistica indo-islamica. XIII-XVII secolo. Dal Qutb Minar al Taj mahal Architettura, Città e Paesaggio del subcontinente indiano. L’impero Moghul: Piramide amministrativa e assetto del paesaggio. L’accampamento e il palazzo. Il piano di Delhi. L’architettura di pietra. Architettura, Città e Paesaggio del subcontinente indiano. Il palazzo indo-islamico tra tradizione e contaminazione. I palazzi rajput di Amber, Chittorgarh e Gwalior. I palazzi moghul di Delhi, Agra e Fathpur Sikri Ibridazione del tipo: Amber, Bundi, Dig. Topics Historical and Cultural Background 3 3.3.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Il secondo periodo è dedicato allo sviluppo del tema progettuale individuale. Questo periodo si concluderà con la mostra dei progetti in corso d’opera, organizzata nell’ambito dell’annuale “mostra della didattica”. 1. Il giardino come laboratorio sperimentale della città 2. La crisi della città contemporanea: la periferia infinita 3. La crisi della città moderna e dei suoi modelli: dalla città giardino ai grandi contenitori 4. La città dell’ottocento 5. Il continuum urbano: dal campo marzio di Piranesi ai supermercati dell’attuale generazione 111 The enclosure: the Profet’s house The central layout: from the late antique to the Dome of the Rock The persian mosque and the development of the iwan mosque. Persian Seljuks and Safavids building techniques. From the hypostyle mosque to the 4 iwan layout. Spatial layout and building techniques. Timurids and Safavids: the 4 iwan mosque. Transition systems in domed spaces Turkish triangles, crossed arches, squinches and muqarnas The islamic city Khitta: the tribal settlements rules The knights city The medieval spontaneous city: systems of the urban organism: suq, religious buildings, domestic fabric. The mosque within the urban fabric 112 From domestic architecture to the palaces of Cairo and Samarra Architecture, City and Landscape of the Indian subcontinent. Architecture and nature of the hindu landscape: the ksetr, treatise and geomancy, the tirtayatra. Digging and composing architecture Architecture, City and Landscape of the Indian subcontinent. Rajasthan Water cities (16th – 19th century) Urban fabric, palaces and gardens. Amber : the relationship with the artificial lake Bundi: water and hydraulic architecture. Jaipur: the invented tradition. Architecture, City and Landscape of the Indian subcontinent. The hindo-Islamic architecture. (13th – 17th century) From Qutb Minar to Taj mahal Architecture, City and Landscape of the Indian subcontinent. Mughal Empire: administrative pyramid and landscape structure. The camp and the palace. Delhi urban plan. Stone architecture. Architecture, City and Landscape of the Indian subcontinent. The hindo-Islamic palace between tradition and contamination. Rajput palaces in Amber, Chittorgarh and Gwalior. Mughal palaces in Delhi, Agra and Fathpur Sikri the type hybridization: Amber, Bundi, Dig. Corso C/ Storia dell’architettura stereotomica Giuseppe Fallacara Finalità e contenuti disciplinari Il corso di Storia dell’Architettura IV – “Architettura stereotomica: storia, tecniche ed evoluzioni costruttive” ha l’obiettivo di far conoscere la disciplina stereotomica nel duplice aspetto teorico-pratico nell’evoluzione storica dal medioevo ad oggi. Si analizzeranno gli autori della codifica disciplinare, i trattati storici e le tecniche grafico-costruttive nella loro evoluzione cronologica. Il corso si conclude con la presentazione di nuove prospettive operative per l’architettura contemporanea in pietra da taglio. Iscrizione al corso Sul portale e-learning nella settimana dal 5 all’11 marzo. Modalità d’esame L’esame si divide in due parti: - Esame orale sugli argomenti trattati a lezione e la bibliografia consigliata; - Presentazione della maquette in legno di un elemento stereotomico progettato dallo studente con l’elaborato grafico di riferimento, sottoforma di dossier descrittivo. Lo studente dovrà comunicare l’esame, presentando gli elaborati richiesti, non oltre la settimana precedente alla data d’appello. Il corso consta di nove lezioni divise in tre parti intervallate da tre esercitazioni. Le tre parti sono così concepite: 1. Origini e definizione della stereotomia moderna (1-3); 2. Apice, diffusione e crisi della disciplina (4-7); 3. Scienza e cultura contemporanea della stereotomia (8-9). The course consists of nine lessons divided into three parts interspersed with three exercises. The three parts are: 1. Origins and modern stereotomy definition (1-3); 2. Summit, dissemination and discipline crisis (4-7); 3. Science and culture of contemporary stereotomy (8-9). Argomenti delle lezioni Marzo 1_Introduzione alla stereotomia 2_ Origini della stereotomia 3_ Tecniche di taglio: dal medioevo all’epoca moderna Aprile 4_ La stereotomia secondo Philibert Delorme Maggio 5_ La stereotomia secondo Girard Desargues e Guarino Guarini 6_ Francia, Spagna e Italia: stereotomia a confronto 7_ Crisi della stereotomia: Ecoles des Beaux Arts vs Ecoles Politecniques 8_ Stereotomia e topologia: avanzamento disciplinare Giugno 9_ Organizzazione della modalità d’esame Corso D/ Storia dell’architettura contemporanea Claudio D’Amato Il corso si occuperà di quell’architettura che ebbe modo di svilupparsi in Europa e in Italia prima del secondo conflitto mondiale (fra l’inizio degli anni trenta e la prima metà degli anni quaranta) generalmente definita l’altra modernità per distinguerla dalla modernità propriamente detta, espressione del cosiddetto Movimento moderno. Iscrizione al corso Sul portale e-learning nella settimana dal 7 all’11 marzo. Modalità d’esame E’ prevista la produzione di elaborati grafici di opere analizzate nel corso ed un colloquio. Laboratorio di Restauro architettonico Architectural restoration design studio Icar 19-12 cfu 4° anno / corso annuale Area didattica III: Teoria e tecniche per il restauro architettonico • Restauro architettonico (Icar 19- 9 cfu) ••Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico (Icar 09-3 cfu) Corso A • Rossella De Cadilhac •• Giosi Uva Corso B • Ignazio Carabellese •• Domenico Raffaele Corso C • Giacomo Martines •• Rita Greco Finalità e contenuti disciplinari Il Laboratorio di restauro è finalizzato a fornire gli strumenti metodologici necessari ad affrontare le problematiche proprie del restauro dell’architettura, il cui progetto è imprescindibile dalla conoscenza del monumento (storica, strutturale, tecnologica, ecc.). In tal senso è fondamentale la fase di analisi, che trova nel rilievo del manufatto il presupposto di ogni ulteriore indagine. L’intervento progettuale, che segue la fase di analisi ed è funzionale alla valorizzazione e alla conservazione delle antiche testimonianze, non può prescindere dalla loro consistenza materiale e strutturale. Aims and contents The Restoration Studio is aimed at providing proper methodological tools for facing the problems of Architectural Restoration, whose project is strictly related to the knowledge of the monument (from the historical, structural and technologic point of view). In this sense, fundamental is the moment of the analysis, which finds in the survey the necessary condition for every further investigation. The applicative project which follows the analysis phase is aimed at the conservation and protection of the historical significance of monuments, but can not disregard their material and structural foundation. Articolazione delle attività didattiche Il Laboratorio di restauro si articola in due insegnamenti, Restauro architettonico e Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico, le cui lezioni teoriche ed applicative sono svolte in forma coordinata. L’apprendimento teorico (sapere) è relativo alla conoscenza del manufatto nei suoi diversi aspetti, nonché alla definizione di una metodologia di intervento coerente con i principi teorici orientati alla conservazione e alla restituzione della leggibilità dell’immagine storica del monumento. La componente applicativa (saper fare) è riconducibile sia alla documentazione del monumento nello stato attuale (rilievo dell’architettura), sia all’attività progettuale, direttamente discendente dalla definizione del modello formale, costruttivo e strutturale della stessa architettura. Articulation of educational activities The Restoration Studio is composed of two teachings: Architectural Restoration, Theory and Techniques of Construction in their historical development, whose theoretical lessons and applied activities are developed in a strict coordination. Theoretical learning is aimed at the knowledge of the construction and of its different connotations, and at the definition of a methodology for the intervention which is coherent with the theoretical principles of conservation of the historical image of the monument. Applied activities are related both to the documentation of the monument in the actual conditions (architectural survey) and to the development of the restoration project, which directly derives from the formal, constructive and structural model. 3 3.3.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 The Arab mosque. Development of the hypostyle mosque The Umayyads: agora and basilica: the type invention. Damascus Umayyad mosque. Spatial iteration and building techniques of the hypostyle mosque. The mezquita of Cordoba. Fastimids: the T-shape plan and the 9 domed bays layout. Increasing the organicity: the Mameluk qa’a mosque. The Jami mosque in Kairouan, the Jami in Sousse, the Ibn Tulun, al-Hakim, al-Juyusi and al-Aqmar mosques in Cairo. Palace complexes of the great Islamic dynasties. Corso A/ Rossella de Cadilhac, Giosi Uva Lo svolgimento delle lezioni, che riguarda argomenti di carattere generale e problematiche specifiche, privilegia un criterio che trae spunto dal tema d’anno scelto per le esercitazioni, con il quale si intende aprire un percorso di conoscenza volto ad analizzare ed approfondire alcuni connotati che definiscono l’identità architettonica pugliese. Il tema d’anno indaga le architetture mendicanti, le quali sono particolarmente diffuse in Puglia e confermano una continuità costruttiva sul 113 114 Lezioni ex cathedra (n.14 lezioni per un numero complessivo di 28 ore) I contenuti delle lezioni sono illustrati in successione logica dalla fase della conoscenza alle problematiche progettuali: a - Questioni di metodo, lettura e interpretazione storica del monumento attraverso: • la storia intesa come momento propedeutico al progetto di restauro. Lo studio delle fonti indirette (ricerche bibliografiche e archivistiche) • il rilievo come strumento sussidiario. Lo studio delle fonti dirette (il rilievo grafico e fotografico) b - I materiali dell’edilizia storica: • la pietra (strumenti, lavorazioni, trattamenti nella posa in opera) • i laterizi (processo produttivo tradizionale, posa in opera e trattamenti superficiali) • i leganti, le malte, gli intonaci e le tinteggiature • il legno: caratteristiche, lavorazioni e connessioni negli elementi costruttivi c - I sistemi costruttivi: • murature, scale, archi, volte, cupole, solai, coperture d - I fenomeni di degrado: • i difetti e i fattori intrinseci di alterazione dei materiali • gli agenti chimici, fisici e biologici • l’umidità, le sue cause, gli effetti del deterioramento • i dissesti strutturali (v. modulo prof. G. Uva) e - La diagnostica: • il rilievo del degrado (accertamenti, campionature, prove in laboratorio, controlli non distruttivi) • il riconoscimento di un quadro igroscopico • l’identificazione di un quadro fessurativo (v. modulo prof. G. Uva) f - Il restauro dei materiali, delle superfici e degli elementi costruttivi: • ll restauro delle superfici lapidee: consolidamento, integrazione, pulitura, protezione • il restauro delle cortine laterizie: consolidamento, integrazione, pulitura, protezione • gli interventi sugli intonaci e sulle tinteggiature: dalle metodologie puramente conservative ai criteri fondati sulla reintegrazione dell’immagine • il restauro degli elementi lignei: disinfestazione, consolidamento, integrazione, pulitura, trattamenti preventivi • il restauro delle strutture murarie e lignee: criteri orientativi negli interventi a carattere statico (murature, solai, volte, coperture) (v. modulo prof. G. Uva) g - I nodi problematici del restauro: • il concetto di minimo intervento • il principio della reversibilità • il rapporto conservazione/innovazione, anche in relazione agli orientamenti teorici nel dibattito attuale • i problemi di integrazione Lessons (14 lessons for 28 hours) Lessons regards general and specific problems connected with the design problem choosed and developed this year during the seminars. The aim is to undertake a research that analyses and deepens the characters of Puglia’s architectural identity. The design problem of teaching seminars are mendicant cloisters. They confirm a particular architectural tradition that underwent a characteristic development in Puglia.They bear witness to a form of building continuity over the territory that bears the use of stone, as its distinctive, unequivocal mark. A knowledge of the specific architectural expression that characterizes axial domed churches is an essential premise in order to be able to operate with a full historical-critical awareness and due technical skills on those identified instances requiring restoration work. Lessons (14 lessons for 28 hours) The contents of the lessons are illustrated in sequence from knowledge to project: a - History as foundation of restoration and the survey as a subsidiary instrument (2 hours) b - Materials of historical architecture constructive elements and traditional building techniques (8 hours) c - Decay phenomena (2 hours) d - Diagnosis (4 hours) e - Restoration of materials, constructive elements and surfaces (8 hours) f - Restoration problem nodes (2 hours) g - An exemplary case of restoration (2 hours) Esercitazioni (n.23 esercitazioni per un numero complessivo di 92 ore) Le esercitazioni in aula, che hanno carattere seminariale, si conducono in gruppi di non più di tre allievi su monumenti concordati con la docenza, i quali siano esemplificativi di alcune delle problematiche disciplinari. Il tema d’anno verrà studiato per fasi successive: i - La conoscenza: • Rilievo metrico, rilevamento fotografico, rilievo dei materiali, rilievo del degrado e restituzione grafica • Analisi storica, attraverso indagini bibliografiche e archivistiche, volta ad indagare le trasformazioni e far luce sulle fasi costruttive l - L’analisi: • Esame dell’articolazione spaziale, della consistenza materiale, delle specificità costruttive e figurative, dei fenomeni di degrado e dei meccanismi di danno m - Il progetto: • Individuazione dei nodi problematici del restauro dell’opera (questioni di integrazione delle lacune, rimozione di aggiunte, sostituzione, completamento, smontaggio e rimontaggio, risanamento dei materiali, consolidamento, miglioramento statico, riconversione d’uso). Teaching seminars (23 seminars for 92 hours) The projects are drawn up by groups of three students gathered together in teaching seminars. The churches that each group analyses exemplify some of restoration problem nodes. The design problem is studied along successive phases: 1- Knowledge (architectural survey and historical study) 2- Analysis (spatial articulations, physical consistency, formal aspects, decay phenomena, structural damage) 3- Project (problems concerning disassembling and reassembling of the works, filling in the gaps in walls, removing additions, completing structures, looking for consolidation solutions, changing the function of buildings). Insegnamento di Teorie e Tecniche L’insegnamento di Teorie e Tecniche Costruttive nel loro sviluppo storico, in stretta integrazione con la disciplina del Restauro Architettonico, ha l’obiettivo di fornire agli allievi gli strumenti specialistici per la progettazione degli interventi di restauro strutturale dell’Architettura, in modo da garantire il grado di sicurezza richiesto nel rispetto della identità storica e costruttiva dell’edificio. Il percorso di apprendimento, coerentemente con quella che è la caratterizzazione del secondo ciclo, si svolge attraverso il contatto diretto con il monumento e l’esercizio del progetto di Restauro. A supporto dello sviluppo del tema progettuale, durante le lezioni ex-cathedra verranno fornite le basi teoriche e tecniche per la comprensione del funzionamento strutturale degli edifici monumentali, affinché l’allievo acquisisca la capacità di definire il modello strutturale e costruttivo e che sarà poi al centro delle attività del laboratorio. Particolare attenzione sarà dedicata all’individuazione della “regola dell’arte”, sulla base della trattatistica storica e dell’esame di alcuni edifici esemplari, e alla definizione di un modello di edificio ad ossatura muraria “ideale” in termini di organizzazione strutturale, apparecchiatura e tessitura dei vari elementi portanti e cura degli elementi di connessione tra le parti e dei dettagli costruttivi. Su questa base si potranno riconoscere tutte le carenze di impianto strutturale, congenite o acquisite durante l’evoluzione storica dell’organismo edilizio. Saranno poi illustrate le attuali linee guida per la sicurezza strutturale, con riferimento ad un sistematico esame delle modalità di collasso più frequenti per la tipologia edilizia muraria e alle normative tecniche adottate a livello nazionale ed internazionale. A supporto della modellazione strutturale e dei calcoli e delle verifiche statiche su cui il progetto di restauro deve basarsi si farà riferimento, oltre agli strumenti classici della statica grafica e della Meccanica dei Materiali, a strumenti innovativi di modellazione, anche tridimensionale. Theory and Techniques of Construction and their historical development A The course of Theory and Techniques of Construction and their historical development, in a strict relationship with the teaching of Architectural Restoration, is aimed at providing to the students specialist tools for designing architectural rehabilitation interventions, in order to guarantee the required safety level while respecting, at the same time, the architectural and constructive identity of the monument. The learning method is based on the direct contact with the monument and the practical application of the Restoration Design. During the lessons, theoretical and technical bases will be provided, in order to support the practical development of the individual design theme, allow the comprehension of the structural behaviour of monumental buildings and the definition of the constructive and structural model. A specific attention will be devoted to the study of the “rule of the art” (on the base of historical treatises and the analysis of paradigmatic case studies) and to the definition of the ideal model (with regard to the structural arrangement, masonry texture, constructive elements, connections, structural details). It will then be possible to identify the defects in the structural organization (either intrinsic or induced by external events). During the course the modern guidelines for the structural safety of historical constructions will be illustrated, by a systematic analysis of recurrent collapse modes and of the technical codes actually adopted at international and national level. The phase of the structural modelling and verification will be supported by the traditional tools of graphical statics and by advanced 3D modelling methods. Lezioni ex cathedra (n.9 lezioni per un numero complessivo di 18 ore) I contenuti delle lezioni sono illustrati in successione logica dalla fase della conoscenza alle problematiche progettuali: a - Problemi strutturali dei monumenti e dell’edilizia storica. (Approccio metodologico alla conoscenza e all’analisi; Dai sistemi strutturali elementari all’edificio complesso in muratura). (2 ore) b - Analisi strutturale applicata allo studio degli edifici storici; statica delle costruzioni in blocchi lapidei. (4 ore) c- Elementi strutturali e tecniche costruttive murarie tradizionali (la regola dell’arte dell’opera muraria. Dissesti e meccanismi di collasso; elementi portanti orizzontali: piattabande ed archi; sistemi voltati e cupolati; sistemi lignei. (6 ore) 3 3.3.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 territorio pugliese, la quale si è avvalsa dell’uso della pietra come segno distintivo ed inequivocabile. Conoscere il preciso linguaggio architettonico che le connota è la ineliminabile premessa per intervenire con consapevolezza critica e cognizione tecnica su quelle testimonianze che reclamano un intervento di restauro. Architectural Restoration A Lessons regards general and specific problems connected with the design problem choosed and developed this year during the seminars. The aim is to undertake a research that analyses and deepens the characters of Puglia’s architectural identity. The design problem of teaching seminars are mendicant cloisters. They confirm a particular architectural tradition that underwent a characteristic development in Puglia.They bear witness to a form of building continuity over the territory that bears the use of stone, as its distinctive, unequivocal mark. A knowledge of the specific architectural expression that characterizes axial domed churches is an essential premise in order to be able to operate with a full historical-critical awareness and due technical skills on those identified instances requiring restoration work. 115 116 Esercitazioni(n.8 esercitazioni per un numero complessivo di 32 ore) Il laboratorio prevede: esercitazioni di carattere seminariale e attività in aula (elaborazioni grafiche, verifiche e calcoli, utilizzo di software e strumentazioni tecniche); verifiche ex-tempora delle conoscenze acquisite; discussione e valutazione periodica del lavoro svolto. L’attività progettuale avrà come oggetto un monumento proposto dai docenti nell’ambito del tema d’anno (le architetture mendicanti), e si svilupperà per fasi successive, in ciascuna delle quali vi è uno specifico e autonomo apporto di ciascuna disciplina, e al termine delle quali l’allievo dovrà produrre delle sintesi grafiche significative: 1- Conoscenza (Raccolta della documentazione disponibile sul progetto originale, l’esecuzione e le fasi costruttive Rilievo e restituzione grafica degli elementi strutturali, dei materiali e delle caratteristiche fisico-meccaniche. Rilievo e restituzione grafica dei quadri fessurativi e dei meccanismi di danno e collasso parziali e globali.) 2 - Analisi e modellazione strutturale (comprensione e schematizzazione dell’organizzazione strutturale dell’edificio e dei carichi; scomposizione costruttiva e rilievo di dettaglio degli elementi strutturali e dei nodi costruttivi); analisi critica dell’organizzazione strutturale spaziale e delle carenze di impianto strutturale preesistenti. Sintesi critica dei meccanismi di collasso rilevati, con individuazione di un modello “schematico” per la verifica statica. Definizione dettagliata del modello di analisi strutturale (geometria, nodi costruttivi, materiali, carichi). Calcolo e verifica strutturale. Sintesi grafica della fase di analisi strutturale.) 3 - Progetto (Definizione del nuovo modello strutturale che scaturisce dallo specifico progetto di restauro sviluppato. Verifica strutturale, scelta e definizione tecnica degli interventi di consolidamento, integrazione, sostituzione, etc. (coerentemente con il modello formale e costruttivo individuato). Teaching seminars (8 teaching seminars for 32 hours) During the course workshops and classroom activities are scheduled (graphical class-works, static verifications, software applications; tests for the verification of the acquired knowledge). The individual design will concern a monument related to the specific year-theme (mendicant cloisters), and will be developed through progressive steps, each of which will be completed by a graphical synthesis: 1- Knowledge (Retrieval of information and documents about the original project, the execution, constructive phases; Survey and graphic processing of the structural elements, materials; cracking patterns; local and global failure modes). 2 – Structural analysis and modelling (comprehension and modelling of the structural organisation and loads; constructive resolution and detailed survey of the structural elements and constructive nodes); critical analysis of the spatial structural arrangement and its actual defects. Critical synthesis of the collapse mechanisms, and elaboration of a schematic model for the static assessment. Refinement of the structural model (geometry, nodes, materials, loads). Structural assessment and graphical synthesis of the structural analysis. 3 – Rehabilitation design (definition of the updated structural model; assessment, definition of the guidelines for the structural rehabilitation and operational definition of the specific choices, Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. E’ ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dalla iscrizione al corso. Organization of educational activities Enrolment should be made in the e-learning system. Abilitation In order to enrol, students should have passed the provided propaedeutics. Enrolment with reserve is allowed only for students that will pass all the propaedeutics within the winter session. Modalità d’esame L’esame consiste in un colloquio sugli elaborati grafici di progetto e sul contenuto delle lezioni teoriche. Exam The exam is individual and will consist in an oral exam about the content of theoretical lessons and, and a discussion about the project developed during the year. Corso B/ Ignazio Carabellese, Domenico Raffaele Definizione - Finalità. La disciplina ‘Restauro’ ha per fine la sopravvivenza dei beni culturali. Con il termine `restauro’ definiamo “... il complesso degli interventi tecnico scientifici intesi a garantire, nell’ambito di una metodologia storico-critica ed estetico, la continuità temporale di un’opera d’arte”. La finalità del corso è pertanto orientata all’acquisizione dei criteri, seguiti in passato e attuati ai nostri giorni, delle metodologie e delle tecniche atte a perseguire tale obiettivo. Poiché il concetto di tutela si è esteso dai singoli monumenti ai valori di ambiente, l’impegno del restauratore si rivolge oggi alla prospettiva molto più complessa del restauro inteso anche in senso urbanistico, prendendo in considerazione gli interessi della vita associata come prioritari ai tini delle scelte; è pertanto indispensabile la acquisizione critica dei fondamenti normativi e dei documenti della cultura che, a livello nazionale ed internazionale, sintetizzano il pensiero e indirizzano la prassi. Il Laboratorio di Restauro Architettonico ambisce a conseguire molteplici obiettivi: contribuire a formare la capacità di leggere l’architettura storica nella verità del suo messaggio; contribuire a formare architetti in possesso della strumentazione critica necessaria per affrontare in maniera consapevole le tematiche culturali, scientifiche e tecniche sottese alla disciplina del restauro; contribuire a formare architetti in grado di operare responsabilmente e con discernimento delle conseguenze delle proprie scelte sul patrimonio storico e architettonico. Contenuti Va ricordato che l’attività del restauro nasce dalla convinzione della ìneludibilità del bisogno di raccogliere il messaggio di civiltà proveniente dal passato e dall’imperativo etico della sua trasmissione al futuro nella propria integrità. Il messaggio di civiltà è racchiuso in tutto ciò che veicola la memoria (monumentum) La nozione di monumento comprende dunque ogni oggetto che sia in grado di evocare il ricordo e di testimoniare la dinamica storica ed estetica. Con tale definizione si introduce il concetto di Bene Culturale. Bene culturale è un termine moderno che vuol dire: testimonianza materiale avente valore di civiltà. Esso comprende i beni architettonici, tra i quali vi sono, oltre ai manufatti architettonici dal tardo antico in poi, anche quelli archeologici e quelli ambientali e paesaggistici (infrastrutture, opere di coltura agraria in quanto aventi valore paesistico), ambienti naturali o artificiali di valore paesistico. Beni culturali sono anche le pitture, le sculture, i libri, i fondi archivistici, le vetrate, i mosaici, le ceramiche i mobili, gli oggetti in metallo, ogni qual volta in ognuno di essi è possibile individuare; un autentico documento di civiltà. Il corso, inteso come disciplina per formare alla comprensione della problematica della tutela attiva dei beni culturali, riguarderà il patrimonio architettonico e ambientale. Si ritiene questa precisazione indispensabile, essendo esso indirizzato ad allievi architetti, cioè ad un gruppo di futuri operatori per i quali gli interventi sul patrimonio architettonico, artistico e storico, e su quello paesistico urbano e naturale, sono riconosciuti dalla legge professionale di loro esclusiva competenza. Per essi la disciplina costituisce irrinunciabile peculiarità della futura attività specialistica e soprattutto dell’intera formazione culturale, per il cui raggiungimento non si può trascurare la costante incidenza che hanno i valori ambientali per territori come quello italiano o europeo in generale, dei quali la tutela, che si attua mediante il Restauro, è tenuta ad occuparsi. Sul Bene Culturale si esercita: un’azione giuridica di tutela; un’azione amministrativa di salvaguardia; una specialistica di conservazione, di esclusiva competenza degli architetti, che si realizza mediante il Restauro. Il Corso si configura dunque come la disciplina con maggiore incidenza operativa e specialistica e, per la voluta caratterizzazione critica e metodologica, pone il proprio fondamento scientifico nella conoscenza storica. Solo questa, infatti, consente di individuare in quali termini si posero e si formarono le intenzioni delle comunità che promossero la realizzazione delle opere che oggi costituiscono la testimonianza di civiltà il cui valore si intende preservare. Essa soltanto, ancora, consente di ricondurre mentalmente il bene culturale da tutelare nelle condizioni del suo tempo e di ricercarne l’interna unità, i significati e di individuarne gli eventuali “quozienti” letterari. L’estensione dell’istanza storica ed estetica dal monumento isolato all’ambiente urbano e rurale ed a quello paesaggistico configura l’intimo intreccio fra urbanistica e restauro e fra programmazione economica, pianificazione territoriale e restauro. Il corso postula una reciproca influenza fra queste discipline, pur nella definita autonomia dei propri ambiti culturali e specialistici che sono diversi, essendo però comuni i principi di tutela degli aspetti umani e sociali e la strumentazione delle leggi sulla protezione delle bellezze naturali e paesaggistiche. E’ evidente che la conservazione non può prescindere dalla fisicità del Bene Culturale, quello che la cultura germanica chiama Bausubstanz. Il Corso dovrebbe avere quindi, come logico corollario, il cantiere di restauro, cioè il luogo dove in maniera univoca e irripetibile è possibile verificare sul campo idee e tecniche di conservazione, alla stesso modo in cui per la formazione di un vero archeologo non dovrebbe mancare la partecipazione ad una campagna di scavi. Alla storia dell’architettura, e in generale a quella dell’arte, appartengono i “testi” e i “materiali” degli edifici oggetto del nostro studio, ma bisogna osservare che quasi sempre un’architettura del passato si presenta a noi come il prodotto, il risultato delle azioni di numerose generazioni, compiuto attraverso secoli di lavoro, durante i quali sono andati sedimentandosi i valori che l’occasione del restauro permette di riscoprire. Gli studi che 3 3.3.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 d - Diagnostica e riabilitazione strutturale per le costruzioni in muratura (2 ore). e - La sicurezza strutturale per gli edifici in muratura: quadro normativo (2 ore). f - criteri orientativi negli interventi a carattere statico (murature, solai, volte, coperture) (2 ore) Lessons (9 lessons for 18 hours) The contents of the lessons are illustrated in a logical progression, starting from the knowledge phase and arriving to the design applications: a – Structural problems of monuments and historical buildings (methodological approach to knowledge and analysis; elementary structural systems and complex buildings) (2 hours) b – Structural analysis applied to historical constructions; statics of stone blocks constructions (4 hours) c- Traditional constructive methods and structural elements for masonry buildings (rule of the art; failure modes ; horizontal structural systems: flat arches, arches, vaults, domes; wooden structures) (6 hours) d – Diagnostics and structural rehabilitation for masonry constructions (2 hours) e – Vulnerability assessment for historical buildings (2 hours) f – Structural safety and masonry constructions: technical requirements and guidelines (2 hours) 117 118 individuando le scelte tecniche e formali dei materiali e î caratteri costruttivi e tecnologici della fabbrica. Tutto ciò permette di fissare il programma di intervento per la conservazione, che evidentemente non può essere una progettazione intesa come esercizio di inventiva ma ha bensì carattere processuale, un’indagine continua sul bene da conservare Essa non si compie se non attraverso l’incontro con la fabbrica. Per la parte riguardante la metodologia operativa del Restauro si intende precisare la netta distinzione del Restauro dalle discipline della progettazione alle varie scale che si configurano in altri ambiti. A parte l’opposta angolatura determinata dal significato della “utilizzazione”, che per le discipline compositive é un dato mentre per gli interventi di restauro è un risultato, non sembra pensabile oggi immaginare una qualsiasi progettazione che si possa sovrapporre all’oggetto da restaurare, se non quella strettamente necessaria imposta dalla sua conservazione. Essa esclude, ovviamente, il ricorso a qualsiasi malintesa “artisticità”, ma comprende quella della riutilizzazione compatibile con la struttura fisica e la vocazione del manufatto restaurato. In questa ottica è evidentemente esclusa la possibilità di considerare il Restauro come l’insieme di operazioni tendente ad adeguare gli edifici antichi alle esigenze moderne, assimilandolo al Recupero edilizio, mentre si afferma che alla disciplina dei Restauro spetta certamente la progettazione della Conservazione integrata, vale a dire la riutilizzazione compatibile del patrimonio architettonico che, nel rispetto dei valori derivati dal modello distributivo e costruttivo propri dell’edificio antico sappia ricercare una riutilizzazione conforme alla vocazione del manufatto, la quale serva a prolungare la vita senza alterai-ne la sostanza e l’autenticità storica ed estetica. Tale approccio alla disciplina fa capo alla più moderna cultura ed in particolare alla lezione dei maestri italiani che hanno contribuito alla definizione del Corpus disciplinare del Restauro, mirabilmente sintetizzato nella Carta di Venezia del 1964. A distanza di oltre quaranta anni, la validità di tale documento é confermata dalla evidenza quasi profetica delle affermazioni contenute nei suoi articoli e dalla constatazione quotidiana della pressione crescente dei meccanismi del profitto, che in maniera sempre meglio dissimulata svuotano - letteralmente - il patrimonio architettonico e ambientale dei propri contenuti. La proposta scientifica e didattica si ispira al solco tracciato dal pensiero e dalle opere di quelle figure e tende a trovare la conferma degli assunti culturali innanzi richiamati nel contesto storico e geografico delle regioni meridionali e del bacino mediterraneo. Si affronteranno quindi argomenti di carattere generale, aspetti metodologici e problematiche specifiche che traggono spunto dal tema d’anno scelto per le esercitazioni. Con esso si intende intraprendere un percorso di conoscenza volto ad analizzare ed approfondire i tratti che definiscono l’identità dell’architettura pugliese. Ciò nella prospettiva della conservazione di un patrimonio dalla individualità irripetibile, ai fini della sua trasmissione alle generazioni future. 1.2 Metodologia didattica li metodo adottato é induttivo: dall’osservazione paziente e approfondita della fabbrica si ricava da un lato l’apprendimento dell’architettura nel suo farsi, dall’altro si scoprono le ragioni della sua tutela L’apprendimento teorico (sapere) é relativo ai principi che guidano le fasi di conoscenza, il riconoscimento, l’interpretazione dei valori storici, artistici, estetici e le scelte nel progetto di restauro: - lo studio della storia delle stratificazioni architettoniche e dei criteri che consentono di valutarne la forma, la consistenza materiale, il degrado (Restauro Architettonico); - la definizione del modello statico e lo studio dei processi che alterano le condizioni di stabilità, collocati criticamente entro la rivisitazione della dinamica evolutiva degli assetti costruttivi. (Teorie e Tecniche costruttive nel loro sviluppo storico). Le applicazioni progettuali (saper fare) riguardano la capacità di pervenire, attraverso l’impostazione, l’articolazione e l’elaborazione di un progetto di restauro, alla sintesi critica e alla dimostrazione della maturità progettuale relativa alla finalità della conservazione dei monumenti tramite appropriati interventi. Essi richiamano tanto la cognizione tecnico scientifica che consente l’impiego criticamente consapevole di tecnologie e di materiali moderni, quanto la capacità di creare soluzioni progettuali originali e coerenti rispetto agli obiettivi conservativi individuati. Argomenti delle lezioni 1. La conoscenza della fabbrica: metodologia della ricerca storica e le fonti; Le fonti ed i luoghi della ricerca, rapporto fra conoscenza storica e progetto, la conoscenza della “fabbrica comune” 2. La conoscenza della fabbrica: Il rilievo per il restauro Dal rilievo geometrico a quello per il restauro: strutturale, materico, degrado, dissesto, etc… 3. La conoscenza della fabbrica: le indagini distruttive e non; 4. Il progetto ed il cantiere premoderno: La trattatistica e la fabbrica ; 5. Il progetto ed il cantiere premoderno: Tecnologia edilizia, le murature; 6. Il progetto ed il cantiere premoderno: Tecnologia edilizia, i sistemi spingenti; 7. Il progetto ed il cantiere premoderno: Tecnologia edilizia, solai e capriate; 8. Il progetto ed il cantiere premoderno: Tecnologia edilizia, finiture e serramenti; 9. Degrado e Dissesto: il degrado dei materiali; Degrado chimico fisico e umidità; 10. Degrado e Dissesto: il dissesto ed i quadri fessurativi; Diagnostica, Cause e rimedi nei dissesti. Rapporto tra forma e resistenza delle strutture storiche agli eventi sismici; 11. Il progetto di restauro: Impostazione del progetto, predisposizione degli elaborati; 12. Tecnologie d’intervento: Risanamento e Consolidamento dei materiali lapidei Tecnologie ed esempi; 13. Tecnologie d’intervento: Risanamento e Consolidamento del legno; Tecnologie ed esempi; 14. Cantieri e progetti: presentazione in aula 15. Cantieri e progetti: visita in cantiere 16. Grandi Cantieri e progetti di restauro 17. La legislazione: il T.U. 42/2004 18. Il restauro a grande scala: il restauro urbano ed i problemi dei centri antichi; 19. Il restauro a grande scala: il restauro del paesaggio ed i PUTT; 20. Il restauro a grande scala: il restauro preventivo e la conservazione programmata; 21. Il restauro archeologico e il rudere; 22. La stratigrafia nel restauro; 23. Il restauro in Puglia: L’Ottocento; 24. Il restauro in Puglia: gli interventi negli anni ’50 e ’60. Corso C/ Giacomo Martines, Rita Greco Tema d’anno Architetture monumentali in pietra di terra di Bari Design Problem Monumental stone architecture of Bari Lezioni di Restauro architettonico C Il corso prende come oggetto di studio alcuni Monumenti significativi della tradizione costruttiva in pietra della terra di Bari. Lo scopo del laboratorio è di fornire gli strumenti teorico-operativi necessari allo sviluppo del progetto di restauro del manufatto architettonico. Tale operazione è inscindibile dalla conoscenza profonda dell’oggetto dell’intervento, dal punto di vista storico-documentario, geometrico (rilievo), tecnico-costruttivo, delle condizioni di conservazione. La prima fase del corso sarà tesa all’acquisizione da parte degli allievi delle conoscenze storco-critiche, formali e tipologiche sul manufatto d’interesse. Nella seconda fase del corso si forniranno gli strumenti metodologici atti a definire lo “stato normale” dell’oggetto e quindi ad elaborare il progetto di restauro, attraverso l’analisi e l’interpretazione dei dati di “rilievo”. Infine si opererà un saggio di ricostruzione dell’opera, imprescindibile per l’approfondimento della conoscenza dell’oggetto, delle tecniche costruttive e quindi dei valori intrinseci del manufatto e delle valenze da tutelare e tramandare (fine ultimo della disciplina del restauro architettonico). I principali argomenti delle lezioni saranno relativi a: - Le ragioni del restauro architettonico - Metodi del restauro architettonico - Differenze d’approccio metodologico: Restaurare, ripristinare o conservare. - Ricerca storico-archivistica finalizzata al restauro architettonico - Tecniche costruttive: fondazioni, murature,strutture voltate, orizzontamenti e coperture in legno, collegamenti verticali e scale - Lo “stato normale” - La progettazione dell’antico - Tipologie di degrado - Tecniche di consolidamento - Esempi applicativi e modelli di lavoro - Guida alla redazione del progetto di restauro Topics of architectural restoration C The monuments used as study cases are chosen for their constructive characteristics typical of the apulia tradition The Laboratory aim is to build theoreticalpractical instruments for a restoration project. This step needs the deep historical, technical, conservative knowledge on the object and his survey. The first step of the laboratory is dedicated to collect this knowledge. The second step is to chose the “normal configuration” of the study case and to design the restoration project. The third step is on a reconstruction exercise to prove the acquisition of the instruments collected in the laboratory. The main topics will be referred to the problem of restoration design: - The architectural restoration reasons - The architectural restoration methods - Methodological differences: Restoration, reconstruction or conservation - Historical research finalized to the restoration - Building technologies - The “correct form” of the monument - Design for the historical architecture - The architectural process of decay - The structural restoration - Work examples - Guide to the restoration project Lezioni di Teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico C - Problemi strutturali dei monumenti e dell’edilizia storica. 3 3.3.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 precedono e accompagnano le operazioni di restauro che perseguono la conservazione del Bene Culturale, restituiscono alle discipline storiche elementi di conferma, di aggiornamento e di sempre nuova comprensione del significato del Bene. Ciò si fonda sulla conoscenza oggettiva del bene da conservare. Essa si realizza tramite una parola antica ma sempre attuale, il Disegno, che si concretizza nell’operazione del rilievo. Gli strumenti del rilievo possono variare dalla corda metrica alla stazione totale e alla fotogrammetria o alle camere termografiche e ai georadar. Tali strumentazioni servono a dare alla nostra disciplina non il bel disegno fine a se stesso, ma la buona ed efficace rappresentazione oggettiva, senza la quale non è possibile stabilire il dialogo con l’oggetto ed operare le scelte per la definizione del programma di intervento. Essa partecipa a costituire l’analisi critica che imprescindibilmente contrassegna la fase di “ approccio al Bene Culturale. Attraverso le difficoltà del rilievo, l’operatore addetto alla conservazione dei beni culturali mette a fuoco ed approfondisce la cultura geometrica dell’autore e dei tempi in cui si realizzò l’opera. Essa, nel caso delle strutture murarie, coincide con la struttura statica. Ciò consente anche di verificare, attraverso gli indispensabili processi di schematizzazione, i rapporti intercorrenti tra i vari elementi nell’oggetto da rilevare e tra l’oggetto e il contesto. In realtà si opera un processo di conoscenza che ripercorre 1’ iter progettuale dell’opera in esame, 119 Topics of Theory and Techniques of Construction in their historical development - Structural problems of Monuments and historical buildings - Structural elements and traditional construction techniques - Woods: physical and mechanical characteristics; structural elements, assessment - Structural risk: evaluation methods, study cases. - Structural investigation and remedy - Structural security: Normative. - Guide-lines for the evaluation and reduction of the seismic risk in the cultural values 120 Esercitazioni Le esercitazioni costituiscono lo sviluppo del tema d’anno e si articolano in: a. studio del monumento: indagine tipologica e morfologica, indagine storicodocumentaria, indagine dell’oggetto nel suo contesto; b. studio degli elementi e delle tecniche costruttive del monumento; c. rilievo architettonico del monumento e delle sue parti; rilievo tematico del fabbricato e delle sue condizioni di degrado. d. identificazione dello “stato normale” e saggio di ricostruzione. Exercises There are planned some exercises during the course: a. typological and morphological analysis, historical analysis, the monument and his surrounding area; b. constructive technique and elements of the monument; c. architectural survey; state of decay. d. chose the “normal configuration” and reconstruction project Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio delle lezioni. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro gli appelli straordinari invernali. