Assassinio sul (medio) orient express
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Assassinio sul (medio) orient express
19 giugno 2015 CINQUANT’ANNI FA, L’ITALIA E IL TERREMOTO-BEATLES di Marco Cicala LA VITTIMA È PALMIRA, LE SUE ANTICHITÀ. GLI UCCISORI, I SOLDATI DELL’IS. MA I VERI MOVENTI? ABBIAMO INDAGATO Assassinio sul (medio) orient express di Renzo Guolo, Tomaso Montanari, Daniele Castellani Perelli e Raffaele Oriani con un commento di Loretta Napoleoni y(7HB1C8*QKTKKK( +\!=!&!$!$ Settimanale, Supplemento al numero odierno - Da vendersi esclusivamente con il quotidiano “la Repubblica” – Sped. Abbon. Post. - articolo 1 Legge 46/04 del 27/02/2004 - Roma 1422 Dalla cocaina alle colture bio. Così il Perù mangia la foglia Chi sta mozzando la lingua all’Accademia della Crusca ALERAMO, LA SIBILLA DEL FASCISMO MAGICO Parla l’inventore «X-Factor? È tutta colpa e merito mio» di Gabriella Saba di Claudia Arletti di Piero Melati di Elena Martelli Download eseguito da Francesco Olivo il 07/07/2015 alle 20.00 SUPPLEMENTO DE Direttore responsabile Ezio Mauro Vicedirettori Angelo Aquaro, Fabio Bogo, Gregorio Botta, Dario Cresto-Dina, Angelo Rinaldi Caporedattore centrale Massimo Vincenzi Caporedattore vicario Valentina Desalvo Caporedattore internet Giuseppe Smorto Direttore editoriale dei periodici di Repubblica Daniela Hamaui 74 Gli animali sconosciuti del Mekong DIRETTO DA Attilio Giordano ART DIRECTOR Gianni Mascolo DI SIMONE PORROVECCHIO CAPO REDATTORI Marco Cicala, Cristina Guarinelli, Roberta Visco 77 NELL’ALBUM DI VESTITI DI PAOLA MASINO 80 81 82 IL PIATTO ETNICO DI CHEF KUMALÈ 83 84 86 88 COSE & CASE DI AURELIO MAGISTÀ 92 Accostamenti arditi per moda libera 95 L’OROSCOPO DI HORUS REDAZIONE Claudia Arletti (vicecaporedattore), Piero Melati (vicecaporedattore), Fiammetta Cucurnia (caposervizio), Francesca Marani (caposervizio),Cristina Mochi (caposervizio), Daniela D’Antonio (vicecaposervizio), Federica Lamberti Zanardi (vicecaposervizio), Riccardo Staglianò (inviato), Brunella Schisa (inviato), Paola Zanuttini (inviato), Matteo Tonelli SI GUARDA LA STORIA DI PAOLA ZANUTTINI MANGIA E BEVI DI GIANNI E PAOLA MURA AUTOMOTORI DI VALERIO BERRUTI DUE RUOTE DI VINCENZO BORGOMEO UFFICIO GRAFICO Gabriele Alessandrini (vicecaporedattore), Alessandra Guglielmetti (caposervizio), Giampiero Lori (caposervizio), Paolo Feligioni (vicecaposervizio), Alessandra Benedetti, Roberto Sivilia VETRINE DI ARTURO CAMILLI CHE BELLEZZA DI LAURA LAURENZI L’ultima cena di 50 personaggi famosi DI FRANCESCO OLIVO SEGRETERIA DI REDAZIONE Simona Agostini (coordinatrice), Clara Manzo DI SOFIA GNOLI 97 99 103 104 105 106 I MURALES DI TUNISI DI MASSIMILIANO PANARARI VIZI & VIRTÙ DI PIERO OTTONE LESSICO & NUVOLE DI STEFANO BARTEZZAGHI LIBRI A CURA DI BRUNELLA SCHISA LA MIA BABELE DI CORRADO AUGIAS Vita e amori esoterici di Sibilla Aleramo DI PIERO MELATI 112 I quadri spariti di Crowley DI PAOLA NICITA 115 LA VERSIONE DI NATALIE IMBRUGLIA DI SIMONE PORROVECCHIO 117 119 122 ZOOM DI IRENE BIGNARDI SIMON COWELL, INVENTORE DI X FACTOR A PAGINA 122 LEGENDA VALUTAZIONI Film, libri, mostre, spettacoli teatrali, ecc. segnalati in queste pagine ECCELLENTE OTTIMO BUONO SUFFICIENTE SCARSO SMARTCARD DI ANTONIO DIPOLLINA ALTRE ONDE DI CARLO CIAVONI 134 162 In Italia, dove penso ci sia la versione migliore di X Factor, domina il vostro sense of humour. Cosa