E-commerce: per tutti?
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E-commerce: per tutti?
MERCATO DISTRIBUZIONE Il magazzino Wineshop.it, sito di e-commerce del vino fondato nel 1999. Questa la risposta di Stevie Kim, Managing Director di Vinitaly International, alla domanda se l’e-commerce possa veramente essere un canale utile di vendita per il vino. Vino ed e-commerce: un ossimoro? E-commerce: per tutti? MARIA LUISA DOLDI Stevie Kim, Managing Director di Vinitaly International. “I Il vino è notoriamente un bene esperienziale: l’acquisto è legato ad emozioni, sensazioni, assaggi. Sono tutti elementi che l’e-commerce non può offrire. Nonostante queste sue caratteristiche, sono in molti a credere che esso abbia un futuro come canale di vendita del vino. “Una buona piattaforma e-commerce – afferma SimonPietro Felice, Ad di Giordano Vini (Diano d’Alba, CN) – è in grado di offrire più esperienza di quanto non offra, ad esempio, l’acquisto in un supermercato. I mezzi tecnici offrono la possibilità di degustazioni guidate online, di indicare accostamenti e ricette, di condividere le esperienze altrui e sono ben pochi i luoghi in cui è possibile ottenere contemporaneamente tutte queste informazioni su un vino”. E andar per cantine non è nemmeno sempre fattibile, aggiungiamo noi. Pur non dimenticando che “sicuramente il vino non è uno dei prodotti più facili da vendere online”, come sottolinea Andrea Gaetano Gatti, Amministratore Unico di Wineshop.it, l’accostamento vino/e-commerce non sembra dunque esser così stonato come si potrebbe pensare. Numeri seri che diano idea delle dimensioni del fenomeno degli acquisti di vino online per l’Italia non ne abbiamo trovati. Nemmeno lo studio pubblicato ogni anno da Mediobanca, Indagine sul settore vitivinicolo, prende in considerazione questo canale di vendita per il vino tra le sue indagini. Si tratta di una voce dunque ancora clandestina nelle statistiche ma che nel mondo reale sembra acquisire importanza. Non a caso anche Vinitaly si sta muovendo in questa direzione. o non ho studi mirati che mi indichino né le reali dimensioni dell’e-commerce in Italia né la propensione del consumatore a comprare vino online. So soIl progetto pilota di Vinitaly TRE lo una cosa: l’e-comÈ appena stata battezzata, questa iniziativa SERVIZI merce è evidentedi Vinitaly International, presentata in ocIN UNA mente in crescita. casione dell’ultima edizione della fiera del PIATTAFORMA La piattaforma di VinitalyWineClub è sudEsperienze inter- divisa in tre sezioni, ciascuna con uno scopo vino italiano. Si chiama VinitalyWineClub nazionali indica- ben preciso. Attraverso il Club si farà attività di e si propone di diventare la piattaforma no che esso ha po- promozione di nuovi vini, magari ancora poco e-commerce di riferimento per il vino Attraverso il Blog verrà canaliztenzialità enormi conosciuti. nazionale all’estero. Un’impresa colossazata la comunicazione sul vino e sul teranche per il vino e le, che nessun altro Paese europeo sembra ritorio italiano. Infine attraverso lo Shop avverranno i veri e pronon possiamo contiaver messo ancora in campo, nata in rispopri acquisti online. nuare ad ignorarlo”. sta alle richieste del mercato estero: “Nei no62 VQ NUMERO TRE - GIUGNO DUEMILA13 IL CASO M1NTCELLARS.COM stri viaggi all’estero, soprattutto verso i mercati dell’oriente Proiezione del numero di acquirenti online su M1NTCELLARS.COM è uno più lontani e difficili da rag- dei siti cinesi più famosi per M1NTCELLARS.COM in Cina Milioni Users giungere ed interpretare, ci vendite online di bevande 178,4 è stato fatto più volte presen- alcoliche (vino e superalcolici). 2011 Il grafico (fonte: Vinitaly te da una parte il desiderio di International e M1NTCELLARS. 