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Di seguito si riportano sinteticamente le principali novità introdotte dal nuovo
Companies Act 2013 che investono le società private, suddividendole tra modifiche
non ancora entrate in vigore alla data odierna e modifiche entrate in vigore il 12
settembre 2013.
1.
Principali novità del Companies Act 2013 - non ancora entrate in vigore - che
riguardano società private indiane
Corporate social responsibility. Le società indiane con un patrimonio netto, ovvero un
fatturato, ovvero un utile netto pari o superiore a determinate soglie saranno tenute a
destinare almeno il 2% della media degli utili netti risultanti dagli ultimi tre esercizi finanziari
ad attività aventi finalità sociali. Tali previsioni probabilmente entreranno in vigore a partire
dall'esercizio finanziario 2014/2015.
Azione di responsabilità. Al ricorrere di determinate condizioni, si prevede la possibilità di
esercitare un'azione di responsabilità nei confronti, ad esempio, degli amministratori e/o dei
revisori.
National Company Law Tribunal e National Company Law Appellate Tribunal. Al fine di
velocizzare i processi, si prevede la costituzione di Tribunali speciali (i.e., National Company
Law Tribunal e National Company Law Appellate Tribunal) che avranno, una volta costituiti,
giurisdizione esclusiva su alcune materie di diritto societario (ad esempio, in materia di
riduzione del capitale, fusioni e scissioni, liquidazione, trasferimento di azioni, ecc.).
Riduzione del capitale. Le principali modifiche in tema di riduzione del capitale riguardano
(i) l''obbligo di notificare ai creditori l'intenzione di ridurre il capitale sociale anche nel caso in
cui la riduzione non implichi la restituzione di capitale ai soci e (ii) il divieto di procedere alla
riduzione del capitale qualora la società sia inadempiente all'obbligo di pagamento di
"deposits" ovvero degli interessi dovuti su quest'ultimi.
Struttura degli investimenti all'estero da parte di società indiane. Alle società indiane
non sarà più consentito effettuare investimenti all'estero mediante più di 2 "layers of
investment companies".
Società unipersonale e c.d. small companies. Sarà consentito costituire società con un
solo socio. Inoltre, si prevedono nuove tipologie di società (c.d. small companies, il cui
capitale sociale ovvero fatturato non dovrà superare determinate soglie) che saranno
esentate dall'effettuare alcuni adempimenti (ad esempio, in sede di redazione del bilancio di
esercizio).
Utili - acconti sui dividendi. È stato abolito l'obbligo per le società di accantonare a riserva
una quota degli utili maturati durante l'anno finanziario. Le società che sono incorse in
perdite durante l'esercizio finanziario e sino al trimestre immediatamente precedente la
prospettata distribuzione di acconti sui dividendi, possono procedere alla distribuzione degli
stessi ad un tasso non superiore alla media degli utili maturati durante i tre esercizi finanziari
precedenti.
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Dormant Company. Viene introdotta la definizione di dormant company, ossia una società
costituita, ad esempio, per realizzare un progetto futuro, ovvero per detenere un asset
ovvero un bene intellettuale, ma che non è operativa e non ha compiuto operazioni contabili
rilevanti nei precedenti due esercizi sociali. Tali società sono esentate dall'adempiere alcuni
obblighi.
Revisori. Si prevedono specifici doveri, divieti di compiere determinate attività e
responsabilità per i revisori contabili, nonché limiti alla durata del loro incarico in relazione a
determinate categorie di società private da stabilirsi in sede di adozione della normativa di
attuazione della riforma (ad esempio, un revisore persona fisica non può essere nominato
per più di un mandato della durata di 5 anni, mentre le società di revisione non possono
essere nominate per più di due mandati consecutivi di 5 anni ciascuno).
Chiusura dell'esercizio finanziario. La chiusura dell'esercizio finanziario è stata uniformata
per tutte le società indiane al 31 marzo di ciascun anno. Tuttavia, le holding companies
ovvero le società indiane controllate da una società straniera che hanno l'esigenza di
procedere al consolidamento dei conti all'estero, potranno presentare al Tribunale
competente una apposita istanza di deroga, richiedendo l'autorizzazione a chiudere il proprio
esercizio sociale in una data differente dal 31 marzo.
Liquidazione. Si prevede una procedura di liquidazione semplificata e con una tempistica
sostanzialmente predefinita per le società il cui valore contabile dei beni non sia superiore ad
INR 1.00.00.000 (pari a circa Euro 118.000 al cambio attuale).
Mergers. Si prevedono procedure semplificate di fusione (i) tra le c.d. "small companies"
ovvero (ii) tra la holding company e le società interamente controllate da quest'ultima. Nel
rispetto di determinate procedure e al ricorrere di determinate condizioni (ancora da
definire), saranno consentite le fusioni tra società indiane e società straniere. In ogni caso, le
società indiane dovranno ottenere la previa autorizzazione della Reserve Bank of India.
2.