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio la decadenza dalla iscrizione al corso. Modalità d’esame Per sostenere l’esame lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste, e deve avere frequentato con regolarità e svolto con profitto tutte le attività didattiche previste. L’esame consiste in un colloquio sugli elaborati grafici di progetto e sul contenuto delle lezioni teoriche. Laboratorio 2 di Costruzione dell’architettura Building Design Studio 2 L2CA-12 cfu 4° anno / corso annuale Area didattica IV: Analisi e progettazione strutturale dell’architettura • Progetto di strutture - Icar 09 – 8 crediti •• Teorie e tecniche della progettazione architettonica - Icar 14 – 1,5 crediti ••• Sistemi statici e forme strutturali - Icar 09 – 1,5 crediti Corso A • Mauro Mezzina •• Claudio D’Amato ••• Francesco Porco Corso B • Giosi Uva •• Claudio D’Amato ••• Francesco Porco Finalità e contenuti disciplinari I corsi, attraverso i tre insegnamenti che concorrono a definirli, hanno come obiettivo prioritario quello di far pervenire l’allievo a sintesi complete nel campo della progettazione strutturale –relativa sia alla muratura portante che al cemento armato– di un organismo architettonico di medie dimensioni (edificio specialistico). Infatti una volta che sia stata definita la natura dell’edificio, la progettazione della sua firmitas –coinvolgendo problemi non di rado ardui per la sicurezza della costruzione– costituisce uno degli argomenti più complessi e per ciò stesso più affascinanti della progettazione strutturale così come si sono venuti concretamente definendo nella storia del costruire come arte, come scienza, come tecnica. Aims and contents The course, through the three teachings that define it, aims mainly to guide the student towards a structural design synthesis – in the field of masonry structures as well as reinforced concrete structures – of an architectural organism. Once defined the building nature, its firmitas design - involving problems not uncommonly difficult for building safety – represents one of the most complex, and at the same time, most fascinating subjects of structural design as they have been really defined in the construction history seen as art, science and technique. Articolazione delle attività didattiche Le attività intra moenia sono articolate in: lezioni; seminari finalizzati alla lettura tecnico-costruttiva di casi di studio significativi; esercitazioni per l’apprendimento guidato in aula dei contenuti disciplinari proposti nelle lezioni e nei seminari; atelier di progettazione strutturale, condotto su esempi personalizzati, con progetto e dimensionamento delle soluzioni adottate, elaborazione di disegni d’insieme e di dettaglio costruttivo, calcolo di verifica condotto alla luce delle vigenti normative strutturali. Articulation of educational activities The intra-moenia educational activities are articulated into: lessons; workshops finalised to the technical/constructive reading of significant study-cases; exercitations in classroom, for the guided learning of the theoretical contents; atelier of structural design on personalised examples, consisting of the structural dimensioning of a project, and its adopted solutions, but also of the elaboration of overall drawings and of constructive details’ ones, and of their verification calculation following the current structural regulations. Progetto di strutture Nell’insegnamento saranno forniti gli elementi di base inerenti le tematiche della progettazione strutturale intese come aspetto fondamentale del processo di sintesi rappresentato dalla progettazione in senso lato dell’organismo architettonico. Particolare attenzione sarà rivolta al delicato momento di passaggio della conformazione strutturale (schema resistente, grandi scelte, ecc.) alla definizione, propriamente detta della forma architettonica, alla dialettica tra forma e struttura. Lezioni: 1. La concezione strutturale dell’edificio in muratura e a telaio. 2. La progettazione con il controllo di duttilità. 3. La sicurezza strutturale. 4. Le azioni sulle costruzioni. 5. I materiali e le tecnologie produttive: il cemento armato. 6. Verifiche allo s.l.u. di strutture in c.a. per tensioni normali. 7. Verifiche allo s.l.u. di elementi in c.a. soggetti a flessione e taglio. 8. Progetto e verifica degli orizzontamenti in latero-cemento. 9. Analisi e progettazione strutturale dell’edificio in muratura portante. 10. Verifiche allo s.l.u. di pannelli murari soggetti a tensioni normali. 11 Verifiche allo s.l.u. di pannelli murari soggetti a taglio. Structural design In the course, basic elements regarding structural design themes seen as a fundamental aspect of the synthesis process of the architectural organism general design will be illustrated. Particular attention will be devoted to the delicate moment of the passage from the structural configuration (resistant model, fundamental choices, etc.) to the definition of the architectural form, to the dialectics between form and structure. Topics: 1. Structural conception of masonry and frame building. 2. Design with ductility control. 3. Structural safety. 4. Actions on constructions. 5. Materials and productions technologies: the reinforced concrete. 6. U.L.S. verifications of r.c. members with axial stresses. 7. U.L.S. verifications of r.c. members with bending and shear. 8. Design and verification of composite r.c. beam – brick block floor systems. 9. Analysis and structural design of the masonry building. 10. U.L.S. verifications of masonry walls with axial stresses. 11. U.L.S. verifications of masonry walls with shear. Teorie e tecniche della progettazione architettonica Finalità Il modulo di T&T intende offrire all’interno del Lab2CA alcuni strumenti culturali, scientifici e tecnici che, riprendendo gli studi fatti negli anni precedenti, favoriscano negli allievi una scelta strutturale consapevole nell’ambito del progetto di architettura complesso che essi dovranno affrontare nei laboratori di laurea del quinto anno. Valutazione del profitto La verifica del profitto sarà affidata alla elaborazione di un progetto di dettaglio architettonico–strutturale derivato da uno degli argomenti trattati nelle lezioni stesse (il voto farà media con quello di “Progetto di strutture”). 3 3.3.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 - Elementi strutturali e tecniche costruttive murarie tradizionali - Il legno: caratteristiche fisiche e meccaniche; elementi strutturali; l’assessment delle strutture lignee. - La vulnerabilità strutturale: Metodi di valutazione: Le schede di I e II livello: Casi di studio. - Diagnostica e riabilitazione strutturale per le costruzioni in muratura. - La sicurezza strutturale per gli edifici in muratura: quadro Normativo. - Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni. Gli elaborati grafici consisteranno nell’elaborazione di un modello tridimensionale virtuale e o reale; e dovranno essere consegnati almeno una settimana prima dell’appello d’esame prescelto. Sono previste 9 lezioni così articolate per argomenti: - Teorie e tecniche della costruzione plastico-muraria: il progetto in pietra da taglio e in muratura - Teorie e tecniche della costruzione elastico-lignea: progettare con il legno, il 121 ferro, l’acciaio e il vetro - Teorie e tecniche della costruzione elastico-lignea: progettare con il cemento armato 122 Metodi e tecniche di analisi ambientale II Methods and technics of environmental analysis II Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutte le propedeuticità previste. È ammessa l’iscrizione con riserva per quegli studenti che sosterranno tutte le propedeuticità previste entro la sessione invernale. La mancata verifica di questa condizione implica a febbraio l’automatica decadenza dalla iscrizione al corso. Finalità del corso il corso si prefigge di fornire i concetti fisici fondamentali mediante lo studio dei fenomeni, delle leggi fisiche e la definizione dei modelli matematici rappresentativi; inoltre di rendere lo studente capace di effettuare l’esame di significative applicazioni a carattere elementare anche con esercitazioni numeriche. Modalità d’esame L’esame è individuale e consiste in un colloquio sugli argomenti svolti a lezione e sugli elaborati di progetto sviluppati durante l’anno. 1° modulo: Fisica tecnica ambientale II Applied Physics of the built environment II Ing-Ind 11-4 cfu 4° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica VI: Discipline fisico-tecniche e impiantistiche per l’architettura Corso A Francesco Ruggiero Corso B Francesco Piccininni Contenuti disciplinari 1. Acustica Caratteristiche delle onde sonore: natura del suono; onde sonore piane e sferiche; suoni puri e suoni complessi; spettri acustici; campi sonori; sorgenti sonore; grandezze acustiche. Propagazione del suono nello spazio esterno: divergenza delle onde; attenuazioni aggiuntive; barriere acustiche; presenza del suolo; disomogeneità atmosferiche. Propagazione del suono nei grandi ambienti: assorbimento acustico; materiali fonoassorbenti; campo sonoro diretto e riverberante; tempo di riverberazione. Propagazione del suono tra due o più ambienti: interazione tra onde sonore e strutture solide; isolamento acustico; potere fonoisolante. Elementi di psicoacustica: caratteristica della sensazione uditiva; audiogramma normale; caratteristiche acustiche del parlato. Misure acustiche: fonometria; misura di livello sonoro; spettrometria acustica. La legislazione acustica in campo ambientale: la zonizzazione acustica. 2. Illuminotecnica Il fenomeno luminoso: luce naturale; luce artificiale; caratteristiche della visione. Elementi di fotometria e colorimetria: sensazione visiva; grandezze fotometriche; leggi di grassmann; sistema normalizzato x-y-z e diagramma cromatico. Le sorgenti luminose: lampade e apparecchi illuminanti. Metodi di calcolo dell’illuminamento all’interno ed all’esterno degli edifici. Illuminazione naturale: fattore di luce diurna 3. Le energie rinnovabili e gli impianti di conversione dell’energia solare la radiazione solare disponibile; i collettori solari; schemi di impianti di riscaldamento ad energia solare, il principio fotovoltaico e le sue applicazioni, l’integrazione in architettura. Modalità d’esame L’esame corrisponde a mezza annualità e consiste in una prova scritta sugli argomenti e gli esercizi trattati nelle lezioni e nelle esercitazioni. Sociologia urbana e ecocomia urbana The Urban Sociology and Urban Economy 2° modulo: Tecnologia dell’architettura Technology of Architecture Sps 10-8 cfu 4° anno / corso annuale Area didattica IX: Discipline sociali, economiche e giuridiche per l’architettura e l’urbanistica Icar 12-7,5 cfu 4° anno / corso semestrale (II semestre) Area didattica V: Discipline tecnologiche per l’architettura Vitangelo Ardito Finalità e contenuti disciplinari Il corso è dedicato all’analisi delle morfologie strutturali più comuni oltre a quelle a gabbie cementizie: muratura, legno, ferro; e quindi alla loro risposta in termini di benessere ambientale. Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Poiché il corso si svolge nel secondo semestre, è necessario, ai fini dell’iscrizione, che lo studente abbia sostenuto tutte le propedeuticità previste. Modalità d’esame L’esame consiste in un colloquio sugli argomenti sviluppati nelle lezioni. Corso A Sergio Bisciglia Corso B Sergio Bisciglia Finalità e contenuti disciplinari Il corso si profila come un vero e proprio laboratorio in cui conoscenza e sperimentazione si affiancano nella costruzione di possibili scenari futuri per la cui efficace previsione saranno necessarie riflessioni non solo sociologiche, ma storiche, politiche , economiche, urbanistiche , tutte legate da un fil rouge culturale che spazierà dalla letteratura al cinema, alla musica, al folklore come elementi significativi di una nuova società che si sta costruendo su nuovi valori, credi, tradizioni e che, pertanto, formula ancora una nuova domanda di città contribuendo, in misura sempre più significativa, alla sua costruzione. Laboratorio come spazio per conoscere, interpretare, comprendere, costruire sperimentando 1. Conoscere : la città data, i suoi aspetti morfologici architettonici ed urbanistici, la città ‘sociale’ e le sue azioni sul territorio 2. Interpretare: gli elementi caratterizzanti e i produttori di trasformazione 3. Comprenderne la natura e la capacità di riproduzione ed evoluzione 4. Costruire sperimentando in Laboratorio e sul campo, tramite strategie e strumenti di analisi e sintesi innovativi :ipotesi di CITTA’ FUTURA Aims and contents The course is outlined like a real laboratory in which knowledge and experimentation are placed side by side in the construction of possible future scenarios for which effective forecasts are necessary reflections not only sociologically, but historically, politically, economically, and urbanistically, all tied from a cultural fil rouge that will span from literature, to cinema, to music, and to folklore like meaningful elements of a new society that are being constructed on new values, beliefs and traditions that, therefore, still formulate new demands of the city, while increasingly contributing in significant measures, to its construction. The laboratory is a space for knowledge, interpretation, comprehension, and to conduct experimentation 1. Knowledge: the given city, its morphological architectural and urbanistic aspects, the “social” city and its actions affecting territory 2. Interpretation: the characterizing elements and the producers of transformation 3. Comprehension the nature and the capacity of reproduction and evolution 4. To conduct experimentation in the Laboratory and in the field, through strategies and innovative instruments of analysis and syntheses: FUTURE CITY hypothesis Articolazione delle attività didattiche 1. La città La composizione della città La città come sistema di relazioni materiali ed immateriali Periferie, centralità e luoghi centrali Workshop: La campagna urbanizzata e il nuovo significato di città 2. Tecniche e piano di ricerca: Gli strumenti dell’analisi sociologica - osservazione visiva - osservazione uditiva - teoria del campo - cartografia posizionale - vignette tematiche - mappe mentali - mappe sonore - i ntervista libera - intervista con questionario Seminario; Esercitazione applicativa 3. La città, work in progress Gli spazi della tradizione : usi, significati Gli spazi della contemporaneità: usi, significati, trasformazioni Utili o pericolosi invasori? Immigrati e trasformazioni urbane ‘Gentrificazione’ e degrado: nobilitazione e nuove povertà urbane Seminario; Esercitazione applicativa 4. Previsioni per una città futura: “if ... then” Tecniche , metodi, strumenti di previsione Conoscenza della città e scenari futuri i nuovi strumenti urbanistici e i Piani integrati di sviluppo locale 3 3.3.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Sistemi statici e forme strutturali Nell’insegnamento saranno forniti gli elementi per la comprensione della tecnica abile che spesso si cela dietro le scelte della forma architettonica attraverso la rivisitazione critica dei principali aspetti strutturali, spesso non disgiunti da quelli storici, sia delle strutture più antiche, che delle opere moderne. Nell’ambito del Corso, infatti, si illustra l’efficacia dell’applicazione alle strutture di modelli che ne ripropongono i profili geometrici (la forma architettonica) riconoscendo in essi la traccia del fluire dei carichi: dagli itinerari interrotti ed abbandonati, alle varie esplorazioni di percorsi alternativi, in un dinamico susseguirsi di momenti di equilibrio statico nel quale si identifica la storia e quindi la vita della struttura, il Corso intende mostrare che, dalle capriate alle cupole, fino ai più moderni ponti e grattacieli, l’armonia dell’opera nel suo complesso, si traduce nell’ottimizzazione del modello strutturale, che riesce a guidare, in maniera semplice, anche nel predimensionamento di elementi di strutture apparentemente complesse. Static systems and structural forms The Course aims mainly to develop the capability of making design choices in the wide field of the Architecture Construction, by revealing the skilful techniques behind the architectural forms throughout the critical revisiting of the principal structural aspects both of ancient and modern structures. In this perspective, the search for models and their application, the continuous critical check of their reliability during all the design steps (from the study of the overall structural behaviour to the detailing), the choice of the materials in the consciousness of their influence on the firmitas of the structure, are considered. Therefore the Course intends to show that, from trusses and domes to modern bridges and skyscrapers, it is possible to find the overall harmony of the work in the optimization of the structural model, that can lead, in a simply way, to the preliminary design of elements of apparently complex structures. 123 Attività extra moenia: Studio individuale Ricerca sul campo Verifiche intermedie 124 Articulation of educational activities The course consists of general lessons with exercises and practices applied to the case studies. 1. The city The composition of the city The city as a system of material and immaterial relations Suburbs, burrows and central places WORKSHOP : The urban country and the new significance of the city 2. Techniques and search plan: The instruments of sociological analysis - Visual observation - Auditory observation - Field theory - Cartography positions - Thematic vignettes - Mental maps - Sound maps - Free interview - Interview with questionnaire Seminar; Applicative exercises; 3. The city, work in progress Traditional spaces : uses, significances Contempoary spaces: uses, significances, tranformations Useful or dangerous invaders? Immigrants and urban transformations ‘Gentrification’ and degradation: social classes and new urban poverty Seminar; Applicative exercises; 4. Forcats for city of the future: “if...then”, tecniques methods and instruments of forcasting Knowledge of the city and future scenarios New urban instruments and integrated plans of local development Sociological instruments of support: - participation - evaluation ante - POE Seminar; Applicative exercises; 5. City interprise Strategic planning and new forms of city governance The politics of territorial communication Strategical marketing Construction of the “city product” Promotion of the “city product” The metropolitan future : new forecasts and new citizens Seminar; Applicative exercises; Estra outside activities: Individual study Fiel research Intermediate verifications Modalità d’esame Orale A scleta dello studente la prova d’esame potrà essere integrata con la presentazione di un elaborato, sintesi di ricerche riflessioni teorico-pratiche, svolte sul territorio, sia individualemente che in gruppo. Exams Oral To be chosen by the student, the examination will hate to be integrate whit a presentation of a work that will be a synthesis of research whit theoretical and pratical observations, carried out on the terroritory, either individually or in a group. Laboratorio 4 di Archeologia (Allestimento di Musei e Parchi Archeologici) Archaeology Design studio 4th year (Design of Museums and Archaeological Parks) Il Laboratorio di Allestimento di Musei e Parchi Archeologici si occupa delle problematiche connesse agli allestimenti museali, con particolare riferimento al tema del Museo Archeologico, presentando in una visione complessiva e unitaria quelle tematiche che interessano sia la fase progettuale (museografia) sia la natura e le modalità di trasmissione dei contenuti delle collezioni che si intendono esporre (museologia). Per tale motivo si caratterizza come corso integrato in cui sono affrontate le singole tematiche, esaminandole in sinergia nei vari aspetti delle loro componenti, attivando un costruttivo momento di confronto tra le due discipline. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza verrà rilevata nei modi e nelle forme che i docenti riterranno più opportuni. In sede d’esame sarà valutata sia la qualità del progetto che la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio integrato da lettura e commento di immagini di contesti espositivi di materiali archeologici. Museologia Museology L/ANT 07-5 cfu 4° anno / indirizzo classico Area didattica XII: Discipline integrative di cultura umanistica Roberta Belli Il progetto didattico Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è fornire gli strumenti metodologici necessari alla conoscenza e alla comprensione dell’istituzione “Museo” e del ruolo da quest’ultimo svolto ai fini della conservazione, valorizzazione e diffusione del Bene Culturale in esso conservato, con particolare riferimento al tema del Museo Archeologico. Particolare attenzione sarà riservata, pertanto, agli elementi e alle caratteristiche distintive dell’ordinamento e dell’esposizione di materiale archeologico e agli aspetti legati alla conservazione, alla ricerca scientifica e alla didattica in tale ambito museale. Un ulteriore elemento di analisi riguarderà anche i parchi archeologici, nei vari aspetti della tematica: attività di ricerca e scavo, tutela e conservazione, fruizione e valorizzazione, rapporto con eventuali altri musei del territorio. L’apprendimento teorico è relativo alla conoscenza della nascita e dello sviluppo nel tempo del concetto di Museo, degli elementi di base della legislazione relativa ai Beni Culturali, delle tematiche relative alla didattica e alla comunicazione nei musei archeologici. La componente applicativa riguarda sia l’esercizio alla lettura e all’esame di varie esperienze di allestimento museale di tipo archeologico, sia esercitazioni relative all’ordinamento e classificazione di materiali destinati all’esposizione in un museo archeologico e all’apparato didattico relativo. In sede di esame l’allievo dovrà dimostrare buona conoscenza e capacità di valutazione critica di tutta la materia attraverso un colloquio orale. Aims and contents Primary course objective is to supply the necessary and methodological instruments to comprehend the institution “Museum” with particular reference to the topic of the Archaeological Museum. Particular prominence will be given, therefore, to the exhibition of archaeological material and to conservation and valorization of such material in the archaeological museum. Further analysis will regard also the archaeological parks, analyzed in several aspects, such as activity of search and digging, protection, conservation and valorization, relationship with possible others connected museums in the same territory. The theoretical learning concerns the principal phases of the history of archaeological museum, the acquaintance of basilar elements of Italian legislation about cultural heritage, and of the problems about didactics and communication in the archaeological museum. The practical applications concern the reading and examination of some significant archaeological museums and exercises about organization of materials and about didactics in the archaeological museum. Argomenti delle lezioni (1° semestre) Definizione della disciplina e dei suoi rapporti con le discipline affini – caratteri generali dell’ordinamento e della classificazione di una collezione di materiale archeologico – il fenomeno del collezionismo nell’età ellenistica e romana – la formazione delle collezioni di antichità a Roma nell’età rinascimentale – la scoperta delle antichità della Grecia - la trasformazione dalla collezione privata al museo pubblico nel Settecento – la nascita delle scuole archeologiche, l’esperienza del Bauforschung, la promozione dei grandi scavi nei Paesi del Mediterraneo e del Vicino Oriente – la formazione dei grandi musei archeologici europei nel XIX secolo – elementi di base della legislazione relativa alla conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali – problematiche generali relative ai parchi archeologici – didattica e comunicazione nei musei e nei parchi archeologici; casi esemplificativi di allestimenti museali. (2° semestre): esercitazioni relative all’ordinamento e classificazione di materiali destinati all’esposizione in un museo archeologico e all’apparato didattico relativo. (1° semester) The discipline basis – general character of the archaeological museum - the phenomenon of “collezionismo” in Hellenistic and Roman age - the formation of collections of antiquities in Rome in the Reinassance age - the discovery of the antiquities in Greece – the transformation from the private Collection to the Museum in the XVIII century - the archaeological schools, the “Bauforschung” experience, the great archaeological explorations in Mediterranean and Near East countries and the formation of the great European archaeological museums in XIX century – basilar elements of legislation about the cultural heritage – thematic about the archaeological parks – didactics and communication in the archaeological museum and parks – close examination of some significant cases of study. (2°semester): exercises regarding organization of materials and about didactics in the archaeological museum. Articolazione delle attività didattiche L’attività didattica si articolerà in lezioni frontali riguardanti gli argomenti basilari della disciplina e l’esame di alcuni casi esemplificativi di organizzazione di musei archeologici ed esercitazioni pratiche relative all’ordinamento del materiale e alla didattica nel museo archeologico, finalizzate ad integrare con l’esperienza diretta le cognizioni teoriche acquisite nell’ambito del corso. Articulation of the educational activities Frontal lessons concerning the discipline basis and the study of significant cases of study; exercises about organization of materials and didactics in the archaeological museum, aimed to integrate with direct experience the theoretical knowledges acquired within the course. 3 3.3.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 gli strumenti sociologici di supporto: - la partecipazione - la valutazione ante - il POE Seminario; Esercitazione applicativa 5. La città impresa Pianificazione strategica e nuove forme di governance urbana Le politiche di comunicazione del territorio Il Marketing strategico La costruzione del prodotto città La promozione del prodotto città Le metropoli future : nuove pre/visioni e nuovi cittadini Seminario; Esercitazione applicativa 125 126 Museografia Museography ICAR 16-5 cfu 4° anno / indirizzo classico Area didattica I: Progettazione Architettonica riguarda il parco archeologico il dibattito è ancora acceso ed i termini della dialettica compiono un salto di scala che coinvolge le nozioni di territorio, ambiente e paesaggio. Tema d’anno: Progetto di allestimento per un museo archeologico. Rossana Carullo Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessaria la frequenza del corso che consente l’acquisizione dei crediti previsti: tale frequenza verrà rilevata nei modi e nelle forme che il docente riterrà più opportuni. In sede d’esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio integrato da lettura e commento di immagini di contesti espositivi di materiali archeologici. Modality of examination The lectures frequency is necessary to obtein the previewed credits and to have the possibility to take the examination. Such frequency will be registered in the ways and manners chosen by the teacher. The examination will consist in the appraisal of the entire formative growth within a colloquium about the theoretical topics with the aim to estimate the student critical level on the matter. Finalità e contenuti disciplinari Il corso offre gli strumenti metodologici, critici e tecnici relativi alle forme dell’esporre. Queste vanno intese come riflessione sul “potenziale spaziale” di ogni oggetto in rapporto allo spazio architettonico che lo ospita ed in rapporto al posto che gli compete nell’ordinamento generale della collezione, con il fine di trasmettere la conoscenza di quell’oggetto nel modo più appropriato ed efficace. Saranno enucleate le problematiche di cui il progetto di allestimento si occupa per raggiungere quell’efficacia: l’organizzazione dei percorsi e delle funzioni, il ruolo dei sistemi espositivi in rapporto alla percezione dell’osservatore ed allo spazio museale, il ruolo dell’illuminazione naturale ed artificiale, i problemi tecnici di conservazione e sicurezza. In particolare ci si soffermerà sugli allestimenti di musei archeologici al fine di circoscriverne i tratti di specificità sino a trattarne i rapporti con le aree di scavo ed in generale con la nozione di parco archeologico. Se nel museo archeologico ci troviamo di fronte ad un caso specifico di una più generale e consolidata prassi museografica che approfondisce la dialettica tra contenuto e contenitore; per quanto Articolazione delle attività didattiche I semestre (ottobre-gennaio): Lezioni ex cathedra 1. La Museografia: definizione della disciplina e suoi rapporti con le disciplini affini; dalla Museographia di F. Neickel alle competenze attuali della museografia. – Progetto museologico e progetto museografico: dai criteri di ordinamento e classificazione della collezione, agli elementi dell’organizzazione museale, gli schemi teorico-planimetrici delle funzioni museali in rapporto alla specificità delle collezioni. – Caratteri comuni e caratteri distintivi delle differenti categorie di musei con attenzione alle specificità del museo archeologico. 2. Problematiche generali nei progetti di allestimento museale: dagli schemi teorici sull’organizzazione museale alle tipologie e qualità dello spazio museale. – Il ruolo del percorso espositivo in rapporto alla “potenzialità spaziale” delle opere esposte ed alla loro connessione percettiva e logico-conoscitiva. – Tipologie di percorsi museali. – Elementi e sistemi espositivi: la collocazione delle opere in rapporto allo spazio architettonico ed alle fonti luminose. – Supporti espositivi: pannelli, vetrine e pedane, pannelli divisori in rapporto ai problemi di percezione visiva. – Supporti espositivi in rapporto alle tipologie di fonti luminose: luce naturale laterale, zenitale, riflessa, meccanismi di diffusione della luce naturale. – Luce artificiale tra finalità espositive e connotazione architettonica dello spazio. – Supporti espositivi: materiali, texture, colore. 3. Fasi dello sviluppo dei progetti di allestimento museale: dalla pianta del palazzo all’architettura del museo: gli edifici museali di nuova costruzione a cavallo tra Settecento e Ottocento. – Alla ricerca di una tipologia; caratteristiche spaziali e allestitive del museo archeologico in rapporto alla specificità delle collezioni. – Trasformazioni dell’idea di museo agli inizi del XX secolo: nuove istituzioni e nuove sperimentazioni tra tradizione ed innovazione. Il museo negli edifici storici. I musei archeologici contemporanei. 4. Il parco archeologico e le problematiche generali: dal rapporto contenuto-contenitore alla musealizzazione all’aperto. – Il rapporto tra rovina paesaggio e ambiente. – Problemi di accessibilità e percorrenza; problemi di decontestualizzazione e conservazione. – L’operazione museografica tra frammento e trasmissibilità: problemi di restituzione dell’immagine originaria. – Immagine bidimensionale ed evocazione tridimensionale; immagine originaria e stratificazioni temporali. II semestre (maggio – giugno): Elaborazione del progetto Estimo Real estate appraisal Icar 22-9 cfu 4° anno / corso annuale Area didattica VII: Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica Pierluigi Morano Finalità e contenuti disciplinari Articolato nei due moduli di Estimo ed esercizio professionale e di Valutazione economica dei progetti, afferenti rispettivamente al primo e al secondo semestre, il corso si pone l’obiettivo di fornire ai futuri architetti le nozioni teoriche, gli strumenti metodologici e operativi e i riferimenti normativi necessari per affrontare e risolvere le problematiche di carattere economico-estimativo che si presenteranno nell’arco della loro attività professionale. Aims and contents The aim of the course is to provide the theoretical notions, the methodological and operational tools and the necessary normative references to face and to resolve the economic problems of evaluation. Lezioni 1. Presentazione del corso: struttura, obiettivi e modalità di svolgimento delle lezioni. 2. Introduzione all’Economia. Definizioni fondamentali. 3. La teoria del consumatore: l’approccio quantitativo. 4. La teoria del consumatore: l’approccio ordinale. 5. La teoria della produzione. La produzione come problema tecnico ed economico. 6. La teoria della produzione. La legge della produttività marginale decrescente. 7. La teoria della produzione. L’isoquanto e l’isocosto. Le curve dei costi nel breve e nel lungo periodo. 8. Il mercato. Definizioni di ricavo e di profitto. 9. Il mercato e lo scambio. Le principali forme di mercato. 10. Un esempio: il punto di pareggio di un investimento con la break even analysis. Testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n. 1. 11. Nozioni di matematica finanziaria. Il trasferimento dei capitali nel tempo. Applicazioni. Testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n. 2. 12. Revisione degli elaborati delle Esercitazioni n. 1 e n. 2 13. Nozioni di matematica finanziaria. Accumulazione ad uno stesso istante di somme che maturano in momenti diversi. Applicazioni. Testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n. 3. 14. Definizioni fondamentali. Nessi tra l’Economia e l’Estimo. 15. I principi dell’Estimo. Relazioni tra valore di un bene e scopo della stima. 16. I principi dell’Estimo. La previsione carattere immanente del giudizio di stima. Il prezzo come fondamento della stima. 17. I principi dell’Estimo. Oggettività e generale validità del giudizio di stima. Giudizi di stima e giudizi di convenienza economica. Il metodo dell’Estimo. 18. Il valore di mercato. I procedimenti di stima. Un esempio: la stima diretta monoparametrica del valore di mercato di un appartamento a civile abitazione. 19. Revisione degli elaborati delle Esercitazioni n.1, n.2 e n.3. 20. Il valore di mercato. Un esempio: la stima diretta del valore di mercato di un appartamento per civile abitazione con procedimento pluriparametrico “per punti di merito”. 21. Il valore di mercato. La stima per capitalizzazione dei redditi. La determinazione del reddito da capitalizzare. 22. Il valore di mercato. La stima per capitalizzazione dei redditi. Il saggio di capitalizzazione. Un esempio: la stima indiretta del valore di mercato di un appartamento per civile abitazione col procedimento per capitalizzazione dei redditi. 23. L’espropriazione per pubblica utilità. 24. La stima delle aree fabbricabili. Nozione di area fabbricabile. Scopo della stima e aspetti economici per le aree fabbricabili. 25. La stima diretta e la stima indiretta delle aree edificabili. Il valore di trasformazione per i giudizi di convenienza economica sulle aree fabbricabili. 26. Il valore di costo. La valutazione dei costi nel processo edilizio con particolare riferimento al progetto di opere e lavori pubblici. 27. Il valore di costo. Gli attori del processo edilizio e le relative finalità. Riferimenti normativi. 28. valore di costo. Tipologie di committenza. 29. Il valore di costo. Il ciclo del progetto: fasi, contenuti, strumenti di valutazione del costo e relativa tolleranza. 30. Il valore di costo. La stima o diretta del costo di costruzione. Strumenti operativi: il prezziario della DEI. 31. testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n. 4. 32. Il valore di costo. I documenti di contratto. 33. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 4. 34. Il valore di costo. La stima del costo di costruzione con il Computo Metrico Estimativo. Le fasi del Computo Metrico Estimativo e i relativi documenti. 35. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 4. 36. Il valore di costo. La stima del costo di costruzione con il Computo Metrico Estimativo (CME). Le norme di misurazione. 37. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 4. 38. Il valore di costo. La stima del costo di costruzione con CME. La determinazione dei prezzi unitari. 39 Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 4. 40. Il valore di costo. La stima del costo di costruzione con CME. Testo e modalità di svolgimento dell’Esercitazione n.5. L’aggiudicazione degli appalti. 41. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 42. Il valore di costo. L’Aggiudicazione degli appalti. Il quadro tecnico-economico. 43. Un esempio concreto di Computo Metrico estimativo. 44. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 45. La contabilità dei lavori e i relativi documenti. 46. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 47. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione 3 3.3.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Organizzazione delle attività didattiche Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma entro i primi dieci giorni dall’inizio dei corsi. Didactic activities organization The registrations take place obligatorily on the e-learning platform within the first ten days since the beginning of the course. 127 128 development of the Practice n.2. 12. Review of elaborates of the Practices n.1 and n.2 13. Fundamentals of mathematical financial institution. Accumulation of sums that mature in different times. Applications. Text and modality of development of the Practice n.3. 14. Fundamental definitions. Nexuses between the Economy and real estate evaluation. 15. The principles of real estate appraisal. Relations between value of an economic good and scope of the esteem. 16. The principles of real estate appraisal. The forecast immanent character of the esteem judgment. The price like foundation of the esteem. 17. The principles of real estate appraisal. General validity of the esteem. Judgments of esteem and judgments of economic convenience. The method of real estate valuation. 18. The market value. The appraisal approaches. An example: the monoparametric esteem of the market value of a civil apartment. 19. Review of elaborates of the Practices n.1, n.2 and n.3. 20. The market value. An example: the direct esteem of the market value of a civil apartment with procedure “for merit points”. 21. The market value. The capitalization of the yields. The determination of the yield to capitalize. 22. The market value. The capitalization rate. An example: the indirect esteem of the market value of a civil apartment with the approach for capitalization of the yields. 23. The expropriation for public usefullness. 24. Notion of building area. Scope of the esteem and economic aspects for the building areas. 25. The direct esteem and the indirect esteem of the building areas. The value of transformation for the judgments of economic convenience on the building areas. 26. The cost value. The cost appraisal in the building process for the plan of works and jobs publics. 27. The cost value. The actors of the building process and the relative purposes. Normative references. 28. The cost value. Kinds of committee 29. The cost value. The cycle of the plan: contents, instruments of appraisal of the construction cost and their tolerance. 30. The cost value. The appraisal of the construction costs. The prezziario of DEI. 31. text and modality of development of the Practice n.4. 32. The cost value. The contract documents. 33. Review of elaborates of the Practice n.4. 34. The cost value. The appraisal of the construction cost with Computo Metrico Estimativo (CME). Steps and documents of CME. 35. Review of elaborates of the Practice n.4. 36. The cost value. The appraisal of the construction costs with CME. The measurement norms. 37. Review of elaborates of the Practice n.4. 38. The cost value. The appraisal of the construction costs with CME. The determination of the unit prices. 39. Review of elaborates of the Practice n.4. 40. The cost value. The esteem of the cost of construction with CME. Text and modality of development of the Practice n.5. 41. Review of elaborates of the Practice n.5. 42. The cost value. The Award of the contracts. 43. A concrete example of CME. 44 Review of elaborates of the Practice n.5. 45. The accounting of the jobs and the relati to you documents. 46. Review of elaborates of the Practice n.5. 47. Review of elaborates of the Practice n.5. 48. Review of elaborates of the Practice n.5. 49. Review of elaborates of the Practice n.5. 50. Review of elaborates of the Practice n.5. 51. Review of elaborates of the Practice n.5. 52. Review of elaborates of the Practice n.5. 53. Review of elaborates of the Practice n.5 Iscrizione al corso Le iscrizioni avvengono obbligatoriamente sulla piattaforma. Per iscriversi lo studente deve avere sostenuto tutti gli esami del primo e del secondo ciclo. Possono altresì iscriversi al corso gli studenti ripetenti del 4° anno al fine di sostenere l’esame di Estimo in concomitanza con la sessione di laurea. Modalità d’esame L’esame, unico per entrambi i moduli, è di tipo orale e verte sugli argomenti trattati nel corso e sulle esercitazioni svolte. 3.3.11 Progetti didattici del III ciclo del CdLM in Architettur • 5° ANNO - 5th YEAR Laboratorio di sintesi finale Final Synthesis Studio LSF-18 cfu 5° anno / corso annuale Insegnamenti 1 Progettazione architettonica 2a annualità (Icar 14-12 cfu) 2 Un insegnamento (6 cfu) appartenente a uno dei seguenti settori scientifico-disciplinari: • Icar 09, Tecnica delle costruzioni • Icar 12, Tecnologia dell’architettura • Icar 15, Architettura del paesaggio • Icar 16, Architettura degli interni e allestimento • Icar 17, Disegno • Icar 18, Storia dell’architettura • Icar 19, Restauro • Icar 21, Urbanistica • Icar 22, Estimo • Ing-inf 11, Fisica tecnica ambientale Lessons 1 Architectural Design (Icar 14-10 credits) 2 A teaching (6,5 credits) belonging to one of the following scientific-disciplinary sectors: • Icar 09, Structural design • Icar 12, Technology of architecture • Icar 15, Landscape architecture • Icar 16, Interior design and stage design • Icar 17, Architectural drawing • Icar 18, History of architecture • Icar 19, Restoration of architecture • Icar 21, Urbanism • Icar 22, Building evaluation • Ing-inf 11, Applied physics of the built environment Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del laboratorio di sintesi finale è la preparazione del progetto architettonico necessario ai fini dell’esame di laurea. Esso è intimamente connesso alla tesi di laurea, di cui ne rappresenta una delle possibili applicazioni. Aims and contents The objective of the final synthesis studio is the preparation of the architectural project necessary for the final degree examination. It is intimately connected to the research thesis, of which it represents one of the possible applications. Tema d’anno È definito dal collegio dei docenti unitamente al progetto didattico del Laboratorio di laurea. Design problem It is defined by the college of teachers in relation to the general educational project of the Degree Studio. Articolazione delle attività progettuali L’esercizio del progetto è prevalentemente concentrato nel secondo semestre, a valle della elaborazione della tesi di ricerca. Articulation of the educational activities The completion of the project is predominantly concentrated in the second semester, after the elaboration of the research thesis. Modalità d’esame L’esame prevede sia elaborati collettivi che individuali; e si svolge di norma un mese prima della seduta di laurea. Piano di studi Plan of studies n. 3 insegnamenti monodisciplinari annuali (ciascuno di 8 cfu), da scegliersi fra quelli appartenenti a uno dei seguenti settori scientifico-disciplinari: • Icar 09, Tecnica delle costruzioni • Icar 12, Tecnologia dell’architettura • Icar 14, Composizione architettonica e urbana • Icar 15, Architettura del paesaggio • Icar 16, Architettura degli interni e allestimento • Icar 17, Disegno • Icar 18, Storia dell’architettura • Icar 19, Restauro • Icar 21, Urbanistica • Icar 22, Estimo • Ing-inf 11, Fisica tecnica ambientale • SPS 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio n. 3 annual teaching belonging to one of the following scientific-disciplinary sectors: • Icar 09, Structural design • Icar 12, Technology of architecture • Icar 14, Architectural and urban composition • Icar 15, Landscape architecture • Icar 16, Interior design and stage design • Icar 17, Architectural drawing • Icar 18, History of architecture • Icar 19, Restoration of architecture • Icar 21, Urbanism • Icar 22, Building evaluation • Ing-inf 11, Applied physics of the built environment • SPS 10, Sociology of the built environment and of territory Finalità e contenuti disciplinari Si tratta di tre corsi di insegnamento coordinati, finalizzati alla preparazione della tesi di ricerca e propedeutici alla elaborazione del progetto di laurea. I contenuti di ciascun corso e i relativi obiettivi di ricerca sono definiti dal collegio dei docenti unitamente al progetto didattico complessivo del “laboratorio di laurea”. Aims and contents It consists of three coordinated taught courses, aimed at the preparation of the research thesis and the elaboration of the final synthesis project. The contents of every course and the relative research objectives are defined together with the college of teachers in relation to the general educational project of the “Degree studio”. Articolazione delle attività di ricerca Lo sviluppo dell’attività di ricerca è prevalentemente concentrato nel primo semestre, a monte della elaborazione progetto di laurea. Articulation of the activities of search The development of the research activity is predominantly concentrated in the first semester, before the elaboration of the degree project. 3 3.3.10 Progetti didattici del II ciclo del CdLm in Architettura 3. I regolamenti didattici 3 n. 5. 48. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 49. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 50. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 51. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 52. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. 53. Revisione degli elaborati dell’Esercitazione n. 5. Lessons 1. Presentation of the course: structure, objects and modality of the lessons. 2. Introduction to the Economy. Fundamental definitions. 3. The theory of the consumer: the quantitative approach. 4. The theory of the consumer: the ordinal approach. 5. The theory of the production: a technical and economic problem. 6. The theory of the production. The law of the decreasing marginal productivity. 7. The theory of the production. The isoquanto and the isocosto curves. The curves of the costs in the short and in the long period. 8. The market. Concepts of revenue and profit. 9. The market and the exchange. The main systems of market. 