2012 219,8 conoscere meglio il vino ita- COM) mostra le proiezioni 2013 270,9 liano, dall’altra la necessità di degli andamenti delle vendite per i prossimi anni, espresse 322,1 porre un argine ai fenomeni come crescite degli acquirenti 2014 di contraffazione di cui il vi- in Cina, in milioni. Un mercato 2015 374,9 no italiano è vittima su quei che ha molto da offrire e che l’e-commerce permette di 2016 423,4 mercati”, afferma Stevie Kim. E raggiungere. aggiunge: “Per poter affrontare seriamente le richieste di mercati con grosse poten- na, Hong Kong, Asia sono tutti mercato che seconzialità di acquisto come Hong Kong, Cina e Russia, è do i numeri nascondono grosse potenzialità ma necessario offrire una presenza costante, una oppor- che, per innumerevoli ragioni, rischierebbero tunità continua per poter acquistare vino italiano, di rimanere inaccessibili alla piccola e media dando la certezza di ottenere un prodotto originale impresa, ovvero la gran parte delle aziende e di qualità”. Da queste necessità è nata dunque l’idea vitivinicole italiane. “Molti – afferma Stevie del VinitalyWineClub che, per ora, in una fase pilota, si Kim – sono i vantaggi di questa iniziativa rivolge solo al mercato italiano, ma conta di affacciarsi per l’impresa italiana. C’è un regista, Vinitaly, sui mercati europei entro la fine del 2013 per poi parti- che cura il tutto e fa da garante per serietà di serAndrea re alla volta di lidi più lontani, Cina in primis. Vinitaly vizio e qualità di prodotto. Si crea un’economia di Gaetano Gatti, Amministratore si è organizzata per un commercio verticale: acquista i scala che da soli altrimenti non si raggiungerebbe”. unico di vini direttamente dai produttori, possiede un proprio Wineshop.it. magazzino e una propria logistica. Le cantine che per Alle origini dell’e-commerce Made in Italy ora partecipano al progetto sono quelle con cui Vinitaly Era il 1999 quando Andrea Gaetano Gatti e un paio di International già collabora: quelle facenti parte di Ope- amici diedero vita a quella che oggi è l’esperienza itaraWine (un programma di iniziative ed eventi dal re- liana di e-commerce con più anni alle spalle. Un’idea spiro internazionale) e a breve i vini di Slow Wine. Ma, sicuramente pionieristica: “Le prime cantine contatpasso a passo, si vuole offrire a tutti i produttori italia- tate ci guardavano come fossimo marziani”, ricorni la possibilità di divenir parte di questa piattaforma. da Gatti. Ma dopo 14 anni Wineshop.it è ancora saldaChe un progetto di tali dimensioni ed ambizioni avvenga mente presente sul mercato, ha un magazzino con circa sotto l’egida di Vinitaly International è un vantaggio per 350 etichette che ruota 4 volte all’anno e registra cretutti. Per i consumatori innanzitutto, perché Vinitaly è scite costanti. A Wineshop.it si trovano vini solo italia“un nome e una garanzia”. Ma anche per i produttori ni, di altissima qualità, magari di nicchia, provenienti da italiani che, attraverso il VinitalyWineClub, arrivano ad tutte le regioni. Ogni vino è selezionato personalmenaprirsi strade altrimenti difficilmente percorribili: Ci- te dai gestori di Wineshop.it e acquistato direttamente I NUMERI DELL’ECOMMERCE IN CINA Per dare un esempio delle dimensioni del mercato cinese delle vendite online, citiamo alcuni numeri tratti da una presentazione fatta all’ultima edizione di Vinitaly sulla maggiore piattaforma di acquisti online asiatica, Tmall. Le vendite online registrate da Tmall in Cina hanno segnato il seguente andamento: un totale di 142 milioni di US$ nel giorno di riferimento 11.11.2010; di 525 milioni di US$ per lo stesso giorno del 2011; di 2,1 miliardi di US$ lo stesso giorno del 2012. Per il vino, Tmall ha registrato nel 2012 vendite per 56 milioni di US$, più del doppio rispetto al 2011. In un giorno (11.11.2012) sono 63 VQ NUMERO TRE - GIUGNO DUEMILA13 state vendute online attraverso Tmall 500.000 bottiglie di vino. Tra i vini esteri presenti sul mercato cinese quello italiano non è tra i meglio rappresentati: solo il 5% del totale. (Fonte: Tmall.com a Vinitaly 2013) MERCATO DISTRIBUZIONE SEMPLICITÀ E SOBRIETÀ La pagina di Wineshop.it è di una sobrietà sorprendente per quanto riguarda il design e molto semplice per quanto riguarda l’utilizzo. Tali caratteristiche fanno parte del servizio al cliente: informazione pertinente ma semplice da raggiungere e presenza solo di elementi essenziali per abbassare il livello di diffidenza nei confronti degli acquisti online, oltre che ovviamente sicurezza e protezione della privacy, sono tutti ingredienti che permettono a Wineshop.it di allargare il numero di utenti anche a persone che non fanno parte del classico pubblico di internet. strada da percorrere”. Ma anche per Andrea Gaetano Gatti l’e-commerce ha un futuro come canale di vendita del vino e la storia di Wineshop.it lo dimostra. Il caso di una