Principali novità del Companies Act 2013 - entrate in vigore in data 12 settembre
2013 - che investono società private indiane
Definizione di Foreign Company. La definizione di Foreign Company è stata notevolmente
ampliata. Ai sensi del diritto indiano, una società costituita all'estero ma di fatto operante in
India è passibile di venire considerata come una società indiana, con conseguente obbligo
di rispettare i relativi adempimenti. Per Foreign Company si intende infatti ora una società o
soggetto giuridico costituito all'estero (i) avente "phisically' (anche tramite un agente) una
sede di rappresentanza in India, (ii) operante in India 'through an electronic mode" (cosa si
intenda per electronic mode dovrebbe essere chiarito dal Governo indiano in sede di
adozione della normativa di attuazione della riforma), e (iii) che esercita in India business
activity in 'any other manner". La reale portata ed estensione di tale nuova definizione dovrà
quindi essere attentamente monitorata.
Nomina di Key Managers. Determinate società indiane saranno obbligate a nominare i c.d.
Key Managers, come ad esempio (i) un Amministratore Delegato ovvero un Chief Executive
Officer ovvero un Manager, (ii) un Amministratore a tempo pieno, (iii) un Chief Financial
Officer ed un Segretario della società. Inoltre, i Key Managers dovranno informare il
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consiglio di amministrazione in merito ai contratti o accordi nei quali hanno un interesse
diretto o indiretto. Si prevedono limitazioni ai compensi degli amministratori/managers.
Avviso di convocazione dell'assemblea generale con informativa ai soci - esercizio del
diritto di voto. L'avviso di convocazione dell'assemblea dei soci dovrà essere inviato a
quest'ultimi, salve alcune eccezioni, almeno 21 giorni prima la data dell'assemblea. Inoltre, al
fine di consentire ai soci di esercitare il diritto di voto in maniera consapevole, si dovrà
allegare all'avviso di convocazione dell'assemblea dei soci una nota informativa che
consenta a questi ultimi di comprendere il significato, lo scopo e le implicazioni degli
argomenti di business posti all'ordine del giorno e delle relative delibere da adottare. Il
Governo indiano dovrà chiarire (i) quali società potranno esercitare, nel rispetto di
determinate condizioni, il voto mediante strumenti elettronici, nonché (ii) le materie per le
quali sarà consentito anche il voto per corrispondenza (c.d. postal ballot).
Nomina degli amministratori - dimissioni - doveri degli amministratori - poteri del
consiglio di amministrazione. Alcune tipologie di società, che verranno individuate da
parte del Governo indiano, dovranno nominare un amministratore donna. Inoltre, almeno
uno degli amministratori da nominare dovrà avere trascorso 182 giorni in India nell'anno
precedente la nomina. Gli amministratori dovranno essere da un minimo di 2 ad un massimo
di 15.
L'amministratore dimissionario dovrà inviare, entro 30 giorni dalla data in cui ha presentato le
dimissioni, copia della lettera al competente registro delle imprese. Resta fermo il principio
che le dimissioni dell'amministratore sono efficaci dal giorno del loro ricevimento da parte
della società.
Si prevedono, sia pure a titolo esemplificativo, i doveri che gli amministratori sono tenuti ad
osservare nell'esercizio delle loro funzioni che coincidono, sostanzialmente, con quelli di un
amministratore di una società italiana.
Il consiglio di amministrazione potrà esercitare determinati poteri solo previa adozione di una
speciale delibera da parte dell'assemblea dei soci.
Sono state introdotte ulteriori cause di ineleggibilità degli amministratori.
Prestiti agli amministratori. Le società non potranno effettuare prestiti o fornire garanzie ai
propri amministratori, ovvero ai parenti di quest'ultimo, ovvero alle aziende o società nelle
quali l'amministratore ha un interesse.
Operazioni con parti correlate. Le operazioni con parti correlate (il Companies Act 2013
contiene una nuova definizione di parti correlate) dovranno essere approvate dal consiglio di
amministrazione, a meno che le stesse non siano concluse a condizioni di mercato e
nell'ambito dell'attività ordinaria della società.
Inoltre, si richiede una speciale delibera dell'assemblea dei soci quando l'operazione con
parti correlate eccede un determinato ammontare, ovvero il capitale sociale versato della
società eccede una determinata soglia. Qualora la parte correlata sia un socio della società,
quest'ultimo non sarà legittimato ad esercitare il diritto di voto in assemblea. Ad ogni modo,
gli amministratori dovranno riportare nella relazione, da inviare ai soci, le operazioni con parti
correlate compiute durante l'anno nonché le ragioni per le quali sono state concluse.
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Una speciale delibera assembleare sarà richiesta anche al fine di procedere ad acquisti a
fronte di corrispettivo, diverso dal denaro, (i) da parte della società di beni degli
amministratori, e (ii) da parte degli amministratori di beni delle società del gruppo.
Restrizioni all'acquisto di azioni proprie. Si prevedono alcune limitazioni all'acquisto di
azioni proprie da parte della società. Ad esempio, la società deve attendere un anno dalla
chiusura della precedente offerta di acquisto di azioni proprie prima di procedere ad una
nuova offerta. Inoltre, in caso di inadempimento da parte della società, ad
esempio, all'obbligo di rimborsare prestiti a istituti finanziari, la stessa potrà procedere
all'acquisto di azioni proprie solamente dopo che siano decorsi 3 anni dal momento in cui la
società ha posto rimedio al suddetto inadempimento.
Sanzioni per “false comunicazioni”. Si prevedono, tra l'altro, sanzioni anche pecuniarie in
caso di omissioni ovvero false informazioni riportate nelle relazioni, nel bilancio annuale, nei
prospetti ovvero in altri documenti della società.