10. An example: the break-even point of an investment with the break even analysis. Text and modality of development of the Practice n.1. 11. Fundamentals of mathematical financial institution. The transfer of the money in the time. Applications. Text and modality of Iscrizione ai corsi Avviene attraverso l’iscrizione al laboratorio di laurea. 129 Modalità d’esame Gli esami sono individuali e si svolgono sugli elaborati individuali prodotti per la tesi di ricerca (scritti e grafici) di norma un mese prima della seduta di laurea. 130 6 cfu da attribuire a uno dei seguenti settori scientifico-disciplinari: • Icar 09, Tecnica delle costruzioni • Icar 12, Tecnologia dell’architettura • Icar 14, Composizione architettonica e urbana • Icar 15, Architettura del paesaggio • Icar 16, Architettura degli interni e allestimento • Icar 17, Disegno • Icar 18, Storia dell’architettura • Icar 19, Restauro • Icar 21, Urbanistica • Icar 22, Estimo • Ing-inf 11, Fisica tecnica ambientale • SPS 10, Sociologia dell’ambiente e del territorio 5 cfu belonging to one of the following scientific-disciplinary sectors: • Icar 09, Structural design • Icar 12, Technology of architecture • Icar 14, Architectural and urban composition • Icar 15, Landscape architecture • Icar 16, Interior design and stage design • Icar 17, Architectural drawing • Icar 18, History of architecture • Icar 19, Restoration of architecture • Icar 21, Urbanism • Icar 22, Building evaluation • Ing-inf 11, Applied physics of the built Finalità e contenuti disciplinari Si tratta di una attività di raccordo fra l’elaborazione della tesi di ricerca e il progetto di sintesi finale. Generalmente viene svolto presso una istituzione universitaria all’estero, o presso qualificate strutture di ricerca italiane, o enti, ecc. Responsabile di esso è uno dei docenti del collegio. Aims and contents The placement involves an activity that links the research thesis and the final synthesis project. It is generally carried out at a foreign university, or at a qualified Italian research structure or corporate body, etc. One of the members of the college of teachers will be responsible for the placement. Articolazione delle attività di ricerca sul campo Lo sviluppo dell’attività di ricerca è prevalentemente concentrato in due settimane, a monte della elaborazione progetto di laurea. Articulation of the activities of research in the field The development of the research activity is mainly concentrated in the two weeks before the elaboration of the degree project. Iscrizione ai corsi Avviene attraverso l’iscrizione al laboratorio di laurea. Modalità d’esame L’esame è individuale e si svolge sugli elaborati individuali prodotti (scritti e grafici) di norma un mese prima della seduta di laurea. Il Corso di laurea magistrale (CdLM) in Ingegneria Edile-Architettura (X) 3.4. Regolamento didattico del corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura (X) 3.4.1 Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Con il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura si viene a definire a livello europeo, in forma organica, il ruolo dell’Ingegnere nel campo della progettazione architettonica e urbanistica, nell’ottica del rispetto della Direttiva CEE 85/384 del 10.6.1985 che stabilisce i requisiti per operare nel campo dell’architettura a livello europeo. Il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura forma professionisti operanti nel campo della progettazione edilizia ed urbanistica, nonché del restauro e del recupero, capaci di affrontare il tema della qualità edilizia nei suoi specifici aspetti architettonici, tecnicostrutturali, storici, economici e processuali attraverso un approccio interdisciplinare integrato fondato da un lato su solide basi matematiche, fisiche, chimiche, della rappresentazione, dall’altro su discipline caratterizzanti quali, in particolare, scienza e tecnica delle costruzioni, geotecnica, architettura tecnica, composizione, restauro, tecnica e pianificazione urbanistica, estimo. L’ingegnere edile-architetto è in grado di progettare, attraverso gli strumenti propri dell’architettura e dell’ingegneria edile e avendo padronanza degli strumenti relativi alla fattibilità costruttiva dell’opera ideata, le operazioni di costruzione, trasformazione e modificazione dell’ambiente fisico, con piena conoscenza degli aspetti estetici, distributivi, funzionali, strutturali, tecnico-costruttivi, gestionali, economici e ambientali e con attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni espressi dalla società contemporanea. L’ingegnere edile-architetto cura la progettazione in tutti i suoi stadi, dagli studi preliminari fino a quelli esecutivi, la costruzione e l’esercizio delle opere edili, coordinando a tali fini, ove necessario, altri specialisti e operatori nei campi dell’architettura, dell’ingegneria edile, dell’urbanistica e del restauro architettonico. La “tradizionale formazione” per un progettista di opere edili ed urbanistiche si caratterizza peraltro per una forte attenzione verso l’innovazione tecnologica (in ambito costruttivo e strutturale), il restauro, il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, la valutazione e gestione dello stesso, il tutto in un’ottica di sostenibilità e di qualificazione energetica. Nell’ambito dell’ampio campo della progettazione edilizia e urbanistica, quindi, ulteriori obiettivi formativi sono riferibili a: - innovazioni tecnologiche che investono gli aspetti costruttivi e strutturali in un’ottica di sostenibilità e di elevati livelli prestazionali in campo energetico; in particolare tali aspetti innovativi investono i caratteri tecnico-costruttivi e strutturali dell’edilizia esistente e di nuova edificazione, con specifico riferimento ai caratteri prestazionali e di sicurezza adeguati al contesto; - recupero sia dell’edilizia storica (con riferimento alle qualità storicoarchitettoniche, tecnologiche, materiche del passato), sia dell’edilizia moderna e contemporanea (per il superamento delle carenze di tipo tecnico e prestazionale alla luce delle attuali esigenze di tipo energetico ambientale); - recupero e riqualificazione in ambito urbano, con particolare attenzione ai processi di trasformazione e di rigenerazione delle strutture insediative, nonché riqualificazione ambientale in termini di sostenibilità delle risorse rinnovabili e non rinnovabili; - valutazioni (fisiche, economiche e sociali) e gestione delle risorse territoriali e del patrimonio edilizio esistenze dal microambito edilizio al macro-ambito territoriale. 3.4.2 Descrizione del percorso formativo Le attività didattiche previste nel Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria EdileArchitettura sono articolate in: - lezioni, impartite in ciascun insegnamento per dare le conoscenze formative di base e generali; - esercitazioni applicative; - esercitazioni progettuali; - laboratori progettuali, effettuati sotto la guida collegiale di più docenti, della medesima area disciplinare o di aree diverse, per accrescere negli allievi le capacità di analisi e di sintesi dei molteplici fattori che intervengono nella progettazione architettonica e urbanistica; - stages o tirocinii, finalizzati a porre 3 3.4. Il corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura (X) 3. I regolamenti didattici 3 Stage Stage environment • SPS 10, Sociology of the built environment and of territory 131 132 3.4.3 Conoscenza e capacità di comprensione Alla fine del ciclo di studi in Ingegneria Edile-Architettura, lo studente deve conoscere e comprendere: - le vicende fondamentali che, dalle origini ad oggi, hanno caratterizzato l’evoluzione dell’architettura sotto l’aspetto sia edilizio che urbanistico, in rapporto al quadro politico, economico, sociale e culturale delle varie epoche; - le basi teoriche e le conoscenze pratiche necessarie al raggiungimento della piena padronanza sia dei metodi fondamentali di rappresentazione che delle principali tecniche del linguaggio grafico e multimediali, ai fini della loro applicazione al processo progettuale in ogni sua fase, da quella di impostazione, a quella di elaborazione e approfondimento alle varie scale, a quella di definizione esecutiva secondo le norme e le convenzioni del disegno tecnico; - le metodologie di rilievo architettonico e urbano, di tipo diretto e strumentale, con le conseguenti tecniche di restituzione metrica, morfologica e tematica; - le basi teoriche sui sistemi di elaborazione e sui linguaggi di programmazione, nonché le applicazioni relative alla progettazione architettonica e urbanistica assistita dal calcolatore; - la teoria e gli strumenti propri dell’analisi matematica, della geometria e della fisica; - le problematiche di natura economica e sociale, nonché i vincoli giuridici che concorrono a definire il contesto di riferimento in cui si volge l’esercizio professionale, l’attuazione e la gestione nel campo dell’architettura e dell’urbanistica; - i principi fondamentali della progettazione stessa come processo di sintesi tra forma, funzione e costruzione: i criteri di configurazione, conformazione e distribuzione degli spazi come coerente risposta alle esigenze dell’uomo; i caratteri tipologici, morfologici e linguistici dell’organismo architettonico, anche alla luce delle loro motivazioni storiche; le correlazioni tra l’opera di architettura e il contesto di appartenenza, inteso nel senso più ampio del termine; la fattibilità costruttiva dell’opera e il ruolo della tecnica nella sintesi progettuale, attraverso lo studio degli elementi costruttivi e di fabbrica, nonché dei procedimenti di realizzazione, visti nella loro coerenza sia con la concezione formale che con il programma funzionale del progetto di architettura; - i metodi e gli strumenti per operare con piena competenza storico-tecnica nel campo della tutela e del recupero del patrimonio architettonico esistente; - le problematiche specifiche e interdisciplinari che riguardano il progetto della città e l’acquisizione dei metodi e degli strumenti per la redazione dei piani alle varie scale; - gli aspetti tecnologici propri dell’architettura e dell’urbanistica, anche in un’ottica di sostenibilità e di qualificazione energetica; - il comportamento dei materiali naturali e artificiali e dei sistemi strutturali volti a garantire la stabilità delle opere di architettura. L’integrazione tra le lezioni teoriche, le esercitazioni applicative e progettuali, i laboratori progettuali e gli eventuali elaborati personali richiesti nell’ambito delle verifiche di profitto, forniscono allo studente la possibilità e i mezzi di ampliare le proprie conoscenze ed affinare la capacità di comprensione della complessità della progettazione edilizia e urbanistica alle diverse scale. 3.4.4 Capacità di applicare conoscenza e comprensione Alla fine del ciclo di studi in Ingegneria Edile-Architettura, lo studente deve essere in grado di progettare, attraverso gli strumenti propri dell’architettura e dell’ingegneria edile e avendo padronanza degli strumenti relativi alla fattibilità costruttiva dell’opera ideata, le operazioni di costruzione, trasformazione e modificazione dell’ambiente fisico, con piena conoscenza degli aspetti estetici, distributivi, funzionali, strutturali, tecnico-costruttivi, gestionali, economici e ambientali e con attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni espressi dalla società contemporanea. Nello specifico lo studente deve dimostrare di essere in grado di applicare: - il metodo scientifico e sperimentale come logica di pensiero e come principio di rigore nella prassi operativa; - i metodi e le tecniche di ricerca a livello analitico e critico dell’opera architettonica, considerata nella sua realtà e nei suoi significati in relazione alle cause, ai programmi, all’uso, agli aspetti costruttivi ed esaminata nel suo contesto anche ai fini dell’intervento sull’edilizia preesistente e sull’ambiente urbano; - i metodi fondamentali di rappresentazione e le principali tecniche del linguaggio grafico e multimediali, le metodologie di rilievo architettonico e urbano, conseguenti tecniche di restituzione metrica, morfologica e tematica. Inoltre lo studente deve dimostrare: - capacità operativa pienamente adeguate alla complessità dei contenuti propria del progetto di architettura; - piena padronanza del processo progettuale in ogni sua fase, da quella di ideazione e impostazione generale, a quella di sviluppo esecutivo e di definizione del dettaglio; - capacità progettuali dei piani urbanistici sotto il profilo formale, funzionale e socioeconomico, dotandoli dei relativi riferimenti normativi, e di interventi specifici a scala urbana, di nuovo impianto o di recupero, compresa la valutazione dei problemi attuativi o di impatto ambientale; - piena padronanza delle tecnologia di produzione e lavorazione dei materiali: loro caratteristiche chimico-fisiche e di attitudine ai diversi impieghi; tecnologia dei componenti edilizi, studiati sotto i profili della loro progettazione, produzione con metodi industriali o artigianali, caratteristiche prestazionali e di qualità, attitudine a integrarsi in sistemi costruttivi complessi; - padronanza delle tecniche di progettazione e organizzazione del cantiere, la progettazione e la gestione delle fasi e dei cicli di lavorazione, le tecniche di esecuzione dei sottosistemi tecnologici; - capacità applicativa dei metodi di progettazione e dimensionamento delle strutture di nuova costruzione secondo le specifiche caratteristiche dei materiali impiegati (murature, cemento armato, acciaio, legno); dei metodi di consolidamento e di ristrutturazione statica dei fabbricati. A fini della acquisizione della capacità di applicare conoscenza e comprensione, rivestono particolare significatività i laboratori progettuali previsti nel percorso formativo, durante i quali lo studente misura concretamente il proprio livello di acquisizione delle conoscenze e la sua capacità di applicarle. 3.4.5 Autonomia di giudizio Le esercitazioni individuali e di gruppo previste nei programmi delle diverse discipline e, soprattutto, i laboratori progettuali associati alle discipline introdotti nel percorso formativo consentono allo studente di applicare, in un contesto simulato, le conoscenze acquisite e di sviluppare una autonoma capacità progettuale in campo edilizio e urbanistico alle diverse scale, dagli studi preliminari fino a quelli esecutivi e di gestione dell’opera. Le ulteriori attività seminariali, visite di studio, testimonianze, stage, esercitazioni progettuali sul territorio, consentono allo studente di confrontarsi con la complessità delle operazioni di costruzione, trasformazione e modificazione dell’ambiente fisico, derivandone lo sviluppo di una autonomia di analisi e giudizio, alla base di una indipendente capacità operativa professionale. 3.4.6 Abilità comunicative Alla fine del ciclo di studi, attraverso le esercitazioni progettuali elaborate nei laboratori associati alle discipline, lo studente deve essere in grado di applicare i metodi e le tecniche di comunicazione (manuale, digitale, elettronica, ecc.) del progetto edilizio ed urbanistico. In particolare, deve essere in grado di redigere gli elaborati di progetto, scritti e grafici, richiesti dalle normative vigenti e relazionati alle diverse scale di intervento, nonchè di comunicare efficacemente il progetto, sia in forma grafica che orale pubblica, ad utenti/ committenti, amministratori pubblici e tecnici, anche mediante l’utilizzo di tecniche di simulazione informatizzata. In tal senso la prova finale costituisce il momento di approfondimento e di verifica delle capacità di analisi, elaborazione e comunicazione del lavoro svolto. 3.4.7 Capacità di apprendimento La specificità del percorso formativo del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura consente allo studente l’acquisizione integrata del metodo scientifico e sperimentale come logica di pensiero e come principio di rigore nella prassi operativa, e dell’approccio “umanistico” e storico-critico come supporto indispensabile per operare nel campo dell’edilizia e dell’urbanistica. Alla fine del ciclo di studi, dunque, lo studente deve essere in grado di sviluppare autonomamente le ricerche e le analisi conseguenti alla redazione del progetto, riconoscere le problematiche aperte che richiedono approfondimenti e/o approcci interdisciplinari, riconoscere la necessità dell’apprendimento autonomo durante l’arco di vita professionale, anche in relazione alla naturale evoluzione dell’edilizia e dell’urbanistica, e maturare la capacità di impegnarvisi. 3.4.8 Conoscenze richieste per l’accesso Per essere ammessi al corso di laurea magistrale in Edile Architettura è necessario il possesso del diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero riconosciuto idoneo, ai sensi del comma 3 dell’art.6 del D.M. 22 ottobre 2004 n.270. Si richiedono, altresì, conoscenze di base relative a settori ritenuti fondamentali preventivamente definiti - nell’ambito dei regolamenti didattici di ateneo, normalmente acquisite durante i corsi di studi della scuola secondaria superiore. Il corso di laurea è a numero programmato in quanto soggetto alla normativa europea (direttive CEE 85/384; 85/13; 86/17); esso prevede quindi una prova di accesso che costituisce una prima verifica delle conoscenze iniziali. Gli studenti che non abbiano conseguito una prefissata votazione minima (dichiarata nel bando di ammissione alla prova di accesso) sono tenuti alla frequenza obbligatoria di corsi di recupero organizzati dal Politecnico prima dell’inizio delle lezioni, le cui modalità sono dichiarate nel bando di ammissione alla prova di accesso. 3.4.9 Caratteristiche della prova finale e della relativa attività formativa personale Lo studente che intende sostenere l’esame di laurea deve elaborare una “tesi di laurea” o prova finale. La prova finale è di norma una elaborazione progettuale, prodotta anche con testi e grafici in forma cartacea, di livello professionale, eventualmente con contenuti, di merito e/o di procedura, innovativi e di originalità rispetto allo stato delle conoscenze e con applicazioni sperimentali, su uno degli argomenti di interesse dei SSD del Corso di Laurea. La prova finale è didatticamente assistita da un laboratorio progettuale. La prova finale è integrabile con stage o tirocini, finalizzati a porre l’allievo in contatto diretto con il mondo professionale e con il settore dell’industria edilizia secondo specifici programmi predisposti dal Consiglio di Corso di laurea per ogni anno accademico; l’attività di tirocinio dovrà essere svolta in Italia o in un altro Paese della U.E. presso Facoltà, studi professionali ed enti pubblici o privati che operano nel campo 3 3.4. Il corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura (X) 3. I regolamenti didattici 3 l’allievo in contatto diretto con il mondo professionale e con il settore dell’industria edilizia secondo specifici programmi predisposti dal consiglio di corso di laurea per ogni anno accademico; l’attività di tirocinio dovrà essere svolta in Italia o in un altro Paese della U.E. presso facoltà, studi professionali ed enti pubblici o privati che operano nel campo dell’architettura e/o dell’urbanistica. 133 134 3.4.10 Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati L’ingegnere edile-architetto, per lo spettro di competenze che matura nel corso dei cinque anni, trova differenziate occasioni di lavoro. Il Corso di Laurea forma figure che operano professionalmente: · nella progettazione architettonica ed urbanistica; · nella progettazione, produzione e gestione del bene edilizio; · nella programmazione e gestione dei processi di trasformazione dell’ambiente costruito; · nella progettazione e gestione urbanistica. I laureati magistrali potranno svolgere, oltre alla libera professione, funzioni di elevata responsabilità, tra gli altri, in istituzioni ed enti pubblici e privati (enti istituzionali, enti e aziende pubblici e privati, studi professionali e società di progettazione), operanti nei campi della costruzione e trasformazione delle città e del territorio. In particolare sono prevedibili sbocchi professionali nel campo de: - analisi dei fabbisogni e individuazione delle risorse; - progettazione ed esecuzione dei nuovi organismi architettonici, con particolare riferimento alla fattibilità costruttiva in rapporto anche alle problematiche procedurali, energetiche e all’innovazione tecnologica; - il recupero e il restauro del patrimonio edilizio storico minore e monumentale esistente in rapporto alla tutela, - risanamento e valorizzazione degli organismi edilizi, degli elementi costruttivi e e dei materiali; - la progettazione urbanistica in rapporto alle dinamiche di sviluppo e di trasformazione della struttura urbana e del territorio; - la progettazione tecnologica in riferimento alla qualità del prodotto edilizio nonché il controllo delle fasi esecutive della realizzazione edilizia, tradizionale ed industrializzata, anche in rapporto alle condizioni di sicurezza. Il corso prepara alla professione di: - Ingegnere Edile; - Architetti, urbanisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio. 3.4.11 Regolamento tesi Lo studente che intende sostenere l’esame di laurea deve elaborare una “tesi di laurea”. L’argomento della tesi di laurea deve essere riferito ai contenuti di almeno una delle discipline presenti nel “piano di studi” dello studente proponente. Momento della richiesta e adempimenti La richiesta da parte dello studente di assegnazione della tesi di laurea, con indicazione dell’argomento proposto va fatta al Presidente del C.U.C. di Ingegneria Edile-Architettura, dopo l’avvenuta iscrizione al 5° anno e l’avvenuto conseguimento di 220 crediti degli esami previsti dal piano di studi dello stesso studente e, comunque, prima di sei mesi dalla seduta di laurea utile, nel caso di tesi di tipo di ricerca. La richiesta deve essere preceduta dall’accertamento, da parte dello studente, della disponibilità del Docente Relatore che deve essere o il titolare di un insegnamento compreso nel piano di studi dello studente proponente o un ricercatore confermato con carico didattico presso il C.U.C. di Ingegneria Edile-Architettura. Il Docente Relatore, data la disponibilità allo studente, redige il “programma delle attività” costituente il “Laboratorio di Tesi” e verifica l’avvenuta partecipazione allo “Stage associato alla tesi”, annualmente definito e approvato dal C.U.C. Il Laboratorio Tesi non è un luogo fisico, ma una “formalizzata programmazione delle attività di apprendimento e di elaborazione”, finalizzata alla elaborazione delle tesi ed alla professionalizzazione del laureando, che comporta il vincolante impegno di quindici crediti. Il Presidente del C.U.C. di Ingegneria Edile-Architettura, verificata sul “registro delle tesi assegnate” la distinguibilità dell’argomento proposto rispetto a quelli già oggetto di tesi, ne dà contemporanea pubblicità presso la Bacheca Tesisti allestita presso la Segreteria Didattica del C.U.C. (e sul sito internet ufficiale del corso di laurea), per consentire a chiunque, docenti e non, di avanzare eventuali motivati suggerimenti entro un periodo di quindici giorni. Decorso tale termine il Presidente del C.U.C. autorizza oppure, nel caso di impedimenti o verificate le motivazioni dei precedenti suggerimenti chiede al Docente Relatore di concordare con lo studente un diverso argomento. Vale la formula del silenzio-assenso. Contestualmente all’autorizzazione, il Presidente del C.U.C. dà formale comunicazione al Preside della Facoltà dell’avvenuta assegnazione della tesi di laurea. Per essere ammesso a sostenere l’esame di laurea, lo studente deve: - aver superato, almeno venti giorni prima della data della seduta di laurea, gli esami di tutte le discipline comprese nel suo piano di studi; - aver presentato, almeno venti giorni prima della data della seduta di laurea, domanda di ammissione al Preside della Facoltà; - avere depositato, sia in Segreteria Studenti sia in Direzione, almeno quindici giorni prima della data della seduta di laurea, la “attestazione di chiusura del Laboratorio tesi”, depositato in Direzione il fascicolo degli elaborati della tesi (controfirmato dal Relatore) e comunicato per iscritto l’avvenuto deposito al Presidente del C.U.C.. Tipologie di tesi e condizioni Nella sua richiesta lo studente deve indicare il livello di approfondimento cui intende portare la elaborazione della tesi, potendo optare, su proposta del docente relatore, per: - tesi di tipo A: è di norma una elaborazione progettuale di livello professionale corrispondente all’argomento della tesi; - tesi di tipo B: è di norma una elaborazione progettuale con contenuti, di merito e/o di procedura, innovativi rispetto al livello professionale corrispondente all’argomento della tesi; - tesi di tipo C: è di norma una elaborazione con elementi innovativi e di originalità rispetto allo stato delle conoscenze nel settore in cui si colloca l’argomento della tesi, con applicazione sperimentale e/o progettuale. L’opzione per la tesi di tipo C è subordinata alla contestuale presentazione della certificazione della Segreteria Studenti attestante il conseguimento di una media pari a 27/30 da valutarsi, come media ponderata (tenendo cioè conto dei C.F.U.) su tutti gli esami sostenuti al momento della richiesta di assegnazione della tesi eliminando dal computo fino ad un massimo di tre discipline per un ammontare non superiore ai 18 C.F.U. A ciascun tipo di tesi corrisponde un punteggio, assegnabile dalla Commissione di Facoltà in sede di esame di laurea, già rapportato alla votazione in 110, compreso tra: - punti O e punti 3, per la tesi di tipo A; - punti O e punti 7, per la tesi di tipo B; - punti O e punti 10, per la tesi di tipo C. Modalità di compilazione Gli elaborati della tesi, nel numero, nelle dimensioni, nei materiali e nelle forme di rappresentazione, non hanno limitazioni, vanno controfirmati dal docente relatore e rimangono di proprietà dello studente. Quindici giorni prima della data dell’esame di laurea, lo studente deve depositare in Presidenza copia, firmata oltre che dallo studente anche dal relatore, di tutti gli elaborati della tesi ridotti/riportati su supporto cartaceo delle dimensioni A3, rilegati in un unico fascicolo. Per le tesi di tipo C una seconda identica copia, anch’essa firmata, deve essere depositata in pari data presso la Biblioteca della Facoltà. Dell’avvenuto deposito lo studente da comunicazione scritta al Presidente del C.d.L. che nomina il Docente Controrelatore. Composizione della commissione di laurea e modalità della seduta La Commissione dell’esame di laurea è composta da 11 docenti del C.d.L. di Ingegneria Edile-Architettura ed è nominata, per delega del Preside di Facoltà, dal Presidente del C.U.C., che per delega o in assenza del Preside la presiede. I Docenti Relatori e Controrelatori di tesi da discutere non compresi tra gli 11 componenti nominati, partecipano alla commissione in soprannumero. La seduta dell’esame di laurea è pubblica. La Commissione, conclusi gli esami della seduta, si riunisce a porte chiuse per la valutazione dell’esame di ciascun candidato. Con riferimento al tipo di tesi, su proposta del Docente Relatore e sentito il Controrelatore, la Commissione assegna il “punteggio di tesi”, che va sommato al “voto di presentazione”. Determinazione del voto di presentazione Il voto di presentazione viene espresso in centodecimi e viene assegnato sulla base dei seguenti contributi indipendenti: 1. La valutazione ponderata (tenendo conto cioè dei C.F.U.) dei voti riportati sulla totalità degli esami di profitto sostenuti eliminando dal computo fino ad un massimo di tre discipline per un ammontare non superiore di 18 C.F.U. 2. Incremento lodi da determinarsi in ragione della Σ(0,015 x C.F.U.) della disciplina in cui si è avuta la lode fino ad un massimo di 0,5/110 sul voto di presentazione. 3. Incremento del voto di presentazione per gli studenti partecipanti al progetto ERASMUS, in ragione di 0,015/110 per ogni C.F.U conseguito all’estero fino ad un massimo di 0,5/110 sul voto di presentazione (non cumulabile con il contributo 2.). Calcolo del voto di presentazione: [Media Ponderata (esclusi 18 C.F.U.) x 110/30] + Σ(0,015 x C.F.U. lodi) + Σ (0,015 x C.F.U. ERASMUS) Norme transitorie In via transitoria ed in fase di prima applicazione, per consentire un raccordo con il vecchio regolamento tesi si stabilisce che per gli studenti di INGEGNERIA EDILE V.O., passati nell’anno accademico 2003-2004 al c.d.L. di Ingegneria EdileArchitettura (4S), ai sensi dell’articolo 12 del relativo regolamento, resta valido tutto ciò che si è detto finora con le seguenti correzioni ed aggiunte: Tipologie di tesi e condizioni: L’opzione per la tesi di tipo C è subordinata alla contestuale presentazione della certificazione della Segreteria Studenti attestante il conseguimento, come media di tutti gli esami sostenuti al momento della richiesta di assegnazione della tesi, della votazione pari o superiore a: 1. 25/30, da intendersi come media pesata su tutti gli esami sostenuti al momento di richiesta della tesi per l’anno accademico 2003-2004; 2. 27/30 da valutarsi, come media ponderata (tenendo cioè conto dei C.F.U.) su tutti gli esami sostenuti al momento della richiesta di assegnazione della tesi eliminando dal computo fino ad un massimo di quattro discipline per un ammontare non superiore ai 27 C.F.U, fino all’ultima seduta utile prevista per l’anno accademico 2004/2005 3. Dall’anno accademico 2005-2006 le prescrizioni precedenti decadono e le condizioni per la richiesta delle tesi di tipo C, sono quelle fissate dal Regolamento. Determinazione del voto di presentazione A. La valutazione ponderata va calcolata sulla totalità degli esami di profitto sostenuti eliminando dal computo: A.1 Fino ad un massimo di quattro discipline per un ammontare crediti non superiore a 36 (fino all’ ultima seduta di laurea prevista per l’anno accademico 3 3.4. Il corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura (X) 3. I regolamenti didattici 3 dell’architettura e/o dell’urbanistica. Il Regolamento Tesi specifica modalità di richiesta ed adempimenti, tipologie di prova finale e condizioni di accesso, modalità di compilazione, composizione della commissione e modalità della seduta di esame, determinazione del voto di presentazione. 135 136 la data di presentazione coincide con la precedente e va soltanto notificato il passaggio al nuovo C.d.L. agli uffici preposti della Presidenza. F. Per ogni esame sostenuto in più rispetto a quelli previsti dal Manifesto, la media di presentazione si calcola seguendo le stesse regole fissate dal precedente pt. A E’ possibile proporre la lode a candidati il cui curriculum sia particolarmente meritevole ovvero, abbiano un punteggio finale (compreso quello per la prova finale) almeno uguale a 113/110 e che abbiano avuto per la prova finale la valutazione massima. La proposta di lode dovrà in ogni caso essere votata ed approvata dalla Commissione di Laurea. Propedeuticità d’esame del 1° anno 3.4.12 Manifesto del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura (ex DM 270/2004) Semestre Attività CFU Anno formativa di corso 1° a c c a a a a b e SSD Insegnamenti 6 6 6 12 6 6 9 6 3 Analisi Matematica I Geometria Informatica Grafica Disegno dell’architettura I + Lab. Analisi Matematica II Fisica Generale Storia dell’Architettura Economia ed Organizzazione Aziendale Lingua Straniera Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 9 I II Ambito Tipo di Crediti per attività disciplinare insegnamento n. Lezioni Laboratorio mat/05 1590 13 6 mat/03 13 6 ing-inf/05 1 6 icar/17 1593 13 6 3 mat/05 1590 13 6 fis/01 1591 13 6 icar/18 1592 1 9 ing-ind/35 1600 1 6 1 3 Legenda Attività formativa a di base Ambito disciplinare 1590 Discipline matematiche per l’architettura b caratterizzanti 1591 Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l’architettura c affini o integrative 1592 Discipline storiche per l’architettura d a scelta dello studente 1593 Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente e prova finale e lingua straniera 1594 Progettazione architettonica e urbana f ulteriori attività formative 1595 Teorie e tecniche per il restauro architettonico 1596 Analisi e progettazione strutturale per l’architettura Tipo di insegnamento 1 obbligatorio 1597 Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale 1598 Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia 2 a scelta 1599 Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica 13 obbligatorio propedeutico 1600 Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica 14 obbligatorio accessibile dopo un propedeutico Non si può sostenere l’esame di: Se non si è sostenuto l’esame di: Analisi Matematica II - Analisi Matematica I (consigliato) 3 3.4.12 Manifesto del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 2003-2004) A.2 Fino ad un massimo di quattro discipline per un ammontare crediti non superiore a 27 (fino all’ ultima seduta di laurea prevista per l’anno accademico 2004-2005) B. Viene riconosciuto per ciascun laboratorio di cui si è ottenuta l’idoneità nel vecchio c.d.l. l’incremento del 9% sul voto dell’esame “TUTOR” cui il laboratorio era associato e cioè: - STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA per il LABORATORIO DI STORIA DELL’ARCHITETTURA - ARCHITETTURA TECNICA per il LABORATORIO DI ARCHITETTURA TECNICA - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA per il LABORATORIO DI COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA - TECNICA URBANISTICA per il LABORATORIO DI TECNICA URBANISTICA L’incremento dei laboratori da aggiungere al voto di presentazione si calcola seguendo la formula: [(Σ(Voto materie tutor x 0,09)/25)x 110/30] C. A parità di voto conseguito si elimina dal computo, ai fini della determinazione della media pesata, quella avente credito maggiore. D. Nel caso di corsi integrati se, al momento del passaggio, lo studente ha sostenuto entrambe le discipline il voto si determina sulla base della media aritmetica dei voti ottenuti e non pesata sui crediti. E. Per gli studenti del corso di Laurea in Ingegneria Edile V.O. passati al C.d.L. in Ingegneria Edile-Architettura nell’anno 2003/2004 che avevano già chiesto la tesi, 137 Propedeuticità d’esame del 2° anno 3.4.12 Manifesto del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura (ex DM 270/2004) Semestre Attività CFU Anno formativa di corso 3. I regolamenti didattici 3 I II Legenda 138 Non si può sostenere l’esame di: Se non si è sostenuto l’esame di: Architetttura e - Disegno Composizione dell’architettura I Architettonica I + Lab. + Lab. Disegno dell’architettura II + Lab. - Disegno dell’architettura I + Lab. Propedeuticità d’esame del 3° anno 3.4.12 Manifesto del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura (ex DM 270/2004) Semestre Attività CFU Anno formativa di corso 3° b b a b a b SSD Insegnamenti 9 9 12 12 9 9 Scienza delle Costruzioni Estimo Storia dell’Architettura Contemporanea + Lab. Architettura Tecnica II + Lab. Fisica Tecnica Ambientale Geotecnica Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 6 I II Ambito Tipo di Crediti per attività disciplinare insegnamento n. Lezioni Laboratorio icar/08 1596 13 9 icar/22 1599 1 9 icar/18 1592 1 6 3 icar/10 1598 14 6 3 ing-ind/11 1591 14 9 icar/07 1596 14 9 Legenda Attività formativa a di base Ambito disciplinare 1590 Discipline matematiche per l’architettura Attività formativa a di base Ambito disciplinare 1590 Discipline matematiche per l’architettura b caratterizzanti 1591 Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l’architettura b caratterizzanti 1591 Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l’architettura c affini o integrative 1592 Discipline storiche per l’architettura c affini o integrative 1592 Discipline storiche per l’architettura d a scelta dello studente 1593 Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente d a scelta dello studente 1593 Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente e prova finale e lingua straniera 1594 Progettazione architettonica e urbana e prova finale e lingua straniera 1594 Progettazione architettonica e urbana f ulteriori attività formative 1595 Teorie e tecniche per il restauro architettonico f ulteriori attività formative 1595 Teorie e tecniche per il restauro architettonico 1596 Analisi e progettazione strutturale per l’architettura 1596 Analisi e progettazione strutturale per l’architettura Tipo di insegnamento 1 obbligatorio 1597 Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale 1597 Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale 1598 Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia Tipo di insegnamento 1 obbligatorio 1598 Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia 2 a scelta 1599 Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica 2 a scelta 1599 Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica 13 obbligatorio propedeutico 1600 Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica 13 obbligatorio propedeutico 1600 Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica 14 obbligatorio accessibile dopo un propedeutico 14 obbligatorio accessibile dopo un propedeutico * Corso Annuale Non si può sostenere l’esame di: Se non si è sostenuto l’esame di: Scienza delle Costruzioni - Analisi Matematica I - Analisi Matematica II - Geometria - Fisica Generale - Meccanica Razionale - Statica - Architettura Tecnica I + Lab. Architettura Tecnica II + Lab. Fisica Tecnica Ambientale - Fisica Generale Geotecnica - Scienza delle Costruzioni (consigliato) 3 3.4.12 Manifesto del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura Ambito Tipo di Crediti per attività disciplinare insegnamento n. Lezioni Laboratorio b 12 icar/20 Tecnica Urbanistica I + Lab. 1597 13 6 3 c 3 chim/07 Chimica (edile) 1 3 c 3 ing-ind/22 Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata 1 3 a 12 icar/17 Disegno dell’architettura II * + Lab. 1593 14 6 3 a 3 mat/07 Meccanica Razionale 1590 13 3 b 3 icar/08 Statica 1596 13 3 b 12 Architettura e Composizione Architettonica I + Lab. icar/14 1594 13 6 3 b 12 icar/10 Architettura Tecnica I + Lab. 1598 13 6 3 Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 8 2° SSD Insegnamenti 139 Propedeuticità d’esame del 4° anno 3.4.12 Manifesto del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura (ex DM 270/2004) Semestre Attività CFU Anno formativa di corso 4° 12 3 3 12 12 6 3 9 Tecnica delle Costruzioni + Lab. Diritto Urbanistico e Legislazione delle OO.PP. Sociologia Urbana Tecnica Urbanistica II + Lab. Architettura e Composizione Architettonica II + Lab. Costruzioni Idrauliche Tecnica dei Lavori Stradali CFU a scelta Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 8 I II icar/09 ius/10 sps/10 icar/20 icar/14 icar/02 icar/04 Ambito Tipo di Crediti per attività disciplinare insegnamento n. Lezioni Laboratorio 1596 14 9 3 1 3 1 3 1597 14 9 3 1594 14 9 3 14 6 1 3 6 3 Legenda 140 Se non si è sostenuto l’esame di: Semestre Attività CFU Anno formativa di corso Tecnica delle Costruzioni + Lab. - Architettura Tecnica I + Lab. - Scienza delle Costruzioni Tecnica Urbanistica II + Lab. - Tecnica Urbanistica I + Lab. Architettura e Composizione Architettonica III+Lab. icar/14 icar/11 Organizzazione del Cantiere + Lab. Laboratorio di Tesi Tirocinio icar/19 Restauro Architettonico + Lab. CFU a scelta Laboratorio di Tesi Monte crediti complessivo = 60 | Totale esami = 7 Architettura e - Architettura e Composizione Composizione Architettonica II + Lab. Architettonica I + Lab. 5° I II b b e f b d e Insegnamenti SSD 12 12 3 3 12 12 6 Ambito Tipo di Crediti per attività disciplinare insegnamento n. Lezioni Laboratorio 1594 14 9 3 1598 14 9 3 3 3 1595 14 9 3 12 6 Costruzioni Idrauliche - Fisica Generale Legenda Attività formativa a di base Ambito disciplinare 1590 Discipline matematiche per l’architettura Attività formativa a di base Ambito disciplinare 1590 Discipline matematiche per l’architettura b caratterizzanti 1591 Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l’architettura b caratterizzanti 1591 Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l’architettura c affini o integrative 1592 Discipline storiche per l’architettura c affini o integrative 1592 Discipline storiche per l’architettura d a scelta dello studente 1593 Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente d a scelta dello studente 1593 Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente e prova finale e lingua straniera 1594 Progettazione architettonica e urbana e prova finale e lingua straniera 1594 Progettazione architettonica e urbana f ulteriori attività formative 1595 Teorie e tecniche per il restauro architettonico f ulteriori attività formative 1595 Teorie e tecniche per il restauro architettonico 1596 Analisi e progettazione strutturale per l’architettura 1596 Analisi e progettazione strutturale per l’architettura Tipo di insegnamento 1 obbligatorio 1597 Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale 1597 Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale 1598 Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia Tipo di insegnamento 1 obbligatorio 1598 Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia 2 a scelta 1599 Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica 2 a scelta 1599 Discipline estimative per l’architettura e l’urbanistica 13 obbligatorio propedeutico 1600 Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica 13 obbligatorio propedeutico 1600 Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica 14 obbligatorio accessibile dopo un propedeutico 14 obbligatorio accessibile dopo un propedeutico Non si può sostenere l’esame di: Se non si è sostenuto l’esame di: Architettura e Composizione Architettonica III + Lab. - Architettura e Composizione Architettonica I + Lab. Organizzazione del Cantiere + Lab. - Architettura Tecnica I + Lab. Restauro Architettonico + Lab. - Architettura Tecnica I + Lab. - Scienza delle Costruzioni 3 3.4.12 Manifesto del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 b c c b b c c d SSD Insegnamenti Propedeuticità d’esame del 5° anno 3.4.12 Manifesto del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura (ex DM 270/2004) Non si può sostenere l’esame di: 141 3.4.12 Manifesto del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura (ex DM 270/2004) - Crediti a scelta degli studenti (per complessivi 21 CFU) CFU 3. I regolamenti didattici SSD Crediti per attività Sistemi da fonti rinnovabili Sperimentazione, collaudo e controllo delle strutture Illuminotecnica e acustica applicata Progettazione e trasformazione urbana (a) Progettazione e innovazione di componenti e sistemi edilizi (a) Gestione e Valutazione Urbana (b) Sostenibilità dei processi e sistemi edilizi (a) Valutzione immobiliare (a) Ergotecnica edile (a) Recupero e conservazione degli edifici (a) Topografia e tecniche di rilevamento (b) Lezioni icar/10 6 icar/09 6 ing-ind/11 6 icar/20 6 icar/10 6 icar/22 6 icar/11 6 icar/22 6 icar/11 6 icar/10 6 icar/06 6 Ambito disciplinare SSD Insegnamenti Crediti Laboratorio 3 Docenti Corso A Corso B A: Attività formative di base 1590: Discipline matematiche per l’architettura mat/05 Analisi matematica 3 1591: Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l’architettura 3 1592: Discipline storiche per l’architettura 1593: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente Analisi matematica I 6 Cingolani Silvia Cingolani Silvia Analisi matematica II 6 Cingolani Silvia Cingolani Silvia mat/07 Fisica matematica Meccanica Razionale 3 Tataranni Assunta Tataranni Assunta 3 fis/01 Fisica sperimentale Fisica Generale 6 Maggi Giorgio Pietro Maggi Giorgio Pietro ing-ind/11 Fisica Tecnica Ambientale Fisica tecnica ambientale icar/18 Storia dell’Architettura Storia dell’architettura Storia dell’Architettura Contemporanea + Lab. icar/17 Disegno dell’Architettura I + Lab. Disegno Disegno dell’Architettura II + Lab. 9 Fato Ida Stefanizzi Pietro 9 Consoli Gian Paolo Consoli Gian Paolo 12 Moschini Francesco Moschini Francesco 12 Verdoscia Cesare Verdoscia Cesare 12 Netti Lorenzo Netti Lorenzo icar/14 Architettura e Composizione Architettonica I + Lab. Composizione architettonica e urbana Architettura e Composizione Architettonica II + Lab. Architettura e Composizione Architettonica III + Lab. icar/19 Restauro Architettonico + Lab. Restauro 12 Netti Lorenzo Netti Lorenzo 12 Calderazzi Antonella Calderazzi Antonella 12 Scionti Mauro Scionti Mauro 12 De Tommasi Giambattista De Tommasi Giambattista icar/08 Scienza delle costruzioni icar/07 Geotecnica Statica 3 Piccioni Mario Daniele Piccioni Mario Daniele Scienza delle Costruzioni 9 Piccioni Mario Daniele Piccioni Mario Daniele Geotecnica 9 Amorosi Angelo Amorosi Angelo Tecnica delle Costruzioni + Lab. 12 Monaco Pietro Monaco Pietro Tecnica Urbanistica I + Lab. 12 Calace Francesca Calace Francesca 3.4.13 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3 6 9 6 9 6 6 6 6 6 9 6 Insegnamenti 3.4.13 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura Insegnamenti e docenti per ambiti disciplinari Tecnica Urbanistica II + Lab. 12 Selicato Francesco Selicato Francesco Architettura Tecnica I + Lab. 12 Tortorici Giovanni Tortorici Giovanni Architettura Tecnica II + Lab. 12 Chiarantoni Carla Chiarantoni Carla Organizzazione del Cantiere + Lab. 12 Di Marzo Marcello Di Marzo Marcello B: Attività formative caratterizzante 1594: Progettazione architettonica e urbana 1595: Te0rie e tecniche per il restauro architettonico 1596: Analisi e progettazione strutturale per l’architettra Legenda (a) (b) 142 Disciplina attiva nel CLM in Ingegneria dei Sistemi Edilizi Disciplina attiva nel CL in Ingegneria Edile icar/09 Tecnica delle costruzioni icar/20 1597: Progettazione urbanistica e Tecnica e pianificazione pianificazione territoriale urbanistica 1598: Discipline tecnologiche per l’architettura icar/10 Architettura tecnica e la produzione edilizia icar/11 Produzione edilizia 143 Insegnamenti e docenti per ambiti disciplinari Ambito disciplinare SSD 1599: Discipline estimative per l’architettura e icar/22 Estimo l’urbanistica 1600: Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica Estimo ing-ind/35 Economia ed Organizzazione Aziendale Ingegneria economicoGestione dei Progetti e Facility Management gestionale Crediti 9 Docenti Ambito disciplinare Corso A Corso B D’Amato Maurizio D’Amato Maurizio Insegnamenti Crediti Corso A Corso B icar/10 Architettura tecnica Architettura Tecnica e Tipologie Edilizie 9 Chiarantoni Carla Chiarantoni Carla Recupero