interessante anche dal punto di vista musicale. Lo avevano i Beatles e gli One Direction. Ci deve essere equilibrio tra ironia e caccia al talento PRENDETE NOTA DI CLAUDIO STRINATI Intervista con Simon Cowell, Mr X Factor DI ELENA MARTELLI 126 Quando i Beatles terremotarono l’Italia DAL NOSTRO INVIATO MARCO CICALA 133 RICERCA FOTOGRAFICA Paolo Biagiotti, Alberto Carlucci, Giusi Sambati I PROGRAMMI DELLE TIVÙ ANNALI DI ENRICO DEAGLIO OOOOO OOOOO OOOOO OOOOO OOOOO I RITRATTI NELLE OPINIONI DEL VENERDÌ SONO DI MARCO MARELLA www.marcomarella.com 4 Download eseguito da Francesco Olivo il 07/07/2015 alle 20.00 Redazione Venerdì: Via Cristoforo Colombo 90 00147 Roma - tel. 06/49823128 e-mail: [email protected] Gruppo Editoriale L’Espresso S.p.A. 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Tribunale di Roma n. 500 del 25-9-1987 TeleVenerdì: Registr. Tribunale di Roma n. 198 del 9-5-1994 ABBONAMENTI E SERVIZIO CLIENTI: tel. 199787278 (0864/256266 per chiamate da numeri pubblici o cellulari ) orari: 9-18 dal lunedì al venerdì e-mail [email protected] Certificato ADS n. 7832 del 9/2/2015 19 GI UGNO 2015 AL CAPONE Dove: a casa a Palm Island, Miami Beach Quando: il 21/1/1947 Cosa: carrè di manzo e caponata dolcevita DESSERT? NEL LIBRO Muerte a la carta UN GIORNALISTA (SPAGNOLO D’ADOZIONE) E UN PLURISTELLATO CHEF DI MADRID RICOSTRUISCONO I PASTI FATALI DOC. «UNA COSA MORBOSA? SÌ, COME LA GASTRONOMIA» M ADRID. Persino il boia ha una regola: prima della forca, il condannato può scegliere il pasto, l’ultimo. C’è chi se n’è approfittato, come quel Russel Brewer che chiamò le guardie carcerarie texane e ordinò: «Portatemi due fettine di pollo fritto, un triplo hamburger di grasso di maiale con formaggio, tre fajitas messicane e una pizza». Prima dell’iniezione letale per un orrendo delitto razzista, Russel volle anche il dessert: mezzo MARILYN MONROE Dove: a casa, Fifth Helena Drive, Los Angeles Quando: il 5/8/1962 Cosa: fettucine, gazpacho e petti di pollo chilo di gelato e un barra di burro di arachidi. Una provocazione più che un pasto (pare infatti che non mangiò quasi nulla), ma nessuno potè bloccarlo, anche l’assassino aveva diritto a essere servito e riverito. In Florida, per evitare eccessi del genere, il dipartimento penitenziario ha formulato un nuovo regolamento: «Prima dell’esecuzione, il condannato può chiedere l’ultimpo pasto. Ma per evitare stravaganze il suddetto non può superare i 40 dollari e dovrà realizzarsi sol- Un boccone La storia è servita: l’ultima cena 88 Download eseguito da Francesco Olivo il 07/07/2015 alle 20.00 19 GI UGNO 2015 JIMI HENDRIX Dove: Hotel Samarkand, Londra Quando: il 17/9/1970 Cosa: panino con tonno fresco, mozzarella e tartufo nero tanto con prodotti comprati in zona». Ma a pochi è andata bene, in quanto a cibo, come al razzista del Texas: l’ultima cena, come la morte, arriva spessso all’improvviso e lascia alla storia e nello stomaco cibi non sempre indimenticabili. Il giornalista peruviano (ma spagnolo d’adozione) Eric Frattini, trascurando per un po’ le sue inchieste complottistiche sul Vaticano e non solo, si è preso la briga di ricostruire il pasto finale di 50 personaggi MAHATMA GANDHI Dove: a casa, Nuova Delhi Quando: il 30/1/1948 Cosa: formaggio di capra, verdure crude, arance, pane con burro della storia, da Cleopatra a Sharon Tate, da Rasputin a Heath Ledger. Ne è uscito