cantina singola Giordano Vini ha dato il via alla vendita on-line nel 2002 per il mercato italiano e nel 2003 per il mercato estero. Oggi l’Azienda vende 25 milioni di bottiglie all’anno di cui un milione in Italia e 1,5 milioni all’estero solo tramite e-commerce. Sono cifre da giganti ma “l’accelerazione è avvenuta tutta dal 2010 dai produttori. “Se inizialmente i vini bisognain avanti. Se prima si parlava di pova andarli a cercare, oggi sono i produttori che migliaia di bottiglie vendute onlistessi che mandano campionature per enne e soprattutto all’estero, dal 2010 trare nel nostro catalogo”, afferma Andrea ad oggi siamo arrivati al milione di Gaetano Gatti. Anzi, vi è di più: “Non tutvendite anche in Italia”, afferma Site le aziende vogliono o possono iniziare monPietro Felice, Ad di Giordano Vini. una attività di vendita online e indirizzaMigliore connettività degli Italiani o mino i clienti al nostro shop per l’acquisto dei logliore offerta di servizio da parte dell’Azienro vini”. Vi sono produttori che hanno dato alcuni SimonPietro da? “Entrambe le cose. Prima del 2010, il vini in esclusiva di vendita a Wineshop.it, cosa che Felice, Ad di mercato on-line in Italia era poco fertile. Giordano Vini. indica la fiducia che in 14 anni Wineshop.it è riuLe nostre attività erano molto circoscritscito a guadagnare. Probabilmente consiste proprio in te perché la risposta era limitata, probabilmente questo il segreto del successo: la serietà e l’impeccabili- per via di una bassa connettività degli Italiani. tà del servizio che Gatti e colleghi sono riusciti a mette- Oggi questa è migliorata molto e la miglior rispore a punto in questi anni. “Vendere vino online non è sta online è stata motivazione per noi per migliosemplice. Vi sono tutta una serie di problemi logisti- rare il servizio offerto”. ci, di imballaggio e trasporto che abbiamo affrontato Giordano accorda molta importanza all’interazione con di volta in volta, raggiungendo oggi un sistema ot- il cliente: “Degustazioni in video, blog, apertura di timizzato. Vi è poi l’atteggiamento nei confronti del una fan page in Facebook, rilascio di ricette abbicliente: il servizio deve mantenere ciò che promette nate ai nostri vini, possibilità di chiedere consigli (es: rapidità di consegne, qualità di prodotto) e, qua- ai nostri cantinieri: sono tutte opzioni che offrialora qualcosa dovesse anda- mo ai nostri clienti e che questi utilizzano attivare storto, vale che il cliente mente. Il contatto che si instaura in questo modo ha sempre ragione”. è molto vivace e frequente”. Se l’e-commerce è un canale cosi promettente, potrebbe venire voglia È con questa qualità che col Anche Giordano Vini, che ha visto l’evoluzione del a tutti di imbarcarsi nell’avventura. tempo Wineshop.it è riuscito mercato degli ultimi 10 anni circa, riassume così la Ma, come giustamente puntualizza a fidelizzare produttori e clien- propria esperienza riguardo all’e-commerce: “È un SimonPietro Felice: “Il difficile dell’e-commerce non è tanto iniziare ti. Il resto lo ha fatto il passa- canale che continuerà a crescere e diverrà doquanto mantenere: il servizio, le parola. La situazione dell’Ita- minante. In Paesi come il Nord Europa e il Nord promesse, la qualità” Risposte e servizio rapido e di qualità nel tempo lia nell’e-commerce per il vino America vediamo già la potenzialità di raddopcomportano un impegno di energia e dal punto di vista di chi è sul piare le vendite online nei prossimi due anni. In personale non indifferente. mercato da 14 anni? “Le nostre Italia probabilmente ci vorranno dieci anni per Ed è per questo che molte esperienze sono morte sul nascere. vendite avvengono per l’85% raggiungere gli stessi risultati”. Questioni di culUna piattaforma e-commerce ha senso in Italia. Nonostante questo, tura, di maggiore diffidenza nei confronti dei servizi se raggiunge una certa economia di consapevoli di cosa avviene online, di costume: le ragioni di questo torpore sono scala, per poter ripagare lo sforzo che richiede. L’e-commerce dunque per tutti all’estero, siamo convinti che molteplici, ma sembra che la bella addormentata si i vini, ma non per tutte le aziende. vi sia in Italia ancora molta stia fi nalmente svegliando. ■ 64 VQ NUMERO TRE - GIUGNO DUEMILA13 © RIPRODUZIONE RISERVATA AFFINCHÉ FUNZIONI