e Conservazione degli Edifici 9 Fatiguso Fabio Fatiguso Fabio Docenti Costantino Nicola Costantino Nicola Progettazione degli Elementi Costruttivi 9 Lomoro Vito Antonio Lomoro Vito Antonio 9 Pellegrino Roberta Pellegrino Roberta Progettazione Integrale 9 De Marco Marina De Marco Marina Progetti di Servizi Tecnologici 9 Iannone Francesco Iannone Francesco Rilievo dell’Architettura 9 Perfido Paolo Perfido Paolo chim/07 Fondamenti chimici delle tecnolgie icar/02 Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia icar/04 Strade, ferrovie e aeroporti ing-ind/22 Scienza e tecnologia dei materiali ing-inf/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni ius/10 Diritto amministrativo Chimica (edile) 3 Ferraro Giovanni Ferraro Giovanni icar/17 Disegno Costruzioni Idrauliche 6 Berardi Luigi Berardi Luigi 9 Leone Antonio Leone Antonio Tecnica dei Lavori Stradali 3 Pisciotta Massimoandrea Ranieri Vittorio icar/2o Pianificazione Territoriale Tecnica e pianificazione urbanistica icar/21 Progettazione Urbanistica Urbanistica 9 Rotondo Francesco Rotondo Francesco Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata 3 Ubbriaco Pietro Ubbriaco Pietro icar/22 Estimo Gestione Urbana 9 Torre Carmelo Maria Torre Carmelo Maria Informatica Grafica 6 Dellisanti Fabiano Vilardi Massimiliano Dellisanti Fabiano Vilardi Massimiliano Illuminotecnica e Acustica Applicata 9 Martellotta Francesco Martellotta Francesco Diritto Urbanistico e Legislazione delle OO.PP. 3 Guzzardo Giovanni Guzzardo Giovanni ing-ind/11 Fisica tecnica ambientale ing-ind/31 Elettrotecnica Principi di Ingegneria Elettrica 9 Sylos Labini Marcello Sylos Labini Marcello mat/03 Geometria Geometria 6 De Asmundis Roberta De Asmundis Roberta sps/10 Sociologia dell’ambiente e del territorio Sociologia Urbana 3 Palmisano Leonardo Palmisano Leonardo l-lin/12 Lingua Inglese Lingua Straniera 3 Napolitano Michele Napolitano Michele Prova finale Laboratorio di Tesi 15 Tirocini formativi e di orientamento Tirocinio 3 E: Prova finale e lingua straniera F: Ulteriori attività formative icar/04 Teoria delle Infrastrutture Viarie 9 Strade, ferrovie e aeroporti icar/06 Topografia e Tecniche Cartografiche e Fotogrammetria 9 Topografia e cartografia Ranieri Vittorio Ranieri Vittorio Caprioli Mauro Caprioli Mauro icar/08 Scienza delle costruzioni icar/09 Tecnica delle costruzioni Dinamica delle Strutture 9 Fraddosio Aguinaldo Fraddosio Aguinaldo Teoria e Progetto delle Costruzioni in c.a. e c.a.p. 9 Marano Giuseppe Carlo Marano Giuseppe Carlo Sperimentazione, Collaudo e Controllo delle Strutture 9 Marano Giuseppe Carlo Marano Giuseppe Carlo Strutture Prefabbricate Dipaola Vincenzo Dipaola Vincenzo 9 3 3.4.13 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 6 D: Attività a scelta dello studente 144 SSD C: Attività affini ed integrative 3. I regolamenti didattici 3 Insegnamenti e docenti per ambiti disciplinari Insegnamenti 145 Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso Anno Semestre Insegnamenti di corso 1° I II 2° I II 3° I II 4° I II 146 Crediti per attività Analisi Matematica I Corso A Cingolani Silvia Corso B Cingolani Silvia Lezioni Anno Semestre Insegnamenti di corso Geometria De Asmundis Roberta De Asmundis Roberta 6 Informatica Grafica Dellisanti Fabiano Vilardi Massimiliano Dellisanti Fabiano Vilardi Massimiliano 6 Disegno dell’Architettura I + Lab. Verdoscia Cesare Verdoscia Cesare 9 Analisi Matematica II Cingolani Silvia Cingolani Silvia 6 Laboratorio di Tesi Fisica Generale Maggi Giorgio Pietro Maggi Giorgio Pietro 6 Tirocinio Storia dell’Architettura Consoli Gian Paolo Consoli Gian Paolo 9 Economia ed Organizzazione Aziendale Costantino Nicola Costantino Nicola 6 Lingua Straniera Michele Napolitano Michele Napolitano 3 Tecnica Urbanistica I + Lab. Calace Francesca Calace Francesca 9 Chimica (edile) Ferraro Giovanni Ferraro Giovanni 3 Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata Ubbriaco Pietro Ubbriaco Pietro 3 Disegno dell’architettura II * + Lab. Netti Lorenzo Netti Lorenzo 9 Meccanica Razionale Tataranni Assunta Tataranni Assunta 3 Statica Piccioni Mario Daniele Piccioni Mario Daniele 3 Architettura e Composizione Architettonica I + Lab. Netti Lorenzo Netti Lorenzo 9 3 Architettura Tecnica I + Lab. Tortorici Giovanni Tortorici Giovanni 9 3 Scienza delle Costruzioni Piccioni Mario Daniele Piccioni Mario Daniele Estimo D’Amato Maurizio Storia dell’Architettura Contemporanea + Lab. Laboratorio 6 5° I II 3 Crediti per attività Docenti Corso A Architettura e Composizione Architettonica III + Lab. Scionti Mauro Corso B Scionti Mauro Restauro Architettonico + Lab. De Tommasi Giambattista De Tommasi Giambattista Lezioni Laboratorio 9 3 9 3 CFU a scelta (Disciplina caratterizzante) 9 CFU a scelta (Disciplina opzionabile) 9 15 Orientamento (per CFU a scelta) Chiarantoni Carla Chiarantoni Carla 9 - Dinamica delle Strutture Fraddosio Aguinaldo Fraddosio Aguinaldo 9 - Progettazione degli Elementi Costruttivi Lomoro VIto Antonio Lomoro VIto Antonio 9 - Teoria e Progetto delle Costruzioni in c.a. e c.a.p. Marano Giuseppe Carlo Marano Giuseppe Carlo 9 Progettazione Urbanistica Rotondo Francesco Rotondo Francesco 9 - Gestione Urbana Torre Carmelo Maria Torre Carmelo Maria 9 - Pianificazione Territoriale Leone Antonio Leone Antonio 9 9 - Teoria delle Infrastrutture Viarie Ranieri Vittorio Ranieri Vittorio 9 D’Amato Maurizio 9 - Topografia,Tecniche Cartografiche e Fotogrammetria Caprioli Mauro Caprioli Mauro 9 Moschini Francesco Moschini Francesco 9 3 Recupero e Conservazione degli Edifici Fatiguso Fabio Fatiguso Fabio 9 Architettura Tecnica II + Lab. Chiarantoni Carla Chiarantoni Carla 9 3 Fisica Tecnica Ambientale Fato Ida Stefanizzi Pietro 9 - Rilievo dell’Architettura Perfido Paolo Perfido Paolo 9 Geotecnica Amorosi Angelo Amorosi Angelo 9 Marano Giuseppe Carlo Marano Giuseppe Carlo 9 Tecnica delle Costruzioni + Lab. Monaco Pietro Monaco Pietro 9 - Sperimentazione, Collaudo e Controllo delle Strutture Diritto Urbanistico e Legislazione delle OO.PP. Guzzardo Giovanni Guzzardo Giovanni 3 - Strutture Prefabbricate Dipaola Vincenzo Dipaola Vincenzo 9 Sociologia Urbana Palmisano Leonardo Palmisano Leonardo 3 Progetti di Servizi Tecnologici Iannone Francesco Iannone Francesco 9 Tecnica Urbanistica II + Lab. Selicato Francesco Selicato Francesco 9 3 Architettura e Composizione Architettonica II + Lab. Calderazzi Antonella Calderazzi Antonella 9 3 - Illuminotecnica e Acustica Applicata Martellotta Francesco Martellotta Francesco 9 Costruzioni Idrauliche Berardi Luigi Berardi Luigi 6 - Principi di Ingegneria Elettrica Sylos Labini Marcello Sylos Labini Marcello 9 Tecnica dei Lavori Stradali Pisciotta Massimoandrea Ranieri Vittorio 3 - Progettazione Integrale De Marco Marina De Marco Marina 9 Organizzazione del Cantiere + Lab. Di Marzo Marcello Di Marzo Marcello 9 Gestione dei Progetti e Facility Management Pellegrino Roberta Pellegrino Roberta 9 3 A 3 B C 3 D Architettura Tecnica e Tipologie Edilizie 3 3 Disciplina opzionabile tra: Disciplina opzionabile tra: Disciplina opzionabile tra: 3.4.13 Organizzazione delle attività didattiche del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Insegnamenti attivati e docenti per anni di corso Docenti Disciplina opzionabile tra: 3 147 3.4.14 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 1° ANNO - 1st YEAR 148 MAT/05 - 6 cfu 1° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1590: Discipline matematiche per l’architettura - Riemann Integral Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni teoriche e di esercitazioni. Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures and tutorials. Disegno dell’Architettura I + Lab. Architectural Drawing I + Workshop ICAR/17 - 12 cfu 1° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1593: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente Silvia Cingolani Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire gli strumenti fondamentali dell’Analisi Matematica I per affrontare gli studi successivi con approccio scientifico e rigoroso. Aims and contents Primary objective of the course is to supply the fundamental instruments of the Mathematical Analysis I for supporting the successive studies with scientific and rigorous approach. Argomenti delle lezioni - Numeri reali. - Numeri complessi. - Le funzioni reali. - Limiti e continuità. - Successioni. - Derivata. - Integrabilità secondo Riemann. Topics - Real Numbers - Complex Numbers - Real functions - Limits and Continuity - Sequences - Derivatives Modalità d’esame L’esame consiste in una prova scritta in cui lo studente dovrà risolvere degli esercizi e in una prova teorica. Examination method The examination consists in a written test of exercises and a theory test. Cesare Verdoscia Finalità e contenuti disciplinari Il fine per il quale è stato programmato il modulo è quello di indicare al discente la via per giungere alla conoscenza dei rapporti di forma e di spazio delle opere architettoniche e delle trasformazioni antropomorfe del territorio. Aims and contents The purpose for which it was programmed module is to indicate the learner the way to attain knowledge of the relationship of form and space of the architecture and of the anthropomorphic transformations of the territory. Argomenti delle lezioni La struttura dell’insegnamento è caratterizzata da fasi in sequenza di apprendimento, sviluppate all’interno di percorsi didattici coordinati cui corrispondono aree di studio specifiche: 1. Le applicazioni della Geometria Descrittiva nell’ambito della rappresentazione dello spazio architettonico: dalle basi della geometria proiettiva, alle proiezioni parallele, alle proiezioni coniche. 2. La conoscenza delle operazioni necessarie per eseguire un corretto rilevamento e la relativa restituzione grafica, in scala opportuna, di un brano di tessuto urbano o di un manufatto architettonico. 3. Introduzione alla conoscenza dell’ambiente urbano, per capire e rappresentare, nelle diverse scale, lo spazio costruito e le sue componenti. Particolare attenzione sarà rivolta allo studio analitico alle fasi di formazione, evoluzione e aggregazione del manufatto architettonico, e alle relative tecniche di rappresentazione e sintesi grafiche. Topics The structure of the course is characterized by sequential steps of learning, developed in coordinated educational courses which correspond to specific areas of study: 1. Applications of Descriptive Geometry in the representation of architectural space: from the basics of projective geometry, at the parallel and conical projections. 2. The knowledge of the operations required to perform a correct detection and its graphic representation, in a suitable scale, of a piece of urban tissue or an architectural work. 3. Introduction to the knowledge of the urban environment, to understand and represent, in different scales, the built space and its components. Particular attention will be paid to the analytical study of the stages of formation, evolution and aggregation of the architectural, and at related techniques of representation and graphic synthesis. Articolazione delle attività didattiche Il corso si articola in lezioni teoriche, esercitazioni e disegni in aula. Saranno inoltre, assegnati temi di approfondimento, che costituiranno occasione didattica e contributo alla risoluzione di alcuni problemi di interpretazione dell’ambiente urbano e dell’architettura, per la cui salvaguardia, il primo passo consiste proprio nella sua conoscenza approfondita e nella catalogazione propria dei suoi elementi. Il campo di ricerca è limitato, in genere, all’area regionale presupponendo che questo sia l’ambito più probabile di lavoro dei futuri ingegneri, al quale saranno applicati i metodi e i principi teorici dell’attività scientifica, permettendo in sede didattica la verifica di quanto sperimentato, come ricerca scientifica sul campo. Articulation of educational activities The course consists in lectures, tutorials, and drawings in the classroom. Will be also assigned topics for further study, which will provide a didactics opportunity and a contribution to the resolution of some problems interpretation of the urban environment and of the architecture, for the conservation of which, the first step consists in his knowledge and in the cataloging of its elements. The search field is limited usually to regional, assuming that this, is the most likely area of work, for future engineers, to which will be applied methods and theoretical principles of scientific activity, allowing the educational testing of what experimented, as scientific research in the field. Modalità d’esame Nella conferma delle indicazioni complessive, sulla base delle lezioni specifiche, dei materiali prodotti nell’ambito delle esercitazioni in aula e dei colloqui individuali di revisione, ogni studente redigerà, disegnando a matita, gruppi di tavole, in cartoncino bianco, liscio e di grammatura pesante. In sede di esame, sarà verificata e valutata la conoscenza della disciplina, attraverso un colloquio con gli esaminatori. Examination method In confirmation of the overall indications of method, on the basis of specific lessons, of the materials produced as part of classroom exercises and individual interviews for review, each student will produce, drawing in pencil, groups of tables, white card, smooth and of heavy weight. In the examination, will be monitored and evaluated knowledge of the discipline, through an interview with the examiners. 3 3.4.14 Progetti didattici 1° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 • Analisi Matematica I • Geometria • Informatica Grafica • Disegno dell’Architettura I + Lab. • Analisi Matematica II • Fisica Generale • Storia dell’Architettura • Economia ed Organizzazione Aziendale • Lingua Straniera Analisi Matematica I Calculus I 149 Analisi Matematica II Calculus II MAT/05 - 6 cfu 1° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1590: Discipline matematiche per l’architettura 150 Silvia Cingolani Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire le conoscenze basilari dell’Analisi Matematica II per la comprensione di modelli nelle Scienze Applicate e l’Ingegneria. Aims and contents Primary objective of the course is to supply the fundamental instruments of the Mathematical Analysis II for the comprehension of models in Applied Sciences and Engineering. Argomenti delle lezioni -Integrazione definita. Integrazione indefinita. -Serie numeriche. -Serie di potenze. -Equazioni differenziali lineari. -Funzioni di più variabili. -Calcolo differenziale, funzioni scalari di più variabili. -Curve. -Integrali doppi. Topics -Definite Integral. Indefinite Integral. -Numerical Series. -Power Series. -Linear Differential Equations. Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni teoriche e di esercitazioni. Articulation of educational activities The course will be articulated in theoretical lectures and tutorials. Modalità d’esame L’esame consiste in una prova scritta in cui lo studente dovrà risolvere degli esercizi e in una prova teorica. Examination method The examination consists in a written test of exercises and a theory test. Fisica Generale Elements of Physics FIS/01 - 6 cfu 1° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1591: Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l’architettura Giorgio Pietro Maggi Finalità e contenuti disciplinari Fornire le conoscenze e le metodologie di base indispensabili per il proseguimento degli studi di ingegneria attraverso l’apprendimento dei principi fondamentali della meccanica e della termodinamica. Sviluppare l’abilità degli studenti ad affrontare semplici ma reali problemi tecnici e di risolverli in modo rigoroso e quantitativo. Aims and contents To provide the knowledge and the basic methodologies essential for the continuation of engineering studies through the acquisition of the fundamental principles of mechanics and thermodynamics. To develop the students skill to deal with easy but real technical problems and to solve them in a strict and quantitative manner. Argomenti delle lezioni - La fisica e il metodo sperimentale. Sistemi di unità di misura. Grandezze fisiche scalari e vettoriali. - Cinematica: sistemi di riferimento, moto rettilineo: posizione, spostamento, velocità, accelerazione; moto uniformemente accelerato, armonico, smorzato. Moto nel piano e nello spazio, accelerazione normale e tangenziale. Trasformazioni di Galilei. - Dinamica del punto materiale: le leggi di Newton. Forza peso, reazioni vincolari, forze di attrito statico, dinamico e viscoso, forze elastiche. Lavoro. Potenza. Teorema dell’energia cinetica. Forze conservative ed energia potenziale. Energia meccanica e sua conservazione. Lavoro non conservativo. - Sistemi di punti materiali: centro di massa, moto del centro di massa, Ia e IIa equazione cardinale, I°e II° teorema di Konig. Conservazione della quantità di moto. Urti. - Corpo rigido: rotazioni intorno ad un asse fisso: energia cinetica nel moto di rotazione, momento di inerzia, teorema di Steiner, momento della forza, momento angolare, equazione del moto, lavoro e potenza nei moti circolari. Puro rotolamento. Conservazione del momento angolare. Statica del corpo rigido. - Corpi solidi: moduli di elasticità. Fluidi: pressione idrostatica. Legge di Stevino. - Sistema termodinamico. Temperatura. Calore e cenni sui suoi modi di trasmissione. Termometri. Calori specifici, calori latenti. Trasformazioni reversibili ed irreversibili. - Gas ideali: equazione di stato, trasformazioni, lavoro. Il I° principio della termodinamica, energia interna. Trasformazioni cicliche. Macchine termiche, 2° principio della termodinamica. Entropia. Topics - The physics and the experimental method. Systems of measurement units. Scalar and vector physical quantities. - Kinematics: reference systems, rectilinear motion: position, displacement, velocity, acceleration, uniformly accelerated motion, harmonic damping. Motion in the plane and in space, normal and tangential acceleration. Galilean transformations. - Dynamics of a particle: Newton’s laws. Weight , normal, static and dynamic friction, viscous and elastic forces. Work. Power. Kinetic energy theorem. Conservative forces and potential energy. Mechanical energy and its conservation. Non conservative work. - Systems of points: center of mass, motion of the center of mass, Ist and IInd cardinal equation, the first and second Konig theorems. Conservation of momentum. Collisions. - Rigid bodies: rotations around a fixed axis: kinetic energy in rotational motion, moment of inertia, Steiner’s theorem, moment of a force, angular momentum, equation of motion, work and power in rotational motions. rolling without slipping. Conservation of angular momentum. Statics of rigid bodies. - Solids: modulus of elasticity. Fluids: hydrostatic pressure. Stevin’s law. Thermodynamic system. Temperature. Heat and its transmission. Thermometers. Specific heats, latent heats. Reversible and irreversible processes. - Ideal gas: equation of state, transformations, work. The First principle, internal energy. Cyclic transformations. Heat engines, 2nd principle. Entropy. Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in 60 ore di lezioni frontali e 20 ore di esercitazioni numeriche in aula. Articulation of educational activities The course consists of 60 hours of lectures and 20 hours of numerical exercises. Modalità d’esame L’esame consiste in una prova scritta ed in una prova orale. L’esito della prova scritta è determinante per l’ammissione alla prova orale. Examination method The exam consists of a written test and an oral test. The result of the written test is decisive for admission to the oral test. Storia dell’Architettura History of Architecture ICAR/18 - 9 cfu 1° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1592: Discipline storiche per l’architettura Gian Paolo Consoli Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire gli strumenti metodologici necessari all’acquisizione di una conoscenza base della storia dell’architettura antica, medievale e moderna occidentale, con particolare attenzione a quella italiana,nell’arco temporale dal 800 A.C. al 1800 D.C. Aims and contents Primary objective of the course is to provide the methodological tools necessary to acquire a basic knowledge of the history of ancient, medieval and modern Western Europe, with particular attention to the Italian one, in the period from 800 BC 1800 A.D. Argomenti delle lezioni A. Caratteri generali 1. Storia dell’architettura: significati e metodi 2. Elementi del costruire: materiali strutture verticali e orizzontali. pilastri, muri, coperture 3. L’ordine architettonico: origine e struttura B. Periodi, stili, protagonisti e opere 1. Architettura della Grecia antica – L’Acropoli 2. Architettura Romana – Il Pantheon e i Fori 3. Dal Paleocristiano al Carolingio – S.Sofia 4. Architettura medievale in Europa:I:Il Romanico – Duomo di Modena 5. Architettura medievale in Europa:II- il Gotico – Cattedrale di Chartres 6. Architettura del 400 in Italia – Brunelleschi e Alberti 7. Architettura del 500 in Italia – Bramante e Palladio 8. Architettura del 600 in Italia – Bernini e Borromini 9. Architettura del 700 in Italia – Juvarra e Piranesi 10. Architettura del neoclassicismo in Europa Topics A. General characteristics 1. History of Architecture: meanings and methods 2. Elements of building: materials vertical and horizontal structures. columns, walls, roofs 3. The architectural order: Origin and Structure B. Periods, styles, characters and works 1. Architecture of ancient Greece – The Acropoli 2. Roman architecture – The Pantheon and the Fori 3. From the Early Christian to the Carolingian – S.Sofia 4. Medieval architecture in Europe:I:Il Romanico – Duomo di Modena 5. Medieval architecture in Europe:II- The Gothic – Chartres Cathedral 3 3.4.14 Progetti didattici 1° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 -Functions of several variables. -Differential Calculus for functions of several variables. -Curves. -Double Integrals. 151 152 Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica, e seminari, orientati ad analizzare in forma prevalentemente tematica aspetti specifici relativi agli argomenti affrontati; saranno effettuate inoltre alcune esercitazioni bibliografiche e grafiche volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche. Inoltre si ritiene fondamentale imparare ad usare il disegno come strumento di conoscenza, per questo gli studenti sono invitati a disegnare su un quaderno le architetture presentate a lezione, in modo da comprenderne a fondo la struttura. Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures, intended to display the matter in a diacronical manner, and seminaries, oriented to analyze in a thematic manner specific aspects; the course includes also exercises in library, necessary to acquire instruments and methodology to carry out bibliographical and graphics searches. It is also considered important to learn to use the drawing as a means of knowledge, so students are encouraged to draw on a notebook architectures presented in class, in order to understand in depth the structure. Modalità d’esame La partecipazione alle attività didattiche è indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame finale. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio con gli esaminatori e la correzione del quaderno di appunti che, revisionato durante l’anno, sarà parte integrante dello svolgimento dell’esame. Examination method Participation in educational activities is essential to take advantage of the opportunity to take the final exam. In the examination will assess the knowledge and ability to assess historicalcritical exegesis of the matter, through an interview with the examiners and the correction of the notebook that revised during the year, will be an integral part of the examination. Economia ed Organizzazione Aziendale Engineering Economics ING-IND/35 - 6 cfu 1° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1600: Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica Nicola Costantino Finalità e contenuti disciplinari Lo studente del corso acquisirà conoscenze generali e specifiche sugli argomenti relativi all’impresa (forme giuridiche e modalità organizzative), al suo contesto operativo, ed agli strumenti di valutazione economica e finanziaria, con alcuni cenni su contabilità generale e bilancio. Verrà quindi esaminato il mercato delle costruzioni, con particolare – ma non esclusivo – riferimento al contesto italiano, sia sul fronte della domanda che su quello dell’offerta. In tale ambito saranno approfondite le peculiarità organizzative e gestionali delle imprese operanti nel settore e le nuove tendenze del mercato, insieme alle più importanti tecniche di project management. Aims and contents The student will be able to understand the principal issues related to the business relationships: management, planning, accounting. He also will know how the firm is related with the economic system in Europe. The management of construction firms (project management and construction management) will be object of particular attention. Argomenti delle lezioni - L’IMPRESA Profili economici, giuridici e organizzativi Contabilità e bilancio Contesto di riferimento Metodi di valutazione - LE COSTRUZIONI Il mercato: domanda e offerta L’impresa di costruzioni Il project management Nuove tendenze del mercato Topics - THE FIRM Economics and legal issues Accounting Organizational issues Firm’s evaluation - THE CONSTRUCTION INDUSTRY The market: demand and supply The construction firm Il project management New tendencies on the construction market Articolazione delle attività didattiche Lezioni ed esercitazioni in aula supportate da videoproiettore, tutoraggio in forma di assistenza individuale. Articulation of educational activities Lectures, supported by projector, personalized feedback and coaching to improve every aspect of the student’s work. Modalità d’esame Prove scritte intermedia e finale. In alternativa, esame orale. Examination method Intermediate and final written examinations. As an alternative: oral examination. 4.4.15 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 2° ANNO - 2st YEAR • Tecnica Urbanistica I + Lab. • Chimica (edile) • Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata • Disegno dell’Architettura II + Lab. • Meccanica Razionale • Statica • Architettura e Composizione Architettonica I + Lab. • Architettura Tecnica I + Lab. Tecnica Urbanistica I + Lab. Town Planning I + Workshop ICAR/20 - 12 cfu 2° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1597: Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale Francesca Calace Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire le conoscenze su tematiche che hanno caratterizzato la trasformazione dei sistemi urbani e sul rapporto di queste con l’evoluzione della disciplina urbanistica. Il corso intende inoltre introdurre agli strumenti metodologici necessari per la conoscenza ed interpretazione dei contesti urbani e territoriali per la pianificazione urbanistica, in relazione ai sistemi di risorse insediative, paesaggistiche ed ambientali. Aims and contents The first purpose of the course is to provide issues on the transformation of urban systems and their relationship with planning. The course also aims to introduce methodological tools of planning for understanding and interpretation of urban and regional contexts, in relation to settlement, landscape and environmental systems. Argomenti delle lezioni Modulo 1: Il territorio e la città - Storia della città – la città antica - Storia della città – la città moderna - Il novecento parte I – il secolo breve - Il novecento parte II – la contemporaneità Modulo 2: leggere, misurare comprendere - Le risorse ambientali: assetto fisico, morfologico e naturalistico - Il territorio rurale - Il paesaggio - Sistema insediativo e delle infrastrutture - Lo spazio urbano e i materiali urbani - Indici, parametri, misure Modulo 3: Principi e tecniche per pianificare - La pianificazione: strumenti, livelli e procedimenti - La pianificazione: trasformazioni del piano - Qualità e sostenibilità ambientale - La perequazione - La partecipazione Topics Module 1: Territory and cities - History of the city - the ancient city - History of the city - the modern city - The twentieth century Part I - The Short Twentieth Century - The twentieth century part II - The contemporary age Module 2: read, understand measure - Environmental resources: physical structure, morphology and natural system - The rural area - The landscape - Settlements and infrastructure - Urban space and urban materials - Indexes, parameters, measurements Module 3: Principles and techniques for planning - Planning: tools, methods and levels - Planning: transformations of the urban plan - Quality and environmental sustainability - Development rights in urban planning process - Participation Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni frontali, finaliz- zate a fornire il bagaglio teorico disciplinare, e da attività complementari di laboratorio. Queste ultime sono focalizzate su strumenti specifici per ognuno dei tre moduli affrontati e hanno l’obiettivo di costruire una metodologia di lettura ed interpretazione del territorio, attraverso l’uso della cartografia tradizionale e dei GIS per la costruzione di un Sistema Informativo Territoriale finalizzato alla pianificazione urbanistica. Articulation of educational activities The course will consist of lectures, aimed at building a theoretical background, and complementary activities in the laboratory. These activities are focused on specific tools, for each of the three modules of theoretical lectures, and are aimed to construct a methodology of territorial reading and interpretation, by traditional cartography and GIS. Modalità d’esame La partecipazione alle attività didattiche è indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame finale. In sede di esame sarà valutata: la conoscenza degli elementi teorico-disciplinari attraverso un colloquio con gli esaminatori; la capacità di gestione degli strumenti metodologici di analisi territoriale, maturata durante le attività di laboratorio, attraverso la produzione di elaborati esercitativi scrittografici. Examination method Attending teaching lectures is mandatory to take the final exam. The examination will evaluate: the theoretical knowledge, through an oral exam, and the ability to manage the methodological tools of spatial analysis, gained during laboratory activities, through production of technical classwork. 3 3.4.15 Progetti didattici 2° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 6. Architecture of the 15th century in Italy – Brunelleschi and Alberti 7. Architecture of the 16th century in Italy – Bramante and Palladio 8. Architecture of the 17th century in Italy – Bernini and Borromini 9. Architecture of the 18th century in Italy – Juvarra and Piranesi 10. Architecture of neoclassicism in Europe 153 Disegno dell’Architettura II + Lab. Architectural Drawing II + Workshop ICAR/17 - 12 cfu 2° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1593: Rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente 154 Lorenzo Netti Finalità e contenuti disciplinari L’ambito di interesse del corso di Disegno dell’Architettura II è costituito dalla rappresentazione degli edifici nella sua ampia accezione di mezzo conoscitivo delle leggi che governano la struttura formale, di strumento di analisi dei loro valori, di atto espressivo e di comunicazione visiva. Nel corso di Disegno dell’Architettura II l’allievo pratica il disegno come linguaggio grafico, infografico e multimediale applicato al processo progettuale dalla formazione dell’idea alla sua definizione esecutiva. Il percorso formativo propone lo sviluppo e il controllo dei problemi del progetto, a diverse scale, in relazione all’impiego dei materiali, all’uso delle tecniche e al rinnovarsi dei modi di costruzione-produzione dell’architettura. Attraverso l’uso degli strumenti e delle tecniche del disegno si promuove la comprensione critica (sapere) e l’esercizio operativo (saper fare) dei processi per determinare la forma degli edifici. Per quanto attiene il ‘sapere’ inteso come conoscenza analitica di base, l’allievo dovrà indagare il rapporto tra realtà e Argomenti delle lezioni Al corso semestrale di Disegno dell’Architettura II sono assegnati 12 crediti così ripartiti: • 9 crediti Lezioni e Esercitazioni di didattica assistita e studio individuale; • 3 crediti Laboratorio. Sia le attività intra-moenia che quelle extra-moenia prevedono la distinzione fra attività destinate al ‘sapere’, e cioè alle lezioni ex cathedra e allo studio individuale della teoria e attività destinate al ‘saper fare’, e cioè alle attività di esercizio e apprendimento guidati in aula, laboratorio, ricerche in biblioteca. Topics Articolazione delle attività didattiche Le attività didattiche sono articolate in due lezioni settimanali costituite ognuna da una trattazione teorica e da un’applicazione grafico-esecutiva. • Le lezioni ex-cathedra introdurranno o seguiranno le esercitazioni con l’obiettivo di promuovere la riflessione intorno al tema degli edifici e delle loro rappresentazioni. • Le esercitazioni guidate in aula saranno condotte attraverso l’applicazione delle tecniche di rappresentazione CAD o anche eseguendo disegni a mano libera. L’attività di esecuzione di grafici sarà integrata da esercizi di ripresa fotografica e dalla costruzione di modelli. Durante il corso di Disegno dell’Architettura II si terrà un Laboratorio con finalità applicative che si svolgerà prevalentemente in aula. Obiettivi del Laboratorio sono l’approfondimento degli argomenti oggetto dell’azione didattica svolta e lo sviluppo delle capacità di sintesi dell’allievo. Articulation of educational activities Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario: • elaborare in forma definitiva le esercitazioni sviluppate durante il corso attraverso la presentazione in formato digitale e anche su carta dei materiali prodotti anche con tecniche tradizionali • partecipare con profitto al seminario didattico di fine semestre. L’esame è basato su un colloquio nel quale l’allievo, presentando gli elaborati delle esercitazioni e del Laboratorio, dà prova della conoscenza critica degli argomenti trattati nel corso delle lezioni e sviluppati attrvaerso le esercitazioni. Examination method Meccanica Razionale Theoretical Mechanics MAT/07 - 3 cfu 2° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1590: Discipline matematiche per l’architettura Assunta Tataranni Finalità e contenuti disciplinari Il corso si prefigge di fornire agli studenti i concetti matematici relativi alla cinematica e statica dei sistemi liberi e vincolati; in generale, l’obiettivo del corso è fornire gli strumenti e le metodologie necessarie per l’analisi e la comprensione della statica dei sistemi meccanici. Aims and contents The purpose of the course is to provide mathematical concepts about cinematics and statics of free and constrained systems; in general, the aim is giving to students an introduction to methodologies necessary for the analysis of mechanical systems. Argomenti delle lezioni - Vettori. - Operazioni elementari; rappresentazione cartesiana; funzioni vettoriali; momento polare e assiale; sistemi di vettori applicati; sistemi di vettori equivalenti. - Masse. - Funzione densità; centro di massa; momenti d’inerzia. - Vincoli - Punto vincolato; sistemi di punti vincolati; sistema rigido; sistema rigido piano; sistema costituito da parti rigide vincolate. - Cinematica - Cinematica del punto; terna intrinseca; cinematica relativa; formula fondamentale della cinematica rigida; accelerazione nei moti rigidi; atto di moto rigido piano; centro di istantanea rotazione; quantità di moto; quantità di moto, momento delle quantità di moto. - Statica e Dinamica - Statica del punto materiale; sistema di punti e sistema rigido; equazioni cardinali della statica; statica dei sistemi articolati; statica relativa; condizione pure di equilibrio di un corpo rigido con un punto fisso, con un asse fisso, appoggiato su un piano fisso nel caso di vincoli lisci. - Equazione fondamentale della dinamica del punto materiale; dinamica relativa; equazioni cardinali della dinamica nella prima e seconda forma. - Equilibrio di un sistema olonomo; stabilità all’equilibrio. Topics - Vectors - Fundamental operations; cartesian representation; vector functions; polar and axial moment of a vector; systems of applied vectors; equivalent systems of applied vectors. - Mass - Density function; centre of mass; moment of inertia. - Constraints - Costrained point; systems made of costrained points; rigid systems; rigid systems in a plane; system made of constrained rigid bodies. - Kynematics - Kynematics of a point particle; tangent, normal and binormal vector; relative kynematics; fundamental formula for the kinematics of rigid systems; acceleration of rigid systems; plane rigid motion; instantaneous centre of rotation; momentum; angular momentum; the case of rigid bodies. - Statics and Dynamics - Statics for a point particle; system of points and rigid system; cardinal equation of statics; statics of an articulated system; relative statics; conditions for the equilibrium of a rigid body with a fixed point, with a fixed axis, on a fixed plane without friction. - Fundamental equation of the dynamics of a point particle; relative dynamics; cardinal equation of dynamics. - Equilibrium for an holonomic system. Articolazione delle attività didattiche Lezioni ed esercitazioni numeriche in aula. Articulation of educational activities In class lectures and numerical applications. Modalità d’esame Esame scritto relativo alla statica dei sistemi; esame orale. Examination method Written examination (about statics of systems); oral examination. Statica Statics ICAR/08 - 3 cfu 2° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1596: Analisi e progettazione strutturale per l’architettura Mario Daniele Piccioni Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di fornire una introduzione ai principi, metodi e problemi della Statica, intesa quale disciplina che ha per oggetto lo studio del comportamento cinematico e statico dei sistemi strutturali, facendo essenzialmente riferimento al modello di trave rigida piana. Il modulo di Statica mira a fornire allo studente le prime nozioni necessarie ad affrontare l’analisi della risposta meccanica delle strutture. Aims and contents The present course aims at furnishing an introduction of the principles, methods and problems of the Statics. This subject basically deals with the analysis of the kinematic and static aspects of structures, with reference both to the models of rigid and deformable bodies. This course will give to the students some preliminary tools useful to analyze the mechanical behaviour of simple one-dimensional beams and frames. Argomenti delle lezioni I. Introduzione. Richiami di cinematica e statica dei corpi rigidi. Specializzazione al 3 3.4.16 Progetti didattici 3° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 rappresentazione sia teoricamente che attraverso esperienze tese a disvelare le potenzialità del disegno come modellazione grafica. II ‘saper fare’ svilupperà la conoscenza già acquisita del disegno automatico e delle relazioni tra disegno a mano libera e modello per lo sviluppo dell’idea-progetto. Aims and contents 155 156 Topics I. Introduction. Some preliminary concepts on the kinematics and static of rigid bodies. Plane case. Linear kinematics of rigid bodies. Principle of virtual works. II. Kinematics of beams and frames. Definition of a beam. Plane beam. Kinematics of external and internal constraints. Kinematic analysis. Theorem of kinematical chains. III. Statics of beams and frames. Force systems for beams. Axioms of equilibrium. Definition of internal forces. Equilibrium theorems for plane beams. Statics of external and internal constraints. Static analysis of beams and frames. Solution of problems on statically determinate structures. Graphic methods. IV. Geometric properties of areas. Preliminary definitions. First and second order inertial moments. Huygens and Steiner theorems. Inertial principal axes. Definition of center related to a given axis. Some concepts of projective geometry. Applications. Articolazione delle attività didattiche Lezioni ed esercitazioni alla lavagna, eventualmente supportate da lucidi. Il corso sarà supportato da incontri settimanali per chiarimenti ed approfondimenti sugli aspetti teorici e applicativi della materia, da tutoraggio in forma di assistenza individuale. Articulation of educational activities Lectures and exercitations to the blackboard, eventually supported by slides. Weekly seminars for explanations and in-depth analyses, personalized feedback and coaching to improve every aspect of the student’s work. Modalità d’esame L’esame consiste in una prova orale eventualmente preceduta da una prova scritta. Examination method Oral examination, eventually after a script test. Architettura e Composizione Architettonica I + Lab. Architecture and Architectural Composition I + Workshop ICAR/14 - 12 cfu 2° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1594: Progettazione architettonica e urbana Lorenzo Netti Finalità e contenuti disciplinari L’ambito di interesse del corso di Architettura e Composizione Architettonica I è costituito dall’architettura domestica: la casa quale bene primario e embrione della città. Lo strumento è la rappresentazione nella sua ampia accezione di mezzo conoscitivo delle leggi che governano la struttura formale, di strumento di analisi dei suoi valori, di atto espressivo e di comunicazione visiva. Nel corso di Architettura e Composizione Architettonica si pratica il progetto attraverso il disegno come linguaggio grafico, infografico e multimediale applicato ai processi di formazione dell’idea e della sua definizione. Il percorso formativo propone lo sviluppo e il controllo dei problemi del progetto, a diverse scale, in relazione allo spazio aperto, all’edificio e ai modi di costruzione-produzione dell’architettura. Attraverso l’uso degli strumenti e delle tecniche del disegno si promuove la comprensione critica (sapere) e l’esercizio operativo (saper fare) dei processi per determinare la forma dell’architettura. Per quanto attiene il ‘sapere’ inteso come conoscenza analitica di base, l’allievo dovrà indagare il rapporto tra realtà e rappresentazione sia teoricamente che attraverso esperienze tese a disvelare le potenzialità del disegno come modellazione grafica. II ‘saper fare’ svilupperà la conoscenza già acquisita del disegno automatico e delle relazioni tra disegno a mano libera e modello per lo sviluppo dell’idea-progetto. Argomenti delle lezioni Le attività didattiche sono articolate in lezioni bisettimanali (una per la trattazione teorica e l’altra per un’applicazione graficoesecutiva). • Le lezioni ex-cathedra introducono o seguono le esercitazioni con l’obiettivo di promuovere la riflessione intorno al tema del progetto contemporaneo. • Le esercitazioni guidate in aula sono supportate dall’applicazione di tecniche di rappresentazione CAD o anche eseguendo disegni a mano libera. L’attività di esecuzione dei grafici è integrata da esercizi di ripresa fotografica e dalla costruzione di plastici e modelli. Articolazione delle attività didattiche Al corso Architettura e Composizione Architettonica I sono assegnati 12 CFU ripartiti in 9 crediti per le attività disciplinari per Lezioni e Esercitazioni di didattica assistita e 3 crediti per il Laboratorio. Sono previste fasi di lavoro in aula e anche attività di studio individuale. Sia le attività intra-moenia che quelle extra-moenia sono distinte in azioni destinate al ‘sapere’, e cioè alle lezioni ex cathedra e allo studio individuale degli aspetti teorici e azioni destinate al ‘saper fare’, e cioè alle attività di esercizio e apprendimento guidati, laboratorio e ricerche bibliografiche. Durante il corso di Architettura e Composizione Architettonica I si terrà un Laboratorio che avrà per tema il progetto di un’abitazione. Obiettivi del Laboratorio sono l’approfondimento degli argomenti oggetto dell’azione didattica svolta e lo sviluppo delle capacità di sintesi dell’allievo. Modalità d’esame Per sostenere l’esame è necessario: • elaborare in forma definitiva le esercitazioni sviluppate durante il corso attraverso la presentazione in formato digitale e anche su carta dei materiali prodotti anche con tecniche tradizionali; • partecipare con profitto al seminario didattico di fine corso. L’esame è basato su un colloquio nel quale l’allievo, presentando gli elaborati delle esercitazioni e del Laboratorio, dà prova della conoscenza critica degli argomenti trattati nel corso delle lezioni e sviluppati attraverso le esercitazioni. 3 3.4.16 Progetti didattici 3° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 caso piano. Linearizzazione delle equazioni cinematiche. Principio dei lavori virtuali per corpi rigidi. II. Cinematica delle travature. Nozione di trave. Trave piana. Caratterizzazione cinematica dei vincoli e delle connessioni nel piano. Analisi cinematica di travi piane e di sistemi piani di travi. Considerazioni dirette sull’efficacia dei vincoli. Teoremi delle catene cinematiche. III. Statica delle travature. Sistemi di forze per le travi. Assiomi di equilibrio. Caratteristiche della sollecitazione. Teoremi di equilibrio per travi piane. Caratterizzazione statica dei vincoli e delle connessioni nel piano. Sconnessioni. Analisi statica di travi piane e di sistemi piani di travi. Risoluzione di strutture isostatiche. Elementi di statica grafica. IV. Geometria dei Sistemi Piani di Masse. Definizioni preliminari. Momenti del primo e del secondo ordine. Teoremi di Huygens e Steiner. Assi principali d’inerzia. Polarità d’inerzia. Teorema di reciprocità. Ellisse centrale di inerzia. Nocciolo centrale di inerzia. Applicazioni. 