fuori Muerte a la carta (Morte alla carta), edito, per ora soltanto in castigliano, da Poe Books (si trova su Amazon, pp. 226, euro 20). Un lavoro lungo e minuzioso, impreziosito dal contributo di Andrés Madrigal, chef pluristellato di Madrid, poi emigrato a Panama, che si è messo a interpretare a suo modo queste storie, creando piatti e indicando la ricetta. Un libro di cucina, insomma, ma anche e via di Francesco Olivo di storia, partendo necessariamente da Gesù e gli apostoli: «Un modo» spiegano i due nell’introduzione «per divertirsi con la gastronomia». Molto meno si sono divertite le cinquanta vittime prese ad esempio, che in realtà sono di più, perché tre schede sono dedica- A destra, la copertina di Muerte a la carta (Morte alla carta, da cui sono tratte le immagini di queste pagine), edito per ora solo in castigliano (Poe Books, si trova su Amazon, pp. 226, euro 20) di Eric Frattini e Andrés Madrigal di 50 personaggi famosi 19 GI UGNO 2015 Download eseguito da Francesco Olivo il 07/07/2015 alle 20.00 89 JAMES GANDOLFINI Dove: Ristorante Tazio, Roma Quando: il 19/6/2013 Cosa: gamberi fritti con maionese e salsa chili, foie gras AYRTON SENNA Dove: Ristorante La Romagnola, San Pietro in Casale (Bo) Quando: il 30/4/1994 Cosa: pollo alla piastra, verdure al vapore dolcevita DESSERT? te ai passeggeri del Titanic, del Concorde e dell’Hindenburg. Per nessuno di loro il cibo fu la causa unica della morte, magari certi mix, però, non risultarono salutari. Jimi Hendrix, quella maledetta notte del 17 settembre del 1980 non aveva esagerato, almeno non a tavola: al ristorante dell’hotel Samarkand di Londra chiese due panini al sesamo con tonno fresco e una bottiglia di vino, che non finì. Cibo leggero al quale, però, si andarono a sommare almeno due anfetamine black bomber prese al party di un amico. «L’idea mi è venuta proprio leggendo una biografia di Hendrix, nella quale veniva descritta il suo ultimo pasto» racconta Frattini seduto al tavolino di un bar del quartiere Salamanca a Madrid: «È un modo per ripercorrere la storia di grandi personaggi». Dietro, spiega, c’è un lavoro d’archivio: «Sono andato a studiare le analisi forensi. Una cosa morbosa? Sì, come la gastronomia». Un tremendo miscuglio fu trovato tre anni prima dai medici che fecero l’autopsia sul corpo di Elvis Presley. L’ultimo piatto è degno di uno stereotipo americano: spaghetti con le polpette e poi, come dolce, gelato di vaniglia e cioccolato con dei biscotti. Il problema, però, furono le pasticche (non è chiaro di quale natura, qualcuno parla di quelle prescritte dal dentista), che gli procurarono uno shock anafilattico. Lo stomaco di Heath Ledger, il Joker di Batman, morto a 28 anni, conteneva un unico cibo non digerito: un muffin, preso al caffè Mirò sulla Broadway (oggi negozio di scarpe), durante un delle sue passeggiate notturne per le strade di New York. Anche nel suo caso il pasto frugale è del tutto innocente: l’autopsia ha stabilito che la morte è da attribuire all’abuso di farmaci. 