CON I RAGAZZI DEL CARCERE Il nostro don Bosco si occupava

Transcript

CON I RAGAZZI DEL CARCERE Il nostro don Bosco si occupava
scheda 3
CON I RAGAZZI DEL CARCERE
Il nostro don Bosco si occupava anche dei carcerati; andava
a trovarli, parlava loro di Dio, li sollecitava a pentirsi delle
loro colpe e tutte le volte tornava dal carcere con il cuore
traboccante di pietà e di amore.
Un giorno si presenta al Ministro.
- D'accordo, mio caro don Bosco, vediamo di combinare la
cosa. Lei potrà prendere una giornata intera, condurre i
giovani in campagna, fare ciò che vuole.
E don Bosco: - Oh, non voglio agenti in borghese!
- E va bene - disse il ministro - Se ne vada da solo... Però
non me ne riporterà indietro nemmeno dieci, mio caro!
Partirono trecento carcerati, un povero prete e un vecchio asinello con
le provviste della giornata. Se ne andarono in piena campagna; si arrampicarono sugli alberi, organizzarono gare di corsa, di salto. Don Bosco era
dappertutto, partecipava a tutto, dirigeva tutto. La sera, poveretto, non ne
poteva più. Allora quei bei tipi di carcerati lo fecero salire sull'asinello e …,
in cammino verso il carcere, quei trecento, non uno di meno! ritornarono a
farsi mettere sotto chiave...
ATTENTATO A DON BOSCO
Una notte, vengono a chiamare don Bosco per una povera donna che - a
quel che pare - sta morendo. Per prudenza, don Bosco vuol portare con
sé due suoi giovanotti. - Non si preoccupi - dice l'uomo venuto a cercarlo l'accompagno io.
Queste parole convincono don Bosco a prendere quattro ragazzi invece di
due. Li lascia poi davanti alla porta dell'ammalata e sale da solo con la
guida. Entrato nella camera, quattro ceffi si alzano... «Ahi, le loro facce
non sono rassicuranti! », pensa il Santo, che tuttavia chiede di vedere l'ammalata... Allora, improvvisamente, il pezzo di candela che
rischiarava vagamente la stanza viene gettato a terra. E,
nell'oscurità, don Bosco riceve un violento colpo di bastone
che quasi l'ammazza! Senza perdere la calma, afferra uno
sgabello e si ripara il capo. Così protetto, senza più temere i
colpi che gli piovono addosso, riesce a guadagnare a
tentoni la porta. La apre..., scaglia lo sgabello contro gli
assalitori, discende di corsa la scala e raggiunge finalmente i suoi ragazzi..
- Del sangue, del sangue! Lei è ferito, don Bosco! - gridano questi spaventati. Un colpo di bastone di quei mascalzoni, infatti, gli aveva quasi strappato il pollice sinistro!
‘IL GRIGIO’ PROTEGGE D. BOSCO
Una sera d' autunnno, don Bosco, mentre
stava attraversando un luogo solitario, ebbe uno
scatto di sorpresa, quasi di spavento, perché accanto gli era comparso un enorme
cane grigio. Il Santo azzardò una timida carezza. Il cane gli restituì un segno di amicizia. Alla porta dell'Oratorio, l'animale fece
dietro front e se ne andò via tranquillo tranquillo. Da quel momento, tutte le sere che
don Bosco doveva rientrare a casa tardi, si
trovò accanto quel guardiano fedele. Lo chiamò « Grigio ».
Quante volte il Grigio salvò la vita di don Bosco! Una sera, un individuo, da dietro un albero scaricò sul santo uomo due colpi di rivoltella.
Ma sbagliò la mira. Allora si gettò sul prete per strangolarlo o ammazzarlo a bastonate... Ed ecco il Grigio: gli saltò addosso e lo mise in fuga.
Un'altra volta, due malintenzionati gli tesero un agguato alla curva di
una strada. Quando il prete comparve, lo assalirono e riuscirono a infilargli
un sacco sulla testa... Dio sa quel che volevano fare, ma il Grigio vegliava: in pochi secondi liberò il suo padrone balzando su uno dei banditi,
mentre l'altro se la dava a gambe.
D. BOSCO MOLTIPLICA pane, CASTAGNE, nocciole...
Un ragazzo « nuovo » dell'oratorio ha la malinconia. Scrive alla madre che è
stufo, che non riuscirà mai ad abituarsi. Allora quella buona mamma arriva più
presto che può per riportare a casa il suo tesoro infelice.
- Voglio confessarmi un'ultima volta da don Bosco – dice il ragazzo.
Il mattino della partenza, proprio quando sta per cominciare la
confessione, uno dei grandi arriva di volata, si avvicina a don Bosco: - Non
c'è più pane per la colazione - gli dice costernato.
- E va bene! - dice il Santo - Allora metti in un cesto tutto ciò
che potrai trovare. Il resto... lo manderà il Signore. Verrò io
stesso a distribuirlo.
Il piccolo Dalmazzo - così si chiamava il ragazzo con la malinconia , non ha perso una parola del dialogo. Preso da curiosità, si alza insieme a don Bosco e lo segue come un'ombra.
Stando dietro a lui, si china sul cesto e conta attentamente i
pani: di panini ce ne sono quindici. Non uno di più! E trecento
ragazzotti aspettano il cibo… I trecento sfilano e ognuno
riceve il suo pane. Dalmazzo è fuori di sé.
Quando arrivò il momento di partire, chi rimase delusa fu la
mamma. Perché il ragazzo non volle più lasciare l'Oratorio.