157 3.4.16 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3° ANNO - 3st YEAR 158 is the mechanics of structures, dealing with the problems relevant for structural design. ICAR/08 - 9 cfu 3° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1596: Analisi e progettazione strutturale per l’architettura Argomenti delle lezioni I. Cenni di Algebra Tensoriale. Nozione di tensore. Tensori del second’ordine . Rappresentazione in componenti. Rappresentazione cartesiana e decomposizione polare. Autovalori ed autovettori. Componenti normale e di taglio. II. Deformazione. Deformazione di un corpo continuo. Misure di una deformazione. Teoria lineare della deformazione. Direzioni e dilatazioni principali. Esempi di deformazioni elementari. Formula di rappresentazione di una deformazione infinitesima. Equazioni di compatibilità. III. Sforzo. Nozione di sistema di forze. Assiomi di Eulero. Tensore degli sforzi. Equazioni di equilibrio. Tensioni e direzioni principali. Esempi di stati di sforzo elementari. Teoremi generali: Lavoro Speso e Lavori Virtuali. IV. Relazione Sforzo-Deformazione. Generalità. Materiali linearmente elastici ed iperelastici. Formulazione del problema dell’equilibrio elastico. Teoremi energetici. Teorema di unicità di Kirchhoff. V. Isotropia Elastica. Concetti generali. Formula di rappresentazione. Moduli tecnici e loro restrizioni. VI. Problema di Saint-Venant. Formulazione generale. Sforzo normale. Flessione semplice. Torsione. Flessione e taglio. Presso e tenso-flessione. VII. Criteri di Resistenza. Generalità. Criterio della massima e minima tensione normale. Criterio della massima tensione Mario Daniele Piccioni Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di fornire una introduzione ai principi, metodi e problemi della Scienza delle Costruzioni, riguardata come integrazione della meccanica dei solidi, dei materiali e delle strutture. Un fondamento teorico è costituito dalla meccanica dei solidi che viene presentata nel suo assetto attuale e nelle sue relazioni con l’evoluzione della ricerca teorica e sperimentale sul comportamento dei materiali da costruzione. Altro fondamento è costituito dalla meccanica delle strutture che viene affrontata nei problemi più rilevanti per la progettazione strutturale. Aims and contents The aim of course is to provide an introduction to the principles, methods and problems of the Mechanics of Materials and Structures, a discipline that is an integration of mechanics of solids, materials and structures. The theoretical ground is the mechanics of solids, proposed at the present status, and in relation with the evolution of theoretical and experimental research on behaviour of construction materials. Another fundament tangenziale. Criterio delle massime e minime dilatazioni. Criteri energetici. Verifiche di sicurezza. VIII. Analisi e Progettazione delle Travature. Nozione di trave. Caratteristiche della sollecitazione. Equazioni di equilibrio. Travi ad asse curvilineo, sistemi a maglie chiuse, travature reticolari. Travature elastiche. Determinazione della linea elastica. Equazione dei lavori virtuali. Calcolo di spostamenti e rotazioni. Risoluzione di strutture staticamente indeterminate: metodo delle forze e metodo dei momenti. Progetto e verifica. IX. Problemi di Stabilità Elastica. Generalità. Trave deformabile caricata di punta. Verifica di stabilità e cenni sulle prescrizioni normative. Topics I. Fundamentals on Tensor Algebra. Tensors. Second order tensors. Components. Cartesian representation and polar decomposition. Eigenvalues and eigenvectors. Normal and shearing components. II. Strain. Deformation of continuum bodies. Strain measures. Linear theory. Principal stretches and principal direction of strain. Examples of elementary deformations. Representation formula of infinitesimal strain. Compatibility equations. III. Stress. Notion of force system. Axioms of Euler. Stress tensor. Equilibrium equations. Principal stresses and principal directions of stress. Examples of elementary states of stress. General theorems: work done and virtual work. IV. Stress – Strain Relations. General aspects. Linear elastic and hyperelastic materials. Statement of the elastic equilibrium problem. Energy theorems. Unicity theorem of Kirchhoff. V. Elastic Isotropy. General aspects. Representation formula. Technical modules and restrictions on their values. VI. Saint-Venant’s Problem. General formulation. Normal force. Bending. Torsion. Shear. Combined compression and bending and extension and bending. VII. Strength Criteria. General aspects. Maximum and minimum normal stress criterion. Maximum shear stress criterion. Maximum and minimum strain criterion. Energy criterion. Safety evaluation. VIII. Analysis and Design of Beams and Frames. The beam model. Internal forces. Equilibrium. Curved beams, frames, trusses. Elastic beams. Elastica for normal force, shear, bending and torsion. Virtual work equation. Evaluation of displacements and rotations. Solution of statically undetermined structures and frames. Design and safety evaluation. IX. Elastic Stability Problems. General aspects. Stability of simple compressed beam. Stability evaluation and basic elements of technical norms. Articolazione delle attività didattiche Lezioni ed esercitazioni alla lavagna, eventualmente supportate da lucidi. Il corso sarà supportato da incontri settimanali per chiarimenti ed approfondimenti sugli aspetti teorici e applicativi della materia, da tutoraggio in forma di assistenza individuale, e da visite guidate in laboratorio con illustrazione ed esecuzione delle prove meccaniche sui materiali da costruzione. Articulation of educational activities Lectures and exercitations to the blackboard, eventually supported by slides. Weekly seminars for explanations and in-depth analyses, personalized feedback and coaching to improve every aspect of the student’s work; laboratory exercitations where mechanical testing on construction materials are shown and explained. Modalità d’esame L’esame consiste in una prova orale eventualmente preceduta da una prova scritta di tipo progettuale. Examination method Oral examination, eventually after a script test about design problems. 3 3.4.16 Progetti didattici 3° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 • Scienza delle Costruzioni • Estimo • Storia dell’Architettura Contemporanea + Lab. • Architettura Tecnica II + Lab. • Fisica Tecnica Ambientale • Geotecnica Scienza delle Costruzioni Mechanics of Solids and Structures 159 Architettura Tecnica II + Lab. Building Technology II + Workshop ICAR/10 - 12 cfu 3° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1598: Discipline tecnologiche per l’architettura e la produzione edilizia 160 Carla Chiarantoni Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo del corso è quello di fornire specifiche metodologie di analisi e di sintesi che correlano il “tipo edilizio” agli aspetti distributivi, all’organizzazione strutturale e all’organizzazione impiantistica dell’organismo edilizio. La tematica è incentrata sulla residenza e sui servizi della stessa, unitamente allo studio degli elementi costruttivi e di fabbrica dei corrispondenti organismi architettonici. Il corso si rivolge all’edilizia residenziale esistente. Aims and contents The main aim of the course is to teach the specific methods of analysis and synthesis which link “building type” to distribution aspects, to structural organization and to the organization of installations of the building organism. The subject focuses on residence and on its services, with the study of building and manufacturing elements of the corresponding architectural organisms. The course refers to existing residential building. Argomenti delle lezioni - Concetti generali e riferimenti per la progettazione edilizia. - La normativa per l’edilizia residenziale: livelli normativi e tipologie delle norme; rapporto con il territorio, fra proprietà, organismooperatore-utente; evoluzione delle normative; - General concepts and references for building planning. - Residential building legislation: system of norms and norm types; relationship with the territory, among properties, organism-operatoruser; evolution of norms; regional legislation. - Residence home in history, evolution and perspectives; distinctive features of residence in Italy and in the other countries. - The residential unit project: analysis of the functions and housing spaces; spatial units, functional zones, dimensional ranges and normative controlling; possible aggregation of the system of internal relations of the house; housing-building relationship; vertical and horizontal links; structural organization; installation space organization. - Analysis on the type of residence: residence as a three level theme: home, building, territory and transfer of functions from one level to the other; analysis of the functions and spaces of the home; home-building relationship; veritcal and horizontal links; structural organization; installation space organization. - Types of residences: reference classification and historical-critical analysis of the examples; one-family single and multi-storey houses (detached, semi-detached and terraced); multilevel and apartment house (gallery, corridor, line, tower and mixed). - Fire protection code; disabled people code. - Special types: mention to other special types: university accomodations, homes for the aged, hospitals, school and education buildings. - The project for a type-functional redevelopment of existing buildings: active/passive solar techniques and technologies in the building organism; integration of passive solar technologies (passive design techniques), natural lighting of internal spaces, techniques and technologies for the passive exploitation of solar power; techniques and technologies for the exploitation of solar radiation for internal lighting; integration of active solar technologies in the building organism. Fisica Tecnica Ambientale Environmental Applied Physics Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni teoriche destinate ad affrontare la materia; in seminari tematici di approfondimento orientati su specifici argomenti; ed esercitazioni progettuali svolte in aula. Il laboratorio consiste nell’elaborazione di un tema d’anno, riguardante l’analisi critica e la rielaborazione progettuale dell’edilizia esistente, con particolare riferimento alle normative sull’abitare sostenibile. Articulation of educational activities The course is made up by theoretical lessons aimed at the explanation of the subject; by theme-based in-depth seminars on specific subjects and project work to be carried out in the classroom. The laboratory aims at the development of an year’s topic about the critical analysis and re-elaboration of design of existing buildings, with special reference to the laws on sustainable housing. ING-IND/11 - 9 cfu 3° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1591: Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l’architettura Modalità d’esame La partecipazione alle attività didattiche è indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame finale. La prova finale si articola in una prova grafica su un tipo edilizio trattato nel corso, nel conseguimento del laboratorio consistente nell’elaborazione del tema d’anno, ed in una prova orale sugli argomenti trattati a lezione. Examination method Class attendance is compulsory in order to take the final exam. The final exam consists of a graphic test on a building type that has been studied in the course, of the attainment of the laboratory test through the elaboration of the year’s topic, and of an oral exam on the subjects explained in class. Corso A Ida Fato Corso B Pietro Stefanizzi Finalità e contenuti disciplinari Il corso comprende e tratta le applicazioni tecniche a livello ingegneristico di principi fisici fondamentali quali termodinamica, trasmissione del calore, fluidodinamica, acustica e ottica con la finalità di progettare attraverso verifiche di progetto il benessere ambientale (termico, acustico, visivo, olfattivo) negli edifici e più in generale dell’ambiente costruito. Vengono trattate inoltre le questioni energetiche connesse con produzione, trasporto e utilizzazione dell’energia finalizzate alla progettazione del benessere. L’insegnamento fornisce strumenti e metodi di calcolo per la valutazione quantitativa delle prestazioni energetiche e di comfort delle soluzioni architettoniche di progetto. Al termine della frequenza dell’insegnamento gli allievi saranno in grado di progettare e verificare il comportamento termoigrometrico dei componenti edilizi e fornire specifiche tecniche per il dimensionamento di massima delle soluzioni di climatizzazione, tenendo conto delle esigenze termiche e di qualità dell’aria degli occupanti. Dal punto di vista del comfort visivo gli allievi conosceranno i criteri di illuminazione degli ambienti in funzione della destinazione d’uso dell’edificio e del risparmio energetico e sapranno scegliere e dimensionare i componenti edilizi trasparenti, le schermature solari, valutare la distribuzione e i livelli di illuminamento della luce naturale negli ambienti confinati; sapranno scegliere dimensionare e posizionare i componenti illuminotecnici di un impianto di illuminazione artificiale. Dal punto di vista del comfort sonoro gli allievi conosceranno i fondamenti di acustica attraverso le grandezze che descrivono il fenomeno acustico sia in termini oggettivi che soggettivi, i parametri caratterizzanti e i metodi previsionali per valutare e progettare un ambiente con buone prestazioni acustiche in funzione della sua destinazione d’uso, i requisiti e le soluzioni di difesa acustica degli edifici, la propagazione acustica all’esterno. Aims and contents The course includes techniques and applications at engineering level of fundamental physical principles such as thermodynamics, heat transfer, fluidynamics, acoustics and optics for the purpose of building design, through design checks, the environmental wellbeing (thermal, acoustic, visual, olfactory) in the built environment. Issues related to energy production, transport and use of energy are also dealt with. The course provides tools and calculation methods for the quantitative evaluation of energy performance and comfort of the architectural design. At the end of course frequency, students will be able to design and verify the hygrothermal behavior of building components and provide technical specifications for the dimensioning of air-conditioning solutions, taking into account thermal and air quality needs of the occupants. From the visual comfort point of view the students will know the criteria for lighting and energy conservation depending on the intended use of the building and will be able to choose and size windows and sunscreens, to evaluate distribution and illuminance levels of daylight in confined spaces; they will know how to choose size and position of the components of an artificial lighting system. From the point of view of acoustic comfort students will know the fundamentals of acoustics through the quantities and parameters describing the acoustic phenomenon, forecasting methods for evaluating and designing spaces with good acoustic performance for the intended use, requirements and solutions of building acoustic insulation, sound propagation outdoors. Argomenti delle lezioni Termodinamica Trasmissione del calore Psicrometria Controllo dell’ambiente termico Illuminotecnica Acustica applicata Topics Thermodynamics Heat transfer Psychrometrics Air conditioning Lighting Applied acoustics Articolazione delle attività didattiche Lezioni ed esercitazioni numeriche in aula. Visita ai laboratori di Fisica Tecnica. Seminari tematici. Articulation of educational activities Lectures and numerical exercises. Visit to the laboratories. Thematic seminars. Modalità d’esame Esame scritto e colloquio orale. Examination method Written and oral examination. 3 3.4.16 Progetti didattici 3° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 le normative regionali. - La casa d’abitazione nella storia, evoluzione e prospettive; caratteri distintivi della residenza in Italia e negli altri paesi. - Il progetto delle unità residenziali: analisi delle funzioni e degli spazi dell’alloggio; unità spaziali, zone funzionali, minimi dimensionali e verifiche normative; possibilità di aggregazione nel sistema delle relazioni interne all’alloggio; rapporto alloggio-edificio; i collegamenti verticali ed orizzontali; l’organizzazione strutturale; l’organizzazione degli spazi per gli impianti. - Analisi della tipologia residenziale: la residenza come tema su tre livelli: alloggio, edificio, territorio e trasferibilità di alcune funzioni da un livello all’altro; analisi delle funzioni e degli spazi dell’alloggio; rapporto alloggio-edificio; i collegamenti verticali ed orizzontali; l’organizzazione strutturale; l’organizzazione degli spazi per gli impianti. - Tipologie della residenza: classificazione di solo riferimento ed analisi storico-critica degli esempi; case unifamiliari mono e pluripiano (isolate, binate, a schiera); case plurifamiliari e pluripiano (ballatoio, corridoio, linea, torre, miste). - Le normative sulla sicurezza antincendio; le normative sui diversamente abili. - Le tipologie speciali: cenni sulle altre tipologie speciali: residenze universitarie, residenze per anziani, ospedali; gli edifici per l’istruzione. - Il progetto di riqualificazione tipologico funzionale dell’edilizia esistente: le tecniche e le tecnologie solari attive e passive nell’organismo edilizio; integrazione di tecnologie solari passive (tecniche di passive design); l’illuminamento naturale degli spazi interni; tecniche e tecnologie per lo sfruttamento passivo dell’energia solare; tecniche e tecnologie per lo sfruttamento della radiazione solare ai fini dell’illuminamento interno; integrazione di tecnologie solari attive nell’organismo edilizio. Topics 161 Geotecnica Geotechnical Engineering ICAR/07 - 9 cfu 3° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1596: Analisi e progettazione strutturale per l’architettura 162 Angelo Amorosi Finalità e contenuti disciplinari Introdurre il comportamento meccanico del terreno inteso come materiale multifase ingegneristico. Inquadrare le metodologie per effettuare una corretta caratterizzazione geotecnica di un sito. Affrontare e risolvere problemi geotecnici di complessità elementare inerenti alla realizzazione di opere civili: fondazioni superficiali, fondazioni profonde. Aims and contents Introduce the soil as a multiphase engineering material. Achieve a good understanding of the geotechnical characterisation process. Analyse relatively simple geotechnical structures, with particular reference to shallow and deep foundations. Argomenti delle lezioni - Elementi di Meccanica delle Terre: Caratteristiche generali dei terreni. Descrizione, identificazione e classificazione dei terreni. Stati di tensione e deformazione nei terreni. Principio delle tensioni efficaci. Tensioni litostatiche. Richiami di idraulica, moti di filtrazione, Undrained shear strength: conceptual issues and experimental observations. Compressibility: oedometer test. - Applied Geotechnics: Analysis and design of shallow foundations: generalised collapse mechanism and its extension to include eccentricity, inclined loads and shape factors; essentials on punching collapse mechanism; settlements analyses; criteria for settlements admittance. Analysis and design of deep foundations: limit axial load for a single pile. A critical review of the collapse mechanism of a pile. Large diameter piles. Essentials on piles subjected to horizontal actions. Articolazione delle attività didattiche 70% lezioni frontali, 30% esercitazioni (laboratorio, soluzione di semplici problemi di progetto svolti in classe). Articulation of educational activities 70% classes, 30% tutorials (laboratory activities, solution of design problems). Modalità d’esame Esame orale. Examination method Oral examination. 4.4.17 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 4° ANNO - 4st YEAR • Tecnica delle Costruzioni + Lab. • Diritto Urbanistico e Legislazione delle OO.PP. • Sociologia Urbana • Tecnica Urbanistica II + Lab. • Architettura e Composizione Architettonica II + Lab. • Costruzioni Idrauliche • Tecnica dei Lavori Stradali • Organizzazione del Cantiere + Lab. • Tecnica Urbanistica II + Lab. Tecnica delle Costruzioni + Lab. Technique of Constructions + Workshop ICAR/09 - 12 cfu 4° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1596: Analisi e progettazione strutturale per l’architettura Pietro Monaco Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone l’obiettivo di illustrare agli studenti gli istituti giuridici, di maggiore rilevanza, in materia di pianificazione urbanistica e di appalti di opere pubbliche, indispensabili a fini formativi e professionalizzanti. Aims and contents The course aims to illustrate the juridical institutes about the legislation with reference to pubblic work and town planning. 3 3.4.17 Progetti didattici 4° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 condizioni drenate e non drenate. Cenni di reologia: elasticità e plasticità. Mezzo elastico e tensioni indotte. Mezzo rigidoplastico e criterio di Mohr-Coulomb. Determinazione sperimentale della resistenza a taglio delle terre: scatola di taglio diretto, cella triassiale. Resistenza in tensioni totali: aspetti concettuali e determinazione dei parametri in laboratorio. Compressibilità: edometro e compressione edometrica. - Argomenti di Geotecnica Applicata: Analisi e progetto di fondazioni superficiali: collasso generalizzato e sua estensione per includere carichi eccentrici o inclinati su elementi di forma qualsiasi; cenni al collasso per punzonamento; analisi dei cedimenti; criteri di ammissibilità dei cedimenti. Analisi e progetto di fondazioni profonde: carico limite di un palo soggetto a forze verticali. Analisi critica del meccanismo di mobilitazione della capacità portante. Pali di grande diametro. Cenni al comportamento dei pali soggetti ad azioni orizzontali. Topics - Soil Mechanics: Introduction. Soil classification. Stress states in soil. Principle of effective stresses. Lithostatic stresses. Introduction to underground water behavior, groundwater flow, drained and undrained conditions. Introduction to reology: elasticity and plasticity. External loads-induced underground stresses via elasticity theory. Rigid-plastic behavior and the MohrCoulomb strength criterium. Experimental observation of the shear strength of soils: direct shear test, triaxial test. 163 Diritto Urbanistico e Legislazione delle OO.PP. Urban Planning Law and Legislation of the Pubblic Works Contracts IUS/10 - 3 cfu 4° anno - 1° semestre 164 Giovanni Guzzardo Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone l’obiettivo di illustrare agli studenti gli istituti giuridici, di maggiore rilevanza, in materia di pianificazione urbanistica e di appalti di opere pubbliche, indispensabili a fini formativi e professionalizzanti. Aims and contents The course aims to illustrate the juridical institutes about the legislation with reference to pubblic work and town planning. Argomenti delle lezioni - Diritto urbanistico: la proprietà privata (la disciplina della proprietà nel codice civile; le servitù; la funzione “sociale” della proprietà e la prospettiva costituzionale; le innovazioni del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità di cui al d.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 e s.m.i.); la pianificazione urbanistica (gli strumenti e le procedure di pianificazione generale e attuativa nella legislazione statale; la legge della Regione Puglia 27 luglio 2001, n. 20 in materia di governo del territorio; gli standard; Topics - Planning law and building regulation: the private property (the discipline of the property in the civil code; the easements; the social funcition of property and the constitutional perspective; the innovations about the expropriation of wich to the decree of the president of the Republic 8 june 2001, n. 327). The town planning (general and executive town planning in the state legislation; the legislation of Region Puglia 27 july 2001, 20; standard; safeguard measures; town planning ties; the landscape planning). The building regulation to the T.U. 6 june 2001, n. 380 (titles qualified in building; building abuses; building remission). - Legislation of pubblic works: pubblic works between european and national provisions (project and localization; realization modality; pubblic competions; subcontract; director; variants; aproval after test). Tecnica Urbanistica II + Lab. Town Planning II + Workshop Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni frontali e seminari. Articulation of educational activities The course will be articuleted in lectures and seminaries. Finalità e contenuti disciplinari Il corso mira a fornire una panoramica sulle metodologie valutative di piani, progetti e politiche in relazione alle problematiche ambientali e ai livelli di crescente complessità della pianificazione del territorio, nel contesto del quadro normativo e istituzionale recente. Il corso ripercorre i differenti approcci alla pianificazione soffermandosi in particolare sulla dimensione partecipativa dei processi decisionali e sugli strumenti di costruzione della conoscenza a supporto delle decisioni. Aims and contents The course aims to provide an overview of the evaluation methodologies of plans, projects and policies in relation to environmental issues and levels of increasing complexity of spatial planning in the context of the recent regulatory and institutional framework. The course traces the different approaches to planning with particular emphasis on the participatory dimension of decision-making processes and tools for knowledge building for decision support. ICAR/20 - 12 cfu 4° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1597: Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale Francesco Selicato Argomenti delle lezioni - La costruzione del piano. Gestione e attuazione. Il modello razionale. L’approccio collaborativo e partecipativo. Metodi e tecniche partecipative. Conflitti e negoziazione. Gli ambienti organizzativi. Processi decisionali. L’informazione nel processo di pianificazione. - Gli strumenti di pianificazione. La pianificazione comunale, generale e di dettaglio. Piani, politiche, strategie. - Nuove forme di pianificazione. I programmi complessi, criticità e potenzialità. - Sistemi di costruzione della conoscenza a supporto delle decisioni. GIS - Metodi di valutazione. Le valutazioni ambientali: Valutazione di Impatto Ambientale, Valutazione di Incidenza, Valutazione Ambientale Strategica - Attività pratiche di laboratorio. Costruzione di metodi di lettura e di interpretazione della struttura urbana e territoriale al fine di delineare le matrici territoriali (ambientali, insediative, infrastrutturali) ed orientare quindi le scelte progettuali. Definizione di soluzioni progettuali complesse in ambito urbano a partire dai quadri interpretativi delineati nella fase precedente tali, da configurare l’organizzazione insediativa di nuovo impianto in tutte le sue componenti costitutive. Topics - The Plan building process, its management and implementation. The rational model. The collaborative and participatory approach. Methods and participatory techniques. Conflict and negotiation. The organizational environments. Decision -making processes. The information in the planning process. - Planning tools. General and detailed town planning. Plans, policies and strategies. - New forms of planning. The complex programs in Italy: problems and potentials. - Knowledge building systems to support decisions. GIS - Evaluation methods. Environmental Assessments: Environmental Impact Assessment, Strategic Environmental Assessment. - Practical laboratory work. Construction of methods of reading and interpretation of urban and regional structure in order to delineate the territorial matrices (environment, settlements, infrastructures) so orienting the design choices. Definition of complex design solutions in urban areas from the interpretative frameworks outlined in the previous phase such as to constitute a new system of settlement organization in all its constituent parts. Articolazione delle attività didattiche Il corso è articolato in due parti strettamente integrate: la prima più attinente all’apprendimento dei metodi e dei differenti approcci alla pianificazione, degli strumenti di governo del territorio, delle valutazioni e dei sistemi di supporto alle decisioni, la seconda dedicata alle attività pratiche di laboratorio, attraverso cui approfondire, sperimentare e verificare l’applicabilità di metodi e tecniche valutative. Articulation of educational activities The course is divided into two parts tightly integrated: the first regarding learning methods and different approaches to planning, tools of land government, assessments and decision support systems, the second devoted to practical laboratory activities, through which investigate, experiment and test the applicability of methods and measurement techniques. Modalità d’esame Durante il corso sono previste tre prove scritte d’esame parziale. La prima prova tratta tipologie di approccio, metodi e tecniche utilizzabili nel corso del processo di pianificazione. La seconda tratta programmi complessi e strumenti di pianificazione ordinari, con particolare attenzione rivolta al nuovo modello di pianificazione adottato quasi ovunque nelle regioni italiane. La terza tratta approcci e metodologie di valutazione di piani e progetti a valenza urbanistica. L’attività progettuale di laboratorio è oggetto essa stessa di valutazione e completa le prove di esame. Examination method During the course three written tests of partial examination. The first test session regard a variety of approaches, methods and techniques used during the planning process. The second deals with complex programs and ordinary planning tools, with particular attention paid to the new planning model adopted almost everywhere in the Italian regions. The third sector approaches and methods of assessment of plans and projects. The project activity itself is the subject of laboratory evaluation. 3 3.4.17 Progetti didattici 4° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 le misure di salvaguardia; l’attività pianificatoria e i vincoli urbanistici; la pianificazione integrata; i nuovi strumenti di riqualificazione urbana; la pianificazione paesaggistica); la disciplina dell’attività edilizia nel T.U. 6 giugno 2001, n 380 e s.m.i. (i titoli abilitativi; gli interventi soggetti al permesso edilizio; l’estensione della denuncia di inizio attività alle fattispecie concessorie ai sensi della l. 27 dicembre 2001, n. 433 e del d.lgs. 27 dicembre 2002, n. 301; l’attività edilizia libera; la S.C.I.A.; il certificato di agibilità; il regime repressivo degli abusi edilizi; il condono edilizio); - Opere pubbliche e opere di pubblica utilità tra legislazione nazionale e comunitaria (localizzazione delle oo.pp. e acquisizione delle aree; livelli e contenuti della progettazione delle oo.pp.; modalità di realizzazione; procedimenti di scelta del contraente; i criteri di aggiudicazione; la disciplina del subappalto; il direttore dei lavori; le varianti in corso d’opera; le garanzie; i sistemi di pagamento; il collaudo). 165 Costruzioni Idrauliche Hydraulic Constructions ICAR/02 - 6 cfu 4° anno - 2° semestre Luigi Berardi 166 Finalità e contenuti disciplinari Acquisizione di nozioni di idraulica e di elementi per la progettazione e la gestione di sistemi idraulici funzionanti a pressione e a pelo libero. Approfondimenti sull’uso di strumenti recenti di analisi e verifica delle reti idriche. Aims and contents Achieving basic notions of hydraulics and essential elements for the design and management of water systems working under pressure and on free surface. Use of recent software applications for the analysis of water systems. Argomenti delle lezioni - Nozioni di idraulica di base per di condotte funzionanti in pressione in moto permanente. - Opere di approvvigionamento idrico. Stima del fabbisogno idrico. - Reti adduttrici: tracciato plano-altimetrico e dimensionamento. - Schemi funzionali di una rete di distribuzione urbana. Serbatoi. - Impianti di sollevamento; collegamenti di pompe in serie e in parallelo; schemi di regolazione; scelta della pompa. - Modelli idraulici per reti di distribuzione. Componenti della domanda idrica nei Topics - Basic Hydraulics of steady flow in pressurized pipelines. - Water procurement works. Assessment of water consumptions. - Water supply networks: solving pipe sizing considering plan and profile alignment. - Operation modes of urban water distribution networks. Tanks. - Pumps; series and parallel pumps; pump regulation modes; pump choice. - Water distribution network (WDN) models. Demand components in WDN models. Representation of WDN water losses. - Demand-driven analysis and Pressuredriven analysis. - WDN solving algorithms: H. Cross method, Global Gradient Algorithm. - Single steady-state and Extended period steady-state simulation of a WDN. Using software tools for WDN analysis. - WDN pipe sizing criteria. - Notions about unsteady flow in pressurized pipelines and protection devices. - WDN pipe materials. Devices, valves, flow meters, volume meters, air vents. - Basic Hydraulics of uniform flow and steady flow profiles in open channels. - Sizing and hydraulic verification of open channels. - Hydrologic analysis and rainfall-runoff models in urban catchments; assessment of discharge in sewers/drainages. - Design methods for urban sewer and drainage. Plan and profile alignment; surface profiles. - Internal water-supply networks and sanitary sewer systems of buildings (basic notions). Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni frontali ed esercitazioni sui principali argomenti del corso mediante l’utilizzo di fogli di calcolo e software tecnico. Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures and exercises by using spreadsheets and technical software. Modalità d’esame Esame orale Examination method Oral examination Tecnica dei Lavori Stradali Construction Works for Transport infrastructures ICAR/04 - 3 cfu 4° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1594: Progettazione architettonica e urbana Corso A Massimoandrea Pisciotta Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di fornire agli studenti le informazioni relative alle problematiche connesse all’inserimento delle infrastrutture viarie nel territorio, in funzione di diversi contesti socioeconomici. Verranno studiate le diverse tipologie di pavimentazioni, in particolare quelle relative alle strade urbane, per le quali si effettueranno degli esempi di progetto. Nel corso, inoltre, verranno illustrate le principali macchine utilizzate nei cantieri stradali. E’ previsto lo studio dei materiali in uso nelle costruzioni stradali e, in particolare, di quelli utilizzati nella costruzione delle pavimentazioni delle strade urbane. Aims and contents The course aims to provide students with information on the issues related to the inclusion of road infrastructure in the environment context, according to different socio-economic factors. Different types of pavements will be studied , in particular those relating to urban roads, for which design examples will be carried out. The course also will discuss the main machines used in road construction. The study of materials in use in road construction and, in particular, those used in the construction of pavements of urban roads is provided. Argomenti delle lezioni - Mobilità – Qualità della vita – Sviluppo: Relazione con le Infrastrutture di trasporto - Origini dell’uomo e mobilità - Mobilità come bisogno nativo dell’uomo: Travel Time Budget (T.T.B.) Travel Time Expenditur (T.T.E.) - Mobilità e Reddito – Sviluppo – Paesi ad elevato e basso P.I.L. - Le reti stradali – La gerarchizzazione e la funzione delle Strade – Funzioni associate alle Strade nel Territorio - Elementi Costituitivi dello Spazio Stradale - Le implicazioni di impatto ambientale - Pavimentazioni: Generalità sulle pavimentazioni - Pavimentazioni Flessibili – Pavimentazioni per aree urbane e pedonali – Pavimentazioni ad elementi discontinui - Calcolo delle Pavimentazioni – Catalogo delle Pavimentazioni: Esempio di Calcolo di Pavimentazione per Strada Urbana - Analisi granulometrica e fusi granulometrici – Indice C.B.R. - Materiali Stradali: Bitumi – Inerti – Conglomerati Bituminosi - Principali prove sui bitumi e sugli inerti - Prova Marshall - Cenni sui cantieri stradali e sulle macchine principali in uso per i lavori stradali. Topics - Mobility – Quality of Life – Development: relationship with the Transportation Infrastructure - Origins of man and mobility - Mobility as a native man need : Travel Time Budget (TTB) Travel Time Expenditur (T.T.E.) - Mobility and Income – Development – countries with high and low GDP - The road networks – Roads hierarchization and function – Functions associated with the Roads in the Territory - Constituent elements of the Road - The implications of environmental impact - Paving: General information on pavements - Flexible Paving-paving in urban areas and pedestrian – Paving with discontinuous elements - Calculation of Paving – Paving Catalogue: Example of Calculation of Urban Road Pavement - Particle size analysis and grading curve – CBR Index - Road Materials: Bitumen – Aggregates – asphalt - Main tests on bitumen and the aggregates - Marshall test - Notes on road construction and main machines in use for road works. Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma rigorosamente diacronica, e seminari, orientati ad analizzare in forma prevalentemente tematica aspetti specifici relativi agli argomenti affrontati; saranno effettuate inoltre alcune esercitazioni bibliografiche, volte ad acquisire gli strumenti e la metodologia necessari a condurre ricerche bibliografiche. Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures, intended to display the matter in a diacronical manner, and seminaries, oriented to analyze in a thematic manner specific aspects; the course includes also exercises in library, necessary to acquire instruments and methodology to carry out bibliographical searches. Modalità d’esame La partecipazione alle attività didattiche è indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame finale. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di valutazione storico-critica della materia, attraverso un colloquio con gli esaminatori. Examination method Participation in educational activities is essential to take advantage of the opportunity to take the final exam. In the examination will assess the knowledge and ability to assess historical-critical exegesis of the matter, through an interview with the examiners. 3 3.4.17 Progetti didattici 4° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 modelli idraulici. Rappresentazione delle perdite idriche in rete. - Analisi Demand-Driven e analisi PressureDriven. - Metodi di verifica delle reti in pressione: Metodo di H.Cross; Algoritmo del Gradiente Globale (GGA). - Analisi di una rete mediante simulazione singola e di periodo esteso in condizioni stazionarie. Utilizzo di software di analisi delle reti idrauliche. - Criteri di dimensionamento di una rete di distribuzione idrica. - Nozioni sui fenomeni di moto vario per condotte in pressione e dispositivi di protezione. - Tipi di tubazioni per acquedotto. Pezzi speciali, valvole, misuratori, contatori, sfiati. - Nozioni di idraulica in correnti a pelo libero in moto uniforme; profili di moto permanente. - Dimensionamento e verifica idraulica di canali a pelo libero - Analisi idrologica e modelli di afflusso-deflusso di un bacino urbano; determinazione della portata bianca e nera. - Progettazione delle fognature urbane. Tracciato planimetrico delle fogne; profili longitudinali. - Impianti di distribuzione idrica e di scarico negli edifici (cenni per le specificità del corso di laurea). 167 Corso B Vittorio Ranieri Argomenti delle lezioni - introduzione al corso - composizione della piattaforma stradale e classificazione delle infrastrutture viarie. Sezioni tipologiche - intersezioni a raso, rotatorie ed intersezioni a livelli sfalsati - pavimentazioni (con particolare riferimento a quelle urbane) e materiali che le costituiscono - bitumi, inerti e conglomerati: caratteristiche fondamentali e principali prove di caratterizzazione e accettazione - Principali caratteristiche dei cantieri stradali e delle macchine per i lavori stradali - Normativa tecnica - cenni sulla redazione del progetto stradale 168 Articolazione delle attività didattiche Lezioni in aula supportate da proiezioni power point; tutoraggio in forma di assistenza individuale. Articulation of educational activities Lectures with power point visual aids; individual tutoring Modalità d’esame Prova scritta con verifica orale Gestione dei Progetti e Facility Management Project Management e Facility Management ING-IND/35 - 9 cfu 4° anno - 2° semestre Ambito disciplinare 1600: Discipline economiche, sociali, giuridiche per l’architettura e l’urbanistica Roberta Pellegrino Finalità e contenuti disciplinari Il corso si pone l’obiettivo di fornire una panoramica dei principali strumenti e delle metodologie di Project Management, attraverso la trattazione di aspetti teorici introdotti dal PMBoK® (Project Management Basis of Knowledge®), e del facility management. Aims and contents Primary objective of the course is to present instruments and methodologies of the Project Management, according to the PMBoK® (Project Management Basis of Knowledge®), and the facility management. Argomenti delle lezioni - Organizzazione, pianificazione e controllo nelle imprese del settore delle opere civili - Introduzione alla gestione dei progetti: Introduzione al Project Management; cenni sui processi di Project Management del PMBOK - La pianificazione del progetto: la gestione dello scopo: La Work Breakdown Structure, La stima delle risorse - La pianificazione del progetto: la gestione del tempo: Il diagramma di Gantt; Le tecniche reticolari; Software per il C.P.M. - La gestione dei costi di progetto: Costruzione del preventivo di commessa; La rilevazione dei costi delle commesse - La gestione dei rischi di progetto: L’identificazione dei rischi; L’analisi dei rischi; Risposta ai rischi; Monitoraggio e Controllo dei rischi - Il monitoraggio e controllo del progetto: Misurazione dell’avanzamento delle attività di progetto; Metodo dell’Earned Value; Analisi degli scostamenti attraverso l’EVM; Stime al completamento e ripianificazione di tempi e costi - Introduzione al Facility Management: Il facility management; Caratteristiche del facility management - Il mercato del Facility Management e del Global Service - Progettazione e gestione della manutenzione: Teoria dell’affidabilità; Affidabilità dei sistemi complessi; Politiche e strategie di manutenzione; Life Cycle Cost Analysis; Tecniche valutazione del fabbisogno manutentivo. Topics - Organization, planning and control in firms operating in the civil infrastructure sector - Project management: introduction to Project Management (PM), processes of PM described in PMBOK - Project scope management: Work Breakdown Structure, resources estimation - Project schedule management: Gantt chart; Critical Path Method (CPM) and Program Evaluation and Review Technique (PERT); Software for scheduling the project - Project cost management: criteria for planning, structuring, estimating, budgeting, and controlling project costs; approach for quantitative analysis of the budget or cost plan - Project risk management: Risk identification, risk analysis, risk response; risk monitoring and control - Project monitoring and control: Measure of project progress; Earned value method; Analysis of variances; Forecasting cost at completion and planning time and cost - Introduction to Facility Management: The Facility management and its characteristics - The market of Facility Management and Global Service - Maintenance design and management: Reliability theory; Complex systems reliability; Maintenance policies and strategies; Life Cycle Cost Analysis; Techniques for estimating maintenance needs. Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni ed esercitazioni. Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures and exercises. 3 3.4.17 Progetti didattici 4° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Finalità e contenuti disciplinari Fornire gli elementi di base per la conoscenza dei principi di organizzazione delle reti stradali, dei principali materiali stradali e per la lettura e la valutazione di un progetto stradale Aims and contents To provide students with basic information regarding the road network organization, road construction materials. Students will also be provided with skills in reading and evaluating road projects. Topics - Introduction - composition of the road cross section and classification of the road facilities, cross sections - level intersections, roundabouts junctions. - pavements (with particular regard to urban pavements) and road materials - bitumens, aggregates and mixes: main characteristics and main tests - main characteristics of road construction works and of the construction machinery - notes on road design Modalità d’esame Esame orale. Examination method Oral examination. 