90 Download eseguito da Francesco Olivo il 07/07/2015 alle 20.00 Pochi chilometri più in là, John Lennon trascorse il suo ultimo giorno, nel dicembre del 1980, prima di essere assassinato da David Chapman. Il destino è stato infame, ma il pranzo no: panino con la carne e la mostarda nell’amato ristorante italiano Baci e abbracci (anche se è stata avanzata un’altra ipotesi: una pizza con mozzarella, cipolla e Il giornalista Eric Frattini (a sinistra) nel libro racconta minuziosamente l’ultimo pranzo dei suoi personaggi. E lo chef Andrés Madrigal (sopra) ha realizzato a modo suo le ricette 19 GI UGNO 2015 ERNEST HEMINGWAY Dove: Ristorante Christiania, Ketchum (Idaho) Quando: il 1/7/1961 Cosa: bistecca, patate arrosto e caesar’s salad Saddam fu servito in cella dall’ex cuoco dell’hotel Al Rashid, il più lussuoso di Bagdad pancetta). Una cena italiana sarebbe stata chiesta anche da Marilyn Monroe nella sua casa di Los Angeles, dove poi fu ritrovata morta: i giornali dell’epoca, era il 1962, parlarono di «italiani fettucini», che, al netto dell’approssimazione linguistica, testimoniavano l’amore della diva per la nostra cucina. Destino sciagurato lo ebbero i passeggeri, in gran parte tedeschi, del Concorde che nel 2000 prese fuoco poco dopo il decollo a Parigi. La morte arrivò, quindi, senza nemmeno prendersi uno sfizio: la cena di bordo con il menù firmato Alain Ducasse, che nessuno fece in tempo a consumare. A Frattini e Madrigal, non c’è dubbio, interessa seguire le vicende dei condannati. Nel libro ce ne sono tre le cui storie sono note, ma forse non nell’ottica gastronomica: Saddam Hussein, il gerarca nazista Eichmann e il mafioso italo americano John Gotti. Il dittatore iracheno fu servito nella sua cella da un secondino d’eccezione: l’ex cuoco dell’hotel Al Rashid, un tempo l’albergo più lussuoso di Bagdad. Saddam, però, non è nell’animo di apprezzare: beve un bicchiere d’acqua calda col miele, scansando il pollo in salsa di datteri e riso che gli era stato messo nel vassoio. Adolf Eichmann, invece, attese la forca nel carcere di Ramla, in Israele, sperando in una grazia in extremis del presidente Ben-Zvi. Quando fu chiaro che la clemenza non sarebbe giunta, si rassegnò ed evitò di mangiare, l’unica cosa che chiese fu un bicchiere di vino rosso delle cantine Carmel (fondate, ma lui non lo sapeva, dal barone Rothschild, della famiglia dei banchieri che finanziarono la nascita dello Stato d’Israele). L’ultima cena del gerarca ha posto un problema allo chef Madrigal: quale ricetta creare quando l’unico ingrediente è un bicchiere di vino? La 19 GI UGNO 2015 Download eseguito da Francesco Olivo il 07/07/2015 alle 20.00 FREDDIE MERCURY Dove: a casa, Garden Lodge, Kensington, Londra Quando: il 24/11/1991 Cosa: zuppa di verdura alla Provenzale soluzione è creativa: una granita. Il padrino di New York John Gotti si risparmiò la pena capitale ma non l’ergastolo. La morte lo colse nella prigione federale di Springfield nel giugno del 2002, poco dopo aver ordinato un pranzo degno di un ristorante del Queen’s: carne di manzo del Texas, parmigiano fuso, patate al forno e una bottiglia di vino bianco fresco. Senza rimpianti culinari se n’è andato anche James Gandolfini, morto nella sua camera d’hotel nel centro di Roma proprio il 19 giugno di due anni fa, mentre era in vacanza col figlio. La sera prima del malore fatale, il grande attore americano si era tolto la soddisfazione di provare i piatti dello chef Niko Sangalli, del Boscolo Exedra, di cui aveva letto sui giornali. Mangiò gamberi fritti (con maionese e salsa chili), foie gras, bevendo rum, piña colada e due birre ghiacciate. Poi addio. E noi qui, più o meno a dieta, e senza di lui per sempre. Che mestizia. Francesco Olivo 91