169 4.4.18 Progetti didattici del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 5° ANNO - 5st YEAR 170 Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo formativo del corso è quello di mettere lo studente in grado di impostare criticamente il progetto e di svolgere il tema assegnato fino alla definizione d’elaborati esecutivi alle diverse scale, indagandone e risolvendone le componenti tipologico-distributive, costruttive, strutturali, tecniche e tecnologiche, mentre affronta il tema della forma che interagisce fattivamente col contesto d’appartenenza. Aims and contents The student must be able to plan a project from a critical point of view; to develop the assigned theme till to its last fase including several scales; to search into and try to solve building problems of technological and structural distribution; to deal with the urban space and real necessity. Argomenti delle lezioni - Architettura, casa, isolato, città, nel moderno e nel contemporaneo: teorici e maestri del fare; - Lettura critica di una tipologia edilizia; di un edificio complesso; Articolazione delle attività didattiche Il Corso, semestrale ed intensivo, è organizzato integrando lezioni teoriche, esercitazioni pratiche connesse all’elaborazione del progetto d’anno, esercitazioni pratiche e di laboratorio. ICAR/14 - 12 cfu 5° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1594: Progettazione architettonica e urbana Mauro Scionti La partecipazione a tutte le esperienze progettuali è strettamente individuale. Il Laboratorio si propone di mettere gli studenti in grado di interpretare e descrivere i temi dell’architettura e del disegno urbano, e nello stesso tempo di abilitarli a risolvere autonomamente quelle problematiche che continuamente s’affacciano nel processo progettuale, inteso come serie d’atti e di procedure che tendono alla consapevole e motivata costruzione della forma architettonica, dall’idea alla realizzazione, introducendoli alle più elementari tecniche di progettazione di un oggetto architettonico. Articulation of educational activities The semester intensive course is compound of theoretical lessons and practical laboratory exercises. The attendance to every project is strictly individual. Thanks to laboratory exercises the student is able to understand and describe architecture and urban composition problems, to solve them and to master technical methods of urban design. Modalità d’esame Esame orale. Examination method Oral examination. Restauro Architetttonico + Lab. Architectural Restoration + Workshop ICAR/19 - 12 cfu 5° anno - 1° semestre Ambito disciplinare 1595: Teorie e tecniche per il restauro architettonico Giambattista De Tommasi Finalità e contenuti disciplinari Il corso è finalizzato a fornire agli allievi la formazione metodologica e culturale di base, storica, tecnica e scientifica, necessaria per poter progettare il restauro ed il recupero del patrimonio architettonico esistente. Gli obiettivi formativi comprendono la conoscenza dei principi fondamentali alla base del restauro moderno e dei fondamenti teorici della tutela dei valori culturali del costruito; l’acquisizione degli strumenti per la comprensione degli edifici nei loro caratteri storico-architettonici e nella loro consistenza materico-costruttiva, nonché per la diagnosi dei fenomeni di degrado/ dissesto; l’acquisizione delle nozioni metodologiche e tecnico-scientifiche per il consolidamento e il risanamento igienico degli edifici. Aims and contents The course aims to provide the students with the basic methodological, cultural, historical, technical and scientific qualification to project the restoration and the refurbishment of the existing building heritage. The instructive aims are the knowledge of basic principles of the modern restoration and theoretical issues for the conservation of cultural values referred to the built environment; the acquisition of tools to understand the buildings with reference to their material and constructional features, to their chronological complexity and to the decay/disruption phenomena diagnosis; the acquisition of methodological and technical-scientific elements for the reinforcement and the hygienic recovery of historical buildings. Argomenti delle lezioni - Momenti E Problemi Di Storia Del Restauro - Il Progetto Di Restauro - La Diagnostica E Il Monitoraggio Delle Strutture Edilizie - Restauro Statico - Dissesti E Consolidamento Dei Terreni Di Fondazione - Dissesti Negli Organismi Edilizi - Opere Provvisionali - Consolidamento Di Edifici In Muratura - Restauro Statico Di Edifici In Zona Sismica - Risanamento Igienico - Esercitazioni In Aula - Laboratorio Topics - Moments And Issues Of The Restoration History - Restoration Project - Diagnostics And Monitoring Of Building Structures - Static Restoration - Instability And Reinforcement Of The Foundation Ground - Building Instability - Provisional Works - Masonry Reinforcement Articolazione delle attività didattiche Lezioni ed esercitazioni in aula supportate da videoproiettore, lavoro di gruppo in Laboratorio, tutoraggio in forma di assistenza a gruppi e individuale. Articulation of educational activities Lectures and practical applications in the classroom supported by TV projector, group work within the laboratory, individual and collective supervision. Modalità d’esame Presentazione pubblica e discussione del tema d’anno (tale momento, per le caratteristiche di partecipazione corale e coinvolgimento degli allievi costituisce, oltrechè verifica del lavoro svolto, ulteriore esperienza per tutti gli studenti e momento di approfondimento dei temi trattati) + Esame orale Examination method Public presentation and discussion of the project (this stage, because of the choral participation and involvement, can be considered a check of the realised work, as well as a further experience for all the students and a phase of analysis of the focused subjects) + Oral examination. 3 3.4.18 Progetti didattici 5° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 • Architettura e Composizione Architettonica III + Lab. • Restauro Architettonico + Lab. • CFU a scelta • CFU a scelta - Organismo e tipo edilizio: elemento, struttura d’elementi, sistema (insieme di strutture), organismo (struttura di sistemi); - L’opera d’architettura nelle sue relazioni con il contesto storico, fisico, ambientale; - Procedure per impostare criticamente un progetto d’architettura stabilendo corrette relazioni tra luogo, forme, distribuzione, struttura, impianti. E’ obbligatorio il quaderno individuale delle lezioni che dovrà essere esibito in sede d’esame. Il quaderno comprende appunti scritto-grafici sulle lezioni ed insieme appunti personali derivanti dalla lettura delle riviste e dalla schedatura dei libri obbligatori. Topics - House, residential quarter, town; modern and contemporary theorists and master of art; - Reading of a complex building; the elements of architecture and the proportions in architecture; - The architecture work in connection with its physical, historical and environments contexts; - To plan an architecture project with right connections with place, shapes, distribution, structure and installations. Every student is obliged to get an exercisebook to make notes; it will be checked during the exam. Architettura e Composizione Architettonica III + Lab. Architecture and Architectural Composition III + Workshop 171 Architettura Tecnica e Tipologie Edilizie Building Technology and Tipology ICAR/10 - 9 cfu 5° anno - 2° semestre Attività a scelta dello studente Orientamento A 172 Carla Chiarantoni Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è quello di fornire specifiche metodologie di analisi e sintesi delle problematiche connesse all’articolazione dell’ edilizia Bioclimatica nel caso di nuova costruzione. La questione viene affrontata nella sua interezza attraverso l’analisi e la comprensione degli aspetti distributivi, dell’organizzazione strutturale, dell’organizzazione impiantistica e, infine, dello studio degli elementi costruttivi che lo caratterizzano. Aims and contents The main aim of the course is to teach the specific methods of analysis and synthesis of the problems concerning the articulation of building Bioclimatics in the case of new constructions. The matter is dealt with thoroughly, through the analysis and the understanding of the distrubution aspects of the structural organization, of the organization of installations and finally, through the the study of the building elements which characterize it. Argomenti delle lezioni - Criteri di sostenibilità edilizia. - Normative nazionali ed internazionali che examined, quality of the building related areas. - Resource usage: use of eco-friendly and recycled building materials, use of water resources. - Energy quality: solar power penetration; control over solar power. - Energy quality: natural ventilation of buildings; ventilation of buildings. - Mediterranean architecture techniques and technologies. - Active and passive solar techniques and technologies in the building organism. - Integration of passive solar technologies in the building organism: passive design techniques; natural lighting of internal spaces; techniques and technologies for the passive exploitation of solar power; techniques and technologies for the exploitation of of solar radiation for internal lighting. - Integration of active solar technologies in the building organism. Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni teoriche destinate ad affrontare la materia; in seminari tematici di approfondimento orientati su specifici argomenti; ed esercitazioni progettuali volte all’elaborazione del tema d’anno. Articulation of educational activities The course is made up by theoretical lessons aimed at the explanation of the subject; by theme-based in-depth seminars on specific subjects and project work aimed at the development of the year’s topic. Modalità d’esame La partecipazione alle attività didattiche è indispensabile per poter usufruire della possibilità di sostenere l’esame finale. La prova finale consiste nel verificare, tramite la discussione del tema d’anno, l’acquisizione degli strumenti metodologici ed operativi per la realizzazione di un organismo edilizio realizzato con aspetti materici, tecnologici e costruttivi volti alla sostenibilità. Examination method Class attendance is compulsory in order to take the final exam. The final exam has the purpose of evaluating, through the discussion on the year’s topic, of the acquisition of the methodological and operative instruments for the design of a building organism through the perspective of matter, technology and sustainable building. Dinamica delle Strutture Structural Dynamics ICAR/08 - 9 cfu 5° anno - 2° semestre Attività a scelta dello studente Orientamento A Aguinaldo Fraddosio Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di fornire una introduzione ai principi, metodi e problemi della Dinamica delle Strutture, con riferimento ad applicazioni tipiche dell’Ingegneria Civile quali l’analisi delle strutture soggette a sollecitazioni sismiche, alle azioni del vento, a carichi mobili, ad azioni impulsive ecc.. Accanto ai fondamenti teorici, vengono presentati aspetti metodologici e procedurali di diretta implementazione progettuale. Aims and contents The aim of course is to provide an introduction to the principles, methods and problems of the Structural Dynamics for applications in Civil Engineering: structural analysis under seismic loads, wind loads, travelling loads, impulse loads, etc.. Together with theoretical issues, methodological and practical aspects related to design applications are proposed. Argomenti delle lezioni I. Modellazione dinamica delle strutture. Richiami di dinamica. Forze di inerzia. Modelli continui e discreti. Non linearità della risposta strutturale. II. Sistemi ad un grado di libertà. Equazioni del moto. Oscillazioni libere. Oscillazioni forzate: risoluzione esplicita per particolari forzanti; forzante generica; forzante armonica. Smorzamento. Moto del vincolo. Analisi spettrale. Oscillatore semplice elastoplastico. III. Sistemi a più gradi di libertà. Equazioni del moto. Oscillazioni libere. Analisi modale. Oscillazioni forzate. Moto del vincolo. Telai spaziali mono- e pluripiano. IV. Analisi strutturale per azioni sismiche. Sismologia. Spettri di progetto. Duttilità strutturale. Analisi lineare statica. Analisi lineare dinamica “time history” e con spettro di progetto. Analisi non lineare statica. Analisi non lineare dinamica. Cenni ai problemi progettuali in ingegneria sismica. V. Dinamica sperimentale e applicazioni strutturali. Cenni ai problemi di identificazione strutturale (test delle vibrazioni libere, test con vibrodina). Cenni alle strategie di dissipazione ed isolamento sismico. Topics I. Dynamical modeling of structures. Recall of Dynamics. Inertial forces. Continuous and discrete models. Non-linearity in structural response. II. Single degree of freedom systems. Dynamic equations. Free vibrations. Forced vibrations: direct integration of the equations of motion for special loads; general dynamic loadings; harmonic loadings. Damping. Support excitation. Spectral analysis. Elastoplastic response. III. Multi degree of freedom systems. Dynamic equations. Free vibrations. Modal analysis. Forced vibrations. Support excitation. Dynamical response of 3D frames (one-store or multi-store). IV. Seismic response of structures. Seismology. Design spectra. Ductility. Linear static analysis. Linear dynamic analysis (time history analysis and response spectrum analysis). Non-linear static analysis. Non-linear dynamic analysis. Some design problems in seismic engineering. V. Experimental dynamics and structural applications. Principles of structural identification (free vibration test, vibrodine test).Principles of supplemental damping and seismic isolation. Articolazione delle attività didattiche Lezioni ed esercitazioni alla lavagna, eventualmente supportate da lucidi. Esercitazioni progettuali. Articulation of educational activities Lectures and exercitations to the blackboard, eventually supported by slides. Design applications. Modalità d’esame L’esame consiste in una prova orale. Examination method Oral examination. 3 3.4.18 Progetti didattici 5° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 regolano la progettazione sostenibile. - Principi di progettazione bioclimatica - Qualità del sito. scelta del sito in funzione della progettazione: analisi dei fattori climatici ed ambientali; analisi del livello di accessibilità ai servizi del sito in esame; qualità delle aree di pertinenza degli edifici. - Consumo delle risorse: uso di materiali eco-compatibili e riciclati nell’edilizia; uso delle risorse idriche. - Qualità energetica: penetrazione della radiazione solare; controllo della radiazione solare. - Qualità energetica: ventilazione naturale negli edifici; ventilazione degli edifici. - Le tecniche e tecnologie delle architetture dell’area mediterranea. - Le tecniche e le tecnologie solari attive e passive nell’organismo edilizio. - Integrazione di tecnologie solari passive nell’organismo edilizio: tecniche di passive design; l’illuminamento naturale degli spazi interni; tecniche e tecnologie per lo sfruttamento passivo dell’energia solare; tecniche e tecnologie per lo sfruttamento della radiazione solare ai fini dell’illuminamento interno. - Integrazione di tecnologie solari attive nell’organismo edilizio. Topics - Criteria of building sustainability. - National and international legislation regulating sustainable design. - Principles of bioclimatic design. - Site quality. Selection of the site chosen for planning: analysis of the environmental and climatic factors, analysis of the level of accessibility to the services in the site 173 Progettazione Urbanistica Town Planning Project ICAR/21 - 9 cfu 5° anno - 2° semestre Attività a scelta dello studente Orientamento B 174 Francesco Rotondo Finalità e contenuti disciplinari Il corso mira a fornire una panoramica sulle problematiche che caratterizzano il progetto urbano, cercando di formare una sensibilità sui temi più attuali del dibattito disciplinare. Lo scopo è quello di enfatizzare l’attenzione ad una cultura del “progetto urbano” tesa alla individuazione e al perseguimento di obiettivi di conservazione, riordino e sviluppo, capace di assicurare al territorio e ai suoi abitanti, la dotazione di servizi e attrezzature necessaria al raggiungimento di un soddisfacente livello di qualità di vita. Aims and contents The course aims to provide an overview of the problems that characterize the urban project, trying to form a sensitivity on current topics of disciplinary debate. The goal is to emphasize the attention to a culture of “urban project” aimed at the identification and pursuit of the objectives of conservation, reorganization and development and ensuring to the territory and its inhabitants, the provision of services and equipment needed to reach a satisfactory level of quality of life. Gli strumenti di pianificazione. Richiami di leggi nazionali e regionali. Le componenti operative della pianificazione comunale. Topics THEORY’S ELEMENTS OF URBAN FORM. The evolution of urban design: the design process. Theories and methods for urban planning: from the functional city to the plural city (multi-purpose, multi-agent, multi-user). CITY’S SPACES: CONCEPTUAL ISSUES AND DESIGN CRITERIA The materials of the urban project. Green: a bio-infrastructure for urban and suburban areas. Conceptual issues and design criteria. Recurring criteria in design contests. The mobility spaces. Urban roads: new forms of public space. The urban and suburban roads: conceptual issues and design criteria. Cycle routes and Footpaths: conceptual issues and design criteria. Road intersections and elements of moderation traffic speed: conceptual issues and design criteria. Parking areas: conceptual issues and design criteria. Recurring criteria in design contests. The public spaces of social services. Surfaces for functional performance standards for urban welfare. New approaches and cultural development prospects. Conceptual issues and design criteria. Recurring criteria in design contests. The settlements. For a renewed relationship between settlements and open spaces. New approaches and cultural development prospects. Conceptual issues and design criteria. Planning tools. The European Compendium of Spatial Planning policies. Elements of national and regional laws. The operational components of municipal planning. Articolazione delle attività didattiche Durante il corso sono previste: esercitazioni pratiche di laboratorio e/o tema progettuale d’anno. Le esercitazioni di laboratorio e il tema d’anno devono essere portate a termine prima di sostenere l’esame finale. Articulation of educational activities During the course are preview practical laboratory. The laboratory and the year project must be completed before the final exam. Pianificazione Territoriale Regional Planning ICAR/20 - 9 cfu 5° anno - 2° semestre Attività a scelta dello studente Orientamento B Antonio Leone Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo fondamentale del corso è quello di fornire agli studenti gli strumenti culturali e operativi per affrontare le problematiche ambientali nella pianificazione territoriale, a livello specialistico. Aims and contents Primary objective of the course is to supply the necessary methodological and cultural instruments to face on environmental problems and planning processes, at higher level. Argomenti delle lezioni Nella prima fase del corso si affronta il quadro normativo relativo all’ambiente nella gestione del territorio, con particolare riferimento alla valutazione di impatto ambientale, di incidenza sulle aree della Rete Natura 2000 e quella ambientale strategica. Il dettato normativo è inteso come spunto concreto che offre l’occasione di evidenziare agli studenti i principali processi ambientali che è necessario conoscere e che saranno affrontati nella fase successiva del corso. In quest’ultima, saranno affrontati argomenti relativi alla tutela ambientale nei piani territoriali, compresi quelli paesaggistici, armonizzando i processi territoriali e quelli ambientali, con l’obiettivo di fornire agli studenti strumenti e conoscenze per pianificare nei canoni della sostenibilità ambientale. Questo significa tutelare le risorse sociali e naturali attraverso il corretto uso del territorio e, conseguentemente, pianificare con l’approccio della prevenzione piuttosto che la cura di danni già verificatisi. Esempi in tal senso sono: mitigazione del clima urbano attraverso ben precise strategie di greening; conseguente risparmio energetico e di emissioni di anidride carbonica in atmosfera; aumento della permeabilità del territorio (soprattutto quello urbano) per la difesa del suolo e della qualità delle acque. Tali processi costituiranno anche occasione per la parte applicativa del corso, componente fondamentale, che si esplica nel tema d’anno assegnato ad ogni studente, con l’applicazione pratica delle suddette tematiche a specifici casi reali. Quest’ultima parte del corso prevede 2 crediti dedicati all’apprendimento e/o perfezionamento delle tecniche di cartografia automatica e dei software GIS (Geographic Information System). Topics The first part of the course focuses on environment and planning Italian (and Spanish for the Erasmus students) legislation. It is the opportunity to show to students what are the needed technical competences. Examples are: the urban climate mitigation by city greening; the energy saving and consequent reduction of greenhouse gas emissions; increasing the land permeability to runoff and consequent water pollution and urban floods control. These topics give the opportunity for practical applications and consequent activities in the Geographic Information System (GIS) Laboratory (2 dedicated credits). Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare la materia in forma diacronica, e attività pratica, nel Laboratorio GIS. Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures, intended to display the matter in a diacronical manner. Contemporarily, practical activities will carried on, in the GIS Laboratory. Modalità d’esame In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di risolvere problemi inerenti la tutela ambientale nella pianificazione territoriale, a partire dalla discussione dell’elaborato GIS curato dagli studenti. Examination method The exam will consist in the GIS Laboratory job discussion, with the aim to check the student attitude to problem solving, regarding environment tutelage and land planning. 3 3.4.18 Progetti didattici 5° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Argomenti delle lezioni ELEMENTI DI TEORIA DELLA FORMA URBANA. Le evoluzioni del progetto urbano: dal disegno al processo. Teorie e metodi per la progettazione urbanistica: dalla città funzionale alla città plurale (multiuso, multiagente, multiutente). GLI SPAZI DELLA CITTA’: ASPETTI CONCETTUALI E CRITERI PROGETTUALI I materiali del progetto urbano. Il verde: una bioinfrastruttura per gli spazi urbani ed extraurbani. Aspetti concettuali e criteri progettuali. Criteri ricorrenti nei concorsi di progettazione. Gli spazi della mobilità. Le strade urbane: nuove forme di spazio pubblico. Le strade urbane ed extraurbane: aspetti concettuali e criteri progettuali. Percorsi ciclabili e pedonali: aspetti concettuali e criteri progettuali. Intersezioni stradali ed elementi di moderazione della velocità del traffico: aspetti concettuali e criteri progettuali. I parcheggi: aspetti concettuali e criteri progettuali. Criteri ricorrenti nei concorsi di progettazione. Gli spazi pubblici dei servizi e della socialità. Dalle superfici per gli standard funzionali alle prestazioni per il welfare urbano. Nuovi approcci culturali e prospettive di sviluppo. Aspetti concettuali e criteri progettuali. Criteri ricorrenti nei concorsi di progettazione. Gli spazi degli insediamenti. Per un rinnovato rapporto tra insediamenti e spazi aperti. Nuovi approcci culturali e prospettive di sviluppo. Aspetti concettuali e criteri progettuali. Criteri ricorrenti nei concorsi di progettazione. 175 Topografia, Tecniche Cartografiche e Fotogrammetria Topography, Cartography Techniques and Photogrammetry 176 Mauro Caprioli Finalità e contenuti disciplinari Acquisire gli elementi indispensabili per conoscere ed utilizzare le metodologie di rilievo e rappresentazione del territorio, come base per la progettazione, il rilievo ed il controllo delle opere di Ingegneria Civile e dell’Architettura, utilizzando sia misure tradizionali che satellitari. Conoscere gli opportuni sistemi di riferimento, utili per la costruzione della base georeferenziata dei Sistemi Informativi Territoriali (GIS), ed il monitoraggio del territorio. Aims and contents Geodesy, Cartography, Measure treatment and coordinate systems. Traditional and satellite (GPS) surveying instruments and methods. Trace and Control of Civil Engineering works Cartographic representations. Digital Cartography. Norms and Specifications. Photogrammetry. Remote Sensing. GIS for the Territory and The Resources monitoring Argomenti delle lezioni Elementi di Geodesia, Cartografia, Teoria Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni e seminari, orientati ad analizzare in forma prevalentemente tematica aspetti specifici relativi agli argomenti affrontati; saranno effettuate inoltre alcune esercitazioni volte ad acquisire l’uso degli strumenti e le metodologie necessarie a condurre operazioni di rilievo. Articulation of educational activities The course will be articulated in lecture and seminaries, oriented to analyze in a thematic manner specific aspects; the course includes also exercises, necessary to acquire instruments and methodology use to carry out surveys. Modalità d’esame La possibilità di sostenere l’esame finale richiede il preventivo svolgimento di esercizi teorico-pratici personalizzati per ciascuno studente. In sede di esame sarà valutata la conoscenza e la capacità di esecuzione dei rilievi attraverso un colloquio con gli esaminatori. Recupero e Conservazione degli Edifici Building Refurbishment and Conservation ICAR/10 - 9 cfu 5° anno - 2° semestre Attività a scelta dello studente Orientamento C Fabio Fatiguso Finalità e contenuti disciplinari Il corso è finalizzato a fornire agli allievi la formazione metodologica e culturale di base e tecnico-scientifica necessaria per poter operare nell’ambito del recupero, della conservazione, della manutenzione e della gestione del patrimonio edilizio esistente, con particolare riferimento agli aspetti tecnico-costruttivi, tecnologici, gestionali, della innovazione e della sostenibilità degli interventi. Aims and contents The course aims to provide the students with the basic methodological, cultural, historical, technical and scientific qualification to project the restoration, the refurbishment and the maintenance of the existing building heritage, with particular reference to the technical, constructional, technological, managerial aspects and to the innovation and sustainability of the interventions. Argomenti delle lezioni DEFINIZIONI - Recupero, restauro, conservazione - I “valori” del patrimonio edilizio esistente - Compatibilità e appropriatezza degli interventi. DAL RECUPERO DEI CENTRI STORICI AL RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE - Le esperienze europee - L’esperienza italiana. Laboratori di Quartiere e Manuali del recupero - La legge 457/78 - Gli strumenti normativi innovativi per il recupero. LA MANUTENZIONE EDILIZIA – Il comportamento nel tempo degli elementi edilizi – Obsolescenza e patologia Tipologie di interventi di manutenzione – Manutenzione programmata - Le normative sulla manutenzione - Il sistema organizzativo di manutenzione – Gli strumenti della manutenzione RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE DELL’EDILIZIA PREMODERNA E TRADIZIONALE - IL LEGNO (Caratteristiche e comportamento – Tipologie strutturali – Connessioni – Degrado biotico – Degrado strutturale – Il restauro statico – Difesa dal fuoco – Difesa biotica - il legno lamellare) – IL FERRO (Caratteristiche e comportamento – Tipologie strutturali – Degrado fisico, chimico, strutturale – Il restauro statico) IL RESTAURO DELLE STRUTTURE IN C.A. Dissesti e degrado delle strutture – Danni corticali e strutturali - Cause del degrado – Protezione del cls – Tecniche di intervento L’INNOVAZIONE NEL RECUPERO EDILIZIO – Tecnologie e soluzioni per la sicurezza d’uso –– Le tematiche del risparmio energetico e della sostenibilità Topics DEFINITIONS – Refurbishment, restoration, conservation – The evolution of “cultural good” concept – The “values” of the existing building heritage – Interventions compatibility and suitability. THE REFURBISHEMENT FROM THE HISTORICAL CENTRES TO THE BUILDING EXISTING HERITAGE – The European experiences – The Italian experience. The neighborhood laboratory and the refurbishment handbooks – Law.457/78 – The innovative normative tools. BUILDING MAINTENANCE – The behavior of the building elements over the time – Obsolescence and pathology – Typologies of maintenance interventions – Maintenance management –The normative dispositions about the maintenance – The maintenance organizing system – The maintenance tools. REFURBISHMENT AND REQUALIFICATION OF MASONRY AND TRADITIONAL BUILDINGS – The TIMBER (Characteristics and behavior - Constructional typologies – Constructional conception– Connections – Biotic decay – Structural decay – Static restoration - Fire protection – Biotic protection – the lamellar timber) – THE IRON (Characteristics and behavior – Constructional typologies – Physical, chemical, constructional decay – Static restoration). THE RESTORATION OF REINFORCED CONCRETE STRUCTURES – Instability and decay of the structures – Cortical and structural damages – Causes of decay – Protection of the reinforced concrete – Interventions techniques THE INNOVATION WITHIN THE BUILDING REFURBISHMENT – Technologies and solutions for the safety of use – Sustainability and energy conservation Articolazione delle attività didattiche Il corso comprende 5 CFU di lezioni teoriche, 3 CFU di esercitazioni/seminari/ visite tecniche, 1 CFU di laboratorio. Articulation of educational activities The course is composed of 5 CFU of lectures, 3 CFU of practical applications/ seminars/technical visits and 1 CFU of laboratory. Modalità d’esame Esame scritto con domande a risposta aperta sui temi trattati e colloquio orale di verifica dell’attività di laboratorio. 3 3.4.18 Progetti didattici 5° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 ICAR/06 - 9 cfu 5° anno - 2° semestre Attività a scelta dello studente Orientamento B delle misure e loro trattamento, Strumenti e Metodi di misura (tradizionali) e satellitari (G.P.S.), Metodi di rilievo, Tracciamento, Controllo delle opere di Ingegneria Civile Rappresentazioni cartografiche. Caratteristiche della Cartografia Numerica. Capitolati e Normativa. Fotogrammetria. Telerilevamento. Costruzione di un S.I.T. Applicazioni al monitoraggio del Territorio e delle sue Risorse. Topics Geodesy, Cartography, Measure treatment and coordinate systems. Traditional and satellite (GPS) surveying instruments and methods. Trace and Control of Civil Engineering works Cartographic representations. Digital Cartography. Norms and Specifications. Photogrammetry. Remote Sensing. GIS for the Territory and The Resources monitoring 177 Strutture Prefabbricate Precast Concrete Structures ICAR/09 - 9 cfu 5° anno - 2° semestre Attività a scelta dello studente Orientamento C 178 Vincenzo Dipaola Finalità e contenuti disciplinari Il corso si propone di evidenziare e approfondire con analisi critica i problemi connessi alla vasta tematica della prefabbricazione di elementi strutturali in conglomerato cementizio armato. Vengono esaminati gli aspetti fondamentali del processo costruttivo industrializzato, gli strumenti logici che concorrono a caratterizzarlo (coordinazione modulare, unificazione, normativa di qualità) e le tecniche più efficaci ed avanzate (industrializzazione del cantiere, meccanizzazione dello stabilimento). Aims and contents The aim of the Course is the underlining and the investigation with critical examination of the problems regarding the vast theme of the prefabrication of structural elements in reinforced concrete. The fundamental aspects of the industrialized constructive process are examined, the logical tools that compete to characterize it (modular coordination, unification, normative of quality) and the most effective and advanced techniques (industrialization of the yard, mechanization of the establishment). Articolazione delle attività didattiche Lezioni ed esercitazioni in aula supportate da trasparenti e videoproiettore, tutoraggio in forma di assistenza individuale e di gruppo. Articulation of educational activities Lessons and exercises in classroom supported by transparencies and tv projector, tutorial job of individual and group assistance. Modalità d’esame Esame orale finale. Examination method Oral examination. Progetti di Servizi Tecnologici Building Services System Design ICAR/10 - 9 cfu 5° anno - 2° semestre Attività a scelta dello studente Orientamento D Francesco Iannone Finalità e contenuti disciplinari Acquisizione di una cultura scientifica e tecnica su tipologie, tecnologie, prestazioni e progetto dei componenti impiantistici, anche in rapporto all’integrazione con gli organismi edilizi. Aims and contents Acquisition of a scientific and technical knowledge on the types, technology, performance and design of plant components, also in relation to integration with the building structures. Argomenti delle lezioni A. Tipologie e tecnologie degli impianti negli edifici: - impianti di distribuzione, di raccolta e di allontanamento dei fluidi: idrico, fognante, gas, scarico fumi; - impianti di climatizzazione: ventilazione, riscaldamento, condizionamento; - impianti elettrici: illuminazione, servizi, forza motrice, ausiliari; - procedure, strumenti, verifiche e collaudi. B. Le prestazioni degli impianti quali componenti tecnologici dell’organismo edilizio e il loro progetto: - specifiche di prestazione; - requisiti di funzionalità e requisiti di qualità dello spazio confinato; - morfologia degli impianti, coerenza e compatibilità con l’organismo edilizio; - scelte tipologiche e morfologiche, integrazione delle prestazioni con gli altri componenti edili; - scelta dei componenti tecnologici; - dimensionamento e rappresentazione col linguaggio grafico; - sicurezza, regolazione e controllo nei regimi transitori; - uso razionale delle risorse. Topics A. Building services types and technologies: - distribution, collection and removal of fluids: plumbing, gas-fittings, flues; - indoor climate control: ventilation, heating and air conditioning; - electrical systems: lighting and appliances, power supply, auxiliary electric equipment. Administrative procedures, tools, commissioning. B. The performance and the design of building services as part of the building: - performance specifications; - requirements of functionality and quality of indoor spaces; - plant morphology, consistency and compatibility with buildings; - typological and morphological choices, integration of building services and building components performances; - choice of building services fittings; - design, sizing and drawings of plumbing and electrical services; - safety, regulation and control; - rational use of resources. Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni frontali, dedicate all’acquisizione degli elementi di conoscenza teorica inerente gli argomenti del corso, e discussione delle esercitazioni progettuali del sistema edificio-impianto inerenti a casi di studio di edilizia residenziale. Articulation of educational activities The course will consist of lectures, dedicated to the acquisition of the elements of theoretical knowledge concerning the course topics, exercises and discussion of the design of the buildingplant system related to case studies of residential buildings. Modalità d’esame Esame orale e discussione dell’esercitazione progettuale. Illuminotecnica e Acustica Applicata Lighting technology and applied acoustics ING-IND/11 - 9 cfu 5° anno - 2° semestre Attività a scelta dello studente Orientamento D Francesco Martellotta Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario del corso è di fornire gli strumenti metodologici necessari alla comprensione dei fenomeni sonori e visivi, affrontando nel dettaglio le principali tematiche di interesse ingegneristico anche tramite discussione di casi di studio e lo svolgimento di esercitazioni strumentali pratiche. Aims and contents Primary objective of the course is to supply the necessary methodological instruments to understand acoustic and visual phenomena, taking into account the most important engineering aspects by means of case studies analysis and practical activities using measurement instruments. Argomenti delle lezioni Fondamenti di acustica e psicoacustica. Il suono negli spazi aperti: modelli di propagazione e normative sull’inquinamento acustico; tecniche di misura del rumore secondo il DM 16/03/98. Il suono negli ambienti confinati: interazione onda superficie e impedenza acustica di parete; modi normali di vibrazione e risonanze; modello di propagazione per raggi sonori e risposta all’impulso; campo sonoro diffuso; formula di Eyring e di Sabine; il livello sonoro in campo diffuso, distanza critica; materiali fonoassorbenti; tecniche di misurazione della risposta all’impulso e del tempo di riverberazione secondo ISO 3382; parametri oggettivi per la valutazione della qualità acustica delle sale; ottimizzazione acustica degli spazi: forma e materiali. La protezione acustica dai rumori: propagazione del suono per via aerea e per via solida; potere fonoisolante e isolamento acustico; livello normalizzato di calpestio; indici di valutazione; tecniche di misura dei requisiti acustici passivi secondo ISO 140; modelli previsionali per la stima del comportamento dei materiali in opera secondo UNI TR 11175; normativa vigente e classificazione acustica degli edifici. Fondamenti di illuminotecnica: la visione; grandezze fotometriche; colorimetria. L’illuminazione artificiale: lampade e apparecchi luminosi; tipologie; classificazioni. La luce naturale: fattore di illuminazione diurna; aspetti energetici. Il progetto illuminotecnico. Topics Fundamentals of acoustics and psychoacoustics. Outdoor sound propagation: propagation models and norms on noise pollution; measurement techniques of noise emissions according to DM 16/03/98. Indoor sound propagation: wave-surface interaction and wall acoustic impedance; normal modes of vibration and room resonances; sound propagation using the ray model and the impulse response; diffuse sound field; Eyring 3 3.4.18 Progetti didattici 5° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 Argomenti delle lezioni Cenni storici. Classificazione delle strutture prefabbricate. Coordinazione modulare e tolleranze dimensionali. Materiali per la prefabbricazione. Sistemi di lavorazione. Condizioni di carico degli elementi prefabbricati. Verifiche statiche delle strutture prefabbricate ad ossatura portante. Verifiche statiche delle strutture prefabbricate a pannelli portanti. Controventamento delle strutture prefabbricate. Topics Historical outlines. Classification of the prefabricated structures. Modular coordination and dimensional tolerances. Material for the prefabrication. Systems of workmanship. Loading conditions of the prefabricated elements. Static verifications of carrying skeleton prefabricated structures. Static verifications of carrying panels prefabricated structures. Bracing of the prefabricated structures. 179 180 Articolazione delle attività didattiche Il corso si articolerà in lezioni, destinate ad affrontare in maniera teorica gli argomenti trattati, ed esercitazioni pratiche, orientate a dare allo studente gli strumenti per comprendere, esaminare e gestire in maniera autonoma le problematiche connesse ai diversi argomenti del corso. Articulation of educational activities The course will be articulated in lectures, intended to explain the theoretical aspects of the different arguments, and practical applications, aimed at giving the students the instruments to understand, examine and manage the different topics discussed. Modalità d’esame In sede di esame sarà valutata la conoscenza della materia attraverso un colloquio con gli esaminatori e la discussione degli elaborati svolti durante le esercitazioni pratiche Principi di Ingegneria Elettrica Principles of Electrical Engineering ING-IND/31 - 9 cfu 5° anno - 2° semestre Attività a scelta dello studente Orientamento D Marcello Sylos Labini Finalità e contenuti disciplinari Obiettivo primario è quello di consentire al futuro ingegnere di far fronte alle problematiche elettriche relative agli edifici civili e industriali. Di conseguenza, Il corso è composto da due parti fondamentali, l’ Elettrotecnica classica (studio dei circuiti e di alcune principali macchine elettriche) e le Applicazioni Impiantistiche. Aims and contents The primary aim is to enable the future engineer to cope with electrical issues related to civil and industrial buildings. The course consists therefore of two essential parts: classical Electrotechnics (study of circuits and some main electrical machines) and Plant-Engineering Applications. Argomenti delle lezioni - Circuiti in regime stazionario - Circuiti in corrente alternata - Circuiti trifasi - Cenni su trasformatori monofasi e trifasi e su motori asincroni trifasi - Misure di potenza ed energia nei sistemi monofasi e trifasi - Le Norme CEI e loro validità giuridica - La messa a terra e le problematiche ad essa connesse. Interruttori differenziali. Sistemi di distribuzione in bassa tensione (sistemi TT, TN, IT) - Cabine di trasformazione media tensione/ bassa tensione (MT/BT) Topics - Steady-state Dc circuits - Steady-state AC circuits - Steady-state three-phase circuits - An outline of single and three-phase transformers and of three-phase asynchronous motors - Power and energy measurements in single and three-phase systems - CEI standards and their legal validity - Earthing systems and their issues. Leakage breakers. Low-voltage distribution systems (TT, TN, IT systems) - Low or medium voltage substations (MV/ LV) Articolazione delle attività didattiche Il corso si articola in lezioni teoriche ed in numerose esercitazioni numeriche sulla risoluzione dei circuiti in corrente continua, alternata e trifase. Articulation of educational activities The course is composed of theoretical lectures and many practical lessons on how to solve DC, AC and three-phase circuits. Modalità d’esame Ad ogni studente vengono assegnati alcuni esercizi sui circuti in corrente continua, alternata e trifase, da svogere a casa e che verranno corretti in sede di prova orale. La prova orale, poi, verterà sulle problematiche elettriche relative agli edifici civili e industriali. Examination method Each student is given some exercises on DC, AC and Three-phase circuits to carry out at home and correct during the oral examination. The oral test will then focus on electrical issues related to civil and industrial buildings. Progettazione Integrale Comprehensive Design ICAR/10 - 9 cfu 5° anno - 2° semestre Attività a scelta dello studente Orientamento D Marina De Marco Finalità e contenuti disciplinari I contenuti formativi del corso si propongono di fornire approfondimenti sui metodi progettuali del processo edilizio, ponendo attenzione alle problematiche relative all’integrazione delle componenti dell’edificio (sistemi costruttivi, materiali, impianti tecnologici, etc.), ai cicli di vita dei materiali e alle nuove esigenze progettuali nell’edilizia sostenibile. Gli argomenti trattati nel corso delle lezioni prenderanno in esame gli aspetti tipologici, strutturali e tecnologici del progetto edilizio con un metodo che considera l’edificio come insieme funzionale di componenti. Come approfondimento, in relazione al tema della progettazione integrale, saranno illustrati e analizzati esempi di edifici complessi. Aims and contents The training contents of the course are intended to provide insights on the design methods of the building process, paying attention to the issues related to the integration of the components of the building (building systems, materials, technological, etc.), life cycles of materials and the new requirements in sustainable design. The topics covered in the lectures will examine either typological aspects or structural and technological construction project with a method that considers the building as a set of functional components. As a further study, in relation to the theme of integral design, will be discussed and analyzed examples of complex buildings. Argomenti delle lezioni La progettazione per sistemi coordinati: - progetto architettonico - progetto strutturale - progetto tecnologico Il progetto come processo integrato: - organizzazione funzionale - requisiti formali - soluzioni tecnico costruttive Aspetti innovativi della progettazione: - sostenibilità - risparmio energetico e fonti rinnovabili - domotica - verifica della fattibilità di una integrazione L’intervento sul costruito: - organizzazione degli interventi Il coordinamento del progetto e la qualità. L’integrazione nelle diverse fasi della progettazione: - preliminare - definitivo - esecutivo - cantierizzazione Analisi di opere significative complesse. Presentazione e analisi critica di casi di studio. Topics The design for coordinated systems: - architectural project - structural project - technological project. Project as an integrated process: - functional organization - formal requirements - technical building solution. The innovative aspect of the project: - sustainability - energy saving and renewable energy - home automation - testing the feasibility of an integration. Interventions on existing buildings: - organization of measures. The coordination and the quality of the project. The integration of the different stage of the project: - preliminary stage - secondary stage - executive stage - problems connected with the construction site. Analysis of complex building. Presentation and critical analysis of the case study. 3 3.4.18 Progetti didattici 5° anno del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura 3. I regolamenti didattici 3 formula and Sabine formula; sound level in reverberant conditions, critical distance; sound absorbing materials; measurement techniques for impulse response and reverberation time according to ISO 3382 standard; subjective and objective parameters to qualify the acoustics of performance spaces; shape and materials to optimize the acoustics of spaces. Protection from noises: aerial and solid transmission of sound; transmission loss and sound insulation; normalized impact noise level; indexes and correction terms; measuring sound insulation parameters according to ISO 140 standards; predictive models of on-site acoustic behavior of building materials according to UNI TR 11175; current national regulations and acoustical classification of buildings. Fundamentals of lighting techniques: vision, photometric descriptors; colorimetry. Artificial lighting: lamps and appliances; classification and specific characteristics. Natural lighting: daylight factor; energetic implications. The design of light. Articolazione delle attività didattiche Le lezioni utilizzano le seguenti modalità didattiche: lezioni frontali e esercitazioni a piccoli gruppi in e fuori aula. Le esercitazioni, consistono nell’applicazione pratica ad un caso di studio delle metodologie e delle strumentazioni trattate nell’ambito delle lezioni. 181 Articulation of educational activities The lessons use the following teaching methods: lectures and exercises in small groups in and outside the classroom. The exercises consist in the practical application to a case study of methodologies and instruments illustrated in the lectures. 3. I regolamenti didattici 3 182 Modalità d’esame Sono fatti oggetto di valutazione gli elaborati prodotti durante lo svolgimento del corso e il colloquio finale in sede di esame. Examination method The documents produced during the course and the final interview in the examination will be the subject od evaluation. 4. Relazioni internazionali 4.1 Lifelong Learning Programme (LLP)/Erasmus 4.2 Accordi internazionali 4.1 Lifelong Learning Programme (LLP)/Erasmus 184 Mobilità studenti in uscita Possono presentare domanda gli studenti, specializzandi e dottorandi, cittadini di uno stato membro dell’Unione Europea iscritti nel CdLM in Architettura, in Ingegneria Edile/Architettura o nel Corso di Laurea in Disegno industriale del Politecnico di Bari e con residenza permanente in Italia, a condizione di non aver mai usufruito di una borsa Erasmus Studio e di non usufruire contemporaneamente di altre borse finanziate dalla UE (1) Il soggiorno all’estero degli studenti assegnatari delle borse dovrà svolgersi nel periodo compreso tra il 1° giugno 2013 e il 30 settembre 2014. La domanda deve essere effettuata con registrazione on line all’indirizzo http:// poliba.llpmanager.it entro e non oltre le ore 14:00 del trentesimo giorno successivo a quello di emanazione del Decreto Rettorale relativo al Bando di Concorso Erasmus. In particolare, per quanto attiene al Corso di Laurea specialistica in Architettura, è consentita la partecipazione a partire dal terzo anno di corso. La selezione degli studenti viene effettuata dalla Commissione Erasmus di Ateneo, che redigerà una graduatoria di merito sulla base dei seguenti criteri: • numero dei crediti acquisiti, media dei voti riportati, durata degli studi; • conoscenza della lingua del Paese nel quale lo studente intende recarsi; • motivazione dello studente a svolgere la borsa. Gli studenti selezionati dovranno definire, coadiuvati dal Coordinatore Erasmus del DICAR e con il supporto del collaboratore amministrativo, il percorso formativo da seguire all’estero, formalizzandolo attraverso un Learning Agreement. Tale piano di studio sarà sottoposto all’approvazione del CdD che stabilisce le equivalenze dei corsi e dei rispettivi crediti. Regolamento didattico Il Regolamento Didattico del DICAR prevede il riconoscimento dei programmi di studio e degli esami sostenuti all’estero sulla base di una normativa approvata dal Senato Accademico. Al termine del periodo di studio all’estero, un certificato (Transcript of Records) rilasciato dall’Istituto ospitante attesterà l’effettivo svolgimento del programma convenuto e i risultati conseguiti dallo studente. Mobilità studenti in entrata Le sedi straniere consorziate con il Politecnico di Bari, dovranno inviare all’Ufficio Relazioni Internazionali le domande di mobilità degli studenti in entrata e le corrispondenti proposte di Learning Agreement, da sottoporre all’approvazione del Coordinatore Erasmus. Gli studenti stranieri frequenteranno i corsi e gli esami presso il Politecnico di Bari secondo quanto riportato nel Learning Agreement. Il voto d’esame è riportato dal docente della materia su un libretto fornito dalla Segreteria Studenti e sullo statino. Alla fine del periodo di mobilità l’Ufficio Relazioni Internazionali provvede a redigere il Transcript of Records, che è consegnato allo studente o inviato alla sede straniera di appartenenza. Note 1 Gli studenti Erasmus assegnatari di borsa dovranno essere in regola con il pagamento delle tasse universitarie presso il Politecnico di Bari e non sarà loro richiesto alcun pagamento di tasse di iscrizione presso la sede ospitante. L’università ospitante potrà esigere tuttavia il pagamento di modesti contributi per costi quali assicurazioni, sindacati studenteschi e utilizzo di materiali vari. 4.2 Accordi internazionali 4 4.1 Programma Socrates, Azione Erasmus | 5.2 Accordi internazionali 4. Relazioni internazionali 4 Il Politecnico di Bari, all’interno del Programma LLP/Erasmus dell’Unione Europea, bandisce borse per incentivare la mobilità studentesca interuniversitaria in Europa. Il Programma LLP/Erasmus favorisce flussi di mobilità tra due sedi partner, sia in entrata che in uscita. Esso consente agli studenti di svolgere una parte del curriculum accademico presso le Università consorziate, dove possono seguire corsi e sostenere esami. Responsabile per il DICAR per il corrente AA è il prof. Anna Bruna Menghini 185 5. Post Lauream 5.1 Dottorato di Ricerca in Ingegneria Civile e Architettura: regolamento didattico per l’A.A. 2012/2013 5.1.1 Caratteri generali 5.1.2 Il collegio dei Docenti 5.1.3 Il regolamento interno 5.2 Assegni di Ricerca 5.3 Esami di Stato 5.1. Dottorato di Ricerca in Ingegneria civile e architettura: regolamento didattico per l’A.A. 2012/2013 Dall’A.A. 2011-2012 il Dottorato di Ricerca in “Progettazione architettonica e paesistica per i paesi del Mediterraneo” fa parte della Scuola di Dottorato del Politecnico di Bari e cambia il suo nome in Dottorato di Ricerca in “Ingegneria civile e architettura”. 188 5.1.1 Caratteri generali Requisiti indispensabili di partecipazione al corso: • Laurea quinquennale in Architettura (classe delle lauree: 4/S), e titoli accademici (europei, americani, ecc...) equipollenti; • Frequenza quotidiana obbligatoria alle attività del Dottorato; • Conoscenza obbligatoria della lingua inglese; Titolo che si consegue al termine del ciclo Area disciplinare e settori scientificodisciplinari di riferimento Area 08, Ingegneria Civile e Architettura (ICAR ): • ICAR 14, Composizione architettonica e urbana; • ICAR 15, Architettura del paesaggio; • ICAR 16, Arredamento e architettura degli interni; • ICAR 18, Storia dell’architettura antica; • ICAR 19, Restauro. Tematica generale Il DR in “Ingegneria civile e architettura” ha come obiettivi principali: • l’alta formazione nell’ambito degli specifici settori scientifico-disciplinari del DR; • il conseguente organico sviluppo delle tematiche e dei temi di ricerca svolti dal Collegio dei docenti sia in gruppi che individualmente sia nel Dipartimento ICAR che nel Corso di laurea in Architettura. Obiettivi formativi Il Dottorato di Ricerca si articola per l’A.A. 2012/2013 in due curricula: Architettura e Ingegneria delle Strutture. IL curriculum INGEGNERIA DELLE STRUTTURE si inserisce in quell’area di studi, di esperienze e di ricerche che si occupa di sviluppare modelli e metodi per l’analisi del comportamento meccanico dei materiali, dei sistemi e dei componenti strutturali e di fornire una descrizione del comportamento dell’organismo resistente di una costruzione quanto più possibile aderente alla realtà, allo scopo di garantirne la stabilità, assicurare che la risposta alle azioni esterne sia compatibile con la funzione, ottimizzare il comportamento della struttura e pervenire a soluzioni innovative. L’analisi di una struttura quale sistema meccanico in grado di garantire rigidezza e resistenza, si articola in diverse fasi, organizzate attraverso la scelta dei materiali, la definizione dei requisiti, la concezione strutturale, la formulazione del modello, il calcolo, l’ottimizzazione, l’analisi della sicurezza, il controllo. Queste fasi costituiscono momenti distinti dello studio, imperniato su competenze anche significativamente differenziate. In tal senso, il curriculum in “Ingegneria delle Strutture” si inserisce naturalmente nell’intersezione tra queste ampie tematiche, nell’ambito delle quali metodi e contenuti spesso consolidati sono chiamati a confrontarsi con problemi talvolta del tutto inediti, quali quelli posti, da un lato dallo sviluppo e dall’impiego dei cosiddetti nuovi materiali (materiali compositi laminati e fibro– rinforzati, materiali multifasici e materiali cosiddetti intelligenti, etc.); dall’altro ad esempio dalla necessità di interpretare e modellare il comportamento di costruzioni di elevato valore storico e monumentale. La formazione del Dottore di Ricerca in “INGEGNERIA CIVILE E ARCHITETTURA” avviene attraverso tre fasi distinte ma al tempo stesso strettamente interrelate temporalmente (sincroniche), che si svolgono lungo l’arco complessivo dei tre anni di corso, per un totale di 180 CFU: – D attività didattiche (alcuni segmenti o moduli possono essere svolti in comune con il corso di laurea magistrale, indirizzo classico; ovvero con corsi di master promossi dal Dipartimento); – T attività di tirocinio interno /esterno – R attività di ricerca Questi segmenti formativi, volti alla acquisizione delle competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione, si sviluppano attraverso la pratica: – del sapere (D, attività didattiche, 60 CFU) – del saper fare (T, tirocinio) – della attività di ricerca (R, ricerca) Attività didattiche e di tirocinio (sapere e saper fare) – L’acquisizione del sapere avviene attraverso la frequenza di lezioni e seminari (anche organizzati in moduli didattici). – L’acquisizione del saper fare avviene attraverso: • un tirocinio interno, basato sulla frequenza di esercitazioni, stages ecc. e sulla partecipazione ai programmi di ricerca e ai progetti d’architettura che vedono coinvolti in prima persona i componenti del Collegio dei Docenti; • un tirocinio esterno basato sulla la frequenza di qualificate strutture istituzionali e produttive, e rivolto a specifiche conoscenze pratiche e di know-how indispensabili per il concreto svolgimento della attività di ricerca. D’accordo con il Collegio dei Docenti e sotto la guida del Coordinatore, ciascun dottorando predispone un piano di studi individuale per un totale complessivo di 1500 ore, pari a un anno di corso, equivalente a 60 CFU. Alla fine del secondo anno di corso, il dottorando deve avere acquisito i 60 crediti corrispondenti al complesso delle attività didattiche e di tirocinio stabilite per il suo specifico curriculum. Attività di ricerca Lo svolgimento della attività di ricerca è volta alla elaborazione di una tesi. La tesi di ricerca è discussa periodicamente con il Collegio dei docenti, ed è sviluppata sotto la guida di uno dei componenti del Collegio, che svolge le funzioni di tutor. La tesi di ricerca dev’essere caratterizzata da originalità di contributi allo specifico campo di studi. Generalmente è previsto un periodo di perfezionamento all’estero. Le attività di ricerca individuali dei singoli dottorandi generalmente iniziano nel secondo semestre del primo anno di corso; proseguono in parallelo alle altre attività durante il secondo anno; e infine occupano completamente l’intero terzo anno. Attività di ricerca Lo svolgimento della attività di ricerca è volta alla elaborazione di una tesi. La tesi di ricerca è discussa periodicamente con il Collegio dei docenti, ed è sviluppata sotto la guida di uno dei componenti del Collegio, che svolge le funzioni di tutor. La tesi di ricerca dev’essere caratterizzata dall’originalità dei contributi allo specifico campo di studi. Generalmente è previsto un periodo di perfezionamento all’estero. Le attività di ricerca individuali dei singoli dottorandi generalmente iniziano nel secondo semestre del primo anno di corso; proseguono in parallelo alle altre attività durante il secondo anno; e infine occupano completamente l’intero terzo anno. Sedi di svolgimento dell’attività di ricerca sono quelle messe a disposizione: • dal Politecnico di Bari; • dalle Università straniere con cui il Dottorato di Ricerca ha rapporti di collaborazione scientifica; • da tutte quelle Istituzioni o Enti, pubblici o privati, italiani o stranieri, con cui il Politecnico ha siglato convenzioni per il Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica. Strutture operative e scientifiche disponibili Per le attività didattiche, di studio, di ricerca il DR dispone di una sua propria sede, posta al terzo piano della Facoltà. Essa è costituita da: • una biblioteca specialistica d’area (la “Mimar Sinan”), partizione della biblioteca dipartimentale relativa ai settori Icar 14, 15, 16, 18, di circa 6000 volumi; • quattro laboratori ciascuno con 3 postazioni di lavoro completamente informatizzate; • una sala riviste con circa 4000 fascicoli; • una sala per le attività didattiche ex-cathedra (G.Giovannoni) con 50 posti a sedere, dotata di attrazzature multimediali. Dimensionamento del corso Considerando che ogni ciclo può prevedere fino a 6 allievi, tutto il corso è dimensionato su un numero massimo di 18 dottorandi. Docenti e lingue del DR Le lezioni possono essere tenute, oltre che dal Collegio dei Docenti, anche da professori di ruolo del Politecnico di Bari e da professori a contratto, da studiosi (italiani o stranieri) di chiara fama o da esperti delle differenti discipline individuate. La lingua ufficiale del DR è l’italiano; ma le lezioni possono essere tenute anche in inglese, francese e spagnolo. Ieva Matteo Marano Giuseppe Carlo Martines Giacomo Montalbano Calogero Montemurro Michele Neglia Giulia Annalinda Pagliarulo Rosa Parisi Nicola Riondino Antonio Vito Rossi Gabriele 5.1.2 Il collegio dei Docenti Per l’A.A. 2012-2013 è così costituito: 5.1.3 Il regolamento interno Il presente regolamento “interno” trae origine, in qualità di specificazione: a) per quanto attiene al suo funzionamento: • dal “Regolamento Generale di DR” del Politecnico di Bari (RGDR), così come modificato ed approvato con DR n.583 del 07.12.2001; • dalla “Proposta di istituzione” del DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo (così come fu approvata dal Nucleo di Valutazione e successivamente fatta propria ai fini istitutivi e attuativi dal Senato Accademico nell’A.A. 1999-2000); b) per quanto attiene alla composizione degli organi collegiali, alla validità delle adunanze ecc...: • dallo “Statuto” del Politecnico di Bari. Tale regolamento interno si è reso necessario: • per la specificità didattica e di ricerca propria dei settori scientifico-disciplinari della Progettazione architettonica ( ICAR 14, 15, 16, 18); • per la natura della architettura didattica Professori ordinari D’Amato Guerrieri Claudio De Tommasi Domenico Ficarelli Loredana Marzano Salvatore Piccioni Mario Daniele Rocco Giorgio Selicato Francesco Professori associati Beccu Michele Foti Dora Menghini Anna Bruna Moccia Carlo Scionti Mauro Stefanizzi Pietro Ricercatori Ardito Vitangelo Carullo Rossana Diaferio Mariella Defilippis Francesco Fallacara Giuseppe Foti Pilade Fraddosio Aguinaldo 5 5.1. Dottorato di Ricerca in Ingegneria civile e architettura: regolamento didattico per l’A.A. 2012/2013 5. Post Lauream 5 Il corso di Dottorato di Ricerca in “Progettazione architettonica e paesistica per i paesi del Mediterraneo” è stato istituito ed attivato nell’A.A. 1999-2000, in corrispondenza del XV ciclo. Precedentemente la Facoltà aderiva, dal 1992 (VI ciclo) come sede consorziata, al Dottorato di Ricerca in Progettazione architettonica con sede amministrativa nell’Università degli Studi di Palermo (altre sedi consorziate: Università di Reggio Calabria; Università di Napoli “Federico II”) Dottore di Ricerca in Ingegneria civile e architettura 189 così come definita dal Collegio dei docenti. Per tutto ciò che in esso non è espressamente contenuto si fa riferimento al “Regolamento generale di DR” del Politecnico di Bari. 190 Sostituzione (cfr. RGDR art. 6.2.) La sostituzione di membri ordinari con diritto di voto avviene solo su motivata richiesta dell’interessato. La deliberazione del Collegio deve essere assunta all’unanimità, con maggioranze qualificate. La deliberazione di sostituzione di membri ordinari con diritto di voto è comunicata al Senato Accademico. Adunanze - Convocazioni All’inizio dell’anno accademico il Coordinatore propone un calendario delle adunanze, prevedendone almeno una ogni due mesi. L’approvazione del calendario vale come convocazione per tutto l’anno. - Validità Le adunanze sono valide quando è presente una maggioranza assoluta (meta’ + 1 degli aventi diritto, con esclusione degli assenti giustificati). Votazioni Sono effettuate a scrutinio palese, per alzata di mano. Composizione allargata del Collegio Partecipano alle adunanze dedicate alle verifiche di progetto, oltre ai dottorandi, ricercatori ICAR 14/15/16/17/18/19, titolari di borse post-dottorato (di norma ICAR 14) e i dottori di ricerca dei precedenti cicli. Il Coordinatore provvede a convocarli nominalmente in occasione dell’adunanza. Verbali Di norma il processo verbale è redatto dal membro accademicamente più giovane del Collegio, che funge da segretario dell’adunanza. Deliberazioni obbligatorie Annualmente il Collegio delibera obbligatoriamente sui seguenti argomenti, anche in relazione alle scadenze dettate dal Senato Accademico: a) Ordine degli studi e manifesto degli studi: • definizione delle strategie didattiche da confermare o da attivare nel successivo anno accademico; b) Architettura didattica e calendario accademico: nel mese di maggio, in relazione a ordine e manifesto degli studi, il Collegio dei docenti mette a punto l’architettura didattica e definisce il calendario dell’anno accademico successivo. c) Commissione per l’ammissione al corso: in prossimità del concorso per l’ammissione al corso di DR, il Collegio dei Docenti provvede: • alla designazione del supplente del coordinatore (cfr. RGDR art. 6.5, lettera a): di norma esso è scelto fra i professori di prima e seconda fascia del Collegio, e non deve essere stato proposto l’anno precedente; • alla designazione di “rose” di nomi da fornire al Rettore (cfr RGDR art. 6.5. lettera b), relative a: • cinque membri interni al Collegio; • cinque membri esterni al Collegio. Per il membro interno la rosa è costituita da tre professori e due ricercatori. Per il membro esterno la rosa è costituita da professori di prima o seconda fascia o da ricercatori del settore scientifico-disciplinare ICAR 14 di altre Facoltà italiane, generalmente facenti parte di altri Collegi di DR. Di tali “rose” non ne fanno parte coloro che sono stati designati l’anno precedente. d) Commissione per l’esame finale di Dottorato: in prossimità dell’esame finale per il rilascio del titolo di DR, il Collegio dei docenti (cfr. RGDR art. 12. comma 2) designa nove docenti esterni sulla base delle competenze scientifiche specifiche sugli argomenti delle tesi dei dottorandi iscritti al terzo anno di corso e afferenti ai settori scientifico-disciplinari dei relativi curricula. Il Collegio dei docenti propone, tramite il Coordinatore, i nominativi dei nove docenti entro l’ultimo giorno del mese che precede la fine del corso di Dottorato. Almeno due componenti devono appartenere a università, anche straniere, non partecipanti al Dottorato. La Commissione può essere integrata da non più di due esperti appartenenti a strutture di ricerca pubbliche e private, anche straniere. e) Modalità del tutorato e assegnazione dei tutor ai dottorandi (cfr. RGDR, art. 6.5. lettera c). L’attività di tutorato nel DR in “Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo” è svolta: • sia in forma collettiva dal Collegio dei docenti in apposite sue adunanze; • che individualmente dai singoli docenti. Durante il 1° anno di corso di ciascun ciclo di dottorato l’azione di tutorato è prevalentemente svolta dal Collegio nel suo complesso. All’inizio del 2° anno di corso di ciascun ciclo di dottorato il Collegio dei docenti, di intesa con i dottorandi, provvede ad assegnare loro il membro del Collegio che per le sue specifiche competenze svolgerà nei loro confronti il ruolo di tutor. Al tutor interno può affiancarsi, per le particolari e specifiche competenze, un tutor esterno, la cui candidatura sarà avanzata al Collegio dallo stesso tutor interno. f ) Approvazione dei piani di studio e di ricerca dei singoli dottorandi. A partire dal primo semestre del primo anno di corso di ciascun ciclo di DR il Collegio dei docenti bimestralmente verifica (e approva le eventuali g) h) i) l) modifiche) i piani di studio e di ricerca predisposti dai singoli dottorandi. Valutazione dell’attività dei dottorandi. Per ciascun ciclo di DR sono valutati bimestralmente, secondo il calendario accademico del DR: • il profitto nell’attività didattica (sapere) svolta dai dottorandi; • il profitto nell’attività di tirocinio (saper fare), sia interna (esercizio del progetto, addestramento alla didattica) che esterna, svolta dai dottorandi; • lo stato di avanzamento delle ricerche, per eventuali, conseguenti deliberazioni. Ammissione dei dottorandi all’anno di corso successivo (cfr. RGDR art. 6.5. lettera d). Alla fine del primo e del secondo anno di ogni ciclo, il Collegio, se ha valutato positivamente in corso d’anno l’attività di profitto dei dottorandi, delibera sulla loro ammissione all’anno di corso successivo. Eventuale esclusione dei dottorandi dal corso (cfr. RGDR art. 6.5. lettera e; art. 10. 2.). Alla fine del primo e del secondo anno di ogni ciclo, il Collegio, se ha valutato negativamente in corso d’anno l’attività di profitto dei dottorandi, ovvero in caso di assenze ingiustificate e prolungate, delibera, con decisione motivata, sulla loro esclusione dal corso di DR. Approvazione dell’argomento di tesi di ricerca (cfr. RGDR art. 6.5., lettera f ). All’inizio del secondo semestre del secondo anno di corso il Collegio dei docenti, assegna in forma definitiva l’argomento della tesi di ricerca a ciascuno di essi. m)Valutazione della tesi ed eventuale ammissione all’esame finale (cfr RGDR art. 6.5. lettera g; art. 11.3.). Nel secondo semestre del terzo anno di corso i dottorandi consegnano la bozza finale (è obbligatoria la stesura in inglese di un abstract per ciascun paragrafo di ciascun capitolo) della loro tesi al Collegio dei docenti che si riunisce quindi per la valutazione di merito. In caso di valutazione positiva, da assumersi all’unanimità, il Collegio delibera l’ammissione all’esame finale dei dottorandi che hanno svolto con profitto la loro attività di ricerca e di sintesi della stessa, pervenendo a risultati originali formalizzati. Il giudizio di ammissione del Collegio sulla tesi e sull’attività complessivamente svolta dal dottorando nei tre anni di corso (da redigersi entro trenta giorni dalla fine del corso di dottorato), è allegato alla stesura finale della tesi. n) Svolgimento di attività didattiche dei dottorandi all’interno dei corsi di studio (cfr. RGDR art.10.5.). Nei primi due anni di corso il Collegio dei docenti può deliberare, sulla base del profitto delle attività didattiche di tirocinio e di ricerca svolte e con il consenso degli interessati, l’affidamento di una limitata attività didattica, sussidiaria o integrativa di quella ufficiale, all’interno dei corsi di competenza del Collegio dei Docenti. Tale attività rientra nell’attività di tirocinio interno (addestramento alla didattica), ed è essenzialmente rivolta allo svolgimento di lezioni su argomenti attinenti all’attività di ricerca svolta dai dottorandi. Generalmente i corsi di riferimento sono quelli del 4° anno e i Laboratori di laurea, nei quali possono svolgere anche attività di ricerca. Ammissioni ai corsi Prova scritta La prova scritta fa riferimento ai curricula e alle tematiche di ricerca proprie del Dottorato in “Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo”. Colloquio Il colloquio é volto ad accertare: • l’attitudine del candidato alla ricerca; • l’esistenza di particolari requisiti, come p.es. le conoscenze culturali di base per poter proficuamente affrontare le attività di studio, tirocinio e ricerca richieste nel corso di DR; • l’effettiva conoscenza della lingua inglese. Argomenti specifici del colloquio sono: • il tema svolto; • il curriculum vitae presentato all’atto della domanda. Il colloquio si svolge anche in inglese. Conoscenza della lingua inglese All’atto della domanda di ammissione, la conoscenza della lingua inglese dovrà essere preferibilmente certificata attraverso: • diploma Toefl (Test Of English as a 5 5.1. Dottorato di Ricerca in Ingegneria civile e architettura: regolamento didattico per l’A.A. 2012/2013 5. Post Lauream 5 Il collegio dei docenti Composizione (cfr. RGDR art. 6.1.) Il Collegio dei docenti è costituito da membri ordinari con diritto di voto, ovvero: a) i docenti del Politecnico di Bari appartenenti ai settori scientificodisciplinari ICAR 14 che hanno promosso l’istituzione del DR e che non abbiano richiesto di essere sostituiti. Possono inoltre farne parte: b) docenti del Politecnico di Bari appartenenti anche ad altri settori scientifico-disciplinari oltre a ICAR 14 successivamente cooptati. Per quanto attiene ai ricercatori universitari essi devono necessariamente essere “confermati”; c) studiosi di chiara fama, italiani o stranieri, successivamente cooptati; d) esperti qualificati, designati da aziende o enti esterni, pubblici o privati, che abbiano messo a disposizione del DR, a seguito di apposite convenzioni, borse di studio per la frequenza dei corsi. Per quanto attiene a c) e d), tali esperti sono sovrannumerari ovvero, quando assenti, il loro voto non è determinante ai fini della formazione: • di maggioranze assolute (meta’ + 1 dei voti dei presenti); • di maggioranze qualificate (meta’ + 1 dei voti degli aventi diritto). Cooptazione (cfr. RGDR art. 6.2.) La cooptazione di membri ordinari con diritto di voto avviene su proposta motivata di un membro del Collegio. La deliberazione del Collegio deve essere assunta all’unanimità, con maggioranze qualificate. La deliberazione di integrazione del Collegio con membri ordinari con diritto di voto è comunicata al Senato Accademico. 191 Foreign Language), livello 230; o in alternativa; • il Cambridge Certificate in Advanced English (livello C1 European Framework). 192 e) f ) g) Questo progetto, che sarà periodicamente verificato con il Collegio dei docenti e con il tutor, si concreta in un piano di studi di base e specialistico, necessario per affrontare l’attività di ricerca. Tale piano di studi consiste • nella descrizione delle ipotesi di base e delle metodologie che saranno seguite nello studio; • nella descrizione delle fasi di lavoro; • nella individuazione degli obiettivi; • nella dichiarazione degli strumenti per conseguirli, di cui in primo luogo la definizione di criteri per una bibliografia ragionata che produca schede critiche per ciascun testo considerato. h) Diario di bordo Ciascun dottorando ha il dovere di tenere il proprio diario di bordo, che rende conto cronologicamente dell’insieme delle sue attività (didattiche, di tirocinio e di ricerca). Tale diario, in fotocopia sarà allegato ai rapporti bimestrali che il dottorando è tenuto a consegnare al Collegio dei docenti. i) Rapporti bimestrali dell’attività didattica svolta Ciascun dottorando deve produrre un rapporto bimestrale sullo sviluppo del proprio progetto didattico da consegnarsi al Collegio dei docenti per la verifica periodica. l) Rapporti bimestrali dell’attività di ricerca svolta Ciascun dottorando deve produrre un rapporto bimestrale sullo sviluppo del proprio progetto di ricerca da consegnarsi al Collegio dei docenti per la verifica periodica. m)Curriculum vitae (CV) Ciascun dottorando è tenuto ad aggiornare con continuità il proprio curriculum vitae e a riversarlo nel data-base del DR. n) Contributo alla “costruzione” della Biblioteca “Mimar Sinan” del DR Ciascun dottorando è tenuto a contribuire alla “costruzione” della biblioteca specialistica del DR riversando nel suo data-base i risultati delle sue ricerche bibliografiche. Progetto di ricerca e tesi di DR a) Assegnazione della tesi I temi delle tesi di ricerca sono assegnati dal Collegio ai dottorandi, cui spetta il compito di una prima scelta e di una successiva, originale articolazione. b) Progetto di ricerca e tesi di dottorato A partire dal secondo semestre del primo anno di corso, ciascun dottorando è tenuto ad elaborare un proprio progetto di ricerca che si concreterà nella elaborazione della dissertazione finale. Il progetto di ricerca sarà periodicamente verificato e messo a punto con il Collegio dei docenti e con il tutor; sarà articolato in fasi e in obiettivi parziali e complessivi da conseguire; e dovrà contenere con chiarezza la metodologia di lavoro e l’individuazione dei luoghi in cui svolgere la ricerca stessa. La tesi è di norma costituita di tre parti: • la prima, teorico-critica, costituisce la dissertazione propriamente detta; • la seconda parte, applicata, è costituita da elaborati grafici originali; • la terza parte, documentaria, è costituita da materiali originali raccolti (a quel momento non pubblicati e non conosciuti dalla comunità scientifica) e dagli apparati critici. c) Stesura della tesi (abstract in inglese) A partire dal terzo anno di corso ciascun dottorando è tenuto a integrare il proprio rapporto bimestrale con abstract in inglese. Soggiorno all’estero È obbligatoria la predisposizione nel progetto di ricerca di ciascun dottorando di un soggiorno di studi presso una delle sedi universitarie straniere con cui il DR intrattiene relazioni organiche. Tale soggiorno sarà funzionale allo sviluppo della ricerca o alla acquisizione del saper fare. Tale soggiorno può variare da un minimo di un mese ad un massimo di un anno, e può essere variamente articolato nel tempo. Di tale progetto dovranno essere forniti fasi tempi e obiettivi. Conoscenza della lingua inglese La conoscenza obbligatoria della lingua inglese, qualora non certificata all’atto di iscrizione all’esame di ammissione da a) diploma Toefl (Test Of English as a Foreign Language), livello 230; o in alternativa b) il Cambridge Certificate in Advanced English (livello C1 European Framework), dovrà essere comprovata dal possesso di uno dei due diplomi prima del giudizio di ammissione al secondo anno di corso. Spazi e attrezzature in dotazione Per l’intera durata del corso, al fine di rendere possibile lo svolgimento della ricerca e concretamente utile la permanenza nei locali del Dottorato, sono assicurati ai dottorandi: • gli spazi individuali (postazione di lavoro: tavolo, cassettiera, ecc.); • gli strumenti di lavoro (personal computer, software, ecc...; uso delle macchine fotocopiatrici, scanner, stampanti, ecc.); • la disponibilità di materiale di consumo per svolgere la propria attività di studio, di tirocinio e di ricerca; • l’acquisto di libri e di materiale bibliografico in genere. Mobilità Ai dottorandi il Dottorato assicura un contributo per tutte quelle spese di viaggio e di soggiorno connesse allo svolgimento delle attività di tirocinio e di ricerca previste dai piani di studi. A tal fine i dottorandi appronteranno di volta in volta il relativo progetto di spesa e il preventivo conseguente. Partecipazione al Collegio dei docenti I dottorandi possono chiedere che, nelle adunanze del Collegio dei docenti, siano inseriti all’odg specifici punti di loro interesse su cui discutere e deliberare. A tal fine fanno pervenire al Coordinatore una richiesta formale. Progettazione dell’ordine degli studi Fra marzo e giugno, in relazione alle scadenze accademiche di rinnovo e attivazione del DR, il Collegio dei docenti: • procede a verificare ed eventualmente a ridefinire i contenuti culturali e i caratteri del corso, ovvero • le tematiche generali di ricerca, i temi specifici di ricerca, anche in riferimento a quelli in cui sono impegnati direttamente i docenti del Collegio in ambito dipartimentale; • procede a verificare ed eventualmente a ridefinire l’architettura didattica del corso, ovvero: a dimensionare il corso; a verificarne l’articolazione in fasi e periodi; a definirne in linea di massima il calendario accademico; a verificare l’organizzazione delle attività didattiche in moduli e il loro “peso” in crediti; a progettare le attività di tirocinio interno; a progettare le attività di tirocinio esterno; a progettare le migliori condizioni per lo svolgimento delle attività di ricerca; a definirne conseguentemente il piano finanziario; a definirne conseguentemente le risorse finanziarie necessarie; a promuovere conseguentemente opportune convenzioni con istituzioni ed enti di ricerca; • procede a verificare ed eventualmente a ridefinire i curricula specialistici e il manifesto degli studi, ovvero: alla verifica delle finalità formative dei differenti curricula; alla verifica (ed eventuale ri-definizione) dei contenuti delle aree didattiche e dei relativi ambiti disciplinari (nonché dei loro nomi); alla definizione temporale e quantitativa dei cicli didattici e dei moduli settimanali; • procede a verificare ed eventualmente a ridefinire l’attribuzione degli insegnamenti, ovvero: alla assegnazione ai membri del Collegio dei moduli didattici di loro spettanza; all’individuazione dei “professori a contratto” cui affidare la quota-parte di moduli da affidare in esterno. Modifiche al regolamento interno Per quanto attiene alle specifiche norme di funzionamento del DR in “Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo”, il Collegio annualmente provvede alla eventuale modifica di tutte quelle parti che dovessero risultare obsolete o comunque non funzionali. Funzionamento / Budget del DR Il Dr dispone: • di fondi ordinari, attribuiti sui bilancio del Politecnico, ivi comprese tasse e contributi di frequenza; • di fondi straordinari, rivenienti dalla firma di accordi e convenzioni. La gestione di questi fondi è affidata al Dipartimento di Scienze dell’ingegneria civile e dell’architettura (ICAR). Il Collegio dei docenti avanza proposte sulla loro utilizzazione al Consiglio del Dipartimento. Spese di investimento 5 5.1. Dottorato di Ricerca in Ingegneria civile e architettura: regolamento didattico per l’A.A. 2012/2013 5. Post Lauream 5 Dottorandi: obblighi e diritti Frequenza e profitto (cfr. RGDR art.10.1.; art.10.2.) I dottorandi godono dello status di studenti interni, e il Dottorato mette a loro disposizione i mezzi finanziari e gli strumenti per svolgere la loro attività didattica e di ricerca. Lo svolgimento dell’attività di ricerca deve necessariamente e responsabilmente concretarsi nella produzione di risultati originali, sia teorico-critici che sperimentali, da mettere a disposizione della comunità scientifica. a) Orario di frequenza I dottorandi hanno l’obbligo di frequentare i locali del Dottorato con continuità dal lunedì al venerdì, sia al mattino che al pomeriggio, durante tutto l’anno accademico, e per l’intera durata del corso, tranne nei periodi di permanenza in altre sedi per attività di tirocinio e di ricerca così come concordata con il Collegio dei docenti. b) Esclusione dal corso per mancata frequenza Il dottorando che si assenti in maniera ingiustificata e prolungatamente, è escluso dal corso con decisione motivata del Collegio dei docenti. c) Attività didattiche e di studio I dottorandi hanno l’obbligo di partecipare con profitto a tutte le attività previste dal curriculum scelto: d) tali attività sono regolate da un calendario reso noto all’inizio dell’anno accademico. Attività di tirocinio I dottorandi hanno l’obbligo di svolgere le attività di tirocinio interne ed esterne previste dal loro specifico curriculum in tutte quelle sedi, italiane e straniere, che saranno indicate dal Collegio dei docenti. Fra tali attività di tirocinio rientrano quelle didattiche di natura sussidiaria o integrativa da svolgersi nel corso di laurea in architettura, di cui alla lettera n del punto “Deliberazioni obbligatorie”. Attività di ricerca I dottorandi hanno l’obbligo di svolgere la propria attività di ricerca in tutte quelle sedi, italiane o straniere, che il Collegio dei docenti indicherà come necessarie; e secondo quelle modalità che saranno di volta in volta concordate con il tutor in relazione alla specificità del progetto didattico e di ricerca. Esclusione dal corso per scarso profitto Il dottorando che venga meno ai propri doveri didattici e di ricerca è escluso dal corso con decisione motivata del Collegio dei docenti. Progetto di studi e bibliografia ragionata A partire dal primo semestre del primo anno di corso (marzo), ciascun dottorando è tenuto ad elaborare un suo piano di studi, coerente con il proprio curriculum studiorum, che vada a potenziare armonicamente i contenuti svolti nei moduli didattici ufficiali relativi al curriculum scelto. 193 Di norma nel periodo marzo-giugno, in concomitanza della programmazione delle attività didattiche, di tirocinio e di ricerche del successivo anno accademico, il Collegio dei docenti provvede a formulare il piano d’acquisto di: • attrezzature; • libri; • sotware; • ecc. Spese di funzionamento Per quanto attiene ai materiali di cancelleria e facile consumo, i dottorandi di ciascun ciclo attivo, provvedono annualmente a formulare un piano di acquisto e rendicontazione. Diffusione dei risultati Il DR promuove la diffusione dei risultati delle ricerche prodotte attraverso: • la pubblicazione di volumi dedicati alle tesi prodotte; • un sito web destinato alla informazione in progress delle ricerche in atto. Immagine del DR Il DR promuove la sua immagine attraverso un suo proprio sito web dedicato a: • collegio dei docenti; • dottorandi; • tesi assegnate; • calendario delle attività (didattiche, di tirocinio e di ricerca); • collegamento con le sedi consorziate; • ecc. 194 Autovalutazione Di norma il Collegio dei docenti, in a) e) Attività di ricerca • numero di convenzioni firmate; • iniziative scientifiche; • rispondenza delle attività agli obiettivi prefissati; • livello di formazione conseguito. f ) g)Funzionamento Budget del DR Consistenza dei fondi straordinari, rivenienti dalla firma di accordi e convenzioni. Docenti • numero di pubblicazioni; • inviti; • riconoscimenti. h) b)Dottorandi • risultati della ricerca di base; • qualità della tesi svolte. c) Attività didattiche • docenti esterni (chiara fama); • corsi svolti; • rispondenza dei corsi agli obiettivi prefissati; • livello di formazione conseguito. Rapporti con altre università • italiane; • straniere (internazionalizzazione, programmi di cooperazione, ecc.). d)Tirocinio • numero di convenzioni firmate; • rispondenza delle attività svolte agli obiettivi prefissati; • livello di formazione conseguito. Spese di investimento Consistenza delle somme investite in: • attrezzature; • libri; • software; • ecc. Spese di funzionamento Consistenza delle somme investite. Spazi e attrezzature Qualità ed efficienza degli spazi e delle relative attrezzature in disponibilità del Dottorato. Diffusione dei risultati Numero di volumi pubblicati relativamente alle tesi prodotte, e comunque saggi o articoli scritti dai Dottori di ricerca; consistenza e aggiornamento del sito web destinato alla informazione in progres delle ricerche in atto. Immagine del DR Consistenza e aggiornamento del sito web dedicato a: • collegio dei docenti; • dottorandi; • tesi assegnate; • calendario delle attività (didattiche, di tirocinio e di ricerca); • collegamento con le sedi consorziate; • ecc. Consiglieri Scientifici del DR PhD Scientific Committee IX ciclo, AA AA 1994 – 1997 - Vincent Joseph Scully, Jr., Sterling Professor Emeritus of the History of Art in Architecture at Yale University X-XI ciclo, AA AA 1995 – 1999 - André Malicot, Directeur de la formation à l’association ouvrière des Compagnons du Devoir du Tour de France - prof. Paolo Marconi, Università di Roma Tre, Facoltà di Architettura - Felice Ragazzo, Roma XIV ciclo, AA AA 1999 - 2002 - prof. Enrique Rabasa Diaz, Universidad Politécnica de Madrid, Escuela Tecnica Superior de Arquitectura (ETSAM) - Mario Docci, Università di Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura “L. Quaroni” XV ciclo, 29 marzo 2000 – 28 marzo 2003 - prof. Doris Behrens Abuseif, London University, School of Oriental and African Studies - prof. Giancarlo Cataldi, Università di Firenze, Facoltà di Architettura - prof. Heinz Gaube, Orientalisches Seminar, Universität Tübingen - prof. Nasser Rabbat, Massachusetts Institute of Technology, Aga Khan Program for Islamic Architecture - prof. Renata Holod, University of Pennsylvania, Philadelphia, Department of the History of Art XVI ciclo, 15 novembre 2001 - 14 novembre 2004 - Lothar Haselberger, Morris Russell Williams and Josephine Chidsey Williams Associate Professor in Roman Architecture, University of Pennsylvania, Philadelphia - Jean-Marie Pérouse de Montclos, CNRS France et École de Chaillot, Paris - Lucio Russo, Università di Roma Tor Vergata, Facoltà di Scienze XVII ciclo, 13 dicembre 2002 - 12 dicembre 2005 - Sofoklis Alevridis, Grecia, Ministero della Cultura, Eforia Z (Peloponneso), Ufficio tecnico della Commissione per il Restauro del Tempio di Apollo Epicurio a Bassai XVIII ciclo, 2 dicembre 2002 – 1 dicembre 2005 - prof. Dogan Kuban, Istanbul Technical University (ITU); XIX ciclo, 7 aprile 2004 – 6 aprile 2007 - Gaianè Casnati, Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena, Venezia-Milano - Atanasios Peppas, Eforia of Modern Monuments of Dodecanese, Rhodes, Greece XX ciclo, 6 aprile 2005 – 5 aprile 2008 - prof. Giuseppe Miano, Università di Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura, “Valle Giulia” - prof. Amerigo Restucci, Università IUAV, Venezia, Facoltà di Architettura XXI ciclo, 2009 - prof. Gianfranco Carrara, Università di Roma “La Sapienza” - prof. Raffaella Cassano, Università di Bari - prof. Antonino Di Vita, Università di Macerata XXIII ciclo, 2011 - prof. Edoardo Piccoli, Politecnico di Torino - prof. Marco Trisciuoglio, Politecnico di Torino Sapienza”, Facoltà di Architettura “Valle Giulia” XVII ciclo, 2005 - prof. Nasser Rabbat, Massachusetts Institute of Technology, Aga Khan Program for Islamic Architecture - prof. Guido Canella, Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura “Bovisa” - prof. Enrico Bordogna, Politecnico di Milano, “Bovisa” XVIII ciclo, 2006 - prof. Dogan Kuban, Istanbul Technical University (ITU) - prof. Santiago Huerta, Universidad Politécnica de Madrid, Escuela Tecnica Superior de Arquitectura (ETSAM) - prof. Giancarlo Cataldi, Università di Firenze, Facoltà di Architettura Commissioni d’esame finale / Final Examination Jury XV ciclo, 2003 - prof. Lucio Valerio Barbera, Università di Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura “L. Quaroni” - prof. Carlo Giammarco, Politecnico di Torino - prof. Aldo De Poli, Università di Genova, Facoltà di Architettura XIX ciclo, 2007 - prof. Gianni Braghieri, Università di Bologna, Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” - prof. José Carlos Palacios Gonzalo, Universidad Politécnica de Madrid, Escuela Tecnica Superior de Arquitectura (ETSAM) - prof. Amerigo Restucci, Università IUAV, Venezia, Facoltà di Architettura XVI ciclo, 2004 - Lothar Haselberger, Morris Russell Williams and Josephine Chidsey Williams Associate Professor in Roman Architecture, University of Pennsylvania, Philadelphia - prof. Michele Piccirillo, Studium Biblicum Franciscanum, Jerusalem - prof. Franco Purini, Università di Roma “La XX ciclo, 2008 - prof. Franco Laner, Università IUAV di Venezia, Facoltà di Architettura - prof. Giorgio Muratore, Università di Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura, “Valle Giulia” - prof. Luciano Re, Politecnico di Torino, I Facoltà di Architettura XXI ciclo, 2009 - prof. Antonino Di Vita, Università di Macerata - prof. Vittorio Franchetti Pardo, Università di Roma “La Sapienza” - prof. Angelo Torricelli, Politecnico di Milano XXIII ciclo, 2011 - prof. Francesco Cellini, Università Roma Tre - prof. Angelo Torricelli, Politecnico di Milano - prof. Marco Trisciuoglio, Politecnico di Torino XXIV ciclo, 2012 - Prof. Josè Palacios, ETSA Madrid - Prof. Josè Calvo Lopez, Università di Cartagena - Prof. Ludovico Micara, Università Chieti-Pescara - Prof. Franco Purini, Università Roma La Sapienza XXV ciclo, 2013 - Prof. Alfonso Acocella, Università di Ferrara - Prof. Neritan Ceka, Istituto archeologico di Tirana - Prof. Bernard O’Kane, American University of Cairo Dottorandi XXVIII ciclo - Silvia Di Turi - Federica Gotta - Gianluca Gnisci 5 5.2 Dottorato di Ricerca in Scienze dell’Ingegneria Edile e Ingegneria Strutturale 5. Post Lauream 5 corrispondenza delle procedure di attivazione del ciclo successivo di DR, esegue una “autovalutazione” relativa alla permanenza dei requisiti richiesti al DR al momento della sua istituzione/attivazione per quanto attiene a: • risorse umane (docenti, non docenti e dottorandi); • attività svolte (didattiche, di tirocinio e di ricerca); • attrezzature per la ricerca; • rispondenza del corso agli obiettivi prefissati; • numero delle convenzioni siglate; • livello di formazione conseguito; • funzionamento. 195 XXVI ciclo - Francesca Barone - NIcola Panzini - Vito Cascione Tesi di dottorato / PhD Dissertations VI-VII ciclo, AA AA 1992 - 1996 - Valerio Palmieri (VI ciclo), L’insegnamento di Saverio Muratori nella Facoltà di Architettura di Roma dal 1954 al 1968: lo studio dei tessuti edilizi e degli impianti urbani - Anna Bruna Menghini (VII Ciclo), L’insegnamento di Saverio Muratori nella Facoltà di Architettura di Roma dal 1954 al 1973: lo studio dell’organismo architettonico 196 IX ciclo, AA AA 1994 - 1997 - Rossana Carullo, L’insegnamento dell’architettura nell’IUAV dal 1945 al 1964. Percorsi didattici e aspetti di una identità culturale - Antonio Vito Riondino, L’insegnamento di Ludovico Quaroni nella Facoltà di Architettura di Roma dal 1963 al 1971 - Fabrizio Tramontano, L’attività didattica di Louis I. Kahn: Student, Lecturer, Critic and Professor of Architecture X ciclo, AA AA 1995 - 1998 - Michele Montemurro, La costruzione in pietra da taglio in Francia e in Italia nei secc. XVIII-XX XI ciclo, AA AA 1996 - 1999 - Francesco Defilippis, Architettura in pietra e stereotomia. Rapporto tra tecniche stereotomiche e forma degli elementi costruttivi nel progetto moderno di strutture archivoltate - Marco Valenti, Caratteri dell’architettura italiana nel Dodecanneso (1924-1944). La transizione al moderno nell’area culturale plastico-muraria del Mediterraneo XII ciclo, AA AA 1997 - 2000 - Daniela Catalano, L’arte della replica. Questioni d’architettura nel rifacimento di elementi in pietra da taglio nell’architettura muraria - Luca Labate, Caratteri architettonici e riforma costruttiva della casa tradizionale in muratura in Terra di Bari XIV ciclo, AA AA 1999 - 2002 - Eliana de Nichilo, Sistemi architettonici archivoltati e cupolati in pietra da taglio in Spagna. Secc. XVI-XX. Sequenze, nodi tettonici e tecniche stereotomiche a confronto - Calogero Montalbano, La riforma del paesaggio mediterraneo: le forme del suolo e del sottosuolo nella progettazione architettonica contemporanea degli spazi di cava XV ciclo, 29 marzo 2000 – 28 marzo 2003 - Palma Librato, Paesaggi del Mediterraneo: Jebel Sim’an ed il Massiccio Calcareo della Siria del Nord - Giulia Annalinda Neglia, Città del Mediterraneo: Aleppo. Forme e tipi della città intra moenia - Rosa Pagliarulo, Città del Mediterraneo: Molfetta. Forme e caratteri della città intra moenia XVI ciclo, 15 novembre 2000 - 14 novembre 2003 - Annalisa Di Roma, La produzione in serie dell’ornato architettonico: dall’industria artistica ellenistica alla prototipazione con processi cad–cam - Giuseppe Fallacara, Il paradigma stereotomico nell’arte del costruire. Dalla natura sincretica della modellazione digitale alla progettazione/costruzione di elementi architettonici in pietra da taglio - Stefania Tateo, Il paesaggio del Limes Arabicus: dai castra difensivi romani ai palazzi Omayyadi XVII ciclo, 13 dicembre 2001-12 dicembre 2004 - Mariangela Alicino, Il progetto di anastilosi del tempio di Apollo Epicurio a Bassae - Mourad Bouteflika, Tartous (Syrie): Lecture stratigraphique et restauration urbaine - Valeria Chieti, La trilogia neoclassica ateniese dei fratelli Hansen attraverso i suoi modelli di riferimento - Gemma Pinto, Sintesi formale e costruttiva nell’architettura mamelucca del Cairo tra il XIV ed il XV secolo: i mausolei del cimitero settentrionale - Giuseppe F. Rociola: Forme e strutture dei “paesaggi di sale” del Mediterraneo. Margherita di Savoia e Aigues Mortes: dal paesaggio naturale all’organismo infrastrutturato - Mohamed Saidi, Le formes et le fonctionnement du paysage de Tartous (Syrie): du model interprétatif au model de project Linguaggio formale e coincidenza tra forma e struttura nella concezione di volte poliedriche - Alessandra Mongelli, L’involucro ligneo nello spazio domestico tradizionale inglese: l’esperienza progettuale di Sir Edwin Lutyens tra gli anni 1890-1910 - Alessandra Scarcelli, Architettura tradizionale lignea in Norvegia. Il sistema stav e le stavkirker - Marco Stigliano, Modernità d’esportazione. Florestano Di Fausto e lo stile del costruire nei territori italiani d’oltremare. XVIII ciclo, 2 dicembre 2002 – 1 dicembre 2005 - Valeria Loliva, La riforma tipologica e costruttiva della casa a corte mediterranea. Tipo edilizio, organismo murario e modello strutturale reagente a sisma nel caso studio di Algeri - Nicola Parisi, Modello formale e modello strutturale dello spazio cupolato ottomano: l’architettura di Mimar Sinan XXI ciclo, 2009 - Daniela De Mattia, L’architetto e l’intervento sull’architettura antica. Dalla Bauforschung al progetto di ricostruzione, in situ e in museo, dell’architettura antica. Il tempio romano dell’Asklepieion di Kos. - Grazia Nanna, Museografia applicata all’archeologia: metodi di conservazione e musealizzazione in area mediterranea. Dallo scavo al museo e al parco archeologico. Il sito archeologico e il museo di Egnazia - Marco Orsini, Aggiornamento revisioni e permanenze del linguaggio classico nel progetto di architettura, nel passaggio alla modernità (1920-1940), con particolare riferimento all’opera di G. Battista Milani - Mariangela Turchiarulo, Il modo di costruire importato dalla comunità italiana in Egitto tra il 1850 ed il 1950. Lo stile di Mario Rossi XIX ciclo, 7 aprile 2004 – 6 aprile 2007 - Annalisa Giglio, Il progetto della città moderna mediterranea: l’esperienza italiana nel Dodecaneso 1912-43. L’architettura dello spazio urbano nel caso studio di Coo - Hilde Romanazzi, Forma e costruzione delle architetture cupolate armene della regione storica dell’Ayrarat nei secoli VI-XIII XX ciclo, 6 aprile 2005 – 5 aprile 2008 - Maria Rita Campa, E. E. Viollet-le-Duc: innovazione e tradizione in architettura. XXIII ciclo, 2011 - Graziella Fittipaldi, Il rapporto forma– struttura nelle architetture cupolate ad archi incrociati di Guarino Guarini - Alessandro Iacovuzzi, Le variazioni morfologiche dei complessi monumentali nel periodo storico tra età imperiale e tardo antico - Francesco Scricco, Modello strutturale e modello formale nell’architettura di Bernardo Antonio Vittone XXIV ciclo, 2012 - Enrica Leonardis, Architettura romanica pugliese. Il progetto e la costruzione in pietra portante. - Vincenzo Minenna, Forma e struttura dei sistemi voltati complessi nell’opera Vandelviresca, prolegomeni alla relazione fra la pratica della stereotomia e l’apparato ornamentale nel progetto architettonico. L’apporto del “Libro di Tracas de cortes de piedra” di Alonso de Vandelvira. - Ubaldo Occhinegro, Costruzione e progettazione dell’architettura federiciana. Rilettura criticadell’opera architettonica palaziale e castrale sveva in Italia meridionale. Il caso di Catsel del Monte. - Fiore Resta, Gli spazi stereotomici complessi voltati e cupolati nelle architetture di Jules Hardouin Mansart. XXV ciclo, 2013 - Frida Pashako, Architettura domestica tradizionale albanese XVI-XIX secolo. Riconoscimento dei principi insediativi e costruttivi della casa di Berat per un codice compositivo contemporaneo - Stefania Petralla, Volte nervate di area persiana. Organismi a pianta centrale in Iran tra il XIV e il XIX secolo. Nascita e utilizzo del motodo dei karbandi 5 5.1. Dottorato di Ricerca in Ingegneria civile e architettura: regolamento didattico per l’A.A. 2012/2013 5 XXVII ciclo - Claudia Calabria - Lucia Del Coret - Vito De Bellis - Claudia Piscitelli - Claudio Rubini - Valentina Santoro 5. Post Lauream - Francesca Guadalupi - Maria Irene Lattarulo - Vito Paparella - Vitantonio Vacca (sospeso dottorato per TFA a decorrere dal 08-04-2013) 197 5.2 Assegni di Ricerca Fiore Alessandra Rotondo Francesco 5.3 Esami di Stato 5. Post Lauream 5 198 Dopo il superamento dell’esame di laurea specialistica, la Facoltà conferisce al laureato il titolo di Dottore in Architettura. Il diploma di laurea costituisce qualifica esclusivamente accademica: esso consente l’ammissione all’esame di stato, che sostenuto con successo è certificato da un altro diploma (Dott. Architetto). Questo diploma, rilasciato dal MIUR, abilita all’esercizio indipendente della professione di architetto, che potrà essere effettivamente praticata solo dopo l’iscrizione all’albo professionale. Nella Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari, così come in tutte le Facoltà di Architettura italiane, si possono sostenere ogni anno, in due distinte sessioni, gli esami di Stato per l’esercizio della professione di Architetto così come definiti dal DPR del 5 giugno 2001, n. 328, indipendentemente dalla facoltà di Architettura dove si è conseguito il titolo. A seconda del titolo conseguito - architetto junior (tre anni), o architetto specialista (cinque anni) - le prove sono diversamente articolate. a) Per i candidati che hanno conseguito la Laurea specialistica (4/S)/magistrale (LM-4) in Architettura : iscrizione nel settore “Architettura”. L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove: b) 1. una prova pratica avente ad oggetto la progettazione di un’opera di edilizia civile o di un intervento a scala urbana; 2. una prova scritta relativa alla giustificazione del dimensionamento strutturale o insediativo della prova pratica; 3. una seconda prova scritta vertente sulle problematiche culturali e conoscitive dell’architettura; 4. una prova orale consistente nel commento dell’elaborato progettuale e nell’approfondimento delle materie oggetto delle prove scritte, nonché sugli aspetti di legislazione e deontologia professionale. La prova orale può essere sostenuta solo dai candidati che hanno superato la prova pratica e le prove scritte. Per i candidati che hanno conseguito la Laurea in Architettura (Architetto junior). L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove: 1. una prova pratica consistente nello sviluppo grafico di un progetto esistente o nel rilievo a vista, e nella stesura grafica di un particolare architettonico; 2. una prova scritta avente ad oggetto la valutazione economico-quantitativa della prova pratica; 3. una seconda prova scritta consistente in un tema o prova grafica nelle materie caratterizzanti il percorso formativo; 4. una prova orale nelle materie oggetto delle prove scritte, e in legislazione e deontologia professionale. La prova orale può essere sostenuta solo dai candidati che hanno superato la prova pratica e le prove scritte. a.Appendici a.1 Planimetria del campus e edifici del Dipartimento ICAR c) Per i candidati che hanno conseguito la Laurea in Architettura secondo l’ordinamento previgente alla riforma di cui al DM 3 novembre 1999, n.509, (per l’iscrizione nel settore “Architettura”). L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove: 1. una prova pratica avente ad oggetto la progettazione di un’opera di edilizia civile o di un intervento a scala urbana; 2. una prova orale consistente nel commento dell’elaborato progettuale e nell’approfondimento delle materie oggetto delle prove scritte, nonché sugli aspetti di legislazione e deontologia professionale. La prova orale può essere sostenuta solo dai candidati che hanno superato la prova pratica. a.2 Status accademico dei docenti del Dipartimento ICAR a.3 Indice dei nomi a.4 Calendario annuale delle attività didattiche • del CdLM in Architettura e del CdL in Disegno industriale - a.a. 2012/2013 • del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura - a.a. 2012/2013 a.5 Architettura didattica del Dipartimento ICAR per l’Anno Accademico 2012/2013 A.1 Planimetria del campus e edifici del Dipartimento ICAR INGRESSO DA VIA CELSO ULPIANI Ingresso via Re David Pianta dei percorsi Percorso pedonale Percorso carrabile A. Plesso ARC. B. Plesso ING. C. Plesso Celso Ulpiani AULE CELSO ULPIANI a a Appendici DEE dICAR PLESSO ING. INGRESSO DA VIA RE DAVID dICAR PLESSO ARC. DIMEG DEE Ingresso via Orabona EX PRESIDENZA E BIBLIOTECA CENTRALE INGEGNERIA 200 201 A. Plesso ARC. Pianta piano interrato A. Plesso ARC. Pianta piano terra 0.13 Aula A G. L. Bernini Aula B F. Borromini Aula C Donato Bramante Aula F2 Aula F1 a a Appendici 0.25 0.17 0.28 0.20 0.18 0.26 Parcheggio riservato ai docenti 202 0.13 Biblioteca centrale archivio 0.17 Biblioteca centrale direttore 0.18 Biblioteca centrale personale 0.20 Biblioteca centrale esercitazioni bibliografiche 0.25 Centro stampa 0.26 Centro stampa 0.28 Bookshop Aula Magna Domus Sapientiae Biblioteca centrale Marcus Vitruvius Pollio 203 A. Plesso ARC. Pianta piano primo Aula E Leon Battista Alberti Aula D Andrea Palladio 2.36 2.34 2.33 Servizi Generali 2.32 2.11 2.01-2.02 2.31 2.10 2.37 2°DX 1.27 1.23 1.10 1.22 1.09 Aula F4 Aula F6 R. J. Koldewey Aula F3 Aula F5 W. Dorpfeld Galleria P. Delorme 1.26 Galleria F. Brunelleschi 1.24 1.11 2.40 1.12 2.41 1.13 2.42 1.14 2.12 2.13 Area Comunicazione 2.09 Galleria K. F. Schinkel 1.25 204 2.35 1.01 Appendici a 1.01 Rappresentanti degli studenti 1.09 Laboratori di Laurea 1.10 Laboratori di Laurea 1.11 Laboratori di Laurea 1.12 Laboratori di Laurea 1.13 Laboratori di Laurea 1.14 Laboratori di Laurea 1.22 Laboratori di Laurea 1.23 Laboratori di Laurea 1.24 Laboratori di Laurea 1.25 Laboratori di Laurea 1.26 Laboratori di Laurea 1.27 Laboratori di Laurea 2.43 2°SX 2.50 2.27 2.49 2.26 2.48 2.25 2.47 2.24 2.46 2.23 2.45 2.22 A. Plesso ARC. Pianta piano secondo 2.17 2.18 2.19 2.20 2.14 2.01-2.02 Laboratorio di fotogrammetria 2.09 Sala server Archinauti 2.10 Archivio 2.11 Area comunicazione Archinauti 2.12 Cusano 2.13 Archivio amministrazione 2.14 Consiglio di CdS 2.17 De Simone 2.18 Rossi - Netti 2.19 Consoli - Belli 2.20 Livadiotti - Rocco 2.22 Laboratorio di restauro e storia dell’architettura 2.23 Martines 2.24 De Cadilach 2.25 Carabellese 2.26 Perfido 2.27 Laboratorio di disegno 2.31 Archivio 2.32 Direttore del dipartimento 2.33 Devito 2.34 Cucci 2.35 Segreteria dipartimento Martiradonna 2.36 Biancofiore 2.37 Mariani - Valido 2.40 Martielli - Balena 2.41 Rignanese - Calace 2.42 Calderazzi - Torre 2.43 Chiarantoni - Scionti 2.45 Selicato 2.46 Costantino 2.47 Guzzardo 2.48 2.49 Bisciglia 2.50 Laboratorio di urbanistica a 205 A. Plesso ARC. Pianta piano terzo Appendici a 206 3.01 DR Archivio 3.02 Biblioteca M. Sinan archivio 3.09 Biblioteca M. Sinan sala lettura 3.10 De Benedictis - Ranieri 3.11 Aula DR G.Giovannoni 3.14 Ficarelli - Menghini 3.15 Beccu 3.16 Milella - Cascione 3.17 D’Amato 3.19 Parisi - Fallacara 3.20 Archivio 3.21 Professori a contratto 3.22 Riondino - Montalbano 3.23 Ieva 3.24 Defilippis - Montemurro 3.25 Moccia - Neglia 3.29 Archivio 3.30 Monno 3.31 3.32 De Santis - Romano 3.33 Anzivino - Aloisio - Cattedra 3.34 Archivio 3.35 Alviti 3.38 Petruccioli 3.39 Ruggiero - Morano 3.40 Ardito - Paris 3.41 Di Roma - Carullo 3.43 Professori a contratto 3.44 Pagliarulo 3.45 Scarcelli 3.46 DR Progettazione architettonica 3.47 DR Progettazione architettonica 3.48 DR Progettazione architettonica 3.49 DR Progettazione architettonica 3.33 3.32 3.31 3.34 Amministrazione 3.30 3.02 3.01 B. Plesso ING. Pianta piano interrato 3.10 3.09 3.29 Biblioteca Mimar Sinan 3.11 3.35 3° DX 3.49 3° SX 3.38 3.14 3.48 3.24 3.47 3.23 3.46 3.22 3.45 3.21 3.44 3.20 3.43 3.19 3.39 a 3.15 3.40 3.41 Laboratorio Salvati 3.25 3.16 3.17 207 B. Plesso ING. Pianta piano terra B. Plesso ING. Pianta piano primo 0.01 Segreteria accettazione prove 0.02 Professori a contratto 0.03 Giannelli 0.04 Mineccia 0.05 Paparella 0.06 Ufficio Stampa 0.07 Pimpinelli 1.01 Marzano 1.02 Sala riunioni 1.03 Uffici amministrativi 1.04 De Tommasi 1.05 Foti 1.06 Professori a contratto 1.07 Fraddosio 1.08 Uffici amministrativi 1.09 Uffici amministrativi 1.10 Uffici amministrativi 1.11 Uffici amministrativi 1.12 Uffici amministrativi 1.13 Uffici amministrativi 1.14 Diaferio Laboratorio Salvati Appendici a 0.07 0.06 0.05 0.04 0.03 0.02 a 1.14 0.01 1.07 1.08 1.09 1.10 1.11 1.12 1.13 ICAR/08 studi docenti Aula I1 208 Aula I2 1.06 1.05 1.04 1.03 1.02 1.01 209 B. Plesso ING. Pianta piano terzo 2.01 Aula DR 2.02 Sala lettura biblioteca 2.03 Distribuzione libri 2.04 Uffici amministrativi 2.05 Uffici amministrativi 3.01 Aula DR 3.02 Sallustio 3.03 La Ragione 3.04 Piccioni 3.05 Aula DR 3.06 Monaco 3.07 Laucelli 3.08 Berardi 3.09 Giustolisi 3.10 Trentadue - Marano 3.11 Professori a contratto 3.12 Pilade - Foti 3.13 Puglisi 3.14 Dipaola 3.15 Laboratorio 3.16 Latorre 3.17 D’alba 3.18 Laboratorio 3.19 Piccininni - Martellotta 3.20 Ayr 3.21 Stefanizzi 2.36 3.18 Aula L2 3.17 3.16 a Appendici Aula L1 3.15 Fisica Tecnica ING-IND/10-11 B. Plesso ING. Pianta piano secondo 2.05 2.04 210 3.19 3.20 3.21 3.10 Biblioteca Robert Hook Aula F.T. 3.11 3.12 3.13 a 3.14 GEO/05 - ICAR/02 - ICAR/09 2.03 2.02 2.01 3.09 3.08 3.07 3.06 3.05 3.04 3.03 3.02 3.11 211 C. Plesso CELSO ULPIANI Pianta piano terra Aula G3 Aula G2 a Appendici a Aula G1 Aula G4 212 213 a.2 Dipartimento ICAR a.a. 2012-2013: status accademico dei docenti Status accademico Dal Laurea in Data laurea Altri titoli accademici Professore 01.10.2005 Ordinario icar/02, Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia 2 Orazio Giustolisi Professore 20.12.2003 Ordinario 3 Daniele Biagio Laucelli Ricercatore 10.12.2008 Confermato icar/06, Topografia e cartografia 4 Domenica Costantino Ricercatore 03.01.2005 Confermato icar/08, Scienza delle costruzioni 5 Domenico De Tommasi Professore 20.12.2003 Ordinario 6 Salvatore Marzano Professore 01.11.1990 Ordinario 7 Mario Daniele Piccioni Professore 27.04.2012 Straordinario 05.10.1995 Bari 26.08.1960 Ingegneria Civile-sezione idraulica, Università degli Studi di Bari 12.12.1985 DR in Ingegneria Geotecnica presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 1991 14.12.1995 Matera 08.07.1963 Modugno (Ba) 28.07.1973 Ingegneria Civile- sezione idraulica, Università degli Studi di Bari Ingegneria Civile, sezione idraulica, Politecnico di Bari --.--.1989 DR in Ingegneria Idraulica presso l’Università Federico II di Napoli nel 1995 DR in Ingegneria Ambientale presso la Facoltà di Ingegneria di Taranto-Politecnico di Bari, 2002 03.01.2005 Bari 18.10.1966 Ingegneria Civile, Politecnico di Bari --.--.1995 DR in Scienze Geodetiche e Topografiche presso l’Istituto Universitarioi Navale di Napoli, 1999 01.06.1992 Bari 17.03.1960 Bari 12.09.1945 Firenze 12.02.1965 Ingegneria - sezione edile, Università degli Studi di Bari 22.02.1984 DR in Ingegneria delle Strutture presso l’Università degli Studi di Firenze 8 Francesco Trentadue Appendici 214 Status accademico Dal In servizio al Luogo Politecnico e data di nascita di Bari dal Ricercatore Confermato 01.06.2002 01.06.2002 Ricercatore 30.03.2011 Universitario icar/12, Tecnologia dell’architettura 20 Vitangelo Ardito Ricercatore 29.12.2004 Universitario Confermato icar/13, Disegno industriale 21 Annalisa Di Roma Ricercatore 30.12.2008 confermato icar/14, Composizione architettonica e urbana 22 Claudio D’Amato Guerrieri Professore 22.10.1987 Ordinario 23 Loredana Ficarelli Docente 18 Mariella Diaferio icar/05, Geologia applicata 1 Vincenzo Simeone a a.2 Dipartimento ICAR a.a. 2012-2013: status accademico dei docenti In servizio al Luogo Politecnico e data di nascita di Bari dal Docente 10.12.2008 01.11.1991 01.07.1999 --.--.2000 --.--.---Ingegneria meccanica - indirizzo aeronautico- 18.07.1991 propulsivo, Università degli Studi di Bari Professore Associato Confermato 9 Pilade Foti Ricercatore Confermato 10 Aguinaldo Fraddosio Ricercatore Confermato 11 Luigi La Ragione Ricercatore Confermato 12 Giuseppe Puglisi Ricercatore Confermato 13 Angelantonio Sallustio Ricercatore Confermato icar/09, Tecnica delle costruzioni 14 Pietro Monaco Professore Ordinario 15 Vincenzo Dipaola Professore Associato Confermato 16 Dora Foti Professore Associato Confermato 01.03.2005 01.09.1995 Bari 27.07.1963 Ingegneria Civile, Università degli Studi di Bari 15.02.1989 01.12.1999 01.12.1999 30.03.2011 Ingegneria Civile, Politecnico di Bari Ingegneria Civile-sezione edile-indirizzo strutture, Politecnico di Bari 14.04.1994 30.03.2011 01.12.2002 01.12.2002 31.12.2002 31.12.2002 01.03.2001 01.11.1991 Bari 25.03.1970 Bari 28.11.1971 Gravina in Puglia (Ba) 24.01.1970 Carbonara di Bari (Ba) 09.03.1969 Molfetta (Ba) 28.03.1948 01.03.2001 01.11.1991 29.12.2004 01.11.1991 01.03.2004 17 Giuseppe Carlo Marano 27.04.2012 Professore Associato --.--.2004 DR in Storia delle Scienze e delle Tecniche Costruttive presso l’Università degli Studi di Firenze, VII ciclo, 1995 DR in Ingegneria delle Strutture presso Università degli Studi di Firenze DR in Ingegneria delle Strutture presso Università degli Studi di Firenze DR in Scienze dell’Ingegneria Civile e Ambientale, Politecnico di Bari, 2008 --.--.---Ingegneria Civile, Politecnico di Bari --.--.1994 Colledara (Te) 18.04.1945 Taranto 21.10.1950 Ingegneria Civile, Università degli Studi Bari 07.11.1975 01.11.1990 Bari 13.11.1962 Ingegneria Civile, Università degli Studi di Bari 08.04.1987 01.06.2002 Bari 12.03.1967 Ingegneria Civile-sezione edile, Politecnico di Bari --.--.1993 24 Michele Beccu 25 Antonella Calderazzi 26 Anna Bruna Menghini 27 Carlo Moccia DR in Ingegneria dei Materiali e delle Strutture presso l’Università di Trento 28 Mauro Scionti 29 Francesco Defilippis --.--.---- 30 Giuseppe Fallacara 31 Matteo Ieva DR in Ingenier de Caminos, Canales y Puertos presso la Universitat Politecnica de Catalunya de Barcelona (Equipollenza con il titolo di Dottore di Ricerca Italiano, C.U.N. nella seduta del 07.10.1999) DR in ingegneria delle strutture presso l’Università di Firenze, 2000 Data laurea Altri titoli accademici Canosa di Puglia (Ba) Ingegneria Civile, 02.09.1972 Politecnico di Bari --.07.1997 DR in Ingegneria delle Stutture presso l’Università degli Studi di Firenze 30.03.2011 Bari 04.11.1972 Ingegneria Edile, Politecnico di Bari 23.07.2001 DR in Ingegneria Edile presso il Politecnico di Bari, XVII ciclo 29.12.2004 Casamassima (Ba) 15.04.1960 Architettura, 11.07.1985 Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” 30.12.2008 Gioia Colle (Ba) 28.07.1973 Architettura, Politecnico di Bari 25.02.2000 DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo, Politecnico di Bari, XVI ciclo, 2004 01.11.1991 Bari, 22.12.1944 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 04.03.1971 Diploma di Specializzazione per lo Studio e il Restauro dei Monumenti, Roma “La Sapienza”, 28.11.1978 27.04.2012 06.07.1999 01.10.2001 03.03.1994 Foggia 20.03.1957 Cagliari 27.12.1952 Architettura, 24.04.1992 Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” Architettura, 14.02.1980 Università di Roma “La Sapienza” 20.12.2003 01.11.1991 Gioia del Colle (Ba) 22.03.1948 Architettura, Università di Napoli 30.03.1973 29.12.2004 08.07.1999 Canino (Vt) 25.07.1960 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 24.07.1990 20.12.2003 25.02.1994 Rutigliano (Ba) 12.01.1956 Architettura, 20.04.1983 Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” 01.11.1998 01.11.1991 Como 20.01.1948 Architettura, Università “La Sapienza” di Roma --.--.1972 08.01.2004 09.01.2004 03.01.2005 03.01.2005 03.01.2005 03.01.2005 03.01.2005 Architettura, Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” Architettura, Politecnico di Bari Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Architettura, Politecnico di Bari 21.04.1993 03.01.2005 Rutigliano (Bari), 09.03.1966 Bitonto (Ba) 17.12.1973 Canosa di P. (Ba) 20.07.1961 Taranto 03.07.1971 icar/10, Architettura tecnica 19 Carla Chiarantoni 32 Calogero Montalbano Professore Straordinario Professore Associato confermato Professore Associato confermato Professore Associato confermato Professore Associato confermato Professore Associato confermato Ricercatore Confermato Ricercatore Confermato Ricercatore Confermato Ricercatore Confermato Laurea in 23.02.2000 a DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, VII ciclo, 1996 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, XI ciclo, 2000 DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo, Politecnico di Bari, XVI ciclo, 2004 30.11.1989 28.06.1998 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, XIV ciclo, 2003 215 a.2 Dipartimento ICAR a.a. 2012-2013: status accademico dei docenti Docente Status accademico Dal 33 Michele Montemurro Appendici a Ricercatore 08.01.2004 Confermato 34 Nicola Parisi Ricercatore 30.03.2011 Universitario 35 Antonio Riondino Ricercatore 03.01.2005 Confermato icar/15, Architettura del paesaggio 36 Giulia Annalinda Neglia Ricercatore 30.03.2011 Universitario icar/16, Architettura degli interni e allestimento 37 Rossana Carullo Ricercatore 03.01.2005 Confermato 38 Rosa Pagliarulo Ricercatore 07.09.2011 Universitario icar/17, Disegno 39 Vincenzo De Simone Ricercatore 01.01.2002 Confermato 40 Lorenzo Netti Ricercatore 16.06.1995 Confermato 41 Paolo Perfido Ricercatore 01.07.2001 Confermato 42 Gabriele Rossi Ricercatore 01.10.2002 Confermato icar/18, Storia dell’architettura 43 Giorgio Rocco Professore Ordinario 44 Gian Paolo Consoli Professore Associato 45 Monica Livadiotti Ricercatore Universitario 216 a.2 Dipartimento ICAR a.a. 2012-2013: status accademico dei docenti In servizio al Luogo Politecnico e data di nascita di Bari dal Laurea in Data laurea Altri titoli accademici 09.01.2004 Bari, 19.05.1962 Bitonto (Ba) 19.11.1977 Margherita di S. (Fg) 01.01.1961 Architettura, Venezia, iuav Architettura, Politecnico di Bari Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 21.07.1989 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, X ciclo, 2001 DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo, Politecnico di Bari, XV ciclo, 2006 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, IX ciclo, 1998 30.03.2011 Putignano (Ba) 11.09.1973 Architettura, Politecnico di Bari 27.07.1999 DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo, Politecnico di Bari, XV ciclo, 2003 03.01.2005 Bassano del G. (Vi) 29.05.1965 Bari 27.04.1971 Architettura, Venezia, iuav Architettura, Politecnico di Bari 05.04.1993 DR in Progettazione architettonica, Università di Palermo, VIII ciclo, 1998 DR in Progettazione architettonica per i paesi del Mediterraneo, Politecnico di Bari, XV ciclo, 2003 Molfetta (Ba) 11.04.1956 Sammichele di B. (Ba) 27.01.1957 Bari 04.04.1957 Lecce 12.06.19684 Architettura, Università degli Studi di Firenze Architettura, Università degli Studi di Firenze Architettura, Venezia, iuav Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 09.11.1982 25.03.1993 DR in Rilievo e rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente presso la Facoltà di Architettura, Università “Federico II” di Napoli, 1997 Taranto 13.07.1953 Napoli 08.06.1958 Roma 04.05.1957 Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Architettura, Università di Roma “La Sapienza” Architettura, Università di Roma “La Sapienza” 02.1981 Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA), 1985-1987, 1988-1992 DR presso l’Università di Roma “La Sapienza” 30.03.2011 03.01.2005 23.07.2002 30.10.1986 Docente icar/19, Restauro 46 Rossella De Cadilhac 47 Ignazio Carabellese Status accademico Dal In servizio al Luogo Politecnico e data di nascita di Bari dal Laurea in Professore Associato Ricercatore Confermato 27.04.2012 16.09.1999 16.09.2002 16.09.1999 Amandola (FM) 08.10.1960 Bari 28.07.1956 Architettura, 23.07.1990 Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” Architettura, 21.03.1980 Venezia, iuav 30.12.2008 30.12.2008 Roma 13.10.1975 Architettura, Università di Roma “La Sapienza“ 01.10.2006 01.11.1991 Monopoli (Ba) 17.05.1948 29.12.2004 18.10.1994 Bari 12.12.1957 Architettura, Università di Napoli “Federico II” 01.11.2003 01.11.2000 18.10.1994 Bari 22.06.1961 Manfredonia (Fg) 13.08.1955 Architettura, 15.07.1987 Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” Architettura, 13.07.1983 Università degli Studi di Firenze DR in Pianificazione territoriale e urbana, Università di Roma “La Sapienza”, IV ciclo, 1993 18.10.1997 Professore Straordinario 27.04.2012 29.12.2004 Napoli 31.07.1968 Ingegneria civile-sezione trasporti, Università di Napoli “Federico II” 31.03.1994 Ricercatore Confermato 01.07.2002 01.07.2005 Barcellona-Pozzo di Gotto (Me) 15.05.1966 Ingegneria civile- sezione edile, Politecnico di Bari --.12.1992 DR in Valtuazione economica dei progetti, Università Mediterranea di Reggio C., X ciclo, 1998 Master europeo in Pianificazione territoriale e mercato immobiliare, COREP-Politecnico di Torino, 1998 DR in Metodi di valutazione per la conservazione integrata del patrimonio architettonico, urbano e ambientale, Università Federico II di Napoli, 2000 Master in European construction engineering, sede amministrativa Università di Coventry/ Università di Cantabria, 1994 01.03.2002 01.08.1996 Bari 08.03.1958 Ingegneria meccanica, Università degli Studi di Bari 07.04.1984 27.04.2012 01.11.2002 01.11.1991 Ingegneria Edile, Politecnico di Bari Ingegneria 28.10.1998 01.11.1998 Gioia del Colle 14.11.1972 Molfetta (Ba) 28.09.1951 48 Giacomo Martines 07.09.2011 01.01.2002 01.11.1991 01.07.1996 01.10.2002 30.12.2002 30.12.2002 29.12.2004 01.12.1999 29.12.2004 29.12.2004 27.07.1999 DR in Rilievo e rappresentazione del costruito, Università di Firenze, XI ciclo, 1998 09.07.1981 14.07.1988 02.1985 26.11.1981 DR in Scuola dell’Architettura, Università di Roma “La Sapienza”, III ciclo, 1991. Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA), 1985-1987,1988-1992, 1998-2000. Master in Didattica dell’Antico, Univ. Ferrara, Facoltà di Lettere, 2000-2001 Ricercatore confermato icar/20, Tecnica e pianificazione urbanistica 49 Francesco Selicato Professore Ordinario icar/21, Urbanistica 50 Nicola Martinelli Professore Associato confermato 51 Francesca Calace Ricercatore Confermato 52 Leonardo Rignanese Ricercatore Confermato icar/22, Estimo 53 Pierluigi Morano 54 Carmelo Maria Torre ing-ind/10, Fisica tecnica industriale 55 Ubaldo Ayr Professore Associato Confermato ing-ind/11, Fisica tecnica ambientale 56 Francesco Martellotta Professore Associato 57 Francesco Piccininni Professore Associato Confermato Data laurea Altri titoli accademici DR in Conservazione dei Beni Architettonici, Università di Napoli “Federico II”, VIII ciclo 1996 DR in Conservazione dei Beni Architettonici, Università di Napoli “Federico II”, VII ciclo 1995 2001 --.--.---- a 08.11.1983 DR in Fisica Tecnica preso l’Università di Ancona, XIV Ciclo, 2001 --.--.---- 217 a.2 Dipartimento ICAR a.a. 2012-2013: status accademico dei docenti Docente 58 Francesco Ruggiero 59 Pietro Stefanizzi Appendici a 218 A.3 Indice dei nomi Status accademico Dal In servizio al Luogo Politecnico e data di nascita di Bari dal Laurea in Data laurea Professore Associato Confermato Professore Associato Confermato 29.12.2004 01.07.1996 Bari 17.08.1964 Ingegneria meccanica, Università degli Studi di Bari 05.04.1990 01.11.1998 01.11.1991 Galatina (Le) 14.08.1955 Ingegneria meccanica, Università degli Studi di Bari 10.04.1981 03.01.2005 03.01.2005 Bari 23.01.1969 Giurisprudenza, Università degli Studi di Bari 11.04.1994 DR in Diritto pubblico dell’Economia, Università di Bari 01.10.2006 01.10.2006 Roma 03.04.1958 Lettere, indirizzo archeologico Università di Roma “La Sapienza” 07.07.1983 DR in “Antichità classiche”, Università di Roma “Tor Vergata”, 1993 Scuola archeologica italiana di Atene (SAIA), 1985 Bari 18.03.1961 Filosofia, Università degli Studi di Bari 23.03.1988 ius/10, Diritto amministrativo 60 Giovanni Guzzardo Ricercatore Confermato l-ant/07, Archeologia classica 61 Roberta Belli Professore Associato Confermato sps/10, Sociologia dell’ambiente e territorio 62 Sergio Bisciglia Ricercatore Confermato 28.12.2000 28.12.1995 Altri titoli accademici DR in “Sociologia”, Università di Catania, V ciclo, 1993 A Alevridis, Sofoklis, 195; Alicino, Mariangela, 196; Aloisio, Annamaria, 9, 11, 206; Alviti, Andrea, 9, 11, 12, 206; Amorosi, Angelo, 143, 146, 162; Anzivino, Angiolina, 9; Ardito, Vitangelo, 8, 11, 68, 71, 73, 93, 189, 206, 215; Atanasios, Peppas, 195; Ayr, Ubaldo, 9, 11, 217; B Bagnato, Vincenzo, 68, 71, 94; Balena, Pasquale, 205; Barbera, Lucio Valerio, 195; Barone, Francesca, 196; Beccu, Michele, 8, 10, 66, 72, 99, 189, 206, 215; Behrens Abuseif, Doris, 194; Belli, Roberta, 9, 11, 69, 71, 73, 87, 97, 125, 205, 218; Benedetto, Lorenzo, 11; Berardi, Luigi, 144, 146, 166, 211 Biancofiore Rita, 9, 205; Bisciglia, Sergio, 9, 11, 68, 73, 123, 205, 218; Bordogna, Enrico, 195; Braghieri, Gianni, 195; Bouteflika, Mourad, 196; C Calabria, Claudia, 196; Calace, Francesca, 9, 11, 12, 68, 72, 105, 143, 146, 153, 205, 217; Caldarola, Giuseppe, 9; Calderazzi, Antonella, 9, 10, 143, 146, 205; Caliò, Luigi, 69, 71, 87; Calvano, Riccardo, 67, 71, 78; Campa, Maria Rita, 196; Canella, Guido, 195; Caprioli Mauro, 144, 147, 176; Capoccia, Paolo, 67, 71, 78; Carabellese, Ignazio, 9, 11, 67, 73, 113, 116, 205, 217; Carullo, Rossana, 9, 11, 33, 34, 35, 36, 69, 73, 126, 189, 196, 206, 216; Cascione, Vito, 9, 12. 196, 206; Casnati, Gaianè, 195; Castagnolo, Valentina, 71; Castellana, Assunta, 18; Catalano, Daniela, 196; Cataldi, Giancarlo, 194; Cellie, Diego, 67, 71, 79; Chiarantoni, Carla Antonia, 143, 145, 146, 147, 160, 172, 205, 215; Chieti, Valeria, 196; Cingolani, Silvia, 143, 146, 148, 150; Colonna, Francesco, 9; Colonna, Michele, 33, 38; Consoli, Gian Paolo, 67, 70, 71, 89, 143, 146, 151, 205, 216; Costantino, Domenica, 8, 11; Costantino, Nicola, 144, 146, 152, 205, 214; Cucci, Giovanni, 9, 11, 12, 205; Cusano, Ennio, 9, 205; D D’Alba Michele, 9, 11, 211; Dalfino, Giuseppe, 14; D’Amato, Maurizio, 144, 146 D’Amato Guerrieri, Claudio, 8, 10, 12, 66, 67, 71, 72, 73, 75, 99, 103, 113, 120, 189, 206, 215; D’Ambrosio, Pietro, 90; De Asmundis, Roberta, 144, 146; De Bellis, Vito, 196; De Cadilhac, Rossella, 9, 11, 67, 73, 113, 217; Defilippis, Francesco, 9, 11, 66, 71, 73, 88, 109, 189, 196, 206, 215; Del Core, Lucia, 196; Dellerba, Costanza, 33, 34, 37; Dellisanti Fabiano VIlardi, Massimiliano, 144, 146; De Marco, Marina, 145, 147, 181; De Mattia, Daniela, 67, 73, 110, 197; De Nichilo, Eliana, 196; De Poli, Aldo, 195; De Simone, Vincenzo, 9, 11, 69, 71, 84, 205, 216; De Tommasi, Giambattista, 143, 147, 171; De Tommasi, Domenico, 8, 10, 189, 214; Devillanova, Giuseppe, 69, 71, 83; Devito, Rosanna, 9, 11, 205; Diaferio, Mariella, 8, 11, 12, 189, 209, 215; Di Marzo, Marcello, 143, 146; Di Noia, Tommaso, 33, 34; Di Roma, Annalisa, 8, 11, 196, 206, 215 ; Dipaola, Vincenzo, 144, 147, 178, 211, 214; Docci, Mario, 194; F Fallacara, Giuseppe, 9, 11, 66, 67, 71, 73, 75, 110, 112, 189; Fatiguso, Fabio, 145, 147, 177; Fato, Ida, 143, 146, 161 Ferrieri Caputi, Olinda, 33, 34, 39; Ficarelli, Loredana, 9, 10, 12, 66, 73, 109, 189, 206, 215; Fioriello, Silvio, 69, 72, 108; Fittipaldi, Francesco, 33, 34, 41; Fittipaldi, Graziella, 66, 71, 75, 197; Foti, Dora, 8, 10, 189, 214; Foti, Pilade, 8, 11, 33, 34, 40, 67, 72, 104, 189, 214; Fraddosio, Aguinaldo, 8, 11, 144, 147, 173, 189, 209, 214; G Gaube, Heinz, 195; Giammarco, Carlo, 195; Giannelli, Vito, 9, 208; Giglio, Annalisa, 196; Giustolisi, Orazio, 8, 10, 211, 214; Gorgoglione, Michele, 33, 35, 48; Greco, Rita, 67, 73, 113, 119; Guzzardo, Giovanni, 9, 11, 144, 146, 164, 205, 218; H Holod, Renata, 195; Haselberger, Lothar, 195; Huerta, Santiago, 195; I Iacovuzzi, Alessandro, 69, 71, 84, 197; Iannone, Francesco, 145, 147, 178; Ieva, Matteo, 9, 11, 66, 71, 72, 99, 189, 206, 215; Imbimbo, Antonio, 9; K Kuban, Dogan, 195; L Labate, Luca, 196; Laner, Franco, 195; La Ragione, Luigi 8, 11, 211, 214; Latorre, Cosimo, 9, 211; Laucelli, Daniele Biagio, 8, 11, 211, 214; Leonardis, Enrica, 66, 71, 88, 197; Leone, Antonio, 145, 147, 175; Librato, Palma, 196; Livadiotti, Monica, 9, 11, 67, 68, 71, 76, 79, 81, 205, 216; Loliva, Valeria, 196; Lomoro, Vito Antonio, 145, 147; Lovino, Giuseppe, 33, 34, 42; Luisi, Giannangelo, 68, 71, 83; Lusardi, Richard, 35, 71; M Maggi, Giorgio Pietro, 143, 146, 150; Malicot, André, 194; Mangone, Annalisa, 69, 72, 108; Marano, Giuseppe Carlo, 8, 10, 144, 147, 189, 211, 214; Marconi, Paolo, 194; Mariani, Tiziana, 9, 205; Martellotta, Francesco, 9, 11, 145, 147, 179, 211, 217; Martinelli, Nicola, 9, 11, 68, 71, 95, 217; Martines, Giacomo, 9, 11, 67, 71, 119, 189, 205, 217; Martiradonna, Maria, 9, 205; Marvulli, Annarita, 68, 72, 105; Marzano, Salvatore, 8, 10, 189, 209, 214; Mastrogiacomo, Francesco, 14; Mele, Rocco, 33, 34, 42; Menghini, Anna Bruna, 8, 10, 12, 66, 73, 109, 184, 189, 196, 206, 215; Mezzina, Mauro, 67, 73, 120; Miano, Giuseppe, 195; Milella, Silvana, 9, 206; Mineccia, Giuseppe, 9, 208; Minenna, Vincenzo, 11, 66, 71, 88, 197; Moccia, Carlo, 8, 11, 12, 66, 73, 109, 189, 206, 215; Monaco, Pietro, 8, 10, 143, 146, 163, 211, 214; Mongelli, Alessandra, 197; Monno, Mariapia, 9, 206; Montalbano, Calogero, 9, 11, 66, 72, 99, 189, 196, 206, 215; Montemurro, Michele, 9, 11, 66, 71, 73, 88, 109, 189, 196, 206, 216; Morano, Pierluigi, 9, 10, 12, 68, 73, 127, 206, 217; Moschini, Francesco, 33, 34, 39, 143, 146; a N Nanna, Grazia, 197; Napolitano, Michele 145, 146;, Neglia, Annalinda Giulia, 9, 11, 66, 67, 71, 73, 75, 110, 189, 196, 206, 216; Netti, Lorenzo, 9, 11, 33, 35, 47, 143, 146, 154, 156, 205, 216; O Occhinegro, Ubaldo, 69, 71, 83; Orsini, Marco, 153; 219 Appendici a 220 P Pagliarulo, Rosa, 9, 11, 33, 34, 37, 189, 196, 206, 216; Palacios Gonzalo, José Carlos, 195; Palmieri, Valerio, 196; Palmisano, Leonardo 144, 146;, Panza, Paola, 11; Panzini, Nicola, 196; Paparella, Francesco, 9, 208; Paris, Spartaco, 33, 35, 49, 68, 71, 94, 206, 216; Parisi, Nicola, 9, 11, 66, 71, 72, 75, 99, 189, 196, 206, 216; Pashako Frida, 197; Passalacqua, Michele, 14; Pellegrino, Roberta, 144, 146, 169 Perfido, Paolo, 9, 11, 69, 72, 107, 145, 147, 205, 216 ; Pérouse de Montclos, Jean-Marie, 195; Perrone, Nunzio, 33, 34, 44; Petralla Stefania, 197; Petruccioli, Attilio, 101, 111, 206; Piccininni, Francesco, 9, 11, 68, 72, 73, 104, 122, 211, 217; Piccioni, Mario Daniele, 8, 10, 12, 143, 146, 155, 158, 189, 211, 214; Pinto, Gemma, 196; Pirro, Patrizia Paola, 68, 72, 105; Pisciotta, Massimoandrea, 144, 146, 167; Piscitelli, Claudia, 196; Politi, Tiziano, 33, 34, 40; Porco, Francesco, 67, 72, 73, 99, 120; Puglisi, Dario, 69, 71, 89; Puglisi, Giuseppe, 8, 11, 214; Purini, Franco, 195; R Rabasa Diaz, Enrique, 194; Rabbat, Nasser, 195; Raffaele, Domenico, 67, 72, 73, 99, 113, 116; Ragazzo, Felice, 194; Ranieri, Giulia, 9; Ranieri, Vittorio, 144, 146, 147, 168, 206 Re, Luciano, 195; Reina, Massimiliano, 33, 35, 47; Resta, Fiore, 68, 71, 93, 197; Restucci, Amerigo, 195; Ricciuti, Umberto, 67, 71, 90; Rignanese, Leonardo, 9, 11, 68, 72, 105, 205, 217; Riondino, Antonio, 9, 11, 66, 71, 73, 88, 109, 189, 196, 206, 216; Rociola, Giuseppe, 66, 71, 88, 196; Rocco, Giorgio, 9, 10, 12, 33, 34, 67, 71, 73, 76, 110, 189, 205, 21; Romanazzi, Hilde Grazia Teresita, 196; Rossi, Gabriele, 9, 11, 69, 72, 75, 107, 185, 205, 216; Rotondo, Francesco, 145, 147, 174, 198 Rubini, Claudio, 11, 12, 196; Ruggiero, Francesco, 9, 11, 68, 72, 73, 104, 122, 206, 218; S Saidi, Mohamed, 196; Sallustio, Angelantonio, 211, 214; Santoro, Valentina, 196; Scarcelli, Alessandra, 33, 34, 35, 41, 45, 50, 197, 206; Scionti, Mauro, 9, 11, 143, 147, 170, 189, 205, 215; Scricco, Francesco, 66, 71, 75, 197; Scully, Vincent Joseph, 196; Selicato, Francesco, 9, 10, 143, 146, 165, 189, 205, 217; Settembrini, Francesco, 9; Simeone, Vincenzo, 8, 10, 214; Stea, Giuseppina, 14; Stefanizzi, Pietro, 9, 11, 12, 143, 146, 161, 189, 211, 218; Stigliano, Marco, 66, 71, 75, 197; Sylos Labini, Marcello, 145, 147, 180; T Tafuni, Vito, 33, 34, 44; Tataranni, Assunta, 143, 146, 155; Tateo, Stefania, 196; Torre, Carmelo Maria, 145, 147, 205, 217; Tortorici, Giovanni, 143, 146; Tramontano, Fabrizio, 196; Trentadue, Francesco, 8, 10, 211, 214; Turchiarulo, Mariangela, 197; U Uva, Giuseppina, 67, 73, 113, 114, 120; Ubbriaco, Pietro, 144, 146; V Valenti, Marco, 196; Valido, Nicoletta, 9, 205; Verdoscia, Cesare, 143, 146, 149; Visaggi, Rosanna, 9 a.4 Calendario annuale delle attività didattiche del cdlm in Architettura e del cdl in Disegno Industriale- a.a. 2012/2013 I semestre 40 Ottobre 2012 1 l Novembre 2012 1 g Tutti i Santi 2 m 2 v 3 m Lezioni 4 g 1^ settimana 5 v 41 Gennaio 2013 1 m 2 m 2 s 2 s 3 g 3 d 3 d 4 m 5 m Lezioni 6 g 10^ settimana 6 m Lezioni 8 l 8 g 6^ settimana 9 m 9 v 10 m Lezioni 10 s 11 g 2^ settimana 11 d 4 v 7 v 8 s 6 5 s 6 d 2 4 l 6 m Epifania 7 l 9 m Lezioni 10 l 10 g 13^ settimana 11 m 11 v 8 v 9 s 12 m Lezioni 12 s 12 m 11^ settimana 13 d 13 m 14 d 14 m Lezioni 14 l 14 g 15 l 15 g 7^ settimana 16 m 16 v 17 m Lezioni 17 s 18 g 3^ settimana 18 d 51 15 s 15 m 16 m Lezioni 17 l 17 g 14^ settimana 18 m 18 v Lezioni 19 s 19 m 12^ settimana 20 d 20 m 21 d 21 m Lezioni 21 l 21 g 22 l 22 g 8^ settimana 23 m 23 v 24 m Lezioni 24 s 25 g 4^ settimana 25 d 52 22 m 23 m Lezioni 24 g 15^ settimana 24 l 25 m Natale Santo Stefano 26 l 26 m 27 s 27 m 27 g 28 d 28 m Lezioni 29 g 9^ settimana 48 29 l 30 m 31 m Lezioni 5^ settimana 28 v 30 v 1 25 v 5 12 18 l 20 m Lezioni 21 g 4^ settimana 22 v 22 v 23 s 23 s 24 d 25 l 13 25 l 26 s 26 m 27 d 27 m Lezioni 27 m Lezioni 28 l 28 g 1^ settimana 28 g 5^ settimana 29 s 29 m 30 d 31 l 30 m 31 g a 19 m Esami 2° appello + Lauree 24 d 9 3^ settimana 17 d 18 l 19 m 22 s Lezioni 14 g 15 v 20 g 23 d 13 m 16 s 19 l 4 12 m Esami 2° appello 17 d 8 11 l 15 v 20 m 21 v 11 16 s 20 s 47 10 d 11 l 13 g 16 d Lezioni 2^ settimana 8 v 12 l 3 6 m 7 g 9 s 13 m 14 v Esami 1° appello 10 d 7 4 l 5 m 7 g 13 s 46 10 5 m 8 m Immacolata 9 d 50 Marzo 2013 1 v 2 d 4 d 7 m Febbraio 2013 1 v Capodanno 3 l 5 l 6 s 26 v 44 49 7 d 19 v 43 3 s 45 12 v 42 Dicembre 2012 1 s 26 m 29 v Esami 1° appello 30 s 31 d Pasqua Z Zito, Gabriele, 33, 35, 48. 221 a.4 Calendario annuale delle attività didattiche del cdlm in Architettura e del cdl in Disegno Industriale- a.a. 2012/2013 II semestre 14 Aprile 2013 1 l 3 v 4 g 4 s 4 m 5 v 5 d 5 m Lezioni 5 v 13^ settimana Lezioni 6 g 7 m 9^ settimana 7 v 8 l 8 m Festa di San Nicola 8 s 9 m 9 g 10 v Appendici 2 m Lezioni 4 d 4 m 4 g 1^ settimana 5 l 5 g 6 s 6 m 6 v 6 s 6 m 7 d 7 m 7 s 7 d 7 m Lezioni 8 l 8 g 6^ settimana 9 m 9 v 8 g 9 m 9 v 11 g 12 d 12 m Lezioni 12 v 13 l 13 g 14^ settimana 13 s 14 d 14 m 14 v 15 l 15 m Lezioni 15 s 16 m 16 g 10^ settimana 16 d 14 l 14 g 15 l 15 g 15 l 15 g 7^ settimana 16 m 16 v 16 m 16 v 17 g 12^ settimana 18 v 19 l 19 m Lezioni 19 s 19 m 20 g 10^ settimana 20 d 20 m 21 d 21 m 21 s 21 d 21 m 21 l 21 g 7^ settimana 24 v 24 l 24 m 25 s 25 m 25 g 26 d 26 m 27 l 27 g 30 d 17 l 18 m 20 m Lauree 22 d 39 43 23 l 24 s 24 m 25 d 25 m Esami 2° appello 17 s 18 d 22 g 22 s 22 m 23 v 23 d 23 m Lezioni 24 g 13^ settimana 24 m Lezioni 24 s 25 g 4^ settimana 25 d 26 g 26 v 27 m 27 v 27 s 28 d 28 m 28 s 29 l 29 g 29 d 30 m 31 m 30 v 31 s 40 30 l 44 4 22 l 26 l 35 21 v Esoneri ed esami 48 Natale 26 l 26 m Santo Stefano 27 m 27 g 28 d 28 m 29 g Lezioni 5^ settimana 24 l 25 m 29 l 30 m 31 m 52 28 v Esoneri ed esami 30 v 1 25 v 5 17 d 8 23 m 27 s 26 v 47 51 2^ settimana 12 19 m Esami 20 m Lezioni 21 g 3^ settimana 22 v 22 v 23 s 24 d 25 l 26 s 26 m 27 m 28 g a 18 l 23 s 27 d 28 l Lezioni 14 g 17 d 18 l 24 d 9 13 m 15 v 19 v Lezioni 3^ settimana 12 m Esami 16 s 20 s 17 m 18 g 11 l 15 v 20 v Esami 2° appello 11 16 s 19 g 23 v 12^ settimana Lezioni 20 m 22 g 30 g 31 v 15 m 16 m 19 l 34 23 m 8^ settimana 15 s 16 d 18 m 22 l 30 m 42 16 l 3 10 d 11 l 17 m 23 d 31 38 14 v 10 d 7 18 d 22 s 29 s 15 d Ferragosto 46 50 17 s Esami 2° appello Lezioni 28 v 11^ settimana Lezioni 11^ settimana Lezioni 10 g 11 v 14 m 23 g 29 m 10 l 11 m 14 d 10 s 11 d Lezioni 1^ settimana 8 v 14 s Lezioni 2^ settimana 6 m 7 g 9 s 14 m 10 m 11 g Esami 8 v 14 d Esami 1° appello 4 l 5 m 9 s 12 m 22 m 28 m Lezioni 13 m 33 Lezioni Lezioni 9 m 12 s 21 v 29 l 8 m Immacolata 9 d 10 7 g 13 d 21 m 28 d 6 m Epifania 7 l Lezioni Esami 2° appello 19 v Esami 1° appello 8 s 6 d 2 9^ settimana 20 s 22 8^ settimana 4 l 5 m 12 m 20 g 27 s 6 g 7 v 6 13 g 19 m 26 v 4 v 5 s 12 l 20 l 26 Lezioni 13 m 19 d Festa della Liberazione 4 m 5 m 12 v 18 g 25 g 4 d 5 l 13 s 17 m 24 m 2 s 3 d 13 v 18 m 30 2 s 3 d 12 g 17 l 23 m 2 m 3 g 13 m 18 s 22 l 41 9 l 2 d 12 l 17 v 21 d 8 d 37 45 Marzo 2013 1 v 3 l 11 m Lezioni Workshop e Mostra didattica 5 v 49 Febbraio 2013 1 v Capodanno 10 m 6^ settimana 21 Esami 1° appello 2 v 3 s Gennaio 2013 1 m 11 d 18 g 20 s 36 Dicembre 2012 1 s 10 s 17 m 19 v 32 8 l 10 m 25 Novembre 2012 1 g Tutti i Santi 3 m 9 d 29 Ottobre 2012 1 l 3 m 11 m 20 40 2 l 10 l 24 2 v Esami 1° appello 4 g 28 Settembre 2013 1 d 3 s 3 m 11 s Viaggi di studio Agosto 2013 1 g 2 m Festa della Repubblica 3 l 6 l 19 13 s 18 23 7 d 12 v 17 Luglio 2013 1 l 2 g 11 g 16 2 d 27 3 m 10 m a Giugno 2013 1 s 2 m 6 s 15 Maggio 2013 1 m Festa dei lavoratori Lunedì dell’Angelo a.4 Calendario annuale delle attività didattiche del cdlm in Ingegneria Edile-Architettura - a.a. 2012/2013 I semestre 13 Esami 25 l 26 m Lezioni 27 m 4^ settimana 28 g 29 s 29 m Lezioni 29 v 30 d 31 l 30 m 31 g 14^ settimana 30 s 31 d Pasqua Legenda Attività didattiche (lezioni, revisioni...) Esami 222 Festività e vacanze Sistema di misurazione delle attività didattiche in “crediti”: 1 credito (CR) è l’unità di misura dell’attività complessivamente svolta dagli allievi. 1 credito = 25 ore 5 anni 300 crediti = 7.500 ore 1 anno 60 crediti = 1.500 ore (pari a 42 settimane di 36 ore circa) 1 settimana 1,5 crediti = 36 ore (pari a 5 giorni ciascuno di 4+3 ore) • Le attività didattiche complessivamente si estendono su un arco temporale di 42 settimane. • Le attività didattiche propriamente dette sono articolate in due periodi (A e B), ciascuno di 15 settimane e in tre sessioni di esami ciascuna di 4 settimane. • Le attività didattiche complessivamente si estendono su un arco temporale di 42 settimane. 223 a.5 Architettura didattica del Dipartimento ICAR per l’Anno Accademico 2012/2013 a.4 Calendario annuale delle attività didattiche del cdlm in Ingegneria Edile-Architettura - a.a. 2012/2013 II semestre Aprile 2013 1 l 3 v 4 g 4 s 4 m 5 v 5 d 5 m Lezioni 5 v 6 l 6 g 11^ settimana 7 d 7 m 8 l 8 m Appendici 28 4 m 5 g 6 s 6 m 6 v 7 d 7 m 7 s 8 l 8 g 8 d 10 m 11 s 11 m 11 g 12 d 12 m Lezioni 12 v 13 l 13 g 12^ settimana 13 s 14 d 14 m 14 v 15 l 15 m Lezioni 15 s 16 m 16 g 8^ settimana 16 d 5^ settimana 20 29 10 m 11 m 12 l 12 g 13 m 13 v 14 d 14 m 14 s 15 l 15 g 16 m 16 v Lezioni 17 v 17 l 17 m 6^ settimana 18 s 18 m 18 g 19 d 19 m Lezioni 19 v 20 l 20 g 13^ settimana 21 21 d 21 m 22 l 22 m Lezioni 9^ settimana 23 m Lezioni 23 g 24 m 7^ settimana 24 v 25 g Festa della Liberazione 26 v 27 s 22 28 d 29 l 30 m Esoneri ed esami 21 v 22 s 26 30 33 38 17 m 18 d 18 m 19 l 19 g 20 s 20 m 20 v 21 d 21 m 21 s 22 l 22 g 22 d 23 d 23 m 24 l 24 m 34 23 v Esami 24 m 25 d 25 m 26 l 26 g 25 m 26 d 26 m Lezioni 26 v 27 l 27 g 14^ settimana 27 s 27 m 27 v 28 m 28 v 28 d 28 m 28 s 29 l 29 g 30 m 31 m 30 v 31 s Lezioni 29 s 30 g 31 v 10^ settimana 30 d 31 35 Attività didattiche (lezioni, revisioni...) Esami 224 Festività e vacanze 3° 1° anno 1° 2° anno 2° 3° anno 3° 4° anno 4° 5° anno 5° Esami anni Corso di Laurea Magistrale in Architettura CdLM 1° ciclo di base 1° anno 1° 2° anno 2° 3° anno 3° 4° anno 4° a Laurea Specialistica Esami Dottorato di Ricerca 2° ciclo applicativo 3° ciclo specialistico 5° anno Esami • Le attività didattiche complessivamente si estendono su un arco temporale di 42 settimane. • Le attività didattiche propriamente dette sono articolate in due periodi (A e B), ciascuno di 15 settimane e in tre sessioni di esami ciascuna di 4 settimane. • Le attività didattiche complessivamente si estendono su un arco temporale di 42 settimane. Post lauream 1° anno (60 cr) 6° 2° anno (60 cr) 7° 3° anno (60 cr) 8° 5° Laurea Specialistica 30 l Legenda Sistema di misurazione delle attività didattiche in “crediti”: 1 credito (CR) è l’unità di misura dell’attività complessivamente svolta dagli allievi. 1 credito = 25 ore 5 anni 300 crediti = 7.500 ore 1 anno 60 crediti = 1.500 ore (pari a 42 settimane di 36 ore circa) 1 settimana 1,5 crediti = 36 ore (pari a 5 giorni ciascuno di 4+3 ore) 3° anno Laurea 29 d 40 2° 23 l 24 s 25 s 29 m 25 g 39 2° anno anni 16 l 17 s Esami Esami 15 d Ferragosto CdLM 9 l 11 d 18 g 20 s 37 10 s 17 m 25 9 v Esami 1° CdL 5 l 32 1° anno 2 l 4 d 9 m 11 g 36 Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura Corso di Laurea in Disegno industriale 3 m 4 g 8 s 24 2 v Esami anni Settembre 2013 1 d 3 s 10 l 10 v 19 v 18 3 m 7 v Festa di San Nicola Agosto 2013 1 g 2 m Festa della Repubblica 3 l 9 d Lezioni 13 s 17 23 9 g 10 m 12 v 16 Luglio 2013 1 l 2 g 19 2 d 27 3 m 9 m a Giugno 2013 1 s 2 m 6 s 15 Maggio 2013 1 m Festa dei lavoratori Lunedì dell’Angelo < 14 Dottorato di Ricerca Post lauream 1° anno (60 cr) 6° 2° anno (60 cr) 7° 3° anno (60 cr) 8° 225 Appendici a 226 a 227 Appendici a 228 a 229